Articolo [PDF] - Dinamo Sassari

BASKET
La Dinamo
dopo Cantù:
loZalgirisora
vale l'Europa
Un'occasione persa
e la Dinamo deve
ritrovare brillantezza
A Cantù poteva finire diversamente ma niente tragedie
Con lo Zalgiris è quasi un match da "dentro o fuori"
Effetto Europa
Tutte le italiane
impegnate nelle
coppe hanno
perso in
campionato
Casa dolce casa
Quattro partite
di fila a Sassari
di Roberto Sanna
» INVIATO ACANTI!
Una brutta partita. Di quelle
che possono capitare, ma se
non capitano è meglio. Al Banco non resta che ingoiare l'ennesimo rospo canturino e riprendere la marcia, cercando
conforto adesso nelle quattro
partite in casa tra campionato
ed Euroleague che dovrà giocare nei prossimi giorni. In Euroleague siamo all'ultimo assalto, in campionato comunque bisogna proteggere al massimo il fattore campo per continuare a viaggiare nel gruppo
di testa. I biancoblù hanno già
strappato due scalpi fuori casa
(Pistoia e Roma), quello di
Cantù avrebbe fatto la differenza per tanti motivi. Giusto
rammaricarsi, giusto anche
non fare tragedie. Comunque i
numeri premiano la Dinamo
ed è importante, sul gioco si
può anche discutere.
Effetto Europa. La statistica
pubblicata ieri dalla Gazzetta
dello Sport è stata spietata:
quasi tutte le squadre di Serie
A impegnate nelle coppe europee hanno perso in campionato. Ha vinto solo Cantù ma
contro la Dinamo in una sorta
di "derby", lo stesso è accaduto tra Reggio Emilia e Milano.
Evidentemente certi sforzi si
pagano e il Banco da questo
punto di vista ha avuto un carico extra: non basta il volo in
più dalla Sardegna, la sfiga è
stata anche avere due squadre
russe nel girone e per di più doverle incontrare una dopo l'altra. Il pessimo primo quarto di
gioco, che ha decisamente indirizzato la partita verso Cantù, è stato conteassegnato da
una difesa morbida e tante palle perse in attacco, segno di un
pessimo approccio mentale al
match. E la fatica psicologica,
il grande dispendio di energie
nervose, è il grande problema
delle coppe europee. Soprat-
tutto adesso, a inizio stagione,
quando le gambe hanno comunque una certa freschezza.
L'occasione. C'è da mordersi le mani. Perché anche giocando male, il Banco ha avuto
le sue occasioni per ribaltare il
match. Magari sarebbe stato
immeritato, ma il basket funziona così. Proprio domenica
Bologna ha giustiziato Pistoia
con un tiro a 15" dalla sirena
che ha siglato l'unico vantaggio del match. Insomma,
quando passa il treno bisogna
salirci sopra e il Banco l'ha visto nel finale quando Cantù ha
avuto una palese amnesia offensiva. Per quattro volte la Dinamo ha avuto la palla in mano e tutto quello che ha prodotto sono stati Uè tiri costelliti male e una palla persa in maniera sanguinosa. Alla fine ai
canturini è bastato un canestro per riprendersi l'inerzia.
La sfortuna. C'è stata anche
quella. Con gli infortuni di Todic e Brooks, due che comunque il loro contributo lo stavano dando. E in una partita più
di quantità che di qualità, se
mancano loro due è tosta e
Lawal, che il suo l'ha fatto, sotto canestro è stato troppo solo.
Il tutto in una giornata dove
Rakim Sanders sembrava da
un'altea parte, tanto che Meo
Sacchetti, dopo avergli dato diverse chance, ha preferito panchinaiio definitivamente perché rimettendolo in campo si
rischiava l'autolesionismo.
La ripartenza. In Euroleague siamo già al denteo o fuori,
salvo che bisogna vincere comunque qualche partita per
nobilitare questa straordinaria esperienza sportiva che tutta Sassari sta vivendo. Poi ci sono due match di campionato
contro Pesaro, sorprendente a
Roma, e Avellino, che sta trovando quella qualità di gioco
che tutti si aspettavano
dall'inizio. In Europa la sfida è
affascinante, lo Zalgiris Kaunas è un altro grande nome e
sta viaggiando meglio del previsto sparigliando le gerarchie
estive del raggruppamento.
Poi c'è la rivincita col Novgorod, una sorta di conto rimasto
in sospeso. Molta carne al fuoco, insomma, sperando che la
Dinamo ritrovi quella brillan-
David Logan al tiro a Cantù sotto gli occhi di Eric Williams
tezza che a Cantù non c'è stata. In fondo non si può sempre
vincere, quello che serve ora è
uno step in avanti per quanto
riguarda il gioco. Anche a Cantù si sono visti alcuni sprazzi di
una difesa aggressiva che paga
sempre coi raddoppi a metà
campo, in attacco ci sono tante cose da aggiustare soprattutto quando il ritmo si abbassa e
bisogna ragionare di più e selezionare i tiri.
Jeremy
Dyson
cerca di
sfuggire
alla
marcatura
di Feldeine
in alto
Edgar
Sosa
chiama
lo schema
in attacco
T 1