POF 2014/2015 - Istituto Comprensivo EUROPA

Piano
O
Formativa
dell'
fferta
in vigore
nell’a.s. 2014-2015
Redatto a cura della F.S. prof. Michele Orlando
INDICE
 MISSION
 NOTA INTRODUTTIVA
 TERRITORIO
 LA STRUTTURA
 ELENCO DI AGENZIE, ENTI ED ASSOCIAZIONI
 ORGANIGRAMMA
 L'ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA: UTENZA, UFFICI E ORARI
 RISORSE PROFESSIONALI (Dirigente, docenti, DSGA, Ata)
 FUNZIONI STRUMENTALI, COMMISSIONI
 CALENDARIO SCOLASTICO
 RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
 FINALITÀ GENERALI DELL'ISTITUTO
 CURRICOLO D'ISTITUTO. IL PROGETTO FORMATIVO
 IL CURRICOLO VERTICALE
Pag. 4
Pag. 5
Pag. 6
Pag. 7
Pag. 8
Pag. 9
Pag. 10
Pag. 11
Pag. 15
Pag. 18
Pag. 21
Pag. 22
Pag. 23
Pag. 24
 DIDATTICA INCLUSIVA E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Pag. 44
- Alunni diversamente abili
- Alunni immigrati. Protocollo d’accoglienza
- Alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (D.S.A.)
- Il successo formativo degli alunni
- Accoglienza e didattica orientativa
 PIANO ANNUALE DELL'INCLUSIVITÀ
Pag. 44
Pag. 45
Pag. 48
Pag. 52
Pag. 52
Pag. 55
 VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE
 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
 SICUREZZA E SALUTE NELL'ISTITUTO
Pag. 70
Pag. 72
Pag. 73






SCUOLA DELL'INFANZIA "IL PANDA"
SCUOLA DELL'INFANZIA "ARCOBALENO"
PIANO DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA
CAMPI DI ESPERIENZA EDUCATIVA
PROGETTI INFANZIA “IL PANDA” e “GULLI”
PROGETTI INFANZIA “ARCOBALENO”
 SCUOLA PRIMARIA "DON MILANI"
 IMPIANTO ORGANIZZATIVO. SPAZI E ATTREZZATURE
 SCUOLA PRIMARIA "GULLI"
 IMPIANTO ORGANIZZATIVO. SPAZI E ATTREZZATURE
 PROGETTAZIONE CURRICOLARE. LE DISCIPLINE
 MODALITÀ D’INTERVENTO
 PROGETTI PRIMARIA "DON MILANI"
 PROGETTI PRIMARIA "GULLI"
Pag. 74
Pag. 75
Pag. 76
Pag. 77
Pag. 79
Pag. 83
Pag. 87
Pag. 88
Pag. 90
Pag. 91
Pag. 93
Pag. 95
Pag. 96
Pag. 100








SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
ORARIO E IMPIANTO ORGANIZZATIVO
PROGETTAZIONE CURRICOLARE. OBIETTIVI E FINALITA'
L'ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DISCIPLINARE
MODALITÀ D’INTERVENTO
I LABORATORI DELLA SECONDARIA DI I GRADO "EUROPA"
I PROGETTI DELLA SECONDARIA DI 1° GRADO "EUROPA"
IL PROGETTO "ERASMUS PLUS"
SISTEMA DI VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELLA PRIMARIA E SEC. DI I GRADO
L'ESAME DI STATO
INDIRIZZI SULLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA E
NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
 CRITERI GENERALI PER LA VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA:
ELEMENTI DESCRITTIVI CORRISPONDENTI AI VOTI





 LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA
 LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA
 VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
 VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO NELLA SCUOLA PRIMARIA
E SECONDARIA
Pag. 103
Pag. 104
Pag. 106
Pag. 107
Pag. 108
Pag. 109
Pag. 110
Pag. 116
Pag. 117
Pag. 118
Pag. 120
Pag. 123
Pag. 125
Pag. 127
Pag. 126
Pag. 127
Pag. 128
Pag. 130
TORNA ALL'INDICE
dell’Istituto Comprensivo “Europa”
… approcci didattici inclusivi e
flessibilità organizzativa, dimensione
europea della formazione, centralità
della sperimentazione, dell’informatica,
delle attività manuali e laboratoriali …
… per costruire il proprio progetto di vita
4
TORNA ALL'INDICE
NOTA INTRODUTTIVA
L'Istituto Comprensivo "Europa"
in Faenza determina la propria
identità attraverso il Piano
dell’Offerta Formativa (POF):
questo documento esplicita le
scelte culturali, didattiche ed
organizzative
che
intende
perseguire nel suo compito di
educazione e di istruzione
nell’ambito
territoriale
di
appartenenza, e offre agli utenti
una possibilità di scelta meditata
e consapevole. E' un documento
aperto e dinamico, risponde alla
domanda formativa reale in
connessione
con il contesto
culturale, sociale ed economico,
fornendo la risposta più elevata
possibile nel quadro
della
politica
scolastica nazionale
ed europea.
Il presente Piano dell’Offerta
Formativa è aggiornato e
adeguato
alle
disposizioni
normative
più
recenti.
È elaborato dalla funzione
strumentale
prof.
Michele
Orlando e da una commissione,
individuati dal Collegio dei
Docenti.
CHI SIAMO
Istituto Comprensivo
"EUROPA"
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
E INCLUSIVITÀ
- Integrazione alunni
con bisogni educativi speciali
RESPONSABILITÀ E DECISIONI
Dirigente Scolastico
- alunni con Disturbi
Specifici di Apprendimento
dott.ssa Serafina Patrizia Scerra
TERRITORIO
PRINCIPIO ISPIRATORE:
Reti di scuole:
COSTITUZIONE DELLA
ex Distretto di Faenza n. 41
- alunni stranieri
- alunni diversamente abili
REPUBBLICA ITALIANA
ART. 3
“Rimuovere gli ostacoli (...)
CONTINUITÀ
E
ORIENTAMENTO
che impediscono
il pieno sviluppo
della persona umana”
Dalla Scuola dell'Infanzia
alla Scuola Primaria
Dalla Scuola Primaria
alla Scuola Secondaria di primo grado
Dalla Scuola Secondaria di primo grado
alla Scuola Secondaria di secondo grado
L’integrazione e l’adeguamento del documento sono
effettuati tenendo in considerazione:
POTENZIAMENTO
E VALORIZZAZIONE
DELLE ECCELLENZE
Area scientifica
Area linguistica
Area musicale/teatrale
Area sportiva
L’Istituto Comprensivo Statale “Europa” è costituito dal
primo settembre 2000 dalla Scuola dell’Infanzia “Il
Panda”, dalla Scuola Primaria “Don Milani”, dalla Scuola
Secondaria di I grado “Europa”. Dall’anno scolastico
2009/2010 i plessi Arcobaleno (infanzia) e Gulli
(primaria) entrano a far parte del Comprensivo Europa.
L’Istituto Comprensivo è situato in Faenza, ricca di
storia e culturalmente viva. Un’alta percentuale della
popolazione è diplomata o laureata e sensibile agli aspetti
formativi della persona.
Le scuole sorgono in un quartiere in parte a edilizia
popolare e in parte residenziale e gli abitanti sono di
livello economico variabile da basso a medio alto. La
popolazione scolastica, negli ultimi anni, registra un
notevole aumento della presenza di extracomunitari, di
varie etnie, che si inseriscono anche in corso d’anno nei
vari ordini di scuola. I genitori della maggioranza degli
alunni sono di età relativamente giovane, impegnati in
attività lavorativa che occupa molto del loro tempo: per
cercare di venire incontro alle loro esigenze si è
organizzato il tempo scuola in modo appropriato.
 il quadro normativo ed istituzionale;
complessità della struttura organizzativa

necessaria per garantire il funzionamento di tutte le
scuole che compongono l’istituto;

l’analisi dei bisogni emersi sul piano
organizzativo e didattico presentati da referenti di
plesso, figure di sistema, referenti didattici,
coordinatori di classe, responsabili di progetto;
 gli indirizzi generali per le attività della scuola e le
scelte generali di gestione e di amministrazione
deliberati dal Consiglio di Istituto;
 le proposte e i pareri interni alla scuola, i contatti
con le realtà istituzionali esterne e le proposte
avanzate dai genitori.
5
TORNA ALL'INDICE
IL TERRITORIO
L'Istituto Comprensivo "Europa"
Scuola dell'Infanzia
"Il Panda"
Scuola dell'Infanzia
"Arcobaleno",
Borgo Tuliero, Faenza
Scuola Primaria
"Don Milani"
Scuola Primaria
"Gulli"
Scuola Secondaria
di I grado "Europa"
6
TORNA ALL'INDICE
LA STRUTTURA
L'Istituto Comprensivo "Europa" in Faenza comprende:


due Scuole dell’Infanzia, articolate a orario ordinario delle attività educative per 40 ore
settimanali, con la possibilità di pre-scuola (dalle ore 7.30 alle ore 8.00) e/o di post-scuola (dalle
ore 16.00 alle ore 18.00), a richiesta per la scuola "Il Panda";
due Scuole Primarie a tempo normale e tempo pieno, modello organizzativo da 27 fino a 33/40 ore,
distribuito su sei giorni settimanali, dal lunedì al sabato, in base al quale:
− al "Don Milani", tempo normale dal lunedì al sabato, orario 8.15-12.45; tempo pieno dal lunedì al
venerdì, orario 8.15-16.15 con la possibilità di pre-scuola (dalle ore 7.30 fino all'inizio delle lezioni) e/o
di post-scuola (dalle ore 12.45 alle 13.15 e dalle ore 16.15 alle 16.45);
− al "Gulli", 8 classi a modulo (28 ore) dal lunedì al sabato dalle 8.25 alle 12.30 con rientro di un
pomeriggio fino alle 16.30; 2 classi a modulo (32 ore) dal lunedì al sabato dalle 8.25 alle 12.30 con
rientro di due pomeriggi fino alle 16.30; 1 classe a tempo pieno (40 ore) dal lunedì al venerdì dalle 8.25
alle 16.30; on la possibilità di pre-scuola (dalle ore 7.30 fino all'inizio delle lezioni) e/o di post-scuola
(dalle ore 12.30 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 17.00);

una Scuola Secondaria di I grado a tempo normale, modello organizzativo a 30 ore settimanali
in orario antimeridiano, e a tempo prolungato, modello organizzativo a 36 ore settimanali in
orario antimeridiano e pomeridiano, con rientro dalle ore 14.00 alle 16.30 il martedì
(sez. A, B, E) e il venerdì (sez. C, D, F). Il lunedì e il giovedì, in base al monte ore prescelto, attività
obbligatorie pomeridiane dalle ore 14.00 alle 15.15 e dalle ore 15.15 alle 16.30. Il sabato, dalle ore
07.55 alle 9.15 e dalle ore 9.15 alle 10.30 e dalle ore 10.30 alle ore 11.45. Le attività di recupero e
laboratorio iniziano lunedì 6 ottobre 2014.
I tre ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo costruiscono, condividono e approvano un
PIANO dell'OFFERTA FORMATIVA fondato sulla continuità progettuale e didattica che



favorisce la maturazione dell’identità di ognuno, la conquista e lo sviluppo dell’autonomia
facilita il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro (continuità verticale)
valorizza le diversità e promuove lo sviluppo delle competenze
7
TORNA ALL'INDICE
ELENCO DI AGENZIE, ENTI ED ASSOCIAZIONI PER UN
SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO
La Scuola e il territorio collaborano per sviluppare formazione e integrazione degli alunni. L’Ente locale e
numerose associazioni del territorio di Faenza, di Ravenna e provincia, sono presenti all’interno del sistema
scolastico per la realizzazione di progetti didattici, di iniziative di formazione rivolte ai docenti e all’utenza e
altre iniziative volte ad ampliare e diversificare l’offerta formativa. Collaborano con la Scuola:
Istituzioni Culturali del Territorio
Associazione Acquerellisti Faentini
Biblioteca Comunale Manfrediana
Cooperativa Kaleidos
Green Social Festival Bologna
La Palestra della Scienza di Faenza
Museo Carlo Zauli
Museo Civico di Scienze Naturali Faenza
Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea Museo
Internazionale delle Ceramiche
Palazzo Milzetti - Museo dell'arte Neoclassica in Romagna
Pinacoteca Comunale
Rione Verde
Teatro Masini Faenza
ANMIG di Faenza
Istituzioni ed Enti Locali
Assessorato all'Ambiente - Provincia Ravenna
Azienda Ausl Ravenna (Servizio Materno-Infantile/Salute Mentale)
C.T.P. Centro Territoriale Permanente per l'istruzione e la formazione in età adulta di Ravenna e provincia
Centro per le Famiglie di Faenza
Comitato Nazionale per il Decennio dell'Educazione allo sviluppo sostenibile - Unesco
Comune di Faenza (Assessorato Politiche Agricole, Ambiente, Igiene Pubblica, Personale; Assessorato Sport, Politiche
Giovanili, Servizi all'Infanzia, Attività del tempo libero e pari opportunità; Assessorato Cultura, Istruzione, musei ed
istituti culturali, ceramica e turismo)
Distretto Scolastico N. 41
Provincia di Ravenna
Servizi Sociali Comunali di Faenza
Ufficio Scolastico Provinciale di Ravenna
Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna
Università degli Studi di Bologna
Arma dei Carabinieri
Polizia di Stato
Polizia Municipale di Faenza
Agenzie del Territorio
Amici dell’Europa
Arpa Ravenna
Associazione "Mani Tese" Faenza
Avis
Centro Educativo “Aquilone”
Cooperativa Sociale "Atlantide"
Cooperativa Sociale "La Lumaca"
Gemos di Faenza - Mensa Scolastica
Hera
Legambiente
Mercanti Ravignani
8
9
• Giulio Maria D'Addio
SUPPORTO AGLI ALLIEVI
(ORIENTAMENTO,
ACCOGLIENZA, DISAGIO,
STRANIERI)
• Monica Dalmonte
• Francesca Reggi
SICUREZZA
VALUTAZIONE E
MONITORAGGIO
• Annalisa Toni
• Milena Dalprato
• Claudia Sarneri
• Michele Orlando
INFORMATIZZAZIONE E
COMUNICAZIONE
MULTIMEDIALE. ADEGUAMENTO
DEL SITO A QUANTO PRESCRIVE
LA VIGENTE NORMATIVA
FORMAZIONE E
AGGIORNAMENTO DEI
DOCENTI E DEL PERSONALE
TUTTO
COORDINAMENTO DELLA
PROGETTAZIONE CURRICOLARE
E RELATIVI PROGETTI IN
VERTICALE CONFORMI ALLE
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
FORMULAZIONE E
GESTIONE DEL PIANO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
Area didattica e organizzativa
Responsabili di
Labororatorio
Capi
dipartimento
Referenti
Macroaree
progetti
ADDETTI
SPP
RSPP
FUNZIONI
STRUMENTALI
Area Gestionale
Squadre
emergenza
RLS
DOCENTI
Coordin.atori di
Sezione
Interclasse
Classe
Commissioni verticali
Intercultura, Viaggi istruzione,
Acquisti e bandi gara, Inventario,
Festa Scuola, Open day, Comitato
di valutazione, DSA/BES, GLHO,
Ed. Ambientale, Salute, Stradale,
Sicurezza, Erasmus Plus,
Cittadinanza e legalità, Pari
opportunità, Continuità,
Orientamento, Conoscenza del
territorio, Cinema e Cineforum,
Elettorale, Organizzazione
laboratori, Orario
PRIMARIA
DON MILANI
Mamini
Valtancoli
ARCOBALENO
INFANZIA
Tagliaferri
INFANZIA
PANDA
Gallegati
PRIMARIA
GULLI
Orlando (didattica)
Laghi (plesso)
Orlando, Stradaioli,
Lassi, Ciampaglione,
Erbacci (suppl.)
Comitato
valutazione docenti
DIRIGENTE
SCOLASTICO
RSU
Patrizia Serafina Scerra
GIUNTA
ESECUTIVA
EUROPA
Contesto territoriale
CONSIGLIO DI
ISTITUTO
Presidente, Genitori,
Docenti, ATA
COLLAB.RI DIDATTICI E DI
PLESSO
STAFF DI DIREZIONE
2° Collaboratore - Luciano Laghi
COLLABORATORE VICARIO - Fabio Taroni
Organigramma relativo ai processi decisionali e operativi
Area amministrativa
COLLABORATORI SCOLASTICI
Area sindacale
Giovanna Arcangeli, Emiliana Savorani,
Sabrina Sarneri, Rossella Sarneri,
Loredana Ragazzini
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Bianca Lanzoni
DIRETTRICE
AMMINISTRATIVA
TORNA ALL'INDICE
TORNA ALL'INDICE
L'ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA: UTENZA, UFFICI E ORARI
I SERVIZI AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI
L’Istituto Comprensivo "Europa" garantisce l’osservanza e il rispetto dei seguenti fattori di
qualità dei servizi amministrativi:
•
•
•
•
•
celerità nelle procedure
trasparenza
informatizzazione dei servizi di segreteria
riduzione dei tempi di attesa agli sportelli
flessibilità degli orari per favorire il contatto con il pubblico.
Gli Uffici Amministrativi dell’Istituto Comprensivo, ubicati nel Plesso "Europa" di Via degli Insorti
n. 2, sono costituiti dall’Ufficio del Dirigente Scolastico e dagli Uffici di Segreteria che ha
competenza in materia di: gestione bilancio e contabilità, personale docente e A.T.A., alunni,
patrimonio, sicurezza, gestione amministrativa dei Progetti e delle attività collegate con gli Organi
Collegiali, rapporti con l’utenza e l’esterno della Scuola.
Le modalità di apertura al pubblico sono:
durante i periodi di
funzionamento delle
attività didattiche
da lunedì a sabato dalle
7.45 alle 8.45
dalle 12.00 alle 13.00
mercoledì pomeriggio dalle 15.00
alle 17.00
da lunedì a sabato dalle
durante i periodi di
sospensione delle lezioni
7.45 alle 8.45
dalle 12.00 alle 13.00
Il Dirigente Scolastico riceve solo su appuntamento
Tel. 0546 28394
Fax. 0546 25816
E-mail: [email protected]
P.E.C.: [email protected]
10
TORNA ALL'INDICE
LE RISORSE PROFESSIONALI
Il Comprensivo "Europa" è composto di 5 plessi: 2 di Scuola dell'Infanzia, 2 di Scuola Primaria e
1 di Scuola secondaria di 1° grado.
Dispone delle seguenti risorse professionali, come di seguito ripartite.
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA
1°GRADO
PERSONALE
A.T.A.
ALTRO
PERSONALE
Docenti
IL PANDA
Posto comune
Sostegno
Religione
ARCOBALENO
20
2
1
2
1
Docenti
DON MILANI
GULLI
Posto comune
Sostegno
Religione
37
7
2
16
3
1
Docenti
EUROPA
Posto normale
Sostegno
Religione
33
3
1
Profilo
Direttore servizi Generali ed Amministrativi
Assistenti Amministrativi
Collaboratori Scolastici
Profilo
Assistenti di madrelingua inglese e spagnola
11
n°
1
7
9
n°
da definire
TORNA ALL'INDICE
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Il Dirigente Scolastico, dott.ssa Serafina Patrizia Scerra, è il rappresentante dell’Istituto Comprensivo
“Europa”, in quanto responsabile della direzione, del coordinamento, della promozione e
valorizzazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali. Perseguendo gli obiettivi di qualità ed
efficienza del servizio, promuove le necessarie azioni per la progettazione e la realizzazione del
Piano dell’Offerta Formativa sotto il profilo didattico, pedagogico, organizzativo e finanziario.
Convoca e presiede il Collegio dei Docenti, i Consigli di intersezione/interclasse/classe, il Comitato di
Valutazione. Assolve a tutte le funzioni previste dalla legge e dai Contratti Collettivi in ordine alla direzione, alla
promozione, alla valorizzazione delle risorse umane e professionali e alla stipula di Protocolli d’intesa.
Assume le decisioni ed attua le scelte di sua competenza volte a promuovere e realizzare il progetto di istituto sia per il
profilo didattico-pedagogico sia per quello organizzativo, gestionale e finanziario.
Assicura la gestione unitaria della scuola nel perseguimento dell’obiettivo della qualità e dell’efficienza del servizio
scolastico.
I DOCENTI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Sono individuati dal Dirigente stesso all’interno del collegio dei docenti. Essi svolgono, su delega
o incarico del Dirigente, particolari compiti organizzativi, gestionali e curano i rapporti con l’esterno.
Ad uno di essi, la prof.ssa Alessandra Erbacci, è affidato anche l’incarico di Primo Collaboratore con
funzioni vicarie.
I DOCENTI REFERENTI DI PLESSO
Individuati dal Dirigente, essi svolgono compiti organizzativi all’interno di ciascuna scuola:
segnalano tempestivamente problemi ed emergenze, rappresentano le necessità e le esigenze dei
plessi negli incontri con il Dirigente scolastico, sono responsabili dell’informazione presso i docenti
ed i collaboratori scolastici delle comunicazioni che pervengono dall’ufficio di segreteria, dal
Dirigente scolastico, da altre scuole.
DOCENTI CON FUNZIONE STRUMENTALE
Per realizzare le finalità istituzionali della Scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è
costituita dalla valorizzazione del patrimonio professionale dei docenti, attuata anche
nell’espletamento di specifiche funzioni strumentali alle proposte del Piano dell’Offerta Formativa.
Ogni anno scolastico il Collegio dei Docenti Unitario individua al suo interno
docenti che esplicano tali funzioni e che indicativamente si occupano di:

FORMULAZIONE E GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

COORDINAMENTO DELLA PROGETTAZIONE CURRICOLARE E RELATIVI PROGETTI IN VERTICALE
CONFORMI ALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI E DEL PERSONALE


INFORMATIZZAZIONE E COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE. ADEGUAMENTO DEL SITO A
QUANTO PRESCRIVE LA VIGENTE NORMATIVA
SICUREZZA

VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
12
TORNA ALL'INDICE
I DOCENTI
Realizzano il processo di insegnamento/apprendimento, volto a promuovere la formazione degli
alunni; tale funzione si fonda sulla loro autonomia culturale e professionale, nonché sugli obiettivi
previsti dalle Indicazioni nazionali e dal Curricolo d’Istituto così come definito nel POF.
l’attività d’insegnamento
• 25 ore settimanali nella Scuola dell’Infanzia
• 22 ore settimanali nella Scuola Primaria, cui vanno aggiunte 2 ore da dedicare anche in modo
flessibile alla progettazione didattica da attuarsi in incontri collegiali dei docenti di ciascun
modulo
• 18 ore settimanali nella Scuola Secondaria di Primo Grado, distribuite in non meno di cinque
giornate, con il Sabato impegnato in attività di recupero e/o laboratorio.
A queste ore vanno aggiunte le ore non d’insegnamento previste dalle norme e dal CCNL–
Scuola vigente.
La preparazione delle lezioni, la correzione, i rapporti individuali con le famiglie, la
partecipazione ai Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe, la compilazione dei
documenti sono invece adempimenti individuali svolti oltre quest’orario (funzione docente).
l’attività di non insegnamento
Indispensabile al funzionamento della Scuola, comprende la partecipazione a:
• assemblee con i genitori
• riunioni del Collegio Docenti e del Comitato di Valutazione;
• commissioni per la progettazione dei Piani di studio, la preparazione e l’attuazione dei progetti,
il confronto e la verifica delle attività didattiche, l’organizzazione di attività scolastiche che
coinvolgono un plesso o l’Istituto;
• contatti con specialisti per attuare l’inserimento di alunni con difficoltà o disabili;
• svolgimento di attività scolastiche che superino l’orario di servizio (uscite didattiche,
manifestazioni ...);
• funzione tutoriale.
13
TORNA ALL'INDICE
Il profilo professionale è arricchito dall’esperienza didattica, dallo studio personale e dalle
competenze disciplinari, pedagogiche, metodologiche, relazionali attraverso l’aggiornamento delle
conoscenze e la formazione dell’educatore; è predisposto, quindi, un PIANO ANNUALE DI
AGGIORNAMENTO.
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
La sig.ra Bianca Lanzoni sovrintende ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura
l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei
risultati conseguiti, rispetto al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze. Organizza
l’attività del personale ATA (assistenti e collaboratori) nell’ambito delle direttive del dirigente
scolastico. Attribuisce al personale ATA incarichi di natura organizzativa e le prestazioni eccedenti
l’orario d’obbligo, quando necessario. Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta
attività di istruzione e predisposizione degli atti amministrativi e contabili; è consegnatario dei
beni mobili.
IL PERSONALE ATA
È il personale non docente della Scuola. È costituito dal personale di segreteria (assistenti) con il
compito della gestione finanziaria, patrimoniale ed amministrativa dell’Istituzione Scolastica e dal
personale ausiliario (collaboratori scolastici) con il compito di custodia e di pulizia dei locali, di
collaborazione nella sorveglianza degli alunni.
GLI ORGANI COLLEGIALI
Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche.
Organo collegiale
Composizione
Funzioni
Consiglio
d’Istituto
Presidente
Dirigente scolastico
8 docenti
8 genitori
2 personale ATA
Adotta il POF elaborato dal Collegio docenti
Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo
Stabilisce come impiegare le risorse finanziarie
Adotta il regolamento interno dell’istituto
Decide in merito alla partecipazione dell’istituto ad
attività culturali, sportive e ricreative
Giunta esecutiva
Dirigente
scolastico DSGA
1 docente
2 genitori
1 personale ATA
Ha il compito di proporre al Consiglio d’Istituto il programma delle
attività finanziarie, accompagnato da una relazione e dal parere di
regolarità contabile del Collegio dei revisori
Collegio docenti
Dirigente
scolastico tutti i
docenti dell’istituto
elabora il POF
cura la programmazione dell’azione educativa
formula proposte al DS per la formazione e composizione delle
classi, la formulazione dell’orario delle lezioni e lo svolgimento delle
altre attività scolastiche
valuta periodicamente l’andamento dell’attività
scolastica provvede all’adozione dei libri di testo
Consiglio di classe
Tutti i docenti
della classe
4 genitori
formula al Collegio proposte in ordine all’azione educativa
e didattica
agevola i rapporti fra docenti, genitori e studenti
prende provvedimenti disciplinari a carico degli studenti
14
TORNA ALL'INDICE
Commissioni verticali
All’interno dell’Istituto ogni anno sono costituite delle commissioni su aree specifiche di
lavoro. Ciascuna commissione è generalmente composta da uno o due insegnanti per plesso e
coordinata dalla funzione strumentale di riferimento o da un componente scelto all’interno della
commissione stessa.
Attualmente sono costituite le seguenti commissioni:
M.B. Zoli
(didattica)
Teresa Tagliaferri
(PANDA)
Valentina
Gallegati
(plesso)
Cristina
Landriani
GULLI
DON MILANI
GULLI
PANDA
Michele
Orlando
Monica
Dalmonte
Zoli
Giulia
Giulio
D'Addio
Rita
Arcangeli
Coordinatori didattici e di plesso
(articolo 88 comma K)
FUNZIONI STRUMENTALI
POF
Formulazione e gestione del
Piano dell'Offerta Formativa
PAI
Supporto agli alievi, Orientamento,
Accoglienza, Disagio, Stranieri
Michele
Orlando
(didattica)
Luciano
Laghi
(Plesso)
REFERENTE
EUROPA
Annamaria
Mamini
(didattica
e plesso)
Alessandra
Valtancoli
ARCOBALENO
Emanuela Bedei
CURRICOLO
Coordinamento della
progettazione curricolare e relativi
progetti in verticale conformi alle
Indicazioni Nazionali per il
Curricolo
Sara
Tronconi
Claudia
Sarneri
Teresa
Tagliaferri
Alessandra
Valtancoli
Teresa
Tagliaferri
Alessandra
Valtancoli
SITO
Informatizzazione e
comunicazione multimediali;
adeguamento del sito a quanto
prescrive la vigente normativa
SICUREZZA
Annalisa
Toni
Francesca
Reggi
Giuseppina
Melchiorre
Maria Grazia
Visani
VALUTAZIONE
E MONITORAGGIO
Monica
Dalmonte
INVALSI
MATEMATICA
Annalisa Paraggio
INVALSI ITALIANO
FORMAZIONE E
AGGIORNAMENTO
Milena
Dalprato
Docenti e del personale tutto
15
Silvana
Ravaglia
Rita
Melandri
Graziella
Mazzoni
Sartoni
Barbara
(INVALSI)
(INVALSI)
TORNA ALL'INDICE
LABORATORI
EUROPA
DON MILANI
GULLI
PANDA
Ombretta
Calderoni
Luciana
Andalò
Alessandra
Buccoliero
Mariagrazia
Ciampaglione
Giuseppina
Borsellino
Mariangela
Melandri
Monica
Dalmonte
INFORMATICA
Chiara
Gollini
Mara
Monduzzi
Francesco
Pirazzini
SCIENTIFICO
AUDIOVISIVI
MOTORIA
GRAFICA - IMMAGINE- CERAMICA - ARTE MANIPOLAZIONE
LINGUISTICO
MUSICA
Tutti i docenti
di scienze
Silvana
Ravaglia
Annalisa
Toni
Flavia
Trasente
Tutti i docenti
di motoria
Milena
Dalprato
Stefania
Sparnacci
Mariagrazia
Ciampaglione
Ombretta
Claderoni
Luciano
Laghi
Elena
Ghelli
Paola
Baroncini
Simona
Demontis
Federica
Ragazzini
Elena
Altavilla
Francesca
Conti
Tutti i docenti
di musica
Marina
Solaroli
Rita
Melandri
Elena
Albonetti
BIBLIOTECA
Luciana
Andalò
Paolo
Lazzarin
Patricia
Ercolani
Rita
Arcangeli
16
Giovanna
Fresca
Maria
Beatrice Zoli
Federica
Trerè
Maria Luisa
Ugolini
Melandri
Mariangela
Rocco
Virginia Monica
ARCOBALENO
Alessandra
Valtancoli
Casadio
Cristiana
Alessandra
Valtancoli
Cristiana
Casadio
Alessandra
Valtancoli
Maria Grazia
Ciampaglione
Eva
Diamante
Casadio
Cristiana
Lucina
Andalò
Alessandra
Valtancoli
TORNA ALL'INDICE
COMMISSIONI - ALTRI INCARICHI
EUROPA
DON MILANI
GULLI
Ercolani
Patricia
Calderoni
Ombretta
(tutti i docenti)
(tutti i docenti)
Carla
Massari
FESTA DELLA SCUOLA
Paola
Baroncini
Pier Giacomo
Zauli
PANDA
ARCOBALENO
Zanon
Alessia
Alessandra
Valtancoli
Di Giovanni
Monica
Cristiana
Casadio
(tutti i docenti)
Paola
Baroncini
Carla
Massari
OPEN DAY
Cristina
Zauli
Ravaglia
Silvana
Ombretta
Calderoni
(tutti i docenti)
(tutti i docenti)
Alessandra
Valtancoli
Teresa Tagliaferri
(tutti i docenti)
Cristiana
Casadio
Ugolini
M. Luisa
(con Primaria)
Cristiana
Casadio
(con il nido)
Sarchielli
Silvia
(Con il nido)
Alessandra
Valtancoli
(Con primaria)
Lavezzo
Silvana
CONTINUITÀ IN VERTICALE
Frascari
Anna
Barbara
Bagattini
Altavilla
Elena
Giulio D'Addio
Taroni Fabio
ERASMUS PLUS - ASSISTENTATO
EUROPEO FORMAZIONE ALL'ESTERO
Monica
Dalmonte
Milena
Casadio
Strozzi
Milena
Dalprato
Francesca Reggi
Barbara
Sartoni
Valentina
Gallegati
Francesca
Conti
Barbara
Sartoni
Maria Grazia
Ciampaglione
Alessia
Zanon
Viaggi di istruzione - Uscite didattiche
Chiara
Montevecchi
Annalisa
Toni
Patrizia
Ricci
Emanuela
Bedei
Assistenza tirocinanti Università
Taroni Fabio
Erika Tasselli
Cristina
Montevecchi
Teresa Tagliaferri
Stesura e organizzazione orario docenti
Paola Vacchi
Federica
Trerè
Teresa Tagliaferri
Rosetti Antonietta
Carla Fassari
Barbara
Bagattini
Tutor Docenti Anno di Formazione Docenti
PER
Capotondi
Giulia
Antonietta Rosetti
(Per Daniela Binzoni)
Maria Luisa Ugolini
(PerFrancia Daniela)
Francesca Reggi
(Per Meris Turicchia)
Cristina Landriani
(Per Monica Virginia Rocco)
Sara Tronconi
(Per Monica Bandini)
Enza Garavini
(Per Di Giovanni Monica)
Annamaria
Mamini
Reperebilità allarme plesso don Milani
Antonietta
Rosetti
17
TORNA ALL'INDICE
Comitato di valutazione
GLI - DSA - BES
Michele
Orlando
(segretario)
Beatrice
Lassi
Flavia Trasente
(supplente)
Sara Tronconi
(Sostegno)
(supplente)
Barbara
Bagattini
Claudia Sarneri
Cristina Nanni
GLHO
Carla Massari
Chiara Canuti
Giulio D'Addio
Cristina
Montevecchi
Patrizia Stradaioli
Tronconi
Sara
Francesca Cattani
Tronconi Sara
Elisa Gorini
Compagnoni
Carla
Commissione elettorale
Verbalista interclasse
Verbalista Riunioni di Plesso
Turicchia Meris
docenti a turno
Guerrini
Pier Luigi
docenti a turno
A turno tutte le insegnanti
Luciana Andalò
Cinema e cineforum
Silvana
Lavezzo
Carla Fassari
Cristina
Montevecchi
Referente docente per la MENSA
Raffaella
Sartoni
Dalmonte
Monica
Semeraro
Monika
Rapporti con il territorio
Michele
Orlando
Marina
Solaroli
Sussidi e inventari
Orientamento e formazione professionale
Organizzazione Laboratori Secondaria Europa
Pier Giacomo
Zauli
Maria Beatrice
Zoli
Monduzzi
Mara
Velentina
Drei
Maria Beatrice
Zoli
Annamaria
Frassanito
Alessandra
Valtancoli
Teresa
Tagliaferri
Alessandra
Valtancoli
Andalò
Luciana
Alessandra
Valtancoli
Teresa
Tagliaferri
Cristiana
Casadio
Bellini
Cristina Zauli
Compagnoni
Carla
Pronto Soccorso
18
Semeraro
Monika
TORNA ALL'INDICE
MACROAREE
EDUCAZIONE AGROALIMENTARE
Maria Grazia
Visani
Capotondi
Giulia
DON MILANI
Claudia
Sarneri
Canuti
Chiara
Wilma
Murrone
Binzoni
Daniela
GULLI
PANDA
ARCOBALENO
Bandini
Monica
Sarchielli
Silvia
Casadio
Cristiana
Giuseppina
Borsellino
Luciana
Andalò
Alessandra
Valtancoli
EDUCAZIONE AMBIENTALE
Cristina Zauli
Milena Pini
Giuseppina
Lisi
Mariangela
Melandri
Alessandra
Valtancoli
ATTIVITÀ ARTISTICHE
E CULTURALI
Pier Giacomo
Zauli
Marina Solaroli
Maria Beatrice
Zoli
Francia
Daniela
Alessandra
Valtancoli
Vito Sami
Milena
Dalprato
Calderoni
Ombretta
Maria Luisa
Ugolini
Casadio
Cristiana
Daniela
Avesani
Maria Laura
Costa
Alessandra
Valtancoli
Guerrieri
Sara
Valtancoli
Alessandra
EDUCAZIONE CITTADINANZA
E LEGALITA'
ACCOGLIENZA
INTERCULTURA
PARI OPPORTUNITÀ
Flavia
Trasente
Rita
Arcangeli
Alessandra
Buccoliero
DIMENSIONE EUROPEA
DELL'ISTRUZIONE
Casadio
Strozzi
Milena
D'Addio
Giulio
Conti
Francesca
A3
FORMAZIONE
QUALITÀ
P3
LINGUISTICA
ATTIVITÀ MOTORIA E MOTRICITÀ
P4
ACCOGLIENZA
P2 - LINGUAGGI
NON VERBALI
P1 - TECNICO
SCIENTIFICO
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
EUROPA
Alessandro
Babini
19
Natascia Pelizzoni
Elisa Biagi
Maria Grazia
Ciampaglione
TORNA ALL'INDICE
CALENDARIO SCOLASTICO
L’inizio, il termine, la sospensione delle lezioni per festività o altre ricorrenze sono determinati
annualmente secondo un calendario regionale. Possono essere apportati adattamenti deliberati
dal Consiglio di Istituto, in relazione a esigenze e tradizioni del territorio.
Il calendario scolastico 2014-'15 in dettaglio
Inizio Lezioni: 15 settembre 2014
Termine Lezioni: 6 giugno 2015
Festività Natalizie: dal 24 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015
Festività Pasquali: dal 2 al 7 aprile 2015
Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 30 giugno 2015
Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
tutte le domeniche;
il primo novembre, festa di tutti i Santi;
l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
il 25 dicembre Natale;
il 26 dicembre;
il primo gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
il 25 aprile, anniversario della liberazione;
il primo maggio, festa del Lavoro;
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
20
TORNA ALL'INDICE
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
La partecipazione dei genitori alla gestione della Scuola è garantita attraverso gli ORGANI
COLLEGIALI secondo le modalità specificate nel Regolamento di Istituto.
La scuola riconosce di non esaurire tutte le funzioni educative. Pertanto, ritiene necessaria
l’interazione formativa con la famiglia, che è sede primaria dell’educazione degli alunni; perciò i
momenti d’incontro con i genitori, non sono intesi come atto formale di comunicazione
d’informazioni, ma nascono dall’esigenza di comunicare l’ipotesi educativa della Scuola e di
costruire un impegno comune e condiviso per la formazione e la crescita integrale degli alunni. Gli
incontri periodici tra insegnanti e genitori hanno il duplice scopo di:
• informare sia preventivamente sia successivamente i genitori sull’attività didattica che si svolge
in classe e raccogliere da loro pareri e indicazioni (assemblee di classe o di sezione e Consiglio di
Classe, di Interclasse, di Intersezione)
• giungere a una migliore conoscenza dell’alunno e valutare periodicamente il suo percorso
scolastico (incontri individuali tra genitori e docenti).
Tali incontri hanno frequenza bimestrale nella Scuola Primaria, quadrimestrali nella Scuola
dell’Infanzia, secondo un calendario di ricevimento nella Scuola Secondaria di I Grado, e sono
programmati all’inizio di ogni anno scolastico. Il monte ore annuo minimo garantito riservato agli
incontri Docenti-Genitori delle scuole è stato calcolato in modo da consentire altri incontri
straordinari nel caso di necessità, ed è così definito:
ASSEMBLEE DI
CLASSE/SEZIONE
COLLOQUI INDIVIDUALI
PRO-CAPITE
CONSIGLI
SCUOLA DELL’INFANZIA
n.2
n.2
INTERSEZIONE n. 2
SCUOLA PRIMARIA
n.2
n.3
INTERCLASSE n. 3
SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
n.1
n.3
CLASSE n. 8
Inoltre, i genitori hanno facoltà di chiedere agli insegnanti incontri personali, previa
richiesta scritta, purché non si effettuino quando essi sono impegnati nello svolgimento delle
lezioni.
21
TORNA ALL'INDICE
FINALITÀ GENERALI DELL'ISTITUTO
“Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con
l’originalità del suo percorso individuale e con l’unicità della rete di relazioni che la legano alla
famiglia e agli ambiti sociali”
(dal Documento "Cultura scuola persona", Roma, 3 aprile 2007)
L’Istituto Comprensivo "Europa", integrando l’azione educativa della famiglia, si propone di
favorire negli alunni la crescita culturale, l’autonomia e la maturazione d’identità necessarie ai
cittadini di domani per interpretare e comprendere la realtà.
Il nostro Istituto sostiene e promuove la ricerca, l’utilizzo e la sperimentazione di metodologie
didattiche idonee a favorire l’acquisizione delle competenze fondamentali in un contesto dove
occorre: creare cittadini consapevoli; prevenire e ridurre il disagio e le difficoltà di apprendimento
degli alunni; sostenere e integrare la funzione educativa delle famiglie favorendo il confronto sui
valori da perseguire e sui comportamenti; favorire la rimozione di “blocchi” fisici, psicologici ed
emotivi e lo sviluppo delle capacità di attenzione e di ascolto; individuare e valorizzare talenti.
A tal fine, s’ispira ai seguenti principi:
o
uguaglianza e inclusione, senza distinzioni di sesso, razza, religione, lingua, opinioni politiche,
condizioni psicofisiche e socio economiche;
efficienza nell’erogare i servizi secondo criteri di obiettività, efficacia ed equità;
o
trasparenza nel motivare le ragioni delle scelte educative e formative;
o
partecipazione nel costruire relazioni con le famiglie;
l’accoglienza e l’inclusione di tutti gli alunni, attraverso iniziative definite attraverso uno “strumento di progettazione" (P.A.I.) dell’offerta formativa della scuola, che “in senso inclusivo, è lo sfondo
ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli
obiettivi comuni”.
o
o
Quindi assicura:
o
il rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie, sostenendo gli allievi nella
progressiva conquista della loro autonomia;
o
pari opportunità di crescita culturale, a seconda dei bisogni e delle potenzialità degli alunni,
privilegiando competenze e procedure rispetto alle conoscenze;
o
la gestione partecipata della scuola nell’ambito degli Organi Collegiali per promuovere la costruzione e la co-responsabilità nei processi educativi di tutta la comunità scolastica;
o
l’efficienza e l’efficacia del servizio adeguando sia gli orari di lavoro del personale sia il
funzionamento delle scuole, tenendo conto delle risorse e dei bisogni della comunità;
o
la libertà d’insegnamento nel rispetto della personalità degli alunni e delle decisioni degli
Organi Collegiali;
o
l’aggiornamento del personale fondato sulla conoscenza
psicopedagogiche, relazionali e metodologico-didattiche.
22
costante
delle
teorie
TORNA ALL'INDICE
CURRICOLO D’ISTITUTO
Il progetto formativo
CURRICOLO VERTICALE DISCIPLINARE E PROGETTAZIONE DIDATTICA
“Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso
l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte
allargato alle altre culture con cui conviviamo. La padronanza degli alfabeti di base è ancor più importante
per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le strumentalità apprese nella scuola,
maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione... Le
competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono alla promozione di competenze più
ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per
la partecipazione attiva alla vita sociale...”
(Dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo)
L’elemento centrale di tutte le attività della
scuola è il processo di insegnamentoapprendimento. La qualità dell’offerta formativa è
data prima di tutto dai risultati relativi
all’apprendimento degli alunni. In questo contesto
l’attenzione al curricolo rappresenta la parte più
importante di tutta l’attività della scuola e ne
caratterizza profondamente l’essenza stessa.
Il riferimento istituzionale per la connotazione
del curricolo sono le Indicazioni per il curricolo
adottate con il DM 31 luglio 2007 e con la Direttiva
n. 68 del 3 agosto 2007 ed il nuovo Regolamento
dell’assetto ordinamentale organizzativo e didattico
della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di
istruzione D.P.R. 89/2009.
quinto anno della scuola primaria
e al terzo anno della scuola secondaria).
Con l’autonomia scolastica, i curricoli disciplinari
d’Istituto, elaborati collegialmente dai docenti sulla
base delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo,
costituiscono il punto di riferimento di ogni
insegnante per la progettazione didattica e la
valutazione degli alunni.
Nell’ottica della continuità educativa e didattica
che caratterizza un istituto comprensivo,
particolare attenzione viene dedicata alla
costruzione del curricolo verticale attraverso
l’individuazione delle competenze e degli indicatori
essenziali del percorso di apprendimento
disciplinare nell’arco di tutto il primo ciclo
dell’istruzione.
Il curricolo definisce:
a) finalità;
b) traguardi di sviluppo delle competenze (sono
piste da percorrere per garantire uno sviluppo
Nel nostro Istituto Comprensivo, proprio perché
integrale della persona e posti al termine della è possibile distendere e accompagnare nel tempo
scuola dell’infanzia, della primaria, della l’osservazione, è possibile cogliere meglio diversità,
stili e potenzialità degli allievi, innestando su tali
secondaria di I grado);
diversità la progressiva differenziazione dei compiti
c) obiettivi di apprendimento (ritenuti strategici di apprendimento.
per lo sviluppo delle competenze previste dalle
indicazioni, definiti al termine del terzo e
23
24
Il bambino sviluppa il senso dell'identità personale, è consapevole delle
proprie ed altrui esigenze.
Pone domande su temi esistenziali.
Riflette, si confronta, discute con adulti e bambini.
Gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con altri bambini.
Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei vari contesti.
Sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DI COMPETENZA
IL SE' E L'ALTRO
Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme.
PARTE A: SCUOLA DELL'INFANZIA










