Scarica il PDF - Sardegna Possibile

Costruiamo insieme
la Sardegna Possibile
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Il progetto, le persone, i programmi
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COME SI VOTA:
1. METTI UNA CROCE SU UNO DEI SIMBOLI
E SCRIVI A FIANCO NOME E COGNOME
DEL CANDIDATO
SI PUÒ VOTARE UN SOLO CANDIDATO CONSIGLIERE
“Come la vorresti la
Sardegna tra vent’anni?”
---------------------------------------------------------2. METTI UNA CROCE SUL NOME
di Michela Murgia
DI MICHELA MURGIA
SI PUÒ VOTARE UN SOLO CANDIDATO PRESIDENTE
Comunicazione INOKE Srl - [email protected]
Fotografie Alessandro Cani
“Come la vorresti la Sardegna tra vent’anni?”
Quando a farti questa domanda è qualcuno che vent’anni ancora neanche li ha,
VOLTANoi
CON
IL TUO
VOTO PUOI
qualunque QUESTA
risposta è politica.
un’idea
di Sardegna
giusta, SCEGLIERE
prospera e bella
DIavuta
COSTRUIRE
POSSIBILE
l’abbiamo sempre
e per moltoUNA
tempoSARDEGNA
da cittadini e cittadine
di quest’isola siamo andati alla ricerca di un soggetto politico che potesse esprimerla nella visione e rappresentarla nelle scelte. Anche noi ci siamo fidati dei partiti tradizionali, restando delusi e spesso sgomenti. Qualche volta ci siamo affidati al non
CONSIGLIO
voto, stanchi di tapparci il naso, e CHIEDI
molti hanno
anche ceduto allo scambio, mossi
La
scheda
elettorale
potrebbe
farti
ingannarti.
dal bisogno e dalla disperazione, credendo forse che sbagliare
la rinuncia oalla
libertà politica potesse
tradursi
in un postoGentes
di lavoroeper
un figlio disoccupato,
unadi
sorelI volontari
di ProgReS,
Comunidades
sarannoper
felici
aiutarti
la precaria, per un genitore licenziato.
Alcuni
di noi
a capire
come
si negli
vota.anni hanno però continuato a custodire l’idea che quel progetto alto, il desiderio di una Sardegna bella,
giusta e prospera, dovesse passare per la costruzione di una nuova libertà, capace di mettere in discussione le dipendenze politiche, economiche e sociali che ci
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hanno condotto alle nostre attuali condizioni.
Il 3 agosto del 2013 abbiamo fatto una scelta precisa: mettere in campo tutte
le forze necessarie per far diventare quel traguardo di domani un percorso valido per il presente, per tutti i sardi e le sarde. Se in passato siamo andati a votare
molte volte per mettere in discussione le visioni di mondo dei nostri padri e delle nostre madri, ora ci candidiamo per costruire le prospettive dei nostri figli, di
quei ragazzi e quelle ragazze di diciotto anni che oggi ci chiedono di immaginare
la Sardegna in cui ad avere quarant’anni un giorno saranno loro. Nessun sardo e
nessuna sarda di diciotto anni deve mai più pensare che “qui non c’è niente”, desiderando l’esilio. Nessun genitore deve provare la disperazione di non riuscire,
con il proprio lavoro, a garantire il loro futuro. Per questo abbiamo costruito un
progetto che rimettesse al centro della politica l’unico interesse che ci sta a cuore: noi sardi. Per questo siamo andati in giro in tutta l’isola e abbiamo cercato insieme le soluzioni per rimettere al centro della politica il lavoro, fondamento della nostra dignitosa normalità.
Crediamo che per uscire dall’emergenza ci vogliano progetti territoriali chiari, che
possano essere capiti in ogni casa, in ogni piazza, in ogni scuola della nostra isola. Per farli abbiamo messo in gioco decine di competenze e abbiamo strutturato
un piano di micromodelli di sviluppo territoriale capace di dare vita subito all’industria del futuro, a un turismo sostenibile, a una agri-cultura che ci renda liberi e a un commercio e un artigianato che tornino ad essere il tessuto forte della
nostra economia.
Quando siamo andati a presentarvi questi progetti per le strade dell’isola abbiamo
visto quello che speravamo: le facce rischiararsi, i sorrisi farsi più ampi e la rabbia trasformarsi in speranza di cambiamento e in prospettiva di futuro. Il nostro.
Il 16 febbraio toccherà a voi portare a compimento il percorso che abbiamo fatto insieme e ci piace pensare che nelle schede della persone che sceglieranno le
liste di Gentes, di ProgReS e di Comunidades non ci sarà solo il senso del dovere o la passione civica per la partecipazione, ma anche la certezza che il cambiamento, quello che tutti vogliamo per la Sardegna, possa passare da qui, da noi,
liberi e insieme.
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Costruiamo
il cambiamento
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Spezziamo le catene della dipendenza
per dare un futuro ai nostri figli
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Sardegna Possibile è un progetto che nasce
dall’unione di uomini e donne che vogliono
costruire il cambiamento necessario per risollevare le sorti della nostra terra.
La difficile situazione che stiamo vivendo
oggi non è frutto solo degli ultimi anni di
malgoverno ma viene da più lontano: da
decenni di clientelismo, incompetenza e
inefficienza.
L’unico modo per invertire la rotta consiste
nel riunire persone che abbiano il cuore, la
testa e le gambe in Sardegna, persone libere
e indipendenti che conoscono le difficoltà del
mondo del lavoro per averle vissute sulla propria pelle, che vivono i problemi quotidiani di
migliaia di famiglie sarde, persone preparate
che hanno studiato o che hanno saputo portare innovazione nella propria professione.
Tutti loro sono accomunati dallo stesso
obiettivo: fare di questa terra un luogo prospero, felice e giusto per sé e per i propri figli.
Per questo intorno al progetto di Sardegna
Possibile si sono riuniti tre nuovi soggetti:
ProgReS, Gentes e Comunidades, in modo
da trasformare in realtà le speranze di un
intero popolo.
Michela Murgia accetta la candidatura - Nuoro,
teatro Eliseo, 3 agosto 2013
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Comunidades
-----------------------------------------Comunidades riunisce persone che si impegnano ogni giorno per le proprie collettività: sindaci, amministratori, rappresentanti
di associazioni e gruppi attivi nei territori.
Tutti accomunati dalla volontà di rivalutare
il concetto di comunità, la sua memoria, la
storia, la lingua, le relazioni.
Le donne e gli uomini di Comunidades vogliono riscoprire i valori nei quali i sardi
possano riconoscersi: la solidarietà, la coo-
ProgReS
Progetu Repùblica de Sardigna
-----------------------------------------ProgReS – Progetu Repùblica de Sardigna
nasce nel febbraio del 2011 per consentire alle tante persone che vogliono costruire
una Sardegna più giusta e più prospera di
trovare una casa realmente democratica in
cui elaborare proposte e progetti concreti.
