network di imprese per lo sviluppo FOQUS - Fondazione Quartieri Spagnoli è un progetto di rigenerazione urbana nei Quartieri Spagnoli di Napoli promosso e realizzato da imprese e privati. Un progetto che promuove nuove imprese, nuova occupazione (in settori di alta qualificazione e nuove professionalità), insediamento di imprese e istituzioni di formazione, istruzione, servizi alla persona e alla città, che trasformano e rinnovano le funzioni e la destinazione dei 6.000 mq dell’ex Istituto Montecalvario I Quartieri Spagnoli, o più semplicemente i Quartieri, parte storica della città di Napoli nel quartiere Montecalvario, sorgono nel XVI secolo, quando la corona spagnola ‘conquista’ il regno napoletano (1503). Il viceré Pedro de Toledo nel 1532 stabilisce infatti il riordino del tracciato urbano che costeggia la nuova via Toledo (a lui intitolata): l’area a est della strada, strategicamente vicina a Castel Nuovo e al Palazzo vicereale, i centri del potere politico, viene destinata agli alloggiamenti per le truppe spagnole e per le loro famiglie. Nascono così, impostati su una maglia a scacchiera con sei strade parallele a via Toledo e numerose altre piccole vie perpendicolari, i Quartieri Spagnoli, testimonianza di una vera e propria migrazione ‘proletaria’ attraverso il Mediterraneo, dalla Spagna alla capitale del viceregno meridionale, che segnerà già allora l’aspetto e il tessuto sociale prevalente del quartiere. [4] Gli edifici originari, su un unico livello, si elevano nel corso del tempo, fino a raggiungere anche cinque piani, per far fronte alla carenza cronica di abitazioni per una popolazione in continua crescita. E, nell’ultimo scorcio dell’Ottocento, l’urgenza di individuare una nuova zona di espansione abitativa all’interno della città innesta la mutazione radicale lungo la collina del Vomero, che coinvolge il versante occidentale dei Quartieri. Sacrificati all’edilizia gli ultimi spazi verdi verso la collina di San Martino, i Quartieri Spagnoli si configurano come una delle aree più disagiate e intensamente popolate della città: una maglia viaria ortogonale, fitta e ad altissima densità umana, che nasconde spiazzi e larghi inaspettati, tra palazzi storici e chiese barocche, alternati ai ‘bassi’, angusti come vuole la leggenda, ma, non di rado, curati e nitidi. Un’area socialmente complessa, che non ha ancora estirpato i germi dell’esistenza precaria e del disagio, poco integrata nel tessuto urbano di una delle grandi metropoli italiane; emblema delle contraddizioni della città contemporanea e della inadeguatezza delle usuali politiche di intervento pubblico. [5] Il quartiere Montecalvario ha una concentrazione abitativa di 29.917 persone (quadrupla rispetto a quella media, già alta, della città): una cittadina di medie dimensioni all’interno del centro storico. Il 19,1% degli abitanti è composto da popolazione straniera con una percentuale femminile tra le più alte della città (16,4%). La disponibilità di verde pubblico è la più bassa (0,6 mq per abitante) e la carenza di servizi alla persona è significativa: è accolto solo lo 0,2% delle richieste di servizi ai bambini, nonostante nel quartiere risieda il 10% dei minori napoletani. A Montecalvario è concentrato il più alto rischio di devianza in età precoce, vi si registra la più alta percentuale di evasione scolastica tra gli 8 e i 14 anni e il maggiore tasso di disoccupazione e inoccupazione a Napoli. Questa è la realtà sulla quale il progetto FOQUS vuole intervenire. [7] L a sede di Foqus è nell’ex Istituto Montecalvario, adiacente all’uscita “Montecalvario” della stazione Toledo della metropolitana, un complesso di 6.000 mq circa, parte del convento fondato, con la vicina chiesa di Santa Maria di Montecalvario, nel 1560 dalla gentildonna napoletana Maria Ilaria D’Apuzzo. Dopo alterne vicende (la soppressione degli ordini