COMUNE DI CAPOLIVERI

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
COMUNE DI CAPOLIVERI
PROVINCIA DI LIVORNO
COPIA
Nr. Progr.
Adozione Regolamento Urbanistico
Data
11
14/02/2014
Seduta Nr.
Cod. Ente :
2
049004
L'anno duemilaquattordici il giorno quattordici del mese di febbraio, alle ore 14,30 Solita sala delle
Adunanze, regolarmente convocato nei modi di legge, si è riunito in sessione straordinaria il Consiglio
Fatto l'appello nominale risultano:
presenti
BARBETTI RUGGERO
GELSI ANDREA
CARDELLI LEONARDO
DELLA LUCIA CLAUDIO
PUCCINI GABRIELE
MONTAGNA WALTER
CRISPU GABRIELLA
ROTELLINI GABRIELE
LUZZETTI STEFANO
MOROSI MARIO ANGELO
DEIANA BARBARA
PAOLINI GIANLUIGI
DI VITA ALESSANDRO
MARTORELLA FAUSTO
GERI LUCIANO
BALDETTI STEFANO
MARTORELLA GIOVAN BATTISTA
assenti
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Totale:
11
X
6
Sono presenti gli assessori esterni:
TALLINUCCI LIDO
Partecipa alla riunione il SEGRETARIO COMUNALE del Comune, Dott.ssa ROSSI ANTONELLA.
In qualità di PRESIDENTE, il Sig. MONTAGNA WALTER assume la presidenza e, constatata la legalità
della adunanza, dichiara aperta la seduta.
Pagina 1
Il Presidente del Consiglio propone di sospendere la seduta per permettere all’Arch. Vivoli di
esplicare il punto all’ordine del giorno.
Il Consiglio comunale all’unanimità dei voti espressi nelle forme di legge delibera di sospendere
il Consiglio. L’Arch. Vivoli esplica il punto all’ordine del giorno.
Alle ore 15,50, al termine dell’intervento dell’Arch. Vivoli, si procede all’appello nominale.
Risultano assenti il Sindaco Ruggero Barbetti e il Consigliere Martorella Fausto.
Il Consigliere Geri procede alla propria dichiarazione di voto affermando che il suo sarà un voto
contrario in quanto nel regolamento Urbanistico non è previsto nulla se non per quei fortunati
che hanno il proprio terreno inserito nelle aree edificabili. Lo stesso continua dicendo che non
condivide il fatto che non viene data una mano ai giovani che vogliono formarsi una famiglia.
Poi conclude dicendo:”A mio avviso sono stati realizzati metri cubi a sufficienza, o si fanno fare
a chi non li ha oppure è meglio dare un fermo. O si soddisfano i bisogni di chi ha veramente
bisogno oppure è meglio non permettere alcuna edificazione. Una volta che finiamo il terreno,
la nostra risorsa, andiamo tutti a farci benedire”.
Il Presidente del Consiglio propone di votare cumulativamente tutti gli emendamenti.
All’unanimità dei voti espressi nelle forme di legge il Consiglio delibera di effettuare una unica
votazione con la quale esprimere cumulativamente per tutti gli emendamenti la propria volontà
consiliare.
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE
- con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 64 del 11/10/2012 è stato definitivamente
approvato il Piano Strutturale del Comune di Capoliveri, divenuto pienamente efficace dalla
data di pubblicazione dell’avviso di approvazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana
avvenuta il 31/10/2012 sul n.44.
- che ai sensi dell’art. 55 della L.R. 1/2005, le disposizioni normative del regolamento
Urbanistico, costituiscono l’atto di governo del Piano Strutturale e pertanto attuano, precisano e
dettagliano le indicazioni normative e cartografiche contenute nel P.S., dettano specifiche
direttive e regole qualitative e quantitative per la conservazione, l’adeguamento e la
trasformazione dei caratteri fisici del territorio.
PRESO ATTO CHE
-Con Deliberazione di Giunta Comunale n.282 del 17/12/2010 è stato approvato il “Quadro
previsionale e strategico del Regolamento Urbanistico” contenente la definizione degli obiettivi del
regolamento urbanistico, delle azioni e degli effetti ambientali attesi, in allineamento con i contenuti e
gli indirizzi del Piano Strutturale e finalizzato all’esplicitazione ed approfondimento degli obiettivi
politico-programmatici che guideranno il processo di pianificazione;
-con deliberazione di Giunta comunale n.217 del 06/10/2011 è stato approvato il documento di
avvio del procedimento costituito dal “Quadro previsionale strategico del Regolamento Urbanistico”
contenente la definizione degli obiettivi del regolamento Urbanistico e una prima valutazione degli
“effetti ambientali e territoriali attesi” e del “quadro conoscitivo di riferimento, comprensivo dell’accertamento dello stato
delle risorse interessate e delle ulteriori ricerche da svolgere”. È stato dato avvio del procedimento, ai sensi
dell’art.11 del D.Lgs.152/2006 e s.m.i. per la Valutazione Ambientale e Strategica del Regolamento
Urbanistico.
È stato individuato l’arch. Federica Messina, responsabile del procedimento ai sensi dell’art.16 della
L.R.1/2005 e il Direttore Generale/Segretario Comunale Rossi dr. Antonella quale Garante della
Comunicazione ai sensi dell’art.19 della L.R.1/2005.
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La deliberazione completa degli allegati è stata trasmessa, con nota prot.14669 del 20/10/2011 a tutti i
soggetti tenuti a fornire apporti tecnici e conoscitivi utili ad incrementare il quadro conoscitivo ai fini
della formazione del R.U.;
-con deliberazione di Giunta Comunale n.12 del 19/01/2012 è stato approvato il “documento
preliminare” in riferimento al procedimento di verifica di assoggettabilità a VAS del R.U., redatto ai
sensi dell’art.8, 22 e 23 della LRT n.10/2010
La deliberazione completa degli allegati è stata trasmessa, con nota prot.2012 del 28/01/2012 a tutti i
soggetti competenti in materia ambientale e agli enti interessati, individuati nella stessa delibera, elencati
qui di seguito, tenuti a fornire entro 90 giorni, eventuali contributi e osservazioni:
ARPAT sede provinciale Livorno
ASL n.6 Livorno
Asl n. 6 di Portoferraio
ATO 5 Toscana -Livorno
ATO 4- rifiuti LIVORNO
Autorità di bacino Regionale Toscana Costa- Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta Li-LU-PI
Regione Toscana
-Settore Sperimentazione e Apporti collaborativi per gli strumenti di pianificazione delle province
e dei comuni
-Settore Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali
-Settore Strumenti della valutazione e dello Sviluppo
-Direzione Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici della Toscana
Soprintendenza dei beni architettonici, paesaggistici, storici ed etnoantropologici per la provincia
di Pisa e Livorno
Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Regione Toscana (inviata con nota prot.2772 del 27/02/2012)
Provincia di Livorno
-Dipartimento ambiente e territorio
-Servizio Pianificazione, Difesa del suolo e delle coste
-Servizio tutela dell’ambiente
-Servizio staff della U.S.3.2. rifiuti
Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano
Unione dei Comuni
Hanno inviato il proprio contributo/segnalazione:
- ARPAT – Dipartimento di Piombino Elba, con nota del 16/02/2012, nostro prot.2343 del
18/02/2012;
- Bacino di Rilievo regionale- Toscana Costa prot.108 del 22/02/2012, acclarata con ns. prot.
2554 del 22/02/2012;
- Regione Toscana- Settore tutela e valorizzazione delle risorse ambientali, prot.60081/p.v.30.040
del 28/02/2012, nostro prot.3278 del 08/03/2012;
- Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano con nota prot.2110 del 27/03/2012, acclarata con ns.
prot.4647 del 30/03/2012;
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Ministero per i Beni e le Attività Culturali- Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici della Toscana, prot. 6762 del 19/04/2012, pervenuta con ns.prot.5640 del
20/04/2012;
In seguito, tenendo conto anche dei contributi pervenuti, è stata redatta la Valutazione Ambientale
Strategica (VAS)- il Rapporto Ambientale e la Sintesi non Tecnica- previsti dagli artt.13 comma 5 e
art.16 del d.Lgs.152/2006 e dell’art.24 della LRT10/2010, che costituiscono parte integrante del
Regolamento Urbanistico e ne accompagnano il relativo processo di approvazione.
-
CONSIDERATO che per la presenza nel territorio comunale di tre Siti della Rete Natura 2000 e della
Rete ecologica regionale, di cui alla Del.CR 34/2011, è stato predisposto l’obbligatorio Studio di
Incidenza. In base all’art.73ter della LR10/2010 la valutazione di incidenza è stata effettuata nell’ambito
di procedimento di VAS, secondo le modalità previste dall’art.56 della L.R.56/2000.
TENUTO CONTO che l’iter procedurale di formazione del Regolamento Urbanistico segue le varie
fasi disciplinate dalle norme sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) di cui alla L.R.10/2010 e
ss.mm.ii., pertanto, l’iter degli adempimenti tecnico amministrativi e la relativa tempistica seguita per la
VAS del R.U. è coordinato con l’iter di approvazione in base all’art.17 della L.R.1/2005 al fine di evitare
duplicazioni, in linea con quanto disposto espressamente all’art.8 comma 6 della L.R.T.10/2010 e
ss.mm.ii. e dall’art.8 della L.R.10/2010.
DI CONSEGUENZA entro il termine di 60gg. dalla pubblicazione dell’avviso di adozione del R.U.
sul BURT, sarà possibile presentare osservazioni sia in ordine alla VAS sia in ordine ai contenuti
specifici del Regolamento Urbanistico.
RICHIAMATA la deliberazione della Giunta Comunale n.114 del 29/05/2012, con la quale a
seguito della modifiche apportate con la L.R.6 del 17/02/2012 alla L.R.10/2010, sono stati modificati i
soggetti competenti in materia ambientale, individuando così:
-autorità competente: Servizio Edilizia Privata;
-soggetto proponente: il responsabile dell’ufficio urbanistica, coadiuvato dalla struttura tecnica che
elabora il piano d’iniziativa comunale;
-autorità procedente: Consiglio Comunale
DATO ATTO che la certificazione delle indagini geologico-tecniche è stata depositata presso l’Ufficio
del Genio Civile ed alla pratica suddetta è stato assegnato il n 1092 .di deposito del 23/08/2013;
PRESO ATTO che l’Autorità di Bacino con nota del 23/12/2013 avente prot.439 e pervenuta a
questo Ente in data 23/01/2014 con n.prot.966, ha richiesto integrazioni al Regolamento Urbanistico
(specifiche schede in merito alle previsioni urbanistiche);
Che in data 11/02/2014con prot. 2385 sono pervenute le integrazioni da parte dell’ing. Ginanni e del
Geologo Ceccherelli;
Che in data 11/02/2014con prot. 2386 sono state trasmesse le dovute integrazioni al Genio Civile
Che tale documentazione fa parte integrante degli elaborati del Regolamento Urbanistico con la dizione
“schede di fattibilità” e le seguenti tavole
tav n.1a-1b-1c-1d-1e: pericolosità geomorfologica aggiornate ai sensi del DPGR n.53/R del
25/10/2011
Tav. n.2a-2b-2c: fattibilità geomorfologia
Tav. n.3a-3b-3c: interventi soggetti a schedatura
DATO ATTO CHE
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- alcune previsioni del Regolamento Urbanistico comportano anche l’individuazione delle aree
interessate alla realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità, in conformità a quanto previsto
dall’art.55 comma 4 lett.g) della legge regionale 1/2005, ed individuate in tabella nell’allegata relazione
del RUP, quali aree da assoggettare al vincolo preordinato all’esproprio;
-ai sensi dell’art.8 della L.R.30/2005 si procederà alla comunicazione dell’avviso di avvio del procedimento
per l’apposizione del vincolo espropriativi ai proprietari del bene, nelle modalità di cui ai commi1-2-3,
essendo il numero dei proprietari inferiore a cinquanta, ovvero mediante lettera raccomandata;
-ai sensi dell’art.7 commi 1 lett.b), 2 e3 della Legge Regionale 18 febbraio 2005 n.30 e dell’art.9 comma 1
del D.P.R. 8 giugno 2001 n.327, l’efficacia dell’atto di approvazione del Regolamento comporterà
imposizione del vincolo preordinato all’espropriazione per gli immobili elencati nella tabella di cui alla
relazione del RUP e rappresentati nella tav.4 del R.U.
PRESO ATTO che il RUP ha precisato nella propria relazione che la tabella di cui all’art.15. punto 7
delle NTA del RU, riporta un elenco dei piani attuativi, che al momento della redazione delle stesse
norme non avevano concluso l’iter di approvazione e/o non erano ancora convenzionati, ma che
avrebbero potuto concludere la procedura di approvazione e stipulare la convenzione entro l’adozione
del RU.
Che pertanto i P.A. convenzionati sono quelli di seguito elencati che hanno concluso la procedura ai
sensi di legge, all’adozione del R.U.:
UTOE
Denominazione
Convenzione
Capoliveri
Piano di Recupero Via Cavour
Convenzionato
Capoliveri
Piano di Recupero Via Solferino
Convenzionato
Monti
Piano di Recupero cava San Petriciaio
Convenzionato
Monti
P.d. R “sub comparto “Fa” e cessione area destinata a
canile comprensoriale “Fc”– loc. Colle Reciso
Convenzionato
Capoliveri
PEEP art.51 loc. Il Pino
Convenzionato
Capoliveri
RPA1 e RPA2 (Progetto Unitario d’Intervento)
Convenzionati
Mola
P.A. Centro Commerciale Mola
Convenzionato
Spaigge
P.A. Camping Laconella (variante contestuale al P.di F.)
