Valli 20 lunedì 8 settembre 2014 l'Adige La commemorazione, a dieci anni dal ritrovamento dei resti dei tre Kaiserschützen al Piz Giumela, con il cardinale Giovan Battista Re e Annemarie Wieser PEJO PAESE Tributo alle vittime della «Guerra bianca» Il ricordo al cimitero dei soldati di San Rocco LORENA STABLUM PEJO PAESE - Il 3 settembre 1918 a 3.678 metri di quota, sui versanti di Punta San Matteo in Val di Pejo, si scatenò la violenta battaglia per la riconquista tra l’esercito austro-ungarico e quello italiano. Sul campo, il conto delle perdite fu di un centinaio di caduti dei quali molti trovarono l’eterna sepoltura nelle nevi perenni del ghiacciaio. Ieri, nell’anno di avvio delle commemorazioni del centenario della Prima guerra mondiale, e a dieci anni dal ritrovamento dei resti dei tre Kaiserschützen al Piz Giumela, il ricordo di quei militari, e con loro, quello dei caduti di tutti i conflitti, si è rinnovato ancora una volta nel silenzio dell’ex cimitero militare di San Rocco, oggi diventato cimitero di soldati, dopo che vi sono state affidate le spoglie mortali di sette vittime dell’immane tragedia che fu la A malga Ritort CAMPIGLIO PERGINE Guerra bianca. Tra i larici, posti a guardia del camposanto gli Alpini, i Kaiserjäger e i Kaiserschützen insieme hanno tributato, quel giusto rispetto - come evidenziato dalla rappresentante della Croce Nera austriaca (sezione Tirolo) Annemarie Wieser - di cui ogni soldato ha diritto. «Il ricordo del passato deve impegnarci a costruire la pace e realizzare la libertà, la solidarietà e l’amore fraterno, valori che la globalizzazione non è riuscita a estendere». Sagra partecipata Le bellezze cinesi tra le vacche Canale: musica e solidarietà MADONNA DI CAMPIGLIO - Sicuramente è stata una delle prove più singolari alle quali le top model che stanno partecipando al talent show cinese «Top model on the road» sono state sottoposte durante tutte le puntate girate fino ai giorni scorsi, cioè fino all’arrivo a Madonna di Campiglio. Ci riferiamo alla sfilata all’interno della stalla di malga Ritort e ad alcuni scatti fotografici con le mucche di razza Rendena che hanno visto, sabato sera, le modelle protagoniste. Nei panni dei giudici che hanno decretato l’uscita di scena di una delle partecipanti al talent show, alcuni allevatori della valle con a capo Luca Collini, malghese di Ritort, che ha posticipato la mungitura a tarda sera per permettere lo svolgimento della prova. CANALE DI PERGINE - Oltre 500 pasti consumati in tre giorni, più di duemila visitatori alla mostra fotografia e alla nuova palestra: una tre giorni ricca di musica e animazione. Grande successo per la «Sagra di Canale» organizzata dall’Acs Canale e aperta venerdì dall’inaugurazione della palestra e mensa scolastica e dal centro polifunzionale. Tra i momenti più intensi i ricordi dei tanti soci e volontari «andati avanti», il concorso di disegno e la partecipazione della suora missionaria Marisa Piva a cui è andato il ricavato del mercatino. D. F. LAVIS La commemorazione al cimitero dei soldati di San Rocco (foto L. Stablum) Sono state le parole del cardinale Giovan Battista Re, che ha officiato la messa assieme al parroco di Pejo don Enrico Pret. Iniziata con l’alzabandiera delle bandiere austriaca, italiana ed europea al suono degli inni nazionali, la cerimonia ha visto la partecipazione di numerose autorità civili e militari. A dare il benvenuto il sindaco di Pejo Angelo Dalpez, che nel ricordare gli eventi che segnarono il territorio e la gente della Valletta, ha sottolineato come la valle e il Trentino siano impegnati nel ricordo di questi avvenimenti attraverso la valorizzazione di forti, trincee, camminamenti e presidi. Un parco della memoria, come lo ha definito l’assessore provinciale alla Cultura Tiziano Mellarini, che «deve essere visitato e che va fatto conoscere soprattutto alle giovani generazioni». «Siamo qui - ha continuato Mellarini - a riflettere su un messaggio che vuole costruire la pace, portare avanti valori