)(parentesicinema il festival internazionale di cortometraGGi di BerGamo Una parentesi di cortometraggi Al via giovedì 27 novembre a Bergamo il Festival dedicato agli short movies ParentesiCinema - atto secondo. Dal 27 al 29 novembre presso l’Auditorium di Piazza della Libertà a Bergamo in scena l’evoluzione di un progetto che vuole mettere sotto la lente d’ingrandimento la settima arte e gli aspetti più interessanti che ruotano attorno a questo genere d’intrattenimento tanto amato dal pubblico. ParentesiCinema è promosso dall’Associazione Festival Internazionale del Cinema e organizzato da Teamitalia: tre serate di proiezioni, incontri, film fuori concorso ad ingresso libero. La bella novità della seconda edizione è il concorso internazionale dedicato ai cortometraggi. Sono pervenute oltre 270 opere da tutto il mondo che si caratterizzano per avere una durata inferiore ai venti minuti. Le sceneggiature trattano argomenti diversi, ma come spesso accade umorismo e dramma sono le scritture più frequenti. Divertente e straordinariamente interessante verificare come queste due grandi emozioni possano essere tradotte in storie ed immagini. Immagini di fantasia e di realtà che trasformano il mondo in arte, regalando a tutti noi nuove prospettive, aperture mentali, stimoli. Attraverso le variegate letture della vita reale che registi, scrittori e attori ci propongono è evidente il processo culturale del Cinema che ci permette di allargare il nostro orizzonte sociale, di conoscere cosa succede in un’altra nazione, di comprendere che internet avvicina situazioni che sono ancora lontanissime. Perchè un concorso cinematografico? Perchè il talento deve essere celebrato e un’associazione che si dedica al Cinema ha l’onore di poterlo fare. VI PRESENTO IL FESTIVAL LUCA CAVADINI Direttore Artistico ParentesiCinema Tra le molte definizioni di Cinema mi piace partire da Wim Wenders: “Tutto ciò che conta nel cinema è inspiegabile”. Ma quanto è vero e come si potrebbe e dovrebbe trasferire questo semplice pensiero a tutto il variopinto mondo della cultura! Quanto farebbe bene respirare un po’ di senso della misura, il senso della sottrazione. Inspiegabile perché un quadro piaccia a lui e non piaccia all’altro, perché un film emozioni l’una e non l’altra. Inspiegabile perché non si voglia accettare l’enorme differenza che c’è tra critica e giudizio, sottolineando la laicità impersonale dell’esame, alla naturale e principale base di ogni discorso. Come direttore artistico ho lavorato per sottrazione criticando le quasi trecento opere pervenute da tutto il mondo e selezionandone ventisette da sottoporre alla giuria, non ho giudicato né l’autore né le tematiche proposte. Non mi interessa discutere in senso politico delle sceneggiature e tantomeno emettere sentenze ma afferrare l’impercettibile emozione che ognuna di esse ha proposto. Inspiegabile perché i sensi possano lavorare a diverse frequenze; le mie orecchie ed i miei occhi hanno confermato ogni giorno la verità di Wenders. E le schede di valutazione dei giovani orgogliosi e professionali giurati, vera risorsa della seconda edizione di ParentesiCinema, hanno esaltato ancora una volta la bellezza dell’imponderabile profumo dell’arte. La garanzia del lavoro fatto è la serietà ed il rispetto verso tutti i cortometraggi pervenuti e non sono pensieri scontati. Dietro ogni realizzazione c’è passione e sogno, ci sono difficoltà e pregiudizi, investimenti economici, ma soprattutto personali. Il mio grazie è rivolto a tutte le donne e gli uomini che si nascondono nel loro onesto lavoro all’inseguimento di un consenso del quale non bisogna vergognarsi. Onoreremo Lucio Dalla e la sua irrefrenabile passione per il Cinema, motore propulsore per le sue canzoni e stimolo continuo di vita. Perché in fondo i film sono una sequenza di esperienze di altri che spingono le nostre ed a catena influenzeranno le prossime, senza sosta, inspiegabilmente contagiose. Anche Benigni ha dato la sua semplice quanto magica lettura dell’universo cinematografico: “Il cinema è composto da due cose, uno schermo e delle sedie. Il segreto sta nel riempirle entrambe”. Noi crediamo di aver fatto un buon lavoro, il resto spetta a voi. L’IDEA ROBERTO GUALDI Presidente Associazione Festival Internazionale del Cinema Ogni nuovo anno porta con sè lo spirito di innovazione, la voglia di cambiare, migliorarsi, crescere. Con la seconda edizione di ParentesiCinema si raccolgono tutte le idee di un anno di stimoli e di spunti, di passioni e di eventi. E la novità è già nel titolo: da un festival del cinema si passa ad un festival del cortometraggio, ma questa è solo una briciola del cambiamento. ParentesiCinema è infatti orgogliosamente orientato verso una versione più fresca e frizzante, verso una maggiore attenzione al pubblico, verso la creatività e le novità: in una parola, il festival si fa giovane. Il passaggio non è immediato nè tantomeno scontato. La ricerca è lunga e complessa, ma l'intento e la voglia ci sono. Così come ci sono tanti giovani cineasti pronti a mettersi in gioco, tanti amanti del cinema che han voglia di essere protagonisti e tanti appassionati che gioiranno alla notizia di un festival di cortometraggi a Bergamo. ParentesiCinema vuole farsi ponte tra queste due realtà, e in vista di un futuro sempre più ricco e concreto su questo fronte, inizia sfoderando una giuria eccezionale, fatta di giovani attori, registi, cineasti, ricercatori ed esperti in cine-comunicazione. Giovani di talento che ci offriranno il loro parere e premieranno i migliori cortometraggi in concorso, senza pregiudizi e scelte condizionate, ma solo regalandoci il gusto di una giovane generazione. “Amo il cinema più della musica” AParentesiCinema va in scena Lucio Dalla Un omaggio all’artista poliedrico. Sabato 29 novembre una serata di parole, musica e immagini per ricordarlo nella veste di attore e di amante della settima arte LUCIO