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TuttoGaggiano
3
BACHECA
GIUGNO 2014
LA FOTO DEL MESE
Fuochi sul Naviglio: uno scatto... della festa
I fuochi artificiali hanno concluso degnamente la festa patronale di Gaggiano, nella solennità della Pentecoste (essendo la chiesa
parrocchiale dedicata allo Spirito Santo), la sera di domenica 8 giugno. Per l’occasione, ecco la splendida fotografia che ci è stata offerta e che è da attribuire alla nostra collaboratrice Ilaria Landino ed al suo bambino, Riccardo Di Prisco, che hanno così potuto godere dello spettacolo dal terrazzo di casa, donando anche ai nostri lettori la possibilità di un fotogramma di tanta bellezza.
Grazie!
Grazie agli
elettori
Desidero ringraziare gli 804
elettori che mi hanno dato la loro fiducia e hanno creduto nel
nostro progetto di rinnovamento. Come ho dichiarato anche in
Consiglio, farò un’opposizione
responsabile andando ad analizzare ogni provvedimento della maggioranza ed esprimendo
il mio parere utilizzando sempre
la logica del buonsenso. Dopo
le elezioni alcuni candidati della Lista Vavassori hanno formato
un nuovo gruppo e ho, pertanto,
deciso di ricostituire il gruppo
consiliare di Forza Italia. Come
coordinatrice e Consigliere comunale capogruppo di Forza
Italia, coinvolgerò elettori e militanti per ricostruire il centrodestra e superare le divisioni che
hanno rafforzato la vittoria del
centrosinistra in queste amministrative.
Maria Teresa Vavassori
Coordinatrice
e Consigliere Comunale
capogruppo Forza Italia
TARI, dal Comune
errata corrige:
si paga tutta
entro fine giugno
Nozze
d’oro:
auguri in
ritardo...
Contribuente di Gaggiano, attento! La nuova amministrazione comunale a guida Sergio Perfetti, il sindaco
eletto dalla cittadinanza come candidato della lista civica “Insieme per Gaggiano” e delle sue diverse anime,
in data 12 giugno ha pubblicato sul sito del Comune la
seguente comunicazione relativa alla tassa rifiuti e alle
tempistiche per il suo versamento. Crediamo di fare
cosa utile ai lettori del nostro giornale riportandola testualmente, astenendoci per ora da qualsiasi commento.
«Errata corrige Tassa Rifiuti (TARI) acconto al 30
giugno 2014.
In riferimento al precedente avviso pubblicato nei
primi giorni di giugno, con il quale si avvisava la cittadinanza delle scadenze per il pagamento della TARI, si
comunica che sono state indicate, erroneamente, le rate in acconto del 30.06.2014 e 30.09.2014 anziché
quella unica del 30.06.2014.
La data di scadenza corretta dell’acconto TARI 2014
è lunedì 30 giugno 2014 come indicato sull’avviso di
pagamento che, a breve, verrà consegnato tramite il
servizio postale.
La rata in acconto con scadenza 30 giugno 2014 è
pari al 60% degli importi calcolati nel 2013 a titolo di
TARES.
Entro i primi giorni di dicembre 2014 verrà consegnata la rata a saldo della TARI, in base a quanto deliberato dal Consiglio Comunale per l’anno 2014.
Il personale dell’ufficio Tributi del Comune è a disposizione per qualsiasi chiarimento e/o assistenza al
contribuente durante l’orario di apertura al pubblico e
- Tel. 02/908.99.232 Fax 02/908.16.66 - e-mail : [email protected]».
La comunicazione porta la firma del responsabile
del settore Finanze e Tributi del Comune di Gaggiano
e, appunto, del sindaco Sergio Perfetti.
TG
La fotografia (uno
spettacolo di immagine
d’altri tempi) ci era stata
spedita fin dai primi di
aprile, ma purtroppo per
una svista o forse per un
malinteso tra chi l’ha
spedita e chi l’ha (o forse
non l’ha mai...) ricevuta,
non fu mai pubblicata.
Sarà stato il “traffico intenso” di posta elettronica registrato nel periodo
preelettorale, o sarà stato che il sottoscritto cominciava a sentire la primavera e con essa le prime voglie di vacanza,
ma sta di fatto che sono
passati non uno solo, ma
due mesi addirittura.
Sperando di poter fare ancora cosa gradita ai
diretti interessati e ai nostri lettori, ecco che la
pubblichiamo oggi: ritrae la signora Mirella
Ghezzi ed il marito, signor Antonio Vendramel, il giorno del loro
matrimonio, 8 aprile
1964. I migliori auguri
per le loro splendide
Nozze d’Oro!
M.A.
4
ATTUALITA’ E POLITICA
TuttoGaggiano
GIUGNO 2014
THE DAY BEFORE Quel faccia a faccia affollatissimo organizzato da “Ordine e Libertà”
Non se le son mandate a dire
Bianchi, Perfetti, Semeraro e Vavassori protagonisti di un dibattito vivace e franco
P
ubblico delle grandi occasioni, il martedì precedente l’appuntamento
con le urne, nel cortile del
municipio di Gaggiano,
per il confronto tra i candidati che il 25 maggio si sfideranno per conquistare la
poltrona di sindaco.
Organizzato dal giornale Ordine e Libertà e moderato dal direttore Marco
Aziani, il “faccia a faccia”
ha visto protagonisti Sergio
Perfetti (“Insieme per Gaggiano”), Elena Semeraro
(“Futura”), Gian Luca Bianchi (“Scegli Gaggiano”) e
Maria Teresa Vavassori
(“Vavassori per il rinnovamento”).
Il confronto è entrato
subito nel vivo, non appena i contendenti sono stati
chiamati a togliersi il classico “sassolino dalla scarpa”
per gli attacchi ricevuti in
campagna elettorale. Curiosamente, gli altri tre hanno chiamato tutti in causa
Perfetti, che ha glissato:
«Evidentemente la nostra
lista incute timore... noi
puntiamo l’attenzione sui
problemi e sul miglioramento della qualità delle
risposte, alle polemiche
sterili preferiamo le proposte». Bianchi ha stigmatizzato il volantino, comparso
sul sito di Perfetti, con l’invito a liberarsi dei vari Gatti,
Pozzi e Pezzotti: «Mi ha dato fastidio, non sono neanche candidati. La colpa di
Pozzi è quella di essersi alleato con me, e per questo
quindi non può dire la sua;
Pezzotti è in giunta con Perfetti da 34 anni, che ha detto sì a tutte le sue proposte...».
Vavassori ha voluto
chiarire i dubbi di “Insieme
per Gaggiano” circa la mancanza del simbolo di FI nel
contrassegno della sua lista: «La lista rappresenta
una coalizione tra le associazione Il Naviglietto, De
Gasperi e Forza Italia. Sotto
i 15 mila abitanti è una libera scelta se mettere il simbolo del partito o no, tra
noi ci sono persone indipendenti e quindi è stato
deciso di non inserirlo. Il
simbolo che abbiamo rappresenta tutti».
Semeraro ha controbattuto alle dichiarazioni di
Perfetti su TuttoGaggiano
circa alcune “ bugie” a lei
attribuite: «Io non ho detto
balle nè ho intenzioni di
dirle. Non ho partecipato a
3 liste su 4, ma a un’associazione e quando mi sono
iscritta al Pd ho subito chiarito ai vertici del partito che
non mi sarei candidata con
loro».
Lo spazio dedicato all’auto-presentazione degli
sfidanti è servita a ciascuno Due immagini del faccia a faccia preelettorale; a destra, i quattro protagonisti
per corredare le notizie
biografiche e curriculari
con accenni al programma
e con i primi attacchi agli
avversari. Soprattutto da
parte delle due donne, con
Vavassori pronta a criticare
gli investimenti dell’amministrazione uscente in opere non prioritarie e con Semeraro a puntare il dito
contro i responsabili «dello
scempio di Gaggiano», invitando i cittadini a cogliere
«l’unica occasione per dare
un segno di discontinuità e
riportare in auge questo
paese».
I due esponenti della
giunta uscente hanno giocato invece altre carte. Perfetti ha assicurato che «sapremo ascoltare tutti, siamo pronti al confronto con
le realtà locali», con il centrosinistra «ma anche con i ci».
perchè non è stato possi- solo dopo aver riorganizmoderati del centrodestra,
La serata si è poi snoda- bile costruirla. Circa la ri- zato i servizi si potranno rimettendo al centro il bene ta sulle 4 domande prepa- duzione delle tasse, se- durre le tariffe, che peraltro
del paese»: Bianchi ha sot- rate dal giornale, cui si so- condo Semeraro è un non sono sempre le più altolineato la straordinarietà no aggiunte quelle del obiettivo possibile («basta te») e Perfetti «bisogna
sapere dove andare a cer- muoversi con gradualità
del prossimo appunta- pubblico.
Ovvio che siano stati care le risorse»), mentre per diminuire ove possibimento con le urne: «Le elezioni cadono in un mo- trattati vari argomenti, ma il per Vavassori è un obietti- le le spese correnti, ma ad
mento cruciale: i prossimi leit motiv tra le tematiche vo programmatico rag- esempio le tariffe degli asianni saranno difficili, c’è affrontate è stato senza giungibile «riducendo le li nido in 10 anni non sono
bisogno di novità ma an- dubbio la piscina. Nessu- spese inutili e gli enti, co- mai aumentate». Tra apche di esperienza. A Gag- no si è sentito di assicurare me l’Asga», oltre che affi- plausi, fischi, commenti
giano una generazione po- che la realizzerà, ma in dando i servizi alle coope- sottovoce e qualche inlitica lascia il campo, dopo compenso si sono sprecati rative non più in gestione temperanza, la serata - duaver costruito il paese più i duelli verbali tra le accuse diretta, ma tramite bandi. rata oltre due ore e mezza nel bene che nel male: di non aver mantenuto le Più prudenti Bianchi («ab- si è conclusa con l’appello
dobbiamo valutare atten- promesse elettorali del biamo già diminuito l’inde- al voto dei candidati.
