Piano O Formativa dell' fferta in vigore nell’a.s. 2014-2015 Redatto a cura della F.S. prof. Michele Orlando INDICE MISSION NOTA INTRODUTTIVA TERRITORIO LA STRUTTURA ELENCO DI AGENZIE, ENTI ED ASSOCIAZIONI ORGANIGRAMMA L'ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA: UTENZA, UFFICI E ORARI RISORSE PROFESSIONALI (Dirigente, docenti, DSGA, Ata) FUNZIONI STRUMENTALI, COMMISSIONI CALENDARIO SCOLASTICO RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA FINALITÀ GENERALI DELL'ISTITUTO CURRICOLO D'ISTITUTO. IL PROGETTO FORMATIVO IL CURRICOLO VERTICALE Pag. 4 Pag. 5 Pag. 6 Pag. 7 Pag. 8 Pag. 9 Pag. 10 Pag. 11 Pag. 15 Pag. 18 Pag. 21 Pag. 22 Pag. 23 Pag. 24 DIDATTICA INCLUSIVA E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Pag. 44 - Alunni diversamente abili - Alunni immigrati. Protocollo d’accoglienza - Alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (D.S.A.) - Il successo formativo degli alunni - Accoglienza e didattica orientativa PIANO ANNUALE DELL'INCLUSIVITÀ Pag. 44 Pag. 45 Pag. 48 Pag. 52 Pag. 52 Pag. 55 VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE RAPPORTI CON LE FAMIGLIE SICUREZZA E SALUTE NELL'ISTITUTO Pag. 70 Pag. 72 Pag. 73 SCUOLA DELL'INFANZIA "IL PANDA" SCUOLA DELL'INFANZIA "ARCOBALENO" PIANO DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA EDUCATIVA PROGETTI INFANZIA “IL PANDA” e “GULLI” PROGETTI INFANZIA “ARCOBALENO” SCUOLA PRIMARIA "DON MILANI" IMPIANTO ORGANIZZATIVO. SPAZI E ATTREZZATURE SCUOLA PRIMARIA "GULLI" IMPIANTO ORGANIZZATIVO. SPAZI E ATTREZZATURE PROGETTAZIONE CURRICOLARE. LE DISCIPLINE MODALITÀ D’INTERVENTO PROGETTI PRIMARIA "DON MILANI" PROGETTI PRIMARIA "GULLI" Pag. 74 Pag. 75 Pag. 76 Pag. 77 Pag. 79 Pag. 83 Pag. 87 Pag. 88 Pag. 90 Pag. 91 Pag. 93 Pag. 95 Pag. 96 Pag. 100 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ORARIO E IMPIANTO ORGANIZZATIVO PROGETTAZIONE CURRICOLARE. OBIETTIVI E FINALITA' L'ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DISCIPLINARE MODALITÀ D’INTERVENTO I LABORATORI DELLA SECONDARIA DI I GRADO "EUROPA" I PROGETTI DELLA SECONDARIA DI 1° GRADO "EUROPA" IL PROGETTO "ERASMUS PLUS" SISTEMA DI VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELLA PRIMARIA E SEC. DI I GRADO L'ESAME DI STATO INDIRIZZI SULLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA E NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO CRITERI GENERALI PER LA VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA: ELEMENTI DESCRITTIVI CORRISPONDENTI AI VOTI LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA Pag. 103 Pag. 104 Pag. 106 Pag. 107 Pag. 108 Pag. 109 Pag. 110 Pag. 116 Pag. 117 Pag. 118 Pag. 120 Pag. 123 Pag. 125 Pag. 127 Pag. 126 Pag. 127 Pag. 128 Pag. 130 TORNA ALL'INDICE dell’Istituto Comprensivo “Europa” … approcci didattici inclusivi e flessibilità organizzativa, dimensione europea della formazione, centralità della sperimentazione, dell’informatica, delle attività manuali e laboratoriali … … per costruire il proprio progetto di vita 4 TORNA ALL'INDICE NOTA INTRODUTTIVA L'Istituto Comprensivo "Europa" in Faenza determina la propria identità attraverso il Piano dell’Offerta Formativa (POF): questo documento esplicita le scelte culturali, didattiche ed organizzative che intende perseguire nel suo compito di educazione e di istruzione nell’ambito territoriale di appartenenza, e offre agli utenti una possibilità di scelta meditata e consapevole. E' un documento aperto e dinamico, risponde alla domanda formativa reale in connessione con il contesto culturale, sociale ed economico, fornendo la risposta più elevata possibile nel quadro della politica scolastica nazionale ed europea. Il presente Piano dell’Offerta Formativa è aggiornato e adeguato alle disposizioni normative più recenti. È elaborato dalla funzione strumentale prof. Michele Orlando e da una commissione, individuati dal Collegio dei Docenti. CHI SIAMO Istituto Comprensivo "EUROPA" BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIVITÀ - Integrazione alunni con bisogni educativi speciali RESPONSABILITÀ E DECISIONI Dirigente Scolastico - alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento dott.ssa Serafina Patrizia Scerra TERRITORIO PRINCIPIO ISPIRATORE: Reti di scuole: COSTITUZIONE DELLA ex Distretto di Faenza n. 41 - alunni stranieri - alunni diversamente abili REPUBBLICA ITALIANA ART. 3 “Rimuovere gli ostacoli (...) CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO che impediscono il pieno sviluppo della persona umana” Dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola Primaria Dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria di primo grado Dalla Scuola Secondaria di primo grado alla Scuola Secondaria di secondo grado L’integrazione e l’adeguamento del documento sono effettuati tenendo in considerazione: POTENZIAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE Area scientifica Area linguistica Area musicale/teatrale Area sportiva L’Istituto Comprensivo Statale “Europa” è costituito dal primo settembre 2000 dalla Scuola dell’Infanzia “Il Panda”, dalla Scuola Primaria “Don Milani”, dalla Scuola Secondaria di I grado “Europa”. Dall’anno scolastico 2009/2010 i plessi Arcobaleno (infanzia) e Gulli (primaria) entrano a far parte del Comprensivo Europa. L’Istituto Comprensivo è situato in Faenza, ricca di storia e culturalmente viva. Un’alta percentuale della popolazione è diplomata o laureata e sensibile agli aspetti formativi della persona. Le scuole sorgono in un quartiere in parte a edilizia popolare e in parte residenziale e gli abitanti sono di livello economico variabile da basso a medio alto. La popolazione scolastica, negli ultimi anni, registra un notevole aumento della presenza di extracomunitari, di varie etnie, che si inseriscono anche in corso d’anno nei vari ordini di scuola. I genitori della maggioranza degli alunni sono di età relativamente giovane, impegnati in attività lavorativa che occupa molto del loro tempo: per cercare di venire incontro alle loro esigenze si è organizzato il tempo scuola in modo appropriato. il quadro normativo ed istituzionale; complessità della struttura organizzativa necessaria per garantire il funzionamento di tutte le scuole che compongono l’istituto; l’analisi dei bisogni emersi sul piano organizzativo e didattico presentati da referenti di plesso, figure di sistema, referenti didattici, coordinatori di classe, responsabili di progetto; gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte generali di gestione e di amministrazione deliberati dal Consiglio di Istituto; le proposte e i pareri interni alla scuola, i contatti con le realtà istituzionali esterne e le proposte avanzate dai genitori. 5 TORNA ALL'INDICE IL TERRITORIO L'Istituto Comprensivo "Europa" Scuola dell'Infanzia "Il Panda" Scuola dell'Infanzia "Arcobaleno", Borgo Tuliero, Faenza Scuola Primaria "Don Milani" Scuola Primaria "Gulli" Scuola Secondaria di I grado "Europa" 6 TORNA ALL'INDICE LA STRUTTURA L'Istituto Comprensivo "Europa" in Faenza comprende: due Scuole dell’Infanzia, articolate a orario ordinario delle attività educative per 40 ore settimanali, con la possibilità di pre-scuola (dalle ore 7.30 alle ore 8.00) e/o di post-scuola (dalle ore 16.00 alle ore 18.00), a richiesta per la scuola "Il Panda"; due Scuole Primarie a tempo normale e tempo pieno, modello organizzativo da 27 fino a 33/40 ore, distribuito su sei giorni settimanali, dal lunedì al sabato, in base al quale: − al "Don Milani", tempo normale dal lunedì al sabato, orario 8.15-12.45; tempo pieno dal lunedì al venerdì, orario 8.15-16.15 con la possibilità di pre-scuola (dalle ore 7.30 fino all'inizio delle lezioni) e/o di post-scuola (dalle ore 12.45 alle 13.15 e dalle ore 16.15 alle 16.45); − al "Gulli", 8 classi a modulo (28 ore) dal lunedì al sabato dalle 8.25 alle 12.30 con rientro di un pomeriggio fino alle 16.30; 2 classi a modulo (32 ore) dal lunedì al sabato dalle 8.25 alle 12.30 con rientro di due pomeriggi fino alle 16.30; 1 classe a tempo pieno (40 ore) dal lunedì al venerdì dalle 8.25 alle 16.30; on la possibilità di pre-scuola (dalle ore 7.30 fino all'inizio delle lezioni) e/o di post-scuola (dalle ore 12.30 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 17.00); una Scuola Secondaria di I grado a tempo normale, modello organizzativo a 30 ore settimanali in orario antimeridiano, e a tempo prolungato, modello organizzativo a 36 ore settimanali in orario antimeridiano e pomeridiano, con rientro dalle ore 14.00 alle 16.30 il martedì (sez. A, B, E) e il venerdì (sez. C, D, F). Il lunedì e il giovedì, in base al monte ore prescelto, attività obbligatorie pomeridiane dalle ore 14.00 alle 15.15 e dalle ore 15.15 alle 16.30. Il sabato, dalle ore 07.55 alle 9.15 e dalle ore 9.15 alle 10.30 e dalle ore 10.30 alle ore 11.45. Le attività di recupero e laboratorio iniziano lunedì 6 ottobre 2014. I tre ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo costruiscono, condividono e approvano un PIANO dell'OFFERTA FORMATIVA fondato sulla continuità progettuale e didattica che favorisce la maturazione dell’identità di ognuno, la conquista e lo sviluppo dell’autonomia facilita il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro (continuità verticale) valorizza le diversità e promuove lo sviluppo delle competenze 7 TORNA ALL'INDICE ELENCO DI AGENZIE, ENTI ED ASSOCIAZIONI PER UN SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO La Scuola e il territorio collaborano per sviluppare formazione e integrazione degli alunni. L’Ente locale e numerose associazioni del territorio di Faenza, di Ravenna e provincia, sono presenti all’interno del sistema scolastico per la realizzazione di progetti didattici, di iniziative di formazione rivolte ai docenti e all’utenza e altre iniziative volte ad ampliare e diversificare l’offerta formativa. Collaborano con la Scuola: Istituzioni Culturali del Territorio Associazione Acquerellisti Faentini Biblioteca Comunale Manfrediana Cooperativa Kaleidos Green Social Festival Bologna La Palestra della Scienza di Faenza Museo Carlo Zauli Museo Civico di Scienze Naturali Faenza Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea Museo Internazionale delle Ceramiche Palazzo Milzetti - Museo dell'arte Neoclassica in Romagna Pinacoteca Comunale Rione Verde Teatro Masini Faenza ANMIG di Faenza Istituzioni ed Enti Locali Assessorato all'Ambiente - Provincia Ravenna Azienda Ausl Ravenna (Servizio Materno-Infantile/Salute Mentale) C.T.P. Centro Territoriale Permanente per l'istruzione e la formazione in età adulta di Ravenna e provincia Centro per le Famiglie di Faenza Comitato Nazionale per il Decennio dell'Educazione allo sviluppo sostenibile - Unesco Comune di Faenza (Assessorato Politiche Agricole, Ambiente, Igiene Pubblica, Personale; Assessorato Sport, Politiche Giovanili, Servizi all'Infanzia, Attività del tempo libero e pari opportunità; Assessorato Cultura, Istruzione, musei ed istituti culturali, ceramica e turismo) Distretto Scolastico N. 41 Provincia di Ravenna Servizi Sociali Comunali di Faenza Ufficio Scolastico Provinciale di Ravenna Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna Università degli Studi di Bologna Arma dei Carabinieri Polizia di Stato Polizia Municipale di Faenza Agenzie del Territorio Amici dell’Europa Arpa Ravenna Associazione "Mani Tese" Faenza Avis Centro Educativo “Aquilone” Cooperativa Sociale "Atlantide" Cooperativa Sociale "La Lumaca" Gemos di Faenza - Mensa Scolastica Hera Legambiente Mercanti Ravignani 8 9 • Giulio Maria D'Addio SUPPORTO AGLI ALLIEVI (ORIENTAMENTO, ACCOGLIENZA, DISAGIO, STRANIERI) • Monica Dalmonte • Francesca Reggi SICUREZZA VALUTAZIONE E MONITORAGGIO • Annalisa Toni • Milena Dalprato • Claudia Sarneri • Michele Orlando INFORMATIZZAZIONE E COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE. ADEGUAMENTO DEL SITO A QUANTO PRESCRIVE LA VIGENTE NORMATIVA FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI E DEL PERSONALE TUTTO COORDINAMENTO DELLA PROGETTAZIONE CURRICOLARE E RELATIVI PROGETTI IN VERTICALE CONFORMI ALLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO FORMULAZIONE E GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Area didattica e organizzativa Responsabili di Labororatorio Capi dipartimento Referenti Macroaree progetti ADDETTI SPP RSPP FUNZIONI STRUMENTALI Area Gestionale Squadre emergenza RLS DOCENTI Coordin.atori di Sezione Interclasse Classe Commissioni verticali Intercultura, Viaggi istruzione, Acquisti e bandi gara, Inventario, Festa Scuola, Open day, Comitato di valutazione, DSA/BES, GLHO, Ed. Ambientale, Salute, Stradale, Sicurezza, Erasmus Plus, Cittadinanza e legalità, Pari opportunità, Continuità, Orientamento, Conoscenza del territorio, Cinema e Cineforum, Elettorale, Organizzazione laboratori, Orario PRIMARIA DON MILANI Mamini Valtancoli ARCOBALENO INFANZIA Tagliaferri INFANZIA PANDA Gallegati PRIMARIA GULLI Orlando (didattica) Laghi (plesso) Orlando, Stradaioli, Lassi, Ciampaglione, Erbacci (suppl.) Comitato valutazione docenti DIRIGENTE SCOLASTICO RSU Patrizia Serafina Scerra GIUNTA ESECUTIVA EUROPA Contesto territoriale CONSIGLIO DI ISTITUTO Presidente, Genitori, Docenti, ATA COLLAB.RI DIDATTICI E DI PLESSO STAFF DI DIREZIONE 2° Collaboratore - Luciano Laghi COLLABORATORE VICARIO - Fabio Taroni Organigramma relativo ai processi decisionali e operativi Area amministrativa COLLABORATORI SCOLASTICI Area sindacale Giovanna Arcangeli, Emiliana Savorani, Sabrina Sarneri, Rossella Sarneri, Loredana Ragazzini ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Bianca Lanzoni DIRETTRICE AMMINISTRATIVA TORNA ALL'INDICE TORNA ALL'INDICE L'ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA: UTENZA, UFFICI E ORARI I SERVIZI AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI L’Istituto Comprensivo "Europa" garantisce l’osservanza e il rispetto dei seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: • • • • • celerità nelle procedure trasparenza informatizzazione dei servizi di segreteria riduzione dei tempi di attesa agli sportelli flessibilità degli orari per favorire il contatto con il pubblico. Gli Uffici Amministrativi dell’Istituto Comprensivo, ubicati nel Plesso "Europa" di Via degli Insorti n. 2, sono costituiti dall’Ufficio del Dirigente Scolastico e dagli Uffici di Segreteria che ha competenza in materia di: gestione bilancio e contabilità, personale docente e A.T.A., alunni, patrimonio, sicurezza, gestione amministrativa dei Progetti e delle attività collegate con gli Organi Collegiali, rapporti con l’utenza e l’esterno della Scuola. Le modalità di apertura al pubblico sono: durante i periodi di funzionamento delle attività didattiche da lunedì a sabato dalle 7.45 alle 8.45 dalle 12.00 alle 13.00 mercoledì pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00 da lunedì a sabato dalle durante i periodi di sospensione delle lezioni 7.45 alle 8.45 dalle 12.00 alle 13.00 Il Dirigente Scolastico riceve solo su appuntamento Tel. 0546 28394 Fax. 0546 25816 E-mail: [email protected] P.E.C.: [email protected] 10 TORNA ALL'INDICE LE RISORSE PROFESSIONALI Il Comprensivo "Europa" è composto di 5 plessi: 2 di Scuola dell'Infanzia, 2 di Scuola Primaria e 1 di Scuola secondaria di 1° grado. Dispone delle seguenti risorse professionali, come di seguito ripartite. SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA 1°GRADO PERSONALE A.T.A. ALTRO PERSONALE Docenti IL PANDA Posto comune Sostegno Religione ARCOBALENO 20 2 1 2 1 Docenti DON MILANI GULLI Posto comune Sostegno Religione 37 7 2 16 3 1 Docenti EUROPA Posto normale Sostegno Religione 33 3 1 Profilo Direttore servizi Generali ed Amministrativi Assistenti Amministrativi Collaboratori Scolastici Profilo Assistenti di madrelingua inglese e spagnola 11 n° 1 7 9 n° da definire TORNA ALL'INDICE IL DIRIGENTE SCOLASTICO Il Dirigente Scolastico, dott.ssa Serafina Patrizia Scerra, è il rappresentante dell’Istituto Comprensivo “Europa”, in quanto responsabile della direzione, del coordinamento, della promozione e valorizzazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali. Perseguendo gli obiettivi di qualità ed efficienza del servizio, promuove le necessarie azioni per la progettazione e la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa sotto il profilo didattico, pedagogico, organizzativo e finanziario. Convoca e presiede il Collegio dei Docenti, i Consigli di intersezione/interclasse/classe, il Comitato di Valutazione. Assolve a tutte le funzioni previste dalla legge e dai Contratti Collettivi in ordine alla direzione, alla promozione, alla valorizzazione delle risorse umane e professionali e alla stipula di Protocolli d’intesa. Assume le decisioni ed attua le scelte di sua competenza volte a promuovere e realizzare il progetto di istituto sia per il profilo didattico-pedagogico sia per quello organizzativo, gestionale e finanziario. Assicura la gestione unitaria della scuola nel perseguimento dell’obiettivo della qualità e dell’efficienza del servizio scolastico. I DOCENTI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Sono individuati dal Dirigente stesso all’interno del collegio dei docenti. Essi svolgono, su delega o incarico del Dirigente, particolari compiti organizzativi, gestionali e curano i rapporti con l’esterno. Ad uno di essi, la prof.ssa Alessandra Erbacci, è affidato anche l’incarico di Primo Collaboratore con funzioni vicarie. I DOCENTI REFERENTI DI PLESSO Individuati dal Dirigente, essi svolgono compiti organizzativi all’interno di ciascuna scuola: segnalano tempestivamente problemi ed emergenze, rappresentano le necessità e le esigenze dei plessi negli incontri con il Dirigente scolastico, sono responsabili dell’informazione presso i docenti ed i collaboratori scolastici delle comunicazioni che pervengono dall’ufficio di segreteria, dal Dirigente scolastico, da altre scuole. DOCENTI CON FUNZIONE STRUMENTALE Per realizzare le finalità istituzionali della Scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dalla valorizzazione del patrimonio professionale dei docenti, attuata anche nell’espletamento di specifiche funzioni strumentali alle proposte del Piano dell’Offerta Formativa. Ogni anno scolastico il Collegio dei Docenti Unitario individua al suo interno docenti che esplicano tali funzioni e che indicativamente si occupano di: FORMULAZIONE E GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA COORDINAMENTO DELLA PROGETTAZIONE CURRICOLARE E RELATIVI PROGETTI IN VERTICALE CONFORMI ALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI E DEL PERSONALE INFORMATIZZAZIONE E COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE. ADEGUAMENTO DEL SITO A QUANTO PRESCRIVE LA VIGENTE NORMATIVA SICUREZZA VALUTAZIONE E MONITORAGGIO 12 TORNA ALL'INDICE I DOCENTI Realizzano il processo di insegnamento/apprendimento, volto a promuovere la formazione degli alunni; tale funzione si fonda sulla loro autonomia culturale e professionale, nonché sugli obiettivi previsti dalle Indicazioni nazionali e dal Curricolo d’Istituto così come definito nel POF. l’attività d’insegnamento • 25 ore settimanali nella Scuola dell’Infanzia • 22 ore settimanali nella Scuola Primaria, cui vanno aggiunte 2 ore da dedicare anche in modo flessibile alla progettazione didattica da attuarsi in incontri collegiali dei docenti di ciascun modulo • 18 ore settimanali nella Scuola Secondaria di Primo Grado, distribuite in non meno di cinque giornate, con il Sabato impegnato in attività di recupero e/o laboratorio. A queste ore vanno aggiunte le ore non d’insegnamento previste dalle norme e dal CCNL– Scuola vigente. La preparazione delle lezioni, la correzione, i rapporti individuali con le famiglie, la partecipazione ai Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe, la compilazione dei documenti sono invece adempimenti individuali svolti oltre quest’orario (funzione docente). l’attività di non insegnamento Indispensabile al funzionamento della Scuola, comprende la partecipazione a: • assemblee con i genitori • riunioni del Collegio Docenti e del Comitato di Valutazione; • commissioni per la progettazione dei Piani di studio, la preparazione e l’attuazione dei progetti, il confronto e la verifica delle attività didattiche, l’organizzazione di attività scolastiche che coinvolgono un plesso o l’Istituto; • contatti con specialisti per attuare l’inserimento di alunni con difficoltà o disabili; • svolgimento di attività scolastiche che superino l’orario di servizio (uscite didattiche, manifestazioni ...); • funzione tutoriale. 13 TORNA ALL'INDICE Il profilo professionale è arricchito dall’esperienza didattica, dallo studio personale e dalle competenze disciplinari, pedagogiche, metodologiche, relazionali attraverso l’aggiornamento delle conoscenze e la formazione dell’educatore; è predisposto, quindi, un PIANO ANNUALE DI AGGIORNAMENTO. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI La sig.ra Bianca Lanzoni sovrintende ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze. Organizza l’attività del personale ATA (assistenti e collaboratori) nell’ambito delle direttive del dirigente scolastico. Attribuisce al personale ATA incarichi di natura organizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, quando necessario. Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione e predisposizione degli atti amministrativi e contabili; è consegnatario dei beni mobili. IL PERSONALE ATA È il personale non docente della Scuola. È costituito dal personale di segreteria (assistenti) con il compito della gestione finanziaria, patrimoniale ed amministrativa dell’Istituzione Scolastica e dal personale ausiliario (collaboratori scolastici) con il compito di custodia e di pulizia dei locali, di collaborazione nella sorveglianza degli alunni. GLI ORGANI COLLEGIALI Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche. Organo collegiale Composizione Funzioni Consiglio d’Istituto Presidente Dirigente scolastico 8 docenti 8 genitori 2 personale ATA Adotta il POF elaborato dal Collegio docenti Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo Stabilisce come impiegare le risorse finanziarie Adotta il regolamento interno dell’istituto Decide in merito alla partecipazione dell’istituto ad attività culturali, sportive e ricreative Giunta esecutiva Dirigente scolastico DSGA 1 docente 2 genitori 1 personale ATA Ha il compito di proporre al Consiglio d’Istituto il programma delle attività finanziarie, accompagnato da una relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori Collegio docenti Dirigente scolastico tutti i docenti dell’istituto elabora il POF cura la programmazione dell’azione educativa formula proposte al DS per la formazione e composizione delle classi, la formulazione dell’orario delle lezioni e lo svolgimento delle altre attività scolastiche valuta periodicamente l’andamento dell’attività scolastica provvede all’adozione dei libri di testo Consiglio di classe Tutti i docenti della classe 4 genitori formula al Collegio proposte in ordine all’azione educativa e didattica agevola i rapporti fra docenti, genitori e studenti prende provvedimenti disciplinari a carico degli studenti 14 TORNA ALL'INDICE Commissioni verticali All’interno dell’Istituto ogni anno sono costituite delle commissioni su aree specifiche di lavoro. Ciascuna commissione è generalmente composta da uno o due insegnanti per plesso e coordinata dalla funzione strumentale di riferimento o da un componente scelto all’interno della commissione stessa. Attualmente sono costituite le seguenti commissioni: M.B. Zoli (didattica) Teresa Tagliaferri (PANDA) Valentina Gallegati (plesso) Cristina Landriani GULLI DON MILANI GULLI PANDA Michele Orlando Monica Dalmonte Zoli Giulia Giulio D'Addio Rita Arcangeli Coordinatori didattici e di plesso (articolo 88 comma K) FUNZIONI STRUMENTALI POF Formulazione e gestione del Piano dell'Offerta Formativa PAI Supporto agli alievi, Orientamento, Accoglienza, Disagio, Stranieri Michele Orlando (didattica) Luciano Laghi (Plesso) REFERENTE EUROPA Annamaria Mamini (didattica e plesso) Alessandra Valtancoli ARCOBALENO Emanuela Bedei CURRICOLO Coordinamento della progettazione curricolare e relativi progetti in verticale conformi alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo Sara Tronconi Claudia Sarneri Teresa Tagliaferri Alessandra Valtancoli Teresa Tagliaferri Alessandra Valtancoli SITO Informatizzazione e comunicazione multimediali; adeguamento del sito a quanto prescrive la vigente normativa SICUREZZA Annalisa Toni Francesca Reggi Giuseppina Melchiorre Maria Grazia Visani VALUTAZIONE E MONITORAGGIO Monica Dalmonte INVALSI MATEMATICA Annalisa Paraggio INVALSI ITALIANO FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO Milena Dalprato Docenti e del personale tutto 15 Silvana Ravaglia Rita Melandri Graziella Mazzoni Sartoni Barbara (INVALSI) (INVALSI) TORNA ALL'INDICE LABORATORI EUROPA DON MILANI GULLI PANDA Ombretta Calderoni Luciana Andalò Alessandra Buccoliero Mariagrazia Ciampaglione Giuseppina Borsellino Mariangela Melandri Monica Dalmonte INFORMATICA Chiara Gollini Mara Monduzzi Francesco Pirazzini SCIENTIFICO AUDIOVISIVI MOTORIA GRAFICA - IMMAGINE- CERAMICA - ARTE MANIPOLAZIONE LINGUISTICO MUSICA Tutti i docenti di scienze Silvana Ravaglia Annalisa Toni Flavia Trasente Tutti i docenti di motoria Milena Dalprato Stefania Sparnacci Mariagrazia Ciampaglione Ombretta Claderoni Luciano Laghi Elena Ghelli Paola Baroncini Simona Demontis Federica Ragazzini Elena Altavilla Francesca Conti Tutti i docenti di musica Marina Solaroli Rita Melandri Elena Albonetti BIBLIOTECA Luciana Andalò Paolo Lazzarin Patricia Ercolani Rita Arcangeli 16 Giovanna Fresca Maria Beatrice Zoli Federica Trerè Maria Luisa Ugolini Melandri Mariangela Rocco Virginia Monica ARCOBALENO Alessandra Valtancoli Casadio Cristiana Alessandra Valtancoli Cristiana Casadio Alessandra Valtancoli Maria Grazia Ciampaglione Eva Diamante Casadio Cristiana Lucina Andalò Alessandra Valtancoli TORNA ALL'INDICE COMMISSIONI - ALTRI INCARICHI EUROPA DON MILANI GULLI Ercolani Patricia Calderoni Ombretta (tutti i docenti) (tutti i docenti) Carla Massari FESTA DELLA SCUOLA Paola Baroncini Pier Giacomo Zauli PANDA ARCOBALENO Zanon Alessia Alessandra Valtancoli Di Giovanni Monica Cristiana Casadio (tutti i docenti) Paola Baroncini Carla Massari OPEN DAY Cristina Zauli Ravaglia Silvana Ombretta Calderoni (tutti i docenti) (tutti i docenti) Alessandra Valtancoli Teresa Tagliaferri (tutti i docenti) Cristiana Casadio Ugolini M. Luisa (con Primaria) Cristiana Casadio (con il nido) Sarchielli Silvia (Con il nido) Alessandra Valtancoli (Con primaria) Lavezzo Silvana CONTINUITÀ IN VERTICALE Frascari Anna Barbara Bagattini Altavilla Elena Giulio D'Addio Taroni Fabio ERASMUS PLUS - ASSISTENTATO EUROPEO FORMAZIONE ALL'ESTERO Monica Dalmonte Milena Casadio Strozzi Milena Dalprato Francesca Reggi Barbara Sartoni Valentina Gallegati Francesca Conti Barbara Sartoni Maria Grazia Ciampaglione Alessia Zanon Viaggi di istruzione - Uscite didattiche Chiara Montevecchi Annalisa Toni Patrizia Ricci Emanuela Bedei Assistenza tirocinanti Università Taroni Fabio Erika Tasselli Cristina Montevecchi Teresa Tagliaferri Stesura e organizzazione orario docenti Paola Vacchi Federica Trerè Teresa Tagliaferri Rosetti Antonietta Carla Fassari Barbara Bagattini Tutor Docenti Anno di Formazione Docenti PER Capotondi Giulia Antonietta Rosetti (Per Daniela Binzoni) Maria Luisa Ugolini (PerFrancia Daniela) Francesca Reggi (Per Meris Turicchia) Cristina Landriani (Per Monica Virginia Rocco) Sara Tronconi (Per Monica Bandini) Enza Garavini (Per Di Giovanni Monica) Annamaria Mamini Reperebilità allarme plesso don Milani Antonietta Rosetti 17 TORNA ALL'INDICE Comitato di valutazione GLI - DSA - BES Michele Orlando (segretario) Beatrice Lassi Flavia Trasente (supplente) Sara Tronconi (Sostegno) (supplente) Barbara Bagattini Claudia Sarneri Cristina Nanni GLHO Carla Massari Chiara Canuti Giulio D'Addio Cristina Montevecchi Patrizia Stradaioli Tronconi Sara Francesca Cattani Tronconi Sara Elisa Gorini Compagnoni Carla Commissione elettorale Verbalista interclasse Verbalista Riunioni di Plesso Turicchia Meris docenti a turno Guerrini Pier Luigi docenti a turno A turno tutte le insegnanti Luciana Andalò Cinema e cineforum Silvana Lavezzo Carla Fassari Cristina Montevecchi Referente docente per la MENSA Raffaella Sartoni Dalmonte Monica Semeraro Monika Rapporti con il territorio Michele Orlando Marina Solaroli Sussidi e inventari Orientamento e formazione professionale Organizzazione Laboratori Secondaria Europa Pier Giacomo Zauli Maria Beatrice Zoli Monduzzi Mara Velentina Drei Maria Beatrice Zoli Annamaria Frassanito Alessandra Valtancoli Teresa Tagliaferri Alessandra Valtancoli Andalò Luciana Alessandra Valtancoli Teresa Tagliaferri Cristiana Casadio Bellini Cristina Zauli Compagnoni Carla Pronto Soccorso 18 Semeraro Monika TORNA ALL'INDICE MACROAREE EDUCAZIONE AGROALIMENTARE Maria Grazia Visani Capotondi Giulia DON MILANI Claudia Sarneri Canuti Chiara Wilma Murrone Binzoni Daniela GULLI PANDA ARCOBALENO Bandini Monica Sarchielli Silvia Casadio Cristiana Giuseppina Borsellino Luciana Andalò Alessandra Valtancoli EDUCAZIONE AMBIENTALE Cristina Zauli Milena Pini Giuseppina Lisi Mariangela Melandri Alessandra Valtancoli ATTIVITÀ ARTISTICHE E CULTURALI Pier Giacomo Zauli Marina Solaroli Maria Beatrice Zoli Francia Daniela Alessandra Valtancoli Vito Sami Milena Dalprato Calderoni Ombretta Maria Luisa Ugolini Casadio Cristiana Daniela Avesani Maria Laura Costa Alessandra Valtancoli Guerrieri Sara Valtancoli Alessandra EDUCAZIONE CITTADINANZA E LEGALITA' ACCOGLIENZA INTERCULTURA PARI OPPORTUNITÀ Flavia Trasente Rita Arcangeli Alessandra Buccoliero DIMENSIONE EUROPEA DELL'ISTRUZIONE Casadio Strozzi Milena D'Addio Giulio Conti Francesca A3 FORMAZIONE QUALITÀ P3 LINGUISTICA ATTIVITÀ MOTORIA E MOTRICITÀ P4 ACCOGLIENZA P2 - LINGUAGGI NON VERBALI P1 - TECNICO SCIENTIFICO EDUCAZIONE ALLA SALUTE EUROPA Alessandro Babini 19 Natascia Pelizzoni Elisa Biagi Maria Grazia Ciampaglione TORNA ALL'INDICE CALENDARIO SCOLASTICO L’inizio, il termine, la sospensione delle lezioni per festività o altre ricorrenze sono determinati annualmente secondo un calendario regionale. Possono essere apportati adattamenti deliberati dal Consiglio di Istituto, in relazione a esigenze e tradizioni del territorio. Il calendario scolastico 2014-'15 in dettaglio Inizio Lezioni: 15 settembre 2014 Termine Lezioni: 6 giugno 2015 Festività Natalizie: dal 24 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 Festività Pasquali: dal 2 al 7 aprile 2015 Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 30 giugno 2015 Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali: • • • • • • • • • • • tutte le domeniche; il primo novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre Natale; il 26 dicembre; il primo gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta); il 25 aprile, anniversario della liberazione; il primo maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica 20 TORNA ALL'INDICE RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA La partecipazione dei genitori alla gestione della Scuola è garantita attraverso gli ORGANI COLLEGIALI secondo le modalità specificate nel Regolamento di Istituto. La scuola riconosce di non esaurire tutte le funzioni educative. Pertanto, ritiene necessaria l’interazione formativa con la famiglia, che è sede primaria dell’educazione degli alunni; perciò i momenti d’incontro con i genitori, non sono intesi come atto formale di comunicazione d’informazioni, ma nascono dall’esigenza di comunicare l’ipotesi educativa della Scuola e di costruire un impegno comune e condiviso per la formazione e la crescita integrale degli alunni. Gli incontri periodici tra insegnanti e genitori hanno il duplice scopo di: • informare sia preventivamente sia successivamente i genitori sull’attività didattica che si svolge in classe e raccogliere da loro pareri e indicazioni (assemblee di classe o di sezione e Consiglio di Classe, di Interclasse, di Intersezione) • giungere a una migliore conoscenza dell’alunno e valutare periodicamente il suo percorso scolastico (incontri individuali tra genitori e docenti). Tali incontri hanno frequenza bimestrale nella Scuola Primaria, quadrimestrali nella Scuola dell’Infanzia, secondo un calendario di ricevimento nella Scuola Secondaria di I Grado, e sono programmati all’inizio di ogni anno scolastico. Il monte ore annuo minimo garantito riservato agli incontri Docenti-Genitori delle scuole è stato calcolato in modo da consentire altri incontri straordinari nel caso di necessità, ed è così definito: ASSEMBLEE DI CLASSE/SEZIONE COLLOQUI INDIVIDUALI PRO-CAPITE CONSIGLI SCUOLA DELL’INFANZIA n.2 n.2 INTERSEZIONE n. 2 SCUOLA PRIMARIA n.2 n.3 INTERCLASSE n. 3 SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO n.1 n.3 CLASSE n. 8 Inoltre, i genitori hanno facoltà di chiedere agli insegnanti incontri personali, previa richiesta scritta, purché non si effettuino quando essi sono impegnati nello svolgimento delle lezioni. 21 TORNA ALL'INDICE FINALITÀ GENERALI DELL'ISTITUTO “Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e con l’unicità della rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali” (dal Documento "Cultura scuola persona", Roma, 3 aprile 2007) L’Istituto Comprensivo "Europa", integrando l’azione educativa della famiglia, si propone di favorire negli alunni la crescita culturale, l’autonomia e la maturazione d’identità necessarie ai cittadini di domani per interpretare e comprendere la realtà. Il nostro Istituto sostiene e promuove la ricerca, l’utilizzo e la sperimentazione di metodologie didattiche idonee a favorire l’acquisizione delle competenze fondamentali in un contesto dove occorre: creare cittadini consapevoli; prevenire e ridurre il disagio e le difficoltà di apprendimento degli alunni; sostenere e integrare la funzione educativa delle famiglie favorendo il confronto sui valori da perseguire e sui comportamenti; favorire la rimozione di “blocchi” fisici, psicologici ed emotivi e lo sviluppo delle capacità di attenzione e di ascolto; individuare e valorizzare talenti. A tal fine, s’ispira ai seguenti principi: o uguaglianza e inclusione, senza distinzioni di sesso, razza, religione, lingua, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio economiche; efficienza nell’erogare i servizi secondo criteri di obiettività, efficacia ed equità; o trasparenza nel motivare le ragioni delle scelte educative e formative; o partecipazione nel costruire relazioni con le famiglie; l’accoglienza e l’inclusione di tutti gli alunni, attraverso iniziative definite attraverso uno “strumento di progettazione" (P.A.I.) dell’offerta formativa della scuola, che “in senso inclusivo, è lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni”. o o Quindi assicura: o il rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie, sostenendo gli allievi nella progressiva conquista della loro autonomia; o pari opportunità di crescita culturale, a seconda dei bisogni e delle potenzialità degli alunni, privilegiando competenze e procedure rispetto alle conoscenze; o la gestione partecipata della scuola nell’ambito degli Organi Collegiali per promuovere la costruzione e la co-responsabilità nei processi educativi di tutta la comunità scolastica; o l’efficienza e l’efficacia del servizio adeguando sia gli orari di lavoro del personale sia il funzionamento delle scuole, tenendo conto delle risorse e dei bisogni della comunità; o la libertà d’insegnamento nel rispetto della personalità degli alunni e delle decisioni degli Organi Collegiali; o l’aggiornamento del personale fondato sulla conoscenza psicopedagogiche, relazionali e metodologico-didattiche. 