Le attiviste e gli attivisti di ProgReS mettono la loro esperienza e competenza in
Gentes
-----------------------------------------Gentes è una rete civica fatta di persone
comuni che vogliono scommettere su un
nuovo modo di vivere la politica e di governare il territorio. Donne e uomini che
vogliono contribuire a spezzare le catene
della dipendenza che i burocrati dei vecchi
partiti hanno imposto ai sardi sino a oggi.
Lo vogliono fare dando valore alle idee,
alle risorse e ai saperi del territorio, affiancando all’economia dei numeri quella
perazione, l’attenzione ai bisogni del prossimo, e, soprattutto, l’assunzione di responsabilità nei confronti di tutto ciò che
ci circonda, i paesaggi umani e naturali, le
risorse, le intelligenze. Le comunità devono tornare a decidere il governo del territorio. La vitalità mostrata dai comitati dimostra il grande senso di responsabilità che le
nostre collettività continuano ad avere verso sé stesse e il proprio destino. “Vogliamo
dare alle centinaia di centri che compongono il ricco mosaico della Sardegna un nuovo protagonismo”.
comune per costruire una repubblica indipendente nel più ampio consesso dei popoli europei e mediterranei.
“Siamo cittadini del mondo aperti alle relazioni con le altre culture, fermamente decisi a riappropriarci della nostra storia e del
nostro futuro. Il nostro scopo è il benessere, l’uguaglianza e la felicità delle nostre famiglie, dei nostri paesi e della nostra terra”.
delle relazioni. “Intendiamo costruire processi decisionali che siano indipendenti
da quelle segreterie di partito che storicamente hanno rappresentato e difeso obiettivi contrastanti con quelli della Sardegna e
delle sue comunità. Proponiamo scelte politiche e amministrative concrete che aumentino progressivamente le competenze
e le capacità decisionali dell’attuale Regione Sarda e degli altri enti territoriali. Solo
chi vive, conosce e ama il territorio, infatti,
può sapere cosa è bene per le persone che
lo abitano”.
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Costruiamo
relazioni
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Il nostro viaggio nella Sardegna
che ha il coraggio di cambiare
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Quando nel giugno scorso ProgReS ha chiesto a Michela Murgia la disponibilità a candidarsi alla presidenza della Sardegna, lei
ha chiesto tempo per valutare se ci fossero
le condizioni per intraprendere un percorso realmente innovativo.
In quel periodo Michela non ha incontrato burocrati di partito, ma i suoi unici veri
referenti: i cittadini sardi. È iniziato allora un viaggio fra le più interessanti realtà
imprenditoriali della Sardegna, decine di
incontri basati su un unico principio: l’ascolto. Il confronto con le esigenze, le idee
e le proposte di quelle persone ha mostrato l’esistenza di una Sardegna già possibile, ricca di intelligenze e capacità, in grado
di costruire economia nonostante le enormi difficoltà che lo stato, la burocrazia e il
malgoverno hanno posto in questi anni.
Questa esperienza, che ha rivelato l’esistenza di una società sarda pronta per il
cambiamento, ha spinto Michela, il 3 agosto a Nuoro in un teatro Eliseo gremito, ad
accettare la candidatura.
È cominciato così il percorso verso la Sardegna Possibile: centinaia di persone si sono
incontrate e si sono organizzate per costruire il più innovativo progetto politico che la
nostra terra abbia mai conosciuto.
Il principio col quale tutti gli attivisti e i volontari si sono messi all’opera è sempre lo
stesso: l’ascolto; nei circoli di San Michele e Sant’Avendrace, nelle piazze di Loceri, Alghero, Serramanna, Sedilo e in tutti gli
angoli della nostra isola che è stato possibile toccare durante questa entusiasmante
campagna, da Cagliari a Sassari, passando
per Tempio, Olbia, La Maddalena, Lanusei,
Oristano, Iglesias, Sant’Antioco...
Quello di Sardegna Possibile è un progetto di ampio respiro che guarda al futuro;
per questa ragione sin dall’inizio sono stati attivati contatti internazionali con le forze politiche affini del panorama europeo, in
modo da tessere relazioni che possano avere al più presto ricadute sul piano economico, culturale e strategico.
Sono nate nuove amicizie civiche come
quella con la scrittrice e parlamentare basca Laura Mintegi e, in seguito ai viaggi a
Londra e Barcellona, quelle con Joan Campbell esponente dello Scottish National Party (forza politica al governo della Scozia) e
Nùria de Gispert, presidente del parlamento catalano.
Queste relazioni rappresentano rapporti privilegiati che rendono forte la posizione della Sardegna nello scacchiere
internazionale.
Tuttavia questi incontri sono stati anche
e soprattutto l’occasione per abbracciare i
tanti emigrati sardi sparsi per l’Europa. A
loro Sardegna Possibile ha rivolto una promessa: “ci impegneremo con tutte le nostre
forze affinché la vostra permanenza all’estero possa essere una scelta e non una
costrizione”.
Michela Murgia e Omar Onnis con il presidente
del parlamento catalano Nùria de Gispert Barcellona, Parlament de Catalunya, 14 gennaio
2014
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Costruiamo
partecipazione
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Open Space Technology, decidiamo
insieme cos’è meglio per noi
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Sono due i pilastri fondamentali di questa
campagna: l’ascolto e la proposta. I sardi
conoscono molto bene i problemi che affliggono le proprie realtà professionali e,
spesso, altrettanto bene conoscono le possibili soluzioni. Ciò che è mancato fino a
oggi è stato l’ascolto da parte dei politici
e delle istituzioni. Per questa ragione Sardegna Possibile ha scelto di scrivere parte
del programma attivando dei processi partecipativi. Si è scelto di utilizzare una tecnica internazionale chiamata Open Space
Technology (OST) capace di garantire risultati concreti ed efficaci senza disperdere neanche un singolo contributo. Cittadini, amministratori, imprenditori ed esperti
durante le sessioni di lavoro gestite e organizzate da uno staff qualificato, hanno
messo a disposizione le proprie conoscenze allo scopo di elaborare proposte e obiettivi sui temi caldi della politica sarda: cultura, filiera alimentare, territorio, risorse e
beni comuni, turismo e trasporti, sanità e
politiche sociali.
Persone di tutte le età e provenienze si sono
incontrate, conosciute e confrontate, hanno
condiviso saperi ed esperienze, hanno dedicato il proprio tempo e le proprie capacità per il bene della comunità.