Alberto Marini
tamente come comportar- 2009 e le spiegazioni del bitamento riferito ai mutui,
Per sorridere
Le pagelle
del match
A cura dell’inviato
Paolo Rossetti
ELENA SEMERARO
U
na partita giocata
tutta all'attacco.
Critica tutto e tutti e incassa applausi, ma anche fischi. Caricata a
molla dallo show fuori
programma di un sostenitore e dall'insulto di un
concorrente, morde le
caviglie dei suoi avversari con accuse a raffica.
BOCCASSINI.
MARIA TERESA
VAVASSORI
S
volge diligentemente
il suo compito,
senza mai strafare.
La voce non sempre la
assiste e dopo essersi
inabissata si impenna in
acuti che fanno tremare
le vetrate del Comune.
MARIA CALLAS.
GIANLUCA BIANCHI
È
subito in partita, ma si
becca un giallo per
l’intervento a piedi uniti
da dietro ai danni di
un’avversaria. Poi però
riesce a mantenersi al
centro del gioco, con
calma intercetta e smista
palloni, ma chiude senza
gol. CAMBIASSO (per la
pettinatura!).
IL FUORI PROGRAMMA DI QUELLA SERATA
Si sono scagliati contro il moderatore: chi volevano imbavagliare?
La riuscita del faccia a faccia organizzato dal giornale “Ordine e Libertà”
alla vigilia delle elezioni comunali è
stata ottima e di questo va dato atto
al numerosissimo pubblico, ai contendenti ed alla formula già sperimentata con successo in altri anni ed
in altre piazze.
Onor di cronaca vuole però che si
riferisca anche dell’episodio che
ha rischiato, ancora nella fase iniziale, all’incirca 40 minuti dopo il
via, di mandare tutto all’aria.
I circa 300 presenti, comprese
pattuglie di agenti di polizia locale
e di carabinieri che hanno prestato servizio con la dovuta discrezione a scopo puramente cautelativo, ci sono testimoni del fatto
che il sottoscritto moderatore della serata è stato colpito a freddo
dalle invettive di due cittadini i
quali, quasi contemporaneamente, ma senza che fosse comprensibile un qualsivoglia motivo scatenante, hanno iniziato ad urlare come due ossessi cercando chiaramente di mettere in atto una provocazione allo scopo, probabilmente, di far cessare il confronto
tra i candidati. Due cittadini, oltretutto, “non qualunque”, ma personaggi pubblici: uno è infatti consigliere comunale uscente, l’altro
invece è in lista per diventarlo. Il
primo mi ha accusato, scattando
in piedi e sbraitando a tutta voce,
di non rispettare le regole (contro
ogni evidenza, dal momento che
nessun altro, candidati inclusi, se
ne è lamentato) ed ha pertanto urlato che fosse meglio chiudere il
confronto; il secondo mi ha insultato affermando che stavo offendendo l’intelligenza dei gaggiane-
si in quanto responsabile di un
giornale (il supplemento mensile
TuttoGaggiano) «finanziato dalla
maggioranza» ed ha ripetutamente urlato, con tono di sfida, che per
ciò stesso non potevo essere affidabile: una rappresentazione della realtà fantasiosa e tendenziosa
che non ha impedito, grazie al
sangue freddo di tutti, di riprendere e concludere la serata tra gli applausi. Con buona pace di chi
avrebbe voluto (chissà perché?)
affossarla.
Marco Aziani
SERGIO PERFETTI
S
intetico e concreto
negli scambi, duella
spesso a centrocampo
sia con Bianchi, principalmente, sia con Semeraro (con qualche battibecco) e Vavassori.
Preferisce non scivolare
sulle bucce di banana e
se ce n’è una svicola.
MAGO SILVAN.
TuttoGaggiano
5
ATTUALITÀ E POLITICA
GIUGNO 2014
THE DAY AFTER Ripercorriamo il lunedì dello spoglio, fino alla proclamazione degli eletti
Perfetti sʼinvola da San Vito
Il nuovo sindaco accumula metà del distacco nella frazione dove è nato e risiede
U
n trionfo per Sergio
Perfetti e per la lista civica Insieme per Gaggiano: conquistano il Comune con un distacco di circa 550 voti nei confronti
del più temuto sfidante,
Gianluca Bianchi, e della
sua lista Scegli Gaggiano.
Un divario che, percentualmente parlando, supera i 10 punti. Perfetti, rintanato nella sede del Pd nel
palazzo della cooperativa
Novella, è raggiante, ma
nient'affatto strafottente:
«Ringrazio tutti - dice subito porgendo la mano - Sono felicissimo per la bella
affermazione mia e della
mia squadra, persone che
hanno dato prova di un
grande impegno e che
hanno saputo conquistarsi
la fiducia degli elettori.
Ringrazio però anche
Gianluca Bianchi che mi ha
già telefonato per complimentarsi prima ancora che
i risultati fossero ufficiali:
un gesto non formale che
ho molto apprezzato».
Prima di lui, Bianchi
aveva già deposto le armi
in una brevissima telefonata nel corso della quale il
suo tono sconsolato era
piuttosto eloquente: «Sta
vincendo Perfetti… In
qualche sezione c'è stata
una tale differenza che mi
sembra impossibile recuperare».
Mediamente Bianchi ha
patito la sconfitta da parte
di Perfetti soprattutto nelle
frazioni, perché nelle due
sezioni presso il plesso
scolastico nella piazza del
Comune la differenza è
contenuta: 239 voti a Perfetti nella sezione 1 contro
i 221 di Bianchi (+18) e
297 a 244 (+ 53) nella sezione 2.
Clamoroso invece il dato di San Vito, dove il neosindaco ha inflitto a Bianchi una batosta che si è tradotta in 250 voti di differenza: «Sono nato a San
Vito, ci abito tuttora ed ho
tanti amici e tanta gente
che mi vuole bene - commenta Perfetti - e dunque
questo risultato è un elemento in più che mi rende
felice in questa affermazione. Ci tengo però a rimarcare che è un'affermazione, in generale, che ha
il sapore del riconoscimento da parte dell'elet-
torato di Gaggiano di un
buon lavoro svolto a livello
amministrativo in questi
ultimi anni. Sia io che Bianchi siamo infatti assessori
uscenti, e se sommassimo
i voti presi dalla mia lista
Insieme per Gaggiano con
quelli della sua lista Scegli
Gaggiano, raggiungeremmo una percentuale veramente enorme (in effetti la
somma dà 75%, ndr), che
ci deve incoraggiare a riprendere il nostro cammino nel migliore dei modi».
Da dove cominciare?
Qual è la prima cosa alla
quale metterà testa e
mano come sindaco neoeletto?
«Il bilancio del Comune prima di tutto e di conseguenza i problemi del
lavoro e delle famiglie in
difficoltà. Questo aspetto
così delicato e urgente richiede che ci mettiamo
subito di impegno per ricercare delle soluzioni».
Se Perfetti dunque ride
e si rallegra, festeggiato
dai tanti sostenitori che
cominciano ad accorrere
per salutarlo e complimentarsi, Maria Teresa Vavassori decisamente non
piange: «Sono comunque
soddisfatta di essermi
piazzata al terzo posto dice la candidata sindaco
della lista civica Vavassori
per il Rinnovamento - e
devo accettare il verdetto:
è stata per me un'esperienza di crescita sia umana che politica che ho
molto apprezzato e il fatto
GAGGIANO - Elezioni Comunali 2014
SERGIO PERFETTI
che la gente di Gaggiano
non ritenga ancora venuto
il momento di cambiare è
evidente, ma non mi fa
perdere d'animo. Certamente sia Bianchi che soprattutto Perfetti hanno
costruito queste elezioni
partendo da lontano, con
un lavoro che ha dato frutto. È quello che dovremo
fare anche noi con la componente politica nella
quale mi riconosco, che è
Forza Italia. Di certo comunque il mio impegno e
il mio entusiasmo per
un'altra legislatura all'opposizione non mancano:
darò battaglia e mi auguro
che si possa preparare per
la prossima tornata elettorale un gruppo ben affiatato, poi si vedrà chi potrà
nuovamente candidarsi a
sindaco…».
Elena Semeraro (lista
civica Futura) fa buon viso,
anche se logicamente la
sconfitta non è mai facile
da digerire. Dunque, pronunciata una frase di sconforto davanti ai componenti della sua lista presenti per darle sostegno,
raddrizza decisamente il
tiro quando è il momento
delle dichiarazioni ufficiali: «Per essere la prima volta che ci presentiamo ed
esserci costituiti come associazione solo pochi
mesi fa dando pi vita alla
lista civica Futura - ha detto la giovane candidata direi che il risultato è stato
comunque ragguardevole. Certo, purtroppo la no-
stra azione non è riuscita
ad essere incisiva come
avremmo voluto, ma tutto
sommato non è andata
male». Perdere per perdere, le è indifferente che
abbia conquistato la poltrona di sindaco Perfetti e
non Bianchi o la Semeraro?