Sviluppare la fiducia in sè.
Acquisire il senso del rispetto di sé e per gli altri.
Comunicare spontaneamente con tutti gli adulti presenti a scuola.
Saper condividere e ricercare l'attenzione dell'insegnante in
maniera opportuna.
Comprendere gli stati emotivi altrui.
Comprendere e rispettare le regole.
Conoscere ed accettare la propria identità.
Acquisire autonomia nell'organizzazione di tempi e spazi di gioco.
Condivide le proprie cose con gli altri
Dare spiegazioni del proprio vissuto e comportamento.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ( a 5 ANNI)
CURRICOLO VERTICALE
A.S. 2012/2013
ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA
TORNA ALL'INDICE
25
Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo;
sviluppa interesse per l'ascolto della musica e per la fruizione e l'analisi di
opere d'arte.
Comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che
LINGUAGGI, CREATIVITA', ESPRESSIONE
Gestualità, arte musica, multimedialità
Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell'alimentarsi e
nel vestirsi, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo.
Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività all'interno della
scuola e all'aperto.
Controlla le forze del corpo, valuta il rischio e si coordina con gli altri.
Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed
espressive del corpo.
Conosce le diverse parti del corpo e le rappresenta.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Identità, autonomia, salute
Consolidare conoscenza di sé.
Conoscere, denominare e rappresentare lo schema corporeo.
Percepire il corpo in rapporto allo spazio.
Sviluppare una buona lateralizzazione.
Affinare la motricità fine (ritagliare, colorare entro i margini,
impugnare correttamente i pennelli, infilare perle, abbottonare,
controllo della pressione delle mani, piegare, fare puzzles e
incastri).
Muoversi nello spazio in base ad azioni, comandi, suoni, musiche.
Consolidare i movimenti grosso-motori (correre, saltare, salire,
scendere, evitare e superare ostacoli)
Esplorare ed interagire con la realtà circostante.
Rispettare ed usare regole nei giochi di movimento.
Mangiare autonomamente e utilizzare in maniera corretta gli
strumenti necessari.
Avere cura della propria persona (si veste correttamente, si lava le
mani, si soffia il naso).
 Utilizzare spontaneamente ed in modo appropriato le diverse
tecniche grafico-pittoriche, plastiche.
 Partecipare ad attività di drammatizzazione e di gioco simbolico.
 Rappresentare la realtà che lo circonda utilizzando correttamente il











TORNA ALL'INDICE
Il bambino sviluppa la padronanza d'uso della lingua italiana e arricchisce
il proprio lessico.
Sviluppa fiducia e motivazione nell'esprimere e comunicare agli altri le
proprie emozioni, domande e pensieri attraverso il linguaggio verbale via
via più complesso .
Usa il linguaggio per raccontare, ascoltare, inventare, comprendere e
chiedere spiegazioni.
Riflette sulla lingua e si confronta, riconosce la pluralità linguistica.
Formula ipotesi sulla lingua scritta e matura la capacità di considerare gli
aspetti sonori delle parole (rime, assonanze, alterazioni).
I DISCORSI E LE PAROLE
Comunicazione, lingua, cultura
il linguaggio del corpo consente.
Inventa storie, si esprime attraverso la drammatizzazione, il disegno, la
pittura, le attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive.
Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività.
Formula piani d'azione, individualmente e in gruppo per realizzare una
attività finita.
E' preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine un
proprio lavoro.
Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici
sequenze sonoro-musicali.
 Formulare una frase con soggetto, predicato e complemento.
 Verbalizzare le proprie esperienze.
 Partecipare attivamente alle conversazioni, intervenendo a
proposito.
 Distinguere con sicurezza il prima e il dopo (riordinare sequenze
temporali).
 Comprende i punti nodali di un racconto e li espone con ordine
logico.
 Ascoltare rispettando tempi ed opinioni altrui.
 Iniziare ad individuare il fonema iniziale delle parole.
 Esprimersi con una pronuncia corretta.
 Memorizzare canti e poesie.
 Riconoscere i contrari.
 Seguire istruzioni che comprendono tre azioni in sequenza.
 Comprendere una semplice consegna.




colore.
Associare suoni a relativi contesti.
Ascoltare e riprodurre semplici ritmi.
Associare il ritmo al movimento.
Sviluppare interesse per spettacoli teatrali, musicali e
cinematografici.
TORNA ALL'INDICE
26
Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta
quantità; utilizza semplici simboli per registrare, compie misurazioni con
semplici strumenti.
Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti e persone.
Inizia ad orientarsi nel tempo.
Riferisce eventi del passato recente, formula riflessioni e considerazioni
sul futuro.
Osserva, coglie le trasformazioni naturali.
E' curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi,
soluzioni, spiegazioni e azioni.
Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere osservazioni ed
esperienze.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Ordine, misura, spazio, tempo, natura
 Scoprire gli aspetti creativi e problematici della matematica
attraverso attività ludiche.
 Stimolare l'osservazione e l'intuito.
 Saper rilevare analogie e differenze, varianti e invarianti.
 Saper classificare.
 Saper rielaboraregraficamente ed oralmente in modo personale
mediante strumenti e linguaggi della matematica.
 Percepire il tempo nel suo divenire.
 Saper interpretare semplici mappe e piante.
 Confrontare oggetti o figure, ordinarli in base a una o più
proprietà.
 Operare con le principali figure geometriche.
 Conoscere i principali concetti topologici: sopra-sotto, dentrofuori, alto-basso, grande-piccolo.
 Ripetere un ritmo.
 Tracciare delle linee verticali ed orizzontali.
 Tenere la matita tra il pollice e le altre dita della mano (presa a
pinza).
 Copiare e riprodurre segni grafici.
 Cercare e trovare soluzioni.
TORNA ALL'INDICE
27
Obiettivi di apprendimento al
termine della classe quinta della
scuola primaria
ASCOLTARE E PARLARE
Traguardi per lo sviluppo della
competenza al termine della
scuola primaria
ASCOLTARE E PARLARE
28
e. strutturare una breve
esposizione su un argomento di
studio
d. esprimere il proprio pensiero in
modo logico con un linguaggio
sempre più controllato
c.porre domande e contribuire in
modo costruttivo e pertinente nelle
conversazioni
1. L'alunno prende parte alle a. Comprendere l'argomento della
conversazioni
intervenendo in conversazione
modo adeguato( con un linguaggio
valido, chiaro, pertinente)
b. intervenire rispettando le regole
e i punti di vista altrui
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA PRIMARIA
LINGUA ITALIANA
a.Ascoltare testi prodotti e/o letti da
altri, in situazioni scolastiche e/o
trasmessi
dai
media,
riconoscendone
la
fonte
e
individuando: scopo, argomento e
informazioni principali, punto di
vista dell’emittente.
ASCOLTARE E PARLARE
b.Ascoltare
testi
applicando
tecniche
di
supporto
alla
comprensione durante l’ascolto
(prendere appunti per seguire lo
sviluppo di un discorso utilizzando
abbreviazioni, parole-chiave, brevi
frasi
riassuntive,
segni
2.Usa in modo efficace la convenzionali) e dopo l’ascolto
comunicazione orale e scritta per (rielaborazione degli appunti presi
collaborare con gli altri, per per riutilizzarli anche a distanza di
1.L’alunno è capace di interagire in
modo efficace in diverse situazioni
comunicative, sostenendo le proprie
idee con testi orali e scritti, che
siano sempre rispettosi delle idee
degli altri. Egli ha maturato la
consapevolezza che il dialogo, oltre
a
essere
uno
strumento
comunicativo, ha anche un grande
valore civile e lo utilizza per
apprendere
informazioni
ed
elaborare opinioni su problemi
riguardanti vari ambiti culturali e
sociali.
ASCOLTARE E PARLARE
Traguardi per lo sviluppo della Obiettivi di apprendimento al
competenza al termine della termine della classe terza della
scuola secondaria di primo grado scuola secondaria di primo grado
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO
GRADO
PARTE B: SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CURRICOLO VERTICALE
A.S. 2012/2013
ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA
TORNA ALL'INDICE
f. ascoltare e comprendere le
informazioni essenziali di
un'esposizione , di istruzioni per
l'esecuzione di compiti, di messaggi
trasmessi dagli adulti e dai pari.
29
7.È capace di utilizzare le
conoscenze metalinguistiche per
migliorare la comunicazione orale e
esempio nella realizzazione di tempo).
giochi, nell’elaborazione di progetti
c.Intervenire in una conversazione
e nella valutazione dell’efficacia di
e/o in una discussione rispettando
diverse soluzioni di un problema.
tempi e turni di parola, tenendo
3.Nelle attività di studio, personali e conto
del
destinatario
ed
collaborative, usa i manuali delle eventualmente
riformulando
il
discipline o altri testi di studio, al proprio discorso in base alle
fine di ricercare, raccogliere e reazioni altrui.
rielaborare i dati, le informazioni, i
d.Raccontare oralmente esperienze
concetti e le esperienze necessarie,
personali selezionando informazioni
anche con l’utilizzo di strumenti
significative in base allo scopo,
informatici.
ordinandole in base a un criterio
4.Legge con interesse e con logico-cronologico, esplicitandole in
piacere testi letterari di vario tipo e modo chiaro ed esauriente e
comincia a manifestare gusti usando un registro adeguato
personali per quanto riguarda all’argomento e alla situazione.
opere, autori e generi letterari, sui
e.Riferire
oralmente
su
un
quali
scambia
opinioni
con
argomento di studio esplicitando lo
compagni e con insegnanti.
scopo e presentando in modo
5.Alla fine di un percorso didattico chiaro l’argomento: esporre le
produce con l’aiuto dei docenti e dei informazioni secondo un ordine
compagni
semplici
ipertesti, prestabilito e coerente, usare un
utilizzando
in
modo
efficace registro adeguato all’argomento e
l’accostamento dei linguaggi verbali alla situazione, controllare il lessico
con quelli iconici e sonori.
specifico,
precisando
fonti
e
servendosi
eventualmente
di
materiali di supporto (cartine,
6.Ha imparato ad apprezzare la tabelle, grafici).
lingua come strumento attraverso il
f.Riconoscere, all’ascolto, alcuni
quale può esprimere stati d’animo,
elementi ritmici e sonori del testo
rielaborare esperienze ed esporre
poetico.
punti di vista personali.
TORNA ALL'INDICE
LEGGERE E COMPRENDERE
a. Leggere ad alta voce in modo
chiaro ed espressivo
b. leggere e comprendere testi
narrativi, descrittivi, informativi
cogliendo l'argomento centrale
c. ricercare informazioni in testi di
diversa natura per scopi pratici e
conoscitivi
d. seguire le istruzioni scritte per
svolgere un'attività
e. riconoscere le caratteristiche
essenziali dei testi letterari
proposti.
LEGGERE E COMPRENDERE
1. L'alunno comprende le
informazioni principali di testi di
vario tipo e utilizza strategie di
lettura adeguate
LEGGERE E COMPRENDERE
30
d.Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da più
fonti, selezionando quelle ritenute
c.Ricavare informazioni esplicite e
implicite da testi informativi ed espositivi per documentarsi su un argomento specifico e/o per realizzare scopi pratici.
b.Leggere in modalità silenziosa
testi di varia natura e provenienza
applicando tecniche di supporto alla
comprensione (sottolineature, note
a margine, appunti) e mettendo in
atto strategie differenziate (lettura
orientativa, selettiva, analitica).
1. Legge testi letterari di vario tipo e a.Leggere ad alta voce in modo escomincia a costruirne
pressivo testi noti raggruppando le
un'interpretazione
parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire
lo sviluppo del testo e permettere a
chi ascolta di capire.
LEGGERE E COMPRENDERE
8.Varia opportunamente i registri
informale e formale in base alla
situazione comunicativa e agli
interlocutori; riconosce e usa termini
specialistici in base ai campi di
discorso.
scritta.
TORNA ALL'INDICE
31
i.Comprendere tesi centrale, argomenti a
sostegno e intenzione comunicativa
di semplici testi argomentativi su
temi affrontati in classe.
h.Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la loro collocazione nello
spazio, le caratteristiche essenziali,
il punto di vista dell’osservatore.
g.Comprendere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle,
romanzi, poesie) individuando personaggi, loro caratteristiche, ruoli,
relazioni e motivazione delle loro
azioni; ambientazione spaziale e
temporale; relazioni causali, tema
principale e temi di sfondo; il genere
di appartenenza e le tecniche narrative usate dall’autore.
f.Usare in modo funzionale le varie
parti di un manuale di studio: indice,
capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati
grafici.
e.Riformulare in modo sintetico le
informazioni selezionate da un testo
e riorganizzarle in modo personale
(liste di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle).
più significative.
TORNA ALL'INDICE
32
e. Scrivere testi di forma diversa
(avvisi, biglietti, istruzioni per l’uso,
lettere private e pubbliche, diari personali e di bordo, schede informative, relazioni su argomenti di studio,
trafiletti, articoli di cronaca, recensioni, commenti) sulla base di mo-
d.Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a:
situazione, argomento, scopo, destinatario, registro.
c.Scrivere testi dotati di coerenza e
organizzati in parti equilibrate fra
loro.
b.Scrivere testi corretti dal punto di
vista ortografico, morfosintattico,
lessicale.
b. raccogliere le idee da letture
diverse, pianificare la stesura di un
testo (narrativo, descrittivo,
espositivo,poetico,...) in forma
individuale o collettiva
c. rielaborare un testo in funzione di
uno scopo dato.
2.usa la scrittura in funzione di un
metodo di studio appropriato
a. Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione,
stesura e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per la raccolta e l’organizzazione delle idee
(liste di argomenti, mappe,
scalette); utilizzare criteri e strumenti per la revisione del testo in
vista della stesura definitiva; rispettare le convenzioni grafiche: utilizzo
dello spazio, rispetto dei margini, titolazione, impaginazione.
a. Produrre testi corretti dal punto di 1. Scrive correttamente testi di tipo
vista
diverso adeguati a situazione ,
-dei segni di punteggiatura
argomento, scopo, destinatario
-grafico
-ortografico
-morfosintattico
-lessicale
SCRIVERE
1.L'alunno produce testi di vario
genere e compie rielaborazioni
mirate a scopi diversi
SCRIVERE
SCRIVERE
SCRIVERE
TORNA ALL'INDICE
33
RIFLETTERE SULLA LINGUA
a. Riconoscere e denominare le
parti principali del discorso e gli
elementi basilari di una frase.
b. individuare e usare modi e tempi
dei verbi regolari di forma attiva
c. analizzare le parti della frase
nelle sue funzioni (predicato e
RIFLETTERE SULLA LINGUA
1.L'alunno riflette sulle strutture
basilari della lingua italiana
1. Padroneggia ed applica in
situazioni diverse le conoscenze
fondamentali relative al lessico,
alla morfologia , all'organizzazione
logico-sintattica della frase
semplice e complessa , a
connettivi testuali
RIFLETTERE SULLA LINGUA
a. Conoscere la costruzione della
frase complessa (distinguere la
principale dalle subordinate) e riconoscere i principali tipi di proposizioni subordinate (relative, temporali,
finali, causali, consecutive, ecc.).
RIFLETTERE SULLA LINGUA
i.Scrivere testi utilizzando programmi di videoscrittura e curando l’impostazione grafica e concettuale.
h.Scrivere sintesi (lineari e non lineari, ad esempio sotto forma di
schemi) di testi letti e ascoltati e saperle poi riutilizzare per i propri scopi.
g.Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione esplicita e/o di parafrasi, parti di testi prodotti da altri e
tratti da fonti diverse.
f.Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi (ad
esempio giochi linguistici, riscritture
con cambiamento del punto di
vista).
delli sperimentati.
TORNA ALL'INDICE
principali complementi)
d. conoscere i principali meccanismi
per la formazione e derivazione di
parole( parole semplici, derivate,
composte, prefissi, suffissi,.......)
e. comprendere le principali
relazioni tra le parole ( somiglianze
e differenze) sul piano dei significati
f. essere in grado di utilizzare
alcune parole e termini specifici
legati alle discipline di studio
g. saper utilizzare il dizionario in
caso di dubbio linguistico
h. riconoscere la funzione dei
principali segni interpuntivi ed
essere in grado di utilizzarli in modo
appropriato.
34
i.Applicare le conoscenze metalinguistiche per monitorare e migliorare l’uso orale e scritto della lingua.
h.Riconoscere le caratteristiche dei
principali tipi testuali (narrativi, regolativi, descrittivi, argomentativi) e dei
generi.
g.Utilizzare strumenti di consultazione (riconoscere e capire il tipo di informazioni fornite da un dizionario
per ogni voce).
f.Conoscere i principali meccanismi
di derivazione per arricchire il lessico.
e.Conoscere le principali relazioni
fra significati (sinonimia, contrarietà,
polisemia, gradazione, inclusione).
d.Riconoscere in un testo i principali
connettivi e la loro funzione.
b.Analizzare la frase complessa e
2. Utilizza le conoscenze
visualizzare i rapporti fra le singole
metalinguistiche per comprendere i proposizioni rappresentandoli ansignificati dei testi e per
che graficamente.
correggere i propri scritti
c.Saper riconoscere le relazioni tra
situazione di comunicazione, interlocutori e registri linguistici.
TORNA ALL'INDICE
Obiettivi di apprendimento al
termine della classe quinta della
scuola primaria
a. Ricavare informazioni da
documenti e fonti per la
comprensione di un fenomeno
storico,
b. rappresentare, comprendere e
confrontare i quadri storici delle
società studiate,
c. usare cronologie e carte storicogeografiche per rappresentare le
conoscenze studiate,
d. usare la cronologia storica
secondo la periodizzazione
occidentale (prima e dopo Cristo),
e. sintetizzare con schemi di vario
tipo le società studiate ,
f. ricavare e produrre informazioni
servendosi di grafici, tabelle, carte
storiche ... …
g. elaborare in modo orale e scritto
gli argomenti studiati.
Traguardi per lo sviluppo della
competenza al termine della
scuola primaria
1. Conosce elementi significativi del
passato,
2.conosce gli aspetti fondamentali
della preistoria e della storia antica,
3.si sa orientare sulla linea del
tempo per collocare un fatto o un
periodo storico,
4.conosce le più importanti civiltà
antiche e coglie le interazioni tra
gruppi umani e contesto ambientale
,
5.organizza le conoscenze relative
a diverse civiltà in base a temi
prestabiliti,
6.rielabora le conoscenze acquisite
per riferire su un tema storico,
7.comprende i testi storici proposti e
le carte geo-storiche
8.sa esporre le conoscenze storiche
acquisite operando collegamenti ,
9.riconosce le tracce storiche
presenti sul territorio e comprende
l'importanza del patrimonio artistico
e culturale .
STORIA
1. L’alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato.
2.Si informa in modo autonomo su
fatti e problemi storici.
3.Conosce i momenti fondamentali
della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali
alla formazione dello stato unitario,
alla formazione della Repubblica.
4.Conosce i processi fondamentali
della storia europea medievale, moderna e contemporanea.
5.Conosce i processi fondamentali
della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
6.Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente.
7.Conosce e apprezza aspetti del
patrimonio culturale, italiano e
dell’umanità.
8.Ha elaborato un personale metodo di studio.
9.Comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario
genere e le sa organizzare.
10.Conosce i processi fondamentali
della storia.
a.Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative,
materiali, orali, ecc.) per ricavare
conoscenze su temi definiti.
b.Formulare problemi sulla base
delle informazioni raccolte.
c.Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate.
d.Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea,
mondiale.
e.Conoscere aspetti e strutture dei
momenti storici italiani, europei e
mondiali studiati.
f.Conoscere il patrimonio culturale
collegato con i temi studiati.
g.Usare le conoscenze apprese per
comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile.
h.Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate
da fonti di informazione diverse.
Traguardi per lo sviluppo della Obiettivi di apprendimento al
competenza al termine della termine della classe terza della
scuola secondaria di primo grado scuola secondaria di primo grado
TORNA ALL'INDICE
35
36
1. Si orienta nello spazio
circostante e sulle carte
geografiche , utilizzando riferimenti
topologici, punti cardinali e
coordinate geografiche,
2. comprende che lo spazio
geografico è costituito da elementi
fisici e antropici e ne individuai
Traguardi per lo sviluppo della
competenza al termine della
scuola primaria
GEOGRAFIA
a. Orientarsi nello spazio e sulle
carte geografiche , utilizzando i
punti cardinali e altri sistemi di
riferimento,
b. diventare consapevoli dello
spazio circostante per strutturare
ed estendere in modo sempre più
preciso le proprie carte mentali,
Obiettivi di apprendimento al
termine della classe quinta della
scuola primaria
1.L’alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani.
2.Utilizza opportunamente concetti
e strumenti geografici (ad esempio:
ubicazione, localizzazione, regione,
paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico…), carte geografiche, fotografie e immagini dallo
a.Conoscere, comprendere e utilizzare per comunicare e agire nel territorio alcuni concetti- cardine delle
strutture logiche della geografia:
ubicazione, localizzazione, regione,
paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico.
b.Leggere e interpretare vari tipi di
Traguardi per lo sviluppo della
Obiettivi di apprendimento al
competenza al termine della
termine della classe terza della
scuola secondaria di primo grado scuola secondaria di primo grado
11.Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie
riflessioni.
12.Usa le conoscenze per orientarsi
nel presente, per comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo moderno
TORNA ALL'INDICE
rapporti esistenti,
3. individua, conosce , descrive e
localizza gli elementi fisici e
antropici caratterizzanti i paesaggi
con particolare attenzione a quelli
regionali e nazionali,
4. sa utilizzare il lessico geografico
specifico per esporre gli argomenti
affrontati
5. sa ricavare informazioni
geografiche da una pluralità di
fonti.
c. analizzare fatti e fenomeni locali
e globali interpretando carte
geografiche a diversa scala, carte
tematiche, grafici, immagini da
satellite,
d.localizzare sulla carta geografica
dell'Italia la posizione delle regioni
fisiche ed amministrative,
e.conoscere e descrivere gli
elementi caratterizzanti i principali
paesaggi italiani, europei e
mondiali, individuando analogie,
differenze ed elementi di
particolare valore ambientale,
f. conoscere le regioni italiane in
ogni aspetto.
spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull’ambiente che lo circonda.
3.È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici
fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Europa e del
Mondo.
4.Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte
mentali, che implementa in modo significativo attingendo all’esperienza
quotidiana e al bagaglio di conoscenze.
5.Sa aprirsi al confronto con l’altro,
attraverso la conoscenza dei diversi
contesti ambientali e socio culturali,
superando stereotipi e pregiudizi.
6.Riconosce nel paesaggio gli elementi significativi e le emergenze
storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
7.Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo sui
sistemi territoriali alle diverse scale
geografiche.
carte geografiche (da quella topografica al planisfero), utilizzando
consapevolmente punti cardinali,
scale e coordinate geografiche,
simbologia.
c.Mettere a confronto paesaggi e
sistemi territoriali lontani (anche nel
tempo) nei diversi aspetti, utilizzando carte, grafici, immagini, dati statistici, relazioni di viaggiatori, testi descrittivi, ecc.
d.Leggere carte stradali e piante,
utilizzare orari di mezzi pubblici, calcolare distanze non solo itinerarie,
ma anche economiche (costo/tempo), per muoversi in modo coerente
e consapevole.
TORNA ALL'INDICE
37
L’alunno:
1. ha capacità operative, progettuali
e manuali che utilizza in contesti esperienze-conoscenze per un approccio scientifica a fenomeni;
2. fa riferimento alla realtà e all’esperienza per dare supporto alle sue
considerazioni;
3. impara a identificare gli elementi,
gli eventi e le relazioni dei fenomeni;
4.si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza;
5. formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio-temporale e prospetta soluzioni
e interpretazioni.
OSSERVARE,
DESCRIVERE,
SPERIMENTARE
Traguardi per lo sviluppo della
competenza al termine della
scuola primaria
SCIENZE
a. Conseguire l’atteggiamento
dell’osservare, porre domande, descrivere secondo criteri scientifici.
b.Conseguire la capacità di analizzare situazioni, formulare ipotesi
prospettare soluzioni ed interpretazioni.
c.Individuare qualità e proprietà di
oggetti attraverso interazioni e
manipolazioni.
d.Osservare, porre domande, confrontare, interpretare gli elementi
della realtà circostante.
e.Acquisire familiarità con la
variabilità dei fenomeni atmosferici.
Obiettivi di apprendimento al
termine della classe quinta della
scuola primaria
1.Conosce le tecniche di
sperimentazione, di raccolta e di
analisi dati.
2.Esplicita, affronta e risolve
situazioni problematiche sia in
ambito scolastico che
nell’esperienza quotidiana.
3.Sviluppa semplici
schematizzazioni dei fatti e dei
fenomeni, applicandoli anche ad
aspetti della vita quotidiana
4.Acquisisce una visione organica
del proprio corpo come identità
giocata tra permanenza e
cambiamento, tra livelli
macroscopici e microscopici, tra
potenzialità e limiti.
5.Possiede una visione
dell’ambiente di vita, locale e
globale, come sistema dinamico di
specie viventi che interagiscono fra
loro, rispettando i vincoli che
a. Acquisire il metodo scientifico
b.osservare, descrivere, confrontare
e correlare elementi della realtà
circostante
c. usare strumenti di misura
d.descrivere semplici esperimenti
e. illustrare, anche avvalendosi di
grafici, disegni e schemi, i vari
argomenti
f.interpretare criticamente le
informazioni
g.utilizzare in modo appropriato il
linguaggio specifico
h. acquisire comportamenti
adeguati per un corretto stile di vita
(educazione alla salute,
all’ambiente, all’affettività)
Obiettivi di apprendimento al
Traguardi per lo sviluppo della
termine della classe terza della
competenza al termine della
scuola secondaria di primo grado
scuola secondaria di primo grado
TORNA ALL'INDICE
38
L’alunno:
1.Osserva e descrive le
caratteristiche fisiche degli esseri
viventi;
2. sa indicare esempi di relazioni
degli organismi viventi con il loro
ambiente;
3. ha atteggiamenti di cura e di
rispetto verso l’ambiente;
4. acquisisce corrette abitudini
alimentari per la tutela della propria
salute.
L’UOMO,
I VIVENTI
E L’AMBIENTE
a.Riconoscere i diversi elementi di
un ecosistema naturale cogliendone
le prime relazione.
b.Riconoscere la diversità dei viventi.
c.Conoscere il funzionamento degli
organi interni dell’uomo e degli altri
viventi e individuare il rapporto tra i
diversi organismi e l’ambiente.
d.Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali causate dal
susseguirsi delle stagioni
e dell’azione dell’uomo.
e.Conoscere adeguate abitudini di
comportamento per la tutela della
salute.
regolano le strutture del mondo
inorganico; comprende il ruolo della
comunità umana nel sistema, il
carattere finito delle risorse,nonché
l’ineguaglianza dell’accesso a
esse , e adotta atteggiamenti
responsabili verso i modi di vita e
l’uso delle risorse.
TORNA ALL'INDICE
39
L’alunno:
1) esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua e usa gli oggetti in base alla loro funzione, rispettando i principali principi di sicurezza;
2) realizza oggetti cooperando con i
compagni valutando il tipo di materiale in funzione dell’impiego;
3) esamina oggetti e processi in relazione con l’ambiente;
4) rileva le trasformazioni di utensili
e oggetti produttivi osservando oggetti del presente e del passato;
4)è in grado di usare le nuove
tecnologie e i linguaggi multimediali
per sviluppare il proprio lavoro in
più discipline;
5) utilizza strumenti informatici e di
comunicazione in situazioni significative di gioco
a.Individuare le funzioni di un oggetto e di una semplice macchina,
rilevandone caratteristiche e funzionamento.
b.Realizzare oggetti e processi con
disegni e modelli seguendo una
metodologia progettuale.
c.Osservare oggetti del passato, rilevare le trasformazioni e inquadrarli nelle tappe evolutive della storia.
d.Utilizzare le tecnologie della
Informazione e della
Comunicazione.
Obiettivi di apprendimento al
Traguardi per lo sviluppo della
competenza al termine della scuo- termine della classe quinta della
scuola primaria
la primaria
TECNOLOGIA
2.saper osservare, descrivere ed
analizzare, oggetti, processi,
lavorazioni e fenomeni della realtà
tecnologica;
3.saper cogliere gli elementi
significativi e mettere in relazione
cause, eventi, effetti;
4.saper sintetizzare i contenuti
attraverso schemi e grafici,
5.saper operare seguendo uno
schema prestabilito;
6.saper operare con ordine usando
gli strumenti;
7.saper elaborare e concretizzare
soluzioni a problemi posti;
8.saper applicare un metodo di
lavoro lineare,
9.saper comprendere e usare
linguaggi grafico simbolici;
10.saper utilizzare gli strumenti
specifici della materia;
11.saper riconosce e applicare le
regole basilari delle
rappresentazioni grafiche.
1.Saper riconoscere oggetti,
fenomeni e processi produttivi
utilizzando terminologia specifica,
a.Analizzare e rappresentare i
processi utilizzando strumenti,
linguaggi specifici e modelli logici in
relazione a conoscenze tecniche e
tecnologiche
b.Ricercare relazioni tra realtà
tecnologica e contesti socioambientali
c.Progettare e realizzare attraverso
esperienze operative applicando un
metodo di lavoro
d.Saper comprendere, interpretare
e applicare linguaggi graficosimbolici usando strumenti specifici
Traguardi per lo sviluppo della Obiettivi di apprendimento al
competenza al termine della termine della classe terza della
scuola secondaria di primo grado scuola secondaria di primo grado
TORNA ALL'INDICE
40
Obiettivi di apprendimento al
termine della classe quinta della
scuola primaria
a.Leggere, scrivere, confrontare
numeri interi decimali ed
eseguire le quattro operazioni
con sicurezza (a mente e per
iscritto).
2.Si muove con sicurezza nel
b.Dare stime per il risultato di una
calcolo scritto e mentale con i
operazione.
numeri naturali e decimali.
c.Conoscere il concetto di frazione
e relative applicazioni.
3.Riconosce che gli oggetti possono d.Utilizzare numeri decimali,
apparire diversi a seconda dei punti
frazioni e percentuali per
di vista.
descrivere situazioni
quotidiane.
e.Rappresentare i numeri
conosciuti sulla retta e utilizzare
scale graduate in contesti
significativi per le scienze e per la
tecnica.
L’alunno
1. sviluppa un atteggiamento
positivo rispetto alla matematica,
anche grazie a molte esperienze
concrete in contesti significativi.
NUMERI
Traguardi per lo sviluppo della
competenza al termine della
scuola primaria
MATEMATICA
1. Acquisire un atteggiamento
positivo rispetto alla matematica e ,
attraverso esperienze in contesti
significativi, comprendere come gli
strumenti matematici appresi siano
utili in molte situazioni per operare
nella realtà.
2. Descrivere e rappresentare
forme relativamente complesse,
relazioni e strutture che si trovano
in natura o che sono state create
dall’uomo.
3. Consolidare le conoscenze
teoriche acquisite e saper
argomentare, grazie ad attività
laboratoriali, alla discussione tra
pari e alla manipolazione di modelli
costruiti con i compagni.
4. Rispettare punti di vista diversi
dal proprio; saper sostenere le
proprie convinzioni, portando
esempi adeguati e accettare di
cambiare opinione riconoscendo le
conseguenze logiche di
41
f.risolvere espressioni rispettando le
regole del calcolo letterale
e. acquisire il concetto di calcolo
letterale
a.Confrontare e ordinare i numeri
reali
b.distinguere e classificare i vari tipi
di numeri reali
c.applicare le proprietà delle
operazioni nei vari insiemi numerici
d. risolvere espressioni
Traguardi per lo sviluppo della Obiettivi di apprendimento al
competenza al termine della termine della classe terza della
scuola secondaria di primo grado scuola secondaria di primo grado
TORNA ALL'INDICE
42
Affrontare i problemi utilizzando
strategie diverse rendendosi conto
che in molti casi possono
ammettere più soluzioni.
Riesce a risolvere problemi (non
Riuscire a risolvere problemi (non
necessariamente ristretti ad un
necessariamente ristretti ad un
unico ambito) mantenendo il
unico ambito) mantenendo il
controllo sia sul processo risolutivo,
controllo sia sul processo
sia sui risultati e spiegando a parole
risolutivo, sia sui risultati e
il procedimento seguito.
Affronta i problemi utilizzando
strategie diverse rendendosi conto
che in molti casi possono
ammettere più soluzioni.
PENSIERO RAZIONALE
un’argomentazione corretta.
5. Riconoscere e risolvere problemi
RELAZIONI,MISURE
di vario genere analizzando la
DATI E PREVISIONI
situazione traducendola in termini
matematici, spiegando anche in
1.Impara a leggere e ricavare
a.Imparare a leggere e ricavare
forma scritta il procedimento
informazioni da grafici, tabelle,
informazioni da grafici, tabelle,
seguito.
diagrammi.
diagrammi.
6. Confrontare procedimenti diversi
e produrre formalizzazioni che gli
2.Opera con il sistema monetario, e b.Operare con il sistema monetario, consentono di passare da un
con le unità di misura.
e con le unità di misura.
problema specifico a una classe di
problemi.
3.Usa correttamente i connettivi ( e, c.Usare correttamente i connettivi
7. Usare correttamente i
o, non, se…allora) e i quantificatori ( e,
connettivi(e, o, non, se....allora) e i
( tutti, qualcuno, nessuno) nel
o, non, se…allora) e i quantificatori quantificatori (tutti, qualcuno,
linguaggio naturale, nonché le
( tutti, qualcuno, nessuno) nel
nessuno) nel linguaggio naturale,
espressioni: è possibile, è
linguaggio naturale, nonché le
nonché le espressioni: è possibile,
probabile,è certo, è impossibile.
espressioni: è possibile, è
è probabile, è certo, è impossibile.
probabile,è certo, è impossibile.
La probabilità
a. essere in grado di calcolare la
probabilità semplice o totale di un
evento
b.essere in grado di applicare la
probabilità alle scienze sperimentali
Misure, dati e previsioni
indagini e statistiche
a.leggere e utilizzare le principali
rappresentazioni grafiche
b. interpretare i dati
c.portare a termine in modo
autonomo un’indagine statistica
ricavandone le principali
informazioni (frequenza assoluta,
relativa, percentuale, moda, media,
mediana)
d.rappresentare e leggere funzioni
matematiche e fisiche
c. operare nel piano cartesiano
ortogonale
b.risolvere semplici problemi
utilizzando equazioni di primo grado
ad un’incognita
Relazioni e funzioni
a.acquisire il concetto di identità e
di equazione
TORNA ALL'INDICE
a.Riconoscere e classificare oggetti
in base alle proprietà geometriche
c.Descrivere e classificare figure in
base a caratteristiche geometriche.
2.Descrive e classifica figure in
b.Imparare a rappresentare figure
base a caratteristiche geometriche. geometriche utilizzando gli
strumenti del disegno geometrico.
1.Impara a rappresentare figure
geometriche utilizzando gli
strumenti del disegno geometrico.
SPAZIO E FIGURE
spiegando a parole il
procedimento seguito.
e. operare con poligoni inscritti e
circoscritti
f. rappresentare oggetti e figure
tridimensionali in vario modo tramite
disegni sul piano
g. visualizzare oggetti
tridimensionali partendo da
rappresentazioni bidimensionali
h. operare con i poliedri
i. operare con poliedri composti
l. disegnare solidi di rotazione
m. operare con solidi di rotazione
generati dai vari tipi di poligoni
rotanti
n. acquisire il concetto di
equivalenza di figure solide
o. utilizzare le formule per il calcolo
dell’area laterale, totale, volume e
peso dei solidi
d. applicare leggi e teoremi noti
anche a cerchio e circonferenza
a.operare nel piano cartesiano
ortogonale con poligoni e rette
b.usare un linguaggio specifico con
un lessico adeguato al contesto
c. operare nel piano con cerchi,
circonferenze e loro parti
TORNA ALL'INDICE
43
TORNA ALL'INDICE
DIDATTICA INCLUSIVA E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Alunni diversamente abili
L’integrazione non è un processo che prevede
l’adattamento di una parte al tutto, ma in cui
ciascuno possa giovarsi del tutto per rispondere ai
suoi bisogni, per migliorare il suo livello di relazione
con la realtà circostante.
Le esigenze degli alunni disabili sono
 di tipo formativo: attraverso l’apprendimento si
sviluppano processi cognitivi sempre più evoluti;
attraverso la socializzazione si sviluppano
capacità interpersonali d’adattamento a contesti
diversi, assimilabili alla variegata forma in cui si
manifesta la comunità sociale
 specifiche per la realizzazione di sé nel contesto
socio lavorativo: attraverso l’azione laboratoriale
si acquisiscono capacità di operare seguendo
procedure, capacità organizzative, capacità di
relazione all’interno di contesti produttivi in cui
operano altri soggetti.
L’Istituto effettua attività di raccordo con le
scuole inferiori e con i familiari degli alunni in
ingresso con le quali collabora in sede di
orientamento, attraverso il referente d’Istituto, per
la definizione del progetto di massima, in base alle:
 caratteristiche individuali dell’alunno (diagnosi funzionale)
 progetto di vita personale.
Sulla base di detti elementi è possibile definire
due percorsi:
a. programmazione ministeriale
b. programmazione differenziata.
Dette programmazioni sono definite da ciascun
consiglio di classe, con la consulenza del personale
individuato per il coordinamento delle attività di
integrazione, in accordo con i familiari degli alunni
ed i medici che hanno redatto la diagnosi, dopo un
preliminare periodo di osservazione.
44
Per programmazione ministeriale si intende
quella che fa riferimento agli obiettivi previsti dai
programmi ministeriali, che sono riconosciuti come
risultati compatibili con le caratteristiche psichiche
dell’alunno (intese come l’insieme delle funzioni
che danno all’individuo autocoscienza, determinandone l’agire).
Può prevedere una modifica o una riduzione dei
contenuti affrontati, purché ciò non determini
ostacolo nel raggiungimento degli obiettivi previsti
dal curricolo, in termini di competenze terminali.
Per programmazione differenziata si intende il
percorso individuale proposto ad un alunno le cui
competenze o caratteristiche psichiche siano tali da
non consentire l’accesso ai contenuti/obiettivi
previsti dai programmi ministeriali, per parte o
tutte le discipline previste dal curricolo.
Per tutto quanto concerne la valutazione degli
alunni disabili, si fa riferimento alla O.M. 80/95.
La valutazione deve seguire i descrittori comuni
alla classe là dove la programmazione sia
ministeriale. Possono comunque essere adottati
strumenti di valutazione differenziati o equipollenti
(capaci cioè di verificare i medesimi obiettivi) ma i
criteri o le regole di valutazione devono restare
quelli della classe.
La valutazione è individualizzata totalmente
(criteri, soglie, strumenti…) là dove si faccia
riferimento alla programmazione differenziata in
quanto deve essere tale da mettere in luce i
risultati conseguiti rispetto agli obiettivi previsti dal
Piano Educativo Individualizzato (PEI). Le prove
pertanto devono essere strutturate in modo da
testare
detti
obiettivi
e
non
devono
necessariamente essere utilizzati i medesimi
strumenti in uso nella classe. I criteri di valutazione
delle prove individualizzate sono da ritenersi
parimenti individualizzati.
La valutazione, per il suo valore formativo, deve
essere comunque espressa anche per le attività
che sono svolte all’esterno della classe, in base a
quanto stabilito nel PEI, su apposita scheda
descrittiva tanto dell’attività svolta che di risultati
conseguiti.
TORNA ALL'INDICE
La frequenza alle attività della classe non può
essere preclusa a nessun alunno, ma possono
essere concordate con i medici ed i familiari delle
riduzioni dalla frequenza in classe per le attività
nelle quali sia artificiosa l’individuazione di uno
sfondo integratore, oltre che allo scopo di favorire
attività individualizzate destinate a favorire i
momenti di integrazione o finalizzate alla crescita
nelle competenze sociali/autonomie che non sono
oggetto dell’attività disciplinare.
Nel nostro Istituto Comprensivo tutti gli obiettivi
che ispirano i vari progetti confluiscono
complessivamente nel favorire l’integrazione e la
socializzazione dei ragazzi disabili, l’acquisizione di
autonomia rispetto alla gestione del sé ed il
miglioramento della sfera cognitiva secondo le
possibilità individuali.
Come infrastrutture sono presenti i bagni per
disabili, c’è attenzione all’evitare che rispetto ai
cambiamenti
annuali
si
creino
barriere
architettoniche, sono presenti due aule di cui una
dedicata alle attività individualizzate e l’altra
all’attività di rilassamento di alcuni dei nostri
ragazzi.
Per consentire un progetto di intervento
realisticamente rivolto alla massima realizzazione
possibile di ogni soggetto diversamente abile
l’Istituto Comprensivo elabora le strategie
organizzative e il coordinamento delle attività di
sostegno con espansioni progettuali ricche di
significato.
Nel corso del seguente anno scolastico si
effettueranno attività e si otterranno sussidi e
risorse da vari enti: il CRHeS di Faenza (materiali
specialistici e consulenze), i Servizi Sociali del
Comune di Faenza (servizio di assistenti fisici e/o
educatori per i progetti di integrazione, attività
motoria e piscina con fisioterapisti in
collaborazione con l’Associazione Sportiva Disabili),
il Centro Ippico Sportivo Santa Caterina di Tebano,
la Provincia, la Regione e l’ASL (per fisioterapia,
logopedia, ortofonia …), secondo le disponibilità.
45
Alunni immigrati.
Protocollo d’accoglienza
Premessa
Da alcuni anni l’inserimento di bambini
provenienti da altre culture si verifica con sempre
maggior frequenza, ponendo alla Scuola la sfida
di riuscire ad accoglierli in modo da rendere
quanto più possibile positivo il loro approccio con
l’istituzione scolastica italiana.
A tal proposito il nostro Istituto collabora con
il Centro per le famiglie e con il Servizio di
Mediazione linguistica e culturale appartenenti
ai Servizi Sociali Associati del distretto di Faenza.
Da tale collaborazione e dal confronto con le
altre realtà scolastiche del territorio, è scaturito il
Protocollo d’Accoglienza che intende presentare
una modalità di inserimento corretto e
pianificato degli studenti stranieri.
Tale Protocollo permette di definire pratiche
condivise in tema di accoglienza degli alunni
stranieri, facilitandone l’ingresso e l’adattamento
alla nuova realtà scolastica, in un clima di
accettazione della storia personale e famigliare e
di rispetto per la cultura di origine.
Accanto al Protocollo resta la tradizione di
integrazione del nostro Istituto, che, nel tempo,
ha già consolidato una serie di buone pratiche,
nel rispetto della legislazione di riferimento
(Legge n. 40 del 1998; D.P.R. 394 del 31/08/1999
e C.M. n. 24 del 1° marzo 2006).
L’individuazione della classe in cui verrà
inserito il nuovo arrivato rappresenta una
questione di primaria importanza, pertanto si
continuerà a prestare attenzione a:
- l’età anagrafica
- il grado di alfabetizzazione raggiunto in lingua
italiana
- eventuali relazioni affettive che l’alunno ha
già instaurato o può instaurare
- il numero degli alunni stranieri presenti già
nella classe e il loro grado di alfabetizzazione
- la presenza nella classe di alunni provenienti
dallo stesso paese (evitando per la
costituzione di un gruppo dominante)
TORNA ALL'INDICE
Per le materie i cui contenuti sono più discorsivi e
presentano maggiori difficoltà a livello linguistico,
nel 1° quadrimestre si potrà scrivere sulla scheda
mancano sufficienti elementi di valutazione,
spiegandone poi le motivazioni a verbale.
- gli elementi di complessità della classe
(disagio, handicap, dispersione …).
Una volta individuata la classe di
assegnazione, si sottolinea l’importanza della
prima accoglienza di ogni nuovo arrivato. Per
creare rapporti positivi coi compagni è bene
coinvolgerli nelle attività e renderli protagonisti
per trovare insieme ai docenti forme di
comunicazione
e
modi
per
facilitare
l’inserimento: l’importante è avere un
atteggiamento di disponibilità così da far sentire
da subito il nuovo alunno parte del gruppo.
Si potrà inoltre prevedere un percorso
individualizzato che contempli la temporanea
esclusione dal curriculum di alcune discipline che
presuppongono una più specifica competenza
linguistica.
Esse
potranno
essere
temporaneamente sostituite da attività di
alfabetizzazione o consolidamento linguistico. Ne
consegue che tali discipline, nel primo
quadrimestre,
non
dovranno
essere
necessariamente valutate.
Il consiglio di classe o di sezione è poi
tenuto a:
a)
individuare modalità di semplificazione o
facilitazione linguistica per ogni disciplina da
usare appena l’alunno acquisisce una minima
conoscenza dell’italiano;
Il lavoro svolto dagli alunni nei progetti di
alfabetizzazione o di sostegno linguistico diventa
parte integrante della valutazione di italiano
(intesa come materia curriculare) o anche di altre
discipline, nel caso in cui durante tale attività sia
possibile l’apprendimento di contenuti.
b)
programmare percorsi di alfabetizzazione
o consolidamento linguistico che possono essere
attuati sulla base delle risorse disponibili (docenti
con ore a disposizione, insegnanti volontari, progetti
di Istituto con finanziamenti specifici …);
Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle
discipline curriculari, essi dovranno essere
opportunamente selezionati, individuando i
nuclei tematici irrinunciabili, e semplificati in
modo da permettere almeno il raggiungimento
degli
obiettivi
minimi
previsti
dalla
programmazione.
c) prevedere la possibilità di uscita dal
gruppo classe per interventi individualizzati
o in piccolo gruppo in orario curriculare o
extracurriculare;
d)
mantenere i contatti con i docenti che
seguono l’alunno nelle attività esterne al
gruppo classe.
Nel caso che gli alunni stranieri abbiano una
buona conoscenza di una lingua comunitaria
(inglese o francese) questa, almeno in un primo
tempo, potrà essere utilizzata come lingua
veicolare per l’acquisizione dei contenuti e
l’esposizione degli stessi.
L’acquisizione e l’apprendimento dell’italiano
rappresenta una componente essenziale del
processo di integrazione: costituiscono la
condizione di base per capire ed essere capiti, per
partecipare e sentirsi parte della comunità,
scolastica e non.
Si ricorda che per tutti gli alunni, quindi anche
per gli alunni stranieri, la valutazione sommativa
non può essere la semplice media delle
misurazioni rilevate con le varie prove, ma deve
tener conto del raggiungimento di obiettivi
trasversali quali l’impegno, la partecipazione, la
progressione nell’apprendimento, la motivazione
ed eventuali condizioni di disagio. Per la
valutazione degli alunni stranieri è opportuno
rispettare i tempi di apprendimento dell’italiano
come L2.
Per quello che riguarda la valutazione, sarà cura
dei Consigli di Classe/Sezione operare affinché gli
alunni stranieri di recente immigrazione, che
hanno una conoscenza più o meno limitata della
lingua italiana e che dunque partono da una
evidente situazione di svantaggio, possano essere
valutati almeno nelle discipline pratiche e meno
legate all’uso dell’italiano, come ad esempio le
educazioni e la matematica.
46
TORNA ALL'INDICE
Il Protocollo d’accoglienza
Il protocollo d’accoglienza è uno strumento
valido per garantire delle procedure standard ed
efficaci di inserimento degli alunni stranieri. Questo
documento ha lo scopo di normare ed attivare
procedure atte al sostegno degli alunni stranieri nel
fruire del diritto allo studio conferito loro dalla
normativa vigente. Regolamenta lo svolgimento
delle routine burocratiche legate all’iscrizione a
scuola, dà strumenti per la cura del rapporto
scuola-famiglia, dà indicazioni sui tempi e sulle
modalità per l’attivazione di percorsi atti al favorire
l’apprendimento dell’Italiano L2 e lo studio nelle
diverse aree disciplinari.
Le fasi del Protocollo d’accoglienza
Durante l’incontro si fa:
 la ricostruzione del percorso biografico;
 un momento di esplicitazione e confronto sui
bisogni e sulle aspettative formative della
scuola, della famiglia e dell’alunno.
Insieme all’alunno/a neoarrivato/a, la funzione
strumentale, la coordinatrice e la mediatrice/
facilitatrice linguistico-culturale ricostruiscono le
competenze di entrata.
Avviene la somministrazione di schede ed il
colloquio per la ricostruzione delle competenze in
L1 (eventualmente in L2 per alunni che abbiano già
studiato l’italiano).
3) L’assegnazione alla classe
1) L’iscrizione
Viene individuato un addetto del personale ATA
in segreteria per l’accoglienza degli alunni stranieri.
Il collegio docenti delega la commissione per
l’assegnazione alla classe seguendo i criteri del DPR
394 del 99.
Il personale di segreteria consegna il modulo
bilingue di iscrizione. In concertazione con la
mediatrice/facilitatrice
linguistico-culturale,
fornisce le prime informazioni riguardanti la
presentazione del sistema scolastico italiano, la
presentazione dell’istituto specifico con orari,
mensa, calendario, regolamento, disposizioni USL
ed un opuscolo del Centro per le Famiglie (per
accogliere ed orientare i genitori ad inizio anno
scolastico è inoltre possibile organizzare
un’assemblea plenaria in presenza delle mediatrici/
facilitatrici).
La
segreteria
raccoglie
la
documentazione scolastica e sanitaria, segnala alla
commissione di accoglienza eventuali documenti
mancanti e l’arrivo dell’alunno. La scuola espone,
nelle diverse lingue o con immagini, le indicazioni,
gli avvisi e le informazioni sui luoghi scolastici.
Viene individuato un tutor tra gli insegnanti del
consiglio di classe (l’insegnante prevalente oppure
il coordinatore di classe) che raccoglierà tutte le
informazioni relative al percorso cognitivo e
formativo dell’alunno e che:
2) La prima conoscenza
La commissione, composta dal dirigente
scolastico, dalla funzione strumentale/referente,
dalla coordinatrice delle mediatrici, dalla
mediatrice/facilitatrice
linguistico-culturale,
prepara una traccia del primo colloquio. La
commissione convoca la famiglia per il primo
colloquio.
Viene quindi organizzato l’incontro in cui
vengono invitati i genitori con il/la figlio/a insieme
al Dirigente Scolastico, alla funzione strumentale
(referente qualora mancasse), alla coordinatrice
delle mediatrici, alla mediatrice/facilitatrice
linguistico-culturale.
47
 viene informato sugli esiti del primo
colloquio;
 presenta l’alunno/a al consiglio di classe;
 inserisce l’alunno/a in classe;
 segue
il
percorso
educativo-didattico
dell’alunno.
4) Percorsi educativi e didattici
 Eventuale stesura di un percorso didattico
individualizzato, che tenga conto della
rilevazione di entrata ed individui gli obiettivi
minimi raggiungibili da parte del consiglio di
classe con conseguente adozione di una
valutazione coerente ad essi.
 Dotazione di materiale bilingue al corpo
docenti per le comunicazioni scuola-famiglia
fornito dalla commissione (da reperire su
http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-aiservizi/Servizi-Sociali/Minori/Centro-per-leFamiglie/Mediazione-linguistico-culturale ).
 Dotazione di un pronto soccorso linguistico
bilingue alla classe sulle routine scolastiche (da
reperire su http://www.comune.faenza.ra.it/
Guida-ai-servizi/Servizi-Sociali/Minori/Centroper-le-Famiglie/Mediazione-linguisticoculturale ).
TORNA ALL'INDICE
Alunni con difficoltà specifiche di
apprendimento (D.S.A.)
 Intervento della mediatrice/facilitatrice per
un primo orientamento rispetto alle routine
scolastiche, alle pratiche, ai luoghi della scuola
ed al passaggio tra L1 e L2 programmato dalla
commissione.
I Disturbi Specifici di Apprendimento si
presentano come difficoltà specifica isolata, in un
quadro di sviluppo intellettivo normale, e con
l’esclusione di altre cause di possibile interferenza
nelle capacità di apprendimento (svantaggio socioculturale,
deficit
intellettivi,
menomazioni
sensoriali, danni neuropsicologici etc.).
 Eventuale individuazione di un compagno
tutor che segua l’alunno/a in classe (da
turnare) da parte del tutor insegnante.
 Eventuale intervento della mediatrice/
facilitatrice di sensibilizzazione in classe sui
paesi, sulla scuola di origine e di socializzazione
programmato dalla commissione.