22 costante delle teorie TORNA ALL'INDICE CURRICOLO D’ISTITUTO Il progetto formativo CURRICOLO VERTICALE DISCIPLINARE E PROGETTAZIONE DIDATTICA “Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. La padronanza degli alfabeti di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le strumentalità apprese nella scuola, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione... Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale...” (Dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo) L’elemento centrale di tutte le attività della scuola è il processo di insegnamentoapprendimento. La qualità dell’offerta formativa è data prima di tutto dai risultati relativi all’apprendimento degli alunni. In questo contesto l’attenzione al curricolo rappresenta la parte più importante di tutta l’attività della scuola e ne caratterizza profondamente l’essenza stessa. Il riferimento istituzionale per la connotazione del curricolo sono le Indicazioni per il curricolo adottate con il DM 31 luglio 2007 e con la Direttiva n. 68 del 3 agosto 2007 ed il nuovo Regolamento dell’assetto ordinamentale organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione D.P.R. 89/2009. quinto anno della scuola primaria e al terzo anno della scuola secondaria). Con l’autonomia scolastica, i curricoli disciplinari d’Istituto, elaborati collegialmente dai docenti sulla base delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, costituiscono il punto di riferimento di ogni insegnante per la progettazione didattica e la valutazione degli alunni. Nell’ottica della continuità educativa e didattica che caratterizza un istituto comprensivo, particolare attenzione viene dedicata alla costruzione del curricolo verticale attraverso l’individuazione delle competenze e degli indicatori essenziali del percorso di apprendimento disciplinare nell’arco di tutto il primo ciclo dell’istruzione. Il curricolo definisce: a) finalità; b) traguardi di sviluppo delle competenze (sono piste da percorrere per garantire uno sviluppo Nel nostro Istituto Comprensivo, proprio perché integrale della persona e posti al termine della è possibile distendere e accompagnare nel tempo scuola dell’infanzia, della primaria, della l’osservazione, è possibile cogliere meglio diversità, stili e potenzialità degli allievi, innestando su tali secondaria di I grado); diversità la progressiva differenziazione dei compiti c) obiettivi di apprendimento (ritenuti strategici di apprendimento. per lo sviluppo delle competenze previste dalle indicazioni, definiti al termine del terzo e 23 24 Il bambino sviluppa il senso dell'identità personale, è consapevole delle proprie ed altrui esigenze. Pone domande su temi esistenziali. Riflette, si confronta, discute con adulti e bambini. Gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con altri bambini. Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei vari contesti. Sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DI COMPETENZA IL SE' E L'ALTRO Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme. PARTE A: SCUOLA DELL'INFANZIA Sviluppare la fiducia in sè. Acquisire il senso del rispetto di sé e per gli altri. Comunicare spontaneamente con tutti gli adulti presenti a scuola. Saper condividere e ricercare l'attenzione dell'insegnante in maniera opportuna. Comprendere gli stati emotivi altrui. Comprendere e rispettare le regole. Conoscere ed accettare la propria identità. Acquisire autonomia nell'organizzazione di tempi e spazi di gioco. Condivide le proprie cose con gli altri Dare spiegazioni del proprio vissuto e comportamento. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ( a 5 ANNI) CURRICOLO VERTICALE A.S. 2012/2013 ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA TORNA ALL'INDICE 25 Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo; sviluppa interesse per l'ascolto della musica e per la fruizione e l'analisi di opere d'arte. Comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che LINGUAGGI, CREATIVITA', ESPRESSIONE Gestualità, arte musica, multimedialità Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell'alimentarsi e nel vestirsi, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo. Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività all'interno della scuola e all'aperto. Controlla le forze del corpo, valuta il rischio e si coordina con gli altri. Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. Conosce le diverse parti del corpo e le rappresenta. IL CORPO E IL MOVIMENTO Identità, autonomia, salute Consolidare conoscenza di sé. Conoscere, denominare e rappresentare lo schema corporeo. Percepire il corpo in rapporto allo spazio. Sviluppare una buona lateralizzazione. Affinare la motricità fine (ritagliare, colorare entro i margini, impugnare correttamente i pennelli, infilare perle, abbottonare, controllo della pressione delle mani, piegare, fare puzzles e incastri). Muoversi nello spazio in base ad azioni, comandi, suoni, musiche. Consolidare i movimenti grosso-motori (correre, saltare, salire, scendere, evitare e superare ostacoli) Esplorare ed interagire con la realtà circostante. Rispettare ed usare regole nei giochi di movimento. Mangiare autonomamente e utilizzare in maniera corretta gli strumenti necessari. Avere cura della propria persona (si veste correttamente, si lava le mani, si soffia il naso). Utilizzare spontaneamente ed in modo appropriato le diverse tecniche grafico-pittoriche, plastiche. Partecipare ad attività di drammatizzazione e di gioco simbolico. Rappresentare la realtà che lo circonda utilizzando correttamente il TORNA ALL'INDICE Il bambino sviluppa la padronanza d'uso della lingua italiana e arricchisce il proprio lessico. Sviluppa fiducia e motivazione nell'esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, domande e pensieri attraverso il linguaggio verbale via via più complesso . Usa il linguaggio per raccontare, ascoltare, inventare, comprendere e chiedere spiegazioni. Riflette sulla lingua e si confronta, riconosce la pluralità linguistica. Formula ipotesi sulla lingua scritta e matura la capacità di considerare gli aspetti sonori delle parole (rime, assonanze, alterazioni). I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua, cultura il linguaggio del corpo consente. Inventa storie, si esprime attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura, le attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive. Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. Formula piani d'azione, individualmente e in gruppo per realizzare una attività finita. E' preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine un proprio lavoro. Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Formulare una frase con soggetto, predicato e complemento. Verbalizzare le proprie esperienze. Partecipare attivamente alle conversazioni, intervenendo a proposito. Distinguere con sicurezza il prima e il dopo (riordinare sequenze temporali). Comprende i punti nodali di un racconto e li espone con ordine logico. Ascoltare rispettando tempi ed opinioni altrui. Iniziare ad individuare il fonema iniziale delle parole. Esprimersi con una pronuncia corretta. Memorizzare canti e poesie. Riconoscere i contrari. Seguire istruzioni che comprendono tre azioni in sequenza. Comprendere una semplice consegna. colore. Associare suoni a relativi contesti. Ascoltare e riprodurre semplici ritmi. Associare il ritmo al movimento. Sviluppare interesse per spettacoli teatrali, musicali e cinematografici. TORNA ALL'INDICE 26 Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare, compie misurazioni con semplici strumenti. Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti e persone. Inizia ad orientarsi nel tempo. Riferisce eventi del passato recente, formula riflessioni e considerazioni sul futuro. Osserva, coglie le trasformazioni naturali. E' curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, soluzioni, spiegazioni e azioni. Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere osservazioni ed esperienze. LA CONOSCENZA DEL MONDO Ordine, misura, spazio, tempo, natura Scoprire gli aspetti creativi e problematici della matematica attraverso attività ludiche. Stimolare l'osservazione e l'intuito. Saper rilevare analogie e differenze, varianti e invarianti. Saper classificare. Saper rielaboraregraficamente ed oralmente in modo personale mediante strumenti e linguaggi della matematica. Percepire il tempo nel suo divenire. Saper interpretare semplici mappe e piante. Confrontare oggetti o figure, ordinarli in base a una o più proprietà. Operare con le principali figure geometriche. Conoscere i principali concetti topologici: sopra-sotto, dentrofuori, alto-basso, grande-piccolo. Ripetere un ritmo. Tracciare delle linee verticali ed orizzontali. Tenere la matita tra il pollice e le altre dita della mano (presa a pinza). Copiare e riprodurre segni grafici. Cercare e trovare soluzioni. TORNA ALL'INDICE 27 Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria ASCOLTARE E PARLARE Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola primaria ASCOLTARE E PARLARE 28 e. strutturare una breve esposizione su un argomento di studio d. esprimere il proprio pensiero in modo logico con un linguaggio sempre più controllato c.porre domande e contribuire in modo costruttivo e pertinente nelle conversazioni 1. L'alunno prende parte alle a. Comprendere l'argomento della conversazioni intervenendo in conversazione modo adeguato( con un linguaggio valido, chiaro, pertinente) b. intervenire rispettando le regole e i punti di vista altrui SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA a.Ascoltare testi prodotti e/o letti da altri, in situazioni scolastiche e/o trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando: scopo, argomento e informazioni principali, punto di vista dell’emittente. ASCOLTARE E PARLARE b.Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione durante l’ascolto (prendere appunti per seguire lo sviluppo di un discorso utilizzando abbreviazioni, parole-chiave, brevi frasi riassuntive, segni 2.Usa in modo efficace la convenzionali) e dopo l’ascolto comunicazione orale e scritta per (rielaborazione degli appunti presi collaborare con gli altri, per per riutilizzarli anche a distanza di 1.L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri. Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. ASCOLTARE E PARLARE Traguardi per lo sviluppo della Obiettivi di apprendimento al competenza al termine della termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado scuola secondaria di primo grado SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GRADO PARTE B: SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO VERTICALE A.S. 2012/2013 ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA TORNA ALL'INDICE f. ascoltare e comprendere le informazioni essenziali di un'esposizione , di istruzioni per l'esecuzione di compiti, di messaggi trasmessi dagli adulti e dai pari. 29 7.È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e esempio nella realizzazione di tempo). giochi, nell’elaborazione di progetti c.Intervenire in una conversazione e nella valutazione dell’efficacia di e/o in una discussione rispettando diverse soluzioni di un problema. tempi e turni di parola, tenendo 3.Nelle attività di studio, personali e conto del destinatario ed collaborative, usa i manuali delle eventualmente riformulando il discipline o altri testi di studio, al proprio discorso in base alle fine di ricercare, raccogliere e reazioni altrui. rielaborare i dati, le informazioni, i d.Raccontare oralmente esperienze concetti e le esperienze necessarie, personali selezionando informazioni anche con l’utilizzo di strumenti significative in base allo scopo, informatici. ordinandole in base a un criterio 4.Legge con interesse e con logico-cronologico, esplicitandole in piacere testi letterari di vario tipo e modo chiaro ed esauriente e comincia a manifestare gusti usando un registro adeguato personali per quanto riguarda all’argomento e alla situazione. opere, autori e generi letterari, sui e.Riferire oralmente su un quali scambia opinioni con argomento di studio esplicitando lo compagni e con insegnanti. scopo e presentando in modo 5.Alla fine di un percorso didattico chiaro l’argomento: esporre le produce con l’aiuto dei docenti e dei informazioni secondo un ordine compagni semplici ipertesti, prestabilito e coerente, usare un utilizzando in modo efficace registro adeguato all’argomento e l’accostamento dei linguaggi verbali alla situazione, controllare il lessico con quelli iconici e sonori. specifico, precisando fonti e servendosi eventualmente di materiali di supporto (cartine, 6.Ha imparato ad apprezzare la tabelle, grafici). lingua come strumento attraverso il f.Riconoscere, all’ascolto, alcuni quale può esprimere stati d’animo, elementi ritmici e sonori del testo rielaborare esperienze ed esporre poetico. punti di vista personali. TORNA ALL'INDICE LEGGERE E COMPRENDERE a. Leggere ad alta voce in modo chiaro ed espressivo b. leggere e comprendere testi narrativi, descrittivi, informativi cogliendo l'argomento centrale c. ricercare informazioni in testi di diversa natura per scopi pratici e conoscitivi d. seguire le istruzioni scritte per svolgere un'attività e. riconoscere le caratteristiche essenziali dei testi letterari proposti. LEGGERE E COMPRENDERE 1. L'alunno comprende le informazioni principali di testi di vario tipo e utilizza strategie di lettura adeguate LEGGERE E COMPRENDERE 30 d.Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da più fonti, selezionando quelle ritenute c.Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi informativi ed espositivi per documentarsi su un argomento specifico e/o per realizzare scopi pratici. b.Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) e mettendo in atto strategie differenziate (lettura orientativa, selettiva, analitica). 1. Legge testi letterari di vario tipo e a.Leggere ad alta voce in modo escomincia a costruirne pressivo testi noti raggruppando le un'interpretazione parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire. LEGGERE E COMPRENDERE 8.Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. scritta. TORNA ALL'INDICE 31 i.Comprendere tesi centrale, argomenti a sostegno e intenzione comunicativa di semplici testi argomentativi su temi affrontati in classe. h.Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la loro collocazione nello spazio, le caratteristiche essenziali, il punto di vista dell’osservatore. g.Comprendere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie) individuando personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; relazioni causali, tema principale e temi di sfondo; il genere di appartenenza e le tecniche narrative usate dall’autore. f.Usare in modo funzionale le varie parti di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici. e.Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate da un testo e riorganizzarle in modo personale (liste di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle). più significative. TORNA ALL'INDICE 32 e. Scrivere testi di forma diversa (avvisi, biglietti, istruzioni per l’uso, lettere private e pubbliche, diari personali e di bordo, schede informative, relazioni su argomenti di studio, trafiletti, articoli di cronaca, recensioni, commenti) sulla base di mo- d.Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a: situazione, argomento, scopo, destinatario, registro. c.Scrivere testi dotati di coerenza e organizzati in parti equilibrate fra loro. b.Scrivere testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale. b. raccogliere le idee da letture diverse, pianificare la stesura di un testo (narrativo, descrittivo, espositivo,poetico,...) in forma individuale o collettiva c. rielaborare un testo in funzione di uno scopo dato. 2.usa la scrittura in funzione di un metodo di studio appropriato a. Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per la raccolta e l’organizzazione delle idee (liste di argomenti, mappe, scalette); utilizzare criteri e strumenti per la revisione del testo in vista della stesura definitiva; rispettare le convenzioni grafiche: utilizzo dello spazio, rispetto dei margini, titolazione, impaginazione. a. Produrre testi corretti dal punto di 1. Scrive correttamente testi di tipo vista diverso adeguati a situazione , -dei segni di punteggiatura argomento, scopo, destinatario -grafico -ortografico -morfosintattico -lessicale SCRIVERE 1.L'alunno produce testi di vario genere e compie rielaborazioni mirate a scopi diversi SCRIVERE SCRIVERE SCRIVERE TORNA ALL'INDICE 33 RIFLETTERE SULLA LINGUA a. Riconoscere e denominare le parti principali del discorso e gli elementi basilari di una frase. b. individuare e usare modi e tempi dei verbi regolari di forma attiva c. analizzare le parti della frase nelle sue funzioni (predicato e RIFLETTERE SULLA LINGUA 1.L'alunno riflette sulle strutture basilari della lingua italiana 1. Padroneggia ed applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia , all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa , a connettivi testuali RIFLETTERE SULLA LINGUA a. Conoscere la costruzione della frase complessa (distinguere la principale dalle subordinate) e riconoscere i principali tipi di proposizioni subordinate (relative, temporali, finali, causali, consecutive, ecc.). RIFLETTERE SULLA LINGUA i.Scrivere testi utilizzando programmi di videoscrittura e curando l’impostazione grafica e concettuale. h.Scrivere sintesi (lineari e non lineari, ad esempio sotto forma di schemi) di testi letti e ascoltati e saperle poi riutilizzare per i propri scopi. g.Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione esplicita e/o di parafrasi, parti di testi prodotti da altri e tratti da fonti diverse. f.Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi (ad esempio giochi linguistici, riscritture con cambiamento del punto di vista). delli sperimentati. TORNA ALL'INDICE principali complementi) d. conoscere i principali meccanismi per la formazione e derivazione di parole( parole semplici, derivate, composte, prefissi, suffissi,.......) e. comprendere le principali relazioni tra le parole ( somiglianze e differenze) sul piano dei significati f. essere in grado di utilizzare alcune parole e termini specifici legati alle discipline di studio g. saper utilizzare il dizionario in caso di dubbio linguistico h. riconoscere la funzione dei principali segni interpuntivi ed essere in grado di utilizzarli in modo appropriato. 34 i.Applicare le conoscenze metalinguistiche per monitorare e migliorare l’uso orale e scritto della lingua. h.Riconoscere le caratteristiche dei principali tipi testuali (narrativi, regolativi, descrittivi, argomentativi) e dei generi. g.Utilizzare strumenti di consultazione (riconoscere e capire il tipo di informazioni fornite da un dizionario per ogni voce). f.Conoscere i principali meccanismi di derivazione per arricchire il lessico. e.Conoscere le principali relazioni fra significati (sinonimia, contrarietà, polisemia, gradazione, inclusione). d.Riconoscere in un testo i principali connettivi e la loro funzione. b.Analizzare la frase complessa e 2. Utilizza le conoscenze visualizzare i rapporti fra le singole metalinguistiche per comprendere i proposizioni rappresentandoli ansignificati dei testi e per che graficamente. correggere i propri scritti c.Saper riconoscere le relazioni tra situazione di comunicazione, interlocutori e registri linguistici. TORNA ALL'INDICE Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria a. Ricavare informazioni da documenti e fonti per la comprensione di un fenomeno storico, b. rappresentare, comprendere e confrontare i quadri storici delle società studiate, c. usare cronologie e carte storicogeografiche per rappresentare le conoscenze studiate, d. usare la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo), e. sintetizzare con schemi di vario tipo le società studiate , f. ricavare e produrre informazioni servendosi di grafici, tabelle, carte storiche ... … g. elaborare in modo orale e scritto gli argomenti studiati. Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola primaria 1. Conosce elementi significativi del passato, 2.conosce gli aspetti fondamentali della preistoria e della storia antica, 3.si sa orientare sulla linea del tempo per collocare un fatto o un periodo storico, 4.conosce le più importanti civiltà antiche e coglie le interazioni tra gruppi umani e contesto ambientale , 5.organizza le conoscenze relative a diverse civiltà in base a temi prestabiliti, 6.rielabora le conoscenze acquisite per riferire su un tema storico, 7.comprende i testi storici proposti e le carte geo-storiche 8.sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti , 9.riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale . STORIA 1. L’alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. 2.Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici. 3.Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica. 4.Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea. 5.Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. 6.Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente. 7.Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità. 8.Ha elaborato un personale metodo di studio. 9.Comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare. 10.Conosce i processi fondamentali della storia. a.Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti. b.Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte. c.Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate. d.Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale. e.Conoscere aspetti e strutture dei momenti storici italiani, europei e mondiali studiati. f.Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi studiati. g.Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile. h.Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate da fonti di informazione diverse. Traguardi per lo sviluppo della Obiettivi di apprendimento al competenza al termine della termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado scuola secondaria di primo grado TORNA ALL'INDICE 35 36 1. Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche , utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche, 2. comprende che lo spazio geografico è costituito da elementi fisici e antropici e ne individuai Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola primaria GEOGRAFIA a. Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche , utilizzando i punti cardinali e altri sistemi di riferimento, b. diventare consapevoli dello spazio circostante per strutturare ed estendere in modo sempre più preciso le proprie carte mentali, Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria 1.L’alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. 2.Utilizza opportunamente concetti e strumenti geografici (ad esempio: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico…), carte geografiche, fotografie e immagini dallo a.Conoscere, comprendere e utilizzare per comunicare e agire nel territorio alcuni concetti- cardine delle strutture logiche della geografia: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico. b.Leggere e interpretare vari tipi di Traguardi per lo sviluppo della Obiettivi di apprendimento al competenza al termine della termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado scuola secondaria di primo grado 11.Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni. 12.Usa le conoscenze per orientarsi nel presente, per comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo moderno TORNA ALL'INDICE rapporti esistenti, 3. individua, conosce , descrive e localizza gli elementi fisici e antropici caratterizzanti i paesaggi con particolare attenzione a quelli regionali e nazionali, 4. sa utilizzare il lessico geografico specifico per esporre gli argomenti affrontati 5. sa ricavare informazioni geografiche da una pluralità di fonti. c. analizzare fatti e fenomeni locali e globali interpretando carte geografiche a diversa scala, carte tematiche, grafici, immagini da satellite, d.localizzare sulla carta geografica dell'Italia la posizione delle regioni fisiche ed amministrative, e.conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando analogie, differenze ed elementi di particolare valore ambientale, f. conoscere le regioni italiane in ogni aspetto. spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull’ambiente che lo circonda. 3.È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Europa e del Mondo. 4.Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che implementa in modo significativo attingendo all’esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze. 5.Sa aprirsi al confronto con l’altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio culturali, superando stereotipi e pregiudizi. 6.Riconosce nel paesaggio gli elementi significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. 7.Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. carte geografiche (da quella topografica al planisfero), utilizzando consapevolmente punti cardinali, scale e coordinate geografiche, simbologia. c.Mettere a confronto paesaggi e sistemi territoriali lontani (anche nel tempo) nei diversi aspetti, utilizzando carte, grafici, immagini, dati statistici, relazioni di viaggiatori, testi descrittivi, ecc. d.Leggere carte stradali e piante, utilizzare orari di mezzi pubblici, calcolare distanze non solo itinerarie, ma anche economiche (costo/tempo), per muoversi in modo coerente e consapevole. TORNA ALL'INDICE 37 L’alunno: 1. ha capacità operative, progettuali e manuali che utilizza in contesti esperienze-conoscenze per un approccio scientifica a fenomeni; 2. fa riferimento alla realtà e all’esperienza per dare supporto alle sue considerazioni; 3. impara a identificare gli elementi, gli eventi e le relazioni dei fenomeni; 4.si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza; 5. formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio-temporale e prospetta soluzioni e interpretazioni. OSSERVARE, DESCRIVERE, SPERIMENTARE Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola primaria SCIENZE a. Conseguire l’atteggiamento dell’osservare, porre domande, descrivere secondo criteri scientifici. b.Conseguire la capacità di analizzare situazioni, formulare ipotesi prospettare soluzioni ed interpretazioni. c.Individuare qualità e proprietà di oggetti attraverso interazioni e manipolazioni. d.Osservare, porre domande, confrontare, interpretare gli elementi della realtà circostante. e.Acquisire familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria 1.Conosce le tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati. 2.Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana. 3.Sviluppa semplici schematizzazioni dei fatti e dei fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana 4.Acquisisce una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti. 5.Possiede una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che a. Acquisire il metodo scientifico b.osservare, descrivere, confrontare e correlare elementi della realtà circostante c. usare strumenti di misura d.descrivere semplici esperimenti e. illustrare, anche avvalendosi di grafici, disegni e schemi, i vari argomenti f.interpretare criticamente le informazioni g.utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico h. acquisire comportamenti adeguati per un corretto stile di vita (educazione alla salute, all’ambiente, all’affettività) Obiettivi di apprendimento al Traguardi per lo sviluppo della termine della classe terza della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado scuola secondaria di primo grado TORNA ALL'INDICE 38 L’alunno: 1.Osserva e descrive le caratteristiche fisiche degli esseri viventi; 2. sa indicare esempi di relazioni degli organismi viventi con il loro ambiente; 3. ha atteggiamenti di cura e di rispetto verso l’ambiente; 4. acquisisce corrette abitudini alimentari per la tutela della propria salute. L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE a.Riconoscere i diversi elementi di un ecosistema naturale cogliendone le prime relazione. b.Riconoscere la diversità dei viventi. c.Conoscere il funzionamento degli organi interni dell’uomo e degli altri viventi e individuare il rapporto tra i diversi organismi e l’ambiente. d.Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali causate dal susseguirsi delle stagioni e dell’azione dell’uomo. e.Conoscere adeguate abitudini di comportamento per la tutela della salute. regolano le strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel sistema, il carattere finito delle risorse,nonché l’ineguaglianza dell’accesso a esse , e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse. TORNA ALL'INDICE 39 L’alunno: 1) esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua e usa gli oggetti in base alla loro funzione, rispettando i principali principi di sicurezza; 2) realizza oggetti cooperando con i compagni valutando il tipo di materiale in funzione dell’impiego; 3) esamina oggetti e processi in relazione con l’ambiente; 4) rileva le trasformazioni di utensili e oggetti produttivi osservando oggetti del presente e del passato; 4)è in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline; 5) utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco a.Individuare le funzioni di un oggetto e di una semplice macchina, rilevandone caratteristiche e funzionamento. b.Realizzare oggetti e processi con disegni e modelli seguendo una metodologia progettuale. c.Osservare oggetti del passato, rilevare le trasformazioni e inquadrarli nelle tappe evolutive della storia. d.Utilizzare le tecnologie della Informazione e della Comunicazione. Obiettivi di apprendimento al Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuo- termine della classe quinta della scuola primaria la primaria TECNOLOGIA 2.saper osservare, descrivere ed analizzare, oggetti, processi, lavorazioni e fenomeni della realtà tecnologica; 3.saper cogliere gli elementi significativi e mettere in relazione cause, eventi, effetti; 4.saper sintetizzare i contenuti attraverso schemi e grafici, 5.saper operare seguendo uno schema prestabilito; 6.saper operare con ordine usando gli strumenti; 7.saper elaborare e concretizzare soluzioni a problemi posti; 8.saper applicare un metodo di lavoro lineare, 9.saper comprendere e usare linguaggi grafico simbolici; 10.saper utilizzare gli strumenti specifici della materia; 11.saper riconosce e applicare le regole basilari delle rappresentazioni grafiche. 1.Saper riconoscere oggetti, fenomeni e processi produttivi utilizzando terminologia specifica, a.Analizzare e rappresentare i processi utilizzando strumenti, linguaggi specifici e modelli logici in relazione a conoscenze tecniche e tecnologiche b.Ricercare relazioni tra realtà tecnologica e contesti socioambientali c.Progettare e realizzare attraverso esperienze operative applicando un metodo di lavoro d.Saper comprendere, interpretare e applicare linguaggi graficosimbolici usando strumenti specifici Traguardi per lo sviluppo della Obiettivi di apprendimento al competenza al termine della termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado scuola secondaria di primo grado TORNA ALL'INDICE 40 Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria a.Leggere, scrivere, confrontare numeri interi decimali ed eseguire le quattro operazioni con sicurezza (a mente e per iscritto). 2.Si muove con sicurezza nel b.Dare stime per il risultato di una calcolo scritto e mentale con i operazione. numeri naturali e decimali. c.Conoscere il concetto di frazione e relative applicazioni. 3.Riconosce che gli oggetti possono d.Utilizzare numeri decimali, apparire diversi a seconda dei punti frazioni e percentuali per di vista. descrivere situazioni quotidiane. e.Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica. L’alunno 1. sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze concrete in contesti significativi. NUMERI Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola primaria MATEMATICA 1. Acquisire un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e , attraverso esperienze in contesti significativi, comprendere come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. 2. Descrivere e rappresentare forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. 3. Consolidare le conoscenze teoriche acquisite e saper argomentare, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni. 4. Rispettare punti di vista diversi dal proprio; saper sostenere le proprie convinzioni, portando esempi adeguati e accettare di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di 41 f.risolvere espressioni rispettando le regole del calcolo letterale e. acquisire il concetto di calcolo letterale a.Confrontare e ordinare i numeri reali b.distinguere e classificare i vari tipi di numeri reali c.applicare le proprietà delle operazioni nei vari insiemi numerici d. risolvere espressioni Traguardi per lo sviluppo della Obiettivi di apprendimento al competenza al termine della termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado scuola secondaria di primo grado TORNA ALL'INDICE 42 Affrontare i problemi utilizzando strategie diverse rendendosi conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni. Riesce a risolvere problemi (non Riuscire a risolvere problemi (non necessariamente ristretti ad un necessariamente ristretti ad un unico ambito) mantenendo il unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, controllo sia sul processo sia sui risultati e spiegando a parole risolutivo, sia sui risultati e il procedimento seguito. Affronta i problemi utilizzando strategie diverse rendendosi conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni. PENSIERO RAZIONALE un’argomentazione corretta. 5. Riconoscere e risolvere problemi RELAZIONI,MISURE di vario genere analizzando la DATI E PREVISIONI situazione traducendola in termini matematici, spiegando anche in 1.Impara a leggere e ricavare a.Imparare a leggere e ricavare forma scritta il procedimento informazioni da grafici, tabelle, informazioni da grafici, tabelle, seguito. diagrammi. diagrammi. 