DALLA, UNO, CENTOMILA, INFINITO di Luca Cavadini Lucio Dalla, e mi guardano un po’ perplessi. Che diavolo c’entra Dalla con il Cinema? Tutto, rispondo senza indugi. Come affamato divoratore di film nel suo intimo e favoleggiante cinema di casa dove ha visto quindici volte 2001: Odissea nello spazio, e amato Federico Fellini, il più bugiardo di tutti a pari merito di Pupi Avati e se stesso. Ammiratore estasiato di Pedro Almodòvar, Francis Ford Coppola, i fratelli Coen, Terrence Malick, Lucio Dalla in “Gli eroi di cartone” - 1969 Un mistificatore attento come pochi a prendere in giro la realtà per definirla, prendendo le distanze dalla seriosità e dall’andazzo generale. Sul campanello di casa Domenico Sputo o la targa Avvocato Tritone tanto per gradire. Difficile ed allo stesso tempo divertente assistere ad un film con il bolognese cittadino onorario di Manfredonia perché continuamente profeta di quello che sarebbe accaduto nella scena dopo o nel finale, ma mai muto o intimo, diabolicamente generoso nel chiedere conforto ad alta voce agli spettatori, sicuro della sua previsione e del dotto disturbo arrecato. Lucio Dalla con Pier Paolo Capponi in “I sovversivi” - 1967 Steven Spielberg, Quentin Tarantino, Ingmar Bergman. E ancora, Tim Burton, Lars von Trier, Kathryn Bigelow, James Cameron e Pier Paolo Pasolini. Come distributore di ricchezza, perché Dalla ha regalato agli amici le sue critiche cinematografiche facendo vedere e rivedere i suoi amati capolavori, spiegando suggestioni e particolari sfuggiti ai più, donando fantasie che arricchivano le trame e, se possibile, le miglioravano. Come finalizzatore sublime del più alto dei pregi e dei poteri dell’arte cinematografica: come tutti noi attratto e affascinato dal sogno ma, attraverso le sue canzoni, capace di tramutare le emozioni del grande schermo in capolavori musicali e poetici. Un privilegio che nasce dal talento e dalla capacità di osservazione. Uomo mai domo, mai stanco di decifrare la bellezza, l’intimo della grande storia, quella veramente grande e lontana dai pettegolezzi del chiacchiericcio banale e ripetitivo. Di lui parlano soprattutto al plurale, uno e centomila, pirandelliano ma infinitamente infinito nell’ossessione della lirica leopardiana. Lucio Dalla con Ron e Francesco De Gregori Lucio Dalla con Gianni Morandi e altri cantanti Il cinema in casa fatto di quattro file di vecchie poltroncine recuperate da un altrettanto vetusta sala di proiezioni hard, nel periodo natalizio diventava la “stanza dello scemo”, con targa di ottone esposta. Un periodo piuttosto lungo che iniziava la seconda settimana di novembre e terminava a fine gennaio e vedeva l’invasione di qualsiasi oggetto che ricordasse il Natale, dagli alberi ai presepi ai giocattoli. Cinema, Natale, sogno, adolescenza, gioco, futuro. Lucio Dalla, bambino, sdraiato alle stelle e alla luna, affascinato dalla voce di Mastroianni capace di portarlo in altre dimensioni, le stesse che ci hanno regalato centinaia di sceneggiature musicali, fotografie senza immagini di eccezionale bellezza che hanno accompagnato gioie e dolori di milioni di italiani, come me. La mia è gratitudine infinita, è egoismo perché dopo migliaia di giri di vinile, nastri e cd questa volta ho scelto io caro Lucio. Le tue canzoni piene di cuore, cuore, cuore. Maledetto, Infinito, Cuore. Luca Cavadini Ps. Grazie a Marco Alemanno per il suo sussurro. A Ron per la sua lirica. A tutti i Marco e le Anna del mondo. Non solo colonne sonore La filmografia di Dalla conta oltre venti titoli, dai musicarelli come Questo pazzo, pazzo mondo della canzone (1965) e Europa canta (1966) alle collaborazioni lontane e più vicine con Pupi Avati, cui lo accomunava ovviamente la bolognesità e l’amore-nostalgia per certa musica jazzata tra fine anni ’50 e primi ’60, anni che li avevano visti anche suonare insieme in una piccola band (“era molto più bravo di me”, ha detto spesso Avati). Con lui Dalla gira nel 1975 il grottesco padano La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone, e per lui cura la colonna sonora di Gli amici del Bar Margherita, 2009, e Il cuore giovane delle ragazze (2010). Di Lucio il cinema sfruttò anche quelle sue peculiarità fisiognomiche, quella fisicità da creatura stralunata, buffa, cartoonesca, da Little Rita nel West, 1967, a Questi fantasmi di Renato Castellani da Eduardo (1967), accanto alla coppia Sofia Loren-Vittorio Gassman. Le chicche della sua filmografia però vanno cercate altrove. Ad esempio in Amarsi male, sfrenato mélo del 1969 del grande Fernando Di Leo che nelle intenzioni doveva essere una specie di Traviata attualizzata e fare da sequel a quell’immenso successo di scandalo che era stato Brucia ragazzo brucia. Ma anche Borotalco di Carlo Verdone, 1982, dove Dalla è nella parte di se stesso e rappresenta il sogno di successo della protagonista Eleonora Giorgi. Ma forse il suo apice sta in un lontano film dei fratelli Taviani che quasi nessuno ricorda più, I sovversivi, 1967, fotografia di un gruppo di militanto del Pci in crisi colti nel momento in cui affluiscono a Roma per i funerali del mitico leader Palmiro Togliatti. Un film che prefigura molti successivi, compreso il C’eravamo tanto amati di Scola, dove Dalla è un fotografo fuori rango che già incarna le inquietudini della nuova generazione dei ragazzi anni Sessanta. Quijote, un omaggio d’arte postumo a Lucio, nei panni di Sancho Panza É uscito nelle sale solo dopo la sua scomparsa il film diretto dall’artista Mimmo Paladino Don Chisciotte di Cervantes rivive nella poetica visiva e nell'arte di Mimmo Paladino, uno dei maggiori esponenti della Transavanguardia, movimento artistico nato negli anni '80 che si proponeva di restituire centralità (nell'arte) alla pittura. Ma in questo film, o meglio opera complessivamente intesa come contaminazione di generi e flussi artistici che si vanno condensando attorno alla figura del Don Chisciotte (interpretato