rassegna stampa del 18/12/2014 - Consorzio per le Autostrade

GAZZETTA DEL SUD Agenzia ANSA
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LA SICILIA Agenzia ITALIA
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Italia Oggi Agenzia ADNKRONOS
RASSEGNA
STAMPA
18-12-2014
II Giornale CENTONO VE
Quotidiano di Sicilia IL SOLE 24 ORE
II Messaggero CORRIERE DELLA SERA
RAITV RAlSSicilia
MEDIASET
A cura di Sandro Cuzari
Motore di ricerca Eco della Stampa
Articoli ad uso esclusivo del CAS non riproducibili
INCHIESTE. Unan/aJajiga'dKte^
a rischio l'attività del Consorzio autostrade
Casf pignoramenti in corso
L'ultima somma, quattro milioni di euro, sequestrata all'assessorato alle Infrastnitture.
Ma in pericolo ora ci sono tutti i fondi del Por. Ecco cosa ha argomentato il giudice Marinuzzi
MESSINA. A Messina pare che si faccia
tutto a metà: non solo la granita, ìa
famosa "mezza con panna", ma anche gli
svincoli autostradali. Così se i tecnici
della "Tecmthal" progettano gli svincoli
per Ali Terme per un costo di 33 milioni
di euro, un vertice tra il presidente del
Gas, Rosario Paraci, il direttore generale
Maurizio Traianiti, il neo assessore
Giovanni Pizzo e i sindaci della zona,
porta all'ennesima decisione "di mezzo":
abbiamo quindici milioni in cassa, frutto
di un finanziamento europeo, spendiamo
questi per fare le rampe di accesso., Poi il
resto si vede. Coma veni si canta....
Ma su questo modo di procedere ora c'è
un "vulnus" in. più.-Che, come "il mare di
inverno" i vertici del Gas "non
considerano" : una sentenza del giudice
dell'esecuzione del Tribunale di Palermo,
Alida Marinuzzi accoglie la richiesta
avanzata dagli avvocati Paolo Starvaggi e
Massimo Nicola Marchese, del foro di
Patti, per conto della Cariboni-Bonatt'i, e
assegna alle imprese creditrici, grazie ad
un lodo arbitrale, la somma di
4.300.000. Peccato che "il terzo
pignorato" sia proprio l'assessorato alle
Infrastrutture, l'organismo che controlla
il Gas.
Ma c'è di più: il Tribunale ha rigettato
l'istanza di sospensione proposta
dall'avvocato Candia per conto del
"debitore" Consorzio delle autostrade
siciliane e ha fissato l'udienza di merito
per il nove gennaio 2015. In quella data
sarà richiesta, senza scampo, la ulteriore
somma dì 19 milioni di euro. Più che di
"lavori in corso", al Gas sembra quasi che
si sia impegnati nei "pignoramenti in
corso".
Ad analizzare il lungo elenco fornito
dalla banca tesoriera del Gas, Unicredit
di Messina, all'esame dell'avvocato
CENTONOVEDEL^
Andrea Lo Castro, che cura i crediti del
gruppo Versaci, risultano pendenti a oggi
pignoramenti per 27.123.881, 21 euro, a
fronte dei quali il tesoriere ha bloccato
11.712.444, 04 euro, in attesa dei decreti
di assegnazione dei giudici
dell'esecuzione. Decreti che, uno tira
l'altro come le ciliegie, arrivano alla
banca dai tribunali di mezza Italia:
Messina, Palermo, Roma. Fin qui, nulla
dì preoccupante per la storia recente cui
ci ha abituato il Consorzio autostrade.
Ma ora all'assessorato di via
Notarbartolo, cominciano davvero ad
essére preoccupati.
