ISTITUTO COMPRENSIVO “ NICOLINI –DI GIACOMO” VIA SOGLIANO 45 - NAPOLI Sito web: www.icnicolini.gov.it PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO P O F 2014/2015 Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento che presenta all’utenza l’insieme dei servizi e delle attività che la scuola implementa nel suo territorio. Delibera del Collegio dei docenti del 21.01.14 1 INDICE INTRODUZIONE ….......................................................................pag. 4 L’ISTITUZIONE SCOLASTICA:......................................................pag. 7 1. STORIA DELL'ISTITUTO;............................................................ pag. 8 2. IL TERRITORIO;…..................................................................... pag. 9 MISSION ....................................................................................pag. 10 LINEE GUIDA DEL PROGETTO D'ISTITUTO........................................pag. 12 STAFF DIRIGENZIALE................................................................. pag. 13 ORGANI COLLEGIALI:..................................................................... pag. 14 1. IL COLLEGIO DEI DOCENTI; .......................................................pag. 16 2. CONSIGLIO D’ISTITUTO; ….........................................................pag. 17 3. GIUNTA ESECUTIVA; …...............................................................pag. 17 ORGANIZZAZIONE DELL'ISTITUTO:................................................pag. 18 1. DIPARTIMENTI DISCIPLINARI;…..................................................pag. 19 2. I CONSIGLI DI CLASSE;…...........................................................pag. 20 3. ALUNNI; …................................................................................pag. 23 STAFF TECNICO: 1. FUNZIONI STRUMENTALI ;…....................................................... pag. 24 2. REFERENTI; …...........................................................................pag. 26 3. RESPONSABILI; ….....................................................................pag. 27 ORGANO DI GARANZIA: 1. RSU;........................................................................................pag. 28 2. RLS;.........................................................................................pag. 28 ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA: 1. SCUOLA DELL'INFANZIA;...........................................................pag. 29 2. SCUOLA PRIMARIA;...................................................................pag. 30 3. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO;...................................pag. 31 4. SUPPORTI STRUTTURALI;............................................................pag. 32 5. STRUTTURA DEL CURRICOLO ....................................................................pag. 33 IL CURRICOLO VERTICALE ..........................................................pag. 36 PROGETTO D'INCLUSIONE...........................................................pag. 38 IL PROGETTOFORMATIVO ...........................................................pag. 40 IL PERCORSO FORMATIVO TRASVERSALE.....................................pag. 41 ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA 2 1. I PROGETTI EXTRACURRICULARI;...............................................pag. 47 AZIONI PER LA CONTINUITA' 1. L' ACCOGLIENZA; .....................................................................pag. 48 2. GLI ANNI PONTE; .....................................................................pag. 49 3. L'ORIENTAMENTO; ....................................................................pag. 50 VALUTAZIONE DEGLI ESITI FORMATIVI:.......................................pag. 52 1. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI; .......................................pag. 53 2. VALUTAZIONE DELLA RELIGIONE CATTOLICA; …...........................pag. 65 3. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO; ........................................pag. 67 VALUTAZIONE DEI PROGETTI.........................................................pag. 68 AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO....................................................pag. 69 VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE ....................................pag. 70 LA FORMAZIONE..............................................................................pag. 71 1. LE ATTIVITA' PER LA FORMAZIONE ..............................................pag. 71 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ...........................pag. 72 NOTIZIE UTILI..................................................................................pag. 73 3 INTRODUZIONE Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento che connota l’identità culturale e progettuale dell’Istituto e ne esplica la progettazione curricolare, extracurricolare ed organizzativa (l’art. 3 del DPR 8 marzo 1999 n° 275 Regolamento dell’autonomia). Il POF è uno strumento di lavoro che illustra in modo esplicito le attività, i progetti e i percorsi formativi predisposti per il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici, che la scuola ha posto come traguardo della propria azione: lo sviluppo della persona umana e il suo successo formativo. Il POF dell’Istituto Comprensivo “ Nicolini-Di Giacomo” riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio in cui si colloca, coniuga gli obiettivi generali definiti a livello nazionale con quelli territoriali. I nuovi ordinamenti scolastici introdotti dalla Legge 53/2003 affidano alla scuola il compito di fornire una formazione in linea con i tempi e coerente con i bisogni degli alunni che vivono in una società che presenta sollecitazioni multiple. Le risposte della nostra scuola si orientano in due direzioni: 1. Coltivare l’io: la persona ha delle potenzialità che spesso restano sommerse e che pongono la sfida di essere recuperate e valorizzate. 2. Garantire la massima integrazione dell’alunno nella società in modo che riesca a comprendere le molteplici dinamiche, senza smarrirsi e disorientarsi. A tal fine la Scuola fornisce strumenti di alfabetizzazione culturale per formare persone competenti, abili e in grado di saper affrontare le difficoltà in modo sereno. Per far ciò la scuola si è dotata di: Strumenti di gestione interna capaci di implementare azioni efficienti ed efficaci per dare risposte concrete al mondo poliedrico e complesso che ci circonda. A tale scopo la nostra scuola, negli ultimi anni, ha intrapreso la strada della Qualità, sottoponendo ad analisi non le funzioni ma i processi, non le singole persone che svolgono un compito ma i percorsi e le procedure che l’organizzazione nel suo complesso attiva. L’azione di miglioramento, di tipo trasversale, si basa su una 4 intenzionalità positiva, che non sta a rilevare solo gli errori, i limiti dell’esecuzione ma, fa leva sull’identificazione e l’appartenenza all’istituzione, coinvolge le persone e sollecita i cambiamenti migliorativi. Strumenti di gestione dell’insegnamento/apprendimento, centrato sui bisogni formativi dell’alunno, sulle motivazioni personali in stretta correlazione con le famiglie, sulla realtà della classe in situazione, allo scopo di creare nell’allievo abilità di pensiero e di azione. La scoperta della realtà dei saperi e della conoscenza viene attivata sollecitando le energie interiori degli alunni in un processo unitario e significativo a cui concorrono tutte le discipline. L'azione formativa è costruita intorno ad un percorso che mira al dialogo, all’ascolto attivo, al superamento degli impulsi aggressivi – “EDUCARSI ALL’ALTRO”. 5 PRINCIPI A CUI SI ISPIRA L'AZIONE FORMATIVA Valorizzazione della persona Cooperazione per formare persone capaci di superare l’individualismo ed aprirsi agli altri per realizzare comunità collaborative Sviluppo dei valori della cultura e della convivenza civile Integralità della formazione dimensioni della personalità rivolta alle molteplici Garanzia di pari opportunità educativo – formative c Unitarietà del percorso formativo attraverso azioni di raccordo fra i tre ordini di scuola e tra le aree disciplinari Progettualità educativa adeguata alle esigenze evolutive degli alunni Didattica operativa con il supporto dell’informazione e della comunicazione delle tecnologie Qualità del servizio intesa come miglioramento continuo e attenzione agli utenti Organizzazione flessibile, efficace ed economica 6 L’ISTITUZIONE SCOLASTICA ISTITUTO COMPRENSIVO “ NICOLINI-DI GIACOMO” Sede Centrale - Via Sogliano 45, 80141 Tel/ Fax 0817513142 Napoli Plesso Di Giacomo- Vico S.Eframo vecchio 11/A, 80137 Napoli Tel/ Fax 081441844 Plesso Infanzia/Primaria – Via M. A. Severino 28, 80137 Napoli Tel/ Fax 0815990322 e-mail:[email protected] codice istituto: naic 8E800L 7 STORIA DELL’ISTITUTO Nel settembre del 2013 l’Istituto Comprensivo “F. Nicolini” si trasforma in Istituto Comprensivo “Nicolini-Di Giacomo, in seguito all’accorpamento di tre realtà scolastiche già presenti sul territorio: La sede centrale “Nicolini” sita in Via A. Sogliano, 45; il plesso Infanzia e Primaria sito in via M. A. Severino. la S.M.S. “Di Giacomo” sita in vico S. Eframo Vecchio Attualmente, dunque, il nostro Istituto comprende: una Scuola dell’Infanzia; una Scuola Primaria; una Scuola Secondaria di I grado dislocata su due sedi. Dall’anno scolastico 2000-2001 all’anno scolastico 2003-2004 il nostro Istituto si articolava su tre sedi: la sede centrale sita in via Nicola Nicolini e due plessi distaccati; le tre strutture gravitavano tutte intorno alla piazza Ottocalli (Quartiere S. Carlo all’Arena) con una sostanziale omogeneità di utenza, sia per quanto riguarda l’ ambiente socio-economico di provenienza sia per quanto riguarda i bisogni e le aspettative. A seguito della consegna del nuovo edificio di via Sogliano 45, dall’anno scolastico 2004-2005 il nostro istituto si è articolato su due sole sedi: la scuola secondaria di primo grado ospitata tutta nella nuova sede ed il plesso staccato, sito in via M. A. Severino n 28, dove sono ospitate la scuola dell’infanzia e la scuola primaria. Dal 1 settembre del 2013, a seguito dell’accorpamento con la S.M.S. Di Giacomo, il nostro istituto opera su tre sedi: la scuola dell’infanzia e primaria in via M. A. Severino,la scuola secondaria di primo grado della sede centrale in via Sogliano e la scuola secondaria di primo grado del