È una disabilità specifica dell’apprendimento di
origine neurobiologica, caratterizzata dalla difficoltà
a effettuare una lettura accurata e/o fluente e da
scarse abilità nella scrittura e nella decodifica.
Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit
nella componente fonologica del linguaggio, che è
spesso inattesa in rapporto alle altre abilità
cognitive e alla garanzia di una adeguata istruzione
scolastica.
Eventuale attivazione di laboratori di italiano
L2 in uno spazio allestito in modo adeguato e
con materiali specifici (modulo intensivo a
settembre, utilizzo ore opzionali pomeridiane
durante l’anno) progettati dalla commissione.
 Eventuale
attivazione
di
laboratori
interculturali per la sensibilizzazione di tutti gli
alunni sui temi dell’uguaglianza e della
diversità.
Conseguenze secondarie possono includere i
problemi di comprensione nella lettura e una
ridotta pratica della lettura, che può impedire la
crescita del vocabolario e della conoscenza
generale.
 Eventuale attivazione di un laboratorio di
sostegno scolastico in collaborazione con il
territorio.
 Eventuali laboratori di sostegno alla
genitorialità con genitori italiani e stranieri in
relazione al lavoro degli alunni in orario
scolastico.
È possibile distinguere i DSA in:
 DISLESSIA difficoltà specifica nella lettura
In genere il bambino ha difficoltà a
riconoscere e comprendere i segni associati
alla parola.
5) Collaborazione con il territorio
La commissione, incaricata dal dirigente
scolastico, lavora per lo sviluppo di rapporti tra il
Comune di Faenza, l’AUSL e gli istituti del distretto
scolastico per l’accesso ai finanziamenti e il
coordinamento delle risorse sul territorio.
 DISGRAFIA difficoltà a livello grafo-esecutivo. Il
disturbo della scrittura riguarda la
riproduzione dei segni alfabetici e numerici
con tracciato incerto, irregolare. È una
difficoltà che investe la scrittura ma non il
contenuto.
La commissione propone, secondo le procedure
di istituto, l’attivazione di laboratori di lingua
italiana L2 extra calendario scolastico (laboratori
estivi a cura del Centro per le Famiglie).
 DISORTOGRAFIA difficoltà ortografiche.
La difficoltà riguarda l’ortografia. In genere si
riscontrano difficoltà a scrivere le parole
usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al
posto giusto e/o a rispettare le regole
ortografiche (accenti, apostrofi, forme verbali
etc.).
48
TORNA ALL'INDICE
 DISCALCULIA difficoltà nelle abilità di calcolo o
della scrittura e lettura del numero.
l’adozione di forme di verifica e valutazione
adeguate alle necessità formative degli studenti;
 la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi
sanitari;
 la sensibilizzazione al problema e la formazione
adeguata per gli insegnanti.

La dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia
possono manifestarsi tutte insieme nel bambino
(ed è il caso più frequente) oppure comparire
isolatamente. Circa il 3-4% dei ragazzi nella scuola
italiana è affetto da DSA.
Considerando che, in particolare, il soggetto
affetto da DSA ha difficoltà di automatizzazione,
che è un lettore lento e scorretto, che «resiste»
all’insegnamento e ai comuni sistemi di recupero, è
indispensabile trovare strumenti e metodologie che
affrontino tali specifiche difficoltà e che non
mortifichino le loro effettive capacità intellettuali,
né incidano sulla loro autostima.
Questo pone, di conseguenza, la necessità da
parte di tutti i soggetti coinvolti (famiglia, scuola,
servizi educativi del territorio ed enti locali, servizi
di neuropsichiatria infantile) di costruire progetti
individualizzati, che utilizzino tutte le risorse
a vantaggio del soggetto affetto da DSA,
per garantirgli un adeguato percorso di
apprendimento ed educativo, per evitare i rischi e
le gravi conseguenze dell’emarginazione scolastica.
Normativa per alunni con DSA
La Legge n. 170 del 8.10.2010, “Nuove norme in
materia di disturbi specifici di apprendimento in
ambito scolastico”, riconosce la dislessia, la
disgrafia, la disortografia e la discalculia quali
disturbi specifici di apprendimento, che si
manifestano in presenza di capacità cognitive
adeguate e in assenza di patologie neurologiche,
ma possono costituire una limitazione importante
di alcune attività della vita quotidiana e del
percorso formativo scolastico (art.1).
Le finalità che la legge intende perseguire
riguardano:
garanzia
del
diritto
all’istruzione
 la
e l’assicurazione delle pari opportunità di
sviluppo;
 la possibilità di favorire il successo scolastico
attraverso misure didattiche di supporto;
 la riduzione dei disagi emozionali e relazionali
connessi alla situazione;
49
La legge riserva alla scuola il compito di organizzare
tutte le misure didattiche ed educative di supporto
necessarie per il raggiungimento delle finalità della
legge (art. 5); gli studenti con diagnosi DSA hanno
diritto di fruire di appositi provvedimenti
dispensativi e compensativi, comprendenti
strumenti e tecnologie specifiche, dell’uso di una
didattica individualizzata e personalizzata e di
forme flessibili di lavoro scolastico.
Diventa perciò necessario individuare delle linee
guida condivise relative alle modalità di accoglienza
dell’alunno con diagnosi DSA.
Questo documento è parte integrante del POF
e si propone di:
pratiche
comuni
all’interno
 definire
dell’istituto;
 facilitare l’accoglienza, l’inserimento e un
proficuo percorso formativo degli studenti con
D.S.A.;
 accompagnare gli studenti con D.S.A. agli esami
di stato.
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO




Normativa di riferimento generale
Legge 517/77 art.2 e 7: integrazione scolastica,
individualizzazione degli interventi
Legge 59/97: autonomia scolastica
DPR 275/99 art.4: autonomia didattica
Legge 59/03: personalizzazione del percorso
scolastico
Normativa di riferimento specifica
 Nota MIUR del 5.10.04: iniziative relative alla
dislessia strumenti compensativi e dispensativi
 Nota MIUR del 5.01.2005: iniziative relative alla
dislessia, utilizzo degli strumenti dispensativi e
compensativi anche in presenza di diagnosi
TORNA ALL'INDICE
 Nota MIUR del 1.03.2005: esami di Stato
2004/2005
 Nota MIUR del 27.07.05: integrazione
scolastica
 C.M. 10.05.2007: disturbi di apprendimento
compensazione orale della lingua/e non materna
 DPR n.122 del 22.05.09: Valutazione degli
alunni con DSA
 L.R. del Veneto n.16 del 4.03.2010: Interventi a
favore
di
persone
con
disturbi
dell’apprendimento scolastico
 L. n.170 dell’8.10.2010: Nuove norme in materia
di disturbi specifici di apprendimento in ambito
scolastico
 Nota MIUR del 26.05.11: Diagnosi alunni con
DSA precedente all’entrata in vigore della L.
n.170 dell’8.10.2010
 O.M. N.42 del 6 maggio 2011(art.12 comma 8):
istruzioni e modalità organizzative per gli esami
di stato.
La legge in oggetto (n. 170 dell’8.10.2010)
è comunque in attesa dei decreti attuativi.
FASI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
1. Iscrizione, acquisizione della segnalazione
specialistica;
2. Stesura e sottoscrizione del P.D.P.;
3. Valutazione intermedia e finale;
4. Procedura da seguire in caso di sospetto di
difficoltà riferibile a DSA;
5. Indicazioni operative per l’espletamento delle
prove degli esami di stato.
Iscrizione,
acquisizione
specialistica
della
segnalazione
Comunicazioni
Soggetti
coinvolti:
Dirigente
Scolastico,
coordinatore di classe, referente D.S.A., alunno,
famiglia, segreteria didattica.
50
Iscrizione
Le pratiche d’iscrizione devono essere seguite
da un assistente amministrativo che si occupi
dell’iscrizione degli studenti con D.S.A. in modo
continuativo.
La famiglia o l’alunno stesso, se maggiorenne,
unitamente al normale modulo d’iscrizione,
consegnerà la diagnosi del medico specialista, che
verrà protocollata e allegata al fascicolo
dell’alunno.
Acquisizione della segnalazione specialistica
L’acquisizione della diagnosi, da parte
dell’istituzione scolastica, è atto fondamentale per
lo sviluppo del P.D.P. Nel rispetto dei tempi tecnici
per la stesura di tale documento, è necessario che
la famiglia o l’alunno stesso, se maggiorenne,
presenti tale documentazione al momento
dell’iscrizione o comunque entro il mese di
novembre, per poter effettuare l’integrazione alla
programmazione del C. di classe e del singolo
docente, almeno per il secondo quadrimestre.
Pertanto, le diagnosi presentate oltre tale
scadenza, verranno regolarmente protocollate e ne
verrà informato, tramite il coordinatore, il C. di
classe ma la formulazione del P.D.P. sarà effettuata
nell’anno scolastico successivo.
Comunicazioni
L’assistente amministrativo, acquisite le diagnosi
di D.S.A. al momento della normale iscrizione o in
corso d’anno, ne darà comunicazione al Dirigente
Scolastico, al coordinatore di classe e al referente
D.S.A. Il referente D.S.A. avrà cura di controllare
che esse rispettino quanto sancito dalla legge
08/10/2010, art.3 e dalle circolari MIUR (03/02/11,
04/04/11, 26/05/11). In caso contrario contatterà la
famiglia e l’alunno, se maggiorenne, per chiarimenti
e/o integrazioni.
Stesura e sottoscrizione del P.D.P.
Soggetti coinvolti: coordinatore di classe,
referente D.S.A., componenti C. di classe, famiglia,
alunno.
Quando in una classe viene inserito uno
studente con D.S.A., il referente D.S.A. e il
coordinatore di classe informano il Consiglio di
classe sull’argomento:
TORNA ALL'INDICE
1. dati relativi all’alunno;
2. descrizione del funzionamento delle abilità
strumentali;
3. caratteristiche comportamentali;
4. modalità del processo di apprendimento;
5. misure dispensative;
6. strumenti compensativi;
7. modalità di verifica e criteri di valutazione;
8. accordi con la famiglia/studente;
9. firme delle parti interessate (Dirigente
Scolastico, coordinatore di classe, docenti,
genitori, alunno (se maggiorenne).
1. fornendo adeguate informazioni sui Disturbi
Specifici di Apprendimento e/o la patologia
specifica;
2. fornendo riferimenti per reperire materiale
didattico formativo adeguato;
3. presentando le eventuali strategie didattiche
alternative (tra cui le tecnologie informatiche)
compensative.
Il coordinatore (coadiuvato dal referente DSA, se
lo ritiene opportuno), in occasione del primo C. di
classe (settembre-ottobre), mette a conoscenza
l’intero C. di classe del caso, raccoglie osservazioni
di tutti i componenti al fine di stilare
(eventualmente con l’aiuto del referente D.S.A.) il
Percorso Didattico Personalizzato (P.D.P.), del C. di
classe. Esso verrà approvato nella seduta successiva
(novembre): costituirà un allegato riservato della
programmazione e del fascicolo personale
dell’alunno.
Valutazione intermedia e finale
Soggetti coinvolti: coordinatore, componenti
C. di classe, referente DSA.
Nel corso dell’attuazione del protocollo il P.D.P.
sarà oggetto di verifiche intermedie e finali come
prevede la legge (art. 3 comma 2: “per gli studenti
che, nonostante adeguate attività di recupero
didattico mirato, presentano persistenti difficoltà,
la scuola trasmette apposita comunicazione alla
famiglia”).
In relazione al P.D.P. del C. di classe ogni singolo
docente stilerà il P.D.P. relativo alla propria
disciplina, nel quale avrà cura di specificare
eventuali approfondimenti e/o integrazioni in
merito a obiettivi, misure dispensative e strumenti
compensativi e lo allegherà al proprio piano di
lavoro presentato per l’intera classe.
In particolare alla pagella del primo
quadrimestre e alla pagella del secondo
quadrimestre verranno allegate comunicazioni che
evidenzino le eventuali “difficoltà persistenti”.
Il P.D.P. del C. di classe, una volta redatto, va
presentato dal coordinatore di classe alla famiglia
(e all’alunno, se maggiorenne) per la condivisione e
accettazione. In tale sede potranno essere
apportate eventuali ultime modifiche e dopo sarà
sottoscritto dalla famiglia (e dell’alunno, se
maggiorenne). Il coordinatore di classe lo farà poi
controfirmare da tutti i componenti il C. di classe e
dal Dirigente Scolastico, rendendolo così esecutivo.
Procedura da seguire in caso di sospetto
di difficoltà riferibile a DSA
Soggetti coinvolti: componenti C. di classe,
coordinatore di classe, referente DSA, famiglia,
alunno.
Nel caso in cui un docente abbia il dubbio che un
suo alunno possa essere affetto da DSA, segnala il
caso al coordinatore di classe (che potrà avvalersi
della consulenza del referente D.S.A.), il quale, con
discrezione, sentirà lo studente e successivamente
ne convocherà i genitori, invitandoli a recarsi
presso gli enti preposti (art. 3, comma 1 della legge
170) per una eventuale diagnosi del disturbo
rilevato.
Nel caso di acquisizione della diagnosi ad anno
scolastico avviato il coordinatore convocherà un C.
di classe straordinario e seguirà la procedura sopra
illustrata.
Il P.D.P. del C. di classe e del singolo docente
verrà stilato seguendo i modelli predisposti e
reperibili sul sito della scuola; esso deve contenere
e sviluppare i seguenti punti:
51
TORNA ALL'INDICE
Indicazioni operative per l’espletamento delle
prove degli esami di stato
Soggetti coinvolti: componenti C. di classe,
coordinatore di classe, componenti della
commissione d’esame.
Nel documento del Consiglio di Classe di maggio
il coordinatore si farà carico di controllare che ogni
singolo docente abbia specificato:

tutte le informazioni sugli strumenti
compensativi
e
dispensativi,
con
riferimento alle verifiche, ai tempi e al
sistema valutativo utilizzati in corso
d’anno;
le modalità, i tempi e i sistemi valutativi
per le prove d’esame;
 le simulazioni delle prove d’esame.
La Commissione d’esame per la predisposizione
della terza prova scritta e per le altre due prove
prenderà in considerazione:
Ciò spiega come “l’accoglienza” non si limita
solo al momento di accesso al nuovo ordine di
scuola, ma si articola in diverse azioni che
garantiscono il successo scolastico:
 attenzione alla
interpersonali;
qualità
delle
relazioni
 creazione di un clima sociale positivo;
 individualizzazione dell’apprendimento;
 flessibilità dell’ organizzazione didattica.
Per gli alunni in difficoltà, all’interno di ogni
classe,
vengono
intraprese
azioni
di
individualizzazione e di recupero.

