Il Quotidiano in Classe Classe III – sez. B Report degli articoli pubblicati Dagli studenti sul Ilquotidianoinclasse.it Allestimento di Marco Augenti Nono titolo dal “Corriere della Sera” “Come avete scelto la scuola che state frequentando?” COME AVETE SCELTO LA SCUOLA CHE STATE FREQUENTANDO? Quasi tre anni fa si aprirono per me le porte verso un nuovo futuro; la scuola media. La maggior parte del nostro tempo in una settimana, infatti, lo trascorriamo proprio a scuola, per cui è molto importante fare la scelta giusta. Secondo me, per intraprendere una buona strada, non bisognerebbe basarsi su fattori come la vicinanza da casa, la migliore amica o la struttura dell’edificio, ma dagli insegnanti, dalla quantità, qualità e intensità dello studio. Una scelta che forse, all’età di circa 10 anni, non tutti sono pronti a fare, ed, infatti, io appartenevo alla categoria dei “Non ancora pronti”. Di conseguenza i miei genitori contribuirono particolarmente, anzi, furono loro gli artefici del mio futuro. La scelta della scuola media, ovviamente, non equivale alla futura scelta del liceo, dove dovrò decidere la scuola più adatta alle mie passioni, aspirazioni ed a quello che vorrò fare in futuro, ma, comunque, occuperà un posto importante, perché solo attraverso essa potrò decidere il futuro liceo. I miei genitori hanno basato la scelta anche attraverso le opinioni dei genitori altrui, ricevendo contrastanti risposte. Al termine di questa indagine, il principio che ha basato la scelta fu il convincimento che la mia attuale scuola fu costruita con muri di studio composti da mattoni di serietà, e non severità come tanti ritennero. Fu questo che fece attivare gli interessi dei miei genitori che, infatti, volevano la scuola più esigente possibile, perché convinti che una buona preparazione scolastica è alla base della nostra crescita. Pur non essendo stata presente nella scelta della scuola media, sono pienamente convita che i miei genitori fecero una grande scelta due anni fa, e concordo sui principi da seguire per la scelta di qualsiasi scuola: studio, lavoro, impegno e serietà. Ottavia Ferrannini 3B Come ho scelto il tipo di scuola che frequenterò La scelta del liceo è una scelta molto difficile, caratterizzata da più fattori come: le amicizie, la passione per certe materie e anche il parere. Io ho scelto il mio indirizzo di studi in base alle materie scolastiche che mi piacciono e cioè le materie letterarie e filosofiche perciò per me è stato ovvio il liceo classico. L’unico problema che ho incontrato è stato il giudizio dei miei genitori i quali volevano che io andassi allo scientifico; però a me non piacciono per niente le materie scientifiche in particolar modo la matematica e le scienze. Così ho dovuto insistere per andare al classico. Dopo che io con l’appoggio di mia madre abbiamo insistito sono riuscito a convincere mio padre con validi motivi, per i quali io dovevo andare al classico. Per fortuna mio padre mi ha capito e mi ha lasciato andare al classico. Dovrò impegnarmi molto, così da fargli vedere che non ha sbagliato a mettermi al classico; adesso dipende tutto da me se sarò in grado di ottenere buoni risultati, resterò al classico, in caso contrario il liceo scientifico ha le porte aperte per “accogliermi”. La sola cosa che mi dispiace è che quasi nessuno dei miei amici andrà al classico con me. Per me andare al liceo sarà la scoperta di un nuovo mondo che mi preparerà per l’università . Marco Inzerillo I pro e i contro per il mio futuro Sono passati tre anni da quando frequento la Luigi Settembrini , e sinceramente non so quali motivi mi hanno portata a sceglierla può essere per la zona , o anche per le voci che si spargono , anche perché avevo solamente 10 anni , infatti non l ho scelta io ma i miei genitori ; perciò oggi non posso dire le motivazioni in base alle quali ho scelto la scuola media , ma posso chiaramente dire i motivi che mi hanno spinta a scegliere il liceo , che anche quello è un passo importante . Tutti scelgono un liceo in base alle valutazioni , ma anche pensando al futuro, pensando a quella domandina : Che vuoi fare da grande ? Io ho già risposto , e so già quale sarà la mia tappa, il mio obbiettivo o meglio ancora il mio sogno , quello di fare l’architetto e costruire case , palazzi di ogni genere ; infatti ho deciso di scegliere il liceo scientifico anche se prima ero indecisa tra classico o scientifico ma poi ho scelto lo scientifico , perché quando faccio un problema , o risolvo un calcolo mi sento bene, so’ che potrebbe sembrare starano , ma è così che mi sento ; invece quando scrivo oppure leggo , mi sento bene ma niente in confronto a quando disegno le figure , oppure scrivo dei