religiosi nel 1808, l’uso come alloggio militare, la ristrutturazione del 1827), solo nel 1846 una parte del complesso è acquistata dall’Associazione dei Nobili di Napoli, che la riscatta allo Stato per affidarla alla Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli e Santa Luisa di Marillac, che da allora, e fino al 2012, ha svolto ininterrottamente attività educative e di assistenza ai bambini e ai ragazzi dei Quartieri Spagnoli. [9] L a Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli nel 2012 ha deciso di sospendere l’attività educativa dell’Istituto (ormai limitata a una scuola elementare per circa 200 ragazzi e all’ospitalità di alcune associazioni assistenziali) e ha proposto all’Impresa Sociale Dalla Parte Dei Bambini di Rachele Furfaro (che dal 1985 ha fondato e gestisce, a Napoli, la scuola dell’infanzia e primaria ispirata alla pedagogia cooperativa freinetiana, in cui la centralità del soggetto che apprende e la cooperazione nella costruzione dei significati condivisi sono i cardini dell’intero sistema educativo) di rilevarne a titolo oneroso la continuità d’azione nei Quartieri. Siglato un contratto pluriennale con la Congregazione, l’Impresa Sociale Dalla Parte Dei Bambini ha garantito la continuità immediata alla scuola primaria e dell’infanzia, e al contempo dato avvio a un progetto sperimentale di natura partecipativa e di responsabilità sociale. [10] [11] Nella convinzione che le prime forme di prevenzione dall’esclusione sociale siano la conoscenza, il sapere e la formazione – che consentono al cittadino reale partecipazione attiva – ha dato avvio, nel cuore dei Quartieri, a un progetto sperimentale di rigenerazione delle funzioni e della destinazione dell’intero ex Istituto Montecalvario, delineando una azione innovativa di insediamento di nuove iniziative di formazione, istruzione, servizi alla persona e di creazione di nuova occupazione e impresa giovanile. Si vuole sperimentare a Napoli un diverso modo di intendere le politiche sociali, promosse dall’iniziativa privata, verificandone la sostenibilità impostata su principi di cooperazione, imprenditorialità civica, assunzione di responsabilità, con l’attività congiunta di soggetti privati che scelgono di investire e collaborare insieme in un contesto particolarmente problematico. Tra il 2012 e il 2014, l’Impresa Sociale Dalla Parte Dei Bambini è stata promotrice dell’avviamento e della strutturazione del progetto, impegno poi raccolto da FOQUS - Fondazione Quartieri Spagnoli. Il Progetto è stato presentato nel gennaio 2014 alla Direzione dei Programmi LEED dell’OCSE a Parigi. [13] F OQUS ha preso il via alla fine del 2012: è stato inizialmente svolto un lavoro di selezione tra giovani interessati a intraprendere attività autonome, per poi condurre un programma di formazione rivolto ai principi di intrapresa, analisi di contesto, marketing e comunicazione, innovazione di processo, affidato a esperti. Individuate le attività che sarebbero diventate cooperative – ancora su iniziativa e responsabilità dell’Impresa Sociale Dalla Parte Dei Bambini – si è diversificato il processo formativo e avviata la fase di start-up delle nuove imprese coinvolgendo alcune eccellenze nazionali nei settori di competenza, i cui esperti seguono tuttora e seguiranno il percorso di avviamento delle nuove imprese giovanili napoletane insediate a FOQUS (imprese-tutor di Reggio Emilia, Milano, Brescia, Udine, botteghe di mestiere gestite da imprese di Napoli). Parallelamente è stata condotta un’attività di promozione, per individuare soggetti privati o di iniziativa pubblica, dalla missione coerente con il progetto, interessati a insediare proprie unità o sezioni all’interno di FOQUS, partecipando al modello sperimentale e condividendone obbiettivi e, proporzionalmente, parte dei costi. [14] D opo un lavoro di ricognizione