Convenzionato
Lacona
P.A. Hotel Capo Sud
Convenzionato
Lacona-Margidore
P.A. RTA Casa del Golfo
convenzionato
Lido
P.A. Hotel Antares
convenzionato
Lido
P.A. Camping Europa
Convenzionato
Innamorata-Pareti-Morcone
P.A. Hotel Miramare
Convenzionato
Spiagge
P.A. Camping Valle Santa Maria
Convenzionato
Lacona-Margidore
P.A. Campeggio Casa dei Prati
Convenzionato
Naregno
P.A. Albergo Romana
Convenzionato
Mola
P.A. R.T.A. “Lido Azzurro”
Convenzionato
Innamorat-Pareti-Morcone
P.A. RTA Villaggio Turistico “Innamorata”
Convenzionato
Collina
P.A. R.T.A. "Baia Azzurra”
Convenzionato
Spiagge
P.A. Camping Lacona Pineta
Convenzionato
Spiagge
P.A. Camping Stella Mare
Convenzionato
Spiagge
P.A. Camping “Tallinucci"
Convenzionato
Innamorata-Pareti-Morcone
P.A. Hotel Dino
Convenzionato
Lido
P.A. RTA Baia del Sole
Convenzionato
Mandorlo-Lari
P.A. R.T.A. “Il Mandorlo”
Convenzionato
Lido
P.A. “Camping Lido”
Convenzionato
Collina
P.A.”RTA il Villino nel Bosco”
Convenzionato
Lido
P.A.”Camping Le Calanchiole”
Convenzionato
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CHE quindi di conseguenza oltre alle NTA devono essere adeguati anche gli elaborati grafici del
RU;
RITENUTA pertanto la necessità di adeguare e aggiornare gli elaborati grafici, in base ai piani
attutivi convenzionati alla data di adozione del R.U ;
PRESO ATTO che il Regolamento Urbanistico è costituito dai sotto elencati elaborati:
elaborati di previsione urbanistica
• Norme Tecniche di attuazione;
• Relazione generale;
• Verifiche standards pubblici- Allegato B
• Tav.1- Inquadramento territoriale: Sistemi territoriali scala 1.10.000;
• Tav.2a- Valori funzionali e strutturali del territorio:invarianti naturalistico ambientali scala
1.10.000;
• Tav.2b- Valori funzionali e strutturali del territorio:Invarianti sovraordinate scala 1.10.000;
• Tav.3a-3b-3c-3d- Salvaguardia e valorizzazione del territorio rurale scala 1.5.000;
• Tav.4- Disciplina degli insediamenti dell’area urbana di Capoliveri scala1:2000 ;
• Tav.5- Classificazione ed uso prevalente dell’area urbana di Capoliveri scala1:2000;
• Tav.6- Disciplina del centro abitato minore di Lacona- Margidore scala1:2000 ;
• Tav.7a-7b-7c-7d Disciplina del territorio rurale scala1.5.000;
ALLEGATO A “schedatura del patrimonio edilizio”
• schedatura del patrimonio edilizio del centro storico
• schedatura del patrimonio edilizio
• tav.S1- schedatura del patrimonio edilizio esistente- territorio aperto-quadrante nord-ovest;
• tav.S2- schedatura del patrimonio edilizio esistente- territorio aperto-quadrante nord-est;
• tav.S3- schedatura del patrimonio edilizio esistente- territorio aperto-quadrante sud-ovest;
• tav.S4- schedatura del patrimonio edilizio esistente- territorio aperto-quadrante sud-est;
• tav.S5- schedatura del patrimonio edilizio esistente- Capoliveri e Madonna delle Grazie;
• tav.S6- schedatura del patrimonio edilizio esistente- Lacona;
• tav.S7- schedatura del patrimonio edilizio esistente- Lido, Morcone, Innamorata e Pareti;
• tav.S8- schedatura del patrimonio edilizio esistente- Calagrande Naregno;
studi geologici
• relazione geologica;
• tav.1A Fonza - Carta della Pericolosità Geomorfologia;
• tav. 1B Lacona- carta della Pericolosità Geomorfologia;
• tav.1C Mola- carta della Pericolosità Geomorfologia;
• tav.1D Capoliveri- carta della Pericolosità Geomorfologia;
• tav.1E Capoliveri- carta della Pericolosità Geomorfologia;
• tav.2a Lacona – carta della Fattibilità;
• tav.2b Capoliveri- carta della Fattibilità;
• tav.2c Capoliveri- carta della Fattibilità;
• Schede di fattibilità
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Tav. 3a Lacona- carta degli interventi soggetti a schedatura
Tav. 3b Capoliveri- carta degli interventi soggetti a schedatura
Tav. 3c Calamita- carta degli interventi soggetti a schedatura
studi idraulici
• relazione studio idrogeologico;
• Allegato 1 verifiche idrauliche;
• Allegato 2 verifiche idrauliche;
• Allegato 3 verifiche idrauliche;
• Tavole studio idraulico 1:2000 dalla tav. 1 alla tav.9;
• Tavole studio idraulico 1:10.000 dalla tav.1 alla tav.4;
elaborati agronomici
• Allegato n°1-Carta dell’uso del suolo scala 1:10.000;
• Allegato 1a- Carta dell’uso del suolo Centro urbano di Capoliveri scala 1:2.000;
• Allegato 1b- Carta dell’uso del suolo Centro minore di Lacona scala 1:2.000;
• Allegato 1c- Carta dell’uso del suolo Centro minore Madonna delle Grazie scala 1:2.000;
• Allegato d- Carta dell’uso del suolo Centri minori di Morcone-Pareti-Innamorata scala
1:2.000;
• Allegato 1e- Carta dell’uso del suolo Centro minore di Naregno scala 1:2.000;
• Allegato 1f- Carta dell’uso del suolo Centro minore di Lido scala 1:2.000;
• Allegato 1g- Carta dell’uso del suolo Centro minore di Calagrande scala 1:2.000;
• Allegato n.2 carta della zonizzazione scala 1:10.000;
elaborati di valutazione ambientale
• Rapporto Ambientale e sintesi non tecnica;
• Studio di Incidenza;
DI DARE ATTO che il Garante della comunicazione ha predisposto ai sensi dell’art.20 della
L.R.1/2005, il proprio rapporto relativo all’attività svolta nella fase precedente all’adozione del
Regolamento Urbanistico che allegato al presente atto, forma parte integrante e sostanziale;
VISTA la delibera di Giunta Comunale n.26 del 31/10/2014 con la quale la Giunta approvano n. 23
emendamenti da proporre al Consiglio Comunale;
PRESO ATTO dell’allegato documento contenente n. 23 emendamenti che forma parte integrante e
sostanziale del presente atto;
VISTA la L.R.1/2005
VISTA la L.R.10/2010
VISTA la L.R.30/2005;
VISTO il D.Lgs.267/2000
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Esaminato il parere espresso dal responsabile del servizio in merito alla regolarità tecnica ai sensi
dell’art. 49 del D.Lgs n. 267/00;
Dato atto che tali emendamenti sono stati votati cumulativamente con il seguente risultato:
N. 9 voti favorevoli, n. 1 contrario ( Geri) e n. 1 astenuto ( Baldetti) espressi nelle forme di legge
DELIBERA
Per quanto in narrativa esposto:
1. Di adottare il Regolamento Urbanistico, ai sensi degli articoli 17 e 18 della Legge Regionale
n.1 del 03/01/2005 e ss.mm.ii., contestualmente al Rapporto Ambientale contenente la
Sintesi non tecnica e lo Studio d’incidenza, di cui all’art.24 e 73 della LR10/2010, costituito
dei seguenti elaborati la cui copia è depositata presso l’Ufficio Urbanistica come atti
allegati alla presente deliberazione.
Elaborati di previsione urbanistica:
• Norme Tecniche di attuazione;
• Relazione generale;
• Verifiche standards pubblici- Allegato B
• Tav.1- Inquadramento territoriale: Sistemi territoriali scala 1.10.000;
• Tav.2a- Valori funzionali e strutturali del territorio:invarianti naturalistico ambientali scala
1.10.000;
• Tav.2b- Valori funzionali e strutturali del territorio:Invarianti sovraordinate scala 1.10.000;
• Tav.3a-3b-3c-3d- Salvaguardia e valorizzazione del territorio rurale scala 1.5.000;
• Tav.4- Disciplina degli insediamenti dell’area urbana di Capoliveri scala1:2000 ;
• Tav.5- Classificazione ed uso prevalente dell’area urbana di Capoliveri scala1:2000;
• Tav.6- Disciplina del centro abitato minore di Lacona- Margidore scala1:2000 ;
• Tav.7a-7b-7c-7d Disciplina del territorio rurale scala1.5.000;
ALLEGATO A “schedatura del patrimonio edilizio”
•
schedatura del patrimonio edilizio del centro storico
•
schedatura del patrimonio edilizio
• tav.S1- schedatura del patrimonio edilizio esistente; territorio aperto-quadrante nord-ovest;
• tav.S2- schedatura del patrimonio edilizio esistente; territorio aperto-quadrante nord-est;
• tav.S3- schedatura del patrimonio edilizio esistente; territorio aperto-quadrante sud-ovest;
• tav.S4- schedatura del patrimonio edilizio esistente; territorio aperto-quadrante sud-est;
• tav.S5- schedatura del patrimonio edilizio esistente; Capoliveri e Madonna delle Grazie;
• tav.S6- schedatura del patrimonio edilizio esistente; Lacona;
• tav.S7- schedatura del patrimonio edilizio esistente; Lido, Morcone, Innamorata e Pareti;
• tav.S8- schedatura del patrimonio edilizio esistente; Calagrande Naregno;
studi geologici
• relazione geologica;
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•
•
•
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•
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•
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tav.1a Fonza - Carta della Pericolosità Geomorfologia;
tav. 1b Lacona- carta della Pericolosità Geomorfologia;
tav.1c Mola- carta della Pericolosità Geomorfologia;
tav.1d Capoliveri- carta della Pericolosità Geomorfologia;
tav.1e Capoliveri- carta della Pericolosità Geomorfologia;
tav.2a Lacona – carta della Fattibilità;
tav.2b Capoliveri- carta della Fattibilità;
tav.2c Capoliveri- carta della Fattibilità;
Schede di Fattibilità
Tav. 3a Lacona- carta degli interventi soggetti a schedatura
Tav. 3b Capoliveri- carta degli interventi soggetti a schedatura
Tav. 3c Calamita- carta degli interventi soggetti a schedatura
studi idraulici
• relazione studio idrogeologico;
• Allegato 1 verifiche idrauliche;
• Allegato 2 verifiche idrauliche;
• Allegato 3 verifiche idrauliche;
• Tavole studio idraulico 1:2000 dalla tav. 1 alla tav.9;
• Tavole studio idraulico 1:10.000 dalla tav.1 alla tav.4;
elaborati agronomici
• Allegato n°1-Carta dell’uso del suolo scala 1:10.000;
• Allegato 1a- Carta dell’uso del suolo Centro urbano di Capoliveri scala 1:2.000;
• Allegato 1b- Carta dell’uso del suolo Centro minore di Lacona scala 1:2.000;
• Allegato 1c- Carta dell’uso del suolo Centro minore Madonna delle Grazie scala 1:2.000;
• Allegato d- Carta dell’uso del suolo Centri minori di Morcone-Pareti-Innamorata scala
1:2.000;
• Allegato 1e- Carta dell’uso del suolo Centro minore di Naregno scala 1:2.000;
• Allegato 1f- Carta dell’uso del suolo Centro minore di Lido scala 1:2.000;
• Allegato 1g- Carta dell’uso del suolo Centro minore di Calagrande scala 1:2.000;
• Allegato n.2 carta della zonizzazione scala 1:10.000;
elaborati di valutazione ambientale
• Rapporto Ambientale e sintesi non tecnica;
Studio di Incidenza;
2. Di adottare il Rapporto Ambientale e la Sintesi non Tecnica nell’ambito del procedimento di
VAS e Valutazione d’incidenza ai sensi dell’art.8 – 73 e 73 ter della L..R.10/2010;
3. Di accogliere tutti gli emendamenti come indicati nell’allegato specifico.
4 Di dare atto che sono state individuate all’interno del Regolamento Urbanistico le opere
pubbliche o di pubbliche utilità soggette all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio;
5. Di dare atto che i dati catastali (foglio- particella- ditta intestataria) degli immobili ricadenti
nel comune di Capoliveri, riportati nella relazione del RUP, che saranno del tutto o in parte
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interessati dal vincolo, sono stati individuati d’ufficio attraverso visure catastali e gli stessi non
sono da considerarsi probatori ai fini dell’effettiva proprietà dell’immobile;
In caso di discordanza fra quanto rappresentato a livello cartografico e quanto riportato in
tabella nella relazione del RUP, al fine anche della estensione del vincolo, è da considerarsi
prevalente l’individuazione cartografica.
L’effettiva consistenza delle aree oggetto di procedura espropriativa risulterà da apposito
progetto definitivo dell’opera.
6. di dare atto che, ai sensi dell’art.7 commi 1 lett.b), 2 e3 della Legge Regionale 18 febbraio 2005
n.30 e dell’art.9 comma 1 del D.P.R. 8 giugno 2001 n.327, l’efficacia dell’atto di approvazione del
Regolamento (cioè dal giorno di pubblicazione sul BURT dell’avviso di approvazione)
comporterà imposizione del vincolo preordinato all’espropriazione per gli immobili elencati nella
tabella di cui alla relazione del RUP e rappresentati nella tav.4 del R.U.
7. di dare mandato al responsabile del procedimento espropri, geom Romano Giacomelli, di
procedere a dare avviso ai proprietari, come disposto dall’art.8 commi 1,2 e3 della
L.R.30/2005;
8. di dare atto che, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di cui il DPGR n.53/R del
25/10/2011, è stato effettuato il deposito delle indagini geologiche- tecniche di cui all’art.62
della L.R.1/2005, presso la Regione Toscana- Ufficio Regionale del Genio Civile;
9. di prendere atto del rapporto del Garante della comunicazione, predisposto ai sensi
dell’art.20 della L.R. 1/2005 relativo all’attività svolta nella fase precedente all’adozione del
Regolamento Urbanistico, allegato al presente atto e formante parte integrante e sostanziale;
10. di prendere atto altresì della certificazione sulla regolarità del procedimento redatta, ai sensi
dell’art.16 della L.R.1/2005, dal Responsabile del Procedimento, redatta in data 11/02/2014
con prot.2390 che allegata al presente atto e formante parte integrante e sostanziale;
11. di confermare che sono fatti salvi i piani attuativi, i progetti definitivi, i permessi a costruire,
le scia e ogni altro titolo abilitativo e paesaggistico, approvati, convenzionati o rilasciati
prima dell’adozione del presente Regolamento Urbanistico e comunque così come meglio
specificato e indicato all’art.15 e 193 delle NTA;
12. di incaricare il RUP di dare mandato ai progettisti per adeguare ed aggiornare, entro un mese
dalla data della presente delibera, gli elaborati cartografici e testuali, secondo gli
emendamenti approvati con la presente delibera;
13. di dare mandato al RUP, di procedere alla pubblicazione della presente delibera sul BURT
e all’invio agli enti solo successivamente all’avvenuto ricevimento degli elaborati adeguati
così come al punto precedente;
14. di dare atto pertanto che:
-
i contenuti del Regolamento Urbanistico risultano coerenti con i contenuti statuari e
strategici del vigente Piano Strutturale approvato definitivamente con D.C.C. n.64 del
11/10/2012;
Viale Australia, 1- 57031 CAPOLIVERI (LI)
Tel. 0565/967611
[email protected]
C.F. 82002200499
-
-
il Piano Strutturale ed il Regolamento Urbanistico risultano coerenti al Piano di Indirizzo
Territoriale Regionale vigente ed al Piano Paesaggistico della Regione Toscana adottato con
D.C.R.T. n.32 del 16/06/2009 e rispetta gli obiettivi di qualità e le azioni individuate
nell’ambito 27 – Isola d’Elba;
gli stessi Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico risultano coerenti con il Piano
Territoriale di Coordinamento Provinciale vigente;
il Regolamento Urbanistico è stato redatto in conformità a quanto previsto dall’art.55 della
L.R.1/2005 sia per quanto riguarda i suoi contenuti programmatici che per le metodologie e
le procedure utilizzate;
15. di trasmettere il presente atto comprensivo dei relativi allegati in formato digitale agli Enti e
soggetti tenuti per legge, nei tempi definiti al punto 13 del presente deliberato;
16. di trasmettere il Regolamento Urbanistico adeguato agli emendamenti approvati con la
presente delibera al Parco Nazionale Arcipelago Toscano per la Valutazione d’Incidenza ai
sensi del D.P.R. 357/97 e ss.mm.ii. con D.P.R. 120/03.
