6talato - Ordine dei Geologi Regione del Veneto

La microzonazione sismica e la pianificazione
territoriale: i progetti in corso nella Regione del Veneto
Treviso, 4 luglio 2014
Ing. Stefano Talato
Regione del Veneto
O.P.C.M. 3274/2003
D.G.R. 3/12/2003 n.67/CR
Classificazione sismica
O.P.C.M. 3274/2003 e
D.G.R. 67CR/2003
Mappa di
pericolosità sismica
O.P.C.M.
3519/2006 e D.G.R.
71/2008
Distribuzione di tutti i terremoti recenti registrati dalla rete sismometrica gestita da
OGS in Veneto nel periodo 1977 – 2006 (Priolo, 2008).
Attualmente il Veneto è una regione “silente”.
I più forti terremoti, tutti con intensità > IX °, con epicentro nel territorio veneto
sono stati:
•
Verona 3 gennaio 1117
•
Asolo 25 febbraio 1695
•
Belluno 29 giugno 1873
•
Alpago-Cansiglio 18 ottobre 1936
I “rumore” sismico si è mantenuto nei tempi recenti basso con alcuni picchi oltre
il 4° Richter ( es: Val d’Alpone 25 gennaio 2012)
Ha risentito e risente anche degli eventi sismici con epicentro nelle aree
adiacenti (es: Friuli 1976 – Parma 27 gennaio 2012).
COSTRUIRE BENE:
• Progettazione in base alle disposizioni del D.M.
14/1/2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni”,
relativo regolamento e norme connesse.
• Esecuzione delle opere a regola d’arte
COSTRUIRE SULLE AREE MENO PERICOLOSE
• Microzonazione sismica
La MICROZONAZIONE è la suddivisione di una dato territorio in zone
aventi differenti risposte alle azioni sismiche attese al sito per effetto
delle condizioni locali.
I terremoti distruttivi hanno sempre dimostrato che la variabilità spaziale
del danno rilevato trova molto spesso la sua causa primaria nelle
differenti risposte del sito e dei terreni di fondazione alle azioni sismiche
per effetto delle diverse condizioni geologiche, geomorfologiche e
geotecniche.
Già dopo il terremoto di Messina del 1908, vi era il divieto di costruire
“su terreni posti sopra e presso fratture, franosi o atti a comunque
scoscendere, od a comunicare ai fabbricati vibrazioni e sollecitazioni
tumultuarie per differente costituzione geologica o diversa resistenza
delle singole parti di essi”.
La microzonazione sismica ha lo scopo di riconoscere ad una scala
sufficientemente di dettaglio le condizioni di sito che possono modificare
sensibilmente le caratteristiche del moto sismico atteso o possono
produrre effetti cosismici rilevanti (fratture, frane, liquefazioni, ...) per le
costruzioni e le infrastrutture
In sostanza lo studio di microzonazione restituisce una mappa del
territorio nella quale sono indicate:
1) le zone in cui il moto sismico viene amplificato (e su quali frequenze
questa amplificazione avviene avviene) a causa delle caratteristiche
morfologiche morfologiche, strutturali strutturali, stratigrafiche
stratigrafiche, geofisiche e geotecniche dei terreni terreni.
2) le zone in cui sono presenti, o , suscettibili di attivazione attivazione,
dissesti o deformazioni del suolo dovuti al sisma o incrementati da esso.
La microzonazione rappresenta uno strumento di base propedeutico alle
attività di progettazione e di ricostruzione.
Lo studio di microzonazione fornisce una base conoscitiva della
pericolosità sismica locale delle diverse zone e consente di stabilire
gerarchie di pericolosità utili per la programmazione di interventi di
riduzione del rischio sismico, a varie scale.
Le cause della variabilità spaziale
del moto sismico sono i fenomeni
associati alla propagazione delle
onde S nella direzione verticale nei
terreni.
Alcuni di questi fattori determinano effetti poco appariscenti dei terremoti, e cioè “effetti di
amplificazione locale” che possono portare a sollecitazioni nelle strutture notevolmente
amplificate rispetto a quelle che si avrebbero se l’edificio fosse fondato su roccia o terreno
duro pianeggiante.
Infatti, se il sottosuolo fosse costituito da terreno rigido (velocità Vs>800 m/s), delimitato da
una superficie limite orizzontale, la pericolosità sismica del sito dipenderebbe solo dalla
grandezza dell’evento sismico e dalla distanza della sorgente sismica.