plesso Di Giacomo in vico S. Eframo vecchio. Per evitare che si possano creare ‘scollamenti’ tra le tre strutture scolastiche, i docenti dei tre ordini di scuola riservano una grande attenzione al problema della “continuità verticale”, elaborando di anno in anno progetti specifici. Oggi l’Istituto vive al suo interno un sinergico dinamismo tra i tre livelli scolastici 8 contigui della scuola dell’Infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado. 9 IL TERRITORIO L’Istituto comprensivo “Nicolini – Di Giacomo” opera su un territorio particolarmente deprivato da un punto di vista culturale e sociale, con carenze nei trasporti, nei servizi e nelle attività ricreative e sul quale sono limitate le possibilità d’impiego del tempo libero. Scarse risorse, lavoro nero, disoccupazione, emarginazione sono quindi la realtà prevalente in cui si muovono tanti giovani che spesso affidano alla scuola la speranza di mutare un quotidiano mediocre in un futuro migliore. Va sottolineata, comunque, la presenza di alunni provenienti da contesti familiari socio-economici diversi che confluiscono presso il nostro istituto in quanto abbraccia una zona molto ampia della III Municipalità. L’analisi del contesto territoriale ci ha permesso di individuare i bisogni dei nostri alunni, a cui la scuola può tentare di rispondere: Trovare nella scuola un ambiente accogliente, un’atmosfera di accettazione, di conferma, di fiducia e di collaborazione; Conoscere meglio, valorizzare, vivere, trasmettere le esperienze e gli aspetti positivi della cultura locale attraverso l’attenzione alla realtà sociale; Compensare le carenze del territorio (chiusura, isolamento, inadeguato utilizzo del tempo libero, assenza di idonee opportunità educative) attraverso la formazione alla vita relazionale; Favorire la collaborazione e lo scambio tra scuola e territorio (Enti, Associazioni, Famiglie) attraverso la formazione di rapporti scuolafamiglia-territorio; Essere protagonisti nell'apprendimento, con l’acquisizione di abilità operative gratificanti per una migliore accettazione del proprio io e degli altri; Essere consapevoli delle proprie capacità e attitudini. 10 MISSION La scuola come ambiente di vita, di relazione e di formazione, in cui si valorizzano le diversità, si mira all’integrazione e si pone come esperienza decisiva per lo sviluppo sociale il consolidamento dell’identità personale e lo sviluppo intellettuale. 11 12 MISSION 13 LINEE GUIDA DEL PROGETTO D'ISTITUTO Accogliere gli alunni con la loro personalità ed il loro patrimonio di esperienze e conoscenze; Accompagnarli nel percorso di crescita e di maturazione, assicurando la possibilità di raggiungere il successo formativo; Garantire agli informazione; studenti e alle famiglie trasparenza nell’ Operare in modo che, nel rispetto della libertà di insegnamento, le programmazioni di tutte le classi vengano effettuate con le stesse modalità; Promuovere l’aggiornamento e la formazione continua in servizio del personale dell’istituto, per consentire un costante sviluppo della sua professionalità; Garantire la qualità dei Servizi d’Istituto; Garantire la qualità delle funzioni e dei compiti non istituzionali, ma organizzativi e qualificanti l’istituzione scolastica; Garantire uniformità ed integrità dell'offerta formativa; Garantire uniformità e integrità dell'offerta formativa; Prevenire il fenomeno dell’abbandono e della dispersione scolastica orientando e motivando in itinere lo studente al fine di compensare i deficit sociali, affettivi e cognitivi, nell’ottica del raggiungimento del successo scolastico e formativo; Garantire agli studenti l’educazione alla salute, alla solidarietà e alle pari opportunità, per una migliore qualità di vita scolastica; Favorire le politiche dell'inclusione. Sviluppare una dimensione europea nella formazione e nell’orientamento promuovendo l’acquisizione di competenze chiave in funzione delle esigenze della società e delle innovazioni tecnologiche. 14 STAFF DIRIGENZIALE DIRIGENTE SCOLASTICA Prof. ssa Giuseppina Maria Wally Crocenti COLLABORATRICE CON FUNZIONI VICARIE Prof. ssa Elisabetta Di Martino SECONDA COLLABORATRICE Prof. ssa Annamaria Marchese RESPONSABILE DI PLESSO Ins. Patrizia Di Napoli DIRETTORE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Dott. ssa Laura Cacace 15 ORGANI COLLEGIALI Gli organi collegiali della scuola, che prevedono sempre la presenza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra la scuola e il territorio. Il Consiglio di intersezione (Scuola dell’Infanzia) è costituito da: Dirigente scolastico (o un suo delegato) e tutti i docenti Un rappresentante dei genitori per sezione Il Consiglio di Interclasse (Scuola Primaria) Dirigente scolastico (o un suo delegato) e tutti i docenti Un rappresentante dei genitori di ciascuna classe Il Consiglio di classe (Scuola Secondaria di I grado) Dirigente scolastico (o un suo delegato) e tutti i docenti della classe Quattro rappresentanti dei genitori I consigli di classe, interclasse, intersezione sono finalizzati ad assicurare i raccordi interdisciplinari e ad adottare gli interventi educativi più idonei per promuovere la formazione civile, sociale e morale. Si avvalgono del contributo propositivo ed operativo di tutti i docenti e dei rappresentanti dei genitori. A scansione quadrimestrale, rilevano l’andamento didattico-educativo della classe/sezione, definiscono azioni di potenziamento/recupero, per garantire ad ogni alunno il successo formativo, valorizzando le potenzialità individuali. Con tale cadenza, si procede anche alla regolazione dei percorsi didattici. Il Consiglio di Intersezione, il Consiglio di interclasse, il Consiglio di classe hanno la funzione di: Formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica nonché a iniziative di sperimentazione Agevolare i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni Decidere in merito ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti Procedere alla valutazione periodica degli studenti (con la sola presenza dei docenti e del dirigente scolastico) Il Consiglio di Istituto “Organo di Governo che esercita le funzioni di indirizzo politico-amm.vo, definisce obiettivi e programmi e verifica la rispondenza dei risultati, mentre ai 16 dirigenti spetta l’adozione di atti e provvedimenti, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa” ( art. 4 D. Lgs 165/01). Il C.d.I prevede al suo interno, di norma, la presenza di rappresentanti di tutte le realtà operanti nella scuola e fissa gli obiettivi generali di tutte le attività che la scuola mette in opera Gli atti fondamentali di indirizzo e di scelta sono l’adozione del POF e l’approvazione del PROGRAMMA ANNUALE Gli atti fondamentali di controllo sono LE VERIFICHE E LE MODIFICHE e IL CONTO CONSUNTIVO Il Collegio dei Docenti Tra gli organi collegiali della scuola, è quello che ha la responsabilità dell’impostazione didattico-educativa, in rapporto alle particolari esigenze dell’istituzione scolastica e in armonia con le decisioni del consiglio di circolo o di istituto. Esso mantiene competenza esclusiva per quanto attiene agli aspetti pedagogico-formativi e all’organizzazione didattica e concorre comunque, con autonome deliberazioni, alle attività di progettazione a livello d’istituto e di programmazione educativa e didattica Il collegio dei docenti è costituito da tutti i docenti in servizio nel circolo o nell’istituto ed è presieduto dal dirigente scolastico; ne fanno parte anche i supplenti temporanei, limitatamente alla durata della supplenza. È costituito, in seduta plenaria, da tutti i docenti dell’Istituto Delibera in materia didattica e pianifica le programmazioni educative Il Dirigente Scolastico Assicura la gestione unitaria dell’istituzione di cui ha la legale rappresentanza Quale membro di diritto del C.d.I., deve raccordare tra loro tutti i membri appartenenti a componenti diverse Ha l’obbligo di valutare e controllare la legittimità delle deliberazioni del Consiglio ed impedirne la esecutività in caso di palese illegittimità. Ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, avvalendosi della collaborazione di alcuni docenti dei tre ordini di scuola 17 Il DSGA Sovrintende, promuove, coordina e gestisce i servizi amministrativi, generali e tecnici e risponde della sua attività, espletata in completa autonomia operativa, al Ds Cura gli aspetti relativi alla gestione finanziaria dell’Istituto 18 COLLEGIO DOCENTI 22 16 111 13 22 111 19 IL CONSIGLIO D’ISTITUTO E LA GIUNTA ESECUTIVA (TRIENNIO 2013 – 2016) CONSIGLIO D'ISTITUTO D.S. Prof.ssa Crocenti Giuseppina Maria Wally D.S.G.A. Dott.ssa Cacace Laura Presidente Sig.ra Ferrara Giovanna GIUNTA ESECUTIVA Sig.ra Di Napoli Lucia Sig.ra Menichini Tiziana Sig.ra Ausanio Daniela D.S. Prof.ssa Crocenti Sig.ra Del Duca Luisa Giuseppina Maria Wally Sig.ra Alati Emiliana D.S.G.A. Dott.ssa Cacace Laura Sig.ra Colucci Orianna Prof.ssa Di Martino Elisabtta Sig.De Luca Gennaro Sig.ra Colucci Oriana Ins.Cocco Lucia Sig.ra Menichini Tiziana Ins. Impagliazzo Cira Sig.ra Rusciano Annamaria Prof.ssa Marchese Annamaria Prof.ssa Di Martino Elisabetta Prof.ssa Grimaldi Irma Prof.ssa Porrazzo Amalia Prof. Fiorito Giuseppe Prof. Vitale Gaetano Sig.ra Rusciano Anna Maria 20 ORGANIZZAZIONE DELL'ISTITUTO I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Sono articolazioni funzionali periodicamente verificano il azioni/obiettivi: del Collegio dei docenti di cui percorso attraverso le seguenti - Predisposizioni delle Unità di apprendimento Attenzione ai prerequisiti posseduti dagli allievi; Aggancio all’esperienza dell’allievo; Identificazione di nuclei essenziali e concetti ordinatori generali delle discipline; - Verifica e controllo della significatività culturale; - Valenza formativa dei contenuti; - Accertamento periodico delle linee generali di metodologia didattica; - Valutazione degli apprendimenti 21 Dipartimento area linguistico-espressiva Docenti di lettere, religione e scuola primaria Coordinatori: Prof.ssa La Matta Giuliana; Prof.ssa Di Pietro Fiorella; Prof.ssa Matafora Tiziana (scuola secondaria di primo grado) Dipartimento area tecnico-scientifica Docenti di scienze matematiche, di tecnologia , scienze motorie e scuola primaria Coordinatore: Prof.ssa Boccia Eleonora, Petriccione Roberta(scuola secondaria di primo grado) Dipartimento area lingue comunitarie Docenti di inglese , di francese, di spagnolo e di scuola primaria Coordinatore: Prof.ssa Minolfi Angela (scuola secondaria primo grado) Dipartimento area linguaggi non verbali Docenti di musica, di strumento,di arte e immagine, di scuola primaria Coordinatore: Prof. Fiorito Giuseppe (scuola secondaria primo grado) Dipartimento area continuità infanzia e primaria Docenti di scuola primaria di scuola dell’infanzia Coordinatore: Ins. Impagliazzo Cira (scuola dell’infanzia) 22 I CONSIGLI DI CLASSE I CONSIGLI DI CLASSE 1.Definiscono gli obiettivi educativi, desunti dalla realtà della classe, attraverso: - diagnosi e verifiche periodiche degli apprendimenti - programmazione operativa 2.Elaborano il percorso metacognitivo e aiutano l’allievo ad identificare le strategie euristiche idonee allo studio delle discipline; guidano l’alunno all’analisi e al miglioramento del metodo di studio (modi, tempi, impegni) attraverso: - riflessioni guidate questionari di rilevazione autoanalisi proposizione di modelli dell’apprendimento COORDINATORI DI CLASSE Un ruolo di rilievo è svolto dai coordinatori di classe; essi sono punto di riferimento per il Consiglio, raccolgono dati e informazioni sull’andamento delle attività didattiche, sul profitto e il comportamento degli alunni, svolgono funzioni di guida, orientamento e assistenza agli alunni, tengono informati i genitori, predispongono tabelle di sintesi utili per le valutazioni periodiche, soprattutto quadrimestrali e finali, si fanno promotori di attività educative rilevanti, redigono le relazioni finali. 