calcoli ; ma la ragione è anche perché se avessi scelto il classico non avrei potuto svolgere la mia materia preferita la tecnologia , che per me è fondamentale per raggiungere il mio obbiettivo . Sfortunatamente quest’ anno dovrò ritornare in Ecuador , dove affronterò un esame , nel quale decideranno quale sarà il liceo adatto a me . Ma io le idee le ho chiare e voi ? Yadira Quinaucho 3B Come avete scelto la scuola che state frequentando? COME SCEGLIAMO LA NOSTRA SCUOLA? Non posso affermare di aver scelto io la scuola media che frequento perché al momento era troppo piccola; ho invece selezionato io stessa il mio futuro indirizzo di studi. Questa volta però, la selezione è stata più complessa, in quanto non è bastato soltanto individuare la sede, ma proprio il genere di studi che conseguirò e che mi permetterà di raggiungere, in futuro, il mio sogno. Proprio per questo motivo mi sono decisa per il liceo che ritengo possa essere più dedito allo scopo e migliore per quanto riguarda il livello dei docenti e quindi di insegnamento, in questo ho seguito il consiglio di parenti o comunque di ragazzi frequentanti le superiori e i rispettivi genitori. Non sono da ignorare i corsi extra curricolari che si possono prendere in considerazione e comunque l’organizzazione dell’orario scolastico e delle uscite didattiche. Ovviamente tutto ciò è stato fatto dopo aver svolto molteplici attività di orientamento che mi hanno permesso di comprendere quali fossero le mie attitudini, oltre alle mie passioni, che sono indispensabili per un buon cammino. In secondo piano ci sono tutti quegli elementi che permettono di compiere il passo finale: individuare la vera e propria sede; a mio parere è indispensabile che quest’ultima abbia una collocazione ottimale, quindi anche ben collegata e facilmente raggiungibile con i mezzi; poi sarebbe sempre preferibile frequentare una scuola il cui immobile sia esteticamente decoroso e disposto di laboratori attrezzati o aule riservate ad attività specifiche. Forse però la qualità di una scuola a cui do maggiore rilevanza, a pari merito con il tipo di insegnamento e l’utilità per il futuro, è l’atmosfera che mi circonda: se ci sono fenomeni di bullismo e di discriminazione, se i professori, pur essendo eccellenti nell’insegnamento, non sono in grado di stabilire e mantenere un buon rapporto con gli alunni, quel liceo o istituto non fa per me; cinque anni durano parecchio e vanno scelti bene. Grazie a tutti questi elementi, sono riuscita a scegliere il liceo che credo sia migliore per me, ovvero il liceo Scientifico Augusto Righi. Marinella Ragusa 3B Come Charlie Brown? Sto frequentando la terza media e in questi giorni dovrò iscrivermi alla scuola dove studierò per i prossimi cinque anni. Penso che questa scelta sia molto difficile, perché sono chiamato a decidere non solo quali materie studierò, quali professori avrò, ma soprattutto dove passerò la maggior parte del mio tempo nel prossimo futuro. Devo ammettere che ho sempre avuto le idee abbastanza chiare, vorrei andare al liceo classico, ma qualche tempo fa mi era venuto un dubbio esistenziale: non sarà un rischio scegliere un indirizzo del genere con i tempi che corrono? Infatti, oggi molti ragazzi scelgono indirizzi che possono inserirli più rapidamente nel mondo del lavoro, come gli istituti tecnici o anche lo stesso liceo scientifico. Credo che ormai questo passaggio sia considerato fondamentale nella nostra vita lavorativa futura, ma forse in modo eccessivo e molti ragazzi non seguono la propria passione per ansia di non poter trovare un impiego con quel titolo di studio, rischiando di finire come Charlie Brown:“Questo preoccuparmi troppo della (nuova) scuola non fa altro che preoccuparmi... Persino le mie ansie hanno l'ansia...” Secondo me, il rischio che corriamo tutti, ci sono passato anch’io, è quello di essere condizionati troppo da fattori esterni, come amici, genitori e soprattutto l’ansia del futuro. Credo che tutti nella scelta debbiano seguire le proprie passioni e io, che amo la storia e la letteratura e non ho la troppa simpatia per la matematica, ho capito subito che la mia strada era quella del liceo classico. La passione nello studio è fondamentale, perché non studierai mai una materia che non ti interessa, che non susciti la tua curiosità come una che ti appassiona, anche se bisogna applicarsi nello studio di tutte le materie e cercare anche di farsele piacere tutte il più possibile. Sono giunto, perciò, alla certezza che la scelta debba essere attuata seguendo la propria passione, forse più di pancia che di testa e sono certo di aver fatto la scelta giusta. Lorenzo Testa
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