 tempi più lunghi;
 utilizzo di strumenti informatici, se utilizzati in
corso d’anno;
 possibilità di avvalersi di un insegnante
membro della commissione per la lettura dei
testi delle prove scritte.
Per quanto riguarda la lingua straniera, in attesa
delle ordinanze applicative della legge, rimane
valida la norma di cui alla n. 4674 del 10.05.2007,
secondo la quale non è possibile dispensare gli
alunni dalla prova scritta in lingua straniera; le
difficoltà dovranno essere compensate mediante
l’assegnazione di tempi più estesi, l’utilizzo di
alcune tecnologie informatiche, valutazioni più
attente al contenuto che alla forma, l’integrazione
orale della prova scritta.
Il successo formativo degli alunni
La nostra Scuola mira a garantire una condizione
di “agio” che permetta a ciascun alunno di sentirsi
accettato, valorizzato e stimolato nello sviluppo
delle proprie peculiari potenzialità.
52
Accoglienza e didattica orientativa
I Progetti verticali di Continuità e Orientamento
coinvolgono docenti, genitori ed alunni in un
processo formativo che investe una parte
essenziale dell’azione educativa, volta alla crescita
dei ragazzi in una fase evolutiva complessa, nella
quale il giovane si realizza come persona
imparando a stare bene con se stesso e con gli altri.
Si aspira, quindi, a creare un contenitore nel
quale convergano vari percorsi integrati
(Educazione alla Convivenza Civile, Educazione alla
Salute, all’Ambiente, all’Affettività, ecc.) nonché la
stessa didattica, che deve essere necessariamente
orientativa per essere formativa in senso globale.
Dopo anni di esperienze e di confronto
sulle strategie didattiche e sul sistema di
valutazione nell’ottica della continuità educativa,
l’Istituto “Europa” ha elaborato un piano
strumentale adatto a promuovere scelte razionali
nelle aree che riguardano l’apprendimento degli
alunni ed il metodo di lavoro dei docenti.
Questo processo ha portato, attraverso il confronto
di metodi e strumenti di valutazione delle scuole,
all’individuazione di aspetti omogenei per
l’elaborazione di un protocollo comune per la
continuità.
TORNA ALL'INDICE
Nelle classi ponte (anni iniziali e finali delle varie
scuole) vengono attuati Progetti Continuità
appositamente strutturati ed elaborati dagli
insegnanti dei tre ordini scolastici.
I Consigli di Classe inseriscono organicamente
nei curricoli di studio attività specifiche con lo
scopo di valorizzare il ruolo della didattica
orientativa.
I progetti prevedono: attività comuni fra i
bambini, visite guidate nei plessi, colloqui tra gli
insegnanti dei tre ordini di scuola.
L’obiettivo principale è quello di favorire la
conoscenza, il rispetto e la valorizzazione di sé e
degli altri.
Nella Scuola dell’Infanzia particolare importanza
assume il momento del primo inserimento, in vista
di una convivenza basata sulla cooperazione, lo
scambio e l’accettazione produttiva delle diverse
agenzie educative: scuola e famiglia; l’accoglienza è
valore di crescita in un rapporto di integrazione e
continuità evolutiva allo scopo di sostenere il
sorgere e lo sviluppo di un rapporto di
collaborazione, rispetto reciproco e fiducia.
Per realizzare questo ingresso nella comunità
scolastica nel modo più sereno per la crescita dei
bambini, si auspica un’accoglienza concordata
anticipatamente con la famiglia e la scuola, per
accordarsi sui modi e sui tempi corrispondenti alle
diverse esigenze di chi è accolto.
Anche nella Scuola Primaria è fondamentale
accogliere tutti i contenuti di esperienze di cui ogni
alunno è portatore per contribuire alla formazione
di un costume di reciproca comprensione e
rispetto.
Tenuto conto che gli alunni provengono da
situazioni ed organizzazioni didattiche differenti,
presentano tempi di attenzione diversi, faticano ad
adattarsi ai nuovi ritmi scolastici, durante i primi
tempi di scuola la giornata verrà strutturata in
modo da dedicare tempo all’imparare a conoscersi,
a parlarsi, a comunicare, a vivere serenamente
nell’ambiente scolastico, anche attraverso specifici
giochi o altre attività.
Anche nella Scuola secondaria di I grado il
primo periodo è dedicato ad attività miranti alla
conoscenza reciproca e alla costituzione
dell’identità di gruppo.
Il Piano di Orientamento, invece, raccoglie un
insieme di attività che mirano a potenziare negli
studenti le capacità di conoscere se stessi,
l’ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e
socio-economici, le offerte formative.
53
Si cercherà di:
 dare ai ragazzi messaggi formativi sulla propria
realtà (fatta di attitudini, capacità, atteggiamenti
e interessi) sulla sua definizione e comunicazione;
 far sentire i giovani “soggetti” della propria
vita;
 stimolare in loro il senso di responsabilità e
la capacità di scegliere in modo consapevole;
 far vivere le differenze come valore di
arricchimento;
 essere informati sui possibili percorsi di studio
futuri, finalizzati ad identificare i propri punti di
forza e di debolezza;
 conoscere la fruibilità del Territorio e le sue
opportunità di collocazione professionale.
Il processo di crescita degli alunni deve avvenire
in un clima sereno e stimolante in cui i messaggi
educativi possano convergere con quelli della
famiglia per non provocare “disorientamento”. È
indispensabile, quindi, che i genitori – primi
educatori dei nostri allievi – condividano le scelte
educative fatte dal Collegio dei Docenti e inserite
nel P.O.F. d’Istituto.
TORNA ALL'INDICE
54
TORNA ALL'INDICE
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ
Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013
a.s. 2014-2015
In questo programma di attuazione sono riportate le opzioni e le variabili significative che
orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività della nostra
Istituzione Scolastica in modo trasversale verticale ed interdisciplinare, attraverso il supporto di
personale sempre più qualificato e risorse disponibili interne alla scuola e fundraising.
1) LA NOZIONE DI INCLUSIONE
Il nostro istituto porta avanti da anni progetti di inclusività e supporto agli alunni in svantaggio,
sia questo di natura socio-culturale, fisico, linguistico o necessità di apprendimento alternative.
“Inclusione” si distingue da “integrazione” per il suo grado ed i contesti di diffusione.
Integrazione: consiste nell’ingresso in un dato contesto di una persona esterna con un deficit,
rispetto al contesto stesso, e il successo del suo inserimento è ottenuto grazie a interventi sulla
persona medesima.
Inclusione: si ha quando la disabilità non appartiene alla persona, ma agli ostacoli di strutturazione
sociale e alle barriere presenti in essa, per cui la partecipazione e l’esigibilità dei diritti non sono un
problema della disabilità, ma della struttura sociale.
L’inclusione interviene sia sul contesto e che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica
l’abbattimento di quelli che nell’“INDEX FOR INCLUSION” di Tony Booth and Mel Ainscow vengono
chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”.
Questa condizione esige che l’intera “piattaforma della cittadinanza” sia programmaticamente
aperta e agibile da tutti.
Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in
partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo
divenire; un processo “di cambiamento”.
Il riferimento tendenziale per questo processo è il sopra citato “INDEX FOR INCLUSION”.
2) IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
Il BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) introdotto prima dall’INVALSI poi dalla Direttiva del
27/12/2012 e dalla CM 8/2013 si configura come categoria generale comprensiva di tutte le
condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri
dell’inclusività:
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e materiali.
55
TORNA ALL'INDICE
L’espressione “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità
potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse vengano
compresi servizi di aiuto alla persona, abbattimento e superamento di barriere di varia natura ecc..
3) LA FORMALIZZAZIONE DEI BES
Quando c’è un alunno con BES nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare”
(in Inglese “know-how”); per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie
tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di
successo.
Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il
primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disabilità.
4) LA SITUAZIONE ATTUALE NELL’I.C. EUROPA
Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nell’Istituto è sintetizzato nelle tabelle
che seguono:
SCUOLA DELL’INFANZIA
PANDA – ARCOBALENO
SEZIONE 3 ANNI SEZIONE 4 ANNI SEZIONE 5 ANNI
alunni con disabilità
N°2
N°1
N°3
alunni con difficoltà di
linguaggio
N°1 (necessita di
logopedista)
N°…1 (necessita di
logopedista)
N°9
N°1
(difficoltà nell’orientarsi
nello spazio)
N°1
(bilingue alfabetizzati:
arabo, spagnolo, albanese,
moldavo, francese,
tedesco, portoghese)
N°1
N°1
N° 2
N°12
N°12
(uno non si esprime molto
bene in italiano, gli latri
sono solo bilingue
alfabetizzati)
N°1
N°1
N°3
alunni con difficoltà delle
abilità non verbali
alunni con difficoltà della
coordinazione motoria
alunni stranieri non
alfabetizzati e bilingui
alunni con disagio socioculturale più rom
alunni con disagio
affettivo-relazionale
alunni che assumono
farmaci salvavita
quotidianamente
N°1
56
TORNA ALL'INDICE
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA PRIMARIA GULLI
alunni con disabilità
Classe I
Classe II
Classe III
Classe IV
Classe V
1
1
1
1
2
certificata
alunni con DSA
2
alunni con difficoltà del
3
linguaggio
alunni con difficoltà di
1
1
apprendimento
(memorizzazione,
attenzione, ...)
alunni con difficoltà nelle
abilità non verbali
alunni con difficoltà
spaziali e di coordinazione
motoria
alunni stranieri non
2
4
3
2
1
1
1
1
1
2
1
alfabetizzati e bilingui
alunni con disagio socio
2
culturale (+ rom)
alunni con disagio
1
1
affettivo relazionale
alunni che assumono
1
quotidianamente farmaci
salvavita
57
TORNA ALL'INDICE
SCUOLA PRIMARIA DON MILANI
alunni con disabilità
certificata
Classe I
Classe II
Classe III
Classe IV
Classe V
1
2
3
6
4
1
4
8
9
6
4
4
1
4
2
2
4
2
alunni con DSA
alunni con difficoltà
del linguaggio
alunni con difficoltà
nelle abilità non
verbali
alunni con difficoltà
nelle coordinazione
motoria
alunni stranieri non
alfabetizzati e bilingui
1
alunni con disagio
socio culturale (+
rom)
alunni con disagio
affettivo relazionale
1
1
2
1
1
2
1
2
1
4
1
alunni che assumono
quotidianamente
farmaci salvavita
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO EUROPA
Alunni con disabilità
certificata
Alunni con DSA
Alunni stranieri non
alfabetizzati
Alunni con disagio
socio-culturale
Alunni con disagio
affettivi-relazionale
Classe I
Classe II
Classe III
1
1
4
4
6
8
1
1
2
4
58
2
TORNA ALL'INDICE
Quadro globale rilevazione BES
N°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art.3, commi 1 e 3)
Minorati vista
Minorati udito
2
Psicofisici
30
ADHD
DOP
Borderline cognitivo
2. disturbi evolutivi specifici
DSA
39
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio – culturale
8
Linguistico
4
Disagio comportamentale – relazionale
5
N° PEI redatti dai GLHO
32
5) PUNTI DI CRITICITÀ E PUNTI DI FORZA
L’inclusione non è uno status ma un processo che riscontra punti di criticità e punti di forza.
Possibili punti di criticità:
 ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità e difficoltà di
apprendimento;
 presenza di alunni stranieri non alfabetizzati che si iscrivono in corso d’anno;
 ridotte forme di sussidio da parte dei servizi sociali del comune di Faenza a favore delle
famiglie con gravi problemi socio-economici;
 ridotto numero di docenti preparati per l’impiego di tecnologie digitali utili quali strumenti
compensativi;
59
TORNA ALL'INDICE
 situazioni di tensione possibile fra i genitori e i bambini delle classi frequentate da alunni
con BES che esprimono comportamenti disturbanti e/o a rischio;
 difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti provenienti da altri istituti, dalla
documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per
l’anno scolastico successivo.
Possibili punti di forza:
 presenza di un docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL responsabile
dell’area dell’inclusione;
 sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi;
 Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
 classi con LIM;
 assistenti di 1° livello ex art. 13, comma 3 L. 104/1992 in numero sufficiente e disponibili;
 docenti formati per gestione di alunni con difficoltà di apprendimento;
 presenza nella scuola di pc portatili con software compensativo specifico;
 presenza a Faenza del CDH e di numerose risorse per i bambini;
 stretta collaborazione con gli specialisti dell'ASL (PSICOLOGI, NEUROPSCHIATRA,
LOGOPEDISTA...);
 presenza di materiali multimediali e di facile consumo all'interno delle scuole;
 collaborazione con la Fondazione La cassa di Ravenna.
 Collaborazione con Conad
6) OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI PER IL PROSSIMO ANNO
PER TUTTI I PLESSI I.C. “EUROPA”
Risorse, metodologie e strategie didattiche, strumenti
 Apprendimento cooperativo: sviluppa forme di cooperazione e di rispetto reciproco tra gli allievi
e veicola le conoscenze/abilità/competenze
 Tutoring
 Didattica laboratoriale: favorisce la centralità del ragazzo, realizza la sintesi tra il sapere e fare,
sperimentando in situazione
 Procedere dal modello fisso e dal semplice al complesso per facilitare nell’alunno l’esecuzione
delle consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti
 Sostenere la motivazione all’apprendere e la fiducia nelle proprie capacità
 Didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo di più canali percettivi per incrementare
l’apprendimento tenendo conto de9i diversi stili di ognuno.
 Tecnologie multimediali: utilizzo delle LIM per accedere alle informazioni e favorire l’interazione
visiva di testi o esercizi e costruzione di testi collettivi; organizzazione di unità di lavoro
informatizzate con possibilità di personalizzarle per il gruppo classe e utilizzarle in modo
flessibile; facilitare l’interazione lasciando spazio alla creatività degli studenti, affinché realizzino
ricerche multimediali in modo autonomo, favorendo un apprendimento costruttivo ed
esplorativo
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
 Prevedere metodologie d’insegnamento (percorsi metacognitivi, …) e materiale didattico (anche
60
TORNA ALL'INDICE
le schede del metodo Feuerstein) calibrato alle effettive potenzialità (punti di forza) dell’alunno
in modo da favorire la sua inclusività e contemporaneamente quella della classe. Promuovere
l’apprendimento per piccoli gruppi per favorire la cooperazione tra pari (peer education,
cooperative learning).
 Cura degli spazi interni ed esterni (disposizione banchi, arredi giardino, …).
 Consulenze con specialisti ASL per una didattica sempre più inclusiva.
 Semplificare la burocrazia scolastica per condurre attività inclusive.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
 Formazione obbligatoria con corsi che diano agli insegnanti veri spunti e strumenti da utilizzare
nelle attività scolastiche quotidiane (giochi cooperativi, strategie di educazione all’affettività, …).
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
 Verificare e valutare gli obiettivi raggiunti dal singolo alunno considerando le abilità in ingresso e
le conquiste ottenute in itinere e finali.
 Adottare sistemi di valutazione programmati e con griglie condivise in modo verticale ed
orizzontale.
Organizzazione delle attività educative
 A classi aperte.
 Per piccoli gruppi (omogenei ed eterogenei).
 Per progetti.
 Maggiore raccordo attraverso incontri programmati.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano
l’organizzazione delle attività educative
 Il ruolo delle famiglie è di partecipazione e di condivisione del percorso di inclusione previsto
insieme alla scuola.
 È importante il coinvolgimento dei servizi sociali e sanitari e delle associazioni di tipo educativo di
cui gli alunni usufruiscono (sport, laboratori musicali,centri educativi …)
 Possibilità di strutturare percorsi formativi e sportivi con enti territoriali.
 Facilitare le comunicazioni con le famiglie con diversità socio linguistiche
1. http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Servizi-Sociali/Minori-e-Centro-per-leFamiglie/Centro-per-le-Famiglie/Mediazione-linguistico-culturale
2. http://www.circolodidatticopm.gov.it/index.php?option=com_content&view=article&id=50&Ite
mid=56
Valorizzazione delle risorse esistenti
 Valorizzare la risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per
mezzo del tutoraggio tra pari.
 Valorizzare gli spazi, le strutture, i materiali e la presenza vicina di un altro ordine di scuola per
lavorare sulla continuità, sull’inclusione.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
 Acquisizione di software didattico free.
 Acquisizione di materiale specifico per l’inclusione.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico e la continuità
tra i diversi ordini di scuola
 Incremento degli incontri tra insegnanti di tutti gli ambiti disciplinari per promuovere una vera
continuità tra diversi ordini di scuola.
 Sviluppo di un percorso di continuità con valutazione e attività programmate.
61
TORNA ALL'INDICE
ALLEGATO 1
SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DELL’ALUNNO
SCUOLA DELL’INFANZIA PANDA - ARCOBALENO
Completare o crocettare negli appositi spazi:
Area funzionale
Condizioni fisiche difficili (malattie acute, lesioni, fragilità, anomalie del
corpo):*
corporea
e cognitiva
* specificare quali
Area
Mancanza di autonomia nel movimento e nell’uso del proprio
corpo
Difficoltà nell’uso di oggetti personali e di materiali scolastici*
Mancanza di autonomia negli spazi esterni alla scuola
Necessità di tempi lunghi
Difficoltà nella pianificazione delle azioni
Difficoltà di attenzione
Difficoltà di memorizzazione
Difficoltà nell’applicare conoscenze
Difficoltà di autoregolazione, autocontrollo
Problemi comportamentali *
affettivo – relazionale
Problemi emozionali*
Difficoltà nella relazione con i compagni
Difficoltà nella relazione con gli insegnanti
Difficoltà nella relazione con gli adulti
*specificare quali
Fattori del contesto
familiare, scolastico
ed extrascolastico
Famiglia problematica*
Pregiudizi ed ostilità culturali*
Difficoltà socio-economiche
Ambienti deprivati/devianti
Scarsità di servizi cui la famiglia possa fare ricorso*
*specificare quali
Punti di forza
dell’alunno
Punti di forza
del gruppo classe
Giochi preferiti:
Attività in cui riesce:
Hobbies, passioni, attività extrascolastiche:
Presenza di un compagno
o un gruppo di compagni
di riferimento
62
Per le attività scolastiche
Per il gioco
TORNA ALL'INDICE
Punti di forza
del team degli
insegnanti
Esperienze/competenze di uno o più insegnanti in campi anche non
strettamente scolastici:
Punti di forza
dei genitori
Presenza di un genitore che svolge attività di ………
Presenza di un gruppo di genitori disponibili a ………
Altre figure educative
di riferimento
ALLEGATO 2
SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DELL’ALUNNO
SCUOLA PRIMARIA DON MILANI – GULLI
SCUOLA MEDIA EUROPA
Completare o crocettare negli appositi spazi:
Area funzionale
Condizioni fisiche difficili (malattie acute, lesioni, fragilità, anomalie del corpo):*
corporea
e cognitiva
*specificare quali
Area
Mancanza di autonomia nel movimento e nell’uso del proprio corpo
Difficoltà nell’uso di oggetti personali e di materiali scolastici*
Mancanza di autonomia negli spazi esterni alla scuola
Necessità di tempi lunghi
Difficoltà nella pianificazione delle azioni
Difficoltà di attenzione
Difficoltà di memorizzazione
Difficoltà specifiche di apprendimento:
lettura  scrittura  calcolo  grafia  ricezione  espressione 
Difficoltà nell’applicare conoscenze
Difficoltà di autoregolazione, autocontrollo
Problemi comportamentali*
affettivo – relazionale
Problemi emozionali*
*specificare quali
Fattori del contesto
familiare, scolastico
ed extrascolastico
Scarsa autostima
Scarsa motivazione
Difficoltà nella relazione con i compagni
Difficoltà nella relazione con gli insegnanti
Difficoltà nella relazione con gli adulti
Famiglia problematica*
Pregiudizi ed ostilità culturali*
Difficoltà socio-economiche
Ambienti deprivati/devianti
63
TORNA ALL'INDICE
Scarsità di servizi cui la famiglia possa fare ricorso*
*specificare quali
Punti di forza
dell’alunno
Discipline preferite:
Discipline in cui riesce:
Attività preferite:
Attività in cui riesce:
Hobbies, passioni, attività extrascolastiche:
Punti di forza
del gruppo classe
Punti di forza
del team degli
insegnanti
Punti di forza
dei genitori
Presenza di un compagno
o un gruppo di compagni
di riferimento
Per le attività disciplinari
Per il gioco
Per le attività extrascolastiche
Esperienze/competenze di uno o più insegnanti in campi anche non
strettamente scolastici:
Presenza di un genitore che svolge attività di ………
Presenza di un gruppo di genitori disponibili a ………
Altre figure educative
di riferimento
PROTOCOLLO PER IL PERCORSO DI COLLABORAZIONE CON I GENITORI
1. analisi della situazione personale del bambino (relazionalità, comportamento, emotività…)
2. osservazione dell'andamento didattico nei vari ambiti disciplinari
con griglia appositamente predisposta
3. individuazione delle aree critiche
4. descrizione dei punti di forza del bambino
5. stesura di un piano didattico personalizzato che parta dai suoi punti di forza
6. convocazione a scuola dei genitori (entrambi...) con il team ed eventualmente un referente bes
7. colloquio con i genitori ascoltando le loro osservazioni sul bambino e presentando quelle dei
docenti
8. condividere eventuali percorsi già attivati con i servizi sociali/ASL e riflettere sulle strategie più
opportune
9. condividere buone prassi già attivate
10. assunzione di responsabilità da parte dei genitori riguardo le necessità del bambino per la sua
maturazione personale e negli apprendimenti
11 condividere criteri educativi con la famiglia predisponendo un elenco di step periodici che deve
raggiungere a casa e a scuola da verificare in itinere
12. valutare i miglioramenti e decidere strategie comuni per il bene del bambino
13. verbalizzare con firma i colloqui.
64
65
-ASCOLTO E COSTRUZIONE
DI RITMI SONORI,
ATTIVITÀ DI
RILASSAMENTO.
-ATTIVITÀ DI MOVIMENTO
E DANZA,
-RIPRODUZIONE DI UN
SUONO CON CODICI
SIMBOLICI,
-ASCOLTO DI VARI GENERI
MUSICALI, GIOCHI RITMICI
CON STRUMENTI
MUSICALI(DI VARIO TIPO E
PROVENIENZA,CON
MATERIALE RECUPERO),
MUSICA
TRASVERSALI LEGATE AI
VARI PROGETTI E AI CAMPI
DI ESPERIENZA
ATTIVITA'
DRAMMATIZZAZIONE
-SPERIMENTAZIONE E
CONSUMO DI SEMPLICI
RICETTE
-ATTIVITÀ SENSORIALI
LEGATE AI CIBI;
ALIMENTAZIONE
- manipolative
- la capacità di attenzione
- la capacità di memorizzazione
- gestione di problemi comportamentali
-gestione di problemi emozionali
- facilitare le relazioni con i compagni e adulti
- abilità di comprensione e produzione linguistica
-facilitare l’esecuzione di una consegna
-migliorare le abilità fini-motorie e la coordinazione
generale
-RACCONTI DI STORIE;
-CANTI E FILASTROCCHE; GIOCHI CON LE PAROLE IN
VARIE LINGUE;
-ATTIVITÀ DI POTENZIAMENTO
DEL LINGUAGGIO;
-BIBLIOTECA INTERNA PER
ATTIVITÀ DI PRESTITO
LIBRARIO
ATTIVITA’
-LETTURA DI OPERE D’ARTE;
-IMPIEGO DI DIFFERENTI
TECNICHE ESPRESSIVE;
-ATTIVITÀ DI SVILUPPO
DELL’IMMAGINAZIONE E
DELLA CREATIVITÀ;
-LABORATORI DI CERAMICA
GRAFICA
-USO DI MATERIALI STRUTTURATI E NON;
-DIVERSE ATTIVITÀ PER IDENTIFICARE,
SCEGLIERE, CLASSIFICARE, ORDINARE,
CONTARE E CERCARE SOLUZIONI;
-GIOCHI MATEMATICI;
-COSTRUZIONE E MANIPOLAZIONE DI
MODELLI GEOMETRICI
ATTIVITA'
LOGICO-MATEMATICA
-USO DELLA LIM PER CONOSCERE E
IDENTIFICARE LUOGHI NOTI E NON;
-RACCOLTA DIFFERENZIATA ALL’INTERNO
DELLA SCUOLA;
-ATTIVITÀ LEGATE ALL’ORTO E AL
RISPETTO DELLA NATURA;
-ATTIVITÀ LEGATE AL RISPETTO
ENERGETICO E ALLA SALVAGUARDIA
DELL’AMBIENTE
LINGUISTICA
ATTIVITA’
-PERCORSI MISTI OBLIQUI;
-GIOCHI DI RUOLO SIMBOLICO CHE
PREVEDONO IL MOVIMENTO;
-LIBERA ESPRESSIONE CORPOREA E
-LIBERAZIONE EMOTIVA;
-GIOCHI DI COORDINAZIONE
MOTORIA E ORIENTAMENTO
SPAZIALE
AMBIENTE
ROUTINE GIORNALIERE
- circle time
- calendari tematici
--canzoni mimate
- ascolto di storie
Per lo sviluppo di competenze
proprie attaverso
ATTIVITA'
MOTORIA
- espressive
- logiche
- motorie
- artistico-culturali
- linguistiche
- ambientali
- agro-alimentari
Attraverso attività/esperienze :
Per sviluppare e/o rinforzare :
Mappa dei laboratori facilitanti l'inclusione
SCUOLA INFANZIA
ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA
TORNA ALL'INDICE
MUSICA
-DOCUMENTAZIONE
DELL'ESPERIENZA
-RACCOLTA DEI PRODOTTI
-CONOSCENZA ED USO DELLO
STRUMENTARIO ORFF
-SEMPLICI RITMI IN GRUPPO
-CANTO CORALE
ATTIVITA'
66
-PIANIFICAZIONE DEL
LAVORO
-PREPARAZIONE DEL
TERRENO
-SEMINA DI ORTAGGI/FIORI
-CURA E PULIZIA
ORTO
Per lo sviluppo di
competenze proprie di una
disciplina , ma trasferibili in
altri ambiti e in grado di
generare conoscenze in
senso più ampio
DRAMMATIZZAZIONI
-SCENEGGIATURE BREVI PER
FESTE PARTICOLARI
ATTIVITA'
- SEMPLICI
TEATRO
-RACCOLTA/ACQUISTO
DEGLI INGREDIENTI
-PIANIFICAZIONE DELLA
PROCEDURA
-ESECUZIONE
DOCUMENTAZIONE
ATTIVITA'
-SCELTA DELLA RICETTA
CUCINA
-SVILUPPARE LE POTENZIALITA'
COGNITIVE
-SVILUPPARE LA VERBALIZZAZIONE
E L'INSIGHT
-SVILUPPARE LE FUNZIONI
COGNITIVE CARENTI
-SVILUPPARE OPERAZIONI
METACOGNITIVE
CON L'USO DI MATERIALI SPECIFCI
-CONOSCENZA ED USO DEGLI
STRUMENTI DI BASE
-COSTRUZIONE DI FIGURE
GEOMETRICHE PIANE
-LORO SCOMPOSIZIONE PER I
CONCETTI DI PERIMETRO, AREA,
ALTEZZA, MEDIANA,...
-COSTRUZIONE ED USO DEL
TANGRAM
GEOMETRIA
-CONOSCENZA DEL FUNZIONAMENTO
-CONOSCENZA DEL PROGRAMMA DI
VIDEOSCRITTURA
-UTILIZZO DI SOFTWARE PER IL
POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
MANIPOLAZIONE DI MATERIALI
VARI
-UTILIZZO DI TECNICHE ARTISTICHE
DI DI TIPO DIVERSO
-PRODUZIONE DI ELABORATI
METODO FEUERSTEIN
ATTIVITA’
- CONOSCENZA DELLE PARTI DEI PC
INFORMATICA
Attraverso attività/esperienze :
-manipolatorie
-espressive
-inventive
-osservative
-logiche
-che si svolgono
per piccoli gruppi/ con la classe intera
-ciclicamente
ATTIVITA'
- OSSERVAZIONE DI OPERE D'ARTE
GRAFICA
Per sviluppare e/o rinforzare :
-la capacità di ascolto
-il rispetto delle regole
-la capacità di pianificare
-la capacità di formulare ipotesi e verificarle
-la cura nell'esecuzione
-il rispetto die tempi
-l'autonomia
-l’autostima
-le competenze disciplinari
Mappa dei laboratori facilitanti l'inclusione
SCUOLA PRIMARIA DON MILANI
ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA
TORNA ALL'INDICE
Per sviluppare e/o rinforzare :
- la capacità di essere adeguati ai diversi contesti (regole)
- la capacità di problem-solving
- la cura nell'esecuzione
- il rispetto dei tempi
- l’ascolto
- l'autonomia
- l’autostima
- le competenze disciplinari
Per vivere e sperimentare la realtà da differenti punti di vista,
dare alle idee e ai percorsi di crescita cammini differenti
con prospettive comuni: inclusivo è vivere la propria realtà,
la propria esperienza e condividerne i valori e i risultati per
un progetto comune. Includere vuol dire esaltare le
originalità, le passioni e gli interessi personali per trovare
un’armonia collettiva, per consolidare un bene comune.
67
- sviluppare le potenzialità cognitive
- sviluppare la verbalizzazione e
l’insight
- sviluppare le funzioni cognitive
carenti
- sviluppare operazioni metacognitive
con l’uso di materiali specifici
METODO FEUERSTEIN
- il ritmo corporeo
- il ritmo vocale
- il ritmo strumentale
- canto corale
- conoscenza ed uso di alcuni
strumenti (es. il flauto)
MUSICA
- conoscenza dei linguaggi
comunicativi e uso di nuove
tecnologie informatiche: programmi
di video-scrittura, disegno, ...
- conoscenza ed utilizzo di internet
- utilizzo di software per il
potenziamento disciplinare
INFORMATICA
- concetti topologici e lateralizzazione
- conoscenza ed uso delgi strumenti
di base
- costruzione e sviluppo delle figure
geometriche piane
- costruzione ed uso del tangram
- origami
GEOMETRIA
- scelta della ricetta
- raccolta/acquisto degli ingredienti
- pianificazione della procedura
- esecuzione
- documentazione
CUCINA
- giochi simbolici e di ruolo
- semplici drammatizzazioni
- brevi sceneggiature (es. per la
ricorrenza del S.Natale o a fine anno
scolastico; oppure in inglese)
TEATRO
- laboratorio finalizzato alla ricerca
espressiva e comunicativa mediante
l’arte
- manipolazione di materiali vari
- utilizzo di tecniche artistiche di tipo
diverso
- osservazione di opere d’arte
-
Attraverso le seguenti attività/esperienze, che si svolgono ciclicamente per
piccoli gruppi/con la classe intera:
GRAFICA
Mappa dei laboratori facilitanti l'inclusione
SCUOLA PRIMARIA GULLI
ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA
TORNA ALL'INDICE
68
-
-
PERCUSSIONI
MUSICA D’INSIEME
CANTO SOLISTICO
SUONARE E SBANDIERARE
COL RIONE VERDE
TEATRO
CERAMICA
LABORATORI ARTISTICO – MUSICALI
Valorizzano il rapporto collaborativo e
responsabile, le capacità individuali
cognitive ed espressive, anche al fine di
creare performance finali collettive
Per lo sviluppo di competenze proprie di una
disciplina ma utilizzabili trasversalmente per
creare una conoscenza più ampia, meno
concettualizzata e più adattabile
-
PALLAMANO
DODGEBALL
LABORATORI SPORTIVI
Favoriscono a collaborazione, l’accettazione di sé
e dei propri limiti ma anche il riconoscimento di
punti di forza non altrimenti valutabili in ambito
scolastico
Con l’obiettivo di:
Sviluppare e/o rinforzare
. le capacità di ascolto
. il rispetto delle regole
. la cura nell’esecuzione
. il rispetto dei tempi
. l’autonomia
. competenze nei vari ambiti disciplinari
-
SCACCHI
CUCINA
GIORNALINO
COSTRUZIONI CON CARTA E CARTONE
INFORMATICA
RECUPERO DELLE ABILITA’DI BASE IN
ITALIANO, MATEMATICA E LINGUE
STRANIERE
LABORATORI PLURIFUNZIONALI
Richiedono l’attivazione di metodologie e strategie di lavoro
collegate alle attività curriculari ma inserite in contesti e
situazioni diverse da quelle prettamente scolastiche, quindi
più libere e meno convenzionali
Attraverso attività/esperienze
. manipolative
. espressive
. creative
. osservative
. logiche
. riflessive
che si svolgono attraverso gruppi a classi aperte in
periodi definiti
ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA
Mappa dei laboratori facilitanti l’inclusione
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO EUROPA
TORNA ALL'INDICE
TORNA ALL'INDICE
VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE

Premessa
La scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali, di
interesse didattico o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o amministrativi, la
partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a
concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati, a gare sportive o Giochi Sportivi Studenteschi, a
manifestazioni culturali o didattiche, ai gemellaggi con scuole estere parte integrante e qualificante
dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione.

Progettazione
Le attività sportive costituiscono parte integrante
dell’attività didattica e verranno effettuate con la
collaborazione di tutti i docenti. Le proposte
devono essere approvate dai Consigli, in tempo
utile per dare modo al Collegio dei Docenti di
approvare l’iniziativa e farla rientrare nel Piano
delle Uscite e dei Viaggi Didattici della scuola che
viene predisposto di norma entro il 24 ottobre
circa. Si auspica sempre la totale partecipazione
della classe.
Nessun alunno dovrà essere escluso dai viaggi di istruzione o dalle visite guidate per
ragioni economiche. In caso la quota di partecipazione sia superiore ai 100 euro a studente, il limite
numerico dei partecipanti al di sotto del quale non verrà concessa l’autorizzazione è pari al’60%
degli alunni frequentanti la classe. Nel caso di gemellaggi con scuole estere questo limite non è
da ritenersi vincolante. Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato un docente referente.
Il docente referente compila e sottoscrive gli appositi moduli entro il 20 ottobre
circa. Qualora, eccezionalmente, si offrisse l’opportunità di una visita guidata nell’ambito del comune
(senza pernottamento) in occasione di mostre o di altre manifestazioni culturali con scadenza non
prevedibile, si impone comunque di presentare la documentazione necessaria non oltre il 7° giorno
precedente l’uscita prevista. Tutti i partecipanti alle uscite e ai viaggi di istruzione
dovranno essere assicurati. Gli alunni che non dovessero partecipare alla visita guidata frequenteranno
le lezioni in altra classe del plesso o, qualora ciò non fosse possibile, in altra scuola dell’istituto.
La partecipazione dei genitori può essere consentita, a discrezione dei docenti, senza oneri a
carico della scuola, purché gli stessi si adeguino alle disposizioni dei docenti e siano regolarmente
assicurati. I docenti, prima di effettuare le visite guidate ed i viaggi d’istruzione, devono acquisire il
consenso scritto di chi esercita la potestà familiare. Gli insegnanti accompagnatori si
impegnano a partecipare all’iniziativa e ad assumere la responsabilità di vigilanza sugli alunni. A
conclusione del viaggio, il docente responsabile del coordinamento deve informare il Dirigente Scolastico
di eventuali inconvenienti verificatisi nel viaggio. I docenti accompagnatori al rientro devono
compilare il modello da consegnare in segreteria per relazionare, con una sintetica memoria scritta, al
Consiglio di Classe, Interclasse o Intersezione al Dirigente Scolastico.
L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola; quindi vigono
le stesse norme che regolano le attività didattiche. Per quanto non espressamente indicato si
fa riferimento alla C.M. 1/10/92 n. 291 e successive integrazioni.
70
TORNA ALL'INDICE

Misure di vigilanza
È necessario 1 accompagnatore ogni 17 alunni, un accompagnatore qualificato ogni due alunni
in situazione di handicap o secondo le occorrenze. Se esce un’unica classe può essere di supporto
un genitore (che si assicurerà versando la quota corrispondente). Gli accompagnatori sono
scelti all’interno del Consiglio di classe interessato e sarà sempre indicato un accompagnatore
supplente. Se l’insegnante accompagnatore presta servizio in altri plessi è tenuto a concordare con la
Dirigenza gli eventuali impegni. I docenti accompagnatori sono tenuti a predisporre misure di
prevenzione e vigilanza tali da garantire l’incolumità degli alunni ed il buon esito dell’iniziativa.
Il Dirigente Scolastico, in quanto organo dello Stato, rilascia un attestato che riporti le generalità
del soggetto e una foto dello stesso legata da timbro a secco (in sostituzione del tesserino
rilasciato dall’anagrafe) (artt. 292 e 293 del T.U. della L.P.S. n. 773 e del Regolamento di Esecuzione
approvato con regio decreto 6/5/40 n.635 ). I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello
per la denuncia di infortunio e l’elenco dei numeri telefonici della scuola compreso il numero del fax.

Trasporto
Il trasporto deve essere effettuato con mezzi pubblici o a mezzo della ditta individuata dalla scuola a
seguito di apposito appalto. Potranno essere previste eccezioni nel caso la suddetta ditta sia impossibilitata
a svolgere il servizio non offra la disponibilità dei mezzi idonei.

Oneri finanziari
Le spese di realizzazione di visite didattiche e viaggi d’istruzione, riportate sugli appositi capitoli di
bilancio, sono a carico dei partecipanti. Per il pagamento, i genitori provvederanno personalmente ad
effettuare il versamento su conto corrente bancario intestato alla scuola e consegneranno all’insegnante la
fotocopia della ricevuta dell’avvenuto pagamento. I pagamenti dei costi dei viaggi saranno effettuati dagli
uffici della segreteria, dietro presentazione di relativa fattura. Gli alunni dovranno versare la quota prevista
per il trasporto all’atto dell’adesione al viaggio di istruzione. Tale quota non potrà essere restituita in caso
di mancata partecipazione al viaggio di istruzione stesso per qualunque motivo.