23 Sede centrale “ Nicolini” Coordinatore 1° sez A: Prof.ssa Alaia Maria Luisa Coordinatore 2° sez A: Prof.ssa Grimaldi Irma Coordinatore 3° sez A: Prof.ssa D’Angelo Marisa Coordinatore 1° sez B: Prof.ssa Bellitti Maria Rosaria Coordinatore 2° sez B: Prof.ssa Matafora Tiziana Coordinatore 3° sez B: Prof.ssa Caiazza Paola Coordinatore 1° sez C: Prof.ssa Scognamiglio Teresa Coordinatore 2° sez C: Prof.ssa Sansone Maria Coordinatore 3° sez C: Prof.ssa Dragotti Immacolata Coordinatore 1° sez D: Prof. Cava Antonio Coordinatore 2° sez D: Prof.Castiello Bruno Coordinatore 3° sez D: Prof.ssa Caliano Barbara Coordinatore 1° sez E: Prof.ssa Di Stasio Assunta Coordinatore 2° sez E: Prof.ssa Marino Maria Pia Coordinatore 3° sez E: Prof.ssa Barisani Marta Coordinatore 1° sez F: Prof.ssa Di Martino Elisabetta Coordinatore 2° sez F: Prof.ssa Triminì Sara Coordinatore 3° sez F: Prof.ssa La Matta Giuliana Coordinatore 3° sez G:Prof.ssa Scotellaro Ester Coordinatore 1° sez H: Prof.ssa Giuliano Coordinatore 3 ° sez H:Prof.ssa Del Gaudio Antonella Coordinatore 1° sez I: Prof.ssa Boccia Eleonora Coordinatore 2° sez I: Prof.ssa Ruggieri Sandra Coordinatore 3° sez I: Prof.ssa Porrazzo Amalia 24 Plesso Di Giacomo Coordinatore 1° sez A: Prof.ssa Palmieri Luana Coordinatore 2° sez A: Prof.ssa Murru Rita Coordinatore 3° sez A: Prof.ssa Martignetti Maria Grazia Coordinatore 1° sez B: Prof.ssa Vardaro Angelina Coordinatore 2° sez B: Prof.ssa Sirignano Patrizia Coordinatore 3° sez B: Prof.ssa Agoretti Carmela Coordinatore 1° sez C: Prof.ssa Di Nuzzo Gilda Coordinatore 2° sez C: Prof.ssa Scognamiglio Annalisa Coordinatore 3° sez C: Prof.ssa Giustiniani Rosaria Coordinatore 1° sez D: Prof.ssa Minolfi Angela Coordinatore 2° sez D:Prof,ssa Marsilia Silvana Coordinatore 3° sez D:Prof,ssa Principe Erminia Coordinatore 1° sez E: Prof.ssa Bianchini Maria Luisa Coordinatore 2° sez E: Prof.ssa Procaccino Antonella Coordinatore 3° sez E: Prof.ssa Fierro Antonietta Coordinatore 1° sez F: Prof.ssa Petricciuolo Roberta Coordinatore 2° sez F: Prof.ssa Di Pietro Fiorella Coordinatore 3 ° sez F:Prof.ssa Grappone Alessandra Coordinatore 2° sez G: Prof.ssa Stolfa Fulvia Coordinatore 3° sez G: Prof.ssa Rinaldi Coordinatore 3° sez H: Prof.ssa D’Antonio Mirella 25 ALUNNI Alunni ca 997 Due sezioni ad indirizzo musicale Alunni ca 226 Alunni ca 125 26 STAFF TECNICO FUNZIONI STRUMENTALI Area 1 – GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (PROF.SSA PORRAZZO AMALIA) Gestione e valutazione del P.O.F.. Coordinamento delle attività del POF, completamento e consegna dello stesso in versione integrale ,in brochure. Organizzazione temporale dei diversi progetti approvati Coordinamento dei progetti e delle attività extrascolastiche Sintesi finale dei progetti effettivamente svolti Coordinamento delle attività dei Dipartimenti disciplinari Collaborare con lo staff in attività organizzative Area 2 – GESTIONE POF SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA (INS. IMPAGLIAZZO CIRA) Coordinamento attività scuola infanzia e primaria Aggiornamento POF infanzia e primaria Gestione progetto Continuità e integrazione scolastica Infanzia Primaria Progettazione extracurricolare infanzia e primaria Coordinamento piano didattiche di e visite guidate infanzia e primaria Propone modelli di uscite valutazione sistema (predisposizione ed elaborazione questionari, predisposizione dei risultati etc.) Coordinamento delle attività rappresentazioni dei Dipartimenti grafiche disciplinari Partecipa alla formazione classi Propone modelli di valutazione di sistema (predisposizione ed elaborazione questionari, predisposizione rappresentazioni grafiche dei risultati etc.) 27 Partecipa alla formazione classi Area 3 – SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI PROF. BALDASSARRI SERGIO –PROF. FIORITO GIUSEPPE Gestione, monitoraggio e catalogazione delle risorse informatiche dell’Istituto(hardware e software) Promozione e coordinamento delle attività per uso delle nuove tecnologie applicate alla didattica( lavagne multimediali- aule multimediali) Responsabile della rete LAN e Wi-Fi Supporto docenti registro on-line Area 4 – SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI (PROF.SSA GRIMALDI IRMA) Gestione del processo adozione libri di testo Produzione e diffusione materiali didattici Sostegno ai docenti relativamente al supporto cartaceo Avanza proposte di formazione e di aggiornamento del personale docente e non docente INVALSI E VALUTAZIONE (PROF.SSA GRAPPONE ALESSANDRA) Coordinamento delle attività relative all’Invalsi Analisi dei risultati restituiti e comunicazione al Collegio docenti Referente per la valutazione Supporto didattico ai docenti per la valutazione e relativa produzione di file Area 2 – GESTIONE POF SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA (PROF.SSA IMPAGLIAZZO CIRA) 28 Area 5 – VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI (PROF.SSA BELLITTI MARIAROSARIA) Coordinamento, realizzazione e verifica degli apprendimenti di matematica Realizzazione di prove di controllo/verifica degli apprendimenti degli studenti Monitoraggio, rilevazione ed elaborazione statistica dei risultati scolastici Area 6 – INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI (PROF.SSA TRIMINI’ SARA- BAIANO MARIA ROSARIA) Gestione e coordinamento degli interventi di continuità e orientamento tra scuola secondaria di primo grado e secondo grado Continuità ( favorire un percorso formativo unitario fra i diversi ordini di scuola) Orientamento (realizzazione di un progetto di orientamento ) Partecipa alla formazione classi (PROF.SSA FIERRO ANTONIETTA) Gestione e coordinamento dell’organizzazione delle visite guidate e del viaggio d’istruzione scuola secondaria di 1° grado 29 Area 7 – INTERVENTI PER IL DISAGIO-INTEGRAZIONE E DIVERSAMENTEABILI (PROF. SSA SEPE ANNABELLA-PROF.SSA SARNACCHIARO SILVANAINS. NAPPI PAOLA) Gestione e realizzazione di progetti di integrazione degli alunni diversabili Coordinamento delle attività e dei gruppi di lavoro relativi alla disabilità( GLH operativi e d’Istituto) Controllo, aggiornamento e archiviazione della documentazione relativa ai disabili Coordinamento dei PEI degli alunni diversabili Partecipa alla formazione classi Area 8 – RECUPERO DELLE DIFFICOLTA’-BES E DISPERSIONE (PROF. SSA DI PIETRO FIORELLA) Coordinamento di progetti connessi alle problematiche degli alunni a rischio dispersione e DSA Coordinamento di rapporti con Enti pubblici e altre Agenzie educative per quanto attiene all’area del disagio e della dispersione scolastica(in particolare: individuazione alunni inadempienti;atti relativi alla loro segnalazione agli Enti competenti) Coordinamento dei PEP per gli alunni DSA Realizzare interventi di prevenzione e/o recupero a favore degli alunni con difficoltà nella letto-scrittura e nella discalculia Partecipa alla formazione classi 30 REFERENTI Referente educazione all’ambiente e alla salute (PETRICCIUOLO) Referente laboratorio scienze scuola secondaria (BELLITTI-DI NUZZO) Referente laboratorio di scienze scuola primaria (CARDILLO) Referente sicurezza (CASTIELLO) Referente laboratorio informatica scuola primaria (NAPPI) Sala ping-pong Referente visite guidate scuola secondaria (SODANO) Sala ping-pong Referente visite guidate primaria – infanzia (DI PAOLO) Referente per la Valutazione scuola secondaria( TRIMINI’) Referente alla legalità (CARBONE) Referente laboratorio linguistico scuola secondaria (CASTIELLO) Referente palestra scuola secondaria (CARBONE-VITALE) Referente palestra scuola primaria (PAGANO) Referenti laboratorio musicale scuola secondaria ( FELLECA-BARTOLOTTA) Referente biblioteca scuola secondaria (LA MATTA-MARTIGNETTI) Referente commissione elettorale (CASTIELLO) Referente Trinity (BORRIELLO) Coordinamento didattico scuola secondaria (BIANCHINI) Referente Continuità (ESPOSITO D.) 31 RESPONSABILI Responsabile scuola dell'infanzia (Ins. Flaminio ) RESPONSABILI 32 ORGANOR.DI S.GARANZIA U. Docente Paola Nappi Signor Antonio Carato R.L.S. Docente Paola Nappi 33 ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA SCUOLA DELL'INFANZIA IL TEMPO SCUOLA: è determinato dalla scelta delle famiglie, che hanno optato per un'offerta formativa pari a 40 ore settimanali. L'orario è articolato su cinque giorni settimanali con il sabato libero I bambini usufruiscono del servizio mensa erogato dal Comune dalla metà di ottobre alla metà di giugno. Nei periodi in cui non è attivo il servizio mensa: Ingresso dalle ore 8:00 alle 9:00 Uscita dalle ore 12:45 alle 13:00 Nei periodi in cui è attivo il servizio mensa: Ingresso dalle ore 8:00 alle 9:00 Uscita dalle ore 15:30 alle ore 16:00 34 SCUOLA PRIMARIA IL TEMPO SCUOLA: l'offerta formativa (come da normativa vigente) prevede l'erogazione di attività didattiche pari a 27 ore settimanali per le classi prime, seconde, terze, quarte e quinte. L'orario è articolato su cinque giorni settimanali con il sabato libero. I bambini usufruiscono del servizio mensa erogato dal Comune dalla metà di ottobre alla fine di maggio. Le Classi prime e seconde funzionano a 27 ore settimanali su 5 giorni senza prolungati. Le classi terze, quarte e quinte funzionano a 27 ore settimanali su 5 giorni con un solo prolungato. 