Invece possiamo avere:
effetti stratigrafici (al passaggio tra bedrock e depositi superficiali si possono sviluppare
risonanze, dissipazioni, variazioni delle pressioni interstiziali, scadimento delle proprietà
geotecniche),
effetti di bordo (riflessioni o rifrazioni delle onde sismiche ai bordi di depositi con geometria
irregolare o propagazioni tra materiali a diversa rigidezza),
effetti topografici (focalizzazioni dell’energia sismica legati alla morfologia superficiale o
sepolta che suscita amplificazioni dell’ampiezza delle onde sismiche)
Effetti stratigrafici. Modificazioni del
segnale sismico dal bedrock alla roccia
alterata ai depositi alluvionali
Effetti di bordo dovuti all’interazione
tra onde sismiche e morfologia sepolta
con effetti di focalizzazione e
generazione di onde di superficie in
prossimità dei bordi (Lanzo, 2005)
Effetti topografici legati all’interazione
con la morfologia superficiale con
effetti di focalizzazione delle onde
sismiche (Lanzo, 2005)
Immagini da: Microzonazione sismica:obiettivi e
principi fondamentali (Crespellani, 2012)
Gli effetti locali di interazione tra onde sismiche e terreni superficiali possono
essere: rotture del terreno, movimenti franosi, elevati cedimenti nei terreni
soffici, liquefazione dei terreni incoerenti saturi.
La pericolosità locale di un sito può diventare molto elevata a causa di effetti
sismici collaterali di instabilità dei terreni.
L’instabilità per azione sismica può essere dovuta a:
• Fenomeni di versante (frane di crollo, frane di colata e frane di altra
tipologia)
• Fenomeni di cedimento (liquefazione di terreni sabbioso-limosi saturi,
densificazione di terreni granulari insaturi, collasso di cavità sotterranee)
Riassumendo, la variabilità del moto sismico è legata a fattori tettonici,
geologici e geotecnici:
• faglie e discontinuità;
• interazioni con morfologia superficiale e sepolta;
• interazioni con terreni a differenti proprietà meccaniche;
• eterogeneità delle proprietà geotecniche;
• profondità della falda;
Per la valutazione della pericolosità sismica locale e, quindi, per la
microzonazione sismica, occorrono indagini sismologiche,
geologiche e geotecniche il cui grado di approfondimento e, di
conseguenza il costo, dipendono dall’estensione dell’area in studio.
Gli studi di microzonazione sismica sono distinti in tre livelli di approfondimento.
•
Il LIVELLO 1 è basato su dati esistenti ed è generalmente dedicato ad
ambiti di pianificazione territoriale ampi: PTCP, PAT, alcuni PI. Individua le
aree critiche e le aree suscettibili di effetti locali: aree stabili, aree suscettibili
di amplificazione sismica e aree instabili).
•
Il LIVELLO 2 determina elementi quantitativi che, utilizzando indagini
specifiche, definiscono i parametri necessari per la realizzazione di una
carta di microzonazione che in genere è dedicata alle aree urbanizzate, alle
aree suscettibili di urbanizzazione e ai corridoi infrastrutturali.
•
Il LIVELLO 3 produce una carta di microzonazione sismica con
approfondimenti su tematiche o aree particolarmente a rischio.
Esistono Linee Guida per la realizzazione degli studi di microzonazione sia a
livello statale (Protezione Civile Nazionale, 2008) sia a livello regionale.
Esempio carta di microzonazione sismica (da: “Indirizzi e criteri generali per la
microzonazione sismica” Conferenza Stato-Regioni, Protezione Civile, 2008)
SISMICA - STRUMENTI NORMATIVI REGIONALI DI PIANIFICAZIONE
D.G.R. 3308 del 04/11/08: la Regione Veneto con Dgr 3308/2008 ha stabilito che gli
strumenti urbanistici (PAT e PI) dei Comuni classificati in zona sismica 1 e 2 devono
essere dotati di uno Studio di Compatibilità Sismica.
Con successivo decreto sono state proposte le linee guida per la redazione degli studi di
compatibilità sismica per i PAT. Sono studi sostanzialmente di livello 1.