Hanno partecipato complessivamente oltre
un migliaio di persone, sono stati centinaia gli argomenti trattati e migliaia le proposte inserite nei report istantanei prodotti in tempo reale a ogni OST allo scopo di
non perdere neanche una delle numerose
idee emerse durante i lavori. Tutti i risultati
sono confluiti nel programma comune delle tre realtà che compongono la coalizione
– ProgReS, Gentes e Comunidades – e sono
stati fondamentali nella scelta dei nostri futuri assessori.
Infatti per la prima volta nella storia della
Regione Sardegna gli assessori sono stati
presentati prima delle elezioni e non dopo.
Solo chi non ha porzioni di potere da spartire, solo chi sceglie la competenza e l’onestà come criteri può permettersi una scelta
così trasparente.
In questo modo i sardi sanno prima da chi
sarà composta la squadra di governo e non
dovranno attendere, com’è successo fino a
oggi, settimane o mesi di lotte all’ultimo
sangue fra i burocrati dei vari partiti per conoscere la giunta.
Sardegna Possibile affronta la campagna
elettorale con lo stile che intende applicare quando sarà al governo. Il metodo scelto
è quello della collaborazione e della condivisione delle competenze: le tre liste che si
presenteranno alle elezioni si sono aiutate
e sostenute costantemente durante tutta la
campagna e continueranno a farlo, a maggior ragione, anche in seguito.
Open Space Technology, riunione plenaria
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Alessandro Spano
Costruiamo
nuova politica
Assessorato agli Affari generali,
personale e riforma della regione
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La nostra squadra di governo
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Un gruppo di persone oneste e competenti, scelte sulla base
delle loro capacità.
Non era mai successo che la squadra di governo fosse presentata
prima delle elezioni, tenendo gli assessorati fuori dai patti
di scambio tra i vecchi partiti.
ProgReS, Gentes e Comunidades pensano che gli assessorati
siano i luoghi dove la competenza e la visione politica devono
esprimersi ai massimi livelli e hanno lavorato affinché
la Sardegna fosse governata da persone capaci.
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“Il mio scopo è quello
di riformare la struttura
organizzativa della Regione,
secondo un approccio che
privilegi il raggiungimento
degli obiettivi, aumenti
la collaborazione interna
e valorizzi le risorse che
operano al suo interno.
L’idea fondante di Sardegna
Possibile, che io condivido
in pieno, è che la definizione
delle politiche per la nostra
terra debba avvenire
solamente dopo aver
ascoltato i reali problemi
dei cittadini e delle imprese e
con il coinvolgimento diretto
di tutti gli interlocutori.”
Ha conseguito la laurea in Economia e commercio e un dottorato di ricerca in Economia
e direzione delle aziende pubbliche. È professore associato e coordinatore del corso
di Economia aziendale e docente di Public
management presso la facoltà di Scienze
economiche, giuridiche e politiche dell’Università di Cagliari. I suoi principali interessi
di ricerca riguardano i processi di pianificazione e controllo delle aziende pubbliche.
È dottore commercialista e revisore legale.
Ha collaborato a lungo con le pubbliche amministrazioni, compresa la Regione Autonoma della Sardegna, occupandosi di aspetti
legati all’organizzazione, alla pianificazione, al controllo e alla valutazione delle prestazioni e delle politiche pubbliche. È autore
di varie pubblicazioni, sia in ambito italiano
che internazionale. È socio dell’International Research Society for Public Management, dell’European Accounting Association, dell’Accademia Italiana di Economia
Aziendale e della Società Italiana dei Docenti di Ragioneria e Economia Aziendale.
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Emanuele Scalas
Assessorato alla Difesa
dell’ambiente
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“È fondamentale abbattere
i costi in bolletta per lo
smaltimento dei rifiuti e
ridurre il prezzo dell’energia
attraverso un nuovo piano
moderno e ad alta fattibilità
che preveda regole certe.
Bisogna attivare la mappatura
dell’inquinamento chimico,
elettromagnetico, atmosferico
per pianificare e avviare le
necessarie bonifiche dei
siti industriali e militari
grazie all’azione coordinata
degli istituti di ricerca,
delle aziende locali e degli
interventi europei. Dobbiamo
inoltre rendere le foreste
capaci di generare sviluppo
e ricchezza sul territorio.”
Ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria per l’ambiente e il territorio e un diploma post universitario in Bioarchitettura.
Ha pubblicato i risultati di una ricerca sulle
applicazioni dell’idrogeno per autotrazione
e ha vinto un concorso pubblico per istruttore direttivo tecnico di enti locali.
È responsabile a tempo indeterminato del
servizio tecnico di un’unione dei comuni ed
è iscritto all’albo degli ingegneri di Oristano. Ha esperienza pluriennale nella progettazione di opere pubbliche e private, nella
direzione dei lavori e nella gestione di appalti pubblici sopra soglia comunitaria. Si è occupato di progettazione europea, di
progettazione e pianificazione territoriale,
della redazione di piani di protezione civile
e di progettazione di servizi pubblici di raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
“La sostenibilità implica
l’innalzamento della qualità
della vita e del reddito delle
persone, così come la cura e
la protezione del territorio
e delle specie viventi. È un
percorso verso il quale ogni
società umana dovrebbe
tendere con tenacia e
costanza. Per fare questo
occorre che la politica
sia espressa da persone
consapevoli, competenti e
capaci di lavorare insieme.
Il mio primo obiettivo è
quello di elaborare, entro i
primi sei mesi di governo, un
Piano strategico del turismo
sostenibile in Sardegna.”
Rita Cannas
Assessorato al Turismo, artigianato
e commercio
Ha una laurea in Scienze politiche all’Università di Cagliari, una borsa di studio del
CNR, un dottorato di ricerca in Economia
all’Università di Bologna e un master in Metodologia della ricerca alla Strathclyde University di Glasgow, dove ha studiato politiche di destagionalizzazione del turismo in
Scozia e Sardegna. Ha svolto attività di ricerca sulla fattibilità economica per la realizzazione di un eco-villaggio turistico in Scozia.
Si occupa dello studio di modelli di turismo sostenibile. È ricercatrice in Economia e gestione delle imprese e docente di
Economia e tecniche di comunicazione di
impresa presso l’Università di Cagliari. Si
occupa inoltre di ricerca presso l’Institute
for Tourism Travel & Culture dell’università
di Malta grazie alla borsa di ricerca europea
Marie Curie.
Ha svolto attività di ricerca e formazione presso enti privati e pubblici, fra cui:
Eco&Eco - Economia e Ecologia di Bologna,
IRPET di Firenze e CTS di Roma.
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Omar Onnis
Assessorato alla Pubblica
istruzione, beni culturali,
informazione, spettacolo e sport
Ha compiuto studi in Scienze politiche,
Filosofia e Giurisprudenza. È laureato in
Scienze storiche; ha conseguito competenze professionali nell’ambito della tutela dei
beni culturali e nel campo dell’educazione
ambientale. È scrittore e saggista.