35 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO IL TEMPO SCUOLA: 30 ore settimanali su cinque giorni Dal lunedì al venerdì: Ingresso ore 8,00 uscita ore 14,00 La sezione ad indirizzo musicale funziona a 32 ore settimanali 36 SUPPORTI STRUTTURALI La Sede centrale”Nicolini” ed il Plesso” Di Giacomo “dispongono di un edificio proprio, su tre piani, circondato da spazi esterni non attrezzati per attività sportive. Sono dotati, inoltre,di: Aule ordinarie Biblioteca Laboratorio musicale Laboratorio linguistico Aule multimediali Laboratorio di scienze Aule Video Aule L.I.M. Sala docenti Aule sostegno Palestre Sala ping-pong Sala teatro utilizzate anche per attività di drammatizzazione, essendo fornita di un palcoscenico fisso Il plesso “Severino” dispone di un edificio proprio su due piani e circondato da spazi esterni. La sede è dotata, oltre alle aule ordinarie, di: Laboratorio di scienze Laboratorio d'informatica SUSSIDI Lavagne luminose, lavagne interattive multimediali, proiettori di diapositive, registratori, telecamera VHS, macchina fotografica digitale. Tutte le aule della sede centrale sono dotate di cablaggio per il collegamento ad internet FUNZIONALITA' AMBIENTALE Sono garantite: Pulizia, igiene e sicurezza ambientale Dotazione di arredi nelle aule e nei bagni Eliminazione di barriere architettoniche negli spazi esterni 37 STRUTTURA DEL CURRICOLO Dal 2009-2010 la Scuola dell’Infanzia, la Scuola primaria e la Scuola secondaria, in conformità con l’Atto di indirizzo emanato dal MIUR in data 8 settembre 2009, hanno avviato il percorso di armonizzazione delle Indicazioni Nazionali per i piani di studio personalizzati di cui al D. L.vo 59/2004 con le Indicazioni nazionali per il curricolo di cui al D. M. del 31/7/2007e con le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo del settembre 2012. Il curricolo tiene conto delle recenti disposizioni sull’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico fornite dal D. L.vo 189/ del 20 marzo 2009. In particolare, il processo formativo mira all’acquisizione delle competenze in uscita nei tre ordini di scuola. L’Istituto Comprensivo “Nicolini-Di Giacomo”, autonomamente, pianifica e attiva OFP (Obiettivi Formativi Personalizzati), percorsi flessibili che valorizzano le diversità degli allievi. L’impianto curricolare dell'istituto si articola in tre dimensioni, ognuna con una sua specificità, complementare ad un disegno organico di formazione, che mira a risolvere, al suo interno, i problemi connessi al successo formativo di ogni alunno. DIMENSIONE DISCIPLINARE: L’incontro dell’alunno con i saperi essenziali e le forme culturali in cui si esprime la nostra civiltà avviene all’interno dei nuclei fondanti sottesi alle discipline di studio. In questo ambito l’alunno acquisisce linguaggi, strumenti concettuali, metodi di indagine, abilità e competenze. È il dominio della cognitività strutturata in cui l’insegnante è la guida. DIMENSIONE EDUCATIVA: la concreta situazione della classe, ricca di fermenti vitali e di problematicità esistenziali, costituisce il luogo elettivo in cui atteggiamenti e comportamenti possono strutturarsi e destrutturarsi in sentimenti e azioni utili all’esercizio di una cittadinanza attiva e responsabile. È il luogo in cui si portano a maturazione capacità comunicative, decisionali e relazionali. È il dominio dell’affettività coniugata con la razionalità educativa, in cui l’insegnante è il compagno di viaggio più esperto. DIMENSIONE METACOGNITIVA: l’acquisizione di conoscenze e competenze plurime richiede una mente organizzata, capace di interrogarsi e prendere atto delle sue modalità di funzionamento e dello stile di apprendimento prevalente. Il rispetto dei tempi, le motivazioni personali, l’investimento di energia emotiva e le condizioni per attivarle, il riconoscimento di debiti e lacune nella 38 preparazione costituiscono gli elementi di estrema rilevanza per condurre al successo formativo. Curricolo obbligatorio della scuola primaria: Discipline Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 ITALIANO 8 8 7 7 7 STORIA 1 1 1 1 1 GEOGRAFIA 1 1 1 1 1 INGLESE 1 2 3 3 3 MATEMATICA 8 7 7 7 7 SCIENZE 1 1 1 1 1 ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 SCIENZE MOT. E SPORTIVE* 2 2 2 2 2 MUSICA 1 1 1 1 1 RELIGIONE 2 2 2 2 2 *L’attribuzione delle due ore settimanali alla pratica delle scienze motorie e sportive è subordinata alla realizzazione del progetto di alfabetizzazione motoria; nei periodi in cui il progetto non è svolto il curricolo della scuola primaria prevede una sola ora di scienze motorie e sportive mentre l’altra ora sarà svolta dal docente d’italiano. 39 Curricolo obbligatorio della scuola secondaria: DISCIPLINE ORE ITALIANO 6 APPROFONDIMENTO LINGUISTICO /LETTERARIO 1 GEOGRAFIA, STORIA 3 LINGUA INGLESE 3 LINGUA FRANCESE/SPAGNOLO 2 MATEMATICA 4 SCIENZE 2 ARTE E IMMAGINE 2 TECNOLOGIA 2 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 MUSICA 2 RELIGIONE 1 TOTALE ATTIVITA’ DIDATTICA 30 La lingua Spagnola è prevista nelle sez. A-B-C del plesso “DI Giacomo Nella scuola secondaria di I grado tutte le discipline utilizzano il laboratorio di tecnologie multimediali per l’applicazione dei software di base. I docenti di scienze matematiche e di tecnologia curano l’insegnamento dei concetti base dell’informatica. Curricolo locale pari al 10% del monte orario annuale di ogni disciplina sarà utilizzato per svolgere attività di recupero. Le attività integrative (quota di flessibilità del 10% del curricolo – Art.9 DPR n. 275 dell’8/3/99) si svolgeranno durante l’ordinario orario delle lezioni. L’impianto didattico-organizzativo è articolato per gruppi classe al fine di assicurare l’erogazione di interventi didattici funzionali alle situazioni personali degli alunni. Le modalità di articolazione, che possono variare nel corso dell’anno, sono definite in sede di programmazione dai Consigli di classe. 40 CURRICOLO VERTICALE Per dare unitarietà e significatività al curricolo di base dai 3 ai 14 anni si fa riferimento allo statuto epistemologico delle discipline di studio, per ognuna delle quali vengono individuati la struttura di fondo e i concetti ordinatori. Ciò nella convinzione che la strutturazione della mente e della personalità dell’alunno passi attraverso la trattazione di un oggetto chiaro di studio, l’acquisizione di linguaggi e l’uso di metodi d’indagine progressivamente più specifici. In coerenza con l’evoluzione delle rappresentazioni mentali, nella scuola dell’infanzia l’insegnamento è organizzato per nuclei tematici; nella scuola primaria e nella scuola secondaria l’insegnamento è organizzato per discipline che si collegano su nuclei tematici e su obiettivi formativi derivanti anche dalle concrete situazioni della classe. Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, già elementare e media. Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborazione del senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura. INFANZIA Il processo educativo promosso nella scuola dell’infanzia concorre, nell’ambito del sistema di istruzione e di formazione del Paese, alla formazione integrale della personalità dei bambini quali soggetti liberi, responsabili, critici ed attivamente partecipi alla vita della comunità locale, nazionale, europea ed internazionale. Tale processo, mediante apposite e qualificate attività educative e didattiche, esercita e valorizza al massimo le capacità affettive, psicomotorie, cognitive, operative, sociali, morali e religiose dei bambini e le trasforma in competenze che appartengono al loro essere personale e che questi poi impiegano con naturalezza nelle diverse situazioni di vita. 41 SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello della impostazione trasmissiva. Rispetto al primo, le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative. I problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari interessati dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine e di cerniera fra discipline. Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate a trovare interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze disciplinari e a formulare in modo adeguato i problemi complessi posti dalla condizione umana e dallo stesso sapere nel mondo attuale. Per l'anno scolastico 2014-2015 si è provveduto alla individuazione delle competenze per campi di esperienza per la scuola dell'infanzia e per discipline per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. 42 PROGETTO DI INCLUSIONE Il nostro Istituto riserva un’ attenzione particolare agli alunni diversamente abili o DSA, in condizioni di svantaggio culturale dovute a situazioni familiari deprivate, a scarsa scolarizzazione pregressa o a provenienza culturale diversa. Sono finalità della scuola promuovere il pieno sviluppo della persona attraverso l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità, autonomia, nei margini delle capacità individuali, concorrere con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza, curare l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, prevenire l’evasione dell’obbligo scolastico, contrastare la dispersione e perseguire con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di Istruzione mediante interventi specifici da attuare sullo sfondo costante e imprescindibile dell’istruzione e della socializzazione. I principi didattici ed organizzativi prioritari sono: individuare reali momenti di integrazione per gli alunni diversamente abili; avere contatti periodici con le famiglie , con i responsabili delle strutture riabilitative che hanno in carico i bambini e con i loro terapisti; dotarsi di attrezzature (computer, software particolari …..), materiale strutturato e materiale di facile consumo che agevolino il lavoro scolastico dell’alunno diversamente abile e del DSA; predisporre le condizioni affinché possano essere realizzate attività e interventi utili al raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni diversamente abili e DSA. Perseguire integrazione, uniformità di obiettivi e di finalità tali da superare il particolarismo