«Preferisco che la vittoria
sia andata a Perfetti, anche
perché comunque è del
mio stesso partito…».
Ecco infine nel dettaglio l'esito delle elezioni
comunali a Gaggiano, che
prende il via da un dato da
non sottovalutare: ha votato il 73,58% degli aventi
diritto (mentre nel 2009 la
percentuale raggiunta era
stata del 79,2%) e le schede nulle e bianche sono
state ben poche, rispettivamente il 3,08% e il
1,95%. La lista Insieme per
Gaggiano Perfetti sindaco
ha conquistato 2155 voti
pari al 42,92% (in questo
migliorando nettamente il
risultato di Perfetti che 5
anni prima aveva vinto col
37,8%) ; la lista Scegli Gaggiano (del candidato sindaco Gianluca Bianchi) si è
fermata a 1607 voti, pari al
32,01%; il doppio quasi
esatto della lista Vavassori
per il Rinnovamento, che
ottiene il 16,01% a fronte
dei suoi 804 voti; infine la
lista civica Futura (Elena
Semeraro candidata sindaco) incassa 455 voti,
pari al 9,06%.
Marco Aziani
affluenza alle urne 73,58% (nel 2009 79,19%)
Gianluca Bianchi
Maria Teresa Vavassori
Elena Semeraro
VOTI 2155
VOTI 1607
VOTI 804
VOTI 455
42,91%
32%
16,01%
9,06%
seggi 8
seggi 3
seggi 1
seggi 0
Insieme per Gaggiano
Scegli Gaggiano
Vavassori per il Rinnov.
Futura
GAGGIANO - Il nuovo Consiglio comunale
Sindaco: Sergio Perfetti (Insieme per Gaggiano);
Consiglieri Insieme per Gaggiano: Francesco Berardi (230), Sabina Gatto (207), Lida Follari
(158), Marzia Zucca (129), Massimiliano Allievi
(128), Filippo Reffo (105), Daniele Vecchi (99),
Andrea Lanteri Strati (97). Consiglieri Scegli
Gaggiano: Gianluca Bianchi (candidato sindaco
non eletto), Mattia Zangrossi (173), Paolo Gorini
(171); Consiglieri Vavassori per il Rinnovamento:
Maria Teresa Vavassori (sindaco non eletto).
6
ATTUALITÀ E POLITICA
TuttoGaggiano
GIUGNO 2014
L’INSEDIAMENTO Le linee programmatiche nella prima seduta del Consiglio comunale
“Insieme” per una vita migliore
Sergio Perfetti, neosindaco, giura e poi elenca i punti focali del suo governo
L
a bozza del programma
che, espletate le formalità
peraltro della massima importanza, come le nomine
degli assessori e le deleghe
ai consiglieri (vedi pagina a
fianco), il neosindaco Sergio
Perfetti ha tracciato venerdì
13 giugno, hanno occupato
buona parte della seduta del
promo Consiglio comunale
della nuova legislatura, ovvero quello di insediamento
dell’amministrazione comunale da lui guidata. Atto formale e dovuto, che il neosindaco ha sviluppato leggendo
un po’ meccanicamente,
punto dopo punto, quanto
sostanzialmente già annunciato in campagna elettorale. Ma essendo stato premiato dalle urne, era anche logico che a quello si rifacesse
nella sua prima uscita pubblica.
Perfetti ha parlato di questo quinquennio che si appresta ad affrontare nel ruolo
di sindaco come di un punto
di svolta delicato e caratterizzato da una congiuntura
economica difficile, ma con
opportunità di grande interesse all’orizzonte, come
l’istituzione della Città Metropolitana e l’Expo 2015:
«Opportunità - ha detto che andranno colte nell’ottica di un concreto miglioramento della qualità di vita
dei gaggianesi».
Una specie di tormentone questo della migliore
qualità della vita dei suoi
concittadini. Come? Innanzitutto con «l’aiuto nei confronti dei più deboli», il quale però «non schiaccerà il
Comune su una posizione
meramente assistenziale»,
grazie alla «ferma convinzione che le potenzialità del
territorio e le opportunità
storiche rappresentino il giusto trampolino di lancio».
Da lì in poi il sindaco ha
scorso nel dettaglio il suo
programma di massima:
«Per prima cosa - ha detto
Perfetti - a proposito di Servizi alla Persona intendiamo
mantenere il livello qualitativo dei servizi con innovazioni gestionali finalizzate
anche a ottimizzare le spese
(istituendo una consulta sociale per assistenza alle fasce deboli, un fondo di solidarietà per le necessità
emergenti, uno sportello lavoro per favorire la ricerca di
occupazione, solo per citare
i passi più importanti).
Nel contesto invece della
nascente Città Metropolitana
e delle relazioni sovracomunali, Perfetti ha prospettato
in concreto «la revisione del
sistema integrato dei trasporti, la difesa strenua dell’identità locale di Gaggiano anche
nel contesto della Città Metropolitana ed il coordinamento con gli enti della Città
Metropolitana medesima,
sempre per il miglioramento
della qualità della vita dei
nostri cittadini».
Su materie economiche,
fiscalità comunali ed attività
produttive, il sindaco ha annunciato la «attuazione di
una rigida spending review
finalizzata all’ottimizzazione dei livelli di tariffe e aliquote, un’azione di marketing territoriale con la registrazione del brand Gaggiano, l’istituzione di iniziative
sia di carattere turistico che
capaci di valorizzare il negozio di vicinato ed il commercio locale, oltre alla creazione di una commissione speciale di imprenditori, artigiani, commercianti a supporto
della giunta per lo sviluppo
delle attività produttive del
territorio...».
Nei settori Urbanistica e
Lavori Pubblici spiccano la
tutela della vocazione agricola e delle condizioni ambientali, il rispetto dell’attuale Pgt, la realizzazione
della rotonda tra la strada
provinciale Gaggiano-Cisliano e l’ingresso al parcheggio della ferrovia solo
per citare i punti prioritari.
La bozza di programma prosegue con la «tutela del territorio e in particolare dei parchi pubblici quale elemento
distintivo di Gaggiano, l’incentivazione dell’agricoltura a filiera corta e dei Gas e la
vigilanza contro l’inquinamento abusivo anche in collaborazione con le categorie
più sensibili al tema, come
gli agricoltori e le associazioni di promozione sociale...».
Sempre sul fronte ambientale, Perfetti ha prospettato la «valorizzazione dell’agricoltura sociale e dei
prodotti del territorio, nonché l’adozione di politiche di
incentivazione del risparmio
energetico e di educazione
al rispetto ambientale». In
concreto, come forme di
educazione destinate a portare frutto, le idee sono ad
esempio l’avvio o il potenziamento dello strumento
del cosiddetto pedibus («col
contributo dei volontari», ha
precisato il sindaco); ma anche opere di prevenzione
della criminalità sul territorio
e impiego più massiccio di
telecamere. Da ultimo, Perfetti punta molto sulla «partecipazione dei cittadini con i
quali condividere le scelte»,
tornando ad esempio ad istituire i Comitati di frazione,
arrivando ad aprire uno sportello per gli abitanti della
stesse frazioni, prevedendo
la possibilità che vengano indetti referendum popolari su
questioni particolarmente
sensibili; come pure implementando nuove strategie di
informazione efficace e utile
alla cittadinanza.
La carne al fuoco, insomma, è tanta. Al lavoro!
M.A.
Gianluca Bianchi (Scegli Gaggiano) subito all’attacco
«L’assessore esterno? Una forzatura»
E il primo voto delle opposizioni è contrario
«Il nostro giudizio è negativo sulla nomina dell’assessore esterno,
non certo per la persona né per l’Istituto dell’assessore esterno in quanto
tale, ma perché nei Comuni, come
Gaggiano, al di sotto dei 15 mila abitanti, questa è un’eccezione, tant’è
vero che non basta la volontà del sindaco a decretare l’ingresso in giunta
di un assessore esterno, ma ciò deve
essere previsto nello Statuto. A Gaggiano infatti lo Statuto lo prevede,
ma è la prima volta in 25 anni che vi si
ricorre (il caso di Balzarotti nel ‘95
era diverso in quanto l’attuale presidente di Asga era stato eletto, si era
dimesso come consigliere e aveva
però mantenuto l’assessorato, forte
comunque di una legittimazione
popolare». Così è iniziato, durante la
prima seduta del Consiglio comunale del nuovo corso con Perfetti sindaco, la sera di venerdì 13 giugno,
l’intervento di Gianluca Bianchi, capogruppo della lista civica di opposizione “Scegli Gaggiano”. Il riferimento era alla distribuzione delle
cariche annunciata in apertura di seduta dal sindaco che, indicando i
membri della sua giunta, ai nominativi di Francesco Berardi (vicesindaco
e titolare di diversi Assessorati specificati nella pagina a fianco), Sabina
Gatto e Massimiliano Allievi (le cui rispettive competenze sono pure
specificate nella pagina accanto) ha
accostato quello dell’assessore
esterno Lorenzo Zacchetti (regista
della campagna elettorale vincente
di Perfetti e consigliere di Zona del
Pd milanese, carica in forza della
quale non ha potuto candidarsi nella lista del neosindaco). Di qui la
contrarietà di Bianchi a nome di
“Scegli Gaggiano”, condivisa poi negli interventi di uno dei due altri consiglieri della sua stessa lista, Mattia
Zangrossi, e della consigliera Maria
Teresa Vavassori, unica esponente
della lista civica “Vavassori per il Rinnovamento”. «Il nostro giudizio è
negativo - ha ribadito Gianluca Bianchi - perché lo Statuto del nostro Comune, a proposito della possibilità
di introdurre in giunta un assessore
esterno, fa riferimento non a doti politiche, ma a doti e capacità profes-
sionali, dunque indica un criterio
amministrativo, non politico, dando
facoltà di coinvolgere nella giunta
cittadini residenti a Gaggiano da almeno 5 anni con particolari professionalità, normalmente su materie
molto tecniche e specialistiche». Insomma, niente di personale contro
Zacchetti e men che meno una critica alle sue qualità professionali e
tecniche «che giudicheremo nei fatti» (ha specificato Bianchi), ma la
sottolineatura riguardo il fatto che il
suo ruolo è squisitamente politico,
diversamente appunto da quanto
suggerito dallo Statuto. «Oltretutto ha ripreso nel merito il capogruppo
di “Scegli Gaggiano” - di fatto gli Assessorati affidati a Zacchetti sono
due, quelli squisitamente sociali, di
rapporto col tessuto sociale del
paese, con le famiglie, con la gente.