Misure di contenimento della spesa
Nella progettazione delle attività, i docenti dovranno avere la massima attenzione affinché
l’aggravio economico richiesto alle famiglie sia contenuto e agevolmente sostenibile anche dai
meno abbienti. All’inizio dell’anno si avrà cura di presentare alle famiglie un piano generale delle
visite/viaggi con un’indicazione di massima del costo globale preventivato. Prima di decidere un
itinerario, quindi, nell’acquisizione delle informazioni di spesa che risulteranno nei preventivi richiesti
dalla D.S.G.A., si dovrà rispettare un tetto di spesa annuale per gli alunni da stabilire e congruo
alla durata del viaggio di istruzione. Per ogni anno scolastico, il numero dei viaggi di istruzione dovrà
essere limitato al numero di cinque.
Si ritiene che siano da valutare con cautela viaggi con mete lontane, sia in Italia che all’estero, e/o
che prevedano costi di vitto e alloggio. Di norma può essere condivisibile l’organizzazione di una simile
iniziativa nella scuola secondaria, concordandone accuratamente il significato e gli obiettivi con le famiglie.
In questo caso è opportuno che le stesse siano interessate con grande anticipo, anche per valutare
assieme come coinvolgere gli alunni in piccoli progetti di risparmio e di responsabilizzazione nei confronti
della spesa da sostenere. A tal proposito si stabilisce:
per le classi di scuola primaria: uscita di un giorno
per le classi di 1 media: uscita di un giorno
per le classi di 2 media: uscita di un giorno; in alternativa uscita di due giorni, ma con meta
ambientale
per le classi di 3 media: uscita di due/tre giorni.
71
TORNA ALL'INDICE
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
La collaborazione Scuola-Famiglia è indispensabile
per attivare atteggiamenti e comportamenti atti a
realizzare un processo educativo “completo” nella
salvaguardia dei diritti del bambino.
 incontrare individualmente le famiglie per uno
scambio di informazioni in periodi fissati ad
inizio d’anno e in situazioni particolari anche
su richiesta
A tal fine si ritiene opportuno concordare tra
insegnanti e genitori modalità di relazione
improntate a: chiarezza, collaborazione basata sulla
fiducia, trasparenza, dialogo, rispetto delle scelte e
delle competenze reciproche nei propri ambiti.
 garantire momenti di incontro specifici con le
famiglie degli alunni disabili e i referenti
dell’ASL
 coinvolgere i genitori nelle attività
scolastiche in modo diretto (laboratori, feste,
progetti….).
 sollecitare una partecipazione attiva dei
genitori agli organi collegiali
Per il conseguimento di tale
obiettivo gli insegnanti si rendono disponibili a:
 illustrare in modo mirato ed esauriente il
piano
di
lavoro
annuale
(obiettivi,
metodologie, contenuti)
 promuovere la presenza dei
alle assemblee di classe/sezione
 favorire la creazione di Comitati genitori,
referenti in diverse occasioni scolastiche
genitori
 fornire
informazioni
alle
sull’organizzazione della scuola.
famiglie
 condividere momenti informali di incontro
complementari alla vita scolastica.
Il “Patto educativo di corresponsabilità”
La scuola è l’ambiente di apprendimento in
cui promuovere la formazione di ogni alunno, la
sua interazione, la crescita civile.
L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo
con fattiva collaborazione con la famiglia;
pertanto la scuola persegue l’obiettivo di
costruire una alleanza educativa con i genitori.
Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che
riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. Con
D.P.R. 235/07, viene inserito nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti un art. 5-bis, con il
quale si introduce il Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera
dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e
famiglie e il cui obiettivo primario è quello di impegnare le famiglie, fin dal momento
dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa1.
Il Patto educativo di corresponsabilità mette in evidenza il ruolo strategico che può essere svolto
dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti ed i loro
genitori ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità. Il Patto deve essere distinto dal
regolamento d’istituto: patto condiviso tra scuola e famiglia sulle priorità educative e
vincolante nella sua sottoscrizione il primo, atto unilaterale della scuola verso i propri studenti
teso a fornire loro la specificazione dei comportamenti ad essi consentiti o vietati il
secondo, vincolante con la sua adozione e pubblicazione all’albo.
1 “I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti
corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a
vantaggio della comunità scolastica” (art. 2 del D.P.R. n° 235 del 21 Novembre 2007- Testo in vigore dal 0 2.01.08).
71
TORNA ALL'INDICE
SICUREZZA E SALUTE NELL'ISTITUTO
II tema della sicurezza, per le
sue rilevanti concezioni, è
oggetto di attenzione e
considerazione da parte della
nostra scuola. Il nostro scopo è
quello di promuovere una
“cultura della prevenzione”
finalizzata a:
 garantire la conoscenza
a tutti gli operatori scolastici sulle tematiche
relative alle disposizioni del D.Lgs. 626/94 e
242/96;
 garantire la diffusione della programmazione
della prevenzione e la sua collocazione
all’interno delle normali attività didattiche e
non;
 garantire la massima sicurezza negli ambienti
di lavoro;
 garantire la diffusione e divulgazione delle
misure e procedure di emergenza da attuare in
caso di: primo soccorso, antincendio e
terremoto.
Mansioni
Il Dirigente Scolastico insieme al Responsabile
del Servizio di Protezione e Prevenzione si
attivano per concretizzare gli adempimenti
normativi previsti.
Obblighi normativi: adempimenti
procedurali e azioni di intervento
a) Designazione del Responsabile del Servizio di
Prevenzione e protezione.
b) Designazione degli addetti al servizio di
prevenzione e protezione, dei lavoratori
incaricati delle misure di prevenzione incendi e
di pronto soccorso.
c) Organizzazione dei necessari rapporti con i
servizi pubblici competenti in materia di
primo soccorso, lotta antincendio e gestione
dell’emergenza.
d) Adozione delle misure necessarie ai fini della
prevenzione incendi e dell’evacuazione degli
alunni e dei lavoratori.
e) Richiesta dell’osservanza da parte dei lavoratori
e degli alunni delle procedure tecniche in caso
di evacuazione immediata dall’edificio.
f) Organizzazione di prove di evacuazione due
volte all’anno.
g) Informazione capillare del piano di evacuazione
dell’istituto ad alunni ed operatori della scuola.
h) Diffusione delle procedure di emergenza in
termini di comportamenti corretti ed
appropriati.
i) Diffusione della modulistica relativa agli
incarichi di responsabilità.
j) Aggiornamento annuale della descrizione
degli edifici e delle loro modifiche contenute
nel documento di valutazione dei rischi.
I docenti organizzano un programma didattico
mirato alla conoscenza delle fonti di pericolo
presenti a scuola, a casa e nel territorio e alla
corretta modalità di evacuazione dall’edificio
scolastico in caso di calamità naturale.
k) Segnalazione di carenze strutturali agli organi
di competenza.
Il personale ausiliario si adopera al fine di
rendere possibile l’evacuazione.
Il Responsabile della Sicurezza insieme agli addetti
del Servizio di Prevenzione e Protezione(uno per
ogni plesso scolastico), stabilisce il calendario delle
prove di evacuazione.
l) Riunioni periodiche di informazione e
aggiornamento. Programmazione di incontri di
informazione e formazione dei lavoratori.
72
TORNA ALL'INDICE
Via Donatini, 19 - 48018 Faenza - Tel.0546 29579 + Via Castellani 24 – 48018 Faenza
Gestione: I.C. "Europa" - Via degli Insorti 2 - 48018 Faenza
Tel. 0546 28394
e-mail [email protected]
http://www.iceuropa.it/
SCUOLA DELL’INFANZIA “IL PANDA”
La scuola
dell’infanzia si pone
come fine l’educazione, lo sviluppo
affettivo,
cognitivo, morale e
religioso di tutti i bambini cercando
di promuovere le potenzialità di
relazione,
autonomia, creatività,
apprendimento, ed assicurare una
uguaglianza
delle
opportunità
educative.
In continuo contatto con i genitori,
la
scuola
contribuisce
alla
formazione integrale di tutti gli
alunni e, nella sua autonomia e
unitarietà didattica e pedagogica,
realizza il profilo educativo e la
continuità educativa con la scuola
primaria.
I docenti della scuola dell’infanzia,
nell’elaborazione dei piani educativi
cercano di dare significato e spessore
alle esperienze che vivono i bambini
in vari contesti, offrendo loro
strumenti
per
rielaborare
e
valorizzare i loro vissuti, per renderli
consapevoli del loro posto nel
mondo, nei gruppi sociali in cui
vivono, nella loro città.
I bimbi della scuola “Il Panda” confluiscono in larghissima maggioranza verso la Scuola Primaria Statale
“Don Milani”, che accoglie i bambini dello stesso stradario, per poi creare una continuità con la Secondaria
di I grado “Europa”.
74
TORNA ALL'INDICE
Via Ca' del Pino, 7 - 48018 Faenza - Tel.0546 29474
Gestione: I.C. "Europa" - Via degli Insorti 2 - 48018 Faenza
Tel. 0546 28394
e-mail [email protected]
http://www.iceuropa.it/
SCUOLA DELL’INFANZIA “ARCOBALENO”
Dalla sede di via Tuliero, ove era ubicata precedentemente, la scuola materna fu trasferita nell’attuale edificio posto in
via Ca’ del Pino, 7 nell’anno 1982. Nell’anno scolastico 2001-2002 ed in seguito alla recente multicolore
ristrutturazione, la scuola è stata denominata “Arcobaleno”.
La scuola dispone di un refettorio, due
bagni, una biblioteca, un laboratorio di
manipolazione, una palestra o sala
giochi in movimento, una stanza delle
“magie sonore”, un “bagno sonoro”, un
giardino. Attualmente
la
scuola,
particolare per la sua collocazione in
campagna, sta attivando una nuova
attività che consiste nella creazione di
un giardino olfattivo, con un percorso
sensoriale che richiama le tradizioni
delle nonne di un tempo….. ”Il giardino
dei semplici …. Il giardino che non c’è”.
È un percorso che ha l’intento di sostenere incontri significativi tra i bambini, le cose e i luoghi, un percorso fatto di
segni, impronte e tracce, che vuole interpretare desideri e pensieri dei bambini creando un contesto che consente al
bambino di fare esperienze significative, di incuriosirli e di avviarli verso forme sempre più complesse di conoscenze.
Attraverso questo percorso trasversale che interessa tutti i campi di esperienza, si avvicinano i bimbi alla
matematica, all’educazione ambientale, motoria, all’arte, all’educazione musicale, ecc. Inoltre in contatto con i
genitori, la scuola contribuisce alla formazione integrale di tutti gli alunni e nella sua autonomia e unitarietà
didattica e pedagogica realizza il profilo educativo e la continuità con la scuola primaria.
La scuola ospita una mono-sezione, è dotata di servizi igienici, un refettorio, una biblioteca un laboratorio di
manipolazione, una palestra o sala giochi in movimento, una “stanza delle magie sonore“, un bagno sonoro, un
giardino. I bambini frequentanti sono 30 e confluiscono in maggioranza verso la scuola primaria statale “Don
Milani” e “Gulli”, per poi creare una continuità con la secondaria “Europa”. La sezione accoglie bambini dai tre ai sei
anni.
75
TORNA ALL'INDICE
PIANO DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA
IL PANDA
ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
La scuola è prioritariamente destinata agli alunni residenti nella circoscrizione scolastica dell’I.C. “Europa”. Sono accolti 280
bambini suddivisi in 10 sezioni omogenee per età ad eccezione della sezione distaccata presso la scuola primaria “Gulli”. Nel
plesso “Il Panda” per motivi di lavoro è possibile usufruire di un servizio a pagamento denominato “spazio gioco” dalle 16,00 alle
18,00 gestito da personale esterno. E’ inoltre attivato un pre-orario dalle 7,30 alle 8,00 gestito da personale ausiliario. La cucina è
funzionante all’interno del servizio.
CARATTERISTICHE AMBIENTALI
La struttura principale è situata nel Peep “Cappuccini”, mentre la sezione distaccata è collocata presso la scuola primaria “Gulli”
nel centro storico di Faenza in via Castellani. L’edificio della scuola “Il Panda” è strutturato su un solo piano, adiacente alla
nuova scuola elementare “Don Milani”. E’ dotato di ambienti accoglienti e colorati, laboratori attrezzati per attività di
manipolazione e palestra. Gli spazi esterni sono ampi e arredati con macrostrutture ludiche. La sezione distaccata si trova al
piano terra della scuola primaria “Gulli”. E’ dotata di ambienti accoglienti e colorati con possibilità di utilizzare la palestra ed i
laboratori della scuola elementare.
ARCOBALENO
ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
La scuola è prioritariamente destinata agli alunni residenti nella circoscrizione
scolastica dell’I.C. “Europa”. Sono accolti 28 bambini in 1 sezione di età eterogenea.
La cucina è funzionante all’interno del servizio per la sola cottura della pasta. Per
motivi di lavoro è possibile usufruire di un servizio di pre-orario dalle 7,30 alle 8,00
gestito dal personale ausiliario.
CARATTERISTICHE AMBIENTALI
La scuola è situata nel centro della frazione di Borgo Tuliero. E’ strutturata su due
piani. E’ dotata di ambienti accoglienti e colorati, laboratori attrezzati per attività
polivalenti, laboratorio di ceramica, biblioteca e palestra. Gli spazi esterni sono ampi
e discretamente arredati con macrostrutture ludiche. Nel giardino si trovano anche
un orto botanico e piante da frutto utilizzate anche lo svolgimento di attività
didattiche.
La Scuola dell’Infanzia concorre all’educazione armonica ed integrale dei bambini fornendo un
ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimento per:
- il rafforzamento dell’identità personale sotto il profilo corporeo, intellettuale e psico-dinamico
- una progressiva conquista dell’autonomia attraverso lo sviluppo delle capacità di orientarsi e
di stabilire relazioni positive
- lo sviluppo di competenze consolidando le capacità percettive, psico-motorie, sociali,
linguistiche, intellettive.
I traguardi per lo sviluppo delle competenze suggeriscono occasioni per la crescita globale del bambino
per sviluppare in maniera armonica ed unitaria le capacità intellettive, espressive, motorie, sociali,
linguistiche, morali e religiose ponendolo nelle condizioni di capire il mondo e di trasformarlo mentre
capisce e trasforma se stesso. Va sottolineato che i singoli obiettivi non sono mai fini a se stessi, ma
interagiscono fra di loro sviluppandosi e completandosi:
-
Il sé e l’altro, le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
Il corpo in movimento, identità, autonomia, salute
Linguaggi, creatività, espressione, gestualità, arte, musica, multimedialità
La conoscenza del mondo, ordine, misura, spazio, tempo, natura
(Indicazioni per il Curricolo)
76
TORNA ALL'INDICE
I CAMPI DI ESPERIENZA EDUCATIVA
Nel 2007 con il D.M. del 31 luglio vi è stata una revisione delle suddette Indicazioni nazionali che ha
portato alle Nuove Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo
dell’istruzione.
Le novità più significative delle Indicazioni del 2007 rispetto a quelle del 2004, per la scuola
dell’infanzia, riguardano la reintroduzione dei campi di esperienza quali articolazioni basilari del
curricolo, la decisione di non indicare né modelli di progettazione e di valutazione né vincoli
organizzativi, e di proporre solo alcuni criteri metodologici di fondo per la costruzione
dell’ambiente di apprendimento. I campi di esperienza dietro cui si delineano i saperi disciplinari si
articolano in: Il sé e l’altro, Il corpo in movimento, Linguaggi creatività ed espressione, I discorsi e le
parole, La conoscenza del mondo. Ogni campo di esperienza prevede dei traguardi di sviluppo delle
competenze che si dovranno realizzare nell’arco dei tre anni della scuola dell’infanzia.
Campi di Esperienza
Saperi ovvero obiettivi specifici di apprendimento
Il sé e l’altro
I bambini prendono coscienza della propria identità,
scoprono le diversità, apprendono le prime regole della vita
sociale, acquistano consapevolezza delle proprie esigenze e
sentimenti e sanno controllarli ed esprimerli in modo
adeguato, conoscono la loro storia personale e familiare, le
tradizioni della comunità e sviluppano il senso
d’appartenenza, si pongono domande e cercano risposte
sulla giustizia e sulla diversità, arrivando ad un primo
approccio della conoscenza dei diritti e dei doveri,
imparano ad esprimere i propri punti di vista e a rispettare
quelli degli altri
Corpo e movimento
I bambini conoscono ed acquisiscono controllo del proprio
corpo, imparano a rappresentarlo, raggiungono autonomia
personale nell’alimentarsi, nel vestirsi e nel prendersi cura
della propria igiene, raggiungono diverse abilità nel
movimento, anche fine, imparano a coordinarsi con gli altri
e a rispettare regole di gioco
Linguaggi, creatività, espressione
I bambini imparano ad apprezzare spettacoli di vario tipo,
sviluppano interesse per la musica e per le opere d’arte,
imparano ad esprimersi con tutti i linguaggi del corpo
utilizzando non solo le parole, ma anche il disegno, la
manipolazione, la musica, diventano capaci di formulare
piani di azione, individuali e di gruppo, per realizzare
attività creative, esplorano materiali diversi, i primi
alfabeti musicali, le possibilità offerte dalla tecnologia per
esprimersi
77
TORNA ALL'INDICE
I discorsi e le parole
I bambini sviluppano la padronanza della lingua italiana
ed arricchiscono il proprio lessico, sviluppano fiducia e
motivazione nel comunicare con gli altri, raccontano,
inventano, comprendono storie e narrazioni, confrontano
lingue diverse, apprezzano il linguaggio poetico,
formulano le prime ipotesi di simbolismo e di lingua scritta
(utilizzando anche le nuove tecnologie)
La conoscenza del mondo
Attraverso le esperienze e le osservazioni i bambini
confrontano, raggruppano ordinano secondo criteri
diversi, sanno collocare sé stessi e gli oggetti nello spazio,
sanno seguire un percorso sulla base di indicazioni date,
imparano a collocare eventi nel tempo, osservano
fenomeni naturali e organismi viventi formulando ipotesi,
cercando soluzioni e spiegazioni, utilizzando un linguaggio
appropriato.
78
TORNA ALL'INDICE
Plessi "IL PANDA" E "IL PANDA-GULLI"
Elenco di attività progettuali a.s. 2014-2015
Area
P1
Macro
Area
Responsabil
e macroarea
Denominazion
e progetto
Altri
insegnanti
referenti
Obiettivi e
attività
Educazione alla salute
Sarchielli Silvia
Prevenzione e salute
del cavo orale
Prevenzione, salute,
primo soccorso Pronto
soccorso - 118
Educare i bimbi a seguire alcune regole
per prevenire la carie; infondere fiducia
nella figura del dentista; sensibilizzare i
genitori rendendoli partecipi con un
incontro a loro dedicato.
Far conoscere ai bimbi la figura del clown
in ospedale, ovvero la terapia del sorriso
e il percorso in ospedale dal triage
all’eventuale ricovero.
Comportarsi in modo corretto in caso di
emergenza; il modo corretto per chiamare
il 118.
L’esperto presenterà ai bimbi video, foto,
fumetti giochi, uniti alle spiegazioni (un
incontro per ogni sezione)
Un incontro in cui un clown dottore
sapiente con gli strumenti del mestiere
illustra i contenuti interagendo con gli
alunni e di seguito vari clown pasticcioni
attraverso scenette metteranno in pratica
quanto spiegato.
Con l’ausilio di un’ambulanza del 118 che
il medico porterà a scuola l’esperto fornirà
le spiegazioni ed effettuerà simulazioni di
emergenze in caso di pericolo e soccorso.
Educazione agroalimentare
Andalò Luciana
ABC dell’Alimentazione
Imparare a riconoscere vari tipi di frutta e
verdura, in particolare quelli del nostro
territorio.
Conoscere le fasi della loro produzione e
delle possibili trasformazioni, tramite le
fattorie didattiche.
Scoprire e conoscere gli animali utili
all’uomo in agricoltura e non (api,
coccinelle, lombrichi, mucche, asini, ecc).
Effettuare uscite sul territorio, in
particolare nelle fattorie didattiche, per
creare occasioni specifiche e ben
strutturate di apprendimento.
Attivazione a scuola di laboratori di
cucina, di degustazione, di
sperimentazione e consumo di semplici
ricette in piccolo e /o grande gruppo.
Laboratori, per alcune sezioni, con gli
esperti di coop-Adriatica o Conad su
tematiche da loro suggerite.
Laboratorio di animazione teatrale per
imparare a riconoscere il ciclo vitale e lo
sviluppo di alcuni alimenti che
consumiamo.
Possibili laboratori scientifici presso –
ARTE E SCIENZA IN PIAZZA – a
Bologna
Partecipazione ad eventuali iniziative
organizzate per bambini, docenti o
genitori nell’ambito della manifestazione
EXPO 2015 (maggio /ottobre 2015).
79
TORNA ALL'INDICE
Area
Macro Area
Educazione ambientale
Responsabile
macroarea
Denominazione
progetto
Melandri Mariangela
“La grande macchina
del tempo” - Hera
Altri
insegnanti
referenti
Osservare le caratteristiche dell’elemento
naturale preso in considerazione
Descrivere le percezioni tattili
Formulare e verificare ipotesi
Riconoscere il ruolo dell’elemento preso
in considerazione
Classificare in base al materiale
Ascoltare e comprendere
Adottare corrette abitudini
Imparare a riciclare i materiali
Acqua e la vita quotidiana. Terra e la vita
quotidiana. Aria e la vita quotidiana.
Fuoco e la vita quotidiana. Riconoscere i
materiali da differenziare. Rispettare gli
ecosistemi ambientali. Manipolazioni e
travasi. Attività creative. Racconti mirati
“Attenzione agli sprechi”
- Coop Adriatica
Attività artistico-culturali, Francia Daniela
teatro, musica e danza
INTERNI ALLE
SEZIONI
Logicamente gioco e
ragiono; A scuola di
teatro; Leggere per
ballare; Progetto Scuola
di danza; Educazione
all'immagine; Silenzio,
suono, rumore; Giocare
con l'arte; Io, la mia
storia e la mia città
ESTERNI ALLE
SEZIONI
Obiettivi e attività
Melandri
Mariangela,
Ugolini
Marialuisa
Favorire nei bambini curiosità nei
confronti di se stessi e dell'ambiente che li
circonda.
Avvicinare gradualmente i bambini verso
una cultura ricca di saperi e di storia.
Abituare i bambini a trovare risorse per
conoscere, per capire, per crescere, per
farsi domande.
Percorsi di logica, d'arte, musicali,
narrativi per scoprire, creare, raccontare,
sperimentare.
Tutte le attività passano attraverso il filtro
magico del gioco dove “l'interesse e il
piacere della sperimentazione sono molto
più importanti del risultato finale” (B.
Munari)
Biblioteca Comunale; Il
piacere di leggere;
Libreria Mondadori;
Palazzo Milzetti; Museo
Internazionale delle
Ceramiche; Museo
Carlo Zauli.
P2
Educazione alla
motricità
Ugolini Maialuisa
Giocare-CorrereSaltare-Stare Bene,
Scivola-Ruota-Ribalta,
Giocare Per Crescere
79
Conoscere-controllare-effettuare schemi
motori di base, approfondire, raffinare e
consolidare la percezione sensoriale e la
coordinazione motoria.
Muoversi con destrezza nello spazio
circostante e nel gioco prendere
coscienza della propria dominanza
corporea e della lateralità; Muoversi da
solo o in gruppo, stimolare l’osservazione
e l’intuito, Saper rilevare analogie e
differenze, saper classificare, saper
utilizzare indicatori spaziali, saper
confrontare oggetti o figure, ordinare in
base a una o più proprietà e operare con
le principali figure geometriche.
Giochi psicomotori guidati e mirati in
palestra con esperti, utilizzo di valigetta
figurotti e blocchi logici, riconoscimento
figure geometriche, diagrammi di Carrol.
TORNA ALL'INDICE
Area
Macro
Area
Responsabil
e macroarea
Educazione alla legalità Costa Maria Laura
e alla cittadinanza attiva
Denominazion
e progetto
Altri
insegnanti
referenti
Progetto UNICEF- Diritti
dei bambini
Stimolare la cooperazione
Esprimere e spiegare i bisogni-desiderisensazioni
Tradurre in codici non verbali il
messaggio contenuto nella Carta dei
Diritti
Utilizzare tecniche comunicativoespressive per esprimere messaggi
Approccio corretto con la figura del vigile
Riconoscere alcuni cartelli stradali
Riconoscere i pericoli e adottare corretti
comportamenti atti alla prevenzione e alla
sicurezza.
Iniziativa di solidarietà (raccolta indumenti
per bambini)
Attuazione del nuovo Progetto Unicef
Realizzazione di una mostra con
cartelloni eseguiti con varie tecniche sui
Diritti dell’Infanzia
Conversazione in sezione con i Vigili
Urbani e uscita in quartiere per
riconoscere alcuni segnali stradali
Percorso allestito in modo ludico con 8
postazioni.
Ed. stradale
Pompieropoli
P3
Dimensione Europea
Ciampaglione Grazia
dell’Istruzione:
Erasmus Plus,
gemellaggi, assistentati,
formazione all’estero.
Progetto Erasmus Plus
Ka1, Ka2.
Label ed attività a
ricaduta Europea
CLIL
Accoglienza,
intercultura, pariopportunità
Guerrieri Concetta Sara Continuità nido-infanzia;
Continuità infanziaprimaria;
Festa della scuola;
Open day;
Mimì fiore di cactus;
P4
Accoglienza;
0-6 “la città come
laboratorio
80
Obiettivi e
attività
Zanon Alessia
Obiettivi mensili stabiliti dal fondo sociale
europeo per progetto Erasmus Plus KA2;
Dimensione europea in accrescimento nel
nostro istituto
Maggiori e diversificate attività in lingua
inglese
Scambio didattico e pedagogico con gli
altri 7 Paesi europei dell’area progetto
ka2 attraverso mobilità formative e
collaborazione a distanza su progetti nelle
classi
CLIL: conoscenza di vocaboli e situazioni
in lingua inglese. Diffusione del progetto
alle classi parallele e agli istituti coinvolti
Mobilità di insegnanti all’estero e
successive attività nelle classi sul tema
KA2: storia ed invasioni europee
Pubblicazioni attività svolte ed in itinere
Contatti con emittente televisiva e
persone coinvolte nel progetto per
appuntamenti e disposizione di servizi ed
interviste
CLIL: canzoni, giochi e schede in inglese
Offrire occasioni di incontro e attività
organizzate;
Rafforzare il senso di identità e di
appartenenza ad un gruppo;
Condividere momenti comuni;
Favorire momenti condivisi di ascolto e
riflessione;
Stimolare la curiosità dei bambini;
Favorire scambi di esperienze;
Elaborare i propri vissuti;
Acquisire fiducia nelle proprie capacità di
comunicazione;
Verbalizzare stati d'animo ed emozioni;
Favorire la collaborazione tra bambini.
Generare relazioni positive verso nuovi
ambienti (nido-infanzia-primaria).
Incontri con le insegnanti della primaria e
“letture insieme” per le sezioni coinvolte
nella continuità;
Attività di ascolto dei bambini attraverso
momenti ludici;
Socializzazione e aggregazione
TORNA ALL'INDICE
Area
Macro
Area
Responsabil
e macroarea
Denominazion
e progetto
Altri
insegnanti
referenti
Obiettivi e
attività
attraverso attività libere e organizzate di
rielaborazione grafico-pittorica-plastica,
drammatico-teatrali, ritmico-musicali;
Giornata organizzata per favorire la
conoscenza degli ambienti e delle
insegnanti
A2
Laboratorio musicale
Diamante Eva
Laboratorio informatico
LIM
Andalò Luciana
Laboratorio biblioteca
Andalò Luciana
Ascoltare: esplorare, interpretare,
analizzare suoni, conoscere la musica di
diverso stile e genere.
Produrre: eventi sonori con la voce, con il
corpo, con oggetti e con strumenti,
eseguire ritmi, cantare per
improvvisazione ed imitazione.
Le insegnanti, in base al gruppo/sezione,
proporranno agli alunni attività musicali
tenendo conto sia delle necessità di
questi ultimi che della programmazione
annuale
Ciampaglione
Grazia
Suscitare nei bimbi interesse per le nuove
tecnologie, in una ottica di continuità con
gli altri ordini di scuola, favorendo una
scoperta consapevole, indirizzata ad un
uso corretto del materiale comune.
Lettura di storie supportate da immagini;
Lettura di immagini, di disegni realizzati
dai bambini o proiezione e commento di
foto in ricostruzione di avvenimenti vissuti.
Ricerca e costruzione di immagini
esplicative dell’argomento sviluppato
Stimolare nei bambini la conoscenza e
l’utilizzo di molteplici codici espressivi,
sviluppare un atteggiamento positivo nei
confronti della lettura, avvicinando i
bambini alla scoperta del libro anche
come oggetto ludico, e al piacere
dell’ascolto di storie.
Favorire la capacità di leggere e
comprendere immagini. Stimolare i
bambini a riconoscere le relazioni tra le
immagini e le figure.
Far conoscere ai bimbi i diversi modi e
stili di rappresentazione. La biblioteca per
gli insegnanti è dotata di alcune riviste
specializzate nel settore della didattica e
della pedagogia e di un certo numero di
testi di carattere pedagogico che possono
servire nella formazione culturale dei
docenti stessi.
I “laboratori” di lettura condotti dalle
insegnanti possono fornire il lancio alle
attività di sezione, ma sono anche
utilizzati per fornire ai bimbi una visione
quanto più ampia di un determinato
argomento. Il prestito a casa può essere
organizzato all’interno delle singole
sezione e durante il periodo definito ogni
bimbo porterà a casa uno dei libri della
biblioteca scolastica. Seguiranno le
attività di rielaborazione progettate dalle
singole docenti tenendo conto dell’età dei
bimbi
81
TORNA ALL'INDICE
Elenco di attività progettuali a.s. 2014-2015
Area
P1
Macro Area
Responsabile
macroarea
Denominazione
progetto
Educazione agroalimentare
Valtancoli Alessandra
ABC dell’Alimentazione
Giallo come il sole
Incentivare i bambini al consumo di frutta
e verdura consolidando le buone
abitudini. Conoscere i luoghi di
produzione delle erbe e frutta e loro
possibili trasformazioni e impieghi.
Riflettere sulle abitudini alimentari legate
soprattutto alla merenda e ai fuori pasto.
Integrazione nel gruppo dei pari per i
bambini diversamente abili.
Creare un rapporto di collaborazione con
le famiglie affinché questo percorso
prosegua negli anni
Lettura di racconti, dialogo,
verbalizzazioni, attività legate a frutta e
erbe del nostro orto, preparazioni di Sali
profumati da utilizzare nella preparazione
del nostro pane cotto a legna nel nostro
forno …. Al rosmarino, alla menta,
all’aglio, al basilico, all’origano ecc.
Attuazione di laboratori di cucina, di
degustazione, che aiutino a capire il
consumo di cibi sani
Educazione ambientale
Valtancoli Alessandra
Il nostro orto, giardino
dei semplici / Il regalo di
Elenir. L’importanza
della luce
Conoscere l’ambiente, interagire ossia
essere consapevoli, rapportarsi in modo
ecologico corretto, esplorare la realtà
sensibilizzare ad adottare uso di piante
del passato per rimedi medicinali naturali.
Conoscenza delle piante che fanno stare
bene e le loro qualità sensoriali (uso
dell’odoroteca). Conoscere piante
dimenticate e creare un angolo dei frutti
dimenticati nel nostro orto giardino.
Trasformazione delle erbe in… olii
essenziali, idrolati, creme, saponi, tisane.
Importanza della luce per fare crescere le
piante e i fiori.
Attività legate all’orto, piantare, potare,
raccolta, lavorazione delle erbe per
preparare tisane che fanno bene, saponi
naturali, distillazione di olii essenziali e
creme profumate con i nostri olii, e sali
profumati, attività con fiori eduli
Attività artistico-culturali, Valtancoli Alessandra
teatro, musica e danza
P2
Plesso "ARCOBALENO"
Diffusione della cultura
tecnico scientifica
Altri
insegnanti
referenti
Casadio
Cristiana
Obiettivi e attività
Conoscenza del luogo in cui vivo (Borgo
Tuliero) utilizzo della LIM. Individuare
posizioni di oggetti e persone nello spazio
usando termini come avanti-indietro,
sopra-sotto, destra-sinistra seguendo
indicazioni verbali del docente.
Attraverso la nostra programmazione di
sezione dal titolo “polvere di stelle”
Logicamente gioco e
ragiono
Conoscere e discriminare figure
geometriche
Raggruppare, seriare, orinare e contare
Conoscere simboli e codici- riconoscere
concetti topologici fondamentali
Scivola ruota ribalta
Riconoscere le forme geometriche
principali
82
TORNA ALL'INDICE
Valtancoli Alessandra
Silenzio suono rumore
e musica
Sperimentazione del silenzio come
momento di raccoglimento di pausa di
ascolto. Riconoscere i parametri musicali
di base e contrasti sonori, abbinamenti
simbolici-movimento del corpo
caratteristiche timbriche. Sviluppare
l’interesse all’ascolto della musica
Comunicare emozioni utilizzando il
linguaggio del corpo
Relazionarsi con i coetanei
*I balli della mia regione
Sviluppare l’interesse all’ascolto della
musica-comunicare emozioni utilizzando il
linguaggio del corpo. Relazionarsi con i
coetanei.
*le luci della festa
Saper associare il ritmo al movimento
Riconoscere i parametri musicali di base
Abbinare uno strumento o una cosa a un
simbolo Produrre semplici sequenze
sonore
La danza del sole
Sviluppare l’interesse all’ascolto della
musica
Comunicare emozioni utilizzando il
linguaggio del corpo
Relazionarsi con i coetanei
P2
Spettacolo di Natale
Fare vivere un momento di festa
riscoprendo le tradizioni in collaborazione
con le famiglie
Festa della Scuola
La nostra scuola sarà la meta a cui si
arriverà alla fine del nostro viaggio di
quest’anno; sarà una ‘’casa’’ speciale
quella degli amici e delle feste, vuole
essere un luogo operoso, creativo,
comunicabile, di ricerca, di
apprendimento, dove stiano bene
bambini, insegnanti e famiglie.
Promuove le iniziative delle famiglie che
partecipano attivamente alla vita
scolastica e organizza momenti di festa.
Io e la mia storia
Sviluppo della propria identità e
conoscenza delle proprie radici culturali,
sociali affettive. Favorire nel bambino il
desiderio di essere riconosciuto
nell’ambito della propria famiglia.
Riconoscere l’appartenenza ad un
gruppo, riconoscere i propri stati d’animo.
Conosci la tua città
Stimolare l’osservazione. Saper
classificare, sapersi orientare. Scoprire il
luogo in cui vivo
Biblioteca
La scuola infanzia Arcobaleno presenta
un progetto che parte dal desiderio di
avviare il bambino al piacere della lettura,
alla scoperta del libro, sottolineando
l’attiva partecipazione del genitore
83
TORNA ALL'INDICE
Educazione alla
motricità
Casadio Cristiana
Giocare, Correre,
Saltare, Rotolare, Stare
Bene
Accoglienza,
Intercultura, pariopportunità
Valtancoli Alessandra
Open day
Conoscere, controllare effettuare schemi
motori di base, approfondire raffinare e
consolidare la percezione sensoriale e la
coordinazione motoriaAttività motorie in palestra, attività mirate
alla socializzazione, alla coordinazione
motoria e percezione sensoriale, giochi
con materiali strutturati.
Verbalizzazioni e attività grafiche
pittoriche di rielaborazione delle
esperienze vissute
P2
P4
Laboratorio Linguistico
Valtancoli Alessandra
A2
Laboratorio
Matematico
Valtancoli Alessandra
Casadio
Cristiana
Fare conoscere gli spazi della scuola, i
docenti, le attività proposte nel corso degli
anni. Mostrare concretamente alcune
attività che vengono organizzate nella
scuola. Fornire informazioni sulla scuola
Continuità nido-infanzia
Favorire l’interazione tra piccoli gruppi di
bimbi delle due scuole
Continuità infanziaprimaria
Suscitare interesse per il nuovo ordine
scolastico. Conoscenza della scuola
primaria
Progetto 0-6
Conversazioni guidate
Elinir e la polvere di
stelle
Sapere ascoltare narrazioni,
comprendere, rielaborare storie e
narrazioni, esprimere emozioni.
Comprendere ed elaborare testi narrati o
letti, sviluppare la padronanza d’uso della
lingua italiana, cercare relazioni,
spiegazioni, porre domande
Le luci della festa
Sapere ascoltare narrazioni,
comprendere, rielaborare canti e storie
dedicati al Natale
Flash tra le stelle …
Comprendere ed elaborare testi narrati
comunicare esprimere emozioni,
raccontare sfruttando le varie possibilità
che il linguaggio consente anche quello
corporeo, raccontare eventi legati alla
festa ed esprimere emozioni, sviluppare
la padronanza d’uso della lingua italiana
La mia storia …. il mio
Borgo
Scoprire il luogo in cui vivo: osservare,
classificare, ordinare, sapersi orientare (il
mio Borgo)
La mia storia: consolidare la propria
identità, riconoscere l’appartenenza a un
gruppo riconoscere i propri stati d’animo
Alla scoperta del sole
Scoprire dov’è il sole e il firmamento,
collocare correttamente nello spazio se
stesso, oggetti e persone; cogliere le
trasformazioni dell’ambiente naturale;
esplorare la realtà circostante, scoprire e
descrivere fenomeni della realtà, utilizzo
di Google, degli occhiali da sole, della
Lim, del cannocchiale, della lavagna
luminosa. Individuare posizioni di oggetti
nello spazio, sviluppo capacità di
osservazione e descrizione raggruppare e
ordinare secondo criteri diversi,
confrontare e valutare quantità, utilizzare
semplici simboli per registrare usando
84
TORNA ALL'INDICE
termini come avanti indietro, sopra sotto,
destra sinistra
Valtancoli Alessandra
Laboratorio Scientifico
A2
Casadio Cristiana
Laboratorio Biblioteca
Valtancoli Alessandra
Laboratorio Espressivo
Valtancoli Alessandra
Il dono dei folletti della
luce
Collocare correttamente nello spazio se
stesso, oggetti e persone, utilizzare
semplici simboli per registrare. Conoscere
e discriminare figure geometriche,
riconoscere concetti topologici apertochiuso
La sorpresa della regina
Mitribel
Fare esplorare la realtà circostante,
scoprire e descrivere fenomeni della
realtà. Conoscere simboli e codici e
rappresentarli. Conoscere e discriminare
figure geometriche, raggruppare, seriare,
ordinare, contare, conoscere simboli e
codici riconoscere simboli e codici,
riconoscere concetti topologici e
rappresentarli
La scoperta del sole
Sapere individuare le variabili più
importanti osservando lo svolgersi di un
processo. Osserva e descrive fenomeni
naturali, formula previsioni e ipotesi
Il regalo di Elinir
Cogliere le trasformazioni dell’ambiente
naturale, conoscenza e importanza della
luce nella vita delle piante, sviluppo delle
capacità deduttive relative a causa effetto.
Esplorare la realtà, colloca situazioni ed
eventi nel tempo
Stimolare l’interesse per i libri.
Arricchire il lessico di ogni bambino,
sviluppare la capacità di ascolto, utilizzare
la biblioteca secondo regole concordate.
Lettura libri, costruzione di libri, giochi
sull’ascolto, prestito librario
Il gioco della luce e del
buio
Il cielo stellato
Laboratorio Musicale
Laboratorio Musicale
Casadio Cristiana
Casadio Cristiana
Esplorare materiali diversi e
sperimentarne l’uso
Comunicare emozioni
Scoprire l’utilizzo della materia che
prende forma.
Conoscere tecniche artistiche esprimersi
attraverso linguaggi grafico pittorici
Attività di manipolazione con argilla,
smaltare, usare gli ingobbi, dare la
cristallina, creare oggetti utilizzando l’arte
del riciclare in natura
Silenzio suono rumore
musica
Sperimentare il silenzio come momento di
raccoglimento, di pausa, di ascolto,
riconoscere i parametri musicali di base
Abbinare uno strumento o una cosa a un
simbolo
I balli della mia regione
Sviluppare l’interesse all’ascolto della
musica-comunicare emozioni utilizzando il
linguaggio del corpo. Relazionarsi con i
coetanei
Le luci della festa
Saper associare il ritmo al movimento
Riconoscere i parametri musicali di base
Abbinare uno strumento o una cosa a un
simbolo Produrre semplici sequenze
sonore
La danza del sole
Sviluppare l’interesse all’ascolto della
musica
Comunicare emozioni utilizzando il
linguaggio del corpo
Relazionarsi con i coetanei.
Attività musicali e balli … ascoltare il
silenzio….
Drammatizzazioni
85
TORNA ALL'INDICE
Scuola Primaria "Don Milani"
Via Corbari, 92 – 48018 Faenza - Tel.0546 28757
Gestione: I.C. "Europa" - Via degli Insorti 2 - 48018 Faenza
Tel. 0546 28394
e-mail [email protected]
http://www.iceuropa.it/
Si inizia a parlare di una nuova scuola elementare nella zona sud di Faenza fin da quando nasce il progetto
urbanistico della zona “Cappuccini”; Il Piano Regolatore degli anni 1970-80 (a cui collaborò l’architetto
Leonardo Benevolo) prevedeva infatti nell’area fra via Corbari e la ferrovia una complesso scolastico; allora si
ipotizzò un unico plesso per scuole elementari e scuole medie accanto alla scuola per l’infanzia.
Il processo che ha portato ai diversi livelli di progettazione è stato un progetto “partecipato”, che ha visto
il contributo di alunni, insegnanti, genitori, di tutto il quartiere.
Oggi la “Don Milani” è un amabile luogo pedagogico, il cui fondamento è nel coinvolgimento degli abitanti del
quartiere Centro Sud dove è sorta la scuola. Ma ancora più vitale è stato il coinvolgimento dei bambini che
allora frequentavano la scuola materna (l’ultimo anno) e la scuola elementare della zona. Essi hanno disegnato
con grande impegno la loro idea di scuola. I progettisti del compesso hanno avuto a disposizione centinaia
di idee e da esse hanno tratto spunto per creare gli edifici del villaggio che compongono la "Don Milani".
La tecnologia e le preoccupazioni ambientali hanno guidato la mano di chi ha realizzato gli impianti. Le scelte
compiute per il risparmio energetico, la salubrità dei materiali, l’habitat confortevole, la razionalizzazione dei rifiuti
e delle emissioni, la trasformabilità ci permettono di considerare la nuova scuola un formidabile esempio di tecnica
al servizio della sostenibilità.
87
TORNA ALL'INDICE
IMPIANTO ORGANIZZATIVO
88
TORNA ALL'INDICE
SPAZI E ATTREZZATURE
Oltre alle aule arredate in modo funzionale, destinate alle attività curricolari di ciascuna classe, la
Scuola è dotata di:
 laboratorio multimediale con computer in rete, server, collegamento Internet, masterizzatori,
scanner, stampanti, videocamera, videoproiettore, macchine fotografiche digitali e vari
programmi applicativi e didattici.
Sono presenti alcuni computer portatili e più unità mobili (computer multimediale collegato
al televisore e possibilità di collegamento in internet, stampante, videoregistratore) e carrelli
per l’utilizzo in classe. Inoltre, sono in dotazione Lavagne Interattive Multimediali
comprensive di videoproiettore e computer portatile.
 biblioteca per alunni e insegnanti con postazioni multimediali in rete con il laboratorio
d’informatica, enciclopedie, guide didattiche…
 laboratorio teatrale, adeguatamente strutturato, con televisore, videoregistratore, proiettore,
audiovisivi vari e videoteca
 laboratorio musicale con strumentazione varia ed attrezzature specifiche
 laboratorio di attività grafico-pittorico-manipolativa.
89
TORNA ALL'INDICE
Scuola Primaria "Gulli"
Via Castellani, 24 – 48018 Faenza
Tel.0546 21691
Gestione: I.C. "Europa" - Via degli Insorti 2 - 48018 Faenza
Tel. 0546 28394
e-mail [email protected]
http://www.iceuropa.it/
La scuola primaria sita in via Castellani, 24 è intitolata al capitano di vascello Tommaso Gulli
(1879-1920).
Nacque come scuola privata nel 1907, fu trasformata in edificio pubblico nel 1924.
Nell’anno scolastico 1998-1999, l’edificio è stato ristrutturato da parte dell’Amministrazione
Comunale con le caratteristiche che conserva oggi.
90
TORNA ALL'INDICE
IMPIANTO ORGANIZZATIVO
91
TORNA ALL'INDICE
SPAZI E ATTREZZATURE
Oltre alle aule arredate in modo funzionale, destinate alle attività curricolari di ciascuna classe, la
Scuola è dotata di:
 laboratorio multimediale con computer in rete, server, collegamento Internet, scanner,
stampanti, videoproiettore, macchine fotografiche digitali e vari programmi applicativi e
didattici. Sono presenti alcuni computer portatili e più unità mobili (computer
multimediale collegato al televisore e possibilità di collegamento in internet, stampante,
videoregistratore) e carrelli per l’utilizzo in classe. Inoltre, sono in dotazione Lavagne Interattive
Multimediali comprensive di videoproiettore e computer portatile.
 biblioteca per alunni e insegnanti con postazioni multimediali in rete con il laboratorio
d’informatica, enciclopedie, guide didattiche…
 laboratorio teatrale, adeguatamente strutturato, con televisore, videoregistratore, proiettore,
audiovisivi vari e videoteca
 laboratorio musicale con strumentazione varia ed attrezzature specifiche
 laboratorio di attività grafico-pittorico-manipolativa.
92
TORNA ALL'INDICE
PROGETTAZIONE CURRICOLARE
Aspetti generali
Le scuole primarie “Don Milani” e "Gulli"
accolgono e valorizzano le diversità individuali,
comprese quelle derivanti dalle disabilità;
promuovono lo sviluppo della personalità al fine
di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le
abilità di base, l’alfabetizzazione informatica; di
far apprendere i mezzi
espressivi,
la
lingua
italiana
e l’alfabetizzazione della
lingua inglese; di porre le basi per l’utilizzazione
di metodologie scientifiche nello studio del
mondo naturale; di valorizzare le capacità
relazionali causa-effetto e di orientamento nello
spazio e nel tempo; di educare ai principi
fondamentali della convivenza civile; di sviluppare
le prime abilità logico-critiche; di educare a
una corretta alimentazione e al rispetto
dell’ambiente. Le scuole primarie si impegnano
a realizzare il profilo educativo e culturale di
ogni alunno e la continuità educativa con la
scuola secondaria di I grado.
⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳⊳
Iscrizione
Il curricolo
Il
D.P.R.
n.89/09
stabilisce l’obbligo di
iscrizione
al
primo
anno della scuola
primaria per le bambine e i bambini che
compiono i 6 anni entro il 31 dicembre
dell’anno scolastico di riferimento.
Su richiesta delle famiglie è possibile
effettuare l’iscrizione anticipata per i bambini
che compiono sei anni di età entro il 30
aprile dell’anno scolastico di riferimento.
Il curricolo è il percorso di studi, costruito dai
docenti del circolo, sulla base delle Indicazioni
Nazionali per la scuola primaria ed è costituito da
discipline obbligatorie per tutti, ad eccezione della
religione cattolica, insegnamento per la quale si
può chiedere se avvalersi o non avvalersi, ai sensi
del D.P.R. n°104 del 12 Febbraio 1985. Nel rispetto
e nella valorizzazione dell’autonomia scolastica, le
Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento
nazionale per la progettazione curricolare delle
singole scuole. La costruzione del curricolo si
afferma come il principale strumento della
progettualità didattica: il curricolo infatti organizza
e descrive l’intero percorso formativo dello
studente, dalla scuola dell’infanzia alla scuola
secondaria di primo grado, durante il quale si
intrecciano e si fondono gli insegnamenti, i saperi, i
processi cognitivi e affettivo-relazionali. Ogni scuola
è chiamata a predisporre il curricolo all’interno del
Piano dell’Offerta Formativa nel rispetto delle
finalità, dello sviluppo delle competenze e dei
traguardi di apprendimento posti dalle Indicazioni.
Organizzazione
Generalmente gli alunni sono divisi in classi
omogenee per età.
Le attività didattiche (lezioni, scrutini, attività di
aggiornamento del personale) si svolgono nel
periodo compreso tra il 1° settembre ed il 30
giugno.
93
TORNA ALL'INDICE
LE DISCIPLINE
Le discipline nella scuola
si distribuiscono in tre aree:
primaria
Le discipline di insegnamento del
tempo obbligatorio e l’organizzazione oraria:
 linguistico-artistico-espressiva che comprende
le discipline di: italiano, lingue comunitarie,
musica, arte e immagine, corpo e movimento,
sport, religione;
 storico-geografico-sociale che comprende le
discipline: storia-geografia;

