Anno scolastico 2013 -2014 SEDE CENTRALE I.C. “F. De Sanctis” Scuola Secondaria di 1° grado Moiano Bucciano Infanzia Moiano Primaria Luzzano Primaria Bu cciano Bucciano Primaria e Secondaria di 1° grado DIRIGENTE SCOLASTICO A Anna Signoriello Luzzano Infanzia 1 PREMESSA Il POF, documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale dell’istituto, serve ad evidenziare ricchezze e potenzialità dell’Istituto, ad indicare l’utilizzo delle risorse disponibili ed è il punto di riferimento comune per le componenti della scuola, in base al quale progettare, verificare, valutare e monitorare l’Offerta Formativa dell’Istituzione Scolastica. L’Istituto Comprensivo di Moiano è una scuola pubblica. La sua azione pertanto si ispira in primo luogo ai principi generali della Costituzione che tutelano e regolano l’istruzione come uno fra i diritti primari dei cittadini della Repubblica. È per questo che sostiene l’idea di una scuola che sia, allo stesso tempo, “una scuola di qualità” e “una scuola aperta a tutti”. Da questa convinzione discende la necessità di rendere esplicite le proprie finalità educative perché esse siano consapevolmente condivise da tutte le componenti della scuola. NATURA E SCOPO DEL P.O.F Il P.O.F. rappresenta la carta di identità della scuola, in risposta alle esigenze di diritto allo studio ed ai bisogni formativi dell’utenza scolastica. In esso sono rese pubbliche le scelte culturali, organizzative ed operative compiute sulla base delle risorse di cui dispone l’istituto. Il POF rappresenta, quindi, la contestualizzazione dei principi contenuti nel Profilo e nelle Indicazioni Nazionali in coerenza con gli obiettivi formativi generali e con quelli specifici di apprendimento prescritti. Premesso quanto sopra, questa scuola ritiene di dover organizzare percorsi personalizzati di formazione/apprendimento e di aprirsi con equilibrio al territorio per coglierne le opportunità offerte e metterle a disposizione degli allievi. Parimenti la scuola sarà sempre tesa ad ascoltare le richieste degli alunni e dei genitori, aiutandoli ad esplicitare in modo nuovo i loro bisogni. Le linee guida per l'anno scolastico 2013/2014 sono state predisposte sulla base del P.O.F. dell'anno precedente, tenendo conto dei criteri stabiliti dal Consiglio d'Istituto. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 2 ANALISI DEL TERRITORIO L'Istituto Comprensivo “F. De Sanctis” è ubicato nei comuni di Moiano, di Bucciano e di Forchia. Moiano e Bucciano si estendono su un’area omogenea del territorio Caudino alle pendici del monte Taburno, lungo la direttrice stradale S. Agata dei Goti - Airola - Montesarchio, che confluisce sulla strada statale Appia, importante arteria di comunicazione, che nell’ultimo decennio ha rappresentato uno strumento di forte urbanizzazione della Valle. Forchia, invece, è ubicato nei pressi della statale in direzione Napoli, vicino ad Arpaia. Il paese è noto per essere situato vicino al luogo della celebre vicenda storica delle Forche Caudine che vide la sconfitta dei romani ad opera dei sanniti nel 321 a.C.; infatti, secondo alcuni storici, esso prende il nome dal latino “furcula” ossia “gola, passo” per la sua ubicazione geografica posta all’interno di una gola tra due monti. Il contesto socio-economico dei tre comuni è diversificato, ma per lo più mediobasso.L’assetto produttivo non riesce, infatti, a rispondere alla richiesta di occupazione. Alto è, pertanto, il numero di disoccupati, per lo più giovani, anche in possesso di titoli di studio elevati. Il contesto ambientale presenta quelle problematiche comuni a tanti piccoli centri periferici in cui mancano, al di fuori della Parrocchia e della scuola,luoghi di vita associata per i ragazzi. In relazione a ciò,questo istituto da tempo attua una progettualità formativa volta alla prevenzione del rischio di dispersione mediante l’offerta agli alunni di molteplici opportunità formative, garantendo la continuità progettuale ed organizzativa sia tra i segmenti dell’Istituzione e le varie discipline, che con le altre agenzie formative presenti sul territorio. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 3 Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 4 DATI DELLA SCUOLA DENOMINAZIONE: I.C. “F. De Sanctis” INDIRIZZO: via Peraine, Moiano (BN) CODICE MECCANOGRAFICO: BNIC83800C TEL/FAX SEGRETERIA: 0823/711653 TEL/FAX DIRIGENTE 0823/712998 E-MAIL: [email protected] PEC [email protected] SITO WEB www.icmoiano.gov.it TEL/FAX SCUOLE DELL’INFANZIA a) b) c) d) MOIANO LUZZANO BUCCIANO FORCHIA O823/711143 0823/715212 0823/714188 0823/951641 TEL/FAX SCUOLE PRIMARIE a) b) c) d) MOIANO LUZZANO BUCCIANO FORCHIA 0823/711143 0823/712426 0823/712996 0823/950596 TEL/FAX SCUOLE SECONDARIE 1° GRADO e) MOIANO f) BUCCIANO Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 0823/711653 0823/712996 5 STRUTTURA DELL’ITITUTO Istituito a partire dall’1/09/99, l’istituto Comprensivo “F. De Sanctis”, a seguito del dimensionamento avvenuto durante l’a.s. 2012 – 2013, aggrega dall’a.s.2013 – 2014 oltre alle scuole secondarie di 1° grado alle scuole primarie ed a quelle dell’infanzia ubicate nei comuni di Moiano e di Bucciano, anche le scuole primaria e dell’infanzia di Forchia. Ad oggi presenta la seguente struttura: SCUOLA DELL’INFANZIA località n. sezioni n. alunni 2 47 2 28 (1H) 3 61 (1H) 2 39 (1H) Moiano via della Valle Luzzano via San Vito Pastorano via Provinciale Forchia Via Misciuni SCUOLA PRIMARIA località n. classi n. alunni 9 164 (1H) 4 51 (3H) 5 107 (1H) 4 49 (5 H) Moiano via della Valle Luzzano via San Vito Bucciano via Provinciale Forchia Via Misciuni SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO località n. classi n. alunni 6 124 (3H) Moiano via Peraine Bucciano via Provinciale Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 3 70 6 DOCENTI IN SERVIZIO NELL’ISTITUTO SCUOLA DELL’INFANZIA 1. 2. 3. 4. 5. 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 2 3 4 5 6 AMBROSONE BIZZARRO IZZO PARLATI RUBINO MOIANO AGNESE ANGELA IMMACOLATA ANGELA CONCETTA CIANI DAMIANO IZZO NAPOLITANO RUGGIANO TANGREDI LUZZANO ELENINA CONCETTA IMMACOLATA CARMELA ELISABETTA MARIA PASTORANO(BUCCIANO) AMORIELLO ELVIRA AMORIELLO IMMACOLATA D’AGOSTINO ANGELINA DE LUCA LUCIA FERRARO ENZA IADEROSA LOREDANA IZZO IMMACOLATA RUSSO ROMINA TANGREDI VINCENZA D’AMBROSIO LIMONCIELLO OLIVIERI PARISI PRINCIPE TADDEO FORCHIA NICOLETTA ROSALBA ORNELLA ANNA MARIA GIUSEPPINA Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 7 SCUOLA PRIMARIA MOIANO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. CARBONE DE MASI DI SOMMA FERRARO IANNOTTA IAQUINTO IZZO IZZO MAURIELLO MELE MORZILLO NAPOLITANO SABATINO STEFANIZZI STELLATO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. ATTANASI BUONANNO DI DONATO MECCARIELLO NAPOLITANO RUGGIERO SASSO SELLITTO STEFANIZZI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. D’AMBROSIO D’AMBROSIO GAGLIONE IZZO MAINOLFI MARTONE PERLANGIERO PERROTTA STEFANIZZI MARIA FILOMENA MARIA ANGELA FRANCESCA NICOLA ADDOLORATA IMMACOLATA FILOMENA MICHELINA ANNAMARIA CLEMENTINA FRANCESCA CLAUDIA TIZIANA LUZZANO FRANCA VINCENZA CONCETTA GIUSEPPINA CLEMENTINA MARIA GIOVANNI MARIA RAFFAELLA CLAUDIA BUCCIANO OLINDA PREZIOSA SALVATORE ADDOLORATA FRANCESCA FRANCA GIOVANNA ANTONIETTA CLAUDIA Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 8 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. CAPUANO CASALE CAVUOTO CECCARELLI CELENTANO CICCONE COCOZZA MINCIONE PAGANO PARISI TUFANO FORCHIA NATALINA CATERINA ALESSANDRINA ANGELINA ANTONELLA NUNZIO EMANUELA SILVANA GIOVANNA ANNA FLORINDA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. AMATO BARONE BIBBO’ BORTONE CICE DE GENNARO GIORDANO GUIDA IZZO MARSICANO MASSARO NAPOLITANO PARENTE PETRINGA TOLLERANTE VIOLA VISCUSI MOIANO ROSA ANNUNZIATA ANTONIO MARIA LOREDANA CONCETTA GIUSEPPINA ANTONIETTA DOMENICO MARIA ASSUNTA ANNAMARIA RITA MARCO ERASMO AGNESE ANTONIO ARMANDO BUCCIANO 1. BARONE ANNUNZIATA 2. BIBBO’ ANTONIO MARIA 3. CICE CONCETTA 4. CIULLO INCORONATA 5. GALLO FRANCESCO 6. GIORDANO DOMENICO 7. MELISI MARIA MADDALENA 8. NAZZARO PASQUALINA 9. PETRINGA ERASMO 10. RIANNA MARIA 11. RUGGIERO NAPOLITANO ELENA 12. VISCUSI ARMANDO Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 9 ORARIO FUNZIONAMENTO SCUOLE SCUOLA DELL’INFANZIA plesso Moiano Luzzano Pastorano Forchia lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 16.30 16.30 16.30 16.30 16.30 12.40 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 16.30 16.30 16.30 16.30 16.30 12.40 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 16.30 16.30 16.30 16.30 16.30 12.40 8,20 8,20 8,20 8,20 8,20 16,20 16,20 16,20 16,20 16,20 chiuso SCUOLA PRIMARIA plesso Moiano Luzzano Bucciano Forchia lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 13.30 13.00 13.30 13.30 13.30 8.15 8.15 8.15 8.15 8.15 8.15 13.1 5 13.1 5 13.1 5 13.1 5 13.1 5 13.1 5 8.20 8.20 8.20 8.20 8.20 8.20 13.20 13.20 13.20 13.20 13.20 13.20 8.20 8.20 8.20 8.20 8.20 13.20 16.20 13.20 16.20 13.20 chiuso SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO plesso Moiano Bucciano lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato 8.00 8.00 8.00 8.00 8.00 8.00 13.00 16.00 13.00 13.00 16.00 13.00 8.00 8.00 8.00 8.00 8.00 8.00 13.00 16.00 13.00 13.00 16.00 13.00 Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 10 STAFF DI GESTIONE DELLA SCUOLA DIRIGENTE SCOLASTICO Anna Signoriello 1. COLLABORATORI a) Stellato Tiziana Funzioni Vicarie b) Viscusi Armando Responsabile Plesso Scuola Secondaria di Moiano segretario collegio dei docenti 2. FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F– a) De Luca Lucia - Izzo Addolorata - Ruggiero Napolitano Elena Area 1: Gestione Piano dell’Offerta Formativa b) Petringa Erasmo Area 2: Nuove tecnologie – gestione sito web Carbone Maria – Izzo Assunta Area 2: continuità - orientamento - invalsi c) Iaquinto Nicola Area 3: - Visite guidate e viaggi di istruzione 3. DOCENTI DI COLLEGAMENTO ( RESPONSABILI DI PLESSO) 1. Iaquinto Nicola Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola Primaria Moiano 2. Sasso Giovanni Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola Primaria Luzzano 3. Martone Franca Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola Primaria Bucciano 4. Ceccarelli Angelina Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola Primaria Bucciano 5. Parlati Angela Vigilanza e rapporti con l’ ufficio Scuola dell’Infanzia Moiano 6. Ruggiano Elisabetta Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola dell’Infanzia Luzzano 7. Ferraro Enza Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola dell’Infanzia Pastorano 8. D’ambrosio Nicoletta Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola dell’Infanzia Forchia 9. Gallo Francesco Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola Secondaria 1° grado Bucciano Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 11 PERSONALE A.T.A 1. DIRETTORE AMMINISTRATIVO Fusco Rosa Antonia 2. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 1. Della Ratta Mafalda 2. Napolitano Antonietta 3. Possemato Maria Saveria 4. Ruggiero Giuseppe Carmine 3. COLLABORATORI SCOLASTICI 1. Anzalone Vincenzo 2. Bernardo Antonietta 3. Buonanno Liberato 4. Ciambriello Rosario 5. Ciaramella Teresa 6. De Sisto Mario 7. Diodato Addolorata 8. Diodato Donato 9. Ferraro Giuseppe 10. Maione Vincenzo 11. Massaro Maria Concetta 12. Meccariello Rosetta 13. Napolitano Giuseppina 14. Napolitano Vincenzina 15. Saccavino Loredana Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 12 SICUREZZA SUL LAVORO NELL’I.C. DI MOIANO DATORE DI LAVORO: D.S. Anna Signoriello R.S.P.P.: ing. Rita Rainone R.L.S. ins Maria Di Somma A.S.P.P - Viscusi Armando (Second. di 1° grado Moiano) - Ferraro Enza (Infanzia Bucciano) - Sasso Giovanni - Gallo Francesco (secondaria di 1° grado Bucciano) - Martone Franca (Primaria di Bucciano) - Parlati Angela (Infanzia Moiano) - Ruggiano Elisabetta (Infanzia Luzzano) - Iaquinto Nicola/Stellato Tiziana (Primaria Moiano) - Ceccarelli Angelina (Primaria Forchia) - D’ambrosio Nicoletta Infanzia Forchia) (Primaria Luzzano) Addetti al primo soccorso - Ambrosone Agnese (Infanzia Moiano) - Carbone Maria (Primaria Moiano) - Ciaramella Teresa (Infanzia Moiano) - D’ambrosio Preziosa (Primaria Bucciano) - Gaglione Salvatore (Primaria Bucciano) - De Masi Filomena (Primaria Moiano) - Gaglione Salvatore (Second. Di 1° grado Bucciano) - D’Ambrosio Preziosa Ciambriello Rosario Mauriello Filomena (Second. Di 1° grado Bucciano) (Infanzia Bucciano) (Infanzia/Primaria Moiano) - Meccariello Giuseppina (Primaria Luzzano) - Napolitano Carmela (Infanzia Luzzano) - Ruggiero Giuseppe Carmine (Second.di 1°grado Moiano) - Diodato Donato - Capuano Natalina (Primaria Forchia) - Casale Caterina (Primaria Forchia) - Tangredi Maria (Infanzia Moiano) - Tangredi Vincenza (Infanzia Bucciano) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 (Second.di 1°grado Moiano) 13 - Taddeo Giuseppina (Infanzia Forchia) - Limonciello Rosalba (Infanzia Forchia) Addetti all’antincendio, evacuazione e gestione emergenze - Attanasi Franca (Infanzia/Primaria Luzzano) - Buonanno Vincenza (Infanzia/Primaria Luzzano) - Gallo Francesco (Primaria/Second.di 1° grado Bucciano) - Gaglione Salvatore (Primaria/Second.di 1° grado Bucciano) - Izzo Addolorata (Primaria/Second.di 1° grado Bucciano) - Diodato Giulia (Primaria Luzzano) - Iaderosa Loredana (Infanzia Bucciano) - Iaquinto Nicola (Primaria/Infanzia Moiano) - Bizzarro Angela (Primaria/Infanzia Moiano) - Maione Vincenzo (Second. Di 1° grado Moiano) - Anzalone Vincenzo (Primaria Forchia) - Olivieri Ornella (Infanzia Forchia) - D’Ambrosio Nicoletta (Infanzia Forchia) Educare alla sicurezza Nel processo della gestione della sicurezza vengono coinvolti anche i bambini e i ragazzi. Gli insegnanti dedicano loro momenti di informazione e approfondimento sulle procedure contenute nei piani di emergenza scolastici. Almeno due volte all’anno, il Responsabile SPP insieme al Dirigente scolastico e con la fondamentale collaborazione degli insegnanti referenti per la sicurezza, organizza le esercitazioni di emergenza. Le emergenze simulate sono quelle che statisticamente potrebbero verificarsi nelle scuole del nostro territorio: Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 14 emergenza terremoto, emergenza incendio, emergenza con allarme generico di evacuazione dei locali. NORME di COMPORTAMENTO per l’EVACUAZIONE in caso di EMERGENZA Durante le attività lavorative, in caso di percezione di una situazione di pericolo o di allarme, è fondamentale verificare l’effettiva necessità di evacuare i locali scolastici. Non di rado il pericolo percepito è frutto di mera suggestione o di diffuso falso allarmismo. Per scongiurare azioni che possano causare danni maggiori del pericolo effettivo, è necessario effettuare periodicamente le simulazioni di evacuazione., almeno due all’anno , e conoscere i segni convenzionali che indicano l’effettivo stato di emergenza e le modalità di azione in caso di evacuazione. È importante aver chiaro il percorso d’esodo da seguire (aiutandosi con le planimetrie affisse in aula e con la segnaletica d’emergenza) e conoscere i suoni che indicano le situazioni di allarme e l’inizio delle operazioni di evacuazione: IN CASO DI TERREMOTO: L’addetto alla diffusione del segnale d’allarme suonerà continuativamente la campana che scandisce il - cambio delle ore: tale suono indica che il terremoto è in corso e, pertanto, bisogna ripararsi sotto i banchi, le cattedre o sotto le strutture portanti. L’inizio dei successivi suoni intermittenti dà l’avvio alle operazioni di evacuazione. - IN CASO DI INCENDIO O DI ALTRO TIPO DI EMERGENZA: - I suoni intermittenti danno l’avvio alle operazioni di evacuazione. In caso di pericolo è necessario osservare le seguenti indicazioni: · Interrompere tutte le attività, lasciando gli oggetti personali dove si trovano. · Mantenere la calma, non spingersi, non correre e non urlare. · In caso di scossa sismica, allontanarsi da finestre ed armadi e posizionarsi sotto i banchi o in prossimità di elementi della struttura portanti. · In caso di incendio, allontanarsi dal punto critico, isolare, se è possibile, il focolaio chiudendo le porte. In caso di evacuazione o in attesa di soccorso, chinarsi e respirare tramite fazzoletto, preferibilmente bagnato, qualora vi sia presenza di fumo lungo il percorso . In caso di evacuazione per incendio oppure dopo la scossa sismica il docente di classe deve: · prendere il registro di classe e dirigersi verso il punto di raccolta, aiutando le persone disabili presenti Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 15 · far uscire ordinatamente gli alunni in fila,verificare che assumano i compiti di “apri fila” e di “chiudi fila” (alunno che verifica la completa assenza dei compagni nell’aula evacuata) e che seguano l’itinerario prestabilito ed indicato nelle planimetrie · arrivati al punto di raccolta, procedere all’appello degli alunni presenti, compilare il Modulo di evacuazione che è all’interno del registro e consegnarlo al responsabile del punto di raccolta. Quest’ultimo deve trascrivere i dati nella ”Scheda riepilogativa dell’area di raccolta”, verificare la presenza complessiva degli alunni e, in caso di assenza di qualche alunno, trasmettere le informazioni al Capo d’Istituto per i provvedimenti del caso. N.B. il Modulo di evacuazione va conservato nel registro di classe, mentre la ”Scheda riepilogativa dell’area di raccolta” è consegnata solo agli insegnanti preposti all’area di raccolta Il personale scolastico deve: al segnale di allarme interrompere tutte le attività lasciare gli oggetti personali dove si trovano avere un buon autocontrollo e supportare le operazioni di esodo seguire le vie di fuga indicate sulla planimetria allegata Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 16 Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 17 IL NUOVO SISTEMA SCOLASTICO Il sistema educativo di istruzione e formazione, introdotto con la legge n. 53 del 28 marzo 2003, si articola in: 1. Scuola dell’ Infanzia,della durata di tre anni e non obbligatoria; rappresenta il primo grado del sistema scolastico ed è a tutti gli effetti la prima forma di scolarizzazione. Concorre all'educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo e sociale dei bambini e delle bambine. Possono iscriversi: le bambine e i bambini che hanno compiuto i tre anni entro il 31 dicembre 2014 Iscrizione anticipata: è consentita alle bambine e ai bambini che compiono i tre anni entro il 30 aprile 2015 . Il primo ciclo di istruzione è costituito dalla Scuola primaria e Scuola secondaria di I grado. L’ammissione alla frequenza per i bambini nati entro il 30 aprile 2015 è subordinata alle seguenti condizioni: disponibilità dei posti ed esaurimento delle liste di attesa disponibilità di locali e dotazioni idonei sotto il profilo dell’agibilità e della funzionalità, tali da rispondere alle specifiche esigenze di bambini inferiori ai tre anni valutazione pedagogica e didattica da parte del collegio dei docenti circa i tempi e le modalità di accoglienza. • La scuola Primaria, della durata di cinque anni così organizzati: vi è un primo anno di base e due bienni (1+2+2). La scuola primaria è obbligatoria. I genitori o i soggetti esercenti la potestà genitoriale debbono iscrivere alla classe prima della scuola primaria i bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre 2014. Gli stessi hanno la possibilità di iscrivere anticipatamente anche i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile 2015. A tale ultimo riguardo, per una scelta attenta e consapevole, i genitori si avvalgono anche delle indicazioni e degli Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 18 orientamenti forniti dai docenti delle scuole dell’infanzia frequentate dai propri figli. il primo anno (classe prima) primo biennio (classi seconda e terza), secondo biennio ( classi quarta e quinta) la scuola secondaria di primo grado, della durata di tre anni così organizzati: un biennio di base un anno che assicurerà l'orientamento e il raccordo con il secondo ciclo (2+1) I docenti, per poter raggiungere le finalità educative, devono, organizzare il loro lavoro sulla base delle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” che contengono gli obiettivi generali, gli obiettivi specifici di apprendimento e i relativi traguardi di competenze per ciascuna disciplina o campo di esperienza. Nel capitolo “Profilo dello studente” sono descritte, in forma essenziale, le competenze relative alle discipline di insegnamento (sulla scia delle otto competenze chiave delineate dal Parlamento Europeo) e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. In base a queste premesse i docenti si sono avviati a progettare dei percorsi formativi in grado di coniugare sempre di più il sapere disciplinare di base con i bisogni dell’utenza e ad adottare iniziative e strumenti personalizzati, adattando l’insegnamento alle differenziate esigenze degli alunni. Sulla base delle Indicazioni Nazionali la nostra scuola ha elaborato un proprio curricolo verticale d’Istituto dove sono emerse delle innegabili positività quali - la realizzazione della continuità educativa- metodologico - didattica; - la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti; - l'impianto organizzativo unitario; - la continuità territoriale; - l'utilizzazione funzionale delle risorse professionali. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 19 SCELTE EDUCATIVE FINALITA’ EDUCATIVE ISTITUZIONALI Scuola dell’Infanzia - Promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. Scuola del Primo ciclo - Promozione del pieno sviluppo della persona BISOGNI EDUCATIVI EMERGENTI Le finalità educative dell’Istituto vanno armonizzate con le esigenze della società attuale in continua e rapida trasformazione, pertanto la Scuola tende al perseguimento dei seguenti obiettivi educativi: 1. Saper affrontare i cambiamenti 2. Saper ascoltare e parlare 3. Saper collaborare 4. Saper pensare ad un livello più elevato. BISOGNI FORMATIVI DEL CONTESTO SOCIALE I genitori, sempre più attenti ai bisogni formativi dei loro figli, chiedono alla Scuola un’impegnativa funzione di promozione dello sviluppo personale del bambino e del ragazzo a supporto della costruzione della sua identità soggettiva. Anche il mondo del lavoro e il tessuto sociale territoriale attendono dalla Scuola risposte sempre più complesse ed immediate. Si rende indispensabile fornire agli alunni la possibilità di sviluppare in modo adeguato le abilità di comunicazione e quelle logico- riflessive avere un’impostazione cognitiva e culturale adeguata alle proprie capacità apprendere la lingua straniera a partire dalla scuola dell’infanzia conoscere le connotazioni culturali degli altri popoli integrare il curricolo con attività che consentano loro di sentirsi veri cittadini europei usare correttamente i mezzi di comunicazione di massa muoversi con facilità nel mondo dell’informatica essere consapevoli della propria identità personale e culturale in un rapporto di dialogo con l’altro Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 20 VISION DELLA SCUOLA L’Istituto Comprensivo Moiano, nel rispetto delle indicazioni ministeriali sull’autonomia scolastica, si propone di orientare l’allievo a perseguire con consapevolezza la costruzione del proprio personale progetto di vita, di formare un futuro cittadino capace di progettare con gli altri il suo futuro, di capire e padroneggiare i cambiamenti della società in cui si troverà a vivere. Non intende trasmettere conoscenze definite e definitive, ma si prefigge di insegnare a studiare e a riflettere per ricostruire la mappa delle strutture culturali e concettuali di base. Nella prospettiva di una sempre maggiore interazione con il territorio, con le sue occasioni culturali, con le sue valenze educative e con le sue vocazioni socio – economiche si pone come luogo privilegiato di incontro e di scambi culturali ed esperienziali per le famiglie del territorio e guida, per tutti gli allievi, alla convivenza democratica “integrata”, nel rispetto delle differenze di genere, provenienza, cultura di riferimento INDIRIZZI GENERALI - Favorire il successo formativo degli alunni sia con strategie atte a stimolare la curiosità cognitiva e l’autostima, sia con potenziamento delle attività di recupero, consolidamento e potenziamento - Analisi del territorio con rivalutazione e recupero delle tradizioni culturali. - Indurre atteggiamenti responsabili e civili negli alunni con esempio e dialogo educativo e adeguata azione formativa sul Regolamento di disciplina - Ampliare e diversificare l’offerta formativa potenziando: a. La conoscenza della lingua italiana ed inglese b. L’utilizzo dell’informatica c. La pratica sportiva d. Le arti espressive - Creare le condizioni per sviluppare un clima di solidarietà e tolleranza - Messa in campo di azioni per la salvaguardia dell’ambiente - Osservare le seguenti linee di sviluppo e di tendenza dell’attività didattica, formativa ed organizzativa della scuola: Nei rapporti con l’esterno: a. Potenziare la continuità didattica b. Valorizzare il contesto (EE.LL., Associazioni Culturali, Organizzazioni Sociali, ecc.) facendolo partecipe delle proprie attività e inserirsi in una rete di collaborazione con altre Scuole del territorio c. Essere aperta ai fermenti, alle iniziative, alle esperienze di valore educativo e culturale che si esprimono sul territorio d. Mettere a disposizione le proprie strutture ed attrezzature per corsi, dibattiti, mostre e manifestazioni di interesse culturale Nei confronti del personale a. Promuovere e potenziare le varie professionalità attraverso attività di formazione e aggiornamento b. Creare una cultura di appartenenza e una cultura di servizio Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 21 Nei confronti delle famiglie a. Stipulare il patto di corresponsabilità educativa con i genitori della Scuola Primaria e Secondaria di I° grado b. Stabilire una comunicazione continua tra insegnanti e famiglie moltiplicando momenti di incontro, confronto, collaborazione tra docenti e utenti c. Programmare incontri con la famiglia e il coordinatore di classe per l’acquisizione di informazioni sulla storia pregressa dell’alunno, la progettazione del piano di studio personalizzato, la scelta delle attività opzionali / facoltative. d. Informare puntualmente le famiglie del percorso formativo dei propri figli e delle modalità e criteri adottati per la relativa valutazione e. Garantire la scelta individuale della famiglia, circa l’eventuale anticipo della frequenza della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria, nel rispetto delle reali possibilità del bambino Nei confronti degli alunni a. Star bene a scuola b. Garantire il servizio di accoglienza volto a favorire l’integrazione, l’inserimento e l’ambientamento dei nuovi iscritti al momento del loro ingresso a scuola c. Rendere gli alunni protagonisti del proprio processo di apprendimento d. Garantire il rispetto dei diversi stili di apprendimento, intesi come diverse modalità di interiorizzare e costruire la propria conoscenza e. Fornire ad ogni alunno un’impostazione cognitiva e culturale adeguate alle sue capacità f. Garantire all’alunno un passaggio graduale e senza soluzione di continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria e Scuola Secondaria di I grado g. Impegno a mobilitare risorse, energie e competenze per assicurare sostegno qualificato agli allievi in difficoltà ed aiutarli a recuperare i ritardi di preparazione, apprendimento e maturazione accumulati h. Assicurare sostegno qualificato agli allievi in situazione di handicap ed aiutarli ad integrarsi nella comunità scolastica, a sviluppare motivazioni ed interessi, a sfruttare al massimo le proprie possibilità, ad acquisire strumenti culturali, linguaggi, metodi e tecniche per esercitare un ruolo attivo e consapevole nella società i. Garantire l’imparzialità nella formazione delle classi j. Privilegiare l’aspetto laboratoriale del saper fare nella progettazione delle attività facoltative e opzionali k. Garantire il raccordo tra i tempi dell’insegnamento e i ritmi di apprendimento degli alunni in relazione all’organizzazione globale. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 22 PIANO DI MIGLIORAMENTO Innalzare gli esiti formativi con attività di ampliamento, consolidamento e recupero Promuovere il successo formativo attraverso il miglioramento dell’organizzazione e introduzione di innovazioni Migliorare il comportamento degli allievi Utilizzo dei laboratori e dotazioni tecnologiche in ambito scolastico. Diversificare le strategie metodologiche. Diminuzione degli alunni con difficoltà. Potenziamento delle eccellenze Ottimizzazione delle risorse umane e materiali. Diminuzione delle sanzioni OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO Scuola dell’Infanzia - Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole. - Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile. - Imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. - Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri senza scoraggiarsi. - Descrivere la propria esperienza rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi. - Sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati. Scuola primaria - Scuola che valorizza le diverse identità e le radici culturali degli alunni. Scuola come comunità in cui si fa esperienza di convivenza civile e legalità. - Scuola che cura il passaggio dall’empirico al formale. - Scuola che guida all’impegno personale e alla solidarietà sociale. - Scuola secondaria di 1° grado - - Favorire la passione per la ricerca di nuove conoscenze attraverso un pensiero divergente e creativo. Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per un pieno sviluppo della persona umana Promuovere interventi adeguati nei riguardi della diversità. Promuovere la motivazione degli alunni Promuovere l’apprendimento collaborativo, condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno. Formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composte insegnando le regole del vivere e del convivere. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere per “sape essere Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 23 LINEE PROGRAMMATICHE SULL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI, STRANIERI E IN DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO STRUMENTI E PIANO COMPLESSIVO PER LA PROGETTAZIONE E LA DOCUMENTAZIONE DEI PERCORSI PER L’INTEGRAZIONE E L’INCLUSIONE DEGLI STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI ( ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI – ALUNNI DSA – ALUNNI BES) LE FUNZIONI 1. L’ISTITUZIONE SCOLASTICA E FORMATIVA 2. IL CONSIGLIO DI CLASSE 3. IL DOCENTE REFERENTE 4. IL COORDINATORE PER I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI LA DOCUMENTAZIONE 5. LA DOCUMENTAZIONE 6. IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE 7. IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO 8. IL PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEI PROGETTI (modelli possibili) 9. ALLEGATI PRIMA PARTE: LE FUNZIONI L’ISTITUZIONE SCOLASTICA E FORMATIVA L’istituzione scolastica e formativa predispone un piano di intervento per gli studenti con Bisogni Educativi Speciali. Il piano di intervento viene definito tenendo conto del progetto d’istituto e di quanto progettato nei consigli di classe e di interclasse e condiviso a livello di plesso o di singola scuola. Contiene l’indicazione e la richiesta delle risorse umane e strumentali necessarie per realizzare le misure e i servizi di integrazione e inclusione degli studenti con BES e per sostenerne i processi di apprendimento in relazione allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e alla riduzione degli ostacoli derivanti dalla condizione di disabilità / svantaggio. Relativamente alle classi iniziali, l’istituzione scolastica e formativa nel predisporre il piano di intervento tiene conto della documentazione trasmessa dalla scuola dell’infanzia e dall’istituzione scolastica e formativa di provenienza e/o di informazioni fornite dalla famiglia e/o da figure professionali che seguono lo studente e la famiglia stessa. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 24 Successivamente all’assegnazione delle risorse e in relazione alle risorse disponibili complessivamente individuate, l’istituzione scolastica e formativa provvede alla programmazione definitiva degli interventi a favore degli studenti con bisogni educativi speciali. È opportuno che il piano di intervento definitivo raccordi e valorizzi le risorse umane, strumentali e organizzative, che sono a disposizione dell’istituzione scolastica e formativa a supporto dei percorsi “speciali” di apprendimento. IL CONSIGLIO DI CLASSE INTERCLASSE E DI INTERSEZIONE Il consiglio di classe, interclasse e di intersezione individua gli studenti con Bisogni Educativi Speciali attraverso: la documentazione in possesso della scuola o fornita dalla famiglia o dall’istituzione scolastica e formativa di provenienza o da figure professionali che seguono lo studente e la famiglia stessa (fascia A e B) il parere di un professionista ( assistente sociale - psicologo o neuropsichiatra) - (fascia C). A tale proposito si sottolinea che la richiesta di parere, previo accordo con la famiglia dello studente, è finalizzato ad evitare che si riproduca il meccanismo della certificazione e si crei una nuova tipologia di disabilità certificata permanente ed a consentire di riconoscere la natura del bisogno educativo rilevato dai docenti. Per ciascuno studente con BES il consiglio individua, nell’ambito dei docenti del consiglio stesso, un docente referente che provvede all’elaborazione della proposta di PDF, PEI e PEP, da sottoporre, per l’approvazione, al consiglio di classe. ( docente di sostegno nel caso di alunni H , docente prevalente nella scuola primaria , cooordinatore del consiglio nella scuola secondaria di I grado , entrambe le docenti della sezione nella scuola dell’infanzia nel caso di alunni DSA o BES ) All’attuazione delle misure e degli interventi previsti nei PEI e PEP, approvati dal consiglio , provvedono tutti i docenti della classe / sezione nonché il docente referente. Il consiglio definisce gli interventi di integrazione e di inclusione. Per promuovere l’integrazione e l’inclusione degli studenti con BES nell’ambito dell’attività della classe, il consiglio , tenendo conto dei PEI e PEP redatti per gli studenti con BES: predispone a livello della classe/ sezione la proposta delle risorse umane e strumentali da utilizzare complessivamente nell’ambito della classe contribuisce a livello di plesso o di singola scuola ad individuare opportuni raccordi progettuali e organizzativi che favoriscano un proficuo utilizzo delle risorse Il consiglio garantisce l’integrazione e l’inclusione degli studenti con BES nel gruppo classe: pone l’attenzione non alla copertura oraria ma al progetto pensato e costruito da tutti i docenti e non solo dal docente referente individuando i tempi necessari alla progettazione comune utilizza sempre più gli insegnanti specializzati nell’allestimento di una didattica d’aula inclusiva valorizzando la contitolarità e la progettazione delle attività concorda il grado di individualizzazione/personalizzazione (adattamenti didattici in aula, interventi personalizzati in aula e fuori, personalizzazioni del percorso scolastico) e il raccordo con il programma comune Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 25 adotta strategie di organizzazione delle attività in aula, modalità di trasmissione - elaborazione dei saperi, metodi di lavoro, modalità di verifica e valutazione che consentano la partecipazione di tutti gli studenti della classe, anche se in misura diversa individua le modalità di comunicazione e condivisione possibile dei percorsi attivati per gli studenti con BES con gli studenti stessi e le loro famiglie promuove la corresponsabilità di tutti gli studenti della classe alla partecipazione, valorizzazione e integrazione di ciascuno e favorisce la comprensione degli interventi personalizzati anche nei momenti di verifica e valutazione. IL DOCENTE REFERENTE Per ciascuno studente con BES il consiglio di classe , interclasse ed intersezione individua, nell’ambito dei docenti del consiglio stesso, un docente referente che provvede all’elaborazione della proposta di PDF, di PEI e di PEP, da sottoporre, per l’approvazione, al consiglio. All’attuazione delle misure e degli interventi previsti nei PEI e nei PEP, approvati dal consiglio provvedono tutti i docenti della classe o della sezione nonché il docente referente che cura in particolare: per ciascuno studente con disabilità certificata ai sensi della legge n° 104/92, la redazione del PDF avvalendosi dell’apporto dei docenti curricolari, dello specialista o dello psicologo, che ha in cura lo studente, e con la collaborazione della famiglia dello studente. Il docente referente aggiorna il PDF entro l’ultimo anno scolastico di frequenza della scuola dell’infanzia , primaria e della scuola secondaria di primo grado e ogni qualvolta si verifichino circostanze che possono incidere sui contenuti dello stesso; cura inoltre la redazione, con cadenza annuale, del PEI avvalendosi dell’apporto dei docenti curricolari, in coerenza con il PDF. per ciascuno studente con diagnosi di DSA la redazione di un PEP che contiene le misure dispensative, gli strumenti compensativi e gli adattamenti didattici necessari a garantire l’apprendimento, concordato con tutti i docenti del consiglio. per ciascuno studente con svantaggio per cui il consiglio abbia deciso un percorso personalizzato, la redazione di un PEP concordato fra tutti i docenti ed eventuali altri operatori, con la definizione del periodo di attivazione. la promozione e il coordinamento delle misure e dei servizi previsti nell’ambito dei PEI e dei PEP; il costante coinvolgimento della famiglia dello studente; la facilitazione dei rapporti con i referenti che seguono lo studente sotto il profilo sanitario e socio-assistenziale, promuovendo l’intervento coordinato dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio assistenziali, culturali, ricreativi, sportivi e con le altre attività sul territorio, gestite da enti pubblici e privati coinvolti nel percorso formativo; la tenuta e l’aggiornamento della documentazione relativa allo studente con BES. Il docente referente: Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 26 informa ciascun insegnante del consiglio della presenza di alunni con disabilità o DSA nella classe. Ciò è particolarmente importante al primo ingresso dello studente nella classe e nei casi di insegnanti di nuova nomina sulla classe o supplenti. Tali informazioni devono essere fornite anche indipendentemente dalla convocazione del Consiglio, se è posteriore all’ingresso dello studente nella scuola cura che ogni insegnante del consiglio sia a conoscenza dei bisogni educativi e contribuisca alla costruzione dei PEI/PEP relativamente alla propria disciplina e competenze, individuando i risultati attesi, che saranno anche la base per la valutazione, e le azioni volte a raggiungerli. cura la relazione del consiglio con la famiglia per quanto riguarda la comunicazione del percorso previsto, dei risultati e della valutazione, promuovendo, laddove è possibile, coinvolgimento e collaborazione. Il referente per lo studente agisce dunque nell’ambito del consiglio con compiti specifici e delimitati non assimilabili alle funzioni di coordinamento, organizzazione e di relazione interscolastica e con il territorio che caratterizzano la funzione del coordinatore per i bisogni educativi speciali. IL COORDINATORE PER I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI La scuola si avvale della figura del Coordinatore per i Bisogni Educativi Speciali. La definizione del mandato spetta al Dirigente. La funzione del coordinatore si caratterizza soprattutto come supporto nell’offerta formativa dell’Istituto relativamente all’integrazione e inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, in una prospettiva culturale e organizzativa in cui ogni docente contribuisce a rendere integranti ed inclusivi i percorsi scolastici che l’istituzione propone. La figura del coordinatore promuove la costruzione di una funzione diffusa per cui i docenti riconoscono la complessità, la necessità di individuare insieme i problemi, vedono gli studenti con bes inseriti nel contesto scolastico e territoriale e i colleghi all’interno di una rete di relazioni culturale, organizzativa e istituzionale. supporta i colleghi nella realizzazione di esperienze, progetti, procedure che possano essere formalizzate come scelte educative dell’istituto cura in particolare le procedure per: - la raccolta della documentazione relativa agli studenti con bes, elaborata dal docente referente - i contatti con gli operatori dei Servizi Sanitari e Sociali relative agli studenti con bes - i contatti con le famiglie degli studenti con bes - richiesta, individuazione e utilizzo delle risorse per i bes - l’accoglienza di studenti con bes all’inizio del percorso scolastico - l’accoglienza di studenti con bes in corso d’anno - il passaggio di informazioni relative a studenti con bes da un ordine di scuola all’altro - i contatti con soggetti e istituzioni extrascolastiche a supporto del percorso scolastico o per attivare percorsi integrati. SECONDA PARTE: LA DOCUMENTAZIONE Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 27 LA DOCUMENTAZIONE A. Per gli studenti con disabilità certificata ai sensi della legge n° 104/92 (fascia A) La documentazione è raccolta nel FASCICOLO PERSONALE come previsto dalla L. 104/92 e comprende: 1. la certificazione medica (ai sensi della legge104/92) 2. la diagnosi funzionale 3. il Profilo Dinamico Funzionale 4. il Piano Educativo Individualizzato 5. la relazione di fine anno scolastico 6. altri documenti ( relazioni, verbali, verifiche, copia della scheda di valutazione finale…) Il fascicolo può essere consultato, all’interno dell’edificio scolastico, da tutti gli operatori coinvolti nel processo educativo che sono tenuti al rispetto della privacy.Il fascicolo viene consegnato in forma completa, nel passaggio agli ordini e gradi di scuola successivi. B. Per gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (fascia B) La documentazione è raccolta nel FASCICOLO PERSONALE e comprende 1. diagnosi e relazione clinica del neuropsichiatria o dello psicologo esperto dell’età evolutiva 2. il Progetto Educativo Personalizzato Nel passaggio agli ordini e gradi di scuola successivi, famiglia e scuola si accordano sulle modalità di passaggio delle informazioni. C. Per gli studenti in situazione di svantaggio (fascia C): La documentazione comprende: 1. un documento accertante il parere della famiglia in merito all’opportunità di istituire un percorso personalizzato ed eventualmente di uno specialista in psicologia o neuropsichiatria Si sottolinea che la richiesta di parere dello specialista, previo accordo con la famiglia dello studente, finalizzato ad evitare che si riproduca il meccanismo della certificazione e si crei una nuova tipologia di disabilità certificata permanente e a consentire invece di riconoscere la natura del bisogno educativo rilevato dai docenti. 2. il Progetto Educativo Personalizzato Considerata la caratteristica di temporaneità dei percorsi personalizzati, nel passaggio agli ordini e gradi di scuola successivi famiglia e scuola valuteranno l’opportunità di trasferire le informazioni Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 28 SCHEMA DOCUMENTI Documento a cura di A CERTIFICAZIONE Neuropsichiatra o MEDICA psicologo dell’Azienda (L 104/92 Sanitaria su richiesta della FASCIA A) famiglia dello studente DIAGNOSI Lo specialista che ha FUNZIONALE redatto la certificazione (L 104/92 FASCIA A) PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (L 104/92 FASCIA A) Consiglio di Classe, genitori, operatori dell’Azienda Sanitaria ed eventuali agenzie educative extrascolastiche PIANO EDUCATIVO Consiglio di Classe INDIVIDUALIZZATO (L 104/92 FASCIA A) B DIAGNOSI E Neuropsichiatra o RELAZIONE psicologo esperto dell’età CLINICA evolutiva su richiesta (DSA FASCIA B) della famiglia dello studente PROGETTO Consiglio di Classe EDUCATIVO PERSONALIZZATO (FASCIA B) Validità Annuale Aggiornato periodicamente a cura dello specialista in relazione all’evoluzione dello studente Aggiornato periodicamente in relazione all’evoluzione dello studente (anche in corso d’anno se si evidenzino cambiamenti significativi; comunque almeno ogni due anni e nel passaggio da un grado all’altro) Annuale Aggiornato periodicamente a cura dello specialista in relazione all’evoluzione dello studente Annuale C PARERE (FASCIA C) PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (FASCIA C) Neuropsichiatra o psicologo su indicazione del Consiglio di classe in accordo con la famiglia dello studente Consiglio di Classe Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Temporanea sulla base dell’evoluzione della situazione dello studente Temporanea sulla base dell’evoluzione del percorso scolastico 29 IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (art. 12 L 104/92, art. 4 DPR 24.02.94) OSSERVAZIONE PEDAGOGICA Strumento primario di conoscenza dello studente è funzionale alla stesura del PD. L’osservazione è di competenza dell’insegnante di sostegno e/o dell’assistente educatore e/o dell’assistente alla comunicazione con il contributo di tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe. CHI E CHE COSA SI OSSERVA nelle diverse aree dello sviluppo previste dal PDF LO STUDENTE Per ciascuna area è fondamentale individuare: - che cosa sa fare da solo (abilità e competenze acquisite) - che cosa sa fare con aiuto (ausili e/o mediatori che facilitano l’apprendimento) - abilità emergenti - anche in relazione ai diversi contesti Inteso come ambiente “scuola”:spazi, progetti, risorse, gruppo IL CONTESTO classe, relazioni… E come ambiente “territorio” nel quale la scuola è collocata: ambiente naturale, strutture esistenti, centri di aggregazione… LA RELAZIONE EDUCATIVA l’educatore-insegnante è osservatore di se stesso nella relazione con lo studente, egli riflette sui propri pensieri e sulle emozioni emerse nella relazione per avere consapevolezza delle risposte che quotidianamente mette in atto nel contesto educativo L’AZIONE EDUCATIVA Si verificano in itinere l’efficacia (esiti, risultati attesi e imprevisti) del percorso educativo proposto COME L’OSSERVAZIONE può essere: - libera: diario giornaliero, narrazioni spontanee scritte, ecc. - sistematica: osservazioni sistematiche nelle diverse aree dello sviluppo anche con l’ausilio di griglie di osservazione strutturate e/o con la stesura di protocolli di osservazione (descrizione analitica di situazioni in tempi e spazi definiti precedentemente) - guidata: uso di test standardizzati che vanno ad esplorare le competenze e abilità specifiche dell’alunno, ad esempio test di apprendimento, test psicomotori, attenzione alla faticabilità, test specifici per soggetti gravi… - attraverso colloqui con la famiglia e/o operatori che si occupano del soggetto. L’insegnante di sostegno/assistente educatore/assistente alla comunicazione promuove un incontro nel periodo di avvio dell’anno scolastico e ha cura di mantenere una periodicità di incontri con i famigliari (convocandoli eventualmente egli stesso ) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 30 QUANDO L’osservazione, funzionale alla stesura o all’aggiornamento del PDF, avviene nelle prime settimane di scuola. Prosegue poi per tutto l’anno al fine di monitorare gli esiti dell’azione educativa. IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE COS’E’ Il Profilo Dinamico Funzionale, successivo alla diagnosi funzionale, raccoglie le informazioni riguardanti lo sviluppo complessivo dello studente mettendo in evidenza ciò che sa fare, ciò che conosce e come sa essere, come funziona, nel contesto scolastico. Il PDF viene redatto dall’insegnante di sostegno e dagli operatori socio-sanitari con la collaborazione della famiglia. Il loro apporto avviene nei momenti previsti per gli incontri di equipe sul caso; Sarà compito del referente per lo studente ( insegnante di sostegno) verbalizzare in quella sede e raccogliere le informazioni conclusive per il PDF. Le informazioni sono ordinate per aree: affettivo sensoriale dell’autonomia relazionale della motorio - prassica cognitiva neuropsicologica dell’apprendimento comunicazione linguistica COSA CONTIENE Il PDF indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di disabilità e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere mantenute, sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali dello studente. E’ il quadro di sintesi, del prevedibile livello di sviluppo e delle abilità emergenti che lo studente dimostra di possedere nelle diverse aree e serve quindi rilevare i bisogni prioritari e a collocare correttamente l’intervento formativo ed educativo scolastico. QUANDO SI SCRIVE Il Profilo Dinamico Funzionale viene predisposto all’inizio di ogni nuovo inserimento scolastico, in occasione dei passaggi da un grado di scuola all’altro e aggiornato periodicamente in relazione all’evoluzione dello studente, orientativamente ogni due anni e comunque ogni volta si evidenzino cambiamenti significativi nello sviluppo funzionale dello studente. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 31 ELEMENTI COSTITUTIVI INFORMAZIONI RIGUARDANTI LO STUDENTE (sulla base della diagnosi funzionale e fornite dai servizi sanitari e dalla famiglia) OSSERVAZIONI NELLE AREE DI SVILUPPO RILEVANTI PER LO STUDENTE (sulla base dell’osservazione dei docenti degli operatori e della famiglia) PERCORSI RIABILITATIVI O INTERVENTI IN ATTO (oltre alla scuola) BISOGNI PRIORITARI RILEVATI DATA E FIRME DEI COMPILATORI (Consiglio di Classe interclasse intersezione , genitori, operatori dell’Azienda Sanitaria ed eventuali agenzie educative extra-scolastiche) IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (art. 12 L 104/92, art. 5 DPR 24.02.94) COS’E’ L’elaborazione del PEI è successiva alla definizione e condivisione con la famiglia e gli operatori socio-assistenziali, dei bisogni educativi e formativi dello studente, accolti, elaborati e sottoscritti nel PDF. Il PEI individua un percorso educativo volto a promuovere un progetto di vita complessivo dello studente, che tenga conto della sua dimensione identitaria e sociale e può prevedere l’ampliamento dell’azione educativa attraverso attività di integrazione tra scuola e territorio finalizzate all’integrazione sociale e all’attuazione di successivi possibili inserimenti lavorativi. Il PEI descrive il progetto riferito al singolo studente, elaborato e concordato dal Consiglio di classe interclasse e di intersezione : firmandolo i docenti si impegnano, ciascuno per la propria parte, nel percorso previsto per lo studente. Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi partirà da quanto condiviso ad inizio anno e riportato nel PEI (in particolare nella relazione fra obiettivi, risultati attesi e valutazione). Il PEI è anche un patto tra la scuola/gli insegnanti e la famiglia dello studente e lo studente stesso; la famiglia, anche attraverso il PEI, conosce e possibilmente condivide ciò che si fa a scuola e vi partecipa per la parte che le compete. La chiarezza linguistica e di intenti devono essere quindi tratti distintivi del documento. Il PEI è infine il documento base negli incontri di verifica e ri-progettazione tra operatori della scuola e dei Servizi Sanitari o Sociali. COSA CONTIENE Nel PEI vengono raccolte e ordinate le attività previste per l’anno scolastico di riferimento; di esse saranno esplicitati: obiettivi educativi, formativi e disciplinari, modalità, metodologie e strategie di lavoro, tempi, risultati attesi, Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 32 modalità di verifica, criteri di valutazione. Le attività saranno pensate e inserite nel PEI avendo cura di evidenziarne: il carattere di risposta ai bisogni prioritari rilevati la funzione integrante rispetto al curricolo della classe la funzione inclusiva rispetto al percorso educativo e formativo nella classe e nella scuola. Nella valutazione degli alunni disabili da parte dei docenti è indicato, sulla base del Progetto Educativo Individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e quali di sostegno sono state svolte e con quali risultati, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline QUANDO SI SCRIVE Si scrive quando si è in grado di definire priorità educative e percorso possibile. Ciò si verifica a seguito di un periodo di tempo in cui si conduce l’osservazione del caso (punti di forza e di debolezza dello studente definiti nel PDF) e del contesto complessivo (risorse per il progetto). E’ opportuno che sia delineato nelle linee principali entro il mese di novembre. A seguito dei bisogni prioritari emersi nel PDF, ciascun docente contribuisce alla elaborazione del PEI e partecipa alla definizione delle attività e delle proposte relativamente: al proprio ambito disciplinare ad eventuali aspetti dell’offerta complessiva della scuola in cui sia coinvolto e individuati come opportunità per lo studente Si rileva che, nel caso di studenti con disabilità o svantaggio, la partecipazione alle attività comuni può perseguire obiettivi diversi rispetto a quelli della classe e in relazione ad essi essere utilizzata, monitorata e valutata. Ad esempio un’attività professionalizzante potrebbe avere come obiettivo, per lo studente disabile, il potenziamento di competenze relazionali e sociali o come risultato finale o come prerequisito alle competenze professionali. Il docente referente formalizza il documento raccordando le proposte in una prospettiva il più possibile inclusiva. Al termine dell’anno scolastico il referente stende una relazione che evidenzia i progressi e i risultati raggiunti e la condivide con i colleghi del Consiglio di Classe – interclasse ed intersezione (Relazione finale). ELEMENTI COSTITUTIVI informazioni relative ai DOCENTI (referente, di sostegno, assistente educatore) e alla classe PIANIFICAZIONE DEL TEMPO SCUOLA ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ in riferimento ai bisogni rilevati nel PDF RISORSE INDIVIDUATE RISULTATI ATTESI, MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE FIRME DEI COMPILATORI (docenti del Consiglio di Classe , interclasse ed intersezione Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 33 IL PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO COS’E’ Il PEP è un progetto educativo basato sulle caratteristiche evolutive dello studente e finalizzato ad adeguare, anche in termini temporanei, il curricolo alle esigenze formative dello studente stesso. Il PEP descrive il progetto riferito al singolo studente,elaborato e concordato dal Consiglio di classe o di interclasse a seguito della rilevazione di bisogni educativi e formativi speciali tali da ostacolare la partecipazione e il positivo svolgimento del regolare percorso di istruzione e formazione. Tali bisogni sono definiti sulla base di: 1. diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento* rilasciata da un neuropsichiatria o da uno psicologo esperto dell’età evolutiva sulla base della classificazione per categorie diagnostiche prevista dall’ICD*. Lo specialista o lo psicologo redige, oltre ad una diagnosi, una relazione clinica in cui sono evidenziati gli strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare. 2. individuazione da parte del Consiglio di classe o di interclasse supportato dal parere della famiglia e di uno specialista in neuropsichiatria o psicologia, di situazioni di svantaggio, disagio, difficoltà di apprendimento, determinate da particolari condizioni personali, sociali, ambientali. ICD International Classification Diseases - sistema di classificazione delle malattie definito dalla OMS ( Organizzazione mondiale della sanità) Il PEP è attivato in accordo con la famiglia e condiviso con eventuali educatori e/o operatori sanitari e socio-assistenziali Viene scritto materialmente dal referente dello studente individuato dal Consiglio di classe / interclasse * disturbi specifici di apprendimento (DSA): sono costituiti da disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche che comprendono il disturbo specifico della lettura (dislessia, problematiche nella comprensione del testo scritto), il disturbo specifico della compitazione (disortografia e disgrafia, problematiche nella produzione del testo scritto) e il disturbo delle abilità aritmetiche (discalculia) o disturbi misti delle capacità scolastiche come definiti dall’ICD. Il PEP è il progetto proposto dal Consiglio di Classe o di interclasse : accettandolo i docenti, la famiglia e lo studente stesso si impegnano, ciascuno per la propria parte, nel percorso proposto. Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi partirà da quanto condiviso ad inizio percorso e riportato nel PEP (in particolare nella relazione fra obiettivi, risultati attesi e valutazione). COSA CONTIENE 1. Per ciascuno studente con DSA, il PEP viene redatto nel rispetto delle disposizioni generali sull’ordinamento dei cicli scolastici e formativi e relativi piani di studio ; il PEP specifica le misure dispensative e gli strumenti compensativi definiti nella relazione clinica del neuropsichiatria o dello psicologo esperto dell’età evolutiva da utilizzare dai docenti nell’ambito dei percorsi personalizzati attivati per lo studente con DSA: Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 34 le misure dispensative consistono nell’adozione di metodologie e di attività didattiche rapportate alle capacità individuali e all’entità del DSA e in particolare possono prevedere: a) l’esonero da specifiche modalità relative a prestazioni didattiche e formative quali la lettura ad alta voce, la scrittura veloce sotto dettatura, l’uso del vocabolario, lo studio mnemonico delle tabelline, lo studio delle lingue straniere in forma scritta, il prendere appunti, l’uso del diario, il carico dei compiti e dello studio a casa ed altre eventuali modalità; b) tempi più lunghi e modalità differenziate per le verifiche scritte e orali e per lo studio rispetto ai tempi e alle modalità concessi agli altri studenti della classe; c) modalità specifiche per la valutazione periodica, annuale e per quella relativa alle prove d’esame, secondo quanto previsto dalla normativa. gli strumenti compensativi indicano: a) organizzazione delle attività didattiche adeguata ai DSA dello studente uso di metodologie, mediatori, testi e documentazione didattica idonei all’apprendimento b) organizzazione delle aule con attrezzature e strumenti alternativi, informatici e tecnologici utili a facilitare l’apprendimento dello studente verifiche e valutazione: misure dispensative e strumenti compensativi sono garantiti anche per le verifiche ai fini della la valutazione periodica, annuale e per quella relativa alle prove d’esame; il loro utilizzo non penalizza la valutazione. La prestazione orale va privilegiata e considerata anche come compensativa della prestazione scritta. Nei casi di studenti con DSA il PEP sarà caratterizzato dalla elevata compatibilità con il percorso regolare e verrà aggiornato sulla base dell’evoluzione nelle capacità compensative dello studente e delle richieste che progressivamente il percorso regolare pone. 2. per ciascuno studente in situazione di svantaggio il PEP viene redatto nel rispetto delle disposizioni generali sull’ordinamento dei cicli scolastici e formativi e relativi piani di studio e con riferimento agli obiettivi generali del processo formativo. Il PEP prevede in particolare: gli obiettivi specifici di apprendimento adeguati alle effettive capacità dello studente, al fine di consentire lo sviluppo delle potenzialità e la piena partecipazione dello studente; gli interventi volti a favorire il superamento delle situazioni di svantaggio nonché la prevenzione dell’abbandono scolastico; tali interventi sono effettuati anche attraverso iniziative formative integrate fra istituzioni del medesimo ciclo di istruzione e formazione o tra istituzioni del primo e del secondo ciclo e in collaborazione con i servizi sociali o con le realtà educative e formative extrascolastiche presenti sul territorio; Nei casi di studenti in situazioni di forte disagio il PEP può presentare caratteristiche di differenziazione anche consistente dal percorso regolare ed ha carattere di temporaneità. Si configura infatti come intervento specifico e limitato al periodo strettamente necessario a superare la situazione di svantaggio. Non sono previste modalità differenziate di valutazione finale. È opportuno prevedere azioni che consentano il rientro al percorso regolare. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 35 QUANDO SI SCRIVE Si scrive quando si è in grado di definire priorità educative e percorso possibile, anche in corso d’anno. ELEMENTI COSTITUTIVI INFORMAZIONI RIGUARDANTI LO STUDENTE (relativamente ai bisogni rilevati) BISOGNI FORMATIVI RILEVATI CONDIZIONI FACILITANTI COLLOCAZIONE ORARIA DEGLI INTERVENTI / PERCORSI PERSONALIZZATI INTERVENTI / PERCORSI PERSONALIZZATI INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE VERIFICHE, RISULTATI ATTESI, VALUTAZIONE VALUTAZIONE Si evidenzia l’importanza che il Consiglio di classe di interclasse e di intersezione relativamente ai percorsi personalizzati, definisca i soggetti che contribuiscono alla valutazione dello studente e concordi modalità che consentano di tenere conto dei risultati raggiunti dai singoli studenti anche in relazione ai loro punti di partenza e non solo in riferimento al livello medio. È inoltre importante che per le attività che lo studente svolge al di fuori delle attività della scuola si concordino le modalità di raccordo con le discipline a livello di competenze e contenuti ai fini della valutazione e dell’eventuale rientro a percorso comune. Una adeguata comunicazione con la famiglia dello studente e lo studente stesso può favorire la comprensione dei criteri e la gestione delle aspettative in relazioni agli esiti dei percorsi. E’ opportuno considerare che per gli studenti delle fasce B e C ( DSA e BES) non sono previste modalità differenziate di valutazione finale. Per la fascia A il riferimento è la L 104/92 e successive norme a livello nazionale Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 36 TERZA PARTE :GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEI PROGETTI ( MODELLI DI PEI E DI PEP UTILIZZATI DURANTE L’A.S. 2013 -2014 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico ……………………. NORMATIVA DI RIFERIMENTO GENERALE Legge 517/77 art. 2 e 7: integrazione scolastica, individualizzazione degli interventi Legge 59/9: autonomia didattica DPR 275/99 art. 4: autonomia didattica Legge 53/03: personalizzazione del percorso scolastico D.M. 31/07/2007: indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione 1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita Redatta da…………………presso…………….. Diagnosi specialistica 1 In data………………………… Interventi riabilitativi …………………………………………………………………………... Effettuati da …………………..con frequenza……………………….. Nei giorni…………………….con orario……………………………… Specialista/i di riferimento …………………………………………… Raccordi fra specialisti ed insegnanti …………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………… Informazioni della famiglia Caratteristiche percorso didattico pregresso 2 Altre osservazioni 3 Note 1. Informazioni ricavabili da diagnosi e/o colloqui con lo specialista Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 37 2. Documentazione del percorso scolastico pregresso mediante relazioni relative ai cicli precedenti. 3. Rilevazione delle specifiche difficoltà che l’alunno presenta; segnalazione dei suoi punti di fragilità o di forza: interessi, predisposizioni e abilità particolari in determinate aree disciplinari. 2. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITA’ (Le informazioni sono ricavate dalla diagnosi specialistica e da prove/osservazioni eseguite in classe dall’insegnante) diagnosi PROPRIETA’ LINGUISTICA Osservazione - Esposizione orale - Capacità di ricordare nomi e date - Proprietà lessicale Altro___________________ LETTURA Diagnosi Osservazione Velocità Correttezza - Stentata - Lenta - Altro__________________ - Inversioni - Sostituzioni - Omissioni - Altro_____________________ Comprensione del testo: Comprensione Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - Globale - Parziale - Assente - Altro______________________ 38 diagnosi Osservazione Tipologia di errori: - Grammaticali - Sintattici Grafica________________ Copiatura dalla lavagna SCRITTURA Produzione testi: - Ideazione - Pianificazione - Stesura - Revisione diagnosi Osservazione Calcolo: - A mente - Scritto Recupero dei fatti numerici CALCOLO Procedure diagnosi osservazione Tempi ATTENZIONE Modalità Distraibilità Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 39 diagnosi osservazione diagnosi osservazione diagnosi osservazione diagnosi osservazione MOTRICITA’ E PRASSIE AFFETTIVITA’ RELAZIONALITA’ COMPORTAMENTO DISTURBI ASSOCIATI OSSERVAZIONI O ALTRO Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 40 Difficoltà a memorizzare o o o o o o Filastrocche, poesie…. Definizioni, termini specifici delle discipline Categorizzazioni Tabelline, formule, sequenze e procedure Strategie personali …………………………… Altro Recupero delle informazioni o o o Si No Con l’utilizzo di schemi, parole chiave MEMORIA Organizzazione delle informazioni o o - Integra i nuovi contenuti con le conoscenze pregresse Struttura le informazioni in modo funzionale: In forma scritta In forma orale Altro 3. STRATEGIE UTULIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO STRTEGIE UTILIZZATE Sottolinea Identifica parole – chiave Fa schemi Altro… MODALITA’ DI SCRITTURA Computer Schemi Correttore ortografico Altro… Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 41 MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL COMPITO ASSEGNATO Ricorre all’insegnante per spiegazioni Ad un compagno È autonomo Altro… 4. STRUMENTI UTILIZZATI (indicare solo quelli utilizzati) Strumenti informatici (libro digitale,programmi per realizzare grafici,…) Calcolatrice Fotocopie adattate Schemi e mappe Appunti scritti al PC Registrazioni Materiali multimediali Testi con immagini Testi con ampie spaziature Altro… Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 42 SCUOLA DELL’ INFANZIA PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (P.E.I.) Cognome Nome Residenz a Dss. n° Data di nascita Scuola Classe Sezione Servizio Socio Sanitario che ha in carico l’ alunno Periodo Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 43 INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE N° alunni della Classe Deroga SI Parziale NO N° ore di sostegno Assistenza SI NO N° ore di assistenza Frequenza scolastica Attività integrative Terapie farmacologiche Terapie riabilitative Data stesura P.E.I. Data verifica intermedia Data verifica finale Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 T.N. T.P. Totale 44 PUNTI DI RIFERIMENTO PER LA STESURA DEL P.E.I. DIAGNOSI FUNZIONALE Redatta il PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Redatto il Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 45 PERCORSO EDUCATIVO-DIDATTICO PROGETTATO PER L’ ALUNNO ORE DI SOSTEGNO ORE Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì 1 2 3 4 5 STRATEGIE METODOLOGICO-DIDATTICHE Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Venerdì 46 LABORATORI-PROGETTI-INTERVENTI PARTICOLARI OSSERVAZIONI a. ASSE COGNITIVO b. ASSE LINGUISTICO ED ESPRESSIVO c. ASSE SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALE d. ASSE PSICO-MOTORIA ASSE COGNITIVO Abilità trasversali Insoddisfacent e Inizio anno Fine anno Appena soddisfacen te Inizio anno MEMORIA ATTENZIONE COMPRENSIONE E LOGICA ORERATIVITA’ ORGANIZZAZIONE SPAZIO-TEMPO AUTONOMIA Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Fine anno Soddisface nte Inizio anno Fine anno Più che soddisfacen te Inizio anno Fine anno Molto soddisfacent e Inizio anno Fine anno 47 ASSE LINGUISTICO ED ESPRESSIVO Abilità trasversali Insoddisfacent e Inizio anno Fine anno Appena soddisface nte Inizio anno Fine anno Soddisfacen te Inizio anno Fine anno Più che soddisfacen te Inizio anno Fine anno Molto soddisfacent e Inizio anno Fine anno PRODUZIONE VERBALE COMPRENSIONE VERBALE USO DI LINGUAGGI ESPRESSIVI CREATIVITA’ ASSE SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALE Abilità trasversali Insoddisface nte Inizio anno Fine anno Appena soddisface nte Inizio anno RAPPORTO CON I COMPAGNI RAPPORTO CON GLI ADULTI RISPETTO DELLE REGOLE RISPETTO DELLE COSE INTERESSI PARTICOLARI COLLABORAZIONE PARTECIPAZIONE AUTOCONTROLLO PERCEZONE DEL SE’ CAPACITA’ DI COLLABORAZIONE Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Fine anno Soddisfacen te Inizio anno Fine anno Più che soddisfacen te Inizio anno Fine anno Molto soddisfacent e Inizio anno Fine anno 48 ASSE PSICO-MOTORIO Abilità trasversali Insoddisface nte Inizio anno Fine anno Appena soddisface nte Inizio anno Fine anno Soddisfacen te Inizio anno Più che soddisfacen te Fine anno Inizio anno AUTONOMIA PERSONALE MOTRICITA’ GLOBALE MOTRICITA’ FINE STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA ASSE SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALE CAMPO DI ESPERIENZA: Il sé e l’altro SITUAZIONE DI PARTENZA: Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Fine anno Molto soddisfacent e Inizio anno Fine anno 49 OBIETTIVI CONTENUTI INTERVENTI ASSE PSICO-MOTORIO CAMPO DI ESPERIENZA:Il corpo in movimento SITUAZIONE DI PARTENZA: Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 50 OBIETTIVI CONTENUTI ASSE LINGUISTICO ED ESPRESSIVO CAMPO DI ESPERIENZA: I discorsi e le parole SITUAZIONE DI PARTENZA: Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 INTERVENTI 51 OBIETTIVI CONTENUTI INTERVENTI CAMPO DI ESPERIENZA: Linguaggi, creatività ed espressione SITUAZIONE DI PARTENZA: Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 52 OBIETTIVI CONTENUTI INTERVENTI ASSE COGNITIVO CAMPO DI ESPERIENZA: La conoscenza del Mondo SITUAZIONE DI PARTENZA: Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 53 OBIETTIVI CONTENUTI ESITI DELLA VERIFICA INTERMEDIA ESITI DELLA VERIFICA FINALE Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 INTERVENTI 54 FIRMA DEGLI OPERATORI COINVOLTI NELLA REDAZIONE DEL P.E.I. ASL SCUOLA Operatori che seguono il caso dell’ alunno … … … … … … … … … … .. … … … … … … … … … … .. … … … … … … … … … … .. … … … … … … … … … … .. … … … … … … … … … … .. … … … … … … … … … … .. … … … … … … … … … … .. … … … … … … … … … … .. … … … … … … … … … … .. … … … … … … … … … … .. … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … Consiglio di intersezione … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … Data… … … … … … … Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 FAMIGLIA Genitori 55 ISTITUTO COMPRENSIVO “ F. De Sanctis” Moiano ( Bn) SCUOLA primaria SCUOLA secondaria di I grado PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ANNO SCOLASTICO ………………… 1. DATI DELL’ALUNNO 2. CONTESTO SCOLASTICO ATTUALE 3. ABILITA’ PRESENTI ION INGRESSO 4. AREE DI INTERVENTO,OBIETTIVI, METODOLOGIE 5. VERIFICA E VALUTAZIONE ALUNNO/A _______________________________________________ CLASSE_________ SEZ._______ DOCENTE DI SOSTEGNO________________________________ Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 56 1. 2. DATI DELL’ALUNNO Dati relativi all’alunno/a Nome Cognome Luogo e Data di nascita Indirizzo tel: Diagnosi clinica o codice datata al _____ Dott: _______________ 3. CONTESTO AMBIENTALE: FAMIGLIA, SCUOLA (tipologia della classe come luogo di socializzazione e apprendimento) Classe__________ Ore di sostegno:____ Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Numero alunni_______ 57 DESCRIZIONE DELLE ABILITA’ PRESENTI IN INGRESSO AUTONOMIA SOCIALITA’ ATTENZIONE- MEMORIA-ASCOLTO E COMPRENSIONE ABILITA’ SENSO-PERCETTIVE ( VISIVE,UDITIVE, ORGANIZZAZIONE SPAZIOTEMPORALE) ABILITA’ LOGICO- MATEMATICHE ABILITA’ LINGUISTICHE NOTE: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 58 AREE SPECIFICHE DI INTERVENTO EDUCATIVO AREA DELL’AUTONOMIA INDICATORI GENERALI OBIETTIVI APPRENDIMENTO DI A BREVE TERMINE 1° QUADRIMESTRE A LUNGO TERMINE 2° QUADRIMESTRE VALUTAZIONE 1° QUADRIMESTRE VALUTAZIONE 2° QUADRIMESTRE AUTONOMIA PERSONALE AUTONOMIA OPERATIVA METODOLOGIA ED ATTIVITA’ MODALITA’ DI VERIFICA AREA SOCIO-AFFETTIVA INDICATORI GENERALI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO A BREVE TERMINE 1° QUADRIMESTRE A LUNGO TERMINE 2° QUADRIMESTRE VALUTAZIONE 1° QUADRIMESTRE VALUTAZIONE 2° QUADRIMESTRE LA RELAZIONE CON I COMPAGNI LA RELAZIONE CON GLI ADULTI SOCIALITA’ E PARTECIPAZIONE METODOLOGIA ED ATTIVITA’ Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 MODALITA’ DI VERIFICA 59 AREA DELL’ATTENZIONE, MEMORIA, ASCOLTO E COMPRENSIONE INDICATORI GENERALI OBIETTIVI APPRENDIMENTO DI A BREVE TERMINE 1° QUADRIMESTRE A LUNGO TERMINE 2° QUADRIMESTRE VALUTAZIONE 1° QUADRIMESTRE VALUTAZIONE 2° QUADRIMESTRE ATTENZIONE ATTENZIONE ALL’ASCOLTO E COMPRENSIONE MEMORIA METODOLOGIA ED ATTIVITA’ Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 MODALITA’ DI VERIFICA 60 METODOLOGIA ED ATTIVITA’ MODALITA’ DI VERIFICA AREA DELL’ATTENZIONE, MEMORIA, ASCOLTO E COMPRENSIONE INDICATORI GENERALI OBIETTIVI APPRENDIMENTO DI A BREVE TERMINE 1° QUADRIMESTRE A LUNGO TERMINE 2° QUADRIMESTRE VALUTAZIONE 1° QUADRIMESTRE VALUTAZIONE 2° QUADRIMESTRE ATTENZIONE ATTENZIONE ALL’ASCOLTO E COMPRENSIONE MEMORIA METODOLOGIA ED ATTIVITA’ Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 MODALITA’ DI VERIFICA 61 AREA SENSO-PERCETTIVA E ORIENTAMENTO SPAZIOTEMPORALE INDICATORI GENERALI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO A BREVE TERMINE 1° QUADRIMESTRE A LUNGO TERMINE 2° QUADRIMESTRE VALUTAZIONE 1° QUADRIMESTRE VALUTAZIONE 2° QUADRIMESTRE SCHEMA CORPOREO ABILITA’ PERCETTIVE TIPO VISIVO DI ABILITA’ PERCETTIVE TIPO UDITIVO DI ORGANIZZAZIONE SPAZIOTEMPORALE METODOLOGIA ED ATTIVITA’ Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 MODALITA’ DI VERIFICA 62 AREA DELLE ABILITA’ LOGICO-MATEMATICHE INDICATORI GENERALI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO A BREVE TERMINE 1° QUADRIMESTRE A LUNGO TERMINE 2° QUADRIMESTRE VALUTAZIONE 1° QUADRIMESTRE VALUTAZIONE 2° QUADRIMESTRE ABILITA’ PREDISCIPLINARI ABILITA’ DISCIPLINA METODOLOGIA ED ATTIVITA’ MODALITA’ DI VERIFICA AREA DELLE ABILITA’LINGUISTICHE INDICATORI GENERALI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO A BREVE TERMINE 1° QUADRIMESTRE A LUNGO TERMINE 2° QUADRIMESTRE VALUTAZIONE 1° QUADRIMESTRE VALUTAZIONE 2° QUADRIMESTRE ASCOLTARE PARLARE STRUMENTALITA’ METODOLOGIA ED ATTIVITA’ Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 MODALITA’ DI VERIFICA 63 ADEGUAMENTI ALLA PROGRAMMAZIONE DI CLASSE DISCIPLINA ……………………………………. DISCIPLINA …………………………………… DISCIPLINA ……………………………………. DISCIPLINA ……………………………………. DISCIPLINA ……………………………………. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 OBIETTIVI E ATTIVITA’ ………………………………. ………………………………. ………………………………. OBIETTIVI E ATTIVITA’ ………………………………. ………………………………. ………………………………. OBIETTIVI E ATTIVITA’ ………………………………. ………………………………. ………………………………. OBIETTIVI E ATTIVITA’ ………………………………. ………………………………. ……………………………….. OBIETTIVI E ATTIVITA’ ……………………………….. ……………………………….. ……………………………….. 64 RELAZIONE FINALE Firma del doc. di sostegno ______________________ Firma del genitore _____________________ Firma dei doc. curricolari o del coordinatore di classe _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ Unità Multidisciplinare A.O. ____________________________ Firma del Dirigente scolastico _____________________ Moiano, …………….. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 65 Integrazione degli alunni stranieri Per gli eventuali alunni stranieri vengono attivate strategie per favorire la loro integrazione scolastica. Esse consistono nel: creare un clima di accoglienza, apertura e dialogo in modo da ridurre al minimo nell'alunno la percezione di sé come straniero, estraneo e minoranza; favorire l'apprendimento linguistico quale prioritario mezzo di comunicazione, relazione e apprendimento, anche attraverso percorsi individualizzati; valorizzare la diversità culturale che ogni alunno porta con sé, facendone strumento di educazione reciproca. Per determinare la classe di frequenza, si tiene conto dell'età anagrafica e della scolarità pregressa, salvo che il Collegio Docenti, con decisione motivata, deliberi l'assegnazione a classe diversa. Nella Scuola Primaria e Secondaria di I Grado viene predisposto il Piano Educativo Personalizzato (PEP) mediante il quale si definiscono gli obiettivi ed i percorsi specifici per i singoli alunni stranieri. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 66 CURRICOLO VERTICALE DI ISTITUTO PER CAMPI D’ESPERIENZA E DISCIPLINE Indicazioni Nazionali 04/09/2012 Per la realizzazione del Curricolo verticale d’Istituto sono stati organizzati, all’inizio dell’anno scolastico, dei gruppi di lavoro. Dal confronto dei docenti, e dalla consultazione di diverso materiale didattico e disciplinare, nonché dall’attenta lettura delle Nuove Indicazioni per il Curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione è emersa l’ evidenza di una serie di innegabili vantaggi dati da una soluzione di verticalità: - la realizzazione della continuità educativa- metodologico - didattica; - la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti; - l'impianto organizzativo unitario; - la continuità territoriale; - l'utilizzazione funzionale delle risorse professionali. La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità. Il nostro Istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale. La ricerca di coordinamento dei curricoli riguardava entrambi i versanti del curricolo stesso: il programma e la programmazione; si trattava infatti di individuare linee culturali comuni tra l’oggetto delle attività delle diverse scuole per giungere alla definizione di veri e propri "obiettivi-cerniera" su cui lavorare in modo coordinato rispettando, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola. Il modello di possibile traduzione operativa che l’Istituto ha elaborato, parte dall’individuazione preventiva di obiettivi di apprendimento e traguardi per lo sviluppo delle competenze che appartengono al curricolo dei tre ordini dell’I.C. (chiaramente definiti nelle Nuove Indicazioni Ministeriali), che siano misurabili, osservabili, trasferibili, e che garantiscano la continuità e l’organicità del percorso formativo. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 67 ITALIANO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Sviluppare la padronanza d'uso della lingua italiana e arricchire il proprio lessico. Sviluppare fiducia e motivazione per l'esprimere e il comunicare agli altri attraverso il linguaggio verbale emozioni, domande e pensieri. Ascoltare e comprendere la lettura di storie, raccontare, inventare narrazioni. Dialogare, discutere, chiedere spiegazioni e spiegare. Usare il linguaggio per progettare le attività e per definire le regole. Essere consapevoli della propria lingua materna Confrontare lingue diverse, riconoscere, apprezzare e sperimentare la pluralità linguistica. Formulare ipotesi sulla lingua scritta e sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie. Riflettere sulla lingua. ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE I DISCORSI E LE PAROLE Utilizzare la lingua in tutte le sue funzioni e nelle forme necessarie per esprimersi e comunicare nei diversi campi di esperienza. Usare un lessico adeguato. Strutturare in modo corretto ed articolato una frase. Rielaborare oralmente in modo chiaro e coerente esperienze e vissuti. Comunicare, condividere esperienze personali, emozioni, pensieri e comportamenti. Intervenire in una conversazione a tema, esprimendo le proprie idee ed esperienze. Raccontare una storia, individuarne gli elementi essenziali, rielaborane i contenuti. Dialogare, discutere nel gruppo. Entrare in relazione con le immagini e con il codice scritto. Distinguere il disegno dalla scrittura. Scoprire le funzioni del codice scritto. Interessarsi al codice scritto e produrre scritture. spontanee. Cogliere la struttura fonetica delle parole. Trovare rime ed assonanze. Sviluppare conoscenze metalinguistiche. Scoprire codici linguistici diversi. Potenziare le abilità linguistiche attraverso l’utilizzo pratico, in situazioni ludiche, della lingua inglese. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Giochi liberi e guidati. Giochi d’imitazione. Giochi di associazione fra parole e movimento. Filastrocche, conte. Comunicazione verbale durante lo svolgimento di attività grafico-costruttive e di manipolazione. Conversazioni a tema libero inerenti esperienze e vissuto personale, impressioni ed emozioni. Ascolto attivo di narrazioni e racconti. Esperienze di ascolto di testi poetici e brevi storie in rima. Lettura di immagini, vignette e storie (decodifica ed interpretazione). Uso di libri, frequentazione della biblioteca locale. Approccio al codice scritto attraverso un percorso motivante di letto scrittura. 68 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’allievo… partecipa a scambi comunicativi(conversazione, discussioni di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Ascolto e parlato Interagire in una conversazione formulando domande e dando risposte pertinenti. Comprendere l'argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. Seguire la narrazione di testi ascoltati mostrando di saperne cogliere il senso globale. Raccontare oralmente rispettando l'ordine cronologico e/o logico. Comprendere e dare semplici istruzioni. Argomenti di esperienza diretta Testi di uso quotidiano Testi narrativi e descrittivi Storie personali e fantastiche (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Ascolto e parlato Cogliere l'argomento principale dei discorsi. Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e chiaro, rispettando l'ordine cronologico e/o logico e inserendo elementi descrittivi funzionali al racconto. Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento con un breve intervento preparato in precedenza. Comprendere le informazioni essenziali di un'esposizione, di istruzioni per l'esecuzione di compiti, di messaggi trasmessi dai media. Organizzare un breve discorso orale o una breve esposizione utilizzando una scaletta. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Esperienze personali connotate da elementi descrittivi. Registri linguistici del parlato narrativo, descrittivo, dialogico, poetico, argomentativi e dei testi parlati più comuni (annunci, telegiornale, pubblicità,…). Argomenti di studio, temi affrontati in classe, risultati di ricerche/indagini,… Testi di uso quotidiano. Testi narrativi, descrittivi, poetici, argomentativi. 69 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’allievo… interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Ascolto e parlato Utilizzare le proprie conoscenze su alcuni tipi di testo da ascoltare mettendo in atto strategie differenziate Ascoltare testi prodotti e/o letti da altri, in situazioni scolastiche e/o trasmessi dai media, individuando: scopo, argomento e informazioni principali Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione. Riconoscere, all’ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico. Intervenire in una conversazione e/o in una discussione rispettando tempi e turni di parola, tenendo conto del destinatario Raccontare oralmente esperienze personali selezionando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole in base a un criterio logico-cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all’argomento e alla situazione Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentando in modo chiaro l’argomento: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente,usare un registro ed un lessico adeguati. Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Testi d’uso quotidiano (racconti, trasmissioni radiofoniche e televisive, istruzioni, canzoni, spettacoli teatrali, film,relazioni, spiegazioni) Tecnica degli appunti: prenderli mentre si ascolta e utilizzarli Varie forme poetiche (limerick, filastrocca, nonsense, poesia) Tratti fondamentali che distinguono il parlato e lo scritto Registri linguistici del parlato narrativo, descrittivo, dialogico e dei testi parlati più comuni (telegiornale, pubblicità…) Strategie di memoria e tecniche di supporto al discorso orale (appunti, schemi, cartelloni, lucidi ed altro) 70 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’allievo… legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguati agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche delle esposizione orale; acquisisce il primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Lettura Leggere testi cogliendo l'argomento centrale, le informazioni essenziali, le intenzioni comunicative di chi scrive Comprendere testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, pratici, di intrattenimento e/o di svago Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale. Testi di uso quotidiano (avvisi, annunci, ricette, istruzioni...) Testi narrativi, descrittivi, informativi (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Lettura Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo 1'invenzione letteraria dalla realtà. Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un'idea del testo che si intende leggere Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un'idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe o schemi, ecc.) Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un'attività, per realizzare un procedimento Leggere semplici e brevi testi letterari mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddistinguono ed esprimendo semplici pareri personali su di essi Leggere ad alta voce un testo noto e, nel caso di testi dialogati letti a più voci, inserirsi opportunamente con la propria battuta, rispettando le pause e variando il tono della voce. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Testi narrativi e descrittivi (favola, fiaba, leggenda, racconto, diario, articolo di giornale, cronaca) Forme di anticipazione del testo Tecniche di raccolta, classificazione e interpretazione di informazioni Tecniche di sottolineatura, annotazione, costruzione di mappe e schemi Sequenza logica e/o cronologica Testi poetici: versi, strofe, rime, onomatopee, metafore, personificazioni, uso delle parole e dei significati Strategie di lettura ad alta voce: pause, tono di voce, intonazione, ... 71 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno… legge testi letterari di vario tipo e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Lettura Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) Ricavare informazioni esplicite e implicite da semplici testi informativi ed espositivi per documentarsi su un argomento specifico e/o per realizzare scopi pratici. Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate da un testo e riorganizzarle in modo personale. Usare in modo funzionale le varie parti di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici). Comprendere testi letterari di vario tipo e forma, individuando personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; relazioni causali, tema principale e temi di sfondo; il genere di appartenenza e le tecniche narrative usate dall’autore. Ricavare informazioni sfruttando le varie parti del manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Strategie di controllo del processo di lettura ad alta voce al fine di migliorarne l’efficacia (semplici artifici retorici: pause, intonazioni…). Strategie di lettura silenziosa e tecniche di miglioramento dell’efficacia (sottolineatura e note a margine). Esperienze autorevoli di lettura come fonte di piacere e di arricchimento personale anche fuori dalla scuola Testi informativi ed espositivi . Liste di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle). Strategie di studio e tecniche di supporto. Elementi caratterizzanti il testo narrativo. letterario e non (biografia, autobiografia, diario, lettera, cronaca, articolo di giornale, racconto, leggenda, mito…). Elementi caratterizzanti il testo poetico. Testi descrittivi. Autorevoli esempi di letteratura. Principali caratteristiche testuali di quotidiani, periodici, riviste specializzate. Elementi caratterizzanti il testo letterario narrativo (novella, racconto della memoria, monologo interiore, romanzo…) ed il testo poetico. Elementi caratterizzanti il testo argomentativi. 72 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Scrittura Produrre semplici testi di vario tipo legati a scopi concreti (per utilità personale, per stabilire rapporti interpersonali) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare). Produrre testi legati a scopi diversi (narrare, descrivere, informare). Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in un breve testo che rispetti le fondamentali convenzioni ortografiche Caratteristiche testuali principali dei testi d’uso, informativi, regolativi (racconto d’esperienza, avvisi, elenchi, istruzioni, inviti,…). Elementi principali caratterizzanti i testi narrativi realistici e fantastici, i testi descrittivi e i testi informativi. Le fondamentali convenzioni ortografiche. (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Scrittura Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un'esperienza Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni Produrre testi creativi sulla base di modelli dati Scrivere una lettera indirizzata a destinatari noti, adeguando le forme espressive al destinatario e alla situazione di comunicazione Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo Realizzare testi collettivi Compiere operazioni di rielaborazione sui testi Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui siano rispettate le funzioni sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Strumenti per la raccolta e l’organizzazione delle idee: uso di schemi, tracce, informazioni essenziali. Forme di scrittura creativa: filastrocche, racconti brevi, poesie. I diversi registri linguistici. Caratteristiche testuali fondamentali dei testi d’uso, descrittivi, espressivi, informativi (diario personale, lettera, articolo di giornale, resoconti di esperienze comuni, procedimenti per fare qualcosa, registrazione di opinioni su argomenti trattati in classe). Tecniche di riassunto, parafrasi, di riscrittura di un testo in funzione di uno scopo dato. Le convenzioni d’uso della lingua scritta: ortografia, morfologia, sintassi, punteggiatura, lessico. 73 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno … Scrive correttamente testi di tipo diverso(narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, scopo, argomento e destinatario. Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici o sonori. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Scrittura Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per la raccolta e l’organizzazione delle idee; utilizzare criteri e strumenti per la revisione del testo; rispettare le convenzioni grafiche, la correttezza ortografica, morfosintattica e lessicale, la coerenza e l’organicità. Scrivere testi di vario tipo corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario. Utilizzare nei propri testi parti di testi prodotti da altri e trattati da fonti diverse. Scrivere sintesi, anche sottoforma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici. Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone l’impaginazione; Scrivere testi digitali anche come supporto all’esposizione orale. Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi. Scrivere o inventare testi teatrali, per un’eventuale messa in scena. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Caratteristiche testuali fondamentali dei testi d’uso, informativi, regolativi, espressivi, epistolari, descrittivi, riassuntivi. Riscrittura e manipolazione di un testo narrativo, descrittivo, regolativo, espositivo, poetico. Forme diverse di scrittura creativa in prosa e in versi. Struttura del testo argomentativo. Tema, commento, recensione, intervista, dialoghi… Scrittura imitativa, riscrittura e manipolazione di testi narrativi letterari. 74 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso. Capisce ed utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Acquisizione ed espansione del lessico Parole del vocabolario ricettivo e produttivo Comprendere in brevi testi il fondamentale e di quello ad significato di parole non note basandosi alto uso. sia sul contesto, sia sulla conoscenza Somiglianze, differenze intuitiva delle famiglie di parole. terminologiche. Ampliare il patrimonio culturale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attività di interazione orale e di lettura. Usare in modo appropriato le parole man mano apprese. Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso. (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Scrittura Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base. Arricchire il patrimonio letterale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole. Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l’accezione specifica di una parola in un testo. Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole. Comprendere e utilizzare parole, termini specifici legati alle discipline di studio. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso. Somiglianze, differenze, appartenenza ad un campo semantico. 75 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Adatta opportunamente i registri formale/informale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principi connettivi. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Ampliare il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare le parole dell’intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse. Comprendere e usare parole in senso figurato. Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale. Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo. Utilizzare la propria conoscenza di relazione di significato fra le parole e dei meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all’interno di un testo. Utilizzare dizionari di vario tipo. Parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso. Somiglianze, differenze, appartenenza ad un campo semantico. Parole del vocabolario dei sinonimi e dei contrari. Parole dai dizionari storici. Parole dai dizionari etimologici. Testi enciclopedici. Neologismi… OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Ascolto Comprendere un saluto e semplici Saluto, presentazione, istruzioni istruzioni, ordini, divieti, Comprendere istruzioni, espressioni e espressione di gusti e frasi di uso quotidiano pronunciate preferenze, indicazione della chiaramente e lentamente. posizione di oggetti/persone nello spazio (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 76 Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Ascolto Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e lentamente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti (la scuola, le vacanze, passatempi, i propri gusti, ...) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno comprende brevi messaggi orali relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto. Interagisce nel gioco. Svolge compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Salutare, indicare la provenienza Presentarsi e presentare Descrivere familiari e altre persone Collocare oggetti e persone Chiedere e dire l’ora Parlare della routine quotidiana Parlare delle proprie preferenze e abitudini Scambiare semplici informazioni afferenti alla sfera personale (gusti, amici, attività scolastica, giochi, vacanze…) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE LINGUA INGLESE Ascolto - Comprendere un saluto e semplici istruzioni; - Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano pronunciate chiaramente e lentamente; Parlato - Rispondere ad un saluto, intonare semplici canzoni in lingua, anche associando parole e movimenti - Interagire con un compagno per presentarsi, giocare e soddisfare bisogni di tipo concreto utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione, anche se formalmente difettose. Lettura - Riconoscere parole scritte di uso comune, o con cui si è familiarizzato oralmente, preferibilmente accompagnate da supporti visivi - Comprendere biglietti di auguri, cartoline - Comprendere brevi testi e messaggi, accompagnati da supporti visivi, cogliendo parole e frasi con cui si è familiarizzato oralmente Scrittura - Copiare e scrivere parole e semplici frasi attinenti alle attività svolte in classe. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - FUNZIONI Saluto, presentazione, istruzioni, ordini, divieti, espressione di gusti e preferenze, indicazione della posizione di oggetti/persone nello spazio - LESSICO Alfabeto inglese, numeri, colori, animali, giocattoli, oggetti di scuola, famiglia, indumenti, cibo, ambienti /arredo, persona e parti del corpo - STRUTTURE Saluti informali: Hello, Hi, Goodbye…; presentazione/descrizione/possesso: What’s yout name?... My name is/I’m…, How old are you?...I’m… Have you got?...; gusti e preferenze: Do you like?...; istruzioni: draw, write, paint/colour, listen to, look at, stick, cut, match, point repeat…; ordini e divieti: sit down/stand up, come here/go there, turn around, open/close, don’t…; indicazione di posizione: Where’s?...; uso di in/on/under… 77 (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici s di routine. Svolge compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. Ascolto - Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e lentamente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti (la scuola, le vacanze, passatempi, i propri gusti, ...) Parlato - Interagire con un compagno o con un adulto con cui si ha familiarità per presentarsi, giocare e scambiare semplici informazioni afferenti alla storia personale, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione e all’interlocutore, anche se a volte non connesse e formalmente difettose - Sostenere ciò che si dice o si chiede con mimica e gesti chiedendo eventualmente all’interlocutore di ripetere. Lettura - Comprendere brevi e semplici testi (cartoline, messaggi di posta elettronica, lettere personali, storie per bambini…) accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo nomi familiari, parole e frasi basilari Scrittura - Scrivere messaggi semplici e brevi, come biglietti e brevi lettere personali (per fare auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere notizie, per raccontare proprie esperienze…) anche se formalmente difettosi, purché siano comprensibili. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - FUNZIONI Salutare, indicare la provenienza Presentarsi e presentare Descrivere familiari e altre persone Collocare oggetti e persone Chiedere e dire l’ora Parlare della routine quotidiana Parlare delle proprie preferenze e abitudini Scambiare semplici informazioni afferenti alla sfera personale (gusti, amici, attività scolastica, giochi, vacanze…) - LESSICO Famiglia, casa, animali, cibo e bevande, daily routine, abbigliamento, materie e orario scolastico; stati e nazionalità, sports, lavori, tempo atmosferico, stagioni, mesi, giorni della settimana - STRUTTURE Saluti formali: Good morning/afternoon/evening/night; pronomi personali soggetto: I, you, he/she/it, we, they; aggettivi possessivi: my, your, our, his/her, its, their.; aggettivi dimostrativi: this, that; preposizioni di stato in luogo e moto; verbi essere e avere: present simple (forma affermativa, negativa ed interrogativa); verbo Can per abilità e permesso (forma affermativa, negativa ed interrogativa); present simple e present continuous (forma affermativa, negativa ed interrogativa); Questions words (What, where, when, why, who, how); indicazione di posizione: Where’s?.. There is/There are…; uso di in/on/under/behind/between/in front of…; tempo cronologico e atmosferico: What time isit?/What’s the time?...What’s the weather like? 78 TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo ad un suo patrimonio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE LINGUA INGLESE Ascolto - Comprendere in modo globale e dettagliato messaggi orali in lingua standard, anche attraverso i media, su argomenti di interesse personale e relativi alla vita quotidiana espressi con articolazione lenta e chiara Parlato - Comprendere in modo globale e dettagliato testi scritti di varia tipologia e genere su argomenti di interesse personale e relativi alla vita quotidiana Lettura - Interagire in brevi conversazioni, su temi anche non noti, riguardanti gli ambiti personali e la vita quotidiana - Produrre testi orali di varia tipologia e genere su argomenti noti di interesse personale e sociale, anche utilizzando supporti multimediali. Scrittura - Produrre brevi testi scritti, di varia tipologia e genere, attinenti alla sfera personale e alla vita quotidiana, anche utilizzando strumenti telematici. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - FUNZIONI Salutare; presentarsi e presentare; chiedere e dire la provenienza, la nazionalità; parlare della famiglia; descrivere qualcuno e qualcosa; parlare di ciò che si possiede; dare istruzioni, ordini e divieti; esprimere l’ora, le preferenze, i gusti e le opinioni; offrire, proporre, invitare, accettare e rifiutare offerte, proposte e inviti; esprimere quantità; parlare di azioni di routine e di azioni in corso; esprimere capacità; descrivere attività del tempo libero; accordare e rifiutare permessi; iniziare una conversazione telefonica; parlare del tempo atmosferico; parlare di eventi e situazioni nel passato; parlare della salute; chiedere e dare informazioni stradali; parlare di azioni e intenzioni future; esprimere necessità, obblighi e proibizioni; confrontare luoghi, persone e cose; chiedere e dire a chi appartiene qualcosa; parlare di progetti futuri programmati - LESSICO Saluti, numeri, l’alfabeto, nazioni e nazionalità, famiglia, caratteristiche fisiche, colori, animali, casa, materie scolastiche, azioni di routine, cibo e bevande, attività sportive e del tempo libero, aggettivi per esprimere pareri, mesi, stagioni, tempo atmosferico, date, professioni, corpo umano, abbigliamento, denaro, malattie e incidenti, telefono cellulare, espressioni di tempo passato, la città, il 79 mondo naturale, mezzi di trasporto, strumenti musicali, animali - STRUTTURE Pronomi personali, verbo “essere” e “avere”, articoli, aggettivi e pronomi possessivi, Whose, genitivo sassone, plurale dei nomi, question words, dimostrativi, imperativo, there is/are, preposizioni, Present Simple and Continuous, avverbi di frequenza, nomi numerabili e non numerabili, some/any/no, How much/many, alcuni modali, Simple Past, connettivi temporali, going to, comparativi e superlativi, avverbi di modo, Zero Conditional, one/ones, pronomi relativi, Would you like, What/How about, Let’s TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno comprende brevi messaggi orali e iscritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di formazioni semplice e diretto su argomenti familiari abituali. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice , aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.. Legge brevi semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare. FRANCESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE SECONDA LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE Ascolto Comprendere espressioni e frasi di uso quotidiano pronunciate lentamente e chiaramente. Identificare il tema generale di argomenti conosciuti relativi ad ambiti di immediata rilevanza. Parlato Interagire nel gruppo accettandone le regole nel rispetto dei diritti dei compagni (brevi conversazioni informali). Interagire con l'adulto (brevi conversazioni formali), chiedendo eventualmente di ripetere. Esporre semplici informazioni afferenti alla sfera personale, utilizzando anche la mimica. Lettura Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto. Trovare semplici informazioni specifiche in materiali di uso corrente (leggere per orientarsi, informarsi e discutere, leggere istruzioni, comprendere le diverse forme di corrispondenza). Scrittura Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 FUNZIONI Salutare; congedarsi; chiedere a qualcuno come sta; presentarsi e presentare qualcuno; chiedere e dire una parola lettera per lettera; chiedere e dire il numero di telefono e l'età; parlare delle materie e degli impegni scolastici; chiedere ed esprimere preferenze; chiedere ed indicare la provenienza; rispondere al telefono; accettare o rifiutare un invito; descrivere qualcuno; chiedere l'ora e rispondere; indicare il possesso; informarsi o parlare di attività quotidiane; chiedere e dire dove si trova qualcosa; dare istruzioni e ordini; parlare delle abitudini alimentari ed esprimere gusti sul cibo; informarsi su orari, prezzi e quantità; dare una ricetta; raccontare avvenimenti passati; esprimere giudizi ed opinioni. Situare nel tempo; situare nello spazio; raccontare fatti, storie, azioni, abitudini al passato; parlare di personaggi del passato; fare 80 Scrivere testi di vario genere coerenti e chiari. STORIA Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 progetti per il futuro; esprimere un desiderio; fare ipotesi; informarsi su orari; capire annunci; dare indicazioni; dare consigli; confrontare; esprimere opinioni; esprimere preferenze. LESSICO Materiale scolastico, nazionalità, famiglia, descrizione fisica o del carattere, attività del tempo libero, sport, abbigliamento, routine, casa, negozi e luoghi pubblici, alimenti, pasti, parti del corpo. Relativo alla sfera personale, generi letterari e musicali, vacanze, sport, tempo libero, nuove tecnologie. STRUTTURE Pronomi personali soggetto, articoli determinativi e indeterminativi, formazione del femminile, formazione del plurale, il tempo presente, la forma interrogativa, la forma negativa, gli aggettivi possessivi, le preposizioni articolate, il tempo imperativo, le preposizioni di luogo, uso di il y a, il pronome on, i pronomi personali riflessivi, gli avverbi di quantità, i pronomi relativi, il passato prossimo, l'accordo del participio passato Il tempo presente, l’imperativo, il passato prossimo, l’imperfetto, i gallicismi, il tempo futuro semplice, il modo condizionale, i pronomi relativi, i pronomi personali complemento oggetto, i pronomi personali complemento di termine, i comparativi, i pronomi y e en, le preposizioni. 81 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino gioca in modo in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. Riferisce correttamente eventi del passato recente. Sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE IL SE’ E L’ALTRO/ LA CONOSCENZA DEL MONDO Consolidare l'autostima e la fiducia in se stessi. Essere consapevoli delle proprie esigenze e dei propri sentimenti. Esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti in modo adeguato. Conoscere le tradizioni della famiglia e della comunità. Percepire l'appartenenza alla propria comunità. Riconoscere ed accettare l’altro nelle sue diversità. Interagire positivamente con bambini e adulti. Comprendere i bisogni e le intenzioni degli altri. Esprimere il proprio punto di vista accettando quello dell’altro. Assumere atteggiamenti di tolleranza, amicizia, solidarietà e fratellanza. Cooperare con i pari. Rispettare le regole di civile convivenza concordate. Gestire incarichi e assumersi responsabilità nei giochi e nelle attività. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Assegnazione di incariche di responsabilità in relazione a momenti di routine, situazioni nuove ed impreviste, attività di utoraggio, gestione dei materiali. Realizzazione di doni per la valorizzazione di feste legate alla tradizione locale e alle diverse culture. Condivisione di momenti di festa con i compagni e di apertura alle famiglie Ascolto di racconti, testi, fiabe, filastrocche, canti, ninne nanne, relativi alla propria/altrui comunità e cultura di appartenenza. Conversazioni e dialoghi che, attraverso il ricordo e il racconto di episodi significativi, valorizzino la ricchezza dei vissuti personali e della famiglia di appartenenza. Momenti di conversazione per conoscere le diverse culture presenti nel territorio supportate dall'utilizzo di immagini e materiale. Giochi di gruppo per la condivisione e il rispetto di regole. Attività di gruppo per stimolare la disponibilità alla collaborazione. 82 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce ed esplora in modo via, via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi per individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE STORIA Uso delle fonti Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato personale e familiare. Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato locali e non. Riconoscere alcuni beni culturali della propria città come tracce del passato. Individuare le tracce e usarle come fonti per ricavare conoscenze sul passato personale, familiare e della comunità di appartenenza. Organizzazione delle informazioni Rappresentare graficamente e verbalmente i fatti vissuti e narrati, collocandoli nel tempo in successione. Riferire vissuti in ordine cronologico e logico. Definire durate temporali anche con l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo. Riconoscere relazione di successione e di contemporaneità, cicli temporali, mutamenti, permanenze. Strumenti concettuali Avviare la costruzione dei concetti fondamentali della storia. Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi. Individuare analogie e differenze fra quadri storico Produzione - Rappresentare conoscenze e concetti appresi, mediante grafici, racconti orali, disegno drammatizzazioni. Fatti, esperienze personali vissute. Esperienze collettive. Fenomeni ricorrenti ed esperienze vissute e narrate. Ciclicità dei fenomeni temporali: giorno/notte, stagioni. Calendario e orologio. Documenti della storia personale (certificato di nascita, di iscrizione a scuola … materiali, testimonianze orali …). Documenti relativi a edifici storici vissuti come la scuola, la chiesa (documenti d’archivio, materiali, testimonianze orali …). La storia della terra: l’origine della vita e dell’uomo. I gruppi umani preistorici e le società di cacciatoriraccoglitori oggi esistenti Aspetti della vita sociale, politico-istituzionale, economica, artistica, religiosa… Famiglia, gruppo, regole, agricoltura, ambiente, produzione. (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) L’alunno organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno Uso delle fonti Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico. Riconoscere e rappresentare in un quadro storico-sociale il sistema di relazioni, i segni e le testimonianze del passato presenti sul territorio vissuto. Organizzazione delle informazioni Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. Individuare somiglianze e differenze relativamente a come le diverse civiltà hanno risposto ai bisogni primari. Usare cronologie e carte storicogeografiche per rappresentare le conoscenze studiate. Strumenti concettuali Usare la cronologia storica. Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate. Produzione Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 I quadri storici delle civiltà studiate: - le “Civiltà dei fiumi” - i Greci - i Fenici - l’Impero romano Fenomeni comuni (urbanizzazione, migrazione….) e diversità La diversa tipologia delle fonti Il rapporto fra fonte e storia 83 caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’Impero Romano d’occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Rappresentare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate. Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. Ricavare e produrre informazioni mediante l’uso di grafici, tabelle, schemi di sintesi, carte storiche. Elaborare gli argomenti studiati in forma di racconto orale e scritto. Consultare testi di genere diverso, manualistici e non. La periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo) Altri sistemi cronologici Le relazioni fra gli elementi caratterizzanti i diversi sistemi cronologici. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE STORIA Uso delle fonti L’alunno si informa in modo Formulare problemi, in modo guidato, sulla autonomo su fatti e problemi storici base delle informazioni raccolte. anche mediante l’uso di risorse Collocare la storia locale in relazione alla digitali. storia italiana, europea e mondiale Produce informazioni storiche con Organizzazione delle informazioni fonti di vario genere e le sa Utilizzare fonti di diverso tipo organizzare intesti. (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali ecc.) per ricavare Comprende testi storici e li sa conoscenze su temi definiti. elaborare con personale metodo di Collegare il patrimonio culturale ai temi studio. studiati. Espone oralmente e on scritture le Strumenti concettuali conoscenze storiche acquisite Selezionare, schedare e organizzare le operando collegamenti e informazioni con mappe, schemi, tabelle e argomentando le proprie riflessioni. grafici. Usa le conoscenze e le abilità per Produzione Relazionare circa gli aspetti e le strutture orientarsi nella complessità del dei momenti storici italiani, europei e presente, comprende opinioni e mondiali studiati. culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di apertura e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia del suo ambiente. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Momenti fondamentali della storia italiana (con riferimenti alla storia del proprio ambiente) dalle forme di insediamento e di potere medievali al periodo pre risorgimentale. Processi fondamentali della storia europea medievale e moderna. Processi fondamentali della storia mondiale dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale. Le principali procedure e tecniche di lavoro nei siti archeologici, nelle biblioteche e negli archivi Aspetti del patrimonio culturale italiano e dell’umanità. 84 Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati. GEOGRAFIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino gioca in modo in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Individua le posizioni di oggetti e di persone nello spazio, usando termini come avanti/indietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc.. Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Muoversi nello spazio con consapevolezza in riferimento ai concetti topologici. Progettare e costruire semplici percorsi motori. Eseguire percorsi motori in base a consegne verbali e non. Rappresentare sé, gli altri e gli oggetti nello spazio-foglio, verbalizzando quanto prodotto. Giochi motori di esplorazione dello spazio ambiente Giochi in gruppo della tradizione e non Giochi imitativi. Percorsi, di differenti livelli di difficoltà, con materiali di arredamento e piccoli attrezzi. Verbalizzazione del percorso e rappresentazione grafica. Esperienze motorie, lettura d'immagini ed esecuzioni grafiche in relazione ai concetti topologici. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE GEOGRAFIA 85 L’alunno si orienta nello spazio circostante utilizzando i punti cardinali. Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano i paesaggi di montagna, pianura, collina, vulcanici, ecc., con particolare attenzione a quelli italiani. Individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o interdipendenza. - - - - Orientamento Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici ( avanti/indietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc..) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali). Linguaggio della geo-graficità Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti ( pianta dell’aula ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante. Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino Paesaggio Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta. Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita della propria regione. Regione e sistema territoriale Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane. Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva. - - - - La funzione della regola e della legge nei diversi ambienti di vita quotidiana. I concetti di diritto/dovere, libertà responsabile, identità, pace, sviluppo umano, cooperazione. La funzione delle norme del codice stradale: i diritti/doveri del pedone I comportamenti corretti in qualità di pedone. I bisogni dell’uomo e le forme di utilizzo dell’ambiente. (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte temetiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano i - - Orientamento Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al sole. Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai diversi continenti, attraverso gli strumenti dell’osservazione indiretta. Linguaggio della geo-graficità Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, rafici, elaborazioni digitali, reperti statistici relativi a indicatori socio-demografici ed economici. Localizzare sulla carta dell’italia le regioni fisiche, storiche e amministrative Localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’italia nell’Europa e nel mondo. Localizzare le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani. Paesaggio Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie , le differenze e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelere e valorizzare. Regione e sistema territoriale - Acquisire il concetto di regione Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 La funzione della regola e della legge in diversi ambienti della vita quotidiana. Le ragioni sottese a punti di vista diversi dal proprio, per un confronto critico. I concetti di diritto/dovere, libertà responsabile, identità, pace, sviluppo umano, cooperazione. Il concetto di appartenenza biologica ed etica all’umanità (superamento del concetto di razza). Osservazione indiretta attraverso filmati, fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, ecc. Le forme e il funzionamento delle Amministrazioni locali. Alcuni articoli della “Dichiarazione dei diritti del Fanciullo” e della “Convenzione internazionale dei diritti dell’Infanzia”. La tutela del territorio e dei beni culturali. 86 paesaggi di montagna, pianura, collina, vulcanici, ecc., con particolare attenzione a quelli italiani. Individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o interdipendenza. - geografica e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. Individuare problemi relativi alla tutele e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE GEOGRAFIA Lo studente si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche a grande scala , utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. - - - - - Orientamento Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali (anche con l’utilizzo della bussola) e appunti di riferimento fissi. Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto. Linguaggio della geo-graficità Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella topografica al planisfero), utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia. Utilizzare strumenti tradizionali ( carte, grafici, dati statistici, immagini, ecc.) e innovativi (telerilevamento e cartografia computerizzata) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali. Paesaggio Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo. Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrionio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione. Regione e sistema territoriale - - - - - Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica) applicandolo all’Italia all’Europa e agli altri continenti. - Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale. - Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei principali Paesi Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - - Funzione delle norme e delle regole. L’esperienza dei rappresentanti degli studenti. La Costituzione italiana: evoluzione storica e principi Lo Stato italiano: forme e poteri Il concetto di “patria”/”nazione” e di “popolo”. Movimenti politici e partitisindacati tra ‘800 e ‘900. L’emancipazione della donna. Democrazia e dittature nel ‘900 Il concetto di “guerra mondiale” e di “guerra fredda”. Le ricorrenze civili nella storia del ‘900 (4novembre, 27 gennaio, 10 febbraio, 25 aprile, 2 giugno . . .). Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Organizzazioni internazionali governative (dalla Società delle Nazioni all’Onu) e ONG. Trattati internazionali (Patto Atlantico e Nato, Patto di Varsavia). Problemi del mondo d’oggi (sottosviluppo, Nord e Sud del mondo, integralismo religioso, razzismo, conflitti etnici, 87 europei e degli altri continenti, anche in relazione alla loro evoluzione storicopolitico-ecomica. globalizzazione, movimento ecologista, ecc.). MATEMATICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi. Identifica alcune proprietà dei materiali. Confronta e valuta quantità. Utilizza simboli per registrare materiali e quantità. Esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Discriminare, ordinare, raggruppare in base a criteri dati (forma, colore, dimensione) Contare oggetti, immagini, persone Aggiungere, togliere e valutare la quantità Scoprire, riconoscere, operare con semplici forme geometriche Riconoscere e riprodurre numeri e altri simboli convenzionali Utilizzare semplici forme di registrazione dei dati. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Attività ludiche con materiale strutturato e non. Attività di raggruppamento, seriazione, alternanze ritmiche in base ai criteri di forma, colore, dimensione. Giochi di corrispondenza biunivoca. Giochi cantati, filastrocche, conte, poesie che facilitano l'apprendimento del codice e della sequenza numerica. Osservazione ed esplorazione dell'ambiente per individuare e decodificare il significato di segni e simboli, attraverso giochi motori e rappresentazioni grafiche. Registrazione della frequenza di eventi (presenze, incarichi, tempo atmosferico). 88 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che hanno imparato a utilizzare siano utili per operare nella realtà. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. ABILITA’ - - - L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i CONOSCENZE/ESPERIENZE MATEMATICA NUMERI - Tecniche di numerazione in Contare oggetti o eventi , con la voce o senso progressivo e regressivo mentalmente in senso progressivo e - Numeri interi in base 10 regressivo. - Valore posizionale delle cifre Leggere e scrivere i numeri naturali in base - Relazione di maggioredieci, confrontarli e ordinarli, anche minore- uguale rappresentandoli sulla retta. Strategie del calcolo orale Eseguire mentalmente semplici operazioni - Multipli fino a 100 con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo. - Algoritmi scritti delle quattro Conoscere con sicurezza le tabelline della operazioni moltiplicazione dei numeri fino a 10x10. - Concetti topologici Eseguire le quattro operazioni con i numeri fondamentali naturali Simmetria centrale SPAZIO E FIGURE Linee e angoli Comunicare la posizione di oggetti nello - Orientamento nell’ambiente spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia circostante e nella rispetto ad altre persone o oggetti, usando rappresentazione iconica termini adeguati Eseguire un semplice percorso partendo - Poligoni e non poligoni dalla descrizione verbale o al disegno, - Alcune figure piane: triangoli descrivere un percorso che si sta facendo e e quadrilateri. dare le istruzioni a qualcuno perché compia Diagrammi di Venn, un percorso desiderato. diagrammi ad albero, di Riconoscere e denominare figure Carroll, tabella a doppia geometriche entrata, Disegnare figure geometriche e costruire istogrammi,… modelli materiali. RELAZIONI, DATI E PREVISIONI Criteri di classificazione Classificare numeri, figure, oggetti in base Misure di tempo, di valore, di ad una o più proprietà, utilizzando lunghezza legate rappresentazioni opportune, a seconda dei all’esperienza diretta. contesti e dei fini Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati Rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schede e tabelle Misurare lunghezze utilizzando unità di misura arbitrarie e convenzionali Collegare le pratiche di misura alla conoscenza dei numeri e delle operazioni (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 89 numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura(metro, goniometro…). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni(tabelle, grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione…). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che hanno imparato a utilizzare siano utili per operare nella realtà. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NUMERI Leggere, scrivere e confrontare numeri interi e decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni Individuare multipli e divisori di un numero Dare stime per il risultato di una operazione Usare frazioni e percentuali Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti (lettura del termometro, di punteggi,…) Rappresentare i numeri conosciuti in contesti significativi per le scienze e per la tecnica - SPAZIO E FIGURE Descrivere e classificare figure geometriche Riprodurre una figura in base ad una descrizione, usando gli strumenti opportuni: carta a quadretti, riga e compasso, squadra, software di geometria Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti. Disegnare, costruire ed utilizzare modelli materiali come supporto ad una prima capacità di visualizzazione Riconoscere figure simmetriche, traslate e ruotate. Riprodurre in scala una figura assegnata Determinare il perimetro delle figure geometriche piane Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di altre figure geometriche piane per scomposizione - RELAZIONI, DATI E PREVISIONI Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni Usare le nozioni di media aritmetica e di frequenza Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura Effettuare misure e stime Passare da un’unità di misura all’altra limitatamente alle unità in uso più comune, anche nel contesto del sistema monetario In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile, dando una prima quantificazione, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente probabili. - Tecniche di numerazione in senso progressivo e regressivo Numeri interi in base 10 Valore posizionale delle cifre Relazione di maggioreminore- uguale Strategie del calcolo orale Multipli fino a 100 Algoritmi scritti delle quattro operazioni Concetti topologici fondamentali Simmetria centrale Linee e angoli Orientamento nell’ambiente circostante e nella rappresentazione iconica Poligoni e non poligoni Alcune figure piane: triangoli e quadrilateri. Diagrammi di Venn, diagrammi ad albero, di Carroll, tabella a doppia entrata, istogrammi,… Diagramma di flusso Media e frequenza per interpretare fenomeni di esperienza - Unità di misura di lunghezze, ampiezze, aree, volumi/capacità, intervalli temporali, pesi Equivalenze Trasformazioni Calcolo della probabilità OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE MATEMATICA 90 L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato delle operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi e valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico ad una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio utilizza i concetti di proprietà caratterizzanti e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni,…) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi,…) si orienta con valutazioni e probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. - - - - - - - - - - - - - - - - NUMERI Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni e confronti tra numeri naturali e razionali,quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta orientata. Utilizzare scale graduate in contesti significativi. Eseguire mentalmente semplici calcoli, utilizzando le proprietà delle operazioni per semplificare le operazioni Comprendere il significato di potenza , calcolare potenze e applicarne le proprietà Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più numeri Scomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere l'utilità di tale scomposizione per diversi fini Comprendere il significato e l'utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore comune più grande, in matematica e in diverse situazioni concrete Descrivere rapporti e quozienti mediante frazioni Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero razionale in diversi modi, essendo consapevoli di vantaggi e svantaggi che le diverse rappresentazioni danno a seconda degli obiettivi Conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell'elevamento al quadrato. Sapere che non si può trovare una frazione o un numero decimale che elevato al quadrato dà 2 Esprimere la relazione di proporzionalità con una uguaglianza di frazioni e viceversa Calcolare percentuali Descrivere con una espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni. Descrivere con una espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri relativi, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni Usare le lettere come generalizzazione dei numeri in casi semplici e utilizzare le tecniche del calcolo letterale Risolvere equazioni di primo grado in semplici situazioni SPAZIO E FIGURE Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, software di geometria) Descrivere figure e costruzioni geometriche Riprodurre figure e disegni geometrici in base a una descrizione e codificazione fatta da altri Riconoscere figure piane simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura assegnata Stimare per difetto e per eccesso l’area di una figura delimitata da linee e curve Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - - - - - Numeri naturali Sistema di numerazione decimale Le quattro operazioni L’elevamento a potenza Multipli e divisori M.C.D. e m.c.m. Numeri razionali Numeri irrazionali Rapporti e proporzioni. Proporzionalità diretta e inversa Espressioni numeriche Numeri relativi Operazioni ed espressioni con i numeri relativi Calcolo letterale Equazioni di primo grado. Enti geometrici fondamentali Segmenti e angoli Definizioni e proprietà significative delle principali figure piane ( triangoli, quadrilateri, poligoni regolari). Punto, linea, retta Segmenti e angoli Il piano cartesiano Simmetria Traslazione Rotazione Figure piane e loro proprietà: triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio Alcune figure solide Le scale di proporzione Procedure per ricavare le formule Formule per calcolare il perimetro e l’area di figure piane. Unità di misura di lunghezza, 91 - - Costruire, interpretare e trasformare formule che contengano lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano Descrivere figure e costruzioni geometriche Rappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo tramite disegni sul piano Visualizzare solidi di rotazione a partire da rappresentazioni bidimensionali. - RELAZIONI, DATI E PREVISIONI - - - - Usare le unità di misura convenzionali per risolvere problemi della vita quotidiana Dare stime approssimate per il risultato di una operazione anche per controllare la plausibilità di un calcolo già fatto Saper rappresentare ed elaborare dati; saper analizzare dei risultati. Comprendere alcune idee base, ad esempio feedback, nel caso di dispositivi dotati di sensori/attuatori Collegare le modalità di funzionamento dei dispositivi elettronici con le conoscenze scientifiche e tecniche acquisite Conoscere l'utilizzo della rete sia per la ricerca che per lo scambio delle informazioni. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - capacità, peso, ampiezza, superficie, volume, intervalli temporali Principali rappresentazioni grafiche di dati. Funzioni matematiche nel piano cartesiano L’indagine statistica Concetti di frequenza, frequenza relativa, media aritmetica, mediana Probabilità di un evento casuale Eventi complementari, incompatibili, indipendenti. SCIENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE LA CONOSCENZA DEL MONDO 92 Il bambino osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Esplorazione e osservazione dell'ambiente naturale e non Raccolta di materiali e dati Attività di registrazione periodica Giochi e manipolazione di oggetti e Materiali. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Osservare con curiosità ed interesse contesti/elementi naturali, materiali, situazioni, usando i sensi per ricavare informazioni e conoscenze Osservare sulla base di criteri o ipotesi Osservare in modo ricorsivo e sistematico Porre domande, formulare ipotesi su fatti e fenomeni naturali e non Rielaborare informazioni e registrarle Scoprire e verbalizzare caratteristiche peculiari, analogie e differenze di elementi del ambiente naturale e umano. ABILITA’ SCIENZE Attraverso interazioni e manipolazioni individuare qualità e proprietà di oggetti e materiali e caratterizzarne le trasformazioni, riconoscendovi sia grandezze da misurare, sia relazioni qualitative tra loro, all’interno di campi di esperienza. - CONOSCENZE/ESPERIENZE Proprietà di alcuni materiali di cui sono costituiti oggetti di uso comune (legno, plastica, metalli, vetro, …) Solidi, liquidi, gas nell’esperienza di ogni giorno L’acqua Grandezze fondamentali (lunghezza, tempo) e loro unità di misura. (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 93 Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. Espone con forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti,…) informazioni e spiegazione sui problemi. L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni, ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nello loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. E’ consapevole del ruolo della - Capacità/volume, peso, temperatura, forza, luce,… Misure arbitrarie e convenzionali Le proprietà dei materiali comuni: consistenza, durezza, trasparenza, elasticità, densità Miscele e soluzioni I passaggi di stato dell’acqua Le condizioni per la combustione. - - OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Costruire operativamente in connessione a contesti concreti di esperienza quotidiana i concetti geometrici e fisici fondamentali Passare gradualmente dalla seriazione in base a una proprietà alla costruzione, taratura e utilizzo di strumenti anche di uso comune, passando dalle prime misure in unità arbitrarie alle unità convenzionali Indagare i comportamenti di materiali comuni in molteplici situazioni sperimentabili per individuarne proprietà Produrre miscele eterogenee e soluzioni, passaggi di stato e combustioni Interpretare i fenomeni osservati. ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE SCIENZE Utilizzare tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio Esplicitare, affrontare e risolvere situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpretare lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati Sviluppare semplici schematizzazioni e formalizzazioni matematiche dei fatti e dei fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana Individuare la rete di relazioni e processi di cambiamento del vivente introducendo il concetto di organizzazione microscopica a livello di cellula Acquisire una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono tra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico Comprendere la funzione fondamentale della biodiversità nei sistemi ambientali Considerare il suolo come ecosistema e come una risorsa e comprendere inoltre che la sua formazione è il risultato dei climi e Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Il metodo sperimentale Proprietà della materia Miscugli e soluzioni Il moto dei corpi Le forze Il suolo I cinque Regni L’ecosistema Terra Elementi di anatomia e fisiologia vegetale Anatomia e fisiologia del corpo umano. Minerali, rocce, fossili Storia geologica della Terra L’evoluzione I principali fenomeni celesti Elementi fondamentali di genetica L’apparato riproduttore Il sistema nervoso Le dipendenze. L’inquinamento del sistema Terra 94 comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. della vita sulla terra, dei processi di erosione, trasporto e sedimentazione Avere una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento , tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti Apprendere una gestione corretta del proprio corpo; interpretare lo stato di benessere e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni Attuare scelte per affrontare i rischi connessi ad una cattiva alimentazione e al fumo. Esplicitare, affrontare e risolvere situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpretare lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati Sviluppare semplici schematizzazioni, modellizzazioni e formalizzazioni matematiche dei fatti e dei fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana Comprendere la storia geologica della terra e i modelli interpretativi della struttura terrestre Avere una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti Apprendere una gestione corretta del proprio corpo; interpretare lo stato di benessere e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni Attuare scelte per affrontare i rischi connessi alle droghe Conoscere i meccanismi fondamentali dei cambiamenti globali nei sistemi naturali e nel sistema Terra nel suo complesso, e il ruolo dell’intervento umano nella trasformazione degli stessi Comprendere il carattere finito delle risorse, l’ineguaglianza dell’accesso ad esse e adottare atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse Analizzare a un primo livello i rischi ambientali e le scelte sostenibili. Riflettere sul percorso di apprendimento compiuto, sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere Comprendere il ruolo della comunità umana nel sistema Terra Comprendere i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Il concetto di sviluppo sostenibile Rischi geomorfologici, idrogeologici, vulcanici e sismici Le biotecnologie. 95 MUSICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative. Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …). Sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche simboli di una notazione informale per codificare suoni percepiti e riprodurli. ABILITA’ IMMAGINI, SUONI, COLORI Esplorare e fruire delle diverse forme di arte e di spettacolo Esprimersi e comunicare attraverso il corpo, il movimento, la drammatizzazione. Ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato Percepire alcuni parametri del suono Sperimentare e combinare elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali Utilizzare corpo, voce, oggetti/strumenti per imitare, riprodurre, inventare suoni, rumori, melodie anche con il canto, da soli e in gruppo Affinare le proprie abilità ritmiche muovendosi su suoni e musica Stabilire corrispondenze tra suoni e simboli grafici Utilizzare i simboli di una notazione informale per codificare e decodificare i suoni. Partecipazione a spettacoli teatrali, musicali, cinematografici Giochi simbolici, liberi e guidati Giochi con maschere, travestimenti Costruzione e utilizzazione di burattini e marionette Drammatizzazioni, narrazioni Esperienze espressive con l'utilizzo di materiale di recupero e non Esperienze di laboratorio di educazione al suono e alla musica (esplorazione dell'ambiente sonoro naturale e non, uso del suono, della voce, di piccoli strumenti musicali, giochi e canti in gruppo, sonorizzazione di fiabe, attività ritmico musicali in forma libera e guidata, associazione di suoni a movimenti, andature, semplici coreografie, uso della notazione musicale informale). OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CONOSCENZE/ESPERIENZE ABILITA’ L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumanti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa CONOSCENZE/ESPERIENZE MUSICA Usare la voce, lo strumentario ritmico e gli oggetti sonori per riprodurre fatti sonori e semplici brani musicali Discriminare i suoni in base alle loro caratteristiche Cogliere all’ascolto gli aspetti espressivi e strutturali di un brano musicale, traducendoli con parole e azioni motorie Riconoscere e riprodurre suoni di diversa intensità, durata, timbro, altezza Eseguire in gruppo semplici brani Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Caratteristiche peculiari, somiglianze e differenze di brani di culture, tempi, generi e stili diversi. 96 uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare le tecniche e materiali. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere. (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani musicali. E’ in gradi di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi Utilizzare voce e strumenti in modo consapevole e creativo, ampliando le propria capacità di interpretazione sonoro-musicale Cogliere all’ascolto gli aspetti espressivi e strutturali di un brano musicale Eseguire collettivamente brani vocali/strumentali curando l’intonazione e l’espressività Leggere canti e partiture sempre più complessi, anche a due voci pari Interpretare e tradurre in altri codici (verbale, grafico, del corpo e del movimento) un brano musicale Rappresentare gli elementi sintattici basilari di eventi sonori musicali attraverso sistemi simbolici. Caratteristiche peculiari, somiglianze e differenze di brani di culture, tempi, generi e stili diversi. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE vocali e strumentali, curando l’espressività e l’accuratezza esecutiva in relazione ai diversi parametri sonori Leggere partiture ritmiche e melodiche convenzionali e non Codificare il suono: scrivere partiture ritmiche e melodiche con segni convenzionali e non. ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE MUSICA Saper eseguire con strumenti didattici di vario tipo brani di media difficoltà sia individualmente sia in gruppo Riprodurre con la voce per imitazione e /o lettura brani corali, ad una o due voci, desunti dai vari repertori, controllando l’espressione e curando il sincronismo e l’amalgama delle voci Creare brani musicali strutturati avvalendosi di strumenti tradizionali e non. Arrangiare sequenze ritmiche e melodiche preesistenti modificandone intenzionalmente caratteri sonori ed espressivi Decodificare e riconoscere le caratteristiche fondamentali di una partitura tradizionale per orchestra Decodificare semplici partiture dal punto di vista ritmico e melodico Riconoscere esempi di partiture di musica contemporanea Progettare e realizzare messaggi Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Fondamenti della tecnica degli strumenti didattici in uso Tecnica di base del canto (riscaldamento, rilassamento corporeo, emissione) Gli elementi base della simbologia musicale. Tecnica degli strumenti didattici in uso finalizzata all’attività di musica d’insieme Il ruolo giocato dalla propria voce all’interno di un insieme monodico o polifonico Progettazione e realizzazione di messaggi musicali anche associati ad altri linguaggi Gli elementi più complessi della simbologia musicale. 97 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE IMMAGINI, SUONI, COLORI Il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative. Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative. Sviluppa interesse per la fruizione di opere d’arte. informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. Esprimersi attraverso il linguaggio grafico-pittorico e altre attività manipolative: disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all'esperienza, individualmente e in gruppo, con una varietà creativa, di tecniche, strumenti e materiali Scegliere, individualmente e in gruppo, materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare. Visita a mostre Osservazione di immagini e di opere d'arte Rappresentazione graficopittorica del proprio vissuto e della realtà circostante musicali anche associati ad altri linguaggi. ARTE E IMMAGINE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ARTE E IMMAGINE 98 L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statistiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, mediovale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. ESPRIMERSI E COMUNICARE Esprimere sensazioni, emozioni, pensieri in produzioni di vario tipo (grafiche, plastiche, multimediali...) utilizzando materiali e tecniche adeguate e integrando diversi linguaggi. - Gli elementi del linguaggio visivo: segno, punto, linea, colore (spettro cromatico), forme (sequenze e ritmi, dimensioni) Diversi modi di utilizzo dello spazio. OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI Riconoscere attraverso un approccio operativo linee, colori, forme, volume e la struttura compositiva presente nel linguaggio delle immagini. COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE Esplorare immagini, forme e oggetti presenti nell'ambiente utilizzando le capacità visive, uditive, olfattive, gestuali, tattili e cinestetiche Guardare con consapevolezza immagini statiche e in movimento descrivendo verbalmente le emozioni e le impressioni prodotte dai suoni, dai gesti e dalle espressioni dei personaggi, dalle forme, dalle luci e dai colori e altro (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) ESPRIMERSI E COMUNICARE L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi, e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (graficoespressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc.) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.). Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artisticoculturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche, pittoriche, plastiche tridimensionali, attraverso processi di manipolazione, rielaborazione e associazione di codici, di tecniche e materiali diversi tra loro Sperimentare l'uso delle tecnologie della comunicazione audiovisiva per esprimere, con codici visivi, sonori e verbali, sensazioni, emozioni e realizzare produzioni di vario tipo. OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI Riconoscere, in un testo iconico visivo, gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visuale (linee, colori, forme, volume, spazio) e del linguaggio audiovisivo (piani, campi, sequenze, struttura narrativa, movimento ecc.), individuando il loro significato espressivo Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - Gli elementi del linguaggio visivo: punto e linea (riproduzione e creazione di figure realistiche e/o astratte), colore (funzione simbolica), forma (simmetrie, ingrandimenti/riduzioni, composizione di figure geometriche), spazio (prospettiva, piani e campi), volume Fumetto: grammatica Fotografia: lettura e analisi Manifesti pubblicitari: lettura e analisi Film: lettura e analisi 99 COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statistiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medioevale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. Guardare e osservare con consapevolezza un'immagine e gli oggetti presenti nell'ambiente descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva e l'orientamento nello spazio ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ARTE E IMMAGINE ESPRIMERSI E COMUNICARE Rielaborare immagini fotografiche, materiali di uso comune, elementi iconici e visivi, scritte e parole per produrre immagini creative Produrre elaborati, utilizzando le regole della rappresentazione visiva, materiali e tecniche grafiche, pittoriche e plastiche per creare composizioni espressive, creative e personali. OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI Riconoscere i codici e le regole compositive (linee, colori, forma, spazio, inquadrature, piani, sequenze, peso, equilibrio, movimento, ecc.) presentinelle opere d’arte, nelle immagini statiche e in movimento e individuare i significati simbolici, espressivi e comunicativi Conoscere ed utilizzare gli elementi della comunicazione visiva, i suoi codici e le funzioni per leggere a livello denotativo e connotativo messaggi visivi e, in forma essenziale, le immagini e i messaggi integrati COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE Osservare e descrivere, con linguaggio verbale appropriato e utilizzando più metodi, gli elementi significativi formali presenti in opere d’arte, in immagini statiche e dinamiche. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, i codici e le regole compositive (punto, linee, superfici, colori, forma, volume, spazio, modulo, ritmo, simmetria, asimmetria, luce-ombra, inquadrature, piani, sequenze) I segni iconici, i simboli e le metafore visive presenti nel campo dell’arte, della pubblicità, del cinema e della comunicazione. Le funzioni comunicative delle immagini: espressiva, emozionale, enfatica, estetica, sociale, informativa Gli strumenti, i materiali e le metodologie operative delle differenti tecniche artistiche, i processi di manipolazione materica e le tecniche di manipolazione tecnologica Metodologie progettuali 100 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicale e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. EDUCAZIONE FISICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE EDUCAZIONE FISICA Lo schema corporeo Il corpo e la sua relazione con lo spazio e Giochi individuali o a coppie il tempo Coordinare e utilizzare diversi schemi legati alla scoperta del corpo motori combinati tra loro Giochi individuali e collettivi Saper controllare e gestire le condizioni che prevedono l’utilizzo degli di equilibrio statico – dinamico del organi di senso. proprio corpo Organizzare e gestire l’orientamento del proprio corpo in riferimento alle principali coordinate spaziali e temporali (contemporaneità, successione e reversibilità) e a strutture ritmiche Riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche con il proprio corpo Schemi motori di base: e con attrezzi camminare, saltare, correre, afferrare, rotolare, arrampicarsi Il linguaggio del corpo come modalità Giochi che prevedono di comunicativo – espressiva. mettere in sequenza più Utilizzare in modo personale il corpo e informazioni il movimento per esprimersi, Giochi di percezione corporea comunicare stati d’animo, emozioni e Giochi di equilibrio: graduali, sentimenti, anche nelle forme della individuali, o a gruppi, drammatizzazione e della danza dinamici… Assumere e controllare in forma Giochi utili a consolidare la consapevole diversificate posture del padronanza delle relazioni corpo con finalità espressive spaziali e temporali. Comprendere il linguaggio dei gesti Gioco del mimo Giochi legati al teatro e alla Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Applicare correttamente modalità danza esecutiva di numerosi giochi di Giochi di squadra movimento e presportivi, individuali e Giochi pre-sportivi di squadra, e nel contempo assumere Le regole dei giochi un atteggiamento positivo di fiducia Le principali regole di alcune verso il proprio corpo accettando i discipline sportive propri limiti, cooperando e interagendo positivamente con gli altri, consapevoli del “valore” delle regole e dell’importanza di rispettarle Uso corretto dei piccoli attrezzi e delle attrezzature per la prevenzione degli infortuni. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza L’alunno acquisisce consapevolezza Utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività. (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 101 di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicale e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo - Acquisire consapevolezze delle funzioni fisiologiche (cardio – respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione e conseguenti all’esercizio fisico, sapendo anche modulare e controllare l’impiego delle capacità condizionali (forza, resistenza, velocità) adeguandole all’intensità e alla durata del compito motorio. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo – espressiva. Organizzare condotte motorie sempre più complesse, coordinando vari schemi di movimento in simultaneità e in successione Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli altri e agli oggetti. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporale anche attraverso forme di drammatizzazione, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali Elaborare semplici coreografie o sequenze di movimento utilizzando band musicali o strutture ritmiche. Conoscere e applicare i principali elementi tecnici semplificati di molteplici discipline sportive Saper scegliere azioni e soluzioni efficaci per risolvere problemi motori, accogliendo suggerimenti e correzioni Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando la sconfitta, rispettando le regole, accettando la diversità, manifestando senso di responsabilità. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita Riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute, assumendo adeguati comportamenti e stili di vita salutistici. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - - - - - Variazione del respiro e del battito cardiaco dopo una corsa o una camminata Tecniche di modulazionerecupero dello sforzo (frequenza cardiaca e respiratoria). Giochi motori, individuali, a coppie e collettivi. Schemi motori di base: camminare, saltare, correre, afferrare, rotolare, arrampicarsi. Giochi di grande movimento. Corretto uso dei piccoli attrezzi. Giochi sul ritmo della musica Gioco del mimo Esercizi e giochi legati al teatro e alla danza Coreografie. Le regole dei giochi Le principali regole di alcuni giochi e di alcune discipline sportive. 102 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ABILITA’ EDUCAZIONE FISICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. CONOSCENZE/ESPERIENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE IL CORPO E IL MOVIMENTO Scoprire, conoscere ed usare il proprio corpo per star bene con se stessi e con gli altri Prendere coscienza della propria identità di genere per la costruzione di una corretta immagine di sé Gestire in autonomia la propria persona e aver cura degli oggetti personali Rispettare l'ambiente ed i materiali comuni Progettare ed attuare strategie motorie in situazioni diverse Comprendere e seguire nei contesti ludici e motori le indicazioni date attraverso la voce, il suono, i simboli, i gesti, ecc... Controllare gli schemi motori di base: arrampicarsi, saltare, scivolare, rotolare, stare in equilibrio Affinare la coordinazione oculo / manuale Riconoscere le dinamiche di causaeffetto nella gestione del corpo e del movimento Rappresentare in modo completo la figura umana in situazioni statiche e di movimento Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Giochi motori di esplorazione dello spazio ambiente Giochi cooperativi e giochi di fiducia per incoraggiare la conoscenza reciproca Esplorazione dello spazio per orientarsi all'interno di spazi ampi e circoscritti Attività di routine per consolidare l'autonomia Incarichi e consegne per organizzare la propria azione nei diversi momenti della vita di comunità Giochi finalizzati alla coordinazione dei movimenti in situazioni grosso – motorie: percorsi, giochi di squadra, giochi della tradizione Attività di motricità fine: ritaglio, incollatura, strappo, manipolazione Esperienze percettivo sensoriali attraverso gesti, azioni, giochi ritmici con accompagnamento sonoro, discriminazione di oggetti e materiali Esperienze di psicomotricità acquaticità Osservazione della propria immagine allo specchio e in fotografia Osservazione dei compagni valorizzando il gesto e l'azione Rappresentazioni grafiche e completamento dello schema corporeo 103 L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionale del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair-play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri di base e di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Esser in grado di migliorare le capacità condizionali (forza, resistenza, velocità, mobilità articolare) Mantenere un impegno motorio prolungato nel tempo Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo – espressiva. Utilizzare le abilità coordinative acquisite per la realizzazione di semplici gesti tecnici di alcuni sport Utilizzare le variabili spazio-temporali nella realizzazione del gesto tecnico nelle diverse situazioni sportive affrontate Utilizzare movimenti originali per risolvere un problema motorio Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Applicare semplici tecniche di espressione corporea Rappresentare semplici idee e stati d’animo mediante la gestualità. Adattare le capacità coordinative alle situazioni richieste dal gioco Partecipare attivamente alla scelta e realizzazione di semplici tattiche di gioco mettendo in atto comportamenti collaborativi Gestire con autocontrollo gli eventi sportivi rispettando l’altro Decodificare i gesti sportivi e arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento di gioco. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Acquisire consapevolezza delle proprie funzioni fisiologiche e dei loro cambiamenti conseguenti la pratica dell’attività fisica Assumere consapevolezza della propria efficienza fisica e saper mantenere un buono stato di salute. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Eseguire il compito secondo le indicazioni dell’insegnante. Elaborare informazioni propriocettive ed esterocettive. Eseguire un compito motorio secondo un determinato livello di difficoltà/ intensità, durata e varietà intensiva. Interagire e collaborare con gli altri per uno scopo comune Trasferire i saperi appresi in contesti differenti di vita affettiva e sportiva. 104 TECNOLOGIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE IMMAGINI, SUONI, COLORI Il bambino comunica utilizzando varie possibilità di linguaggio. Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative. Esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili di sua proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta fra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale. Prevedere lo svolgimento e il risultato di semplici processi o procedure in contesti conosciuti e non relativamente a oggetti e strumenti esplorati e inesplorati Utilizzare semplici materiali digitali per l’apprendimento Usare oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le rispettive funzioni e i principi di sicurezza dati Usare semplici software didattici. Costruire oggetti con materiali diversi Conoscere le principali caratteristiche di oggetti di uso comune. Eseguire giochi al computer con programmi didattici. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE TECNOLOGIA Vedere e osservare Funzioni di oggetti di uso Eseguire semplici misurazioni e rilievi quotidiano fotografici sull’ambiente scolastico o (forbici/temperino/biro…) sulla propria abitazione. Caratteristiche principali dei materiali di uso quotidiano e loro classificazione Evoluzione di alcuni oggetti / Prevedere e immaginare attrezzi/ strumenti Prevedere lo svolgimento e il risultato Le principali componenti del di semplici processi o procedure in computer contesti conosciuti e non relativamente Le caratteristiche principali dei a oggetti e strumenti esplorati e nuovi strumenti di inesplorati comunicazione Intervenire e trasformare Semplici procedure di Utilizzare semplici materiali digitali programmi mediante un per l’apprendimento algoritmo Usare oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le rispettive funzioni e i principi di sicurezza dati Usare semplici software didattici. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 105 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili di sua proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta fra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe quinta della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE TECNOLOGIA Vedere e osservare Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Prevedere e immaginare Prevedere lo svolgimento e il risultato di semplici processi o procedure in contesti conosciuti e non relativamente a oggetti e strumenti esplorati e inesplorati Intervenire e trasformare Utilizzare semplici materiali digitali per l’apprendimento Usare oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le rispettive funzioni e i principi di sicurezza dati Usare semplici software didattici. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Parti e funzioni di mezzi / macchine legati all’esperienza quotidiana (bicicletta, strumenti musicali …) Uso / funzione di alcuni macchinari legati alle attività del territorio (agricoltura, trasformazioni prodotti alimentari…) Le fonti d’energia Riutilizzo, riciclaggio, trasformazione di materiali e oggetti Le caratteristiche dei nuovi strumenti di comunicazione Programmi di grafica e video scrittura Internet per apprendere e ricercare. 106 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energie coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE TECNOLOGIA Riflettere sui contesti e i processi di produzione in cui trovano impiego utensili e macchine, con particolare riferimento a quelli per la produzione alimentare, l'edilizia, la medicina, l'agricoltura. Cogliere l’evoluzione nel tempo dei processi di produzione nonché i vantaggi e gli eventuali problemi ecologici Rilevare le proprietà fondamentali dei principali materiali e il ciclo produttivo con cui sono ottenuti. Rilevare le proprietà fondamentali dei principali materiali ed il ciclo produttivo con cui sono ottenuti. Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi ed immagini e produrre documenti in diverse situazioni Descrivere segnali, istruzioni e brevi sequenze di istruzioni da dare ad un dispositivo per ottenere un risultato voluto. Partendo dall'osservazione, eseguire la rappresentazione grafica idonea di pezzi meccanici o di oggetti, applicando anche le regole delle scale di proporzione e di quotatura. Eseguire rilievi sull'ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Usando il disegno tecnico, seguire le regole dell'assonometria e successivamente quelle delle proiezioni ortogonali, nella progettazione di oggetti semplici, da realizzare in laboratorio con materiali di facile reperibilità. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Tecniche e processi di trasformazione Tecniche di costruzione di un edificio. L'organizzazione del lavoro Problemi umani del lavoro industriale Sicurezza sul lavoro e prevenzione dagli infortuni Inquinamento nella città Problema dei rifiuti. 107 procedurali e istruzioni tecniche per eseguire in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 108 SCELTE METODOLOGICHE - DIDATTICHE ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA La programmazione didattica costituisce il nodo fondamentale del lavoro scolastico e rappresenta il tramite per favorire negli alunni la formazione e la strutturazione della personalità, gli apprendimenti disciplinari e lo sviluppo delle potenzialità. Essa progetta specifiche situazioni d’insegnamento/apprendimento in grado di attivare quel processo cognitivo, emotivo, motivazionale e socio-relazionale che permette agli alunni di progredire nei vari livelli conoscitivi ed operativi. La programmazione parte dall’analisi delle reali condizioni, interne ed esterne alla scuola, in cui gli insegnanti operano, tiene conto delle caratteristiche della classe e dagli interessi dei singoli allievi, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare per i campi di esperienze e le discipline del curricolo e si concretizza nella pianificazione del lavoro didattico. La programmazione si fonda sulla collegialità e sulla verticalità che le conferiscono legittimità ed efficacia ed è strettamente legata alla valutazione, pertanto i principi e le procedure sono coerenti con i criteri valutativi adottati e con i percorsi didattici elaborati. Ogni singolo grado scolastico prevede, in base alle proprie esigenze specifiche, le seguenti riunioni: con le famiglie - per la presentazione del Piano dell’Offerta Formativa e la stipula del patto di corresponsabilità educativa; - per il coinvolgimento attivo delle famiglie alla vita scolastica; - per i colloqui individuali e la consegna delle schede informative degli alunni; con i docenti dei tre ordini di scuola - per programmare esperienze di continuità e condividere i traguardi per lo sviluppo delle competenze; con l'equipe socio-sanitaria: - per affrontare situazioni problematiche della classe, dei bambini segnalati di bambini diversamente abili e DSA con esperti esterni: - per condividere le programmazioni di eventuali progetti gestiti da personale esterno alla scuola ai quali partecipano le sezioni o i gruppi; con gli Enti Locali: - di eventi e di iniziative legate alla continuità con il territorio. Scuola dell’Infanzia La Scuola dell'Infanzia “sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione dei gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell'età e della numerosità dei bambini e delle risorse umane ed ambientali delle quali può disporre. Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l'organizzazione di Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 109 ciò che i bambini vanno scoprendo Nelle attività di programmazione si tiene conto dell'unitarietà delle esperienze scolastiche, si formulano percorsi didattici integrati nel rispetto dei tempi, ritmi interessi e stili cognitivi di ciascun alunno. Le insegnanti si incontrano periodicamente per discutere e approfondire tematiche o problematiche relative al proprio ordine di scuola ,per programmare attività didattiche da svolgere all'interno delle sezioni, in particolar modo per quelle relative alla lingua inglese, e definire gli obiettivi di apprendimento e valutare il percorso in atto. Scuola Primaria Nella scuola primaria la programmazione avviene a tre livelli: di modulo,con il fine di favorire l’unitarietà d’insegnamento, cui partecipano gli insegnanti che operano nella stessa classe, compresi quelli di sostegno e di religione, per: definire comportamenti comuni in merito al rispetto delle norme comportamentali, ai rapporti interpersonali, ai compiti a casa, alla scelta dei criteri di valutazione, alle capacità da potenziare; stabilire le abilità operative, cognitive e linguistiche trasversali comuni a tutte discipline; dichiarare l’utilizzo delle compresenze; adattare le programmazioni di ambito al fine di evitare una separazione troppo netta degli ambiti disciplinari; di plesso o di intermodulo per: discutere problematiche di plesso; progettare e realizzare progetti su tutte le classi; collaborare con gli enti presenti sul territorio Comunale di ambito disciplinare orizzontale e/o verticale cui partecipano gli insegnanti dell’Istituzione che si occupano della stessa materia o area disciplinare, per: definire le programmazioni annuali; produrre unità di apprendimento o percorsi educativi e eventuali prove di verifica. Scuola Secondaria di I° grado In tale scuola la programmazione avviene a due livelli: all’interno del Consiglio di classe cui partecipano tutti gli insegnanti, che operano nella stessa classe, per: elaborare il piano annuale delle attività; fissare i traguardi formativi in termini di apprendimenti disciplinari e sociorelazionali; all’interno dei gruppi disciplinari, per: programmare attività, percorsi, prove di verifica in parallelo ed in linea con il profilo in uscita degli alunni; fissare i criteri e le tipologie delle prove d’esame. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 110 PERCORSO FORMATIVO N° 11 OBIETTIVI DISCIPLINARI STRUMENTI Settembre/Ottobre/Novembre METODOLOGIA MODALITA’ DI VERIFICA CONTENUTI/ATTIVITA’3 Dicembre/Gennaio/Febbraio Marzo/Aprile 1 Per il titolo del percorso formativo far riferimento agli indicatori delle Indicazioni Nazionali della disciplina. Digitare la disciplina e la classe per cui si programma. 3 I contenuti e le attività dovranno seguire la scansione temporale indicata. 2 Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 DISCIPLINA: CLASSE2: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Maggio/Giugno 111 U.F. Campi di esperienza privilegiati: Destinatari: Periodo: Traguardi Formativi Obiettivi Formativi - Indicatori di verifica Metodologia Strategie Soluzioni organizzativ Verifica e Valutazione Tempi Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 112 STRATEGIE DIDATTICHE Per favorire il conseguimento degli obiettivi di apprendimento attesi, la Scuoal mette in campo le seguenti “strategia didattiche” (più precisamente: strategie di insegnamento e di apprendimento): Per la creazione di un valido ambiente di apprendimento: - Formazione di gruppi di apprendimento eterogenei e per piccoli gruppi Assegnazione di compiti di responsabilità. - Adozione di ausili di tipo informatico - Valorizzazione delle attività espressive ed operative Modalità cooperative di lavoro. - Uso di materiale strutturato, seguito da verbalizzazione e rappresentazione iconica – simbolica- Utilizzo della strategia didattica del group working e del tutoring dei pari per la facilitazione dell’inserimento nel gruppo classe e per la responsabilizzazione dei compagni rispetto alle esigenze degli alunni diversamente abili. - Uso sistematico di modelli per la soluzione di problemi, di opportunità di azione con pochi rischi di errore. - Coinvolgimento attivo degli studenti nelle decisioni da assumere Per la garanzia di insegnamenti efficaci: - - accuratezza nella preparazione delle lezioni; selezione appropriata dei materiali e strumenti; chiara definizione degli obiettivi agli alunni; mantenimento della disciplina in classe. - stimolazione delle capacità comunicative, di ascolto, di comprensione, di produzione verbale e scritta attraverso argomentazioni legate al vissuto degli alunni. - attenta valutazione delle conoscenze pregresse e competenze possedute dall’alunno all’inizio di ogni anno scolastico. - apprendimento attivo basato sulla soluzione di problemi di vita pratica; - utilizzo di strategie di apprendimento multisensoriali, metacognitive e di orientamento; costante verifica del lavoro degli alunni; - riorganizzazione della lezione in caso di difficoltà; buon uso del tempo; - fiducia nelle capacità di apprendimento degli alunni; - convinzione circa la propria responsabilità nell’apprendimento degli alunni; adattamento dell’organizzazione dell’insegnamento ai bisogni degli alunni; condivisione degli obiettivi formativi con i colleghi; - strette relazioni collegiali nella risoluzione dei problemi della scuola; - uso di una buona varietà di strategie di insegnamento e di stili di interazione chiarezza espositiva e argomentativa; ascolto e utilizzazione delle idee degli alunni. Per la garanzia dell’unitarietà del sapere attraverso la Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 113 multidisciplinarietà: - Insegnare le discipline: - dedicando uguale attenzione a cosa si insegna - come si utilizzano le conoscenze e le procedure apprese alle caratteristiche di chi apprende. - Operare una mediazione tra i prodotti del pensiero e i processi personali di conoscenze, tra la dimensione - esistenziale evolutiva del ragazzo e la logica di una scienza. - Organizzazione dell’orario flessibile VALUTAZIONE APPRENDIMENTI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni pertanto, ai sensi della Legge 7/8/1990 n. 241, il procedimento di valutazione,come un vero e proprio procedimento amministrativo, è caratterizzato dalla massima trasparenza al fine di dare all’alunno stesso la possibilità di essere informato su tutto quanto ha contribuito ai risultati ottenuti . La valutazione degli apprendimenti nelle varie discipline di studio, in base alle disposizioni apportate dalla legge 169/2008, viene espressa con voto in decimi anziché con giudizio sintetico. Per quanto riguarda invece il comportamento, in base alla legge 169/2008, è prevista la valutazione con voto in decimi per gli studenti della secondaria di I e con giudizio per gli alunni della scuola primaria. La valutazione nelle classi intermedie avviene per scrutinio, mentre il terzo anno di scuola secondaria di I grado, avviene per esame di Stato. Per gli alunni della scuola secondaria di I grado l'anno scolastico non è considerato valido, indipendentemente dalla valutazione degli apprendimenti, se l'alunno ha frequentato meno di tre quarti delle ore di lezione previste. Valutazione nella scuola dell’Infanzia Nella Scuola dell’infanzia si valuta l’alunno per ricavare elementi di riflessione sul contesto e sull’azione educativa messa in campo, in una prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica, tenendo presenti i modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini. Nella predisposizione di adeguati percorsi educativi e didattici per lo sviluppo emotivo, sociale, cognitivo e relazionale di ogni singolo alunno, la valutazione assume un’importanza strategica per la conoscenza e comprensione dei livelli raggiunti da ciascuno e per l’identificazione dei processi da promuovere, sostenere e rafforzare. Valutazione nella scuola primaria La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno, nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva, vengono adottate dai docenti della classe. In presenza di carenze da recuperare si allega al documento individuale di valutazione specifica nota riportante le discipline ove sono presenti carenze e relativi obiettivi di apprendimento da Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 114 conseguire. Per quanto riguarda la decisione circa la promozione alla classe successiva (art. 3 legge 169/2008), l'eventuale non ammissione ha carattere eccezionale, va motivata ed assunta all'unanimità dai docenti di classe. Nella scuola primaria non è previsto un esame finale di licenza. Valutazione nella scuola secondaria di I grado La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno, nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva vengono adottate per scrutinio dai docenti della classe e registrate sulla scheda individuale dell'alunno. Sono ammessi alla classe successiva o all’esame gli alunni che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza del consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e un voto sul comportamento attribuito collegialmente, non inferiore a sei decimi.per gli alunni ammessi alla classe seconda o terza con carenze da recuperare si allega al documento individuale di valutazione specifica nota riportante le discipline ove sono presenti carenze e relativi obiettivi di apprendimento da conseguire Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell' orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Sono previste deroghe a suddetto limite definite dalla normativa vigente. Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato il cui superamento è titolo indispensabile per l'iscrizione agli istituti del 2° ciclo. L'ammissione all'esame comporta un giudizio di idoneità, accompagnato da un voto in decimi, riferito agli esiti dell'intero percorso compiuto dall'alunno nella scuola secondaria. Tra le prove d’esame è prevista una prova scritta nazionale predisposta dall’Invalsi, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema scolastico. Tale prova, introdotta dalla legge del 25 ottobre 2007 n.176, concorre alla determinazione dell’esito finale dell’esame di Stato La valutazione finale dell'esame è espressa con un voto in decimi. Valutazione alunni diversamente abili La valutazione degli apprendimenti per i soggetti con disabilità va riferita sempre alle potenzialità della persona e alla situazione di partenza definiti nella individualizzazione dei percorsi formativi e di apprendimento. Per loro vanno utilizzate scale valutative riferite a quanto predisposto nel Piano Educativo Individualizzato. Se il PEI comprende obiettivi previsti per la classe o obiettivi minimi, il superamento dell’esame comporta il rilascio di un regolare diploma (con nessuna menzione del sostegno ricevuto).L’OM sulla valutazione degli alunni del 2001 introduce la possibilità per gli alunni con ritardo mentale grave che non riescono a conseguire il diploma di licenza media, di essere ammessi alla frequenza della prima classe di scuola superiore, al solo fine di poter completare l’adempimento dell’obbligo scolastico e di conseguire un attestato con il riconoscimento dei crediti formativi maturati. Valutazione alunni con DSA (disturbi specifici di apprendimento ) La scuola, in base agli interventi pedagogico - didattici individualizzati e personalizzati messi in campo, adotta modalità valutative che consentono Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 115 all’alunno con DSA di dimostrare il livello di apprendimento raggiunto. In sede di Esami di Stato, la commissione tiene in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. Sulla base del disturbo specifico, adotta idonei strumenti compensativi e criteri valutativi attenti ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte, comprese le prove nazionali INVALSI, sia in fase di colloquio. Gli alunni con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, sosterranno prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell’attestazione di cui all’art.13 del D.P.R. n.323/1998. Valutazione alunni stranieri Per la valutazione degli alunni stranieri i docenti di classe/consigli di classe tengono in debito conto il percorso effettuato, gli obiettivi raggiunti, la motivazione e l’impegno profuso e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. FASI DELLA VALUTAZIONE Valutazione iniziale Valutazione in itinere o formativa Valutazione finale Acquisizione dati e informazioni( precedenti esperienze scolastiche, esperienze extrascolastiche, caratteristiche cognitive di ingresso, competenze, modalità di apprendimento, inclinazioni, tempi, ritmi, caratteristiche socio – emotive affettive) per poter individuare strategie da adottare sul piano educativo e didattico, orientare le scelte di percorsi personalizzati e definire obiettivi di apprendimento realistici Fornisce informazioni circa l’apprendimento degli allievi ha funzione regolativa dell’azione didattica e formativa al fine di promuovere il successo formativo Viene formulata alla fine dell’anno scolastico, su articolazione intermedia, al termine di un biennio/ciclo di studi. In essa confluiscono gli esiti di prove finali appositamente svolte e i risultati. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 116 ELEMENTI VERIFICABILI ED OSSERVABILI I docenti dispongono, per la verifica degli apprendimenti, di una gamma vasta e diversificata di strumenti, da utilizzare in modo idoneo a seconda del tipo di apprendimento( conoscenze, abilità, competenze) o di processo(cognitivo, socio – affettivo) CONOSCENZE Insieme di elementi cognitivi necessari per lo svolgimento di esecuzioni. determinate ABILITÀ’ esecuzioni corrette e finalizzate a determinati compiti, misurabili, osservabili che e danno certezza delle conoscenze acquisite. COMPETENZE insieme di abilità concorrenti problematica. una situazione alla soluzione di ATTEGGIAMENTI area emotivo – affettiva e socio – collaborativa. 4.1 STRUMENTI PER LA VERIFICA PROVE ORALI PROVE SCRITTE PROVE PRATICHE OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO interrogazioni colloqui dibattiti strutturate semi - strutturate non strutturate realizzazione di prodotti pittorici e plastici realizzazione di lavori tecnici e artistici esecuzione di canti, brani musicali e saggi ginnici rapporti interpersonali rispetto delle regole senso di responsabilità motivazione, impegno e collaborazione autonomia operativa TEMPI E MODALITA’ DI VERIFICA – VALUTAZIONE In ottemperanza a quanto sancito dalla Legge n. 53 del 28.03.2003 vengono effettuate valutazioni periodiche ed annuali dell’apprendimento e comportamento degli alunni. A livello di istituto vengono definiti strumenti comuni di verifica e scale di misurazione condivise per la valutazione degli apprendimenti, mentre con attività di debriefing (cosa, come e quando hanno imparato) i docenti ottengono dagli alunni informazioni relative al proprio stile di apprendimento, necessarie per poter costruire percorsi personalizzati. Le classi dell’Istituto, partecipano alle prove INVALSI, secondo i tempi e le modalità stabilite dal MIUR. I genitori vengono informati sul percorso formativo degli alunni attraverso i pagellini interquadrimestrali e la SCHEDA QUADRIMESTRALE riguardante i livelli di apprendimento e di maturazione globale degli alunni e dagli stessi docenti Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 117 durate gli incontri annuali programmati per i colloqui e nel corso di incontri individuali effettuati su richiesta dei docenti / genitori per tutti e tre gli ordini di scuola. 4.2 CRITERI DI VALUTAZIONE Criteri adottati dalla Scuola per valutare gli esiti finali delle prestazioni degli allievi: FATTORI OGGETTIVI: FATTORI SOGGETTIVI: l’esito delle misurazioni effettuate e delle osservazioni condotte; i livelli di partenza; gli interventi compensativi adottati dalla scuola componente cognitiva; componente socio-collaborativa; previsioni e orientamento componente fisico-senso-motoria; componente emotivo-affettiva; VERIFICHE In osservanza del comma 4 art.1 del DPR n.122 del 22 giugno 2009, le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico sono coerenti con gli Obiettivi di Apprendimento previsti dal POF; in particolare la Scuola dell’Infanzia prevede una valutazione descrittiva delle competenze in quattro livelli : non raggiunta, parzialmente raggiunta, raggiunta, pienamente raggiunta ( vedi allegato n.1), mentre la Scuola Primaria e Secondaria di primo grado adottano una rubrica di valutazione delle discipline, sia per le prove scritte che orali , con chiara correlazione voto/prestazione, ove il voto è la risultante della media delle valutazioni conseguite nei vari indicatori ( vedi allegati 2- 3): ORIENTAMENTO Fa parte della finalità della scuola di ogni ordine e grado l’essere orientativa. In questo senso lato l’Istituto offre, all’interno dei curricoli, attività di: Scoperta di stili, attitudini interessi personali Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 118 Autovalutazione; Conoscenza dei meccanismi che regolano i diversi contesti sociali, da quelli familiari a quelli del mondo del lavoro. La Scuola Secondaria di I° grado cerca di far emergere le capacità di ogni singolo alunno e fornisce loro dati concreti su cui ragionare per non andar incontro a spiacevoli insuccessi scolastici e delusioni. Vengono fornite dettagliate informazioni sulle scuole superiori proposte attraverso visite a scuole ed incontri con insegnanti ed alunni delle superiori. Durante il periodo delle iscrizioni la Scuola consente alle Istituzioni scolastiche di secondo grado di illustrare ai genitori ed agli alunni la loro offerta formativa. L’efficacia della iniziativa è data dalla possibilità di un confronto immediato tra le varie offerte, operato da genitori e figli in contemporanea. ORGANIZZAZIONE TEMPO SCUOLA Nella organizzazione del tempo scuola si procede: Ad adattare il calendario scolastico senza riduzioni né delle prestazioni didattiche, né degli obblighi lavorativi del personale. A quantificare, per la Scuola Secondaria di I grado, il monte ore annuale obbligatorio delle discipline nel rispetto delle quote minime / massime di cui all’allegato C delle Indicazioni Nazionali. All’articolazione modulare del monte ore annuale della quota obbligatoria ed opzionale / facoltativa. A Garantire pari dignità formativa a tutte le discipline / attività attraverso una adeguata collocazione e distribuzione nell’orario scolastico settimanale, tenendo presenti i carichi di lavoro che esse comportano per gli alunni. A destinare la quota oraria del curricolo locale alla partecipazione alle iniziative promosse a livello territoriale e provinciale e alla conoscenza, a livello storico, geografico, artistico del territorio di appartenenza. A dare priorità, nella scelta della quota facoltativa /opzionale, alle attività di recupero, consolidamento e potenziamento delle discipline di italiano, prima lingua straniera , matematica CALENDARIO SCOLASTICO Inizio Lezioni: 16 settembre 2013 Termine Lezioni: 7 giugno 2014 Ponte di "Ognissanti": dal 1 al 3 novembre 2013 Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 Vacanze di Carnevale: 4 marzo 2014 Festività Pasquali: dal 17 aprile al 22 aprile 2014 Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 30 giugno 2014 Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali: tutte le domeniche; Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 119 l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre Natale; il 26 dicembre; il primo gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta); il 25 aprile, anniversario della Liberazione; il primo maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica MONTE ORE ANNUALE DELLE DISCIPLINE Scuola Primaria Ore Ore settima settimanali nali per per classi classi discipline I II Italiano 9 Ore settimanali per classi III Ore settimanali per classi IV Ore settimanali per classi V 8 7 7 7 inglese 1 2 3 3 3 Storia cittadinanza 2 2 2 2 2 Geografia 2 2 2 2 2 matematica 7 7 7 7 7 2 2 2 2 2 Tecnologia 1 1 1 1 1 Musica 1 1 1 1 1 Arte e immagine 1 1 1 1 1 Ed fisica 1 1 1 1 1 Religione 2 2 2 2 2 scienze Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 120 Scuola Secondaria di I grado Ore settimanali per classi Ore settimanali per classi Ore settimanali per classi I II III 7 7 discipline Italiano 7 inglese 3 3 3 francese 2 2 2 Storia cittadinanza 3 3 3 Geografia 2 2 2 6 6 6 2 2 2 Tecnologia 2 2 2 Musica 2 2 2 Arte e immagine 2 2 2 Ed fisica 2 2 2 Religione 1 1 1 matematica scienze Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 121 Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 122 Gestione Funzionamento didattico - amministrativo PROGRAMMA ANNUALE Il Programma annuale, introdotto con il regolamento di contabilità D.I.1.2.2001 n.44 , è la traduzione finanziaria dei progetti e delle attività che la scuola ha elaborato in base ai bisogni degli alunni e alle caratteristiche del territorio di riferimento dell’Istituto. ll Consiglio di Istituto definisce gli obiettivi e i programmi da attuare e verifica la rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive generali impartite. programmatico, predisposto dal dirigente del Direttore generali e dei servizi Nel scolastico documento con la collaborazione amministrativi, le attività didattiche programmate nel Piano dell’Offerta Formativa vengono tradotte finanziari.Nella relazione sono contabile individuati gli obiettivi da in valori realizzare e la destinazione delle Risorse in coerenza con il POF. Le spese vengono imputate tenendo conto dei costi sia del funzionamento generale sia dei progetti nei limiti dell’effettiva disponibilità finanziaria. Per ogni singolo progetto è tenuta aggiornata una scheda illustrativa e finanziaria per le funzioni di controllo cura del responsabile del Progetto e dal Direttore con riferimento a allo stato di attuazione, all’andamento e allo stato delle spesa del Progetto stesso. Il dirigente scolastico provvede alla gestione finanziaria ed amministrativa con autonomia di spesa,di organizzazione delle risorse umane e di controllo. Il programma annuale sull’attività finanziaria coincide con l’anno solare ed è deliberato dal Consiglio d’Istituto entro il 20 dicembre dell’anno precedente su proposta presentata dal Dirigente scolastico entro il 31 ottobre con apposita relazione. Il Programma finanziario annuale, una volta deliberato dal Consiglio di Istituto, è immediatamente esecutivo ed è sempre possibile, in relazione allo svolgimento delle attività didattiche e alla verifica degli standard di qualità, operare interventi di correzione e riequilibrio del documento contabile. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 123 PIANO ECONOMICO FINANZIARIO L’Istituzione scolastica autonoma è dotata di un finanziamento formato da un contributo ordinario perequativo e di altre entrate provenienti dalle Regioni o da altri Enti pubblici e privati che costituiscono la dotazione finanziaria d’Istituto. Esse si distinguono in : 1. Risorse ordinarie che provengono da: • contributi dello Stato: ordinari perequativi e di natura specifica in quanto diretti a finanziare determinate attività; • economie di reimpiego; • possibilità di storni dal Fondo di Riserva. 2. Risorse aggiuntive che provengono da: • contributi volontari delle famiglie e di privati in genere, contributi discrezionali di Enti; • finanziamenti per partecipazione a programmi locali di sviluppo; • Co-finanziamenti dal Fondo Sociale Europeo e/o da Fondo Europeo di sviluppo Regionale nell’ambito del Programma Operativo Nazionale SCELTE GENERALI DI GESTIONE ED AMMINISTRAZIONE Per l’ottimale funzionamento l’Istituto si impegna al rispetto delle seguenti scelte di gestione e di amministrazione: Utilizzare con la massima tempestività fondi che il MIUR, tramite l’ufficio scolastico Provinciale, assegna all’istituzione scolastica per: a. Realizzare i Progetti specifici ai quali sono destinati; b. Garantire il regolare funzionamento amministrativo generale; c. Garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le Scuole dell’Istituto; Reperire ulteriori risorse e collaborazioni mediante appositi accordi e/o convenzioni, relativi ai progetti inseriti nel POF , con Enti Locali, ASL.,Provincia, Regione, Enti ed Associazioni, soggetti privati che, sotto forma di sponsorizzazione, si dichiarino disponibili ed interessati a collaborare con la Scuola per la promozione di attività culturali Richiedere contributi alle famiglie per copertura finanziaria delle spese connesse alla realizzazione del POF, per visite guidate e viaggi di istruzione, acquisto di materiale di facile consumo, Assicurazione ed altre specifiche attività di arricchimento del curricolo. Promuovere ogni forma di raccordo e collaborazione con le Associazioni culturali e sportive del territorio, allo scopo di mettere a disposizione degli alunni le competenze professionali di quanti operano all’interno delle associazioni, valorizzando così l’opera del volontariato e dell’Associazionismo Stipulare Accordi / Intese con Istituzioni Scolastiche per realizzazione di progetti didattici comuni Promuovere scambi ed incontri fra le scolaresche Promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione Utilizzare il Fondo e/o altro stanziamento destinato alla Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 124 retribuzione di prestazioni straordinarie del personale per: a. Valorizzare e sviluppare le molteplici risorse umane esistente nella Scuola e migliorare l’organizzazione complessiva dell’Istituto b. Sviluppare le attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro c. Riconoscere i maggiori impegni individuali di docenti referenti e/o responsabili e personale ATA di specifiche attività e iniziative di interesse generale. In particolare l’istituto si impegna per il raggiungimento di una Scuola: Autonoma Promuovendo la cultura della collegialità, dell’organizzazione e dell’assunzione di responsabilità di tutto il personale, definendo una chiara ed efficace struttura organizzativa dell’istituto in cui siano ben definiti i compiti e le responsabilità di ciascuno e la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali Di Qualità Dando trasparenza ed efficacia all’agire della scuola avviando un sistema di gestione della qualità basato sulle procedure. Adeguando la gestione del sistema alle esigenze che man mano emergono, investendo in un’ottica razionale di miglioramento delle strutture e delle attrezzature, senza sprecare risorse dell’erario in beni e / o servizi che non portano ricadute considerevoli sulla didattica e sull’organizzazione interna. Per potenziare e migliorare la professionalità del personale docente ed ATA la Scuola organizza iniziative di formazione, in collaborazione con le istituzioni e le agenzie del territorio, cogliendo le opportunità offerte con le azioni PON 2007/2013 Obiettivo “Convergenze” “Competenze per lo sviluppo” POTENZIAMENTO LABORATORI La scuola ha operato una diversificazione degli ambienti di apprendimento caratterizzandoli in funzione dei saperi e delle esperienze concrete che in essi è possibile realizzare. In particolare, in ogni plesso delle scuole primarie, è stato allestito il laboratorio multimediale e nel plesso della Scuola secondaria di I° gradodi Bucciano è funzionante il laboratorio scientifico fruibile da tutti gli alunni delle scuole primarie e secondarie di Bucciano. Sono stati attivati, il laboratorio linguistico e quello musicale allestiti con i fondi FERS. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 125 AUTOANALISI D’ISTITUTO PER LA RILEVAZIONE DEGLI INDICATORI DI QUALITÀ Il Collegio dei Docenti valuterà in itinere ed alla fine la rispondenza del Piano dell’Offerta Formativa ai bisogni rilevati. In sede collegiale saranno decise eventuali modifiche e/o integrazioni. La valutazione del POF si ispirerà al principio dell’autodiagnosi. Oggetto di osservazione saranno: la responsabilità, che investe tutti i processi decisionali attivati dalla scuola, nell’ambito della propria autonomia e attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti. la flessibilità, che riguarda le scelte innovative compiute dalla scuola rispetto alle scelte organizzative, curricolari ed extracurricolari. l’integrazione, che riguarda la coerenza progettuale delle diverse iniziative, nonché il coinvolgimento della scuola e dell’extrascuola. Gli elementi da considerare saranno: IL CONTESTO LA MISSION GLI UTENTI I PROCESSI FORMATIVI LE RISORSE I PROCESSI ORGANIZZATIVI I RISULTATI in relazione ai seguenti parametri: dichiarato, cioè l’insieme degli orientamenti progettuali esplicitamente assunti dalla scuola nel POF e nei documenti programmatori. agito, cioè l’insieme dei comportamenti professionali messi in atto dagli operatori della scuola per realizzare quanto programmato; pensato, cioè l’insieme delle elaborazioni individuali e collettive che caratterizzano la cultura organizzativa dei docenti della scuola, in termine di percezione di sé e dei significati del proprio lavoro; percepito, cioè l’insieme delle percezioni e degli apprezzamenti che sull’operato della scuola hanno genitori e studenti. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 126 Alla fine delle attività didattiche l’ insegnante responsabile delle funzioni strumentali al POF predisporrà un questionario per acquisire dati ed informazioni da parte dei docenti, degli alunni e delle famiglie circa l'operato formativo, didattico e organizzativo della scuola, allo scopo di formativa. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 migliorarne l'offerta 127 Ampliamento dell’Offerta Formativa Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 128 Tenuto conto dei bisogni formativi emersi, il Collegio dei Docenti ha deliberato l’attuazione di progetti ed attività specifici per l’ampliamento dell’offerta formativa. Non si tratta di momenti separati rispetto al lavoro svolto nell’ambito del curricolo obbligatorio ma occasioni di ulteriore arricchimento formativo e di maggiore raccordo con soggetti ed esperienze del territorio. Rientrano in questa tipologia di progetti anche le celebrazioni per eventi particolari e Istituzionali, quali “La giornata della memoria”; “la Giornata della legalità”; progetti legati all’ecologia. Ampliamento offerta formativa Avvicinare il bambino alla lingua inglese, proponendo attività Progetto di lingua inglese che costituiscono un contributo a: “Let’s Play With English” allo sviluppo cognitivo (scuola dell’Infanzia) all’educazione linguistica all’educazione Interculturale Sviluppare la fiducia in sé Acquisire il senso del rispetto Comunicare bisogni, desideri, paure … Comprendere gli stati emotivi altrui Registrare, documentare e discutere sulle diverse situazioni Intuire e rispettare le diversità nelle varie espressioni Comprendere e rispettare regole Progetto “B come bambino” Conoscere ed accettare la propria sessualità (scuola dell’Infanzia) Organizzare e portare a termine autonomamente il lavoro Progettare, collaborare e lavorare insieme agli altri Condividere i valori della comunità di appartenenza Ripercorrere le tappe di un lavoro svolto Interpretare, documentare e registrare il proprio vissuto Individuare e comprende ciò che caratterizza il ciclo della vita Rendere l'alunno parte viva e integrante del progetto formativo culturale. Celebrazione della “Giornata della Acquisire una conoscenza sociale intesa memoria” come luogo di generazione e difesa dei valori. Maturare la convinzione che la società dei (tutti gli ordini di scuola) diritti civili è una società di progresso, nonviolenza, legalità, rispetto della diversità e delle minoranze. Favorire la crescita culturale , la formazione Celebrazione “Giornata della civica, la dignità civile nel rispetto della legalità” legalità, dei diritti civili, di se stessi e degli (tutti gli ordini di scuola) altri in un clima di tolleranza e di cooperazione. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 129 Progetto “giochi sportivi studenteschi” (scuolaSecondaria Moiano) Progetto “gioco sport”(scuola Primaria di Moiano) Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo Sviluppo” – PON - FSE AOODGAI prot. n. 2373 del 26/02/2013.(scuola primaria e secondaria) Programma Operativo nazionale “ “Ambienti per l’apprendimento” PON FESR A00DGAI prot.n.10621 del 05.07.2012 Area FSE – Obiettivo C1 FSE 2013-1084 Migliorare i livelli di conoscenza e competenze dei giovani: Ricomincio da te Piccole stelle Movimenti colorati Ponti non muri per crescere insieme Insieme è più bello Gio-musica I mille colori della comunicazione A scuola di creatività Impara l’arte Verso il futuro danzando nel passato Il corpo, lo spazio, la voce AREA FESR - Obiettivo Convergenza A-1 – FESR06 – POR – Campania -2012 – 1358 Postazione segreterie scolastiche Nativi Digitali A scuola con la LIM La lim in classe Informatica Mobile 2 Lim – scuola digitale Infolabstart3 Recupero e potenziamento (scuola secondaria di Moiano e Bucciano) PROGETTO MADRELINGUA INGLESE “VERSO L’EUROPA” (Secondaria Bucciano e Moiano) Realizzato con il supporto di un docente madrelingua che opererà in compresenza con il titolare. A scuola di Sicurezza ( tutti gli ordini di scuola ) Prevenire e rimuovere eventuali disagi; promuovere la socializzazione, ed il rispetto delle regole attraverso giochi di squadra. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Recupero e approfondimento di tematiche scolastiche e/o di attualità di particolare interesse per gli alunni. Potenziamento delle competenze necessarie per accedere agli approfondimenti scelti. Abituarsi a riflettere, con spirito critico, sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione. Distinguere, nell’affrontare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li caratterizza. Consolidare e potenziare le conoscenze della lingua inglese Acquisire strategie e competenze orali e scritte che rafforzino e affinino la capacità di dialogare in lingua inglese. Consolidare ed ampliare le quattro abilità linguistiche di base Acquisire la consapevolezza che la salute e la sicurezza sul luogo di sul luogo di lavoro dipende non solo dalla struttura ma anche dai comportamenti di prevenzione degli stessi utenti e dall’attenzione rivolta alle molteplici possibilità di rischio, presenti in qualsiasi ambiente Valorizzare il ruolo della scuola, sui temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Elaborare e diffondere a tutti i livelli la cultura della sicurezza attraverso la formazione / informazione del personale in servizio 130 Cortometraggio “ La pastorella Agnese “ ( scuola secondaria di I grado di Bucciano) “Cibolando” Scuola primaria di Forchia Sensibilizzare tutti i soggetti alla responsabilità verso se stessi e verso gli altri e favorire la promozione di uno spirito altruistico e solidale Sensibilizzazione al valore positivo del rapporto con l’altro Stimolare la partecipazione attiva della collettività Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Assumere un corretto e consapevole rapporto con il cibo comprendendo il legame fra la qualità dell’alimentazione e la qualità dell’ambiente di vita Acquisire la conoscenza del legame fra alimentazione e cultura Considerare l’alimentazione come prevenzione e cura delle malattie Acquisire la consapevolezza che l’alimentazione contribuisce alla crescita personale , culturale ed umana Riconoscere l’alimentazione come strumento di comunicazione, incontro , pensiero, condivisione , integrazione Ampliare la gamma dei cibi assunti come educazione al gusto 131 USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE ANNO SCOLASTICO 2013- 2014 Scuola dell’Infanzia Classi coinvolte Sezione di 5 anni di tutti i plessi Sezione di 5 anni di tutti i plessi Località Benevento Teatro (Un violino di nome Pierino) Fattoria didattica Periodo Da definire Da definire Scuola Primaria MOIANO VISITE GUIDATE Classi coinvolte Tutte le classi I A – I B II A – IIB - IIIA IV A – IV B V A VB Località Napoli: Spettacolo teatrale “Mary Poppins” Salerno Fattoria didattica “le Parisien” o Masseria Soprano Tivoli (Villa Adriana e Villa d’Este) Scavi di Ercolano, mav e museo della Periodo 12 marzo APRILE/MAGGIO APRILE/MAGGIO APRILE/MAGGIO ferrvia LUZZANO VISITE GUIDATE Classi coinvolte Tutte le classi IA - IIA – IIIA IVA Località Napoli: Spettacolo teatrale “Mary Poppins” Salerno Fattoria didattica “le Parisien” o Masseria Soprano Tivoli (Villa Adriana e Villa d’Este) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Periodo 12 marzo APRILE/MAGGIO APRILE/MAGGIO 132 BUCCIANO VISITE GUIDATE Classi coinvolte Località IVA – VA FASANO (zoo Safari e parco) Periodo APRILE/MAGGIO FORCHIA VISITE GUIDATE Classi coinvolte Località Tutte le classi Dipark (Salerno citta verde) Periodo APRILE/MAGGIO Scuola Secondaria di 1° grado MOIANO BUCCIANO VISITE GUIDATE Classi coinvolte Località Periodo Tarquinia e Cascate delle Marmore APRILE/MAGGIO Tivoli (Villa Adriana e Villa d’Este) APRILE/MAGGIO IA–IB II A – IIB MOIANO I –II BUCCIANO III A–III B MOIANO III BUCCIANO Toscana ( 4 giorni) APRILE/MAGGIO III A –III B MOIANO Roma ( visita al Quirinale) 4 marzo 2014 USCITE DIDATTICHE Per tutte le classi e tutti gli ordini di scuola potranno essere realizzate, in orario scolastico, uscite didattiche nel territorio comunale e provinciale. Per le uscite didattiche, all’interno del comune e nei paesi limitrofi, la scuola potrà avvalersi del servizio di scuolabus, predisposto dal comune. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 133 PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE L’aggiornamento e la formazione in servizio costituiscono per l’insegnante un diritto-dovere. La formazione in servizio deve, però rappresentare, più che un obbligo, un’esigenza individuale di sviluppo professionale. Le iniziative di aggiornamento, in una scuola attenta ai cambiamenti e pronta ad affrontare le problematiche del nostro tempo, garantiscono, infatti, la crescita professionale degli insegnanti e di tutte le figure operanti nel comparto scuola. In tale prospettiva, l’Istituto comprensivo di Moiano intende promuovere una spendibile attività di formazione al fine di: migliorare la qualità degli interventi educativi, stimolare i docenti a mettere in discussione la propria professionalità per adeguarla alle richieste della scuola dell’autonomia, rafforzare il ruolo dell’istituzione scolastica, quale centro di servizio e cultura sul territorio. Formazione docenti Considerata l’importanza che riveste l’attività di formazione in servizio come strumento per l’incremento e il miglioramento continuo delle competenze professionali di tutto il personale della scuola e ritenuto che nell’attuale fase di progressivo consolidamento del processo di autonomia didattica, organizzativa, di ricerca e sviluppo, l’aggiornamento e la formazione in servizio del personale della scuola rappresentano un insostituibile sostegno all’innovazione in corso e un investimento essenziale per elevare la qualità del sistema istruzione, nell’Istituto comprensivo di Moiano si è elaborato un piano di aggiornamento partendo dalla rilevazione dei bisogni dei docenti, degli alunni, del personale ATA. Dalla rilevazione dei bisogni formativi è emersa la necessità di prevedere: - un corso di primo soccorso per tutto il personale dell’istituto. - Un corso di formazione per l’approfondimento dell’ studio delle Indicazioni Nazionali e per l’elaborazione di un Curricolo verticale. - Un corso per il corretto utilizzo del registro elettronico e per l‘utilizzo delle nuove tecnologie, in particolare per l’uso della LIM. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 134 Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 135 Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 136 Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 137 INDICE Premessa Pag. 5 TITOLO I PARTECIPAZIONE ORGANI COLLEGIALI Pag. 6 Art. 1 Consiglio di intersezione, di interclasse, di classe Pag. 6 Art. 2 Collegio dei Docenti Pag. 7 Art. 3 Consiglio di Istituto Pag. 7 Art. 4 Comitato di valutazione per gli insegnanti Pag. 9 Art. 5 Assemblee dei genitori Pag. 11 Pag. 12 ART. 6 Personale docente Pag. 12 ART. 7 – Personale ATA – collaboratori scolastici Pag. 14 ART. 8 – Personale ATA – Assistenti Amministrativi Pag. 14 ART. 9 – DISPOSIZIONI GENERALI -Accesso di estranei ai locali scolastici Pag. 15 ART. 10 – DISPOSIZIONI GENERALI Distribuzione materiale informativo e pubblicitario Pag. 15 Pag. 16 ART. 9 – Iscrizioni Pag. 16 ART. 10 – Regolare svolgimento delle attività didattiche Pag. 17 ART. 11 – Assenze Pag. 19 ART. 12 – Ritardi Pag. 20 ART. 13 – Uscita e uscite anticipate Pag. 20 ART. 14 – Responsabilità delle classi Pag. 20 ART. 15 – Comportamento degli alunni Pag. 21 ART. 16 – Norme di comportamento e di sicurezza durante le visite di istruzione Pag. 21 Pag. 22 Pag. 22 ART. 18 – Diritti Pag. 22 ART. 19 – Doveri Pag. 23 ART. 20 – Mancanze e provvedimenti disciplinari Pag. 23 ART. 21 – Gravità dell’infrazione e determinazione dei provvedimenti disciplinari Pag. 28 ART. 22 – Conversione delle sanzioni Pag. 29 ART. 23 – Ricorsi ed impugnazioni Pag. 29 ART. 24 – Fasi del procedimento disciplinare Pag. 30 Pag. 33 Premessa Pag. 33 Art. 25 – Tipologia Pag. 33 Art. 26 –Criteri generali per l’organizzazione delle visite e viaggi Pag. 33 ART. 27 – destinatari Pag. 33 ART. 28 – partecipazione Pag. 33 ART. 29 – destinazione Pag. 34 TITOLO II REGOLAMENTO INTERNO DISPOSIZIONI PER IL PERSONALE TITOLO III DISPOSIZIONI PER GLI STUDENTI TITOLO IV REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ART. 17 – Principi TITOLO V REGOLAMENTO VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 138 ART. 30 – Organi competenti Pag. 34 ART. 31 – Organizzazione e realizzazione delle iniziative Pag. 35 ART. 33 – Competenze dei docenti Pag. 36 ART. 34 – Norme generali per la partecipazione degli studenti Pag. 36 ART. 35 – Norme di comportamento degli studenti Pag. 37 ART. 36 – Competenze dei genitori Pag. 37 ART. 37 – Indennità di missione Pag. 37 ART. 38 – Disposizioni generali Pag. 37 Pag. 38 ART. 39 - Oggetto del Regolamento Pag. 38 ART. 40 – Diritto di accesso: definizione Pag. 38 ART. 41 – Soggetto interessato Pag. 38 ART. 42 – Atti e provvedimenti ammessi Pag. 38 ART. 43 – Contro interessati Pag. 38 ART. 44 - Atti sottratti all’accesso Pag. 39 ART. 45 - Consultabilità degli atti depositati in archivio Pag. 39 ART. 46 – Modalità di accesso: definizione Pag. 39 ART. 47 - Motivi della domanda Pag. 39 ART. 48 – Accesso informale Pag. 39 ART. 49 – Accesso formale Pag. 40 ART. 50 – Identificazione dei soggetti che esercitano il diritto di accesso Pag. 40 ART. 51 - Accoglimento della richiesta di accesso. Rifiuto, limitazione o differimento dell’accesso Pag. 40 ART. 52 - Rilascio copie Pag. 41 ART. 53 -Determinazione tariffe riproduzione atti Pag. 41 ART. 54 - Rimborso spese di riproduzione e dei costi di notifica Pag. 41 ART. 55 - Comunicazione al richiedente - Termine per il rilascio delle copie Pag. 42 ART. 56 - Prescrizione e divieti nel corso della visione Pag. 42 ART. 57 - Decadenza dell’autorizzazione Pag. 42 ART. 58 - Responsabilità a carico dei richiedenti Pag. 42 ART. 59 - Rifiuto di esibizione o di rilascio di copia dei documenti Pag. 42 ART. 60 - Ritardo nella esibizione o nel rilascio di copia dei documenti Pag. 42 ART. 61 – Ricorsi alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi Pag. 42 Pag. 43 ART. 62 - Premessa Pag. 43 ART. 63 - Beneficiari Pag. 43 ART. 64 – Accesso al prestito Pag. 43 ART. 65 - Responsabilità Pag. 43 ART. 66 - Consultazione volumi Pag. 43 TITOLO VI REGOLAMENTO PER L’ACCESSO AGLI ATTI AMMINISTRATIVI TITOLO VII REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 139 Pag. 43 ART. 67 - Premessa Pag. 43 ART. 68 - Accesso al laboratorio Pag. 43 ART. 69 - Responsabilità Pag. 44 Pag. 44 ART. 70 – Introduzione Pag. 44 ART. 71 – Principi e ambiti di applicazione Pag. 44 ART. 72 – Limiti e poteri dell’attività negoziale Pag. 45 ART. 73 – Acquisti, appalti e forniture Pag. 45 Art. 74 – Ufficio rogante e Commissione attività negoziali Pag. 46 Art. 75 – Informazione, pubblicizzazione e responsabilità contabile Pag. 46 Art. 76 – Limite di spesa autonoma del Dirigente Scolastico Pag. 46 Art. 77 – Ordinazione della spesa Pag. 46 Pag. 47 Pag. 47 Pag. 48 ART. 81 – Tracciabilità dei flussi finanziari Pag. 49 ART. 82 – Contratto Pag. 49 ART. 83– Verifica delle forniture e delle prestazioni – Commissione collaudo Pag. 49 ART. 84 – Requisiti soggettivi dei fornitori e relative verifiche Pag. 49 ART. 85 – Il responsabile del procedimento Pag. 50 ART. 86 – Il responsabile del trattamento dei dati Pag. 50 Pag. 50 Pag. 50 ART. 88 – Pubblicazione degli avvisi di selezione Pag. 50 ART. 89 – Individuazione degli esperti esterni Pag. 51 ART. 90 – Impedimenti alla stipula del contratto Pag. 51 ART. 91 – Autorizzazione dipendenti pubblici e comunicazione alla funzione pubblica Pag. 52 ART. 92 – Stipula, durata del contratto e determinazione del compenso Pag. 52 ART. 93 – Verifica dell’esecuzione e del buon esito dell’incarico Pag. 52 Pag. 53 ART. 94 – Criteri e limiti delle attività negoziali del Consiglio d’Istituto Pag. 53 ART. 95 – Fondo per le minute spese Pag. 54 ART. 96 – Disposizioni finali Pag. 54 TITOLO VIII REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO LABORATORI TITOLO IX REGOLAMENTO ATTIVITA’ NEGOZIALE PER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI ART. 78 – Acquisizione in economia di lavori, servizi e forniture sotto la soglia comunitaria (art. 125 del Codice dei Contratti Pubblici) ART. 79 – Procedura per la gara informale per acquisti superiori ad € 5,000,00 e fino a € 40.000,00 (iva esclusa) – Contrattazione ordinaria ART. 80 – Procedura per il cottimo fiduciario per l’acquisto di beni e servizi il cui importo finanziario sia compreso tra € 40.000,00 e € 130.000,00, per i lavori il cui importo finanziario sia compreso tra € 40.000,00 e € 200.000,00.( IVA esclusa) TITOLO X REGOLAMENTO ATTIVITA’NEGOZIALEPER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI CRITERI PER LA SELEZIONE DEGLI ESPERTI ESTERNI ART. 87 – Individuazione del fabbisogno e dei requisiti oggettivi TITOLO XI REGOLAMENTO ATTIVITA’NEGOZIALEPER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI INTERVENTI DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO NELL’ATTIVITA’ NEGOZIALE Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 140 PREMESSA La scuola concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi della Costituzione. La scuola ha il compito di valorizzare l’alunno come persona e a creare le condizioni per garantire a tutti pari opportunità di sviluppo e crescita culturale, accogliendo le diversità di ciascuno. Si propone di favorire nell’alunno: a) la conoscenza e il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente; b) lo sviluppo armonico della personalità; c) l’acquisizione di saperi e competenze fondamentali; d) l’acquisizione della capacità di compiere scelte responsabili: La scuola ritiene, quindi, fondamentale che l’alunno acquisisca la consapevolezza dei limiti della propria libertà e comprenda che la presa di coscienza e la condivisione della regole permettono il “vivere bene insieme”. Il principio generale a cui si vuole conformare il Regolamento d’Istituto è la responsabilizzazione di tutte le componenti scolastiche (alunni, genitori, docenti e personale ATA) nei confronti delle loro specifiche attività. Per questo la scuola è aperta alla collaborazione e alla partecipazione, anche mediante momenti di incontro e confronto. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Istituto, è conforme ai principi e alle norme del Regolamento dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, ed è in piena armonia con il Piano dell’Offerta Formativa e ne contribuisce all’attuazione. Esso stabilisce le norme di comportamento e di funzionamento tra le diverse componenti che operano all’interno dell’Istituto nel rispetto e nella valorizzazione del pluralismo culturale, bandendo, nell’erogazione del servizio scolastico, ogni discriminazione di sesso, razza, religione, lingua, condizioni politiche, psico-fisiche e socio-economiche E’ strumento di garanzia di diritti e doveri e ciascuno, nel rispetto del ruolo che gli compete, deve impegnarsi ad osservarlo e a farlo osservare, riconoscendone il carattere vincolante. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 141 TITOLO I PARTECIPAZIONE ORGANI COLLEGIALI L’Istituto Comprensivo “F. De Sanctis” garantisce e disciplina l’esercizio del diritto di riunione e di assemblea di tutte le sue componenti. La costituzione e i compiti degli Organi Collegiali, unitamente all’esercizio dei diritti di assemblea, sono disciplinati dal Testo Unico dell’Istruzione ( D. Lgs n. 297/94) agli artt.5-7-8-10-11-12-13-14-15. ART. 1 – Consiglio di intersezione, di interclasse, di classe Composizione Ciascun Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe è composto: a) nella scuola dell'infanzia dai docenti di ogni singola sezione; b) nella scuola primaria dai docenti di ogni singola classe; c) nella scuola secondaria 1^grado dai docenti di ogni singola classe. Fanno altresì parte dei consigli: a) nelle scuole dell'infanzia e primaria da un rappresentante eletto dai genitori degli alunni iscritti a ciascuna sezione o classe; b) nella scuola secondaria 1^grado da quattro rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti a ciascuna classe. Ciascun consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo docente delegato; la funzione di segretario viene assunta da un docente del Consiglio stesso. Convocazione Il Consiglio è convocato dal Presidente o dalla metà dei suoi membri almeno ogni due mesi e si riunisce in orario non coincidente con le lezioni. L' orario di convocazione va notificato almeno 5 giorni prima della data della riunione indicando gli argomenti all'O.d.G. Per la validità delle riunioni dell’organo è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti; invece, per la validità delle riunioni relative agli scrutini, è richiesta la presenza del Dirigente Scolastico o un suo delegato e di tutti i Docenti componenti il Consiglio. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza; in caso di parità, prevale il voto del Presidente. Competenze I Consigli hanno in particolare le seguenti funzioni: - formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad eventuali iniziative di sperimentazione; - promuovere il coordinamento didattico e procedere alla verifica dell'andamento generale dell'attività educativa; - agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni; - esprimere, con la sola presenza dei docenti, parere conforme per l' ammissione o meno di un alunno alla classe successiva, previa motivata relazione dell'insegnante o degli insegnanti di classe. Rappresentante dei genitori Ciascun rappresentante dei genitori, che ha la funzione di coordinamento e di raccolta delle proposte di interesse generale tra i genitori della classe, può richiedere la convocazione dell'assemblea dei genitori per affrontare questioni e problematiche emerse. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 142 ART. 2 – Collegio dei Docenti Composizione Il Collegio dei Docenti, organo preposto al funzionamento didattico dell’Istituto, è composto da tutto il personale insegnante della scuola con contratto a tempo indeterminato e a tempo determinato ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Convocazione Il Collegio Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. Il Collegio Docenti, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare la nomina di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. Queste commissioni hanno soltanto la funzione preparatoria delle delibere conclusive di esclusiva competenza del Collegio dei Docenti. Nel caso specifico degli Istituti Comprensivi, per quanto il Collegio sia unico ma articolato in tante sezioni quante sono le scuole presenti nella nuova istituzione, per alcune questioni esso sarà riunito nelle totalità delle sue sezioni, mentre per altre, riferite alla singola scuola, il Dirigente Scolastico potrà riunire separatamente le diverse sezioni. Competenze Le competenze del Collegio Docenti attendono, in via primaria, alla programmazione dell’azione didattico-educativa, all’adozione dei libri di testo e alla scelta dei sussidi didattici. Correlato al potere di programmazione è la verifica, la valutazione periodica della rispondenza dell’andamento complessivo dell’azione didattica agli obiettivi programmati e l’adozione delle opportune misure per il miglioramento dell’attività didattica. Inoltre, il Collegio dei Docenti: - definisce, convalida e cura il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto; - definisce e convalida il Piano Annuale delle attività; - determina la corrispondenza chiara ed univoca tra i voti decimali ed i livelli di apprendimento e di conoscenza degli alunni; - promuove iniziative di aggiornamento dei docenti della scuola; - elegge i docenti che fanno parte del Comitato di valutazione del servizio. ART. 3 – Consiglio di Istituto Composizione Il Consiglio di Istituto, nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni, è composto da 19 membri, così distribuiti: - otto rappresentanti del personale docente; - otto rappresentanti dei genitori degli alunni; - due rappresentanti del personale ATA; - il Dirigente Scolastico. Convocazione della prima seduta La prima seduta del Consiglio d’Istituto è convocata dal Dirigente Scolastico entro quindici giorni dalla nomina degli eletti, per l’elezione del Presidente e della Giunta Esecutiva del Consiglio. Elezione del Presidente Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 143 - - Il Presidente è eletto, mediante votazione segreta, tra i membri del Consiglio d’Istituto rappresentanti dei genitori, secondo le modalità previste dall’art.5 del D.P.R.. 416/74. L’elezione del Presidente ha luogo a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio. Qualora la prima abbia avuto esito negativo, dalla seconda votazione in poi è sufficiente la maggioranza relativa dei votanti. In caso di parità di voti, la votazione deve essere ripetuta fino al raggiungimento della maggioranza dei voti in favore di uno dei candidati. Il Consiglio può decidere di eleggere un Vice Presidente con le stesse modalità previste per il Presidente, che, in sua assenza, ne assume tutte le attribuzioni. In caso di impedimento o di assenza del Presidente, ne fa le veci il vice presidente o, in mancanza di quest’ultimo, il consigliere più anziano Attribuzioni del Presidente Tra il Presidente ed i membri del Consiglio non intercorre alcun rapporto di gerarchia. Il Presidente: - convoca il Consiglio, ne presiede le riunioni e adotta tutti i necessari provvedimenti per il regolare svolgimento dei lavori; - prende e mantiene i contatti con i presidenti del Consiglio di altri istituti; - promuove i contatti con le altre scuole, come previsto dall’art. 6 lettera e del D.P.R 416/74; - nomina un Segretario, scegliendolo tra i membri del Consiglio; - autentica con la propria firma i verbali delle adunanze redatti dal Segretario del Consiglio in apposito registro. Revoca del Presidente - Il presidente può essere revocato dall’ufficio con deliberazione motivata del Consiglio d’Istituto. - Il Consiglio non può essere chiamato a deliberare sulla revoca del Presidente, se non quando vi sia proposta motivata per iscritto di almeno 1/3 dei Consiglieri. Per la validità della deliberazione, che deve avvenire a scrutinio segreto, occorre la maggioranza dei 2/3 dei Consiglieri. - Quando il presidente cessa le sue funzioni per effetto di dimissioni, revoca o per perdita dei requisiti, subentra di diritto il vicepresidente. Nomina del Segretario del Consiglio e sue attribuzioni - Il segretario è nominato dal Presidente tra i membri del Consiglio. - Il Segretario del Consiglio ha il compito di redigere il verbale della seduta e di sottoscrivere, unitamente al Presidente, gli atti e le deliberazioni del Consiglio. - Le altre incombenze amministrative del Consiglio, come la redazione e l’invio delle lettere di convocazione dei membri del Consiglio, sono svolte dal personale addetto alla segreteria della scuola. La Giunta Esecutiva e le sue attribuzioni Il Consiglio elegge nel suo seno, a maggioranza relativa, i membri della Giunta Esecutiva. In caso di parità la votazione prosegue fino al raggiungimento della maggioranza dei voti in favore di uno dei candidati. La Giunta è convocata dal Dirigente Scolastico. La Giunta Esecutiva: - prepara i lavori del Consiglio d’Istituto, fermo restando il diritto d’iniziativa del Consiglio stesso; - cura l’esecuzione delle delibere del Consiglio d’Istituto; - predispone il programma finanziario annuale. Gli atti della Giunta Esecutiva sono consultabili esclusivamente dai membri del Consiglio d’Istituto. Estinzione e scioglimento del Consiglio - Il Consiglio dura in carica tre anni. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 144 - Il Consiglio può essere sciolto dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale nel caso in cui: tutti i membri elettivi del Consiglio si dimettano o perdano i requisiti; sussistano persistenti e gravi irregolarità o in caso di mancato funzionamento del Consiglio. Proroga della legislatura - Finché non è insediato il nuovo Consiglio sono prorogati i poteri del precedente. - I rappresentanti dei genitori, purché non abbiano perso i requisiti di eleggibilità (ed in tal caso sono surrogati), continuano a far parte del Consiglio, fino all’insediamento dei nuovi eletti. Elezioni suppletive - Si fa ricorso alle elezioni suppletive nel corso della normale durata del Consiglio: per la surrogazione di membri, per qualsiasi motivo cessati, nel caso di esaurimento della lista di provenienza; nel caso di dimissioni di tutti i membri elettivi del Consiglio. - Le elezioni suppletive devono essere indette dal Dirigente Scolastico entro 15 giorni dalla formalizzazione della circostanza che le ha rese necessarie. - I membri subentrati cessano dalla carica allo scadere della legislatura durante la quale sono stati eletti. I Consiglieri - I membri del consiglio possono accedere agli uffici di segreteria per richiedere informazioni e copia degli atti di competenza del consiglio. - I Consiglieri che nel corso della legislatura perdono i requisiti per essere eletti in Consiglio, vengono sostituiti dai primi non eletti delle rispettive liste, ancora in possesso dei requisiti necessari per far parte del Consiglio. In caso di esaurimento delle liste si procede alle elezioni suppletive. - I Consiglieri che non intervengono, senza giustificati motivi, a tre sedute consecutive del Consiglio decadono dalla carica e vengono surrogati con le modalità sopra riportate. - Il Consiglio deve prendere atto della decadenza di un Consigliere nella seduta successiva al determinarsi della causa che la origina mediante delibera immediatamente esecutiva. Contestualmente il Consiglio deve individuare il candidato che deve subentrare ed accertare il possesso dei requisiti. L’atto formale di nomina spetta, invece, al Dirigente Scolastico. Convocazione del Consiglio - Salvo quanto previsto dall’articolo 1, la convocazione del Consiglio spetta al Presidente ogni - qualvolta lo ritenga opportuno. - Il Presidente ha l’obbligo giuridico di indire la convocazione del Consiglio quando viene richiesto da un terzo dei Consiglieri. - l’atto di convocazione: deve essere emanato dal Presidente del Consiglio; deve avere la forma scritta; deve contenere l’ordine del giorno degli argomenti da discutere; deve indicare il giorno, l’ora e il luogo della riunione; deve essere recapitato, a cura dell’ufficio di segreteria ed esposto all’albo della scuola almeno cinque giorni prima della riunione. Tuttavia, nei casi di urgenza è sufficiente che l’avviso ed il relativo Odg sia consegnato 24 ore prima. Ordine del giorno - L’ordine del giorno della convocazione è formulato dal Presidente, sentita la Giunta e deve contenere gli argomenti eventualmente proposti dai singoli Consiglieri. - In caso di urgenza l’Odg può essere integrato, anche al momento della riunione. - La seduta , di norma, deve trattare solo le materie poste all’ordine del giorno. - Ogni consigliere ha, comunque, facoltà di proporre argomenti da inserire all'ordine del giorno, che possono, però, essere discussi nella medesima seduta solo se esiste sufficiente documentazione ed il Consiglio delibera per la discussione immediata. In caso contrario gli Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 145 argomenti proposti, purché rientranti tra le competenze del Consiglio, saranno rinviati alla seduta successiva. Sede delle riunioni Il Consiglio di Istituto si riunisce, di norma, nei locali dell'edificio sede della Dirigenza; quando particolari esigenze lo richiedano, le riunioni possono tenersi in altra sede. Pubblicità delle sedute - Alle sedute del Consiglio possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate, senza diritto alla parola ed al voto. Non è ammesso il pubblico qualora siano in discussione argomenti concernenti le persone. - Il consiglio può invitare, con il solo diritto alla parola su questioni specifiche, membri esterni al Consiglio stesso. Validità delle sedute e delle deliberazioni - La seduta è valida se è presente la metà più uno dei componenti in carica. - Le votazioni avvengono, di norma, per alzata di mano. - La votazione per scheda segreta è obbligatoria quando concerne le persone e quando ne faccia richiesta 1/3 dei consiglieri e la proposta è accolta dalla maggioranza dei 2/3 dei presenti. - Le deliberazioni sono adottate a maggioranza relativa dei voti, salvo che disposizioni speciali prevedano diversamente. In caso di parità prevale il voto del Presidente. In caso di parità in votazione per scheda segreta, la votazione è ripetuta sino al conseguimento della maggioranza assoluta dei presenti. Il verbale - Il verbale di ciascuna seduta è redatto dal Segretario del Consiglio su apposito registro a pagine numerate, che viene letto ed approvato all’inizio della seduta successiva. - Il verbale deve essere firmato dal Presidente e dal Segretario. - Relativamente al verbale della seduta precedente ogni consigliere, ove ne ravvisi la necessità, può richiedere d'intervenire per rettificare eventuali sue dichiarazioni non obiettivamente riportate o omesse dal verbale. Pubblicità degli atti La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto avviene mediante l’affissione all’Albo dell’Istituto e la pubblicazione sul sito web dell’Istituto del testo integrale, sottoscritto dal segretario verbalizzante, delle deliberazioni prese dal Consiglio. L’affissione avviene entro il termine massimo di 10 giorni dalla relativa adunanza. Tutti gli atti e le delibere del Consiglio devono essere tenuti, a cura del Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, a disposizione dei membri del Consiglio. Consultazione degli organi collegiali - Allo scopo di garantire la più ampia partecipazione alla gestione della scuola, il Consiglio può decidere di consultare, su importanti questioni, gli altri organi collegiali. - Il Consiglio tiene in debito conto eventuali proposte formulate da assemblee di genitori Consulenze esterne E facoltà del Consiglio avvalersi, nel corso dei lavori, del contributo di pubblici amministratori e della consulenza di esperti nelle materie di discussione. Commissioni di lavoro - Il Consiglio può decidere di costituire al suo interno, per materie di particolare importanza, commissioni di lavoro. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 146 - Le commissioni non hanno alcun potere deliberativo e svolgono la propria attività secondo le direttive stabilite dal consiglio. ART. 4 – Comitato di valutazione per gli insegnanti Composizione Il Comitato di valutazione per il servizio degli insegnanti è formato dal Dirigente Scolastico, che ne è il Presidente, da 4 docenti quali membri effettivi e 2 docenti quali membri supplenti. I membri del Comitato sono eletti dal Collegio docenti nel suo seno. Le funzioni di Segretario del Comitato sono attribuite dal Presidente ad uno dei docenti membri del comitato stesso. Il Comitato di valutazione del servizio dura in carica un anno. Competenze Il Comitato provvede, su richiesta del docente, alla valutazione del servizio degli insegnanti; esprime un parere obbligatorio sul periodo di prova dei docenti di ruolo; esprime un giudizio sulla condotta del docente che chiede la riabilitazione, trascorsi due anni dalla data dell’atto con cui gli fu inflitta una sanzione disciplinare. ART. 5 – Assemblee dei genitori I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, fuori dall’orario delle lezioni. Le assemblee dei genitori possono essere di: - intersezione, di classe, di interclasse; - Istituto. Potranno svolgersi su richiesta dei rappresentanti dei genitori eletti nel Consiglio di classe, interclasse, di intersezione. La richiesta di assemblee viene presentata al Dirigente che comunica alle famiglie, con almeno 5 giorni di anticipo, l'avviso di assemblea con il relativo ordine del giorno, tramite comunicazione sul diario degli alunni. L'avviso di convocazione viene affisso all'albo della scuola. L'assemblea d' Istituto è convocata su richiesta dal Presidente dell' assemblea oppure, qualora la richiedano, da 200 genitori. Possono partecipare all'assemblea, con diritto di parola, oltre al Dirigente Scolastico, anche i docenti dell'istituto. Per le modalità di autorizzazione e di comunicazione ai genitori si fa riferimento all'art.15 del Decreto Legislativo n. 297/94. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 147 TITOLO II REGOLAMENTO INTERNO DISPOSIZIONI PER IL PERSONALE ART. 6 Personale docente I Docenti devono trovarsi nell’Istituto almeno cinque minuti prima che cominci la propria lezione; gli insegnanti della prima ora devono invece essere presenti in classe cinque minuti prima dell’inizio della lezione. I Docenti delle ultime ore di lezione non devono consentire che gli alunni escano dalle aule prima del suono della campanella; sono tenuti, inoltre, a vigilare sull’uscita ordinata degli alunni e a depositare nella sala Professori il Registro di classe. Il rispetto dell’orario di servizio costituisce per tutto il personale Docente un obbligo inderogabile la cui inosservanza, oltre a compromettere la funzionalità dell’Amministrazione, determina anche disagio per gli utenti del servizio scolastico, riduzione della produttività e danno all’erario per le somme erogate a titolo di retribuzione per il lavoro non effettuato. I Docenti che intendono svolgere l’attività professionale sono tenuti a chiedere, prima dell’inizio dell’anno scolastico, l’autorizzazione all’esercizio della libera professione e l’autorizzazione ad accettare incarichi in altre amministrazioni. Il Docente della prima ora è tenuto ad annotare sul Registro di classe e sul suo Registro personale gli alunni risultanti assenti all’appello; deve inoltre registrare gli alunni che hanno giustificato la loro assenza, segnalando chi deve ancora farlo. Tutti i Docenti sono tenuti a firmare il Registro di classe, ad annotare gli argomenti sviluppati e ad utilizzare gli spazi del Registro in modo adeguato. Al cambio dell’ora il docente raggiunge tempestivamente l’aula in modo da subentrare rapidamente al collega che termina la lezione. In caso di ritardo o di assenza dei docenti, i collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare sugli alunni dando, nel contempo, avviso all’ufficio di segreteria del disguido affinché vengano assunti i necessari provvedimenti. L'intervallo, della durata massima di 10 minuti, è stabilito annualmente nell'ambito dell'organizzazione dell'orario delle lezioni. Durante l’intervallo effettuerà la vigilanza il docente che è in servizio nella classe; qualora ciò non sia possibile dovrà essere formalmente comunicato chi lo sostituisce. Durante l’intervallo gli alunni possono muoversi in modo ordinato nella propria aula o negli spazi consentiti. Dopo la refezione agli alunni, accompagnati dai rispettivi insegnanti, è consentito l’accesso al cortile e/o alla palestra non oltre le ore 14,00. Tutti i Docenti sono tenuti a rispettare il divieto di fumo negli spazi interni ed esterni di pertinenza della scuola. Tutti i Docenti sono tenuti a rispettare il divieto all’utilizzo del telefono cellulare durante le ore di lezione, in quanto elemento di disturbo al corretto svolgimento delle attività di insegnamento che non possono essere interrotte da attività personali. Anche durante le riunioni degli Organi Collegiali, il telefono deve essere spento. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 148 Non è consentito l’uso del telefono, della fotocopiatrice, del fax e di tutte le attrezzature della scuola per uso personale o per motivi non attinenti alla gestione della scuola. L'assegnazione degli insegnanti alle classi è prerogativa del Dirigente Scolastico, che la determina sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio d'Istituto e dalle proposte operative deliberate dal Collegio dei docenti. Il Dirigente scolastico dispone l'assegnazione dei docenti alle classi nel rispetto dei vincoli e delle indicazione dell'organico, operando una valutazione complessiva dei seguenti criteri: - garantire la continuità d'insegnamento con il precedente anno scolastico, salvo casi particolari che impediscano oggettivamente l'applicazione di tale principio; - distribuire in modo equilibrato tra le classi i docenti di ruolo per garantire un'eguale presenza di personale stabile; - valorizzare le specifiche competenze didattiche e professionali, riconosciute in base all'esperienza maturata ed agli eventuali titoli specifici, approfondita in sede di formazione/aggiornamento con riferimento agli obiettivi ed ai progetti previsti dal Piano dell'Offerta Formativa e tenendo conto delle esigenze didattiche ed organizzative dell'Istituto; - permettere continuità di lavoro per il consiglio di classe e tenere in considerazione la creazione di rapporti positivi tra diversi docenti della classe con gli studenti. - In particolare per quanto riguarda gli alunni diversamente abili, si tenderà a: - assegnare i docenti di sostegno tenendo conto della continuità riferita alla classe o alla sezione in cui risultano inseriti gli stessi alunni seguiti nel corso dell'anno precedente. In ogni caso, l' assegnazione effettiva da parte del dirigente scolastico può discostarsi dai criteri e dalle proposte per motivate esigenze. La tenuta del Registro personale deve essere effettuata con la necessaria diligenza, in quanto costituisce il documento probatorio dell’attività didattica del Docente e dei suoi rapporti con gli alunni. Le pagine riservate all’argomento delle lezioni devono essere compilate contestualmente allo svolgimento delle attività didattiche, per testimoniarne ed illustrarne contenuti ed attuazione. La compilazione del Registro di classe deve essere effettuata con la massima cautela ed attenzione, in quanto si tratta del documento ufficiale e legale dell’attività di servizio dei Docenti e della presenza a scuola degli alunni. I Docenti hanno l’obbligo e il preciso dovere di: - firmare in corrispondenza delle loro ore di lezione, indicando anche la materia svolta; - registrare con grafia chiara e leggibile in ordine alfabetico i cognomi degli studenti assenti e, in caso di omonimia, riportare anche il nome o la data di nascita; - annotare le giustificazioni delle assenze e richiamare specialmente al lunedì e ad ogni ripresa - ripresa quelle non perfezionate; - segnalare al Coordinatore eventuali mancanze, ritardi e giustificazioni degli alunni; - riportare sempre con chiarezza e in modo sintetico gli argomenti spiegati; - riportare le eventuali note nella colonna “provvedimenti disciplinari” e fare accompagnare subito gli alunni così segnalati dal Dirigente scolastico o dai suoi delegati; - recarsi in Segreteria al di fuori dell’orario di servizio. Tutte le comunicazioni e le circolari sono inviate per posta elettronica ai docenti e poste a disposizione di ciascun plesso per la firma di presa visione. E’ compito di ciascun docente controllare tutte le circolari e far pervenire, tramite gli alunni, i comunicati alle famiglie annotando sul diario l’argomento della comunicazione dettata e/o consegnata e l’avvenuta verifica della firma del genitore. In caso di assenza dal servizio, (attività d’insegnamento e riunioni deliberate dagli OO.CC. della scuola), il dipendente presenta al Dirigente Scolastico, con congruo anticipo, regolare istanza documentata. Per le assenze improvvise ed imprevedibili comunica al Dirigente Scolastico, telefonicamente entro le 8,00 o comunque prima del suo impegno di servizio, la natura dell’impedimento, la presumibile durata e l’indirizzo per la visita fiscale. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 149 Durante le ore a disposizione ed in quelle indicate per ricevimento dei genitori non è consentito al docente allontanarsi dall’edificio scolastico. l’accesso agli uffici di segreteria è consentito esclusivamente al di fuori dell’orario di servizio e comunque dalle ore 11,00 alle 13,00 e dalle ore 14,30 alle ore 16,00 (dal lunedì al venerdì) Il docente di sostegno in caso di assenza dell’alunno affidatogli, informa tempestivamente il Dirigente Scolastico o i collaboratori del DS e si mette a disposizione per eventuali sostituzioni dei docenti temporaneamente assenti. Il docente deve evitare di assumere iniziative personali incompatibili con le decisioni e gli indirizzi degli OO.CC. della scuola. Tutti i ritardi e i permessi brevi devono essere concordati con lo Staff della dirigenza e recuperati. ART. 7 – Personale ATA – collaboratori scolastici I Collaboratori scolastici devono assicurare la vigilanza degli alunni all’interno della Scuola e provvedere all’accurata pulizia dei locali, dei servizi e dell’edificio. Esercitano inoltre servizio di portineria, con rigoroso controllo dell’ingresso dell’Istituto, accoglienza del pubblico, diffusione delle circolari e servizio rilascio fotocopie. I Collaboratori scolastici hanno il diritto-dovere di richiamare gli alunni che si intrattengono nei corridoi, nei bagni o nell’atrio ed invitarli ad entrare nelle aule. Qualora dovessero rifiutarsi devono immediatamente comunicare i nominativi al Dirigente scolastico o ai suoi collaboratori per gli opportuni provvedimenti. I Collaboratori scolastici prestano ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale. Per gli alunni che usufruiscono del trasporto scolastico i collaboratori provvederanno a verificare l’effettiva consegna all’incaricato. Non è consentito l’uso del telefono, della fotocopiatrice, del fax e di tutte le attrezzature della scuola per uso personale o per motivi non attinenti alla gestione della scuola. I collaboratori scolastici sono tenuti a rispettare il divieto all’utilizzo del telefono cellulare durante le ore di servizio, in quanto elemento di disturbo al corretto svolgimento delle attività di vigilanza che non possono essere interrotte da attività personali. Tutti i collaboratori scolastici sono tenuti a rispettare il divieto di fumo negli spazi interni ed esterni di pertinenza della scuola. Il rispetto dell’orario di servizio costituisce un obbligo inderogabile la cui inosservanza, oltre a compromettere la vigilanza e la funzionalità amministrativa, determina anche un danno all’erario per le somme erogate a titolo di retribuzione per il lavoro non effettuato. L’orario di servizio dei collaboratori scolastici sarà strutturato su forme di flessibilità funzionali alle esigenze delle attività didattiche, educative ed amministrative sia in orario curricolare che in orario extracurricolare. I collaboratori scolastici non possono allontanarsi dal posto di servizio per nessun motivo; in caso di necessità devono presentare richiesta ed essere autorizzati dal DSGA o dal Dirigente Scolastico. ART. 8 – Personale ATA – Assistenti Amministrativi Agli Assistenti amministrativi sono affidate le funzioni organizzative, amministrative contabili per gli alunni, per i Docenti e per la gestione complessiva dell’Istituto. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 150 Gli Assistenti Amministrativi sono tenuti a rispettare il divieto del telefono, della fotocopiatrice, del fax e di tutte le attrezzature della scuola per uso personale o per motivi non attinenti alla gestione della scuola. Non è consentito, inoltre, l’uso del telefono cellulare durante le ore di servizio. Il rispetto dell’orario di servizio costituisce un obbligo inderogabile la cui inosservanza, determina anche un danno all’erario per le somme erogate a titolo di retribuzione per il lavoro non effettuato. L’orario di servizio del personale ATA sarà strutturato su forme di flessibilità che devono assicurare le esigenze delle attività didattiche, educative ed amministrative sia in orario curricolare che in orario extracurricolare. Il personale Amministrativo non può allontanarsi dal posto di servizio per nessun motivo; in caso di necessità deve presentare richiesta ed essere autorizzato dal DSGA o dal Dirigente Scolastico. Tutti i collaboratori scolastici sono tenuti a rispettare il divieto di fumo negli spazi interni ed esterni di pertinenza della scuola. ART. 9 – DISPOSIZIONI GENERALI -Accesso di estranei ai locali scolastici Nessun estraneo senza autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche. Chiunque, limitatamente all’orario di accesso al pubblico , ha libero accesso al locale dove si trova l'albo d'istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all'Ufficio di Presidenza e di segreteria. ART. 10 – DISPOSIZIONI GENERALI Distribuzione materiale informativo e pubblicitario Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. La scuola non consente la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo. Previa autorizzazione del Dirigente è consentito distribuire agli alunni: - il materiale che riguarda il funzionamento e l' organizzazione della scuola; - materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali; - il materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua fini di lucro. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 151 TITOLO III DISPOSIZIONI PER GLI STUDENTI ART. 9 – Iscrizioni 1) Criteri di ammissione alla scuola dell’infanzia e classe prima in caso di eccedenza di iscrizione e/o in caso di eccedenza di iscrizione e/o in caso di distribuzione non equilibrata fra i plessi. Tutti gli allievi che fanno domanda di iscrizione vengono accolti sulla base delle risorse d'organico e strutturali disponibili e dopo aver accertato, d'intesa con l'Ente comunale e con l'USR, eventuali possibili incrementi. In caso di eccedenza di domande di iscrizione e/o di distribuzione non equilibrata delle richieste relative ai plessi, si procede alla convocazione dei genitori per opportuna informazione e per proporre spostamenti volontari, in mancanza dei quali si procederà secondo i seguenti criteri: - Alunni già iscritti e frequentanti le scuole dell Istituto; - Residenza o domicilio nel Comune; - Alunni in situazione di handicap (entro il limite numerico previsto dalla normativa: in caso di sovrannumero si selezionerà dando la precedenza alle situazioni di gravità certificata; a parità di condizioni si procederà a sorteggio); - Alunni con grave disagio certificato o certificabile (segnalazione dei servizi sociali, della ASL, inserimento in casa famiglia...); - Alunni con fratelli frequentanti il plesso; - Alunni con genitori entrambi lavoratori. Soddisfatte le priorità di cui sopra, a parità di condizioni viene applicato il sorteggio per individuare gli alunni esclusi e/o che verranno assegnati ad altro plesso. Il sorteggio verrà effettuato da una Commissione presieduta dal Dirigente Scolastico 2) Criteri di formazione delle classi Le classi sono unità di aggregazione degli alunni, aperte alla socializzazione e allo scambio delle diverse esperienze; andranno perciò favorite le modalità organizzative espressione di libertà progettuale coerenti con gli obiettivi generali e specifici dei vari ordini di scuola. "L'unitarietà dell'insegnamento, che costituisce la caratteristica educativo- didattica peculiare della scuola primaria, è assicurata sia dal ruolo specifico dell'insegnante di classe (questo particolarmente nel primo ciclo) che dall'intervento di più insegnanti sullo stesso gruppo classe o su gruppi di alunni di classi diverse organizzati in un sistema didattico a classi aperte(DPR n.104/1985 - 3^ parte). I criteri mirano a raggiungere due obiettivi: o l'eterogeneità all'interno di ciascuna classe (ogni classe dovrebbe essere, in piccolo, uno spaccato della società). o l'omogeneità tra le sezioni parallele. Nella formazione dei raggruppamenti iniziali si terranno globalmente presenti le seguenti variabili: - Sesso: Equilibrio tra maschi e femmine; - Incompatibilità segnalata dalla scuola di provenienza - Maturazione globale (sufficiente/buona/ottima) o Relazionalità (sufficiente / buona) - Separazione dei fratelli, salvo richiesta motivata da parte della famiglia - Equi distribuzione degli alunni che presentano handicaps riconosciuti o difficoltà di apprendimento e di comportamento su segnalazione documentata (da insegnanti dell’ordine di scuola precedente, Asl ecc.) salvo necessità di tipo diverso legate al monte - ore dell’insegnante di sostegno; - Adeguata distribuzione degli alunni extra- comunitari - Mantenimento della stessa sezione /classe per gli alunni ripetenti, salvo diversa richiesta della famiglia. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 152 - Espressione di una preferenza condivisa dai genitori dell’alunno prescelto, compatibilmente con i criteri sopra indicati Sorteggio. 3) Criteri per la formazione delle eventuali pluriclassi Il Dirigente scolastico, dopo aver sentito le proposte degli insegnanti del plesso, procederà alla formazione delle pluriclassi tenendo contemporaneamente presenti le seguenti variabili: - La normativa in materia di pluriclassi; - la continuità didattica; o il numero degli alunni; - l'eventuale inserimento degli alunni handicappati; - ogni altro elemento utile alla migliore formazione delle pluriclassi sulla base di un progetto predisposto dai docenti 4) Inserimento nelle sezioni degli alunni diversamente abili. Il Dirigente scolastico inserirà gli alunni nei gruppi/sezione tenendo presente: - il parere dell'équipe socio-psico-pedagogica (se presente sul territorio e collabora attivamente con continuità con gli operatori scolastici); - inserirà gli alunni diversamente abili in una classe rispettando le indicazioni del D.M. n.72 del 22/3/1999; - valuterà anche l'opportunità di rendere disomogeneo il numero degli alunni delle due sezioni a favore di quella in cui è inserito l'alunno portatore di handicap previo parere favorevole degli insegnanti interessati. - inserimento degli alunni in situazione di handicap terrà conto degli alunni problematici già presenti nelle altre classi della stessa sezione; 5) Inserimento nelle classi degli alunni stranieri I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’ età anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l’ iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto: - dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica; - dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno; - del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza; - del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno. Il collegio dei docenti, con le modalità che riterrà più opportune, formula proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi: la ripartizione è effettuata evitando comunque la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri (D.P.R.n. 394 del 31 agosto 1999). Le prove di accertamento di cultura saranno sostenute di fronte ad una commissione nominata dal Dirigente scolastico composta da due docenti, di disciplina diversa, in servizio nell’Istituto In mancanza di documentazione scolastica il dirigente scolastico procede, previa deliberazione del consiglio di classe/Interclasse all’iscrizione con riserva, chiedendo ai genitori una dichiarazione attestante gli studi compiuti nel paese di origine (C.M. n. 5/1994) Il dirigente scolastico procede all’ iscrizione con riserva anche dei minori privi di permesso di soggiorno (C.M. n. 5/1994) ART. 10 – Regolare svolgimento delle attività didattiche 1) Orari di entrata e di uscita Le lezioni , nella Scuola secondaria di I grado, iniziano alle ore 8.00 e terminano alle ore 13.00; il martedì ed il venerdì, iniziano alle ore 8,00 e terminano alle ore 16,00 Nella Scuola primaria, l’inizio delle lezioni è fissato alle ore8.30 nel plesso di Moiano, 8,15 in quello di Luzzano e 8,20 in quelli di Bucciano e di Forchia. Nella Scuola dell’infanzia gli orari di ingresso e di uscita sono rispettivamente 8.30 -16,30 per i plessi di Moiano, Bucciano e Luzzano; 8,20-16,20 per quello di Forchia. In quest’ultimo plesso le lezioni si svolgeranno dal lunedì al venerdì. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 153 Durante le ore di lezione si esce dalle aule solo se convocati dal Dirigente Scolastico o autorizzati dall’insegnante. Durante le uscite dall’aula : - non si deve sostare nella parte di corridoio antistante le classi; - non è consentito entrare nelle altre classi se non autorizzati da un insegnante; - non è consentito recarsi negli altri piani dell’edificio scolastico se non autorizzati; - non è permesso correre o rincorrersi o fare giochi pericolosi per sé o per gli altri; - si deve mantenere un rapporto corretto nei confronti di tutti i compagni, dei docenti e del personale ausiliario; - si devono utilizzare le strutture sanitarie nel rispetto delle civili norme igieniche e non si deve indugiare nei suddetti locali al fine di permettere a tutti i compagni l’utilizzo degli stessi. 2) Somministrazione di farmaci La somministrazione di farmaci a scuola è consentita per attività che non richiedono il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica da parte dell’adulto che interviene e comunque solo in caso di assoluta necessità. Il genitore in caso di bisogno di eventuale somministrazione di farmaci in ambito scolastico: - fa richiesta di autorizzazione alla somministrazione del farmaco al Dirigente Scolastico. - accompagna la richiesta di somministrazione con l’autorizzazione del medico. - fornisce il farmaco, tenendo nota della scadenza dello stesso, così da garantire la validità del prodotto in uso - fornisce al dirigente scolastico un recapito telefonico al quale sia reperibile egli stesso o un suo delegato. La richiesta di somministrazione di farmaci ha validità per l’anno in corso e va rinnovata ad inizio di ogni anno scolastico e in corso dello stesso anno, se necessario. La prescrizione/certificazione / autorizzazione, rilasciata dal medico curante o pediatra o medico di medicina generale, deve specificare: - il nome dell'alunno, - 2. la patologia - nome commerciale del farmaco - l'evento che richiede la somministrazione di farmaci, - le modalità di somministrazione del farmaco - la dose da somministrare - la durata della terapia - la modalità di conservazione del farmaco - gli eventuali effetti collaterali - Il Dirigente Scolastico, a fronte di richiesta/autorizzazione e di prescrizione/certificazione: - organizza momenti informativi per l'intero personale scolastico in servizio nella sede scolastica dove è presente l'alunno affetto da specifica patologia, eventualmente in collaborazione l'Azienda ASL del territorio. - individua, fra il personale formato ai sensi del DM 388/2003 chi, in caso di bisogno, deve intervenire anche con la somministrazione del farmaco. - autorizza la somministrazione del farmaco da parte del personale scolastico. - indica, vista la prescrizione/certificazione, le modalità per la conservazione e la somministrazione del farmaco. L'auto somministrazione del farmaco è prevista laddove l'alunno, per età, esperienza, addestramento, è autonomo nella gestione del problema di salute. Anche in questo caso il genitore darà comunicazione al Dirigente Scolastico in merito al farmaco usato. In caso di necessaria somministrazione di farmaci all’interno della scuola sarà lo stesso genitore a somministrare di persona all’alunno il farmaco durante l’orario di lezione; pertanto, gli sarà rilasciata apposita autorizzazione ad entrare nella classe del proprio figlio per il tempo strettamente necessario. Nel caso di diete speciali (ad esempio, allergie alimentari o altro) occorre la documentazione del medico di base, con l’indicazione della dieta e degli alimenti da non somministrare. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 154 Richieste di introdurre dolciumi e alimenti vari nelle classi per celebrazione di specifiche ricorrenze potranno essere prese in considerazione, a condizione che: - i suddetti alimenti siano acquistati e non confezionati direttamente dai genitori; - tutti i genitori abbiano compilato il modulo specifico dal quale si evinca la presenza/assenza di intolleranze alimentari degli alunni. Gli alunni sono tenuti ad assumere ed utilizzare comportamenti e linguaggio corretti, nonché un abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico; sono vietate espressioni volgari e/o offensive. Negli ambienti scolastici è opportuno che gli alunni non indossino copri abiti e copricapo, che appenderanno, ad inizio mattinata, all’attaccapanni della propria aula. E’ vietato portare oggetti o materiali d’uso non scolastico. Ciò che non è ritenuto inerente alle attività scolastiche potrà essere requisito e restituito al termine della lezione all’alunno ovvero al genitore. E’ opportuno non portare cellulari a scuola, ma nel caso che i genitori ritenessero necessario, per esigenze familiari, che il proprio figlio lo abbia con sé, la scuola declina ogni responsabilità in caso di danni o smarrimento. E’ severamente vietato l’uso del telefonino durante ogni momento di attività scolastica (lezioni, esercitazioni, uscite in bagno). Tale oggetto dovrà essere tenuto in cartella, rigorosamente spento; in caso contrario gli insegnanti sono autorizzati a ritirarlo e a consegnarlo al Dirigente Scolastico. ovvero ai suoi Collaboratori: questi, a loro volta, lo consegneranno ai genitori dell’alunno. Le immagini, i suoni ed i filmati acquisiti nella comunità scolastica mediante telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici e successivamente divulgati in altre forme concretizzano una violazione punita con sanzione amministrativa a carico del genitore, della cui applicazione è competente il Garante, mentre per l’alunno si individuerà un comportamento che configurerà mancanza disciplinare, a sua volta sanzionata nel presente Regolamento. Resta fermo che, anche durante lo svolgimento delle attività didattiche, eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza o gravità, potranno sempre essere soddisfatte, previa autorizzazione del docente. La scuola continuerà, in ogni caso, a garantire, come è sempre avvenuto, la possibilità di una comunicazione reciproca tra le famiglie ed i propri figli, per gravi ed urgenti motivi, mediante gli uffici di presidenza e di segreteria amministrativa. Il divieto di utilizzare telefoni cellulari durante lo svolgimento di attività di insegnamento-apprendimento, del resto, opera anche nei confronti del personale docente, in considerazione dei doveri derivanti dal CCNL vigente e dalla necessità di assicurare all’interno della comunità scolastica le migliori condizioni per uno svolgimento sereno ed efficace delle attività didattiche, unitamente all’esigenza educativa di offrire ai discenti un modello di riferimento esemplare da parte degli adulti. Il dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti è una condizione necessaria per la realizzazione dell’autonomia scolastica e del successo formativo. Per quanto attiene alla responsabilità deontologica e professionale dei comportamenti degli alunni, essa sussiste in tutti gli spazi scolastici ed esige la tempestiva segnalazione alle autorità competenti di eventuali infrazioni, ed in particolare quando trattasi degli episodi di violenza sopra richiamati, dovere la cui inosservanza è materia di valutazione disciplinare. Giustificazioni, avvisi e comunicazioni inviati alle famiglie devono essere firmati tempestivamente dai genitori e riconsegnati ai docenti. Non sono prese in considerazione richieste formulate soltanto verbalmente dagli alunni. Il diario deve essere controllato quotidianamente da un genitore. Gli alunni devono averlo sempre con sé ed utilizzarlo per uso scolastico. Non occorre telefonare a parenti per motivi personali né è indispensabile farsi portare materiale scolastico precedentemente dimenticato, in quanto l’organizzazione personale e il carico di responsabilità conseguente alle proprie dimenticanze servono alla crescita personale di ogni alunno. Gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato anche nelle immediate vicinanze della scuola e durante qualsiasi uscita didattica. ART. 11 – Assenze Le assenze vanno sempre giustificate. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 155 Le assenze degli alunni della Scuola secondaria di 1° grado devono essere giustificate, con l’indicazione del motivo dell’assenza, nell’apposito libretto personale, su cui sono state apposte le firme del genitore o della persona che, esercitando la tutela, provvedono a giustificare le assenze. L’insegnante della prima ora firma l’assenza e la annota sul Registro di classe. In caso di assenze di 5 o più giorni consecutivi (compreso i festivi), alla giustificazione dovrà essere accluso il relativo certificato medico, eccetto per le assenze preavvisate dai genitori, in forma scritta, per motivi familiari. Gli alunni privi di giustificazione saranno ammessi in classe con riserva, annotando sul Registro di classe l’obbligo per l’alunno di presentare regolare giustificazione per il giorno successivo; in caso di ripetuta negligenza nella giustificazione delle assenze, l’alunno per essere riammesso in classe dovrà essere accompagnato dal genitore. In caso di assenze frequenti, i nominativi degli alunni che non frequentano la scuola regolarmente dovranno essere segnalati dal Docente coordinatore al Dirigente Scolastico, che solleciterà la famiglia all’adempimento dell’obbligo scolastico e, successivamente, provvederà a segnalare la situazione agli organi competenti. ART. 12 – Ritardi Le entrate in ritardo devono essere giustificate dai Collaboratori del dirigente. Una frequenza di ritardi superiore a cinque dovrà essere segnalata dal coordinatore e/o dall’insegnante prevalente al Dirigente per l’attivazione delle sanzioni disciplinari previste. ART. 13 – Uscita e uscite anticipate L’uscita alla fine della mattinata o del pomeriggio avviene solo dopo il suono della campanella. Gli alunni sono accompagnati all’uscita dal docente dell’ultima ora e devono evitare comportamenti pericolosi e scorretti. È possibile delegare altre persone maggiorenni, diverse dai genitori, al ritiro degli alunni, previa compilazione del modulo fornito in Segreteria didattica all’inizio dell’anno. La delega va rinnovata ogni anno. È possibile autorizzare il proprio figlio/a, a tornare a casa da solo o prelevato da parente minorenne, previa compilazione di apposito modulo da rinnovarsi ogni anno. Gli alunni non prelevati all’uscita dai genitori sono affidati dall’insegnante al collaboratore scolastico di turno. Gli alunni non possono uscire arbitrariamente dall’Istituto; l’uscita anticipata, che dovrà essere annotata sul Registro di classe o sull’apposito modulo predisposto dall’ufficio di segreteria è consentita solo se il genitore (o persona da lui delegata, previa esibizione di delega scritta da parte di uno dei due genitori e fotocopia del documento di riconoscimento proprio e di uno dei genitori) si presenta a scuola per prelevare il proprio figlio per validi motivi. Le uscite anticipate seguono una precisa procedura e vanno autorizzate dal Dirigente scolastico o dai suoi Collaboratori. In caso di assenza del Dirigente Scolastico o di un suo delegato, l’autorizzazione sarà concessa dal docente in servizio nella classe di appartenenza dell’alunno. Dopo cinque uscite anticipate, il coordinatore e/o l’insegnante prevalente provvederà ad avvisare il Dirigente affinchè sia valutata la legittimità del comportamento. I permessi di uscita anticipata per la durata dell’intero anno, saranno rilasciati esclusivamente dal dirigente scolastico nei casi di documentata necessità. ART. 14 – Responsabilità delle classi Ciascuna classe è responsabile dell’ordine e della pulizia di muri e arredi della propria aula, delle aule speciali e delle relative attrezzature che vanno usate con la dovuta cautela. Eventuali danni accertati Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 156 alle aule, all’arredamento, alle attrezzature dovranno essere risarciti dai diretti responsabili, se individuati, o da tutti gli alunni della classe. Le classi che si allontanano dalle aule per recarsi in palestra o nei laboratori non devono lasciare incustoditi oggetti personali che non rientrano nel normale materiale scolastico. L’Istituto non risponde in nessun caso di furti o smarrimenti di libri, sussidi didattici, indumenti o denaro, salvo l’assumere severi provvedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili. ART. 15 – Comportamento degli alunni Gli alunni devono sempre manifestare all’interno dell’Istituto forte senso di autocontrollo e di autodisciplina; non possono, senza regolare autorizzazione, accedere in classi non proprie, né abbandonare l’aula durante le lezioni. Agli studenti è consentito uscire dall’aula, durante le ore di lezione, uno per volta, previa autorizzazione del docente; di ogni assenza arbitraria o prolungata dall’aula, l’insegnante farà menzione sul registro di classe. Non è assolutamente consentito aggirarsi, intrattenersi, conversare nei corridoi, nelle scale e nei servizi igienici durante l’orario di lezione. Nel breve periodo in cui avviene il cambio dei docenti, gli alunni devono, disciplinatamente, attendere in classe l’insegnante. ART. 16 – Norme di comportamento e di sicurezza durante le visite di istruzione Nel trasferirsi da un luogo all’altro: - Si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive dell’insegnante o della guida: allontanandosi e non seguendo le istruzioni date ci si mette in condizione di pericolo. - Non si toccano né si fotografano oggetti e/o dipinti esposti in mostra senza averne il permesso: infatti potrebbero venir facilmente danneggiati. In autobus: - Si sta seduti al proprio posto; infatti se si rimanesse alzati una brusca manovra potrebbe far perdere l’equilibrio e causare brutte cadute. Non si mangia né si beve; infatti un’improvvisa frenata potrebbe causare l’ingestione di liquidi e/o solidi nelle vie aeree con conseguenti problemi sanitari. Si conversa senza far confusione, altrimenti si distrae il conducente e lo si distoglie dalla guida. Durante le visite di istruzione e/o partecipazione in qualità di spettatori ad avvenimenti sportivi, teatrali, cinematografici e di ogni altra attività, gli alunni dovranno assumere sempre un comportamento corretto e responsabile nei confronti delle persone e delle cose. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 157 TITOLO IV REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Il presente regolamento recepisce le indicazioni contenute nello “Statuto delle studentesse e degli studenti” della Scuola Secondaria, emanato con D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e le successive modifiche ed integrazioni di cui al D.P.R. n. 235/07 ed alla C.M. prot. 3602/PO del 31/07/08. Per quanto riguarda, invece, l’azione disciplinare nei confronti degli alunni della Scuola primaria, essa deve intendersi ancora regolata dagli artt. 412-414 del R.D. 1297 del 1928, le cui disposizioni vengono, ovviamente, adattate alle modifiche normative intervenute successivamente. Di conseguenza, comune risulta la definizione dell’azione disciplinare verso gli alunni quale atto amministrativo regolato dalla Legge n. 241 del 1990; infatti, essa deve ( a pena di illegittimità) essere condotta nel rispetto dei suoi principi, tra i quali, in primo luogo, quello di necessaria previa partecipazione dei genitori al procedimento sanzionatorio. Diversificate e commisurate all’età, pur nella consapevolezza di una preminente valenza formativa e rieducativa, risultano le sanzioni disciplinari legate a specifici comportamenti poco corretti. ART. 17 – Principi Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare: ogni Consiglio di classe potrà, in autonomia, deliberare di non applicare al singolo caso le norme generali, inquadrando tale comportamento “anomalo” in una strategia di recupero o inserimento più generale. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee ed ispirate, per quanto possibile, alla riparazione del danno. La successione delle sanzioni non è, né deve essere, automatica: mancanze lievi possono rimanere oggetto di sanzioni leggere, anche se reiterate; mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni e procedimenti rieducativi commisurati. La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia. Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori dalla scuola, ma che siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte ripercussione nell’ambiente scolastico. La convocazione dei genitori non deve configurarsi come sanzione disciplinare, ma come mezzo di informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero: tale atto dovrà essere compiuto a livello preventivo, quando possibile, dal singolo docente o dal Consiglio di classe. Ne consegue che: - I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa; - la responsabilità è individuale; pertanto, i provvedimenti disciplinari sono individualizzati e mai collettivi; - nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni; - nessuna infrazione disciplinare influisce sulla valutazione del profitto; - le sanzioni sono temporanee e ispirate alla riparazione del danno; - allo studente è offerta la possibilità di convertire la sanzione in attività a favore della comunità scolastica; - la collaborazione dei genitori viene ritenuta fondamentale per dare una corretta valenza educativa all’intervento disciplinare. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 158 ART. 18 – Diritti L’Istituto garantisce a tutti gli alunni una formazione culturale qualificata, tesa al rispetto e alla valorizzazione dell’identità di ciascuno. Inoltre, l’Istituto si impegna a promuovere attività integrative ed interventi didattico-educativi per il recupero delle situazioni di svantaggio. Nello specifico, lo studente ha diritto: - di conoscere, all’inizio dell’anno scolastico, gli obiettivi didattici, la metodologia e i criteri di valutazione dei singoli insegnanti; - di essere valutato mediante una sufficiente quantità e varietà di verifiche, affinchè la sua valutazione sia attendibile; - di conoscere in tempi rapidi i risultati delle verifiche. - alla segretezza delle informazioni riguardanti lui e la sua famiglia, anche se fornite spontaneamente; - al rispetto della dignità personale: nessuno studente deve essere trattato con espressioni ingiuriose o sarcastiche, né essere oggetto di ingiustizie o aggressioni psicologiche; - di svolgere le proprie attività in ambienti scolastici salubri e ben attrezzati; - al rispetto dell’orario delle discipline concordato all’inizio dell’anno; - all’annotazione dei compiti sul registro di Classe. ART.19 – Doveri - - - Lo studente deve partecipare alle attività didattiche. A scuola deve ascoltare attentamente, annotare, chiedere chiarimenti, apportare contributi personali. Nel lavoro individuale deve eseguire personalmente i compiti e studiare le lezioni. Lo studente deve mantenere un atteggiamento rispettoso verso tutti i membri della comunità scolastica. Deve evitare di emarginare qualsiasi compagno, assumere atteggiamenti aggressivi, usare un linguaggio offensivo della dignità e dei sentimenti altrui. Durante le attività didattiche lo studente deve evitare di disturbare i compagni e il docente. Lo studente deve rispettare le attrezzature e il materiale didattico della scuola, evitando di sporcare gli ambienti che usa. Lo studente deve venire a scuola fornito di tutto il materiale necessario. Lo studente è tenuto a frequentare le lezioni con regolarità, senza effettuare assenze strategiche, immotivate e rispettando gli orari di inizio e termine dell’attività scolastica. Lo studente non deve sottrarsi alle verifiche e alle valutazioni del processo formativo. Lo studente deve informare la famiglia sulla sua situazione scolastica, sulle riunioni e/o colloqui stabiliti dalla scuola. ART. 20 – Mancanze e provvedimenti disciplinari I seguenti comportamenti vengono configurati come mancanze disciplinari da correggere con interventi educativi: SCUOLA PRIMARIA Provvedimento disciplinare ( a seconda della gravità del fatto) Infrazione Autorità competente 1. - Ritardi ripetuti - Assenze o ritardi non giustificati - Mancanza del materiale occorrente - Richiamo verbale Docente prevalente - Convocazione dei genitori 2 - Richiamo verbale Convocazione dei genitori Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Docente interessato 159 - - Consegna da svolgere in classe Consegna da svolgere a casa Invito alla riflessione individuale per alcuni minuti fuori dall’aula, sotto stretta sorveglianza del docente Invito alla riflessione guidata sotto l’assistenza di un Docente Ammonizione scritta sul diario dello studente Mancato rispetto delle consegne a casa e/o a scuola 3 - Disturbo delle attività didattiche - Linguaggio offensivo verso gli altri - Richiamo verbale Convocazione dei genitori Consegna da svolgere in classe Consegna da svolgere a casa Invito alla riflessione individuale per alcuni minuti fuori dall’aula, sotto stretta - Docente interessato sorveglianza del docente e/o prevalente Invito alla riflessione guidata sotto l’assistenza di un Docente Ammonizione scritta sul diario dello studente Ammonizione scritta sul registro di classe 4 - Violenze fisiche e psicologiche verso gli altri Ammonizione scritta sul diario dello studente Docente interessato e/o Ammonizione scritta sul Registro di prevalente e Consiglio classe di interclasse Sospensione dalle lezioni fino a tre giorni 5 - Reati e compromissione dell’incolumità delle persone Sospensione dalle lezioni fino a tre giorni Consiglio di interclasse SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Infrazione Provvedimento disciplinare Autorità competente Articolo 3 comma 1 DPR 235 del 21.11.07 “Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere assiduamente agli obblighi di studio” Ritardi occasionali I ritardi occasionali, dopo i 5 minuti dal Dirigente suono della campanella, sono giustificati dal Dirigente o dal Collaboratore del Scolastico Dirigente. L’alunno viene accolto in classe Collaboratori dal docente della prima ora, previa esibizione del documento scritto di del Dirigente accettazione recante la firma del Dirigente. 2 Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 160 Ritardi continuativi Dirigente Dovranno essere giustificati per iscritto e Scolastico personalmente dai genitori al Dirigente, che Collaboratori del ne dà comunicazione ai docenti. Dirigente 3 Ritardi ripetuti senza giustificazione Dirigente Dopo 5 ritardi consecutivi non giustificati e Scolastico superiori a 5 minuti, convocazione, mezzo telefono o lettera, di uno dei genitori. Questi Collaboratori dovrà accompagnare il proprio figlio/a a del Dirigente scuola il giorno successivo. 4 Comunicazione alla famiglia tramite nota scritta su stampato della scuola che dovrà Ritardo nel giustificare le essere riconsegnato debitamente firmato. Se Coordinatore di classe assenze e nel far firmare le comunicazioni scuola-famiglia la mancanza persiste, convocazione dei genitori tramite lettera 5 Falsificazione di: a) firme dei genitori b) firma di insegnanti Richiesta di certificazione della firma da parte dei genitori o degli insegnanti Convocazione dei genitori Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni (nei casi recidivi) - Coordinatore di classe - Coordinatore di classe Consiglio di classe 6 - Convocazione dei genitori Alterazione di: Sospensione dalle lezioni fino a 5 a) valutazioni giorni (nei casi recidivi) b) registri di classe Sospensione dalle lezioni (nei casi c) registri personali dei docenti gravi e recidivi) da 6 a 15 giorni - Coordinatoredi classe - Consiglio di classe - Consiglio di classe 7 Negligenza nello studio e irregolarità nello svolgimento dei compiti assegnati Infrazione Comunicazione alla famiglia tramite nota scritta su stampato della scuola, che dovrà essere consegnato, debitamente firmato, al docente che rileva la mancanza Provvedimento disciplinare Docente che rileva la mancanza Autorità competente Art. 3 comma 2 DPR 235 del 21.11.07 “Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo di Istituto, dei Docenti, di tutto il Personale della Scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto (anche formale) che chiedono per se stessi” Richiamo verbale e scuse da parte Docente che rileva la Trattenersi in bagno e dell’alunno/a mancanza fuori dall’aula oltre il tempo Richiamo scritto sul registro di necessario; classe Sostare in corridoio Comunicazione scritta alla famiglia Docente Coordinatore creando confusione; della Classe Entrare nelle altre classi Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 161 - - - Convocazione dei genitori eludendo la sorveglianza del personale scolastico Sospensione dalle lezioni fino a 5 Abbigliamento non adeguato e poco conveniente; giorni in caso di inosservanza della anzione e recidività. Comportamento scorretto a scuola e durante Sospensione dalle lezioni (nei casi le uscite didattiche, visite e gravi e recidivi) da 6 a 15 giorni gite d’istruzione; Uso di linguaggio volgare e scorretto; Insulti e offese ai compagni con parole, gesti e azioni; Atti di violenza fisica psicologica Consiglio di classe Consiglio di classe 2 Danneggiamento o sottrazione Risarcimento del danno, restituzione di oggetti a compagni e al del maltolto e ammonimento scritto. personale tutto della scuola. Docente che rileva a mancanza Dirigente per l’adozione del provvedimento formale nei casi di risarcimento 3 Offese con parole, gesti e azioni al personale Docente e non, sia nell’ambiente scolastico che fuori dalla scuola. - Richiamo da parte del D.S. Dirigente Convocazione dei genitori Scolastico Sospensione dalle lezioni per offese Consiglio di gravi e reiterate classe per Comunicazione scritta alle Istituzioni sospensione fino a competenti 15gg Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 162 Infrazione Provvedimento disciplinare Autorità competente Art. 3 comma 4 DPR 235/07 “Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento della scuola” - Uscite non autorizzate Girovagare nell’edificio scolastico Giochi e scherzi pericolosi (correre e rincorrersi negli ambienti della scuola, sporgersi dalle finestre dei locali scolastici, lanciare oggetti e richiamare l’attenzione dei passanti) Comportamenti pericolosi e scorretti durante l’entrata, l’uscita della scuola e nelle immediate vicinanze dell’edificio scolastico Fumo di sigarette nei locali di pertinenza della scuola 2 - Docente che rileva la mancanza - Richiamo scritto sul registro di classe - Comunicazione scritta alla famiglia Docente Coordinatore della Classe Convocazione dei genitori - Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni in caso di inosservanza della sanzione e recidività. Consiglio di classe - Sospensione dalle lezioni (nei casi gravi e recidivi) da 6 a 15 giorni Consiglio di classe - Richiamo verbale e scuse da parte dell’alunno/a Richiamo scritto sul registro di classe Comunicazione scritta alla famiglia Ritiro dell’oggetto e consegna dello stesso al D.S. che lo consegnerà al genitore. Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni in caso di inosservanza della sanzione, e recidività. Portare oggetti, materiale d’uso non scolastico e tutto ciò che non è ritenuto inerente alle attività didattiche, compreso il cellulare - Infrazione Richiamo verbale e scuse da parte dell’alunno/a Provvedimento disciplinare Docente che rileva a mancanza Consiglio di classe Autorità competente Art. 3 comma 5 DPR 235/07 “Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola” Docente che rileva la Richiamo scritto sul registro di classe mancanza Docente Coordinatore Comunicazione scritta alla famiglia della Classe Danneggiamenti e vandalismo Docente Coordinatore Convocazione dei genitori della Classe Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni in caso di inosservanza della sanzione e Consiglio di classe recidività Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 163 Sospensione dalle lezioni da 6 a 15 giorni (nei casi gravi e recidivi) Consiglio di classe D.S. per l’adozione del provvedimento Ripristino – riparazione delle formale nei casi di strutture e attrezzature danneggiate ripristino riparazione degli oggetti Risarcimento del danno pecuniario danneggiati e risarcimento Infrazione Provvedimento disciplinare Autorità competente Art. 3 comma 6 DPR 235/07 “Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola” Richiamo verbale e scuse da parte dell’alunno/i Docente che rileva la Richiamo scritto sul registro di mancanza classe Comunicazione scritta alla famiglia Docente Coordinatore Convocazione dei genitori Sporcare della Classe intenzionalmente arredi, Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni in pareti e pavimento dei locali caso di inosservanza della sanzione e Consiglio di classe scolastici recidività Utilizzo impropriodelle Sospensione dalle lezioni da 6 a 15 giorni Consiglio di classe (nei casi gravi e recidivi strutture sanitarie D.S. per l’adozione del provvedimento formale Se arredi, pareti e pavimento vengono nei casi di ripristino sporcati, l’alunno/i devono provvedere alla riparazione degli loro pulizia anche in orario extrascolastico oggetti danneggiati e risarcimento ART. 21 – Gravità dell’infrazione e determinazione dei provvedimenti disciplinari Le infrazioni vengono individuate valutando i seguenti aspetti: 1. Rilevanza dell’obbligo violato; 2. Intenzionalità del comportamento o grado di negligenza o imprudenza; 3. Entità del danno o del disservizio provocato; 4. Eventuali precedenti violazioni della stessa norma; 5. Comportamento pregresso dell’alunno. A tal fine si specifica quanto segue. Si intende per: a) “Richiamo verbale e scuse da parte dell’alunno”: ammonizione privata da parte del docente che rileva la mancanza. b) “Richiamo scritto su registro di classe”: nota disciplinare che può essere apposta sul registro di classe sia dal docente che rileva la mancanza (anche di altra classe) oppure dal Dirigente Scolastico o dal Collaboratore del Dirigente, per fatti che turbino il regolare andamento delle lezioni. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 164 c) “Comunicazione scritta alla famiglia”: a seguito della nota disciplinare, si comunica alla famiglia la mancanza su apposito foglio prestampato fornito dalla scuola. Il foglio, consegnato all’alunno/a, dovrà essere riconsegnato al docente debitamente firmato. d) “Convocazione dei genitori”: nel momento in cui l’alunno/a, nonostante i ripetuti richiami ed inviti, persiste nella mancanza rilevata, tramite lettera il Docente Coordinatore della classe convoca i genitori. e) Durante il colloquio con i genitori, il Docente Coordinatore della classe illustra loro le eventuali “Sanzioni che il Consiglio di Classe” propone di far osservare all’alunno. Il genitore firma per presa visione. Le sanzioni disciplinari irrogate dal Consiglio di Classe compendiano: • Compiti aggiuntivi; • Esclusione da uscite didattiche, visite, gite o viaggi d’istruzione, spettacoli, manifestazioni sportive: gli alunni nel contempo resteranno nella scuola a partecipare alle normali attività affidati ad altri docenti a disposizione e, nel caso di non disponibilità, a docenti della classe di appartenenza anche se svolgono attività didattica in altra classe; • Sospensione dalle attività per una intera giornata, pur permanendo all’interno della scuola, attraverso l’esecuzione: 1. di attività individuali specifiche di studio con docente a disposizione; 2. di attività di aiuto per la comunità scolastica con docente a disposizione o collaboratore scolastico. 3. Altre eventuali proposte dei docenti. f) “Sospensione dalle lezioni da 1 a 5 giorni” per i casi di inosservanza della sanzione del Consiglio di Classe e di recidiva nel combinato disposto Art. 4 comma 6 DPR 249 del 24.06.98 come innovato dal DPR n. 235 del 2007: “Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale”. In questo caso per organo collegiale, si intende il Consiglio di classe allargato a tutte le componenti, ivi compresi i genitori. g) “Sospensione dalle lezioni da 6 a 15 giorni”, come stabilito dall’ art. 328, comma 2, Decreto legislativo 297/94 “La sanzione disciplinare della sospensione fino a 15 giorni rientra nella competenza del Consiglio di Classe presieduto dal Dirigente scolastico o dal Vice preside. I provvedimenti di allontanamento fino a 15 giorni vengono inflitti solo in caso di gravi e reiterate infrazioni disciplinari, soprattutto concernenti il rispetto e la tutela dell’integrità morale e fisica delle persone. Troverà applicazione art. 4 comma 8 DPR 249 del 24.06.98 innovato dal DRP 235/07: “Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica”. In entrambi i casi (f /g) il Consiglio di classe cui compete il provvedimento di allontanamento dell’alunno dall’Istituto può comminare la sanzione della sospensione con obbligo di frequenza. h) Qualora il Consiglio di Classe ravvisi nel comportamento dell’alunno mancanze di particolare gravità, configurabili come reato, o riscontri il pericolo per l’incolumità delle persone, dispone l’allontanamento immediato dell’alunno dalla Scuola fino al permanere della situazione di pericolo. In tal caso il Consiglio di Istituto, convocato straordinariamente dal Dirigente Scolastico su richiesta del Consiglio di classe, può irrogare la sanzione superiore a 15 giorni. i) Nei casi in cui l’Autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsigliano il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, il Consiglio di classe, valutata l’obiettiva situazione, potrà concedere il “nulla osta” per l’iscrizione, anche in corso d’anno, presso altro Istituto. j) In caso di sanzione con sospensione se ne dovrà dare comunicazione scritta ai genitori, a cura del Dirigente Scolastico, in cui dovrà essere specificata la motivazione e la data o le date a cui si riferisce il provvedimento. k) “Riparazione - Risarcimento danni”: tale sanzione è inflitta quando siano arrecati danni ad oggetti appartenenti all’Istituto scolastico o privati (in quest’ultimo caso occorre il preventivo accordo della parte lesa). Rispondono della spesa i genitori dell’alunno/i interessati. Se non è Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 165 possibile accertare l’autore del danno, la spesa viene divisa tra i genitori degli alunni della classe o degli alunni, anche di classi e corsi diversi, coinvolti. l) Gli interventi educativi e le sanzioni durante gli Esami di Stato sono effettuati dalla Commissione esaminatrice. m) Nel rispetto dell’ art. 4 comma 5 DPR 249/98 così come innovato dal DPR 235/07, “Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare, ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.” ART. 22 – Conversione delle sanzioni Su proposta del Consiglio di classe e in base al parere dei genitori, può essere offerta la possibilità di convertire le punizioni nelle sotto elencate attività utili alla Comunità: • Svolgimento per brevi periodi di attività in alternativa o in aggiunta ai normali impegni scolastici; • Riordino del materiale didattico e delle aule; • Sistemazione delle aule speciali e dei laboratori; • Interventi per la manutenzione delle strutture interne ed esterne; • Collaborazione con le associazioni di volontariato. ART. 23 – Ricorsi ed impugnazioni 1) L’Organo di Garanzia interno dell’Istituto, previsto dall’art.5, commi 1 e 3, dello Statuto delle studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente Regolamento. 2) Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito Organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente eletto dal Consiglio d’istituto, due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. 3) L'Organo di Garanzia interno resta in carica per due anni scolastici. 4) Tale Organo ha il compito di verificare la correttezza della procedura messa in atto nell’irrogazione delle sanzioni. Esso inoltre decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente Regolamento. 5) La convocazione dell’Organo di Garanzia interno spetta al Presidente, che provvede a designare, di volta in volta, il segretario verbalizzante. L’Organo di Garanzia deve essere convocato entro 15 giorni dal ricorso, al di fuori dell’orario di lezione. 6) Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. Il membro impedito ad intervenire deve far pervenire al Presidente dell’Organo di Garanzia, possibilmente per iscritto e prima della seduta, la motivazione giustificata dell’assenza. 7) Tutti i componenti dell’Organo di Garanzia , tranne il Presidente, devono essere sostituiti nel caso siano coinvolti personalmente o abbiano già deliberato relativamente al caso in oggetto. 8) Ciascun membro dell’Organo ha diritto di parola e di voto; l’espressione del voto è palese e non è prevista l’astensione. In caso di parità, prevale il voto del Presidente. 9) Valutata la correttezza o meno del procedimento seguito per l’erogazione della sanzione, l’Organo di Garanzia interno, con delibera motivata presa a maggioranza dei presenti, conferma o annulla la sanzione inflitta, rinviando, in questa seconda ipotesi, il caso all’ Organo regionale di competenza, che ha l’obbligo di eliminare il vizio rilevato e di riesaminare il caso. 10) L’esito del ricorso va comunicato per iscritto all’interessato. 11) Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato,decide in via definitiva sui reclami proposti da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 166 regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola secondaria di I grado in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 12) L'Organo di Garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione. 13) Il parere dell’Organo di Garanzia regionale e' reso entro il termine perentorio di trenta giorni. ART. 24 – Fasi del procedimento disciplinare Il procedimento disciplinare è qualificabile come azione amministrativa e, come tale, assoggettata alle disposizioni della Legge n. 241 del 1990. Risulta, pertanto, necessario individuare le fasi specifiche di articolazione di qualsivoglia procedimento disciplinare; al tempo stesso, non bisogna dimenticare la necessaria correlazione rieducativa. ORGANO VALENZA PEDAGOGICA COMPETENTE FASE DELL’INIZIATIVA ( Contestazione degli addebiti) È necessario che sia emesso un atto di Se l’azione disciplinare ha finalità contestazione di addebiti,che riporti il Dirigente Scolastico educativa, allo studente deve fatto o i fatti contestati. risultare chiaro quale Questo atto deve essere scritto e comportamento è considerato errato precedere l’audizione dello studente (e dalla scuola, pena la mancata dei suoi genitori) e l’irrogazione della comprensione del significato della sanzione. sanzione eventualmente irrogata. FASE ISTRUTTORIA È necessario che lo studente sia Docente coinvolto Se l’azione disciplinare ha finalità ascoltato a sua difesa; occorre educativa, lo studente deve poter coinvolgere nel colloquio i genitori raccontare la sua versione dei fatti, degli studenti minorenne. Rientra in presentare le sue scuse, dimostrare tale fase anche l’eventuale Docente coordinatore di aver compreso le sue colpe. acquisizione di elementi e notizie necessarie per appurare ed attestare i fatti. Spesso questi elementi sono acquisiti prima della contestazione degli addebiti: in tal caso saranno oggetto del contraddittorio Dirigente Scolastico procedimentale. Di tutto verrà predisposta verbalizzazione, i cui elementi fondamentali riguarderanno le dichiarazioni dello studente circa la condotta contestata. Non è necessaria la sottoscrizione del verbale da parte dello studente ( e dei suoi genitori), quanto il dare atto che la dichiarazione è stata riletta dallo studente e confermata. Ovviamente, il grado di formalismo circa questi aspetti sarà tanto più stringente quanto REGOLE GIURIDICHE Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 167 più grave sarà stata la condotta e sarà la sanzione. FASE DECISORIA La sanzione prescelta deve Dirigente scolastico corrispondere all’elenco preventivamente indicato nel Regolamento di Istituto. La sanzione prescelta dovrà risultare proporzionata Consiglio di classe alla valutazione, sia per tipologia che per eventuale durata.. La sanzione dovrà essere motivata. Nel caso di sanzione di durata, il provvedimento indicherà la stessa e il tempo della sua esecuzione. All’organo competente spetta sia l’irrogazione della sanzione che i provvedimenti “correlati”( quelli necessari a preparare il rientro nella comunità scolastica), nonché le sanzioni “alternative” offerte allo Consiglio di Istituto studente. L’attuazione di sanzioni “alternative”, che devono aver ad oggetto “attività a favore della comunità scolastica” necessitano, ove si svolgano fuori dalla scuola, con la collaborazione di soggetti terzi (ad es. associazioni di volontariato) della conclusione di apposite convenzioni, finalizzate anche alla regolamentazione dell’obbligo di vigilanza durante l’esecuzione della sanzione. La sanzione deve essere emessa entro trenta giorni dalla contestazione di addebiti. Analogo procedimento sarà applicato per l’archiviazione, laddove le giustificazioni o le prove raccolte conducano in tal senso. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 La finalità educativa dell’azione disciplinare si esplica anche nella scelta della sanzione. Essa sarà tanto più efficace, quanto più coerente sarà la correlazione tra la condotta e la sanzione. Le sanzioni alternative, in particolare, offrono terreno elettivo per il miglior sviluppo di tale coerenza. 168 FASE DELLA COMUNICAZIONE (Integrativa dell’efficacia) La comunicazione della sanzione va fatta per iscritto: potrà trattarsi di una lettera sottoscritta dal Dirigente Scolastico, che allega il provvedimento sanzionatorio vero e proprio (ad es. il verbale dell’Organo collegiale con la relativa motivazione). La comunicazione, effettuata tramite raccomandata A/R, rende effettiva l’esecuzione della sanzione, trattandosi di atto recettizio. Dalla data di effettiva comunicazione allo studente, o ai genitori in caso di studente minorenne, decorrono i termini di impugnazione. Dirigente Scolastico La conoscenza della sanzione e la sua esecuzione sono parte integrante della finalità educativa. Tanto più l’esecuzione della sanzione sarà vicina alla condotta sanzionata, tanto più sarà efficace. ESECUZIONE DELLA SANZIONE Dal punto di vista giuridico, Dirigente scolastico l’esecuzione del provvedimento è al di fuori del procedimento amministrativo, che si conclude con l’adozione dell’atto terminale (nello specifico, l’atto comportante Organi terzi l’irrogazione della sanzione). L’esecuzione di una sanzione comporta un effetto materiale (ad esempio, il non frequentare la scuola) ed un effetto giuridico, consistente nel valore che quella sanzione avrà nella successiva carriera scolastica dello studente (ad es. in relazione all’applicazione dell’art.7 D.P.R. n. 122 del 2009). Dal punto di vista materiale la sanzione, una volta irrogata, deve essere inserita nel fascicolo personale dello studente (art. 3 DM 16.11.1992). Per l’esecuzione non è necessario aspettare che siano scaduti i termini di impugnazione. Laddove, a fronte di un eventuale ricorso, la sanzione fosse annullata dopo la sua esecuzione, dal punto di vista giuridico, ciò si tradurrà nella eliminazione della sanzione dal fascicolo personale dell’alunno. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 169 TITOLO V REGOLAMENTO VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Premessa Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d’istruzione costituiscono esperienze di approfondimento culturale e di verifiche sul campo di conoscenze, abilità e competenze Devono essere coerenti con le attività curriculari della scuola; pertanto non possono avere finalità meramente ricreative o di evasione dagli impegni scolastici, ma devono tendere a precisi scopi didattico-culturali oltre che contribuire a migliorare il livello di socializzazione tra studenti e tra docenti, in una dimensione di vita diversa dalla normale routine scolastica. La gestione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione rientra nella piena autonomia decisionale e nella diretta responsabilità delle istituzioni scolastiche. (D.P.R. 275/1999 – D.P.R. 347/2000) Art. 25 – Tipologia Ai fini di un’univoca interpretazione, si identificano le seguenti tipologie: USCITE DIDATTICE (territorio comunale): a piedi o con lo scuolabus in orario scolastico: USCITE DIDATTICHE (località extracomunali viciniori): con lo scuolabus, mezzi pubblici, in orario scolastico; VISITE GUIDATE: in giornata, con mezzi pubblici, autobus turistici, agenzie di viaggio; VIAGGI DI ISTRUZIONE: Più giorni con mezzi pubblici, autobus turistici, agenzie di viaggio Art. 26 –Criteri generali per l’organizzazione delle visite e viaggi L’organizzazione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione presuppone il rispetto dei seguenti criteri: 1) Assicurare la partecipazione di almeno i 2/3 degli studenti componenti le singole classe coinvolte; 2) acquisire il consenso scritto delle famiglie; 3) divieto di organizzare viaggi nell’ultimo mese di lezione (salvo che per attività sportive); 4) prevedere la partecipazione di studenti compresi nella medesima fascia di età; 5) accertarsi che tutti i partecipanti siano garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni. ART. 27 – destinatari USCITE DIDATTICHE (territorio comunale) tutti gli alunni della scuola dell’Infanzia, primaria e secondaria di 1°grado USCITE DIDATTICHE (località extracomunali viciniori) tutti gli alunni della scuola dell’Infanzia, primaria e secondaria di 1°grado VISITE GUIDATE: tutti gli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia e gli alunni della scuola primaria e secondaria di 1°grado. VIAGGI DI ISTRUZIONE: alunni dell’ultimo anno della scuola secondaria di 1° grado. ART. 28 – partecipazione Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione dei 2/3 delle singole classi coinvolte. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 170 A tale divieto fanno eccezione i viaggi la cui programmazione contempli la partecipazione di studenti, appartenenti a classi diverse, ad attività teatrali-cinematografiche-musicali, gemellaggi, nonché i viaggi connessi ad attività sportive. ART. 29 – Destinazione Si raccomanda di seguire il criterio della maggior vicinanza della meta prescelta, in modo da contemperare gli inderogabili obiettivi formativi del viaggio con le esigenze, non trascurabili di contenimento della spesa e di sicurezza. E’ importante promuovere viaggi il più possibile economici a parità di obiettivo da raggiungere per limitare al massimo eventuali situazioni di discriminazione. In linea generale: 1) Le visite guidate per gli alunni della scuola dell’infanzia si effettueranno nell’ambito territoriale della provincia. Non si esclude la possibilità di uno «sconfinamento» in altra provincia prossima alla località di partenza e comunque distante non più di 50 Km. 2) Le visite guidate per gli alunni delle prime3 classi della scuola primaria si effettueranno nell’ambito della regione, in località distanti non più di 100 Km. 3) Le visite guidate per gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria si effettueranno in ambito regionale o extraregionale, in località distanti mediamente non più di 250 Km 4) Le visite guidate per gli alunni della scuola secondaria di 1° grado si effettueranno in ambito regionale o extraregionale, in località distanti mediamente non più di 300 Km 5) I Viaggi di Istruzione destinati solo agli alunni dell’ultimo anno della scuola secondaria possono essere effettuati in Italia o in altri Paesi dell’Unione Europea per un max di 6 giorni (cinque pernottamenti). 6) Al massimo potranno essere proposti due visite guidate di un giorno per ciascuna classe e un solo viaggio di istruzione per gli alunni dell’ultimo anno della scuola secondaria di 1° grado. ART. 30 – Organi competenti: Le mete dei viaggi di istruzione e delle visite guidate devono essere correlate alla programmazione didattico educativa e quindi esigono una preventiva programmazione condivisa, coerente con specifiche esigenze di natura didattica e in armonia con le linee indicate dal POF. I diversi organi della scuola coinvolti sono: a) Collegio dei Docenti: individua i criteri generali in relazione agli obiettivi didattici, alla scelta delle destinazioni, alle classi a cui indirizzare le proposte e quindi esamina la programmazione delle iniziative (aspetti culturali, metodologici, didattici…) presentate dai Consigli di Classe, e le integra col Piano Annuale delle Attività didattiche da presentare al Consiglio di Istituto per l’approvazione. b) Consiglio di Classe: sulla base dei criteri generali elaborati dal Collegio dei docenti, esamina le proposte di viaggi di istruzione e di visite guidate formulate dalle diverse sue componenti.. I consigli di classe, nel programmare viaggi e visite, valuteranno attentamente il rapporto costibenefici,tenendo presenti le esigenze delle famiglie per quanto riguarda i costi. Dal verbale della riunione dovranno risultare con precisione: - gli obiettivi culturali e didattici che si intendono perseguire, - l’itinerario e le mete, - le date previste per l’effettuazione, - il numero degli allievi, - il mezzo di trasporto richiesto, - i docenti accompagnatori, fra i quali dovrà essere individuato il docente organizzatore e l’eventuale sostituto in caso di assenza del titolare, - il nominativo di n. 1 docente supplente. I dati dovranno essere riassunti in un’apposita scheda, predisposta dalla funzione strumentale, da consegnare in segreteria a cura del docente responsabile di plesso. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 171 c) Consiglio di Istituto: nell’ambito delle sue competenze in merito all’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola verifica la congruità delle proposte con i criteri organizzativi stabiliti dal presente regolamento. d) Dirigente Scolastico: Predispone il procedimento amministrativo per attuare la delibera del Consiglio. Realizza il programma licenziato dagli Organi Collegiali nell’esercizio dei compiti e delle responsabilità di organizzazione e gestione che gli competono, in particolare svolge la necessaria attività negoziale avvalendosi della collaborazione del Direttore SGA. ART. 31 – Organizzazione e realizzazione delle iniziative Il Consiglio d’Istituto, sentito il parere del Collegio dei Docenti per ciò che concerne la programmazione didattica ed educativa, adotta i seguenti criteri generali ed organizzativi per la programmazione e attuazione delle iniziative in argomento: a) Costi ed oneri 1. Dal momento che visite e viaggi d’istruzione fanno parte della programmazione educativa e didattica, sarà cura della scuola proporre iniziative alle quali, sia per motivi economici che per altri motivi, possano effettivamente partecipare tutti gli alunni della classe, contenendo in particolare le spese entro limiti ragionevoli ed evitando che le quote di contribuzione degli alunni creino situazioni discriminatorie o gravino con spese onerose sul bilancio delle famiglie degli studenti . 2. Le famiglie devono essere informate prima dell’adesione del costo massimo del viaggio di istruzione. 3. L’onere dei viaggi e visite di istruzione è posto a totale carico delle famiglie degli alunni. 4. Contestualmente all’atto della adesione al viaggio di istruzione è richiesto il versamento di una somma fino al 50% della quota di partecipazione. In caso di successiva documentata rinuncia al viaggio, dietro richiesta da parte della famiglia, potrà essere predisposto rimborso dell’importo, fatta eccezione per i costi sostenuti e le eventuali penalità attribuite dall’agenzia organizzatrice. 5. L’Ufficio di Segreteria cura il coordinamento organizzativo in collaborazione con i docenti delle classi interessate. 6. Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi stabilisce, in accordo con i docenti responsabili del viaggio, entità e tempi di versamento delle quote, sia anticipate che a saldo (dieci giorni prima del viaggio). Per tutte le uscite è fatto obbligo informare le famiglie sui termini esatti e sul costo di ogni viaggio o visita e di acquisire, da parte dei docenti, la presa di visione scritta della famiglia utilizzando l’apposito modulo informativo. I genitori rappresentanti di classe, o loro delegati, possono coordinare le operazioni di versamento. 7. I docenti raccolgono le attestazioni dei versamenti, singoli o cumulativi, e il modulo per presa visione e li consegna all’Ufficio di Segreteria quando avrà raccolto la totalità dei partecipanti. 8. L’Ufficio di segreteria predispone il prospetto comparativo di tutti i preventivi dei viaggi e visite previste affinchè l’organo competente lo valuti. 9. Assegnato il servizio dei viaggi e visite di istruzione alla Ditta vincitrice dell’appalto, il programma non può essere variato o modificato se non in accordo con la stessa ditta e comunque senza oneri per l’Amministrazione scolastica. Eventuali penali non dipendenti da cause di forza maggiore saranno poste a carico delle famiglie degli alunni. b)Partecipanti 1. Il limite minimo di partecipazione di ogni classe è stabilito nel 75% degli studenti frequentanti. 2. Gli studenti che hanno aderito all’iniziativa e versato il relativo contributo non potranno dichiarare la propria successiva indisponibilità se non in caso di gravi e comprovati motivi. 3. Ai viaggi di istruzione e alle visite guidate è rigorosamente vietata la partecipazione di persone estranee. Previa delibera del Consiglio d’Istituto, per particolari motivazioni può essere consentita la partecipazione di genitori degli allievi o di un loro delegato, purchè la Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 172 loro presenza sia necessaria ai fini dell’attuazione del viaggio, non vi siano oneri per la scuola e non vengano loro affidati compiti di vigilanza generale degli allievi ART. 32 – Designazione dei docenti accompagnatori e di altri partecipanti 1. Gli accompagnatori sono individuati dal Dirigente Scolastico fra i docenti disponibili appartenenti alla classe che effettua il viaggio o, comunque, fra i docenti che hanno diretta conoscenza della classe stessa, e delle materie attinenti o affini con le finalità del viaggio. 2. I docenti accompagnatori non potranno dichiarare la propria successiva indisponibilità, se non in caso di gravi e comprovati motivi. 3. Deve essere favorito un avvicendamento dei docenti accompagnatori, e ogni docente può partecipare di norma ad un solo viaggio di istruzione nel corso dell’anno scolastico. 4. Tenuto conto che per i docenti l’incarico in argomento costituisce modalità particolare di prestazione di servizio, il Dirigente Scolastico, accertata anzitutto la volontaria disponibilità di un sufficiente numero di docenti, procederà alle designazioni secondo le seguenti modalità: N. 1 docente accompagnatore ogni 15 alunni 5. I docenti di sostegno accompagneranno gli studenti su decisione del competente Consiglio di Classe. Per i docenti di sostegno il rapporto max è di n. 1 docente ogni n. 2 studenti; nel caso in cui il docente di sostegno non sia disponibile, affinché il viaggio sia autorizzato, esso dovrà essere sostituito dal Consiglio di Classe con un altro docente della classe o, in alternativa, dal genitore dell’allievo, che si renda disponibile. 6. Tra i docenti accompagnatori il Dirigente Scolastico nomina il docente coordinatore, che sentiti gli altri accompagnatori,durante il viaggio assume le decisioni ritenute più consone per la migliore riuscita. 7. Alle iniziative di cui all’art. 1 non saranno ammessi estranei alle classi interessate, anche se facenti parte dell’organismo dell’Istituto, se non per esplicita e motivata autorizzazione del Dirigente Scolastico. Per particolari motivazioni può essere consentita la partecipazione ai viaggi d’istruzione e visite guidate del personale ATA, purchè non vengano affidati a detto personale compiti di vigilanza sugli allievi. ART. 33 – Competenze dei docenti Per le visite guidate e i viaggi di istruzione, tutta la documentazione deve essere prodotta al Dirigente almeno sette giorni prima della partenza. Spetta altresì ai docenti accompagnatori l’onere della raccolta delle eventuali informative di carattere sanitario dei partecipanti al viaggio di Istruzione, la lettura delle stesse e il riserbo sui contenuti come previsto dalle norme sulla privacy. Al rientro in sede i docenti accompagnatori dovranno far pervenire alla funzione strumentale,entro i 5 giorni, una relazione scritta sull’andamento dell’iniziativa in cui sia evidenziato: 1. verifica degli obiettivi programmati, 2. interesse e comportamento degli studenti, 3. eventuali disguidi ed inconvenienti occorsi, 4. dettagliata descrizione di eventuali incidenti, 5. proposte migliorative. Dovranno inoltre essere segnalate tempestivamente le inadempienze imputabili alle ditte di trasporto o alle agenzie al fine di consentire all’Ufficio l’immediata contestazione. La scuola potrà così tutelarsi legalmente e per il futuro escludere tali ditte dall’elenco dei fornitori. ART. 34 – Norme generali per la partecipazione degli studenti 1. All’atto dell’adesione, con il modulo di consenso e autorizzazione, i genitori degli alunni sottoscrivono una dichiarazione con la quale accettano gli impegni connessi. 2. Il consenso scritto previsto costituisce il presupposto per la partecipazione dell’alunno al viaggio, ma non esonera, com’è ovvio, gli organizzatori e gli accompagnatori dalle Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 173 3. 4. 5. 6. responsabilità di ogni ordine previste dalla legge: i docenti dovranno assicurare la costante e assidua vigilanza degli alunni. Tutti gli alunni dovranno essere inseriti nell’elenco della classe di appartenenza convalidato dal Dirigente Scolastico. Nei viaggi all’estero i partecipanti dovranno essere provvisti di documento valido per l’espatrio e del documento valido per l’assistenza sanitaria all’estero. Tutti i partecipanti dovranno essere coperti da polizza assicurativa contro gli infortuni. Il Consiglio di classe e i genitori valuteranno la partecipazione o meno ai viaggi di istruzione degli alunni che hanno avuto provvedimenti disciplinari. ART. 35 – Norme di comportamento degli studenti 1. L’alunno partecipante all’iniziativa dovrà a. mantenere un atteggiamento corretto, che non ostacoli o crei difficoltà alla realizzazione delle attività programmate, un comportamento idoneo a non causare danni a persone o a cose e coerente con le finalità educativo-formative dell’istituzione scolastica, evitando in particolare comportamenti chiassosi od esibizionistici; b. osservare scrupolosamente le regole del vivere civile, in particolare il rispetto degli orari e del programma previsto; c.evitare, sui mezzi di trasporto, spostamenti non necessari e rumori eccessivi; 2. Eventuali comportamenti scorretti tenuti dallo studente durante l’iniziativa verranno 3. successivamente riportati in sede di Consiglio di Classe per essere esaminati. Lo stesso Consiglio di Classe potrà stabilire sanzioni disciplinari e/o valutare l’opportunità di non consentire la partecipazione dell’alunno a successive e/o ulteriori uscite didattiche e viaggi di istruzione. 4. Eventuali danni materiali procurati durante il viaggio saranno addebitati al responsabile se individuato o all’intero gruppo coinvolto. ART. 36 – Competenze dei genitori I genitori: 1. si impegnano a sostenere le spese di partecipazione poste a loro carico e si impegnano a risarcire eventuali danni causati dal proprio figlio. Nel caso di mancata partecipazione al viaggio o alla visita, l’eventuale rimborso delle quote versate verrà effettuato previa deduzione delle spese già sostenute e/o impegnate dall’Istituto e/o delle penalità disposte dalle agenzie di viaggio; 2. sono tenuti a sottoscrivere eventuali forme di copertura assicurativa aggiuntiva, ritenute necessarie dalla Scuola; 3. sono tenuti a segnalare al Dirigente Scolastico o al Coordinatore del Consiglio di Classe, al momento della richiesta di partecipazione, situazioni di salute che prevedano particolari premure o accorgimenti da parte dei docenti accompagnatori; ART. 37 – Indennità di missione In base alla normativa vigente L.266 29/12/2005 Art.1 comma 213/214 (Legge finanziaria 2006), ai docenti accompagnatori non va riconosciuta l’indennità di missione. Solo eventuali spese per pasti debitamente documentati da fatture o ricevute complete delle generalità del dipendente. Non sono riconosciuti validi ai fini del rimborso scontrini fiscali o ricevute diverse da quelle menzionate. ART. 38 – Disposizioni generali Per quanto non espressamente sopra richiamato, valgono le disposizioni ministeriali e di legge. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 174 TITOLO VI REGOLAMENTO PER L’ACCESSO AGLI ATTI AMMINISTRATIVI ART. 39 - Oggetto del Regolamento Il presente documento regolamenta l’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi in conformità a quanto stabilito dal capo V della Legge 7 agosto 1990, n° 241 e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare il D.P.R. 27 giugno 1992, n° 352, la Legge 11 febbraio 2005, n° 15 e dal D.P.R. 12 aprile 2008, n° 184. ART. 40 – Diritto di accesso: definizione Il diritto di accesso è la facoltà per gli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi ed è esercitabile da chiunque abbia un interesse diretto, concreto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è stato richiesto l’accesso ART. 41 – Soggetto interessato Sono titolari del diritto di accesso tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso. La richiesta di accesso ai documenti può essere formulata, oltre che dall’interessato, anche dal suo legale rappresentante. Relativamente al sussistere dell’interesse personale, si precisa che lo stesso non può essere individuato in alcun modo nel semplice soddisfacimento di una mera curiosità, poiché il diritto all’accesso può essere esercitato solo quando, in favore del richiedente, insorge il diritto alla tutela di un interesse giuridicamente rilevante. Per tale motivo, non è consentito l’accesso ad alcun dato o documento che non abbia dato causa o che non abbia contribuito a determinare un formale procedimento amministrativo ART. 42 – Atti e provvedimenti ammessi Il diritto di accesso si esercita con riferimento ai documenti materialmente esistenti al momento della richiesta e detenuti alla stessa data dalla scuola. La scuola non è tenuta ad elaborare dati in suo possesso al fine di soddisfare le richieste di accesso. Ai sensi di quanto descritto al precedente art. 2 è consentito l’accesso a tutti gli atti ed ai provvedimenti amministrativi formati dall’Istituto scolastico o comunque utilizzati ai fini dell’attività amministrativa. ART. 43 – Contro interessati Per contro interessati si intendono tutti quei soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall’esercizio dell’accesso potrebbero vedere compromesso il proprio diritto alla riservatezza. Qualora la scuola, dovesse individuare soggetti contro interessati è tenuta a darne comunicazione agli stessi (con raccomandata con avviso di ricevimento o altro mezzo idoneo a comprovarne la ricezione). I contro interessati hanno 10 giorni di tempo dalla ricezione della comunicazione per presentare motivata opposizione alla richiesta di accesso, anche per via telematica. Decorso tale termine la scuola, Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 175 accertata la ricezione della comunicazione da parte dei contro interessati, provvede sulla valutazione della richiesta ART. 44 - Atti sottratti all’accesso Non è ammesso l’accesso ai provvedimenti riguardanti: i documenti inseriti nel fascicolo personale dei singoli dipendenti o degli alunni riguardanti la vita privata e le condizioni personali degli stessi i documenti riguardanti lo stato di salute dei dipendenti o degli alunni accertamenti medico-legali e relative documentazioni pareri legali richiesti dall’Amministrazione I documenti contenuti nei fascicoli relativamente ai procedimenti disciplinari che contengono apprezzamenti o giudizi di valore su persone individuate; Gli atti Istruttori preordinati alle attività di valutazione e di controllo strategico effettuate dal DS; I documenti amministrativi che contengono informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a terzi. Atti esecutivi di provvedimenti giudiziari; Corrispondenza con terzi non richiamata in deliberazioni o provvedimenti, la cui divulgazione non sia espressamente consentite dal mittente o dal destinatario; Atti meramente interni (comunicazioni, rapporti, esposti, atti istruttori, ecc,). ART. 45 - Consultabilità degli atti depositati in archivio Ai sensi degli artt. 21 e 22 del D.P.R. 30 settembre 1963 n.1409, che disciplina la consultabilità degli archivi delle P.A., il diritto di accesso ai documenti amministrativi depositati in archivio incontra le limitazioni previste dalla legge e dal presente Regolamento. ART. 46 – Modalità di accesso: definizione A seconda dell’esistenza o meno di soggetti contro interessati, variano anche le modalità per esercitare il diritto di accesso. Si ha un accesso informale qualora non risulti l’esistenza di contro interessati. Si ha l’accesso formale nei seguenti casi: a) quando, in base al contenuto del documento richiesto, si riscontra l’esistenza di contro interessati b) quando non risulti possibile l’accoglimento immediato della richiesta in via informale c) quando sorgono dubbio sulla legittimazione del richiedente, sulla sua identità, sui suoi poteri rappresentativi, sulla sussistenza di un interesse legittimo alla stregua delle informazioni e delle documentazioni fornite, sull’accessibilità del documento o sull’esistenza di contro interessati ART. 47 - Motivi della domanda La richiesta di accesso ai documenti deve essere motivata e specificare l’interesse personale, concreto e attuale per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti. Per ottenere l’accesso ad un determinato atto/documento occorre che il richiedente fornisca le proprie generalità, a meno che egli non sia personalmente conosciuto dal funzionario preposto all’ufficio ove è depositato l’atto richiesto in visione. ART. 48 – Accesso informale Il diritto di accesso informale può essere esercitato mediante richiesta, anche verbale, all’ufficio della segreteria. Responsabile dell’accesso è il dirigente scolastico o il DSGA funzionario incaricato Per poter ottener l’acceso all’atto, il richiedente deve Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 176 a) indicare gli estremi del documento oggetto della richiesta, ovvero gli elementi che ne consentano l’individuazione b)specificare e, ove occorra, comprovare l’interesse connesso all’oggetto della richiesta c)dimostrare la propria identità e, ove occorra, i propri poteri di rappresentanza del soggetto interessato Nel caso in cui il preposto all’Ufficio ravvisi carenza di presupposti per l’accoglimento della domanda dovrà essere richiesto il parere vincolante del Dirigente Scolastico . ART. 49 – Accesso formale Nei casi di diritto di accesso formale, richiamati dall’art. 7, la scuola mette a disposizione dell’interessato un apposito modulo per la richiesta. Il procedimento di accesso si conclude nel termine di 30 giorni, decorrenti dalla presentazione della richiesta all’ufficio competente o dalla ricezione della medesima (D.P.R. 352/92). Qualora la richiesta sia irregolare o incompleta, l’Amministrazione, entro 10 giorni, ne dà comunicazione al richiedente (con raccomandata con avviso di ricevimento o altro mezzo idoneo a comprovarne la ricezione). In tal caso, il termine del procedimento ricomincia a decorrere dalla richiesta corretta. Se consegnata personalmente dall’interessato l’istanza formale di accesso, l’ufficio competente (didattica, personale, contabilità e bilancio) rilascia copia della richiesta stessa con gli elementi di assunzione a protocollo. Se consegnata a mezzo servizio postale, la data di presentazione è quella in cui l’istanza perviene all’ufficio competente il quale provvede ad inoltrare all’interessato la ricevuta dell’istanza con l’assunzione a protocollo Non sono ammesse richieste via posta elettronica (se non con firma certificata) o via fax. Il responsabile del procedimento di accesso formale è il Dirigente scolastico e/o il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi. Egli, valutata la richiesta decide per: - Accoglimento: la domanda viene ritenuta completa, e pertanto tutta la documentazione viene messa a disposizione del richiedente; - Limitazione: è possibile accedere solo a una parte della documentazione che viene messa a disposizione del richiedente; - Differimento: la domanda non può essere accolta immediatamente, ma solo in un secondo momento, indicato dalla Amministrazione; - Rifiuto: la domanda non può essere accolta ART. 50 – Identificazione dei soggetti che esercitano il diritto di accesso All’atto di presentazione dell’istanza, il richiedente deve esibire preventivamente un valido documento di identificazione Coloro che esercitano lo stesso diritto, in rappresentanza di persone giuridiche o di enti, oltre al documento di identificazione personale, devono produrre idoneo titolo che attesti il proprio potere rappresentativo Nel caso di rappresentanza di persone fisiche (a parte di rappresentanza legale) il titolo idonei che attesti il potere rappresentativo è costituito da un atto di delega dell’interessato, la cui sottoscrizione deve essere autenticata a norma dell’art. 20 della Legge 15/1968. ART. 51 - Accoglimento della richiesta di accesso. Rifiuto, limitazione o differimento dell’accesso I documenti per i quali è consentito l’accesso non possono essere asportati dal luogo in cui sono stati dati in visione, o comunque alterati in nessun modo. L’atto di rifiuto, limitazione o differimento dell’accesso richiesto in via formale deve essere adeguatamente motivato. L’atto che dispone il differimento all’accesso ne indica la durata. Tenuto conto della tutela della riservatezza dei dati personali, sono oggetto di esclusione dall’accesso tutti i documenti di cui all’art.5. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 177 Sono oggetto di differimento all’accesso i seguenti documenti: 1) i documenti relativi ai procedimenti disciplinari del personale e ad altri procedimenti di carattere sanzionatorio fino alla conclusione dei relativi procedimenti 2) gli elaborati degli alunni fino al completamento della correzione da parte del docente e relativa consegna alla classe, nei tempi stabili 3) i registri dei docenti nei periodi di valutazione sommativa 4) i verbali dei consigli di classe ed il registro generale dei voti durante i periodi di valutazione sommativa 5) gli atti e i documenti relativi a procedure di gare di appalto, fino all’aggiudicazione definitiva ART. 52 - Rilascio copie Nel momento in cui la domanda di accesso è accolta, l’interessato può consultare od estrarre copie dal documento dichiarato accessibile. Per gli atti richiesti in copia conforme, dovranno essere corrisposte le necessarie marche da bollo da € 14,62 . Per gli atti richiesti in copia semplice, l’interessato deve corrispondere i costi di riproduzione come indicato all’art. 16. Per gli atti in sola visione senza estrazione o rilascio copia, l’accesso è gratuito. Qualora un documento si riferisca contestualmente a più persone, l’accesso, mediante esame ed estrazione di copia, è consentito limitatamente alla parte del documento che si riferisce al soggetto richiedente, anche mediante copertura, con impressioni indelebili, delle parti del documento concernenti persone diverse dal richiedente ART. 53 -Determinazione tariffe riproduzione atti Le tariffe del rimborso spese per la riproduzione di atti sono determinate e aggiornate con deliberazione del Consiglio di Istituto in base dei seguenti criteri: 1)Costo carta in bianco; 2)Costo riproduzione, comprensivo ammortamento macchina e personale addetto; 3)Diritti di ricerca di archivio. ART. 54 - Rimborso spese di riproduzione e dei costi di notifica Il rilascio di copia del documento è sottoposto al pagamento dei seguenti importi: •€ 0,25 a facciata A4 per documenti che non necessitano copertura di dati di altri soggetti; •€ 0,50 a facciata A4 fronte/retro o formato A3 per documenti che non necessitano copertura di dati di altri soggetti; •€ 1,00 per ogni facciata formato A4 per documenti che necessitano di copertura di dati di altri soggetti. Qualora la richiesta di accesso agli atti comporti la notifica ai contro interessati, i costi necessari alla notifica sono quantificati in € 10,62 a contro interessato (€ 2,00 per le notifiche indirizzate a personale in effettivo servizio presso l’Istituto); tali importi, comprensivi delle spese postali e dei costi amministrativi, sono a carico del richiedente l’accesso. Il pagamento è effettuato tramite versamento sul conto corrente postale del liceo, prima del ritiro delle copie indicandovi la giusta causale. Qualora l’importo complessivo per il numero di copie richiesto sia pari o inferiore ad € 2,00 (due) il pagamento dell’importo medesimo può essere assolto mediante apposizione sulla richiesta di marche amministrative di pari importo. Qualora risulti prevedibile un importo superiore ai 20 Euro, potrà essere chiesto il versamento di un anticipo in base alle copie preventivabili prima di procedere alla predisposizione delle stesse. Il rilascio di copia conforme all’originale è soggetta all’imposta di bollo come da disposizioni vigenti in materia (DPR 642/72 e DPR 955/82): - Istanza nr. 1 marca da bollo nella misura vigente al momento in cui se ne fa uso (€ 14,62 anno 2011). Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 178 - Copie conformi all’originale nr. Marche da bollo/nn. copie. All’art.5 del D.P.R. 642/72, così come sostituito dall’art. 5 del D.P.R. n 955/82, viene data definizione di “foglio”, di “pagina” e di “copia”, agli effetti dell’imposta di bollo. Il foglio si intende composto da quattro facciate, la pagina da una facciata. Per copia si intende la riproduzione, parziale o totale, di atti, documenti e registri dichiarata conforme all’originale da colui che l’ha rilasciata. Il foglio si intende composto di quattro facciate sempre che queste siano unite o rilegate tra di loro in modo da costituire un atto unico recante nell’ultima facciata la dichiarazione di conformità all’originale. Nei rapporti con lo Stato l’imposta di bollo, quando è dovuta, è a carico del contribuente. (art.8 DPR 642/72, così come sostituito dall’art.8 del DPR 955/82). ART. 55 - Comunicazione al richiedente - Termine per il rilascio delle copie Dell’accoglimento della richiesta formale o del rifiuto (che deve essere motivato) va data comunicazione all’interessato a mezzo notifica o raccomandata A.R. o altro mezzo idoneo a comprovarne la ricezione entro 10 giorni dall’arrivo al protocollo. La comunicazione di accoglimento indica inoltre il giorno e l’ora fissato per l’accesso. In caso di impossibilità da parte del richiedente per tale giorno, possono essere concordati, con il Dirigente Scolastico, un altro giorno e l’orario entro i 15 giorni successivi. Le copie dei documenti devono essere rilasciate entro 30 giorni dalla data di presentazione della richiesta o suo perfezionamento ad eccezione delle copie dei verbali degli OOCC che devono essere rilasciate entro 10 giorni dalla richiesta, se prodotta in via informale. Per il rilascio di copie oggetto di richiesta formale, si osservano i termini e le modalità di cui all’art.10 ART. 56 - Prescrizione e divieti nel corso della visione L’esame dei provvedimenti deve effettuarsi dal richiedente, da solo o accompagnato da persona di sua fiducia nell’Ufficio dove è depositato l’atto, alla presenza del funzionario addetto. E’ vietato: - Portare il provvedimento fuori dall’ ufficio anche se temporaneamente; - Fare copie con qualsiasi mezzo dei provvedimenti dati in visione; - Fare segni particolari, cancellature, manomissioni. ART. 57 - Decadenza dell’autorizzazione Il richiedente che non si è avvalso del diritto di esame degli atti a seguito di accoglimento della domanda, decade dal diritto stesso e per la durata di un anno non può presentare domanda di accesso allo stesso. L’inosservanza dei divieti previsti dall’art. precedente, comporta l’immediata decadenza del diritto di esame. ART. 58 - Responsabilità a carico dei richiedenti I cittadini, a cui sia stato affidato un documento di pertinenza di questa Istituzione Scolastica, sono responsabili e rispondono ad ogni effetto di legge dei danni che eventualmente dovessero arrecare all’Istituto per danneggiamento, distruzione o perdita del documento consegnato. La sottoscrizione o la soppressione o la distruzione o il deterioramento di un documento è passibile anche di denuncia penale ai sensi dell’art.351 del C.P. ART. 59 - Rifiuto di esibizione o di rilascio di copia dei documenti Il Dirigente Scolastico dell’Istituto può rifiutare l’accesso ad un determinato documento, oltre nei casi previsti dal presente regolamento, quando sia manifestamente evidente che l’esame è diretto a turbare l’ordinamento o il funzionamento degli uffici o dimostra chiaramente un carattere persecutorio. Il Dirigente Scolastico dell’Istituto può disporre per la revoca dell’autorizzazione all’esame quando l’istante contravviene alle disposizioni di cui ai precedenti Artt. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 179 ART. 60 - Ritardo nella esibizione o nel rilascio di copia dei documenti L’inosservanza da parte dell’Amministrazione dei termini indicati nel presente regolamento viene considerata, a tutti gli effetti, come silenzio-rifiuto. ART. 61 – Ricorsi alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi Qualora l’interessato intenda proporre ricorso alla Commissione per l’accesso ovvero il diniego espresso o tacito dell’accesso ovvero avverso il provvedimento di differimento dell’accesso, deve inviare una raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Commissione per l’acceso ai documenti amministrativi nel rispetto della normativa vigente TITOLO VII REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA ART. 62 - PREMESSA L’Istituto, attraverso l’uso della Biblioteca, intende fornire alle diverse componenti della scuola un valido servizio di supporto culturale, bibliografico e di consultazione; intende offrire ai Docenti la possibilità di un continuo aggiornamento professionale. ART. 63 - BENEFICIARI Sono autorizzati a servirsi della biblioteca, anche mediante prestito a domicilio, tutti gli alunni, Tutte le componenti della scuola nel periodo di apertura della biblioteca possono chiedere di consultare o prendere in prestito, per alcune ore, i testi che dovranno essere consegnati entro la conclusione della giornata. I testi sono prestati per un periodo di giorni 15, prorogabile fino a 30 giorni. Non possono essere chiesti in prestito più di due libri alla volta. ART. 64 – ACCESSO AL PRESTITO I servizi della biblioteca sono gratuiti. Per accedere al prestito è necessario che il richiedente firmi il registro e riporti i dati personali, indirizzo, autore e titolo, numero di inventario e lettera di catalogazione. Tutti i testi presi in prestito dovranno essere riconsegnati improrogabilmente entro il 30 Maggio personalmente al docente coordinatore di classe ART. 65 - RESPONSABILITA’ Chiunque danneggi o smarrisca un testo in inventario è obbligato a ripagarlo al prezzo attuale d’acquisto. ART. 66 - CONSULTAZIONE VOLUMI Sono esclusi dal prestito i volumi di consultazione (Enciclopedie, Dizionari, Opere in più volumi); saranno consegnati i vocabolari per esercitazione in classe, su richiesta del Docente presente in aula, che dovranno essere riconsegnati alla fine della lezione stessa. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 180 TITOLO VIII REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO LABORATORI ART. 67 - PREMESSA Tutte le classi hanno diritto di usufruire dei laboratori e delle attrezzature didattiche in proporzione alle ore settimanali previste dai programmi per le relative discipline. I Docenti concorderanno con i Responsabili di plesso l’utilizzo delle attrezzature esistenti. ART. 68 - ACCESSO AL LABORATORIO I Laboratori sono accessibili agli alunni, in orario scolastico. solo in presenza del Docente. ART. 69 - RESPONSABILITA’ Ogni studente è responsabile del materiale inventariato che gli viene affidato durante le attività di esercitazione e ne risponde in caso di rottura o di danneggiamento per cattivo uso. I docenti sono, incaricati della vigilanza sugli alunni, hanno il compito di vigilare sul corretto utilizzo delle attrezzature . In caso di rottura o di danneggiamento per mancata vigilanza sono corresponsabili con gli studenti. TITOLO IX REGOLAMENTO ATTIVITA’ NEGOZIALE PER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI ART. 70 – Introduzione Il presente Regolamento disciplina, nell’ambito del D.I. n.44/2001, lo svolgimento dell’attività negoziale dell’istituzione scolastica. L’attività contrattuale dell’Istituto è disciplinata dalla normativa comunitaria recepita e comunque vigente nell’ordinamento giuridico italiano, dalle leggi, dai regolamenti statali e regionali, dal presente regolamento. Le principali disposizioni di carattere generale alle quali l’attività negoziale dell’Istituto deve uniformarsi sono: il Regolamento di contabilità generale dello Stato di cui alla Legge n. 94/1997; la Legge n. 241/1990 e successive modificazioni e integrazioni (Procedimento Amministrativo); le norme sull’autonomia delle scuole di cui alla Legge n.59/1997 e al DPR n.275/1999; il Regolamento di contabilità scolastica approvato con D.I. n.44/2001; il Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. n.163/2006. ART. 71 – Principi e ambiti di applicazione L’Istituzione scolastica può svolgere attività negoziale per l’acquisto di beni e/o la fornitura di servizi, al fine di garantire il funzionamento amministrativo e didattico e per la realizzazione di specifici progetti. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 181 Il Dirigente Scolastico svolge l’attività negoziale nel rispetto delle deliberazioni assunte dal Consiglio d’Istituto ai sensi dell’art.33 del D.I. n.44/2001. L’attività contrattuale si ispira ai principi fondamentali di economicità, efficacia, efficienza, trasparenza, tempestività, correttezza, concorrenzialità e pubblicità. Ove i principi indicati pregiudichino l’economia e l’efficacia dell’azione ed il perseguimento degli obiettivi dell’Istituto, gli organi competenti, con provvedimento motivato, potranno avvalersi del sistema ritenuto più congruo, nel rispetto delle norme vigenti. Alla scelta del contraente si può pervenire attraverso il sistema di gara stabilito dall’art.34 del D.I. n.44/2001 oppure, nei casi in cui è previsto dalla legge e ove risulti più conveniente, attraverso le procedure previste dal D.Lgs.n.163/2006. La scelta del sistema di contrattazione, se diverso dal sistema di contrattazione tipico delle istituzioni scolastiche, va motivata con prevalente riferimento ai criteri di economicità ed efficacia. Per le forniture che superino i limiti concordati in sede comunitaria (5 milioni di euro/200.000 euro), si dovranno utilizzare i sistemi di gara e le procedure previsti dagli accordi comunitari così come recepiti in sede nazionale. Il Fondo per le minute spese di cui all’art.17 del D.I. n.44/2001 viene utilizzato per le spese necessarie a soddisfare i bisogni urgenti e di modesta entità e viene gestito dal DSGA. ART. 72 – Limiti e poteri dell’attività negoziale . Il Dirigente Scolastico - esercita il potere negoziale nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa; - provvede direttamente agli acquisti nei limiti della somma stabilita dal Consiglio di istituto,nel rispetto delle norme sulla trasparenza, pubblicizzazione e informazione dei procedimenti amministrativi della pubblica amministrazione; - per gli acquisti di beni e servizi di importo superiore a quanto stabilito al successivo articolo 72, applica le procedure previste dal novellato D.Leg.vo 163/2006 e s.m., disciplinate dal presente regolamento; - chiede la relativa delibera autorizzativa al Consiglio d’istituto, secondo quanto previsto dall’art.33 comma 1 del novellato decreto 44/01, per: a) accettazione e rinuncia di legati, eredità e donazioni; b) costituzione o compartecipazione a fondazioni; istituzione o compartecipazione a borse di studio; c) accensione di mutui e in genere ai contratti di durata pluriennale; d) contratti di alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni immobili appartenenti alla istituzione scolastica, previa verifica, in caso di alienazione di beni pervenuti per effetto di successioni a causa di morte e donazioni, della mancanza di condizioni ostative o disposizioni modali che ostino alla dismissione del bene; e) adesione a reti di scuole e consorzi; f) utilizzazione economica delle opere dell'ingegno; f) partecipazione della scuola ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti, università, soggetti pubblici o privati; g) eventuale individuazione del superiore limite di spesa autonoma; h) acquisto di immobili; - applica i criteri e i limiti del presente regolamento per le materie dell’art. 33 comma 2 : contratti di sponsorizzazione; contratti di locazione di immobili; utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica, da parte di soggetti terzi; d. convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi; alienazione di beni e servizi prodotti nell'esercizio di attività didattiche o programmate a Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 182 favore di terzi; f acquisto ed alienazione di titoli di Stato; contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti; partecipazione a progetti internazionali. ART. 73 – Acquisti, appalti e forniture Gli acquisti, appalti e forniture sono effettuati nell’ambito del budget previsto nel Programma Annuale approvato dal Consiglio di Istituto. L’attività gestionale e contrattuale spetta al Dirigente Scolastico, in qualità di rappresentante dell’Istituzione Scolastica, attraverso procedure che garantiscono la trasparenza e la pubblicità. Nel rispetto della nota MIUR – n. 2674 del 5/3/2013, l’istituzione scolastica, per forniture di beni e servizi per importi fino a 200,000 €, IVA esclusa, ricorre al sistema CONSIP ( Concessione Servizi informativi pubblici). Sarà possibile attivare procedure di acquisto fuori convenzioni CONSIP nei seguenti casi: - il bene o il servizio non sia presente nelle convenzioni CONSIP; - il bene o il servizio non sia idoneo alle caratteristiche tecniche richieste; - il prezzo del bene o del servizio presente nelle convenzioni sia superiore rispetto a quello realizzabile presso fornitori esterni; - se trattasi di acquisto unitario di un insieme di beni e servizi che non siano facilmente scorporabili e non facciano parte, nell’insieme, di una convenzione CONSIP ( es. laboratori) - il quantitativo minimo da acquistare risulti superiore al budget disponibile. - I tempi di fornitura non siano rispondenti alle necessità. Art. 74 – Ufficio rogante e Commissione attività negoziali Il Direttore dei servizi generali e amministrativi o altra persona da lui delegata, è titolare del’istruttoria e procedimento amministrativo nelle attività negoziali esercitate dal Dirigente Scolastico, come da proposta dello stesso Dirigente scolastico; Il Direttore dei servizi generali e amministrativi cura la predisposizione degli atti propedeutici alle attività negoziali, secondo i criteri stabiliti dal presente regolamento; Il Dirigente Scolastico nomina un’apposita commissione a composizione variabile per la valutazione delle offerte relative agli acquisti di lavori,beni e servizi, con esclusione per quelli previsti dal successivo articolo 5, i cui membri vengono di volta in volta convocati a seconda delle professionalità e competenze inerenti i beni e/o i servizi da acquistare, La commissione può essere integrata, anche con personale esterno, con provvedimento del Dirigente, di volta in volta che le esigenze dovessero richiederle. Il Direttore dei servizi generali e amministrativi è membro di diritto della Commissione con compiti di verbalizzazione e tenuta degli atti. La Commissione è presieduta dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato. Art. 75 – Informazione, pubblicizzazione e responsabilità contabile Il Dirigente scolastico informa il Consiglio d’istituto sui contratti stipulati, sui costi sostenuti e le procedure adottate. Mette a disposizione del Consiglio d’istituto un prospetto riepilogativo corredato dalle copie dei contratti o ordini di acquisto, se richiesto, così come previsto dall’articolo 35 comma 5 del novellato decreto 44/01; Il Direttore dei servizi generali e amministrativi cura che siano pubblicati all’albo e sul sito web dell’istituto l’elenco informativo dei contratti stipulati per acquisto di beni e servizi; Gli atti inerenti alla negoziazione saranno posti a disposizione dei membri del consiglio di istituto prima della riunione. Eventuale richiesta di copie dovrà essere richiesta in forma scritta, con motivazioni oggettive e saranno rilasciate senza alcun costo. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 183 Art. 76 – Limite di spesa autonoma del Dirigente Scolastico Come deliberato dal Consiglio di Istituto in data 13/09/2013, il limite previsto dal comma 1, art. 1 del DM 44/2001, è elevato fino all’importo di €. 3.000,00. Il Dirigente scolastico, per gli acquisti di beni e servizi entro tale limite, provvede direttamente con ordinazione o stipula del contratto, interpellando ditte o persone fisiche di propria fiducia. Tale condizione è compatibile anche per la stipula di contratti con esperti esterni per particolari attività d’insegnamento. Secondo quanto stabilito dall’art.25 della legge 62/05, è vietato qualsiasi rinnovo tacito di contratto. La sua durata non potrà in nessun caso essere superiore a 12 mesi. Fanno eccezione quelli ad evidenza pubblica quali la Convenzione di cassa, il cui limite è elevato ad anni tre. Art. 77 – Ordinazione della spesa Le spese sostenute nel limite di cui al precedente articolo, sono corredate dai seguenti atti amministrativi: a) determina a firma del Dirigente scolastico nella quale sono esplicitate le sequenze normative e giuridiche inerenti a: ricorso al tipo di contrattazione adottata, l’oggetto dell’acquisto e la disponibilità finanziaria nell’aggregato di spesa pertinente; b) richiesta dell’offerta spedita al fornitore prescelto; c) offerta o preventivo del fornitore; d) decreto di affidamento fornitura; e) ordine o contratto, a seconda della tipologia di spesa con l’indicazione del CIG e della dichiarazione del conto dedicato, ai sensi della legge 13 agosto 2010, n° 136 e, laddove previsto, del CUP, ai sensi della Legge 144/99 e successiva legge 16/11/2003, n° 3; f) visto di congruità della spesa per beni non inventariabili; g) verbale di collaudo per beni durevoli da inventariare; h) fattura rilasciata dalla ditta; i) modello DURC o acquisizione tramite sportello unico previdenziale della regolarità contributiva; m) verifica presso Equitalia S.p.A. quando l’importo della singola spesa è superiore ad € 10.000,00 ART. 78 – ACQUISIZIONE IN ECONOMIA DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE SOTTO LA SOGLIA COMUNITARIA (art. 125 del Codice dei Contratti Pubblici) Le acquisizioni in economia (beni, servizi e lavori il cui valore non supera la soglia comunitaria) possono essere effettuate, in relazione all’importo della spesa, con le seguenti modalità: - Amministrazione diretta: l’Istituto organizza ed esegue i servizi per mezzo di personale - dipendente utilizzando mezzi propri o appositamente acquistati o noleggiati ed acquisendo direttamente eventuali beni che dovessero rendersi necessari. - Affidamento diretto: per importi di spesa fino a € 3.000,00 IVA esclusa è consentita, a cura del Dirigente Scolastico, la trattativa con un unico operatore economico. - Gara informale: per lavori, servizi e forniture, il cui importo sia inferiore a € 40.000,00 e superiore a € 3.000,00 si applica la procedura di cui all’art. 34 del D.I. 44/2001, ovvero procedimento comparativo di offerta di 3 operatori economici individuati dall’Albo Fornitori o sulla base di ricerche di mercato. L’osservanza di tale ultimo obbligo è esclusa quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento.. - Cottimo fiduciario: procedura negoziata ai sensi dell’art. 125 D.Lgs 163/2006, per l’acquisto di beni e servizi il cui importo finanziario sia compreso tra € 40.000,00 e € 130.000,00, per i lavori il cui importo finanziario sia compreso tra € 40.000,00 e € 200.000,00. Tale procedura Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 184 prevede la comparazione tra 5 operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato, ovvero tramite elenchi di operatori economici Albo Fornitori- predisposto dalla stazione appaltante. L’Istituto Scolastico procede all’affidamento, nei casi indicati al comma 1 del presente articolo, previa Determina di indizione della procedura in economia, ai sensi dell’art. 125 del D.Lgs 163/2006, (o alternativamente), ai sensi dell’art. 34 del D.I. 44/2001. ART. 79 – Procedura per la gara informale per acquisti superiori ad € 3,000,00 e fino a € 40.000,00 (iva esclusa) – Contrattazione ordinaria Per importi di spesa oltre € 3.000,00, IVA esclusa, e fino a 40.000,00 IVA esclusa, il Dirigente, applica la procedura di cui all’art. 34 del D.I. 44/2001, ovvero procedimento comparativo di offerta di 3 operatori economici direttamente individuati dall’Albo Fornitori o sulla base di ricerche di mercato al fine di salvaguardare i canoni basilari del Codice, delle direttive europee, di assicurare il perseguimento del migliore rapporto qualità-prezzo, e nello stesso tempo di garantire la snellezza operativa dell’azione amministrativa. Altre modalità di individuazione degli operatori economici saranno direttamente valutate dal Dirigente. E’ vietato l’artificioso frazionamento degli interventi allo scopo di sottoporli alla disciplina di cui al presente provvedimento. La determina, che in funzione del presente provvedimento, indice la procedura comparativa individua il Responsabile Unico del Provvedimento, ai sensi della normativa vigente in materia Il Dirigente Scolastico, con riferimento al bene o servizio acquisibile mediante la procedura di di cui all’ art. 34 del D.I. 44/2001, provvede all’emanazione di una Determina per l’indizione della procedura. Il DSGA procede, a seguito delle determina del DS, all’indagine di mercato o all’individuazione dall’Albo fornitori di 3 operatori Dopo aver individuato gli operatori economici idonei alla svolgimento del servizio, (o alternativamente) bene o servizio, il DSGA provvederà ad inoltrare agli stessi contemporaneamente la lettera di invito, contenete i seguenti elementi: a) l’oggetto della prestazione, le relative caratteristiche e il suo importo massimo previsto, con esclusione dell’IVA; b) le garanzie richieste all’affidatario del contratto; c) il termine di presentazione dell’offerta; d) il periodo in giorni di validità delle offerte stesse; e) e) l’indicazione del termine per l’esecuzione della prestazione; f) il criterio di aggiudicazione prescelto; g) gli elementi di valutazione, nel caso si utilizzi il criterio dell’offerta economicamente più vantaggioso; h) l’eventuale clausola che prevede di procedere all’aggiudicazione nel caso di presentazione di un’unica offerta valida; i) la misura delle penali, determinata in conformità delle disposizioni del codice e del presente codice; j) l’obbligo per l’offerente di dichiarare nell’offerta di assumere a proprio carico tutti gli oneri assicurativi e previdenziali di legge, di osservare le norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e di retribuzione dei lavoratori dipendenti, nonché di accettare condizioni contrattuali e penalità; k) l’indicazione dei termini di pagamento; l) i requisiti soggettivi richiesti all’operatore, e la richiesta allo stesso di rendere apposita dichiarazione in merito al possesso dei requisiti soggettivi richiesti. Se il criterio di aggiudicazione prescelto è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la Commissione Giudicatrice nominata ai sensi dell’art.84, mediante determina del DS, procede alla valutazione delle offerte tecniche, individuando, mediante apposito verbale, il miglior offerente.. L’apertura delle buste, la stesura del piano comparativo e la verbalizzazione del procedimento è Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 185 effettuata dalla Commissione . Se invece il criterio di aggiudicazione prescelto è quello del prezzo più basso, procede alla valutazione delle offerte tecniche pervenute il RUP. Una volta predisposto il prospetto comparativo il Dirigente Scolastico effettuerà la scelta del contraente secondo i criteri indicati nel bando Successivamente il DSGA procede alla verifica dei requisiti generali e specifici dell’operatore economico, considerato il miglior offerente. Eseguita la procedura comparativa e aggiudicato il lavoro, bene o servizio, l’Istituto Scolastico provvederà alla pubblicazione sul profilo del committente (sito internet dell’Istituto Scolastico) del soggetto aggiudicatario. Le esclusioni saranno comunicate agli interessati mediante affissione all’albo con indicazione delle motivazioni; L’Istituto Scolastico, decorsi 35 giorni dalla data dell’avvenuta individuazione del soggetto aggiudicatario, provvede alla stipula del contratto, salvo nei casi di urgenza, come disciplinato dal codice degli appalti e nel caso in cui pervenga una sola offerta o una sola offerta valida. Il DSGA è addetto alla conservazione degli atti di aggiudicazione e curerà gli adempimenti di pubblicità e trasparenza delle attività contrattuali, ai seni dell'art. 35 del novellato D.M. 44/2001. E’ fatto comunque salvo l’esercizio del diritto di accesso agli atti della procedura nei limiti di cui alle leggi n. 241/1990 e successive modificazioni ed integrazioni. ART. 80 – Procedura per il cottimo fiduciario per l’acquisto di beni e servizi il cui importo finanziario sia compreso tra € 40.000,00 e € 130.000,00, per i lavori il cui importo finanziario sia compreso tra € 40.000,00 e € 200.000,00.