Preferire per questi settori un assessore esterno a dei consiglieri eletti è
una scelta del sindaco molto delicata e che personalmente trovo forzata, perché la misura di questa delega
è estremamente eccessiva: all’assessore esterno vengono infatti assegnati tutti i Servizi sociali e scolastici,
dunque la sua responsabilità è su
una fetta del Comune estremamente
grande, come dimostrano i numeri:
nel 2013 il Comune per i Servizi alla
gente ha sopeso in tutto circa 4 milioni e 800 mila euro; di questi, 3 milioni e 74 mila sono per i Servizi sociali, e scolastici e sulla Casa, le tre
deleghe affidate a Zacchetti. Significa che l’amministrazione sta assegnando a questa nuova figura di assessore esterno circa il 65 per cento
del Bilancio del Comune, cosa che
dimostra l’assenza di un rapporto
logico tra consenso ricevuto e responsabilità acquisita». Non ancora
pago, Gianluca Bianchi ha mosso critiche alla scelta di Perfetti anche dal
punto di vista giuridico mettendo a
confronto il Testo Unico degli Enti
Locali e lo Statuto del Comune (i
quali entrambi suggerirebbero che
Zacchetti non possa essere nominato assessore esterno per lo stesso
motivo che gli ha impedito di fatto
di candidarsi a consigliere) e il pronunciamento del Consiglio di Stato
che invece non esplicita tale divieto
e dunque rende la decisione accettabile «benché - secondo Bianchi dal punto di vista giuridico la legittimità dell’operazione sia appesa a un
filo». Destinato oltretutto ad assottigliarsi: «Andando verso la Città Metropolitana, siamo di fronte a un
esponente amministrativo-politico
impegnato in una zona di Milano
che diventerà presto un municipio e
che quindi avrà responsabilità gestionali dentro la municipalità di Millano e anche dentro il Comune di
Gaggiano: fossi il sindaco farei attenzione, perché la fattispecie è diversa
da quella che è stata ritenuta legittima dal Consiglio di Stato».
Sulle linee programmatiche Bianchi ha poi ritenuto di indicare tre urgenze stimolando la nuova giunta ad
affrontarle in fretta: inventarsi qualcosa sul fronte economico finanziario, trovare il modo di tornare a fare
investimenti, affrontare subito il
dramma del lavoro (zone industriali
depauperate, 35-40% di capannoni
di Vigano vuoti, ex Safosa da recuperare non solo dicendo che non
bisogna fare speculazioni). Ultimo
affondo di Bianchi sul fatto che Urbanistica ed Edilizia restano di competenza del sindaco: «Settori che richiedono un lavoro enorme: si farà
aiutare da uno staff di consulenti?
Dobbiamo immaginare di essere di
fronte ad una sorta di altro “assessore esterno”? E a che costi?».
Nella replica il sindaco Sergio
Perfetti non è entrato nei particolari,
limitandosi a rilevare che Bianchi «ci
stimola ad adottare soluzioni che lui
non ha trovato in cinque anni» e non
capisce che «quanto a Urbanistica
noi abbiamo un’idea diversa, da
concretizzare in un rapporto diverso, nel quale l’Amministrazione comunale non sia supina ai desideri del
costruttore di turno, ma sa dare le
opportune indicazioni». Conclusione: «Non ci si può chiedere le soluzioni al primo Consiglio comunale!».
Ai voti, le nomine e le linee programmatiche sono state approvate a
maggioranza con 4 voti contrari di
Scegli Gaggiano e Vavassori.
M.A.
TuttoGaggiano
7
SPECIALE ELEZIONI
GIUGNO 2014
AMMINISTRAZIONE Assessorati e deleghe: ecco le decisioni del neoeletto sindaco
Comune, cʼè lavoro per tutti
Un assessore è esterno. Lo Statuto lo consente da 25 anni, ma è la prima volta
FRANCESCO BERARDI
Vicesindaco; Assessore
Lavori Pubblici, Unione dei
Fontanili, Commercio e Attività Produttive,
Trasporti pubblici,
Sicurezza, Sport, Comitato
cittadino e di frazioni.
Commissione Elettorale
MASSIMILIANO ALLIEVI
Assessore
al Bilancio e Tributi,
Società partecipate,
Gestione del Personale
comunale.
Membro effettivo
Commissione Elettorale
Assessore alle
Politiche Ambientali,
Verde Pubblico,
Politiche Animali,
Pari Opportunità e
Fondi europei, Eventi
LIDA AMALIA FOLLARI
MARZIA ZUCCA
ANDREA LANTERI STRATI
FILIPPO REFFO
Consigliere con delega a:
Servizi Demografici,
Comunicazione e
Partecipazione, Servizi
Informatici, Collaborazioni
per eventi, Scuola
e Gemellaggio
Consigliere con delega a:
Turismo, Valorizzazione
del Territorio, Brand
Gaggiano, Bosco dei 100
Passi, Collaborazione
Gemellaggio. Supplente
Commissione Elettorale
Consigliere con delega a:
Associazionismo,
Sport e Tempo Libero,
Politiche giovanili,
collaborazione eventi,
Gemellaggio
Consigliere con delega a:
Servizi ambientali,
Agricoltura
e Mercati della Terra.
Membro supplente
Commissione Elettorale
SERGIO PERFETTI
Sindaco
di Gaggiano
Ha trattenuto a sé
le deleghe
all’Urbanistica
e all’Edilizia
SABINA GATTO
LORENZO ZACCHETTI
Assessore esterno
ai Servizi alla Persona
(Sociali e Scolastici,
Casa), Poliiche
del lavori, Attuazione
del programma, Città
Metropolitana, Expo
DANIELE VECCHI
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FOCUS
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TuttoG
GIUGNO 2014
IN TERRASANTA CO
PAGINE DI STORIA A Betlemme, al termine della Messa, l’appello che può cambiare il cuore degl
Quell’invito del Papa ai Presidenti a pregare per la pace con
«I
nvito lei, presidente
Mahmoud Abbas, e il
presidente Shimon Peres a
pregare con me per la pace e
per questo apro la mia casa in
Vaticano!». La messa è al termine. A Betlemme è l’ora del
canto del Regina Coeli. Nessuno si aspetta più sorprese.
Già in mattinata, suscitando
apprensione nella sicurezza
e negli addetti al protocollo,
il Papa aveva fatto fermare
l’auto al Muro di separazione
tra Israele e Palestina. L’immagine di Bergoglio, appoggiato ai grigi blocchi di cemento
che cingono Betlemme, ha
già fatto il giro del mondo, suscitando anche qualche polemica. Il giornio dopo, visitando lo Yad Vashem in Israele, Papa Francesco visiterà anche il memoriale delle vittime
del terrorismo. Come a dire:
ogni violenza è da condannare; ogni morte grida vendetta
al cospetto di Dio.
Sotto il sole del mezzogiorno, a Betlemme, l’appello
del Papa per una preghiera
comune per la pace è accol-
to da profonda emozione.
«Tutti desiderano la pace –
dice Francesco – Tante persone la costruiscono ogni
giorno con piccoli gesti. Tutti
abbiamo il dovere di farci
strumenti e costruttori di pace. Costruire la pace è difficile, ma vivere senza pace è un
tormento! Tutti gli uomini del
mondo ci chiedono di portare davanti a Dio la loro esigenza di pace». Tra i fedeli assiepati nella piazza della Mangiatoia esplode un applauso.
Qualcuno si commuove.
Questo momento, vissuto
da chi scrive durante la celebrazione pontificale presso
la piazza della Mangiatoia di
Betlemme, è solo uno dei tanti – veramente profetici – che
Papa Bergoglio ha voluto regalare ai fedeli di Terra Santa e
a tutti i cristiani. Giunto a Gerusalemme per ricordare con
un «pellegrinaggio di preghiera» l’abbraccio di 50 anni
fa tra Paolo VI e Atenagora, insieme al patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, Francesco ha tessuto con pazienza,
ma soprattutto con fede,
quella tela di relazioni
d’amore che, sola, è capace
di superare barriere e di cambiare il corso degli eventi.