L’ambito culturale è quello in cui si muove da anni e su vari fronti, prefiggendosi
da sempre l’obiettivo “di uno sviluppo su
scala umana, che tenga conto delle nostre
peculiarità, delle nostre grandi risorse di
talento, del nostro enorme patrimonio storico-culturale”. Il suo primo lavoro è stato in
ambito educativo. Per sei anni si è occupato
di educazione ambientale, guidando gruppi
di ragazzi in età scolare nel corso di campi
scuola; successivamente ha progettato e coordinato percorsi educativi, in collaborazione con istituti e comuni di tutta la Sardegna.
A Trento per tre anni ha svolto attività al
pubblico presso la biblioteca comunale (una
delle realtà più importanti in questo ambito a livello italiano) e nella locale biblioteca
universitaria. In questo frangente ha anche
maturato una significativa esperienza sindacale. Dopo aver pubblicato diversi articoli
di tema storico e culturale su varie riviste,
nel 2013 ha pubblicato il suo primo libro.
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“È doveroso fare della cultura
uno dei fattori di riscatto e
di emancipazione storica dei
sardi. La Sardegna deve essere
un posto fecondo, accogliente
e stimolante prima di tutto
per i sardi. Le nostre priorità
saranno: istruzione; ricerca;
valorizzazione del patrimonio
storico-archeologico e
artistico; razionalizzazione
e valorizzazione delle
infrastrutture culturali,
delle competenze e della
creatività; promozione dello
sport sardo come veicolo di
identificazione e di crescita
sociale e culturale”.
Rita Tolu
Assessorato al Lavoro, formazione
professionale, cooperazione e
sicurezza sociale
“Il mio obiettivo è quello di
aumentare la competitività
della Sardegna al livello dei
paesi più virtuosi d’Europa,
attraverso l’investimento
nell’istruzione e nella
formazione e la conseguente
crescita di posti di lavoro in
tre aree chiave: economia
verde, servizi sanitari e
tecnologia dell’informazione
e della comunicazione”.
Dopo la maturità classica nel 2001, si è
laureata con lode in Giurisprudenza all’Università di Cagliari nel 2006 con una tesi
sperimentale in Diritto penale commerciale
sull’insider trading e i rapporti tra il diritto
penale e la cosiddetta etica di mercato.
Ha frequentato presso la Just Legal Services
di Milano un master in Penale societario e
reati finanziari.
Terminato il periodo di praticantato ha sostenuto l’esame di abilitazione alla professione forense e dal 2012 è iscritta all’albo
degli avvocati di Cagliari.
Si è occupata di sovraffollamento delle carceri e diritti dei detenuti.
Nel gennaio 2013 ha ricevuto il premio Fondazione Avvocato Pietro Riccio.
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Salvatore Corveddu
Assessorato all’Industria
Nel ‘70 ha concluso il corso professionale biennale di analista chimico che gli ha permesso
l’ingresso in un’azienda di produzione di vernici, l’ARNEL di Grugliasco, vicino a Torino.
Nello stesso anno è stato assunto dalla FIAT
di Torino, a Mirafiori, come “allievo operaio”,
posizione che gli ha permesso di affrontare
meglio la condizione di lavoratore studente.
Grazie al diploma di perito chimico industriale, conseguito nel luglio del ‘73, la FIAT
gli ha proposto il trasferimento presso il centro ricerche di Orbassano, dove ha lavorato
come analista chimico fino alla metà del ‘76.
L’anno successivo è stato assunto come
perito chimico industriale negli impianti di
produzione presso la SIR di Porto Torres e
nel ’79 ha ricoperto l’incarico di responsabile di produzione in turno.
Il suo costante impegno nel sindacato lo
ha portato a essere eletto prima segretario
provinciale dei chimici della CGIL, poi segretario regionale dei chimici e dei minatori
in Sardegna e, dal 2005 al 2011, segretario
nazionale italiano.
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“Sono necessari strumenti
di concertazione e di
programmazione che
devono: tutelare e risanare
l’ambiente con le bonifiche
e la riqualificazione delle
aree inquinate, attrarre
investimenti industriali
moderni per il miglioramento
delle infrastrutture e delle
tecnologie. Sarà così possibile
rilanciare l’occupazione e
l’offerta formativa qualificata.
Occorre avere una visione
moderna dello sviluppo
industriale che tuteli
contemporaneamente le
esigenze della produzione e
quelle della salute pubblica”.
“Credo nei valori di
Sardegna Possibile, gli stessi
storicamente riconosciuti
dai sardi, nell’etica, nella
passione e nel coraggio di
fronte alle difficoltà. Credo
nell’autodeterminazione
e nell’essere artefici del
proprio destino. Il mio primo
obiettivo sarà quello di
coniugare le esigenze della
Programmazione con quelle
del Bilancio nell’ottica di
contribuire, per la mia parte,
al rinascimento culturale
e politico di cui abbiamo
bisogno per ottenere il
traguardo di un benessere
diffuso”.
Gian Paolo Marras
Assessorato alla Programmazione,
bilancio, credito e assetto
del territorio
Assunto presso la Legler a Ottana nel 1992
come assistente di sala tessitura, dal 2001 è
responsabile delle prove Sviluppo prodotto
e della qualità sul tessuto Denim.
Quadro sindacale della CGIL nella federazione dei tessili, dal 1999 è stato per circa
due anni segretario provinciale della Filtea e
componente del direttivo nazionale italiano
della categoria.
Nel 2010 è stato eletto sindaco di Ottana dopo
due mandati come consigliere comunale.
Fa parte del consiglio d’amministrazione
del Consorzio industriale provinciale di
Nuoro ed è componente della giunta della
Comunità Montana del nuorese.
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Filippo Scalas
Assessorato agli Enti locali, finanze
e urbanistica
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“La bellezza architettonica
è un vero e proprio valore
in grado di costituire
un’enorme attrattiva e
un’opportunità. Da anni
mi impegno per realizzare
l’idea di una pianificazione
del territorio fondata su un
processo collaborativo fra gli
enti locali. La Regione può
riacquistare autorevolezza
con una gestione condivisa
delle linee programmatiche:
le scelte politiche possono
essere realmente partecipate
solo restituendo agli enti
locali pari dignità e attivando
un processo virtuoso
basato sulla fiducia e sulla
corresponsabilità”.
Nel 1983 ha intrapreso gli studi magistrali
perché: “da sempre attratto dall’affascinante compito della formazione e dell’insegnamento alle giovani generazioni”.
In seguito ha svolto la professione di insegnante e dall’anno 2000 il suo impegno
sociale si è rivolto alla politica, prima come
assessore all’Inclusione sociale e istruzione
e, successivamente, ricoprendo l’incarico di
sindaco nel comune di Nurachi.
