Leggi la rassegna del 20 novembre 2014

Sulla strada – Rassegna stampa 20 novembre 2014
PRIMO PIANO
Incidente con sei morti, il ministro Lupi annuncia l'installazione di autovelox sulla
statale
Dopo il grave incidente sulla Jonio-Tirreno, il ministro dei Trasporti ha annunciato
l'installazione di autovelox nei punti più pericolosi
REGGIO CALABRIA 19.11.2014 - I sei morti sulla strada statale 682 (Jonio-Tirreno) hanno
fatto scattare l'allarme sicurezza. In molti, dopo l'incidente che ha coinvolto due autovetture,
alimentando dubbi sull'alta velocità, avevano sollecitato l'installazione di apparati di controllo.
Così, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha annunciato l'installazione
di un autovelox: «A seguito dell’ennesimo incidente mortale sulla statale Jonio-Tirreno, causato
dall’alta velocità, ho chiesto all’Anas di valutare la possibilità di anticipare l’installazione del
sistema di controllo della velocità "Vergilius" nei tratti più pericolosi della Statale 682».
L'incidente di domenica scorsa è costato la vita a Luigi Mory, di 26 anni, Giuseppe Figliomeni
(25), ed i fratelli Gabriele e Napoleone Luciano, di 23 e 31 anni. Nell’incidente sono morti
anche padre e figlio, Pasquale e Francesco Barbaro, di 53 e 29 anni, che viaggiavano a bordo
di una Yaris. Nei comuni di residenza delle vittime, Siderno e Platì, è stato deciso di proclamare
il lutto cittadino, mentre si attende la data definitiva dei funerali. La provincia di Reggio
Calabria è stata funestata anche nella giornata di lunedì dall'ennesimo incidente stradale, con
una donna che ha perso al vita sulla strada a scorrimento veloce tra Bova e Bova Marina.
Fonte della notizia: ilquotidianoweb.it
NOTIZIE DALLA STRADA
Donato il cuore della piccola Alessia
Urbania, i compagni di classe in lacrime: «Non sappiamo cosa fare senza di te»
di Andrea Angelini
PESARO, 20 novembre 2014 - IL CUORE di Alessia Tagliolini, la ragazza di 13 anni investita
sabato sera e morta martedì pomeriggio per le conseguenze del terribile incidente, continuerà
a battere in un altro petto, regalando nuova vita a un altra persona bisognosa. Ad annunciarlo
è stato Emanuele, il fratello di Alessia, che è tornato ad affidare alle pagine del social network
Facebook il suo dolce pensiero di affetto in questi giorni difficili: «Adesso che non ci sei più tu
vivrai e ridarai una vita migliore ad altri bambini che hanno bisogno ha scritto . Sei sempre
stata una grande e lo sei anche adesso, so benissimo che avresti voluto anche te che venisse
fatto così: chi avrà il tuo cuoricino così grande sarà il numero uno, proprio come te!».
LA FAMIGLIA ha scelto quindi di donare il cuore e i tessuti che potranno regalare una speranza
di guarigione ad altri bambini malati. Un finale di speranza per una tragedia che ha segnato la
comunità durantina. «Alessina lo sai il bene che ti voglio ha continuato il fratello Emanuele ,
solo tu lo sai, per te avrei dato anche la vita e l avrei fatto anche sta volta. Io e te ci capivano
con uno sguardo, tu avresti fatto di tutto per tutti, eri così forte» e ancora «Ciao tesoro mio,
vieni a trovarmi tutte le volte che vuoi, io sarò sempre con te». I funerali di Alessia si terranno
venerdì o sabato, data ancora da stabilire anche sulla base dei tempi tecnici per la donazione,
con ogni probabilità la sede sarà la Cattedrale di Urbania, l'unica chiesa che può contenere
tutte le persone che vorranno dare l'ultimo saluto alla ragazza.
ALLA SCUOLA media Pellipario, quella che frequentava la ragazza, ieri a regnare era un silenzio
surreale ed anche al momento dell'uscita i ragazzi se ne sono tornati a casa tristi, senza il
consueto vociare che accompagna la campanella. Le insegnanti non hanno voluto parlare, qui
tutti conoscevano molto bene Alessia e la famiglia: «E' un momento durissimo e triste per la
nostra scuola e per tutta la comunità ha commentato la vice preside sono giorni che piangiamo
ed anche i compagni di Alessia sono provatissimi. E' veramente una tragedia». Sulla porta
della scuola i compagni nei giorni scorsi avevano attaccato un cartello di incoraggiamento. Ci
sono le firme di Michi, Giuli e degli altri compagni di Alessia: «Taio questo è per te scrivevano .
Non te ne andare, non sappiamo cosa fare senza di te e ci si spezza il cuore al pensiero di non
rivederti più. Ti vogliamo bene». Martedi pomeriggio, prima che arrivasse la notizia della morte
di Alessia, al termine di una veglia di preghiera partecipatissima da parte non solo di amici ma
anche di tantissimi urbaniesi, don Piero Pellegrini, parroco di Urbania ha ricordato nelle sue
preghiere anche Paolo A., il quarantenne che sabato sera ha investito la giovane. Proprio sul
conducente della vettura si sposta ora l'attenzione: sono ancora attesi i risultati del test che
dovrà misurare la quantità di alcool nel sangue al momento dell'incidente, dopo che l'uomo era
risultato positivo al pre-test. Andrea Angelini.