di convivenza interculturale e per promuovere la vera cooperazione tra i popoli». Dopo il saluto del senatore Franco Panizza, la cerimonia si è conclusa con la benedizione e la deposizione delle corone sulle tombe e la salva d’onore. La commemorazione è stata organizzata dal Museo di Pejo «1914-1918 - La guerra sulla porta», con la collaborazione del Centro Studi Val di Sole, del Comune, dell’Ana di Trento e della Croce Nera austriaca e con il patrocinio della Provincia. IN BREVE VIGO DI FASSA C’è la Banda di Molina Sfila in centro e poi si esibisce nei più bei brani del suo vasto repertorio la Banda Sociale di Molina di Fiemme diretto dal maestro Nicola Bighetti. Padiglione delle manifestazioni. Ore 21. MOENA Scacchi, burraco e bridge Al Bar Navalge, oggi, scacchi, bridge e burraco. Ore 21. MEZZOLOMBARDO L’acqua è energia Concorso letterario e fotografico promosso da Comune, Circolo culturale 78 e ArteFuturo. Lo scopo è valorizzare l’elemento acqua come energia, nei più diversi significati. La partecipazione è gratuita e il concorso si conclude il 31 ottobre. Info in biblioteca 0461602648. Prima raccolta di fondi per acquistare i terreni dei cantieri. In vista una marcia a Sorni Stop al Tav metro per metro, con seimila euro SILVIA TARTER LAVIS - Sono duecento per ora le persone che hanno aderito alla campagna «Fermiamo il Tav metro per metro», per ostacolare il progetto del tunnel del Brennero che attraverserà per 80 km il territorio trentino e che, e che, secondo le ultime dichiarazioni ufficiali, potrebbe essere definitivo già entro la fine dell’anno. Chi ha aderito si impegna ad acquistare collettivamente, per una quota di 30 euro, un terreno di proprietà indivisa, tra quelli che saranno espropriati agli agricoltori per la realizzazione della ferrovia. La campagna è cominciata un anno e mezzo fa, ma è riuscita a coinvolgere molte più persone nelle ultime settimane, anche grazie al No Tav Tour iniziato il primo settembre, per raccogliere adesioni e sensibilizzare più persone possibili, da Ala fino ad Egna. Finora, sono stati raccolti 6 mila euro e i terreni acquistati costituiscono un quarto di tutto il terreno agricolo che sarà destinato ai cantieri. Aree che verranno utilizzate come presidi, punti permanenti per iniziative di sensibilizzazione. Le giornate del tour sono riuscite ad avvicinare anche delle persone, spiega uno dei membri del comitato, che non si erano mai presentate, per interessarsi al progetto. Venerdì sera al concerto al Bar del Parco Urbano organizzato dal tour, dopo l’aperitivo informativo, i partecipanti erano in 70, mentre sabato pomeriggio una ventina di ciclisti ha pedalato simbolicamente dal Parco Urbano di Lavis a Nave San Felice, fermandosi presso la sede della bocciofila, per informare e raccogliere altri moduli di adesione alla campagna. La gente comincia a guardare al progetto del Tav come a una cosa negativa, spiega un membro del comitato mentre dispone le magliette in vendita, e anche la crisi ha contribuito un po’ a far capire questo. «Con tutti i debiti che ci sono in Italia, una spesa da 63 miliardi di euro come questa non rappresenta una priorità, non ce la possiamo permettere, e Gli esponenti No Tav in bicicletta per «Fermiamo il Tav metro per metro» non potremmo permettercela nemmeno se quest’opera ci fosse davvero utile» aggiunge Giulia Dosi, una degli organizzatori. Ora il comitato si propone di continuare a farsi sentire organizzando una camminata tra i masi dei Sorni, come nello scorso autunno, per non far cadere l’attenzione e risvegliare soprattutto le frazioni di Nave e Sorni, le aree maggiormente toccate dal cantiere. Canazei | Gran finale per la «Festa da d’Istà» Fucine | La prima mostra bovina in val di Sole Mezzocorona | Il finale di Settembre Rotaliano Ventiquattro bande delle valli ladine hanno riempito di allegria il paese Alla «Fera dei 7» la campionessa viene dall’azienda «Presanella» Tre giorni in nome del Teroldego Mostra e «vòlti» invasi dalla gente CANAZEI - Trentacinque