gestionale, rilievo architettonico e distribuzione funzionale, è stata commissionata la progettazione di interventi di adeguamento, ripristino e messa in sicurezza degli spazi attribuiti alle diverse attività produttive, dei servizi e educative, sulla base delle necessità espresse dalle attività interessate all’insediamento e dalle nuove cooperative che si costituivano. Il progetto è stato presentato poi a imprenditori di eccellenza del sistema produttivo napoletano e campano, proponendo un partenariato attivo e consapevolmente indirizzato a specifiche parti o azioni previste dal progetto FOQUS, tra le quali gli imprenditori hanno scelto la finalizzazione del proprio contributo, tracciabile nel processo e verificabile negli esiti. È stata costituita per questo l’Associazione Napoli Children, che associa persone e imprese partner del progetto e partecipa al governo di FOQUS - Fondazione Quartieri Spagnoli. È stato infine commissionato un progetto di identità e comunicazione, che prevede un lavoro di comunicazione nazionale e locale per l’intero progetto e per il complesso ex Istituto Montecalvario e si incarica di sviluppare un analogo programma di identità e comunicazione per le imprese cooperative di nuova costituzione nate su iniziativa del progetto stesso. [15] [16] [17] I l modello di lavoro che FOQUS promuove è compartecipativo, basato sul coinvolgimento in maniera attiva di imprese private e pubbliche. Utilizzando pratiche di rete, networking e coproduzione come condivisione con tutti i soggetti insediati – diversi per missioni e identità, ma attivi in un contesto unico – che consentano correlazioni continue tra competenze e specializzazioni. Obbiettivo specifico: costituzione di nuova impresa e creazione di nuova occupazione, sia diretta, sia attraverso spin-off, incubatori di impresa, botteghe di mestiere, programmi di apprendistato e tirocinio. [18] [19] L’organizzazione e gli insediati di FOQUS Dopo aver svolto nel 2013 attività di formazione nei confronti di più di 100 giovani inoccupati; aver fatto da incubatore per 4 nuove imprese e concordato l’insediamento e la collaborazione di altre 15; aver avviato con risorse esclusivamente private i lavori di adeguamento e ristrutturazione funzionale di parti dell’Istituto; progettato la governance compartecipativa del progetto di network, si insediano all’interno di FOQUS nell’ex Istituto Montecalvario [20] Sono aperte e già attive Le Pleaidi asilo nido Dalla Parte Dei Bambini scuola dell’infanzia Dalla Parte Dei Bambini scuola primaria Montelibrario libreria per ragazzi Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli Università delle Liberetà di Napoli corsi di formazione informale memart lab grafica, editoria, design e arte Centro l’Arte della felicità laboratorio di ginnastica consapevole, posturologia, osteopatia, laboratori di psicologia e counseling Pinzimonio ristobar identità mediterranea Alcott abbigliamento (bottega di mestiere) Carpisa borse e accessori (bottega di mestiere) ReForma impresa di lavorazioni di materiali di riciclo Apriranno a gennaio 2015 Accademia di Belle Arti di Napoli alta formazione artistica Think tank delle politiche educative arte’m editoria, comunicazione, servizi per la ‘qualità della vita’ (bottega di mestiere) Aprirà a settembre 2015 mac3 arte, scienza e comunicazione, atelier interattivo [21] FOQUS può essere in parte paragonato alle esperienze di rigenerazione del quartiere Bijlmermeer di Amsterdam, del Quartier21 di Vienna, del Centquatre di Parigi, tutte comunque promosse da iniziativa pubblica locale o governativa, seppur ognuna diversa per obbiettivi, dimensioni di scala o preponderanza tematica. FOQUS, come questi progetti europei, si realizza in una delle aree più emblematiche di una città metropolitana e sperimenta nuovi modelli di welfare di comunità – promuovendo processi di mobilità