6. Confrontare procedimenti diversi e produrre formalizzazioni che gli 2.Opera con il sistema monetario, e b.Operare con il sistema monetario, consentono di passare da un con le unità di misura. e con le unità di misura. problema specifico a una classe di problemi. 3.Usa correttamente i connettivi ( e, c.Usare correttamente i connettivi 7. Usare correttamente i o, non, se…allora) e i quantificatori ( e, connettivi(e, o, non, se....allora) e i ( tutti, qualcuno, nessuno) nel o, non, se…allora) e i quantificatori quantificatori (tutti, qualcuno, linguaggio naturale, nonché le ( tutti, qualcuno, nessuno) nel nessuno) nel linguaggio naturale, espressioni: è possibile, è linguaggio naturale, nonché le nonché le espressioni: è possibile, probabile,è certo, è impossibile. espressioni: è possibile, è è probabile, è certo, è impossibile. probabile,è certo, è impossibile. La probabilità a. essere in grado di calcolare la probabilità semplice o totale di un evento b.essere in grado di applicare la probabilità alle scienze sperimentali Misure, dati e previsioni indagini e statistiche a.leggere e utilizzare le principali rappresentazioni grafiche b. interpretare i dati c.portare a termine in modo autonomo un’indagine statistica ricavandone le principali informazioni (frequenza assoluta, relativa, percentuale, moda, media, mediana) d.rappresentare e leggere funzioni matematiche e fisiche c. operare nel piano cartesiano ortogonale b.risolvere semplici problemi utilizzando equazioni di primo grado ad un’incognita Relazioni e funzioni a.acquisire il concetto di identità e di equazione TORNA ALL'INDICE a.Riconoscere e classificare oggetti in base alle proprietà geometriche c.Descrivere e classificare figure in base a caratteristiche geometriche. 2.Descrive e classifica figure in b.Imparare a rappresentare figure base a caratteristiche geometriche. geometriche utilizzando gli strumenti del disegno geometrico. 1.Impara a rappresentare figure geometriche utilizzando gli strumenti del disegno geometrico. SPAZIO E FIGURE spiegando a parole il procedimento seguito. e. operare con poligoni inscritti e circoscritti f. rappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo tramite disegni sul piano g. visualizzare oggetti tridimensionali partendo da rappresentazioni bidimensionali h. operare con i poliedri i. operare con poliedri composti l. disegnare solidi di rotazione m. operare con solidi di rotazione generati dai vari tipi di poligoni rotanti n. acquisire il concetto di equivalenza di figure solide o. utilizzare le formule per il calcolo dell’area laterale, totale, volume e peso dei solidi d. applicare leggi e teoremi noti anche a cerchio e circonferenza a.operare nel piano cartesiano ortogonale con poligoni e rette b.usare un linguaggio specifico con un lessico adeguato al contesto c. operare nel piano con cerchi, circonferenze e loro parti TORNA ALL'INDICE 43 TORNA ALL'INDICE DIDATTICA INCLUSIVA E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Alunni diversamente abili L’integrazione non è un processo che prevede l’adattamento di una parte al tutto, ma in cui ciascuno possa giovarsi del tutto per rispondere ai suoi bisogni, per migliorare il suo livello di relazione con la realtà circostante. Le esigenze degli alunni disabili sono di tipo formativo: attraverso l’apprendimento si sviluppano processi cognitivi sempre più evoluti; attraverso la socializzazione si sviluppano capacità interpersonali d’adattamento a contesti diversi, assimilabili alla variegata forma in cui si manifesta la comunità sociale specifiche per la realizzazione di sé nel contesto socio lavorativo: attraverso l’azione laboratoriale si acquisiscono capacità di operare seguendo procedure, capacità organizzative, capacità di relazione all’interno di contesti produttivi in cui operano altri soggetti. L’Istituto effettua attività di raccordo con le scuole inferiori e con i familiari degli alunni in ingresso con le quali collabora in sede di orientamento, attraverso il referente d’Istituto, per la definizione del progetto di massima, in base alle: caratteristiche individuali dell’alunno (diagnosi funzionale) progetto di vita personale. Sulla base di detti elementi è possibile definire due percorsi: a. programmazione ministeriale b. programmazione differenziata. Dette programmazioni sono definite da ciascun consiglio di classe, con la consulenza del personale individuato per il coordinamento delle attività di integrazione, in accordo con i familiari degli alunni ed i medici che hanno redatto la diagnosi, dopo un preliminare periodo di osservazione. 44 Per programmazione ministeriale si intende quella che fa riferimento agli obiettivi previsti dai programmi ministeriali, che sono riconosciuti come risultati compatibili con le caratteristiche psichiche dell’alunno (intese come l’insieme delle funzioni che danno all’individuo autocoscienza, determinandone l’agire). Può prevedere una modifica o una riduzione dei contenuti affrontati, purché ciò non determini ostacolo nel raggiungimento degli obiettivi previsti dal curricolo, in termini di competenze terminali. Per programmazione differenziata si intende il percorso individuale proposto ad un alunno le cui competenze o caratteristiche psichiche siano tali da non consentire l’accesso ai contenuti/obiettivi previsti dai programmi ministeriali, per parte o tutte le discipline previste dal curricolo. Per tutto quanto concerne la valutazione degli alunni disabili, si fa riferimento alla O.M. 80/95. La valutazione deve seguire i descrittori comuni alla classe là dove la programmazione sia ministeriale. Possono comunque essere adottati strumenti di valutazione differenziati o equipollenti (capaci cioè di verificare i medesimi obiettivi) ma i criteri o le regole di valutazione devono restare quelli della classe. La valutazione è individualizzata totalmente (criteri, soglie, strumenti…) là dove si faccia riferimento alla programmazione differenziata in quanto deve essere tale da mettere in luce i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi previsti dal Piano Educativo Individualizzato (PEI). Le prove pertanto devono essere strutturate in modo da testare detti obiettivi e non devono necessariamente essere utilizzati i medesimi strumenti in uso nella classe. I criteri di valutazione delle prove individualizzate sono da ritenersi parimenti individualizzati. La valutazione, per il suo valore formativo, deve essere comunque espressa anche per le attività che sono svolte all’esterno della classe, in base a quanto stabilito nel PEI, su apposita scheda descrittiva tanto dell’attività svolta che di risultati conseguiti. TORNA ALL'INDICE La frequenza alle attività della classe non può essere preclusa a nessun alunno, ma possono essere concordate con i medici ed i familiari delle riduzioni dalla frequenza in classe per le attività nelle quali sia artificiosa l’individuazione di uno sfondo integratore, oltre che allo scopo di favorire attività individualizzate destinate a favorire i momenti di integrazione o finalizzate alla crescita nelle competenze sociali/autonomie che non sono oggetto dell’attività disciplinare. Nel nostro Istituto Comprensivo tutti gli obiettivi che ispirano i vari progetti confluiscono complessivamente nel favorire l’integrazione e la socializzazione dei ragazzi disabili, l’acquisizione di autonomia rispetto alla gestione del sé ed il miglioramento della sfera cognitiva secondo le possibilità individuali. Come infrastrutture sono presenti i bagni per disabili, c’è attenzione all’evitare che rispetto ai cambiamenti annuali si creino barriere architettoniche, sono presenti due aule di cui una dedicata alle attività individualizzate e l’altra all’attività di rilassamento di alcuni dei nostri ragazzi. Per consentire un progetto di intervento realisticamente rivolto alla massima realizzazione possibile di ogni soggetto diversamente abile l’Istituto Comprensivo elabora le strategie organizzative e il coordinamento delle attività di sostegno con espansioni progettuali ricche di significato. Nel corso del seguente anno scolastico si effettueranno attività e si otterranno sussidi e risorse da vari enti: il CRHeS di Faenza (materiali specialistici e consulenze), i Servizi Sociali del Comune di Faenza (servizio di assistenti fisici e/o educatori per i progetti di integrazione, attività motoria e piscina con fisioterapisti in collaborazione con l’Associazione Sportiva Disabili), il Centro Ippico Sportivo Santa Caterina di Tebano, la Provincia, la Regione e l’ASL (per fisioterapia, logopedia, ortofonia …), secondo le disponibilità. 45 Alunni immigrati. Protocollo d’accoglienza Premessa Da alcuni anni l’inserimento di bambini provenienti da altre culture si verifica con sempre maggior frequenza, ponendo alla Scuola la sfida di riuscire ad accoglierli in modo da rendere quanto più possibile positivo il loro approccio con l’istituzione scolastica italiana. A tal proposito il nostro Istituto collabora con il Centro per le famiglie e con il Servizio di Mediazione linguistica e culturale appartenenti ai Servizi Sociali Associati del distretto di Faenza. Da tale collaborazione e dal confronto con le altre realtà scolastiche del territorio, è scaturito il Protocollo d’Accoglienza che intende presentare una modalità di inserimento corretto e pianificato degli studenti stranieri. Tale Protocollo permette di definire pratiche condivise in tema di accoglienza degli alunni stranieri, facilitandone l’ingresso e l’adattamento alla nuova realtà scolastica, in un clima di accettazione della storia personale e famigliare e di rispetto per la cultura di origine. Accanto al Protocollo resta la tradizione di integrazione del nostro Istituto, che, nel tempo, ha già consolidato una serie di buone pratiche, nel rispetto della legislazione di riferimento (Legge n. 40 del 1998; D.P.R. 394 del 31/08/1999 e C.M. n. 24 del 1° marzo 2006). L’individuazione della classe in cui verrà inserito il nuovo arrivato rappresenta una questione di primaria importanza, pertanto si continuerà a prestare attenzione a: - l’età anagrafica - il grado di alfabetizzazione raggiunto in lingua italiana - eventuali relazioni affettive che l’alunno ha già instaurato o può instaurare - il numero degli alunni stranieri presenti già nella classe e il loro grado di alfabetizzazione - la presenza nella classe di alunni provenienti dallo stesso paese (evitando per la costituzione di un gruppo dominante) TORNA ALL'INDICE Per le materie i cui contenuti sono più discorsivi e presentano maggiori difficoltà a livello linguistico, nel 1° quadrimestre si potrà scrivere sulla scheda mancano sufficienti elementi di valutazione, spiegandone poi le motivazioni a verbale. - gli elementi di complessità della classe (disagio, handicap, dispersione …). Una volta individuata la classe di assegnazione, si sottolinea l’importanza della prima accoglienza di ogni nuovo arrivato. Per creare rapporti positivi coi compagni è bene coinvolgerli nelle attività e renderli protagonisti per trovare insieme ai docenti forme di comunicazione e modi per facilitare l’inserimento: l’importante è avere un atteggiamento di disponibilità così da far sentire da subito il nuovo alunno parte del gruppo. Si potrà inoltre prevedere un percorso individualizzato che contempli la temporanea esclusione dal curriculum di alcune discipline che presuppongono una più specifica competenza linguistica. Esse potranno essere temporaneamente sostituite da attività di alfabetizzazione o consolidamento linguistico. Ne consegue che tali discipline, nel primo quadrimestre, non dovranno essere necessariamente valutate. Il consiglio di classe o di sezione è poi tenuto a: a) individuare modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina da usare appena l’alunno acquisisce una minima conoscenza dell’italiano; Il lavoro svolto dagli alunni nei progetti di alfabetizzazione o di sostegno linguistico diventa parte integrante della valutazione di italiano (intesa come materia curriculare) o anche di altre discipline, nel caso in cui durante tale attività sia possibile l’apprendimento di contenuti. b) programmare percorsi di alfabetizzazione o consolidamento linguistico che possono essere attuati sulla base delle risorse disponibili (docenti con ore a disposizione, insegnanti volontari, progetti di Istituto con finanziamenti specifici …); Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle discipline curriculari, essi dovranno essere opportunamente selezionati, individuando i nuclei tematici irrinunciabili, e semplificati in modo da permettere almeno il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. c) prevedere la possibilità di uscita dal gruppo classe per interventi individualizzati o in piccolo gruppo in orario curriculare o extracurriculare; d) mantenere i contatti con i docenti che seguono l’alunno nelle attività esterne al gruppo classe. Nel caso che gli alunni stranieri abbiano una buona conoscenza di una lingua comunitaria (inglese o francese) questa, almeno in un primo tempo, potrà essere utilizzata come lingua veicolare per l’acquisizione dei contenuti e l’esposizione degli stessi. L’acquisizione e l’apprendimento dell’italiano rappresenta una componente essenziale del processo di integrazione: costituiscono la condizione di base per capire ed essere capiti, per partecipare e sentirsi parte della comunità, scolastica e non. Si ricorda che per tutti gli alunni, quindi anche per gli alunni stranieri, la valutazione sommativa non può essere la semplice media delle misurazioni rilevate con le varie prove, ma deve tener conto del raggiungimento di obiettivi trasversali quali l’impegno, la partecipazione, la progressione nell’apprendimento, la motivazione ed eventuali condizioni di disagio. Per la valutazione degli alunni stranieri è opportuno rispettare i tempi di apprendimento dell’italiano come L2. Per quello che riguarda la valutazione, sarà cura dei Consigli di Classe/Sezione operare affinché gli alunni stranieri di recente immigrazione, che hanno una conoscenza più o meno limitata della lingua italiana e che dunque partono da una evidente situazione di svantaggio, possano essere valutati almeno nelle discipline pratiche e meno legate all’uso dell’italiano, come ad esempio le educazioni e la matematica. 46 TORNA ALL'INDICE Il Protocollo d’accoglienza Il protocollo d’accoglienza è uno strumento valido per garantire delle procedure standard ed efficaci di inserimento degli alunni stranieri. Questo documento ha lo scopo di normare ed attivare procedure atte al sostegno degli alunni stranieri nel fruire del diritto allo studio conferito loro dalla normativa vigente. Regolamenta lo svolgimento delle routine burocratiche legate all’iscrizione a scuola, dà strumenti per la cura del rapporto scuola-famiglia, dà indicazioni sui tempi e sulle modalità per l’attivazione di percorsi atti al favorire l’apprendimento dell’Italiano L2 e lo studio nelle diverse aree disciplinari. Le fasi del Protocollo d’accoglienza Durante l’incontro si fa: la ricostruzione del percorso biografico; un momento di esplicitazione e confronto sui bisogni e sulle aspettative formative della scuola, della famiglia e dell’alunno. Insieme all’alunno/a neoarrivato/a, la funzione strumentale, la coordinatrice e la mediatrice/ facilitatrice linguistico-culturale ricostruiscono le competenze di entrata. Avviene la somministrazione di schede ed il colloquio per la ricostruzione delle competenze in L1 (eventualmente in L2 per alunni che abbiano già studiato l’italiano). 3) L’assegnazione alla classe 1) L’iscrizione Viene individuato un addetto del personale ATA in segreteria per l’accoglienza degli alunni stranieri. Il collegio docenti delega la commissione per l’assegnazione alla classe seguendo i criteri del DPR 394 del 99. Il personale di segreteria consegna il modulo bilingue di iscrizione. In concertazione con la mediatrice/facilitatrice linguistico-culturale, fornisce le prime informazioni riguardanti la presentazione del sistema scolastico italiano, la presentazione dell’istituto specifico con orari, mensa, calendario, regolamento, disposizioni USL ed un opuscolo del Centro per le Famiglie (per accogliere ed orientare i genitori ad inizio anno scolastico è inoltre possibile organizzare un’assemblea plenaria in presenza delle mediatrici/ facilitatrici). La segreteria raccoglie la documentazione scolastica e sanitaria, segnala alla commissione di accoglienza eventuali documenti mancanti e l’arrivo dell’alunno. La scuola espone, nelle diverse lingue o con immagini, le indicazioni, gli avvisi e le informazioni sui luoghi scolastici. Viene individuato un tutor tra gli insegnanti del consiglio di classe (l’insegnante prevalente oppure il coordinatore di classe) che raccoglierà tutte le informazioni relative al percorso cognitivo e formativo dell’alunno e che: 2) La prima conoscenza La commissione, composta dal dirigente scolastico, dalla funzione strumentale/referente, dalla coordinatrice delle mediatrici, dalla mediatrice/facilitatrice linguistico-culturale, prepara una traccia del primo colloquio. La commissione convoca la famiglia per il primo colloquio. Viene quindi organizzato l’incontro in cui vengono invitati i genitori con il/la figlio/a insieme al Dirigente Scolastico, alla funzione strumentale (referente qualora mancasse), alla coordinatrice delle mediatrici, alla mediatrice/facilitatrice linguistico-culturale. 47 viene informato sugli esiti del primo colloquio; presenta l’alunno/a al consiglio di classe; inserisce l’alunno/a in classe; segue il percorso educativo-didattico dell’alunno. 4) Percorsi educativi e didattici Eventuale stesura di un percorso didattico individualizzato, che tenga conto della rilevazione di entrata ed individui gli obiettivi minimi raggiungibili da parte del consiglio di classe con conseguente adozione di una valutazione coerente ad essi. Dotazione di materiale bilingue al corpo docenti per le comunicazioni scuola-famiglia fornito dalla commissione (da reperire su http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-aiservizi/Servizi-Sociali/Minori/Centro-per-leFamiglie/Mediazione-linguistico-culturale ). Dotazione di un pronto soccorso linguistico bilingue alla classe sulle routine scolastiche (da reperire su http://www.comune.faenza.ra.it/ Guida-ai-servizi/Servizi-Sociali/Minori/Centroper-le-Famiglie/Mediazione-linguisticoculturale ). TORNA ALL'INDICE Alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (D.S.A.) Intervento della mediatrice/facilitatrice per un primo orientamento rispetto alle routine scolastiche, alle pratiche, ai luoghi della scuola ed al passaggio tra L1 e L2 programmato dalla commissione. I Disturbi Specifici di Apprendimento si presentano come difficoltà specifica isolata, in un quadro di sviluppo intellettivo normale, e con l’esclusione di altre cause di possibile interferenza nelle capacità di apprendimento (svantaggio socioculturale, deficit intellettivi, menomazioni sensoriali, danni neuropsicologici etc.). Eventuale individuazione di un compagno tutor che segua l’alunno/a in classe (da turnare) da parte del tutor insegnante. Eventuale intervento della mediatrice/ facilitatrice di sensibilizzazione in classe sui paesi, sulla scuola di origine e di socializzazione programmato dalla commissione. È una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica, caratterizzata dalla difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse abilità nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio, che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di una adeguata istruzione scolastica. Eventuale attivazione di laboratori di italiano L2 in uno spazio allestito in modo adeguato e con materiali specifici (modulo intensivo a settembre, utilizzo ore opzionali pomeridiane durante l’anno) progettati dalla commissione. Eventuale attivazione di laboratori interculturali per la sensibilizzazione di tutti gli alunni sui temi dell’uguaglianza e della diversità. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura, che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza generale. Eventuale attivazione di un laboratorio di sostegno scolastico in collaborazione con il territorio. Eventuali laboratori di sostegno alla genitorialità con genitori italiani e stranieri in relazione al lavoro degli alunni in orario scolastico. È possibile distinguere i DSA in: DISLESSIA difficoltà specifica nella lettura In genere il bambino ha difficoltà a riconoscere e comprendere i segni associati alla parola. 5) Collaborazione con il territorio La commissione, incaricata dal dirigente scolastico, lavora per lo sviluppo di rapporti tra il Comune di Faenza, l’AUSL e gli istituti del distretto scolastico per l’accesso ai finanziamenti e il coordinamento delle risorse sul territorio. DISGRAFIA difficoltà a livello grafo-esecutivo. Il disturbo della scrittura riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare. È una difficoltà che investe la scrittura ma non il contenuto. La commissione propone, secondo le procedure di istituto, l’attivazione di laboratori di lingua italiana L2 extra calendario scolastico (laboratori estivi a cura del Centro per le Famiglie). DISORTOGRAFIA difficoltà ortografiche. La difficoltà riguarda l’ortografia. In genere si riscontrano difficoltà a scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche (accenti, apostrofi, forme verbali etc.). 48 TORNA ALL'INDICE DISCALCULIA difficoltà nelle abilità di calcolo o della scrittura e lettura del numero. l’adozione di forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari; la sensibilizzazione al problema e la formazione adeguata per gli insegnanti. La dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia possono manifestarsi tutte insieme nel bambino (ed è il caso più frequente) oppure comparire isolatamente. Circa il 3-4% dei ragazzi nella scuola italiana è affetto da DSA. Considerando che, in particolare, il soggetto affetto da DSA ha difficoltà di automatizzazione, che è un lettore lento e scorretto, che «resiste» all’insegnamento e ai comuni sistemi di recupero, è indispensabile trovare strumenti e metodologie che affrontino tali specifiche difficoltà e che non mortifichino le loro effettive capacità intellettuali, né incidano sulla loro autostima. Questo pone, di conseguenza, la necessità da parte di tutti i soggetti coinvolti (famiglia, scuola, servizi educativi del territorio ed enti locali, servizi di neuropsichiatria infantile) di costruire progetti individualizzati, che utilizzino tutte le risorse a vantaggio del soggetto affetto da DSA, per garantirgli un adeguato percorso di apprendimento ed educativo, per evitare i rischi e le gravi conseguenze dell’emarginazione scolastica. Normativa per alunni con DSA La Legge n. 170 del 8.10.2010, “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate e in assenza di patologie neurologiche, ma possono costituire una limitazione importante di alcune attività della vita quotidiana e del percorso formativo scolastico (art.1). Le finalità che la legge intende perseguire riguardano: garanzia del diritto all’istruzione la e l’assicurazione delle pari opportunità di sviluppo; la possibilità di favorire il successo scolastico attraverso misure didattiche di supporto; la riduzione dei disagi emozionali e relazionali connessi alla situazione; 49 La legge riserva alla scuola il compito di organizzare tutte le misure didattiche ed educative di supporto necessarie per il raggiungimento delle finalità della legge (art. 5); gli studenti con diagnosi DSA hanno diritto di fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi, comprendenti strumenti e tecnologie specifiche, dell’uso di una didattica individualizzata e personalizzata e di forme flessibili di lavoro scolastico. Diventa perciò necessario individuare delle linee guida condivise relative alle modalità di accoglienza dell’alunno con diagnosi DSA. Questo documento è parte integrante del POF e si propone di: pratiche comuni all’interno definire dell’istituto; facilitare l’accoglienza, l’inserimento e un proficuo percorso formativo degli studenti con D.S.A.; accompagnare gli studenti con D.S.A. agli esami di stato. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Normativa di riferimento generale Legge 517/77 art.2 e 7: integrazione scolastica, individualizzazione degli interventi Legge 59/97: autonomia scolastica DPR 275/99 art.4: autonomia didattica Legge 59/03: personalizzazione del percorso scolastico Normativa di riferimento specifica Nota MIUR del 5.10.04: iniziative relative alla dislessia strumenti compensativi e dispensativi Nota MIUR del 5.01.2005: iniziative relative alla dislessia, utilizzo degli strumenti dispensativi e compensativi anche in presenza di diagnosi TORNA ALL'INDICE Nota MIUR del 1.03.2005: esami di Stato 2004/2005 Nota MIUR del 27.07.05: integrazione scolastica C.M. 10.05.2007: disturbi di apprendimento compensazione orale della lingua/e non materna DPR n.122 del 22.05.09: Valutazione degli alunni con DSA L.R. del Veneto n.16 del 4.03.2010: Interventi a favore di persone con disturbi dell’apprendimento scolastico L. n.170 dell’8.10.2010: Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Nota MIUR del 26.05.11: Diagnosi alunni con DSA precedente all’entrata in vigore della L. n.170 dell’8.10.2010 O.M. N.42 del 6 maggio 2011(art.12 comma 8): istruzioni e modalità organizzative per gli esami di stato. La legge in oggetto (n. 170 dell’8.10.2010) è comunque in attesa dei decreti attuativi. FASI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA 1. Iscrizione, acquisizione della segnalazione specialistica; 2. Stesura e sottoscrizione del P.D.P.; 3. Valutazione intermedia e finale; 4. Procedura da seguire in caso di sospetto di difficoltà riferibile a DSA; 5. Indicazioni operative per l’espletamento delle prove degli esami di stato. Iscrizione, acquisizione specialistica della segnalazione Comunicazioni Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, coordinatore di classe, referente D.S.A., alunno, famiglia, segreteria didattica. 50 Iscrizione Le pratiche d’iscrizione devono essere seguite da un assistente amministrativo che si occupi dell’iscrizione degli studenti con D.S.A. in modo continuativo. La famiglia o l’alunno stesso, se maggiorenne, unitamente al normale modulo d’iscrizione, consegnerà la diagnosi del medico specialista, che verrà protocollata e allegata al fascicolo dell’alunno. Acquisizione della segnalazione specialistica L’acquisizione della diagnosi, da parte dell’istituzione scolastica, è atto fondamentale per lo sviluppo del P.D.P. Nel rispetto dei tempi tecnici per la stesura di tale documento, è necessario che la famiglia o l’alunno stesso, se maggiorenne, presenti tale documentazione al momento dell’iscrizione o comunque entro il mese di novembre, per poter effettuare l’integrazione alla programmazione del C. di classe e del singolo docente, almeno per il secondo quadrimestre. Pertanto, le diagnosi presentate oltre tale scadenza, verranno regolarmente protocollate e ne verrà informato, tramite il coordinatore, il C. di classe ma la formulazione del P.D.P. sarà effettuata nell’anno scolastico successivo. Comunicazioni L’assistente amministrativo, acquisite le diagnosi di D.S.A. al momento della normale iscrizione o in corso d’anno, ne darà comunicazione al Dirigente Scolastico, al coordinatore di classe e al referente D.S.A. Il referente D.S.A. avrà cura di controllare che esse rispettino quanto sancito dalla legge 08/10/2010, art.3 e dalle circolari MIUR (03/02/11, 04/04/11, 26/05/11). In caso contrario contatterà la famiglia e l’alunno, se maggiorenne, per chiarimenti e/o integrazioni. Stesura e sottoscrizione del P.D.P. Soggetti coinvolti: coordinatore di classe, referente D.S.A., componenti C. di classe, famiglia, alunno. Quando in una classe viene inserito uno studente con D.S.A., il referente D.S.A. e il coordinatore di classe informano il Consiglio di classe sull’argomento: TORNA ALL'INDICE 1. dati relativi all’alunno; 2. descrizione del funzionamento delle abilità strumentali; 3. caratteristiche comportamentali; 4. modalità del processo di apprendimento; 5. misure dispensative; 6. strumenti compensativi; 7. modalità di verifica e criteri di valutazione; 8. accordi con la famiglia/studente; 9. firme delle parti interessate (Dirigente Scolastico, coordinatore di classe, docenti, genitori, alunno (se maggiorenne). 1. fornendo adeguate informazioni sui Disturbi Specifici di Apprendimento e/o la patologia specifica; 2. fornendo riferimenti per reperire materiale didattico formativo adeguato; 3. presentando le eventuali strategie didattiche alternative (tra cui le tecnologie informatiche) compensative. Il coordinatore (coadiuvato dal referente DSA, se lo ritiene opportuno), in occasione del primo C. di classe (settembre-ottobre), mette a conoscenza l’intero C. di classe del caso, raccoglie osservazioni di tutti i componenti al fine di stilare (eventualmente con l’aiuto del referente D.S.A.) il Percorso Didattico Personalizzato (P.D.P.), del C. di classe. Esso verrà approvato nella seduta successiva (novembre): costituirà un allegato riservato della programmazione e del fascicolo personale dell’alunno. Valutazione intermedia e finale Soggetti coinvolti: coordinatore, componenti C. di classe, referente DSA. Nel corso dell’attuazione del protocollo il P.D.P. sarà oggetto di verifiche intermedie e finali come prevede la legge (art. 3 comma 2: “per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia”). In relazione al P.D.P. del C. di classe ogni singolo docente stilerà il P.D.P. relativo alla propria disciplina, nel quale avrà cura di specificare eventuali approfondimenti e/o integrazioni in merito a obiettivi, misure dispensative e strumenti compensativi e lo allegherà al proprio piano di lavoro presentato per l’intera classe. In particolare alla pagella del primo quadrimestre e alla pagella del secondo quadrimestre verranno allegate comunicazioni che evidenzino le eventuali “difficoltà persistenti”. Il P.D.P. del C. di classe, una volta redatto, va presentato dal coordinatore di classe alla famiglia (e all’alunno, se maggiorenne) per la condivisione e accettazione. In tale sede potranno essere apportate eventuali ultime modifiche e dopo sarà sottoscritto dalla famiglia (e dell’alunno, se maggiorenne). Il coordinatore di classe lo farà poi controfirmare da tutti i componenti il C. di classe e dal Dirigente Scolastico, rendendolo così esecutivo. Procedura da seguire in caso di sospetto di difficoltà riferibile a DSA Soggetti coinvolti: componenti C. di classe, coordinatore di classe, referente DSA, famiglia, alunno. Nel caso in cui un docente abbia il dubbio che un suo alunno possa essere affetto da DSA, segnala il caso al coordinatore di classe (che potrà avvalersi della consulenza del referente D.S.A.), il quale, con discrezione, sentirà lo studente e successivamente ne convocherà i genitori, invitandoli a recarsi presso gli enti preposti (art. 3, comma 1 della legge 170) per una eventuale diagnosi del disturbo rilevato. Nel caso di acquisizione della diagnosi ad anno scolastico avviato il coordinatore convocherà un C. di classe straordinario e seguirà la procedura sopra illustrata. Il P.D.P. del C. di classe e del singolo docente verrà stilato seguendo i modelli predisposti e reperibili sul sito della scuola; esso deve contenere e sviluppare i seguenti punti: 51 TORNA ALL'INDICE Indicazioni operative per l’espletamento delle prove degli esami di stato Soggetti coinvolti: componenti C. di classe, coordinatore di classe, componenti della commissione d’esame. Nel documento del Consiglio di Classe di maggio il coordinatore si farà carico di controllare che ogni singolo docente abbia specificato: tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi, con riferimento alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso d’anno; le modalità, i tempi e i sistemi valutativi per le prove d’esame; le simulazioni delle prove d’esame. La Commissione d’esame per la predisposizione della terza prova scritta e per le altre due prove prenderà in considerazione: Ciò spiega come “l’accoglienza” non si limita solo al momento di accesso al nuovo ordine di scuola, ma si articola in diverse azioni che garantiscono il successo scolastico: attenzione alla interpersonali; qualità delle relazioni creazione di un clima sociale positivo; individualizzazione dell’apprendimento; flessibilità dell’ organizzazione didattica. Per gli alunni in difficoltà, all’interno di ogni classe, vengono intraprese azioni di individualizzazione e di recupero. tempi più lunghi; utilizzo di strumenti informatici, se utilizzati in corso d’anno; possibilità di avvalersi di un insegnante membro della commissione per la lettura dei testi delle prove scritte. Per quanto riguarda la lingua straniera, in attesa delle ordinanze applicative della legge, rimane valida la norma di cui alla n. 4674 del 10.05.2007, secondo la quale non è possibile dispensare gli alunni dalla prova scritta in lingua straniera; le difficoltà dovranno essere compensate mediante l’assegnazione di tempi più estesi, l’utilizzo di alcune tecnologie informatiche, valutazioni più attente al contenuto che alla forma, l’integrazione orale della prova scritta. Il successo formativo degli alunni La nostra Scuola mira a garantire una condizione di “agio” che permetta a ciascun alunno di sentirsi accettato, valorizzato e stimolato nello sviluppo delle proprie peculiari potenzialità. 