La Vitra Torre a scivolo di Carsten Höller

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La Vitra Torre a scivolo di Carsten Höller
Il 18 giugno 2014 sarà inaugurata la Vitra Torre a scivolo (Vitra Slide Tower) di
Carsten Höller. Una nuova struttura andrà quindi a integrare il Vitra Campus di Weil
am Rhein. Con il suo caratteristico orologio all’estremità superiore, non è un edificio
nel classico senso del termine, bensì piuttosto una torre panoramica con scivolo – oltre
che un’opera d’arte che consente di vivere un’esperienza personale e artistica nuova
e insolita.
La Vitra Torre a scivolo dell’artista tedesco Carsten Höller (nato nel 1961 a Bruxelles, vive e lavora a
Stoccolma) è alta 30,7 metri e imprime un nuovo segno nel Vitra Campus in Weil am Rhein.
Il coerente sviluppo del Vitra Campus
La realizzazione della Vitra Torre a scivolo è un ulteriore passo avanti nell’evoluzione trentennale
del Vitra Campus. L’apertura al pubblico del sito produttivo risale al 1984, con la scultura
Balancing Tools di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen. Sono seguiti il Vitra Design Museum
di Frank Gehry (1989), il padiglione per le conferenze di Tadao Ando (1993) e nel 2010 la
VitraHaus di Herzog & de Meuron. Con la Vitra Torre a scivolo e la nuova Álvaro-Siza-Promenade,
viene ampliata l’apertura al pubblico del sito e offerta ai visitatori una nuova esperienza. Nel
contempo, la torre funge da nuovo orientamento topografico del Campus.
L’ex stazione dei vigili del fuoco, la Fire Station di Zaha Hadid, deve essere accessibile al pubblico
in occasione dell’apertura. Il passaggio dalla VitraHaus alla Fire Station è stato creato da Álvaro
Siza con episodi architettonici e nuovi spazi paesaggistici. La Vitra Torre a scivolo di Höller guida
l’orientamento, pur rimanendo un elemento del tutto autonomo.
Desiderio del committente era di sviluppare, di concerto con un artista, un’opera che si inserisse
nel contesto complessivo del Campus, che fosse all’altezza dell’imponente architettura del
Campus e non si chiudesse in sé, bensì offrisse ai visitatori un valore di esperienza,
indipendentemente che fosse di natura artistica o meno. La discussione tra Rolf Fehlbaum,
presidente emerito di Vitra, e la sua consulente Theodora Vischer, nota esperta di arte
contemporanea, ha portato alla scelta di Carsten Höller.
Istruzioni d’uso sulla mancanza di gravità
Gli scivoli sono un elemento caratteristico del lavoro di Höller, come confermato dall’imponente
installazione con scivoli ‘‘Test Site’’ realizzata nel 2006 nella Turbine Hall della Tate Modern di
Londra. Nei precedenti lavori Höller aveva indagato il tema della fortuna, aveva costruito dei
caroselli che facevano toccare con mano la sensazione del volo, pareti luminose che
disorientavano la percezione spaziale, occhiali speciali che consentivano di vedere il mondo alla
rovescia (1994-2009) e con il fenomeno Phi (1994) aveva provocato illusioni sensoriali. Höller
sfugge pertanto dalle forme consuete della percezione, stimola con le sue opere la partecipazione
del pubblico e crea opportunità di auto-sperimentazione. Le installazioni di Höller sono sculture di
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esplorazione. Offrono la possibilità di una sperimentazione interiore, che conduce alla scoperta di
sé. In questo ambito di sperimentazione il naturalista Höller è sempre presente.
La realizzazione della Vitra Torre a scivolo
La Vitra Torre a scivolo è costituita da tre pilastri di acciaio inclinati e convergenti, nel cui punto di
intersezione è collocato un orologio girevole del diametro di sei metri. La torre è accessibile
attraverso due rampe di scale ed è inserita verticalmente tra i pilastri inclinati intercalati da
pianerottoli. A un’altezza di 17 metri si trova una piattaforma panoramica con vista sul Campus e
sulle zone circostanti. La piattaforma è anche il punto di partenza per la discesa dello scivolo della
lunghezza di 38 metri.
