Relazionale e Abstracts

Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri
della provincia di Monza e Brianza
( Ente di Diritto Pubblico D.L.C.P.S. del 13/09/1946 n. 233)
Provider ECM n° 1782
“IL REFLUSSO GASTRO - ESOFAGEO
DIAGNOSI E MANAGEMENT DELLA PATOLOGIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO
RESISTENTE, NON ACIDO E CON SINTOMI EXTRAINTESTINALI”
Giovedì 22 maggio 2014
Ore 20.00 – 23.30
Presso CAM (Centro Analisi Monza)
Viale Elvezia angolo Via Martiri delle Foibe, 1 - Monza
Responsabile Scientifico docente e moderatore:
Dr. Bozzani Alberto – Medico di Medicina Generale, Specialista in gastroenterologia e
endoscopia digestiva
Docenti:
Dr. Cavenaghi Giovanni – Direttore Sanitario di Primo Livello specialista in Otorinolaringoiatria
Prof. Pesci Alberto – Direttore U.O. Complessa di Pneumologia
Moderatore:
Dr. Dinelli Marco – Dirigente Medico del reparto di Gastroenterologia presso l’Ospedale San
Gerardo di Monza
Segreteria Organizzativa:
OMCeO Monza e Brianza tel. 039/322416 - [email protected] Iscrizioni on line sul sito
www.omceomb.it
Razionale dell’evento formativo
La larga e crescente diffusione della malattia da reflusso esofagea rende evidente al primo livello
di cura la persistenza di un cospicuo numero di pazienti non sintomatici con la terapia con PPI a
dosaggio pieno oppure sofferenti per sintomi ORL cronici (laringiti, otiti, sinusiti ecc.) o per asma e
tosse cronica per i quali si può supporre ma non è certo il nesso con il reflusso. L’inquadramento
diagnostico e le nuove ipotesi patogenetiche verranno discusse. Il trattamento di queste forme
resistenti, da reflusso non acido o con sintomi gastrointestinali è complesso e spesso non può
limitarsi ai soli PPI.
OBIETTIVO: Definire percorsi diagnostici condivisi tra ospedale e territorio e tra specialisti di diverse
discipline, soprattutto nei casi resistenti e di pertinenza specialistica complessa come nel caso di
sintomi extraesofagei. Definire una strategia terapeutica adeguata che si avvalga di tutte le risorse
terapeutiche disponibili per il singolo caso e un follow-up specifico per tali forme.
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Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Monza e Brianza
via Passerini 6 – 20900 Monza MB - Tel. 039 322416 - Fax 039 2311075 - [email protected] - [email protected] - www.omceomb.it
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( Ente di Diritto Pubblico D.L.C.P.S. del 13/09/1946 n. 233)
Abstracts degli interventi:
Le patologie ORL che possono essere causate da Reflusso Gastroesofageo acido e non
acido: patogenesi, inquadramento diagnostico e management delle forme complesse
viste dallo specialista ORL (dr. Giovanni Cavenaghi)
Da decenni il reflusso gastroesofageo è indicato tra i fattori patogenetici di diverse malattie
extraesofagee. Le evidenze scientifiche su tale argomento sono tuttavia in continua evoluzione
sia per la definizione della malattia che per la gestione terapeutica.
I pazienti che si presentano con segni e sintomi extraesofagei da reflusso possono costituire
fino al 10% degli accessi a visite otorinolaringoiatriche, quindi lo specialista si trova a trattare in
primis una serie di patologie potenzialmente connesse al reflusso, alcune di queste con prognosi
severa quali malattie neoplastiche o stenosi sottoglottica. Non vanno quindi sottovalutati i
sintomi di tale malattia, ed una terapia ex adiuvantibus non deve ritardare eccessivamente una
valutazione distrettuale tramite faringo-laringoscopia. Tra le valutazioni strumentali utili per la
diagnosi differenziale si ricorda l’importanza del test della deglutizione che se patologico orienta
verso la necessità di eseguire terapie logopediche alternative alle classiche terapie
farmacologiche.
Lo stile di vita ed una dieta corretta vanno sempre prescritti sia perché senza effetti collaterali
che perché di beneficio non solo per la patologia in questione ma anche per la salute globale del
paziente. Altri aspetti della gestione terapeutica -clinica di questa patologia rimangono
controversi: 1) qual è il dosaggio ottimale dell’inibitore di pompa? 2) come gestire il paziente
farmaco-resistente? 3) quanto è affidabile il monitoraggio laringoscopico sulla risposta
terapeutica?
Asma e tosse cronica e il loro possibile rapporto con il Reflusso Gastroesofageo acido
e non acido: patogenesi, inquadramento diagnostico e management del forme
complesse viste dallo specialista pneumologo (Prof. Alberto Pesci)
Il rapporto fra aggravamento dell'asma, ed in particolare fra la comparsa di asma notturno, e
reflusso gastroesofageo è ancora discusso, anche se va preso atto dei fatto che il reflusso
gastroesofageo è circa 3 volte più frequente nei pazienti asmatici. La maggior parte di questi
pazienti ha anche un'ernia iatale. Inoltre, l'uso per l'asma di xantine che rilassano lo sfintere
esofageo inferiore, può aumentare l'incidenza dei sintomi di reflusso gastroesofageo. La diagnosi
viene posta mediante monitoraggio simultaneo dei pH esofageo e della funzionalità respiratoria.
Il trattamento medico è relativamente semplice ed efficace, e consiste di pasti piccoli e frequenti
senza assunzione di altro cibo o bevande tra i pasti, in particolare al momento di coricarsi. Vanno
inoltre evitati grassi, alcool, teofillina e beta, agonisti orali, antagonisti dei recettori H,
dell'istamina, ed in genere i farmaci che aumentano la pressione esofagea inferiore.
E' inoltre consigliabile tenere il letto inclinato in modo che la testa sia più alta. L'intervento
chirurgico va riservato ai pazienti più gravi, con esofagite ben documentata, e nei quali la terapia
medica non funziona, tenendo ben presente che l'intervento chirurgico non è risolutivo in tutti i
casi. Prima di consigliare ad un paziente asmatico l'intervento chirurgico sarebbe bene
dimostrare senza ombra di dubbio che il reflusso gastroesofageo è effettivamente responsabile
dei sintomi asmatici.
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