52 Accoglienza e didattica orientativa I Progetti verticali di Continuità e Orientamento coinvolgono docenti, genitori ed alunni in un processo formativo che investe una parte essenziale dell’azione educativa, volta alla crescita dei ragazzi in una fase evolutiva complessa, nella quale il giovane si realizza come persona imparando a stare bene con se stesso e con gli altri. Si aspira, quindi, a creare un contenitore nel quale convergano vari percorsi integrati (Educazione alla Convivenza Civile, Educazione alla Salute, all’Ambiente, all’Affettività, ecc.) nonché la stessa didattica, che deve essere necessariamente orientativa per essere formativa in senso globale. Dopo anni di esperienze e di confronto sulle strategie didattiche e sul sistema di valutazione nell’ottica della continuità educativa, l’Istituto “Europa” ha elaborato un piano strumentale adatto a promuovere scelte razionali nelle aree che riguardano l’apprendimento degli alunni ed il metodo di lavoro dei docenti. Questo processo ha portato, attraverso il confronto di metodi e strumenti di valutazione delle scuole, all’individuazione di aspetti omogenei per l’elaborazione di un protocollo comune per la continuità. TORNA ALL'INDICE Nelle classi ponte (anni iniziali e finali delle varie scuole) vengono attuati Progetti Continuità appositamente strutturati ed elaborati dagli insegnanti dei tre ordini scolastici. I Consigli di Classe inseriscono organicamente nei curricoli di studio attività specifiche con lo scopo di valorizzare il ruolo della didattica orientativa. I progetti prevedono: attività comuni fra i bambini, visite guidate nei plessi, colloqui tra gli insegnanti dei tre ordini di scuola. L’obiettivo principale è quello di favorire la conoscenza, il rispetto e la valorizzazione di sé e degli altri. Nella Scuola dell’Infanzia particolare importanza assume il momento del primo inserimento, in vista di una convivenza basata sulla cooperazione, lo scambio e l’accettazione produttiva delle diverse agenzie educative: scuola e famiglia; l’accoglienza è valore di crescita in un rapporto di integrazione e continuità evolutiva allo scopo di sostenere il sorgere e lo sviluppo di un rapporto di collaborazione, rispetto reciproco e fiducia. Per realizzare questo ingresso nella comunità scolastica nel modo più sereno per la crescita dei bambini, si auspica un’accoglienza concordata anticipatamente con la famiglia e la scuola, per accordarsi sui modi e sui tempi corrispondenti alle diverse esigenze di chi è accolto. Anche nella Scuola Primaria è fondamentale accogliere tutti i contenuti di esperienze di cui ogni alunno è portatore per contribuire alla formazione di un costume di reciproca comprensione e rispetto. Tenuto conto che gli alunni provengono da situazioni ed organizzazioni didattiche differenti, presentano tempi di attenzione diversi, faticano ad adattarsi ai nuovi ritmi scolastici, durante i primi tempi di scuola la giornata verrà strutturata in modo da dedicare tempo all’imparare a conoscersi, a parlarsi, a comunicare, a vivere serenamente nell’ambiente scolastico, anche attraverso specifici giochi o altre attività. Anche nella Scuola secondaria di I grado il primo periodo è dedicato ad attività miranti alla conoscenza reciproca e alla costituzione dell’identità di gruppo. Il Piano di Orientamento, invece, raccoglie un insieme di attività che mirano a potenziare negli studenti le capacità di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative. 53 Si cercherà di: dare ai ragazzi messaggi formativi sulla propria realtà (fatta di attitudini, capacità, atteggiamenti e interessi) sulla sua definizione e comunicazione; far sentire i giovani “soggetti” della propria vita; stimolare in loro il senso di responsabilità e la capacità di scegliere in modo consapevole; far vivere le differenze come valore di arricchimento; essere informati sui possibili percorsi di studio futuri, finalizzati ad identificare i propri punti di forza e di debolezza; conoscere la fruibilità del Territorio e le sue opportunità di collocazione professionale. Il processo di crescita degli alunni deve avvenire in un clima sereno e stimolante in cui i messaggi educativi possano convergere con quelli della famiglia per non provocare “disorientamento”. È indispensabile, quindi, che i genitori – primi educatori dei nostri allievi – condividano le scelte educative fatte dal Collegio dei Docenti e inserite nel P.O.F. d’Istituto. TORNA ALL'INDICE 54 TORNA ALL'INDICE PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013 a.s. 2014-2015 In questo programma di attuazione sono riportate le opzioni e le variabili significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività della nostra Istituzione Scolastica in modo trasversale verticale ed interdisciplinare, attraverso il supporto di personale sempre più qualificato e risorse disponibili interne alla scuola e fundraising. 1) LA NOZIONE DI INCLUSIONE Il nostro istituto porta avanti da anni progetti di inclusività e supporto agli alunni in svantaggio, sia questo di natura socio-culturale, fisico, linguistico o necessità di apprendimento alternative. “Inclusione” si distingue da “integrazione” per il suo grado ed i contesti di diffusione. Integrazione: consiste nell’ingresso in un dato contesto di una persona esterna con un deficit, rispetto al contesto stesso, e il successo del suo inserimento è ottenuto grazie a interventi sulla persona medesima. Inclusione: si ha quando la disabilità non appartiene alla persona, ma agli ostacoli di strutturazione sociale e alle barriere presenti in essa, per cui la partecipazione e l’esigibilità dei diritti non sono un problema della disabilità, ma della struttura sociale. L’inclusione interviene sia sul contesto e che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli che nell’“INDEX FOR INCLUSION” di Tony Booth and Mel Ainscow vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”. Questa condizione esige che l’intera “piattaforma della cittadinanza” sia programmaticamente aperta e agibile da tutti. Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire; un processo “di cambiamento”. Il riferimento tendenziale per questo processo è il sopra citato “INDEX FOR INCLUSION”. 2) IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE Il BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) introdotto prima dall’INVALSI poi dalla Direttiva del 27/12/2012 e dalla CM 8/2013 si configura come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; 5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e materiali. 55 TORNA ALL'INDICE L’espressione “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse vengano compresi servizi di aiuto alla persona, abbattimento e superamento di barriere di varia natura ecc.. 3) LA FORMALIZZAZIONE DEI BES Quando c’è un alunno con BES nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare” (in Inglese “know-how”); per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo. Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disabilità. 4) LA SITUAZIONE ATTUALE NELL’I.C. EUROPA Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nell’Istituto è sintetizzato nelle tabelle che seguono: SCUOLA DELL’INFANZIA PANDA – ARCOBALENO SEZIONE 3 ANNI SEZIONE 4 ANNI SEZIONE 5 ANNI alunni con disabilità N°2 N°1 N°3 alunni con difficoltà di linguaggio N°1 (necessita di logopedista) N°…1 (necessita di logopedista) N°9 N°1 (difficoltà nell’orientarsi nello spazio) N°1 (bilingue alfabetizzati: arabo, spagnolo, albanese, moldavo, francese, tedesco, portoghese) N°1 N°1 N° 2 N°12 N°12 (uno non si esprime molto bene in italiano, gli latri sono solo bilingue alfabetizzati) N°1 N°1 N°3 alunni con difficoltà delle abilità non verbali alunni con difficoltà della coordinazione motoria alunni stranieri non alfabetizzati e bilingui alunni con disagio socioculturale più rom alunni con disagio affettivo-relazionale alunni che assumono farmaci salvavita quotidianamente N°1 56 TORNA ALL'INDICE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA GULLI alunni con disabilità Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V 1 1 1 1 2 certificata alunni con DSA 2 alunni con difficoltà del 3 linguaggio alunni con difficoltà di 1 1 apprendimento (memorizzazione, attenzione, ...) alunni con difficoltà nelle abilità non verbali alunni con difficoltà spaziali e di coordinazione motoria alunni stranieri non 2 4 3 2 1 1 1 1 1 2 1 alfabetizzati e bilingui alunni con disagio socio 2 culturale (+ rom) alunni con disagio 1 1 affettivo relazionale alunni che assumono 1 quotidianamente farmaci salvavita 57 TORNA ALL'INDICE SCUOLA PRIMARIA DON MILANI alunni con disabilità certificata Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V 1 2 3 6 4 1 4 8 9 6 4 4 1 4 2 2 4 2 alunni con DSA alunni con difficoltà del linguaggio alunni con difficoltà nelle abilità non verbali alunni con difficoltà nelle coordinazione motoria alunni stranieri non alfabetizzati e bilingui 1 alunni con disagio socio culturale (+ rom) alunni con disagio affettivo relazionale 1 1 2 1 1 2 1 2 1 4 1 alunni che assumono quotidianamente farmaci salvavita SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO EUROPA Alunni con disabilità certificata Alunni con DSA Alunni stranieri non alfabetizzati Alunni con disagio socio-culturale Alunni con disagio affettivi-relazionale Classe I Classe II Classe III 1 1 4 4 6 8 1 1 2 4 58 2 TORNA ALL'INDICE Quadro globale rilevazione BES N° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art.3, commi 1 e 3) Minorati vista Minorati udito 2 Psicofisici 30 ADHD DOP Borderline cognitivo 2. disturbi evolutivi specifici DSA 39 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio – culturale 8 Linguistico 4 Disagio comportamentale – relazionale 5 N° PEI redatti dai GLHO 32 5) PUNTI DI CRITICITÀ E PUNTI DI FORZA L’inclusione non è uno status ma un processo che riscontra punti di criticità e punti di forza. Possibili punti di criticità: ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità e difficoltà di apprendimento; presenza di alunni stranieri non alfabetizzati che si iscrivono in corso d’anno; ridotte forme di sussidio da parte dei servizi sociali del comune di Faenza a favore delle famiglie con gravi problemi socio-economici; ridotto numero di docenti preparati per l’impiego di tecnologie digitali utili quali strumenti compensativi; 59 TORNA ALL'INDICE situazioni di tensione possibile fra i genitori e i bambini delle classi frequentate da alunni con BES che esprimono comportamenti disturbanti e/o a rischio; difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti provenienti da altri istituti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo. Possibili punti di forza: presenza di un docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL responsabile dell’area dell’inclusione; sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; classi con LIM; assistenti di 1° livello ex art. 13, comma 3 L. 104/1992 in numero sufficiente e disponibili; docenti formati per gestione di alunni con difficoltà di apprendimento; presenza nella scuola di pc portatili con software compensativo specifico; presenza a Faenza del CDH e di numerose risorse per i bambini; stretta collaborazione con gli specialisti dell'ASL (PSICOLOGI, NEUROPSCHIATRA, LOGOPEDISTA...); presenza di materiali multimediali e di facile consumo all'interno delle scuole; collaborazione con la Fondazione La cassa di Ravenna. Collaborazione con Conad 6) OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI PER IL PROSSIMO ANNO PER TUTTI I PLESSI I.C. “EUROPA” Risorse, metodologie e strategie didattiche, strumenti Apprendimento cooperativo: sviluppa forme di cooperazione e di rispetto reciproco tra gli allievi e veicola le conoscenze/abilità/competenze Tutoring Didattica laboratoriale: favorisce la centralità del ragazzo, realizza la sintesi tra il sapere e fare, sperimentando in situazione Procedere dal modello fisso e dal semplice al complesso per facilitare nell’alunno l’esecuzione delle consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti Sostenere la motivazione all’apprendere e la fiducia nelle proprie capacità Didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo di più canali percettivi per incrementare l’apprendimento tenendo conto de9i diversi stili di ognuno. Tecnologie multimediali: utilizzo delle LIM per accedere alle informazioni e favorire l’interazione visiva di testi o esercizi e costruzione di testi collettivi; organizzazione di unità di lavoro informatizzate con possibilità di personalizzarle per il gruppo classe e utilizzarle in modo flessibile; facilitare l’interazione lasciando spazio alla creatività degli studenti, affinché realizzino ricerche multimediali in modo autonomo, favorendo un apprendimento costruttivo ed esplorativo Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Prevedere metodologie d’insegnamento (percorsi metacognitivi, …) e materiale didattico (anche 60 TORNA ALL'INDICE le schede del metodo Feuerstein) calibrato alle effettive potenzialità (punti di forza) dell’alunno in modo da favorire la sua inclusività e contemporaneamente quella della classe. Promuovere l’apprendimento per piccoli gruppi per favorire la cooperazione tra pari (peer education, cooperative learning). Cura degli spazi interni ed esterni (disposizione banchi, arredi giardino, …). Consulenze con specialisti ASL per una didattica sempre più inclusiva. Semplificare la burocrazia scolastica per condurre attività inclusive. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Formazione obbligatoria con corsi che diano agli insegnanti veri spunti e strumenti da utilizzare nelle attività scolastiche quotidiane (giochi cooperativi, strategie di educazione all’affettività, …). Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Verificare e valutare gli obiettivi raggiunti dal singolo alunno considerando le abilità in ingresso e le conquiste ottenute in itinere e finali. Adottare sistemi di valutazione programmati e con griglie condivise in modo verticale ed orizzontale. Organizzazione delle attività educative A classi aperte. Per piccoli gruppi (omogenei ed eterogenei). Per progetti. Maggiore raccordo attraverso incontri programmati. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Il ruolo delle famiglie è di partecipazione e di condivisione del percorso di inclusione previsto insieme alla scuola. È importante il coinvolgimento dei servizi sociali e sanitari e delle associazioni di tipo educativo di cui gli alunni usufruiscono (sport, laboratori musicali,centri educativi …) Possibilità di strutturare percorsi formativi e sportivi con enti territoriali. Facilitare le comunicazioni con le famiglie con diversità socio linguistiche 1. http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Servizi-Sociali/Minori-e-Centro-per-leFamiglie/Centro-per-le-Famiglie/Mediazione-linguistico-culturale 2. http://www.circolodidatticopm.gov.it/index.php?option=com_content&view=article&id=50&Ite mid=56 Valorizzazione delle risorse esistenti Valorizzare la risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per mezzo del tutoraggio tra pari. Valorizzare gli spazi, le strutture, i materiali e la presenza vicina di un altro ordine di scuola per lavorare sulla continuità, sull’inclusione. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Acquisizione di software didattico free. Acquisizione di materiale specifico per l’inclusione. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico e la continuità tra i diversi ordini di scuola Incremento degli incontri tra insegnanti di tutti gli ambiti disciplinari per promuovere una vera continuità tra diversi ordini di scuola. Sviluppo di un percorso di continuità con valutazione e attività programmate. 61 TORNA ALL'INDICE ALLEGATO 1 SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DELL’ALUNNO SCUOLA DELL’INFANZIA PANDA - ARCOBALENO Completare o crocettare negli appositi spazi: Area funzionale Condizioni fisiche difficili (malattie acute, lesioni, fragilità, anomalie del corpo):* corporea e cognitiva * specificare quali Area Mancanza di autonomia nel movimento e nell’uso del proprio corpo Difficoltà nell’uso di oggetti personali e di materiali scolastici* Mancanza di autonomia negli spazi esterni alla scuola Necessità di tempi lunghi Difficoltà nella pianificazione delle azioni Difficoltà di attenzione Difficoltà di memorizzazione Difficoltà nell’applicare conoscenze Difficoltà di autoregolazione, autocontrollo Problemi comportamentali * affettivo – relazionale Problemi emozionali* Difficoltà nella relazione con i compagni Difficoltà nella relazione con gli insegnanti Difficoltà nella relazione con gli adulti *specificare quali Fattori del contesto familiare, scolastico ed extrascolastico Famiglia problematica* Pregiudizi ed ostilità culturali* Difficoltà socio-economiche Ambienti deprivati/devianti Scarsità di servizi cui la famiglia possa fare ricorso* *specificare quali Punti di forza dell’alunno Punti di forza del gruppo classe Giochi preferiti: Attività in cui riesce: Hobbies, passioni, attività extrascolastiche: Presenza di un compagno o un gruppo di compagni di riferimento 62 Per le attività scolastiche Per il gioco TORNA ALL'INDICE Punti di forza del team degli insegnanti Esperienze/competenze di uno o più insegnanti in campi anche non strettamente scolastici: Punti di forza dei genitori Presenza di un genitore che svolge attività di ……… Presenza di un gruppo di genitori disponibili a ……… Altre figure educative di riferimento ALLEGATO 2 SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DELL’ALUNNO SCUOLA PRIMARIA DON MILANI – GULLI SCUOLA MEDIA EUROPA Completare o crocettare negli appositi spazi: Area funzionale Condizioni fisiche difficili (malattie acute, lesioni, fragilità, anomalie del corpo):* corporea e cognitiva *specificare quali Area Mancanza di autonomia nel movimento e nell’uso del proprio corpo Difficoltà nell’uso di oggetti personali e di materiali scolastici* Mancanza di autonomia negli spazi esterni alla scuola Necessità di tempi lunghi Difficoltà nella pianificazione delle azioni Difficoltà di attenzione Difficoltà di memorizzazione Difficoltà specifiche di apprendimento: lettura scrittura calcolo grafia ricezione espressione Difficoltà nell’applicare conoscenze Difficoltà di autoregolazione, autocontrollo Problemi comportamentali* affettivo – relazionale Problemi emozionali* *specificare quali Fattori del contesto familiare, scolastico ed extrascolastico Scarsa autostima Scarsa motivazione Difficoltà nella relazione con i compagni Difficoltà nella relazione con gli insegnanti Difficoltà nella relazione con gli adulti Famiglia problematica* Pregiudizi ed ostilità culturali* Difficoltà socio-economiche Ambienti deprivati/devianti 63 TORNA ALL'INDICE Scarsità di servizi cui la famiglia possa fare ricorso* *specificare quali Punti di forza dell’alunno Discipline preferite: Discipline in cui riesce: Attività preferite: Attività in cui riesce: Hobbies, passioni, attività extrascolastiche: Punti di forza del gruppo classe Punti di forza del team degli insegnanti Punti di forza dei genitori Presenza di un compagno o un gruppo di compagni di riferimento Per le attività disciplinari Per il gioco Per le attività extrascolastiche Esperienze/competenze di uno o più insegnanti in campi anche non strettamente scolastici: Presenza di un genitore che svolge attività di ……… Presenza di un gruppo di genitori disponibili a ……… Altre figure educative di riferimento PROTOCOLLO PER IL PERCORSO DI COLLABORAZIONE CON I GENITORI 1. analisi della situazione personale del bambino (relazionalità, comportamento, emotività…) 2. osservazione dell'andamento didattico nei vari ambiti disciplinari con griglia appositamente predisposta 3. individuazione delle aree critiche 4. descrizione dei punti di forza del bambino 5. stesura di un piano didattico personalizzato che parta dai suoi punti di forza 6. convocazione a scuola dei genitori (entrambi...) con il team ed eventualmente un referente bes 7. colloquio con i genitori ascoltando le loro osservazioni sul bambino e presentando quelle dei docenti 8. condividere eventuali percorsi già attivati con i servizi sociali/ASL e riflettere sulle strategie più opportune 9. condividere buone prassi già attivate 10. assunzione di responsabilità da parte dei genitori riguardo le necessità del bambino per la sua maturazione personale e negli apprendimenti 11 condividere criteri educativi con la famiglia predisponendo un elenco di step periodici che deve raggiungere a casa e a scuola da verificare in itinere 12. valutare i miglioramenti e decidere strategie comuni per il bene del bambino 13. verbalizzare con firma i colloqui. 64 65 -ASCOLTO E COSTRUZIONE DI RITMI SONORI, ATTIVITÀ DI RILASSAMENTO. -ATTIVITÀ DI MOVIMENTO E DANZA, -RIPRODUZIONE DI UN SUONO CON CODICI SIMBOLICI, -ASCOLTO DI VARI GENERI MUSICALI, GIOCHI RITMICI CON STRUMENTI MUSICALI(DI VARIO TIPO E PROVENIENZA,CON MATERIALE RECUPERO), MUSICA TRASVERSALI LEGATE AI VARI PROGETTI E AI CAMPI DI ESPERIENZA ATTIVITA' DRAMMATIZZAZIONE -SPERIMENTAZIONE E CONSUMO DI SEMPLICI RICETTE -ATTIVITÀ SENSORIALI LEGATE AI CIBI; ALIMENTAZIONE - manipolative - la capacità di attenzione - la capacità di memorizzazione - gestione di problemi comportamentali -gestione di problemi emozionali - facilitare le relazioni con i compagni e adulti - abilità di comprensione e produzione linguistica -facilitare l’esecuzione di una consegna -migliorare le abilità fini-motorie e la coordinazione generale -RACCONTI DI STORIE; -CANTI E FILASTROCCHE; GIOCHI CON LE PAROLE IN VARIE LINGUE; -ATTIVITÀ DI POTENZIAMENTO DEL LINGUAGGIO; -BIBLIOTECA INTERNA PER ATTIVITÀ DI PRESTITO LIBRARIO ATTIVITA’ -LETTURA DI OPERE D’ARTE; -IMPIEGO DI DIFFERENTI TECNICHE ESPRESSIVE; -ATTIVITÀ DI SVILUPPO DELL’IMMAGINAZIONE E DELLA CREATIVITÀ; -LABORATORI DI CERAMICA GRAFICA -USO DI MATERIALI STRUTTURATI E NON; -DIVERSE ATTIVITÀ PER IDENTIFICARE, SCEGLIERE, CLASSIFICARE, ORDINARE, CONTARE E CERCARE SOLUZIONI; -GIOCHI MATEMATICI; -COSTRUZIONE E MANIPOLAZIONE DI MODELLI GEOMETRICI ATTIVITA' LOGICO-MATEMATICA -USO DELLA LIM PER CONOSCERE E IDENTIFICARE LUOGHI NOTI E NON; -RACCOLTA DIFFERENZIATA ALL’INTERNO DELLA SCUOLA; -ATTIVITÀ LEGATE ALL’ORTO E AL RISPETTO DELLA NATURA; -ATTIVITÀ LEGATE AL RISPETTO ENERGETICO E ALLA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE LINGUISTICA ATTIVITA’ -PERCORSI MISTI OBLIQUI; -GIOCHI DI RUOLO SIMBOLICO CHE PREVEDONO IL MOVIMENTO; -LIBERA ESPRESSIONE CORPOREA E -LIBERAZIONE EMOTIVA; -GIOCHI DI COORDINAZIONE MOTORIA E ORIENTAMENTO SPAZIALE AMBIENTE ROUTINE GIORNALIERE - circle time - calendari tematici --canzoni mimate - ascolto di storie Per lo sviluppo di competenze proprie attaverso ATTIVITA' MOTORIA - espressive - logiche - motorie - artistico-culturali - linguistiche - ambientali - agro-alimentari Attraverso attività/esperienze : Per sviluppare e/o rinforzare : Mappa dei laboratori facilitanti l'inclusione SCUOLA INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA TORNA ALL'INDICE MUSICA -DOCUMENTAZIONE DELL'ESPERIENZA -RACCOLTA DEI PRODOTTI -CONOSCENZA ED USO DELLO STRUMENTARIO ORFF -SEMPLICI RITMI IN GRUPPO -CANTO CORALE ATTIVITA' 66 -PIANIFICAZIONE DEL LAVORO -PREPARAZIONE DEL TERRENO -SEMINA DI ORTAGGI/FIORI -CURA E PULIZIA ORTO Per lo sviluppo di competenze proprie di una disciplina , ma trasferibili in altri ambiti e in grado di generare conoscenze in senso più ampio DRAMMATIZZAZIONI -SCENEGGIATURE BREVI PER FESTE PARTICOLARI ATTIVITA' - SEMPLICI TEATRO -RACCOLTA/ACQUISTO DEGLI INGREDIENTI -PIANIFICAZIONE DELLA PROCEDURA -ESECUZIONE DOCUMENTAZIONE ATTIVITA' -SCELTA DELLA RICETTA CUCINA -SVILUPPARE LE POTENZIALITA' COGNITIVE -SVILUPPARE LA VERBALIZZAZIONE E L'INSIGHT -SVILUPPARE LE FUNZIONI COGNITIVE CARENTI -SVILUPPARE OPERAZIONI METACOGNITIVE CON L'USO DI MATERIALI SPECIFCI -CONOSCENZA ED USO DEGLI STRUMENTI DI BASE -COSTRUZIONE DI FIGURE GEOMETRICHE PIANE -LORO SCOMPOSIZIONE PER I CONCETTI DI PERIMETRO, AREA, ALTEZZA, MEDIANA,... -COSTRUZIONE ED USO DEL TANGRAM GEOMETRIA -CONOSCENZA DEL FUNZIONAMENTO -CONOSCENZA DEL PROGRAMMA DI VIDEOSCRITTURA -UTILIZZO DI SOFTWARE PER IL POTENZIAMENTO DISCIPLINARE MANIPOLAZIONE DI MATERIALI VARI -UTILIZZO DI TECNICHE ARTISTICHE DI DI TIPO DIVERSO -PRODUZIONE DI ELABORATI METODO FEUERSTEIN ATTIVITA’ - CONOSCENZA DELLE PARTI DEI PC INFORMATICA Attraverso attività/esperienze : -manipolatorie -espressive -inventive -osservative -logiche -che si svolgono per piccoli gruppi/ con la classe intera -ciclicamente ATTIVITA' - OSSERVAZIONE DI OPERE D'ARTE GRAFICA Per sviluppare e/o rinforzare : -la capacità di ascolto -il rispetto delle regole -la capacità di pianificare -la capacità di formulare ipotesi e verificarle -la cura nell'esecuzione -il rispetto die tempi -l'autonomia -l’autostima -le competenze disciplinari Mappa dei laboratori facilitanti l'inclusione SCUOLA PRIMARIA DON MILANI ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA TORNA ALL'INDICE Per sviluppare e/o rinforzare : - la capacità di essere adeguati ai diversi contesti (regole) - la capacità di problem-solving - la cura nell'esecuzione - il rispetto dei tempi - l’ascolto - l'autonomia - l’autostima - le competenze disciplinari Per vivere e sperimentare la realtà da differenti punti di vista, dare alle idee e ai percorsi di crescita cammini differenti con prospettive comuni: inclusivo è vivere la propria realtà, la propria esperienza e condividerne i valori e i risultati per un progetto comune. Includere vuol dire esaltare le originalità, le passioni e gli interessi personali per trovare un’armonia collettiva, per consolidare un bene comune. 67 - sviluppare le potenzialità cognitive - sviluppare la verbalizzazione e l’insight - sviluppare le funzioni cognitive carenti - sviluppare operazioni metacognitive con l’uso di materiali specifici METODO FEUERSTEIN - il ritmo corporeo - il ritmo vocale - il ritmo strumentale - canto corale - conoscenza ed uso di alcuni strumenti (es. il flauto) MUSICA - conoscenza dei linguaggi comunicativi e uso di nuove tecnologie informatiche: programmi di video-scrittura, disegno, ... - conoscenza ed utilizzo di internet - utilizzo di software per il potenziamento disciplinare INFORMATICA - concetti topologici e lateralizzazione - conoscenza ed uso delgi strumenti di base - costruzione e sviluppo delle figure geometriche piane - costruzione ed uso del tangram - origami GEOMETRIA - scelta della ricetta - raccolta/acquisto degli ingredienti - pianificazione della procedura - esecuzione - documentazione CUCINA - giochi simbolici e di ruolo - semplici drammatizzazioni - brevi sceneggiature (es. per la ricorrenza del S.Natale o a fine anno scolastico; oppure in inglese) TEATRO - laboratorio finalizzato alla ricerca espressiva e comunicativa mediante l’arte - manipolazione di materiali vari - utilizzo di tecniche artistiche di tipo diverso - osservazione di opere d’arte - Attraverso le seguenti attività/esperienze, che si svolgono ciclicamente per piccoli gruppi/con la classe intera: GRAFICA Mappa dei laboratori facilitanti l'inclusione SCUOLA PRIMARIA GULLI ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA TORNA ALL'INDICE 68 - - PERCUSSIONI MUSICA D’INSIEME CANTO SOLISTICO SUONARE E SBANDIERARE COL RIONE VERDE TEATRO CERAMICA LABORATORI ARTISTICO – MUSICALI Valorizzano il rapporto collaborativo e responsabile, le capacità individuali cognitive ed espressive, anche al fine di creare performance finali collettive Per lo sviluppo di competenze proprie di una disciplina ma utilizzabili trasversalmente per creare una conoscenza più ampia, meno concettualizzata e più adattabile - PALLAMANO DODGEBALL LABORATORI SPORTIVI Favoriscono a collaborazione, l’accettazione di sé e dei propri limiti ma anche il riconoscimento di punti di forza non altrimenti valutabili in ambito scolastico Con l’obiettivo di: Sviluppare e/o rinforzare . le capacità di ascolto . il rispetto delle regole . la cura nell’esecuzione . il rispetto dei tempi . l’autonomia . competenze nei vari ambiti disciplinari - SCACCHI CUCINA GIORNALINO COSTRUZIONI CON CARTA E CARTONE INFORMATICA RECUPERO DELLE ABILITA’DI BASE IN ITALIANO, MATEMATICA E LINGUE STRANIERE LABORATORI PLURIFUNZIONALI Richiedono l’attivazione di metodologie e strategie di lavoro collegate alle attività curriculari ma inserite in contesti e situazioni diverse da quelle prettamente scolastiche, quindi più libere e meno convenzionali Attraverso attività/esperienze . manipolative . espressive . creative . osservative . logiche . riflessive che si svolgono attraverso gruppi a classi aperte in periodi definiti ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA Mappa dei laboratori facilitanti l’inclusione SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO EUROPA TORNA ALL'INDICE TORNA ALL'INDICE VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE Premessa La scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali, di interesse didattico o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati, a gare sportive o Giochi Sportivi Studenteschi, a manifestazioni culturali o didattiche, ai gemellaggi con scuole estere parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione. Progettazione Le attività sportive costituiscono parte integrante dell’attività didattica e verranno effettuate con la collaborazione di tutti i docenti. Le proposte devono essere approvate dai Consigli, in tempo utile per dare modo al Collegio dei Docenti di approvare l’iniziativa e farla rientrare nel Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici della scuola che viene predisposto di norma entro il 24 ottobre circa. Si auspica sempre la totale partecipazione della classe. Nessun alunno dovrà essere escluso dai viaggi di istruzione o dalle visite guidate per ragioni economiche. In caso la quota di partecipazione sia superiore ai 100 euro a studente, il limite numerico dei partecipanti al di sotto del quale non verrà concessa l’autorizzazione è pari al’60% degli alunni frequentanti la classe. Nel caso di gemellaggi con scuole estere questo limite non è da ritenersi vincolante. Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato un docente referente. Il docente referente compila e sottoscrive gli appositi moduli entro il 20 ottobre circa. Qualora, eccezionalmente, si offrisse l’opportunità di una visita guidata nell’ambito del comune (senza pernottamento) in occasione di mostre o di altre manifestazioni culturali con scadenza non prevedibile, si impone comunque di presentare la documentazione necessaria non oltre il 7° giorno precedente l’uscita prevista. Tutti i partecipanti alle uscite e ai viaggi di istruzione dovranno essere assicurati. Gli alunni che non dovessero partecipare alla visita guidata frequenteranno le lezioni in altra classe del plesso o, qualora ciò non fosse possibile, in altra scuola dell’istituto. La partecipazione dei genitori può essere consentita, a discrezione dei docenti, senza oneri a carico della scuola, purché gli stessi si adeguino alle disposizioni dei docenti e siano regolarmente assicurati. I docenti, prima di effettuare le visite guidate ed i viaggi d’istruzione, devono acquisire il consenso scritto di chi esercita la potestà familiare. Gli insegnanti accompagnatori si impegnano a partecipare all’iniziativa e ad assumere la responsabilità di vigilanza sugli alunni. A conclusione del viaggio, il docente responsabile del coordinamento deve informare il Dirigente Scolastico di eventuali inconvenienti verificatisi nel viaggio. I docenti accompagnatori al rientro devono compilare il modello da consegnare in segreteria per relazionare, con una sintetica memoria scritta, al Consiglio di Classe, Interclasse o Intersezione al Dirigente Scolastico. L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola; quindi vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche. Per quanto non espressamente indicato si fa riferimento alla C.M. 1/10/92 n. 291 e successive integrazioni. 70 TORNA ALL'INDICE Misure di vigilanza È necessario 1 accompagnatore ogni 17 alunni, un accompagnatore qualificato ogni due alunni in situazione di handicap o secondo le occorrenze. Se esce un’unica classe può essere di supporto un genitore (che si assicurerà versando la quota corrispondente). Gli accompagnatori sono scelti all’interno del Consiglio di classe interessato e sarà sempre indicato un accompagnatore supplente. Se l’insegnante accompagnatore presta servizio in altri plessi è tenuto a concordare con la Dirigenza gli eventuali impegni. I docenti accompagnatori sono tenuti a predisporre misure di prevenzione e vigilanza tali da garantire l’incolumità degli alunni ed il buon esito dell’iniziativa. Il Dirigente Scolastico, in quanto organo dello Stato, rilascia un attestato che riporti le generalità del soggetto e una foto dello stesso legata da timbro a secco (in sostituzione del tesserino rilasciato dall’anagrafe) (artt. 292 e 293 del T.U. della L.P.S. n. 773 e del Regolamento di Esecuzione approvato con regio decreto 6/5/40 n.635 ). I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e l’elenco dei numeri telefonici della scuola compreso il numero del fax. Trasporto Il trasporto deve essere effettuato con mezzi pubblici o a mezzo della ditta individuata dalla scuola a seguito di apposito appalto. Potranno essere previste eccezioni nel caso la suddetta ditta sia impossibilitata a svolgere il servizio non offra la disponibilità dei mezzi idonei. Oneri finanziari Le spese di realizzazione di visite didattiche e viaggi d’istruzione, riportate sugli appositi capitoli di bilancio, sono a carico dei partecipanti. Per il pagamento, i genitori provvederanno personalmente ad effettuare il versamento su conto corrente bancario intestato alla scuola e consegneranno all’insegnante la fotocopia della ricevuta dell’avvenuto pagamento. I pagamenti dei costi dei viaggi saranno effettuati dagli uffici della segreteria, dietro presentazione di relativa fattura. Gli alunni dovranno versare la quota prevista per il trasporto all’atto dell’adesione al viaggio di istruzione. Tale quota non potrà essere restituita in caso di mancata partecipazione al viaggio di istruzione stesso per qualunque motivo. Misure di contenimento della spesa Nella progettazione delle attività, i docenti dovranno avere la massima attenzione affinché l’aggravio economico richiesto alle famiglie sia contenuto e agevolmente sostenibile anche dai meno abbienti. All’inizio dell’anno si avrà cura di presentare alle famiglie un piano generale delle visite/viaggi con un’indicazione di massima del costo globale preventivato. Prima di decidere un itinerario, quindi, nell’acquisizione delle informazioni di spesa che risulteranno nei preventivi richiesti dalla D.S.G.A., si dovrà rispettare un tetto di spesa annuale per gli alunni da stabilire e congruo alla durata del viaggio di istruzione. Per ogni anno scolastico, il numero dei viaggi di istruzione dovrà essere limitato al numero di cinque. Si ritiene che siano da valutare con cautela viaggi con mete lontane, sia in Italia che all’estero, e/o che prevedano costi di vitto e alloggio. Di norma può essere condivisibile l’organizzazione di una simile iniziativa nella scuola secondaria, concordandone accuratamente il significato e gli obiettivi con le famiglie. In questo caso è opportuno che le stesse siano interessate con grande anticipo, anche per valutare assieme come coinvolgere gli alunni in piccoli progetti di risparmio e di responsabilizzazione nei confronti della spesa da sostenere. A tal proposito si stabilisce: per le classi di scuola primaria: uscita di un giorno per le classi di 1 media: uscita di un giorno per le classi di 2 media: uscita di un giorno; in alternativa uscita di due giorni, ma con meta ambientale per le classi di 3 media: uscita di due/tre giorni. 