(24/10/2014) A SAIE premiati i migliori PhD

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A SAIE premiati i migliori PhD
24/10/2014
Si è tenuto questo pomeriggio il convegno dal titolo “Innovazione per il rilancio del settore dei
materiali cementizi e delle costruzioni in CA/CAP: ricerca scientifica, sviluppo industriale,
pratica progettuale e costruttiva”, organizzato da ACI IC, il Chapter Italiano dell’American
Concrete Institute, con il supporto di FEDERBETON e di SAIE. Il convegno ha visto la
premiazione delle migliori tre tesi di dottorato su "Innovation in Concrete Structures and
Cementitious Materials”. Al concorso hanno aderito 27 ricercatori dottorati per altrettante tesi
dedicate al calcestruzzo strutturale ed alle costruzioni in c.a./c.a.p. Le sedi universitarie di
provenienza sono sedici ed in due casi i progetti di ricerca sono in collaborazione con università
straniere.
Dopo i saluti di apertura di Sergio Crippa, presidente Federbeton e Roberto Realfonzo,
presidente di ACI Italy Chapter, il prof. Pietro Gambarova e Sergio Crippa hanno premiato
le tre tesi di dottorato “PhD students Awards 2014” risultate vincitrici del concorso. A seguito
della premiazione una rapida presentazione di tutte le tesi candidate. Il convegno è poi entrato nel
vivo con l’intervento di Ezio Giuriani dell’università di Brescia che ha presentato le
problematiche nella risposta sismica degli edifici esistenti e alcuni esempi di soluzioni possibili per
il retrofit di tali edifici. Un esempio di come la ricerca di nuovi materiali possa applicarsi alla
pratica progettuale e costruttiva di quegli edifici che costituiscono la gran parte del costruito sul
territorio italiano.
A seguire Fulvio Canonico di Buzzi Unicem, Pier Federico Baldinucci di Colacem e Gian Luca
Guerrini di Italcementi hanno raccontato come nelle aziende lo sviluppo industriale sia possibile
attraverso ricerca industriale e rapporti tra industria e università e come l’evoluzione tecnologica sia
al centro del processo di miglioramento dell’efficienza del prodotto. Senza l’aumento di know-how
basato sulla conoscenza dei fenomeni non è possibile aiutare l’industria. Per questo l’industria ha
bisogno della ricerca per lo sviluppo dei prodotti innovativi e sostenibili. Perché solo l’innovazione
del processo tecnologico porta ad un miglioramento del processo produttivo. In questo senso è
fondamentale la collaborazione con i centri di ricerca e le università.
Dalla ricerca teorica alla pratica progettuale e costruttiva con Franco Mola, del Politecnico di
Milano, ultimo intervento prima del dibattito conclusivo. Il prof. Mola ha sottolineato quanto conti
l’innovazione per la risoluzione dei problemi che in cantiere la pratica costruttiva ci presenta e
quanto sia altrettanto importante non dimenticare la necessità di una corretta messa in opera. Ma per
far questo è necessario un avanzamento culturale globale perché il calcestruzzo che si mette in
opera non è quello che si studia nell’ambito di un dottorato di ricerca. Il calcestruzzo messo in opera
è quello destinato alle costruzioni macroscopiche.
Il dibattito finale ha riportato l’attenzione sulla ricerca delle scuole di dottorato delle università
italiane, a volte distante dalla pratica progettuale e costruttiva. Gli studi di dottorato e la pratica
progettuale-costruttiva devono costituire due mondi paralleli, con interconnessioni inevitabili. Oggi
il dottorato di ricerca non deve essere visto solo come possibilità di intraprendere una carriera
universitaria quanto piuttosto un’occasione per entrare nel mondo del lavoro e un’opportunità per
aziende illuminate per sostenere quel percorso di ricerca che porta a prodotti innovativi e
sostenibili.