17. di trasmettere in qualità di autorità procedente (Consiglio Comunale) il rapporto ambientale
e la sintesi non tecnica del R.U. all’Autorità Competente, così come disposto dall’art.25 c.1
della L.R.10/2010 e ss.mm.ii.
18. di procedere pertanto, ai sensi del combinato disposto di cui all’art.17 della L.R.1/2005 e 25
della L.R. 10/2010, alla pubblicazione sul BURT dell’avviso di adozione del Regolamento
Urbanistico, al deposito della presente deliberazione completa dei relativi elaborati, presso
la segreteria generale del comune per 60 giorni, decorrenti dalla pubblicazione dell’avviso
stesso, nonché alla pubblicazione sul medesimo BURT dell’avviso relativo alle procedure
VAS;
19. di disporre altresì, che il provvedimento di adozione del Regolamento Urbanistico, con tutti
gli elaborati allegati, siano consultabili sul sito istituzionale dell’Ente all’indirizzo
www.comune.capoliveri.li.it, per la durata di sessanta (60) giorni decorrenti dalla data di
pubblicazione dell’avviso di adozione sul BURT, durante la quale tutti i cittadini, i soggetti
competenti in materia ambientale, le organizzazioni e il pubblico interessato di cui all’art.4
comma 1 lett.p) della L.R. 10/2010, possano nei termini di cui sopra, prenderne visione e
presentare eventuali osservazioni sia in ordine ai contenuti specifici del Regolamento
Urbanistico sia in ordine alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica e di
Valutazione d’Incidenza;
20. di dare atto altresì, che tutti gli elaborati costitutivi del RU saranno depositati, in libera
visione al pubblico, presso l’ufficio Urbanistica del comune di Capoliveri, per il
procedimento di cui all’art.17 della L.R. 1/2005 e presso il “Servizio Edilizia Privata”
individuata come l’autorità competente per il procedimento di cui all’art.25 della
L.R.10/2010 e ss.mm.ii.;
21. di dare atto che tutte le osservazioni che perverranno durante il periodo di pubblicazione di
cui al punto 17 del presente dispositivo, dovranno essere presentate all’ufficio Urbanistica
con riferimento al procedimento di Adozione del RU di cui all’art.17 della L.R.1/2005 ed al
“Servizio Edilizia Privata” con riferimento al procedimento VAS di cui agli artt.8 e 25 della
L.R.10/2010 e ss.mm.ii;
Viale Australia, 1- 57031 CAPOLIVERI (LI)
Tel. 0565/967611
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22. di dare atto che il procedimento di adozione del Regolamento Urbanistico, del Rapporto
Ambientale e dello Studio d’Incidenza acquista piena e completa efficacia dalla data di
pubblicazione del relativo avviso sul BURT;
23. di trasmettere alla Regione Toscana e alla Provincia di Livorno, ai sensi dell’art.17 della
L.R. 1/2005, nonché agli Enti e soggetti tenuti per legge, copia della presente deliberazione
completa dei relativi elaborati contestualmente alla pubblicazione sul BURT.
Successivamente con separata votazione che dà il seguente risultato: n. 9 voti favorevoli, n. 1
contrario ( Geri) e n. 1 astenuto ( Baldetti) espressi nelle forme di legge il presente deliberato
viene dichiarato immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, TUEL.
Il Consiglio Comunale si chiude alle ore 16,00.
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COMUNE DI CAPOLIVERI
PROVINCIA DI LIVORNO
DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE
Nr.
11
Del
14/02/2014
OGGETTO
Adozione Regolamento Urbanistico
PARERI DI CUI ALL' ART. 49 DEL D.Lgs. 18.08.2000 N. 267 (T.U.E.L.)
Per quanto concerne la REGOLARITA' TECNICA esprime parere :
IL RESPONSABILE
DEL SERVIZIO
INTERESSATO
FAVOREVOLE
Data
14/02/2014
L'ISTRUTTORE DIRETTIVO
F.TO MESSINA FEDERICA
Per quanto concerne la REGOLARITA' CONTABILE esprime parere :
IL RESPONSABILE
DI
RAGIONERIA
Data
PROPOSTA N.
8
SEDUTA DEL
14/02/2014
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL 14/02/2014
Letto, approvato e sottoscritto.
IL PRESIDENTE
F.to MONTAGNA WALTER
Il Segretario Comunale
F.to DOTT.SSA ROSSI ANTONELLA
Attesto che la presente deliberazione verrà pubblicata all'Albo comunale il 21/02/2014 e vi rimarrà per 15
giorni consecutivi (art. 124 comma 1° D.L.G.S. n° 267/2000)
Dalla residenza comunale, addì 21/02/2014
IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to DOTT.SSA ROSSI ANTONELLA
Attesto che la presente deliberazione è conforme all'originale.
Data 21/02/2014
IL SEGRETARIO COMUNALE
DOTT.SSA ROSSI ANTONELLA
La presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi di legge.
Data
IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to DOTT.SSA ROSSI ANTONELLA
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
COMUNE DI CAPOLIVERI
(Isola d’Elba)
(Provincia di Livorno)
AREA TECNICA
URBANISTICA
**********************************************************************************
prot.2390
Capoliveri, 11/02/2014
RELAZIONE DI ACCERTAMENTO E CERTIFICAZIONE
(art.16 L.R.T. n°1/05)
OGGETTO: REGOLAMENTO URBANISTICO- ADOZIONE
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO URBANISTICA
IN QUALITÀ DI RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO IN OGGETTO
INTRODUZIONE
Con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 64 del 11/10/2012 è stato definitivamente approvato
il Piano Strutturale del Comune di Capoliveri. Il Piano Strutturale è lo strumento di pianificazione che
delinea la strategia dello sviluppo territoriale comunale a cui dovranno uniformarsi i successivi atti di
governo ed in particolare il Regolamento Urbanistico. Il Piano Strutturale è divenuto pienamente
efficace dalla data di pubblicazione dell’avviso di approvazione sul Bollettino Ufficiale della Regione
Toscana avvenuta il 31/10/2012 sul n.44.
Ai sensi dell’art. 55 della L.R. 1/2005, le disposizioni normative del regolamento Urbanistico,
costituiscono l’atto di governo del Piano Strutturale e pertanto attuano, precisano e dettagliano le
indicazioni normative e cartografiche contenute nel P.S., dettano specifiche direttive e regole qualitative
e quantitative per la conservazione, l’adeguamento e la trasformazione dei caratteri fisici del territorio.
L’iter procedurale di formazione del regolamento Urbanistico ha seguito le varie fasi disciplinate dalle
norme sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) di cui alla L.R.10/2010 e ss.mm.ii..
Per la presenza nel territorio comunale di tre Siti della Rete Natura 2000 e della Rete ecologica
regionale, di cui alla Del.CR 34/2011, è stato predisposto l’obbligatorio Studio di Incidenza. In base
all’art.73ter della LR10/2010 la valutazione di incidenza è stata effettuata nell’ambito di procedimento
di VAS, secondo le modalità previste dall’art.56 della L.R.56/2000. Lo studio d’incidenza redatto
integra quindi il rapporto ambientale.
PROPOSTE PERVENUTE
Una volta approvato il Piano Strutturale sono pervenuti contributi spontanei da parte di soggetti
interessati che hanno illustrato proposte e note conoscitive utili alla definizione del regolamento
Urbanistico. Di tali contributi non è stato tenuto conto espressamente e puntualmente nella stesura del
regolamento Urbanistico, anche se hanno rappresentato un ulteriore e utile strumento conoscitivo e
partecipativo.
ASPETTI PROCEDURALI
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ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
-Con Deliberazione di Giunta Comunale n.282 del 17/12/2010 è stato approvato il “Quadro
previsionale e strategico del Regolamento Urbanistico” contenente la definizione degli obiettivi del
regolamento urbanistico, delle azioni e degli effetti ambientali attesi, in allineamento con i contenuti e
gli indirizzi del Piano Strutturale e finalizzato all’esplicitazione ed approfondimento degli obiettivi
politico-programmatici che guideranno il processo di pianificazione;
-con deliberazione di Giunta comunale n.217 del 06/10/2011 è stato approvato il documento di
avvio del procedimento costituito dal “Quadro previsionale strategico del Regolamento Urbanistico”
contenente la definizione degli obiettivi del regolamento Urbanistico e una prima valutazione degli
“effetti ambientali e territoriali attesi” e del “quadro conoscitivo di riferimento, comprensivo dell’accertamento dello stato
delle risorse interessate e delle ulteriori ricerche da svolgere”. È stato dato avvio del procedimento, ai sensi
dell’art.11 del D.Lgs.152/2006 e s.m.i. per la Valutazione Ambientale e Strategica del Regolamento
Urbanistico.
È stato individuato l’arch. Federica Messina, responsabile del procedimento ai sensi dell’art.16 della
L.R.1/2005 e il Direttore Generale/Segretario Comunale Rossi dr. Antonella quale Garante della
Comunicazione ai sensi dell’art.19 della L.R.1/2005.
La deliberazione completa degli allegati è stata trasmessa, con nota prot.14669 del 20/10/2011 a tutti i
soggetti tenuti a fornire apporti tecnici e conoscitivi utili ad incrementare il quadro conoscitivo ai fini
della formazione del R.U.;
-con deliberazione di Giunta Comunale n.12 del 19/01/2012 è stato approvato il “documento
preliminare” in riferimento al procedimento di verifica di assoggettabilità a VAS del R.U., redatto ai
sensi dell’art.8, 22 e 23 della LRT n.10/2010
La deliberazione completa degli allegati è stata trasmessa, con nota prot.2012 del 28/01/2012 a tutti i
soggetti competenti in materia ambientale e agli enti interessati, individuati nella stessa delibera, elencati
qui di seguito, tenuti a fornire entro 90 giorni, eventuali contributi e osservazioni:
ARPAT sede provinciale Livorno
ASL n.6 Livorno
Asl n. 6 di Portoferraio
ATO 5 Toscana -Livorno
ATO 44- rifiuti LIVORNO
Autorità di bacino Regionale
LiLURegionale Toscana CostaCosta- Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta Li
-LU
-PI
Regione Toscana
-Settore Sperimentazione e Apporti collaborativi per gli strumenti di pianificazione delle province
e dei comuni
-Settore Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali
ambientali
-Settore Strumenti della valutazione e dello Sviluppo
-Direzione Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici della Toscana
Soprintendenza dei beni architettonici, paesaggistici, storici ed etnoantropologici per la provincia
di Pisa e Livorno
Sovrintendenza
Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Regione Toscana (inviata con nota prot.2772 del 27/02/2012)
Provincia di Livorno
-Dipartimento ambiente e territorio
-Servizio Pianificazione, Difesa del suolo e delle coste
-Servizio tutela dell’ambiente
-Servizio staff della U.S.3.2. rifiuti
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ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano
Unione dei Comuni
Hanno inviato il proprio contributo/segnalazione:
- ARPAT – Dipartimento di Piombino Elba, con nota del 16/02/2012, nostro prot.2343 del
18/02/2012;
- Bacino di Rilievo regionale- Toscana Costa prot.108 del 22/02/2012, acclarata con ns. prot.
2554 del 22/02/2012;
- Regione Toscana- Settore tutela e valorizzazione delle risorse ambientali, prot.60081/p.v.30.040
del 28/02/2012, nostro prot.3278 del 08/03/2012;
- Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano con nota prot.2110 del 27/03/2012, acclarata con ns.
prot.4647 del 30/03/2012;
- Ministero per i Beni e le Attività Culturali- Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici della Toscana, prot. 6762 del 19/04/2012, pervenuta con ns.prot.5640 del
20/04/2012;
In seguito anche dei contributi pervenuti, è stato redatto la Valutazione Ambientale Strategica (VAS)Rapporto Ambientale e Sintesi non Tecnica previsti dagli artt.13 comma 5 e art.16 del d.Lgs.152/2006 e
dell’art.24 della LRT10/2010, che costituiscono parte integrante del Regolamento Urbanistico e ne
accompagnano il relativo processo di approvazione.
Sotto il profilo procedurale, l’iter degli adempimenti tecnico amministrativi e la relativa tempistica
seguita per la VAS del R.U. è coordinato con l’iter di approvazione in base all’art.17 della L.R.1/2005 al
fine di evitare duplicazioni, in linea con quanto disposto espressamente dall’art.8 comma.6 della
L.R.T.10/2010 e ss.mm.ii.
In tale ottica, ai fini di assicurare la certezza del procedimento e il rispetto delle vigenti disposizioni di
legge, si intende uniformare il termine temporale per le consultazioni e le osservazioni per la VAS,
fissato dall’art.25 comma2 della L.R.T.10/2010 e ss.mm.ii. con quello di cui all’art.17 della LRT 1/2005.
Di conseguenza, entro il termine di 60gg. dalla pubblicazione dell’avviso di adozione del R.U. sul
BURT, sarà possibile presentare osservazioni in ordine sia alla VAS che in ordine ai contenuti specifici
del Regolamento Urbanistico.
-con deliberazione della Giunta Comunale n.114 del 29/05/2012, a seguito della modifiche
apportate con la L.R.6 del 17/02/2012 alla L.R.10/2010, sono stati modificati i soggetti competenti in
materia ambientale, individuando così:
-autorità competente: Servizio Edilizia Privata;
-soggetto proponente: il responsabile dell’ufficio urbanistica, coadiuvato dalla struttura tecnica che
elabora il piano d’iniziativa comunale;
-autorità procedente: Consiglio Comunale
•
In data 15/01/2014 con prot.571, a seguito delle verifiche fatte in merito alle tabelle del
dimensionamento del R.U. in rapporto anche al P.S., sono stati riscontrati dai professionisti alcuni
piccoli errori, nell’elaborato delle Norme Tecniche d’Attuazione, di gran parte dovute
all’arrotondamento fatto dal programma del foglio elettronico con la trasformazione del
dimensionamento da mc.a mq di sul., pertanto è stato trasmesso nuovo elaborato che nulla cambia
rispetto alle previsioni del R.U. consegnato in data25/10/2013 con prot.15383.