Fonte della notizia: ilrestodelcarlino
Auto in mezzo alla strada con il motore acceso: giovane ubriaco s'era addormentato
E' accaduto ieri notte in una strada dell'area nord di Perugia. Diversi gli automobilisti
che hanno segnalato il pericolo dopo averlo per fortuna evitato. Oltre alla polizia è
stato necessario anche l'intervento del 118
20.11.2014 - "C'è un auto ferma proprio al centro della strada: l'abbiamo schivata per
miracolo, per favore intervenite subito": alcuni automobilisti hanno avvertito il 113, ieri notte,
della presenza di un mezzo fermo proprio in mezzo alla carreggiata con i fari ancora accesi e
all'interno forse un uomo che aveva subito un malore. Dalla Questura hanno inviato una
pattuglia che stava controllando l'area nord per arginare la piaga dei furti in città. Gli agenti
hanno trovato un giovane con la testa appoggiata sul volante che ronfava abbondantemente.
Nell'auto una incredibile puzza di alcol. Il motore dell'auto era rimasto ancora acceso. la Polizia
ha dovuto spostare il mezzo in una posizione sicura e poi ha chiamato il 118 dato che il
giovane non si risvegliava. I sanitari lo hanno fatto riprendere un pochino e poi sono scattate le
analisi: il risultato dell'etilometro è stato di 2,02 g/l, di molto superiore alla soglia consentita.
Patente ritirata e auto sequestrata ad un 27enne.
Fonte della notizia: perugiatoday.it
«Atterra» con la Bmw in un giardino privato e se la svigna a piedi
ESTE 20.11.2014 - Esce di strada con la potente Bmw Serie 5 Touring e dopo essere
"atterrato" praticamente in un giardino privato se la svigna a piedi come nulla fosse, lasciando
la strada piena di sporcizia, pezzi di lamiera e olio lubrificante. E' accaduto martedì sera verso
le 22,30, in via Martiri della Libertà, nei pressi della rotonda della Komatsu. Il conducente,
secondo le prime verifiche affettuate dai carabinieri, dovrebbe essere un moldavo di 22 anni.
Fonte della notizia: ilmattino.it
SCRIVONO DI NOI
Falsificavano Rc auto 5 in arresto a Taranto La truffa è milionaria
TARANTO 20.11.2014 – Avrebbero in prevalenza falsificato i tagliandi di compagnie
assicurative relative a polizze auto temporanee di cinque giorni: con l’accusa di associazione
per delinquere finalizzata alla truffa e al falso la polizia stradale ha arrestato cinque persone su
disposizione del gip del Tribunale di Taranto. La presunta organizzazione, secondo gli
inquirenti, avrebbe operato in tutto il territorio nazionale e in particolare a Taranto, Lecce e
Milano. Gli arrestati avrebbero offerto polizze a tariffe vantaggiose ma le garanzie erano false e
gli automobilisti viaggiavano senza copertura rca.
Fonte della notizia: lagazzettadelmezzogiorno.it
ROMA – La Stradale arresta un artigiano del Molise condannato a 4 anni di carcere
ROMA 19.11.2014 – Un uomo di 57 anni è stato arrestato dagli uomini della Polizia Stradale di
Roma in ordine ad un’esecuzione di carcerazione emessa dal tribunale di Trani che lo aveva
condannato, in via definitiva, a quattro anni di reclusione. Il 57enne, coinvolto in un sinistro di
lieve entità, aveva tentato di eludere il controllo degli uomini della Stradale ed è proprio questo
che lo aveva “incastrato”. Erano circa 17.30 di lunedì 3 Novembre (ma la notizia è trapelata
solo oggi), quando una pattuglia della Polizia Stradale impegnata in un servizio di vigilanza
specifico, transitava al chilometro 38+500 dell’A/Gra carreggiata interna, dove si era verificato
un incidente. Sebbene le parti coinvolte nel sinistro si erano accordate ed erano prossime ad
allontanarsi gli uomini della Polizia Stradale procedevano al controllo delle stesse, in virtù del
fatto che A.M., conducente di uno dei due veicoli incidentati, mostrava segni di nervosismo.
Dagli accertamenti effettuati dalla Polizia Stradale oltre ad emergere che il veicolo condotto da
A.M., artigiano di origini molisane trapiantato a Roma, già conosciuto alle forze di polizia, era
sprovvisto della copertura assicurativa e della revisione, emergeva che a carico dello stesso
gravava un’esecuzione di carcerazione emessa dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di
Trani, in quanto doveva scontare una condanna pari a 4 anni di reclusione, conseguenza di un
cumulo di pena. Per il 57enne sono, quindi, subito scattate le manette e ora si trova nella Casa
Circondariale di Rebibbia.
