MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO “S. CANEVARI” DI VITERBO via Carlo Cattaneo, n5/7 - cap 01100 - Viterbo (Vt) - tel. 0761 308111 Fax 0761326895 PEC [email protected] - CF 80024060560 Sito web http://www.iccanevari.gov.it Prot. n. 4236/B19 Del 21/07/2014 CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI 1^ E DELLE SEZIONI PER L’AS 2014-2015 IL CONSIGLIO D’ISTITUTO - visto l’Art. 10, comma 4, del D.L.vo 297/1994; - ascoltata la proposta del dirigente scolastico sulla necessità di aggiornare i criteri per la formazione delle classi e delle sezioni già a suo tempo deliberati; - sentite e vagliate le proposte e le osservazioni formulate da vari consiglieri; DELIBERA i seguenti criteri per la formazione delle classi e delle sezioni per l’AS 2014-2015. 1) Scuola dell’infanzia Le sezioni vengono formate da una commissione composta da insegnanti designate dal Collegio dei Docenti; ove il collegio dei docenti ometta la designazione, la designazione è effettuata dal dirigente scolastico; - le sezioni sono formate da bambini di età eterogenea; - nel plesso “G. Lombardo Radice”, nella distribuzione degli alunni fra le sezioni verranno considerate le eventuali indicazioni e informazioni raccolte per il tramite degli incontri di continuità con le insegnanti dei nidi di provenienza; - tendenzialmente e nei limiti del possibile, nella formazione delle sezioni, si tiene conto anche dell’opportunità di pervenire ad un’equa distribuzione del numero degli alunni, delle fasce d’età e del sesso; in relazione alla distribuzione dei sessi si cercherà di riprodurre, all’interno di ciascuna sezione, la medesima proporzione esistente globalmente fra tutti gli iscritti al plesso; - ove, a seguito dell’inserimento di alunni con situazioni accertate di criticità, una o più sezioni richiedano un rapporto numerico insegnati/alunni più favorevole, è possibile derogare dal sopra indicato criterio dell’equilibrio numerico; il dirigente scolastico, sentite, ove possibile, le insegnanti interessate, decide sulla opportunità e sull’entità della deroga; - ove, dopo l’inizio delle attività didattico-educative, emergano gravi situazioni di criticità riferibili ad uno o più alunni, non accertate al momento della formazione delle sezioni, e tali da richiedere una modifica del rapporto numerico insegnati/alunni, è possibile rivedere la distribuzione numerica degli alunni fra le sezioni del plesso; il dirigente scolastico, sentite, ove possibile, le insegnanti interessate, decide sull’opportunità e sull’entità della predetta redistribuzione. La redistribuzione dovrà comunque avvenire entro e non oltre il 31 ottobre dell’anno scolastico di riferimento. 2) Scuola primaria e secondaria di 1° grado - Le classi successive alle prime sono costituite dai medesimi gruppi-classe costituiti negli anni precedenti; - nei plessi/sedi con una sola classe 1^, la medesima si forma spontaneamente per effetto diretto delle richieste dei genitori; - con riferimento a specifiche tipologie orarie (TN, TP etc), in caso di una sola classe 1^, anche questa si forma spontaneamente per effetto diretto delle richieste dei genitori; - nel caso di più classi 1^ parallele, la costituzione è effettuata dal dirigente scolastico su proposta di una commissione costituita da docenti che opereranno nelle predette classi 1^ parallele; in caso di indisponibilità degli insegnanti, il dirigente scolastico opera autonomamente; - in ogni caso la formazione delle classi prime è effettuata in conformità con i seguenti criteri generali formulati in ordine di priorità decrescente: a) equilibrio numerico dei gruppi classe; b) omogeneità di distribuzione dei livelli di maturità cognitiva e comportamentale, desunta dalle informazioni fornite dai docenti della scuola dell’infanzia di provenienza; c) ove, fra gli alunni neo-iscritti, risultino accertati casi con criticità (disabilità grave, con BES con alto impatto sull’organizzazione didattica etc), gli alunni con le predette caratteristiche vengono ripartiti equamente fra le future classi prime, tramite accordo di maggioranza pari o superiore al 60% fra gli insegnanti interessati o, in caso di impossibilità di accordo, tramite sorteggio; d) ove, a seguito dell’inserimento di alunni con situazioni accertate di criticità, una o più