Il giudice Alida Marinuzzi nei suo
provvedimento del 19 agosto scorso, ha
motivato l'esecuzione, con un
orientamento giurisprudenziale che ha
spiazzato in tanti: poco importa se i
fondi sequestrati all'assessorato siano
"risorse liberate del Por-Sicilia"; questi
fondi sono stati previsti per costruire
strade, gallorie, manutenzioni,
esattamente quello che fanno le imprese
che vantano i diritti di credito. E anche
se si tratta di fondi co-finanziati,
incombe sul "terzo pignorato",
l'assessorato alle Infrastnitture
dimostrare quale è la quota
"impignorabile": cosa che non è stata
fatta.
Ma chi sono i creditori del Gas?
Decine di imprese, dalla Eurotel di
Agrigento ali Verìame srl di Roma che
chiede 14 milioni di euro, alla impresa
del geometra Ricciardello, che ha già
ottenuto pignoramenti dal 20Q8,
all'avvocato Carmelo Raspaolo che il 22
febbraio 2010 ha ottenuto un
pignoramento di 1.791.824, a Rossella '
Travia che nel 2009 ha avuto un
pignoramento per 1.161,.797 euro.
Un elenco sterminato di imprese e di
privati. Più che un "casello" ci si trova
davanti a un "carosello" del contenzioso.
Ma, se la Cariboni-Bonatti, del gruppo
Versaci, fa la voce grossa, a ottenere
pignoramenti sono anche ex commissari
come Benedetto Dragotta, che ha
pignorato 53.547,00 euro nell'udienza
del 23 gennaio 2012. Un elenco
sterminato, insieme alle richieste dei
privati, che mette a serio rischio la'stessa
sopravvivenza del Consorzio Autostrade.
Anche se, per spirito di sopravvivenza, si
contìnua a dire sì ad opere progettate per
33 milioni che ora si vogliono appaltare
a 15, dimezzando gli importi, in una
"corsa con i sacchi" contro i decreti
ingiuntivi.
E.
CENTONOVE DEL
ì 11 Mili
TJ
O.
RUOLI&COMPETENZE
Rotazione after Frisone
DOPO GLI ARRESTI DEL DIRIGENTE, SI RIMODULANO GLI INCARICHI.
MA SI CERCA DI CONTESTARE L'OPERATO DI MAGNISI. ECCO PERCHÉ
MESSINA. Scatta al Gas la rotazione del personale, dopo.la bufera
scoppiata a seguito dell'arresto dell'architetto Lelio Frisone, con
qualche punizione, molte conferme e qualche azione di indiretta
rivalsa. L'ente presieduto da Rosario Faraci ha awiato una
rotazione interna, con l'intento di eliminare alcune
"incrostazioni". Passa così al settore contenzioso Anna Carbone,
che seguiva prima la segreteria tecnica di Frisone. Ruota anche il
"braccio operativo" di Frisone, Ernesto Maddocco, che va
all'autoparco. Domenico Perrone, lascia l'ufficio della ragioneria e
-va al Patrimonio. Baldo Ciraolo dall'ufficio impianti va al Ced,
mentre al Centro1 esezione torna Francesco Santonoceto.
Ha lasciato l'incarico amministrativo, con qualche strascico
polemico, Stefano Magnisi che è tornato all'ente di provenienza: .
Palazzo Zanca. Qui è arrivata una missiva riservata del Cas,
indirizzata al dirigente amministrativo, nella quale singolarmente
si chiede di bloccare le spettanze di Magnisi, più di ventimila euro.
Di cosa si è reso responsabile Magnisi? Secondo voci, non
confermate, in contrada Scoppo avrebbe "fatto le pulci" ad una
serie di provvedimenti non proprio in linea con le corrette
procedure di contabilità pubblica, adottate al Cas, e da lui non
condivise e più volte contestate in lettere ufficiali che hanno reso
difficile il clima all'interno della struttura.
CENTONOVE DEL
...