Fonte della notizia: molisenetwork.net
Viaggiavano con volatili vivi e morti, blitz al casello autostradale di Foggia:
denunciati
Due intermediario bresciani stavano facendo rientro a casa con 1000 allodole e 4000
volatili di specie protetta. Business da 3mila euro per bracconieri locali, 15mila per i
denunciati
19.11.2014 - Un vero e proprio business, una partita particolarmente ricca di vari esemplari di
uccelli cacciati in agro di Manfredonia e pronti a partire in gabbie e sacchi di plastica alla volta
di Brescia. E’ l’operazione condotta dalla polizia stradale di Foggia e dalla polizia provinciale
che ha trovato - stivati nel bagagliaio di un’auto - numerosi volatili sia vivi che morti. Nel
dettaglio, si tratta di cinque gabbie contenenti 135 allodole vive e 14 sacchi in plastica
contenenti nel complesso 1400 uccelli morti e congelati, abbattuti per impallinamento e
destinati alla ristorazione, per assecondare le tradizioni culinarie del nord. Si tratta di 1000
allodole e 400 volatili di specie protetta tra cui pispole, ballerine nere, fringuelli, fanelli, storni,
verdoni, ballerine gialle, pettirossi e cinciallegre. Il commercio dell’avifauna, infatti, sia viva
che morta, produce ingenti guadagni sia per chi materialmente cattura i volatili (i cosiddetti
‘uccellatori’), sia per i mediatori di commercio. Nel caso specifico, questa partita di volatili
avrebbe fruttato circa 3000 euro ai bracconieri locali e 15mila euro ai due intermediari
bresciani, questi ultimi due bloccati e denunciati per ricettazione e maltrattamento di animali. I
due sono stati bloccati al casello autostradale di Foggia mentre, con il veicolo carico di merce,
stavano facendo rientro a casa. Tale operazione si inserisce nell’ambito di una serie di servizi
messi in campo dalla polizia stradale e la polizia provinciale a seguito del Protocollo d’intesa
siglato tra il Ministero dell’Interno e quello della Salute volto a contrastare, tra le altre cose, la
tutela della salute e del benessere degli animali. I volatili morti sono stati sottoposti a
sequestro, mentre le 135 allodole vive sono state liberate presso l’Oasi “Lago Salso”, in agro di
Manfredonia.
Fonte della notizia: foggiatoday.it
NO COMMENT…
Poliziotti spacciavano coca dei rom
Compravano droga dai nomadi del campo di Tor Sapienza e la rivendevano. A
processo due agenti e una fidanzata. Condannato un cliente a tre anni
di Ivan Cimmarusti
19.11.2014 - La cocaina era custodita nelle roulotte «dal campo nomadi di Tor Sapienza». Un
nucleo non identificato di rom la stoccava e la vendeva all’ingrosso a vari clienti. Tra quelli
abituali c’erano i piccoli spacciatori ma anche agenti di polizia del commissariato Casilino, che
poi rivendevano lo stupefacente al dettaglio. Il retroscena è contenuto nelle informative della
Squadra mobile, al comando del dirigente Renato Cortese, i cui accertamenti investigativi
hanno consentito alla procura di chiedere e ottenere il rinvio a giudizio degli agenti Marco
Vasta e Francesco Romeo, oltre all’ex fidanzata del primo, Mariangela Cappelli, tutti difesi
dall’avvocato Simonetta Galantucci. Con rito abbreviato è stato condannato Massimo Italia a
tre anni di carcere. Assolto con formula piena, invece, Pasquale Galliano. Il suo difensore,
l’avvocato Giovanni Ferrari, è riuscito a dimostrare l’estraneità dell’uomo alle accuse.
CAMPO ROM IN VIA SALVIATI Ma al di là delle accuse, tutte per detenzione e traffico di
sostanze stupefacenti, l’incartamento giudiziario svela retroscena che pongono un accento sui
sospetti affari illeciti gestiti da soggetti di etnia rom nel campo nomadi a Tor Sapienza, proprio
quello di via Salviati, per il quale da tempo protestano i residenti del quartiere. Ma andiamo
con ordine. È Vasta, stando agli investigatori, l’agente di polizia «infedele» in rapporti con i
rom. Il suo «contatto» è Dino Gurgevic. «I due - è annotato nelle informative - si contattano
più volte al giorno ma s’incontrano spesso sia durante che fuori gli orari di servizio del Vasta
(…) Non si può escludere che Gurgevic fornisca al Vasta e alla sua compagna Mary sostanza
stupefacente» da rivendere. È il caso di quella che sembrerebbe una partita di droga da ritirare
al campo nomadi di Tor Sapienza. C’è un «pacchetto» da prendere da un soggetto rom non
identificato. «Dino chiama Marco - si legge nel riassunto delle intercettazioni - e gli dice di
essere a Tor Sapienza con "questo qui" (il rom che gestisce il traffico, ndr)». L’agente, però, ha
paura. Teme che un suo ingresso nel campo nomadi a bordo di una volante della polizia possa
creare problemi. «Dino spiega di aver parlato con “questo”, l’unica cosa è che ha paura di
portare la macchina» all’esterno «e quindi vorrebbe incontrarli a Tor Sapienza nel campo
nomadi. Marco non vuole entrare nel campo e vorrebbe che l’uomo uscisse dal campo. Dino
dice di averglielo proposto: “Lo sai perché? - dice - Lui abita 2 o 4 roulotte dopo quella cosa là.
Io gli ho detto…lui mi ha detto…io non voglio far vedere chi sono non mi conosce nessuno…”».
Tuttavia Vasta riesce a far «portare all’esterno» questo «pacchetto», anche se gli investigatori
non riescono ad accertare di cosa si tratti.
