Articoli n.9 Corriere della Sera - Istituto Comprensivo Luigi Settembrini

Il Quotidiano in Classe
Classe III – sez. B
Report degli articoli pubblicati
Dagli studenti sul Ilquotidianoinclasse.it
Allestimento di Marco Augenti
Nono titolo dal “Corriere della Sera”
“Come avete scelto la scuola che state frequentando?”
COME AVETE SCELTO LA SCUOLA CHE STATE FREQUENTANDO?
Quasi tre anni fa si aprirono per me le porte verso un nuovo futuro; la scuola media. La maggior
parte del nostro tempo in una settimana, infatti, lo trascorriamo proprio a scuola, per cui è molto
importante fare la scelta giusta. Secondo me, per intraprendere una buona strada, non bisognerebbe
basarsi su fattori come la vicinanza da casa, la migliore amica o la struttura dell’edificio, ma dagli
insegnanti, dalla quantità, qualità e intensità dello studio. Una scelta che forse, all’età di circa 10
anni, non tutti sono pronti a fare, ed, infatti, io appartenevo alla categoria dei “Non ancora pronti”.
Di conseguenza i miei genitori contribuirono particolarmente, anzi, furono loro gli artefici del mio
futuro. La scelta della scuola media, ovviamente, non equivale alla futura scelta del liceo, dove
dovrò decidere la scuola più adatta alle mie passioni, aspirazioni ed a quello che vorrò fare in
futuro, ma, comunque, occuperà un posto importante, perché solo attraverso essa potrò decidere il
futuro liceo. I miei genitori hanno basato la scelta anche attraverso le opinioni dei genitori altrui,
ricevendo contrastanti risposte. Al termine di questa indagine, il principio che ha basato la scelta fu
il convincimento che la mia attuale scuola fu costruita con muri di studio composti da mattoni di
serietà, e non severità come tanti ritennero. Fu questo che fece attivare gli interessi dei miei genitori
che, infatti, volevano la scuola più esigente possibile, perché convinti che una buona preparazione
scolastica è alla base della nostra crescita.
Pur non essendo stata presente nella scelta della scuola media, sono pienamente convita che i miei
genitori fecero una grande scelta due anni fa, e concordo sui principi da seguire per la scelta di
qualsiasi scuola: studio, lavoro, impegno e serietà.
Ottavia Ferrannini 3B
Come ho scelto il tipo di scuola che frequenterò
La scelta del liceo è una scelta molto difficile, caratterizzata da più fattori come: le
amicizie, la passione per certe materie e anche il parere.
Io ho scelto il mio indirizzo di studi in base alle materie scolastiche che mi piacciono
e cioè le materie letterarie e filosofiche perciò per me è stato ovvio il liceo classico.
L’unico problema che ho incontrato è stato il giudizio dei miei genitori i quali
volevano che io andassi allo scientifico; però a me non piacciono per niente le
materie scientifiche in particolar modo la matematica e le scienze. Così ho dovuto
insistere per andare al classico. Dopo che io con l’appoggio di mia madre abbiamo
insistito sono riuscito a convincere mio padre con validi motivi, per i quali io dovevo
andare al classico.
Per fortuna mio padre mi ha capito e mi ha lasciato andare al classico. Dovrò
impegnarmi molto, così da fargli vedere che non ha sbagliato a mettermi al classico;
adesso dipende tutto da me se sarò in grado di ottenere buoni risultati, resterò al
classico, in caso contrario il liceo scientifico ha le porte aperte per “accogliermi”. La
sola cosa che mi dispiace è che quasi nessuno dei miei amici andrà al classico con
me. Per me andare al liceo sarà la scoperta di un nuovo mondo che mi preparerà per
l’università .
Marco Inzerillo
I pro e i contro per il mio futuro
Sono passati tre anni da quando frequento la Luigi Settembrini , e sinceramente non so quali motivi
mi hanno portata a sceglierla può essere per la zona , o anche per le voci che si spargono , anche
perché avevo solamente 10 anni , infatti non l ho scelta io ma i miei genitori ; perciò oggi non
posso dire le motivazioni in base alle quali ho scelto la scuola media , ma posso chiaramente dire i
motivi che mi hanno spinta a scegliere il liceo , che anche quello è un passo importante . Tutti
scelgono un liceo in base alle valutazioni , ma anche pensando al futuro, pensando a quella
domandina : Che vuoi fare da grande ? Io ho già risposto , e so già quale sarà la mia tappa, il mio
obbiettivo o meglio ancora il mio sogno , quello di fare l’architetto e costruire case , palazzi di ogni
genere ; infatti ho deciso di scegliere il liceo scientifico anche se prima ero indecisa tra classico o
scientifico ma poi ho scelto lo scientifico , perché quando faccio un problema , o risolvo un calcolo
mi sento bene, so’ che potrebbe sembrare starano , ma è così che mi sento ; invece quando scrivo
oppure leggo , mi sento bene ma niente in confronto a quando disegno le figure , oppure scrivo dei
calcoli ; ma la ragione è anche perché se avessi scelto il classico non avrei potuto svolgere la mia
materia preferita la tecnologia , che per me è fondamentale per raggiungere il mio obbiettivo .