da un ispirato Peppe Servillo), rivive anche la verve artistica del compianto Lucio Dalla (che veste qui i panni di un memorabile Sancho Panza) il cui estro vocale e d'improvvisazione mimica rendono con grande fedeltà interpretativa la saggezza e la solidarietà visionaria del fido e celebre scudiero letterario. Pur trattandosi di un'opera realizzata nel 2006 (in occasione del quarto centenario della pubblicazione de "El Quijote de la Mancha" di Miguel de Cervantes y Saavedra), e transitata al festival di Venezia dello stesso anno a chiusura della sezione Orizzonti, il Quijote di Paladino arriva in sala solo nel 2012 grazie al circuito distributivo di Distribuzione Indipendente, sempre più lanciata nel proposito di dare visibilità a quei film valevoli di spazio eppure privi di una loro vetrina. Rientrante a pieno titolo in questa rosa di opere 'neglette', il Quijote di Paladino ha come pregio intrinseco quello di assumere un valore artistico che partendo dalla ‘trasposizione di sentimenti e percezioni' suscitate dall'arte stessa (in questo caso l'opera di Cervantes) si moltiplica poi nelle interpolazioni e contaminazioni artistiche tra letteratura, pittura, scultura, poesia, generando un'opera in cui la complessità estetica supera e colma la necessità di una struttura narrativa lineare. Mimmo Paladino è alla sua opera prima da regista. Ma, come precisa egli stesso, pellicole e pittura, pur essendo manifestazioni diverse d'arte, in qualche modo percorrono dei momenti creativi simili: "Ho sempre pensato che un film non si sostituisca alla pittura, non si sovrapponga, è semplicemente un'altra cosa. Nello stesso tempo però se guardi nell'obiettivo, nel rettangolo della macchina da presa puoi immaginare che quello sia lo spazio della tela. Ma non solo questo. Quello che conta non è solo il momento delle riprese o della regia. Non è l'unico momento creativo. Molto avviene durante il montaggio, o la composizione delle musiche... è una forma che prende via lentamente.". Un Lucio Dalla spontaneo, buffo, perfetto nel ruolo. Una sua frase colpisce al cuore: in un primissimo piano, dopo che Chisciotte-Peppe Servillo, gli domanda perdono, lui risponde con “La cosa peggiore che un uomo possa fare nella vita, è quella di lasciarsi morire”. Mimmo Paladino è nato nel 1948 a Paduli, presso Benevento. Pittore, scultore, creatore di scenografie. Le sue opere arricchiscono le principali collezioni pubbliche e private del mondo, fra cui il Museum of Modern Art e il Guggenheim Museum a New York e la Tate Gallery a Londra.. QUIJOTE di Mimmo Paladino Sceneggiatura Mimmo Paladino, Corrado Bologna Interpreti Peppe Servillo, Lucio Dalla, Ginestra Paladino, Enzo Moscato, Alessandro Bergonzoni, Enzo Cucchi, Angelo Curti, Lorenzo Palmieri, Paolo Petti, Martin Reicht, Daghi Rondanini, Mimmo Cuticchio Musiche Lucio Dalla Montaggio Massimiliano Pacifico Costumi Ortensia De Francesco Scenografia Paolo Petti Fotografia Cesare Accetta Suono Daghi Rondanini, Francesco Sabez Direttore di produzione Anna Maria Losito Durata: 15 min Anna bello sguardo, un tenero ricordo Accompagnata da un pianoforte e da un solitario malinconico clarinetto, la storia di Alessio intrisa di ricordi del grande Lucio, tra le vie della sua amata Bologna Anna come sono tante, Anna permalosa, Anna bello sguardo, sguardo che ogni giorno perde qualcosa. Una delle più emozionanti canzoni di Lucio Dalla regala il titolo a questo cortometraggio in proiezione a ParentesiCinema, diretto da Vito Palmieri. A due anni dalla scomparsa del grande artista, un tributo per ricordare uno dei più grandi cantautori della storia della musica italiana, Palmieri ha lavorato con gli studenti dell’allora II C della scuola Testoni Fioravanti di Bologna: dopo pochi giorni dalla scomparsa di Lucio, il regista ha chiesto agli alunni di scrivere un soggetto sul cantautore bolognese, e dopo la lettura di alcuni di questi il regista ha scelto quello in cui l’artista viene scambiato da un bambino per un giocatore di basket. Il protagonista del cortometraggio è Alessio, un ragazzino di tredici anni appassionato di pallacanestro che, troppo basso, viene escluso dal gioco dei suoi compagni. Un giorno nel ristorante della nonna, nota lacelebre fotografia di Lucio Dalla in divisa assieme ad Augusto Binelli, il pivot della Virtus Bologna. Alessio crede che i due uomini siamo entrambi due giocatori. Con questa convinzione supera l’imbarazzo e realizza che la statura non è tutto per eccellere nella vita. Memorabile la scena in cui con l’amichetta Anna, mentre passeggia per le strade di Bologna, si ferma di fronte al por- tone di casa di Lucio Dalla giusto in tempo per ascoltare il suo brano preferito, ovvero il capolavoro “Anna e Marco” colonna sonora del film. Anna bello sguardo è stato girato tra i luoghi del cantante bolognese, tra cui la Trattoria Annamaria, Piazza Maggiore e Via D’Azeglio, dove risiedeva Lucio Dalla. Vito Palmieri si laurea nel 2004 in Filmologia al Dams di Bologna. Ottiene apprezzamento da critica e pubblico con Tana libera tutti (2006), finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, candidato nello stesso anno ai David di Donatello. Il cortometraggio si aggiudica oltre cinquanta riconoscimenti, tra cui il premio della giuria al Festival Arcipelago nel 2007 e un premio al festival di Novosibirsk in Russia. Seguono Se ci dobbiamo andare, andiamoci (2009), presentato al festival Human Rights Nights di Bologna, ed Eclissi di fine stagione (2011), in concorso nella sezione Amnesty International del Giffoni Film Festival. Nel 2011 approda al documentario con Il Valzer dello Zecchino - Viaggio in Italia a tre tempi, vince il premio come miglior docu- ANNA BELLO SGUARDO di Vito Palmieri Produzione Maxman Coop con il sostegno di Università degli studi di Bologna e Fondazione del Monte Soggetto e sceneggiatura Vito Palmieri, Francesco Niccolai Attori Ettore Minucci, Rebecca Richetta Fotografia