GLI SCAMBI DI FAVORI Sta di fatto che Vasta sembra avere a cuore le sorti di Gurgevic e di
altri soggetti della stessa etnia. È il caso di un controllo di polizia fatto su un rom, Pietro
Petrov, fermato nel 2010 assieme a Gurgevic per concorso in rapina aggravata, lesioni,
danneggiamento e porto d’armi. Il riassunto della vicenda che fanno gli investigatori svela
quanto sarebbero stati stretti i rapporti. «Il 3 giugno 2012 Vasta riceve una telefonata da un
collega assistente capo, in servizio presso il commissariato Casilino, il quale gli riferisce di
avere appena fermato uno zingaro di nome Pietro Petrov in zona Rocca Cencia e gli chiede se
abbia con lui “rapporti confidenziali”. Lo zingaro era stato fermato per aver commesso
un’infrazione stradale e nella circostanza i poliziotti si erano accorti che l’uomo, ai domiciliari e
con un breve permesso di allontanarsi da casa, non aveva rispettato gli orari del permesso».
Vasta conferma «i rapporti», dicendo al collega del commissariato Casilino di «lasciarlo
andare». Questo, solo perché aveva ricevuto una telefonata precedente da Gurgevic che
gliel’aveva espressamente richiesto.
Fonte della notizia: iltempo.it
PIRATERIA STRADALE
Investe un'anziana e scappa: bloccato dopo la fuga
Scatta la denuncia per l'uomo che oggi ha travolto con la sua auto una pensionata.
Non si era fermato per soccorrerla
di Monica Panzica
19.11.2014 - E' scattata la denuncia per omissione di soccorso nei confronti l'automobilista di
44 anni che ha travolto con la sua Opel Corsa una pensionata di 71. anni oggi a Cagliari. Gli
agenti della polizia municipale gli hanno anche ritirato la patente. La donna stava
attraversando sulle strisce pedonali all'incrocio fra viale Trieste e via Pola quando è stata
investita ed è finita violentemente sull'asfalto. Il conducente è sceso e dopo averla vista a terra
è risalito allontanandosi, non allertando i soccorsi. L'auto è stata poi bloccata da vigili
motociclisti. Mentre la donna è stata ricoverata in ospedale.
Fonte della notizia: castedduonline.it
Omissione di soccorso donna si auto-accusa al posto del marito
Incidente a Quinto: lui è messo nei guai dai testimoni Lei ieri è andata a processo per
il reato di auto-calunnia
di Fabiana Pesci
QUINTO 18.11.2014 - Tentare di salvare il marito da una probabile condanna per omissione di
soccorso potrebbe costarle carissimo. Per una donna di cinquantacinque anni, ieri mattina, in
tribunale a Treviso, si è aperto il processo per il reato di autocalunnia: qualora venisse
riconosciuta colpevole, rischierebbe una condanna da uno a tre anni di reclusione. Per
comprendere il motivo che ha spinto la Procura a procedere per questo reato, è necessario
tornare al dicembre del 2010. Un’automobile che transita nel perimetro del Comune di Quinto
investe una persona e tira dritto. Alcuni testimoni riescono a imprimere nella loro memoria
alcuni numeri di targa del veicolo. Le forze dell’ordine avviano un’indagine e, nell’arco di pochi
giorni, riescono a risalire al proprietario del veicolo. È un uomo, residente a Quarto d’Altino, in
provincia di Venezia, che ha già precedenti specifici. In altre parole, in passato, era finito nei
guai per lo stesso reato di cui lo accusavano, cioè omissione di soccorso. Arriva la
documentazione, la fase di indagini sembra essere prossima alla conclusione, quando arriva il
colpo di scena. Si fa avanti la moglie dell’uomo: afferma che quella sera era lei alla guida della
vettura, intestata al marito. È lei che ha investito quel pedone. Giura di non averlo visto, di
non aver nemmeno sentito l’urto. Ecco che scatta la seconda indagine: gli inquirenti vogliono
comprendere perché la donna si sia fatta avanti solo in un secondo momento, alcuni particolari
effettivamente non tornano. Basta poco per comprendere la verità: la sera dell’incidente la
donna non si trovava a Quinto di Treviso, ma a casa sua, a Quarto d’Altino, insieme ai due figli.
Il quadro delle indagini in quel momento è mutato completamente: il marito è stato indagato
con l’accusa di omissione di soccorso, mentre per lei è partita d’ufficio la denuncia per
autocalunnia. Ieri si è aperto il processo a carico della donna, che dovrà spiegare di fronte al
giudice perché abbia deciso di mentire per proteggere il marito. Ieri la fase dibattimentale del
procedimento si è conclusa con un rinvio all’ottobre del 2015. Nella prossima udienza il
processo entrerà nel vivo, con la sfilata dei testimoni.