Un pellegrinaggio che ha
toccato Giordania, Palestina
ed Israele. E che si è concluso
idealmente in Vaticano, l’8
giugno 2014, quando Papa
Francesco e Bartolomeo, ancora una volta insieme, hanno
accolto in Vaticano i presidenti d’Israele e di Palestina
per invocare insieme il dono
della pace. Un gesto che forse non porterà nell’immediato a sostanziali cambiamenti,
ma che marca una differenza
nella storia di questi due popoli. E indica una speranza
incrollabile, che nasce dalla
fede, riecheggiata anche nelle parole di Papa Francesco al
Sepolcro, domenica 25 maggio: «Dobbiamo credere che,
come è stata ribaltata la pietra
del sepolcro, così potranno
essere rimossi tutti gli ostacoli che ancora impediscono la
piena comunione tra noi!».
Il viaggio, che chi scrive ha
avuto la fortuna (professionale e umana) di seguire, è stato
definito dal Papa stesso «pellegrinaggio di preghiera». E,
alla luce delle tappe effettuate, la definizione è quanto
mai calzante. Il Papa è partito
di buon’ora la mattina del 24
maggio alla volta di Amman,
la capitale della Giordania. Il
decollo da Roma è avvenuto
alle 8.15 e l’arrivo a destinazione alle 13 ora locale. Gli
appuntamenti previsti hanno
seguito un ritmo piuttosto incalzante, data la brevità del
viaggio: solo tre giorni.
Dall’aeroporto Bergoglio si
è poi recato al Palazzo Reale
per il benvenuto ufficiale e la
visita di cortesia a re Abdallah
e alla sua famiglia, subito seguita da un incontro con le
autorità e dai discorsi ufficiali.
Alle 16, la celebrazione di
una solenne messa all’International Stadium. Al termine il
Papa si è trasferito al santuario
del Battesimo di Gesù, a Betania oltre il Giordano. Fin qui il
programma ricalca sostanzialmente quello dei prede-
cessori Benedetto XVI e Giovanni Paolo II. Proprio in riva al
fiume Giordano, presso la
chiesa cattolica latina di recente costruzione, il Papa ha
incontrato un gruppo di rifugiati e di giovani disabili. Il
programma non specifica
se sia prevista anche la condivisione del pasto.
La mattina dopo, nuovamente alle 8.15, Bergoglio ha
lasciato in elicottero Amman
alla volta di Betlemme (75
chilometri in linea d’aria, che
saranno coperti in circa 50
minuti di volo, senza passare
dall’aeroporto israeliano di
Tel Aviv). Subito dopo l’arrivo, un faccia a faccia tra il Papa e «il presidente dello Stato di Palestina», Mahmoud
Abbas (Abu Mazen), presso
il palazzo di rappresentanza
della presidenza a Betlemme. Qui si è svolto anche l’incontro con le autorità palestinesi alle quali il Papa ha rivolto un discorso. Alle 11 (dopo
aver fatto sosta a sopresa al
Muro di separazione tra israele e Pelestina) la celebrazione
della messa domenicale nella
piazza della Mangiatoia, che
si trova di fronte alla basilica
della Natività.
Al termine, il Papa ha recitato il Regina Coeli e lanciato
l’invito all’incontro di preghiera che si è poi tenuto l’8
scorso in Vaticano, presenti
palestinesi e israeliani.
Quindi papa Francesco ha
pranzato con un gruppo di
famiglie palestinesi nella vicina Casa Nova, la struttura di
ospitalità dei francescani della Custodia di Terra Santa. Alle 15 Bergoglio si è recato privatamente nella Grotta della
Natività.
Da lì il Papa ha proseguito
per il campo profughi di
Dheisheh dove ha incontrato i
bambini dei maggiori campi
profughi della zona: Dheisheh, Aida e Beit Jibrin. Alle
15.45 il «congedo dallo Stato
di Palestina». A questo punto
il cerimoniale prevedeva che
il Papa – anziché recarsi in auto a Gerusalemme, distante
pochi chilometri – ripartisse
in elicottero alla volta dell’ae-
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Gaggiano
TuttoGaggiano
FOCUS
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GIUGNO 2014
A CON FRANCESCO
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ambiare il cuore degli uomini e dei popoli ed il corso degli eventi. Una sorpresa oltre le sorprese
r la pace con lui venendo insieme nella sua casa in Vaticano
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della messa domenicale nella
piazza della Mangiatoia, che
si trova di fronte alla basilica
della Natività.
Al termine, il Papa ha recitato il Regina Coeli e lanciato
l’invito all’incontro di preghiera che si è poi tenuto l’8
scorso in Vaticano, presenti
palestinesi e israeliani.
Quindi papa Francesco ha
pranzato con un gruppo di
famiglie palestinesi nella vicina Casa Nova, la struttura di
ospitalità dei francescani della Custodia di Terra Santa. Alle 15 Bergoglio si è recato privatamente nella Grotta della
Natività.
Da lì il Papa ha proseguito
per il campo profughi di
Dheisheh dove ha incontrato i
bambini dei maggiori campi
profughi della zona: Dheisheh, Aida e Beit Jibrin. Alle
15.45 il «congedo dallo Stato
di Palestina». A questo punto
il cerimoniale prevedeva che
il Papa – anziché recarsi in auto a Gerusalemme, distante
pochi chilometri – ripartisse
in elicottero alla volta dell’ae-
roporto Ben Gurion di Tel
Aviv, dove è stato accolto
dalle autorità dello Stato di
Israele. Raggiunta, poco dopo, in elicottero Gerusalemme, Bergoglio si è recato
presso la sede della delegazione apostolica, sulle pendici del Monte degli Ulivi,
dove ha incontrato in privato
il patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I. I
due hanno fatto memoria
dell’incontro che avvenne 50
anni fa, nello stesso luogo, tra
i loro predecessori Paolo VI e
Atenagora. Alle 19, nella basilica del Santo Sepolcro si è
svolto un incontro ecumenico a cui hanno preso parte
anche i capi delle Chiese e
comunità cristiane locali.
La mattinata di lunedì, ultimo giorno del viaggio, si è
aperta, alle 8.15, con la visita
del Papa alla Spianata delle
Moschee e l’incontro con il
gran muftì di Gerusalemme,
Muhammad Ahmad Hussein,
massima autorità dell’Islam
sunnita e responsabile dei
principali luoghi santi musul-
mani cittadini.
Poi la una tappa al sottostante Muro occidentale – il
luogo più caro al giudaismo
–, la deposizione di fiori al
Monte Herzl e una visita al
memoriale dell’Olocausto
(Yad Vashem). A seguire l’incontro con i due rabbini capo d’Israele, Yitzhak Yosef e
David Lau; un’ora dopo si è
recato al palazzo presidenziale, ospite di Shimon Peres.
Alle 13 ha incontrato il primo ministro Benjamin Netanyahu presso il Centro Nôtre Dame. Il resto del pomeriggio è stato caratterizzato
da appuntamenti ecclesiali:
alle 15.30 Papa Francesco ha
ricambiato la visita al patriarca ecumenico Bartolomeo
nella sua residenza sul Monte
degli Ulivi. Alle 16, nella basilica dell’Agonia (o delle Nazioni), ha incontrato sacerdoti, religiosi e seminaristi. Il pellegrinaggio si è chiuso con
una messa celebrata, insieme
al seguito e agli ordinari di
Terra Santa, nella sala del Cenacolo (così anche Giovanni
Paolo II nel 2000). Dal Cenacolo il trasferimento all’aeroporto di Tel Aviv e la partenza
per Roma.
Cosa resta ora di questo
viaggio? Sono tantissimi gli
spunti, le implicazioni che i
discorsi e i gesti di papa Francesco hanno lasciato in tre
giornate intense. Una su tutte
sembra spiccare, alla luce anche dell’incontro di pace voluto fortemente da Bergoglio
e che si è celebrato poi in Vaticano: il Papa è convinto che
l’unica strada possibile per
l’umanità è quella dell’amore,
del dialogo e della condivisione. Portando con sé in un
viaggio delicato due suoi
amici, il rabbino Skorka e
l’imam Aboud, ha voluto testimoniare anche nei fatti che
l’incontro tra le fedi e le culture è non solo possibile, ma
necessario. Insieme, solo insieme, cristianesimo, Islam e
ebrasimo – pur nel rispetto
delle reciproche identità –
possono vincere la sfida per
un mondo migliore.
Giuseppe Caffulli
Il benvenuto ed il grazie della Terrasanta a Papa Francesco
Sopra, 3 foto scattate sul posto dall’autore dell’articolo
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TuttoGaggiano
ATTUALITÀ E POLITICA
GIUGNO 2014
IL DIBATTITO Archiviate le elezioni, prende la parola il presidente di Asga
«Ente inutile? Ma è assurdo!»
Angelo Balzarotti replica alle accuse ricevute anche in campagna elettorale
N
ei mesi scorsi si è parlato molto di Asga, la cui
sigla sta per Azienda Servizi
Gaggiano. Durante l’ultimo
Consiglio comunale della
legislatura guidata da Franco
Miracoli, sugli emolumenti
agli amministratori della srl si
è acceso un vivace diverbio
tra il primo cittadino e il
consigliere (nonché ex sindaco) Giuseppe Gatti; in
campagna elettorale, qualche candidata ha citato
l’Asga come esempio di
“ente inutile” da chiudere in
fretta.
Per capire cos’è oggi
Asga, bisogna però sapere
cos’è stata e cosa ha fatto
dal 2001, da quando cioè è
stata trasformata in società
di capitale sia per adeguarsi
alle normative dell’epoca
sui servizi pubblici locali,
sia per migliorare la qualità
dei servizi erogati. Da allora,
il presidente dell’Azienda è
sempre stato Angelo Balzarotti, ingegnere, gaggianese
dalla nascita, con un passato da assessore all’Urbanistica.