Marcello Dapporto Montaggio Paolo Marzoni, Corrado Iuvara Musiche Daniele Furlati Suono Riccardo Rossi Direttore di produzione Anna Maria Losito Durata: 15 min mentario all’Annecy Cinéma Italien, il premio speciale della giuria al Festival Internazionale Arcipelago, il primo premio al Molise Cinema Festival e una menzione speciale al Genova Film Festival. Nel 2012 Vito Palmieri dirige Anna bello sguardo, il cortometraggio realizzato con l’Università di Bologna che rende omaggio a Lucio Dalla. A novembre del 2012 dirige il corto Matilde, selezionato al Festival Internazionale del Cinema di Berlino 2013 nella sezione Generation e vince il premio come miglior corto al TIFF (Toronto International Film Festival) sezione Kids. Primo premio al RIFF (Rome Indipendent Film Festival) e miglior corto al Festival del Cinema Europeo di Lecce. All’auditorium piccoli gioiel In concorso 27 cortometraggi provenienti da Belgio, Cuba GIOVEDÌ 27 - ORE 20.30 GLI IMMACOLATI DEMOCRACIA LA PAURA PIÙ GRANDE ESTADO DE BIENESTAR IMPACT LILA Francia, 2013, 13’ Regia di Ronny Trocker Produzione Eric Prigent, Le Frensoy Italiano sottotitoli in Inglese Spagna, 2013, 11’ Regia di Borja Cabeaga Produzione: Sayaka Producciones Spagnolo sottotitoli in Italiano Italia, 2013, 9’ Regia di Nicola di Vico Produzione: PromioFilm Italiano sottotitoli in Inglese Spagna, 2014, 9’ Regia di Jorge Calvo Produzione: Offecam Spagnolo sottotitoli in Inglese Francia, 2014, 7’ Regia di Jean-Pierre Michael Produzione: Francese sottotitoli in Italiano Spagna, 2014, 9’ Regia di Fran Planas Produzione: Dreamlife Studio No dialoghi L’informazione mediatica induce un padre a vendicare lo stupro della figlia su due giovani stranieri. Il suo gesto sembra riportare le loro vite alla normalità, ma quando prenderà coscienza della sua confusione, tutte le certezze crolleranno, portandolo alla pazzia mentre la verità resterà nei ricordi della figlia. Due anziani sconosciuti riescono a rompere le barriere della solitudine e costruiscono un assurdo e surreale dialogo su particolari temi del nostro stato sociale. Un corto girato a Madrid con musiche di Arturo Vaquero. Dicembre 2011 in una città nel nord d'Italia. Come ogni sera un giovane torna dal lavoro. Sta parcheggiando la macchina, quando scopre sua sorella di16 anni, disperata davanti casa. In lacrime la ragazzina li racconta che due Rom l'hanno brutalmente violentata. December 2011, in a town in northern Italy, a young man returns home as he does every evening. He parks his car and discovers his 16-year-old sister in tears in front of their house. She tells him that two young Romani guys have brutally raped her. Il responsabile di un’impresa propone un piano audace per mantenere alto il morale dei dipendenti. The manager of a company proposes a daring plan for keeping the workers’ morale high. Media information leads a father to avenge the rape of the daughter by two young foreigners. His gesture seems to bring their lives back to normal life, but when he becomes aware of his confusion, all certainties crumble, leading him to madness and the truth will remain in the memories of her daughter. Two elderly strangers manage to break the barriers of loneliness and establish a somewhat absurd and surreal dialectic on certain concepts of our welfare state. A short film shot in Madrid with music by Arturo Vaquero. Un’esperta forense giunge sulla scena del crimine. Ciò che scoprirà va oltre ogni immaginazione. A forensic expert arrives on a crime scene, what she’s about to discover is beyond imagination. Armata del suo album da disegno, Lila va in giro per il mondo, convinta di avere il potere di renderlo un posto migliore. Seduta in un bar, passeggiando per il parco o camminando lungo una strada, Lila traccia le linee che riempiono di magia coloro che la circondano. Armed with her sketchbook, Lila walks off to the world, convinced that she has the power to make it a better place. Sitting at a bar, hanging out at a park or walking down a street, Lila draws the lines that fill up the magic lost by those around her. IL CONCORSO CINEMATOGRAFICO Il concorso è aperto a tutti i produttori (società, associazioni, registi indipendenti, ecc.) italiani e stranieri. Il tema è libero e i film ammessi sono prodotti successivamente al 1 gennaio 2010. Ogni produttore può partecipare al concorso con uno o più film. Il Direttore Artistico Luca Cavadini ha visionato oltre 270 cortometraggi prove- LA METAFORA PICCIONE DEL Spagna, 2013, 20’ Regia di Miguel Murciano Garcia Produzione: Five Seasons Italiano nienti da oltre venti nazioni di tutto il mondo, pervenuti al Comitato Organizzatore, e ha selezionato i 27 finalisti. La giuria decreterà i vincitori dei seguenti premi: Miglior Cortometraggio Italiano, Miglior Cortometraggio Diego vuole sposare Sara ma appena uscito di casa, con l’intenzione di chiederla in matrimonio, un piccione defeca sulla sua spalla ma, cosa c’entra un piccione gigante posticcio e un’alieno zombie in questa storia? Internazionale e il Premio Speciale della Giuria. I vincitori verranno annunciati e premiati sabato 29 novembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium Piazza della Bergamo. Libertà di a Diego wants to marry Sarah but just left home with the int ention to propose, a pigeon defecate on his shoulder, but why are there a fake giant pigeon and an alien zombies in this story? DIVISIÓN AZUL LITTLE APPLIANCES LA SOLITUDE LA ÚLTIMA TARDE Spagna, 2012, 12’ Regia e produzione di Sergi Martí Maltas Spagnolo sottotitoli in Inglese Spagna, 2013, 8’ Regia e produzione di Manuel Arija No dialoghi Messico, 2014, 12’ Regia di Saùl Cantero Produzione: Leticia Ramírez Fregoso Spagnolo Spagna, 2014, 10’ Regia di Ruy Balañà Produzione: ¡Malditas Piezas! e Doce Entertainment Spagnolo sottotitoli in Inglese Leningrado, estate del 1943. I Tedeschi falliscono nel tentativo di conquistare la strategica città di