Sfortunatamente quest’ anno dovrò ritornare in Ecuador , dove affronterò un esame , nel quale
decideranno quale sarà il liceo adatto a me . Ma io le idee le ho chiare e voi ?
Yadira Quinaucho 3B
Come avete scelto la scuola che state frequentando?
COME SCEGLIAMO LA NOSTRA SCUOLA?
Non posso affermare di aver scelto io la scuola media che frequento perché al momento era troppo
piccola; ho invece selezionato io stessa il mio futuro indirizzo di studi. Questa volta però, la
selezione è stata più complessa, in quanto non è bastato soltanto individuare la sede, ma proprio il
genere di studi che conseguirò e che mi permetterà di raggiungere, in futuro, il mio sogno. Proprio
per questo motivo mi sono decisa per il liceo che ritengo possa essere più dedito allo scopo e
migliore per quanto riguarda il livello dei docenti e quindi di insegnamento, in questo ho seguito il
consiglio di parenti o comunque di ragazzi frequentanti le superiori e i rispettivi genitori. Non sono
da ignorare i corsi extra curricolari che si possono prendere in considerazione e comunque
l’organizzazione dell’orario scolastico e delle uscite didattiche. Ovviamente tutto ciò è stato fatto
dopo aver svolto molteplici attività di orientamento che mi hanno permesso di comprendere quali
fossero le mie attitudini, oltre alle mie passioni, che sono indispensabili per un buon cammino. In
secondo piano ci sono tutti quegli elementi che permettono di compiere il passo finale: individuare
la vera e propria sede; a mio parere è indispensabile che quest’ultima abbia una collocazione
ottimale, quindi anche ben collegata e facilmente raggiungibile con i mezzi; poi sarebbe sempre
preferibile frequentare una scuola il cui immobile sia esteticamente decoroso e disposto di
laboratori attrezzati o aule riservate ad attività specifiche. Forse però la qualità di una scuola a cui
do maggiore rilevanza, a pari merito con il tipo di insegnamento e l’utilità per il futuro, è
l’atmosfera che mi circonda: se ci sono fenomeni di bullismo e di discriminazione, se i professori,
pur essendo eccellenti nell’insegnamento, non sono in grado di stabilire e mantenere un buon
rapporto con gli alunni, quel liceo o istituto non fa per me; cinque anni durano parecchio e vanno
scelti bene. Grazie a tutti questi elementi, sono riuscita a scegliere il liceo che credo sia migliore per
me, ovvero il liceo Scientifico Augusto Righi.
Marinella Ragusa 3B
Come Charlie Brown?
Sto frequentando la terza media e in questi giorni dovrò iscrivermi alla scuola dove studierò per i
prossimi cinque anni. Penso che questa scelta sia molto difficile, perché sono chiamato a decidere
non solo quali materie studierò, quali professori avrò, ma soprattutto dove passerò la maggior parte
del mio tempo nel prossimo futuro. Devo ammettere che ho sempre avuto le idee abbastanza chiare,
vorrei andare al liceo classico, ma qualche tempo fa mi era venuto un dubbio esistenziale: non sarà
un rischio scegliere un indirizzo del genere con i tempi che corrono? Infatti, oggi molti ragazzi
scelgono indirizzi che possono inserirli più rapidamente nel mondo del lavoro, come gli istituti
tecnici o anche lo stesso liceo scientifico. Credo che ormai questo passaggio sia considerato
fondamentale nella nostra vita lavorativa futura, ma forse in modo eccessivo e molti ragazzi non
seguono la propria passione per ansia di non poter trovare un impiego con quel titolo di studio,
rischiando di finire come Charlie Brown:“Questo preoccuparmi troppo della (nuova) scuola non fa
altro che preoccuparmi... Persino le mie ansie hanno l'ansia...” Secondo me, il rischio che corriamo
tutti, ci sono passato anch’io, è quello di essere condizionati troppo da fattori esterni, come amici,
genitori e soprattutto l’ansia del futuro. Credo che tutti nella scelta debbiano seguire le proprie
passioni e io, che amo la storia e la letteratura e non ho la troppa simpatia per la matematica, ho
capito subito che la mia strada era quella del liceo classico. La passione nello studio è
fondamentale, perché non studierai mai una materia che non ti interessa, che non susciti la tua
curiosità come una che ti appassiona, anche se bisogna applicarsi nello studio di tutte le materie e
cercare anche di farsele piacere tutte il più possibile. Sono giunto, perciò, alla certezza che la scelta
debba essere attuata seguendo la propria passione, forse più di pancia che di testa e sono certo di
aver fatto la scelta giusta.
Lorenzo Testa