71 TORNA ALL'INDICE RAPPORTI CON LE FAMIGLIE La collaborazione Scuola-Famiglia è indispensabile per attivare atteggiamenti e comportamenti atti a realizzare un processo educativo “completo” nella salvaguardia dei diritti del bambino. incontrare individualmente le famiglie per uno scambio di informazioni in periodi fissati ad inizio d’anno e in situazioni particolari anche su richiesta A tal fine si ritiene opportuno concordare tra insegnanti e genitori modalità di relazione improntate a: chiarezza, collaborazione basata sulla fiducia, trasparenza, dialogo, rispetto delle scelte e delle competenze reciproche nei propri ambiti. garantire momenti di incontro specifici con le famiglie degli alunni disabili e i referenti dell’ASL coinvolgere i genitori nelle attività scolastiche in modo diretto (laboratori, feste, progetti….). sollecitare una partecipazione attiva dei genitori agli organi collegiali Per il conseguimento di tale obiettivo gli insegnanti si rendono disponibili a: illustrare in modo mirato ed esauriente il piano di lavoro annuale (obiettivi, metodologie, contenuti) promuovere la presenza dei alle assemblee di classe/sezione favorire la creazione di Comitati genitori, referenti in diverse occasioni scolastiche genitori fornire informazioni alle sull’organizzazione della scuola. famiglie condividere momenti informali di incontro complementari alla vita scolastica. Il “Patto educativo di corresponsabilità” La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua interazione, la crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. Con D.P.R. 235/07, viene inserito nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti un art. 5-bis, con il quale si introduce il Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie e il cui obiettivo primario è quello di impegnare le famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa1. Il Patto educativo di corresponsabilità mette in evidenza il ruolo strategico che può essere svolto dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti ed i loro genitori ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità. Il Patto deve essere distinto dal regolamento d’istituto: patto condiviso tra scuola e famiglia sulle priorità educative e vincolante nella sua sottoscrizione il primo, atto unilaterale della scuola verso i propri studenti teso a fornire loro la specificazione dei comportamenti ad essi consentiti o vietati il secondo, vincolante con la sua adozione e pubblicazione all’albo. 1 “I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica” (art. 2 del D.P.R. n° 235 del 21 Novembre 2007- Testo in vigore dal 0 2.01.08). 71 TORNA ALL'INDICE SICUREZZA E SALUTE NELL'ISTITUTO II tema della sicurezza, per le sue rilevanti concezioni, è oggetto di attenzione e considerazione da parte della nostra scuola. Il nostro scopo è quello di promuovere una “cultura della prevenzione” finalizzata a: garantire la conoscenza a tutti gli operatori scolastici sulle tematiche relative alle disposizioni del D.Lgs. 626/94 e 242/96; garantire la diffusione della programmazione della prevenzione e la sua collocazione all’interno delle normali attività didattiche e non; garantire la massima sicurezza negli ambienti di lavoro; garantire la diffusione e divulgazione delle misure e procedure di emergenza da attuare in caso di: primo soccorso, antincendio e terremoto. Mansioni Il Dirigente Scolastico insieme al Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione si attivano per concretizzare gli adempimenti normativi previsti. Obblighi normativi: adempimenti procedurali e azioni di intervento a) Designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione. b) Designazione degli addetti al servizio di prevenzione e protezione, dei lavoratori incaricati delle misure di prevenzione incendi e di pronto soccorso. c) Organizzazione dei necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, lotta antincendio e gestione dell’emergenza. d) Adozione delle misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione degli alunni e dei lavoratori. e) Richiesta dell’osservanza da parte dei lavoratori e degli alunni delle procedure tecniche in caso di evacuazione immediata dall’edificio. f) Organizzazione di prove di evacuazione due volte all’anno. g) Informazione capillare del piano di evacuazione dell’istituto ad alunni ed operatori della scuola. h) Diffusione delle procedure di emergenza in termini di comportamenti corretti ed appropriati. i) Diffusione della modulistica relativa agli incarichi di responsabilità. j) Aggiornamento annuale della descrizione degli edifici e delle loro modifiche contenute nel documento di valutazione dei rischi. I docenti organizzano un programma didattico mirato alla conoscenza delle fonti di pericolo presenti a scuola, a casa e nel territorio e alla corretta modalità di evacuazione dall’edificio scolastico in caso di calamità naturale. k) Segnalazione di carenze strutturali agli organi di competenza. Il personale ausiliario si adopera al fine di rendere possibile l’evacuazione. Il Responsabile della Sicurezza insieme agli addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione(uno per ogni plesso scolastico), stabilisce il calendario delle prove di evacuazione. l) Riunioni periodiche di informazione e aggiornamento. Programmazione di incontri di informazione e formazione dei lavoratori. 72 TORNA ALL'INDICE Via Donatini, 19 - 48018 Faenza - Tel.0546 29579 + Via Castellani 24 – 48018 Faenza Gestione: I.C. "Europa" - Via degli Insorti 2 - 48018 Faenza Tel. 0546 28394 e-mail [email protected] http://www.iceuropa.it/ SCUOLA DELL’INFANZIA “IL PANDA” La scuola dell’infanzia si pone come fine l’educazione, lo sviluppo affettivo, cognitivo, morale e religioso di tutti i bambini cercando di promuovere le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, ed assicurare una uguaglianza delle opportunità educative. In continuo contatto con i genitori, la scuola contribuisce alla formazione integrale di tutti gli alunni e, nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza il profilo educativo e la continuità educativa con la scuola primaria. I docenti della scuola dell’infanzia, nell’elaborazione dei piani educativi cercano di dare significato e spessore alle esperienze che vivono i bambini in vari contesti, offrendo loro strumenti per rielaborare e valorizzare i loro vissuti, per renderli consapevoli del loro posto nel mondo, nei gruppi sociali in cui vivono, nella loro città. I bimbi della scuola “Il Panda” confluiscono in larghissima maggioranza verso la Scuola Primaria Statale “Don Milani”, che accoglie i bambini dello stesso stradario, per poi creare una continuità con la Secondaria di I grado “Europa”. 74 TORNA ALL'INDICE Via Ca' del Pino, 7 - 48018 Faenza - Tel.0546 29474 Gestione: I.C. "Europa" - Via degli Insorti 2 - 48018 Faenza Tel. 0546 28394 e-mail [email protected] http://www.iceuropa.it/ SCUOLA DELL’INFANZIA “ARCOBALENO” Dalla sede di via Tuliero, ove era ubicata precedentemente, la scuola materna fu trasferita nell’attuale edificio posto in via Ca’ del Pino, 7 nell’anno 1982. Nell’anno scolastico 2001-2002 ed in seguito alla recente multicolore ristrutturazione, la scuola è stata denominata “Arcobaleno”. La scuola dispone di un refettorio, due bagni, una biblioteca, un laboratorio di manipolazione, una palestra o sala giochi in movimento, una stanza delle “magie sonore”, un “bagno sonoro”, un giardino. Attualmente la scuola, particolare per la sua collocazione in campagna, sta attivando una nuova attività che consiste nella creazione di un giardino olfattivo, con un percorso sensoriale che richiama le tradizioni delle nonne di un tempo….. ”Il giardino dei semplici …. Il giardino che non c’è”. È un percorso che ha l’intento di sostenere incontri significativi tra i bambini, le cose e i luoghi, un percorso fatto di segni, impronte e tracce, che vuole interpretare desideri e pensieri dei bambini creando un contesto che consente al bambino di fare esperienze significative, di incuriosirli e di avviarli verso forme sempre più complesse di conoscenze. Attraverso questo percorso trasversale che interessa tutti i campi di esperienza, si avvicinano i bimbi alla matematica, all’educazione ambientale, motoria, all’arte, all’educazione musicale, ecc. Inoltre in contatto con i genitori, la scuola contribuisce alla formazione integrale di tutti gli alunni e nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica realizza il profilo educativo e la continuità con la scuola primaria. La scuola ospita una mono-sezione, è dotata di servizi igienici, un refettorio, una biblioteca un laboratorio di manipolazione, una palestra o sala giochi in movimento, una “stanza delle magie sonore“, un bagno sonoro, un giardino. I bambini frequentanti sono 30 e confluiscono in maggioranza verso la scuola primaria statale “Don Milani” e “Gulli”, per poi creare una continuità con la secondaria “Europa”. La sezione accoglie bambini dai tre ai sei anni. 75 TORNA ALL'INDICE PIANO DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA IL PANDA ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO La scuola è prioritariamente destinata agli alunni residenti nella circoscrizione scolastica dell’I.C. “Europa”. Sono accolti 280 bambini suddivisi in 10 sezioni omogenee per età ad eccezione della sezione distaccata presso la scuola primaria “Gulli”. Nel plesso “Il Panda” per motivi di lavoro è possibile usufruire di un servizio a pagamento denominato “spazio gioco” dalle 16,00 alle 18,00 gestito da personale esterno. E’ inoltre attivato un pre-orario dalle 7,30 alle 8,00 gestito da personale ausiliario. La cucina è funzionante all’interno del servizio. CARATTERISTICHE AMBIENTALI La struttura principale è situata nel Peep “Cappuccini”, mentre la sezione distaccata è collocata presso la scuola primaria “Gulli” nel centro storico di Faenza in via Castellani. L’edificio della scuola “Il Panda” è strutturato su un solo piano, adiacente alla nuova scuola elementare “Don Milani”. E’ dotato di ambienti accoglienti e colorati, laboratori attrezzati per attività di manipolazione e palestra. Gli spazi esterni sono ampi e arredati con macrostrutture ludiche. La sezione distaccata si trova al piano terra della scuola primaria “Gulli”. E’ dotata di ambienti accoglienti e colorati con possibilità di utilizzare la palestra ed i laboratori della scuola elementare. ARCOBALENO ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO La scuola è prioritariamente destinata agli alunni residenti nella circoscrizione scolastica dell’I.C. “Europa”. Sono accolti 28 bambini in 1 sezione di età eterogenea. La cucina è funzionante all’interno del servizio per la sola cottura della pasta. Per motivi di lavoro è possibile usufruire di un servizio di pre-orario dalle 7,30 alle 8,00 gestito dal personale ausiliario. CARATTERISTICHE AMBIENTALI La scuola è situata nel centro della frazione di Borgo Tuliero. E’ strutturata su due piani. E’ dotata di ambienti accoglienti e colorati, laboratori attrezzati per attività polivalenti, laboratorio di ceramica, biblioteca e palestra. Gli spazi esterni sono ampi e discretamente arredati con macrostrutture ludiche. Nel giardino si trovano anche un orto botanico e piante da frutto utilizzate anche lo svolgimento di attività didattiche. La Scuola dell’Infanzia concorre all’educazione armonica ed integrale dei bambini fornendo un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimento per: - il rafforzamento dell’identità personale sotto il profilo corporeo, intellettuale e psico-dinamico - una progressiva conquista dell’autonomia attraverso lo sviluppo delle capacità di orientarsi e di stabilire relazioni positive - lo sviluppo di competenze consolidando le capacità percettive, psico-motorie, sociali, linguistiche, intellettive. I traguardi per lo sviluppo delle competenze suggeriscono occasioni per la crescita globale del bambino per sviluppare in maniera armonica ed unitaria le capacità intellettive, espressive, motorie, sociali, linguistiche, morali e religiose ponendolo nelle condizioni di capire il mondo e di trasformarlo mentre capisce e trasforma se stesso. Va sottolineato che i singoli obiettivi non sono mai fini a se stessi, ma interagiscono fra di loro sviluppandosi e completandosi: - Il sé e l’altro, le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Il corpo in movimento, identità, autonomia, salute Linguaggi, creatività, espressione, gestualità, arte, musica, multimedialità La conoscenza del mondo, ordine, misura, spazio, tempo, natura (Indicazioni per il Curricolo) 76 TORNA ALL'INDICE I CAMPI DI ESPERIENZA EDUCATIVA Nel 2007 con il D.M. del 31 luglio vi è stata una revisione delle suddette Indicazioni nazionali che ha portato alle Nuove Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione. Le novità più significative delle Indicazioni del 2007 rispetto a quelle del 2004, per la scuola dell’infanzia, riguardano la reintroduzione dei campi di esperienza quali articolazioni basilari del curricolo, la decisione di non indicare né modelli di progettazione e di valutazione né vincoli organizzativi, e di proporre solo alcuni criteri metodologici di fondo per la costruzione dell’ambiente di apprendimento. I campi di esperienza dietro cui si delineano i saperi disciplinari si articolano in: Il sé e l’altro, Il corpo in movimento, Linguaggi creatività ed espressione, I discorsi e le parole, La conoscenza del mondo. Ogni campo di esperienza prevede dei traguardi di sviluppo delle competenze che si dovranno realizzare nell’arco dei tre anni della scuola dell’infanzia. Campi di Esperienza Saperi ovvero obiettivi specifici di apprendimento Il sé e l’altro I bambini prendono coscienza della propria identità, scoprono le diversità, apprendono le prime regole della vita sociale, acquistano consapevolezza delle proprie esigenze e sentimenti e sanno controllarli ed esprimerli in modo adeguato, conoscono la loro storia personale e familiare, le tradizioni della comunità e sviluppano il senso d’appartenenza, si pongono domande e cercano risposte sulla giustizia e sulla diversità, arrivando ad un primo approccio della conoscenza dei diritti e dei doveri, imparano ad esprimere i propri punti di vista e a rispettare quelli degli altri Corpo e movimento I bambini conoscono ed acquisiscono controllo del proprio corpo, imparano a rappresentarlo, raggiungono autonomia personale nell’alimentarsi, nel vestirsi e nel prendersi cura della propria igiene, raggiungono diverse abilità nel movimento, anche fine, imparano a coordinarsi con gli altri e a rispettare regole di gioco Linguaggi, creatività, espressione I bambini imparano ad apprezzare spettacoli di vario tipo, sviluppano interesse per la musica e per le opere d’arte, imparano ad esprimersi con tutti i linguaggi del corpo utilizzando non solo le parole, ma anche il disegno, la manipolazione, la musica, diventano capaci di formulare piani di azione, individuali e di gruppo, per realizzare attività creative, esplorano materiali diversi, i primi alfabeti musicali, le possibilità offerte dalla tecnologia per esprimersi 77 TORNA ALL'INDICE I discorsi e le parole I bambini sviluppano la padronanza della lingua italiana ed arricchiscono il proprio lessico, sviluppano fiducia e motivazione nel comunicare con gli altri, raccontano, inventano, comprendono storie e narrazioni, confrontano lingue diverse, apprezzano il linguaggio poetico, formulano le prime ipotesi di simbolismo e di lingua scritta (utilizzando anche le nuove tecnologie) La conoscenza del mondo Attraverso le esperienze e le osservazioni i bambini confrontano, raggruppano ordinano secondo criteri diversi, sanno collocare sé stessi e gli oggetti nello spazio, sanno seguire un percorso sulla base di indicazioni date, imparano a collocare eventi nel tempo, osservano fenomeni naturali e organismi viventi formulando ipotesi, cercando soluzioni e spiegazioni, utilizzando un linguaggio appropriato. 78 TORNA ALL'INDICE Plessi "IL PANDA" E "IL PANDA-GULLI" Elenco di attività progettuali a.s. 2014-2015 Area P1 Macro Area Responsabil e macroarea Denominazion e progetto Altri insegnanti referenti Obiettivi e attività Educazione alla salute Sarchielli Silvia Prevenzione e salute del cavo orale Prevenzione, salute, primo soccorso Pronto soccorso - 118 Educare i bimbi a seguire alcune regole per prevenire la carie; infondere fiducia nella figura del dentista; sensibilizzare i genitori rendendoli partecipi con un incontro a loro dedicato. Far conoscere ai bimbi la figura del clown in ospedale, ovvero la terapia del sorriso e il percorso in ospedale dal triage all’eventuale ricovero. Comportarsi in modo corretto in caso di emergenza; il modo corretto per chiamare il 118. L’esperto presenterà ai bimbi video, foto, fumetti giochi, uniti alle spiegazioni (un incontro per ogni sezione) Un incontro in cui un clown dottore sapiente con gli strumenti del mestiere illustra i contenuti interagendo con gli alunni e di seguito vari clown pasticcioni attraverso scenette metteranno in pratica quanto spiegato. Con l’ausilio di un’ambulanza del 118 che il medico porterà a scuola l’esperto fornirà le spiegazioni ed effettuerà simulazioni di emergenze in caso di pericolo e soccorso. Educazione agroalimentare Andalò Luciana ABC dell’Alimentazione Imparare a riconoscere vari tipi di frutta e verdura, in particolare quelli del nostro territorio. Conoscere le fasi della loro produzione e delle possibili trasformazioni, tramite le fattorie didattiche. Scoprire e conoscere gli animali utili all’uomo in agricoltura e non (api, coccinelle, lombrichi, mucche, asini, ecc). Effettuare uscite sul territorio, in particolare nelle fattorie didattiche, per creare occasioni specifiche e ben strutturate di apprendimento. Attivazione a scuola di laboratori di cucina, di degustazione, di sperimentazione e consumo di semplici ricette in piccolo e /o grande gruppo. Laboratori, per alcune sezioni, con gli esperti di coop-Adriatica o Conad su tematiche da loro suggerite. Laboratorio di animazione teatrale per imparare a riconoscere il ciclo vitale e lo sviluppo di alcuni alimenti che consumiamo. Possibili laboratori scientifici presso – ARTE E SCIENZA IN PIAZZA – a Bologna Partecipazione ad eventuali iniziative organizzate per bambini, docenti o genitori nell’ambito della manifestazione EXPO 2015 (maggio /ottobre 2015). 79 TORNA ALL'INDICE Area Macro Area Educazione ambientale Responsabile macroarea Denominazione progetto Melandri Mariangela “La grande macchina del tempo” - Hera Altri insegnanti referenti Osservare le caratteristiche dell’elemento naturale preso in considerazione Descrivere le percezioni tattili Formulare e verificare ipotesi Riconoscere il ruolo dell’elemento preso in considerazione Classificare in base al materiale Ascoltare e comprendere Adottare corrette abitudini Imparare a riciclare i materiali Acqua e la vita quotidiana. Terra e la vita quotidiana. Aria e la vita quotidiana. Fuoco e la vita quotidiana. Riconoscere i materiali da differenziare. Rispettare gli ecosistemi ambientali. Manipolazioni e travasi. Attività creative. Racconti mirati “Attenzione agli sprechi” - Coop Adriatica Attività artistico-culturali, Francia Daniela teatro, musica e danza INTERNI ALLE SEZIONI Logicamente gioco e ragiono; A scuola di teatro; Leggere per ballare; Progetto Scuola di danza; Educazione all'immagine; Silenzio, suono, rumore; Giocare con l'arte; Io, la mia storia e la mia città ESTERNI ALLE SEZIONI Obiettivi e attività Melandri Mariangela, Ugolini Marialuisa Favorire nei bambini curiosità nei confronti di se stessi e dell'ambiente che li circonda. Avvicinare gradualmente i bambini verso una cultura ricca di saperi e di storia. Abituare i bambini a trovare risorse per conoscere, per capire, per crescere, per farsi domande. Percorsi di logica, d'arte, musicali, narrativi per scoprire, creare, raccontare, sperimentare. Tutte le attività passano attraverso il filtro magico del gioco dove “l'interesse e il piacere della sperimentazione sono molto più importanti del risultato finale” (B. Munari) Biblioteca Comunale; Il piacere di leggere; Libreria Mondadori; Palazzo Milzetti; Museo Internazionale delle Ceramiche; Museo Carlo Zauli. P2 Educazione alla motricità Ugolini Maialuisa Giocare-CorrereSaltare-Stare Bene, Scivola-Ruota-Ribalta, Giocare Per Crescere 79 Conoscere-controllare-effettuare schemi motori di base, approfondire, raffinare e consolidare la percezione sensoriale e la coordinazione motoria. Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco prendere coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità; Muoversi da solo o in gruppo, stimolare l’osservazione e l’intuito, Saper rilevare analogie e differenze, saper classificare, saper utilizzare indicatori spaziali, saper confrontare oggetti o figure, ordinare in base a una o più proprietà e operare con le principali figure geometriche. Giochi psicomotori guidati e mirati in palestra con esperti, utilizzo di valigetta figurotti e blocchi logici, riconoscimento figure geometriche, diagrammi di Carrol. TORNA ALL'INDICE Area Macro Area Responsabil e macroarea Educazione alla legalità Costa Maria Laura e alla cittadinanza attiva Denominazion e progetto Altri insegnanti referenti Progetto UNICEF- Diritti dei bambini Stimolare la cooperazione Esprimere e spiegare i bisogni-desiderisensazioni Tradurre in codici non verbali il messaggio contenuto nella Carta dei Diritti Utilizzare tecniche comunicativoespressive per esprimere messaggi Approccio corretto con la figura del vigile Riconoscere alcuni cartelli stradali Riconoscere i pericoli e adottare corretti comportamenti atti alla prevenzione e alla sicurezza. Iniziativa di solidarietà (raccolta indumenti per bambini) Attuazione del nuovo Progetto Unicef Realizzazione di una mostra con cartelloni eseguiti con varie tecniche sui Diritti dell’Infanzia Conversazione in sezione con i Vigili Urbani e uscita in quartiere per riconoscere alcuni segnali stradali Percorso allestito in modo ludico con 8 postazioni. Ed. stradale Pompieropoli P3 Dimensione Europea Ciampaglione Grazia dell’Istruzione: Erasmus Plus, gemellaggi, assistentati, formazione all’estero. Progetto Erasmus Plus Ka1, Ka2. Label ed attività a ricaduta Europea CLIL Accoglienza, intercultura, pariopportunità Guerrieri Concetta Sara Continuità nido-infanzia; Continuità infanziaprimaria; Festa della scuola; Open day; Mimì fiore di cactus; P4 Accoglienza; 0-6 “la città come laboratorio 80 Obiettivi e attività Zanon Alessia Obiettivi mensili stabiliti dal fondo sociale europeo per progetto Erasmus Plus KA2; Dimensione europea in accrescimento nel nostro istituto Maggiori e diversificate attività in lingua inglese Scambio didattico e pedagogico con gli altri 7 Paesi europei dell’area progetto ka2 attraverso mobilità formative e collaborazione a distanza su progetti nelle classi CLIL: conoscenza di vocaboli e situazioni in lingua inglese. Diffusione del progetto alle classi parallele e agli istituti coinvolti Mobilità di insegnanti all’estero e successive attività nelle classi sul tema KA2: storia ed invasioni europee Pubblicazioni attività svolte ed in itinere Contatti con emittente televisiva e persone coinvolte nel progetto per appuntamenti e disposizione di servizi ed interviste CLIL: canzoni, giochi e schede in inglese Offrire occasioni di incontro e attività organizzate; Rafforzare il senso di identità e di appartenenza ad un gruppo; Condividere momenti comuni; Favorire momenti condivisi di ascolto e riflessione; Stimolare la curiosità dei bambini; Favorire scambi di esperienze; Elaborare i propri vissuti; Acquisire fiducia nelle proprie capacità di comunicazione; Verbalizzare stati d'animo ed emozioni; Favorire la collaborazione tra bambini. Generare relazioni positive verso nuovi ambienti (nido-infanzia-primaria). Incontri con le insegnanti della primaria e “letture insieme” per le sezioni coinvolte nella continuità; Attività di ascolto dei bambini attraverso momenti ludici; Socializzazione e aggregazione TORNA ALL'INDICE Area Macro Area Responsabil e macroarea Denominazion e progetto Altri insegnanti referenti Obiettivi e attività attraverso attività libere e organizzate di rielaborazione grafico-pittorica-plastica, drammatico-teatrali, ritmico-musicali; Giornata organizzata per favorire la conoscenza degli ambienti e delle insegnanti A2 Laboratorio musicale Diamante Eva Laboratorio informatico LIM Andalò Luciana Laboratorio biblioteca Andalò Luciana Ascoltare: esplorare, interpretare, analizzare suoni, conoscere la musica di diverso stile e genere. Produrre: eventi sonori con la voce, con il corpo, con oggetti e con strumenti, eseguire ritmi, cantare per improvvisazione ed imitazione. Le insegnanti, in base al gruppo/sezione, proporranno agli alunni attività musicali tenendo conto sia delle necessità di questi ultimi che della programmazione annuale Ciampaglione Grazia Suscitare nei bimbi interesse per le nuove tecnologie, in una ottica di continuità con gli altri ordini di scuola, favorendo una scoperta consapevole, indirizzata ad un uso corretto del materiale comune. Lettura di storie supportate da immagini; Lettura di immagini, di disegni realizzati dai bambini o proiezione e commento di foto in ricostruzione di avvenimenti vissuti. Ricerca e costruzione di immagini esplicative dell’argomento sviluppato Stimolare nei bambini la conoscenza e l’utilizzo di molteplici codici espressivi, sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della lettura, avvicinando i bambini alla scoperta del libro anche come oggetto ludico, e al piacere dell’ascolto di storie. Favorire la capacità di leggere e comprendere immagini. Stimolare i bambini a riconoscere le relazioni tra le immagini e le figure. Far conoscere ai bimbi i diversi modi e stili di rappresentazione. La biblioteca per gli insegnanti è dotata di alcune riviste specializzate nel settore della didattica e della pedagogia e di un certo numero di testi di carattere pedagogico che possono servire nella formazione culturale dei docenti stessi. I “laboratori” di lettura condotti dalle insegnanti possono fornire il lancio alle attività di sezione, ma sono anche utilizzati per fornire ai bimbi una visione quanto più ampia di un determinato argomento. Il prestito a casa può essere organizzato all’interno delle singole sezione e durante il periodo definito ogni bimbo porterà a casa uno dei libri della biblioteca scolastica. Seguiranno le attività di rielaborazione progettate dalle singole docenti tenendo conto dell’età dei bimbi 81 TORNA ALL'INDICE Elenco di attività progettuali a.s. 2014-2015 Area P1 Macro Area Responsabile macroarea Denominazione progetto Educazione agroalimentare Valtancoli Alessandra ABC dell’Alimentazione Giallo come il sole Incentivare i bambini al consumo di frutta e verdura consolidando le buone abitudini. Conoscere i luoghi di produzione delle erbe e frutta e loro possibili trasformazioni e impieghi. Riflettere sulle abitudini alimentari legate soprattutto alla merenda e ai fuori pasto. Integrazione nel gruppo dei pari per i bambini diversamente abili. Creare un rapporto di collaborazione con le famiglie affinché questo percorso prosegua negli anni Lettura di racconti, dialogo, verbalizzazioni, attività legate a frutta e erbe del nostro orto, preparazioni di Sali profumati da utilizzare nella preparazione del nostro pane cotto a legna nel nostro forno …. Al rosmarino, alla menta, all’aglio, al basilico, all’origano ecc. Attuazione di laboratori di cucina, di degustazione, che aiutino a capire il consumo di cibi sani Educazione ambientale Valtancoli Alessandra Il nostro orto, giardino dei semplici / Il regalo di Elenir. L’importanza della luce Conoscere l’ambiente, interagire ossia essere consapevoli, rapportarsi in modo ecologico corretto, esplorare la realtà sensibilizzare ad adottare uso di piante del passato per rimedi medicinali naturali. Conoscenza delle piante che fanno stare bene e le loro qualità sensoriali (uso dell’odoroteca). Conoscere piante dimenticate e creare un angolo dei frutti dimenticati nel nostro orto giardino. Trasformazione delle erbe in… olii essenziali, idrolati, creme, saponi, tisane. Importanza della luce per fare crescere le piante e i fiori. Attività legate all’orto, piantare, potare, raccolta, lavorazione delle erbe per preparare tisane che fanno bene, saponi naturali, distillazione di olii essenziali e creme profumate con i nostri olii, e sali profumati, attività con fiori eduli Attività artistico-culturali, Valtancoli Alessandra teatro, musica e danza P2 Plesso "ARCOBALENO" Diffusione della cultura tecnico scientifica Altri insegnanti referenti Casadio Cristiana Obiettivi e attività Conoscenza del luogo in cui vivo (Borgo Tuliero) utilizzo della LIM. Individuare posizioni di oggetti e persone nello spazio usando termini come avanti-indietro, sopra-sotto, destra-sinistra seguendo indicazioni verbali del docente. Attraverso la nostra programmazione di sezione dal titolo “polvere di stelle” Logicamente gioco e ragiono Conoscere e discriminare figure geometriche Raggruppare, seriare, orinare e contare Conoscere simboli e codici- riconoscere concetti topologici fondamentali Scivola ruota ribalta Riconoscere le forme geometriche principali 82 TORNA ALL'INDICE Valtancoli Alessandra Silenzio suono rumore e musica Sperimentazione del silenzio come momento di raccoglimento di pausa di ascolto. Riconoscere i parametri musicali di base e contrasti sonori, abbinamenti simbolici-movimento del corpo caratteristiche timbriche. Sviluppare l’interesse all’ascolto della musica Comunicare emozioni utilizzando il linguaggio del corpo Relazionarsi con i coetanei *I balli della mia regione Sviluppare l’interesse all’ascolto della musica-comunicare emozioni utilizzando il linguaggio del corpo. Relazionarsi con i coetanei. *le luci della festa Saper associare il ritmo al movimento Riconoscere i parametri musicali di base Abbinare uno strumento o una cosa a un simbolo Produrre semplici sequenze sonore La danza del sole Sviluppare l’interesse all’ascolto della musica Comunicare emozioni utilizzando il linguaggio del corpo Relazionarsi con i coetanei P2 Spettacolo di Natale Fare vivere un momento di festa riscoprendo le tradizioni in collaborazione con le famiglie Festa della Scuola La nostra scuola sarà la meta a cui si arriverà alla fine del nostro viaggio di quest’anno; sarà una ‘’casa’’ speciale quella degli amici e delle feste, vuole essere un luogo operoso, creativo, comunicabile, di ricerca, di apprendimento, dove stiano bene bambini, insegnanti e famiglie. Promuove le iniziative delle famiglie che partecipano attivamente alla vita scolastica e organizza momenti di festa. Io e la mia storia Sviluppo della propria identità e conoscenza delle proprie radici culturali, sociali affettive. Favorire nel bambino il desiderio di essere riconosciuto nell’ambito della propria famiglia. Riconoscere l’appartenenza ad un gruppo, riconoscere i propri stati d’animo. Conosci la tua città Stimolare l’osservazione. Saper classificare, sapersi orientare. Scoprire il luogo in cui vivo Biblioteca La scuola infanzia Arcobaleno presenta un progetto che parte dal desiderio di avviare il bambino al piacere della lettura, alla scoperta del libro, sottolineando l’attiva partecipazione del genitore 83 TORNA ALL'INDICE Educazione alla motricità Casadio Cristiana Giocare, Correre, Saltare, Rotolare, Stare Bene Accoglienza, Intercultura, pariopportunità Valtancoli Alessandra Open day Conoscere, controllare effettuare schemi motori di base, approfondire raffinare e consolidare la percezione sensoriale e la coordinazione motoriaAttività motorie in palestra, attività mirate alla socializzazione, alla coordinazione motoria e percezione sensoriale, giochi con materiali strutturati. Verbalizzazioni e attività grafiche pittoriche di rielaborazione delle esperienze vissute P2 P4 Laboratorio Linguistico Valtancoli Alessandra A2 Laboratorio Matematico Valtancoli Alessandra Casadio Cristiana Fare conoscere gli spazi della scuola, i docenti, le attività proposte nel corso degli anni. Mostrare concretamente alcune attività che vengono organizzate nella scuola. Fornire informazioni sulla scuola Continuità nido-infanzia Favorire l’interazione tra piccoli gruppi di bimbi delle due scuole Continuità infanziaprimaria Suscitare interesse per il nuovo ordine scolastico. Conoscenza della scuola primaria Progetto 0-6 Conversazioni guidate Elinir e la polvere di stelle Sapere ascoltare narrazioni, comprendere, rielaborare storie e narrazioni, esprimere emozioni. Comprendere ed elaborare testi narrati o letti, sviluppare la padronanza d’uso della lingua italiana, cercare relazioni, spiegazioni, porre domande Le luci della festa Sapere ascoltare narrazioni, comprendere, rielaborare canti e storie dedicati al Natale Flash tra le stelle … Comprendere ed elaborare testi narrati comunicare esprimere emozioni, raccontare sfruttando le varie possibilità che il linguaggio consente anche quello corporeo, raccontare eventi legati alla festa ed esprimere emozioni, sviluppare la padronanza d’uso della lingua italiana La mia storia …. il mio Borgo Scoprire il luogo in cui vivo: osservare, classificare, ordinare, sapersi orientare (il mio Borgo) La mia storia: consolidare la propria identità, riconoscere l’appartenenza a un gruppo riconoscere i propri stati d’animo Alla scoperta del sole Scoprire dov’è il sole e il firmamento, collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti e persone; cogliere le trasformazioni dell’ambiente naturale; esplorare la realtà circostante, scoprire e descrivere fenomeni della realtà, utilizzo di Google, degli occhiali da sole, della Lim, del cannocchiale, della lavagna luminosa. Individuare posizioni di oggetti nello spazio, sviluppo capacità di osservazione e descrizione raggruppare e ordinare secondo criteri diversi, confrontare e valutare quantità, utilizzare semplici simboli per registrare usando 84 TORNA ALL'INDICE termini come avanti indietro, sopra sotto, destra sinistra Valtancoli Alessandra Laboratorio Scientifico A2 Casadio Cristiana Laboratorio Biblioteca Valtancoli Alessandra Laboratorio Espressivo Valtancoli Alessandra Il dono dei folletti della luce Collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti e persone, utilizzare semplici simboli per registrare. Conoscere e discriminare figure geometriche, riconoscere concetti topologici apertochiuso La sorpresa della regina Mitribel Fare esplorare la realtà circostante, scoprire e descrivere fenomeni della realtà. Conoscere simboli e codici e rappresentarli. Conoscere e discriminare figure geometriche, raggruppare, seriare, ordinare, contare, conoscere simboli e codici riconoscere simboli e codici, riconoscere concetti topologici e rappresentarli La scoperta del sole Sapere individuare le variabili più importanti osservando lo svolgersi di un processo. Osserva e descrive fenomeni naturali, formula previsioni e ipotesi Il regalo di Elinir Cogliere le trasformazioni dell’ambiente naturale, conoscenza e importanza della luce nella vita delle piante, sviluppo delle capacità deduttive relative a causa effetto. Esplorare la realtà, colloca situazioni ed eventi nel tempo Stimolare l’interesse per i libri. Arricchire il lessico di ogni bambino, sviluppare la capacità di ascolto, utilizzare la biblioteca secondo regole concordate. Lettura libri, costruzione di libri, giochi sull’ascolto, prestito librario Il gioco della luce e del buio Il cielo stellato Laboratorio Musicale Laboratorio Musicale Casadio Cristiana Casadio Cristiana Esplorare materiali diversi e sperimentarne l’uso Comunicare emozioni Scoprire l’utilizzo della materia che prende forma. Conoscere tecniche artistiche esprimersi attraverso linguaggi grafico pittorici Attività di manipolazione con argilla, smaltare, usare gli ingobbi, dare la cristallina, creare oggetti utilizzando l’arte del riciclare in natura Silenzio suono rumore musica Sperimentare il silenzio come momento di raccoglimento, di pausa, di ascolto, riconoscere i parametri musicali di base Abbinare uno strumento o una cosa a un simbolo I balli della mia regione Sviluppare l’interesse all’ascolto della musica-comunicare emozioni utilizzando il linguaggio del corpo. Relazionarsi con i coetanei Le luci della festa Saper associare il ritmo al movimento Riconoscere i parametri musicali di base Abbinare uno strumento o una cosa a un simbolo Produrre semplici sequenze sonore La danza del sole Sviluppare l’interesse all’ascolto della musica Comunicare emozioni utilizzando il linguaggio del corpo Relazionarsi con i coetanei. Attività musicali e balli … ascoltare il silenzio…. Drammatizzazioni 85 TORNA ALL'INDICE Scuola Primaria "Don Milani" Via Corbari, 92 – 48018 Faenza - Tel.0546 28757 Gestione: I.C. "Europa" - Via degli Insorti 2 - 48018 Faenza Tel. 0546 28394 e-mail [email protected] http://www.iceuropa.it/ Si inizia a parlare di una nuova scuola elementare nella zona sud di Faenza fin da quando nasce il progetto urbanistico della zona “Cappuccini”; Il Piano Regolatore degli anni 1970-80 (a cui collaborò l’architetto Leonardo Benevolo) prevedeva infatti nell’area fra via Corbari e la ferrovia una complesso scolastico; allora si ipotizzò un unico plesso per scuole elementari e scuole medie accanto alla scuola per l’infanzia. Il processo che ha portato ai diversi livelli di progettazione è stato un progetto “partecipato”, che ha visto il contributo di alunni, insegnanti, genitori, di tutto il quartiere. Oggi la “Don Milani” è un amabile luogo pedagogico, il cui fondamento è nel coinvolgimento degli abitanti del quartiere Centro Sud dove è sorta la scuola. Ma ancora più vitale è stato il coinvolgimento dei bambini che allora frequentavano la scuola materna (l’ultimo anno) e la scuola elementare della zona. Essi hanno disegnato con grande impegno la loro idea di scuola. I progettisti del compesso hanno avuto a disposizione centinaia di idee e da esse hanno tratto spunto per creare gli edifici del villaggio che compongono la "Don Milani". La tecnologia e le preoccupazioni ambientali hanno guidato la mano di chi ha realizzato gli impianti. Le scelte compiute per il risparmio energetico, la salubrità dei materiali, l’habitat confortevole, la razionalizzazione dei rifiuti e delle emissioni, la trasformabilità ci permettono di considerare la nuova scuola un formidabile esempio di tecnica al servizio della sostenibilità. 