Leningrado. Hitler, disperato gioca la sua ultima carta: Mission Spark. Ma per completare la Missione avrà bisogno dei soldati spagnoli della Divione Blu. Leningrad, summer 1943. German attempts to conquer the strategic location of Leningrad have failed miserably. Hitler, desperate, plays his last available card: Mission Spark. But to carry out the mission he will need his best men. He will need the Spanish soldiers of the BLUE DIVISION. Due estranei al loro primo appuntamento. Una stranissima storia d’amore con l’uso di elettrodomestici di uso quotidiano. Two strangers on their first meeting. A very odd love story with mechanical enhancements. Javier è un artista di strada che presenta ai passanti il suo spettacolo con il suo unico amico, Chuy, un pupazzo di legno. Un giorno Chuy decide di non parlare più, mettendo in grande difficoltà la realizzazione dello spettacolo e la loro amicizia. Javier is a street artist who presents a show of ventriloquism with his best and only friend, Chuy, a wooden dummy, who chose not to speak again, causing the show and his friendship gets tough. Andres sta svuotando l’appartamento della madre per portarla a vivere con sè durante gli ultimi stadi della malattia. Il trasloco porterà alla luce un segreto fino ad allora tenuto nascosto. Andres empties her mother’s apartment and takes her to life with him for the later stages of her illness. The house moving will discover Andres’s mother weel-kept secret. lli del cinema internazionale a, Francia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia e Spagna. VENERDÌ 28 - ORE 21.00 LUCIÉRNAGAS ROSE ROSSE NO KISSING NUIT NOIRE RECUIEM GRAN FUTURO Spagna, 2013, 4’ Regia e produzione di Romàn Reyes Spagnolo sottotitoli in Italiano Italia, 2012, 15’ Regia di Sole Tonnini Produzione: Diero Italiano sottotitoli in Inglese Spagna, 2013, 9’ Redia di Manuel Arija Produzione: Spagnolo sottotitoli in Italiano Francia, 2013, 8’ Regia di Jean Luc Baillet Produzione: Arkham Productions Francese sottotitoli in Inglese Italia, 2013, 20’ Regia di Valentina Carnelutti Produzione: Fiore Leone Italiano sottotitoli in Inglese Spagna, 2013, 14’ Regia di Sergio Patòn Produzione: El dedo en el ojo Spagnolo sottotitoli in Italiano In seguito ad una sciocca scommessa con i suoi amici, Ethan, un giovane studente delle scuole superiori, si ritrova solo in un cimitero di notte alla ricerca di un’antica tomba con la sola luce della sua torcia. Quando Leo di 7 anni e la sua sorellina Annetta si svegliano la mattina, la loro mamma sta dormendo. Oppure è morta? Da soli, si preparano la colazione, sistemano e giocano. Aspettando, vivono la loro vita senza la mamma. Francisco è un giovane ragazzo da poco laureato, alla ricerca del suo primo impiego. La crisi e la situazione in Spagna gli causeranno grossi problemi. Following a stupid challenge with his friends, Ethan a young high school student finds himself alone at night in one of the cemeteries in the city in search of a ancient grave by the light of his torch. When 7 year old Leo and his little sister Annetta wake up in the morning, their mom Emma is sleeping. Or dead? Alone they have breakfast, they mess about, they play. They wait, they try their life without mommy. C’è una prima volta per qualsiasi cosa. Anche per situazioni che non immagineresti mai. Il film è girato con l’uso di un cellulare all’interno di un vero ospedale. There are a first time for everything moment. Even for things you will never imagine.It was recorded with a mobile phone in a real hospital. Un ragazzo, una ragazza, un mazzo di rose rosse. Un incontro inaspettato con un amico e in un istante il pettegolezzo corre attraverso il filo del telefono, saltando di bocca in bocca cambiando di volta in volta forma e significato. Da questa strana storia ne esce l’immagine di una generazione che fluttua su un mare virtuale di parole. A boy, a girl. A bundle of red roses. An unexpected encounter with a friend and in a flash the gossip runs on a phone wire, bouncing from mouth to mouth in a complete difference form and meaning. In an odd and pop story comes out a picture of a generation that float on a virtual sea of words. Due sconosciuti al loro primo incontro. La situazione si trasformerà in qualcosa di ben diverso da ciò che si aspettano. Two strangers on their first sight. It’s going to be more different than they expect. Francisco is a young guy who just get the degree and is looking for his first job. The crisis and the situation in Spain will be a problem for that. CREDITS PARENTESICINEMA SECOND WIND SEGUNDOS THE DANCING THE MASS OF MEN Russia, 2012, 6’ Regia di Sergey Tsyss Produzione: Yulia Travnikova No dialoghi Cuba, 2013, 3’ Regia e produzione di Ana Puentes, Juan Guerci, Pablo Martinez No dialoghi Belgio, 2014, 16’ Regia e produzione di Edith Depaule No dialoghi Regno Unito, 2013, 17’ Regia di Gabriel Gauchet Produzione:Emily Morgan Inglese sottotitoli in italiano Ogni giorno deve realizzare un fiore dagli scarti della latta e piantarlo nel terreno arido. Questo è frutto di un’esistenza in un mondo dove non è rimasto nient’altro che spazzatura metallica. Every day he must make a new flower from a tin and plant it into the dry ground. This is the point of his existence, as there is nothing else left in the world but metallic rustle of the apocalypse flowers. Cosa fare se hai solo una manciati di secondi da dedicare a ciò che è più importante nella vita? What if you only have a few seconds for the things that matter the most? Dodici donne in un ballo di fantasia. Palle da discoteca, musica, pronte con le scarpe con il tacco e i bellissimi vestiti. Ma nemmeno l’ombra di un uomo con cui ballare... Twelve women in a fancy dancing. Disco balls, Music, With heels, dressed up, ready. No men to dance with... Richard, un disoccupato di 55 anni, arriva tre minuti in ritardo per il suo appuntamento in un centro per l'impiego. Un consulente, soffocato dai limiti