matematico-scientifico-tecnologica
che
comprende le discipline: matematica, scienze
naturali e sperimentali, tecnologia.
Per ogni disciplina, al termine della 5a classe, sono
stabiliti gli obiettivi di apprendimento che
rappresentano gli obiettivi strategici al fine di
raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle
competenze.
CLASSI
I
II
III
IV
V
Italiano
9
9
8
7
7
Matematica
8
8
7
7
7
Scienze
1
1
2
2
1
Informatica
0
0
0
0
0
Storia
1
1
1
2
2
Geografia
1
1
1
1
2
Inglese
1
2
3
3
3
Arte
2
1
1
1
1
Musica
1
1
1
1
1
Ed. Motoria
1
1
1
1
1
Religione
2
2
2
2
2
La tabella si riferisce ai tempi minimi settimanali previsti
nelle singole classi. Sono possibili alcune variazioni in base
al tempo scuola effettuato: 27, 33, 40 ore.
La scuola Primaria è caratterizzata dall’acquisizione delle abilità strumentali e dalla prima
organizzazione di saperi disciplinari.
La programmazione delle aree disciplinari è comune a tutte le classi ed è frutto di un lavoro collegiale
che vede tutti i docenti impegnati in attività di studio, approfondimento, analisi, elaborazione,
partecipazione a corsi d’aggiornamento; periodicamente viene sottoposta a verifica ed eventuale
rielaborazione.
Da sottolineare l'autonomia di scelta per quanto riguarda l’utilizzo dei materiali didattici, dei libri di
testo e per il numero di ore da dedicare all’insegnamento delle discipline e delle educazioni.
Infine il D.P.R. n. 89/2009 ha stabilito che le attività svolte dalle scuole saranno oggetto di
monitoraggio da parte dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica (ANSAS) e
dell’Istituto nazionale di valutazione del sistema di istruzione (INVALSI).
94
TORNA ALL'INDICE
MODALITÀ D’INTERVENTO
I percorsi formativi che vengono delineati sono significativi se prestano “attenzione alla
persona”; quindi, nella progettazione didattica, le specifiche attività di apprendimento possono
essere organizzate e svolte con modalità diverse, scelte per rendere più efficace l’intervento.
Tali modalità sono:
 Progettazione di percorsi di apprendimento adeguati alle caratteristiche degli alunni,
per riconoscerne e valorizzarne le diversità, e al contesto sociale.
 Adeguamento dei tempi d’insegnamento delle singole discipline ai ritmi di
apprendimento degli alunni.
 Gestione della comunicazione dando spazio alla lezione dialogata in cui avviene un continuo
e produttivo scambio verbale fra docente e classe.
 Attenzione/partecipazione alle dinamiche relazionali degli alunni in un clima di
coinvolgimento affettivo che favorisca l’apprendimento.
 Gestione di momenti frontali per la trasmissione, in classe o con più classi, di informazioni
uguali per tutti e per l’utilizzo di mezzi o strumenti fruibili contemporaneamente da un grande
gruppo.
 Promozione delle attività laboratoriali come luogo di sperimentazione di progetti, tecniche,
situazioni di autonomia operativa e di acquisizione di competenze intese come sintesi di sapere
e saper fare.
 Sviluppo di attività di ricerca individuale e di gruppo che insegnino a responsabilizzarsi e
ad organizzare il pensiero.
 Utilizzo di strumenti multimediali che, oltre ad essere motivanti, consentono di
valorizzare tutte le forme di intelligenza, intuitiva, empirica e immaginativa …
 Organizzazione di percorsi personalizzati e/o individualizzati nel rispetto del
principio generale dell’integrazione nella classe e nel gruppo di tutti gli alunni, senza distinzione.
 Interventi sulle dinamiche relazionali che sorgono all’interno della classe, con l’ausilio
di tecniche mirate al sostegno della persona.
 Preparazione di percorsi sulla continuità in ingresso con la Scuola dell’Infanzia e in uscita
con la Scuola Secondaria di I Grado, secondo le linee guida del curricolo continuo, articolato in
apprendimenti disciplinari scanditi in progressione e in continuo.
95
TORNA ALL'INDICE
Elenco di attività progettuali a.s. 2014-2015
Plesso "DON MILANI"
Si tratta di percorsi didattici con precise modalità e finalità educative, collegati alla
progettazione e finalizzati ad approfondire quelle conoscenze che superano le singole
discipline, secondo un principio di trasversalità.
Si tratta di progetti proposti dagli insegnanti ad ampliamento e completamento
dell'offerta formativa, oppure organizzati dalla Scuola Primaria con la collaborazione di enti
esterni, pubblici e privati.
Area
Macro Area
Responsabile
macroarea
Denominazione
progetto
Altri
insegnanti
referenti
Obiettivi e attività
Educazione alla salute
Sarneri Claudia
I CARE
D’Addio Giulio
Maria
Favorire il successo scolastico e
ridurre il disagio. Consolidare le
competenze di letto scrittura.
Attività laboratoriali a piccolo
gruppo.
Canuti Chiara
SOS Apprendimento
Favorire un apprendimento
significativo e in condizioni di
benessere.
Conosciamo l’AVIS
Sensibilizzare gli alunni alla
problematica della salute.
Incontri con volontari
dell’associazione.
Prevenzione e tutela
della salute
Sviluppare corrette abitudini
alimentari e motorie.
SALTAinBOCCA
P1
Educazione agroalimentare
Murrone Wilma
Maria
Educazione al
consumo consapevole
Binzoni Daniela
Far comprendere l’influenza di
mode e pubblicità nelle scelte
alimentari.
Laboratori a scuola e al
supermercato.
Expò 2015
Partecipazione alle iniziative e/o
concorsi dell’evento
internazionale.
Frutta nelle scuole
Favorire l’acquisizione di
corrette abitudini alimentari, far
conoscere ed apprezzare i
prodotti ortofrutticoli, confrontarli
tra loro ed operare una capacità
di scelta consapevole.
Consumazione collettiva di
frutta.
Campagna amica
L’orto a scuola.
Visite in fattoria.
Insieme per la scuola:
“Scrittori in classe”
Partecipazione a concorsi.
Raccolta buoni (Conad)
95
TORNA ALL'INDICE
Educazione
ambientale
Pini Milena
P1
Attività artisticoculturali, teatro,
musica e danza
Solaroli Marina
La grande macchina
del mondo
Sensibilizzare ed educare al
rispetto dell’ambiente attraverso
conoscenze scientifiche
sperimentali ed esperienze
dirette.
Puliamo il mondo
Laboratori in classe ed attività
nei parchi e nel cortile della
scuola.
Caccia alla zanzara
tigre
Conoscenza e prevenzione della
problematica della zanzara tigre.
Incontri di sensibilizzazione con
esperti in classe.
Palestra della scienza
Pangea/Museo
Malmerendi
Amici del fiume
Lamone
Ampliamento dell’offerta
formativa attraverso laboratori e
visite guidate nel territorio.
“La scuola delle idee”
(Fondazione Golinelli)
Sviluppare e incentivare il
pensiero scientifico.
Laboratori a carattere scientifico
condotti da personale esperto.
Settimana
dell’UNESCO
Educare allo sviluppo sostenibile
ed alla conoscenza del territorio.
Animazioni e laboratori a cura
del Consorzio di Bonifica ed
esperti del territorio.
CONOSCI LA TUA
CITTA’
Giocare con l’arte
MIC
Ludoteca
Pinacoteca
Biblioteca Comunale
Il piacere di leggere
Teatro Masini
Arricchire l’offerta formativa,
acquisire strumenti e strategie
cognitive per sviluppare le
proprie capacità artistiche,
musicali, espressive e sviluppare
competenze culturali e
linguistiche grazie ad esperienze
di conoscenza legate al territorio
faentino.
“La comunicazione
attraverso il colore”
Laboratorio teatrale
Europa in Paradiso
Laboratorio musicale
Kangourou
P2
Educazione alla
motricità
Dalprato Milena
Pini MIlena
Visite guidate e laboratori presso
le agenzie culturali della città.
Partecipazione a spettacoli
teatrali. Laboratori con esperti
artistici, musicali e teatrali
realizzati a scuola.
Partecipazione a competizioni
matematiche nazionali
“IL mini-basket nelle
scuole elementari”
Ampliamento dell’offerta
formativa attraverso il
riconoscimento dei ruoli
all’interno dello sport.
“Le scuole vanno a
canestro:
sbulloniamoci facendo
squadra”
Percorso formativo che orienta
la prospettiva del fare squadra.
“Sport di classe”
Progetto nazionale del MIUR
finalizzato all’educazione fisica e
sportiva.
96
TORNA ALL'INDICE
P2
Educazione alla
legalità ed alla
cittadinanza attiva
Pellizzoni Natascia
“Giocasport”
Preparazione e partecipazione ai
giochi sportivi studenteschi.
“AMSEM e gioco
sport”
Arricchimento dell’offerta
formativa attraverso la
conoscenza di una disciplina
sportiva.
Diffondere la conoscenza della
legislazione esistente con
particolare riferimento ai diritti ed
alla tutela dell’infanzia.
Scuola Amica
dell’Unicef
Diritti dell’infanzia
Celebrazione della giornata dei
diritti.
Giornata della
memoria
Conoscere aspetti della storia
recente e educare al rispetto
nelle diversità.
Incontri, testimonianze,
interviste, realizzazione del libro
della memoria.
“Cibo per tutti”
Sensibilizzare al diritto sul cibo
per rendere gli alunni
responsabili di un futuro
migliore.
“Alfabetizzazione
emotiva”
Promuovere la convivenza
pacifica e lo sviluppo
dell’intelligenza emotiva.
Laboratori a cura
dell’associazione “Farsi
prossimo”.
P3
Educazione stradale
Accoglienza,
Intercultura e Pari
Opportunità
P4
Arcangeli Rita
Solaroli Marina
Rendere gli alunni consapevoli
delle norme del codice stradale
e fornirgli strumenti per diventare
un pedone e un ciclista
responsabile.
Lezioni con i vigili urbani.
Piedibus
Educare alla mobilità sostenibile
oltre che ai principi di salute e di
benessere.
Integrazione alunni / e
migranti
Facilitare l’integrazione di alunni
stranieri favorendone
l’acquisizione delle competenze
linguistiche.
Attivazione di strategie per
favorire l’apprendimento di tutti
gli alunni.
Continuità Infanzia –
Primaria
Frascari Anna
Continuità PrimariaSecondaria di primo
grado
Altavilla Elena
Festa della scuola
Ercolani Patricia
Open Day
Ravaglia
Silvana
97
Facilitare il passaggio tra i vari
ordini di scuola.
Momenti di incontro e laboratori
tra alunni e docenti degli anni
“ponte”.
Realizzazione di spettacoli di
fine anno. Momenti di
accoglienza di alunni e famiglie.
TORNA ALL'INDICE
Dimensione europea
dell’Istruzione
A2
D’Addio Giulio Maria
Erasmus plus:
“Invaders : how they
shaped the Europe of
today”
Accrescere la dimensione
europea nella formazione e
nell’educazione. Sensibilizzare
alle tematiche di storia e
tradizione nel territorio europeo.
Accoglienza e mobilità di alunni
e docenti tra i paesi partner.
Formazione all’estero
Sviluppo delle competenze
linguistiche L2 e didattiche
attraverso attività di formazione
all’estero.
Laboratori con
madrelingua
Arricchimento dell’offerta
formativa attraverso attività
laboratoriali in L2.
Laboratorio di Grafica
Ghelli Elena
Demontis Simona
Rappresentare graficamente
idee, emozioni, argomenti
interdisciplinari, attraverso
l’utilizzo di tecniche e di materiali
diversi.
Laboratorio
Informatica LIM
Dalmonte Monica
Monduzzi Mara
Pirazzini
Francesco
Conoscere ed utilizzare
strumenti informatici . Attività di
laboratorio ed utilizzo interattivo
delle LIM. Consultazione di libri
digitali.
Laboratorio Linguistico
Altavilla Elena
Arricchire le competenze degli
alunni in L2 attraverso l’utilizzo
di strumenti multimediali.
Laboratorio scienze cucina
Ravaglia Silvana
Avvicinare gli alunni all’attività di
cucina. Attività laboratoriali con
l’utilizzo di strumenti adeguati.
Realizzazione di semplici
esperimenti a carattere
scientifico.
Biblioteca
Albonetti Elena
Arcangeli Rita
Ercolani Patricia
98
Incentivare l’interesse per la
lettura ed i libri creando un
ambiente biblioteca accogliente
e gradevole.
Letture animate, consultazione,
attività di ricerca.
TORNA ALL'INDICE
Plesso "GULLI"
Elenco di attività progettuali a.s. 2014-2015
Si tratta di percorsi didattici con precise modalità e finalità educative, collegati alla
progettazione e finalizzati ad approfondire quelle conoscenze che superano le singole
discipline, secondo un principio di trasversalità.
Si tratta di progetti proposti dagli insegnanti ad ampliamento e completamento
dell'offerta formativa, oppure organizzati dalla Scuola Primaria con la collaborazione di enti
esterni, pubblici e privati.
Area
Macro Area
Responsabile
macroarea
Denominazione
progetto
Educazione alla salute
Bandini Monica
Saltainbocca
Conosciamo l'AVIS
Altri
insegnanti
referenti
Giulia Zoli
Progetto I CARE
SOS apprendimento
Educazione agroalimentare
Borsellino
Giuseppina
Sapere COOP: ed. al
consumo consapevole
Binzoni Daniela
Obiettivi e attività
Educare alla sicurezza negli
ambienti: scolastico,
domestico....
Educare a corrette abitudini
alimentari.
Acquisire competenze di lettoscrittura
Educare a un consumo
consapevole
Campagna Amica: “Un
orto in classe: curare
la terra, nutrire la vita”
Frutta nelle scuole
Conad: Insieme per la
scuola
P1
Expo 2015.
Educazione
ambientale
Lisi Giuseppina
Differenzia la tua
scuola
La grande macchina
del mondo
Educare alla cultura ecologica
Sensibilizzare al rispetto
dell'ambiente
Individuare le cause
dell'inquinamento
URBER bonifica
Palestra Scienza
Museo Malmerendi
Anita e Nico, dal delta
del Po alle foreste
Casentinesi
Zanzara tigre
Settimana
dell’UNESCO
99
Educare allo sviluppo sostenibile
ed alla conoscenza del territorio.
Animazioni e laboratori a cura
del Consorzio di Bonifica ed
esperti del territorio.
TORNA ALL'INDICE
Attività artisticoculturali, teatro,
musica e danza
Zoli M. Beatrice
La comunicazione
attraverso il colore
Scuola disegno
Minardi
Pinacoteca
Biblioteca Comunale
MIC
Stimolare l'osservazione e
liberare la fantasia, dotandolo di
conoscenza tecnica (segno
grafico e manipolazione)
Far conoscere il patrimonio
faentino naturalistico e culturale
Stimolare l'amore per la lettura
Acquisire il senso ritmico e
l'approccio musicale in un clima
di integrazione
Europa in Paradiso
Gullituttinsieme
Il Piacere di leggere
Ludoteca
C'era una volta C.
Russi
Radici del presente
P2
Il mio comune
Palazzo Milzetti
Corso pittura, Il ritratto
Lirica nelle scuole
Carnevale dei bambini
(comitato festa S.
Lazzaro)
Educazione alla
motricità
Calderoni Ombretta
Mini basket
Le scuole vanno a
canestro
Far acquisire le regole del
basket e della pallavolo
Imparare a giocare insieme
rispettando le regole
Pallavolo
Progetto ANSEM
GiocoSport
Educazione alla
legalità ed alla
cittadinanza attiva
Avesani Daniela
GiocaSport
Shoah
Scuola Amica
dell'Unicef
Costituzione e diritti
dei bambini
Caritas: Cibo per tutti
Diffondere la conoscenza della
legislazione esistente con
particolare riferimento ai diritti ed
alla tutela dell'infanzia
Aumentare il coinvolgimento
degli alunni rendendoli più
consapevoli anche delle proprie
responsabilità e dei propri
doveri, oltre che dei propri diritti
Laboratorio
“Alfabetizzazione
emotiva”
P3
Educazione stradale
Dimensione europea
dell'istruzione:
Erasmus Plus,
gemellaggi,
formazione all'estero
Conti Francesca
Erasmus Plus
Una madrelingua in
classe
CLIL
100
Sviluppare negli alunni il senso
di appartenenza ad una
comunità europea
TORNA ALL'INDICE
Altri
insegnanti
referenti
Accoglienza,
Intercultura e Pari
Opportunità
Buccoliero
Alessandra
Open day
Festa della scuola
Integrazione alunni
stranieri
P4
Alunni Rom
Continuità verticale
A2
Tassinari
Alessandra
Melandri Rita
Laboratorio Graficopittorico-ceramica
Fresca Giovanna
Laboratorio
Informatica
Calderoni Ombretta
Palestra
Calderoni Ombretta
Laboratorio Musicale
Melandri Rita
Laboratorio Linguistico
(Inglese)
Conti Francesca
Laboratorio Scientifico
Borsellino
Giuseppina
Biblioteca
Zoli M. Beatrice
101
Montevecchi,
Ricci, Calderoni,
Tassinari
Favorire la collaborazione tra gli
alunni di tutte le classi al fine di
realizzare esperienze atte a
consolidare il senso di
appartenenza alla scuola e la
collaborazione specifica
TORNA ALL'INDICE
Scuola Secondaria di 1° grado "Europa"
Via degli Insorti, 2 – 48018 Faenza
Tel. 0546 28394 Fax 0546 25816
Presidenza, Uffici di Segreteria, uffici amministrativi, segreteria didattica
e-mail [email protected]
sito http://www.iceuropa.it/
La scuola secondaria di I grado, della durata di tre anni, si articola in un periodo didattico biennale ed
in un terzo anno, che completa prioritariamente il percorso disciplinare ed assicura l’orientamento ed il
raccordo con il secondo ciclo di istruzione. Il primo ciclo di istruzione si conclude con l’esame di stato.
Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì dalle ore 7.55 alle ore 13.00 con rientri (per le classi
interessate) il martedì e venerdì fino alle ore 16.30.
Per tutti gli alunni sono previste attività opzionali a scelta il lunedì e giovedì dalle ore 14.00 alle ore
16.30 ed il sabato dalle ore 7.55 alle ore 11.45.
103
TORNA ALL'INDICE
ORARIO
Il funzionamento della scuola Secondaria di Primo Grado "Europa" è a tempo normale, modello
organizzativo a 30 ore settimanali in orario antimeridiano, dal lunedì al sabato (laboratori), a
tempo prolungato a 36 ore settimanali in orario antimeridiano e pomeridiano, dal lunedì al sabato
(laboratori). L’unità temporale è di 50 minuti (definiti momenti).
INGRESSO ALUNNI E DOCENTI
ore 7,55
1ª ORA
ore 8,00
ore 8,50
2ª ORA
ore 8,50
ore 9,40
3ª ORA
ore 9,40
ore 10,25
INTERVALLO
ore 10,25
ore 10,35
4ª ORA
ore 10,35
ore 11,25
5ª ORA
ore 11,25
ore 12,15
6ª ORA
ore 12,15
ore 13,00
MENSA
ore 13,15
ore 14,00
7ª ORA
ore 14,00
ore 14,50
8ª ORA
ore 14,50
ore 15,40
9ª ORA
ore 15,40
ore 16,30
ORGANIZZAZIONE
Le attività educative di apprendimento sono strutturate secondo il seguente quadro di sintesi,
104
TORNA ALL'INDICE
QUANDO SI SVOLGONO LE ATTIVITA’
DI LABORATORIO?
LUNEDI’
14.00 – 15.15 (L1)
15.15 – 16.30 (L2)
GIOVEDI
14.00 – 15.15 (G1)
15.15 – 16.30 (G2)
SABATO
7.55 – 9.15 (S1)
9.15 – 10.30 (S2)
10.30 – 11.45 (S3)
SPAZI E ATTREZZATURE
L'edificio, di proprietà ecclesiastica, è accogliente e luminoso, con numerose aule ben
attrezzate, con aule laboratoriali per le numerose attività integrative e curricolari.
Le aule occupate dalle classi sono diciotto, cinque sono utilizzate come laboratori (arte,
scienze, informatica 1 e 2, musica) e attrezzate per tale uso.
Ci sono, altresì, la sala professori, l'archivio. Un atrio interno luminoso e capiente serve per
esposizioni varie.
L'edificio, dal volume quadrangolare, è preceduto da uno spazio esterno che funge da
ricovero auto/bici per docenti e alunni, preannunciato a sua volta da un ingresso in asfalto
recentemente sistemato dall'amministrazione comunale. L'Istituto è fornito di una palestra
con annessi servizi e docce. In dotazione della scuola vi sono le seguenti risorse strumentali:
biblioteca docenti/alunni, fotocopiatore e foto stampatore, computer per gli alunni,
stampanti, scanner, collegamento ad Internet, software per la didattica, televisori,
videoregistratore, proiettore diapositive, cinepresa, forno per la ceramica, 2 pianoforti a
muro, quasi tutte le aule con lavagne LIM.
105
TORNA ALL'INDICE
PROGETTAZIONE CURRICOLARE. OBIETTIVI E FINALITA'
La Scuola Secondaria di I Grado è
 FORMATIVA in quanto sviluppa le modalità dell’«essere» (dell'«essere» in sé e dell’«essere» in
relazione con gli altri: cioè la dimensione affettiva e quella sociale), del «sapere» (la
dimensione cognitiva), del «saper fare» (la dimensione operativa): la costruzione armonica
della personalità si realizza quando queste tre modalità e le loro interazioni sono
equilibratamente presenti in un progetto educativo.
 ORIENTATIVA in quanto mette lo studente in condizione di formulare in modo autonomo
scelte consapevoli e responsabili sul proprio progetto esistenziale: perché ciò possa
accadere è necessario far maturare in lui quattro capacità:
 la capacità introspettiva intesa come capacità di conoscere se stessi soprattutto in
rapporto ai propri interessi, alle proprie attitudini e capacità, alle proprie aspirazioni, ai
valori rispetto ai quali organizzare il proprio progetto esistenziale;
 la capacità esplorativa intesa come capacità di raccogliere, selezionare ed analizzare
informazioni utili ai propri processi decisionali;
 la capacità relazionale intesa come capacità di definire rapporti costruttivi con gli altri,
diversi da lui e fra loro diversi;
 la capacità decisionale intesa come capacità di prendere decisioni personali in modo
ragionato, ponderato e consapevole.
Queste quattro capacità e le loro interazioni devono essere tutte equilibratamente presenti
 OPERATIVA in quanto valorizza la manualità e la motricità che, particolarmente nel periodo della
preadolescenza, sostiene, integra e rafforza sia la dimensione cognitiva sia quelle affettiva e sociale.
La scuola secondaria di I grado "Europa" si pone i seguenti obiettivi generali del processo
formativo e si caratterizza per i seguenti tratti educativi creare un progetto dinamico, efficiente
e quindi più vicino ai bisogni di una società in continua trasformazione che abbia come finalità la
MATURAZIONE DELLA PERSONALITÀ DELL’ALUNNO. In tal senso punta a sviluppare una:



Scuola dell’educazione integrale della persona:
promuove processi formativi e si adopera per
creare, attraverso le conoscenze e le abilità,
occasioni dirette a sviluppare armonicamente la
personalità degli allievi in tutte le direzioni.
Scuola che colloca nel mondo: aiuta lo studente
ad acquisire un’immagine sempre più chiara ed
approfondita della realtà sociale per permettere
alle generazioni di affrontare in modo più
consapevole e responsabile le scelte future.
Scuola orientativa: mira all’orientamento di
ciascuno, favorisce l’iniziativa del soggetto per il
suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale per
permettergli di definire e di conquistare la
propria identità e di rivendicare un proprio ruolo
nella realtà sociale, culturale e professionale.
106

Scuola dell’identità: assolve il compito di
accompagnare il preadolescente nella sua
maturazione
globale
fino
alle
soglie
dell’adolescenza.

Scuola della motivazione e del significato: è
impegnata a radicare conoscenze ed abilità
disciplinari ed interdisciplinari sulle effettive
capacità di ciascuno, utilizzando modalità ricche
di senso.