•
Necessità di associare sismica alla materia urbanistica
In sostanza, con D.G.R. 3308/08 è previsto un Parere di compatibilità sismica nella
pianificazione urbanistica
•
•
rilasciato dal Genio Civile competente assieme a quello di compatibilità
idraulica sentita la Direzione Regionale competente in geologia
Studio di compatibilità sismica in zona 2 (no novità, già L. 64/74, art. 13 ora
art. 89 D.P.R. 380/01):
• contiene valutazione caratteristiche territorio in funzione scelte
insediative del territorio previste dal PAT e dal PI
•
Varianti che non alterino la protezione sismica: asseverazione progettista
Con D.G.R. 1572 del 03/09/2013: approvate le Linee Guida Regionali per la
Microzonazione sismica, da applicare in tutto il territorio regionale e, già in
fase sperimentale biennale, ad un ambito più ampio (zona sismica 1 e 2 e
abitati ISTAT con PGA di base > 0.175g), riguardante tutti e 3 i livelli di
microzonazione.
•
Risultato di progetto biennale: nel corso del primo anno sono state
effettuate, prospezioni geofisiche e indagini geotecniche in due siti
campione: Puos d’Alpago (BL), posto nelle vicinanze dell’area ad alta
sismicità del vicino Friuli e San Zeno di Montagna (VR), posto in prossimità
del Lago di Garda e corrispondente alla sismicità del Monte Baldo
•
Nel corso del progetto sono stati effettuati numerosi sondaggi, prove
penetrometriche statiche, prove per la determinazione della massa
volumetrica, prove triassiali,…con conseguenti determinazioni di resistenze
alla punta, parametri meccanici,…che hanno portato nel secondo anno alla
redazione delle Linee Guida
RIASSUMENDO: la D.G.R. 1572 del 03/09/2013, Linee Guida Regionali per la
Microzonazione sismica, dispone che:
- Le Linee Guida Regionali per la microzonazione sismica sono riferimento
obbligatorio, per la redazione degli studi di microzonazione sismica in
Veneto;
- Abrogazione DGR 3308/08
- Le Linee Guida valgono per tutto il territorio regionale
- Periodo sperimentale di applicazione di 2 anni, obbligo dal 1 marzo 2014,
non più solo zona sismica 1 e 2 ma anche comuni con ag>0.175g
- Procedura approvazione degli studi di microzonazione sismica relativi ai
P.A.T. e P.I. simile a quella per la compatibilità sismica (istruttoria del Genio
Civile con parere, sentita la Sezione Regionale Geologia)
FINANZIAMENTI PER LA MICROZONAZIONE SISMICA
“Attuazione dell’articolo 11 del decreto legge 28 aprile 2009, n. 39,
convertito, con modificazioni dalla legge 24 giugno 2006, n. 77”.
Architettura degli studi di microzonazione sismica finanziati:
- Relazione illustrativa (note introduttive, obiettivi e criteri, inquadramenti a
livello comunale, sismicità storica, analisi dei dati ed interpretazione territorio
in prospettiva sismica);
- Rappresentazione Cartografica (Carta delle indagini, carta geologica-tecnica,
carta delle Microzone omogenee in prospettiva sismica (livello 1), Carta di
Microzonazione Sismica (livello 2 e 3, non obbligatoria);
- Informatizzazione dei dati secondo gli ‘Standard di rappresentazione e
archiviazione informatica’ – predisposti dalla Commissione Tecnica per il
supporto e monitoraggio degli studi di microzonazione sismica (articolo 5,
comma 7 dell’OPCM 13 novembre 2010, n. 3907)
- Utilizzazione della “LISTA DI CONTROLLO PER IL MONITORAGGIO
DEGLI STUDI DI MICROZONAZIONE SISMICA” cd ‘check list’ fornita dalla
Commissione Tecnica.
ANNUALITA’ STATALE 2010:
- O.P.C.M. 3907 del 13 novembre 2010: avvio iniziativa
finanziamenti anche Microzonazione sismica;
- D.P.C.M. 10 dicembre 2010 (G.U. 42 del 21.02.2011): al
Veneto Euro 1.464.680,82 (di cui Euro 154.176,93 per
indagini di microzonazione sismica);
- Deliberazione di Giunta Regionale Veneto n. 3533 del 13
novembre 2010: BANDO, riservato ai Comuni con ag>0.125g,
per indagini solo di 1° livello;
- Deliberazione di Giunta Regionale Veneto n. 359 de 29 marzo
2011: approvazione graduatoria di merito, per Euro 146.000,
finanziabili n. 14 interventi (vedi slide successiva);
-
n. 2 rinunce [Pove del Grappa (VI) e S. Pietro Mussolino (VI)];
Stato attuazione: conclusi i rimanenti 12 interventi, già approvati e
certificati.