del sistema, non ha altra scelta che penalizzare lui per il suo ritardo. Per evitare di immergersi ulteriormente nella miseria, Richard prende misure disperate. Richard, an unemployed 55year-old, arrives 3 minutes late for his appointment at a job centre. An advisor, stifled by the limits of the system, has no choice but to penalise him for his tardiness. To avoid plunging further into destitution, Richard takes desperate measures. Presidente Associazione Festival Internazionale del Cinema Roberto Gualdi Produttore esecutivo Claudia Sartirani Direttore artistico Luca Cavadini Relazioni esterne e coordinamento progetto artistico Nadia Mangili Logistica e coordinamento generale Barbara Ghisletti Grafica e comunicazione Maria Elena Baroni Contributi e lavorazioni video Roger A. Fratter Relazioni esterne concorso cinematografico Raffaella Lepre Laura Di Santo Beatrice Gelmini THE SOCIAL NETWORLD A LOVE STORY Italia, 2014, 16’ Regia di Fabio Leli Produzione: Human Tree Produzioni Audiovisive Italiano Pako, un 18enne completamente assorto da Facebook, si sveglia come ogni mattina. La giornata comincia con l'andare a scuola. Ma c'è qualcosa di diverso nelle sue azioni. Chi lo incontra se ne accorge. Tutti se ne accorgono. Tranne lui. Può un social network aver preso il controllo della sua vita? Pako, a 18's completely absorbed by Facebook, as he wakes up every morning. The day starts with going to school. But there is something different in his actions. Those who meet him realize it. All realize it. Except him. Can a social network has taken control of his life? TIME 2 SPLIT TU P***BANCO VIVO E VENETO VUOTO A PERDERE NGUTU Francia, 2012, 4’ Regia di Fabrice Bracq Produzione: Rusty Production Muto Spagna, 2014, 13’ Regia e produzione di José Luis Santos Pérez Spagnolo Italia, 2013, 8’ Regia di Francesco Bovo e Alessandro Pittone Produzione: Kinocchio, Videozuma Dialetto veneto sottotitoli in Italiano Italia, 2014, 20’ Regia di Luigi Corsetti Produzione Gruppo Video Lab Italiano Spagna, 2012, 5’ Regia e produzione di Felipe Del Olmo Spagnolo sottotitoli in Italiano Una coppia, un figlio giovane. La vita è tale per cui in alcuni momenti è indispensabile separarsi e vivere la propria esistenza da soli, ciascuno per la propria strada. Ramón ha preso i biglietti per andare stasera con il figlio alla finale di coppa tra l’Atletico Madrid e il Real Madrid. Ma deve risolvere un problema prima del match: deve rapinare una banca. Il corto racconta l’insolito tentativo di un biciclettaio di insegnare al suo nuovo apprendista africano l’arte delle piccole riparazioni. Servendosi unicamente del dialetto veneto. Tra incomprensioni ed equivoci i due protagonisti scopriranno che la difficoltà linguistica iniziale non è̀ un ostacolo al capirsi ma una via all’integrazione. Una donna sola, con teli bianchi copre mobili, quadri e oggetti che ricordano la sua vita e i vari periodi di vacanze con la famiglia. Sta partendo per un lungo viaggio, forse. O si sta per trasferire in un’altra casa. I gesti si incrociano con i pensieri, che portano al suo rapporto con il marito. Ngutu è un venditore ambulante di giornale che raramente riesce a distribuire Risentito da questo insuccesso, si mette a osservare da vicino i passanti al fine di fare progressi nella sua attività. A couple, a young child. Life is such that sometimes it is time to separate and live his life. Ramón has got tickets to go tonight with his son to the football king cup final between Atlético de Madrid and Real Madrid. But he must solve a question before that: he must rob a bank. The movie tells the story of a bike maker that try to teach to his new African apprentice how to repair bikes, using only the Venetian dialect. Between misunderstandings and misconceptions the two main characters discover that the initial language difficulties are not an obstacle but a way to integration. A single woman, with white sheets covering furniture, paintings and objects that recall the various periods of his life and family holidays. She's going on a long trip, maybe. Or she is going to move to another house. The gestures intersect with the thoughts that lead to the relationship with her husband. Ngutu is a newspaper street vendor who hardly sells any copies at all. Resentful, he starts watching the passersby closely in order to make progress in his business. “U n a lu ce b ia n ca”. A Paren t es iC in em a il nuovo cortometraggio di Alberto Nacci Giovedì 27 alle ore 20.30 il regista di ajpstudios presenta il suo ultimo docu-film dedicato all’incredibile storia di Marcello, giovane sportivo sopravvisuto al coma Marcello é un giovane sportivo, gioca a rugby, pallanuoto, ama il calcio e ha sempre seguito con passione la sua squadra del cuore: l'Atalanta. Un giorno la sua vita subisce una brusca "sterzata": un forte mal di testa é il segnale di qualcosa che non va per il verso giusto. Poche ore dopo era in sala operatoria per un intervento chirurgico al cervello. Purtroppo dopo il risveglio dall'anestesia i medici si accorgono che bisogna ritornare in sala operatoria per una complicazione. Da quel momento Marcello entra in coma e per 52 giorni mamma Ines, papà Luigi, la sorella Carolina e i più fedeli amici diventano i partners dello staff medico del reparto di neurochirurgia dell'Ospedale Maggiore di Bergamo: il silenzio, la preghiera, le lunghe attese nei corridoi dell'ospedale si trasformano in "energia pura" che cerca di strappare Marcello al buio, per restituirgli la gioia di vivere che l'aveva sempre accompagnato, nei frequenti viaggi all'estero, nell'attività sportiva, nella curva Nord durante le partite dell'Atalanta. Una energia "contagiosa" che ha preso la forma del grande striscione TIENI DURO MARCELLO esposto allo stadio durante i suoi giorni in coma, nel corso di una partita della sua squadra del cuore. E questa energia (con l'insostituibile competenza dei medici) ha prodotto l'effetto