classi richiedano un rapporto insegnate/alunni più favorevole, è possibile derogare dal criterio di cui alla precedente lettera “a”; il dirigente scolastico, sentiti, ove possibile, gli insegnanti interessati, decide sull’opportunità e sulla entità della deroga; e) ove, dopo l’inizio delle lezioni, emergano gravi situazioni di criticità riferibili ad uno o più alunni, non accertate al momento della formazione delle sezioni, e tali da richiedere una modifica del rapporto numerico insegnati/alunni, è possibile rivedere la distribuzione numerica degli alunni fra le classi parallele del plesso/sede; il dirigente scolastico, sentiti, ove possibile, gli insegnanti interessati, decide sull’opportunità e sull’entità della predetta redistribuzione. La redistribuzione dovrà comunque avvenire entro e non oltre il 31 ottobre dell’anno scolastico di riferimento. f) Tendenzialmente e nei limiti del possibile, equilibrio fra i sessi; g) nella scuola primaria, tendenzialmente e nei limiti del possibile, mantenere la presenza di almeno due alunni provenienti dalla medesima sezione di scuola dell’infanzia. 3) Norme comuni a) In tutti i casi in cui i criteri riportati ai punti 1 e 2 non consentano di dirimere fra situazioni di concorrenza o di distribuzione di alunni fra più classi/sezioni, si procede per sorteggio; il dirigente scolastico decide in ordine alle modalità di effettuazione del sorteggio. b) In tutti i casi in cui il predetto sorteggio, per numerosità o altre motivazioni, inclusa l’insorgenza, anche potenziale, di conflitti, possa determinare effetti rilevanti sui rapporti scuola-genitori, il sorteggio avviene alla presenza del presidente del consiglio d’istituto il quale stabilisce anche le modalità di effettuazione del sorteggio. 4) Richieste di passaggio a) In caso di richieste di passaggio, durante il corso di studi, di un alunno da una classe/sezione ad un’altra parallela del medesimo plesso/sede, la predetta richiesta deve essere debitamente motivata dal genitore/affidatario richiedente; la decisione di merito viene assunta dal consiglio d’istituto nella prima seduta successiva al deposito della richiesta presso gli uffici di segreteria. b) Se la richiesta è motivata da ragioni di salute ed ha carattere d’urgenza, il dirigente scolastico è autorizzato a disporre immediatamente il passaggio; il provvedimento è successivamente posto all’attenzione del consiglio d’istituto per l’eventuale ratifica. 5) Preferenze a) A valere sull’AS 2015-2016, e per gli anni successivi, non vengono più accolte richieste, da parte dei genitori/affidatari, volte ad ottenere l’inserimento di alunni in una classe in cui opera un insegnante specifico; in deroga a tale divieto, ove possibile e allo scopo di favorire i rapporti genitori-insegnanti, potranno essere accolte richieste nominative solo in caso di fratelli maggiori che, in precedenza, abbiano frequentato classi in cui ha operato l’insegnante richiesto. b) Ove non contrastino con l’attuazione dei criteri specificati nella presente delibera, possono essere accolte istanze, sottoscritte da tutti i genitori degli alunni interessati, volte ad ottenere l’inserimento di un gruppo di alunni, fino ad un massimo di tre alunni, in una stessa classe/ sezione; l’istanza deve obbligatoriamente riportare in ordine di priorità i nominativi degli alunni in modo da dare attuazione alla eventualità di cui alla successiva lettera “c”; è fatto divieto di accogliere istanze in cui per un medesimo alunno vengono formulate più richieste per gruppi diversi; in tal caso le richieste per l’alunno non vengono prese in considerazione; c) con riferimento a quanto formulato alla precedente lettera “b”, ove l’accoglimento possa essere solo parziale, sia rispetto a eventuali molteplici richieste per più gruppi diversi, sia all’interno di un medesimo gruppo, la selezione viene effettuata: - tra più gruppi diversi, prioritariamente con precedenza desunta in base all’ordine cronologico di presentazione delle richieste; - all’interno di un medesimo gruppo, secondo l’ordine di priorità indicato dai genitori nella istanza. 6) Durata I criteri di cui alla presente delibera sono rinnovati automaticamente negli AA.SS. successivi ove non intervengano nuove delibere di modifica.
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