«Asga è stata creata nel
1999 come azienda speciale dal Comune, che era stato
uno dei primi a gestire il servizio idrico integrato (dopo
aver riscattato le reti dal
Consorzio per l’Acqua Potabile) e a distribuire il gas in
economia fin dagli anni ‘60 spiega - Quando la legge ha
imposto la gestione separata di questi servizi, che dovevano essere staccati da
tutto il resto seguito direttamente dal Comune, l’amministrazione ha trasferito ad
Asga la gestione completa,
tecnica ed amministrativa,
del servizio idrico integrato
e la distribuzione del metano, subito seguita dalla vendita del gas. L’obiettivo era
chiaro: mantenere le tariffe
basse e ricavare, tramite una
gestione oculata, utili sia da
reinvestire, sia da ritornare al
Comune, sotto forma di canoni fissati dalle convenzioni con le quali ci erano stati
affidati i servizi. Servizi che,
se fossero rimasti all’interno
della macchina comunale,
non avrebbero avuto grosse
possibilità di sviluppo, certamente non paragonabili a
quelle garantite dall’avvio di
una vera e propria attività industriale».
L’Asga nei primi anni si
espande, potendo contare
su varie fonti di guadagno:
anzitutto la vendita del gas
in regime di monopolio, poi
- ad esempio - il posizionamento delle reti per le lottizzazioni che, in tempi non
ancora di crisi, non mancavano.
Per la vendita del metano arriva la legge sulla libera
concorrenza, che impone
di separare l’attività di distribuzione da quella di vendita: nel luglio 2003 Asga crea,
insieme a società analoghe
di Binasco, Melegnano,
Rozzano e San Giuliano Milanese, Miogas, di cui detiene il 12,5 per cento delle
azioni.
L’amministrazione di
Gaggiano le affida la Farmacia Comunale, mentre Asga,
proseguendo l’esperienza
positiva di Miogas, fonda
con Amaga spa di Abbiategrasso e il Comune di Rosate
una società per la gestione
dei servizi cimiteriali. Una
srl, questa, chiusa dopo poco tempo: «Era un tentativo
per allargarsi sul territorio e,
aumentando la massa critica
degli enti soci, proporre
servizi che avrebbero potuto avere un mercato - commenta Balzarotti - In particolare erano state avviate delle
trattative con Magenta, che
poi non sono andate a buon
fine».
La normativa sui servizi
pubblici di valenza economica, però, è una di quelle
che negli ultimi anni cambia
più spesso, e in maniera
drastica. La creazione degli
Ambiti territoriali ottimali
(Ato) impone la cessazione
del servizio idrico curato “in
proprio” dalle aziende comunali: la gestione passa ad
Amiacque, la parte patrimoniale a Cap Holding.
Anche nella vendita del
metano, Asga deve far fronte a nuove regole e a un mercato sempre più complesso. Decide di cedere la propria partecipazione all’interno di Miogas e fa bene,
perché riesce a portare a
termine la delicata operazione in modo assai più che
lusinghiero. Lo dicono i numeri: incassa un milione e
mezzo di euro, il doppio
del valore della sua quota.
Anche per il posizionamento delle reti, a parte la
crisi che ha ridotto al lumicino le lottizzazioni, l’opera-
tore non deve più ricorrere
alla società “paracomunale”
ma può procedere come
crede, ed anche questo pesa sul bilancio di una società
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come Asga.
«Dopo 14 anni l’obiettivo iniziale del contenimento delle tariffe e del miglioramento dei servizi non c’è
più- afferma il presidente L’Azienda, se vuole avere un
futuro, va rivisitata e rimodulata affidandole attività tecniche (ad esempio, la gestione del calore e le energie alternative) in cui ha professionalità ed esperienze
da mettere in gioco. Quel
che è certo è che non è stata un ente inutile, anzi ha
svolto egregiamente il suo
dovere. Negli 11 anni dal
2002 al 2012, su 20 milioni
di euro di fatturato ne ha
versati 6 al Comune di Gaggiano, che sono ovviamente
serviti a far fronte alle necessità di bilancio, ai quali vanno aggiunti 921 mila euro di
opere finanziate su beni comunali. In più ha creato almeno 15 posti di lavoro, alcuni dei quali sono poi stati
trasferiti ad Amiacque, ma 7
operatori sono ancora in
forza all’Azienda.
Con una parte dei soldi
introitati dalla vendita della
quota di Miogas ha elaborato e finanziato un piano strategico per il miglioramento
delle reti e la bonifica dall’amianto di alcune strutture.
In particolare, sta predisponendo le reti del gas per la
vendita, che potranno così
essere valorizzate a un
prezzo più alto: fino alla gara d’ambito che le assegnerà, continua a fare investimenti che poi si ritroverà
con gli interessi all’atto della
cessione.
Il tallone d’Achille, se
c’è, sta nel fatto che l’Azienda non si è creata un vero
patrimonio: tutti i soldi che
aveva, in un modo o nell’altro li dava al Comune. Se
adesso non può più “girare”
le somme che versava in
passato non è perché è gestita male, ma perché non
c’è più la mucca da mungere: le attività si sono ridotte,
quindi sono diminuiti anche
gli introiti.
Sta al nuovo sindaco decidere cosa fare, anche perché il cda è in scadenza a
giugno. Nel prossimo mandato le nuove norme relative alla conduzione delle
aziende pubbliche prevedono che, per società della
dimensione di Asga, sarà un
amministratore unico a guidare l’azienda supportato
da due consiglieri dipendenti comunali. L’amministratore sarà indicato dal
nuovo primo cittadino di
Gaggiano,al quale spetta
evidentemente definire le
strategie ed il futuro dell’Asga».
Alberto Marini
TuttoGaggiano
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COMUNITÀ E TERRITORIO
GIUGNO 2014
UN GRADITO RITORNO Per il secondo anno consecutivo la pubblicazione dei Framers
Aperture, tutte da scoprire
Tra gli argomenti sviluppati coglie nel segno quello delle barriere architettoniche
Barriere architettoniche, volontari della sanità, ma
anche buona cucina sulle pagine di “Aperture”
«T
he Framers sono
quelli che mettono il mondo in
cornice, sono quelli che
vedono il mondo attraverso l'inquadratura dell'obiettivo fotografico, sono quelli che sanno dove
posizionare il punto di interesse e creano le nuove
regole della fotografia».
Così si definisce il gruppo fotografico “The Framers” di Gaggiano ed è appunto questo che i suoi
aderenti hanno voluto evidenziare con la seconda
edizione del loro magazine “Aperture – Immagini e
storie dal territorio”.
Giovedì 15 maggio
scorso all’auditorium di
Gaggiano, durante la serata
dedicata all’incontro con il
fotogiornalista Francesco
Cito, l’associazione “The
Framers” aveva presentato
ufficialmente la seconda
uscita del loro semestrale.
Il contributo sociale apportato da questo lavoro
editoriale è di indubbio
valore, in quanto permette
a tutti noi di conoscere realtà di cui nessuno parla,
ma che fanno parte della
loro quotidianità e della
quotidianità di molti nostri
concittadini per coloro
che le vivono: come il racconto di un operatore dell’ATA soccorso Onlus, o
dell’attività di riabilitazione
che avviene presso la pensione per cani Puttini, situata in località Bettolina di
Gaggiano, o ancora la storia di Simone Riva, il “Turista
Spazzino”, o quella del
maestro incisore di Gaggiano, Mario Betta.
Di particolare interesse
(ed impatto fotografico) è,
inoltre, l’articolo dedicato
alle barriere architettoniche presenti in paese.
Il nostro territorio da un
punto di vista urbanistico è
spesso impraticabile e invivibile anche solo per le
mamme con i passeggini e
queste difficoltà non possono che amplificarsi per
chi è affetto da qualche disabilità.
Proprio per riuscire a
comprendere questa tematica e le difficoltà incontrate da una persona costretta su una sedia a rotelle, la photographer (nonché presidente dell’Associazione) Marzia Rizzo, è
andata in giro con Gianmaria Bai, ospite del centro Il
Melograno dell’Anffas di
Abbiategrasso, e con la
sua educatrice Marzia Baroni. In apparenza Gaggia-
no sembrerebbe un paese
particolarmente attento a
questo aspetto, ma la realtà dei fatti è molto diversa:
così l’articolo dimostra come i due ponti non abbia-
mo un accesso percorribile per una sedia a rotelle, o
quanto sia difficoltoso
poter andare a prendere il
treno alla nuova stazione,
che, sì, è stata pensata con
GIOVEDÌ 26 GIUGNO
Serata di degustazione vini del Podere il Saliceto
con menù alla carta
Gradita la prenotazione
Cucina Tradizionale Modenese
San Vito di Gaggiano (Mi) - Tel. 02 9086354 - Via Marta Lodi, 60
[email protected] - www.trattoriavecchiamodena.it
Lunedì e martedì chiusi - Dal mercoledì alla domenica aperti pranzo e cena
E’ gradita la prenotazione
una rampa della giusta
pendenza, ma, purtroppo
composta da 3 tratti della
lunghezza di 50 metri ciascuno (sia in discesa che
poi in salita) che richiedono uno sforzo immane per
poterli percorrere.