legato alla singola disciplina. Finalità specifiche di Scuola primaria/Scuola Infanzia : promuovere l’inclusione sociale e scolastica degli alunni diversamente abili; promuovere la motivazione all’apprendimento; migliorare il livello di autonomia degli alunni; sviluppare le abilità di: ◦ coordinazione dinamico – generale, ◦ coordinazione oculo – manuale, ◦ orientamento spaziale – temporale; ◦ attenzione e concentrazione; promuovere un comportamento rispettoso delle regole; sviluppare le abilità di comunicazione orali e scritte; adattare le strategie didattiche ai bisogni degli alunni; Finalità specifiche della Scuola secondaria di primo grado: migliorare la motivazione all’apprendimento; promuovere un comportamento rispettoso delle regole; 43 recuperare e consolidare le abilità di comunicazione; favorire l’acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé per aumentare l’autostima necessaria ad instaurare un adeguato rapporto con il gruppo dei pari e con gli adulti; recuperare le abilità di lettura e scrittura; favorire i processi di attenzione e di concentrazione; aiutare l’alunno diversamente abile e DSA ad orientarsi nella scelte da intraprendere nel passaggio alla scuola secondaria di secondo grado. Le Metodologie attività di affiancamento all’interno della classe; attività svolte in piccolo gruppo; attività di laboratorio svolte a classi aperte; momenti di insegnamento individualizzati; per la scuola primaria anche attività di laboratorio in cui gruppi misti di alunni vivono momenti dedicati all’espressività corporea, grafica e manipolativa. Problem solving Apprendimento cooperativo tra pari Gli strumenti principalmente utilizzati per le attività didattiche sono: schede di lavoro strutturate; PC ; libri; materiale di facile consumo (colori a dita, pastelli a cera, carta collage, carta crespa, pongo, das); quaderni operativi; materiale strutturato (abaco, giochi didattici); Gli spazi Aule, laboratori, spazi strutturati LIM Verifica e valutazione la valutazione sarà periodica e farà riferimento ai seguenti indicatori: Inserimento nel gruppo classe. Grado di socializzazione raggiunto. Comportamento e rispetto delle regole. Autonomia personale. Grado di attenzione e livello di impegno nelle attività. Competenze acquisite e profitto scolastico (in relazione alle potenzialità e capacità personali). 44 IL PROGETTO FORMATIVO In conformità con le indicazioni ministeriali, le discipline riservano il 90% del monte ore annuale alla quota nazionale e il 10% alla quota locale. Il nostro Istituto, conscio che il territorio è il luogo in cui nasce e si struttura la storia personale di ogni individuo ed in cui si creano sinergie tra ambiente, istituzioni e servizi, ha voluto porre particolare attenzione alle caratteristiche intrinseche del territorio, che presenta numerose carenze sia culturali, sia sociali. Da tale consapevolezza nasce la scelta di destinare il 10% della quota locale ad attività di recupero e/o consolidamento per colmare, ove presenti, le carenze evidenziate nelle varie discipline, oppure per aumentare le opportunità educative da offrire agli alunni. Le attività di recupero e/o consolidamento delle competenze disciplinari saranno realizzate nella prima settimana di febbraio, al termine del primo quadrimestre e saranno svolte da ogni docente nel proprio orario curricolare durante l’ordinario orario di lezione e nella prima settimana di maggio come da programmazione. 45 PERCORSO FORMATIVO TRASVERSALE (DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA AL TERZO ANNO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO) La nostra scuola si impegna a realizzare un profilo dello studente finalizzato all’acquisizione di competenze importanti per la formazione della personalità, che privilegia tre dimensioni trasversali a tutti gli insegnamenti : (a) la relazione con gli altri per mettere in atto comportamenti di autonomia e autocontrollo; (b) la conoscenza di sé per attivare atteggiamenti di conoscenza e ascolto; (c) l’orientamento per l’elaborazione di un significativo progetto di vita. I PERCORSI SONO SUDDIVISI IN 4 MACROAREE 1. AREA DELLA COMUNICAZIONE VERBALE 2. AREA DELLA COMUNICAZIONE DEI LINGUAGGI NON VERBALI 3. AREA LOGICO-MATEMATICA-SCIENTIFICA E TECNOLOGICA 4. AREE DELLE LINGUE COMUNITARIE – INGLESE, FRANCESE,SPAGNOLO 46 ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il curricolo integrativo coinvolge gli alunni della scuola primaria e della secondaria di primo grado. La partecipazione alle attività extracurricolari costituisce un credito formativo che viene opportunamente considerato in sede di valutazione secondo le linee guida stabilite in collegio docenti. I PROGETTI EXTRACURRICOLARI A) Per la Scuola Primaria progetto progetto progetto progetto Continuità Trinity Alfabetizzazione motoria “Frutta nelle scuole” B) Per la Scuola Secondaria di Primo Grado progetto Trinity Autofinanziato Avviamento alla pratica sportiva e Giochi Sportivi studenteschi Partecipazione Bandi PON annualità 2014/15 (se pubblicati) POTENZIAMENTO LINGUE COMUNITARIE Con costi a totale carico delle famiglie, la scuola offre anche la possibilità di un potenziamento della Lingua inglese e della Lingua francese attraverso esercizi di conversazione da effettuarsi con docente madrelingua in orario curricolare. ISTRUZIONE DOMICILIARE L’Istituzione scolastica assicura – su richiesta delle famiglie – un supporto didattico ad alunni che non possono frequentare per motivi di salute. Il servizio di istruzione domiciliare può essere erogato nei confronti di alunni che, già ospedalizzati a causa di gravi patologie, siano sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la frequenza della scuola per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni. 47 AZIONI PER LA CONTINUITÀ Il nostro istituto favorisce la continuità sul piano pedagogico-curricolareistituzionale attraverso percorsi progettuali di raccordo che, partendo dal bambino e dalle sue esperienze, accompagnano il passaggio da un ordine di scuola all’altro promuovendo la relazione tra gli allievi dei tre ordini di scuola. ACCOGLIENZA Per la scuola dell’infanzia, durante il mese di giugno e agli inizi del mese di settembre, si realizzano incontri tra i genitori dei neo iscritti e gli insegnanti con l’obiettivo di far conoscere la scuola e il suo funzionamento. Il piccolo, accompagnato dai genitori, fa una prima esplorazione del contesto scuola. Al termine della scuola dell’infanzia un dossier contenente elementi significativi della storia scolastica del bambino viene consegnato ai genitori nel corso di una manifestazione di fine anno. Nelle prime classi della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado le informazioni ai genitori e la conoscenza reciproca sono realizzate attraverso assemblee di classe all’inizio dell’anno scolastico. Il docente coordinatore di classe attiva le relazioni con i genitori. ANNI PONTE Un’efficace realizzazione del processo di continuità richiede l’armonizzazione delle concezioni e degli stili educativi, pur nel rispetto delle specificità di appartenenza. Le modalità concrete attraverso cui si attua la continuità tra i vari gradi di scuola possono individuarsi nei seguenti punti: • programmazione comune degli obiettivi didattici da perseguire nell'ultimo anno della scuola dell’infanzia e durante il primo della primaria per favorire l'acquisizione delle competenze essenziali al successo formativo nel successivo grado di scuola; • organizzazione di visite guidate d’istruzione; • costituzione di una commissione per la formazione classi prime di scuola primaria e di secondaria I grado; • partecipazione degli insegnanti della classe V al primo consiglio delle classi prime della scuola secondaria, per presentare dettagliatamente ai docenti il piano personalizzato di ogni alunno. Ciò consente di programmare più adeguatamente il lavoro tenendo conto della reale situazione della classe; • attività di formazione ed aggiornamento in comune per insegnanti dei tre gradi di scuola; • uso di laboratori ed attrezzature tra scuole diverse; 48 • lavoro in comune in gruppo/commissioni di studio, ricerca e documentazione ai fini del miglioramento del servizio. Durante l’anno scolastico, gli alunni delle classi-ponte visitano la scuola che dovranno frequentare familiarizzando con contesti e persone, partecipando a laboratori ludico-ricreativi e a progetti extracurricolari, condividendo momenti di festa e brevi spettacoli che, oltre a favorire la continuità, stimolano confronti cognitivi tra bambini di età diversa. Per la continuità tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria in particolare vengono organizzati: a) uno o più spettacoli (musicali e/o teatrali) dove i protagonisti sono i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria; l’organizzazione e la realizzazione è curata dai docenti di entrambe le scuole; b) a partire dal mese di febbraio, i bambini della scuola dell’infanzia vengono accompagnati dalla propria insegnante presso la classe prima della scuola primaria dove insieme ad un gruppo di bambini ed un insegnante della scuola primaria realizzano attività di laboratorio. Per la continuità tra scuola primaria e secondaria di I grado sono organizzate: c) visite ai laboratori della scuola secondaria da parte dei bambini della classe quinta, accompagnati dal proprio insegnante, mentre uno o più professori della scuola secondaria illustrano le attività; d) spettacoli (musicali e/o teatrali) che hanno per protagonisti i bambini della classe quinta e delle classi prime della scuola secondaria. Particolare attenzione viene dedicata agli alunni che manifestano difficoltà e disagio, ai quali vengono offerte azioni di consolidamento socio-affettivo. ORIENTAMENTO Gli alunni delle classi quinte della scuola primaria visitano la scuola secondaria, i suoi laboratori, hanno modo di confrontarsi con i compagni di questo grado di scuola. In tale scuola l’orientamento è oggetto di attenzione dei docenti di tutte le discipline, con interventi particolarmente mirati nel terzo anno. In concomitanza con le iscrizioni, un calendario di incontri con i docenti della scuola secondaria di primo grado, pubblicizzato tra le famiglie, fa conoscere agli studenti delle classi terze della scuola secondaria di I grado la molteplicità di corsi e indirizzi di studio forniti dalle scuole superiori. Nel corso dell’anno scolastico ai genitori e agli studenti delle classi terze viene offerto un profilo di orientamento stilato dai docenti di ogni consiglio di classe. Detto profilo può essere aggiornato in sede di esame di licenza. 