87 TORNA ALL'INDICE IMPIANTO ORGANIZZATIVO 88 TORNA ALL'INDICE SPAZI E ATTREZZATURE Oltre alle aule arredate in modo funzionale, destinate alle attività curricolari di ciascuna classe, la Scuola è dotata di: laboratorio multimediale con computer in rete, server, collegamento Internet, masterizzatori, scanner, stampanti, videocamera, videoproiettore, macchine fotografiche digitali e vari programmi applicativi e didattici. Sono presenti alcuni computer portatili e più unità mobili (computer multimediale collegato al televisore e possibilità di collegamento in internet, stampante, videoregistratore) e carrelli per l’utilizzo in classe. Inoltre, sono in dotazione Lavagne Interattive Multimediali comprensive di videoproiettore e computer portatile. biblioteca per alunni e insegnanti con postazioni multimediali in rete con il laboratorio d’informatica, enciclopedie, guide didattiche… laboratorio teatrale, adeguatamente strutturato, con televisore, videoregistratore, proiettore, audiovisivi vari e videoteca laboratorio musicale con strumentazione varia ed attrezzature specifiche laboratorio di attività grafico-pittorico-manipolativa. 89 TORNA ALL'INDICE Scuola Primaria "Gulli" Via Castellani, 24 – 48018 Faenza Tel.0546 21691 Gestione: I.C. "Europa" - Via degli Insorti 2 - 48018 Faenza Tel. 0546 28394 e-mail [email protected] http://www.iceuropa.it/ La scuola primaria sita in via Castellani, 24 è intitolata al capitano di vascello Tommaso Gulli (1879-1920). Nacque come scuola privata nel 1907, fu trasformata in edificio pubblico nel 1924. Nell’anno scolastico 1998-1999, l’edificio è stato ristrutturato da parte dell’Amministrazione Comunale con le caratteristiche che conserva oggi. 90 TORNA ALL'INDICE IMPIANTO ORGANIZZATIVO 91 TORNA ALL'INDICE SPAZI E ATTREZZATURE Oltre alle aule arredate in modo funzionale, destinate alle attività curricolari di ciascuna classe, la Scuola è dotata di: laboratorio multimediale con computer in rete, server, collegamento Internet, scanner, stampanti, videoproiettore, macchine fotografiche digitali e vari programmi applicativi e didattici. Sono presenti alcuni computer portatili e più unità mobili (computer multimediale collegato al televisore e possibilità di collegamento in internet, stampante, videoregistratore) e carrelli per l’utilizzo in classe. Inoltre, sono in dotazione Lavagne Interattive Multimediali comprensive di videoproiettore e computer portatile. biblioteca per alunni e insegnanti con postazioni multimediali in rete con il laboratorio d’informatica, enciclopedie, guide didattiche… laboratorio teatrale, adeguatamente strutturato, con televisore, videoregistratore, proiettore, audiovisivi vari e videoteca laboratorio musicale con strumentazione varia ed attrezzature specifiche laboratorio di attività grafico-pittorico-manipolativa. 92 TORNA ALL'INDICE PROGETTAZIONE CURRICOLARE Aspetti generali Le scuole primarie “Don Milani” e "Gulli" accolgono e valorizzano le diversità individuali, comprese quelle derivanti dalle disabilità; promuovono lo sviluppo della personalità al fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, l’alfabetizzazione informatica; di far apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione della lingua inglese; di porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale; di valorizzare le capacità relazionali causa-effetto e di orientamento nello spazio e nel tempo; di educare ai principi fondamentali della convivenza civile; di sviluppare le prime abilità logico-critiche; di educare a una corretta alimentazione e al rispetto dell’ambiente. Le scuole primarie si impegnano a realizzare il profilo educativo e culturale di ogni alunno e la continuità educativa con la scuola secondaria di I grado. ⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳ Iscrizione Il curricolo Il D.P.R. n.89/09 stabilisce l’obbligo di iscrizione al primo anno della scuola primaria per le bambine e i bambini che compiono i 6 anni entro il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento. Su richiesta delle famiglie è possibile effettuare l’iscrizione anticipata per i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento. Il curricolo è il percorso di studi, costruito dai docenti del circolo, sulla base delle Indicazioni Nazionali per la scuola primaria ed è costituito da discipline obbligatorie per tutti, ad eccezione della religione cattolica, insegnamento per la quale si può chiedere se avvalersi o non avvalersi, ai sensi del D.P.R. n°104 del 12 Febbraio 1985. Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia scolastica, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento nazionale per la progettazione curricolare delle singole scuole. La costruzione del curricolo si afferma come il principale strumento della progettualità didattica: il curricolo infatti organizza e descrive l’intero percorso formativo dello studente, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, durante il quale si intrecciano e si fondono gli insegnamenti, i saperi, i processi cognitivi e affettivo-relazionali. Ogni scuola è chiamata a predisporre il curricolo all’interno del Piano dell’Offerta Formativa nel rispetto delle finalità, dello sviluppo delle competenze e dei traguardi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Organizzazione Generalmente gli alunni sono divisi in classi omogenee per età. Le attività didattiche (lezioni, scrutini, attività di aggiornamento del personale) si svolgono nel periodo compreso tra il 1° settembre ed il 30 giugno. 93 TORNA ALL'INDICE LE DISCIPLINE Le discipline nella scuola si distribuiscono in tre aree: primaria Le discipline di insegnamento del tempo obbligatorio e l’organizzazione oraria: linguistico-artistico-espressiva che comprende le discipline di: italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo e movimento, sport, religione; storico-geografico-sociale che comprende le discipline: storia-geografia; matematico-scientifico-tecnologica che comprende le discipline: matematica, scienze naturali e sperimentali, tecnologia. Per ogni disciplina, al termine della 5a classe, sono stabiliti gli obiettivi di apprendimento che rappresentano gli obiettivi strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. CLASSI I II III IV V Italiano 9 9 8 7 7 Matematica 8 8 7 7 7 Scienze 1 1 2 2 1 Informatica 0 0 0 0 0 Storia 1 1 1 2 2 Geografia 1 1 1 1 2 Inglese 1 2 3 3 3 Arte 2 1 1 1 1 Musica 1 1 1 1 1 Ed. Motoria 1 1 1 1 1 Religione 2 2 2 2 2 La tabella si riferisce ai tempi minimi settimanali previsti nelle singole classi. Sono possibili alcune variazioni in base al tempo scuola effettuato: 27, 33, 40 ore. La scuola Primaria è caratterizzata dall’acquisizione delle abilità strumentali e dalla prima organizzazione di saperi disciplinari. La programmazione delle aree disciplinari è comune a tutte le classi ed è frutto di un lavoro collegiale che vede tutti i docenti impegnati in attività di studio, approfondimento, analisi, elaborazione, partecipazione a corsi d’aggiornamento; periodicamente viene sottoposta a verifica ed eventuale rielaborazione. Da sottolineare l'autonomia di scelta per quanto riguarda l’utilizzo dei materiali didattici, dei libri di testo e per il numero di ore da dedicare all’insegnamento delle discipline e delle educazioni. Infine il D.P.R. n. 89/2009 ha stabilito che le attività svolte dalle scuole saranno oggetto di monitoraggio da parte dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica (ANSAS) e dell’Istituto nazionale di valutazione del sistema di istruzione (INVALSI). 94 TORNA ALL'INDICE MODALITÀ D’INTERVENTO I percorsi formativi che vengono delineati sono significativi se prestano “attenzione alla persona”; quindi, nella progettazione didattica, le specifiche attività di apprendimento possono essere organizzate e svolte con modalità diverse, scelte per rendere più efficace l’intervento. Tali modalità sono: Progettazione di percorsi di apprendimento adeguati alle caratteristiche degli alunni, per riconoscerne e valorizzarne le diversità, e al contesto sociale. Adeguamento dei tempi d’insegnamento delle singole discipline ai ritmi di apprendimento degli alunni. Gestione della comunicazione dando spazio alla lezione dialogata in cui avviene un continuo e produttivo scambio verbale fra docente e classe. Attenzione/partecipazione alle dinamiche relazionali degli alunni in un clima di coinvolgimento affettivo che favorisca l’apprendimento. Gestione di momenti frontali per la trasmissione, in classe o con più classi, di informazioni uguali per tutti e per l’utilizzo di mezzi o strumenti fruibili contemporaneamente da un grande gruppo. Promozione delle attività laboratoriali come luogo di sperimentazione di progetti, tecniche, situazioni di autonomia operativa e di acquisizione di competenze intese come sintesi di sapere e saper fare. Sviluppo di attività di ricerca individuale e di gruppo che insegnino a responsabilizzarsi e ad organizzare il pensiero. Utilizzo di strumenti multimediali che, oltre ad essere motivanti, consentono di valorizzare tutte le forme di intelligenza, intuitiva, empirica e immaginativa … Organizzazione di percorsi personalizzati e/o individualizzati nel rispetto del principio generale dell’integrazione nella classe e nel gruppo di tutti gli alunni, senza distinzione. Interventi sulle dinamiche relazionali che sorgono all’interno della classe, con l’ausilio di tecniche mirate al sostegno della persona. Preparazione di percorsi sulla continuità in ingresso con la Scuola dell’Infanzia e in uscita con la Scuola Secondaria di I Grado, secondo le linee guida del curricolo continuo, articolato in apprendimenti disciplinari scanditi in progressione e in continuo. 95 TORNA ALL'INDICE Elenco di attività progettuali a.s. 2014-2015 Plesso "DON MILANI" Si tratta di percorsi didattici con precise modalità e finalità educative, collegati alla progettazione e finalizzati ad approfondire quelle conoscenze che superano le singole discipline, secondo un principio di trasversalità. Si tratta di progetti proposti dagli insegnanti ad ampliamento e completamento dell'offerta formativa, oppure organizzati dalla Scuola Primaria con la collaborazione di enti esterni, pubblici e privati. Area Macro Area Responsabile macroarea Denominazione progetto Altri insegnanti referenti Obiettivi e attività Educazione alla salute Sarneri Claudia I CARE D’Addio Giulio Maria Favorire il successo scolastico e ridurre il disagio. Consolidare le competenze di letto scrittura. Attività laboratoriali a piccolo gruppo. Canuti Chiara SOS Apprendimento Favorire un apprendimento significativo e in condizioni di benessere. Conosciamo l’AVIS Sensibilizzare gli alunni alla problematica della salute. Incontri con volontari dell’associazione. Prevenzione e tutela della salute Sviluppare corrette abitudini alimentari e motorie. SALTAinBOCCA P1 Educazione agroalimentare Murrone Wilma Maria Educazione al consumo consapevole Binzoni Daniela Far comprendere l’influenza di mode e pubblicità nelle scelte alimentari. Laboratori a scuola e al supermercato. Expò 2015 Partecipazione alle iniziative e/o concorsi dell’evento internazionale. Frutta nelle scuole Favorire l’acquisizione di corrette abitudini alimentari, far conoscere ed apprezzare i prodotti ortofrutticoli, confrontarli tra loro ed operare una capacità di scelta consapevole. Consumazione collettiva di frutta. Campagna amica L’orto a scuola. Visite in fattoria. Insieme per la scuola: “Scrittori in classe” Partecipazione a concorsi. Raccolta buoni (Conad) 95 TORNA ALL'INDICE Educazione ambientale Pini Milena P1 Attività artisticoculturali, teatro, musica e danza Solaroli Marina La grande macchina del mondo Sensibilizzare ed educare al rispetto dell’ambiente attraverso conoscenze scientifiche sperimentali ed esperienze dirette. Puliamo il mondo Laboratori in classe ed attività nei parchi e nel cortile della scuola. Caccia alla zanzara tigre Conoscenza e prevenzione della problematica della zanzara tigre. Incontri di sensibilizzazione con esperti in classe. Palestra della scienza Pangea/Museo Malmerendi Amici del fiume Lamone Ampliamento dell’offerta formativa attraverso laboratori e visite guidate nel territorio. “La scuola delle idee” (Fondazione Golinelli) Sviluppare e incentivare il pensiero scientifico. Laboratori a carattere scientifico condotti da personale esperto. Settimana dell’UNESCO Educare allo sviluppo sostenibile ed alla conoscenza del territorio. Animazioni e laboratori a cura del Consorzio di Bonifica ed esperti del territorio. CONOSCI LA TUA CITTA’ Giocare con l’arte MIC Ludoteca Pinacoteca Biblioteca Comunale Il piacere di leggere Teatro Masini Arricchire l’offerta formativa, acquisire strumenti e strategie cognitive per sviluppare le proprie capacità artistiche, musicali, espressive e sviluppare competenze culturali e linguistiche grazie ad esperienze di conoscenza legate al territorio faentino. “La comunicazione attraverso il colore” Laboratorio teatrale Europa in Paradiso Laboratorio musicale Kangourou P2 Educazione alla motricità Dalprato Milena Pini MIlena Visite guidate e laboratori presso le agenzie culturali della città. Partecipazione a spettacoli teatrali. Laboratori con esperti artistici, musicali e teatrali realizzati a scuola. Partecipazione a competizioni matematiche nazionali “IL mini-basket nelle scuole elementari” Ampliamento dell’offerta formativa attraverso il riconoscimento dei ruoli all’interno dello sport. “Le scuole vanno a canestro: sbulloniamoci facendo squadra” Percorso formativo che orienta la prospettiva del fare squadra. “Sport di classe” Progetto nazionale del MIUR finalizzato all’educazione fisica e sportiva. 96 TORNA ALL'INDICE P2 Educazione alla legalità ed alla cittadinanza attiva Pellizzoni Natascia “Giocasport” Preparazione e partecipazione ai giochi sportivi studenteschi. “AMSEM e gioco sport” Arricchimento dell’offerta formativa attraverso la conoscenza di una disciplina sportiva. Diffondere la conoscenza della legislazione esistente con particolare riferimento ai diritti ed alla tutela dell’infanzia. Scuola Amica dell’Unicef Diritti dell’infanzia Celebrazione della giornata dei diritti. Giornata della memoria Conoscere aspetti della storia recente e educare al rispetto nelle diversità. Incontri, testimonianze, interviste, realizzazione del libro della memoria. “Cibo per tutti” Sensibilizzare al diritto sul cibo per rendere gli alunni responsabili di un futuro migliore. “Alfabetizzazione emotiva” Promuovere la convivenza pacifica e lo sviluppo dell’intelligenza emotiva. Laboratori a cura dell’associazione “Farsi prossimo”. P3 Educazione stradale Accoglienza, Intercultura e Pari Opportunità P4 Arcangeli Rita Solaroli Marina Rendere gli alunni consapevoli delle norme del codice stradale e fornirgli strumenti per diventare un pedone e un ciclista responsabile. Lezioni con i vigili urbani. Piedibus Educare alla mobilità sostenibile oltre che ai principi di salute e di benessere. Integrazione alunni / e migranti Facilitare l’integrazione di alunni stranieri favorendone l’acquisizione delle competenze linguistiche. Attivazione di strategie per favorire l’apprendimento di tutti gli alunni. Continuità Infanzia – Primaria Frascari Anna Continuità PrimariaSecondaria di primo grado Altavilla Elena Festa della scuola Ercolani Patricia Open Day Ravaglia Silvana 97 Facilitare il passaggio tra i vari ordini di scuola. Momenti di incontro e laboratori tra alunni e docenti degli anni “ponte”. Realizzazione di spettacoli di fine anno. Momenti di accoglienza di alunni e famiglie. TORNA ALL'INDICE Dimensione europea dell’Istruzione A2 D’Addio Giulio Maria Erasmus plus: “Invaders : how they shaped the Europe of today” Accrescere la dimensione europea nella formazione e nell’educazione. Sensibilizzare alle tematiche di storia e tradizione nel territorio europeo. Accoglienza e mobilità di alunni e docenti tra i paesi partner. Formazione all’estero Sviluppo delle competenze linguistiche L2 e didattiche attraverso attività di formazione all’estero. Laboratori con madrelingua Arricchimento dell’offerta formativa attraverso attività laboratoriali in L2. Laboratorio di Grafica Ghelli Elena Demontis Simona Rappresentare graficamente idee, emozioni, argomenti interdisciplinari, attraverso l’utilizzo di tecniche e di materiali diversi. Laboratorio Informatica LIM Dalmonte Monica Monduzzi Mara Pirazzini Francesco Conoscere ed utilizzare strumenti informatici . Attività di laboratorio ed utilizzo interattivo delle LIM. Consultazione di libri digitali. Laboratorio Linguistico Altavilla Elena Arricchire le competenze degli alunni in L2 attraverso l’utilizzo di strumenti multimediali. Laboratorio scienze cucina Ravaglia Silvana Avvicinare gli alunni all’attività di cucina. Attività laboratoriali con l’utilizzo di strumenti adeguati. Realizzazione di semplici esperimenti a carattere scientifico. Biblioteca Albonetti Elena Arcangeli Rita Ercolani Patricia 98 Incentivare l’interesse per la lettura ed i libri creando un ambiente biblioteca accogliente e gradevole. Letture animate, consultazione, attività di ricerca. TORNA ALL'INDICE Plesso "GULLI" Elenco di attività progettuali a.s. 2014-2015 Si tratta di percorsi didattici con precise modalità e finalità educative, collegati alla progettazione e finalizzati ad approfondire quelle conoscenze che superano le singole discipline, secondo un principio di trasversalità. Si tratta di progetti proposti dagli insegnanti ad ampliamento e completamento dell'offerta formativa, oppure organizzati dalla Scuola Primaria con la collaborazione di enti esterni, pubblici e privati. Area Macro Area Responsabile macroarea Denominazione progetto Educazione alla salute Bandini Monica Saltainbocca Conosciamo l'AVIS Altri insegnanti referenti Giulia Zoli Progetto I CARE SOS apprendimento Educazione agroalimentare Borsellino Giuseppina Sapere COOP: ed. al consumo consapevole Binzoni Daniela Obiettivi e attività Educare alla sicurezza negli ambienti: scolastico, domestico.... Educare a corrette abitudini alimentari. Acquisire competenze di lettoscrittura Educare a un consumo consapevole Campagna Amica: “Un orto in classe: curare la terra, nutrire la vita” Frutta nelle scuole Conad: Insieme per la scuola P1 Expo 2015. Educazione ambientale Lisi Giuseppina Differenzia la tua scuola La grande macchina del mondo Educare alla cultura ecologica Sensibilizzare al rispetto dell'ambiente Individuare le cause dell'inquinamento URBER bonifica Palestra Scienza Museo Malmerendi Anita e Nico, dal delta del Po alle foreste Casentinesi Zanzara tigre Settimana dell’UNESCO 99 Educare allo sviluppo sostenibile ed alla conoscenza del territorio. Animazioni e laboratori a cura del Consorzio di Bonifica ed esperti del territorio. TORNA ALL'INDICE Attività artisticoculturali, teatro, musica e danza Zoli M. Beatrice La comunicazione attraverso il colore Scuola disegno Minardi Pinacoteca Biblioteca Comunale MIC Stimolare l'osservazione e liberare la fantasia, dotandolo di conoscenza tecnica (segno grafico e manipolazione) Far conoscere il patrimonio faentino naturalistico e culturale Stimolare l'amore per la lettura Acquisire il senso ritmico e l'approccio musicale in un clima di integrazione Europa in Paradiso Gullituttinsieme Il Piacere di leggere Ludoteca C'era una volta C. Russi Radici del presente P2 Il mio comune Palazzo Milzetti Corso pittura, Il ritratto Lirica nelle scuole Carnevale dei bambini (comitato festa S. Lazzaro) Educazione alla motricità Calderoni Ombretta Mini basket Le scuole vanno a canestro Far acquisire le regole del basket e della pallavolo Imparare a giocare insieme rispettando le regole Pallavolo Progetto ANSEM GiocoSport Educazione alla legalità ed alla cittadinanza attiva Avesani Daniela GiocaSport Shoah Scuola Amica dell'Unicef Costituzione e diritti dei bambini Caritas: Cibo per tutti Diffondere la conoscenza della legislazione esistente con particolare riferimento ai diritti ed alla tutela dell'infanzia Aumentare il coinvolgimento degli alunni rendendoli più consapevoli anche delle proprie responsabilità e dei propri doveri, oltre che dei propri diritti Laboratorio “Alfabetizzazione emotiva” P3 Educazione stradale Dimensione europea dell'istruzione: Erasmus Plus, gemellaggi, formazione all'estero Conti Francesca Erasmus Plus Una madrelingua in classe CLIL 100 Sviluppare negli alunni il senso di appartenenza ad una comunità europea TORNA ALL'INDICE Altri insegnanti referenti Accoglienza, Intercultura e Pari Opportunità Buccoliero Alessandra Open day Festa della scuola Integrazione alunni stranieri P4 Alunni Rom Continuità verticale A2 Tassinari Alessandra Melandri Rita Laboratorio Graficopittorico-ceramica Fresca Giovanna Laboratorio Informatica Calderoni Ombretta Palestra Calderoni Ombretta Laboratorio Musicale Melandri Rita Laboratorio Linguistico (Inglese) Conti Francesca Laboratorio Scientifico Borsellino Giuseppina Biblioteca Zoli M. Beatrice 101 Montevecchi, Ricci, Calderoni, Tassinari Favorire la collaborazione tra gli alunni di tutte le classi al fine di realizzare esperienze atte a consolidare il senso di appartenenza alla scuola e la collaborazione specifica TORNA ALL'INDICE Scuola Secondaria di 1° grado "Europa" Via degli Insorti, 2 – 48018 Faenza Tel. 0546 28394 Fax 0546 25816 Presidenza, Uffici di Segreteria, uffici amministrativi, segreteria didattica e-mail [email protected] sito http://www.iceuropa.it/ La scuola secondaria di I grado, della durata di tre anni, si articola in un periodo didattico biennale ed in un terzo anno, che completa prioritariamente il percorso disciplinare ed assicura l’orientamento ed il raccordo con il secondo ciclo di istruzione. Il primo ciclo di istruzione si conclude con l’esame di stato. Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì dalle ore 7.55 alle ore 13.00 con rientri (per le classi interessate) il martedì e venerdì fino alle ore 16.30. Per tutti gli alunni sono previste attività opzionali a scelta il lunedì e giovedì dalle ore 14.00 alle ore 16.30 ed il sabato dalle ore 7.55 alle ore 11.45. 103 TORNA ALL'INDICE ORARIO Il funzionamento della scuola Secondaria di Primo Grado "Europa" è a tempo normale, modello organizzativo a 30 ore settimanali in orario antimeridiano, dal lunedì al sabato (laboratori), a tempo prolungato a 36 ore settimanali in orario antimeridiano e pomeridiano, dal lunedì al sabato (laboratori). L’unità temporale è di 50 minuti (definiti momenti). INGRESSO ALUNNI E DOCENTI ore 7,55 1ª ORA ore 8,00 ore 8,50 2ª ORA ore 8,50 ore 9,40 3ª ORA ore 9,40 ore 10,25 INTERVALLO ore 10,25 ore 10,35 4ª ORA ore 10,35 ore 11,25 5ª ORA ore 11,25 ore 12,15 6ª ORA ore 12,15 ore 13,00 MENSA ore 13,15 ore 14,00 7ª ORA ore 14,00 ore 14,50 8ª ORA ore 14,50 ore 15,40 9ª ORA ore 15,40 ore 16,30 ORGANIZZAZIONE Le attività educative di apprendimento sono strutturate secondo il seguente quadro di sintesi, 104 TORNA ALL'INDICE QUANDO SI SVOLGONO LE ATTIVITA’ DI LABORATORIO? LUNEDI’ 14.00 – 15.15 (L1) 15.15 – 16.30 (L2) GIOVEDI 14.00 – 15.15 (G1) 15.15 – 16.30 (G2) SABATO 7.55 – 9.15 (S1) 9.15 – 10.30 (S2) 10.30 – 11.45 (S3) SPAZI E ATTREZZATURE L'edificio, di proprietà ecclesiastica, è accogliente e luminoso, con numerose aule ben attrezzate, con aule laboratoriali per le numerose attività integrative e curricolari. Le aule occupate dalle classi sono diciotto, cinque sono utilizzate come laboratori (arte, scienze, informatica 1 e 2, musica) e attrezzate per tale uso. Ci sono, altresì, la sala professori, l'archivio. Un atrio interno luminoso e capiente serve per esposizioni varie. L'edificio, dal volume quadrangolare, è preceduto da uno spazio esterno che funge da ricovero auto/bici per docenti e alunni, preannunciato a sua volta da un ingresso in asfalto recentemente sistemato dall'amministrazione comunale. L'Istituto è fornito di una palestra con annessi servizi e docce. In dotazione della scuola vi sono le seguenti risorse strumentali: biblioteca docenti/alunni, fotocopiatore e foto stampatore, computer per gli alunni, stampanti, scanner, collegamento ad Internet, software per la didattica, televisori, videoregistratore, proiettore diapositive, cinepresa, forno per la ceramica, 2 pianoforti a muro, quasi tutte le aule con lavagne LIM. 105 TORNA ALL'INDICE PROGETTAZIONE CURRICOLARE. OBIETTIVI E FINALITA' La Scuola Secondaria di I Grado è FORMATIVA in quanto sviluppa le modalità dell’«essere» (dell'«essere» in sé e dell’«essere» in relazione con gli altri: cioè la dimensione affettiva e quella sociale), del «sapere» (la dimensione cognitiva), del «saper fare» (la dimensione operativa): la costruzione armonica della personalità si realizza quando queste tre modalità e le loro interazioni sono equilibratamente presenti in un progetto educativo. ORIENTATIVA in quanto mette lo studente in condizione di formulare in modo autonomo scelte consapevoli e responsabili sul proprio progetto esistenziale: perché ciò possa accadere è necessario far maturare in lui quattro capacità: la capacità introspettiva intesa come capacità di conoscere se stessi soprattutto in rapporto ai propri interessi, alle proprie attitudini e capacità, alle proprie aspirazioni, ai valori rispetto ai quali organizzare il proprio progetto esistenziale; la capacità esplorativa intesa come capacità di raccogliere, selezionare ed analizzare informazioni utili ai propri processi decisionali; la capacità relazionale intesa come capacità di definire rapporti costruttivi con gli altri, diversi da lui e fra loro diversi; la capacità decisionale intesa come capacità di prendere decisioni personali in modo ragionato, ponderato e consapevole. Queste quattro capacità e le loro interazioni devono essere tutte equilibratamente presenti OPERATIVA in quanto valorizza la manualità e la motricità che, particolarmente nel periodo della preadolescenza, sostiene, integra e rafforza sia la dimensione cognitiva sia quelle affettiva e sociale. La scuola secondaria di I grado "Europa" si pone i seguenti obiettivi generali del processo formativo e si caratterizza per i seguenti tratti educativi creare un progetto dinamico, efficiente e quindi più vicino ai bisogni di una società in continua trasformazione che abbia come finalità la MATURAZIONE DELLA PERSONALITÀ DELL’ALUNNO. In tal senso punta a sviluppare una: Scuola dell’educazione integrale della persona: promuove processi formativi e si adopera per creare, attraverso le conoscenze e le abilità, occasioni dirette a sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni. Scuola che colloca nel mondo: aiuta lo studente ad acquisire un’immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale per permettere alle generazioni di affrontare in modo più consapevole e responsabile le scelte future. Scuola orientativa: mira all’orientamento di ciascuno, favorisce l’iniziativa del soggetto per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale per permettergli di definire e di conquistare la propria identità e di rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale, culturale e professionale. 106 Scuola dell’identità: assolve il compito di accompagnare il preadolescente nella sua maturazione globale fino alle soglie dell’adolescenza. Scuola della motivazione e del significato: è impegnata a radicare conoscenze ed abilità disciplinari ed interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, utilizzando modalità ricche di senso. Scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi: legge i bisogni e i disagi dei preadolescenti e interviene attraverso il coinvolgimento delle famiglie, di personale competente e dei soggetti educativi extra-scuola quali gli enti locali, le formazioni sociali, la società civile presente sul territorio. TORNA ALL'INDICE L’organizzazione del curricolo disciplinare Premessa Il quadro di riferimento per la progettazione curricolare è costituito dal documento ministeriale intitolato “Indicazioni per il curricolo". Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline (sia all’interno di una stessa area, sia fra tutte le discipline). Il testo funge come traccia per elaborare scelte specifiche relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione. L’insegnamento della Religione Cattolica è disciplinato dagli accordi concordatari in vigore. I traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento saranno definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica, come da disposizione. Discipline e aree disciplinari Nella nostra Scuola la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove inoltre la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. Tempo normale di 33 ore * Religione cattolica/alternativa Italiano Storia Geografia Inglese Francese/Spagnolo Matematica Scienze Tecnologia Informatica Musica Arte e Immagine Corpo, movimento, sport Tempo prolungato di 36 ore ** 1 8 2 2 3 2 4 2 2 1 2 2 2 33 *da Religione cattolica/alternativa Italiano Storia (Cittadinanza e Costituzione ***) Geografia Inglese Francese Matematica Scienze Tecnologia Informatica Musica Arte e Immagine Corpo, movimento, sport aggiungere 1 laboratorio da 75 min. e 1 ora di mensa oppure 2 laboratori da 75 min. 1 8 2 2 3 2 4 2 2 1 2 2 2 33 ** da aggiungere 4 laboratori da 75 min. e 3 ore di mensa *** L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” previsto dalla legge n° 169 del 2008 è inserito nell’area disciplinare storico-geografica. 106 TORNA ALL'INDICE MODALITÀ D’INTERVENTO È compito degli insegnanti: rendere il rapporto educativo-relazionale il più possibile coerente in modo da sostenere l’alunno nel suo percorso formativo; coinvolgere l'alunno in modo che la partecipazione sia la più possibile attiva (osservazioni, domande di chiarificazione, discussioni guidate, lezioni dialogate); partire da ciò che è vicino all'alunno, dal mondo in cui vive, dalla sua realtà e dalle sue esperienze, per motivare l’apprendimento e raggiungere le competenze; comunicare il percorso operativo e descriverne le fasi; predisporre l’ambiente relazionale e facilitarne l’efficacia comunicativa; stimolare all’autocorrezione e alla fruizione dell’errore per imparare; promuovere ed arricchire la personalità degli alunni e il loro bagaglio culturale; curare il recupero degli alunni in difficoltà e, nello stesso tempo, potenziare ed allargare gli orizzonti di ciascun alunno secondo le proprie capacità ed abilità; favorire la coscienza di essere responsabili della propria crescita; procedere sempre più verso l’astrazione; portare gradatamente gli alunni ad autovalutarsi, cioè a prendere coscienza delle abilità acquisite, parzialmente acquisite e non acquisite, anche al fine di renderli capaci di sapersi "orientare" per quanto riguarda le scelte future di vita e di lavoro. Il procedimento induttivo e deduttivo sarà usato di volta in volta per un corretto approccio disciplinare e per osservare le interrelazioni esistenti tra le varie materie, per promuovere un apprendimento di tipo reticolare. Gli strumenti metodologici saranno concordati e alterneranno la lezione dialogata alla conversazione guidata, al lavoro di gruppo per promuovere esperienze di amicizia e di solidarietà. La lezione frontale costituirà il punto di riferimento per chiarimenti e per approfondimenti. 