desiderato: all'improvviso Marcello esce dal coma. In questo film lo sport (il calcio in particolare) viene presentato come aggregatore di sentimenti nobili, di amicizia, solidarietà e rispetto per i sentimenti altrui. Gli amici dell’Atalanta sono stati importanti per Marcello. I loro silenzi (seduti per terra nei corridoi dell’ospedale) erano un canto d’amore per un amico che viveva fra la vita e la morte. Questo docu-film vuole raccontare questa storia coinvolgendo i suoi protagonisti. Il linguaggio filmico è sobrio, con una particolare attenzione ai dettagli, agli spazi fra le parole, al significato dei silenzi, agli sguardi intensi di chi rivive momenti dolorosi. A ParentesiCinema un cortometraggio (18’) di grande emozione: le riflessioni dello scienziato Giuseppe Remuzzi Direttore del Dipar-timento Pubblico-Privato di Immunologia e Clinica dei Trapianti di Organo (collaborazione tra Ospedali Riuniti e Istituto Mario Negri), del neurologo Francesco Biroli, direttore della Unità operativa di Neurochirurgia e del Dipartimento di Neuroscienze degli Ospedali Riuniti-Ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo fino al 2013 e di Don Lorenzo Testa, teologo, membro del Comitato Etico della Provincia di Bergamo, accompagneranno il pubblico alla visione di questo racconto toccante e significativo. Alberto Nacci vive e lavora a Bergamo dal 1982. Già docente di Progettazione Sonora alle Accademie di Belle Arti di Bergamo e Brescia, dopo una lunga attività di musicista con numerose produzioni discografiche e una ricca attività concertistica si é dedicato alla produzione di documentari di arte e cultura, filmati industriali e didattici e opere di videoarte ricevendo numerosi riconoscimenti a livello internazionale. I suoi lavori sono apprezzati in Italia e all’estero e selezionati in alcuni fra i più importanti festival del cinema e della videoarte in Europa, Usa, Asia. Per ulteriori informazioni: www.albertonacci.it UNA LUCE BIANCA scritto e diretto da Alberto Nacci con la partecipazione di Marcello Salvi, Ines Salvi, Carolina Salvi, Luigi Salvi, Giovanni Colombo, Stefano Zambelli, Paolo Gervasoni musiche di P.Osterberg, G.Narholz, J Newmann, J.Epping, M.Franko girato presso ajpstudios (Dalmine, BG) Centro Sportivo di Brembate Sopra (BG) Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo USC Riabilitazione Specialistica di Mozzo (BG) durata 18' editing e montaggio presso ajpstudios suoni&visioni prodotto da Alberto Nacci / ajpstudios Una giovane giuria dal mondo del cinema G uida ti dal D irettore Ar tis tico L uca Ca vad ini, cin que gio vani giur ati proclam er anno i vincitor i d el con cor s o cin em ato gr afico Una scelta consapevole: come avvicinare alla cultura e al mondo del cinema i giovani? La risposta è scontata, trasformandoli nei protagonisti della stessa cultura. E con questo intento il Comitato organizzatore di ParentesiCinema ha invitato cinque giovani appartenenti al mondo del cinema a visionare i cortometraggi finalisti e a votare i meritevoli. Conosciamoli assieme. Dall’Università di Bergamo Elisa Pezzotta, Cultore della Materia in Storia e Critica del Cinema, con una Laurea magistrale in Lingue e Letterature Straniere a Bergamo e un Dottorato in Film & Television Studies presso la Roehampton University di Londra. Autrice di Stanley Kubrick: Adapting the Sublime (2014), La narrazione complessa nel cinema di Stanley Kubrick: 2001: Odissea nello spazio e Eyes Wide Shut in Ai confini della comprensione (2012). Ha pubblicato su Wide Screen, Alphaville Journal, Journal of Adaptation in Film & Performance, Offscreen. Montaggio partecipando a workshop intensivi per la regia di film, sit-com e telefilm. Tornato in Italia scrive e dirige premiati cortometraggi selezionati da festival internazionali, così come spot televisivi e video per il servizio pubblico, in collaborazione con importanti attori italiani e internazionali, apportando sperimentazioni con il cinema e la tecnologia digitale. sistemi turistici all’Università degli Studi di Bergamo, con una tesi sul rapporto tra Entertainment, Performance Creativa e Turismo, prendendo come caso di studio la città di Los Angeles, nel 2013 torna a Los Angeles come ricercatrice per UCLA (University of California Los Angeles), durante i quali approfondisce la ricerca su entertainment spaces and phenomena, concentrandosi soprattutto sull’industria hollywoodiana. Anna Tucci, si laurea in Storia del Teatro presso l'Università Cattolica di Brescia e si diploma come attrice presso la Scuola Nazionale di Cinema di Roma, lavora in teatro, televisione e cinema. L'ultimo lavoro è la campagna web Samsung 2014. Dal 2013 affianca alla sua attività di attrice quella d’insegnante di recitazione. Ruben Antonio Perez Elisa Pezzotta Dal mondo della regia arriva Emanuele Sana: laureatosi presso l’Università Cattolica di Milano presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, ha conseguito un master a Los Angeles in Regia, Sceneggiatura e Anna Tucci Emanuele Sana Marta Soligo si è laureata in Progettazione e gestione dei Marta Soligo girato tra le vie di Città Alta a Bergamo. Con Alessio Boni il Ruben Antonio Perez ha diretto quest’estate un cortometraggio ventitrenne regista messicano, ma bergamasco d’adozione, ha coinvolto oltre 500 comparse presso il Teatro Sociale di Bergamo per realizzare il suo corto “La fine”, ancora in montaggio. Una giuria giovane, ma senza dubbio qualificata e impegnata su più fronti, con un’unica grande passione, il cinema. L’Associazione Festival Internazionale del Cinema: una passione sempre attiva Ogni anno tanti eventi per condividere con un pubblico sempre più numeroso la passione per il cinema, l’innovazione e la qualità L'Associazione Festival Internazionale del Cinema nasce nel 2001 con lo scopo sociale di organizzare eventi culturali cinematografici di livello nazionale ed internazionale, dedicati a documentari, videclip, cortometraggi