Fonte della notizia: tribunatreviso.gelocal.it
VIOLENZA STRADALE
Strada chiusa per lavori, automobilista investe e trascina un operaio
Miracolosamente illeso il giovane lavoratore che è stato travolto da un automobilista
decisamente spregiudicato, che ha forzato il blocco imposto dai lavori lungo via
Mazzini. Trascinato per 100 metri sul cofano. Sul posto la Municipale
20.11.2014 - Un bruttissimo episodio ha caratterizzato il primo pomeriggio di oggi a Sassuolo,
dove un operaio è stato investito lungo via Mazzini. La strada era infatti chiusa al traffico su
autorizzazione dell'Amministrazione Comunale all'altezza di Palazzo Carani, dove sono in corso
lavori di restauro. Ma poco prima delle ore 16 un automobilista di circa 60 anni a bordo di una
Ford si è avvicinato alla zona transennata dal cantiere insistendo per poter attraversare
ugualmente la strada. Ne è nata una discussione con uno dei lavoratori impiegati a piano terra
del negozio OVS di prossima apertura, che ha tentato di spiegare al guidatore che avrebbe
dovuto cambiare strada per raggiungere il centro città. A questo punto l'automobilista in uno
scatto di rabbia ha accelerato, agganciando il malcapitato operaio, che tuttavia ha avuto la
prontezza di salire sul cofano del mezzo. La folle corsa è proseguita per un centinaio di metri
fino a piazza Teggia, dove l'auto si è arrestata. Sul posto – oltre ai colleghi lavoratori che
hanno inseguito la Ford – sono arrivati anche gli agenti della Municipale e un'ambulanza del
118. Il giovane avrebbe riportato fortunatamente solo un leggero trauma distorsivo ad una
mano.
Fonte della notizia: modenatoday.it
INCIDENTI STRADALI
Fiesse, incidente spaventoso: morto 34enne
Paolo Umberto Busi ha perso la vita in un tragico incidente stradale: era a bordo
della sua Y10 quando è stato travolto da un pick up guidato da un 50enne, ancora
ricoverato in gravi condizioni al Civile di Brescia
BRESCIA 20.11.2014 - Ancora sangue sulle strade. Un altro tragico bilancio, a seguito
dell’incidente stradale andato in scena nella prima serata di mercoledì, in territorio di Fiesse.
Un groviglio di lamiere, e un 34enne che muore sul colpo; ancora in gravi condizioni, in
ospedale, anche un 50enne.
LA DINAMICA - Un pick up che esce dal parcheggio di un ristorante e svolta a sinistra, proprio
mentre sopraggiunge un’utilitaria, una Y10. Uno scontro fatale per il conducente della piccola
automobile, e che è costato la vita a Paolo Umberto Busi: originario del mantovano, da tempo
abitava a Piadena, in provincia di Cremona. E’ invece ancora ricoverato in gravissime
condizioni il conducente del pick up di marca Mitsubishi, trasportato in codice rosso al Civile di
Brescia, ricoverato nel reparto di rianimazione.
Fonte della notizia: today.it
Doppio incidente in A6, un morto e due feriti, autostrada chiusa 2 ore
SAVONA 20.11.2014 - Fra le 13.30 e le 14, due incidenti dalla dinamica simile sull’autostrada
A6: uno fra Millesimo e Ceva (in direzione di Ceva), l’altro fra Mondovì e Carrù. Nel secondo,
una donna di 46 anni (V.B.) è morta all’ospedale di Mondovì dopo avere tamponato con la sua
auto un veicolo commerciale. Nel primo, quello in territorio ligure, un ragazzo di 19 anni è
stato portato in “codice rosso” al Santa Corona di Pietra Ligure dopo essersi “incastrato” col
suo furgoncino nel camion che lo precedeva. L’autostrada è stata chiusa al traffico per quasi 2
ore.
Fonte della notizia: ilsecoloxix.it
Incidente stradale, auto fuori strada si schianta contro albero: muore conducente
E' accaduto nella tarda mattinata di ieri. A perdere la vita, sulla SP 86, è stato
Gerardo De Luca, 68enne di Orta Nova
20.11.2014 – Sono ancora da accertare le cause dell’incidente stradale avvenuto nella tarda
mattinata di ieri, sulla provinciale 86, in agro di Ordona. A perdere la vita, alle 12.45 di ieri, è
stato Gerardo De Luca, 68enne di Orta Nova. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri
intervenuti per i rilievi del caso, De Luca viaggiava solo a bordo della sua Fiat Multipla grigia
quando, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, sarebbe uscito fuori strada terminando la
sua corsa contro un albero. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
Fonte della notizia: foggiatoday.it
Incidente auto-moto a Gallarate: lo schianto mortale in pieno centro
La vittima è il 72enne Ettore Magnaghi, residente con la famiglia a Samarate. Gli
agenti della polizia locale stanno cercando di chiarire la dinamica ma non si esclude
un guasto allo scooter o un malore dell'uomo
GALLARATE, 20 novembre 2014 - Incidente mortale ieri a Gallarate poco dopo le 17, la vittima
è Ettore Magnaghi, 72 anni, residente con la famiglia a Samarate. L’anziano stava percorrendo,
in sella al suo scooter Aprilia 300, via Torino, in pieno centro città, all’improvviso per cause
ancora da accertare l’urto violento contro un’auto, una Renault Megane. Sul posto sono subito
arrivati i soccorsi del 118 e gli agenti della Polizia locale. L'anziano è stato trasportato in
ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Gallarate ma la corsa è stata inutile: quando è
giunto in ospedale era già morto. Da chiarire la dinamica dell’incidente che non ha lasciato
scampo all’anziano. L’impatto tra lo scooter e l’auto è avvenuto in via Torino all’altezza del
civico 45, sul posto gli agenti della Polizia locale hanno effettuato tutti i rilievi utili a fare
chiarezza sul tragico schianto. Importanti anche le testimonianze raccolte per ricostruire
l’accaduto. Non si esclude tra le ipotesi un guasto al mezzo o un malore che potrebbe aver
fatto perdere il controllo dello scooter all’anziano andando ad urtare violentemente la vettura.