Oltre a questo genere di
temi, il magazine affronta
anche argomenti di attualità, come il Carnevale gaggianese - con una rassegna
di foto scattate durante la
sfilata dei carri per le vie
del paese – o la campagna
elettorale per le elezioni
comunali del 25 maggio con una valutazione dell’utilizzo delle immagini, al
di là delle scelte politiche,
in termini di leggibilità, riconoscibilità e creatività
(risultati ottenuti da un sondaggio online svolto presso un gruppo di 50 designer).
Di sicuro la pubblicazione merita un plauso per
gli argomenti trattati, per la
costanza nel perseguirli e
nella capacità di saperli
trasmettere, soprattutto da
un punto di vista fotografico, considerato che il must
dell’associazione è lo spirito amatoriale e aggregativo.
Quello che, invece, talvolta richiederebbe un po’
più di attenzione sono i testi o il ricorso a sondaggi e,
forse, in questo bisognerebbe lasciare fare ad
ognuno il proprio mestiere
e non cimentarsi in ambiti
affini che, pur apparendo
semplici, semplici non sono. A meno di avere il tempo di controllare per bene
quel che si pubblica.
Scripta manent!
Ilaria Landino
12
COMUNITÀ E TERRITORIO
TuttoGaggiano
GIUGNO 2014
ONORIFICENZA Iniziativa della Presidenza della Repubblica firmata Napolitano e Renzi
Candida e Rosa Maria Sguinzi
nominate “Commendatrici”
È
imbarazzante
ammetterlo,
ma quanti di
noi sanno d’istinto
coniugare al femminile la parola (e il titolo) di “Commendatore”?
Sarà commendatora? O commendatrice? Scartiamo pure commendatoressa, per
via della lunghezza.
A Milano, “el
sciur Comenda” è
per antica tradizione un uomo, sovente con la pancia. Il
grado onorifico,
d’altra parte, è stato
istituito dal Regno e
confermato dalla
Repubblica quando non era nemmeno pensabile che
potesse precedere
un nome di donna.
E invece, e per
fortuna (e non solo
per fortuna, ma attraverso un faticoso
percorso di cui le
donne si sono rese
protagoniste), la
Società si è aperta e
il contributo al suo
progresso ha visto
in prima fila, in ogni
campo, anche loro:
le donne, che possono essere nominate Commendatrici senza che nessuno si
sorprenda più.
La sorpresa, però, c’è
stata, in casa Sguinzi,
quando è arrivato il telegramma con la firma di
Donato Marra, da otto anni
Segretario Generale della
Presidenza della Repubblica, quel signore dai capelli bianchi che vediamo
(in questi tempi, piuttosto
spesso) comparire impassibile in televisione per
comunicare il nome del
Presidente del Consiglio
designato.
Scrive da Roma, Palazzo del Quirinale, la sera
dell’8 aprile scorso che,
avvalendosi della facoltà
concessagli dall’articolo 2
dello Statuto dell’Ordine
al Merito della Repubblica
Italiana, Giorgio Napolitano ha conferito alla signora Candida Sguinzi e alla
signora Rosa Maria Sguinzi
l’onorificenza di Commendatore.
La nomina ufficiale arriva un mese dopo e porta
le firme di Matteo Renzi e
del Presidente.
Le Commendatrici, fra
loro sorelle, lavorano da
anni sotto lo stesso tetto:
quello della Sguinzi SpA,
che fabbrica finestre ed
accessori per carrozzeria
da più di cinquant’anni (il
mezzo secolo l’ha festeggiato nel 2013, senza clamori in omaggio alla sobrietà che richiedono i
tempi in cui viviamo).
La storia di questa famiglia, che ha dato vita e nome ad un’azienda capace
di galleggiare sopra la crisi
di questi anni, è nota: nella fabbrica avviata in un
cortile sul Naviglio, trasferita fra le mura di una cascina dismessa (l’Albanuova) e cresciuta in larghezza e in lunghezza e
nel giro d’affari fino a commerciare con mezzo
mondo si stanno avvicendando due generazioni
dei figli di Pietro Sguinzi, il
ragazzo del ’99 che tornato dalla Grande Guerra si
mise a fare l’idraulico e
passò la passione del lavoro ai nove figli.
Due sono, adesso,
Commendatrici.
Ma non chiamatele
“sciura comenda”.
Paolo Migliavacca
Avviso importante alle famiglie degli alunni dell’Istituto Comprensivo
VIA AL MERCATINO DEL LIBRO SOLIDALE
Torna il Mercatino del Libro Solidale, promosso dal Gruppo d’Acquisto Solidale di Gaggiano, presso il Locale Pre-Post (ex Anagrafe, piano terra, ingresso dal cortile comunale).
Il mercatino viene organizzato in particolare per chi desidera vendere e/o acquistare testi scolastici usati
(ma in buone condizioni) in uso nelle tre classi della scuola secondaria.
Come funziona?
«I nostri incaricati - spiegano gli organizzatori - accettano in conto vendita i testi scolastici usati compresi
nelle liste fornite dalla scuola (testi in adozione)».
Attenzione all’aspetto economico: per il libro usato viene corrisposto il 40 % del prezzo di copertina.
A chi acquista è applicato uno sconto del 50 % del prezzo di copertina.
Sarà trattenuta una piccola percentuale (10 %) a copertura delle spese e da destinare ai progetti sociali legati alla scuola.
Quando è possibile rivolgersi al Mercatino del Libro Solidale?
Fin da adesso: infatti dura dal 16 giugno (lunedì scorso) al 4 luglio 2014 (tra tre venerdì) ed è aperto esattamente ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 17,30 alle 19.
Questi primi tre giorni peraltro (ieri, lunedì 16, oggi, martedì 17 e domani, mercoledì 18 giugno) sono riservati esclusivamente al ritiro.
In che condizioni sono i libri usati?
I testi scolastici usati prima di essere resi disponibili per la vendita vengono sottoposti ad una adeguata selezione.
Trattandosi di libri usati da altre persone possono presentare segni di usura sulle copertine, sottolineature,
evidenziazioni, note a margine ecc., è possibile anche che in alcuni casi gli esercizi risultino già svolti, ma
sono libri completamente integri.
IMPORTANTE: NON SONO MESSI IN VENDITA LIBRI USATI IN CONDIZIONI NON ACCETTABILI
(ad esempio con pagine o copertine mancanti, pagine strappate, ecc.)
Per informazioni manda un’email a: [email protected]
L’iniziativa, senza scopo di lucro, è promossa dal Gruppo d’Acquisto Solidale di Gaggiano con il sostegno
degli Assessorati ai Servizi Scolastici e ai Servizi Sociali Sociali del Comune di Gaggiano.
TG
COMUNITA’ E TERRITORIO
TuttoGaggiano
13
GIUGNO 2014
LETTERA DEL PRESIDENTE Doccia fredda per i volontari, rimasti increduli
LʼAvis lancia lʼallarme: stop
forzato ai prelievi in sede!
A
i primi di giugno i
donatori dell’AVIS
di Gaggiano hanno
ricevuto una lettera e non ci
hanno creduto.
Era proprio di Fiorello
Vicenzi, il loro presidente,
la firma?
O si trattava di un falso,
di uno scherzo di cattivo
gusto?
“A partire da questo mese di giugno – c’era scritto –
non possiamo più raccogliere sangue presso la nostra sede”.
C’era anche una specie
di spiegazione: “… a causa
di certe normative Regionali ed Europee”.
Sono cinquant’anni che
a Gaggiano i volontari, in
numero cresciuto col passare del tempo e l’aumentare della fiducia nella benemerita Associazione, donano il sangue presso la sede;
lo fanno di domenica per
non togliere ore al lavoro,
secondo uno spirito che
anima il volontariato più intransigente, più disinteressato; e lo fanno nella loro
sede, che è stata un’aula
dell’Asilo delle Suore alle
origini, ed è oggi un moderno ed attrezzatissimo Centro Sanitario.
Perché non si può più?
Che fastidio può dare alla Regione?
E all’Europa, poi?
I dirigenti lo hanno spiegato a tutti quelli che si sono fatti vivi di persona o per
telefono.
Lo spiegano ora a mezzo stampa perché il rischio
prodotto d questa novità è
che il numero dei donatori
e delle donazioni si riduca,
mentre non si riduce di una
goccia il fabbisogno di sangue negli ospedali.
La donazione che si faceva ogni mese sulle poltrone del Centro Franco Ansalone di Piazza Cavalieri di
Vittorio Veneto si può sem-
pre fare adesso ogni giorno, dal lunedì al venerdì,
dalle 8 alle 10.30 però presso l’ospedale San Carlo.
Questo stesso ospedale, da cui provengono i medici e le infermiere che da
anni prestano l’assistenza
professionale alle donazio-
ni della domenica, non può
più fornire la propria collaborazione; le sacche di
sangue che gli venivano
portate dai volontari gaggianesi dovranno essere
raccolte nel suo centro trasfusionale.
Lo impone una direttiva
che – per garantire al di là di
ogni possibile rischio i donatori e i destinatari del loro
sangue – concentra la raccolta negli Ospedali a ciò
attrezzati e pretende dai
centri di raccolta indipendenti una serie di requisiti,
certificazioni e riconosci-
CONTO
ALLA ROVESCIA
Notte
Bianca
sul Naviglio
19
LUGLIO
2014
menti da parte dell’ASL e
della Regione che hanno
solo due centri in tutta la
Lombardia (Legnano e Parabiago).