49 VALUTAZIONE La valutazione è un percorso che ha inizio con le prove d’ingresso, si attiva in itinere lungo il percorso e si conclude con le prove finali. La valutazione in itinere permette di raccogliere informazioni utili circa la necessità di interventi di potenziamento e di recupero e l’eventuale necessità di adeguamento dei percorsi individualizzati e delle metodologie d’insegnamento. Ai fini della valutazione l'anno scolastico viene suddiviso in due quadrimestri e la valutazione sommativa coincide con la fine del quadrimestre e dell'anno scolastico. La verifica nell’ambito di ogni disciplina, individuale e collettiva, effettuata anche con prove concordate per classi parallele nei dipartimenti disciplinari, consente di individuare, e al docente e all’alunno, lo stato di avanzamento del processo culturale previsto dalla programmazione. Per individuare la preparazione di ogni alunno e per recuperare eventuali svantaggi si effettuano verifiche bimestrali, i cui esiti vengono comunicati alle famiglie in appositi incontri, mediante colloqui individuali; le verifiche sono effettuate durante e al termine di ogni unità di apprendimento per mezzo di prove scritte, orali, grafiche e pratiche il cui esito viene comunicato alle famiglie attraverso schede descrittive. L’elaborazione della valutazione complessiva degli apprendimenti e dello sviluppo personale e sociale osserva una scansione quadrimestrale. Oggetto della valutazione periodica e annuale sono gli apprendimenti e i comportamenti. La valutazione degli apprendimenti riguarda i livelli raggiunti dagli alunni nelle conoscenze/abilità determinate negli Obiettivi Formativi formulate dai docenti per le diverse Unità di Apprendimento. Il comportamento dell’alunno viene considerato in ordine al grado di partecipazione alla comunità educativa della classe e della scuola, all’impegno, allo spirito d’iniziativa e alla relazione con gli altri. Escludendo ogni criterio selettivo, la valutazione scolastica interpella l’intero modo di fare scuola, mira a promuovere i processi di crescita e di maturazione dell’alunno e ad orientare il processo di apprendimento. Al fine di assicurare una effettiva valutazione dei punti di partenza e di arrivo dei processi, delle difficoltà incontrate e degli interventi compensativi attuati, i docenti raccolgono in maniera sistematica e continuativa informazioni relative: allo sviluppo dei quadri di conoscenza e di abilità; alla disponibilità di apprendere; alla maturazione del senso di sé di ogni alunno. 50 Il nostro Istituto Comprensivo si impegna a far raggiungere a tutti gli alunni, a conclusione dell’obbligo, qualunque sia la scelta successiva, le seguenti competenze essenziali: comprendere e produrre testi di vario tipo; comprendere il valore dell’arte in tutte le sue espressioni comunicare ad altri concetti, opinioni, progetti impostare e risolvere problemi elaborare e interpretare dati quantitativi e fenomeni usando procedure di tipo matematico e scientifico lavorare e collaborare con gli altri in modo produttivo CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE La valutazione è regolata dai seguenti criteri generali: Collegialità e corresponsabilità: condivisione di strategie valutative Flessibilità: capacità di utilizzare la valutazione come strumento per la continua regolazione delle attività Sistematicità: osservazione continua e raccolta di informazioni essenziali 51 VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE DISCIPLINARI VOTO 10 INDICATORI DESCRITTORI Pieno e completo raggiungimento di tutti gli obiettivi. Abilità, concetti e procedimenti stabili, trasferiti in qualsiasi situazione di apprendimento. 9 Completo raggiungimento degli obiettivi. Abilità, concetti e procedimenti acquisiti in modo stabile in situazioni di apprendimento 8 Complessivo obiettivi. Abilità e procedimenti acquisiti in molte situazioni di apprendimento 7 Buon raggiungimento degli obiettivi 6 Sufficiente/Essenziale degli obiettivi 5 Parziale o mancato raggiungimento degli obiettivi Mancato raggiungimento degli obiettivi 4 raggiungimento degli raggiungimento 52 Abilità e procedimenti acquisiti in diverse situazioni di apprendimento Abilità essenziali acquisite, ma non stabili, instabilità di trasferimento nelle diverse situazioni di apprendimento Poche abilità acquisite Abilità non acquisite DIPARTIMENTO DI LETTERE VALUTAZIONE IN DECIMI DEGLI INDICATORI DELLE PROVE ORALI Voto in decimi CONOSCENZA DEI PERTINENZA E RICCHEZZA DEL CONTENUTI LINGUAGGIO USO DEGLI STRUMENTI 9/10 Rielaborazione personale delle conoscenze acquisite e ottima capacità di collegamenti CAPACITA’ ORGANIZZATIVA Organizzazione autonoma e critica dei contenuti Padronanza degli strumenti 8 Conoscenza ricca , approfondita Linguaggio ricco ed appropriato Organizzazione completa e articolata dei contenuti Appropriata padronanza degli strumenti 7 Buona conoscenza dei contenuti Uso dei principali termini appropriati, esposti con chiarezza Buona ed adeguata organizzazione dei contenuti Adeguato utilizzo degli strumenti 6 Sufficiente conoscenza dei contenuti Uso di linguaggio semplice ed essenziale, ma chiaro e lineare Essenziale organizzazione dei contenuti Sostanziale utilizzo degli strumenti 5 Parziale conoscenza dei contenuti Uso di termini approssimativi e generici Parziale organizzazione dei contenuti Parziale utilizzo degli strumenti 4 Inadeguata conoscenza dei contenuti Carente e confuso Inadeguata organizzazione dei contenuti Inadeguato utilizzo degli strumenti 53 DIPARTIMENTO DI LETTERE Tabella per valutazione in decimi degli elaborati scritti. Solo per le prove strutturate Voto in decim i Ortografi a Morfologia Sintassi Punteggiatura Lessico Aderenza alla consegna Organicità , coerenza e ricchezza del contenuto Capacità di sintesi Comprension e ed analisi del testo 9/10 Nessun errore Nessun errore Coesa e articolata Precisa e corretta Ricco e funzionale Testo completament e rispondente alla consegna Testo completo, organico, originale e critico Eccellente Complete ed esaurienti 8 Errori sporadici di poco rilievo Nessun errore di rilievo Frasi e periodi collegati in modo corretto e scorrevole Appropriata Uso di termini appropria ti Testo ben rispondente alla consegna Testo esauriente e chiaro, con qualche elemento di originalità e riflessione Ottima Complete 7 Qualche errore Qualche incertezza Frasi collegate in modo corretto, ma semplice Uso di termini adeguati e funzionali Testo rispondente alla consegna Testo completo e chiaro, ma privo di spunti critici e personali Discreta Adeguate Pochi errori di media gravità Pochi errori (uso delle parti del discorso, concordanza, …) Frasi semplici, collegate in modo elementare Uso di termini semplici e limitati Testo sostanzialmen te rispondente alla Testo semplice e lineare Essenziale Essenziali 6 Sostanzialmen te corretta Abbastanza corretta consegna 5 Vari e ripetuti errori di ortografi a Vari errori ripetuti. Sintassi incerta Uso parziale della punteggiatura Povero e ripetitivo Testo rispondente parzialmente alla consegna Testo poco organizzat oe povero di contenuti Parziale Parziali 4 Molti e/o gravi errori, anche ripetuti Molti e/o gravi errori , anche ripetuti Sintassi confusa e frammentat a Sostanzialmen te assente Povero e inadeguat o Non rispondente alla consegna Testo non organizzat o Inadeguat a Insufficienti 54 DIPARTIMENTO TECNICO SCIENTIFICO GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DISCIPLINA: MATEMATICA (prove scritte e orali) Indicatori CONOSCENZA DEI CONTENUTI ABILITA’ DI CALCOLO RISOLUZIONE DI PROBLEMI INTERPRETAZIONE DEI DATI voto Dimostra: Calcola e risolve: E’ capace di: Interpreta ed espone: 10 Di conoscere gli argomenti in modo esaustivo e consapevole In modo accurato e preciso quanto appreso con consapevole autonomia Individuare il procedimento operativo ed applicarlo con precisione e autonomia Con padronanza e precisione 9 Di conoscere gli argomenti in modo approfondito In modo accurato e preciso quanto appreso Individuare il procedimento operativo ed applicarlo correttamente Con linguaggio preciso 8 Una accurata conoscenza degli argomenti In modo corretto e preciso quanto appreso ma solo in situazioni note Individuare il procedimento operativo ed applicarlo Gli argomenti con linguaggio specifico 7 Una buona conoscenza degli argomenti In maniera corretta quanto appreso Individuare il procedimento operativo ma non lo applica in modo preciso Gli argomenti con termini appropriati 6 Di conoscere sufficientemente gli argomenti In maniera meccanica o confusa quanto appreso Individuare gli elementi di un problema ma non perviene ad una soluzione corretta Gli argomenti con termini non sempre adeguati 5 Di conoscere in modo approssimativo gli argomenti Solo se guidato quanto appreso Individuare gli elementi di un problema ma non sempre è in grado di risolverlo Gli argomenti con linguaggio stentato 4 Di conoscere molto poco gli argomenti Con difficoltà quanto appreso, anche se guidato Individuare gli elementi di un problema ma non è in grado di risolverlo Gli argomenti con linguaggio non tecnico 55 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE E L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DISCIPLINA : SCIENZE (prove scritte e orali) Indicatori CONOSCENZA DEI CONTENUTI COMPRENSIONE E USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO voto Dimostra: Espone: 10 Di conoscere gli argomenti in modo esaustivo e consapevole Con padronanza e precisione considerazioni valide 9 Di conoscere gli argomenti in modo approfondito Con linguaggio preciso considerazioni valide 8 Una accurata conoscenza degli argomenti Gli argomenti con linguaggio scientifico 7 Una buona conoscenza degli argomenti Gli argomenti con termini appropriati 6 Di conoscere sufficientemente gli argomenti Gli argomenti con termini non sempre adeguati 5 Di conoscere in modo approssimativo gli argomenti Gli argomenti con linguaggio stentato 4 Di conoscere molto poco gli argomenti Gli argomenti con linguaggio non scientifico 56 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE: LINGUE COMUNITARIE COMPRENSIONE DELLA LINGUA ORALE - ASCOLTO Indicatori 1.1 Comprendere il significato globale di comunicazioni di diverso tipo 1.2 Individuare