Un impatto violento che non gli ha lasciato scampo. Lo scooter e l’auto coinvolti nell’incidente
sono stati sequestrati: le perizie tecniche potranno fornire elementi importanti per le indagini e
per stabilire appunto la dinamica esatta dell’incidente mortale e le sue cause. La salma della
vittima è stata composta all’obitorio di Gallarate, nei prossimi giorni l’autopsia disposta dal
magistrato che chiarirà anche se l’anziano prima di urtare l’auto possa avere avuto un malore.
Saranno appunto gli accertamenti condotti dalla Polizia locale, con il coordinamento della
magistratura di Busto Arsizio, competente per territorio a fare luce sull’esatta dinamica del
tragico incidente, l’ennesima tragedia che insanguina le strade della provincia di Varese.
Fonte della notizia: ilgiorno.it
Carambola tra cinque auto a Durazzanino: caos in via Ravegnana
Per ricostruire la dinamica del sinistro sono intervenuti gli agenti della Polizia
Municipale di Forlì, che, oltre a rilevare il sinistro, hanno provveduto anche alla
regolamentazione del traffico
20.11.2014 - Via Ravegnana bloccata giovedì mattina per un scontro che ha visto coinvolte
ben cinque auto. L'incidente è avvenuto intorno alle 8 a Durazzanino, all'altezza del cavalcavia
di Borgo Sisa. Per ricostruire la dinamica del sinistro sono intervenuti gli agenti della Polizia
Municipale di Forlì, che, oltre a rilevare il sinistro, hanno provveduto anche alla
regolamentazione del traffico. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, ad innescare la
carambola è stato il tamponamento che ha visto il coinvolgimento di una "Audi" station wagon
e di un "Fiat Doblò". I due mezzi procedevano con direzione di marcia Ravenna-Forlì quando
sono venuti a collisione. A seguito dell'urto sono rimaste coinvolte anche tre "Fiat Punto", due
delle quali provenienti dalla direzione opposta di marcia. Una di queste si è schiantata nel
fossato che costeggia la carreggiata. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno
operato al fianco dei sanitari del "118", presenti con due ambulanze. Fortunatamente per i
conducenti coinvolti lievi lesioni. Notevoli i disagi al traffico. Chi era diretto verso Ravenna, è
stato deviato lungo via Zampeschi.
Fonte della notizia: forlitoday.it
Incidente stradale, si schianta contro una Mercedes: grave una donna
A bordo dell'auto si trovava anche un bambino di solo un anno che fortunatamente
non ha riportato lesioni. La donna era alla guida di una Lancia Ypsilon
20.11.2014 - Un brutto incidente si è verificato ieri, 19 novembre, a Bastia Umbra. A rimanere
coinvolta nel sinistro una donna, adesso ricoverata in ospedale per un trauma cranico. Dalle
prime indiscrezioni sembrerebbe che le sue condizioni siano gravi. L’incidente si è verificato in
via via Firenze. La donna era a bordo di una Lancia Ypsilon che è andata a sbattere contro una
Mercedes guidata da un uomo rimasto illeso. A non riportare traumi fortunatamente anche il
bambino di un anno che si trovava all’interno dell’abitacolo. Sono intervenuti sul posto i Vigili
del fuoco e il personale del 118.
Fonte della notizia: perugiatoday.it
Quartu, incidente in via dell'Autonomia Cade dalla bici: uomo grave in ospedale
Nuovo incidente lungo la via dell'Autonomia, a Flumini di Quartu.
20.11.2014 - Un uomo di 60 anni in sella ad una bici è caduto all'improvviso perdendo
conoscenza. Non è chiaro se la caduta sia stata causata da un malore o da fattori esterni.
L'uomo è stato trasportato in gravi condizioni all'ospedale Brotzu di Cagliari.
Fonte della notizia: unionesarda.it
Tragico incidente stradale a Solaro: perde la vita una ragazza
La vittima è morta sul colpo: inutili i soccorsi. Il sinistro mortale lungo la ex SS 527
all'altezza di Solaro
19.11.2014 - Tragico incidente mercoledì all'alba lungo la ex SS 527 Monza-Saronno. Il sinistro
è avvenuto all'altezza di Solaro dove un mezzo con a bordo una giovane di 22 anni e un
autoarticolato in transito sulla corsia opposta si sono scontrati. Ad avere la peggio è stata la
ragazza che ha perso la vita sul colpo a causa dello schianto. L'altra vittima dell'incidente, un
uomo di 64 anni, invece non pare aver riportato gravi conseguenze a seguito dell'impatto.
Ancora sconosciuta la dinamica dell'accaduto. Sul posto i carabinieri della compagnia di Desio e
i vigili del fuoco per estrarre dalle lamiere dell'auto la vittima. Inutili i tempestivi soccorsi del
118 con un'ambulanza e due automediche: per la 22enne non c'è stato nulla da fare.
Inevitabili le ripercussioni sul traffico lungo la strada durante la mattinata: il tratto è stato
chiuso per diverso tempo.