anni di emozioni, di concerti, tradizioni, di cultura ladina e di momenti indimenticabili che puntualmente segnano l’appuntamento di fine estate della tanto attesa Gran Festa da d’Istà. Una tradizione che nacque dall’idea degli Alpini d’Alta Fassa, che 35 anni orsono, organizzarono la prima Festa dell’Estate. L’anno dopo si aggiunsero anche il corpo dei vigili del fuoco ed i volontari della Croce Bianca di Canazei. Il testimone negli anni è passato alle organizzazioni di volontariato locale, che anche oggi continuano a portare avanti una tradizione intramontabile. Ieri pomeriggio, le bande hanno affascinato turisti e locali, incantati dalla grande sfilata di tutti i gruppi bandistici e folkloristici delle valli ladine: Fassa, Badia, Gardena e Livinnalongo ed Ampezzo. Una sfilata che non ha parlato solo di musica e cultura locale, ma che si è colorata di tradizioni e spettacolo, ricca di numerose sorprese. Ad iniziare dalla sfilata di sei bellissime carrozze sulle quali han preso posto tutte le autorità di Fassa e delle Valli Ladine. Ventiquattro sono stati i gruppi folkoristici che hanno sfilato in rappresentanza di tutte le vallate ladine, con 10 gruppi bandistici in concerto composti da 580 elementi e 1.200 persone in totale che hanno riempito di allegria le strade di Canazei con i sei carri rapprentativi degli antichi mestieri di un tempo. F. Gio. FUCINE - Appartiene all’Azienda agricola Presanella di Gino Slanzi di Vermiglio la campionessa della mostra bovina che si è svolta ieri a Fucine. Come tradizione la prima mostra zootecnica del Trentino è appunto quella che i solandri chiamano «La fera dei 7» in quanto per tradizione si svolge appunto il giorno sette di settembre. Le mostre bovine oggi non rappresentano più l’occasione per concretizzare il lavoro di un anno con la vendita dei capi allevati, ma mantengono comunque una valenza sociale significativa nel dare la misura dell’impegno degli operatori zootecnici per mantenere vivo un settore particolarmente importante per la gestione del territorio. Ed in tal senso il riconoscimento agli allevatori è giunto ieri dai massimii livelli istituzionali provinciali (il presidente Ugo Rossi con gli MEZZOCORONA - Complice la clemenza del meteo, che ha regalato uno dei rari fine settimana di sole, si è conclusa nel migliore dei modi la tre giorni di festa e degustazione dedicata al principe dei vini trentini, il Teroldego. Nonostante l’avvio bagnato di venerdì sera, sabato e ieri lungo le vie della borgata rotaliana si sono riversate migliaia di persone, provenienti anche da fuori regione, considerato che dai numeri forniti dalla Pro Loco, risulta che oltre il 15% delle presenze registrate, è di turisti e persone provenienti da fuori i confini della Piana Rotaliana. «Il risultato è senz’altro superiore alle aspettative - commenta Furlan anticipando il bilancio della manifestazione - e l’affluenza registrata alla Mostra del Teroldego, giunta alla 24esima edizione, conferma l’apprezzamento del pubblico per l’intera kermesse enogastronomica, capace di crescerre e rinnovarsi di anno in anno». Grande lavoro e molta soddisfazione anche per le associazioni che all’interno di suggestivi «vòlti» hanno offerto specialità culinarie tipiche trentine accompagnate dal vino nostrano. Tutto reso possibile grazie al lavoro di decine di attivissimi volontari. Alla sera grande finale con i Poor Work, originale band locale che ha intrattenuto migliaia di spettatori ripercorrendo la storia in musica delle migliori band inglesi. L. F. Le bovine premiate assessori Michele Dallapiccola e Tiziano Mellarini). Alla mostra hanno preso parte 124 capi provenienti da 14 aziende dell’alta Val di Sole. Le bovine divise in sei categorie hanno sfilato nel ring per sottoporsi al giudizio degli esperti. Al termine la classifica assoluta ha decretato vincitrice l’azienda di Gino Slanzi di Vermiglio che oltre alla campionessa si è visto premiata anche con la riserva. P. M.
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