APPOSIZIONE DI VINCOLI PREORDINATI ALL’ESPROPRIO ATTRAVERSO IL RU
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Tel. 0565/967611
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ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
Le previsioni del RU comportano il vincolo preordinato all’esproprio sulle aree in progetto oggetto di
opere pubbliche o di pubblica utilità; a tale proposito è stato redatto l’elenco da assoggettare al vincolo
preordinato all’esproprio.
Pertanto ai sensi dell’art.7 commi 1 lett.b), 2 e3 della Legge Regionale 18 febbraio 2005 n.30 e dell’art.9
comma 1 del D.P.R. 8 giugno 2001 n.327, l’efficacia dell’atto di approvazione del Regolamento comporterà
imposizione del vincolo preordinato all’espropriazione per gli immobili elencati nella tabella sottostante e
rappresentati nella tav.4 del R.U.
Opera pubblica
prevista IN
PROGETTO
Capoluogo- zona
omogenea G3Area per i
parcheggi
pubblici
(progetto)
(loc.Vacarelle)
Foglio
17
P.lla
INTESTATARI
Bomboi Giovanna nata a Bari Sardo il 02/08/56, residente in
v.le Australia 4 , Capoliveri;
Patrizi Ivo nato a Lapedonia il 26/03/49, domicilio fiscale Via
13111312(parte) Tommaseo, 8 -60027 OSIMO (AN);
Sforzini Luisa nata a Tolentino il 08/10/55, , domicilio fiscale
Via Tommaseo, 8 -60027 OSIMO (AN);
Tassotti Lino nato a Lapedonia il 02/04/49, residente in v.le
Australia 4, Capoliveri;
1370Santa Petronilla Srl con sede in Capoliveri., Detlef
1671(parte) Vieweg, legale rappresentante, negoziale o di fatto, socio
-1672amministratore, loc. S.Petronilla 3, Capoliveri
1673-16741675
Pertanto, sarà dato avviso ai proprietari dell’avvio del procedimento, come disposto dall’art.8 commi
1,2 e 3 della L.Rn.30/2005.
I dati catastali (foglio- particella- ditta intestataria) degli immobili ricadenti nel comune di
Capoliveri, riportati nella tabella soprastante, che saranno del tutto o in parte interessati dal vincolo,
sono stati individuati d’ufficio attraverso visure catastali e gli stessi non sono da considerarsi
probatori ai fini dell’effettiva proprietà dell’immobile.
In caso di discordanza fra quanto rappresentato a livello cartografico e quanto riportato in tabella, al
fine anche della estensione del vincolo, è da considerarsi prevalente l’individuazione cartografica.
L’effettiva consistenza delle aree oggetto di procedura espropriativi risulterà da progetto definitivo
dell’opera.
DEPOSITO INDAGINI GEOLOGICHE
Ai sensi della LRT1/2005 art.62 comma 2 e relativo Regolamento di attuazione DPGRn.53/R 2011, in
sede di formazione del RU sono state effettuate indagini ed approfondimenti relativamente alla
pericolosità geomorfologia e idraulica dell’intero territorio comunale, allo scopo di verificare la fattibilità
delle previsioni in relazione alle classi di pericolosità presenti.
Il Regolamento Urbanistico è stato depositato all’ufficio del Genio Civile ed è stato iscritta nel registro
con n.1092 del 22/08/2013, come da comunicazione del 23/08/2013 avente prot.215.557;
L’Autorità di Bacino con nota del 23/12/2013 avente prot.439 e pervenuta a questo Ente in data
23/01/2014 con n.prot.966, ha richiesto integrazioni al Regolamento Urbanistico (specifiche schede in
merito alle previsioni urbanistiche);
A seguito di un incontro tecnico c/o il genio civile in data 27 gennaio, tra i tecnici del G.C., il RUP del
comune e i tecnici redattori del R.U.,sono state definite le integrazioni necessarie per il Bacino;
In data 11/02/2014 con prot.2386 .sono state trasmesse le integrazioni di cui sopra.
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ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
PIANI ATTUATIVI
Per i Piani Attuativi, si fa presente che la tabella di cui all’art.15. punto 7 delle NTA del RU, riporta un
elenco dei piani attuativi, che al momento della redazione delle stesse norme non avevano concluso
l’iter di approvazione e/o non erano ancora convenzionati, ma che avrebbero potuto concludere la
procedura di approvazione e stipulare la convenzione entro l’adozione del RU. Pertanto si riporta di
seguito l’elenco aggiornato dei piani che hanno concluso la procedura ai sensi di legge, all’adozione del
R.U.:
UTOE
Denominazione
Convenzione
Capoliveri
Piano di Recupero Via Cavour
Convenzionato il 15/09/2008
Capoliveri
Piano di Recupero Via Solferino
Convenzionato il 12/03/2009
Monti
Piano di Recupero cava San Petriciaio
Convenzionatoli 17/04/2009
Monti
P.d. R “sub comparto “Fa” e cessione area “Fc” destinata
a canile comprensoriale– loc. Colle Reciso
Convenzionato il 21/06/2011
Capoliveri
PEEP art.51 loc. Il Pino
Convenzionato l’08/08/2000
RPA1 (PUI) e RPA2 (PUI)
Convenzionati il 02/02/2012 e
il 14/02/2012
Mola
P.A. Centro Commerciale Mola
Convenzionato il 19/11/2013
Spaigge
P.A. Camping Laconella (variante contestuale al P.di F.)
Convenzionato il 15/05/2012
Lacona
P.A. Hotel Capo Sud
Convenzionato il 10/05/2011
Lacona-Margidore
P.A. RTA Casa del Golfo
Convenzionato il 29/11/2013
Lido
P.A. Hotel Antares
Convenzionato il 30/01/2013
Lido
P.A. Camping Europa
convenzionato il 22/12/2005
Innamorata-Pareti-Morcone
P.A. Hotel Miramare
convenzionato il 19/01/2006
Spiagge
P.A. Camping Valle Santa Maria
convenzionato il 30/09/2008
Lacona-Margidore
P.A. Campeggio Casa dei Prati
convenzionato il 10/06/2004
Naregno
P.A. Albergo Romana
convenzionato il 08/02/2007
Mola
P.A. R.T.A. “Lido Azzurro”
convenzionato il 21/12/2004
Innamorat-Pareti-Morcone
P.A. RTA Villaggio Turistico “Innamorata”
convenzionato il 27/10/2005
Collina
P.A. R.T.A. "Baia Azzurra”
convenzionato il 25/01/2006
Spiagge
P.A. Camping Lacona Pineta
convenzionato il 12/08/2005
Spiagge
P.A. Camping Stella Mare
convenzionato il 30/03/2009
Spiagge
P.A. Camping “Tallinucci"
convenzionato il 20/10/2005
Innamorata-Pareti-Morcone
P.A. Hotel Dino
convenzionato il 16/01/2009
Lido
P.A. R.T.A. Baia del Sole
convenzionato il 29/03/2012
Mandorlo-Lari
P.A. R.T.A. “Il Mandorlo”
Convenzionato il 31/10/2013
Lido
P.A. “Camping Lido”
Convenzionato il 17/01/2013
Collina
P.A.”RTA il Villino nel Bosco”
Convenzionato il 07/02/2014
Lido
P.A.”Camping Le Calanchiole”
Convenzioneato il 07/02/2014
Capoliveri
SCHEDATURA PATRIMONIO EDILIZIO
In occasione della redazione del Regolamento Urbanistico del Comune di Capoliveri,
l’Amministrazione ha intrapreso una campagna di rilievo del patrimonio edilizio sia rurale che dei
centri abitati, procedendo alla schedatura degli immobili presenti sul territorio.
La schedatura degli immobili è uno strumento indispensabile per poter assegnare una classe di
intervento appropriata ai singoli edifici.
Nell’allegato A denominato “schedatura del patrimonio edilizio” è stato riportato il censimento di
tutto il patrimonio edilizio esistente con le relative classi di appartenenza e categorie di interventi
consentite sugli edifici a titolo esemplificativo. Per ciascun fabbricato riportato sulle schede di
Viale Australia, 1- 57031 CAPOLIVERI (LI)
Tel. 0565/967611
[email protected]
C.F. 82002200499
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
censimento sono comunque consentite tutte le categorie di intervento ammesse per la categoria di
appartenenza.
Agli edifici privi di classificazione, come disposto dall’art.80 delle NTA del R.U., può essere attribuita dalla
Amm./ne Comunale una specifica classificazione a seguito della presentazione da parte dell’interessato della
seguente documentazione:
- estratto del vigente Regolamento Urbanistico e del foglio di mappa catastale, con l’individuazione
dell’edificio;
- rilievo dell’edificio in scala 1:50 o 1:100 (piante, prospetti, sezioni);
- relazione tecnico-descrittiva;
- riprese fotografiche a colori di tutti i fronti (in originale);
- estremi del titolo abilitativo, ovvero, se trattasi di edificio di origini remote, documentazione sull’epoca
di costruzione.
Previa verifica e valutazione delle istanze pervenute da parte dei propri organismi tecnici e consultivi,
l’Amm./ne Comunale redige un repertorio degli edifici da classificare, determinandosi in merito in sede di
aggiornamento quinquennale delle previsioni del R.U., ovvero adottando apposita variante allo strumento
medesimo.
ELENCO DOCUMENTALE
Si riportano gli elaborati costituenti il Regolamento Urbanistico da adottare
elaborati di previsione urbanistica
• Norme Tecniche di attuazione;
• Relazione generale;
• Verifiche standards pubblici- Allegato B
• Tav.1- Inquadramento territoriale: Sistemi territoriali scala 1.10.000;
• Tav.2a- Valori funzionali e strutturali del territorio:invarianti naturalistico ambientali scala
1.10.000;
• Tav.2b- Valori funzionali e strutturali del territorio:Invarianti sovraordinate scala 1.10.000;
• Tav.3a-3b-3c-3d- Salvaguardia e valorizzazione del territorio rurale scala 1.5.000;
• Tav.4- Disciplina degli insediamenti dell’area urbana di Capoliveri scala1:2000 ;
• Tav.5- Classificazione ed uso prevalente dell’area urbana di Capoliveri scala1:2000;
• Tav.6- Disciplina del centro abitato minore di Lacona- Margidore scala1:2000 ;
• Tav.7a-7b-7c-7d Disciplina del territorio rurale scala1.5.000;
ALLEGATO A “schedatura del patrimonio edilizio”
•
schedatura del patrimonio edilizio del centro storico
•
schedatura del patrimonio edilizio
• tav.S1- schedatura del patrimonio edilizio esistente; territorio aperto-quadrante nord-ovest;
• tav.S2- schedatura del patrimonio edilizio esistente; territorio aperto-quadrante nord-est;
• tav.S3- schedatura del patrimonio edilizio esistente; territorio aperto-quadrante sud-ovest;
• tav.S4- schedatura del patrimonio edilizio esistente; territorio aperto-quadrante sud-est;
• tav.S5- schedatura del patrimonio edilizio esistente; Capoliveri e Madonna delle Grazie;
• tav.S6- schedatura del patrimonio edilizio esistente; Lacona;
• tav.S7- schedatura del patrimonio edilizio esistente; Lido, Morcone, Innamorata e Pareti;
• tav.S8- schedatura del patrimonio edilizio esistente; Calagrande Naregno;
Viale Australia, 1- 57031 CAPOLIVERI (LI)
Tel. 0565/967611
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ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
studi geologici
• relazione geologica;
• tav.1a Fonza - Carta della Pericolosità Geomorfologia;
• tav. 1b Lacona- carta della Pericolosità Geomorfologia;
• tav.1c Mola- carta della Pericolosità Geomorfologia;
• tav.1d Capoliveri- carta della Pericolosità Geomorfologia;
• tav.1e Capoliveri- carta della Pericolosità Geomorfologia;
• tav.2a Lacona – carta della Fattibilità;
• tav.2b Capoliveri- carta della Fattibilità;
• tav.2c Capoliveri- carta della Fattibilità;
• Schede di Fattibilità
• Tav. 3a Lacona- carta degli interventi soggetti a schedatura
• Tav. 3b Capoliveri- carta degli interventi soggetti a schedatura
• Tav. 3c Calamita- carta degli interventi soggetti a schedatura
studi idraulici
• relazione studio idrogeologico;
• Allegato 1 verifiche idrauliche;
• Allegato 2 verifiche idrauliche;
• Allegato 3 verifiche idrauliche;
• Tavole studio idraulico 1:2000 dalla tav. 1 alla tav.9;
• Tavole studio idraulico 1:10.000 dalla tav.1 alla tav.4;
elaborati agronomici
• Allegato n°1-Carta dell’uso del suolo scala 1:10.000;
• Allegato 1a- Carta dell’uso del suolo Centro urbano di Capoliveri scala 1:2.000;
• Allegato 1b- Carta dell’uso del suolo Centro minore di Lacona scala 1:2.000;
• Allegato 1c- Carta dell’uso del suolo Centro minore Madonna delle Grazie scala 1:2.000;
• Allegato d- Carta dell’uso del suolo Centri minori di Morcone-Pareti-Innamorata scala 1:2.000;
• Allegato 1e- Carta dell’uso del suolo Centro minore di Naregno scala 1:2.000;
• Allegato 1f- Carta dell’uso del suolo Centro minore di Lido scala 1:2.000;
• Allegato 1g- Carta dell’uso del suolo Centro minore di Calagrande scala 1:2.000;
• Allegato n.2 carta della zonizzazione scala 1:10.000;
elaborati di valutazione ambientale
• Rapporto Ambientale e sintesi non tecnica;
• Studio di Incidenza;
VERIFICHE DI COERENZE
Dall’analisi dei contenuti dello strumento redatto, il Regolamento Urbanistico risulta redatto in
conformità all’art.55 della L.R.1/2005 e coerente con i contenuti statuari e strategici del vigente
Piano Strutturale, con il Piano di Indirizzo Territoriale Regionale approvato con D.C.R.72 del
24/07/2007, il Piano Paesistico della Regione Toscana adottato con DCRT n.32 del 16.06.2009 e
con il Piano Territoriale di Coordinamento approvato dalla Provincia di Livorno in data 09/04/99
con delibera di Consiglio n.18
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ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
Il Responsabile del procedimento
Arch. Federica Messina
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ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
ALLEGATO
EMENDAMENTI
EMENDAMENTO N.1 proposto della Giunta
Attuale
Art. 13 –Edilizia sostenibile- risparmio idrico ed energetico
…………
6. Deroghe ai parametri urbanistico edilizi: In applicazione dell’Art. 146 comma 2 della LR
1/2005, sono esclusi dai computi urbanistici (SC, Volume, SUL) le seguenti parti degli edifici
destinati ad uso residenziale e terziario (turistico ricettivo, commerciale e direzionale), se
espressamente finalizzate all’ottenimento del comfort ambientale e risparmio energetico, attraverso
il miglioramento dell’isolamento termico e lo sfruttamento del massimo soleggiamento durante la
stagione più fredda:
Verande, porticati, logge e serre solari, non riscaldate, disposte nei fronti da sudest a sudovest con
funzione di captazione solare che abbiano la superficie esterna, vetrata in pareti e/o coperture, anche
se dotati di chiusure vetrate parzialmente o totalmente removibili.