I pericoli dell'autostrada A18
Al buio la galleria tra Taormina e Giardini
TAORMINA
Buio e perìcoli per l'utenza in
transito, lungo l'autostrada,
nella galleria Taormina che
porta aNaxos. Da giorni, infatti, in galleria non c'è illuminazione e chi transita sulla Al 8 è
per forza di cose costretto a fare
massima attenzione e affidarsi
interamente alle luci della propria autovettura o comunque
del mezzo con il quale passa in
autostrada. Sitratta di una problematica che si auspica possa
essere risolta al più presto, cosi
da scongiurare situazioni di disagio e pericolo, che in questi
giorni sono state evidenziate
ovviamente dagli automobisti.
Una svolta è necessaria ancor
più tenendo conto che siamo
allavigiliadellefestivitànatalizie e quindi è destinato, per forza di cose, ad aumentare il flusso di mezzi in transito lungo la
sede autostradale e a maggior
ragione nel tratto traTaormina
e Giardini Naxos, che collega le
due località principali del primo polo turistico siciliano. Se
nelle ore mattutine in qualche
Una minaccia. La galleria al buio
GAZZETTA DEL SUD del
modo la situazione è affrontatale senza particolari timori, le
maggiori apprensioni ovviamente riguardano le ore notturne in cui bisogna prestare
ulteriormente attenzione e il
buio della galleria rappresenta
un'insidia non da poco per l'utenza. Adesso si attende, quanto prima, che il Consorzio Autostrade Siciliane possa disporre questo piccolo ma prezioso
intervento dimaquillage, ripristinando le normali condizioni
di piena sicurezza in galleria e
quindi in autostrada. < (e.c.)
17-12-2014
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Ali Terme. Svincolo autostradale fattibile con la
rimodulazione del progetto
Si utilizzeranno i 15 milioni già disponibili
ALI' TERME - Si apre uno spiraglio per la costruzione dello
svincolo sulla A18 tra Ali Terme o Nizza di Sicilia, esattamente
sulla sponda sinistra del fiume Misi in territorio del Comune
termale. Ma sarà uno svincolo "monco", perche dovrebbero
essere realizzate in una prima fase le sole rampe che
consentono l'entrata e l'uscita dall'autostrada o i caselli
automatizzati. Il che sta a significare che al momento verrebbe
abbandonato il merja progetto da 33 milioni di euro, giudicato
peraltro sovradimensionato alle necessità del territorio. Con
questa opzione si intendono accelerare i tempi utilizzando la
somma già disponibile di 15 milioni di euro, elargiti dalla
Comunità europea. Questo quanto emerso a conclusione
dell'incontro svoltosi ieri nella sede del Gas di Messina e al quale hanno preso parte l'assessore regionale alle
Infrastrutture Giovanni Pizzo, il direttore generale del Consorzio autostradale Maurizio Trainiti, il presidente Rosario Paraci,
il responsabile dell'area tecnica Gaspare Sceusa, e i sindaci di Nizza di Sicilia, Giuseppe Di Tornmaso, Ali, Pietra Fiumara,
Fiumedinisi, Alessandro Rasconà, il vicesindaco di Ali Terme Pietro Caminiti con l'assessore Maria Rila Muzto e ij
presidente del Consiglio Lorenzo Grasso. Stavolta sì è andati dunque sul concreto optando per un'opera ridimensionata
ricorrendo ad uno stralcio funzionalo del progetto già esecutivo. Una soluzione condivisa da tutti. Ingomma, come ha
evidenziato il vicesindaco di Ali Terrne Caminiti, è giunto il momento di mettere la parola fine ad una questione che ormai
si trascina da quasi 1C anni. Nella sostanza, finora si è assistilo ad una sorta di commedia delle beffe sul cui
palcoscenico lianno fatto capolino politici che non sono andati al di là delle promesse ma che hanno sbandierato il loro
attaccamento al territorio per raccogliere consensi. Cosi è. L'impegno assunto ieri a Messina da tutti i soggetti interessali
allo svincolo è quello di chiedere adesso un parere ai tecnici della Technital, che hanno elaborato il progetto, e a quelli del
Cas, che dovranno dire se o possibile o meno realizzare una solo "pezzo" dell'opera viaria in attesa di una occasione