ANNUALITA’ STATALE 2011:
-
O.P.C.M. 4007 del 29 febbraio 2012: avvio iniziativa finanziamenti
anche Microzonazione sismica;
D.C.D.P.C.M. 16 marzo 2012 (G.U. 138 del 15.06.2012): al Veneto
Euro 404.913,55 per indagini di microzonazione sismica);
Deliberazione di Giunta Regionale Veneto n. 3533 del 13 novembre
2010: BANDO,;
Deliberazione di Giunta Regionale Veneto n. 1575 del 31 luglio
2012: approvazione graduatoria di merito,finanziati n. 27 interventi
(vedi slide successiva) in Comuni con ag>0.125g, per indagini solo
di 1° livello.
• Stato attuazione: conclusi 26 interventi su 27, trasmessi alla Commissione
Tecnica di supporto per la Microzonazione Sismica.
• 1 (Bovolone) è stato revocato.
• Pervenuti tutti gli studi.
MICROZONAZIONE
• Ok Commissione Tecnica Microzonazione Sismica del 24/01/2014:
• Solo Microzonazione (4): Follina, Montebelluna, Bassano del Grappa, Badia
Calavena
CONDIZIONI LIMITE DI EMERGENZA
• Ok Commissione Tecnica Microzonazione Sismica del 24/01/2014:
• Microzonazione + CLE (10): Asolo, Cappella Maggiore, Fregona, San Zeno di
Montagna, Santa Lucia di Piave, Schio, Farra di Soligo, Pederobba, Romano
d’Ezzelino, Santa Giustina.
•OK preistruttoria Microzonazione + CLE (8): Belluno, Cassola, Trissino,
Trichiana, Tezze sul Brenta, Mel, Limana, Cison di Valmarino (+ 4 solo
microzonazione: Marano di Valpolicella, Ponzano Veneto, Marostica, Sona)
• Trasmesse al Dipartimento ma non ancora preistruite (solo per quanto
riguarda le CLE, lo studio dovrebbe essere ok) (4): Marano di Valpolicella,
Ponzano Veneto, Marostica, Sona
ANNUALITA’ STATALE 2012:
O.C.D.P.C. 52 del 20/02/2013: avvio iniziativa finanziamenti anche
Microzonazione sismica;
D.G.R. 884 del 04/06/2013: BANDO, con scorrimento graduatoria relativa
all’annualità 2011, riservato ai Comuni con ag>0.125g, per indagini solo di
1° livello – scadenza per interesse al mantenimento contributo: 31 luglio
2013;
D.P.C.M. del 15/04/2013: al Veneto 647.861,69 Euro per microzonazione
sismica.
D.G.R. 1792 del 3/10/2013: APPROVAZIONE GRADUATORIA, 40
Comuni finanziati per un totale di 639.795,00 Euro
ATTUALMENTE (dati a 10 giugno 2014: 7 studi consegnati, in corso di
istruttoria da parte della Sezione Regionale Geologia e Georisorse), per i
rimanenti è prevista la consegna a metà luglio 2014.
ANNUALITA’ STATALE 2012:
RECENTI INIZIATIVE IN MATERIA DI SISMICA ASSUNTE
A SEGUITO DEL TERREMOTO DEL MAGGIO 2012
•
LINEE GUIDA per la Redazione di Studi di MICROZONAZIONE SISMICA
•
PROTOCOLLO D’INTESA tra ANCE – FOIV – CONFINDUSTRIA PER LA MESSA
IN SICUREZZA DI EDIFICI AD USO PRODUTTIVO, con successivo
allargamento e COORDINAMENTO DELLA REGIONE VENETO.
•
CONVENZIONE CON OGS-TRIESTE con il coinvolgimento delle Province per
la MESOZONAZIONE SISMICA
•
FINANZIAMENTI STATALI derivanti da ORDINANZE DELLA PROTEZONE
CIVILE PER STUDI DI MICROZONAZIONE ed INTERVENTI PER OPERE
PUBBLICHE e PRIVATE (COMPRESI GLI EDIFICI PRODUTTIVI) per quasi 40
milioni di Euro in 7 anni
FINANIAMENTI REGIONALI ( 1 MILIONE DI EURO) PER OPERE MESSA A
NORMA ANTISISMICA EDIFICI AD USO PRODUTTIVO NEL POLESINE (D.G.R.