108 TORNA ALL'INDICE I LABORATORI DELLA SECONDARIA DI I GRADO "EUROPA" Le attività opzionali sono organizzate in attività di laboratorio intese come esperienze di relazione dei ragazzi con gli adulti (docenti ed esperti) e tra di loro, ma soprattutto come opportunità di espressione di sé attraverso la messa in gioco e l’acquisizione di competenze. Il fare dei laboratori non è un fare banale, ma rappresenta una delle dimensioni dell’apprendere: facendo, si acquisiscono e si consolidano conoscenze (sapere), si mettono in pratica operazioni e procedure che attivano atti logici, pensiero e intelligenze (saper fare), si mettono in gioco e si modificano i propri comportamenti (saper essere). I laboratori intendono dare risposta ai bisogni dei ragazzi sul piano: dell’identità e dell’autostima trovare conferma del fatto di valere qualcosa, di essere capaci di realizzare, di fare qualcosa e di farla bene; essere utili a qualcuno, trasferendo le proprie competenze e costruendo qualcosa per altri. della socialità e dell’appartenenza; stare assieme ad altri ragazzi della stessa età; stabilire e rispettare regole sociali; essere utili alla collettività trasferendo le proprie competenze ad altri e costruendo qualcosa per altri; stare assieme, entrare in relazione, essere guidati, aiutati da adulti esperti, in una situazione non strutturata/strutturata; avere a disposizione spazi, strumenti e materiali da usare con una certa libertà; dell’autonomia e della responsabilità sviluppare responsabilità nei confronti di se stessi, degli altri ragazzi, degli esperti, degli educatori acquisire autonomia nell’organizzazione del lavoro, consapevolezza delle proprie capacità operative e delle “non capacità”; sviluppare responsabilità in ordine a: uso degli strumenti, rispetto delle norme di igiene e sicurezza; riordino e pulizia degli strumenti e degli spazi, cura dei propri materiali e della propria attrezzatura, di quella degli altri e di quella del laboratorio; assumersi impegni e portare a termine il lavoro; riconoscere situazioni pericolose. della progettualità e dell’operatività identificare problemi e trovare soluzioni; “fare”, essere operativi; acquisire ed esercitare competenze in ordine ai metodi e alle procedure di lavoro. La progettazione, a cui è affidato il compito di ampliare l’offerta formativa di istituto, si sviluppa tenendo conto delle linee didattico-educative espresse dal POF: - soddisfazione dei bisogni espressi dagli studenti e dalle famiglie; - necessità di confrontarsi con la realtà esterna; - stimolare nuovi percorsi di ricerca e di sviluppo della formazione; - migliorare il benessere della persona, dal punto di vista della sicurezza e dello star bene con se stessa. 109 TORNA ALL'INDICE I PROGETTI DELLA SECONDARIA DI I GRADO "EUROPA" I progetti espressi nel POF possono coinvolgere l’intero Istituto, i singoli plessi o gruppi di classe. I principali progetti dell’Istituto sono suddivisi in 8 macroaree e per plessi. I referenti delle macroaree fungono da coordinamento tra i docenti dei progetti. Raccolgono i progetti elaborati, coordinano le fasi di attuazione dei progetti stessi e raccolgono le relazioni finali e le dichiarazioni dei docenti facendo riferimento al dirigente scolastico. I responsabili dei progetti continuano ad essere i docenti ma affronteranno le problematiche con il referente di macroarea a cui spetta il compito di relazionarsi sia con il Dirigente Scolastico che con il Dirigente Amministrativo. I progetti, seppure di tipologia diversa, assumono ruoli didattico-educativi e formativi comunque significativi. Essi sono suddivisi in sei aree all’interno di ogni macroarea: 1. EDUCAZIONE ALLA SALUTE 2. EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ E ALLA CITTADINANZA ATTIVA 3. ACCOGLIENZA, INTERCULTURA E PARI OPPORTUNITÀ 4. EDUCAZIONE AGRO-ALIMENTARE 5. EDUCAZIONE AMBIENTALE 6. EDUCAZIONE ALLA MOTRICITÀ 7. ATTIVITÀ ARTISTICO-CULTURALI, TEATRO, MUSICA E DANZA 8. DIMENSIONE EUROPEA DELL’ISTRUZIONE: ERASMUS PLUS, GEMELLAGGI, ASSISTENTATI, FORMAZIONE ALL’ESTERO Ogni macroarea poi rientra in un capitolo ben preciso, secondo lo schema seguente: area P1 (Tecnico-scientifica) area P2 (Linguaggi non verbali) area P3 (Linguistica) area P4 (Accoglienza, Integrazione, Continuità) area A2 (Laboratori infanzia, primaria, sec. di I grado) area A3 (Formazione e qualità). Ogni area contiene progetti con ruoli didattico-educativi e formativi equivalenti. 110 TORNA ALL'INDICE Elenco di attività progettuali a.s. 2014-2015 Area Plesso Macro Area Responsabile macroarea Denominazione progetto Educazione alla salute Maria Grazia Visani AVIS - Io dono, non so a chi ma so il perché Sensibilizzare gli alunni all’altruismo, alla solidarietà ed alla donazione Liberi di scegliere, lotta al tabagismo Prevenire l’abitudine al fumo, stimolare la capacità di interpretare e valutare e scegliere autonomamente, favorire e sviluppare comportamenti adeguati per resistere alle influenze esterne. Educazione ambientale Zauli Cristina Altri insegnanti referenti SEC. DI I GRADO "EUROPA" Obiettivi e attività Green Social Festival Michele Orlando Conoscere le problematiche ambientali, i diritti della terra, le leggi, le associazioni e gli enti a tutela dell’ambiente, definire insieme che cos’è l’impronta ecologica. Riflettere sugli sprechi delle risorse e sugli sprechi alimentari Settimana UNESCO 2014 di Educazione allo sviluppo sostenibile Michele Orlando Condividere competenze, sensibilità, conoscenze e capacità necessarie per salvaguardare il nostro ricco patrimonio culturale e naturale P1 Laboratori Hera 110 Sensibilizzare il mondo scolastico sulla conoscenza e l'approfondimento di tematiche ambientali TORNA ALL'INDICE Area Macro area Attività artisticoculturali, teatro, musica e danza P2 Responsabile macro area Pier Giacomo Zauli Denominazione progetto Altri insegnanti referenti Laboratorio di Teatro 2014 Obiettivi e attività Trasformare delle immagini mentali, frutto del rapporto con la fantasia (o la letteratura) in azioni fisiche belle, coinvolgenti, gratificanti; Sperimentare e verificare la potenza comunicativa dei propri gesti; Acquisire conoscenza e sicurezza di sé, nonché senso di responsabilità, grazie al ruolo individuale insieme agli altri Europa in Paradiso Pier Giacomo Zauli, Silvana Lavezzo Collaborare, esprimersi, essere in grado di leggere un messaggio e di trasformarlo in azione Musica d’insieme, percussioni e danza Silvana Lavezzo Eseguire e interpretare semplici brani di musica d’insieme, vocale e strumentale, seguendo in modo appropriato le indicazioni verbali e gestuali del direttore Pietre della Memoria, 2 ed. In collaborazione con ANMIG di Ravenna, Regione Emilia Romagna, Provincia di Ravenna Michele Orlando Riscoprire la memoria e i valori della fraternità e della pace, attraverso le testimonianze del passato Dipingere la Natura (Settimana UNESCO 2014) Michele Orlando Leggere per ballare. “L’insalata sotto il cuscino”: storie di disordini di adolescenti Flavia Trasente Arricchire l’offerta formativa, acquisire strumenti e strategie cognitive per sviluppare le proprie capacità artistiche, musicali, espressive e sviluppare competenze culturali e linguistiche, grazie ad esperienze di conoscenza plurali e multiculturali Il Piacere di leggere Flavia Trasente “Libriamoci”. Giornate di lettura nella scuola Flavia Trasente Progetto Teatro 2015 "Il canto della banchina", rappresentazione teatrale per la Giornata della Memoria 2015 Collaborare, esprimersi, essere in grado di leggere un messaggio e di trasformarlo in azione Concorso Musicale di Omegna Essere in grado di dimostrare le proprie qualità canore; Sapersi destreggiare in situazioni diverse da quelle dei concerti; Essere in grado di dominare la propria emotività; Saper gestire la propria persona e confrontarla con gli altri 111 TORNA ALL'INDICE Area Macro area Educazione alla motricità Responsabile macro area Vito Sami Denominazione progetto Altri insegnanti referenti Centro Sportivo Scolastico Obiettivi e attività Partecipazione a gare nei tornei di Istituto e/o nelle fasi distrettuali o provinciali organizzate dall’Ufficio Educazione Fisica di Ravenna Giochi Sportivi Studenteschi Nuovi Giochi della Gioventù Educazione alla motricità Vito Sami Dodgeball Partecipazione a gare nei tornei di istituto e/o nelle fasi distrettuali o provinciali organizzate dall’Ufficio Educazione Fisica di Ravenna e/o da enti, associazioni sportive del territorio Rugby a Scuola P2 Amica Scuola (Pallacanestro) Il Gioco del cerchio (lotta olimpica) Educazione alla legalità ed alla cittadinanza attiva Alessandro Babini Conosciamo l’Europa Favorire il senso di appartenenza e di identificazione con l’Unione Europea UNICEF – Giornata mondiale dei Diritti dell’Infanzia Conoscenza della Carta dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Sensibilizzazione ai problemi che bambini di altre culture presentano poiché tali diritti non vengono rispettati I colori della legalità. Incontri con l'Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Municipale di Faenza Michele Orlando Fornire indicazioni e spunti di riflessione su reati e comportamenti illeciti che coinvolgono soprattutto i bambini; fornire la capacità di selezionare e filtrare le informazioni che viaggiano su web, sia in ingresso che in uscita «A Scuola di Mondo. Un progetto di educazione alla mondialità e all’interculturalità», Laboratorio a cura di Michele Dotti, Coop. Kaleidos Michele Orlando Partecipazione attiva alle proposte ludiche ed espressive; coinvolgimento di tutti i sensi nelle attività proposte; promozione di un clima di empatia e collaborazione nel gruppo classe; crescita della consapevolezza di sé, in rapporto agli altri «Alla scoperta dell’acqua invisibile. Workshop sul consumo consapevole di acqua», Laboratorio a cura di Michele Dotti, Coop. Kaleidos Michele Orlando Partecipazione attiva alle proposte ludiche ed espressive su tematiche ecologiche P3 112 TORNA ALL'INDICE Area Macro area Responsabile macro area Educazione alla legalità ed alla cittadinanza attiva Denominazione progetto Conferenze e manifestazioni con testimonianze, in occasione del “Giorno della Memoria 2015”. In collaborazione con la Associazione Documentaristi dell'Emilia Romagna Dimensione europea dell'istruzione: Comenius, gemellaggi, formazione all'estero Milena Casadio Strozzi Dimensione europea dell'Istruzione Dimensione europea dell'istruzione: Erasmus Plus, gemellaggi, formazione all'estero Milena Casadio Strozzi Gemellaggio Marsiglia P3 Altri insegnanti referenti Obiettivi e attività Michele Orlando Proiezione di docufilm "MURI" (2012), su tematiche social. Segue dibattito (di circa un'ora) con l'autore al termine delle proiezioni. Coinvolgimento di alunni e famiglie di tutto l'Istituto Sviluppare negli alunni il senso di appartenenza ad una comunità europea, attraverso maggiori e diversificate attività in lingua straniera Paola Montroni Progetto KA2 Partenariati strategici tra sole scuole Settore: Istruzione scolastica, Invaders-How they shaped the Europe of today Formazione in servizio all’estero Accoglienza, Intercultura e Pari Opportunità Flavia Trasente Perfezionare la conoscenza della lingua francese praticandola quotidianamente in un contesto pratico e familiare. Conoscere il patrimonio storico, artistico e ambientalistico della Provenza. Sviluppare capacità di autonomia, collaborazione e senso di responsabilità. Favorire il confronto interculturale e creare amicizie Internazionali. Far conoscere la propria scuola e la propria città all’estero Miglioramento delle capacità/ abilità linguistiche Potenziare la dimensione europea dell’istruzione e la mobilità di docenti e alunni, nel solco di un’attiva e partecipata progettualità avviata nell’ a.s. 2010-‘11 Federica Ragazzini Dimensione europea in accrescimento nel nostro istituto SOS Donna. “Educare nelle differenze” Problemi di differenze di genere tra maschi e femmine per prevenire episodi di violenza Integrazione alunni stranieri Integrare gli alunni di origine straniera, favorendone l’acquisizione delle basi della comunicazione in Italiano L2 ed il graduale consolidamento delle competenze linguistiche P4 Orientamento 113 Luca Bellini Orientamento scolastico e della persona TORNA ALL'INDICE Area Macro area Responsabile macro area Flavia Trasente Denominazione progetto Altri insegnanti referenti Obiettivi e attività Open day Paola Baroncini Cristina Zauli Silvana Lavezzo Carla Massari Luciano Laghi In vista delle iscrizioni per il Prossimo anno scolastico, il plesso di I grado apre le porte per presentare la propria offerta formativa a studenti e genitori, aiutandoli attraverso una scelta consapevole Festa della Scuola Paola Baroncini Pier Giacomo Zauli Carla Massari Creare momenti di incontro gioiosi tra bambini, genitori ed educatori. Tutti i docenti Promozione della lettura P4 A2 Biblioteca Paolo Lazzarin Laboratorio di Ceramica e Pittura creativa Luciano Laghi, Paola Baroncini Sviluppo della manualità e creatività personale Laboratori Sc. secondaria di I grado Cristina Zauli Le attività opzionali pomeridiane sono organizzate in attività di laboratorio intese come esperienze di relazione dei ragazzi con gli adulti (docenti ed esperti) e tra di loro, ma soprattutto come opportunità di espressione di sé attraverso la messa in gioco e l’acquisizione di competenze. Viaggi/Uscite Chiara Montevecchi I viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali, di interesse didattico o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati, a gare sportive o Giochi Sportivi Studenteschi, a manifestazioni culturali o didattiche, ai gemellaggi con scuole estere sono parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione Laboratorio informatica. Alfabetizzazione LIM (Multimedialità e informatica) Chiara Gollini Avviare gli alunni ad un corretto utilizzo delle tecnologie; documentare in forma digitale le attività didattiche svolte. Garantire il funzionamento delle Apparecchiature installate ed assistere i docenti nella soluzione delle problematiche tecniche A2 114 TORNA ALL'INDICE Progetto e dovranno portare alla produzione di un libro di ricette, un dizionario, un CD/DVD con canti, danze, rappresentazioni teatrali, alla costruzione di modellini/preparazione di costumi/ricostruzione di giochi. È previsto l’uso della tecnologia informatica con la creazione di un sito web che dovrà raccogliere e diffondere tutto il materiale prodotto, ma anche la possibilità di tenere i contatti tra i vari partner via skype ed e-twinning. Come per il precedente multilaterale, ci dovrà essere una diffusione di quanto svolto tramite i contatti con i media locali e, naturalmente, attraverso l’informazione e il coinvolgimento delle famiglie degli alunni. All’interno del progetto presentato dalla scuola capofila è stato dato particolare risalto alla presenza di alunni diversamente abili e bambini stranieri, sottolineando come le attività da svolgere debbano prevedere la loro partecipazione. Considerando i programmi didattici della scuola primaria, le classi più direttamente coinvolte appaiono le quinte, che cambieranno ad ogni anno scolastico nel corso del triennio previsto per il progetto, soprattutto in vista delle cinque trasferte che prevedono la partenza di un ristretto numero di alunni (due incontri avverranno esclusivamente fra docenti). Ma tutte le classi di scuola primaria e l’intero IC possono naturalmente dare il loro contributo. La tappa che vedrà l’Italia come Paese ospitante è prevista per l’autunno 2016. ERASMUS PLUS K1 Bandob “In training Service” Formazione in Servizio docenti I.C. “Europa” Anche quest’anno il gruppo Erasmus Plus d’Istituto si propone di partecipare al bando sopra-titolato per offrire la possibilità ai docenti di farsi formare durante il periodo estivo in tutta Europa, su progetti di didattica e pedagogia, con corsi ad alta professionalità e tutte le spese completamente finanziate dalla comunità europea. PROGETTO ERASMUS PLUS K2 INVADERS - HOW THEY SHAPED THE EUROPE OF TODAY (Invasori - Come hanno plasmato l’Europa odierna) Dall’anno scolastico 2014-‘15 l’Istituto Comprensivo Europa ha ottenuto l’approvazione di un nuovo progetto multilaterale, previsto nell’ambito dell’Erasmus plus (Azione K2). Il progetto attuale, che si presenta in continuità con il precedente Comenius rivolto alla scuola dell’infanzia (“Ecokids-ecoparents, the Earth cannot be recicled”), ha come destinatari principalmente la scuola primaria e come capofila una Primary School irlandese. Le altre nazioni coinvolte oltre a Italia e Irlanda sono: Regno Unito, Romania, Polonia, Finlandia, Francia e Spagna. Il progetto avrà durata triennale, da ottobre 2014 ad agosto 2017. l nostro Paese rappresenta, all’interno del progetto, gli antichi invasori romani, ma i temi da affrontare nel corso del triennio non saranno esclusivamente storici. Le attività da svolgere con gli alunni riguarderanno tutti i campi in cui un popolo ha avuto influenza su quello invaso (lingua, architettura, musica, cucina, leggi, infrastrutture, sistemi agricoli…) 116 TORNA ALL'INDICE SISTEMA DI VALUTAZIONE La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell’alunno, nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva vengono adottate per scrutinio dai docenti della classe. La valutazione viene registrata su un apposito documento (scheda individuale dell’alunno); viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo. Per quanto riguarda la promozione alla classe successiva o all’esame (art. 3 legge 169/2008), gli alunni devono conseguire la sufficienza in ogni disciplina, nonché nel comportamento (art. 2 legge 169/2008). La non ammissione L’eventuale decisione di non ammissione alla classe successiva o all’esame è, comunque, assunta a maggioranza da parte dei componenti del consiglio di classe. Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite. Il corso di studi si conclude con l’esame di Stato il cui superamento è titolo indispensabile per l’iscrizione agli istituti del 2° ciclo. L’ammissione all'Esame di Stato L’ammissione all'Esame di Stato comporta un giudizio di idoneità, accompagnato da un voto in decimi, riferito agli esiti dell’intero percorso compiuto dall’alunno nella scuola secondaria. Tra le prove d’esame è prevista una prova scritta 117 nazionale predisposta dall’INVALSI, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema scolastico. La valutazione finale dell’esame è espressa con un voto in decimi (ma vd. più avanti). Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento delle norme sulla valutazione degli alunni (D.P.R.. 122/2009). Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a valutazioni differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico la valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI). L’articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (D.P.R. 122/2009) prevede che, in sede di esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, le prove sono adattate in relazione agli obiettivi del PEI. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI non siano riconducibili ai programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di un attestato di credito formativo valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione (art. 9 D.P.R. 122/2009). Per le prove di esame (art. 318 del Testo Unico – d.l.vo 297/1994) sono predisposte, per il 1° ciclo, apposite prove. TORNA ALL'INDICE CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA PRIMARIA Griglia di comparazione tra voto e conoscenze / capacità sottese / competenze Le conoscenze, abilità e competenze disciplinari sono valutate in riferimento agli obiettivi dei percorsi di apprendimento previsti per ciascuna classe. I criteri generali per la valutazione vengono applicati secondo il principio della gradualità (dalla prima alla quinta classe) e prendono in considerazione: il livello di partenza degli alunni le capacità e gli stili di apprendimento personali il livello di autonomia l’impegno e l’interesse dimostrati nelle discipline il livello delle conoscenze, la loro organizzazione e le competenze raggiunte i progressi riscontrati CONOSCENZE, ABILITÁ E COMPETENZE DISCIPLINARI VOTO Conoscenze ampie e approfondite, piena padronanza delle abilità, capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente, applicazione sicura e autonoma delle conoscenze in situazioni anche nuove, esposizione ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale. 10 Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure, capacità di comprensione e di analisi precisa, applicazione sicura e autonoma delle conoscenze in situazioni anche nuove, esposizione chiara e ben articolata. Conoscenze complete, buona applicazione delle conoscenze, buona capacità di comprensione, utilizzo generalmente corretto delle abilità acquisite, esposizione chiara. 9 Conoscenza abbastanza corretta dei contenuti fondamentali delle discipline, discreta autonomia nell’utilizzo delle conoscenze, discreta capacità di comprensione/analisi, applicazione delle conoscenze in situazioni semplici e note, esposizione essenziale . 7 Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali, capacità di analisi/comprensione minima, applicazione delle conoscenze con alcuni errori anche in situazioni semplici e note, esposizione essenziale seppur guidata. 6 Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi disciplinari, abilità da recuperare, capacità di comprensione scarsa, difficoltà nell’applicazione delle conoscenze, esposizione frammentaria e confusa, povertà lessicale. 5 117 8 TORNA ALL'INDICE CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Griglia di comparazione tra voto e conoscenze / capacità sottese / competenze I criteri generali di valutazione prenderanno in considerazione: • La situazione socio-ambientale; • il livello di partenza • il livello delle conoscenze e la loro organizzazione; • il livello delle competenze; • il comportamento; • la capacità di apprendimento; • l’impegno e l’interesse dimostrati; • i progressi ottenuti nelle abilità, nelle conoscenze e competenze richieste. 3 Conoscenze insistenti o frammentarie. Competenze del tutto inadeguate; stentata e per nulla autonoma l’esposizione 4 Conoscenze ed esposizione frammentarie, disorganiche, spesso scorrette. Competenze molto limitate e solo incomplete. 5 Conoscenze parziali, non adeguatamente memorizzate e poco collegate; esposizione stentata e imprecisa; competenze ancora parziali 6 Conoscenze e competenze essenziali. Esposizione incerta e/o impropria e non sempre corretta. 7 Conoscenze abbastanza complete, ma non del tutto organizzate. Competenze abbastanza acquisite. Esposizione con qualche incertezza, improprietà e lievi scorrettezze. 8 Conoscenze quasi complete ed organiche, competenze quasi del tutto autonome, esposizione appropriata con uso di lessico specifico. Capacità di elaborazione talvolta indotta. 9 Conoscenze quasi del tutto complete ed organiche. Competenze autonome; esposizione propria e sicura con capacità di rielaborazione personale autonoma. 10 Conoscenze ampie, esaurienti ed organiche. Competenze autonome e sicure; esposizione propria fluente e disinvolta con capacità di rielaborazione personale autonoma e critica 119 TORNA ALL'INDICE L’esame di Stato Ammissione all’esame Sono ammessi all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione gli alunni: a) che non si sono assentati per un numero superiore a ¼ del monte ore personalizzato (vedi tabella) b) che hanno conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente; c) che hanno conseguito un voto di comportamento non inferiore a sei decimi; d) che hanno conseguito un voto di idoneità non inferiore ai sei decimi. Come si svolge l’esame di stato L’esame di licenza di scuola secondaria di I grado si sostiene in un’unica sessione, con possibilità di prove suppletive per i candidati assenti per gravi e comprovati motivi. Le prove suppletive devono concludersi prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo. La prova Invalsi, uguale su tutto il territorio nazionale, per gli studenti di terza media si svolgerà lunedì 19 giugno 2015, con inizio alle ore 8.30. Oggetto della prova, per l’a.s. 2014/15, saranno le conoscenze e le abilità acquisite dagli studenti in italiano e matematica. Le conoscenze e le abilità verranno valutate con riferimento agli obiettivi di apprendimento previsti dalle Indicazioni per il curricolo al termine del primo ciclo di istruzione. 120 Il dirigente scolastico della scuola sede di esame fissa, sentito il collegio dei docenti, il calendario delle prove scritte a carattere non nazionale; il presidente della commissione definisce, nella seduta di insediamento, il diario dei colloqui. In ogni scuola secondaria di I grado, statale e paritaria, viene costituita un’unica commissione e tante sottocommissioni quante sono le classi d’esame, con un presidente esterno e con i commissari componenti dei diversi consigli di classe. L’esame di Stato prevede l’effettuazione di tre prove scritte formulate da ogni commissione, di una prova scritta a carattere nazionale e di un colloquio pluridisciplinare sulle materie di insegnamento dell’ultimo anno. Le tre prove formulate dalla commissione sono relative a: italiano; lingue comunitarie; matematica ed elementi di scienze e tecnologia. La prova scritta a carattere nazionale, divisa in due sezioni, riguarda l’italiano e la matematica (esempi di prova nazionale sono presenti nel sito dell’INVALSI – www.invalsi.it – link: “Esame di Stato Primo Ciclo” > “Struttura ed esempi di prova” > “Fascicolo di Italiano – Fascicolo di matematica”). TORNA ALL'INDICE Criteri generali di valutazione per le prove scritte Italiano - Aderenza alla traccia; - contenuto; - coesione e coerenza; - correttezza ortografica, morfologica e sintattica; - proprietà lessicale. Matematica - Comprensione e soluzione dei problemi; - applicazione di regole e procedimenti; - comprensione ed uso dei linguaggi specifici; - ordine formale. Inglese e Francese - Comprensione delle istruzioni indicate; - coerenza e ricchezza del contenuto; - competenza lessicale; - correttezza grammaticale; - organicità e chiarezza espositiva. Criteri per la formulazione del voto finale Il Collegio dei Docenti del Comprensivo “Europa” applica le indicazioni del D.P.R. 122/2009, art.3, comma 6: “All’esito dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova di cui al comma 4, e il giudizio di idoneità di cui al comma 2. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5”. Criteri per la valutazione finale dell’esame di Stato: a) b) c) d) e) Durata PROVE SCRITTE DURATA Italiano 4 ore Matematica ed elementi di scienze e tecnologia Inglese 3 ore Francese 3 ore Prove scritte INVALSI: Italiano Matematica 75 min. 75 min. Colloquio 3 ore COLLOQUIO MULTIDISCIPLINARE Il colloquio multidisciplinare offrirà all’alunno la possibilità di dar prova della propria capacità di rielaborazione e d’organizzazione delle conoscenze acquisite, anche in vista delle scelte successive. Di conseguenza, dovrà evidenziare la preparazione, l’attività svolta dall’alunno e l’efficacia dell’azione educativa e culturale promossa dalla scuola. Sono oggetto del colloquio soprattutto quelle discipline per le quali non sono previste prove scritte compresa la seconda lingua straniera. voto in decimi valutazione prove scritte valutazione prova scritta nazionale valutazione colloquio pluridisciplinare valutazione voto di ammissione e altri elementi complessivi. Assegnazione della lode Agli alunni che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità. Certificazione delle competenze L’esito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione è illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. Indicatori per i livelli di certificazione delle competenze programmate Criteri generali di valutazione per il colloquio orale multidisciplinare - Padronanza della lingua ed esposizione; - Conoscenza degli argomenti di studio; - Capacità di stabilire relazioni; - Discussione e approfondimento critico. LIVELLO AVANZATO La competenza programmata è manifestata in modo positivo con Completa autonomia, originalità, responsabilità Ottima consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse Ottima integrazione dei diversi saperi LIVELLO INTERMEDIO La competenza programmata è manifestata in modo positivo con 121 TORNA ALL'INDICE Buona autonomia, originalità, responsabilità Buona consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse Buona integrazione dei diversi saperi LIVELLO BASE La competenza programmata è dimostrata in forma essenziale con Relativa autonomia Basilare consapevolezza delle conoscenze e abilità connesse. 122 Pubblicazione degli esiti Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all’albo della scuola, ai sensi dell’articolo 96, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. TORNA ALL'INDICE Indirizzi sulla valutazione e Certificazione delle competenze La valutazione è un momento formativo fondamentale del percorso pedagogico didattico. Essa comprende sia l’aspetto analitico (obiettivi di ogni disciplina) sia quello globale che considera il cammino di crescita percorso rispetto alla situazione di partenza. Valutare, in riferimento alla funzione docente, nella scuola secondaria di I grado, significa credere che sia possibile, per ogni alunno, un cammino di crescita e, quindi, impegnarsi nel controllare le dinamiche di trasformazione nella maturazione della persona. Si valuta il raggiungimento degli obiettivi cognitivi e comportamentali, intendendo sostanzialmente l’insieme, opportunamente ponderato, di tutti i dati sul comportamento, la partecipazione, l’impegno, il metodo di studio, la progressione dell’apprendimento e il profitto, raccolti durante il corso dell’anno. Valutare significa, per tutti i componenti della comunità professionale ed educativa, sviluppare livelli di condivisione su: cosa si valuta; a qual fine si valuta; come si rende la valutazione istituzionalmente fondata e, di conseguenza, comunicabile all’esterno. La valutazione finale terrà conto dei seguenti fattori: progressione dell’apprendimento rispetto al livello di partenza; Il sistema della valutazione nel nostro Istituto Comprensivo, che prevede i tre ordini di scuola sopra citati, è coerente con gli obiettivi ed indicatori del curricolo verticale, in modo da garantire un effettivo processo di continuità. L’azione valutativa, quindi, si esplica in una serie di processi dinamici finalizzati principalmente alla rilevazione dei livelli di competenze raggiunte da ciascun alunno. impegno e interesse manifestati; partecipazione all’attività didattica; eventuali cause che hanno condizionato il processo di apprendimento. Poiché nel nostro Istituto sono compresi tre ordini di scuola (infanzia, primaria, secondaria di 1° grado), gli obiettivi educativi, cognitivi e comportamentali generali si arricchiscono delle specificità legate alla fascia d’età degli alunni, così come le attività, le metodologie e i criteri di valutazione. La valutazione nella scuola dell’infanzia evidenzia i livelli raggiunti da ciascun bambino, dai 3 ai 5 anni di età, in modo da poter identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare per favorirne lo sviluppo e la maturazione. La valutazione nella scuola primaria, elemento pedagogico fondamentale e parte integrante della programmazione didattica, tende a seguire i progressi degli alunni dai 6 ai 10 anni di età e, contestualmente, consente di operare con flessibilità sul progetto educativo. 123 “… la nozione di competenza include componenti cognitive ma anche componenti motivazionali, etiche e sociali relative ai comportamenti. Costituisce l’integrazione di tratti stabili, risultati di apprendimento (conoscenze e abilità), sistemi di valori, credenze, abitudini ed altre caratteristiche psicologiche”. (dalla documentazione preparatoria del progetto PISA) I docenti hanno impegni comuni sul fronte delle seguenti caratteristiche operative del “sistema dei saperi”: coerenza fra verifica periodica e controlli quotidiani; impegni sostenibili e credibilità della verifica; correzione, misurazione e valutazione delle verifiche in itinere: linea di sviluppo dell’esperienza svolta in classe, considerando la verifica in itinere come l’anima del dialogo educativo, ordinario momento di confronto con il percorso compiuto, con se stessi, con i livelli generali di attesa; TORNA ALL'INDICE correzione e valutazione coerente con le proporzioni stabilite dalla misurazione; coerenza fra risultati periodici e valutazione finale. I docenti valutano la crescita degli alunni e premiano il loro sforzo di miglioramento, pur nella considerazione dei dati oggettivi in relazione agli standard di riferimento. In tal senso diviene fondamentale, per la fascia di età compresa in questo ordine di scuola, considerare la valenza dei processi formativi di ogni alunno, con particolare considerazione per il differenziale di apprendimento, che è la capacità della persona di attivare potenti e spesso imprevedibili risorse mentali, emotive, affettive, motivazionali, in grado di determinare miglioramenti consistenti anche in un breve arco temporale. I docenti considerano la valenza degli “indizi oggettivi” raccolti costantemente e con continuità, tengono conto del comportamento nello studio tenuto dagli alunni, mettendo in pratica criteri di coerenza valutativa, pur nella consapevolezza della persistenza del rapporto probabilistico fra insegnamento e apprendimento. La valutazione non è solo attestazione del sapere conquistato dall’alunno, ma assume la connotazione di volano per rafforzare apprendimenti consapevoli atti a spiegare e rielaborare idee. In questo senso i docenti di questa scuola attuano processi valutativi che considerano l’importanza della metacognizione come consapevolezza e controllo che l’alunno ha dei propri processi cognitivi, al fine di utilizzare consapevolmente le strategie necessarie a completare i compiti assegnati con successo. L’approccio didattico metacognitivo agevola la predisposizione di momenti di riflessione sui processi cognitivi attivati, per individuare e descrivere le operazioni compiute nella soluzione di problemi, di modo che l’alunno riesca ad essere cosciente del proprio modo di imparare, pensare, rielaborare e trasferire l’esperienza di conoscenza ai contesti di vita che si affrontano di volta in volta. In presenza di carenze oggettive degli alunni, la valutazione negativa non avrà solo una funzione certificativo-sanzionatoria, ma attiva la riflessione sul rapporto fra insegnamento 124 strutturato e valutazione, al fine di aumentare il potenziale di efficacia della scuola, inteso come valore formativo aggiunto. Il nostro Istituto ha avviato anche una riflessione riguardo alla certificazione per competenze, richiesta dal Ministero al termine della scuola dell’obbligo. La certificazione è uno strumento utile per sostenere e orientare gli studenti nel loro percorso di apprendimento sino al conseguimento di un titolo di studio o, almeno, di una qualifica professionale di durata triennale entro il diciottesimo anno di età. Il relativo modello è strutturato in modo da rendere sintetica e trasparente la descrizione delle competenze di base acquisite, con riferimento agli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione (dei linguaggi; matematico; scientifico-tecnologico e storico-sociale), entro il quadro di riferimento rappresentato dalle competenze chiave di cittadinanza, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, con particolare riferimento al Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF). La valutazione delle competenze da certificare in esito all’obbligo di istruzione “è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche” (articolo 1, comma 2, del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) ed è effettuata dai consigli di classe per tutte le competenze elencate nel modello di certificato. I consigli di classe utilizzano le valutazioni effettuate nel percorso di istruzione di ogni studente in modo che la certificazione descriva l’avvenuta acquisizione delle competenze di base, che si traduce nella capacità dello studente di utilizzare conoscenze e abilità personali e sociali in contesti reali, con riferimento alle discipline/ambiti disciplinari che caratterizzano ciascun asse culturale. TORNA ALL'INDICE La valutazione del comportamento nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di I grado La Legge di conversione 30 ottobre 2009 n°169 ha apportato modifiche alla valutazione del comportamento e degli apprendimenti (art.3) introducendo nella scuola primaria l’espressione della valutazione degli apprendimenti degli alunni con voto in decimi e confermando la valutazione del comportamento con giudizio (sintetico o analitico secondo l’autonoma scelta delle scuole). Appartiene alle scuole e ai docenti, nell’esercizio dell’autonomia scolastica, la scelta delle modalità per la valutazione in itinere e per la predisposizione del documento di valutazione con l’obbligo di rispettare tre elementi fondamentali derivanti dalle norme generali del sistema di istruzione nazionale: 1. la valutazione degli apprendimenti relativi alle discipline previste dai piani di studio; 2. la valutazione del comportamento dell’alunno; 3. l’espressione delle valutazioni, periodiche e finali, con voti in decimi per ciascuna disciplina. 