migliore per completarlo in ogni sua parte. Ma quanto si dovrà aspettare per sapere sul da farsi? Far slittare di qualche
anno i tempi, potrebbe significar!) dare l'addio definitivo ai 15 milioni e allo svincolo. "E per evitare questo, ci accontentiamo
- ha evidenziato Caminiti durante l'incontro - dello solo rampe rinunciando al recto delle opere connesse purché si vada al
concreto. E' un'occasione da non perdere". E il ragionamento di Caminiti è stato condiviso dall'assessore Pizzo e dai
responsabili del Cas perché, a dirla tutla, trovare da subito, si fa per dire, gli altri 18 milioni di curo per realizzare l'intero
progelto al momento è utopistico con il rischio conseguente, come dicevamo, di perdere speranze e capitale. L'assessore
Pizzo, comunque, ha preso a cuore la costruzione dello svincolo sul Nisi e si è impegnalo a Irovarc l'intera sommo,
speratici n eh o prima o poi la ai possa intercettare dalle disponibilità finanziarie della Comunità europea. "Sarebbe un
peccato non realizzarlo", ha detto Pizzo, che ha promesso ai sindaci di tenerli aggiornati. Adesso non rimane altro clic
aspettare. Con fiducia.
17/12/2014 | 11:16
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di Redazione, autore
Politica
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I NODI DELLA SICILIA
PRONTO ILTESTO DELLA GIUNTA CROCETTA. COLPITI I PERMESSI
RETRIBUITI, CAMBIA PURE IL CALCOLO DELLE ASSENZE
Regione, ecco la legge
sul personale:
taglio delle pensioni
e stipendi più bassi
•
O Colpo di spugna per 800 dirigenti: via le indennità extra
Stato non è più così. E la riforma in cantiere tenderebbe ad omologare il sistema regionale a quello statale. «Ogni
pensionato perderà mediamente 400
euro al mese» stimano i Cobas.
Gli altri provvedimenti che stanno
già confluendo nel testo sono la riduzione del fondo per finanziare il salario acGiacinto Pipitene
cessorio (premi di rendimento e straorPALERMO
dinari), l'introduzione della mobilità
••• La riduzione di circa 800 postazio- obbligatoria entro un raggio di 50 km e
ni dirigenziali con relativa indennità ex- la cancellazione della clausola di salvatra era stata annunciata da Crocetta. guardia che impone di non tagliare lo
Manessuno alla Regionepoteva imma- stipendio ai dirigenti che perdono l'inginare che nel disegno di legge che sta carico. Almeno 800 dei 1.800 dirigenti
prendendo forma per tagliare gli spre- intermedi perderanno l'indennità di
chi finisse davvero una riforma delle posizione. E la pianta organica verrebpensioni che abolirà la quota retributi- be ridotta del 5% per bloccare il rum
va dal sistema di calcolo della pensio- over.
Infine, nel disegno di legge top sene.
«II testo che hanno preparato - rivela- crei ci sarebbe anche un articolo che tano Marcelle Minio e Dado Matranga glia i permessi retribuiti al personale:
dei Cobas - prevede un'equiparazione ogni dipendente - spiegano i Cobas - ha
allo Stato che però in Sicilia equivale a tre permessi al mese e questi verrebbeintaccare diritti maturati. La parte retri- ro cancellati. Mentre le assenze verrebbutiva verrebbe tolta anche per gli as- bero calcolate in ore e non in giorni. La
sunti prima del 1986». Nell'Isola vige in- differenza è sostanziale in vista del tetfatti per alcune categorie di dipendenti to entro cui limitarle: assentarsi il venerun sistema di calcolo misto in cui lapar- dì implica la perdita di 6 ore di lavoro
te retributiva (più vantaggiosa) si som- mentre farlo il mercoledì, quando è prema a quella contributiva almeno per visto il rientro pomeridiano, fa lievitare
una parte della carriera. Mentre nello a dieci le ore perse. Oggi, calcolando a
II provvedimento vedrà la luce
solo come collegato alla Finanziaria, dunque in primavera. Ma già
raccoglie le proteste dei sindacati
confederali e dei Cobas: pronti a
paralizzare tutti gli uffici.
giornate, assentarsi in un giorno piuttosto che in un altro è indifferente.