Il volume delle serre non può superare il 20% del volume riscaldato dell’edificio; deve in ogni caso
essere accuratamente previsto l’adattamento delle serre alla stagione più calda mediante
schermature, aperture etc.
Modifica
Art. 13 –Edilizia sostenibile- risparmio idrico ed energetico
…………
6. Deroghe ai parametri urbanistico edilizi: In applicazione dell’Art. 146 comma 2 della LR
1/2005, sono esclusi dai computi urbanistici (SC, Volume, SUL) le seguenti parti degli edifici
destinati ad uso residenziale e terziario (turistico ricettivo, commerciale e direzionale), se
espressamente finalizzate all’ottenimento del comfort ambientale e risparmio energetico, attraverso
il miglioramento dell’isolamento termico e lo sfruttamento del massimo soleggiamento durante la
stagione più fredda:
Verande, porticati, logge e serre solari, non riscaldate, disposte nei fronti da sudest a sudovest
nordest a nordovest con funzione di captazione solare che abbiano la superficie esterna, vetrata in
pareti e/o coperture, anche se dotati di chiusure vetrate parzialmente o totalmente removibili.
Il volume delle verande, porticati, logge e serre non può superare
il 20% del volume riscaldato
(fino ad un massimo di 20 mq.) la superficie dei porticati dell’edificio regolarmente autorizzati;
deve in ogni caso essere accuratamente previsto l’adattamento delle serre alla stagione più calda
mediante schermature, aperture etc.
……………..
EMENDAMENTO N.2 proposto dal RUP
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
Attuale
Art. 15 – Piani Attuativi (P.A.)
.............
7. Le previsioni soggette a P.A. di cui ai commi precedenti e che vengono confermati in
salvaguardia, sono:
UTOE
Denominazione
Capoliveri
Piano di recupero
Via Cavour
Capoliveri
Piano di Recupero Via Soferino
Capoliveri
P.E.E.P
Capoliveri
R.P.A.
Lacona
P.E.E.P.
Mola
Centro Commerciale Mola
Spiagge
P.A. Camping Laconella
Lacona
P.A. Hotel Capo Sud
Lacona - Margidore
P.A. Casa del Golfo
Lido
P.A. Hotel Hantares
Lido
P.A. Camping Europa
Innamorata-Pareti-Morcone
P.A. Hotel Miramare
Spiagge
P.A. Camping Valle Santa Maria
Lacona - Margidore
P.A. Campeggio Casa dei Prati
Naregno
P.A. Albergo Romana
Mola
P.A. R.T.A. “Lido Azzurro”
Innamorata-Pareti-Morcone
P.A. Villaggio Turistico “Innamorata”
Collina
P.A. R.T.A. "Baia Azzurra”
Spiagge
P.A. Camping Lacona Pineta
Spiagge
P.A. Stella Mare
Spiagge
P.A. Camping “Tallinucci"
Innamorata-Pareti-Morcone
P.A. Hotel Dino
Collina
Piano di Recupero loc. Castagni
Lido
Albergo Baia del Sole
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
Modificare con
Art. 15 – Piani Attuativi (P.A.)
.............
7. Le previsioni soggette a P.A. di cui ai commi precedenti e che vengono confermati in
salvaguardia, in quanto convenzionati, sono:
UTOE
Denominazione
Convenzione
Capoliveri
Piano di Recupero Via Cavour
Convenzionato il 15/09/2008
Capoliveri
Piano di Recupero Via Solferino
Convenzionato il 12/03/2009
Monti
Piano di Recupero cava San Petriciaio
Convenzionatoli 17/04/2009
Monti
P.d. R “sub comparto “Fa” e cessione area “Fc” destinata
a canile comprensoriale– loc. Colle Reciso
Convenzionato il 21/06/2011
Capoliveri
PEEP art.51 loc. Il Pino
Convenzionato l’08/08/2000
RPA1 (PUI) e RPA2 (PUI)
Convenzionati il 02/02/2012 e
il 14/02/2012
Mola
P.A. Centro Commerciale Mola
Convenzionato il 19/11/2013
Spaigge
P.A. Camping Laconella (variante contestuale al P.di F.)
Convenzionato il 15/05/2012
Lacona
P.A. Hotel Capo Sud
Convenzionato il 10/05/2011
Lacona-Margidore
P.A. RTA Casa del Golfo
Convenzionato il 29/11/2013
Lido
P.A. Hotel Antares
Convenzionato il 30/01/2013
Lido
P.A. Camping Europa
convenzionato il 22/12/2005
Innamorata-Pareti-Morcone
P.A. Hotel Miramare
convenzionato il 19/01/2006
Spiagge
P.A. Camping Valle Santa Maria
convenzionato il 30/09/2008
Lacona-Margidore
P.A. Campeggio Casa dei Prati
convenzionato il 10/06/2004
Naregno
P.A. Albergo Romana
convenzionato il 08/02/2007
Mola
P.A. R.T.A. “Lido Azzurro”
convenzionato il 21/12/2004
Innamorat-Pareti-Morcone
P.A. R.T.A. Villaggio Turistico “Innamorata”
convenzionato il 27/10/2005
Collina
P.A. R.T.A. "Baia Azzurra”
convenzionato il 25/01/2006
Spiagge
P.A. Camping Lacona Pineta
convenzionato il 12/08/2005
Spiagge
P.A. Camping Stella Mare
convenzionato il 30/03/2009
Spiagge
P.A. Camping “Tallinucci"
convenzionato il 20/10/2005
Innamorata-Pareti-Morcone
P.A. Hotel Dino
convenzionato il 16/01/2009
Lido
P.A. R.T.A. Baia del Sole
convenzionato il 29/03/2012
Mandorlo-Lari
P.A. R.T.A. “Il Mandorlo”
Convenzionato il 31/10/2013
Lido
P.A. Camping Lido
Convenzionato il 17/01/2013
Collina
P.A. ”RTA il Villino nel Bosco”
Convenzione fissata per il
Capoliveri
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
07/02/2014
Lido
P.A. ”Camping Le Calanchiole”
Convenzione fissata per il
07/02/2014
EMENDAMENTO N.3 proposto dal RUP
Attuale
Art. 96 - Tessuti storici ed edifici sparsi storicizzati a prevalente destinazione
Residenziale
1.….
Nelle aree centrali essi definiscono altresì spazi pubblici costituenti componente fondamentale ed
identitaria degli insediamenti esistenti, nonché sede privilegiata delle relazioni sociali, culturali ed
economiche della comunità locale. Gli interventi disciplinati dal Regolamento Urbanistico sono
pertanto essenzialmente finalizzati alla conservazione e valorizzazione:
- degli elementi caratterizzanti gli assetti morfologici e tipologici del patrimonio edilizio
esistente;
- della configurazione e degli elementi costitutivi e qualificanti dello spazio pubblico.
-
Nei ‘tessuti storici ed edifici sparsi storicizzati’ sono ammesse le destinazioni d’uso previste per
ciascun fabbricato dalla Schedatura del Patrimonio edilizio esistente di cui all’Allegato A alle
presenti norme. Sono fatte salve le eventuali specificazioni, articolazioni, limitazioni e/o
disposizioni contenute nella “Disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni” di cui
all’art. 188 delle presenti norme.
.......
4. Ferme restando le limitazioni e/o prescrizioni dettate dalle norme di cui al Titolo V Capo I per le
fattispecie in esso disciplinate, nelle aree di pertinenza degli edifici e/o complessi edilizi ricadenti
nei ‘tessuti storici ed edifici sparsi storicizzati’ sono altresì consentiti, nel rispetto dei parametri di
cui al successivo punto 8, i seguenti interventi:
a) interventi urbanistico - edilizi su consistenze legittime esistenti – volumi secondari (VS) e/o
‘edifici e manufatti a trasformabilità limitata’ (TL) – nel rispetto delle disposizioni di cui
agli artt. 93 e 94;
b) realizzazione di volumi secondari (VS) di pertinenza fuori terra (autorimesse, ripostigli
esterni, locali di servizio, tettoie, volumi tecnici, etc.), anche in aggiunta alle consistenze
legittime esistenti, a condizione che i nuovi manufatti abbiano altezza utile interna non
superiore a ml 2,40, misurata nel punto più alto, e siano privi dei requisiti igienico-sanitari
per la permanenza continuativa di persone. Non è consentita la realizzazione di intercapedini
sotto la copertura;
c) realizzazione di cantine e volumi tecnici interrati fuori della proiezione dell’edificio
principale di riferimento;
d) realizzazione di autorimesse pertinenziali interrate, esterne alla sagoma dell’edificio
principale di riferimento;
e) sistemazioni a verde, parcheggi pertinenziali a raso, pavimentazioni, cancelli, recinzioni,
arredi fissi in genere;
f) sistemazioni a verde, parcheggi pertinenziali a raso, pavimentazioni, cancelli, recinzioni,
arredi fissi in genere.
Modificare con
- Art. 96 - Tessuti storici ed edifici sparsi storicizzati a prevalente destinazione
Residenziale
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
1……..
2. Nelle aree centrali essi definiscono altresì spazi pubblici costituenti componente fondamentale ed
identitaria degli insediamenti esistenti, nonché sede privilegiata delle relazioni sociali, culturali ed
economiche della comunità locale. Gli interventi disciplinati dal Regolamento Urbanistico sono
pertanto essenzialmente finalizzati alla conservazione e valorizzazione:
- degli elementi caratterizzanti gli assetti morfologici e tipologici del patrimonio edilizio
esistente;
- della configurazione e degli elementi costitutivi e qualificanti dello spazio pubblico.
Nei ‘tessuti storici ed edifici sparsi storicizzati’ sono ammesse le destinazioni d’uso previste per
ciascun fabbricato dalla Schedatura del Patrimonio edilizio esistente di cui all’Allegato A alle
presenti norme. Sono fatte salve le eventuali specificazioni, articolazioni, limitazioni e/o
disposizioni contenute nella “Disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni” di cui
all’art. 188 191 delle presenti norme.
........
4. Ferme restando le limitazioni e/o prescrizioni dettate dalle norme di cui al Titolo V Capo I per le
fattispecie in esso disciplinate, nelle aree di pertinenza degli edifici e/o complessi edilizi ricadenti
nei ‘tessuti storici ed edifici sparsi storicizzati’ sono altresì consentiti, nel rispetto dei parametri di
cui al successivo punto 8, i seguenti interventi:
a) interventi urbanistico - edilizi su consistenze legittime esistenti – volumi secondari (VS) e/o
‘edifici e manufatti a trasformabilità limitata’ (TL) – nel rispetto delle disposizioni di cui
agli artt. 93 e 94;
b) realizzazione di volumi secondari (VS) di pertinenza fuori terra (autorimesse, ripostigli
esterni, locali di servizio, tettoie, volumi tecnici, etc.), anche in aggiunta alle consistenze
legittime esistenti, a condizione che i nuovi manufatti abbiano altezza utile interna non
superiore a ml 2,40, misurata nel punto più alto, e siano privi dei requisiti igienico-sanitari
per la permanenza continuativa di persone. Non è consentita la realizzazione di intercapedini
sotto la copertura;
c) realizzazione di cantine e volumi tecnici interrati fuori della proiezione dell’edificio
principale di riferimento;
d) realizzazione di autorimesse pertinenziali interrate, esterne alla sagoma dell’edificio
principale di riferimento;
e) sistemazioni a verde, parcheggi pertinenziali a raso, pavimentazioni, cancelli, recinzioni,
arredi fissi in genere;
f) sistemazioni a verde, parcheggi pertinenziali a raso, pavimentazioni, cancelli, recinzioni,
arredi fissi in genere.
EMENDAMENTO N.4 proposto dal RUP
Attuale
-
Art. 97 - Tessuti consolidati a prevalente destinazione residenziale
1. Sono le parti degli insediamenti, nelle quali sono riconoscibili assetti insediativi coerenti che
organizzano i rapporti tra edilizia prevalentemente residenziale, sistema degli spazi pubblici,
attrezzature e servizi, maglia viaria. Sono compresi in queste parti anche i plessi insediativi ad
impianto preordinato, indipendentemente dall'epoca di costruzione.
All’interno dei ‘tessuti consolidati prevalentemente residenziali’, individuati con apposito segno
grafico nella Tav.6, gli interventi disciplinati dal R.U. sono essenzialmente finalizzati:
...............................
Nei ‘tessuti consolidati a prevalente destinazione residenziale’ sono ammesse le
destinazioni d’uso previste per ciascun fabbricato dalla Schedatura del Patrimonio edilizio
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
esistente di cui all’Allegato A alle presenti norme. Sono fatte salve le eventuali
specificazioni, articolazioni, limitazioni e/o disposizioni contenute nella “Disciplina della
distribuzione e localizzazione delle funzioni” di cui all’art. 188 delle presenti norme.
Modificare con
-
Art. 97 - Tessuti consolidati a prevalente destinazione residenziale
1. Sono le parti degli insediamenti, nelle quali sono riconoscibili assetti insediativi coerenti che
organizzano i rapporti tra edilizia prevalentemente residenziale, sistema degli spazi pubblici,
attrezzature e servizi, maglia viaria. Sono compresi in queste parti anche i plessi insediativi ad
impianto preordinato, indipendentemente dall'epoca di costruzione.
All’interno dei ‘tessuti consolidati prevalentemente residenziali’, individuati con apposito segno
grafico nella Tav.6, Tav. 4-5-6 gli interventi disciplinati dal R.U. sono essenzialmente finalizzati:
...............................
2.Nei ‘tessuti consolidati a prevalente destinazione residenziale’ sono ammesse le
destinazioni d’uso previste per ciascun fabbricato dalla Schedatura del Patrimonio edilizio
esistente di cui all’Allegato A alle presenti norme. Sono fatte salve le eventuali
specificazioni, articolazioni, limitazioni e/o disposizioni contenute nella “Disciplina della
distribuzione e localizzazione delle funzioni” di cui all’art. 188 191delle presenti norme.