La sua amministrazione è stata caratterizzata dal ripensamento del PUC in sintonia con i
temi del recupero e della sostenibilità economica, energetica e storica del vissuto urbano.
È stato inoltre presidente e membro del
consiglio d’amministrazione dell’Unione
dei Comuni del Montiferru-Sinis e componente del consiglio regionale dell’ ANCI
(Associazione Nazionale Comuni Italiani).
“È necessaria una nuova
legge sui lavori pubblici che
introduca la semplificazione
delle procedure attraverso
l’innovazione. Le opere
pubbliche devono avere tempi
e costi certi, per raggiungere
questi obiettivi servono
l’ingegnerizzazione dei
processi e la valorizzazione
delle professionalità interne.
Bisogna operare una
rimodulazione delle figure
professionali e degli uffici
competenti e introdurre
il ciclo di vita dei materiali,
riconoscendone il valore
etico”.
Diego Portas
Assessorato ai Lavori pubblici
È laureato in Ingegneria edile con una tesi
sul recupero e riuso degli edifici storici in
terra cruda della Sardegna. Ha studiato a
fondo il tema della pianificazione territoriale con particolare attenzione alle peculiarità
isolane. Ha lavorato in vari studi professionali e ha partecipato all’adeguamento del
PUC del comune di Monserrato e di Assemini al PPR.
È stato responsabile tecnico in una ditta di
installazioni nel campo delle energie rinnovabili.
Libero professionista dal 2010, ha continuato a occuparsi di bioarchitettura (oltre
che dell’efficientamento energetico degli
edifici). In particolare, con l’associazione
Progetto BAREGA, ha studiato e sperimentato l’impiego dei materiali locali nella ricerca di soluzioni economiche ed ecologiche.
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“Le politiche della salute si
uniranno strategicamente con
quelle abitative, del lavoro,
del turismo, dell’agricoltura,
dell’industria e dell’ambiente
perché la Salute è il risultato
di processi di pianificazione
che devono tenere conto di
tutto ciò che influisce sul
nostro benessere psico-fisico.
È necessario invertire la
tendenza per cui la cura è il
solo obiettivo del sistema
Sanità, che è prigioniero
di logiche economiche e
finanziarie. Elimineremo i
privilegi di pochi a vantaggio
della trasparenza e del
benessere di tutti.”
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Anna Sulis
Assessorato all’Agricoltura
e riforma agro-pastorale
Giuseppe Frau
Assessorato all’Igiene e sanità
e assistenza sociale
Direttore del distretto sociosanitario di Cagliari Area Vasta e direttore del Dipartimento di coordinamento dei distretti della ASL
di Cagliari, ha lavorato come medico di famiglia nel Comune di Serrenti per quindici
anni e da circa venti è dirigente del Servizio
sanitario regionale.
Da otto anni lavora a Cagliari per il potenziamento dei servizi sanitari e sociosanitari territoriali sviluppando nuovi modelli di
cura e assistenza improntati su reti integrate (ospedale-territorio).
È creatore del modello di Punto Unico d’Accesso per la presa in carico globale delle persone e delle famiglie. Ha collaborato con la
Regione per la redazione di linee di indirizzo
su RSA, Riabiltazione, PLUS, Cure domiciliari integrate.
“Occorre valorizzare al
massimo le produzioni
locali e allo stesso tempo
incentivare l’apertura dei
produttori ai contatti col
mondo. Credo che occorra
guardare all’agricoltura con
occhi nuovi, integrando la
diversificazione aziendale
con la multifunzionalità:
le aziende devono essere
in grado di produrre beni
e servizi differenziati
guardando a più mercati
contemporaneamente.
Questo migliorerà le
produzioni e il reddito e sarà
uno strumento di inclusione
e sostegno.”
Si occupa di formazione in contesti rurali
(turismo sostenibile e inclusione sociale) e
sviluppo territoriale. Per Slow Food è stata
responsabile della condotta di Cagliari e
coordinatore regionale, poi presidente di
Slow Food Sardegna e componente del Consiglio nazionale dei governatori.
Si è occupata direttamente della creazione
dei presidi della Pompìa di Siniscola e del
Fiore Sardo dei Pastori (compresa la stesura
dei disciplinari). Ha coordinato i presidi e
le Comunità del cibo e la loro integrazione
all’interno della rete internazionale di Terra Madre. Ha progettato e gestito progetti
interregionali di scambio di formazione e
competenze e ha partecipato all’organizzazione del progetto italiano Resistenza Casearia, con l’inclusione del Fiore Sardo dei
Pastori tra i formaggi da tutelare.
Ha coordinato la partecipazione dell’assessorato all’agricoltura a eventi di promozione, come il Salone del Gusto e, con gli
assessorati all’agricoltura delle regioni Sardegna, Veneto, Puglia, Piemonte e l’agenzia governativa Buonitalia, a Identità Slow
(in collaborazione con la manifestazione di
settore Identità Golose). Ha guidato la delegazione di Slow Food che ha partecipato alla
stesura del PSR 2007-2014, occupandosi
direttamente della definizione delle proposte dell’associazione.
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Lavoro
Pianificazione per micro-modelli
La progettazione per micro-modelli è agile nella sua controllabilità economica e gestionale e persegue precisi macro-obiettivi diffusi su tutto il territorio sardo. Questi obiettivi
sono stati progettati unendo le competenze di tutti gli assessorati.
I micro-modelli saranno configurati come riorganizzazioni produttive permanenti sul territorio e saranno finanziati per i primi tre anni in forma di politiche attive per il lavoro.
Costruiamo
alternative
Ogni micro-modello è costruito a partire da uno studio delle esigenze del mercato o del-
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stria, l’agricoltura, l’artigianato tecnico e artistico, l’istruzione scolastica, la cultura e i beni
Il nostro programma, il nostro
progetto, il nostro futuro
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le richieste di efficienza del servizio e prevede, oltre alla messa in campo di precise azioni
di organizzazione della produzione, anche un raccordo con la filiera della formazione accademica e professionale, al fine di offrire alle persone coinvolte nel micro-modello tutti
gli strumenti di autogestione che renderanno il modello autonomo allo scadere del terzo
anno. Gli ambiti prioritari d’azione dei micro-modelli sono: l’industria e la nuova induculturali e identitari, il turismo.
Salute
Abolizione del ticket
La grave crisi occupazionale in Sardegna dipende dal fatto che il lavoro è stato
sempre affrontato come un’emergenza e non è mai stato pianificato come una
normalità operativa figlia di politiche strutturali, di formazione integrata e di azioni concertate con i territori.
Una seria politica del lavoro passa per la riorganizzazione di tutti i settori che
competono alla produttività e alla formazione. Non si tratta di politiche per il domani, ma per l’oggi, perché molte di quelle scelte – se fossero state fatte a suo
tempo – avrebbero avuto effetti immediati sull’emergenza e effetti di lungo termine sulle sue cause strutturali. Cominceremo a farle noi.