Il provvedimento, che in larga misura è stato annunciato anche da Crocetta ai capigruppo della maggioranza, vedrà la luce solo come collegato alla Finanziaria, dunque in primavera, Ma già
raccoglie le proteste dei sindacati. Per i
Cobas «si tratta di un disegno di legge talebano. Non condiviso da una parte
consistente della maggioranza né dallo
stesso assessore Marcella Castronovo
che, a quanto pare, vorrebbe rimettere
il mandato anche per non esercitare il
molo di killer in spregio a ogni più elementare principio del diritto».
Cobas e Sadirs si augurano «che sia
solo una provocazione, altrimenti saremmo pronti a reagire con la massima
forza e determinazione avviando immediatamente una fase di mobilitazione
senza precedenti che culminerebbe nella paralisi di tutti gli uffici». E anche i
confederali sono pronti ad alzare le barricate: «Sentiamo quasi ogni giorno commentano Palazzotto, Caracausi e
Tango - il governatore annunciare tagli,
riforme, prepensionamenti. Interventi
che non potranno che essere concordati con le forze sociali. Ogni ora che passa appare sempre più evidente la grave
irresponsabilità di questo governo».
GIORNALE DI SICILIA deMflll
PAUGRMO i ECONOMIA EPOLTOCA
La Regione
esangue
Crocetta scopre le carte: mancano 3,6 miliardi di euro
Quattro mesi di esercizio provvisorio, appello a Renzi
ANTONIO FRASCHILLA
«INUTILE nasconderci, questi sono i conti della
Regione». Comincia così un incontro dai toni
quasi drammatici tra il governatore e l'assessore all'Economia Alessandro Baccei da una
parte e dall'altra una delegazione di deputati
della maggioranza, guidata dai capigruppo.
SonolelSinpuntoquandoaPalazzod'Orleans
va in scena «l'operazione verità» sul bilancio
della Regione, poco prima della riunione di
giunta che sul tavolo ha la bozza per chiedere
all'Ars quanto meno l'esercìzio provvisorio fino ad aprile.
I numeri sono questi: all'appello mancano
circa 3,6 miliardi di euro e nell'esercizio provvisorio ci saranno soltanto i fondi minimi per
garantire gli stipendi base a regionali e dipendenti di enti controllati e società di servizi, Ast e Sas intesta. Per il resto non ci sarà un
euro almeno per i prossimi quattro mesi: stop
quindi al salario accessorio e agli straordinari
dei regionali, ma anche a tutti i fondi destinati a imprese artigiane e agricole, che non a caso domani protesteranno davanti alla sede
dell'assessorato all'Economia. «Ventimila
aziende attendono i contributi già stanziati e
Nel piano delle riforme il taglio
di 800 posizioni dirigenziali, seimila
esodi anticipati e il passaggio al
calcolo contributivo sulle pensioni
non riceveranno un euro in questo inizio di
2015, una cosa inaccettabile», dice Mario Filippello della Cna.
Al momento non ci sono altre soluzioni per
cercare di approvare un bilancio provvisorio
credibile. Anche perché i tecnici dei vari di-
LA REPUBBLICA del
partimenti non sono intenzionati a firmare alcuna spesa che non abbia una copertura certissima. Perché, in assenza del commissario
dello Stato, figura abolita dalla Corte costituzionale, in attesa di un'eventuale impugnativa del governo nazionale la responsabilità di
spesa ricadrebbe tutta su Arse Regione.