EMENDAMENTO N.5 proposto dal RUP
Attuale
- Art. 98 - Tessuti diffusi sul territorio a prevalente destinazione residenziale
................
Nei ‘tessuti diffusi sul territorio a prevalente destinazione residenziale’ sono ammesse le
destinazioni d’uso previste per ciascun fabbricato dalla Schedatura del Patrimonio edilizio esistente
di cui all’Allegato A alle presenti norme. Sono fatte salve le eventuali specificazioni, articolazioni,
limitazioni e/o disposizioni contenute nella “Disciplina della distribuzione e localizzazione delle
funzioni” di cui all’art. 188 delle presenti norme.
.........
Modificare con
- Art. 98 - Tessuti diffusi sul territorio a prevalente destinazione residenziale
…………..
2.Nei ‘tessuti diffusi sul territorio a prevalente destinazione residenziale’ sono ammesse le
destinazioni d’uso previste per ciascun fabbricato dalla Schedatura del Patrimonio edilizio esistente
di cui all’Allegato A alle presenti norme. Sono fatte salve le eventuali specificazioni, articolazioni,
limitazioni e/o disposizioni contenute nella “Disciplina della distribuzione e localizzazione delle
funzioni” di cui all’art. 188 191 delle presenti norme.
…………
EMENDAMENTO N.6 proposto dal RUP
Attuale
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
art. 99 - Tessuti di nuova formazione a prevalente destinazione residenziale
........
Nei ‘tessuti di nuova formazione a prevalente destinazione residenziale’ sono ammesse le
destinazioni d’uso previste per ciascun fabbricato dalla Schedatura del Patrimonio edilizio esistente
di cui all’Allegato A alle presenti norme. Sono fatte salve le eventuali specificazioni, articolazioni,
limitazioni e/o disposizioni contenute nella “Disciplina della distribuzione e localizzazione delle
funzioni” di cui all’art. 188 delle presenti norme.
....................
5. Gli interventi urbanistico - edilizi consentiti all’interno dei tessuti consolidati prevalentemente
residenziali devono in ogni caso garantire il rispetto dei seguenti parametri, come definiti dall’art. 9
delle presenti norme:
- .........
-
Modificare con
art. 99 - Tessuti di nuova formazione a prevalente destinazione residenziale
………
2.Nei ‘tessuti di nuova formazione a prevalente destinazione residenziale’ sono
ammesse le destinazioni d’uso previste per ciascun fabbricato dalla Schedatura del
Patrimonio edilizio esistente di cui all’Allegato A alle presenti norme. Sono fatte salve le
eventuali specificazioni, articolazioni, limitazioni e/o disposizioni contenute nella
“Disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni” di cui all’art. 188 191delle
presenti norme.
-
..................
5. 4. Gli interventi urbanistico - edilizi consentiti all’interno dei tessuti consolidati prevalentemente
residenziali devono in ogni caso garantire il rispetto dei seguenti parametri, come definiti dall’art. 9
delle presenti norme:
- .................
EMENDAMENTO N.7 parte proposto dal RUP e parte dalla Giunta
Attuale
Art. 105 - Contenuti e finalità
1.Il presente Capo contiene specifiche disposizioni per i tessuti in cui sono presenti
in forma prevalente le attività turistico ricettive specializzate o integrate con la
residenza e per gli edifici a esclusiva destinazione turistico-ricettiva. In particolare
per tali zone definite F sono disciplinati l’uso e/o la trasformazione di immobili ed
aree destinate o destinabili ad usi e/o attività di carattere turistico-ricettivo
condotte da soggetti privati, singoli o associati, ricompresi nel Sistema Funzionale
del Turismo di cui all’art.34 del P.S. In ragione del carattere permanente,
temporaneo o reversibile di tali usi e/o attività, negli articoli che disciplinano le
singole aree sono specificate a seconda dei casi:
..............
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
4. Le disposizioni di cui al presente Capo sono integrate dalle specifiche disposizioni di dettaglio
dettate dalla “Disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni” di cui all’art. 188 delle
presenti norme.
........
6.Le previsioni di carattere turistico ricettivo contenute nel presente Capo ai sensi dell’art.
7 c.2 del Regolamento DPGR 09.02.2007 n. 3/R, sono espresse in posti letti e SUL
corrispondente. Ai fini della presente disciplina un posto letto corrisponde a 25 mq. di SUL
comprensivi degli spazi comuni e di servizio. La disciplina di adeguamento funzionale
delle strutture alberghiere è riferita alla "unità ricettiva" (= camera) con riferimento alle
dotazioni e superfici stabilite per ciascuna categoria alberghiera dall'art.15 del
Regolamento DPGR 18/R/2001.
-
Modificare con
Art. 105 - Contenuti e finalità
1.Il presente Capo contiene specifiche disposizioni per i tessuti in cui sono presenti in forma
prevalente le attività turistico ricettive specializzate o integrate con la residenza e per gli
edifici a esclusiva destinazione turistico-ricettiva. In particolare per tali zone definite F sono
disciplinati l’uso e/o la trasformazione di immobili ed aree destinate o destinabili ad usi e/o
attività di carattere turistico-ricettivo condotte da soggetti privati, singoli o associati,
ricompresi nel Sistema Funzionale del Turismo di cui all’art.34 del P.S. In ragione del
carattere permanente, temporaneo o reversibile di tali usi e/o attività, negli articoli che
disciplinano le singole aree sono specificate a seconda dei casi:
...........
4. Le disposizioni di cui al presente Capo sono integrate dalle specifiche disposizioni di dettaglio
dettate dalla “Disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni” di cui all’art. 188 191
delle presenti norme.
............
6.Le previsioni di carattere turistico ricettivo contenute nel presente Capo ai sensi dell’art.
7 c.2 del Regolamento DPGR 09.02.2007 n. 3/R, sono espresse in posti letti e SUL
corrispondente. Ai fini della presente disciplina un posto letto corrisponde a 25 mq. di SUL
comprensivi degli spazi comuni e di servizio. La disciplina di adeguamento funzionale
delle strutture alberghiere è riferita alla "unità ricettiva" (= camera) con riferimento alle
dotazioni e superfici stabilite per ciascuna categoria alberghiera dall'art.15 del
Regolamento DPGR 18/R/2001.
EMENDAMENTO N.8proposto parte dal Rup e dalla Giunta
Attuale
-
Art. 106 – Disciplina delle attività ricettive alberghiere
..............
3. Al fine di incentivare il passaggio delle strutture ricettive alberghiere alla categoria di
classificazione alberghiera superiore sono consentiti adeguamenti dimensionali di strutture
alberghiere che non dispongono di un numero di unità ricettive (camere) sufficienti a garantire un
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
ottimale rapporto tra ricavi e costi gestionali. Tali interventi sono condizionati alla presentazione ed
approvazione da parte dell'A.C. di uno specifico piano aziendale.
4. L'incremento di cui al comma precedente, in termini di posti letto (e SUL) è ammesso nei limiti
del dimensionamento turistico ricettivo definito dal P.S. per ciascuna UTOE (indicato nelle tabelle
dimensionali dal segno *)
.........
6. per ogni categoria alberghiera è consentita la realizzazione di suites nell'ambito della Sul
esistente preferibilmente ottenuta con trasformazione/accorpamento di camere esistenti a 3 o 4 posti
letto. Sono escluse dal computo della Sul delle camere le superfici afferenti all'area bagno
complessiva fino ad un massimo del 60% della superficie della camera e quelle afferenti al
disimpegno d'ingresso
....................
8.Gli ampliamenti di cui ai commi precedenti verranno concessi solo in presenza di precisi
interventi di miglioramento qualitativo, di risparmio energetico delle strutture e della qualità
delle camere e dei servizi valutati dall’Amm. Comunale sulla base della contestuale
presentazione del piano decennale di sviluppo aziendale relativo alla struttura per la quale si
richiede l’ampliamento. L’utilizzo di impianti che usino risorse rinnovabili per la produzione di
acqua calda si rende obbligatoria nelle nuove costruzioni, ampliamenti e nelle ristrutturazioni ai
fini del soddisfacimento di almeno il 50% del fabbisogno di acqua per usi sanitari.
-
Modificare con
Art. 106 – Disciplina delle attività ricettive alberghiere
................
-
3. Al fine di incentivare il passaggio delle strutture ricettive alberghiere alla
categoria di classificazione alberghiera superiore sono consentiti adeguamenti
dimensionali di strutture alberghiere che non dispongono di un numero di unità
ricettive (camere) sufficienti a garantire un ottimale rapporto tra ricavi e costi
gestionali. Tali interventi sono condizionati alla presentazione ed approvazione da
parte dell'A.C. di uno specifico piano aziendale.
-
4. L'incremento di cui al comma precedente, in termini di posti letto (e SUL) è
ammesso nei limiti del dimensionamento turistico ricettivo definito dal P.S. per
ciascuna UTOE (indicato nelle tabelle dimensionali dal segno ***)
...............
6. per ogni categoria alberghiera è consentita la realizzazione di suites nell'ambito
della Sul esistente preferibilmente ottenuta con trasformazione/accorpamento di
camere esistenti a 3 o 4 posti letto. Sono escluse dal computo della Sul delle
camere le superfici afferenti all'area bagno complessiva fino ad un massimo del
60% della superficie della camera e quelle afferenti al disimpegno d'ingresso
..................
8. Gli ampliamenti di cui ai commi precedenti verranno concessi solo in presenza di precisi
interventi di miglioramento qualitativo, di risparmio energetico delle strutture e della qualità delle
camere e dei servizi .valutati dall’Amm. Comunale sulla base della contestuale presentazione del
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
piano decennale di sviluppo aziendale relativo alla struttura per la quale si richiede l’ampliamento.
L’utilizzo di impianti che usino risorse rinnovabili per la produzione di acqua calda si rende
obbligatoria nelle nuove costruzioni, ampliamenti e nelle ristrutturazioni ai fini del soddisfacimento
di almeno il 50% del fabbisogno di acqua per usi sanitari.
.................
EMENDAMENTO N.9 proposto dalla Giunta
Attuale
Art. 107 – Disciplina delle attività ricettive alberghiere: incremento economicofunzionale della capacità ricettiva delle strutture alberghiere esistenti
1. Fermo restando quanto disposto all'art. 106 c.2 ed ai Titoli II, IV e V delle presenti NTA ai
fini del miglioramento della qualità complessiva e di incentivare il passaggio delle strutture
alberghiere alla categoria di classificazione superiore sono consentiti incrementi una
tantum della capacità ricettiva attraverso l'aumento delle unità ricettive (camere) con i
seguenti parametri:
− per strutture inferiori alle 25 camere e fino al raggiungimento della dotazione di 28
camere, qualora l'incremento non sia superiore al 40% delle camere esistenti;
− per strutture che dispongono di dotazione compresa tra 25 e 50 camere l'incremento
è ammesso per non oltre il 15% della dotazione delle camere esistenti;
− per strutture che dispongono di dotazione superiore alle 50 camere sono ammessi
incrementi di ricettività non oltre il 10% della dotazione delle camere esistenti;
....................
4. Gli interventi che prevedono l'incremento della ricettività, ancorché per mero adeguamento
economico-funzionale, sono autorizzati a seguito della presentazione ed approvazione da parte
dell'Amministrazione Comunale di un o specifico piano di sviluppo aziendale, avente valore di
piano unitario d'intervento. Tale piano deve prevedere specifici elaborati finalizzati a valutare
l'inserimento paesaggistico ambientale delle nuove strutture con particolare riferimento alla
riqualificazione delle aree esterne ed incremento degli apparti vegetazionali e prevedere, nel caso,
opportune misure di mitigazione.
-
Modificare con
Art. 107 – Disciplina delle attività ricettive alberghiere: incremento economicofunzionale della capacità ricettiva delle strutture alberghiere esistenti
1. Fermo restando quanto disposto all'art. 106 c.2 ed ai Titoli II, IV e V delle presenti NTA ai
fini del miglioramento della qualità complessiva e di incentivare il passaggio delle strutture
alberghiere alla categoria di classificazione superiore sono consentiti incrementi una
tantum della capacità ricettiva attraverso l'aumento delle unità ricettive (camere) con i
seguenti parametri:
− per strutture inferiori alle 25 camere e fino al raggiungimento della dotazione di 28
camere, qualora l'incremento non sia superiore al 40% delle camere esistenti. E’
comunque consentito il raggiungimento di un minimo di 15 camere
− per strutture che dispongono di dotazione compresa tra 25 e 50 camere l'incremento
è ammesso per non oltre il 15% della dotazione delle camere esistenti
− per strutture che dispongono di dotazione superiore alle 50 camere sono ammessi
incrementi di ricettività non oltre il 10% della dotazione delle camere esistenti;
− sono altresì consentiti interventi finalizzati alla realizzazione di strutture all’aperto
integrative e pertinenziali, quali ad esempio impianti sportivi, piscine, servizi ecc..
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
−
−
I locali di servizio finalizzati alla riqualificazione e miglioramento della struttura sono
ammissibili una-tantum fino ad un massimo di mq. 100 di Sul.
Tali interventi sono sempre condizionati alla contestuale realizzazione di una quota di
aree libere permeabili, di parcheggi pertinenziali aggiuntivi e di aree di verde
attrezzato in ragione di 80 mq. Ogni 100 mq. di Sul aggiunta nel rispetto dello standard
necessario per l’unità ricettiva.
.........................
4. Gli interventi che prevedono l'incremento della ricettività, ancorché per mero adeguamento
economico-funzionale, come previsto al comma 1 del presente articolo, sono autorizzati a seguito
della presentazione ed approvazione da parte dell'Amministrazione Comunale di uno specifico
piano di sviluppo aziendale, avente valore di piano unitario d'intervento. Tale piano deve prevedere
specifici elaborati finalizzati a valutare l'inserimento paesaggistico ambientale delle nuove strutture
con particolare riferimento alla riqualificazione delle aree esterne ed incremento degli apparti
vegetazionali e prevedere, nel caso, opportune misure di mitigazione.
Aggiungere il seguente comma
5. E’ ammessa la trasformazione degli albergi in RTA a condizione che sia mantenuta la
ricettività autorizzata e che sia finalizzata ad un incremento economico funzionale della
struttura ricettiva esistente ai sensi del presente articolo.
EMENDAMENTO N.10 proposto dalla Giunta
Attuale
- Art. 108 - Disciplina delle attività ricettive alberghiere: R.T.A.
1. Sono le strutture ricettive definite "residenze turistico alberghiere" a gestione unitaria ed i
relativi servizi secondo i disposti dell’art. 27 della L.R. n. 42/2000 e del relativo Regolamento
di attuazione e s.m.i.