e lungometraggi sull'arte e per l'arte, cartoon e audiovisivi in generale. Inoltre, realizza, diffonde, e distribuisce materiale audiovisivo e cinematografico in Italia e all'estero. L'Associazione organizza, dal 2002, il Festival Internazionale del Cinema d'Arte. Attraverso le due sezioni di concorso "Cinema d'Arte" (dedicato alle opere a tematica artistica) e "Art Lab" (opere di videoarte), il Festival si propone come una manifestazione la cui mission è quella di promuovere e celebrare i linguaggi universali del Cinema e dell'Arte. Le collaborazioni instaurate sono state numerose e prestigiose: è possibile, infatti citare l’importante appoggio di RAI Trade, RAI International, RAI Sat Cinema World, RAI Edu, RAI Teche, RAI Cinema, Istituto Luce, La 7, Cineteca Italiana, Centro Sperimentale di Cinematografia, DAMS, Medusa Film, 01 Distribution, Filmauro, Warner Bros, Ripley's Home Video, Fotocinema. Dal 2012 il Festival ha lasciato la 13° edizione del Festival Internazionale del Cinema d’Arte, 3-7 giugno 2014 sua sede storica a Bergamo per aprirsi alla realtà cosmopolita di Milano, presso l’importante location di Palazzo Reale. L'Associazione organizza inoltre il Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori. Un libro al cinema, che premia i migliori binomi libro-film usciti nell'anno solare precedente il Premio. L'appuntamento, inaugurato nel 2008, si propone come un'opportunità per celebrare il legame tra parola scritta e linguaggio delle immagini, oltre che come un momento di incontro tra arti- sti, pubblico e istituzioni. Il Premio ha luogo ad Ostiglia, piccolo comune nel mantovano, terra d’origine del grande regista Monicelli e luogo ricco di storia per il mondo dei libri: qui mosse i suoi primi passi nell’editoria Arnoldo Mondadori. Consapevole che le montagne svizzere costituiscono uno dei più grandi e ricchi spazi ambientali del mondo, un meraviglioso habitat naturale ed un fecondo territorio economico, culturale e turistico, l'Associazione Festival Internazionale del Cinema, in collaborazione con il Comune di Pontresina, ha deciso inoltre di promuovere, dal 2012, Swiss Mountain Film Festival, un progetto italosvizzero nato per offrire un importante tributo agli ambienti montani della Svizzera e del pianeta, ovvero alle cosiddette Terre Alte del Mondo. L'Associazione Festival Internazionale del Cinema inoltre segue la direzione artistica di Food Film Fest, concorso internazionale di cinema e cibo di Bergamo. Il progetto nato nel 2014 vuole diffondere una cultura dell'alimentazione consa pevole attraverso film, cortometraggi, documentari e animazioni che si sviluppino attorno al gusto, all'arte culinaria, alle tematiche connesse alla corretta nutrizione e alla produzione di cibo, alle biodiversità e alla memoria gastronomica come patrimonio collettivo da preservare. L'Associazione Festival Internazionale del Cinema e l'Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d'Italia, organizzano inoltre Sport Awards Film Festival, la prima edizione, in programma dal 21 al 23 febbraio 2015 a Bergamo. Le suggestioni delle immagini in movimento e la passione per l'attività fisica si incontreranno in una manifestazione ricca di emozioni e di energia: a darle vita saranno i film, gli spot pubblicitari, i cortometraggi, le animazioni e tutti i filmati in cui lo sport giocherà un ruolo da protagonista. DA SEGNARE IN CALENDARIO SPORT AWARDS FILM FESTIVAL Bergamo 21-23 febbraio 2015 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA D’ARTE Milano 2-6 giugno 2015 SWISS MOUNTAIN FILM FESTIVAL Pontresina (Engadina) 10-16 agosto 2015 FOOD FILM FEST Bergamo 15-20 settembre 2015 PREMIO OSTIGLIA ARNOLDO MONDADORI Ostiglia (MN) ottobre 2015 Lina Sastri alla 7° edizione del Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori )(parentesicinema IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL )( giovedi 27 - ore 20.30 inauGurazione II edizione ParentesiCinema Proiezione film fuori concorso Una luce bianca di Alberto Nacci proiezione film in concorso G L I I M M A C O L A T I d i R o n n y T r o c ke r DEMOCRACIA di Borja Cobeaga LA PAURA PIU GRANDE di Nicola Di Vico E S T A D O D E B I E N E S T A R d i J o r g e Ca l vo IMPACT di Jean-Pierre Michael LILA di Fran Planas LA METAFORA DEL PICCIONE di Miguel Murciano Garcia DIVISIoN AZUL di Sergi Marti LITTLE APPLIANCES di Manuel Arija LA SOLITUDE di Saul Cantero LA uLTIMA TARDE di Ruy Balana )( venerdi 28 - ore 21.00 proiezione film in concorso LUCIeRNAGAS di Roman Reyes ROSE ROSSE di Sole Tonnini NO KISSING di Manuel Arija NUIT NOIRE di Jean Luc Baillet R E C U I E M d i Va l e nt i n a Ca r n e l u t t i GRAN FUTURO di Sergio Paton SECOND WIND di Sergey Tsyss SEGUNDOS di Ana Puentes Juan Guerci Pablo Martinez THE DANCING di Edith Depaule T H E M A S S OF M E N d i G a b r i e l G a u c h et T H E S O C I A L N E T W O R L D A L OVE S T O R Y d i F a b i o L e l i TIME 2 SPLIT di Fabrice Bracq T U P. . . B A N CO d i J o s e L u i s S a nto s P e rez V I VO E VE N E T O d i F r a n ce s co B ovo A l e s s a n d r o P i t t o n i VUOTO A PERDERE di Luigi Corsetti NGUTU di Felipe Del Olmo )( sabato 29 - ore 21.00 Cerimonia di premiazione concorso cinematoGrafico eve nt o s p e c i a l e l u c i o d a l l a e i l c i n e m a proiezione film anna bello sguardo di vito palmieri proiezione film quijote di mimmo paladino Co n il p a tro c in io d i sponsor Si r in G ra z ia Sp o n s o r te c n ic i Me d ia p a r tn e r U n p ro G etto p ro mo s s o d a Via Zelasco 1 - 24122 Bergamo Tel: +39 035 237323 fax +39 035224686 [email protected] www.festivalcinemadarte.it O rg a n iz za z io n e G e n e ra le e u ffic io s ta mp a Via Zelasco 1 - 24122 Bergamo Tel: +39 035 237323 fax +39 035224686 [email protected] www.teamitalia.com s e G u ic i s u P a re nte s ic in e ma b e rg a mo P a re nte s ic in e ma
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