125 TORNA ALL'INDICE LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA La valutazione del comportamento dell’alunno viene espressa dal docente, ovvero dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione. Relativamente alla valutazione finale, “nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”. Tale procedura valutativa viene attuata per ogni passaggio alla classe successiva. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell’alunno è riferita a ciascuna classe frequentata. DESCRITTORI GIUDIZIO L’alunno partecipa con interesse e atteggiamento propositivo a tutti i momenti della vita scolastica. Si dimostra sempre corretto e responsabile. Si impegna costantemente nelle attività ed esegue i compiti con continuità. Ha interiorizzato le regole della vita sociale. OTTIMO L’alunno partecipa con interesse a tutti i momenti della vita scolastica. Si dimostra corretto e responsabile. Si impegna nel lavoro assegnato. Rispetta sempre le regole del gruppo classe. DISTINTO L’alunno partecipa alla vita scolastica. Generalmente rispetta le regole. Si impegna con una certa continuità. BUONO L’alunno partecipa con discontinuità ai momenti della vita scolastica. A volte è necessario richiamarlo al rispetto delle regole. L’impegno nel lavoro scolastico non è sempre costante. DISCRETO L’alunno va sollecitato e guidato affinché partecipi ai vari momenti della vita scolastica e rispetti le regole del gruppo classe. L’impegno nel lavoro individuale è carente. SUFFICIENTE L’alunno non partecipa alla vita scolastica manifestando rifiuto o gravi difficoltà di socializzazione. Non conosce o non accetta le regole della vita comune. Anche se sollecitato, non si impegna nel lavoro individuale. NON SUFFICIENTE 125 TORNA ALL'INDICE LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO La valutazione sul comportamento, espressa in decimi, concorre, come il voto delle altre discipline, alla determinazione della media complessiva dei voti. Con apposito decreto del MIUR sono specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità del comportamento al voto inferiore a sei decimi. 126 TORNA ALL'INDICE Criteri generali per la valutazione della condotta: elementi descrittivi corrispondenti ai voti VOTO Descrittori 10 lo studente manifesta un atteggiamento di interesse e partecipazione con responsabilità propositiva e collaborativa, rispettando persone, regole e cose. 9 lo studente manifesta un atteggiamento di interesse e partecipazione, con rispetto delle persone, delle regole e delle cose. 8 lo studente manifesta un atteggiamento di regolare partecipazione alle attività didattiche e di complessivo rispetto delle persone, delle norme e delle cose, pur con qualche lieve mancanza. 7 lo studente non è regolare nelle presenze e/o nella partecipazione e/o nel rispetto delle persone, delle norme o delle cose; ha delle note sul registro e/o sul diario; ha comportamenti costantemente inadeguati nonostante richiami verbali. 6 lo studente ha commesso mancanze gravi per non aver rispettato persone, norme del comportamento scolastico, cose o ha assunto atteggiamenti vessatori; la sua partecipazione è scarsa o nulla ad ogni attività. 5 lo studente ha commesso atti di estrema gravità, quali furti, violenze, danneggiamenti alle cose, o atti che comportino serio pericolo per la salute o l’incolumità propria o altrui; oppure lo studente si è mostrato ripetutamente recidivo rispetto ad atti gravi che tuttavia di per sé non darebbero luogo alla valutazione insufficiente. Tali atti sono stati sanzionati ai sensi del Regolamento di disciplina. Da detti comportamenti emerge in forma esplicita e documentabile la mancanza delle più elementari forme di rispetto per le persone, le regole, le cose. 127 TORNA ALL'INDICE VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Nella scuola dell’Infanzia la valutazione è intesa come osservazione occasionale e sistematica, mediante generi diversi di controllo, del comportamento di ogni bambino nei riguardi degli obiettivi educativi che si intendono perseguire, ma anche accertamento della validità degli interventi didattici dell’insegnante. Si tratta, cioè, di una verifica delle competenze dei bambini e di una verifica dei percorsi didattici, intesa come continua regolazione delle attività proposte. La valutazione dei livelli di sviluppo, ai fini della maturazione dell’identità, della conquista dell’autonomia, dello sviluppo delle competenze, prevede un momento iniziale teso a delineare un quadro delle capacità specifiche di ogni bambino; di momenti interni alle varie sequenze didattiche per eventuali modifiche e per individualizzare le proposte educative ed i percorsi di apprendimento; di momenti finali di bilancio per la verifica degli esiti formativi, della qualità dell’attività educativa e didattica, del significato globale dell’esperienza scolastica. La corretta e completa informazione ai genitori circa l’andamento scolastico degli alunni, si ispira al principio di trasparenza nel rapporto tra cittadini e pubbliche istituzioni. Nella scuola dell’infanzia, i rapporti con le famiglie si tengono quotidianamente, nei momenti dell’ingresso e dell’uscita dei bambini. Nel corso dell’anno scolastico, vengono poi stabiliti colloqui individuali con i genitori per scambio di informazioni ed assemblee di sezione per illustrare l’attività educativa e didattica. Competenze al termine della Scuola dell’Infanzia Campi di Esperienza Traguardi di competenza a) Prendere coscienza della propria identità personale ed essere consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti per poterli controllare ed esprimere in modo adeguato. Il sé e l’altro Corpo e movimento b) Comprendere le differenze e averne rispetto. c) Dialogare, discutere e confrontarsi in modo creativo e costruttivo con gli altri. d) Comprendere regole di comportamento e sapere assumersi responsabilità in diversi contesti. a) Prendere coscienza del proprio corpo e sapersi muovere con sicurezza ed autonomia nello spazio. b) Riconoscere, denominare e rappresentare le diverse parti del corpo. c) Sviluppare competenze di motricità fine e globale. d) Controllare e manifestare i propri stati affettivi rielaborandoli attraverso il corpo e il movimento. e) Imparare ad esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni. 128 TORNA ALL'INDICE esprimere emozione e raccontare a) Comunicare, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Linguaggi, creatività, espressione b) Inventare storie e drammatizzare. c) Esplorare materiali a disposizione creatività, attraverso il disegno, manipolazione. e la utilizzarli con pittura, la d) Scoprire la sonorità attraverso attività di produzione musicale utilizzando voce, corpo, oggetti. a) Sviluppare la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchire il proprio lessico. I discorsi e le parole b) Sviluppare la capacità di comunicare con gli altri, le proprie emozioni e i propri pensieri attraverso il linguaggio. c) Comprendere e rielaborare contenuti di testi narrati e letti. d) Partecipare a conversazioni, raccontare vissuti ed esperienze personali, esprimere con logicità pensieri e bisogni. a) Raggruppare, ordinare secondo criteri diversi, riflettere sulla misura, sull’ordine e sulla relazione utilizzando semplici simboli per registrare. La conoscenza del mondo b) Collocare correttamente nello spazio sé stesso, oggetti e persone; orientarsi nel tempo della vita quotidiana. c) Cogliere le trasformazioni naturali: scoprire, esplorare, confrontare e descrivere la realtà che lo circonda. d) Maturare il rispetto per tutti gli esseri viventi e l’interesse alle loro condizioni di vita. 129 TORNA ALL'INDICE VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO NELLA SCUOLA PRIMARIA E NELLA SCUOLA SECONDARIA Per gli alunni dei diversi ordini di scuola è prevista una valutazione periodica (trimestrale o quadrimestrale) e una valutazione finale, riferite sia ai livelli di apprendimento acquisiti sia al comportamento. Per quanto riguarda gli apprendimenti nelle varie discipline di studio, per gli alunni del primo ciclo (scuola primaria e scuola secondaria di I grado) la valutazione, in base alle disposizioni apportate dalla legge 169/2008, viene espressa con voto in decimi anziché con giudizio sintetico. Per gli studenti degli istituti superiori sono confermate le norme precedenti che già prevedevano la valutazione con voto in decimi. Per quanto riguarda invece il comportamento, in base alla legge 169/2008, è prevista la valutazione con voto in decimi per gli studenti della secondaria di I e di II grado. Per gli alunni della scuola primaria la valutazione viene espressa invece con giudizio, non con voto in decimi. La valutazione nelle classi intermedie avviene per scrutinio, mentre per le classi terminali (terzo anno di scuola secondaria di I grado, ultimo anno delle superiori) avviene per esame di Stato. Una disposizione che, per il momento, si applica solamente agli alunni della scuola secondaria di I grado, prevede che l’anno scolastico non sia considerato valido, indipendentemente dalla valutazione degli apprendimenti, se l’alunno ha frequentato meno di tre quarti delle ore di lezione previste. Valutazione nella scuola primaria La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell’alunno, nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva, vengono adottate dai docenti della classe. Per quanto riguarda la decisione circa la promozione alla classe successiva (art. 3 legge 169/2008), l’eventuale non ammissione deve avere carattere eccezionale ed essere motivata. La decisione di non ammissione deve comunque essere assunta all’unanimità. La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale dell’alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo. Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento delle norme sulla valutazione degli alunni (D.P.R.. 122/2009). Nella scuola primaria non è previsto un esame finale di licenza. 130 TORNA ALL'INDICE Competenze disciplinari al termine della Scuola Primaria AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA Discipline COMPETENZE al termine della Scuola Primaria L’alunno … Italiano a) Partecipa a conversazioni e discussioni intervenendo in modo logico, pertinente e rispettando le regole. b) Comprende in modo globale un messaggio cogliendo i significati espliciti ed impliciti. c) Utilizzando tecniche diverse, sa leggere in modo corretto, scorrevole ed espressivo testi di diverso genere cogliendone i contenuti principali. d) Comprende il significato esplicito ed implicito di un testo. e) Produce testi di diverso genere in modo coeso, coerente e ortograficamente corretto. f) Conosce ed applica correttamente le regole ortografiche, grammaticali e morfosintattiche. g) Utilizza termini specifici delle discipline di studio anche utilizzando il vocabolario per poter ampliare il proprio patrimonio lessicale. Lingue comunitarie a) In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti, l’alunno discorre con uno o più interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni mantenendo la coerenza del discorso. b) Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. c) Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni; espone brevemente ragioni e dà spiegazioni di opinioni e progetti. d) Nella conversazione, comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in modo inequivocabile anche se può avere qualche difficoltà espositiva. e) Se guidato, riconosce i propri errori e a volte riesce a correggerli in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato. Musica a) Canta e/o suona semplici brani musicali nel rispetto dell’intonazione, dell’espressività e dell’interpretazione b) Struttura semplici composizioni con notazione convenzionale e non c) Coglie all’ascolto gli aspetti espressivi e strutturali di un brano musicale, traducendoli con parola, azione motoria e segno grafico 131 TORNA ALL'INDICE a) Arte e Immagine b) c) d) Guarda con consapevolezza un’immagine descrivendo gli elementi formali e rielaborare utilizzando: linee, colori, distribuzione delle forme, campi, piani, sequenze… Manipola creativamente disegni e immagini. Conosce la scala cromatica e i colori complementari, utilizzando tecniche di composizione su supporto di vario tipo. Conosce i principali beni artistico-culturali e paesaggistici del proprio territorio mettendo in atto atteggiamenti di rispetto e salvaguardia. * ** AREA STORICO-GEOGRAFICA Discipline COMPETENZE al termine della Scuola Primaria L’alunno … Storia a) Ricava informazioni da documenti, fonti di diversa natura, grafici, tabelle e carte storiche b) Individua elementi di contemporaneità, di sviluppo nel tempo e di quadri storici di civiltà studiate c) Sa costruire e leggere la linea del tempo d) Colloca nello spazio gli eventi individuando i possibili nessi tra eventi storici e caratteristiche geografiche di un territorio e) Elabora in forma di racconto orale e scritto gli argomenti studiati, usando correttamente il linguaggio specifico della disciplina Geografia a) Sa orientarsi nello spazio fra realtà geografiche diverse b) Sa orientarsi e muoversi nello spazio utilizzando punti cardinali, piante e carte stradali c) Realizza mappe mentali di territori conosciuti con la simbologia convenzionale d) Interpreta diversi tipi di carte e) Legge ed interpreta la realtà territoriale italiana con particolare riferimento agli aspetti del paesaggio umanizzato e delle sue relazioni con l’ambiente fisico f) Analizza le conseguenze delle attività umane sull’ambiente ed individuare le possibili soluzioni finalizzate alla sua salvaguardia g) Favorisce la strutturazione del sapere geografico come strumentale per vivere, comprendere ed agire nel mondo h) Sa relazionare in forma di racconto orale e scritto gli argomenti studiati, usando correttamente il linguaggio specifico della disciplina 132 TORNA ALL'INDICE * ** AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Discipline Matematica COMPETENZE al termine della Scuola Primaria L’alunno … a) Acquisire un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e, attraverso esperienze in contesti significativi, comprendere come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. b) Descrivere e rappresentare forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. c) Consolidare le conoscenze teoriche acquisite e saper argomentare, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni. d) Rispettare punti di vista diversi dal proprio; saper sostenere le proprie convinzioni, portando esempi adeguati e accettare di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di un’argomentazione corretta. e) Riconoscere e risolvere problemi di vario genere analizzando la situazione traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito. f) Confrontare procedimenti diversi e produrre formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. g) Usare correttamente i connettivi (e, o, non, se.... allora) e i quantificatori (tutti, qualcuno, nessuno) nel linguaggio naturale, nonché le espressioni: è possibile, è probabile, è certo, è impossibile. Scienze Naturali Sperimentali a) Conoscere le tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati. b) Esplicitare, affrontare e risolvere situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana. c) Sviluppare semplici schematizzazioni dei fatti e dei fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. d) Acquisire una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti. e) Avere una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprendere il ruolo della comunità umana nel sistema, il carattere finito delle risorse, nonché l’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adottare atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse. a) Analizzare e rappresentare i processi utilizzando strumenti, linguaggi specifici e modelli logici in relazione a conoscenze tecniche e tecnologiche b) Ricercare relazioni tra realtà tecnologica e contesti socio-ambientali c) Progettare e realizzare attraverso esperienze operative applicando un metodo di lavoro Tecnologia e Informatica d) Saper comprendere, interpretare e applicare linguaggi grafico-simbolici usando strumenti specifici e) Utilizzare e conoscere i dispositivi informatici e le procedure informatiche f) Utilizzare e conoscere i principali software: videoscrittura (WORD), calcolo (EXCEL), presentazione (POWER POINT), grafica (PAINT), geometria (CABRÌ’), ecc. g) Usare in modo consapevole e mirato i motori di ricerca e le risorse in rete 133 TORNA ALL'INDICE 135 Leggere rispettando tutte le pause Leggere e comprendere diversi tipi di testi (sempre semplici) ed essere in grado, guidato, di compiere essenziali operazioni di analisi Esporre le proprie esperienze per iscritto in modo semplice, ma chiaro, con accettabile correttezza morfosintattica e ortografica Conoscenza degli elementi fono-morfologici (prima) e sintattici della frase minima: soggetto, predicato (seconda) Sapere organizzare logicamente e ideare gli argomenti proposti Organizzare un testo (organicità) Esporre le idee in modo ordinato (coerenza) Produrre un testo con correttezza morfosintattica e proprietà lessicale Correttezza ortografica Scrivere sotto dettatura Riconoscere, analizzare, usare gli elementi morfologici Conoscere gli elementi sintattici della frase (soggetto, predicato e complementi) Leggere e comprendere (L’alunno sa leggere testi di vario tipo, ne individua le caratteristiche e il senso) 135 Scrivere (L’alunno scrive testi corretti e coerenti) Riflettere sulla lingua Leggere in modo scorrevole, espressivo, rispettando le pause Comprendere il significato contestuale Capire il significato delle parole Riconoscere caratteristiche dei tipi di testi: descrittivo, narrativo Individuare gli elementi compositivi (personaggi, luoghi…) Riconoscere la struttura e il linguaggio dei generi testuali: fiaba, favola, mito Leggere e capire un testo poetico e riconoscerne le principali caratteristiche formali Riconoscere le caratteristiche della poesia epica classica Usare il vocabolario Obiettivi minimi - Competenze Essere in grado di comprendere vari tipi di messaggi trasmessi oralmente Seguire il senso del discorso Avere acquisito, oltre al dizionario di base, alcuni termini dei linguaggi specifici Esporre le proprie esperienze in modo sufficientemente chiaro e abbastanza corretto e alcuni termini dei linguaggi specifici Esporre quanto letto in modo semplice Obiettivi di apprendimento Competenze (saper fare) Ascoltare per capire i collegamenti, memorizzare e ripetere quanto ascoltato Ascoltare e parlare Comprendere il messaggio globalmente (L’alunno ascolta e Cogliere l’idea chiave comprende testi orali di vario Individuare le parti principali e secondarie genere e interagisce formulando messaggi chiari e Comunicare in funzione espressiva (ripetere, raccontare) Utilizzare lessico appropriato e rispettare la correttezza formale pertinenti) Intervenire in modo pertinente per porre domande, rispondere a domande Traguardi per lo sviluppo delle competenze ITALIANO Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento al termine del biennio della scuola secondaria di primo grado TORNA ALL'INDICE 136 Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire. Usare in modo funzionale le varie parti di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici. Comprendere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie) individuando personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; relazioni causali, tema principale e temi di sfondo; il genere di appartenenza e le tecniche narrative usate dall’autore. Saper ascoltare e comprendere una lezione, una relazione, ecc. Prendere appunti e saperli rielaborare. Ascoltare testi prodotti e/o letti da altri, in situazioni scolastiche e/o trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando scopo, argomento e informazioni principali, punto di vista dell’emittente. Intervenire in una conversazione e/o in una discussione rispettando tempi e turni di parola, tenendo conto del destinatario ed eventualmente riformulando il proprio discorso in base alle reazioni altrui. Raccontare oralmente esperienze personali con coerenza, correttezza ed organicità di pensiero esplicitandole in modo chiaro ed esauriente. Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentando in modo chiaro l’argomento: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato all’argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico, precisando fonti e servendosi eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici). Obiettivi di apprendimento – Competenze (saper fare) Leggere e comprendere (L’alunno legge testi letterari di vario tipo e ne comprende il messaggio implicito ed esplicito) Ascoltare e parlare (L’alunno interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative; espone in modo corretto argomenti di vario genere Ascolta e comprende testi diversi diretti o trasmessi dai media Traguardi per lo sviluppo delle competenze ITALIANO Leggere in modo scorrevole rispettando le pause Riconoscere i principali tipi di testo Cogliere l’idea centrale, messaggio del testo Comprendere diversi tipi di testi (sempre semplici) ed essere in grado, guidato, di compiere essenziali operazioni di analisi Ascoltare testi prendendo appunti durante l'ascolto. Essere in grado di comprendere vari tipi di messaggi trasmessi oralmente. Selezionare le informazioni principali Intervenire rispettando le regole e i punti di vista altrui Esporre le proprie esperienze in modo sufficientemente chiaro, abbastanza corretto, con ordine logico Esporre in breve quanto letto Obiettivi minimi (competenze) Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado TORNA ALL'INDICE 137 Comprensione ed uso dei linguaggi e degli strumenti specifici Comprensione dei fondamenti e delle istituzioni della vita sociale, civile e politica Capacità di stabilire relazioni tra fatti storici Uso delle fonti. Conoscenza di eventi e loro collocazione nel tempo e nello spazio Traguardi per lo sviluppo delle competenze Conoscere gli eventi storici nella loro traccia essenziale e, con la guida dell’insegnante, essere in grado di collocarli nel tempo e nello spazio Memorizzare semplici relazioni di causa-effetto Memorizzare semplici confronti tra eventi storici Conoscere i principali fondamenti delle istituzioni e della vita sociale, civile e politica delle epoche studiate Saper usare, anche con la guida del docente, il libro di testo ed eventuali supporti digitali Conoscere alcuni termini del lessico specifico e il loro significato Conoscere i quadri storici delle civiltà affrontate, essere in grado di collocarli nel tempo e nello spazio Conoscere aspetti e strutture dei momenti storici italiani, Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi sociali, interculturali e di convivenza civile Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate da fonti di informazione diverse europei e mondiali studiati Ricavare informazioni da documenti e fonti per la comprensione di un fenomeno storico, con l’aiuto dell’insegnante Obiettivi minimi (competenze) Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti Obiettivi operativi – Competenze (saper fare) STORIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento al termine del biennio della scuola secondaria di primo grado TORNA ALL'INDICE 138 Comprensione ed uso dei linguaggi e degli strumenti specifici Comprensione dei fondamenti e delle istituzioni della vita sociale, civile e politica Capacità di stabilire relazioni tra fatti storici Uso delle fonti. Conoscenza di eventi e loro collocazione nel tempo e nello spazio Traguardi per lo sviluppo delle competenze Conoscere le principali caratteristiche di ogni forma di governo delle epoche passate ed attuali con particolare attenzione alla situazione italiana Usare, anche con la guida del docente, il libro di testo ed eventuali supporti digitali. Memorizzare alcuni termini del lessico specifico e il loro significato Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate da fonti di informazione diverse Saper individuare semplici relazioni di causa-effetto Saper fare semplici confronti tra eventi storici Conoscere gli eventi storici nella loro traccia essenziale, essere in grado di collocarli nel tempo e nello spazio Ricavare informazioni da documenti e fonti per la comprensione di un fenomeno storico Obiettivi minimi (competenze) Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi sociali, interculturali e di convivenza civile collegamenti Saper esporre le conoscenze storiche acquisite operando europei e mondiali studiati Conoscere aspetti e strutture dei momenti storici italiani, collegare con i temi affrontati Conoscere aspetti del patrimonio culturale sapendoli Conoscere e confrontare i quadri storici delle civiltà studiate, essere in grado di collocarli nel tempo e nello spazio Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti Obiettivi di apprendimento – Competenze (saper fare) STORIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado TORNA ALL'INDICE 139 Comprensione delle relazioni tra situazioni ambientali, culturali, sociopolitiche ed economiche Orientamento, uso degli strumenti e del lessico specifico Conoscenza dell’ambiente fisico ed umano anche attraverso l’osservazione Traguardi per lo sviluppo delle competenze Analizzare i temi più significativi utilizzando fonti varie; Operare confronti fra realtà territoriali diverse; Sapere individuare le principali problematiche ambientali del territorio in cui vive Adottare comportamenti eco-compatibili e diffonderli Leggere ed interpretare le carte di vario tipo, tabelle e grafici; sapere orientarsi sulla carta geografica; sapere orientarsi sulla pianta della città; sapere usare l’atlante; sapere produrre, secondo la simbologia convenzionale, carte tabelle e grafici; usare il lessico specifico Memorizzare semplici relazioni tra uomo e territorio Confrontare, con la guida del docente, ambienti e paesaggi diversi Sapere orientarsi sulla carta geografica Memorizzare alcuni termini del lessico specifico Comprendere i rapporti fra vari aspetti del territorio e fra uomo ed ambiente Riconoscere, mediante l’osservazione diretta/indiretta, gli elementi essenziali di un territorio Comprendere i rapporti fra vari aspetti del territorio e fra uomo ed ambiente; Analizzare, mediante osservazione diretta/indiretta, un territorio Obiettivi minimi (competenze) Obiettivi di apprendimento – Competenze (saper fare) GEOGRAFIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento al termine del biennio della scuola secondaria di primo grado TORNA ALL'INDICE 140 Mettere a confronto paesaggi e sistemi territoriali lontani (anche nel tempo) nei diversi aspetti, utilizzando carte, grafici, immagini, dati statistici, relazioni di viaggiatori, testi descrittivi, ecc. Utilizzare termini geografici, carte, grafici, immagini, dati statistici Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella topografica al planisfero), utilizzando consapevolmente punti cardinali, scale e coordinate geografiche, simbologia. Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali e ai punti di riferimento fissi. Riconoscere e cogliere le relazioni più semplici in modo guidato Sapersi orientare sulla carta geografica Leggere immagini, vari tipi di carte geografiche e rappresentazioni grafiche in modo semplice Comprendere ed usare i termini essenziali del linguaggio specifico in modo guidato Riconoscere e riferire gli elementi di un ambiente e sapersi orientare, se guidato Conoscere, comprendere e utilizzare per comunicare e agire nel territorio alcuni concetti- cardine delle strutture logiche della geografia: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico. Obiettivi minimi (competenze) Obiettivi operativi – Competenze (saper fare) Comprensione delle relazioni Leggere carte stradali e mappe, utilizzare orari di mezzi pubblici, tra situazioni ambientali, culturali, socio-politiche ed calcolare distanze non solo itinerarie, ma anche economiche (costo/tempo), per muoversi in modo coerente e consapevole. economiche Orientamento, uso degli strumenti propri della disciplina e del lessico specifico Conoscenza dell’ambiente fisico ed umano anche attraverso l’osservazione Traguardi per lo sviluppo delle competenze GEOGRAFIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado TORNA ALL'INDICE Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della Scuola Secondaria di primo grado 141 relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o Rilevare e disegnare luoghi conosciuti. immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da linguaggi multimediali e di programmazione. esigenze e bisogni concreti. • Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto. comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e Progettare una visita guidata usando internet per reperire responsabile. informazioni utili. • Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i Intervenire, trasformare e produrre compagni. Analizzare alcuni semplici oggetti che ci circondano, cercando • Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, di capirne il funzionamento. • Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso Accostarsi a nuove applicazioni informatiche. comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Prevedere, immaginare e progettare • Utilizza adeguate risorse materiali, informative e Eseguire stime di grandezze fisiche riferite a materiali e organizzative per la progettazione e la realizzazione di oggetti dell’ambiente scolastico. semplici prodotti, anche di tipo digitale. Valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a • Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle situazioni problematiche. informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo Immaginare modifiche di oggetti di uso quotidiano in relazione diverso. a nuovi bisogni. • L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali Vedere, osservare, sperimentare sistemi tecnologici e le relazioni che essi stabiliscono con gli Eseguire misurazioni e rilievi grafici sull’ambiente circostante. esseri viventi e gli altri elementi naturali. Leggere ed interpretare semplici disegni tecnici ricavandone • Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o tutte le informazioni necessarie. di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti. • È’ in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fisiche, ogni innovazione opportunità e rischi. chimiche, meccaniche e tecnologiche dei vari materiali Traguardi per lo sviluppo delle competenze TECNOLOGIA CLASSI TERZE Capacità di individuare fonti, forme e trasformazioni di energia. Capacità di distinguere le centrali elettriche e di descriverne il ciclo produttivo utilizzando schemi illustrativi. Conoscere le principali problematiche relative alle norme di sicurezza, nell’utilizzo dell’energia elettrica. Conoscenza degli strumenti per il disegno ed il loro uso specifico. Conoscere gli strumenti per il disegno ed il loro uso specifico. Conoscere i solidi elementari. Conoscere il metodo dell’assonometria ed applicarlo nell’esecuzione di disegni di solidi elementari. CLASSI SECONDE Conoscere gli strumenti per il disegno e il loro uso specifico. Capacità di applicazione (anche se con l’aiuto di una guida) dei procedimenti costruttivi delle principali figure geometriche piane e delle regole dei linguaggi convenzionali. Seguendo uno schema di lavoro proposto l'alunno: capacità di mantenere un certo ordine, mostrando un'accettabile autonomia. Conoscere solidi elementari, partendo dall’esperienza quotidiana. Conoscere il metodo delle proiezioni ortogonali ed applicarlo nell’esecuzione di disegni di solidi elementari. Capacità di riconoscere l’organizzazione degli spazi nell’appartamento, i simboli convenzionali dell’arredamento; di comprendere la relazione tra città e territorio. Capacità di riconoscere le principali industrie alimentari, i prodotti forniti, le principali tecniche di conservazione e di comprendere la relazione fra corretta alimentazione e salute. CLASSI PRIME Conoscenza dei materiali che costituiscono gli oggetti utilizzati; le principali proprietà che li rendono idonei; il loro ciclo produttivo. Comprensione dell’importanza della raccolta differenziata, del riciclaggio e del recupero di materie prime. Capacità di usare strumenti per mantenere: il parallelismo, il perpendicolarismo. Conoscere gli strumenti per il disegno e il loro uso specifico. Capacità (anche con l’aiuto di una guida) di disegnare le principali figure geometriche di base, applicare semplici ma corrette regole dei linguaggi convenzionali. Obiettivi minimi - Competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento al termine del biennio della scuola secondaria di primo grado TORNA ALL'INDICE TORNA ALL'INDICE 143 TORNA ALL'INDICE 143
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