1825 del 15 – 10 -2013)
INSERIMENTO NELLA PROPOSTA DI FINANZIAMENTI POR FESR 2014-2020
– 30 MIL €
•
•
RECENTI INIZIATIVE
ASSUNTE A SEGUITO DEL TERREMOTO DEL MAGGIO 2012
•
LINEE GUIDA per la Redazione di Studi di MICROZONAZIONE SISMICA
Approvate dalla Commissione Sismica regionale il 18.06.2012
Approvazione con DGR Giunta Regionale 1572 del 3 settembre 2013,
con riordino della Normativa Urbanistica di settore (DGR 3308/2008 e Decreto 69/2010)
RECENTI INIZIATIVE
ASSUNTE A SEGUITO DEL TERREMOTO DEL MAGGIO 2012
2. PROTOCOLLO D’INTESA tra ANCE – FOIV – CONFINDUSTRIA PER LA MESSA IN
SICUREZZA DI EDIFICI AD USO PRODUTTIVO, con successivo allargamento e
COORDINAMENTO DELLA REGIONE VENETO.
Luglio 2012: sottoscrizione del Protocollo d’ Intesa per verifica sismica degli edifici
ad uso produttivo, che prevede:
• primo screening ricognitivo dell’edificio;
• approfondimenti sucessivi (es. verifica sismica, esecuzione lavori…)
Dicembre 2012: La Regione Veneto aderisce e rilancia l’iniziativa
Settembre 2013: allargamento protocollo ad altri soggetti (Prefetture,
Federalberghi, Foav) che hanno chiesto di aderire all’iniziativa
Aprile 2014: approvazione appendice scheda di sintesi verifiche sismiche con
valutazione del rischio impianti ed industriale (DGR 568 del 15-04-2014)
RECENTI INIZIATIVE
ASSUNTE A SEGUITO DEL TERREMOTO DEL MAGGIO 2012
2. PROTOCOLLO D’INTESA, Principali Obiettivi:
•
•
•
•
•
Incentivare attuazione adempimenti previsti dall’attuale normativa in
materia antisismica in particolare per gli edifici produttivi.
Promuovere provvedimenti legislativi, regolamentari, di indirizzo a livello
regionale per il miglioramento/adeguamento antisismico degli edifici produttivi
esistenti
Monitoraggio situazione attuale degli edifici produttivi definiti
“strategici e rilevanti”
Effettuare lo screening gratuito e volontario degli edifici produttivi
esistenti da parte delle Associazioni nei confronti delle aziende associate
interessate.
Implementare la banca dati regionale degli edifici definiti “strategici e
rilevanti” con le informazioni acquisite a mezzo dello screening.
RECENTI INIZIATIVE
ASSUNTE A SEGUITO DEL TERREMOTO DEL MAGGIO 2012
2. PROTOCOLLO D’INTESA, Principali Obiettivi:
•
•
Costruire una banca dati regionale della microzonazione sismica;
Predisporre provvedimenti che incentivino una classificazione di
efficienza antisismica degli edifici su base volontaria (esempio: origine della
classificazione energetica degli edifici)
• Avviare una campagna di informazione, rivolta sia a soggetti pubblici che
privati, per favorire la percezione dell’utilità/necessità degli investimenti di
prevenzione sismica;
• Valutare l’utilizzo di fondi europei destinati alla prevenzione dei
“grandi rischi”, anche per l’adeguamento antisismico;
10. Coinvolgere e favorire la ricerca nel campo dei materiali e delle tecnologie
costruttive per
soluzioni più efficaci e meno dispendiose per il
miglioramento/adeguamento antisismico degli immobili esistenti.
RECENTI INIZIATIVE
ASSUNTE A SEGUITO DEL TERREMOTO DEL MAGGIO 2012
3. CONVENZIONE CON OGS-TRIESTE con il coinvolgimento delle Province per
la MESOZONAZIONE SISMICA
Si tratta di studi di livello territoriale, superiore alla microzonazione,
che interessano più vaste aree di territorio.