L’orologio
L’orologio del diametro di sei metri si trova nel punto di intersezione dei pilastri inclinati e
convergenti. È visibile da lontano e illuminato di notte. È senza numeri. Non si capisce bene, se le
dodici corrispondano al simbolo delle ore in verticale in alto o a quello situato lungo la
prosecuzione obliqua dei pilastri. Ogni dodici ore le lancette formano per un breve momento il
logo Vitra. L’orologio ruota attorno al proprio asse, rappresenta il tempo, ma non è pensato per
leggere l’ora.
Carsten Höller a proposito degli scivoli
‘‘Uno scivolo è una scultura che ha un aspetto estremamente pragmatico, una scultura in cui si può
viaggiare. Sarebbe tuttavia fuorviante pensare che si debba scivolare per comprendere il senso
dell’opera. Osservare la struttura dall’esterno è un’esperienza diversa, ma di pari valore, ovvero
come se si osservasse la colonna infinita di Constantin Brancusi del 1938. Da un punto di vista
pratico o architettonico, gli scivoli sono elementi strutturali che possono trasportare le persone,
analogamente alle scale, alle scale mobili o agli ascensori. Gli scivoli portano le persone a
destinazione in modo sicuro ed elegante, sono convenienti a livello costruttivo ed efficienti sul
piano energetico. Lo scivolo è inoltre un elemento che consente di vivere un’esperienza emotiva,
che spazia dal divertimento alla follia. L’autore francese Roger Caillois ha descritto questa
sensazione negli anni ’50 come una sorta di panico sensoriale e, al contrario, come chiara
espressione dell’intelletto.’’
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Carsten Höller – la biografia
Nato nel 1961 a Bruxelles, Höller ha studiato scienze agrarie all’università Christian Albrecht di Kiel
dal semestre invernale 1979/80 e ha acquisito l’abilitazione nel 1993 con un lavoro sulla
comunicazione olfattiva tra gli insetti. Nel periodo in cui ha esercitato la professione di naturalista
negli anni ’80, ha iniziato a realizzare esperimenti come procedura anche nei lavori artistici. Nel
1993 Höller ha esposto nell’area ‘‘Aperto’’ alla Biennale di Venezia, nel 1997 ha partecipato
insieme a Rosemarie Trockel a documenta X con la ‘‘Casa per maiali e persone’’, nel 2005 ha
esposto con Miriam Backström al padiglione svedese della Biennale di Venezia. Ulteriori tappe
sono le sue esposizioni monografiche al New Museum, New York (2011), all’Hamburger Bahnhof --Museum für Gegenwart, Berlino (2010), alla Kunsthaus Bregenz (2008); al MASS MoCA, North
Adams, USA (2006); al Musée d’Art Contemporain, Marsiglia (2004); all’ICA Boston,
Massachusetts, USA (2003); e alla Fondazione Prada, Milano (2000).
Vitra Torre a scivolo – Dati tecnici e fatti
Altezza complessiva della struttura: 30,74 m
Altezza piattaforma panoramica/Altezza partenza scivolo: 17 m
Diametro esterno dell’orologio girevole: 6 m
Lunghezza dello scivolo: 38 m (44 m compresa l’uscita)
Diametro esterno pilastri di acciaio: 40 cm
Diametro esterno segmenti scivolo: 80 cm
Diametro esterno piattaforma panoramica: 7,7 m
Altezza parapetto delle scale/altezza parapetto piattaforma panoramica: 1,3 m
Altezza struttura piattaforma panoramica: 2,9 m
Durata della scivolata 10-12 secondi / Velocità di scivolata: 3-4 m/s
www.vitra.com