informazioni richieste Voto 9-10 8 7 6 4-5 Descrittore comprende una comunicazione anche nei particolari individua tutte le informazioni esplicite ed alcune implicite contenute in una comunicazione individua gran parte delle informazioni esplicite contenute in una comunicazione individua le informazioni essenziali individua solo alcune informazioni PRODUZIONE NELLA LINGUA ORALE-PARLATO Indicatori 2.1 Leggere ed esprimersi con pronuncia corretta 2.2 Produrre comunicazioni di senso compiuto, coerenti con situazioni comunicative di vario tipo Voto 9-10 8 7 6 4-5 Descrittore si esprime correttamente, con scioltezza e buona pronuncia si esprime in modo abbastanza sicuro e corretto si esprime in modo abbastanza corretto, producendo comunicazioni semplici produce comunicazioni semplici, non sempre corrette si esprime in modo incompleto e poco chiaro COMPRENSIONE DELLA LINGUA SCRITTA-LETTURA Indicatori 3.1 Comprendere il significato globale di testi di vario tipo 3.2. Individuare nel testo proposto informazioni richieste (personaggi, luoghi, tempi, scopi) Voto 9-10 8 7 6 4-5 Descrittore comprende un testo in modo dettagliato e completo, individuando le informazioni implicite ed esplicite comprende il significato di un testo e individua tutte le informazioni esplicite e alcune implicite comprende il significato globale di un testo e individua la maggior parte delle informazioni esplicite comprende il significato globale di un testo e individua le informazioni essenziali in un testo dato individua solo alcune informazioni richieste PRODUZIONE NELLA LINGUA SCRITTA-SCRITTURA Indicatori 4.1 Produrre risposte a questionari e formulare domande su testi 4.2 Raccontare per iscritto esperienze ed opinioni con frasi semplici 4.3 Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgono di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare Voto Descrittore 9 - 10 produce un testo secondo le richieste, utilizzando in modo personale e corretto il lessico e le strutture 8 produce un testo secondo le richieste, utilizzando in modo corretto il lessico e le strutture 57 7 6 4-5 produce un testo secondo le richieste, utilizzando in modo abbastanza corretto il lessico e le strutture produce un testo secondo le richieste, utilizzando frasi semplici, non sempre corrette produce un testo poco aderente alla traccia e/o poco corretto dal punto di vista lessicale e strutturale -RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO Indicatori 5.1 Rilevare semplici irregolarità e differenze nella forma di testi scritti di uso comune 5.2 Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi 5.3 Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse 5.4 Riconoscere i propri stili di apprendimento delle lingue e cosa ostacola il proprio apprendimento Voto Descrittore 9-10 8 7 6 4-5 dimostra completa consapevolezza dimostra buona consapevolezza dimostra consapevolezza dimostra sufficiente consapevolezza dimostra scarsa/nessuna consapevolezza 58 Dipartimento dei linguaggi non verbali: Musica Classi Prime Valori COMPETENZE In decimi Produzione musicale con la voce e gli strumenti L’alunno decodifica correttamente e interpreta autonomamente un brano musicale sia come solista, sia come elemento attivo nel gruppo musicale 9-10 L’alunno decodifica autonomamente la simbologia musicale ed è in grado di produrre correttamente un brano musicale individualmente e in gruppo 8 L’alunno è in grado di produrre un semplice brano musicale individualmente e in gruppo decodificando abbastanza autonomamente la simbologia musicale 7 L’alunno ha acquisito in parte il senso ritmico-melodico ed è in grado di produrre un’elementare frase musicale per lettura e imitazione 6 L’alunno percepisce solo alcuni incisi ritmico-melodici e riesce a produrre, solo se guidato opportunamente, un elementare modulo soprattutto per imitazione 5 L’alunno non ha acquisito il senso ritmico-melodico e non è in grado di produrre per lettura o imitazione, alcun modulo ritmico-melodico 4 Analisi e interpretazione dei messaggi sonori L’alunno interpreta e descrive con linguaggio appropriato i parametri del suono, gli elementi di agogica, i contenuti espressivi, operando confronti con altre forme espressivo-comunicative ed è consapevole delle proprie emozioni nel vissuto sonoro L’alunno interpreta, descrivendo con linguaggio appropriato i parametri del suono, gli elementi di agogica, il ritmo e i contenuti espressivi dei messaggi sonori 9-10 8 L’alunno riconosce e interpreta i parametri del suono, alcuni elementi di agogica musicale e i più evidenti caratteri espressivi dei messaggi sonori 7 L’alunno riconosce ed individua i parametri del suono ed interpreta solo alcuni caratteri dei messaggi sonori 6 L’alunno riconosce ed individua solo alcuni parametri del suono, ma non individua i caratteri dei messaggi sonori 5 L’alunno non riconosce i parametri del suono e non interpreta i messaggi sonori 4 59 Improvvisazione, rielaborazione e invenzione musicale L’alunno rielabora e improvvisa apportando il proprio contributo creativo in un brano musicale ed è in grado di comporre una semplice, ma significativa struttura musicale L’alunno rielabora, improvvisa una frase musicale ed è in grado di comporre una elementare struttura musicale 9-10 8 L’alunno rielabora una semplice frase musicale ed improvvisa autonomamente 7 L’alunno rielabora una semplice frase musicale ed improvvisa, guidato, solo elementari incisi ritmico-melodici 6 L’alunno non è in grado di improvvisare e rielabora, solo se guidato, un inciso ritmico-melodico 5 L’alunno non è in grado di improvvisare o rielaborare alcun inciso ritmico-melodico 4 60 Dipartimento dei linguaggi non verbali: Musica Classi Seconde Valori COMPETENZE in decimi Produzione musicale vocale e strumentale L’alunno interpreta autonomamente lo spartito, partecipa attivamente al gruppo musicale ed è in grado di tradurre musicalmente un’idea musicale L’alunno interpreta autonomamente lo spartito, esegue con espressività e partecipa al gruppo musicale 9-10 8 L’alunno interpreta autonomamente lo spartito musicale e partecipa al gruppo musicale 7 L’alunno decodifica la simbologia musicale ed è in grado di produrre un semplice brano 6 L’alunno decodifica in parte la simbologia musicale e produce, solo se guidato, un semplice periodo musicale 5 L’alunno non è in grado di produrre un semplice brano ritmico o melodico 4 Analisi e interpretazione delle produzioni musicali L’alunno interpreta le produzioni musicali ed espone con linguaggio appropriato gli elementi strutturali operando confronti tra i diversi stili ed è in grado di formulare un adeguato commento personale L’alunno interpreta le produzioni musicali esponendo con linguaggio appropriato gli elementi strutturali e contestualizza in rapporto allo stile e all’epoca 9-10 8 L’alunno riconosce e interpreta i timbri, la forma, i caratteri espressivi contestualizzando le produzioni musicali in base alle loro funzioni 7 L’alunno riconosce gli elementi timbrici, le articolazioni più elementari della forma ed esprime solo i caratteri più evidenti dei contenuti espressivi 6 L’alunno riconosce solo alcuni elementi timbrici e formali, ma non è consapevole dei contenuti espressivi 5 L’alunno non riconosce le fonti sonore, l’articolazione della forma e i caratteri espressivi della musica 4 Improvvisazione, rielaborazione ed invenzione musicale 61 L’alunno rielabora e improvvisa utilizzando varianti timbriche e agogiche articolando una forma musicale coerente L’alunno rielabora e improvvisa correttamente e con gusto musicale ed è in grado di inventare un semplice brano 9-10 8 L’alunno rielabora un brano musicale, improvvisa autonomamente e inventa, servendosi di elementari incisi, un’idea musicale 7 L’alunno rielabora in maniera elementare una frase musicale e improvvisa solo su uno schema dato 6 L’alunno rielabora, solo se guidato, una semplice frase musicale 5 L’alunno non è in grado di rielaborare, anche in parte, una frase musicale 4 62 Dipartimento dei linguaggi non verbali:Musica Classi Terze Valori COMPETENZE In decimi Produzione musicale vocale e strumentale L’alunno utilizza le acquisizioni tecnico-strumentali in maniera corretta ed espressiva con particolare attenzione alla musica d’insieme e sa operare integrando vari linguaggi espressivi L’alunno utilizza correttamente la tecnica vocale-strumentale e produce individualmente e in gruppo conferendo espressività e carattere ai brani musicali anche nell’integrazione di vari linguaggi espressivi L’alunno interpreta autonomamente spartito e partitura e sa tradurre, servendosi della tecnica vocale e strumentale, i caratteri dell’agogica nella produzione individuale e di gruppo 9-10 8 7 L’alunno interpreta abbastanza correttamente lo spartito e la partitura e produce un semplice brano individualmente e in gruppo 6 L’alunno, solo se guidato, decodifica la simbologia musicale e produce un semplice brano musicale 5 L’alunno non decodifica la simbologia musicale e non è in grado di produrre un brano musicale 4 Analisi e interpretazione critica delle produzioni musicali L’alunno interpreta e descrive in modo critico le produzioni musicali ed è in grado di organizzare un semplice evento sonoro anche servendosi di altre forme espressive L’alunno interpreta e descrive, con linguaggio appropriato le produzioni musicali operando interazioni con altre forme espressive 9-10 8 L’alunno interpreta e descrive, con linguaggio corretto, le produzioni musicali ed è in grado di operare confronti fra i vari generi ed epoche storiche 7 L’alunno riconosce gli elementi strutturali del discorso musicale ed interpreta i contenuti espressivi in relazione ai generi e alle funzioni della musica 6 L’alunno, guidato opportunamente, individua solo alcuni elementi del discorso musicale che espone con linguaggio elementare 5 L’alunno non riconosce, in un brano, gli elementi essenziali del discorso musicale e non è in grado di operare confronti e di descrivere i contenuti espressivi 4 63 Improvvisazione, rielaborazione e invenzione musicale L’alunno improvvisa e rielabora un brano musicale variandone in maniera opportuna e significativa gli elementi strutturali del linguaggio ed è in grado di comporre una melodia con accompagnamento ritmico o armonico L’alunno improvvisa e rielabora, intervenendo in maniera originale e opportuna, in una produzione musicale variandone la struttura ritmo-melodica e i