sociale, sviluppo, trasformazione. Ma a differenza di questi è promosso e realizzato interamente su iniziativa e con risorse private; costruisce un cluster diversificato e non monotematico; si rivolge alla persona dai primissimi anni di vita all’età adulta, nel percorso formativo come in quello dei servizi. [22] [23] All’interno delle botteghe di mestiere, giovani in cerca di occupazione saranno formati attraverso percorsi di tirocinio di inserimento/ reinserimento al lavoro, nell’ambito di mestieri ad alta specializzazione o a vocazione tradizionale con modalità innovative. Le botteghe di mestiere, rappresentate da un’impresa o da un gruppo di imprese, potranno favorire il trasferimento di competenze specialistiche alle nuove generazioni; promuovere l’interesse per i mestieri tradizionali in una dimensione innovativa; favorire il ricambio generazionale, stimolando la nascita di nuova imprenditoria; sollecitare lo sviluppo di reti su base locale. [24] Ciascuna bottega di mestiere ospiterà 15 giovani, tra i 18 e i 28 anni, inoccupati, che hanno svolto un periodo di formazione post-diploma con i docenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e potranno acquisire competenze professionali in attività legate alla produzione nei settori della moda, del design, dell’editoria, della comunicazione web. Complessivamente sono previsti 3 cicli di tirocinio per ciascuna bottega di mestiere, della durata di un semestre ciascuno. Le imprese che gestiscono le botteghe di mestiere per l’avviamento professionale: arte’m/prismi, editoria, servizi per la ‘qualità della vita’ Alcott, abbigliamento Carpisa, borse e accessori [25] I tutor delle nuove imprese cooperative insediate a FOQUS [26] 4 / nuove imprese cooperative giovanili e femminili che gestiranno 4 imprese economiche 18 / iniziative di impresa privata insediate 1 / istituzione pubblica [Accademia di Belle Arti] 136 / persone occupate, tra docenti, formatori, personale di impresa, ausiliario e organizzativo per settori ad alta domanda individuale in cifre Università delle LiberEtà di Udine, partner di sostegno e supporto al progetto di nuova impresa Università delle Liberetà di Napoli Giannino Stoppani editore, le librerie per ragazzi di Bologna, la casa-laboratorio di Cenci, partner di sostegno e supporto al progetto di nuova impresa Montelibrario - libreria e atelier di lettura per ragazzi Impresa Sociale Dalla Parte Dei Bambini, la casalaboratorio di Cenci, la cooperativa PantaRei che opera nel settore dell’infanzia in convenzione con il Comune di Reggio Emilia, partner di sostegno e supporto al progetto di nuova impresa Cooperativa Le Pleiadi, nido Giovanni Piazza, Sandra Piccinini, (Reggio Emilia), partner di sostegno e supporto al progetto di nuova impresa Mac3 arte, scienza e comunicazione, atelier interattivo 44 / nuovi posti di lavoro di alta specializzazione per settori ad alta domanda individuale 300 / i bambini che seguiranno i percorsi educativi dal nido alla scuola primaria 45 / giovani inseriti annualmente nei percorsi di avviamento al lavoro con le botteghe di mestiere 25 / fondazioni/imprese/aziende private italiane, napoletane e campane che partecipano con impegno diretto alla realizzazione del progetto [27] è promosso e realizzato da Impresa Sociale Dalla Parte Dei Bambini scuole dell’infanzia e primarie partecipano e sostengono il progetto FOQUS, a settembre 2014: fondazioni Fondazione Aiutare i Bambini Fondazione Banco di Napoli per l’Infanzia Fondazione con il Sud [28] imprese Alcott, abbigliamento arte’m/prismi, gruppo editoriale Bruno srl, power generators, gruppi elettrogeni Caffè Kenon, torrefazione e vendita caffè Carpisa, borse e accessori Di Gennaro SpA, servizi elettrogeni integrati Farmacie Matachione Forma Aperta srl, impresa di Packaging sostenibile abbigliamento Gutteridge, abbigliamento Impresa TSG