Fonte della notizia: monzatoday.it
Roccafranca: incidente tra 4 auto, muore ragazza di 25 anni
Altre sei persone sono rimaste ferite: una è grave all'ospedale Civile di Brescia
19.11.2014 - Drammatico incidente stradale mercoledì mattina a Roccafranca. Verso le 8.45,
Sara Piovani - 25enne di Manerbio - ha perso la vita nel corso di una carambola che ha
coinvolto quattro veicoli. Stando a una prima, sommaria ricostruzione, sembra che due auto si
siano scontrate frontalmente, coinvolgendone poi altre due a seguito dello schianto. Per la
25enne non c'è stato nulla da fare. Altre sei persone sono invece rimaste ferite: la più grave è
stata trasportata con l'elisoccorso al Civile di Brescia, le altre negli ospedali di Manerbio e
Chiari. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Stradale e i vigili del fuoco di Orzinuovi.
Fonte della notizia: bresciatoday.it
Arezzo, incidente stradale: muore pedone investito da un’auto
AREZZO 19.11.2014 – Stava camminando lungo il ciglio della strada quando è stato preso in
pieno da un’auto. È morto così Duilio Maggini, 87 anni, in un incidente stradale avvenuto nel
pomeriggio di oggi 19 novembre ad Antria, una località a nord di Arezzo, poco distante dal
capoluogo. L’anziano stava camminando lungo il ciglio della strada quando è stato investito da
un’auto proveniente dalla direzione opposta, e che probabilmente stava sorpassando un’altra
vettura. Inutili i soccorsi.
Fonte della notizia: firenzepost.it
SBIRRI PIKKIATI
Panico a San Basilio, accerchiano i poliziotti e cercano di prendere le pistole. Fermato
un 40enne
19.11.2014 - Sono scesi dai palazzi e hanno accerchiato i poliziotti, che si trovavano in via
Mechelli per un controllo. L’episodio è avvenuto ieri pomeriggio a San Basilio, zona conosciuta
dalle forze dell’ordine come piazza di spaccio. Gli agenti della Volante hanno notato un uomo
che camminava lungo la strada e si stava dirigendo verso un gruppetto di ragazzi, ma questo
appena accortosi della presenza della Polizia, ha repentinamente cambiato direzione e ha
cercato di allontanarsi velocemente. A quel punto i poliziotti hanno tentato di avvicinarlo. Ne è
nato un inseguimento, durante il quale il fuggitivo si è girato verso gli agenti brandendo una
pistola a tamburo di cui si è subito disfatto lanciandola a terra. In pochi attimi gli agenti hanno
raggiunto l’uomo, ma improvvisamente sono stati accerchiati da circa venti persone scese dai
palazzi circostanti, alcuni dei quali hanno raccolto l’arma lasciata cadere poco prima facendo
poi perdere le proprie tracce, altri hanno invece assalito i poliziotti nel tentativo di liberare il
fermato e cercando oltretutto di sfilare le loro pistole. Solo l’arrivo di un’altra pattuglia del
commissariato San Basilio ha scongiurato il peggio e ha consentito di bloccare definitivamente
il fuggitivo. L’uomo è un 40enne italiano, con diversi precedenti di polizia e già sottoposto alla
misura cautelare della sorveglianza speciale, trovato in possesso di 3 dosi di hashish,
probabilmente destinate allo spaccio. F.D. è stato arrestato con l’accusa di violenza, resistenza
e minaccia aggravata a pubblico ufficiale nonché del reato di lesioni.
Fonte della notizia: romareport.it
Cerca di sedare una rissa, il vicecomandante della Polizia Municipale, Mario Cusimano
finisce in ospedale
Sottoposto ad esami radiografici, per lui, fortunatamente, solo qualche contusione
MONREALE, 19 novembre – Solo qualche contusione, un forte dolore sul fianco, ma, per il
resto, fortunatamente, nessuna lesione, nessuna frattura. Se l'è "cavata" così il commissario
capo Mario Cusimano, vice comandante della Polizia Municipale, intervenuto stamattina nel
tentativo di sedare una rissa. Il fatto è avvenuto in piazza Vittorio Emanuele, quando,
probabilmente per futili motivi, tre uomini se le stavano dando di santa ragione. Cusimano,
allora, è intervenuto nel tentativo di dividere quelle persone che si picchiavano, ma è stato
scaraventato a terra, sbattendo fortemente il fianco. Il vicecomandante è stato trasportato al
Pronto Soccorso dell'ospedale Ingrassia di corso Calatafimi, dove è stato sottoposto ad esami
radiografici, che come detto, hanno escluso, per fortuna, fratture. Cusimano è stato già
dimesso e gli è stato dato qualche giorno di prognosi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri
del Nucleo Radiomobile della Compagnia. I tre sono stati fermati. Sono in corso accertamenti
sull'accaduto.