timbri ed è in grado di comporre un elementare brano monodico 9-10 8 L’alunno improvvisa e rielabora, in un brano musicale, gli elementi ritmico-melodici e traduce in musica una semplice idea musicale 7 L’alunno improvvisa in maniera elementare e rielabora solo la melodia di un semplice brano 6 L’alunno improvvisa, solo su schema dato, un elementare inciso ritmico-melodico e rielabora solo parzialmente un brano musicale 5 L’alunno, anche se guidato, non è in grado di rielaborare un brano e non riesce a tradurre in musica alcuna idea musicale 4 64 VALUTAZIONE DELLA RELIGIONE CATTOLICA VOTO Ottimo INDICATORI DESCRITTORI Pieno e completo raggiungimento di tutti gli obiettivi Distinto Completo obiettivi. Buono Buon raggiungimento degli obiettivi. Sufficiente Sufficiente/Essenziale raggiungimento degli obiettivi Abilità, concetti e procedimenti stabili, trasferiti in qualsiasi situazione di apprendimento. Abilità, concetti e procedimenti acquisiti in modo stabile in situazioni di apprendimento Abilità e procedimenti acquisiti in diverse situazioni di apprendimento Abilità essenziali acquisite, ma non stabili, instabilità di trasferimento nelle diverse situazioni di apprendimento Non sufficiente OPR Parziale o mancato raggiungimento degli obiettivi Mancato raggiungimento degli obiettivi Non sufficiente raggiungimento 65 degli Poche abilità acquisite Abilità non acquisite Valutazione del comportamento nella scuola secondaria Il Dl 137 del 1.9.2008 stabilisce che il comportamento dello studente concorrerà alla valutazione complessiva e determinerà, se insufficiente, la non ammissione alla classe successiva. Il voto verrà attribuito dal Consiglio di Classe in base ai seguenti indicatori e alla griglia di valutazione adottati In osservanza del DL 137 1/9/2008 in materia di “valutazioni sul comportamento degli studenti”. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo”. 66 VOTI 10 INDICATORI DESCRITTORI DEL VOTO COMPORTAMENTO a. Comportamento corretto e responsabile, rispettoso delle persone e delle INECCEPIBILE regole della scuola b. Vivo interesse e partecipazione attiva all’attività scolastica c. Consapevolezza del proprio dovere, puntuale svolgimento delle consegne scolastiche d. Ruolo propositivo all’interno della classe e. Frequenza scolastica assidua 9 COMPORTAMENTO a. Comportamento corretto e responsabile, rispettoso delle persone e delle regole della scuola MOLTO CORRETTO b. Vivo interesse e partecipazione attiva all’attività scolastica c. Consapevolezza del proprio dovere, puntuale svolgimento delle consegne scolastiche d. Frequenza scolastica assidua 8 COMPORTAMENTO CORRETTO a. Comportamento corretto e rispettoso delle regole b. Buon interesse e partecipazione al dialogo educativo c. Puntuale svolgimento delle consegne scolastiche d. frequenza scolastica regolare. 7 COMPORTAMENTO a. Comportamento che denota un accettabile rispetto delle regole QUASI SEMPRE b. Discreto interesse e partecipazione alle lezioni CORRETTO c. Accettabile consapevolezza del proprio dovere d. Frequenza normale (assenze o ritardi entro il limite concesso dal regolamento) 6 COMPORTAMENTO a. Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione POCO CORRETTO b. Disturbo al regolare svolgimento delle lezioni con note sul registro di classe c. Incostante interesse e partecipazione saltuaria al dialogo educativo d. discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche e. frequenza discontinua (assenze o ritardi oltre il limite concesso dal regolamento) 5 COMPORTAMENTO a. comportamento scorretto e poco responsabile NON CORRETTO b. mancanza di rispetto delle regole c. sanzioni disciplinari ripetute a fronte delle quali lo studente non evidenzia apprezzabili miglioramenti e ravvedimenti d. partecipazione saltuaria al dialogo educativo e. frequenza discontinua f. comportamenti reiterati contrari ai vigenti codici g. atti reiterati di bullismo VALUTAZIONE DEI PROGETTI La valutazione dei progetti extracurricolari viene effettuata dai docenti del gruppo di progetto a conclusione delle attività svolte. Saranno rilevati: Situazione in ingresso tramite test diagnostici; le conoscenze e abilità acquisite dagli alunni come valore aggiunto in uscita; il gradimento delle attività svolte; 68 AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO Per assicurare la qualità del sistema si intende sottoporre alcuni processi del P.O.F a forme di verifiche e valutazione complessiva. Ciò avverrà sia attraverso riflessioni interne da realizzarsi in sede di riunione degli organi collegiali (consiglio d’intersezione, d’interclasse, collegio dei docenti, incontri tra dirigente scolastico ed insegnanti referenti, consiglio d’istituto) sia attraverso la percezione di risposte in termini di partecipazione, collaborazione, consenso che perverranno dall’esterno, sia attraverso i questionari dell’INVALSI. 69 VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Tali iniziative, parti integranti del curricolo e gioiosa occasione di incontro e di esplorazione, sono programmate accuratamente negli aspetti culturali, educativi e didattici. Particolare attenzione viene riservata all’organizzazione, in modo da garantire condizioni di massima sicurezza. Di seguito si riportano le linee guida per l’ organizzazione delle visite guidate e del viaggio di istruzione: Sono consentite quattro visite guidate annuali per classe: intera giornata, mezza giornata, teatro, teatro in lingua. Non possono essere scelte visite guidate non in linea con il POF (ambiente, legalità) e non approvate dal consiglio di classe o non in programmazione per la scuola primaria e dell’infanzia. La visita guidata sarà effettuata solo se a partecipare sarà la metà della classe più uno, tenendo conto del valore didattico della richiesta di uscita. Gli accompagnatori devono essere designati dal consiglio di classe, o in programmazione per la scuola primaria e dell’infanzia, congiuntamente alla scelta della visita guidata. È previsto un accompagnatore ogni quindici alunni partecipanti, più il docente di sostegno, ove necessario. Il secondo accompagnatore parteciperà alla visita guidata, solo se il numero degli alunni partecipanti sarà tale da consentirne l’assegnazione o se vi sono particolari necessità per la scuola primaria e dell’infanzia. La quota relativa alla visita guidata sarà versata dalle famiglie a mezzo bollettino postale e sarà cura dell’accompagnatore raccogliere le ricevute dei bollettini e consegnarli alla preposta funzione strumentale nei tempi concordati. Le autorizzazioni a partecipare alla visita guidata saranno consegnate agli alunni dalla funzione strumentale e sarà cura dell’accompagnatore previsto ritirarle e consegnarle. Il viaggio di istruzione sarà effettuato solo se a partecipare saranno almeno 50 alunni sul totale degli studenti delle classi terze. Gli accompagnatori per il viaggio di istruzione saranno nominati dal Dirigente Scolastico su disponibilità dei docenti delle classi terze. Per il viaggio di istruzione è previsto un accompagnatore ogni quindici alunni partecipanti, più il docente di sostegno, ove necessario. 70 FORMAZIONE Le attività di formazione in servizio del personale docente sono individuate prioritariamente in funzione del miglioramento dell’offerta formativa. In tal senso, la programmazione degli interventi si fonda sui seguenti criteri: la rilevazione dei bisogni formativi in situazione reale; l’attivazione dei percorsi formativi come strumento di miglioramento della prassi educativo didattica e come supporto all’innovazione; la configurazione come ricerca-azione, in quanto parte dall’esperienza in atto, si avvale dell’intervento dell’esperto, ritorna in situazione supportata da un processo di consulenza, innesca un’autoanalisi; utilizza le opportunità offerte da altri circuiti; si apre al territorio estendendo la partecipazione di altre istituzioni scolastiche ai propri percorsi; l’arco pluriennale di alcuni percorsi. LE ATTIVITÀ PER LA FORMAZIONE Per la valorizzazione delle professionalità dei docenti e per garantire la qualità dell’offerta formativa, previa accurata rilevazione e valutazione dei bisogni, sono state programmate nel corso dell’anno scolastico una serie di attività di aggiornamento e formazione in servizio. Le attività di formazione intraprese sono: 1. Progetto in rete con gli Istituti scolastici: IC “Croce- Volino- Arcoleo”; 17° Circolo “Angiulli”; IC “ Russo –Montale” sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali. 71 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Gli obblighi di lavoro del personale docente sono costituiti dalle prestazioni e dalle attività lavorative che il docente deve effettuare in relazione al suo contratto individuale di lavoro. Come stabilito dai CCNL, essi sono finalizzati ad assicurare, per l’efficacia dei processi formativi, lo svolgimento di due tipologie di attività: A) le attività di insegnamento; B) le attività funzionali all’insegnamento, destinate ad assolvere gli impegni individuali e collegiali inerenti programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione in servizio, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi. Le attività aggiuntive di insegnamento e funzionali all’insegnamento costituiscono prestazioni di lavoro straordinario, secondo quanto previsto dal contratto collettivo nazionale e quanto negoziato in sede di contrattazione integrativa di istituto. Orario di lavoro e di servizio L’attività di insegnamento settimanale è pari a: 18 ore per la scuola secondaria di primo grado; 25 ore per la scuola dell’infanzia; 22 ore (+ 2 ore di programmazione) per la scuola primaria. Le 2 ore di programmazione sono effettuate con cadenza settimanale, in incontri di 2 ore in orario pomeridiano. Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni i docenti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni antimeridiane e pomeridiane; all’uscita, i docenti devono assistere gli alunni accompagnandoli fino al portone d’ingresso. 72 INFORMAZIONI UTILI Orari di ricevimento e recapiti Dirigente scolastica e Direttore dei servizi: Ricevono su appuntamento. Segreteria: La segreteria è aperta al pubblico nei seguenti giorni: Lunedì, ore 10,00-12,00 Mercoledì ore 13,00-14,45 Venerdì ore 10,00-12,00 Docenti: Secondo il calendario comunicato tramite gli alunni, esposto all'albo della scuola e previo appuntamento. 73
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