2. Per le RTA esistenti, fermo restando le disposizioni dei Titoli III, IV e V, sono ammessi
interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia senza
incremento di unità ricettive (camere) e della ricettività attuale e legittimata, nel rispetto
della L.R. 42/00 e del relativo regolamento di attuazione e s.m.i. oltre alle presenti norme e
alle convenzioni stipulate.
3. Per le RTA esistenti sono altresì consentiti interventi una-tantum finalizzati alla
realizzazione di strutture integrative e pertinenziali, quali impianti sportivi all’aperto e
piscine, fino ad un massimo di mq. 100 di Sul finalizzati al riqualificazione e miglioramento
della struttura. Tali ampliamenti sono sempre condizionati alla contestuale realizzazione di
una quota di aree libere permeabili, di parcheggi pertinenziali aggiuntivi e di aree di
verde attrezzato in ragione di 80 mq. Ogni 100 mq. di Sul aggiunta nel rispetto dello
standard necessario per l’unità ricettiva.
4. Gli interventi finalizzati alla realizzazione strutture pertinenziali di cui al comma
precedente, compresi gli interventi di sistemazione degli spazi esterni per svago e tempo
libero, non devono comportare modifiche agli assetti ambientali, nè compromettere i
sistemi vegetazionali. devono inoltre concorrere al recupero delle eventuali situazioni di
degrado. Le pavimentazioni, per gli accessi e altri percorsi interni non dovranno essere
realizzate con materiali impermeabilizzanti.
5. E’ ammessa la trasformazione delle RTA in alberghi a condizione che sia mantenuta la
ricettività autorizzata. Viceversa è ammessa la trasformazione di alberghi in RTA se
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
l’intervento è realizzato come incremento economico funzionale di una struttura ricettiva
esistente ai sensi del precedente art. 107.
6. Gli interventi di cui ai commi 3, 4 e 5 sono condizionati alla contestuale presentazione
ed approvazione da parte dell’amministrazione comunale di uno specifico piano
aziendale e di sviluppo occupazionale decennale.
-
Modificare con
- Art. 108 - Disciplina delle attività ricettive alberghiere: R.T.A.
1. Sono le strutture ricettive definite "residenze turistico alberghiere" a gestione unitaria ed i
relativi servizi secondo i disposti dell’art. 27 della L.R. n. 42/2000 e del relativo Regolamento
di attuazione e s.m.i.
2. Per le RTA esistenti, fermo restando le disposizioni dei Titoli III, IV e V, sono ammessi
interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia senza
incremento di unità ricettive (camere) e della ricettività attuale e legittimata, nel rispetto
della L.R. 42/00 e del relativo regolamento di attuazione e s.m.i. oltre alle presenti norme e
alle convenzioni stipulate.
2. Fermo restando quanto disposto all'art. 106 c.2 ed ai Titoli II, IV e V delle presenti NTA ai
fini del miglioramento della qualità complessiva e di incentivare il passaggio delle strutture
RTA alla categoria di classificazione superiore sono consentiti incrementi una tantum della
capacità ricettiva attraverso l'aumento delle unità ricettive (esclusivamente con unità
abitative monolocali) con i seguenti parametri:
− per strutture inferiori alle 25 unità abitative e fino al raggiungimento della dotazione di
28 unità abitative, qualora l'incremento non sia superiore al 40% delle unità abitative
esistenti. E’ comunque consentito il raggiungimento di un minimo di 15 unità abitative;
− per strutture che dispongono di dotazione compresa tra 25 e 50 unità abitative
l'incremento è ammesso per non oltre il 15% della dotazione delle unità abitative
esistenti
− per strutture che dispongono di dotazione superiore alle 50 unità abitative sono
ammessi incrementi di ricettività non oltre il 10% della dotazione delle unità abitative
esistenti;
− sono altresì consentiti interventi finalizzati alla realizzazione di strutture all’aperto
integrative e pertinenziali, quali ad esempio impianti sportivi, piscine, servizi ecc..
− I locali di servizio finalizzati alla riqualificazione e miglioramento della struttura sono
ammissibili una-tantum fino ad un massimo di mq. 100 di Sul.
− Tali interventi sono sempre condizionati alla contestuale realizzazione di una quota di
aree libere permeabili, di parcheggi pertinenziali aggiuntivi e di aree di verde
attrezzato in ragione di 80 mq. Ogni 100 mq. di Sul aggiunta nel rispetto dello standard
necessario per l’unità ricettiva.
3. Per le RTA esistenti sono altresì consentiti interventi una-tantum finalizzati alla
realizzazione di strutture integrative e pertinenziali, quali impianti sportivi all’aperto e
piscine, fino ad un massimo di mq. 100 di Sul finalizzati al riqualificazione e miglioramento
della struttura. Tali ampliamenti sono sempre condizionati alla contestuale realizzazione di
una quota di aree libere permeabili, di parcheggi pertinenziali aggiuntivi e di aree di
verde attrezzato in ragione di 80 mq. Ogni 100 mq. di Sul aggiunta nel rispetto dello
standard necessario per l’unità ricettiva.
3.
Gli incrementi di cui al comma precedente sono consentiti nei limiti del
dimensionamento turistico ricettivo stabilito dal R.U. per ciascuna UTOE di riferimento e
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
sono condizionati alla contestuale realizzazione e cessione gratuita di aree di parcheggio
e verde pubblico nella misura prevista dal DM 1444/1968 tenuto conto che tali
aree/strutture sono assimilate alle zone B.
4.Qualora sia dimostrata ed accertata l'impossibilità di realizzare parcheggi pertinenziali
e/o pubblici è ammesso la corresponsione all'amministrazione comunale di un valore
economico definito in base a criteri da aggiornare annualmente in sede di bilancio
preventivo, apponendo altresì il vincolo di destinazione di tali contributi alla
voce"interventi per la realizzazione di parcheggi pubblici e per lo sviluppo dei servizi di
trasporto pubblico locale".
5. Gli interventi che prevedono l'incremento della ricettività, come previsto al comma 2 del presente
articolo,sono autorizzati a seguito della presentazione ed approvazione da parte
dell'Amministrazione Comunale di un o specifico piano di sviluppo aziendale, avente valore di
piano unitario d'intervento. Tale piano deve prevedere specifici elaborati finalizzati a valutare
l'inserimento paesaggistico ambientale delle nuove strutture con particolare riferimento alla
riqualificazione delle aree esterne ed incremento degli apparti vegetazionali e prevedere, nel caso,
opportune misure di mitigazione.
5.6. E’ ammessa la trasformazione delle RTA in alberghi a condizione che sia mantenuta la
ricettività autorizzata e che sia finalizzata ad un incremento economico funzionale della
struttura ricettiva esistente ai sensi del presente articolo. Viceversa è ammessa la
trasformazione di alberghi in RTA se l’intervento è realizzato come incremento economico
funzionale di una struttura ricettiva esistente ai sensi del precedente art. 107.
6. Gli interventi di cui ai commi 3, 4 e 5 sono condizionati alla contestuale presentazione
ed approvazione da parte dell’amministrazione comunale di uno specifico piano
aziendale e di sviluppo occupazionale decennale.
EMENDAMENTO N.11 proposto dalla Giunta
Attuale
- Art. 109 – Disciplina delle attività ricettive alberghiere: incremento qualitativo
delle attrezzature complementari di Strutture alberghiere e R.T.A.
............
2.1 Aree Comuni:
- Hall/reception : 1 mq. per ospite con una superficie minima di 30 mq.;
- Spazi ristorazione : 2,4 mq. per ospite con una sup. minima di 50 mq.
- Sala bar/cocktail : 1,5 mq. per ospite con una sup. minima di 30 mq.
- Spazi fitness/spa : 3 mq. per ospite con una sup. minima di 50 mq.
- servizi igienici delle aree comuni in ragione di 1 servizio igienico per sesso + 1 servizio igienico
per sesso destinato a portatori di handicap in presenza dei minimi di superficie sopra individuati e
fino ad un massimo di 3 servizi igienici per sesso + 3 servizi per portatori di handicap per superfici
superiori.
sono escluse dal computo delle superfici di cui al punto precedente: vani scala, ascensori, vani
d'ingresso fino a 18 mq. di superficie, corridoi (spazi di connessione per una lunghezza non
superiore a 75 ml. a piano, servizi igienici annessi a sale fitness e/o sale riunione dimensionati come
al comma precedente. Le superfici e volumi accessori contribuiscono alla determinazione degli
oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione ma in caso di cambio di destinazione d'uso non
potranno essere sottoposti ad interventi di recupero.
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
..........
4. Gli ampliamenti di cui ai commi precedenti verranno consentiti solo in presenza di precisi
interventi di miglioramento qualitativo dei servizi e delle camere, di risparmio energetico delle
strutture e dovranno essere realizzati con l'impiego dei principi e delle tecnologie dell'edilizia
sostenibile di cui all'art.13 delle presenti norme;
5 ……
6…….
-
Modificare con
Art. 109 – Disciplina delle attività ricettive alberghiere: incremento qualitativo
delle attrezzature complementari di Strutture alberghiere e R.T.A.
-
............
2.1 Aree Comuni:
- Hall/reception : 1 mq. per ospite con una superficie minima di 30 mq.;
- Spazi ristorazione : 2,4 mq. per ospite con una sup. minima di 50 mq.
- Sala bar/cocktail : 1,5 mq. per ospite con una sup. minima di 30 mq.
- Spazi fitness/spa : 3 mq. per ospite con una sup. minima di 50 mq.
- servizi igienici delle aree comuni in ragione di 1 servizio igienico per sesso + 1 servizio igienico
per sesso destinato a portatori di handicap in presenza dei minimi di superficie sopra individuati e
fino ad un massimo di 3 servizi igienici per sesso + 3 servizi per portatori di handicap per superfici
superiori.
Sono escluse dal computo delle superfici di cui al punto precedente: vani scala, ascensori, vani
d'ingresso fino a 18 mq. di superficie, corridoi (spazi di connessione per una lunghezza non
superiore a 75 ml. a piano, servizi igienici annessi a sale fitness e/o sale riunione dimensionati come
al comma precedente. Le superfici e volumi accessori contribuiscono alla determinazione degli
oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione ma in caso di cambio di destinazione d'uso non
potranno essere sottoposti ad interventi di recupero.
.......
4. Gli ampliamenti di cui ai commi precedenti verranno consentiti solo in presenza di precisi
interventi di miglioramento qualitativo dei servizi e delle camere, di risparmio energetico delle
strutture e dovranno essere realizzati con l'impiego dei principi e delle tecnologie dell'edilizia
sostenibile di cui all'art.13 delle presenti norme;
5 4……
6 5……
EMENDAMENTO N.12 proposto dal RUP
Attuale
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
Art. 114 – Definizioni ed articolazione
1. Sono identificate come “aree a prevalente funzione agricola” le parti di territorio la cui
connotazione paesaggistica, ambientale, insediativa ed economica risulta legata, storicamente ed
attualmente, all’attività di coltivazione dei suoli. A tale attività, che conserva una funzione
fondamentale in termini produttivi, paesaggistici, di presidio del territorio e di salvaguardia, se ne
affiancano e integrano altre di natura extra-agricola (residenza, attività turistico-ricettive, ricreative,
culturali, etc.) che ne hanno in parte mutato la ragione economica ed insediativa. L’insieme di tali
attività costituisce la modalità principale di gestione del territorio rurale nonché con le limitazioni e
prescrizioni di cui alle presenti norme quale strumento di tutela e conservazione dei caratteri
paesaggistici e ambientali consolidati, di valorizzazione dei caratteri storico-culturali del paesaggio
rurale, di sostegno ai redditi agricoli.
Le aree a prevalente funzione agricola sono state suddivise in quattro ambiti omogenei definiti in
base delle caratteristiche morfologiche, insediative, paesaggistiche, ambientali e di uso del suolo.
L'individuazione non segue solo il criterio dell'omogeneità ma anche delle diverse relazioni esistenti
al loro interno. Gli ambiti in elenco, così come individuati nella cartografia allegata, costituiscono
degli ambiti in cui sono suddivise tutte le aree a prevalente funzione agricola:
................
2.2. In queste aree ogni uso o intervento, oltre a garantire la tutela e/o la valorizzazione degli
elementi presenti, deve essere finalizzato, o comunque risultare compatibile, con il raggiungimento
degli obiettivi definiti dal P.S. di seguito indicati:
Incentivare il mantenimento e lo sviluppo delle attività agricole;
Incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente ai fini di un presidio ambientale;
Incentivi per l’agricoltura part-time;
Favorire il mantenimento e lo sviluppo delle colture agrarie anche mediante l’impianto di nuove
coltivazioni;
2.3…..
2.4…..
-
Modificare con
Art. 114 – Definizioni ed articolazione
1. Sono identificate come “aree a prevalente funzione agricola” le parti di territorio
la cui connotazione paesaggistica, ambientale, insediativa ed economica risulta
legata, storicamente ed attualmente, all’attività di coltivazione dei suoli. A tale
attività, che conserva una funzione fondamentale in termini produttivi,
paesaggistici, di presidio del territorio e di salvaguardia, se ne affiancano e
integrano altre di natura extra-agricola (residenza, attività turistico-ricettive,
ricreative, culturali, etc.) che ne hanno in parte mutato la ragione economica ed
insediativa. L’insieme di tali attività costituisce la modalità principale di gestione del
territorio rurale nonché con le limitazioni e prescrizioni di cui alle presenti norme
quale strumento di tutela e conservazione dei caratteri paesaggistici e ambientali
consolidati, di valorizzazione dei caratteri storico-culturali del paesaggio rurale, di
sostegno ai redditi agricoli.
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
-
Le aree a prevalente funzione agricola sono state suddivise in quattro ambiti
omogenei definiti in base delle caratteristiche morfologiche, insediative,
paesaggistiche, ambientali e di uso del suolo. L'individuazione non segue solo il
criterio dell'omogeneità ma anche delle diverse relazioni esistenti al loro interno. Gli
ambiti in elenco, così come individuati nella cartografia allegata, costituiscono
degli ambiti in cui sono suddivise tutte le aree a prevalente funzione agricola:
...........
2.2. In queste aree ogni uso o intervento, oltre a garantire la tutela e/o la valorizzazione degli
elementi presenti, deve essere finalizzato, o comunque risultare compatibile, con il raggiungimento
degli obiettivi definiti dal P.S. di seguito indicati:
Incentivare il mantenimento e lo sviluppo delle attività agricole;
Incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente ai fini di un presidio ambientale;
Incentivi per l’agricoltura part-time;
Favorire il mantenimento e lo sviluppo delle colture agrarie anche mediante l’impianto di nuove
coltivazioni;
2.3 2.2…..