Fonte della notizia: monrealenews.it
Violenza ai Giardini Speyer: ubriachi vandalizzano l'area e finiscono in manette
I due tunisini, già noti alle forze dell'ordine, disoccupati e senza fissa dimora sono
stati arrestati e messi a disposizione del pm Daniele Barberini
19.11.2014 - Annebbiati dai fumi dell'alcol, stavano colpendo una saracinesca di un ristorante
con calci e pugni quando sono stati bloccati dai Carabinieri. Ancora un episodio di violenza nei
pressi dei Giardini Speyer di Ravenna. Nei guai sono finiti due tunisini di 23 e 29 anni, che
dovranno rispondere delle accuse di violenza o minaccia, resistenza a pubblico ufficiale, diniego
delle proprie generalità e danneggiamento. Erano circa le 3, quando alla Centrale Operativa del
Comando Provinciale è arrivata la segnalazione di un gruppo di extracomunitari che stava
danneggiando auto parcheggiate, cassonetti, fioriere e quant’altro potesse capitargli a tiro. Alla
vista della gazzella, giunta tempestivamente sul posto, i due extracomunitari hanno aumentato
la loro aggressività. Hanno raccolto due bottiglie di vetro all’altezza del collo, impugnandole
tipo mazza da baseball, per poi dirigersi con fare minaccioso verso gli uomini dell'Arma, per poi
calmarsi ed appoggiare quanto avevano in mano per terra. La situazione sembrava ormai
recuperata, ma l’atteggiamento dei due uomini non cambiava: numerose sono state le offese e
gli insulti subiti dalla pattuglia. I militari hanno continuato a tenere un profilo basso,
limitandosi ad intimare ai due soggetti di stare tranquilli e fornire i documenti. Stante il rifiuto
sono stati accompagnati con al comando provinciale per l'identificazione. Grazie probabilmente
all’abbassamento del tasso alcolemico, sono iniziati i primi segni di ravvedimento degli uomini
fermati: questi in maniera sempre più insistente hanno chiesto di lasciarli andare e di non
procedere nei loro confronti. Il più sfrontato della coppia addirittura, in un tentativo disperato
di evitare l’arresto, nel momento in cui si sono trovati faccia a faccia ha offerto 50 euro ad uno
dei carabinieri in cambio ovviamente richiedeva l’immediata liberazione. Il netto rifiuto della
pattuglia è equivalso ad un ulteriore motivo di deferimento: quello di tentata corruzione, che si
è aggiunto ai reati di oltraggio, violenza o minaccia, resistenza a pubblico ufficiale, diniego
delle proprie generalità e danneggiamento, tutto in stato di ubriachezza. I due tunisini, già noti
alle forze dell'ordine, disoccupati e senza fissa dimora sono stati arrestati e messi a
disposizione del pm Daniele Barberini.
Fonte della notizia: ravennatoday.it
A bordo di una Vespa ma senza patente, vede gli agenti e scappa: negli slip pochi
grammi di marijuana
Nardò: tenta di fuggire alla vista degli agenti, ma viene bloccato e denunciato per
possesso di droga e resistenza a pubblico ufficiale. Aveva addosso una piccola
quantità di marijuana.
19.11.2014 - La paura ha giocato un brutto scherzo ad un 27enne di Nardò. Mentre intorno
alle 22 era a bordo della sua Vespa Piaggio, in giro per Nardò, ha incontrato una volante della
polizia. Anziché mantenere la calma, l'uomo ha accelerato, cercando di far perdere le proprie
tracce. Una mossa che non è sfuggita agli agenti, che a quel punto hanno deciso di controllare.
Hanno acceso così i segnalatori visivi ed acustici per intimare l'alt, il 27enne però a quel punto
ha tentato una disperata fuga. Dopo un breve inseguimento, gli agenti sono comunque riusciti
a bloccarlo, procedendo al controllo. Perquisito ed identificato come L.C.M., ventisettenne di
Nardò già conosciuto alle Forze dell’Ordine, è stato trovato in possesso di una piccola quantità
di marijuana. negli slip aveva inoltre altri 15 grammi della stessa sostanza. Per questa ragione
è stato denunciato per detenzione illecita di sostanza stupefacente e resistenza a Pubblico
Ufficiale. Nel corso degli accertamenti è emerso inoltre che aveva subito il ritiro della patente di
guida nel 2011, provvedimento tuttora vigente che ha causato il sequestro della vespa,
peraltro priva di copertura assicurativa.
Fonte della notizia: leccesette.it
Prima insulta e minaccia un vicino con una bottiglia: arrestato ubriaco
Lo straniero è stato condotto in Questura e qui, terminati gli accertamenti nei suoi
confronti, la Polizia lo ha arrestato in flagranza per resistenza e lesioni a pubblico
ufficiale e contestualmente lo ha denunciato per le minacce
19.11.2014 - Era ubriaco e da qualche minuto tentava, senza riuscirci, di aprire il portone di
ingresso dell’edificio, sito nella zona della stazione, dove si trova anche il suo appartamento.
Un suo vicino, italiano, gli si è avvicinato e gli ha detto di fare attenzione, altrimenti avrebbe
finito col danneggiare la serratura. Lui, ecuadoriano del 1981, ha reagito insultandolo
pesantemente; poi, non pago, dopo averlo riconosciuto lo ha anche minacciato, dicendogli di
stare in guardia, visto che conosceva bene sia lui che la sua famiglia. Il tutto brandendo
minacciosamente una bottiglia di vetro che teneva in mano, contenente il residuo dell’ultima
birra che si era scolato. A quel punto, l’italiano si è spaventato e ha chiamato il 113. All’arrivo
della Volante, l’ecuadoriano ha peggiorato le cose: dapprima ha insultato tutti gli agenti
accorsi sul posto, poi ha aggredito a calci e pugni uno di loro; quest’ultimo, per l’accaduto, ha
riportato lesioni guaribili in sette giorni. In seguito, l’ubriaco è stato condotto in Questura e
qui, terminati gli accertamenti nei suoi confronti, la Polizia lo ha arrestato in flagranza per
resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e contestualmente lo ha denunciato per le minacce e le
ingiurie al vicino italiano.
Fonte della notizia: perugiatoday.it