costruzioni srl Impresa A.T.S. costruzioni generali srl Yamamay, intimo e moda mare [29] Optima Italia SpA Play+, arredi per l’infanzia Pinzimonio srl, ristobar identità mediterranea Re-forma, impresa specializzata in allestimenti con materie Prime Seconde Società Sportiva Calcio Napoli SpA persone Luciano Cimmino Luciano Pinto Studio Legale Gaetano e Valerio Ciccariello Professionisti Associati Studio dei Notai Stefano Santangelo e Carmine Romano F OQUS - Fondazione Quartieri Spagnoli, presieduta da Rachele Furfaro, gestisce i servizi e coordina le attività comuni che le imprese insediate svolgono all’interno dell’ex Istituto Montecalvario. La Fondazione garantisce una governance coerente alla costituzione di un gruppo di imprese ed enti in grado di determinare insieme, pur nell’autonomia e nelle responsabilità individuali dei compiti e delle specificità complementari tra i soggetti, un progetto orientato a comuni obbiettivi. L’Associazione Napoli Children, presieduta da Stefania Ciccariello, associa le persone e le imprese che partecipano e sostengono la realizzazione e lo sviluppo di FOQUS. [31] Diventare uno dei promotori privati del progetto FOQUS è facile e può essere modulato rispetto alle proprie disponibilità a contribuirvi. Il progetto descrive in un portfolio tutte le attività e i servizi che FOQUS promuove. Ogni attività è descritta nella sua durata e destinazione, assegnata a servizi alla persona oppure all’adeguamento degli spazi dell’ex Istituto (specifici interventi di riqualificazione edilizia) e/o relativa all’acquisto di materiali, strumenti, dotazioni tecniche, elementi allestitivi necessari a fornire un migliore servizio agli utenti e alla comunità. Ogni impresa o cittadino può scegliere quale azione rendere possibile, di quale intervento essere mecenate o garante, quali materiali o parti allestitive donare oppure di cui rendere possibile l’acquisto. [32] PER ESSERE PARTNER DI FOQUS contatti FOQUS tel. 081404130 fax 081 19530051 [email protected] www.foqusnapoli.it [33] Ideazione, progettazione e coordinamento generale Rachele Furfaro, Alberto Caronte, Renato Quaglia FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli Organi della Fondazione Presidente Rachele Furfaro Direttore Renato Quaglia Programmazione e controllo di gestione Alberto Caronte Progetti Speciali Rossella Furfaro Amministrazione Ornella Furfaro Contrattualistica e consulenza fiscale Massimo Brandi Consulenza del lavoro Gennaro Mola Ufficio stampa Silvia Zingaropoli, Alessandra Cusani [34] Identità grafica e visiva memart Progetto e comunicazione web Mohma/Estensa Progettazione esecutiva e direzione lavori Allestitecnica Architettura e Allestimenti Salvatore Guastafierro, Marco Tatafiore memart art director Enrica D’Aguanno coordinamento Maria Sapio direzione allestimento segnaletica Massimo Colombo Associazione Napoli Children Organi dell’Associazione Presidente Stefania Mellone Ciccariello Vicepresidente Luciana Siddivò Tesoriere Francesca Brancaccio Segretario Beatrice Buti Consiglieri Rossella Furfaro, Luciana Siddivò, Carmelita Antinolfi stampa Tipolito Volpicelli, Napoli designer Chiara Del Luongo Vincenzo Antonio Grillo Sonia Ziello fotografie memart/mario milo memart/sonia ziello [35] arte’m è un marchio registrato prismi editrice politecnica napoli srl certificazioni qualità ISO 9001: 2008 www.arte-m.net stampato in italia © copyright 2014 by prismi editrice politecnica napoli srl tutti i diritti riservati FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli Sede legale via Portacarrese a Montecalvario 69, 80134 Napoli tel 081 404130; fax 081 19530051 [email protected] www.foqusnapoli.it Associazione Napoli Children Sede legale via Portacarrese a Montecalvario 69, 80134 Napoli tel 081 404130 fax 081 19530051 [email protected] [36]
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