2.4 2.3…..
EMENDAMENTO N.13 proposto dal RUP
Attuale
Art. 115 – Attività consentite
.................
2.Gli edifici e/o manufatti legittimi che alla data di adozione del Regolamento
Urbanistico risultino in contrasto con le destinazioni d’uso di cui sopra possono essere
oggetto esclusivamente di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, nel
rispetto delle caratteristiche strutturali e delle modalità costruttive originarie.
3.…
4.…
5.…
Modificare con
Art. 115 – Attività consentite
……
2.Gli edifici e/o manufatti legittimi che alla data di adozione del Regolamento
Urbanistico risultino in contrasto con le destinazioni d’uso di cui sopra possono essere
oggetto esclusivamente di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, nel
rispetto delle caratteristiche strutturali e delle modalità costruttive originarie.
3 2……..
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
4 3….
5 4….
EMENDAMENTO N.14 proposto dal RUP
Attuale
-
Art. 116 – Disciplina generale per la costruzione di nuovi edifici rurali
................
4. Laddove prescritta, la valutazione è condizione d’ammissibilità per tutti gli interventi che
eccedono il restauro ed il risanamento conservativo. La valutazione è fatta in sede di PAPMAA, se
richiesto dalla legge, o in sede di richiesta del permesso di costruire o di denuncia di inizio attività.
La costruzione dei nuovi edifici rurali a fini abitativi è consentita nelle aree:
− a prevalente funzione agricola produttiva (E1)
− a prevalente funzione agricola d’interesse ambientale paesaggistico (E2). Nel caso in cui
ricadono all’interno della delimitazione del Parco Nazionale Arcipelago Toscano vige la
normativa del Parco.
Modificare con
-
Art. 116 – Disciplina generale per la costruzione di nuovi edifici rurali
………
4. Laddove prescritta, la valutazione è condizione d’ammissibilità per tutti gli interventi che
eccedono il restauro ed il risanamento conservativo. La valutazione è fatta in sede di PAPMAA, se
richiesto dalla legge, o in sede di richiesta del permesso di costruire o di denuncia di inizio attività.
La costruzione dei nuovi edifici rurali a fini abitativi è consentita nelle aree:
− a prevalente funzione agricola produttiva (E1)
− a prevalente funzione agricola d’interesse ambientale paesaggistico (E2). Nel caso in cui
ricadono all’interno della delimitazione del Parco Nazionale Arcipelago Toscano vige la
normativa del Parco.
ad economia debole marginali e di frangia determinata dalla presenza di aree di interesse
ambientale e paesaggistico (E3)–
- ad economia agricola debole marginale e di frangia determinata dalla presenza di insediamenti
(E4)
EMENDAMENTO N.15 proposto dal RUP
Attuale
Art. 117 – Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento Agricolo
Ambientale P.A.P.M.A.A.
-
.........................
23. Il programma aziendale è approvato da tutti i comuni interessati dalle trasformazioni edilizie
anche in sede di conferenza di servizi convocata d’intesa fra i comuni medesimi o ad iniziativa di
uno di essi.
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
24….
25….
Modificare con
- Art. 117 – Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento Agricolo
Ambientale P.A.P.M.A.A.
....……..
23. Il programma aziendale è approvato da tutti i comuni interessati dalle trasformazioni edilizie
anche in sede di conferenza di servizi convocata d’intesa fra i comuni medesimi o ad iniziativa di
uno di essi.
2423….
2524…..
EMENDAMENTO N.16 proposto dal RUP
Attuale
- Art. 118 – Interventi di sistemazione ambientale
1. Gli interventi di sistemazione ambientale definiscono l’insieme delle opere di riqualificazione da
attuarsi su terreni ad uso agricolo costituenti aree di pertinenza di dimensioni non inferiori a un
ettaro - di edifici che hanno mutato o sono soggetti a procedimenti in itinere sottesi al mutamento
della destinazione d’uso agricolo.
Tali interventi devono garantire un assetto dei luoghi paragonabile a quello ottenibile con l’attività
agricola, ivi compresa la tutela e la valorizzazione delle invarianti strutturali e delle risorse naturali
e/o essenziali esistenti nelle aree interessate, concorrendo in tal modo al presidio e alla
conservazione degli assetti paesaggistici e ambientali.
.............
3. I progetti degli interventi di sistemazione ambientale, da elaborarsi nel rispetto delle eventuali
limitazioni e/o prescrizioni dettate dalla disciplina degli aspetti geologici e idrogeologici di cui al
Titolo III, devono prioritariamente prevedere opere di riqualificazione ambientale e paesaggistica.
Essi riguardano esclusivamente le “aree di pertinenza” dell’edificio o dell’unità immobiliare
interessata dall’intervento, appositamente individuate dal progetto edilizio correlato.
Lo scomputo degli specifici oneri, previsti dalle vigenti norme regionali per la tutela e
valorizzazione del territorio rurale, è consentito solo a fronte di interventi di rilevanza pubblica o di
interesse pubblico e/o generale, quali:
.................
3… I progetti degli interventi di sistemazione ambientale riferiti a porzioni di territorio….
4….
5…..
Modificare con
- Art. 118 – Interventi di sistemazione ambientale
1. Gli interventi di sistemazione ambientale definiscono l’insieme delle opere di riqualificazione da
attuarsi su terreni ad uso agricolo costituenti aree di pertinenza di dimensioni non inferiori a un
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
ettaro - di edifici che hanno mutato o sono soggetti a procedimenti in itinere sottesi al mutamento
della destinazione d’uso agricolo.
Tali interventi devono garantire un assetto dei luoghi paragonabile a quello ottenibile con l’attività
agricola, ivi compresa la tutela e la valorizzazione delle invarianti strutturali e delle risorse naturali
e/o essenziali esistenti nelle aree interessate, concorrendo in tal modo al presidio e alla
conservazione degli assetti paesaggistici e ambientali.
...................
3. I progetti degli interventi di sistemazione ambientale, da elaborarsi nel rispetto delle eventuali
limitazioni e/o prescrizioni dettate dalla disciplina degli aspetti geologici e idrogeologici di cui al
Titolo III, devono prioritariamente prevedere opere di riqualificazione ambientale e paesaggistica.
Essi riguardano esclusivamente le “aree di pertinenza” dell’edificio o dell’unità immobiliare
interessata dall’intervento, appositamente individuate dal progetto edilizio correlato.
Lo scomputo degli specifici oneri, previsti dalle vigenti norme regionali per la tutela e
valorizzazione del territorio rurale, è consentito solo a fronte di interventi di rilevanza pubblica o di
interesse pubblico e/o generale, quali:
................
3.4 I progetti degli interventi di sistemazione ambientale riferiti a porzioni di territorio….
4.5……..
5. 6…….
EMENDAMENTO N.17 proposto dal RUP
Attuale
- Art. 119 – Nuove abitazioni rurali
.................
4. A seguito dell’approvazione del Programma di Miglioramento Agricolo Ambientale è ammessa
la costruzione di nuove abitazioni rurali per l’imprenditore agricolo a titolo principale di superficie
utile netta, massima pari a mq 100 utili e nel rispetto dei parametri e dei criteri riportati nelle
presenti norme.
5……..
6….......
Modificare con
- Art. 119 – Nuove abitazioni rurali
4. A seguito dell’approvazione del Programma di Miglioramento Agricolo Ambientale è ammessa
la costruzione di nuove abitazioni rurali per l’imprenditore agricolo a titolo principale di superficie
utile netta, massima pari a mq 100 utili e nel rispetto dei parametri e dei criteri riportati nelle
presenti norme.
5.4…..
6.5…..
EMENDAMENTO N.18 proposto dal RUP
Attuale
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
Art. 120 – Annessi agricoli stabili destinati ad uso agricolo - produttivo o di
supporto alle attività aziendali.
-
...............
6. In ogni caso la realizzazione di annessi agricoli stabili è subordinata all’approvazione di un
P.A.P.M.A.A., nel rispetto delle prescrizioni di cui all’art.114. Le superfici fondiarie minime
necessarie per la realizzazione di annessi agricoli stabili sono rispettivamente definite dall’art. 117
per le “aree a prevalente funzione agricola”.
Nel rispetto dei valori paesaggistici e nei casi previsti e disciplinati dagli strumenti urbanistici
generali ancora vigenti o dagli atti di governo del territorio del comune l’installazione degli annessi
e dei manufatti di cui al comma 1 è consentita a condizione che non comporti alcuna modificazione
della morfologia dei luoghi e che tali annessi e manufatti siano realizzati in legno, o con altri
materiali leggeri, non abbiano opere di fondazione, escluse soltanto quelle di ancoraggio, non
abbiano dotazioni che ne consentano l’utilizzo abitativo, ancorché saltuario o temporaneo.
7……
8…….
9…..
11…
12….
13…
14…
15….
Modificare con
-
Art. 120 – Annessi agricoli stabili destinati ad uso agricolo - produttivo o di
supporto alle attività aziendali.
………
6. 5.In ogni caso la realizzazione di annessi agricoli stabili è subordinata all’approvazione di un
P.A.P.M.A.A., nel rispetto delle prescrizioni di cui all’art.114. Le superfici fondiarie minime
necessarie per la realizzazione di annessi agricoli stabili sono rispettivamente definite dall’art. 117
per le “aree a prevalente funzione agricola”.
Nel rispetto dei valori paesaggistici e nei casi previsti e disciplinati dagli strumenti urbanistici
generali ancora vigenti o dagli atti di governo del territorio del comune l’installazione degli annessi
e dei manufatti di cui al comma 1 è consentita a condizione che non comporti alcuna modificazione
della morfologia dei luoghi e che tali annessi e manufatti siano realizzati in legno, o con altri
materiali leggeri, non abbiano opere di fondazione, escluse soltanto quelle di ancoraggio, non
abbiano dotazioni che ne consentano l’utilizzo abitativo, ancorché saltuario o temporaneo.
7.6…..
8.7……
9.8…..
10.9……
11.10…..
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
12.11……
13.12…..
14.13……
15.14…..
EMENDAMENTO N.19 proposto dal RUP
Attuale
- Art. 124 – Patrimonio edilizio rurale esistente
.............
2. Recupero dei complessi rurali esistenti collegati alla manutenzione agraria e recupero del
patrimonio edilizio esistente
E’ ammesso il recupero dei complessi rurali esistenti collegati alla manutenzione agraria e recupero
del patrimonio edilizio esistente.
3…….
4……..
Modificare con
- Art. 124 – Patrimonio edilizio rurale esistente
.............
2. Recupero dei complessi rurali esistenti collegati alla manutenzione agraria e recupero del
patrimonio edilizio esistente
E’ ammesso il recupero dei complessi rurali esistenti collegati alla manutenzione agraria e recupero
del patrimonio edilizio esistente.
3.2….
4.3…..
EMENDAMENTO N.20 proposto dal RUP
Attuale
-
Art. 127 – Locali interrati o seminterrati
........
2. A servizio degli edifici esistenti, possono essere inoltre realizzati:
a) Locali interrati o seminterrati destinati a cantine, come definite e disciplinate dall’art. 16
delle presenti norme, purché localizzati entro la proiezione dell’edificio soprastante;
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
b) Volumi tecnici interrati, delle dimensioni strettamente necessarie all’alloggiamento di
apparecchiature tecnologiche. Tali volumi devono essere localizzati entro la proiezione
dell’edificio soprastante, salvo eccezionali e comprovate ipotesi motivate dal rispetto delle
vigenti norme di sicurezza. E’ fatto salvo quanto disposto riguardo ai vani tecnici relativi
delle piscine.
Gli interventi di cui sopra non devono in nessun caso prevedere la realizzazione di rampe di accesso
o l’alterazione del profilo morfologico dei terreni.
Negli edifici e/o complessi edilizi di Classe 1 e 2 non sono consentiti gli interventi di cui alla lett.
a), né gli interventi di cui alla lett. b) localizzati entro la proiezione dell’edificio soprastante.
Modificare con
-
Art. 127 – Locali interrati o seminterrati
……
2. A servizio degli edifici esistenti, possono essere inoltre realizzati:
a) Locali interrati o seminterrati destinati a locali per servizi, a cantine, a magazzini e
ad accessori pertinenziali, come definitei e disciplinate dall’art. 16 8 delle presenti
norme, purché localizzati entro la proiezione dell’edificio soprastante, salvo
eccezionali e comprovate ipotesi motivate;
b) Volumi tecnici interrati, delle dimensioni strettamente necessarie all’alloggiamento di
apparecchiature tecnologiche. Tali volumi devono essere localizzati entro la proiezione
dell’edificio soprastante, salvo eccezionali e comprovate ipotesi motivate da l rispetto delle
vigenti norme di sicurezza. E’ fatto salvo quanto disposto riguardo ai vani tecnici relativi
delle piscine.
Gli interventi di cui sopra non devono in nessun caso prevedere la realizzazione di rampe di accesso
o l’alterazione del profilo morfologico dei terreni.
Negli edifici e/o complessi edilizi di Classe 1 e 2 non sono consentiti gli interventi di cui alla lett.
a), né gli interventi di cui alla lett. b) localizzati entro la proiezione dell’edificio soprastante.
EMENDAMENTO N.21 proposto dalla Giunta
Trasformare le aree per i parcheggi privati ad uso pubblico, individuate nella tav. 4- Disciplina degli
insediamenti dell’area urbana di Capoliveri, in zona omogenee G3- aree per o parcheggi pubblici
(di progetto) essendo da anni consolidato l’uso pubblico;
EMENDAMENTO N.22 proposto dal RUP e dalla Giunta
Inserire nella Cartografia e nella relativa Tabella dimensionale del R.U. l’area oggetto di variante al
P.d.F. del Comune di Capoliveri per la realizzazione di un canile comprensoriale per l’Isola d’Elba in loc.
Colle Reciso, approvata con D. C.C. n. 42 del 24/06/2008 (ratifica dell’intesa relativa alla conclusione
dell’accordo di pianificazione fra comune, Provincia e Regione per l’approvazione della variante al
P.d.F.) e pubblicata sul burt n.45 del 05/11/2008.
EMENDAMENTO N.23 proposto dal RUP
Di correggere, l’errore cartografico, nella tav. 4- Disciplina degli insediamenti dell’area urbana di
Capoliveri, in località Pinocchiello, ove vi è individuata una zona omogenea G4- Aree per il verde
pubblico, sportivo ed attrezzato esistente, in un’area ove insiste un fabbricato, individuato nella
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 11 DEL
14/02/2014
schedatura del patrimonio edilizio con n.714, modificando tale zona omogenea G4 come la zona
limitrofa di “verde prevalentemente inedificato ad uso privato”.