La salute è un diritto che non deve dipendere dal reddito, troppe persone oggi faticano a
garantirsi i servizi fondamentali. La nostra sanità sarà più efficiente e sprecherà meno, indirizzando le risorse sulla gratuità del servizio.
Piano regionale dei servizi sociali
Riorganizzeremo in maniera efficace i servizi sociali perché nella nostra idea di Sardegna
non possiamo accettare che qualcuno rimanga indietro. La Regione ha il dovere di garantire a chi ne ha bisogno tutto il sostegno possibile.
Specializzazione dei piccoli ospedali e riduzione delle liste d’attesa
Opereremo una razionalizzazione della rete ospedaliera che consentirà la trasformazione
degli ospedali in strutture di eccellenza in modo tale che nessuno dovrà essere smantellato.
Sopra, la giunta in pectore
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Investiremo in risorse umane e nell’ottimizzazione degli impianti per ridurre le liste di attesa.
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Certificazione di bilancio e piano di rientro del debito
Consideriamo la sanità e i servizi sociali non come una spesa, ma come un investimento
Energia
e quindi renderemo effettiva la trasparenza del bilancio regionale, la responsabilizzazione
sulla spesa di tutti i soggetti (ASL, organizzazioni, operatori) e freneremo l’ indebitamento progressivo attraverso un Piano di rientro pluriennale basato su un coerente equilibrio
Piano energetico e riduzione dei costi in bolletta
Vogliamo ridurre il costo dell’energia elettrica per le famiglie e per le imprese attraverso un
tra considerazioni finanziarie e obiettivi di salute pubblica e qualità.
nuovo Piano energetico e soprattutto attraverso l’istituzione di un’Agenzia sarda per l’e-
Pianificazione della salute integrata tra gli assessorati
nergia che si occupi della produzione elettrica pubblica e privata e della gestione integrata
Le politiche di programmazione in tutti i settori saranno incentrate sul benessere del cit-
delle reti. Potremo così rinegoziare i contratti già in essere per lo sfruttamento delle risor-
tadino perché migliorando le condizioni di vita migliora la salute delle persone. Per questo
se energetiche fossili e incentivare l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
avvieremo iniziative che nel medio e lungo periodo si integreranno strategicamente con le
Moratoria sulle trivellazioni
politiche abitative, del lavoro, dell’agricoltura, dell’industria, dell’ambiente e dello sport.
Non esiste altra strada per tutelarci dalle speculazioni energetiche che non sia quella di
imporre per legge il diritto dei sardi alla propria sovranità energetica attraverso scelte libe-
Fiscalità
re, moderne, sostenibili e indipendenti dagli interessi di grandi gruppi di speculatori privati. Questo comporterà l’immediata moratoria e il successivo divieto di qualsiasi tipo di
sfruttamento delle risorse energetiche fossili, limitate e inquinanti presenti nel sottosuo-
Agenzia delle entrate
Se vogliamo avere le risorse per gestire e programmare i nostri investimenti è indispensabile e urgente avere un’Agenzia sarda delle entrate che trattenga in Sardegna le risorse e le
lo sardo. Produciamo già più energia di quella che ci occorre e per questo pensiamo che il
futuro dell’energia sarda passi per il controllo della sua gestione molto più che per la moltiplicazione della sua produzione.
reindirizzi a tutti i comparti produttivi, con particolare attenzione alle imprese artigiane e
Incentivi al risparmio
ai piccoli commercianti che rappresentano il tessuto imprenditoriale più diffuso e minac-
La principale fonte di energia è l’energia non dispersa. Per questo finanzieremo il poten-
ciato del nostro territorio.
ziamento delle politiche di risparmio e aumenteremo gli incentivi alla bioedilizia per la ri-
Riconoscimento dell’insularità europea
qualificazione energetica di ogni antropizzazione.
La comunità europea riconosce il diritto a un regime fiscale differenziato che ha lo sco-
Micro-produzione rinnovabile
po di ridurre il divario esistente tra i livelli di sviluppo dei vari territori e colmare il ritardo
Vogliamo invogliare le aziende e i privati a produrre energia in proprio. L’autoproduzione
delle regioni meno favorite, come le isole.
di energia elettrica e termica va incentivata con l’innesco di filiere di progettazione, pro-
Noi ci batteremo perché questo diritto venga riconosciuto ai sardi.
duzione e installazione di impianti fotovoltaici, mini-eolico per le abitazioni, biogas e mi-
Alleggerire la fiscalità negli ambiti di competenza della regione
ni-idroelettrico per le aziende.
Vogliamo offrire a chi apre un’impresa una vera e propria area legislativa di protezione e
Sostituzione graduale delle fonti fossili con quelle rinnovabili
supporto in cui la fase di avvio sia adeguatamente seguita, finanziata e promossa. Voglia-
La Sardegna deve guardare al futuro, non possiamo più permetterci di adottare model-
mo alimentare la cultura di rete tra le imprese, favorendo fiscalmente quelle che scelgo-
li vecchi e dannosi. Il tempo delle fonti fossili è finito, la nostra azione politica sarà vol-
no di interagire tra loro. Sosterremo le aziende che investono in innovazione, nei giova-
ta al loro abbandono progressivo, con l’aumento della quota di produzione e autoprodu-
ni e sulle assunzioni.
zione da rinnovabili. Per questo è indispensabile riportare le decisioni energetiche in capo
alla Sardegna.
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Impresa
Scuola
Industrie e agri-culture innovative
Legge quadro sulla scuola e lotta alla dispersione
Definiremo programmi di promozione internazionale e missioni commerciali (trade mis-
Intendiamo dare forte impulso al contrasto della dispersione scolastica, affrontando con
sion) coordinati dalla Regione per la promozione di prodotti sardi in mercati esterni e la
progetti specifici tutte le sue cause culturali (compresa la questione linguistica), sociali e
creazione di un servizio regionale di supporto tecnico, contrattuale e linguistico. Incen-
infrastrutturali. Una legge quadro sulla scuola è il primo degli strumenti necessari a que-
tiveremo le produzioni biologiche e l’utilizzo strategico dei marchi di qualità alimenta-
sto obiettivo, così come è urgente uno spazio permanente di confronto tra gli operatori
re (secondo i nuovi orientamenti comunitari) e lo sviluppo di marchi ombrello per piccole
della scuola per lo scambio di buone prassi e la continua verifica dell’efficacia delle scelte
produzioni locali in modo da promuoverle e proteggerle, fidelizzare i consumatori ed eli-
politiche in materia di educazione e formazione.
minare le frodi alimentari. Integreremo le filiere, incluse quelle mangimistiche, col terri-
Parificazione della cultura e della lingua sarda
torio attraverso incentivi per l’utilizzo innovativo dei prodotti in eccedenza o in prima produzione, come, ad esempio, la lana e il sughero nell’edilizia. Supporteremo la produzione
forestale sughericola e le attività collegate. Riconosceremo ad allevatori, agricoltori e pescatori il loro ruolo di custodi del paesaggio e attiveremo con loro appositi contratti ambientali, con incentivi per il loro contributo alla conservazione naturale, alla tutela della
biodiversità e alla pesca sostenibile.