Il piano di Baccei prevede l'approvazione di
un bilancio ridotto all'osso e di un pacchetto di
riforme da presentare subito all'Ars ma soprattutto al tavolo nazionale che da gennaio si
dovrà aprire con Palazzo Chigi per avere risorse e coprire il disavanzo strutturale da 1,2 miliardi di euro e le minori entrate del 2015 pari
ad altri 2,4 miliardi di euro. Totale, appunto,
3,6 miliardi di buco. Crocetta chiederà al sottosegretario Graziano Delrio uno "sconto" sulla
compartecipazione sanitaria per almeno 600
milioni di eur o, oltre che anticipazioni di cassa
per alimentare la tesoreria.
In cambio la Regione proverà a tagliare al-
2011,
gione. Ma per tutto questo occorrerà avere il
via libera da Palazzo Chigi.
Crocetta è alla disperata ricerca di risorse
nazionaliehascrittosubitounalettera al presidente del Consiglio per bloccare il trasferimento a Roma di 500 milioni di euro di fondi
Pac non utilizzati fino a oggi dalla Regione.
Trasferimento previsto dalla legge di stabilità in discussione al Senato. «Ho scritto una
notaaRenzieaDelrio—diceCrocetta—ci sono investimenti che gravano sui Pac, quindi
l'assenza di quei fondi può creare problemi.
IL REBUS
Palazzo
d'Orteans
sede
della presidenza
della Regione
in questi giorni
alte prese
con i nodi
del bilancio e
della Finanziaria
cune spese. Quali? La gran parte delle norme
già scritte in parte da Baccei puntano sul personale internoedel comparto allargato, cioèdi
enti controllati e società partecipate: «Vareremo una Finanziaria di rigore e stavolta dobbiamo approvarla, nonsarà possibile rinviare una
soia norma di quelle che abbiamo già presentato inpassatoepoisonostatestralciate», dice
Crocetta.
Ed ecco la Finanziaria alla quale sì sta lavorando: in arrivo il taglio delle "posizioni apicali"p ai oUU dirigenti e una riduzione- pesante ai
Chiediamo che ii governo intervenga per resettare questa decisione».
L'opposizione va all'attacco: «In Sicilia sì rischia una grave crisi sociale. Crocetta apra su
bito una vertenza conRomaosarà il disastro»,
dice il presidente della commissione Antimafia, Nello Musumeci. E il leader Cgil Michele Pa
gliaro scorge uno scenario fosco: «L'incertezza
sul bilancio scoraggerà gli investimenti facen
do avanzare la desertificazione produttiva del
la Sicilia».
fondo perii salario accessorio, comunque bloccato da gennaio ad aprile. Stop al calcolo della
pensione con il metodo retributivo per i regionali assunti prima del 1986, e anche per quelli
arrivati più tardi previsto il calcolo contributivopertuttigli anni di servizio, Via liberaaiprepensionamenti: almeno duemila tra i regionali, più altri quattromila tra forestali e dipendenti di enti partecipati. Per coprire i vuoti in
organico, prevista l'istituzione della mobilità
obbligatoria. Sui forestali, la spesa sarà trasferita tutta su fondi extraregionali, europei r.nItuUo: questo significa che non ci sarà alcuna
;ertez2asullegiornatemmimealmomentoga•antite per tutti i 25 mila addetti. La scure cairà anche sulle partecipate: ne rimarranno in
iàta non più di quattro e dovranno comunque
essere ridotti compensi ad amministratori, dirigentiepersonale.CertalachiusuradiSviliij.:
pò Sicilia, Terme di Sciacca e Sicilia e-Ricerca.
Tra le soluzioni, anche quella di caricare sul
fondo sanitario alcuni enti, come Arpa, Istituto zooprofilattico e zootecnico. Così dovrebbe
ridursi il peso sul bilancio corrente della Re-
Stopda gennaio
ad aprile ai salario
accessorio, in arrivo
tagli ai dirigenti
.e mobilità
obbligatoria
pertulti i regionali
PENSIONATI
Stop al calcolo
delle pensioni
con il sistema
retributivo
per tutti
(dipendenti
regionali
LA REPUBBLICA del