La direttiva non arriva
come un fulmine a ciel sereno, ma all’AVIS si sentono in
regola in quanto operano
con l’ospedale San Carlo,
che (figurarsi!) ha requisiti e
certificazioni e riconoscimenti e garanzie come ogni
struttura sanitaria che si rispetti.
E invece no.
In marzo Fiorello Vicenzi, presidente e il dottor
Vincenzo Toschi, direttore
sanitario dell’AVIS di Gaggiano e dell’Ospedale San
Carlo di Milano apprendono, nel corso di un incontro
in Regione per avere conferma dell’accreditamento
ad operare, che Gaggiano è
considerato un’unità di raccolta indipendente; indipendente anche dal San
Carlo, per cui i requisiti dell’Ospedale – alla luce delle
nuove normative – non vengono riconosciuti a questo
suo braccio operativo.
Come se fossero staccati l’uno dall’altro; come se
non lavorassero assieme da
anni; come se l’uno, il San
Carlo, non controllasse i requisiti e la serietà dell’altro.
E’ davvero una brutta
sorpresa ed è impensabile
non solo produrre tutte le
certificazioni richieste dalla
normativa in poco tempo
per poter proseguire da soli: un’unità indipendente richiede un’organizzazione
costosa (le due esistenti
hanno tre o quattro impiegate a libro paga) che va oltre l’impegno dei volontari.
Il San Carlo getta la spugna: è sempre ben felice di
ricevere il sangue dei gaggianesi, ma vadano di persona a farselo togliere.
L’AVIS non ha che una
strada, se non vuole sman-
tellare il Centro che le Amministrazioni comunali succedutesi nel tempo hanno
attrezzato con lodevole impiego di mezzi. Non potendo agire da “indipendente”, chiede ai suoi superiori, l’AVIS Provinciale,
di farsi titolare dell’attività.
E’ più facile dirlo che farlo. L’AVIS Provinciale non ha
risorse, di uomini e di mezzi, infinite e già opera a
questo modo coi volontari
di Albairate che mettono a
disposizione un locale per i
prelievi e lasciano al Provinciale di portare volta per
volta tutto quello che serve.
Così, mentre sono aperte le trattative, non ci saranno a Gaggiano donazioni
né a giugno né a luglio.
Nemmeno ad agosto,
mese in cui sono da sempre
sospese.
Sarebbe bello riprendere a settembre, ma è più
probabile che non si possa
far nulla prima del prossimo
anno.
Allora si tornerà a vedere
le locandine affisse nei negozi e lo stendardo rosso
appeso agli alberi lungo la
via De Gasperi nella mattina
di donazione. Ci saranno
ancora i volontari del paese, ma ne serviranno di meno perché il personale addestrato arriverà dal Provinciale.
Come anche i panini per
rifocillare i donatori.
Ma, se si supera questo
momento, resterà quel che
conta: il momento della
donazione.
E pazienza se i “sanguis”
non saranno più quelli di
una volta.
Paolo Migliavacca
TuttoGaggiano
COMUNITA’ E TERRITORIO
14
GIUGNO 2014
L’INIZIATIVA Sarà riproposta anche dopo il cambio di amministrazione comunale?
“Negozio di casa”? Sì, grazie
Commenti positivi da parte di qualche negoziante che aveva aderito all’idea
nuovamente al progetto
Negozio di Casa che indubbiamente regala visibilità ai commercianti oltre
ad offrire scontistiche e
promozioni ai clienti”.
A credere nella validità
del progetto è anche Renato Cassani, volontario della
Bottega Equo solidale di
Gaggiano,
nonostante
l’esperienza per loro non
sia stata altrettanto positiva. «Abbiamo scelto di
aderire all’iniziativa lo
scorso dicembre con una
proposta valida fino a marzo che riguardava l’acqui-
D
are visibilità alle attività
commerciali locali ed
offrire delle occasioni di risparmio ai consumatori.
Con questo duplice obiettivo è nato, alcuni mesi fa, il
progetto “Negozio di casa” di Gaggiano. Un’iniziativa commerciale che attraverso la distribuzione gratuita di un leaflet contente
dei fac-simile di assegni da
ritagliare riportanti un valore in denaro, sotto forma di
sconto, ma anche tramite il
sito online (www.negoziodicasa.it), intende informare i cittadini delle
proposte e delle promozioni in corso.
L’operazione, che sulla
carta appare vantaggiosa
sia per il consumatore che
per il commerciante che
aderendo al progetto ha la
possibilità di farsi conoscere e di promuovere la
sua attività, in realtà è stata
accolta e sperimentata solo da pochi negozianti e
imprenditori.
Tra questi c’è il titolare
di Ottica Foto Walter di
piazza della Repubblica
che lo scorso mese di dicembre e per tutto gennaio ha deciso di avviare una
promozione su alcuni occhiali. «Ho scelto di aderire al progetto e ne sono
contento – ci spiega il
commerciante – Diverse
persone infatti sono venute da me in negozio con il
coupon interessate alla
mia proposta. Ritengo che
simili iniziative possano ripetersi due o tre volte l’anno e solo quando si ha la
possibilità di offrire al consumatore una reale occasione di risparmio. Farlo
ogni mese non avrebbe
senso. Detto questo, non
escludo in futuro di aderire
sto di panettoni del carcere di Padova. Chi veniva da
noi con il tagliando poteva
ottenere uno sconto del
10% sul prodotto. Purtroppo, però, si è presentata
solo una persona. Ritengo
che quello proposto sia un
buon progetto, che per
decollare davvero ha bisogno di una maggiore promozione e di una adesione più massiccia da parte
dei commercianti del paese.
Esistono dei prodotti
da noi che in alcuni periodi
dell’anno non hanno mercato, penso ad esempio
all’ottimo cioccolato di
Modica, e che attraverso
campagne vantaggiose
per il consumatore potremmo invece smaltire, o
ad altri prodotti che durante il periodo natalizio riusciamo a spuntare ad un
miglior prezzo e che per
questo potremmo scontare, attraverso la formula del
coupon da ritagliare e consegnare, a favore del cliente».
Marina Rosti
COME
SI GIOCA
DOVE SI
CONSEGNA
lnizia ufficialmente oggi per i lettori del nostro giornale (ed è in pratica già iniziato per i visitatori del
nostro sito www.bianews.it) il Concorso dal titolo "Con i Mondiali metti le ali", aperto a tutti.
Le schedine, debitamente
compilate, vanno consegnate:
A) nella cassetta postale
della redazione del giornale,
in Vicolo Cortazza 3
ad Abbiategrasso;
B) nella cassetta postale
all’esterno del negozio
Fotoexpress di corso Matteotti
ad Abbiategrasso
Il Concorso consiste nella capacità
dei partecipanti di prevedere risultati e punteggi delle partite del
Campionato del Mondo di Calcio
“BRAZIL 2014”.
Si comincia con le tre partite della
fase eliminatoria della Nazionale
Italiana:
Italia - Inghilterra
Italia - Costa Rica
Italia - Uruguay
Questa settimana pubblichiamo le
prime due schedine da compilare
che contengono tutte le indicazioni
fondamentali.
Fate attenzione a rispettare le date
di consegna, perché non sarà possibile conteggiare ai fini della classifica del Concorso le schedine che
arriveranno in ritardo.
La scadenza entro la quale giocare
èchiaramente indicata su ogni singola schedina.
Esaurite le partite eliminatorie, si
passa alla seconda fase del nostro
Concorso: indovinare turno dopo
turno quali sono le Nazionali che si
qualificano.
In concreto, dopo le 3 schedine con
le quali indovinare i risultati delle 3
partite dell’Italia, avremo ancora 4
schedine:
- una per indovinare le 8 squadre
che passeranno ai Quarti di Finale;
- una per indovinare le 4 squadre
che passeranno alle Semifinali;
- una per indovinare le 2 squadre
che disputeranno la Finalissima;
- una per indovinare la Nazionale
che diverrà Campione del Mondo.
Qui pubblichiamo la seconda schedina; in seguito, ne troverete 2 su
Ordine e Libertà del 20/6; 1 sul numero del 27/6; 1 sul numero del
4/7; 1 sul numero del 8/7.
VIA WEB E
WhatsApp
Sempre rispettando giorni e orari
di recapito indicati sulle schedine,
è possibile partecipare anche
in questi altri modi
A) attraverso il sito bianews.it
scrivendo i risultati richiesti
nei commenti;
B) attraverso WhatsApp
inviando i risultati richiesti
al numero 3396369925
PROVE
E PUNTI
Ricordiamo che per ogni schedina
è possibile ottenere un punteggio:
guadagna 5 punti chi indovina
l’esito delle partite dell’Italia
(vittoria, sconfitta, pareggio);
guadagna 10 punti chi indovina
l’esatto risultato finale delle
partite dell’Italia;
guadagna 10 punti per ciascuna
Nazionale indovinata
chi indica le 8 squadre che
si qualificano per i Quarti;
guadagna 15 punti per ciascuna
Nazionale indovinata
chi indica le 4 squadre che
si qualificano per le Semifinali;
guadagna 25 punti per ciascuna
Nazionale indovinata
chi indica le 2 squadre che
si qualificano per la Finalissima;
guadagna 50 punti chi indovina
la squadra Campione del Mondo;
guadagna altri 50 punti chi
indovina il risultato della FInale
compresi eventuali calci di rigore.
LA CLASSIFICA generale sarà aggiornata ogni settimana su “Ordine e Libertà” (quella finale sul numero di venerdì 18 luglio 2014)