Scuola della prevenzione dei disagi e del
recupero degli svantaggi: legge i bisogni e i
disagi dei preadolescenti e interviene attraverso
il coinvolgimento delle famiglie, di personale
competente e dei soggetti educativi extra-scuola
quali gli enti locali, le formazioni sociali, la società
civile presente sul territorio.
TORNA ALL'INDICE
L’organizzazione del curricolo disciplinare
Premessa
Il quadro di riferimento per la progettazione
curricolare
è
costituito
dal
documento
ministeriale intitolato “Indicazioni per il curricolo".
Il raggruppamento delle discipline in aree indica
una possibilità di interazione e collaborazione fra le
discipline (sia all’interno di una stessa area, sia fra
tutte le discipline).
Il testo funge come traccia per elaborare scelte
specifiche
relative
a
contenuti,
metodi,
organizzazione e valutazione.
L’insegnamento
della
Religione
Cattolica
è disciplinato dagli accordi concordatari in vigore.
I traguardi per lo sviluppo delle competenze e
gli obiettivi
di
apprendimento saranno
definiti d’intesa
con
l’autorità ecclesiastica,
come da disposizione.
Discipline e aree disciplinari
Nella nostra Scuola la progettazione didattica
promuove l’organizzazione degli apprendimenti in
maniera progressivamente orientata ai saperi
disciplinari; promuove inoltre la ricerca delle
connessioni fra i saperi disciplinari e la
collaborazione fra i docenti.
Tempo normale di 33 ore *
Religione cattolica/alternativa
Italiano
Storia
Geografia
Inglese
Francese/Spagnolo
Matematica
Scienze
Tecnologia
Informatica
Musica
Arte e Immagine
Corpo, movimento, sport
Tempo prolungato di 36 ore **
1
8
2
2
3
2
4
2
2
1
2
2
2
33
*da
Religione cattolica/alternativa
Italiano
Storia
(Cittadinanza
e
Costituzione ***)
Geografia
Inglese
Francese
Matematica
Scienze
Tecnologia
Informatica
Musica
Arte e Immagine
Corpo, movimento, sport
aggiungere
1
laboratorio
da 75 min. e
1 ora di
mensa
oppure 2
laboratori
da 75 min.
1
8
2
2
3
2
4
2
2
1
2
2
2
33
** da
aggiungere
4 laboratori
da 75 min. e
3 ore di
mensa
*** L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”
previsto dalla legge n° 169 del 2008 è inserito nell’area
disciplinare storico-geografica.
106
TORNA ALL'INDICE
MODALITÀ D’INTERVENTO
È compito degli insegnanti:
 rendere il rapporto educativo-relazionale il più possibile coerente in modo da sostenere
l’alunno nel suo percorso formativo;
 coinvolgere l'alunno in modo che la partecipazione sia la più possibile attiva (osservazioni,
domande di chiarificazione, discussioni guidate, lezioni dialogate);
 partire da ciò che è vicino all'alunno, dal mondo in cui vive, dalla sua realtà e dalle sue
esperienze, per motivare l’apprendimento e raggiungere le competenze;
 comunicare il percorso operativo e descriverne le fasi;
 predisporre l’ambiente relazionale e facilitarne l’efficacia comunicativa;
 stimolare all’autocorrezione e alla fruizione dell’errore per imparare;
 promuovere ed arricchire la personalità degli alunni e il loro bagaglio culturale; curare il
recupero degli alunni in difficoltà e, nello stesso tempo, potenziare ed allargare gli orizzonti
di ciascun alunno secondo le proprie capacità ed abilità;
 favorire la coscienza di essere responsabili della propria crescita;
 procedere sempre più verso l’astrazione;
 portare gradatamente gli alunni ad autovalutarsi, cioè a prendere coscienza delle abilità
acquisite, parzialmente acquisite e non acquisite, anche al fine di renderli capaci di
sapersi "orientare" per quanto riguarda le scelte future di vita e di lavoro.
Il procedimento induttivo e deduttivo sarà usato di volta in volta per un corretto approccio
disciplinare e per osservare le interrelazioni esistenti tra le varie materie, per promuovere un
apprendimento di tipo reticolare.
Gli strumenti metodologici saranno concordati e alterneranno la lezione dialogata alla
conversazione guidata, al lavoro di gruppo per promuovere esperienze di amicizia e di solidarietà.
La lezione frontale costituirà il punto di riferimento per chiarimenti e per approfondimenti.
108
TORNA ALL'INDICE
I LABORATORI DELLA SECONDARIA DI I GRADO "EUROPA"
Le attività opzionali sono organizzate in attività di laboratorio intese come esperienze di relazione dei
ragazzi con gli adulti (docenti ed esperti) e tra di loro, ma soprattutto come opportunità di espressione di
sé attraverso la messa in gioco e l’acquisizione di competenze. Il fare dei laboratori non è un fare
banale, ma rappresenta una delle dimensioni dell’apprendere: facendo, si acquisiscono e si
consolidano conoscenze (sapere), si mettono in pratica operazioni e procedure che attivano atti
logici, pensiero e intelligenze (saper fare), si mettono in gioco e si modificano i propri comportamenti
(saper essere).
I laboratori intendono dare risposta ai bisogni dei ragazzi sul piano:







dell’identità e dell’autostima
trovare conferma del fatto di valere qualcosa, di essere capaci di realizzare, di fare qualcosa e di farla bene;
essere utili a qualcuno, trasferendo le proprie competenze e costruendo qualcosa per altri.
della socialità e dell’appartenenza;
stare assieme ad altri ragazzi della stessa età;
stabilire e rispettare regole sociali;
essere utili alla collettività trasferendo le proprie competenze ad altri e costruendo qualcosa per altri;
stare assieme, entrare in relazione, essere guidati, aiutati da adulti esperti, in una situazione
non strutturata/strutturata;
 avere a disposizione spazi, strumenti e materiali da usare con una certa libertà;
dell’autonomia e della responsabilità
 sviluppare responsabilità nei confronti di se stessi, degli altri ragazzi, degli esperti, degli educatori
 acquisire autonomia nell’organizzazione del lavoro, consapevolezza delle proprie capacità operative e
delle “non capacità”;
 sviluppare responsabilità in ordine a: uso degli strumenti, rispetto delle norme di igiene e sicurezza;
riordino e pulizia degli strumenti e degli spazi, cura dei propri materiali e della propria attrezzatura, di
quella degli altri e di quella del laboratorio;
 assumersi impegni e portare a termine il lavoro;
 riconoscere situazioni pericolose.
della progettualità e dell’operatività
 identificare problemi e trovare soluzioni;
 “fare”, essere operativi;
 acquisire ed esercitare competenze in ordine ai metodi e alle procedure di lavoro.
La progettazione, a cui è affidato il compito di ampliare l’offerta formativa di istituto, si sviluppa
tenendo conto delle linee didattico-educative espresse dal POF:
- soddisfazione dei bisogni espressi dagli studenti e dalle famiglie;
- necessità di confrontarsi con la realtà esterna;
- stimolare nuovi percorsi di ricerca e di sviluppo della formazione;
- migliorare il benessere della persona, dal punto di vista della sicurezza e dello star bene con se stessa.
109
TORNA ALL'INDICE
I PROGETTI DELLA SECONDARIA DI I GRADO "EUROPA"
I progetti espressi nel POF possono coinvolgere l’intero Istituto, i singoli plessi o gruppi di classe.
I principali progetti dell’Istituto sono suddivisi in 8 macroaree e per plessi. I referenti delle macroaree
fungono da coordinamento tra i docenti dei progetti. Raccolgono i progetti elaborati, coordinano le fasi di
attuazione dei progetti stessi e raccolgono le relazioni finali e le dichiarazioni dei docenti facendo
riferimento al dirigente scolastico. I responsabili dei progetti continuano ad essere i docenti ma
affronteranno le problematiche con il referente di macroarea a cui spetta il compito di relazionarsi sia con
il Dirigente Scolastico che con il Dirigente Amministrativo.
I progetti, seppure di tipologia diversa, assumono ruoli didattico-educativi e formativi comunque
significativi. Essi sono suddivisi in sei aree all’interno di ogni macroarea:
1. EDUCAZIONE ALLA SALUTE
2. EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ E ALLA CITTADINANZA ATTIVA
3. ACCOGLIENZA, INTERCULTURA E PARI OPPORTUNITÀ
4. EDUCAZIONE AGRO-ALIMENTARE
5. EDUCAZIONE AMBIENTALE
6. EDUCAZIONE ALLA MOTRICITÀ
7. ATTIVITÀ ARTISTICO-CULTURALI, TEATRO, MUSICA E DANZA
8. DIMENSIONE EUROPEA DELL’ISTRUZIONE: ERASMUS PLUS, GEMELLAGGI, ASSISTENTATI,
FORMAZIONE ALL’ESTERO
Ogni macroarea poi rientra in un capitolo ben preciso, secondo lo schema seguente:
area P1 (Tecnico-scientifica)
area P2 (Linguaggi non verbali)
area P3 (Linguistica)
area P4 (Accoglienza, Integrazione, Continuità)
area A2 (Laboratori infanzia, primaria, sec. di I grado)
area A3 (Formazione e qualità).
Ogni area contiene progetti con ruoli didattico-educativi e formativi equivalenti.
110
TORNA ALL'INDICE
Elenco di attività progettuali a.s. 2014-2015
Area
Plesso
Macro Area
Responsabile
macroarea
Denominazione
progetto
Educazione alla salute
Maria Grazia Visani
AVIS - Io dono, non so
a chi ma so il perché
Sensibilizzare gli alunni
all’altruismo, alla solidarietà ed
alla donazione
Liberi di scegliere,
lotta al tabagismo
Prevenire l’abitudine al fumo,
stimolare la capacità di
interpretare e valutare e
scegliere autonomamente,
favorire e sviluppare
comportamenti adeguati per
resistere alle influenze esterne.
Educazione
ambientale
Zauli Cristina
Altri
insegnanti
referenti
SEC. DI I GRADO
"EUROPA"
Obiettivi e attività
Green Social Festival
Michele Orlando
Conoscere le problematiche
ambientali, i diritti della terra, le
leggi, le associazioni e gli enti a
tutela dell’ambiente, definire
insieme che cos’è l’impronta
ecologica.
Riflettere sugli sprechi delle
risorse e sugli sprechi alimentari
Settimana UNESCO
2014 di Educazione
allo sviluppo
sostenibile
Michele Orlando
Condividere competenze,
sensibilità, conoscenze e
capacità necessarie per
salvaguardare il nostro ricco
patrimonio culturale e naturale
P1
Laboratori Hera
110
Sensibilizzare il mondo
scolastico sulla conoscenza e
l'approfondimento di tematiche
ambientali
TORNA ALL'INDICE
Area
Macro area
Attività artisticoculturali, teatro, musica
e danza
P2
Responsabile
macro area
Pier Giacomo Zauli
Denominazione
progetto
Altri
insegnanti
referenti
Laboratorio di Teatro
2014
Obiettivi e attività
Trasformare delle immagini
mentali, frutto del rapporto con la
fantasia (o la letteratura) in
azioni fisiche belle, coinvolgenti,
gratificanti;
Sperimentare e verificare la
potenza comunicativa dei propri
gesti;
Acquisire conoscenza e
sicurezza di sé, nonché senso di
responsabilità, grazie al ruolo
individuale insieme agli altri
Europa in Paradiso
Pier Giacomo
Zauli, Silvana
Lavezzo
Collaborare, esprimersi, essere
in grado di leggere un
messaggio e di trasformarlo in
azione
Musica d’insieme,
percussioni e danza
Silvana Lavezzo
Eseguire e interpretare semplici
brani di musica d’insieme,
vocale e strumentale, seguendo
in modo appropriato le
indicazioni verbali e gestuali del
direttore
Pietre della Memoria,
2 ed.
In collaborazione con
ANMIG di Ravenna,
Regione Emilia
Romagna, Provincia di
Ravenna
Michele Orlando
Riscoprire la memoria e i valori
della fraternità e della pace,
attraverso le testimonianze del
passato
Dipingere la Natura
(Settimana UNESCO
2014)
Michele Orlando
Leggere per ballare.
“L’insalata sotto il
cuscino”: storie di
disordini di adolescenti
Flavia Trasente
Arricchire l’offerta formativa,
acquisire strumenti e strategie
cognitive per sviluppare le
proprie capacità artistiche,
musicali, espressive e sviluppare
competenze culturali e
linguistiche, grazie ad
esperienze di conoscenza plurali
e multiculturali
Il Piacere di leggere
Flavia Trasente
“Libriamoci”. Giornate
di lettura nella scuola
Flavia Trasente
Progetto Teatro 2015
"Il canto della
banchina",
rappresentazione
teatrale per la
Giornata della
Memoria 2015
Collaborare, esprimersi, essere
in grado di leggere un
messaggio e di trasformarlo in
azione
Concorso Musicale di
Omegna
Essere in grado di dimostrare le
proprie qualità canore;
Sapersi destreggiare in
situazioni diverse da quelle dei
concerti;
Essere in grado di dominare la
propria emotività;
Saper gestire la propria persona
e confrontarla con gli altri
111
TORNA ALL'INDICE
Area
Macro area
Educazione alla
motricità
Responsabile
macro area
Vito Sami
Denominazione
progetto
Altri
insegnanti
referenti
Centro Sportivo
Scolastico
Obiettivi e attività
Partecipazione a gare nei tornei
di Istituto e/o nelle fasi
distrettuali o provinciali
organizzate dall’Ufficio
Educazione Fisica di Ravenna
Giochi Sportivi
Studenteschi
Nuovi Giochi della
Gioventù
Educazione alla
motricità
Vito Sami
Dodgeball
Partecipazione a gare nei tornei
di istituto e/o nelle fasi distrettuali
o provinciali organizzate
dall’Ufficio Educazione Fisica di
Ravenna e/o da enti,
associazioni sportive del
territorio
Rugby a Scuola
P2
Amica Scuola
(Pallacanestro)
Il Gioco del cerchio
(lotta olimpica)
Educazione alla
legalità ed alla
cittadinanza attiva
Alessandro Babini
Conosciamo l’Europa
Favorire il senso di
appartenenza e di identificazione
con l’Unione Europea
UNICEF – Giornata
mondiale dei Diritti
dell’Infanzia
Conoscenza della Carta dei
diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza.
Sensibilizzazione ai problemi
che bambini di altre culture
presentano poiché tali diritti non
vengono rispettati
I colori della legalità.
Incontri con l'Arma dei
Carabinieri, Polizia di
Stato e Polizia
Municipale di Faenza
Michele Orlando
Fornire indicazioni e spunti di
riflessione su reati e
comportamenti illeciti che
coinvolgono soprattutto i
bambini; fornire la capacità di
selezionare e filtrare le
informazioni che viaggiano su
web, sia in ingresso che in uscita
«A Scuola di Mondo.
Un progetto di
educazione alla
mondialità e
all’interculturalità»,
Laboratorio a cura di
Michele Dotti, Coop.
Kaleidos
Michele Orlando
Partecipazione attiva alle
proposte ludiche ed espressive;
coinvolgimento di tutti i sensi
nelle attività proposte;
promozione di un clima di
empatia e collaborazione nel
gruppo classe; crescita della
consapevolezza di sé, in
rapporto agli altri
«Alla scoperta
dell’acqua invisibile.
Workshop sul
consumo consapevole
di acqua», Laboratorio
a cura di Michele
Dotti, Coop. Kaleidos
Michele Orlando
Partecipazione attiva alle
proposte ludiche ed espressive
su tematiche ecologiche
P3
112
TORNA ALL'INDICE
Area
Macro area
Responsabile
macro area
Educazione alla
legalità ed alla
cittadinanza attiva
Denominazione
progetto
Conferenze e
manifestazioni con
testimonianze, in
occasione del “Giorno
della Memoria 2015”.
In collaborazione con
la Associazione
Documentaristi
dell'Emilia Romagna
Dimensione europea
dell'istruzione:
Comenius, gemellaggi,
formazione all'estero
Milena Casadio
Strozzi
Dimensione europea
dell'Istruzione
Dimensione europea
dell'istruzione:
Erasmus Plus,
gemellaggi,
formazione all'estero
Milena Casadio
Strozzi
Gemellaggio Marsiglia
P3
Altri
insegnanti
referenti
Obiettivi e attività
Michele Orlando
Proiezione di docufilm "MURI"
(2012), su tematiche social.
Segue dibattito (di circa un'ora)
con l'autore al termine delle
proiezioni.
Coinvolgimento di alunni e
famiglie di tutto l'Istituto
Sviluppare negli alunni il senso
di appartenenza ad una
comunità europea, attraverso
maggiori e diversificate attività
in lingua straniera
Paola Montroni
Progetto KA2 Partenariati strategici
tra sole scuole Settore: Istruzione
scolastica,
Invaders-How they
shaped the Europe of
today
Formazione in servizio
all’estero
Accoglienza,
Intercultura e Pari
Opportunità
Flavia Trasente
Perfezionare la conoscenza
della lingua francese
praticandola quotidianamente in
un contesto pratico e familiare.
Conoscere il patrimonio storico,
artistico e ambientalistico della
Provenza.
Sviluppare capacità di
autonomia, collaborazione e
senso di responsabilità.
Favorire il confronto
interculturale e creare amicizie
Internazionali.
Far conoscere la propria scuola
e la propria città all’estero
Miglioramento delle capacità/
abilità linguistiche
Potenziare la dimensione
europea dell’istruzione e la
mobilità di docenti e alunni, nel
solco di un’attiva e partecipata
progettualità avviata nell’ a.s.
2010-‘11
Federica
Ragazzini
Dimensione europea in
accrescimento nel nostro istituto
SOS Donna. “Educare
nelle differenze”
Problemi di differenze di genere
tra maschi e femmine per
prevenire episodi di violenza
Integrazione alunni
stranieri
Integrare gli alunni di origine
straniera, favorendone
l’acquisizione delle basi della
comunicazione in Italiano L2 ed
il graduale consolidamento
delle competenze linguistiche
P4
Orientamento
113
Luca Bellini
Orientamento
scolastico e della
persona
TORNA ALL'INDICE
Area
Macro area
Responsabile
macro area
Flavia Trasente
Denominazione
progetto
Altri
insegnanti
referenti
Obiettivi e attività
Open day
Paola Baroncini
Cristina Zauli
Silvana Lavezzo
Carla Massari
Luciano Laghi
In vista delle iscrizioni per il
Prossimo anno scolastico, il
plesso di I grado apre le porte
per presentare la propria offerta
formativa a studenti e genitori,
aiutandoli attraverso una scelta
consapevole
Festa della Scuola
Paola Baroncini
Pier Giacomo
Zauli
Carla Massari
Creare momenti di incontro
gioiosi tra bambini, genitori
ed educatori.
Tutti i docenti
Promozione della lettura
P4
A2
Biblioteca
Paolo Lazzarin
Laboratorio di
Ceramica e Pittura
creativa
Luciano Laghi,
Paola Baroncini
Sviluppo della manualità e
creatività personale
Laboratori Sc.
secondaria di I grado
Cristina Zauli
Le attività opzionali pomeridiane
sono organizzate in attività di
laboratorio intese come
esperienze di relazione dei
ragazzi con gli adulti (docenti
ed esperti) e tra di loro, ma
soprattutto come opportunità di
espressione di sé attraverso la
messa in gioco e l’acquisizione
di competenze.
Viaggi/Uscite
Chiara Montevecchi
I viaggi di istruzione, le visite
guidate a musei, mostre,
manifestazioni culturali, di
interesse didattico o
professionale, lezioni con esperti
e visite a enti istituzionali o
amministrativi, la partecipazione
ad attività teatrali e sportive, i
soggiorni presso laboratori
ambientali, la partecipazione a
concorsi provinciali, regionali,
nazionali, a campionati, a gare
sportive o Giochi Sportivi
Studenteschi, a manifestazioni
culturali o didattiche, ai
gemellaggi con scuole estere
sono parte integrante e
qualificante dell’offerta formativa
e momento privilegiato di
conoscenza, comunicazione e
socializzazione
Laboratorio
informatica.
Alfabetizzazione LIM
(Multimedialità e
informatica)
Chiara Gollini
Avviare gli alunni ad un corretto
utilizzo delle tecnologie;
documentare in forma digitale le
attività didattiche svolte.
Garantire il funzionamento delle
Apparecchiature installate ed
assistere i docenti nella
soluzione delle problematiche
tecniche
A2
114
TORNA ALL'INDICE
Progetto
e dovranno portare alla produzione di un libro di
ricette, un dizionario, un CD/DVD con canti,
danze, rappresentazioni teatrali, alla costruzione di
modellini/preparazione di costumi/ricostruzione di
giochi.
È previsto l’uso della tecnologia informatica con
la creazione di un sito web che dovrà
raccogliere
e diffondere tutto il materiale
prodotto, ma anche la possibilità di tenere i contatti
tra i vari partner via skype ed e-twinning. Come per il
precedente multilaterale, ci dovrà essere una diffusione
di quanto svolto tramite i contatti con i media locali e,
naturalmente, attraverso l’informazione e il
coinvolgimento
delle
famiglie
degli
alunni.
All’interno del progetto presentato dalla scuola capofila
è stato dato particolare risalto alla presenza di
alunni diversamente abili e bambini stranieri,
sottolineando come le attività da svolgere debbano
prevedere la loro partecipazione. Considerando i
programmi didattici della scuola primaria, le classi più
direttamente coinvolte appaiono le quinte, che
cambieranno ad ogni anno scolastico nel corso del
triennio previsto per il progetto, soprattutto in vista
delle cinque trasferte che prevedono la partenza
di un ristretto numero di alunni (due incontri
avverranno esclusivamente fra docenti). Ma tutte le
classi di scuola primaria e l’intero IC possono
naturalmente
dare
il
loro
contributo.
La tappa che vedrà l’Italia come Paese ospitante
è prevista per l’autunno 2016.
ERASMUS PLUS K1
Bandob “In training Service” Formazione in
Servizio docenti I.C. “Europa”
Anche quest’anno il gruppo Erasmus Plus d’Istituto si
propone di partecipare al bando sopra-titolato per
offrire la possibilità ai docenti di farsi formare durante
il periodo estivo in tutta Europa, su progetti di
didattica e pedagogia, con corsi ad alta professionalità
e tutte le spese completamente finanziate dalla
comunità europea.
PROGETTO ERASMUS PLUS K2
INVADERS - HOW THEY SHAPED THE EUROPE
OF TODAY
(Invasori - Come hanno plasmato l’Europa
odierna)
Dall’anno scolastico 2014-‘15 l’Istituto Comprensivo
Europa ha ottenuto l’approvazione di un nuovo
progetto
multilaterale,
previsto
nell’ambito
dell’Erasmus plus (Azione K2). Il progetto attuale, che
si presenta in continuità con il precedente Comenius
rivolto alla scuola dell’infanzia (“Ecokids-ecoparents,
the Earth cannot be recicled”), ha come destinatari
principalmente la scuola primaria e come capofila una
Primary School irlandese. Le altre nazioni coinvolte
oltre a Italia e Irlanda sono: Regno Unito, Romania,
Polonia,
Finlandia,
Francia
e
Spagna.
Il progetto avrà durata triennale, da ottobre 2014 ad
agosto 2017.
l nostro Paese rappresenta, all’interno del progetto,
gli antichi invasori romani, ma i temi da affrontare nel
corso del triennio non saranno esclusivamente storici.
Le attività da svolgere con gli alunni riguarderanno
tutti i campi in cui un popolo ha avuto influenza su
quello invaso (lingua, architettura, musica, cucina,
leggi, infrastrutture, sistemi agricoli…)
116
TORNA ALL'INDICE
SISTEMA DI VALUTAZIONE
La valutazione degli apprendimenti acquisiti e
del comportamento dell’alunno, nonché le
decisioni relative alla promozione alla classe
successiva vengono adottate per scrutinio dai
docenti della classe.
La valutazione viene registrata su un apposito
documento (scheda individuale dell’alunno); viene
consegnata alla famiglia e accompagnata da un
colloquio esplicativo. Per quanto riguarda la
promozione alla classe successiva o all’esame (art. 3
legge 169/2008), gli alunni devono conseguire la
sufficienza in ogni disciplina, nonché nel
comportamento (art. 2 legge 169/2008).
La non ammissione
L’eventuale decisione di non ammissione alla
classe successiva o all’esame è, comunque, assunta
a maggioranza da parte dei componenti del
consiglio di classe.
Ai fini della validità dell’anno, per la
valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre
quarti dell’orario annuale personalizzato di ciascun
alunno. Per casi eccezionali, le istituzioni
scolastiche possono autonomamente stabilire
motivate deroghe al suddetto limite. Il corso di
studi si conclude con l’esame di Stato il cui
superamento è titolo indispensabile per l’iscrizione
agli istituti del 2° ciclo.
L’ammissione all'Esame di Stato
L’ammissione all'Esame di Stato comporta un
giudizio di idoneità, accompagnato da un voto in
decimi, riferito agli esiti dell’intero percorso
compiuto dall’alunno nella scuola secondaria. Tra le
prove d’esame è prevista una prova scritta
117
nazionale predisposta dall’INVALSI, l’Istituto
nazionale per la valutazione del sistema scolastico.
La valutazione finale dell’esame è espressa con un
voto in decimi (ma vd. più avanti).
Criteri e modalità della valutazione sono
definiti dal Regolamento di coordinamento
delle norme sulla valutazione degli alunni
(D.P.R.. 122/2009).
Nei confronti degli alunni con minorazioni
fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a
valutazioni differenziate, mentre, per gli alunni in
situazione di handicap psichico la valutazione,
adeguatamente differenziata, tiene conto degli
obiettivi
prefissati
nel
Piano
Educativo
Individualizzato (PEI).
L’articolo 9 del Regolamento sulla valutazione
degli alunni (D.P.R. 122/2009) prevede che, in
sede di esame conclusivo del primo ciclo di
istruzione, le prove sono adattate in relazione agli
obiettivi del PEI.
Le prove differenziate hanno valore equivalente
a quelle ordinarie ai fini del superamento
dell’esame e del conseguimento del diploma di
licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI
non siano riconducibili ai programmi ministeriali, il
percorso formativo consente l’acquisizione di un
attestato di credito formativo valido anche per
l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e
formazione (art. 9 D.P.R. 122/2009).
Per le prove di esame (art. 318 del Testo Unico
– d.l.vo 297/1994) sono predisposte, per il 1° ciclo,
apposite prove.
TORNA ALL'INDICE
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
NELLA SCUOLA PRIMARIA
Griglia di comparazione tra voto e conoscenze / capacità sottese / competenze
Le conoscenze, abilità e competenze disciplinari sono valutate in riferimento agli obiettivi dei percorsi
di apprendimento previsti per ciascuna classe.
I criteri generali per la valutazione vengono applicati secondo il principio della gradualità (dalla prima alla
quinta classe) e prendono in considerazione:






il livello di partenza degli alunni
le capacità e gli stili di apprendimento personali
il livello di autonomia
l’impegno e l’interesse dimostrati nelle discipline
il livello delle conoscenze, la loro organizzazione e le competenze raggiunte
i progressi riscontrati
CONOSCENZE, ABILITÁ
E COMPETENZE DISCIPLINARI
VOTO
Conoscenze ampie e approfondite, piena padronanza delle abilità,
capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente, applicazione
sicura e autonoma delle conoscenze in situazioni anche nuove,
esposizione ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di
rielaborazione personale creativa ed originale.
10
Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure, capacità
di comprensione e di analisi precisa, applicazione sicura e autonoma
delle conoscenze in situazioni anche nuove, esposizione chiara e ben
articolata.
Conoscenze complete, buona applicazione delle conoscenze, buona
capacità di comprensione, utilizzo generalmente corretto delle abilità
acquisite, esposizione chiara.
9
Conoscenza abbastanza corretta dei contenuti fondamentali delle
discipline, discreta autonomia nell’utilizzo delle conoscenze, discreta
capacità di comprensione/analisi, applicazione delle conoscenze in
situazioni semplici e note, esposizione essenziale .
7
Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali,
capacità di analisi/comprensione minima, applicazione delle conoscenze
con alcuni errori anche in situazioni semplici e note, esposizione
essenziale seppur guidata.
6
Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi
disciplinari, abilità da recuperare, capacità di comprensione scarsa,
difficoltà nell’applicazione delle conoscenze, esposizione frammentaria
e confusa, povertà lessicale.
5
117
8
TORNA ALL'INDICE
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELLA
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Griglia di comparazione tra voto e conoscenze / capacità sottese / competenze
I criteri generali di valutazione prenderanno in considerazione:
•
La situazione socio-ambientale;
•
il livello di partenza
•
il livello delle conoscenze e la loro organizzazione;
•
il livello delle competenze;
•
il comportamento;
•
la capacità di apprendimento;
•
l’impegno e l’interesse dimostrati;
•
i progressi ottenuti nelle abilità, nelle conoscenze e competenze richieste.
3
Conoscenze insistenti o frammentarie. Competenze del tutto inadeguate;
stentata e per nulla autonoma l’esposizione
4
Conoscenze ed esposizione frammentarie, disorganiche, spesso scorrette.
Competenze molto limitate e solo incomplete.
5
Conoscenze parziali, non adeguatamente memorizzate e poco collegate;
esposizione stentata e imprecisa; competenze ancora parziali
6
Conoscenze e competenze essenziali. Esposizione incerta e/o impropria e
non sempre corretta.
7
Conoscenze abbastanza complete, ma non del tutto organizzate.
Competenze abbastanza acquisite. Esposizione con qualche incertezza,
improprietà e lievi scorrettezze.
8
Conoscenze quasi complete ed organiche, competenze quasi del tutto
autonome, esposizione appropriata con uso di lessico specifico. Capacità di
elaborazione talvolta indotta.
9
Conoscenze quasi del tutto complete ed organiche. Competenze
autonome; esposizione propria e sicura con capacità di rielaborazione
personale autonoma.
10
Conoscenze ampie, esaurienti ed organiche. Competenze autonome e sicure;
esposizione propria fluente e disinvolta con capacità di rielaborazione
personale autonoma e critica
119
TORNA ALL'INDICE
L’esame di Stato
Ammissione all’esame
Sono ammessi all’esame di Stato conclusivo del
primo ciclo d’istruzione gli alunni:
a) che non si sono assentati per un numero
superiore a ¼ del monte ore personalizzato (vedi
tabella)
b) che hanno conseguito una votazione non
inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o
gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di
un unico voto secondo l’ordinamento vigente;
c) che hanno conseguito un voto di
comportamento non inferiore a sei decimi;
d) che hanno conseguito un voto di idoneità non
inferiore ai sei decimi.
Come si svolge l’esame di stato
L’esame di licenza di scuola secondaria di I
grado si sostiene in un’unica sessione, con
possibilità di prove suppletive per i candidati
assenti per gravi e comprovati motivi. Le prove
suppletive devono concludersi prima dell’inizio
delle lezioni dell’anno scolastico successivo.
La prova Invalsi, uguale su tutto il territorio
nazionale, per gli studenti di terza media si svolgerà
lunedì 19 giugno 2015, con inizio alle ore 8.30.
Oggetto della prova, per l’a.s. 2014/15, saranno
le conoscenze e le abilità acquisite dagli studenti in
italiano e matematica. Le conoscenze e le abilità
verranno valutate con riferimento agli obiettivi di
apprendimento previsti dalle Indicazioni per il
curricolo al termine del primo ciclo di istruzione.
120
Il dirigente scolastico della scuola sede di
esame fissa, sentito il collegio dei docenti, il
calendario delle prove scritte a carattere non
nazionale; il presidente della commissione
definisce, nella seduta di insediamento, il diario
dei colloqui.
In ogni scuola secondaria di I grado, statale e
paritaria, viene costituita un’unica commissione e
tante sottocommissioni quante sono le classi
d’esame, con un presidente esterno e con
i commissari componenti dei diversi consigli di
classe.
L’esame di Stato prevede l’effettuazione di tre
prove scritte formulate da ogni commissione, di
una prova scritta a carattere nazionale e di un
colloquio pluridisciplinare sulle materie di
insegnamento dell’ultimo anno.
Le tre prove formulate dalla commissione sono
relative a: italiano; lingue comunitarie; matematica
ed elementi di scienze e tecnologia. La prova scritta
a carattere nazionale, divisa in due sezioni, riguarda
l’italiano e la matematica (esempi di prova
nazionale sono presenti nel sito dell’INVALSI –
www.invalsi.it – link: “Esame di Stato Primo
Ciclo” > “Struttura ed esempi di prova” >
“Fascicolo di Italiano – Fascicolo di matematica”).
TORNA ALL'INDICE
Criteri generali di valutazione per le prove scritte
Italiano
- Aderenza alla traccia;
- contenuto;
- coesione e coerenza;
- correttezza ortografica, morfologica e sintattica;
- proprietà lessicale.
Matematica - Comprensione e soluzione dei problemi;
- applicazione di regole e procedimenti;
- comprensione ed uso dei linguaggi specifici;
- ordine formale.
Inglese
e Francese
- Comprensione delle istruzioni indicate;
- coerenza e ricchezza del contenuto;
- competenza lessicale;
- correttezza grammaticale;
- organicità e chiarezza espositiva.
Criteri per la formulazione del voto finale
Il Collegio dei Docenti del Comprensivo
“Europa” applica le indicazioni del D.P.R.
122/2009, art.3, comma 6: “All’esito dell’esame
di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e
orali, ivi compresa la prova di cui al comma 4, e
il giudizio di idoneità di cui al comma 2. Il voto
finale è costituito dalla media dei voti in decimi
ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di
idoneità arrotondata all’unità superiore per
frazione pari o superiore a 0,5”.
Criteri per la valutazione finale dell’esame di Stato:
a)
b)
c)
d)
e)
Durata
PROVE SCRITTE
DURATA
Italiano
4 ore
Matematica ed
elementi di
scienze e
tecnologia
Inglese
3 ore
Francese
3 ore
Prove scritte
INVALSI:
Italiano
Matematica
75 min.
75 min.
Colloquio
3 ore
COLLOQUIO
MULTIDISCIPLINARE
Il colloquio multidisciplinare
offrirà all’alunno la possibilità
di dar prova della propria
capacità di rielaborazione e
d’organizzazione delle
conoscenze acquisite, anche
in vista delle scelte
successive. Di conseguenza,
dovrà evidenziare la
preparazione, l’attività svolta
dall’alunno e l’efficacia
dell’azione educativa e
culturale promossa dalla
scuola. Sono oggetto del
colloquio soprattutto quelle
discipline per le quali non
sono previste prove scritte
compresa la seconda lingua
straniera.
voto in decimi
valutazione prove scritte
valutazione prova scritta nazionale
valutazione colloquio pluridisciplinare
valutazione voto di ammissione e altri
elementi complessivi.
Assegnazione della lode
Agli alunni che conseguono il punteggio
di dieci decimi può essere assegnata la lode
da parte della commissione esaminatrice
con decisione assunta all’unanimità.
Certificazione delle competenze
L’esito dell’esame di Stato conclusivo del
primo ciclo d’istruzione è illustrato con una
certificazione analitica dei traguardi di
competenza e del livello globale di
maturazione raggiunto dall’alunno.
Indicatori per i livelli di certificazione
delle competenze programmate
Criteri generali di valutazione per il colloquio
orale multidisciplinare
- Padronanza della lingua ed esposizione;
- Conoscenza degli argomenti di studio;
- Capacità di stabilire relazioni;
- Discussione e approfondimento critico.
LIVELLO AVANZATO
La competenza programmata è manifestata
in modo positivo con
 Completa
autonomia,
originalità,
responsabilità
 Ottima consapevolezza e padronanza
delle conoscenze e abilità connesse
 Ottima integrazione dei diversi saperi
LIVELLO INTERMEDIO
La competenza programmata è manifestata
in modo positivo con
121
TORNA ALL'INDICE
 Buona autonomia, originalità, responsabilità
 Buona consapevolezza e padronanza
delle conoscenze e abilità connesse
 Buona integrazione dei diversi saperi
LIVELLO BASE
La competenza programmata è dimostrata
in forma essenziale con
 Relativa autonomia
 Basilare consapevolezza delle
conoscenze e abilità connesse.
122
Pubblicazione degli esiti
Gli esiti finali degli esami sono resi
pubblici mediante affissione all’albo della
scuola, ai sensi dell’articolo 96, comma 2, del
decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
TORNA ALL'INDICE
Indirizzi sulla valutazione e Certificazione delle competenze
La valutazione è un momento formativo
fondamentale del percorso pedagogico didattico.
Essa comprende sia l’aspetto analitico (obiettivi di
ogni disciplina) sia quello globale che considera il
cammino di crescita percorso rispetto alla
situazione di partenza.
Valutare, in riferimento alla funzione docente,
nella scuola secondaria di I grado, significa credere
che sia possibile, per ogni alunno, un cammino di
crescita e, quindi, impegnarsi nel controllare le
dinamiche di trasformazione nella maturazione
della persona.
Si valuta il raggiungimento degli obiettivi
cognitivi
e
comportamentali,
intendendo
sostanzialmente
l’insieme,
opportunamente
ponderato, di tutti i dati sul comportamento, la
partecipazione, l’impegno, il metodo di studio, la
progressione dell’apprendimento e il profitto,
raccolti durante il corso dell’anno.
Valutare significa, per tutti i componenti della
comunità professionale ed educativa, sviluppare
livelli di condivisione su: cosa si valuta; a qual fine
si valuta; come si rende la valutazione
istituzionalmente fondata e, di conseguenza,
comunicabile all’esterno.
La valutazione finale terrà conto dei
seguenti fattori:
 progressione dell’apprendimento rispetto
al livello di partenza;
Il sistema della valutazione nel nostro Istituto
Comprensivo, che prevede i tre ordini di scuola
sopra citati, è coerente con gli obiettivi ed
indicatori del curricolo verticale, in modo da
garantire un effettivo processo di continuità.
L’azione valutativa, quindi, si esplica in una
serie
di
processi
dinamici
finalizzati
principalmente alla rilevazione dei livelli di
competenze raggiunte da ciascun alunno.
 impegno e interesse manifestati;
 partecipazione all’attività didattica;
 eventuali cause che hanno condizionato
il processo di apprendimento.
Poiché nel nostro Istituto sono compresi tre
ordini di scuola (infanzia, primaria, secondaria di
1° grado), gli obiettivi educativi, cognitivi e
comportamentali generali si arricchiscono delle
specificità legate alla fascia d’età degli alunni, così
come le attività, le metodologie e i criteri di
valutazione.
La valutazione nella scuola dell’infanzia
evidenzia i livelli raggiunti da ciascun bambino, dai
3 ai 5 anni di età, in modo da poter identificare i
processi da promuovere, sostenere e rafforzare
per favorirne lo sviluppo e la maturazione.
La valutazione nella scuola primaria, elemento
pedagogico fondamentale e parte integrante
della programmazione
didattica,
tende
a
seguire i progressi degli alunni dai 6 ai 10 anni
di età e, contestualmente, consente di operare
con flessibilità sul progetto educativo.
123
“… la nozione di competenza include
componenti cognitive ma anche componenti
motivazionali, etiche e sociali
relative
ai
comportamenti.
Costituisce l’integrazione di
tratti stabili, risultati di apprendimento
(conoscenze e abilità), sistemi di valori,
credenze, abitudini ed altre caratteristiche
psicologiche”.
(dalla documentazione preparatoria del progetto PISA)
I docenti hanno impegni comuni sul fronte
delle seguenti caratteristiche operative del
“sistema dei saperi”:
 coerenza fra verifica periodica e controlli
quotidiani;
 impegni sostenibili e credibilità della verifica;
 correzione, misurazione e valutazione delle
verifiche in itinere: linea di sviluppo
dell’esperienza
svolta
in
classe,
considerando la verifica in itinere come
l’anima del dialogo educativo, ordinario
momento di confronto con il percorso
compiuto, con se stessi, con i livelli generali
di attesa;
TORNA ALL'INDICE
 correzione e valutazione coerente con le
proporzioni stabilite dalla misurazione;
 coerenza fra risultati periodici e valutazione
finale.
I docenti valutano la crescita degli alunni e
premiano il loro sforzo di miglioramento, pur
nella considerazione dei dati oggettivi in
relazione agli standard di riferimento. In tal
senso diviene fondamentale, per la fascia di
età compresa in questo ordine di scuola,
considerare la valenza dei processi formativi di
ogni alunno, con particolare considerazione
per
il
differenziale
di apprendimento,
che è la capacità della persona di attivare
potenti e spesso imprevedibili risorse mentali,
emotive, affettive, motivazionali, in grado di
determinare miglioramenti consistenti anche in un
breve arco temporale.
I docenti considerano la valenza degli “indizi
oggettivi” raccolti costantemente e con continuità,
tengono conto del comportamento nello studio
tenuto dagli alunni, mettendo in pratica criteri di
coerenza valutativa, pur nella consapevolezza
della persistenza del rapporto probabilistico
fra insegnamento e apprendimento.
La valutazione non è solo attestazione del
sapere conquistato dall’alunno, ma assume la
connotazione
di
volano
per
rafforzare
apprendimenti consapevoli atti a spiegare e
rielaborare idee. In questo senso i docenti di questa
scuola attuano processi valutativi che considerano
l’importanza
della
metacognizione
come
consapevolezza e controllo che l’alunno ha dei
propri processi cognitivi, al fine di utilizzare
consapevolmente le strategie necessarie a
completare i compiti assegnati con successo.
L’approccio didattico metacognitivo agevola la
predisposizione di momenti di riflessione sui
processi cognitivi attivati, per individuare e
descrivere le operazioni compiute nella soluzione
di problemi, di modo che l’alunno riesca ad essere
cosciente del proprio modo di imparare, pensare,
rielaborare e trasferire l’esperienza di conoscenza
ai contesti di vita che si affrontano di volta in volta.
In presenza di carenze oggettive degli alunni,
la valutazione negativa non avrà solo una
funzione certificativo-sanzionatoria, ma attiva la
riflessione sul rapporto fra insegnamento
124
strutturato e valutazione, al fine di aumentare il
potenziale di efficacia della scuola, inteso come
valore formativo aggiunto.
Il nostro Istituto ha avviato anche una
riflessione
riguardo
alla
certificazione
per competenze, richiesta dal Ministero al termine
della scuola dell’obbligo.
La certificazione è uno strumento utile per
sostenere e orientare gli studenti nel loro
percorso
di
apprendimento
sino
al
conseguimento di un titolo di studio o,
almeno, di una qualifica professionale
di
durata triennale entro il diciottesimo anno di
età.
Il relativo modello è strutturato in modo da
rendere sintetica e trasparente la descrizione
delle competenze di base acquisite, con
riferimento
agli
assi
culturali
che
caratterizzano
l’obbligo
di istruzione (dei
linguaggi; matematico; scientifico-tecnologico e
storico-sociale), entro il quadro di riferimento
rappresentato dalle competenze chiave di
cittadinanza, in linea con le indicazioni
dell’Unione europea, con particolare riferimento
al Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche
(EQF).
La valutazione delle competenze da certificare
in
esito
all’obbligo
di
istruzione
“è
espressione dell’autonomia professionale propria
della funzione docente, nella sua dimensione sia
individuale
che
collegiale,
nonché
dell’autonomia
didattica
delle
istituzioni
scolastiche” (articolo 1, comma 2, del D.P.R. 22
giugno 2009, n. 122) ed è effettuata dai consigli di
classe per tutte le competenze elencate nel
modello di certificato.
I consigli di classe utilizzano le valutazioni
effettuate nel percorso di istruzione di ogni
studente in modo che la certificazione descriva
l’avvenuta acquisizione delle competenze di
base, che si traduce nella capacità dello
studente di utilizzare conoscenze e abilità
personali e sociali in contesti
reali,
con
riferimento
alle discipline/ambiti disciplinari
che caratterizzano ciascun asse culturale.
TORNA ALL'INDICE
La valutazione del comportamento
nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di I grado
La Legge di conversione 30 ottobre 2009 n°169 ha apportato modifiche alla valutazione del
comportamento e degli apprendimenti (art.3) introducendo nella scuola primaria l’espressione
della valutazione degli apprendimenti degli alunni con voto in decimi e confermando la valutazione
del comportamento con giudizio (sintetico o analitico secondo l’autonoma scelta delle scuole).
Appartiene alle scuole e ai docenti, nell’esercizio dell’autonomia scolastica, la scelta delle modalità
per la valutazione in itinere e per la predisposizione del documento di valutazione con l’obbligo di
rispettare tre elementi fondamentali derivanti dalle norme generali del sistema di istruzione
nazionale:
1. la valutazione degli apprendimenti relativi
alle discipline previste dai piani di studio;
2. la valutazione del comportamento
dell’alunno;
3. l’espressione delle valutazioni, periodiche
e finali, con voti in decimi per
ciascuna disciplina.
125
TORNA ALL'INDICE
LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
NELLA SCUOLA PRIMARIA
La valutazione del comportamento dell’alunno viene espressa dal docente, ovvero dai docenti
contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei
docenti, riportato nel documento di valutazione. Relativamente alla valutazione finale, “nella scuola
primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe
successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”. Tale procedura valutativa viene
attuata per ogni passaggio alla classe successiva. La valutazione finale degli apprendimenti e del
comportamento dell’alunno è riferita a ciascuna classe frequentata.
DESCRITTORI
GIUDIZIO
L’alunno partecipa con interesse e atteggiamento propositivo a tutti i
momenti della vita scolastica. Si dimostra sempre corretto e responsabile.
Si impegna costantemente nelle attività ed esegue i compiti con
continuità. Ha interiorizzato le regole della vita sociale.
OTTIMO
L’alunno partecipa con interesse a tutti i momenti della vita scolastica. Si
dimostra corretto e responsabile. Si impegna nel lavoro assegnato.
Rispetta sempre le regole del gruppo classe.
DISTINTO
L’alunno partecipa alla vita scolastica. Generalmente rispetta le regole. Si
impegna con una certa continuità.
BUONO
L’alunno partecipa con discontinuità ai momenti della vita scolastica. A
volte è necessario richiamarlo al rispetto delle regole.
L’impegno nel lavoro scolastico non è sempre costante.
DISCRETO
L’alunno va sollecitato e guidato affinché partecipi ai vari momenti della
vita scolastica e rispetti le regole del gruppo classe. L’impegno nel lavoro
individuale è carente.
SUFFICIENTE
L’alunno non partecipa alla vita scolastica manifestando rifiuto o gravi
difficoltà di socializzazione. Non conosce o non accetta le regole della
vita comune. Anche se sollecitato, non si impegna nel lavoro
individuale.
NON SUFFICIENTE
125
TORNA ALL'INDICE
LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
La valutazione sul comportamento, espressa in decimi, concorre, come il voto delle altre discipline,
alla determinazione della media complessiva dei voti.
Con apposito decreto del MIUR sono specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità
del comportamento al voto inferiore a sei decimi.
126
TORNA ALL'INDICE
Criteri generali per la valutazione della
condotta: elementi descrittivi corrispondenti
ai voti
VOTO
Descrittori
10
lo studente manifesta un atteggiamento di interesse e
partecipazione con responsabilità propositiva e collaborativa,
rispettando persone, regole e cose.
9
lo studente manifesta un atteggiamento di interesse e
partecipazione, con rispetto delle persone, delle regole e delle
cose.
8
lo studente manifesta un atteggiamento di regolare
partecipazione alle attività didattiche e di complessivo rispetto
delle persone, delle norme e delle cose, pur con qualche lieve
mancanza.
7
lo studente non è regolare nelle presenze e/o nella
partecipazione e/o nel rispetto delle persone, delle norme o
delle cose; ha delle note sul registro e/o sul diario; ha
comportamenti costantemente inadeguati nonostante richiami
verbali.
6
lo studente ha commesso mancanze gravi per non aver
rispettato persone, norme del comportamento scolastico, cose o
ha assunto atteggiamenti vessatori; la sua partecipazione è
scarsa o nulla ad ogni attività.
5
lo studente ha commesso atti di estrema gravità, quali furti,
violenze, danneggiamenti alle cose, o atti che comportino serio
pericolo per la salute o l’incolumità propria o altrui; oppure lo
studente si è mostrato ripetutamente recidivo rispetto ad atti
gravi che tuttavia di per sé non darebbero luogo alla
valutazione insufficiente. Tali atti sono stati sanzionati ai sensi
del Regolamento di disciplina. Da detti comportamenti emerge
in forma esplicita e documentabile la mancanza delle più
elementari forme di rispetto per le persone, le regole, le cose.
127
TORNA ALL'INDICE
VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO
NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Nella scuola dell’Infanzia la valutazione è intesa come osservazione occasionale e sistematica, mediante
generi diversi di controllo, del comportamento di ogni bambino nei riguardi degli obiettivi educativi che si
intendono perseguire, ma anche accertamento della validità degli interventi didattici dell’insegnante.
Si tratta, cioè, di una verifica delle competenze dei bambini e di una verifica dei percorsi didattici, intesa
come continua regolazione delle attività proposte.
La valutazione dei livelli di sviluppo, ai fini della maturazione dell’identità, della conquista dell’autonomia, dello
sviluppo delle competenze, prevede un momento iniziale teso a delineare un quadro delle capacità specifiche di
ogni bambino; di momenti interni alle varie sequenze didattiche per eventuali modifiche e per individualizzare le
proposte educative ed i percorsi di apprendimento; di momenti finali di bilancio per la verifica degli esiti formativi,
della qualità dell’attività educativa e didattica, del significato globale dell’esperienza scolastica.
La corretta e completa informazione ai genitori circa l’andamento scolastico degli alunni, si ispira al principio
di trasparenza nel rapporto tra cittadini e pubbliche istituzioni.
Nella scuola dell’infanzia, i rapporti con le famiglie si tengono quotidianamente, nei momenti dell’ingresso
e dell’uscita dei bambini.
Nel corso dell’anno scolastico, vengono poi stabiliti colloqui individuali con i genitori per scambio di informazioni
ed assemblee di sezione per illustrare l’attività educativa e didattica.
Competenze al termine della Scuola dell’Infanzia
Campi di Esperienza
Traguardi di competenza
a) Prendere coscienza della propria identità personale ed
essere consapevole delle proprie esigenze e dei
propri sentimenti per poterli controllare ed esprimere in
modo adeguato.
Il sé e l’altro
Corpo e movimento
b) Comprendere le differenze e averne rispetto.
c) Dialogare, discutere e confrontarsi in modo creativo e
costruttivo con gli altri.
d) Comprendere regole di comportamento e sapere
assumersi responsabilità in diversi contesti.
a) Prendere coscienza del proprio corpo e sapersi muovere
con sicurezza ed autonomia nello spazio.
b) Riconoscere, denominare e rappresentare le diverse parti
del corpo.
c) Sviluppare competenze di motricità fine e globale.
d) Controllare e manifestare i propri stati affettivi
rielaborandoli attraverso il corpo e il movimento.
e) Imparare ad esprimere con diversi linguaggi i sentimenti
e le emozioni.
128
TORNA ALL'INDICE
esprimere
emozione
e
raccontare
a) Comunicare,
utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo
consente.
Linguaggi, creatività, espressione
b) Inventare storie e drammatizzare.
c) Esplorare materiali a disposizione
creatività,
attraverso
il
disegno,
manipolazione.
e
la
utilizzarli con
pittura,
la
d) Scoprire la sonorità attraverso attività di produzione
musicale utilizzando voce, corpo, oggetti.
a) Sviluppare la padronanza d’uso della lingua italiana e
arricchire il proprio lessico.
I discorsi e le parole
b) Sviluppare la capacità di comunicare con gli altri, le
proprie emozioni e i propri pensieri attraverso il
linguaggio.
c) Comprendere e rielaborare contenuti di testi narrati e letti.
d) Partecipare a conversazioni, raccontare vissuti ed
esperienze personali, esprimere con logicità pensieri e
bisogni.
a) Raggruppare, ordinare secondo criteri diversi, riflettere sulla
misura, sull’ordine e sulla relazione utilizzando semplici
simboli per registrare.
La conoscenza del mondo
b) Collocare correttamente nello spazio sé stesso, oggetti e
persone; orientarsi nel tempo della vita quotidiana.
c) Cogliere le trasformazioni naturali: scoprire, esplorare,
confrontare e descrivere la realtà che lo circonda.
d) Maturare il rispetto per tutti gli esseri viventi e l’interesse
alle loro condizioni di vita.
129
TORNA ALL'INDICE
VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO
NELLA SCUOLA PRIMARIA E NELLA SCUOLA SECONDARIA
Per gli alunni dei diversi ordini di scuola è prevista una valutazione periodica (trimestrale o quadrimestrale) e una
valutazione finale, riferite sia ai livelli di apprendimento acquisiti sia al comportamento.
Per quanto riguarda gli apprendimenti nelle varie discipline di studio, per gli alunni del primo ciclo (scuola
primaria e scuola secondaria di I grado) la valutazione, in base alle disposizioni apportate dalla legge 169/2008,
viene espressa con voto in decimi anziché con giudizio sintetico. Per gli studenti degli istituti superiori sono
confermate le norme precedenti che già prevedevano la valutazione con voto in decimi. Per quanto riguarda invece il
comportamento, in base alla legge 169/2008, è prevista la valutazione con voto in decimi per gli studenti della
secondaria di I e di II grado. Per gli alunni della scuola primaria la valutazione viene espressa invece con giudizio, non
con voto in decimi.
La valutazione nelle classi intermedie avviene per scrutinio, mentre per le classi terminali (terzo anno di
scuola secondaria di I grado, ultimo anno delle superiori) avviene per esame di Stato.
Una disposizione che, per il momento, si applica solamente agli alunni della scuola secondaria di I grado, prevede
che l’anno scolastico non sia considerato valido, indipendentemente dalla valutazione degli apprendimenti, se
l’alunno ha frequentato meno di tre quarti delle ore di lezione previste.
Valutazione nella scuola primaria
La valutazione degli apprendimenti acquisiti e
del comportamento dell’alunno, nonché le
decisioni relative alla promozione alla classe
successiva, vengono adottate dai docenti della
classe.
Per quanto riguarda la decisione circa la
promozione alla classe successiva (art. 3 legge
169/2008), l’eventuale non ammissione deve
avere carattere eccezionale ed essere motivata. La
decisione di non ammissione deve comunque
essere assunta all’unanimità.
La valutazione viene registrata su un apposito
documento di valutazione (scheda individuale
dell’alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna
scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla
famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo.
Criteri e modalità della valutazione sono
definiti dal Regolamento di coordinamento delle
norme sulla valutazione degli alunni (D.P.R..
122/2009).
Nella scuola primaria non è previsto un
esame finale di licenza.
130
TORNA ALL'INDICE
Competenze disciplinari al termine della Scuola Primaria
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Discipline
COMPETENZE al termine della Scuola Primaria
L’alunno …
Italiano
a) Partecipa a conversazioni e discussioni intervenendo in modo
logico, pertinente e rispettando le regole.
b) Comprende in modo globale un messaggio cogliendo i significati
espliciti ed impliciti.
c) Utilizzando tecniche diverse, sa leggere in modo corretto,
scorrevole ed espressivo testi di diverso genere cogliendone i
contenuti principali.
d) Comprende il significato esplicito ed implicito di un testo.
e) Produce testi di diverso genere in modo coeso, coerente e
ortograficamente corretto.
f) Conosce ed applica correttamente le regole ortografiche,
grammaticali e morfosintattiche.
g) Utilizza termini specifici delle discipline di studio anche
utilizzando il vocabolario per poter ampliare il proprio
patrimonio lessicale.
Lingue comunitarie
a) In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti, l’alunno
discorre con uno o più interlocutori, si confronta per iscritto nel
racconto di avvenimenti ed esperienze personali e familiari,
espone opinioni e ne spiega le ragioni mantenendo la coerenza del
discorso.
b) Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua
standard su argomenti familiari che affronta normalmente a
scuola e nel tempo libero.
c) Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni;
espone brevemente ragioni e dà spiegazioni di opinioni e progetti.
d) Nella conversazione, comprende i punti chiave del racconto ed
espone le proprie idee in modo inequivocabile anche se può avere
qualche difficoltà espositiva.
e) Se guidato, riconosce i propri errori e a volte riesce a correggerli in
base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative che
ha interiorizzato.
Musica
a) Canta e/o suona semplici brani musicali nel rispetto
dell’intonazione, dell’espressività e dell’interpretazione
b) Struttura semplici composizioni con notazione convenzionale e
non
c) Coglie all’ascolto gli aspetti espressivi e strutturali di un brano
musicale, traducendoli con parola, azione motoria e segno grafico
131
TORNA ALL'INDICE
a)
Arte e Immagine
b)
c)
d)
Guarda con consapevolezza un’immagine descrivendo gli elementi
formali e rielaborare utilizzando: linee, colori, distribuzione delle
forme, campi, piani, sequenze…
Manipola creativamente disegni e immagini.
Conosce la scala cromatica e i colori complementari, utilizzando
tecniche di composizione su supporto di vario tipo.
Conosce i principali beni artistico-culturali e paesaggistici del proprio
territorio mettendo in atto atteggiamenti di rispetto e salvaguardia.
*
**
AREA STORICO-GEOGRAFICA
Discipline
COMPETENZE al termine della Scuola Primaria
L’alunno …
Storia
a) Ricava informazioni da documenti, fonti di diversa natura,
grafici, tabelle e carte storiche
b) Individua elementi di contemporaneità, di sviluppo nel tempo e
di quadri storici di civiltà studiate
c) Sa costruire e leggere la linea del tempo
d) Colloca nello spazio gli eventi individuando i possibili nessi tra
eventi storici e caratteristiche geografiche di un territorio
e) Elabora in forma di racconto orale e scritto gli argomenti
studiati, usando correttamente il linguaggio specifico della
disciplina
Geografia
a) Sa orientarsi nello spazio fra realtà geografiche diverse
b) Sa orientarsi e muoversi nello spazio utilizzando punti
cardinali, piante e carte stradali
c) Realizza mappe mentali di territori conosciuti con la simbologia
convenzionale
d) Interpreta diversi tipi di carte
e) Legge ed interpreta la realtà territoriale italiana con particolare
riferimento agli aspetti del paesaggio umanizzato e delle sue
relazioni con l’ambiente fisico
f) Analizza le conseguenze delle attività umane sull’ambiente ed
individuare le possibili soluzioni finalizzate alla sua
salvaguardia
g) Favorisce la strutturazione del sapere geografico come
strumentale per vivere, comprendere ed agire nel mondo
h) Sa relazionare in forma di racconto orale e scritto gli argomenti
studiati, usando correttamente il linguaggio specifico della
disciplina
132
TORNA ALL'INDICE
*
**
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Discipline
Matematica
COMPETENZE al termine della Scuola Primaria
L’alunno …
a) Acquisire un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e, attraverso
esperienze in contesti significativi, comprendere come gli strumenti matematici
appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.
b) Descrivere e rappresentare forme relativamente complesse, relazioni e strutture
che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.
c) Consolidare le conoscenze teoriche acquisite e saper argomentare, grazie ad
attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli
costruiti con i compagni.
d) Rispettare punti di vista diversi dal proprio; saper sostenere le proprie
convinzioni, portando esempi adeguati e accettare di cambiare opinione
riconoscendo le conseguenze logiche di un’argomentazione corretta.
e) Riconoscere e risolvere problemi di vario genere analizzando la situazione
traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il
procedimento seguito.
f) Confrontare procedimenti diversi e produrre formalizzazioni che gli
consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.
g) Usare correttamente i connettivi (e, o, non, se.... allora) e i quantificatori
(tutti, qualcuno, nessuno) nel linguaggio naturale, nonché le espressioni: è
possibile, è probabile, è certo, è impossibile.
Scienze Naturali Sperimentali
a) Conoscere le tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati.
b) Esplicitare, affrontare e risolvere situazioni problematiche sia in ambito
scolastico che nell’esperienza quotidiana.
c) Sviluppare semplici schematizzazioni dei fatti e dei fenomeni, applicandoli
anche ad aspetti della vita quotidiana.
d) Acquisire una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra
permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra
potenzialità e limiti.
e) Avere una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema
dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che
regolano le strutture del mondo inorganico; comprendere il ruolo della
comunità umana nel sistema, il carattere finito delle risorse, nonché
l’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adottare atteggiamenti responsabili verso i
modi di vita e l’uso delle risorse.
a) Analizzare e rappresentare i processi utilizzando strumenti, linguaggi specifici
e modelli logici in relazione a conoscenze tecniche e tecnologiche
b) Ricercare relazioni tra realtà tecnologica e contesti socio-ambientali
c) Progettare e realizzare attraverso esperienze operative applicando un metodo
di lavoro
Tecnologia e Informatica
d) Saper comprendere, interpretare e applicare linguaggi grafico-simbolici usando
strumenti specifici
e) Utilizzare e conoscere i dispositivi informatici e le procedure informatiche
f) Utilizzare e conoscere i principali software: videoscrittura (WORD), calcolo
(EXCEL), presentazione (POWER POINT), grafica (PAINT), geometria
(CABRÌ’), ecc.
g) Usare in modo consapevole e mirato i motori di ricerca e le risorse in rete
133
TORNA ALL'INDICE
135
 Leggere rispettando tutte le pause
 Leggere e comprendere diversi tipi di testi (sempre semplici)
ed essere in grado, guidato, di compiere essenziali operazioni
di analisi
 Esporre le proprie esperienze per iscritto in modo semplice,
ma chiaro, con accettabile correttezza morfosintattica e
ortografica
 Conoscenza degli elementi fono-morfologici (prima) e sintattici
della frase minima: soggetto, predicato (seconda)
Sapere organizzare logicamente e ideare gli argomenti proposti
Organizzare un testo (organicità)
Esporre le idee in modo ordinato (coerenza)
Produrre un testo con correttezza morfosintattica e proprietà
lessicale
 Correttezza ortografica
 Scrivere sotto dettatura
 Riconoscere, analizzare, usare gli elementi morfologici
 Conoscere gli elementi sintattici della frase (soggetto, predicato
e complementi)
Leggere e comprendere
(L’alunno sa leggere testi di
vario tipo, ne individua le
caratteristiche e il senso)
135
Scrivere
(L’alunno scrive testi corretti
e coerenti)
Riflettere sulla lingua










Leggere in modo scorrevole, espressivo, rispettando le pause
Comprendere il significato contestuale
Capire il significato delle parole
Riconoscere caratteristiche dei tipi di testi: descrittivo, narrativo
Individuare gli elementi compositivi (personaggi, luoghi…)
Riconoscere la struttura e il linguaggio dei generi testuali: fiaba,
favola, mito
 Leggere e capire un testo poetico e riconoscerne le principali
caratteristiche formali
 Riconoscere le caratteristiche della poesia epica classica
 Usare il vocabolario
Obiettivi minimi - Competenze
 Essere in grado di comprendere vari tipi di messaggi
trasmessi oralmente
 Seguire il senso del discorso
 Avere acquisito, oltre al dizionario di base, alcuni termini dei
linguaggi specifici
 Esporre le proprie esperienze in modo sufficientemente chiaro
e abbastanza corretto e alcuni termini dei linguaggi specifici
 Esporre quanto letto in modo semplice
Obiettivi di apprendimento
Competenze (saper fare)
 Ascoltare per capire i collegamenti, memorizzare e ripetere
quanto ascoltato
Ascoltare e parlare
 Comprendere il messaggio globalmente
(L’alunno ascolta e
 Cogliere l’idea chiave
comprende testi orali di vario
 Individuare le parti principali e secondarie
genere e interagisce
formulando messaggi chiari e  Comunicare in funzione espressiva (ripetere, raccontare)
 Utilizzare lessico appropriato e rispettare la correttezza formale
pertinenti)
 Intervenire in modo pertinente per porre domande, rispondere a
domande
Traguardi per lo sviluppo
delle competenze
ITALIANO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento al termine del biennio della scuola secondaria di primo grado
TORNA ALL'INDICE
136
Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti
raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e
intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi
ascolta di capire.
Usare in modo funzionale le varie parti di un manuale di studio:
indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini,
didascalie, apparati grafici.
Comprendere testi letterari di vario tipo e forma (racconti,
novelle, romanzi, poesie) individuando personaggi, loro
caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni;
ambientazione spaziale e temporale; relazioni causali, tema
principale e temi di sfondo; il genere di appartenenza e le
tecniche narrative usate dall’autore.





Saper ascoltare e comprendere una lezione, una relazione, ecc.
Prendere appunti e saperli rielaborare.
Ascoltare testi prodotti e/o letti da altri, in situazioni scolastiche
e/o trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando
scopo, argomento e informazioni principali, punto di vista
dell’emittente.
Intervenire in una conversazione e/o in una discussione
rispettando tempi e turni di parola, tenendo conto del
destinatario ed eventualmente riformulando il proprio discorso in
base alle reazioni altrui.
Raccontare oralmente esperienze personali con coerenza,
correttezza ed organicità di pensiero esplicitandole in modo
chiaro ed esauriente.
Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo
scopo e presentando in modo chiaro l’argomento: esporre le
informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un
registro adeguato all’argomento e alla situazione, controllare il
lessico specifico, precisando fonti e servendosi eventualmente
di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici).
Obiettivi di apprendimento – Competenze (saper fare)

Leggere e comprendere

(L’alunno legge testi letterari di
vario tipo e ne comprende il
messaggio implicito ed

esplicito)
Ascoltare e parlare
(L’alunno interagisce in modo
efficace in diverse situazioni
comunicative; espone in modo
corretto argomenti di vario
genere
Ascolta e comprende testi
diversi diretti o trasmessi dai
media
Traguardi per lo sviluppo
delle competenze
ITALIANO










Leggere in modo scorrevole rispettando le pause
Riconoscere i principali tipi di testo
Cogliere l’idea centrale, messaggio del testo
Comprendere diversi tipi di testi (sempre semplici) ed
essere in grado, guidato, di compiere essenziali
operazioni di analisi
Ascoltare testi prendendo appunti durante l'ascolto.
Essere in grado di comprendere vari tipi di messaggi
trasmessi oralmente.
Selezionare le informazioni principali
Intervenire rispettando le regole e i punti di vista altrui
Esporre le proprie esperienze in modo sufficientemente
chiaro, abbastanza corretto, con ordine logico
Esporre in breve quanto letto
Obiettivi minimi (competenze)
Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado
TORNA ALL'INDICE
137
Comprensione ed uso dei
linguaggi e degli strumenti
specifici
Comprensione dei
fondamenti e delle
istituzioni della vita sociale,
civile e politica
Capacità di stabilire
relazioni tra fatti storici
Uso delle fonti. Conoscenza
di eventi e loro collocazione
nel tempo e nello spazio
Traguardi per lo sviluppo
delle competenze
 Conoscere gli eventi storici nella loro traccia essenziale e,
con la guida dell’insegnante, essere in grado di collocarli nel
tempo e nello spazio
 Memorizzare semplici relazioni di causa-effetto
 Memorizzare semplici confronti tra eventi storici
 Conoscere i principali fondamenti delle istituzioni e della vita
sociale, civile e politica delle epoche studiate
 Saper usare, anche con la guida del docente, il libro di testo
ed eventuali supporti digitali
 Conoscere alcuni termini del lessico specifico e il loro
significato
 Conoscere i quadri storici delle civiltà affrontate, essere in
grado di collocarli nel tempo e nello spazio
 Conoscere aspetti e strutture dei momenti storici italiani,
 Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana,
europea, mondiale
 Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi
sociali, interculturali e di convivenza civile
 Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico
 Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare
le conoscenze studiate
 Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e
schedate da fonti di informazione diverse
europei e mondiali studiati
 Ricavare informazioni da documenti e fonti per la
comprensione di un fenomeno storico, con l’aiuto
dell’insegnante
Obiettivi minimi (competenze)
 Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche,
narrative, materiali, orali, ecc.) per ricavare conoscenze su
temi definiti
Obiettivi operativi – Competenze (saper fare)
STORIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento al termine del biennio della scuola secondaria di primo grado
TORNA ALL'INDICE
138
Comprensione ed uso dei
linguaggi e degli strumenti
specifici
Comprensione dei
fondamenti e delle
istituzioni della vita sociale,
civile e politica
Capacità di stabilire
relazioni tra fatti storici
Uso delle fonti. Conoscenza
di eventi e loro collocazione
nel tempo e nello spazio
Traguardi per lo sviluppo
delle competenze
 Conoscere le principali caratteristiche di ogni forma di
governo delle epoche passate ed attuali con particolare
attenzione alla situazione italiana
 Usare, anche con la guida del docente, il libro di testo ed
eventuali supporti digitali.
 Memorizzare alcuni termini del lessico specifico e il loro
significato
 Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico
 Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per
organizzare le conoscenze studiate
 Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e
schedate da fonti di informazione diverse
 Saper individuare semplici relazioni di causa-effetto
Saper fare semplici confronti tra eventi storici
 Conoscere gli eventi storici nella loro traccia essenziale,
essere in grado di collocarli nel tempo e nello spazio
 Ricavare informazioni da documenti e fonti per la
comprensione di un fenomeno storico
Obiettivi minimi (competenze)
 Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana,
europea, mondiale
 Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi
sociali, interculturali e di convivenza civile
collegamenti
 Saper esporre le conoscenze storiche acquisite operando
europei e mondiali studiati
 Conoscere aspetti e strutture dei momenti storici italiani,
collegare con i temi affrontati
 Conoscere aspetti del patrimonio culturale sapendoli
 Conoscere e confrontare i quadri storici delle civiltà
studiate, essere in grado di collocarli nel tempo e nello
spazio
 Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche,
narrative, materiali, orali, ecc.) per ricavare conoscenze su
temi definiti
Obiettivi di apprendimento – Competenze (saper fare)
STORIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado
TORNA ALL'INDICE
139
Comprensione delle relazioni
tra situazioni ambientali,
culturali, sociopolitiche ed
economiche
Orientamento, uso degli
strumenti e del lessico
specifico
Conoscenza dell’ambiente
fisico ed umano anche
attraverso l’osservazione
Traguardi per lo sviluppo
delle competenze
Analizzare i temi più significativi utilizzando fonti varie;
Operare confronti fra realtà territoriali diverse;
Sapere individuare le principali problematiche ambientali del
territorio in cui vive
Adottare comportamenti eco-compatibili e diffonderli





Leggere ed interpretare le carte di vario tipo, tabelle e grafici;
sapere orientarsi sulla carta geografica;
sapere orientarsi sulla pianta della città;
sapere usare l’atlante;
sapere produrre, secondo la simbologia convenzionale, carte
tabelle e grafici;
usare il lessico specifico





Memorizzare semplici relazioni tra uomo e territorio
Confrontare, con la guida del docente, ambienti e
paesaggi diversi
Sapere orientarsi sulla carta geografica
Memorizzare alcuni termini del lessico specifico
Comprendere i rapporti fra vari aspetti del territorio e fra
uomo ed ambiente
Riconoscere, mediante l’osservazione diretta/indiretta,
gli elementi essenziali di un territorio

Comprendere i rapporti fra vari aspetti del territorio e fra uomo
ed ambiente;
Analizzare, mediante osservazione diretta/indiretta, un
territorio







Obiettivi minimi (competenze)
Obiettivi di apprendimento – Competenze (saper fare)
GEOGRAFIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento al termine del biennio della scuola secondaria di primo grado
TORNA ALL'INDICE
140
Mettere a confronto paesaggi e sistemi territoriali lontani (anche
nel tempo) nei diversi aspetti, utilizzando carte, grafici, immagini,
dati statistici, relazioni di viaggiatori, testi descrittivi, ecc.
Utilizzare termini geografici, carte, grafici, immagini, dati statistici
Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella
topografica al planisfero), utilizzando consapevolmente punti
cardinali, scale e coordinate geografiche, simbologia.


Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai 
punti cardinali e ai punti di riferimento fissi.

Riconoscere e cogliere le relazioni più semplici in modo
guidato
Sapersi orientare sulla carta geografica
Leggere immagini, vari tipi di carte geografiche e
rappresentazioni grafiche in modo semplice
Comprendere ed usare i termini essenziali del linguaggio
specifico in modo guidato
Riconoscere e riferire gli elementi di un ambiente e sapersi
orientare, se guidato
Conoscere, comprendere e utilizzare per comunicare e agire nel
territorio alcuni concetti- cardine delle strutture logiche della
geografia: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio,
ambiente, territorio, sistema antropofisico.

Obiettivi minimi (competenze)
Obiettivi operativi – Competenze (saper fare)
Comprensione delle relazioni
Leggere carte stradali e mappe, utilizzare orari di mezzi pubblici,
tra situazioni ambientali,
culturali, socio-politiche ed calcolare distanze non solo itinerarie, ma anche economiche
(costo/tempo), per muoversi in modo coerente e consapevole.
economiche
Orientamento, uso degli
strumenti propri della
disciplina e del lessico
specifico
Conoscenza dell’ambiente
fisico ed umano anche
attraverso l’osservazione
Traguardi per lo sviluppo
delle competenze
GEOGRAFIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado
TORNA ALL'INDICE
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza
della Scuola Secondaria di primo grado
141
relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o Rilevare e disegnare luoghi conosciuti.
immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri
Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da
linguaggi multimediali e di programmazione.
esigenze e bisogni concreti.
• Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto.
comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e
Progettare una visita guidata usando internet per reperire
responsabile.
informazioni utili.
• Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche
per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti
operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i Intervenire, trasformare e produrre
compagni.
Analizzare alcuni semplici oggetti che ci circondano, cercando
• Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, di capirne il funzionamento.
• Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso Accostarsi a nuove applicazioni informatiche.
comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la
funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
Prevedere, immaginare e progettare
• Utilizza adeguate risorse materiali, informative e
Eseguire stime di grandezze fisiche riferite a materiali e
organizzative per la progettazione e la realizzazione di
oggetti dell’ambiente scolastico.
semplici prodotti, anche di tipo digitale.
Valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a
• Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle
situazioni problematiche.
informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in
modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo Immaginare modifiche di oggetti di uso quotidiano in relazione
diverso.
a nuovi bisogni.
• L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali Vedere, osservare, sperimentare
sistemi tecnologici e le relazioni che essi stabiliscono con gli
Eseguire misurazioni e rilievi grafici sull’ambiente circostante.
esseri viventi e gli altri elementi naturali.
Leggere ed interpretare semplici disegni tecnici ricavandone
• Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o
tutte le informazioni necessarie.
di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia
coinvolte.
Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella
rappresentazione di oggetti.
• È’ in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una
decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fisiche,
ogni innovazione opportunità e rischi.
chimiche, meccaniche e tecnologiche dei vari materiali
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
TECNOLOGIA
CLASSI TERZE
Capacità di individuare fonti, forme e trasformazioni
di energia. Capacità di distinguere le centrali
elettriche e di
descriverne il ciclo produttivo
utilizzando schemi illustrativi. Conoscere le principali
problematiche relative alle norme di sicurezza,
nell’utilizzo dell’energia elettrica. Conoscenza degli
strumenti per il disegno ed il loro uso specifico.
Conoscere gli strumenti per il disegno ed il loro uso
specifico. Conoscere i solidi elementari. Conoscere il
metodo
dell’assonometria
ed
applicarlo
nell’esecuzione di disegni di solidi elementari.
CLASSI SECONDE
Conoscere gli strumenti per il disegno e il loro uso
specifico. Capacità di applicazione (anche se con
l’aiuto di una guida) dei procedimenti costruttivi
delle principali figure geometriche piane e delle
regole dei linguaggi convenzionali. Seguendo uno
schema di lavoro proposto l'alunno: capacità di
mantenere un certo ordine,
mostrando
un'accettabile
autonomia.
Conoscere
solidi
elementari, partendo dall’esperienza quotidiana.
Conoscere il metodo delle proiezioni ortogonali ed
applicarlo nell’esecuzione di disegni di solidi
elementari. Capacità di riconoscere l’organizzazione
degli spazi nell’appartamento, i simboli convenzionali
dell’arredamento; di comprendere la relazione tra
città e territorio. Capacità di riconoscere le principali
industrie alimentari, i prodotti forniti, le principali
tecniche di conservazione e di comprendere la
relazione fra corretta alimentazione e salute.
CLASSI PRIME
Conoscenza dei materiali che costituiscono gli oggetti
utilizzati; le principali proprietà che li rendono idonei;
il
loro
ciclo
produttivo.
Comprensione
dell’importanza della raccolta differenziata, del
riciclaggio e del recupero di materie prime. Capacità
di usare strumenti per mantenere: il parallelismo, il
perpendicolarismo. Conoscere gli strumenti per il
disegno e il loro uso specifico. Capacità (anche con
l’aiuto di una guida) di disegnare le principali figure
geometriche di base, applicare semplici ma corrette
regole dei linguaggi convenzionali.
Obiettivi minimi - Competenze
Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento al termine del biennio della scuola secondaria di primo grado
TORNA ALL'INDICE
TORNA ALL'INDICE
143
TORNA ALL'INDICE
143