Consegna elaborati finali 30 giugno 2014 (in questi giorni)
RECENTI INIZIATIVE
ASSUNTE A SEGUITO DEL TERREMOTO DEL MAGGIO 2012
4. FINANZIAMENTI STATALI derivanti da ORDINANZE DELLA PROTEZONE CIVILE PER
STUDI DI MICROZONAZIONE ed INTERVENTI PER OPERE PUBBLICHE e
PRIVATE (COMPRESI GLI EDIFICI PRODUTTIVI) per quasi 40 milioni di Euro in 7 anni.
La Giunta Regionale ha approvato (DGR 884 del 4.6.13) il 3° Bando (7,5 milioni di
euro) di finanziamento, includendo per la prima volta gli edifici produttivi (1,4
milioni di euro). Previsti quasi 40 milioni in 7 Anni
In attesa Ordinanza di PC di per l’ ulteriore finanziamento (5^ annualità) (1,5 milioni di
Euro) per L’adeguamento sismico Edifici scolastici comunali (DGR 1377 del
30.07.13 e DGR 1822 del 15.10.13) dove ag>0.175g. Graduatoria approvata
con DGR 209 del 27 febbraio 2014.
RECENTI INIZIATIVE
ASSUNTE A SEGUITO DEL TERREMOTO DEL MAGGIO 2012
5. FINANZIAMENTI REGIONALI PER messa in sicurezza degli edifici
ospitanti attività produttive nella aree del Polesine colpite dal Sisma del maggio
2012 per 1 milione di Euro.
La Giunta Regionale ha approvato il bando con DGR 1825 del 15 ottobre 2013.
Graduatoria approvata con DGR 152 del 20 febbraio 2014. Finanziati 88
interventi
Contributo al 50% della spesa sostenuta (lavori strutturali ed impiantistica strett.
Connessa, e spese tecniche inclusi, escluse finiture);
Contributo massimo concedibile 70.000 Euro
RECENTI INIZIATIVE
ASSUNTE A SEGUITO DEL TERREMOTO DEL MAGGIO 2012
6.
INSERIMENTO NELLA PROPOSTA DI FINANZIAMENTI POR FESR 20142020 – 30 MIL €
Fondi strutturali dell'Unione Europea 2014-2020: programmazione comunitaria
prevede obiettivo di promuovere la prevenzione e gestione dai rischi
Regione Veneto ha avviato un percorso di selezione delle azioni alla luce delle
indicazioni europee: POR FESR 2014-2020: punto 2.1 - Obiettivo Generale (OG)
lett. e) “Mitigazione dell’impatto del cambiamento climatico e dei rischi ambientali”
Obiettivo Tematico Prioritario (OT) 5: promuovere l’adattamento al cambiamento
climatico, la prevenzione e gestione dei rischi idrogeologico e sismico
Si è introdotta una specifica azione in tema di prevenzione sismica degli edifici
strategici pubblici e privati: reperire risorse (6% del FESR) per verifiche
sismiche e interventi di messa a norma antisismica: 30 Milioni di Euro per
l’antisismica nel POR
PROSSIME INIZIATIVE IN CORSO DI VALUTAZIONE
A. PROTOCOLLO D’INTESA SUGLI EDIFICI PRODUTTIVI
Allargamento del Protocollo ad ulteriori soggetti interessati (ANCI), il
protocollo è già stato allargato a il 24.09.13 Prefetture, ANCI, UNIPD,
Federalberghi e FOAV.
B. INSERIMENTO di un Capitolo “SISMICA” NEL PTRC
C. Formazione dei tecnici per il rilevamento con particolare riguardo rischio
impianti e industriale
D. Reperimento risorse per la prevenzione
IN SINTESI
La Regione, al fine di conseguire il miglioramento delle condizioni
antisismiche del patrimonio edilizio, sta compiendo le seguenti azioni:
? “controllo” sull’edificato in costruzione e da costruire (sui progetti;
sugli strumenti urbanistici; sulla normativa)
? “incentivazioni - azioni” per la applicazione delle norme (accordi di
programma; incentivi premianti; contributi economici)
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Ing. Stefano Talato
Direttore Sezione Lavori Pubblici
- Dipartimento LLPP Sicurezza Urbana Polizia Locale e R.A.S.A. Calle Priuli, 99 - 30121 Venezia Italy
tel. +39 041-2792290 fax +39 041-2792256.