Semplificazione dell’accesso al credito
L’innovazione e la competitività del sistema produttivo vanno accompagnate con appositi servizi e con l’istituzione della figura del business tutor che accompagni le aziende anche all’accesso rapido ai fondi pubblici.
La negazione della competenza bilinguistica, la condizione socio-economica e l’isolamento infrastrutturale sono i primi nemici di una crescita coerente con i tempi e gli strumenti
della scuola futura. Valorizzeremo al massimo il patrimonio culturale, linguistico e creativo sardo, sia come fattore di sviluppo umano, sia come fattore economico strategico. Per
questo finanzieremo il prossimo piano triennale di politica linguistica della Regione e lavoreremo per il riconoscimento internazionale del plurilinguismo sardo.
Apertura allo scambio estero
Il respiro internazionale del nostro progetto ci spinge ad aprire canali di scambio di saperi con altri centri di conoscenza in tutto il Mediterraneo. Non vogliamo solo che i nostri
giovani vadano fuori a prepararsi, ma che la Sardegna sia meta di apprendimento d’avan-
Semplificazione burocratica
guardia per i giovani di altri paesi.
Faremo in modo che l’informazione sulle dotazioni finanziarie fruibili sia garantita in ma-
Piano straordinario per l’edilizia scolastica
niera puntuale e trasparente, anche attraverso la digitalizzazione, la semplificazione e di
conseguenza la sburocratizzazione delle strutture regionali, facilitando la gestione delle
pratiche al cittadino.
Le scuole sarde cadono letteralmente a pezzi mettendo a rischio l’incolumità dei nostri ragazzi. È arrivato il momento di intervenire con un piano straordinario per l’edilizia scolastica per porre fine a questo stato di cose.
Rafforzamento delle filiere
Incentiveremo la produzione per il mercato interno attraverso il sostegno e il rafforzamento delle filiere di produzione, lavorazione e distribuzione di prossimità. Il nostro pri-
Cultura
mo mercato è la Sardegna. Realizzeremo delle filiere di lavorazione dei materiali riciclabili
raccolti. Questo indirizzo di industria sostenibile ci permetterà di riconvertire parte delle aree di crisi industriale sulle filiere di trasformazione, salvando molte professionalità.
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Piano Culturale Regionale
La cultura in tutte le sue forme espressive è il pilastro fondante su cui vogliamo costruire la nostra visione di società, di economia e di sviluppo umano. Intendiamo dotarci di un
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piano culturale regionale, ovvero una legge organica che garantisca a chi opera significati-
questi obiettivi senza realizzare un Piano regionale dei trasporti e della mobilità. I criteri
vamente in cultura la certezza delle risorse, la verifica dell’impatto e il riconoscimento del
di attuazione di questo piano sono improntati alla sostenibilità, come tutte le azioni poli-
proprio valore sociale e professionale.
tiche che vogliamo portare avanti.
Organizzazione dei beni culturali e stabilizzazione delle professionalità qualificate
Rinegoziazione delle convenzioni marittime e aeree
Il patrimonio culturale, linguistico e creativo sardo, deve essere valorizzato al massimo sia
fine di verificare l’effettiva rispondenza contrattuale dei servizi e vogliamo rimettere in di-
come fattore di sviluppo umano, sia come fattore economico strategico.
scussione quelle evidentemente svantaggiose per la mobilità dei sardi. La Regione è il sog-
Intendiamo integrare cultura ed educazione con turismo, produzioni agro-alimentari e in-
getto che deve essere presente quando si decide, non quello che arriva dopo con i ricorsi.
dustriali, patrimonio ambientale e paesaggistico, attraverso processi di convergenza nella
Micro-modelli di mobilità elettrica sul territorio
pianificazione. L’ambito culturale è per noi cruciale e chi vi lavora dovrà essere stabilizzato.
Incentivi al rientro degli artisti e supporto a quelli residenti
Vogliamo monitorare subito il rispetto delle convenzioni marittime e aeree già in essere al
Atteremo un Piano di mobilità elettrica che permetterà di cominciare la progressiva diminuzione del ricorso ai combustibili fossili per la mobilità locale privata e pubblica.
Gli artisti e gli artigiani artisti in particolare (senza distinzione di linguaggio espressivo)
non sono per noi singole esperienze di eccellenza, ma vanno considerati nel loro insieme
come un bene culturale immateriale di tutti i sardi: come tali vanno protetti e promossi.
Turismo
Riforma Burocratica
Riorganizzazione della Regione per processi
La struttura interna della Regione è plasmata su modelli ormai obsoleti e l’attuale struttura organizzativa da tempo non è più in grado di gestire i grandi cambiamenti che si sono
Collegamento fra le attività produttive e i flussi turistici
verificati negli ultimi anni. Riorganizzeremo l’istituzione secondo una visione finalizzata
Rivitalizzeremo le attività artigianali e commerciali legate al territorio attraverso un più in-
ad ottenere soluzioni concrete, favorendo la collaborazione sia interna che con l’esterno,
cisivo collegamento ai mercati, specie a quelli turistici: nessuno deve venire in Sardegna e
ovvero con i cittadini, le imprese, le amministrazioni e tutti i soggetti interessati.
non vedere i sardi, la loro creatività, le loro produzioni e il loro stile di relazione.
Rafforzamento delle strutture e promozione del turismo interno
Eliminazione delle funzioni doppie, accorpamento di quelle disperse
Includeremo le aree non costiere in circuiti di promozione turistica attraverso il rafforza-
Far funzionare la macchina amministrativa è fondamentale per gettare le basi di un buon
mento di modelli di ricettività diffusa e in connessione agli operatori di servizi commercia-
governo e per permettere che le istituzioni possano essere realmente vicine ai cittadini.
li, artigianali e culturali affinché tali circuiti siano proposti e promossi in maniera efficace.
Lotteremo contro ogni spreco, lavoreremo per razionalizzare e rendere efficace l’azione di
governo del territorio.
Trasporti
Percorsi partecipativi tra territorio e funzionari regionali
Vogliamo applicare il metodo partecipativo alla riorganizzazione degli uffici regionali per
individuare, insieme a chi ci lavora, soluzioni condivise per aumentare l’efficienza e ridur-
Piano regionale della mobilità
re la burocrazia.
Vogliamo dare certezza a tutti dello spostamento attraverso un prezzo equo e unico, pro-
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muovendo la continuità relazionale al posto di quella territoriale. Impossibile ottenere
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Territorio
Trasparenza della pubblica amministrazione (open gov e open data)
Crediamo nell’intelligenza collettiva e vogliamo fornire strumenti regionali di partecipazione diretta alla costruzione e consultazione dei dati pubblici (open data) e dei processi
Tutela dell’agro sano, bonifica di quello ferito
amministrativi (open gov).
Ridefiniremo l’uso del territorio secondo principi di sostenibilità economica e ambientale. Vogliamo riorganizzare, riqualificare e bonificare le maggiori aree industriali e militari,
portando ad esaurimento quelle insostenibili per andare verso la costruzione di un nuo-
Responsabilità Politica
vo modello di sviluppo.
Investimenti sulle vocazioni primarie
Per troppo tempo in Sardegna sono stati importati modelli di sviluppo, non solo estranei e
Taglio degli emolumenti e decadenza dei consiglieri regionali
assenteisti
inadeguati, ma anche dannosi per l’economia e per la salute. Incentivare le vocazioni primarie
I consiglieri saranno retribuiti in base alle loro presenze e decadranno dalla carica in caso
non ci permetterà solo si sviluppare benessere ma anche di lasciare un’eredità ai nostri figli.
di eccessivo numero di assenze. Intendiamo inoltre ridurre le indennità e reinvestire le ec-
Regole certe e semplici sulla tutela del paesaggio
cedenze in un fondo di finanziamento alle nuove imprese e a quelle in difficoltà.
Da decenni il paesaggio in Sardegna è devastato da servitù di varia natura e da speculazioni che non hanno portato alcun benessere alla nostra terra.
Miriamo a ripristinare l’armonia fra l’uomo e i luoghi in cui vive anche perché siamo con-
Diritti
sapevoli che solo un paesaggio sano è in grado di generare economie sostenibili.
Partecipazione
Piano regionale antiviolenza sulle donne e formazione alla parità
di genere
Vogliamo migliorare la qualità della nostra vita democratica, attualmente minata dalla
scientifica costruzione sociale di barriere di genere. La battaglia per l’inclusione e la con-
Legge sui percorsi partecipativi
I cittadini dovranno poter decidere del proprio futuro senza più subire decisioni nocive calate dall’alto che non fanno l’interesse dei sardi ma solo quello dei vecchi partiti. Vogliamo offrire uno strumento di legge che obblighi chi amministra a istituire i processi partecipativi ogni qualvolta si superi un determinato investimento o una soglia significativa di
impatto socio-ambientale.
Istituzione delle “Coronas de logu”, consigli di cittadinanza per il
controllo di beni comuni e modelli di sviluppo
I cittadini che in questi anni hanno dimostrato di avere a cuore le sorti della propria comunità devono avere voce nelle scelte delle amministrazioni. Intendiamo far partecipare
le associazioni e i comitati alle decisioni degli enti territoriali le cui conseguenze ricado-
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no sull’intera collettività.
divisione degli spazi di soggettività civica è soprattutto culturale e per questo vogliamo che
l’autonomia scolastica, fortemente rifinanziata con apposite voci di bilancio, comprenda
nuovi apprendimenti mirati ad abbattere le barriere discriminanti dell’immaginario tradizionale e a dotare i nostri figli e le nostre figlie degli strumenti necessari per costruire una
società più giusta e inclusiva. Per quel che ci compete cominceremo con la modifica della legge elettorale, introducendo subito la doppia preferenza di genere, e vincolando la comunicazione istituzionale alla rappresentazione di una società equa.
Accoglienza dei migranti in prospettiva stanziale
Uno sguardo programmatico va posto verso il Mediterraneo e i movimenti di popoli e beni
che lo attraversano. Di quei movimenti la Sardegna è stata sempre crocevia nella storia e
noi vogliamo che continui a esserlo da protagonista. Vogliamo progettare accoglienze e
convivenze, aumentando consapevolmente l’interazione culturale, sociale ed economica;
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lo facciamo convinti che, attraverso politiche intelligenti concordate con l’Unione Europea, tutti quelli che vengono qui a cercare il loro futuro possono diventare una parte importante del nostro. In quel futuro non sarà il sangue né il suolo a determinare le appartenenze, ma la libera scelta delle persone. Noi lo chiamiamo “ius voluntatis”.
Legittimazione culturale dei rapporti familiari atipici
COME SI VOTA:
1. METTI UNA CROCE SU UNO DEI SIMBOLI
E SCRIVI A FIANCO NOME E COGNOME
DEL CANDIDATO
SI PUÒ VOTARE UN SOLO CANDIDATO CONSIGLIERE
In Sardegna esistono costumi sociali non riconosciuti dagli ordinamenti vigenti come la filiazione di anima, il vicinato, la comparia, questi rapporti di prossimità generano un bilancio sociale positivo perché favoriscono la solidarietà e l’assistenza reciproca.
Tali comportamenti, che fanno parte del nostro patrimonio culturale, non solo andranno
riconosciuti ma anche premiati.
Lotta alle nuove povertà strutturali
Riformeremo il sistema dei servizi per i lavoro e della formazione professionale.
Attueremo l’integrazione fra l’OML regionale (Osservatorio Mercato del Lavoro e della
Mobilità professionale) e l’OML provinciale anche uniformando i metodi di analisi. L’Osservatorio deve consentire ai diversi interessati di avere informazioni sulle esigenze delle
imprese, ossia che tipo di figure professionali ricercano o ricercherebbero qualora si presentasse l’esigenza di incrementare l’organico.
È necessario, inoltre, che si effettuino rilevazioni e indagini sui settori produttivi carenti e
2. METTI UNA CROCE SUL NOME
DI MICHELA MURGIA
SI PUÒ VOTARE UN SOLO CANDIDATO PRESIDENTE
che potrebbero avere uno sviluppo.
I centri di formazione pubblici dovranno integrarsi con le agenzie private.
L’intero programma è consulatabile all’indirizzo sardegnapossibile.com/programma/
QUESTA VOLTA CON IL TUO VOTO PUOI SCEGLIERE
DI COSTRUIRE UNA SARDEGNA POSSIBILE
CHIEDI CONSIGLIO
La scheda elettorale potrebbe farti sbagliare o ingannarti.
I volontari di ProgReS, Gentes e Comunidades saranno felici di aiutarti
a capire come si vota.
Comunicazione INOKE Srl - [email protected]
36Fotografie Alessandro Cani
ABBIAMO ALTRI TRAGUARDI
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SI VOTA DOMENICA 16 FEBBRAIO 2014
MICHELA MURGIA
PRESIDENTE DELLA SARDEGNA
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