( IVA esclusa) Per importi di spesa inferiori alla soglia comunitaria e superiori a € 40.000,00 IVA esclusa, l’affidamento avviene mediante la procedura di cottimo fiduciario, nel rispetto della trasparenza e della rotazione, previa consultazione di almeno cinque operatori economici (se sussistono in tale numero soggetti idonei individuati sulla base di indagini di mercato o tramite Albo dei Fornitori.) ART. 81 – Tracciabilità dei flussi finanziari a. Tutti i movimenti finanziari connessi ai contratti pubblici devono essere effettuati tramite lo strumento del bonifico bancario o postale oppure con altri strumenti idonei a garantire la piena tracciabilità delle operazioni (Legge n.136/2010 – D.L. n. 128/2010 – Legge n. 217/2010). A tale fine i fornitori hanno l’obbligo di comunicare all’Istituzione Scolastica gli estremi identificativi dei conti correnti bancari o postali dedicati, anche in via non esclusiva, agli accrediti in esecuzione dei contratti pubblici, nonché di indicare le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su tali conti. L’Istituzione Scolastica ha l’obbligo di apporre su ogni ordinativo di pagamento il “Codici Identificativo di Gara “ /CIG”. Sono esclusi dall’obbligo di indicazione del CIG: le spese relative a incarichi di collaborazione ex art. 7 comma 6 del D.Lgs n. 165/2001 (incarichi occasionali di collaborazione per esigenze cui non è possibile far fronte con proprio personale); le spese effettuate con il Fondo Minute Spese; i pagamenti a favore dei dipendenti e relativi oneri; i pagamenti a favore di gestori e fornitori di pubblici servizi. ART. 82 – Contratto Conclusasi la procedura di selezione, il Dirigente Scolastico provvede all’affidamento dell’incarico mediante stipula di contratto o Buono di Ordinazione che assume la veste giuridica del contratto. Il contratto sarà sempre in forma scritta e conterrà tra l’altro il luogo ed il termine di consegna (data e ora), l’intestazione della fattura, il termine del pagamento e le condizioni di fornitura. Il contratto deve contenere un’apposita clausola con la quale il fornitore assume obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla Legge n. 136/2010 e successive modifiche ed integrazioni. ART. 83– Verifica delle forniture e delle prestazioni – Commissione collaudo Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 186 Ai sensi dell’art. 36 del D.I. n. 44/2001 i servizi e le forniture acquisti nell’ambito del presente regolamento sono soggetti ad attestazione di regolare fornitura e/o a collaudo. Il pagamento delle fatture potrà essere disposto solo dopo l’emissione del certificato di collaudo o dell’attestazione di regolarità della fornitura. Le operazioni di collaudo devono concludersi entro 60 giorni dalla consegna delle forniture o dall’esecuzione dei servizi e vengono svolte dal personale della scuola munito di adeguata competenza tecnica nominato dal Dirigente Scolastico. Del collaudo è redatto apposito verbale. Il Dirigente Scolastico nomina un’apposita commissione, a seconda delle professionalità e competenze inerenti ai beni e/o servizi da collaudare. La commissione può essere integrata, anche con personale esterno, con provvedimento del Dirigente, di volta in volta che le esigenze dovessero richiederle. Il Direttore dei servizi generali e amministrativi è membro di diritto della Commissione con compiti di verbalizzazione e tenuta degli atti. ART. 84 – Requisiti soggettivi dei fornitori e relative verifiche Ai sensi della vigente normativa tutti i fornitori devono essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori. Pertanto prima di procedere al pagamento delle fatture si provvederà ad acquisire il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), che attesta la regolarità di un operatore economico (se tenuto all’obbligo di iscrizione a tali Enti) relativamente agli adempimenti INPS, INAIL e, per i lavori, Cassa Edile. Di regola la richiesta viene effettuata on-line attraverso apposito applicativo dall’Istituzione Scolastica. Tutti i fornitori devono essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse. Pertanto prima di procedere al pagamento di una fattura di importo superiore a € 10.000,00 è necessario verificare (attraverso una ricerca effettuata sul sito Equitalia) se il beneficiario è inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica cartelle di pagamento per un ammontare complessivo almeno pari a detto importo e, in caso affermativo, non si procede al pagamento della fattura segnalando la circostanza all’agente della riscossione competente per territorio. Esula da tale obbligo il caso in cui si proceda, per ragioni di economicità, ad emettere un solo mandato su più fatture. La certificazione antimafia sarà acquisita, secondo quanto previsto dal D.P.R. 3/6/1998, n. 252, “Regolamento recante le norme per la semplificazione dei procedimenti relativi al rilascio delle comunicazioni e delle informazioni antimafia”, all’art. 6 ha equiparato le attestazioni della Camera di Commercio, recanti una apposita dicitura, alle “comunicazioni” prefettizie volte ad accertare l’inesistenza delle cause impeditive di cui alla legge n. 575/65. Le certificazioni camerali recanti l’attestazione “antimafia”, richiedibili dal soggetto privato interessato, consentono di dar luogo alla stipulazione dei contratti di appalto pubblici fino a 5.150.000 euro (soglia comunitaria fissata dal novellato D. Lgs. 163/2006, all’art. 28) senza le attestazioni della Prefettura precedentemente necessarie, a partire dalla somma di € 154.937,07. ART. 85 – Il responsabile del procedimento Secondo quanto previsto dagli articoli 4,5 e 6 della novellata legge 241/90, ogni qualvolta sarà emanato un bando di gara, dovrà essere indicato il nominativo e le modalità di comunicazione con quest’ultimo del responsabile del procedimento. ART. 86 – Il responsabile del trattamento dei dati Secondo quanto previsto dal novellato decreto legislativo 196/03, ogni qualvolta sarà emanato un bando di gara, dovrà essere indicato il nominativo del responsabile del trattamento dei dati e le modalità di comunicazione con quest’ultimo Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 187 TITOLO X REGOLAMENTO ATTIVITA’NEGOZIALEPER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI CRITERI PER LA SELEZIONE DEGLI ESPERTI ESTERNI ART. 87 – Individuazione del fabbisogno e dei requisiti oggettivi Il Dirigente, sulla base dei progetti di ampliamento e/o arricchimento dell’offerta formativa previsti dal POF, verifica la necessità o l’impossibilità di corrispondere a tale esigenza con il personale in servizio presso l’istituzione scolastica attraverso interpelli interni tenendo conto delle mansioni esigibili e decide il ricorso ad una collaborazione esterna secondo le modalità indicate nei successivi articoli. ART. 88 – Pubblicazione degli avvisi di selezione Compatibilmente con le disponibilità finanziarie, il Dirigente individua le attività e gli insegnamenti per i quali possono essere conferiti contratti ad esperti e ne dà informazione con uno o più avvisi da pubblicare all’albo e sul proprio sito web. Il periodo massimo di validità per ogni contratto è di anni uno, salvo deroghe particolari, di volta in volta deliberate dal Consiglio di Istituto. Il contratto è stipulato con esperti, italiani o stranieri, che per la loro posizione professionale, quali dipendenti pubblici o privati o liberi professionisti, siano in grado di apportare la necessaria esperienza tecnico-professionali nell’insegnamento richiesto. In ogni caso per l’ammissione alla selezione per il conferimento dell’incarico occorre: a) essere in possesso della cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione europea; b) godere dei diritti civili e politici; c) non aver riportato condanne penali e non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale; d) non essere sottoposto a procedimenti penali; e) essere in possesso di titoli e della particolare e comprovata esperienza professionale strettamente correlata al contenuto della prestazione richiesta. L’affidamento dell’incarico avverrà previa acquisizione dell’autorizzazione da parte dell’amministrazione di appartenenza dell’esperto, se dipendente pubblico, in applicazione dell’art. 58 del D.Lvo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni. Sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente regolamento i docenti di altre istituzioni scolastiche, ai quali si applica l’art. 35 del CCNL del personale del comparto “Scuola” del 29 novembre 2007. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande, i titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre nonché l’elenco dei contratti che si intendono stipulare. Per ciascun contratto deve essere specificato: - l’oggetto della prestazione - la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione - luogo dell’incarico e modalità di realizzazione del medesimo - il corrispettivo proposto per la prestazione Si prescinde dal requisito della comprovata specializzazione universitaria in caso di stipulazione di contratti d’opera per attività che debbano essere svolte da professionisti iscritti in ordini o albi o con soggetti che operino nel campo dell’arte, dello spettacolo, dello sport o dei mestieri artigianali, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore. Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal Dirigente Scolastico, può presentare domanda alla scuola ai fini dell’individuazione dei contraenti cui conferire il contratto. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 188 ART. 89 – Individuazione degli esperti esterni Gli esperti esterni cui conferire i contratti sono selezionati mediante valutazione comparativa dal Dirigente Scolastico il quale potrà avvalersi, per la scelta, della consulenza di persone coinvolte nel progetto. La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli: a) Curriculum del candidato b) Contenuti e modalità dell’attività professionale e scientifica individuale c) Pubblicazioni ed altri titoli d) Precedenti esperienze nell’ambito scolastico e dell’Istituto. La comparazione dei curriculum avviene, nel rispetto dell’articolo 40 del D.I. n° 44 del 1/2/2001 e delle norme di trasparenza di cui al D. Lg.vo n° 163 del 12/4/2006 e successive modifiche, tenendo presente i seguenti criteri: a) Livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati b) Correlazione tra attività professionale e/o scientifica svolta dal candidato e gli specifici obiettivi formativi dell’insegnamento o dell’attività formativa per i quali è richiesto l’intervento c) Precedenti esperienze didattiche ed esperienza maturata nel settore oggetto dell’incarico d) Collaborazioni con altri Enti del territorio. Per esigenze di flessibilità e celerità dell’Istituto riguardanti incarichi di assistenza tecnica, l’Amministrazione attingerà dagli albi dei fornitori qualificati, in possesso di determinati requisiti e appositamente selezionati, nel rispetto dei principi previsti in materia di collaborazioni esterne dall’ordinamento. ART. 90 – Impedimenti alla stipula del contratto 1. I contratti con i collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell’art.32 comma 4 del D.I. n°44 del 01/02/2001, soltanto per le prestazioni e le attività: - che non possono essere assegnate al personale dipendente per inesistenza di specifiche competenze professionali; - per indisponibilità o coincidenza di altri impegni di lavoro; - di cui sia comunque opportuno/obbligatorio il ricorso a specifica professionalità esterna. ART. 91 – Autorizzazione dipendenti pubblici e comunicazione alla funzione pubblica Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i dipendenti di altra amministrazione pubblica é richiesta obbligatoriamente la preventiva autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza di cui all’art. 53 del D.Lgs n° 165 del 30/03/2001 L’elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui al comma precedente è comunicato annualmente al dipartimento della funzione pubblica entro i termini previsti dall’art. 53, commi 12 e 16 del citato D.Lgs. n° 165/2001. ART. 92 – Stipula, durata del contratto e determinazione del compenso Il Dirigente Scolastico nei confronti dei candidati selezionati provvede alla stipula del contratto e alla copertura assicurativa come previsto dalla Legge 335/95. Nel contratto devono essere specificati: - l’oggetto della prestazione - il progetto di riferimento - i termini di inizio e di conclusione della prestazione - il corrispettivo della prestazione al lordo dei contributi previdenziali, se dovuti, ed erariali e della percentuale dei contributi da versare a carico dell’Amministrazione (Inps e Irap) nella misura massima effettuabile prevista dalle disponibilità di bilancio per l’attuazione del progetto; Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 189 - le modalità del pagamento del corrispettivo - le cause che danno luogo a risoluzione del contratto ai sensi dell’art.1456 del C.C. e le condizioni per il ricorso delle parti al recesso unilaterale I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi per i contratti di cui al presente articolo saranno determinati annualmente dal Dirigente Scolastico in base ai finanziamenti di cui l’Istituto disporrà, fatta esclusione di quelle prestazioni che per la loro natura possono essere equiparate alle prestazioni di insegnamento, che saranno retribuite come da CCNL Il Dirigente può procedere a trattativa diretta qualora, in relazione alle specifiche competenze richieste, il professionista esterno sia l’unico in possesso delle competenze richieste. Non é ammesso il rinnovo del contratto di collaborazione. Il committente può prorogare, ove ravvisi un motivato interesse, la durata del contratto solo al fine di completare i progetti e per ritardi non imputabili al collaboratore, fermo restando il compenso pattuito per i progetti individuati. L’ufficio competente provvede alla determinazione del compenso che deve essere stabilito in funzione dell’attività oggetto dell’incarico, della quantità e della qualità dell’attività, dell’eventuale utilizzazione da parte del collaboratore di mezzi e strumenti propri, anche con riferimento ai valori di mercato. Deve comunque essere assicurata la proporzionalità con l’utilità conseguita dall’amministrazione. ART. 93 – Verifica dell’esecuzione e del buon esito dell’incarico Il Dirigente Scolastico verifica periodicamente il corretto svolgimento dell’incarico, particolarmente quando la realizzazione dello stesso sia correlata a fasi di sviluppo, mediante verifica della coerenza dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi affidati. Qualora i risultati delle prestazioni fornite dal collaboratore esterno risultino non conformi a quanto richiesto sulla base del disciplinare di incarico, ovvero siano del tutto insoddisfacenti, il Dirigente può richiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati, entro un termine stabilito, ovvero può risolvere il contratto per inadempienza. Qualora i risultati siano soltanto parzialmente soddisfacenti e non vengano integrati, il Dirigente può chiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un termine stabilito, ovvero sulla base dell’esatta quantificazione delle attività prestate, può provvedere alla liquidazione parziale del compenso originariamente stabilito. Il Dirigente scolastico verifica l’assenza di oneri ulteriori, previdenziali, assicurativi e la richiesta di rimborsi spese diversi da quelli eventualmente già previsti ed autorizzati. TITOLO XI REGOLAMENTO ATTIVITA’NEGOZIALEPER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI INTERVENTI DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO NELL’ATTIVITA’ NEGOZIALE ART. 94 – Criteri e limiti delle attività negoziali del Consiglio d’Istituto Il Consiglio di Istituto per lo svolgimento delle attività negoziali di cui all’art. 68 individua i seguenti criteri e limiti: a. Contratti di sponsorizzazione Particolari progetti e attività possono essere co-finanziati da enti o aziende esterne con contratti di sponsorizzazione. Si accorda preferenza a sponsor che abbiano vicinanza al mondo della scuola. Non sono stipulati accordi con sponsor le cui finalità ed attività siano in contrasto con la funzione educativa e culturale della scuola o che non diano garanzie di legalità e trasparenza. Nella individuazione degli sponsor hanno la priorità i soggetti pubblici o privati che dimostrano particolare attenzione e sensibilità nei confronti dei problemi dell'età giovanile e, comunque, della scuola e della cultura. Ogni contratto di sponsorizzazione non può prescindere da correttezza di rapporti, rispetto della dignità scolastica e della morale comune. Il contratto di sponsorizzazione non deve prevedere nelle condizioni vincoli o oneri derivanti dall'acquisto di beni e/o servizi da parte degli alunni e/o della scuola. Il Dirigente Scolastico quale rappresentante dell’Istituto gestisce il reperimento e l’utilizzo delle risorse Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 190 finanziarie messe a disposizione della scuola da sponsor o da privati. Per l’individuazione degli sponsor e l’avvio della relazione con la scuola può avvalersi della collaborazione dei docenti appositamente incaricati o dei genitori. Il Dirigente dispone l’utilizzo delle risorse integrandole ai fondi della scuola per la realizzazione del POF o per la realizzazione di progetti specifici elaborati dalla scuola anche in collaborazione con gli esperti degli sponsor. Il contratto di sponsorizzazione ha durata annuale, eventualmente rinnovabile. A titolo esemplificativo la sponsorizzazione è ammessa per le seguenti attività svolte nella scuola: 1. stampati per attività di orientamento e di pubblicizzazione attività POF; 2. giornalino dell’Istituto; 3. sito web; 4. progetti finalizzati e attività conto terzi; 5. attività motorie, sportive, culturali, ecc.; 6. manifestazioni, gare e concorsi. b. Utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica da parte di soggetti terzi L'utilizzo temporaneo dei locali scolastici da parte delle associazioni e dei genitori e degli insegnanti continua ad essere regolamentato in conformità al Regolamento di Istituto. I locali della Scuola possono essere utilizzati da enti o associazioni esterne i cui fini istituzionali e/o le attività non devono essere incompatibili con le finalità descritte nel POF. I soggetti utilizzatori dei locali della Scuola assumono la custodia del bene e rispondono a norma di legge, nel contempo esentando la Scuola delle spese connesse con l'utilizzo. c. I soggetti utilizzatori dei locali della Scuola rispondono altresì di tutti gli eventuali danni arrecati ai locali o ai beni in essi contenuti con rilascio di eventuale cauzione proporzionale alla durata dell'utilizzo, al numero dei locali, dei servizi e degli eventuali sussidi. L'edificio scolastico può essere concesso solo per utilizzazioni precarie e non stabili. Le modalità per la concessione di utilizzo dell'edificio scolastico saranno concordate con l'Ente proprietario, mediante accordo specifico come di seguito indicato : I locali scolastici sono primariamente destinati ai pertinenti fini istituzionali e comunque a scopi e attività rientranti in ambiti di interesse pubblico e possono quindi essere concessi in uso a terzi esclusivamente per l’espletamento di attività aventi finalità di promozione culturale, sociale e civile. Le attività didattiche proprie dell'istituzione scolastica hanno assoluta preminenza e priorità rispetto all'utilizzo dei soggetti concessionari interessati che non dovrà assolutamente interferire con le attività didattiche stesse, pertanto l’uso dei locali scolastici è concesso dalle amministrazioni comunali soltanto al di fuori dell’orario scolastico e compatibilmente con le esigenze della scuola (con la dicitura “fuori dell’orario scolastico” si intendono i tempi durante i quali non si esercita nella scuola alcuna attività didattica o di istituto –curricolare o extracurricolare, complementare o integrativa). Con le parole “locali” debbono intendersi le palestre dei plessi e l’atrio del plesso di Bucciano. I soggetti richiedenti si devono assumere la responsabilità per il corretto svolgimento delle attività per le quali viene inoltrata la richiesta, per ogni responsabilità civile e patrimoniale, per eventuali danni che possano derivare dall’uso dei locali e delle attrezzature.I soggetti richiedenti provvederanno a far rispettare il divieto di fumare nei locali della scuola. La concessione in uso dei locali può essere revocata per sopravvenute, eccezionali ed inderogabili necessità che esigano la disponibilità dei medesimi ai fini scolastici. La concessione potrà essere inoltre revocata nei casi in cui le attività svolte non corrispondono a quelle per cui è stata rilasciata la concessione. I soggetti richiedenti sollevano l’amministrazione scolastica da qualsiasi responsabilità circa eventuali fatti dannosi ed infortuni che potrebbero verificarsi durante l’esercizio dell’attività all’interno della struttura richiesta assumendosene l’onere totale della copertura assicurativa. Il carico delle spese di pulizia dei locali sono a carico dei soggetti richiedenti. I soggetti richiedenti devono essere a conoscenza delle norme previste dalla L. 626/94 e seguenti, in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro. I soggetti richiedenti si impegnano a restituire locali ed attrezzature nelle loro piene funzionalità ed efficienza al termine delle attività giornaliere ed alla fine della Concessione. Nel caso di inadempimento e di mancato rispetto delle clausole della presente- a tutela del corretto utilizzo delle strutture scolastiche e della loro integrità- il Dirigente Scolastico comunicherà le Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 191 disfunzioni riscontrate e l’amministrazione comunale valuterà la possibilità di disporre la sospensione dell’autorizzazione all’uso dei locali scolastici La domanda di utilizzo dei locali scolastici e delle attrezzature dovrà essere indirizzata all’amministrazione comunale accompagnate da una breve relazione sui fini, sul programma e i tempi di realizzazione dell’attività per la quale si chiedono i locali in uso precisando che l’attivita’ proposta e’ senza scopi di lucro. Dovrà essere firmata dalla persona giuridicamente responsabile. L’amministrazione comunale emetterà il formale provvedimento concessorio ,provvederà alla consegna delle chiavi che dovranno al termine delle attività o delle manifestazioni essere restituite all’ente comune ,verificherà se la richiesta è compatibile con le norme del presente regolamento e comunicherà all’istituzione scolastica il calendario corredato dai relativi orari delle attività suddette. Il dirigente scolastico a sua volta provvederà a controllare l’eventuale coincidenza con le attività della scuola e a far presente le necessarie modifiche . d. L'utilizzazione temporanea dei sussidi e della strumentazione tecnologica dell'Istituto può essere concessa (per fini istituzionali) in uso gratuito al personale in servizio - previa richiesta scritta - con la garanzia, scritta, di una utilizzazione corretta ed integra restituzione, sempre che non vada ad interferire sulla normale attività didattica. Il sito informatico della scuola può essere utilizzato da parte di terzi a condizione che i fini e/o le attività non risultino incompatibili con le finalità della Scuola e descritte nel POF. I criteri saranno delucidati dal Consiglio di Istituto in presenza di eventuale richiesta. Per l'utilizzazione viene richiesto un contributo da concordare di volta in volta. e. Partecipazione a progetti internazionali. Il Dirigente, acquisita la deliberazione del Collegio Docenti o dell’articolazione del dipartimento, competente per la specifica progettazione, sottoscrive l’accordo di collaborazione e/o di partecipazione, dando successiva informazione al Consiglio d’Istituto dell’avvenuta autorizzazione e dell’importo del finanziamento da iscrivere al Programma Annuale nell’apposita aggregato. Nel caso siano necessarie previsioni di spesa (benché rimborsabili dai fondi europei o privati) relative alla partecipazione degli studenti o all’accoglienza di terzi per programmi di visite e di scambi internazionali, l’adesione al Progetto deve essere preventivamente deliberata dal Consiglio di Istituto. ART. 95 – FONDO PER LE MINUTE SPESE Ai sensi dell’art. 17 del D.I. 44/01, alle minute spese si provvede col fondo che, a tal fine, viene anticipato, con apposito mandato in conto di partite di giro, dal Dirigente al Direttore, nel limite stabilito di € 200,00 (DUECENTO/00). Ogni volta che la somma anticipata sia prossima ad esaurirsi, il Direttore provvede al reintegro a suo favore, imputando la spesa al funzionamento amministrativo e didattico generale e ai progetti. Il rimborso deve comunque essere chiesto e disposto prima della chiusura dell’esercizio finanziario. Il Direttore contabilizza cronologicamente tutte le operazioni di cassa da lui eseguite nell’apposito registro. ART. 96 – Disposizioni finali Per quanto non previsto dal presente regolamento si applicano le norme contenute nelle vigenti disposizioni nazionali e comunitarie in materia. Approvato dal Consiglio di Istituto Con delibera n. 3 del 27/11/2013 Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 192 ISTITUTO COMPRENSIVO “F. DE SANCTIS” Via Peraine, 82010 Moiano (BN) Tel /fax 0823/711653 e-mail [email protected] Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 193 1. FINALITA’ e OBIETTIVI La Carta dei servizi ha lo scopo di illustrare brevemente la struttura dell’Istituto Comprensivo “F. De Sanctis”, per rendere più comprensibili ed accessibili i servizi offerti, al fine di gestire sereni e proficui rapporti con l’utenza. (artt. 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana) 2. PRINCIPI FONDAMENTALI L’Istituzione scolastica si impegna a garantire il rispetto dei seguenti principi: UGUAGLIANZA Nell'erogazione del servizio scolastico non sono ammesse discriminazioni per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche. IMPARZIALITA’ e REGOLARITA’ Gli operatori scolastici agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. La scuola garantisce, anche con la collaborazione delle altre istituzioni, la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative. ACCOGLIENZA e INTEGRAZIONE La scuola favorisce l'accoglienza dei genitori e degli alunni e programma attività finalizzate all'inserimento di tutti gli alunni. Particolare impegno è prestato per gli alunni in situazioni di handicap. Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi di ciascun alunno. DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA L 'utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. L' obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell'evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell'attuazione della "Carta", attraverso una gestione partecipata della scuola, nell'ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio. La scuola in collaborazione con. gli enti locali si impegna a favorire le attività extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l'uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell'orario del servizio scolastico. Questa istituzione scolastica, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un'informazione completa e trasparente. L'attività scolastica, ed in particolare l'orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza, di efficacia, flessibilità nell' organizzazione dei servizi amministrativi, dell'attività didattica e dell'offerta formativa integrata. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 194 Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell'ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall'amministrazione. LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO ED EGGIORNAMENTO DEL PERSONALE La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell'alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di Studi di ciascun ordine. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari. PARTE I AREA DIDATTICA. 1. La scuola con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. 2. La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell'istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. 3. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume, come criteri di riferimento, la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi e la rispondenza alle esigenze dell'utenza. Nella programmazione dell'azione educativa e didattica i docenti adottano, con il coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile un'equa distribuzione dei testi scolastici nell'arco di una settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico di libri e sussidi da trasportare. 4. Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la programmazione didattica dei consigli di interclasse e di classe tenendo presente la necessità non solo di rispettare razionali tempi di studio degli alunni nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti dall' ordinamento scolastico e dalla programmazione educativo - didattica ma anche di assicurare ai bambini, nelle ore extrascolastiche, il tempo da Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 195 dedicare al gioco, all'attività sportiva e all'apprendimento delle lingue straniere. 5. Nel rapporto con gli allievi, in particolare con i più piccoli, i docenti colloquiano in modo pacato e teso al convincimento. Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti. 6. La scuola garantisce l'elaborazione, l'adozione, e la pubblicizzazione dei seguenti documenti: a) PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA: Contiene le scelte educative, organizzative ed i criteri di utilizzazione delle risorse e costituisce un impegno per l'intera comunità scolastica. Integrato dal regolamento d'istituto, definisce in modo razionale e produttivo il piano organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi, elaborati dai competenti organi della scuola. In particolare, regola l'uso delle risorse di istituto e la pianificazione delle attività di sostegno, di recupero e di formazione integrata. Contiene, inoltre, i criteri relativi alla formazione delle classi, alla assegnazione dei docenti alle stesse, alla formulazione dell'orario del personale docente e A. T. A. (amministrativo, tecnico, ausiliario), alla valutazione complessiva del servizio scolastico. b) REGOLAMENTO D’ISTITUTO Il regolamento d'istituto comprende, in particolare, le norme relative a: - vigilanza sugli alunni; - comportamento degli alunni e regolamentazione di ritardi, uscite, assenze, giustificazioni; - uso degli spazi, dei laboratori e della biblioteca; conservazione delle strutture e delle dotazioni. - modalità di comunicazione con alunni e genitori con riferimento ad incontri con i docenti; - modalità di convocazione e di svolgimento dei Consigli di Intersezione, di Interclasse, di Classe e dal Consiglio d'istituto. c) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 196 La programmazione educativa, elaborata dal Collegio dei Docenti, progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità delineati nei programmi. Al fine di armonizzare l’attività dei Consigli di intersezione, di interclasse e di classe individua gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale, per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici sulla base dei criteri espressi dal Consiglio d'istituto, che approva le attività riguardanti l'orientamento, la formazione integrata, i corsi di recupero, gli interventi di sostegno. La Programmazione didattica elaborata ed approvata dal Consiglio di Intersezione, di Interclasse, di classe; - delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno; adeguando a ciascuno gli interventi operativi; - utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento delle mete e delle finalità educative indicate dal Consiglio di intersezione, di interclasse, di classe e dal Collegio dei Docenti; - è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di adeguare l'azione didattica alle esigenze formative che emergono "in itinere". d) PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Il patto educativo di corresponsabilità è l’insieme di principi, regole e comportamenti che ciascuno si impegna a rispettare per il corretto e proficuo svolgimento della vita scolastica. Il principio formativo a cui si ispira il patto è l’assunzione di responsabilità sia individuale che collettiva, che deve contraddistinguere la scuola come comunità formativa. Coinvolge l’intero corpo docente e non docente, i genitori e gli alunni, utenti del servizio erogato. Con il Patto di Corresponsabilità Educativa: il Docente si impegna a - definire e presentare il piano di lavoro annuale; - individuare e proporre, attraverso la programmazione, i saperi essenziali e significativi per la propria realtà territoriale responsabili all’interno delle Indicazioni Nazionali; Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 operando scelte 197 - rispettare i ritmi di attenzione e di apprendimento in un’ottica di progressivo miglioramento; - valutare regolarmente, periodicamente e con criteri espliciti; - comunicare alla famiglia eventuali situazioni di profitto insufficiente; - utilizzare il dialogo come strumento educativo; - partecipare alle iniziative di aggiornamento e formazione in servizio; - garantire un’adeguata sorveglianza in tutte le fasi della giornata scolastica; - tenere informata con regolarità la famiglia sulla situazione scolastica dell’alunno allo scopo di favorire la collaborazione e per affrontare e risolvere eventuali problemi; - affidare, al termine della giornata scolastica, al personale autorizzato eventuali alunni che usufruiscono del servizio pullman; - creare all’interno della classe un clima collaborativo e accogliente nel quale l’alunno possa lavorare con serenità; - sostenere gli alunni in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o sostegno anche individuale; - stimolare gli alunni ad un costante riordino del materiale proprio e altrui; - promuovere, quando ne sorge l’esigenza, momenti di conversazione e di confronto su eventuali problematiche emerse all’interno della classe; - assegnare compiti che consistano in un momento di riflessione e/o esercitazione su un’attività già svolta in classe; - concordare con gli alunni le regole comunitarie in modo da favorirne la condivisione e l’interiorizzazione; - Garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie nel rispetto della privacy. la famiglia si impegna a: - curare l’igiene personale del proprio figlio; - controllare regolarmente il contenuto degli zaini in modo che non vengano portati a scuola oggetti completamente estranei alle attività educative (playstation, giornaletti, giocattoli pericolosi, etc.); Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 198 - far frequentare regolarmente e puntualmente la scuola; - giustificare sempre le assenze e/o i ritardi; - firmare per presa visione le comunicazioni e le verifiche scritte consegnate ai propri figli; - rivedere con i propri figli il lavoro svolto in classe e controllare sempre il diario; - rispettare la professionalità degli operatori scolastici, adottare atteggiamenti improntati sulla fiducia, reciproca stima, scambio e comunicazione; - curare i rapporti con la scuola , controllando quotidianamente il diario, partecipando alle riunioni degli organi collegiali, alle assemblee di classe, ai colloqui individuali; - partecipare ad eventuali colloqui non programmati che saranno concordati dagli insegnanti dopo avere valutato il caso; - informare la scuola in caso di problemi che possano incidere sulla situazione scolastica del bambino; - condividere eventuali dubbi o perplessità sull’andamento del percorso formativo dei propri figli con gli insegnanti e il Dirigente Scolastico in un’ottica di collaborazione; - concordare con gli insegnanti, in caso di assenza per salute o per gravi motivi familiari, i lavori da recuperare; - discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica. lo studente si impegna a: - presentarsi puntuali alle lezioni; - rispettare tutte le persone che lavorano e/o frequentano la scuola; - rispettare le regole di comportamento stabilite insieme; - rispettare tutti gli ambienti e gli arredi scolastici; - portare a scuola tutto il materiale necessario per le lezioni: - tenere un comportamento corretto e rispettoso dell’ambiente; - svolgere le attività di studio, i compiti e i lavori affidati per casa con attenzione, serietà e puntualità; - segnalare situazioni di disagio che si verifichino in classe; Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 199 - aiutare i compagni in difficoltà; - rispettare, compatibilmente con la conoscenza e l’età, il Regolamento d’Istituto; - spegnere i telefonini cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione, in quanto severamente vietato; Chiunque abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti ha diritto di accesso alla documentazione amministrativa. Il procedimento di accesso deve concludersi di regola, entro 30 giorni dalla presentazione o ricezione della richiesta. L' accesso consiste nella visione e/o nel rilascio di copia dell’atto. La visione è gratuita; quanto al rilascio di copie, da effettuarsi nell' orario di apertura della segreteria al pubblico, è, invece, fissato il rimborso dei soli costi di riproduzione. PARTE II SERVIZI AMMINISTRATIVI La scuola individua i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: celerità delle procedure; trasparenza; informatizzazione dei servizi di segreteria; tempi di attesa allo sportello; flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico. Ai fini di un miglior servizio per 1 'utenza, si può derogare dagli standard fissati. Standard specifici delle procedure. La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata "a vista" nel mese che precede la data di scadenza in tutti i giorni feriali dalle ore 11.00 alle ore 12.30. La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi e sezioni in un massimo di 10 minuti dalla consegna delle domande. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 200 Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli con votazioni e/o giudizi. Quello delle fotocopie, invece, si effettuerà entro 30 giorni dalla richiesta e previo pagamento di = € 0,26 per ogni foglio. Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati "a vista", a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali. I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dal dirigente o dai docenti incaricati entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio. Gli uffici di Segreteria, compatibilmente con la dotazione organica del personale amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico e a tutti i dipendenti, di mattina in tutti i giorni feriali dalle ore 11,00 alle ore 12,00 e durante il periodo delle lezioni, anche di pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 16.30 nel giorni di rientro pomeridiano (Martedì ). Oltre l’orario suddetto l’accesso è consentito, per motivi di servizio, solo ai docenti collaboratori e a quelli incaricati delle funzioni strumentali. La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendano il nome e la qualifica di chi risponde e/o la persona o l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste. Per l'informazione vengono seguiti i seguenti criteri: presso l'ufficio della dirigenza e/o le singole scuole sono predisposti spazi per la pubblicizzazione dell'organizzazione generale del servizi, riguardante : A. orario dei docenti; B. orario funzioni e dislocazione del personale; C. organizzazione degli organi collegiali, organico del personale docente ed A. T. A.; D. Albo. Sono inoltre predisposti altri spazi per la bacheca sindacale e per quella dei genitori. Presso l'ingresso e presso gli Uffici sono presenti e riconoscibili, operatori scolastici in grado di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 201 Gli operatori scolastici indossano il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per l'intero orario di lavoro. PARTE III NORME DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA. Tutto il personale svolge la funzione nell'interesse esclusivo dello Stato e per la realizzazione dei fini istituzionali della scuola. Nell'espletamento dei suoi compiti, antepone il rispetto della legge e l'interesse pubblico. Nel rispetto del Codice di comportamento dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, durante l'orario di servizio, il personale non può assentarsi senza autorizzazione. E’ vietato utilizzare ai fini privati carta intestata o altro materiale ed attrezzature di cui dispone la scuola. Il dipendente può usare le linee telefoniche solo per questioni inerenti l'ufficio e deve tenere un comportamento irreprensibile nei confronti dell'utenza e dei colleghi. I collaboratori scolastici comunicheranno tempestivamente al Dirigente o, in sua assenza, ai collaboratori e ai docenti presenti nelle aule attigue, le classi scoperte per assenza o ritardo dei docenti Personale docente Il personale docente è tenuto al rispetto dell'orario di servizio e ad assolvere ai suoi doveri con puntualità. Cura, in particolare, la compilazione dei documenti scolastici di sua competenza e provvede al cambio di classe con tempestività, onde evitare precise assunzioni di responsabilità personali. È vietato fumare in tutti i locali della scuola. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 202 In caso di assenza dal servizio, (attività di insegnamento e riunioni deliberate dagli OO.CC. della scuola), il docente presenta, al dirigente, con congruo anticipo, regolare istanza documentata. Per le assenze improvvise ed imprevedibili comunica al Dirigente, anche telefonicamente entro le ore 08,00 o, comunque, prima del suo impegno di servizio, la natura dell'impedimento, la durata, l’indirizzo per la visita fiscale e l'eventuale diversa fascia oraria di reperibilità. Il dipendente, salvo comprovati impedimenti, è tenuto a recapitare o spedire a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento; il certificato medico di giustificazione dell'assenza entro 3 giorni successivi all'inizio della malattia o alla eventuale prosecuzione della stessa. E’ da evitare l'accesso frequente e la sosta prolungata negli uffici se non per comprovate ragioni amministrative e didattiche. I docenti di sostegno, in caso di assenza degli alunni loro affidati informano tempestivamente il Dirigente e si mettono a disposizione per eventuali sostituzioni dei docenti temporaneamente assenti. Non è consentito al docente lasciare la classe e; in caso di necessità; per la vigilanza dei suoi alunni, fa ricorso ai colleghi disponibili e/o ai collaboratori scolastici. Il docente deve evitare di assumere iniziative personali incompatibili con le decisioni e gli indirizzi degli OO.CC. della scuola. Il docente deve preoccuparsi di evitare sempre e comunque il sovraccarico dei libri e, nel giorno di rientro, è preferibile evitare l’assegno dei compiti a casa. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 203 Personale A. T. A Il Personale A. T. A. adempie correttamente ai propri doveri ed alle mansioni previste dai profili del C.C.N..L. ed usa modi garbati e comunque compatibili con la buona educazione. Svolge la propria funzione in modo da assicurare efficienza ed efficacia alla scuola. L' orario del personale è flessibile ed articolato in modo da assicurare il funzionamento dell'ufficio nelle ore antimeridiane e pomeridiane, nei giorni di rientro. PARTE IV CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA. L' ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente e sicuro in modo da garantire una permanenza a scuola il più possibile confortevole per gli alunni e il personale. Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante e scrupolosa igiene dei servizi. La scuola si impegna a sensibilizzare le istituzioni competenti per l'adozione di ogni provvedimento atto a garantire la sicurezza degli alunni. Ogni scuola dipendente individua i seguenti fattori di qualità riferibili alle condizioni ambientali e ne dà informazione all'utenza mediante affissione all'albo; Numero, dimensione (superficie, cubatura e numero degli alunni) e dotazioni ( cattedra, banchi, lavagne, armadietti, ecc. ..) delle aule dove si svolge la normale attività didattica. Numero, tipo, dimensione (superficie e cubatura), dotazioni (macchine e attrezzature, posti alunno, ecc. ..), orario settimanale di disponibilità e di utilizzo effettivo delle aule speciali. Numero, dimensione (superficie e cubatura), dotazioni e media delle ore di utilizzazione settimanale distinta por attività curricolari e per attività extracurricolari delle palestre. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 204 Numero, dimensioni, con indicazione del numero massimo di persone contenibili, dotazione delle sale (posti a sedere, microfoni, schermi per proiezioni, ecc. ..) e media delle ore di utilizzazione settimanale distinta per attività curricolari ed extracurricolari delle sale per riunione. Numero, dimensione e dotazioni dei locali di servizio (per fotocopie, per stampa, sala docenti, ecc. ..). Numero dei servizi igienici, con indicazione dell' esistenza di servizi igienici per handicappati. Esistenza di barriere architettoniche. Esistenza e descrizione di spazi esterni attrezzati e non (posteggi, impianti sportivi, ecc...). Piano di evacuazione dell' edificio in caso di calamità. PARTE V GESTIONE DELLE EMERGENZE In caso di emergenza (terremoto, incendio, ecc.) l'allarme è dato dall'intermittente triplo suono del campanello, oppure, se c'è un interruzione di corrente elettrica, è dato a voce dal collaboratore scolastico in servizio. PIANO DI EVACUAZIONE In caso di situazioni di emergenza (terremoto, incendio, ecc. ..) è necessario: evitare di lasciarsi prendere dal panico; vigilare sempre e comunque sugli alunni; evitare la fuga in strada. Seguire le seguenti istruzioni di sicurezza: a) Al momento dell'allarme, azionato dal collaboratore scolastico in servizio, su disposizione del dirigente scolastico, di un collaboratore o di un docente presente, con l' intermittente triplo suono del campanello, i collaboratori scolastici in servizio apriranno immediatamente le uscite collocate ai piani dell'edificio; b) ciascun docente guiderà con ordine e celerità verso l' esterno gli alunni della classe o sezione dove sta svolgendo la lezione, seguendo le vie di fuga indicate. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 205 Affinché l'evacuazione risulti il più rapida ed efficiente: è assolutamente vietato l'accesso, la sosta e il parcheggio di macchine, motorini e biciclette negli spazi che fungeranno da luogo di raccolta ed in prossimità delle uscite. il personale della scuola parcheggerà negli appositi spazi che saranno prestabiliti tenendo presente la necessità di evitare ogni intralcio alla evacuazione; nel corso dell'anno scolastico saranno effettuate una o più esercitazioni di evacuazione per poter sperimentare l'efficacia del piano e, eventualmente, apportare ad esso delle modifiche. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 206 ISTRUZIONI DI SICUREZZA Al momento dell’ allarme : 1) Mantenete la calma; 2) Lasciate gli oggetti personali; 3) Incolonnatevi dietro l'apri -fila; 4) Non aprite le finestre; 5) Seguite le vie di fuga indicate; 6) Raggiungete il punto di raccolta assegnat Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 207 Riparati sotto il banco, coprendoti la testa, per evitare che pezzi di soffitto, quadri ed altri oggetti possano caderti addosso. Se non sei in aula, spostati verso i muri portanti, i vani delle porte o gli angoli che sono le zone più sicure dell' edificio Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 208 Esci dall'aula alla fine della scossa senza correre, tenendo per mano i tuoi compagni, aiutando chi è in difficoltà. Non precipitarti fuori dall' aula verso le scale, perchè sono la parte più debole dell'edificio Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Segui le istruzioni che ti darà la tua insegnante per raggiungere all'aperto il luogo di raccolta previsto, 209 Se si resta bloccati, bagnarsi completamente gli abiti. Cercare rifugio il più lontano possibile dall’incendio e in un locale accessibile ai soccorritori, manifestando la propria presenza Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 210 Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 211 E' utile coprirsi la bocca e il naso con uno straccio bagnato. Non correre ma camminare spediti. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 212 Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 213 PARTE VI PROCEDURA DEI RECLAMI I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere generalità, l’indirizzo del proponente. I reclami orali e telefonici debbono; successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati. Il Dirigente dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre trenta giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del capo d'istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Annualmente, il capo d'istituto formula per il Consiglio d'istituto una relazione analitica dei reclami e dei successivi procedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione generale del Consiglio sull' anno scolastico. AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene effettuata periodicamente una rilevazione mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori, al personale, agli alunni, miranti a raccogliere contributi per il miglioramento dell’efficacia ed efficienza del sevizio e dell’offerta formativa. ATTUAZIONE. Le indicazioni contenute nella presente Carta si applicano fino a quando il Consiglio di Istituto non decida di rivederle, e non intervengono, in materia, disposizioni modificative contenute nei contratti o in norme di leggi. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 214 Istituto Comprensivo “F. De Sanctis” Via Peraine, 1 - Moiano (Bn) e Fax 0823/711653 e-mail: INTRANET [email protected] Posta certificata: [email protected] Sito web: www.icmoiano.it Visto il D.M. n. 5843 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”; Visti i D.P.R. n. 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”; Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”; Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”, tra la scuola e la famiglia dell’alunno si conviene e si stipula il seguente “PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA” GLI INSEGNANTI SI IMPEGNANO A: definire e presentare il piano di lavoro annuale; Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 215 individuare e proporre, attraverso la programmazione, i saperi essenziali e significativi per la propria realtà territoriale operando scelte responsabili all’interno delle Indicazioni Nazionali; rispettare i ritmi di attenzione e di apprendimento in un’ottica di progressivo miglioramento; valutare regolarmente, periodicamente e con criteri espliciti; comunicare alla famiglia eventuali situazioni di profitto insufficiente; utilizzare il dialogo come strumento educativo; partecipare alle iniziative di aggiornamento e formazione in servizio; garantire un’adeguata sorveglianza in tutte le fasi della giornata scolastica; tenere informata con regolarità la famiglia sulla situazione scolastica dell’alunno allo scopo di favorire la collaborazione e per affrontare e risolvere eventuali problemi; affidare, al termine della giornata scolastica, al personale autorizzato eventuali alunni che usufruiscono del servizio pullman; creare all’interno della classe un clima collaborativo e accogliente nel quale l’alunno possa lavorare con serenità; sostenere gli alunni in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o sostegno anche individuale; stimolare gli alunni ad un costante riordino del materiale proprio e altrui; promuovere, quando ne sorge l’esigenza, momenti di conversazione e di confronto su eventuali problematiche emerse all’interno della classe; assegnare compiti che consistano in un momento di riflessione e/o esercitazione su un’attività già svolta in classe; concordare con gli alunni le regole comunitarie in modo da favorirne la condivisione e l’interiorizzazione; garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie nel rispetto della privacy; spegnere i telefonini cellulari durante le ore di lezione. IL PERSONALE DI SEGRETERIA SI IMPEGNA A: fornire efficienza e qualità nel servizio nel rispetto dell’esigenza dell’utenza e di tutte le altre componenti della scuola; Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 216 a tenere in modo ordinato e facilmente recuperabile tutta la documentazione da loro gestita, sia per il personale che per gli allievi, garantendone la massima riservatezza. I COLLABORATORI SCOLASTICI SI IMPEGNANO A: essere efficienti, disponibili e cortesi; collaborare con gli insegnanti e genitori nel processo formativo ed educativo degli alunni; garantire ausilio materiale agli alunni diversamente abili nell’accesso dalle strutture esterne alle strutture scolastiche e nell’uscita dalle stesse; sorvegliare gli alunni nelle aule, nei laboratori e negli altri spazi comuni, in occasione di momentanee assenze degli insegnanti; sorvegliare gli ingressi delle istituzioni scolastiche con apertura e chiusura degli stessi; garantire la pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti, degli arredi e relative pertinenze, anche con l’ausilio di mezzi meccanici. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: curare l’igiene personale del proprio figlio; controllare regolarmente il contenuto degli zaini in modo che non vengano portati a scuola oggetti completamente estranei alle attività educative(playstation, giornaletti, giocattoli pericolosi, etc.); far frequentare regolarmente e puntualmente la scuola; giustificare sempre le assenze e/o i ritardi; firmare per presa visione le comunicazioni e le verifiche scritte consegnate ai propri figli; rivedere con i propri figli il lavoro svolto in classe e controllare sempre il diario; rispettare la professionalità degli operatori scolastici, adottare atteggiamenti improntati sulla fiducia, reciproca stima, scambio e comunicazione; Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 217 curare i rapporti con la scuola , controllando quotidianamente il diario, partecipando alle riunioni degli organi collegiali, alle assemblee di classe, ai colloqui individuali; partecipare ad eventuali colloqui non programmati che saranno concordati dagli insegnanti dopo avere valutato il caso; informare la scuola in caso di problemi che possano incidere sulla situazione scolastica del bambino; condividere eventuali dubbi o perplessità sull’andamento del percorso formativo dei propri figli con gli insegnanti e il Dirigente Scolastico in un’ottica di collaborazione; concordare con gli insegnanti, in caso di assenza per salute o per gravi motivi familiari, i lavori da recuperare; discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica. LO STUDENTE SI IMPEGNA A: Presentarsi puntuali alle lezioni; rispettare tutte le persone che lavorano e/o frequentano la scuola; rispettare le regole di comportamento stabilite insieme; rispettare tutti gli ambienti e gli arredi scolastici; portare a scuola tutto il materiale necessario per le lezioni; tenere un comportamento corretto e rispettoso dell’ambiente; svolgere le attività di studio, i compiti e i lavori affidati per casa con attenzione, serietà e puntualità; segnalare situazioni di disagio che si verifichino in classe; aiutare i compagni in difficoltà; rispettare, compatibilmente con la conoscenza e l’età, il Regolamento d’Istituto; spegnere i telefonini cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione, in quanto severamente vietato. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 218 I.C. “F. DE SANCTIS” MOIANO SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI 1° GRADO CURRICOLO VERTICALE DI ISTITUTO PER CAMPI D’ESPERIENZA E DISCIPLINE Secondo le nuove Indicazioni Nazionali Del 04/09/2012 Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 219 PREMESSA Per la realizzazione del Curricolo verticale d’Istituto sono stati organizzati, all’inizio dell’anno scolastico, dei gruppi di lavoro. Dal confronto dei docenti, e dalla consultazione di diverso materiale didattico e disciplinare, nonché dall’attenta lettura delle Nuove Indicazioni per il Curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione è emersa l’ evidenza di una serie di innegabili vantaggi dati da una soluzione di verticalità: - la realizzazione della continuità educativa- metodologico - didattica; - la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti; - l'impianto organizzativo unitario; - la continuità territoriale; - l'utilizzazione funzionale delle risorse professionali. La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità. Il nostro Istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale. La ricerca di coordinamento dei curricoli riguardava entrambi i versanti del curricolo stesso: il programma e la programmazione; si trattava infatti di individuare linee culturali comuni tra l’oggetto delle attività delle diverse scuole per giungere alla definizione di veri e propri "obiettivi-cerniera" su cui lavorare in modo coordinato rispettando, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola. Il modello di possibile traduzione operativa che l’Istituto ha elaborato, parte dall’individuazione preventiva di obiettivi di apprendimento e traguardi per lo sviluppo delle competenze che appartengono al curricolo dei tre ordini dell’I.C. (chiaramente definiti nelle Nuove Indicazioni Ministeriali), che siano misurabili, osservabili, trasferibili, e che garantiscano la continuità e l’organicità del percorso formativo. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 220 ITALIANO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Sviluppare la padronanza d'uso della lingua italiana e arricchire il proprio lessico. Sviluppare fiducia e motivazione per l'esprimere e il comunicare agli altri attraverso il linguaggio verbale emozioni, domande e pensieri. Ascoltare e comprendere la lettura di storie, raccontare, inventare narrazioni. Dialogare, discutere, chiedere spiegazioni e spiegare. Usare il linguaggio per progettare le attività e per definire le regole. Essere consapevoli della propria lingua materna Confrontare lingue diverse, riconoscere, apprezzare e sperimentare la pluralità linguistica. Formulare ipotesi sulla lingua scritta e sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie. Riflettere sulla lingua. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE I DISCORSI E LE PAROLE Utilizzare la lingua in tutte le sue funzioni e nelle forme necessarie per esprimersi e comunicare nei diversi campi di esperienza. Usare un lessico adeguato. Strutturare in modo corretto ed articolato una frase. Rielaborare oralmente in modo chiaro e coerente esperienze e vissuti. Comunicare, condividere esperienze personali, emozioni, pensieri e comportamenti. Intervenire in una conversazione a tema, esprimendo le proprie idee ed esperienze. Raccontare una storia, individuarne gli elementi essenziali, rielaborane i contenuti. Dialogare, discutere nel gruppo. Entrare in relazione con le immagini e con il codice scritto. Distinguere il disegno dalla scrittura. Scoprire le funzioni del codice scritto. Interessarsi al codice scritto e produrre scritture. spontanee. Cogliere la struttura fonetica delle parole. Trovare rime ed assonanze. Sviluppare conoscenze metalinguistiche. Scoprire codici linguistici diversi. Potenziare le abilità linguistiche attraverso l’utilizzo pratico, in situazioni ludiche, della lingua inglese. Giochi liberi e guidati. Giochi d’imitazione. Giochi di associazione fra parole e movimento. Filastrocche, conte. Comunicazione verbale durante lo svolgimento di attività grafico-costruttive e di manipolazione. Conversazioni a tema libero inerenti esperienze e vissuto personale, impressioni ed emozioni. Ascolto attivo di narrazioni e racconti. Esperienze di ascolto di testi poetici e brevi storie in rima. Lettura di immagini, vignette e storie (decodifica ed interpretazione). Uso di libri, frequentazione della biblioteca locale. Approccio al codice scritto attraverso un percorso motivante di letto scrittura. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 221 L’allievo… partecipa a scambi comunicativi(conversazione, discussioni di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Ascolto e parlato Interagire in una conversazione formulando domande e dando risposte pertinenti. Comprendere l'argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. Seguire la narrazione di testi ascoltati mostrando di saperne cogliere il senso globale. Raccontare oralmente rispettando l'ordine cronologico e/o logico. Comprendere e dare semplici istruzioni. Argomenti di esperienza diretta Testi di uso quotidiano Testi narrativi e descrittivi Storie personali e fantastiche (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Ascolto e parlato Cogliere l'argomento principale dei discorsi. Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e chiaro, rispettando l'ordine cronologico e/o logico e inserendo elementi descrittivi funzionali al racconto. Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento con un breve intervento preparato in precedenza. Comprendere le informazioni essenziali di un'esposizione, di istruzioni per l'esecuzione di compiti, di messaggi trasmessi dai media. Organizzare un breve discorso orale o una breve esposizione utilizzando una scaletta. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Esperienze personali connotate da elementi descrittivi. Registri linguistici del parlato narrativo, descrittivo, dialogico, poetico, argomentativi e dei testi parlati più comuni (annunci, telegiornale, pubblicità,…). Argomenti di studio, temi affrontati in classe, risultati di ricerche/indagini,… Testi di uso quotidiano. Testi narrativi, descrittivi, poetici, argomentativi. 222 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’allievo… interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’allievo… legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguati agli scopi. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Ascolto e parlato Utilizzare le proprie conoscenze su alcuni tipi di testo da ascoltare mettendo in atto strategie differenziate Ascoltare testi prodotti e/o letti da altri, in situazioni scolastiche e/o trasmessi dai media, individuando: scopo, argomento e informazioni principali Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione. Riconoscere, all’ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico. Intervenire in una conversazione e/o in una discussione rispettando tempi e turni di parola, tenendo conto del destinatario Raccontare oralmente esperienze personali selezionando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole in base a un criterio logico-cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all’argomento e alla situazione Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentando in modo chiaro l’argomento: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente,usare un registro ed un lessico adeguati. Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide. Testi d’uso quotidiano (racconti, trasmissioni radiofoniche e televisive, istruzioni, canzoni, spettacoli teatrali, film,relazioni, spiegazioni) Tecnica degli appunti: prenderli mentre si ascolta e utilizzarli Varie forme poetiche (limerick, filastrocca, nonsense, poesia) Tratti fondamentali che distinguono il parlato e lo scritto Registri linguistici del parlato narrativo, descrittivo, dialogico e dei testi parlati più comuni (telegiornale, pubblicità…) Strategie di memoria e tecniche di supporto al discorso orale (appunti, schemi, cartelloni, lucidi ed altro) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Testi di uso quotidiano Lettura Leggere testi cogliendo l'argomento (avvisi, annunci, ricette, centrale, le informazioni essenziali, le istruzioni...) intenzioni comunicative di chi scrive Testi narrativi, descrittivi, Comprendere testi di tipo diverso in informativi vista di scopi funzionali, pratici, di intrattenimento e/o di svago Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 223 Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche delle esposizione orale; acquisisce il primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Lettura Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo 1'invenzione letteraria dalla realtà. Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un'idea del testo che si intende leggere Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un'idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe o schemi, ecc.) Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un'attività, per realizzare un procedimento Leggere semplici e brevi testi letterari mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddistinguono ed esprimendo semplici pareri personali su di essi Leggere ad alta voce un testo noto e, nel caso di testi dialogati letti a più voci, inserirsi opportunamente con la propria battuta, rispettando le pause e variando il tono della voce. Testi narrativi e descrittivi (favola, fiaba, leggenda, racconto, diario, articolo di giornale, cronaca) Forme di anticipazione del testo Tecniche di raccolta, classificazione e interpretazione di informazioni Tecniche di sottolineatura, annotazione, costruzione di mappe e schemi Sequenza logica e/o cronologica Testi poetici: versi, strofe, rime, onomatopee, metafore, personificazioni, uso delle parole e dei significati Strategie di lettura ad alta voce: pause, tono di voce, intonazione, ... OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO L’alunno… legge testi letterari di vario tipo e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Lettura Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) Ricavare informazioni esplicite e implicite da semplici testi informativi ed espositivi per documentarsi su un argomento specifico e/o per realizzare scopi pratici. Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate da un testo e Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Strategie di controllo del processo di lettura ad alta voce al fine di migliorarne l’efficacia (semplici artifici retorici: pause, intonazioni…). Strategie di lettura silenziosa e tecniche di miglioramento dell’efficacia (sottolineatura e note a margine). Esperienze autorevoli di lettura come fonte di piacere e di arricchimento personale anche fuori dalla scuola Testi informativi ed espositivi . Liste di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle). 224 riorganizzarle in modo personale. Usare in modo funzionale le varie parti di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici). Comprendere testi letterari di vario tipo e forma, individuando personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; relazioni causali, tema principale e temi di sfondo; il genere di appartenenza e le tecniche narrative usate dall’autore. Ricavare informazioni sfruttando le varie parti del manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. Strategie di studio e tecniche di supporto. Elementi caratterizzanti il testo narrativo. letterario e non (biografia, autobiografia, diario, lettera, cronaca, articolo di giornale, racconto, leggenda, mito…). Elementi caratterizzanti il testo poetico. Testi descrittivi. Autorevoli esempi di letteratura. Principali caratteristiche testuali di quotidiani, periodici, riviste specializzate. Elementi caratterizzanti il testo letterario narrativo (novella, racconto della memoria, monologo interiore, romanzo…) ed il testo poetico. Elementi caratterizzanti il testo argomentativi. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Caratteristiche testuali Scrittura Produrre semplici testi di vario principali dei testi d’uso, tipo legati a scopi concreti (per informativi, regolativi utilità personale, per stabilire (racconto d’esperienza, rapporti interpersonali) e avvisi, elenchi, connessi con situazioni istruzioni, inviti,…). quotidiane (contesto scolastico Elementi principali e/o familiare). caratterizzanti i testi Produrre testi legati a scopi narrativi realistici e diversi (narrare, descrivere, fantastici, i testi informare). descrittivi e i testi Comunicare per iscritto con frasi informativi. semplici e compiute, strutturate Le fondamentali in un breve testo che rispetti le convenzioni fondamentali convenzioni ortografiche. ortografiche. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 225 (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Scrittura Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un'esperienza Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni Produrre testi creativi sulla base di modelli dati Scrivere una lettera indirizzata a destinatari noti, adeguando le forme espressive al destinatario e alla situazione di comunicazione Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo Realizzare testi collettivi Compiere operazioni di rielaborazione sui testi Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui siano rispettate le funzioni sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Strumenti per la raccolta e l’organizzazione delle idee: uso di schemi, tracce, informazioni essenziali. Forme di scrittura creativa: filastrocche, racconti brevi, poesie. I diversi registri linguistici. Caratteristiche testuali fondamentali dei testi d’uso, descrittivi, espressivi, informativi (diario personale, lettera, articolo di giornale, resoconti di esperienze comuni, procedimenti per fare qualcosa, registrazione di opinioni su argomenti trattati in classe). Tecniche di riassunto, parafrasi, di riscrittura di un testo in funzione di uno scopo dato. Le convenzioni d’uso della lingua scritta: ortografia, morfologia, sintassi, punteggiatura, lessico. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO L’alunno … Scrive correttamente testi di tipo diverso(narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, scopo, argomento e destinatario. Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici o sonori. Scrittura Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per la raccolta e l’organizzazione delle idee; utilizzare criteri e strumenti per la revisione del testo; rispettare le convenzioni grafiche, la correttezza ortografica, morfosintattica e lessicale, la coerenza e l’organicità. Scrivere testi di vario tipo corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario. Utilizzare nei propri testi parti di testi prodotti da altri e trattati da fonti diverse. Scrivere sintesi, anche sottoforma di Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Caratteristiche testuali fondamentali dei testi d’uso, informativi, regolativi, espressivi, epistolari, descrittivi, riassuntivi. Riscrittura e manipolazione di un testo narrativo, descrittivo, regolativo, espositivo, poetico. Forme diverse di scrittura creativa in prosa e in versi. Struttura del testo argomentativo. Tema, commento, recensione, intervista, dialoghi… 226 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso. Capisce ed utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti. schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici. Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone l’impaginazione; Scrivere testi digitali anche come supporto all’esposizione orale. Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi. Scrivere o inventare testi teatrali, per un’eventuale messa in scena. Scrittura imitativa, riscrittura e manipolazione di testi narrativi letterari. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Acquisizione ed espansione del lessico Parole del vocabolario ricettivo e produttivo Comprendere in brevi testi il fondamentale e di quello ad significato di parole non note alto uso. basandosi sia sul contesto, sia sulla Somiglianze, differenze conoscenza intuitiva delle famiglie di terminologiche. parole. Ampliare il patrimonio culturale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attività di interazione orale e di lettura. Usare in modo appropriato le parole man mano apprese. Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso. (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 227 Scrittura Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base. Arricchire il patrimonio letterale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole. Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l’accezione specifica di una parola in un testo. Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole. Comprendere e utilizzare parole, termini specifici legati alle discipline di studio. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso. Somiglianze, differenze, appartenenza ad un campo semantico. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Adatta opportunamente i registri formale/informale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Ampliare il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare le parole dell’intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse. Comprendere e usare parole in senso figurato. Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale. Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo. Utilizzare la propria conoscenza di relazione di significato fra le parole e dei meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all’interno di un testo. Utilizzare dizionari di vario tipo. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso. Somiglianze, differenze, appartenenza ad un campo semantico. Parole del vocabolario dei sinonimi e dei contrari. Parole dai dizionari storici. Parole dai dizionari etimologici. Testi enciclopedici. Neologismi… 228 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principi connettivi. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ITALIANO Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Ascolto Comprendere un saluto e semplici Saluto, presentazione, istruzioni istruzioni, ordini, divieti, Comprendere istruzioni, espressioni e espressione di gusti e frasi di uso quotidiano pronunciate preferenze, indicazione della chiaramente e lentamente. posizione di oggetti/persone nello spazio (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Ascolto Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e lentamente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti (la scuola, le vacanze, passatempi, i propri gusti, ...) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno comprende brevi messaggi orali relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto. Interagisce nel gioco. Svolge compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Salutare, indicare la provenienza Presentarsi e presentare Descrivere familiari e altre persone Collocare oggetti e persone Chiedere e dire l’ora Parlare della routine quotidiana Parlare delle proprie preferenze e abitudini Scambiare semplici informazioni afferenti alla sfera personale (gusti, amici, attività scolastica, giochi, vacanze…) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE LINGUA INGLESE Ascolto - Comprendere un saluto e semplici istruzioni; - Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano pronunciate chiaramente e lentamente; Parlato - Rispondere ad un saluto, intonare semplici canzoni in lingua, anche associando parole e movimenti - Interagire con un compagno per presentarsi, giocare e soddisfare bisogni di tipo concreto utilizzando espressioni e frasi memorizzate Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - FUNZIONI Saluto, presentazione, istruzioni, ordini, divieti, espressione di gusti e preferenze, indicazione della posizione di oggetti/persone nello spazio - LESSICO Alfabeto inglese, numeri, colori, animali, giocattoli, oggetti di scuola, famiglia, indumenti, cibo, ambienti /arredo, persona e parti del corpo 229 adatte alla situazione, anche se formalmente difettose. Lettura - Riconoscere parole scritte di uso comune, o con cui si è familiarizzato oralmente, preferibilmente accompagnate da supporti visivi - Comprendere biglietti di auguri, cartoline - Comprendere brevi testi e messaggi, accompagnati da supporti visivi, cogliendo parole e frasi con cui si è familiarizzato oralmente Scrittura - Copiare e scrivere parole e semplici frasi attinenti alle attività svolte in classe. L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici s di routine. Svolge compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. - STRUTTURE Saluti informali: Hello, Hi, Goodbye…; presentazione/descrizione/possesso: What’s yout name?... My name is/I’m…, How old are you?...I’m… Have you got?...; gusti e preferenze: Do you like?...; istruzioni: draw, write, paint/colour, listen to, look at, stick, cut, match, point repeat…; ordini e divieti: sit down/stand up, come here/go there, turn around, open/close, don’t…; indicazione di posizione: Where’s?...; uso di in/on/under… (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Ascolto - Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e lentamente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti (la scuola, le vacanze, passatempi, i propri gusti, ...) Parlato - Interagire con un compagno o con un adulto con cui si ha familiarità per presentarsi, giocare e scambiare semplici informazioni afferenti alla storia personale, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione e all’interlocutore, anche se a volte non connesse e formalmente difettose - Sostenere ciò che si dice o si chiede con mimica e gesti chiedendo eventualmente all’interlocutore di ripetere. Lettura - Comprendere brevi e semplici testi (cartoline, messaggi di posta elettronica, lettere personali, storie per bambini…) accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo nomi familiari, parole e frasi basilari Scrittura Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - FUNZIONI Salutare, indicare la provenienza Presentarsi e presentare Descrivere familiari e altre persone Collocare oggetti e persone Chiedere e dire l’ora Parlare della routine quotidiana Parlare delle proprie preferenze e abitudini Scambiare semplici informazioni afferenti alla sfera personale (gusti, amici, attività scolastica, giochi, vacanze…) - LESSICO Famiglia, casa, animali, cibo e bevande, daily routine, abbigliamento, materie e orario scolastico; stati e nazionalità, sports, lavori, tempo atmosferico, stagioni, mesi, giorni della settimana - STRUTTURE Saluti formali: Good morning/afternoon/evening/night; pronomi personali soggetto: I, you, he/she/it, we, they; aggettivi possessivi: my, your, our, his/her, its, 230 - TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLE COMPETENZE Scrivere messaggi semplici e brevi, come biglietti e brevi lettere personali (per fare auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere notizie, per raccontare proprie esperienze…) anche se formalmente difettosi, purché siano comprensibili. their.; aggettivi dimostrativi: this, that; preposizioni di stato in luogo e moto; verbi essere e avere: present simple (forma affermativa, negativa ed interrogativa); verbo Can per abilità e permesso (forma affermativa, negativa ed interrogativa); present simple e present continuous (forma affermativa, negativa ed interrogativa); Questions words (What, where, when, why, who, how); indicazione di posizione: Where’s?.. There is/There are…; uso di in/on/under/behind/between/in front of…; tempo cronologico e atmosferico: What time is it?/What’s the time?...What’s the weather like? OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE LINGUA INGLESE L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o Ascolto - Comprendere in modo globale e dettagliato messaggi orali in lingua standard, anche attraverso i media, su argomenti di interesse personale e relativi alla vita quotidiana espressi con articolazione lenta e chiara Parlato - Comprendere in modo globale e dettagliato testi scritti di varia tipologia e genere su argomenti di interesse personale e relativi alla vita quotidiana Lettura - Interagire in brevi conversazioni, su temi anche non noti, riguardanti gli ambiti personali e la vita quotidiana - Produrre testi orali di varia tipologia e genere su argomenti noti di interesse personale e sociale, anche utilizzando supporti multimediali. Scrittura - Produrre brevi testi scritti, di varia Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - FUNZIONI Salutare; presentarsi e presentare; chiedere e dire la provenienza, la nazionalità; parlare della famiglia; descrivere qualcuno e qualcosa; parlare di ciò che si possiede; dare istruzioni, ordini e divieti; esprimere l’ora, le preferenze, i gusti e le opinioni; offrire, proporre, invitare, accettare e rifiutare offerte, proposte e inviti; esprimere quantità; parlare di azioni di routine e di azioni in corso; esprimere capacità; descrivere attività del tempo libero; accordare e rifiutare permessi; iniziare una conversazione telefonica; parlare del tempo atmosferico; parlare di eventi e situazioni nel passato; parlare della salute; chiedere e dare 231 messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo ad un suo patrimonio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere. tipologia e genere, attinenti alla sfera personale e alla vita quotidiana, anche utilizzando strumenti telematici. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 informazioni stradali; parlare di azioni e intenzioni future; esprimere necessità, obblighi e proibizioni; confrontare luoghi, persone e cose; chiedere e dire a chi appartiene qualcosa; parlare di progetti futuri programmati - LESSICO Saluti, numeri, l’alfabeto, nazioni e nazionalità, famiglia, caratteristiche fisiche, colori, animali, casa, materie scolastiche, azioni di routine, cibo e bevande, attività sportive e del tempo libero, aggettivi per esprimere pareri, mesi, stagioni, tempo atmosferico, date, professioni, corpo umano, abbigliamento, denaro, malattie e incidenti, telefono cellulare, espressioni di tempo passato, la città, il mondo naturale, mezzi di trasporto, strumenti musicali, animali - STRUTTURE Pronomi personali, verbo “essere” e “avere”, articoli, aggettivi e pronomi possessivi, Whose, genitivo sassone, plurale dei nomi, question words, dimostrativi, imperativo, there is/are, preposizioni, Present Simple and Continuous, avverbi di frequenza, nomi numerabili e non numerabili, some/any/no, How much/many, alcuni modali, Simple Past, connettivi temporali, going to, comparativi e superlativi, avverbi di modo, Zero Conditional, one/ones, pronomi relativi, Would you like, What/How about, Let’s 232 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno comprende brevi messaggi orali e iscritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di formazioni semplice e diretto su argomenti familiari abituali. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice , aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.. Legge brevi semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare. FRANCESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE SECONDA LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE Ascolto Comprendere espressioni e frasi di uso quotidiano pronunciate lentamente e chiaramente. Identificare il tema generale di argomenti conosciuti relativi ad ambiti di immediata rilevanza. Parlato Interagire nel gruppo accettandone le regole nel rispetto dei diritti dei compagni (brevi conversazioni informali). Interagire con l'adulto (brevi conversazioni formali), chiedendo eventualmente di ripetere. Esporre semplici informazioni afferenti alla sfera personale, utilizzando anche la mimica. Lettura Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto. Trovare semplici informazioni specifiche in materiali di uso corrente (leggere per orientarsi, informarsi e discutere, leggere istruzioni, comprendere le diverse forme di corrispondenza). Scrittura Scrivere testi di vario genere coerenti e chiari. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 FUNZIONI Salutare; congedarsi; chiedere a qualcuno come sta; presentarsi e presentare qualcuno; chiedere e dire una parola lettera per lettera; chiedere e dire il numero di telefono e l'età; parlare delle materie e degli impegni scolastici; chiedere ed esprimere preferenze; chiedere ed indicare la provenienza; rispondere al telefono; accettare o rifiutare un invito; descrivere qualcuno; chiedere l'ora e rispondere; indicare il possesso; informarsi o parlare di attività quotidiane; chiedere e dire dove si trova qualcosa; dare istruzioni e ordini; parlare delle abitudini alimentari ed esprimere gusti sul cibo; informarsi su orari, prezzi e quantità; dare una ricetta; raccontare avvenimenti passati; esprimere giudizi ed opinioni. Situare nel tempo; situare nello spazio; raccontare fatti, storie, azioni, abitudini al passato; parlare di personaggi del passato; fare progetti per il futuro; esprimere un desiderio; fare ipotesi; informarsi su orari; capire annunci; dare indicazioni; dare consigli; confrontare; esprimere opinioni; esprimere preferenze. LESSICO Materiale scolastico, nazionalità, famiglia, descrizione fisica o del carattere, attività del tempo libero, sport, abbigliamento, routine, casa, negozi e luoghi pubblici, alimenti, pasti, parti del corpo. Relativo alla sfera personale, generi letterari e musicali, vacanze, sport, tempo libero, nuove tecnologie. STRUTTURE Pronomi personali soggetto, articoli determinativi e indeterminativi, formazione 233 del femminile, formazione del plurale, il tempo presente, la forma interrogativa, la forma negativa, gli aggettivi possessivi, le preposizioni articolate, il tempo imperativo, le preposizioni di luogo, uso di il y a, il pronome on, i pronomi personali riflessivi, gli avverbi di quantità, i pronomi relativi, il passato prossimo, l'accordo del participio passato Il tempo presente, l’imperativo, il passato prossimo, l’imperfetto, i gallicismi, il tempo futuro semplice, il modo condizionale, i pronomi relativi, i pronomi personali complemento oggetto, i pronomi personali complemento di termine, i comparativi, i pronomi y e en, le preposizioni. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 234 STORIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino gioca in modo in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. Riferisce correttamente eventi del passato recente. Sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. TRAGUARDI PER LOSVILUPPO DELLE COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE IL SE’ E L’ALTRO/ LA CONOSCENZA DEL MONDO Consolidare l'autostima e la fiducia in se stessi. Essere consapevoli delle proprie esigenze e dei propri sentimenti. Esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti in modo adeguato. Conoscere le tradizioni della famiglia e della comunità. Percepire l'appartenenza alla propria comunità. Riconoscere ed accettare l’altro nelle sue diversità. Interagire positivamente con bambini e adulti. Comprendere i bisogni e le intenzioni degli altri. Esprimere il proprio punto di vista accettando quello dell’altro. Assumere atteggiamenti di tolleranza, amicizia, solidarietà e fratellanza. Cooperare con i pari. Rispettare le regole di civile convivenza concordate. Gestire incarichi e assumersi responsabilità nei giochi e nelle attività. Assegnazione di incariche di responsabilità in relazione a momenti di routine, situazioni nuove ed impreviste, attività di utoraggio, gestione dei materiali. Realizzazione di doni per la valorizzazione di feste legate alla tradizione locale e alle diverse culture. Condivisione di momenti di festa con i compagni e di apertura alle famiglie Ascolto di racconti, testi, fiabe, filastrocche, canti, ninne nanne, relativi alla propria/altrui comunità e cultura di appartenenza. Conversazioni e dialoghi che, attraverso il ricordo e il racconto di episodi significativi, valorizzino la ricchezza dei vissuti personali e della famiglia di appartenenza. Momenti di conversazione per conoscere le diverse culture presenti nel territorio supportate dall'utilizzo di immagini e materiale. Giochi di gruppo per la condivisione e il rispetto di regole. Attività di gruppo per stimolare la disponibilità alla collaborazione. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE STORIA 235 L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce ed esplora in modo via, via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi per individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Uso delle fonti Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato personale e familiare. Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato locali e non. Riconoscere alcuni beni culturali della propria città come tracce del passato. Individuare le tracce e usarle come fonti per ricavare conoscenze sul passato personale, familiare e della comunità di appartenenza. Organizzazione delle informazioni Rappresentare graficamente e verbalmente i fatti vissuti e narrati, collocandoli nel tempo in successione. Riferire vissuti in ordine cronologico e logico. Definire durate temporali anche con l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo. Riconoscere relazione di successione e di contemporaneità, cicli temporali, mutamenti, permanenze. Strumenti concettuali Avviare la costruzione dei concetti fondamentali della storia. Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi. Individuare analogie e differenze fra quadri storico Produzione - Rappresentare conoscenze e concetti appresi, mediante grafici, racconti orali, disegno drammatizzazioni. Fatti, esperienze personali vissute. Esperienze collettive. Fenomeni ricorrenti ed esperienze vissute e narrate. Ciclicità dei fenomeni temporali: giorno/notte, stagioni. Calendario e orologio. Documenti della storia personale (certificato di nascita, di iscrizione a scuola … materiali, testimonianze orali …). Documenti relativi a edifici storici vissuti come la scuola, la chiesa (documenti d’archivio, materiali, testimonianze orali …). La storia della terra: l’origine della vita e dell’uomo. I gruppi umani preistorici e le società di cacciatoriraccoglitori oggi esistenti Aspetti della vita sociale, politico-istituzionale, economica, artistica, religiosa… Famiglia, gruppo, regole, agricoltura, ambiente, produzione. (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) L’alunno organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la Uso delle fonti Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico. Riconoscere e rappresentare in un quadro storico-sociale il sistema di relazioni, i segni e le testimonianze del passato presenti sul territorio vissuto. Organizzazione delle informazioni Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. Individuare somiglianze e differenze relativamente a come le diverse civiltà hanno risposto ai bisogni primari. Usare cronologie e carte storicogeografiche per rappresentare le conoscenze studiate. Strumenti concettuali Usare la cronologia storica. Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate. Produzione Rappresentare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate. Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. Ricavare e produrre informazioni mediante l’uso di grafici, tabelle, schemi Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 I quadri storici delle civiltà studiate: - le “Civiltà dei fiumi” - i Greci - i Fenici - l’Impero romano Fenomeni comuni (urbanizzazione, migrazione….) e diversità La diversa tipologia delle fonti Il rapporto fra fonte e storia La periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo) Altri sistemi cronologici Le relazioni fra gli 236 contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’Impero Romano d’occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE di sintesi, carte storiche. Elaborare gli argomenti studiati in forma di racconto orale e scritto. Consultare testi di genere diverso, manualistici e non. elementi caratterizzanti i diversi sistemi cronologici. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE STORIA Uso delle fonti L’alunno si informa in modo Formulare problemi, in modo guidato, autonomo su fatti e problemi storici sulla base delle informazioni raccolte. anche mediante l’uso di risorse Collocare la storia locale in relazione alla digitali. storia italiana, europea e mondiale Produce informazioni storiche con Organizzazione delle informazioni fonti di vario genere e le sa Utilizzare fonti di diverso tipo organizzare intesti. (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali ecc.) per ricavare Comprende testi storici e li sa conoscenze su temi definiti. elaborare con personale metodo di Collegare il patrimonio culturale ai temi studio. studiati. Espone oralmente e on scritture le Strumenti concettuali conoscenze storiche acquisite Selezionare, schedare e organizzare le operando collegamenti e informazioni con mappe, schemi, tabelle e argomentando le proprie riflessioni. grafici. Usa le conoscenze e le abilità per Produzione Relazionare circa gli aspetti e le strutture orientarsi nella complessità del dei momenti storici italiani, europei e presente, comprende opinioni e mondiali studiati. culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di apertura e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Momenti fondamentali della storia italiana (con riferimenti alla storia del proprio ambiente) dalle forme di insediamento e di potere medievali al periodo pre risorgimentale. Processi fondamentali della storia europea medievale e moderna. Processi fondamentali della storia mondiale dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale. Le principali procedure e tecniche di lavoro nei siti archeologici, nelle biblioteche e negli archivi Aspetti del patrimonio culturale italiano e dell’umanità. 237 li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati. GEOGRAFIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino gioca in modo in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Individua le posizioni di oggetti e di persone nello spazio, usando termini come avanti/indietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc.. Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. L’alunno si orienta nello spazio circostante utilizzando i punti cardinali. Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano Giochi motori di esplorazione dello spazio ambiente Giochi in gruppo della tradizione e non Giochi imitativi. Percorsi, di differenti livelli di difficoltà, con materiali di arredamento e piccoli attrezzi. Verbalizzazione del percorso e rappresentazione grafica. Esperienze motorie, lettura d'immagini ed esecuzioni grafiche in relazione ai concetti topologici. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Muoversi nello spazio con consapevolezza in riferimento ai concetti topologici. Progettare e costruire semplici percorsi motori. Eseguire percorsi motori in base a consegne verbali e non. Rappresentare sé, gli altri e gli oggetti nello spazio-foglio, verbalizzando quanto prodotto. ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE GEOGRAFIA Orientamento Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici ( avanti/indietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc..) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali). Linguaggio della geo-graficità Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti ( pianta dell’aula Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - - - La funzione della regola e della legge nei diversi ambienti di vita quotidiana. I concetti di diritto/dovere, libertà responsabile, identità, pace, sviluppo umano, cooperazione. La funzione delle norme del codice stradale: i 238 i paesaggi di montagna, pianura, collina, vulcanici, ecc., con particolare attenzione a quelli italiani. Individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o interdipendenza. - - - - L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte temetiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano i paesaggi di montagna, pianura, collina, vulcanici, ecc., con particolare attenzione a quelli italiani. Individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante. Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino Paesaggio Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta. Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita della propria regione. Regione e sistema territoriale Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane. Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva. - diritti/doveri del pedone I comportamenti corretti in qualità di pedone. I bisogni dell’uomo e le forme di utilizzo dell’ambiente. (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Orientamento Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al sole. Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai diversi continenti, attraverso gli strumenti dell’osservazione indiretta. Linguaggio della geo-graficità - Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, rafici, elaborazioni digitali, reperti statistici relativi a indicatori socio-demografici ed economici. - Localizzare sulla carta dell’italia le regioni fisiche, storiche e amministrative - Localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’italia nell’Europa e nel mondo. - Localizzare le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani. Paesaggio - Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie , le differenze e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelere e valorizzare. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 La funzione della regola e della legge in diversi ambienti della vita quotidiana. Le ragioni sottese a punti di vista diversi dal proprio, per un confronto critico. I concetti di diritto/dovere, libertà responsabile, identità, pace, sviluppo umano, cooperazione. Il concetto di appartenenza biologica ed etica all’umanità (superamento del concetto di razza). Osservazione indiretta attraverso filmati, fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, ecc. Le forme e il funzionamento delle Amministrazioni locali. Alcuni articoli della “Dichiarazione dei diritti del Fanciullo” e della “Convenzione internazionale dei diritti dell’Infanzia”. La tutela del territorio e dei beni culturali. 239 connessione e/o interdipendenza. Regione e sistema territoriale - - Acquisire il concetto di regione geografica e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. Individuare problemi relativi alla tutele e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE GEOGRAFIA Lo studente si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche a grande scala , utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. - - - - Orientamento Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali (anche con l’utilizzo della bussola) e appunti di riferimento fissi. Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto. Linguaggio della geo-graficità Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella topografica al planisfero), utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia. Utilizzare strumenti tradizionali ( carte, grafici, dati statistici, immagini, ecc.) e innovativi (telerilevamento e cartografia computerizzata) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali. Paesaggio - Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo. Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrionio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione. - - Regione e sistema territoriale - Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica) applicandolo all’Italia all’Europa e agli altri continenti. Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale. Utilizzare modelli interpretativi di - - Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - - - - - - Funzione delle norme e delle regole. L’esperienza dei rappresentanti degli studenti. La Costituzione italiana: evoluzione storica e principi Lo Stato italiano: forme e poteri Il concetto di “patria”/”nazione” e di “popolo”. Movimenti politici e partitisindacati tra ‘800 e ‘900. L’emancipazione della donna. Democrazia e dittature nel ‘900 Il concetto di “guerra mondiale” e di “guerra fredda”. Le ricorrenze civili nella storia del ‘900 (4novembre, 27 gennaio, 10 febbraio, 25 aprile, 2 giugno . . .). Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Organizzazioni internazionali governative (dalla Società delle Nazioni all’Onu) e ONG. Trattati internazionali (Patto Atlantico e Nato, Patto di Varsavia). Problemi del mondo d’oggi (sottosviluppo, Nord e Sud del mondo, integralismo 240 assetti territoriali dei principali Paesi europei e degli altri continenti, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politico-ecomica. religioso, razzismo, conflitti etnici, globalizzazione, movimento ecologista, ecc.). MATEMATICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi. Identifica alcune proprietà dei materiali. Confronta e valuta quantità. Utilizza simboli per registrare materiali e quantità. Esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE Discriminare, ordinare, raggruppare in base a criteri dati (forma, colore, dimensione) Contare oggetti, immagini, persone Aggiungere, togliere e valutare la quantità Scoprire, riconoscere, operare con semplici forme geometriche Riconoscere e riprodurre numeri e altri simboli convenzionali Utilizzare semplici forme di registrazione dei dati. Attività ludiche con materiale strutturato e non. Attività di raggruppamento, seriazione, alternanze ritmiche in base ai criteri di forma, colore, dimensione. Giochi di corrispondenza biunivoca. Giochi cantati, filastrocche, conte, poesie che facilitano l'apprendimento del codice e della sequenza numerica. Osservazione ed esplorazione dell'ambiente per individuare e decodificare il significato di segni e simboli, attraverso giochi motori e rappresentazioni grafiche. Registrazione della frequenza di eventi (presenze, incarichi, tempo atmosferico). OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 241 ABILITA’ COMPETENZE L’alunno Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che hanno imparato a utilizzare siano utili per operare nella realtà. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. - - - L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. CONOSCENZE/ESPERIENZE MATEMATICA NUMERI - Tecniche di numerazione in Contare oggetti o eventi , con la voce o senso progressivo e mentalmente in senso progressivo e regressivo regressivo. - Numeri interi in base 10 Leggere e scrivere i numeri naturali in - Valore posizionale delle cifre base dieci, confrontarli e ordinarli, anche - Relazione di maggiorerappresentandoli sulla retta. minore- uguale Eseguire mentalmente semplici operazioni - Strategie del calcolo orale con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo. - Multipli fino a 100 Conoscere con sicurezza le tabelline della - Algoritmi scritti delle quattro moltiplicazione dei numeri fino a 10x10. operazioni Eseguire le quattro operazioni con i - Concetti topologici numeri naturali fondamentali SPAZIO E FIGURE Simmetria centrale Comunicare la posizione di oggetti nello Linee e angoli spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia Orientamento nell’ambiente rispetto ad altre persone o oggetti, usando circostante e nella termini adeguati Eseguire un semplice percorso partendo rappresentazione iconica dalla descrizione verbale o al disegno, - Poligoni e non poligoni descrivere un percorso che si sta facendo - Alcune figure piane: triangoli e dare le istruzioni a qualcuno perché e quadrilateri. compia un percorso desiderato. Diagrammi di Venn, Riconoscere e denominare figure diagrammi ad albero, di geometriche Carroll, tabella a doppia Disegnare figure geometriche e costruire entrata, modelli materiali. RELAZIONI, DATI E PREVISIONI istogrammi,… Classificare numeri, figure, oggetti in base Criteri di classificazione ad una o più proprietà, utilizzando Misure di tempo, di valore, di rappresentazioni opportune, a seconda dei lunghezza legate contesti e dei fini all’esperienza diretta. Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati Rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schede e tabelle Misurare lunghezze utilizzando unità di misura arbitrarie e convenzionali Collegare le pratiche di misura alla conoscenza dei numeri e delle operazioni. (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 242 Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura(metro, goniometro…). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni(tabelle, grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione…). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che hanno imparato a utilizzare siano utili per operare nella realtà. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NUMERI Leggere, scrivere e confrontare numeri interi e decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni Individuare multipli e divisori di un numero Dare stime per il risultato di una operazione Usare frazioni e percentuali Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti (lettura del termometro, di punteggi,…) Rappresentare i numeri conosciuti in contesti significativi per le scienze e per la tecnica - SPAZIO E FIGURE Descrivere e classificare figure geometriche Riprodurre una figura in base ad una descrizione, usando gli strumenti opportuni: carta a quadretti, riga e compasso, squadra, software di geometria Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti. Disegnare, costruire ed utilizzare modelli materiali come supporto ad una prima capacità di visualizzazione Riconoscere figure simmetriche, traslate e ruotate. Riprodurre in scala una figura assegnata Determinare il perimetro delle figure geometriche piane Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di altre figure geometriche piane per scomposizione - - RELAZIONI, DATI E PREVISIONI Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni Usare le nozioni di media aritmetica e di frequenza Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura Effettuare misure e stime Passare da un’unità di misura all’altra limitatamente alle unità in uso più comune, anche nel contesto del sistema monetario In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile, dando una prima quantificazione, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente probabili. Tecniche di numerazione in senso progressivo e regressivo Numeri interi in base 10 Valore posizionale delle cifre Relazione di maggioreminore- uguale Strategie del calcolo orale Multipli fino a 100 Algoritmi scritti delle quattro operazioni Concetti topologici fondamentali Simmetria centrale Linee e angoli Orientamento nell’ambiente circostante e nella rappresentazione iconica Poligoni e non poligoni Alcune figure piane: triangoli e quadrilateri. Diagrammi di Venn, diagrammi ad albero, di Carroll, tabella a doppia entrata, istogrammi,… Diagramma di flusso Media e frequenza per interpretare fenomeni di esperienza - Unità di misura di lunghezze, ampiezze, aree, volumi/capacità, intervalli temporali, pesi Equivalenze Trasformazioni Calcolo della probabilità OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE MATEMATICA 243 L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato delle operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi e valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico ad una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio utilizza i concetti di proprietà caratterizzanti e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni,…) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi,…) si orienta con valutazioni e probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. - - - - - - - - - - - - - - - - - NUMERI Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni e confronti tra numeri naturali e razionali,quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta orientata. Utilizzare scale graduate in contesti significativi. Eseguire mentalmente semplici calcoli, utilizzando le proprietà delle operazioni per semplificare le operazioni Comprendere il significato di potenza , calcolare potenze e applicarne le proprietà Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più numeri Scomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere l'utilità di tale scomposizione per diversi fini Comprendere il significato e l'utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore comune più grande, in matematica e in diverse situazioni concrete Descrivere rapporti e quozienti mediante frazioni Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero razionale in diversi modi, essendo consapevoli di vantaggi e svantaggi che le diverse rappresentazioni danno a seconda degli obiettivi Conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell'elevamento al quadrato. Sapere che non si può trovare una frazione o un numero decimale che elevato al quadrato dà 2 Esprimere la relazione di proporzionalità con una uguaglianza di frazioni e viceversa Calcolare percentuali Descrivere con una espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni. Descrivere con una espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri relativi, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni Usare le lettere come generalizzazione dei numeri in casi semplici e utilizzare le tecniche del calcolo letterale Risolvere equazioni di primo grado in semplici situazioni SPAZIO E FIGURE Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, software di geometria) Descrivere figure e costruzioni geometriche Riprodurre figure e disegni geometrici in base a una descrizione e codificazione fatta da altri Riconoscere figure piane simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura assegnata Stimare per difetto e per eccesso l’area di una figura delimitata da linee e curve Costruire, interpretare e trasformare formule Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - - - - - Numeri naturali Sistema di numerazione decimale Le quattro operazioni L’elevamento a potenza Multipli e divisori M.C.D. e m.c.m. Numeri razionali Numeri irrazionali Rapporti e proporzioni. Proporzionalità diretta e inversa Espressioni numeriche Numeri relativi Operazioni ed espressioni con i numeri relativi Calcolo letterale Equazioni di primo grado. Enti geometrici fondamentali Segmenti e angoli Definizioni e proprietà significative delle principali figure piane ( triangoli, quadrilateri, poligoni regolari). Punto, linea, retta Segmenti e angoli Il piano cartesiano Simmetria Traslazione Rotazione Figure piane e loro proprietà: triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio Alcune figure solide Le scale di proporzione Procedure per ricavare le formule Formule per calcolare il perimetro e l’area di figure piane. Unità di misura di lunghezza, capacità, 244 - che contengano lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano Descrivere figure e costruzioni geometriche Rappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo tramite disegni sul piano Visualizzare solidi di rotazione a partire da rappresentazioni bidimensionali. - RELAZIONI, DATI E PREVISIONI - - - - Usare le unità di misura convenzionali per risolvere problemi della vita quotidiana Dare stime approssimate per il risultato di una operazione anche per controllare la plausibilità di un calcolo già fatto Saper rappresentare ed elaborare dati; saper analizzare dei risultati. Comprendere alcune idee base, ad esempio feedback, nel caso di dispositivi dotati di sensori/attuatori Collegare le modalità di funzionamento dei dispositivi elettronici con le conoscenze scientifiche e tecniche acquisite Conoscere l'utilizzo della rete sia per la ricerca che per lo scambio delle informazioni. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - peso, ampiezza, superficie, volume, intervalli temporali Principali rappresentazioni grafiche di dati. Funzioni matematiche nel piano cartesiano L’indagine statistica Concetti di frequenza, frequenza relativa, media aritmetica, mediana Probabilità di un evento casuale Eventi complementari, incompatibili, indipendenti. 245 SCIENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. ABILITA’ LA CONOSCENZA DEL MONDO L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Osservare con curiosità ed interesse contesti/elementi naturali, materiali, situazioni, usando i sensi per ricavare informazioni e conoscenze Osservare sulla base di criteri o ipotesi Osservare in modo ricorsivo e sistematico Porre domande, formulare ipotesi su fatti e fenomeni naturali e non Rielaborare informazioni e registrarle Scoprire e verbalizzare caratteristiche peculiari, analogie e differenze di elementi del ambiente naturale e umano. Esplorazione e osservazione dell'ambiente naturale e non Raccolta di materiali e dati Attività di registrazione periodica Giochi e manipolazione di oggetti e Materiali. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CONOSCENZE/ESPERIENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE SCIENZE Attraverso interazioni e manipolazioni individuare qualità e proprietà di oggetti e materiali e caratterizzarne le trasformazioni, riconoscendovi sia grandezze da misurare, sia relazioni qualitative tra loro, all’interno di campi di esperienza. - - Proprietà di alcuni materiali di cui sono costituiti oggetti di uso comune (legno, plastica, metalli, vetro, …) Solidi, liquidi, gas nell’esperienza di ogni giorno L’acqua Grandezze fondamentali (lunghezza, tempo) e loro unità di misura. (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 246 Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. Espone con forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti,…) informazioni e spiegazione sui problemi. Costruire operativamente in connessione a contesti concreti di esperienza quotidiana i concetti geometrici e fisici fondamentali Passare gradualmente dalla seriazione in base a una proprietà alla costruzione, taratura e utilizzo di strumenti anche di uso comune, passando dalle prime misure in unità arbitrarie alle unità convenzionali Indagare i comportamenti di materiali comuni in molteplici situazioni sperimentabili per individuarne proprietà Produrre miscele eterogenee e soluzioni, passaggi di stato e combustioni Interpretare i fenomeni osservati. - - Capacità/volume, peso, temperatura, forza, luce,… Misure arbitrarie e convenzionali Le proprietà dei materiali comuni: consistenza, durezza, trasparenza, elasticità, densità Miscele e soluzioni I passaggi di stato dell’acqua Le condizioni per la combustione. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE SCIENZE L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni, ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nello loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del Utilizzare tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio Esplicitare, affrontare e risolvere situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpretare lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati Sviluppare semplici schematizzazioni e formalizzazioni matematiche dei fatti e dei fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana Individuare la rete di relazioni e processi di cambiamento del vivente introducendo il concetto di organizzazione microscopica a livello di cellula Acquisire una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono tra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico Comprendere la funzione fondamentale della biodiversità nei sistemi ambientali Considerare il suolo come ecosistema e come una risorsa e comprendere inoltre che la sua formazione è il risultato dei Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Il metodo sperimentale Proprietà della materia Miscugli e soluzioni Il moto dei corpi Le forze Il suolo I cinque Regni L’ecosistema Terra Elementi di anatomia e fisiologia vegetale Anatomia e fisiologia del corpo umano. Minerali, rocce, fossili Storia geologica della Terra L’evoluzione I principali fenomeni celesti Elementi fondamentali di genetica L’apparato riproduttore Il sistema nervoso Le dipendenze. L’inquinamento del sistema Terra Il concetto di sviluppo 247 carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. climi e della vita sulla terra, dei processi di erosione, trasporto e sedimentazione Avere una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento , tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti Apprendere una gestione corretta del proprio corpo; interpretare lo stato di benessere e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni Attuare scelte per affrontare i rischi connessi ad una cattiva alimentazione e al fumo. Esplicitare, affrontare e risolvere situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpretare lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati Sviluppare semplici schematizzazioni, modellizzazioni e formalizzazioni matematiche dei fatti e dei fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana Comprendere la storia geologica della terra e i modelli interpretativi della struttura terrestre Avere una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti Apprendere una gestione corretta del proprio corpo; interpretare lo stato di benessere e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni Attuare scelte per affrontare i rischi connessi alle droghe Conoscere i meccanismi fondamentali dei cambiamenti globali nei sistemi naturali e nel sistema Terra nel suo complesso, e il ruolo dell’intervento umano nella trasformazione degli stessi Comprendere il carattere finito delle risorse, l’ineguaglianza dell’accesso ad esse e adottare atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse Analizzare a un primo livello i rischi ambientali e le scelte sostenibili. Riflettere sul percorso di apprendimento compiuto, sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere Comprendere il ruolo della comunità umana nel sistema Terra Comprendere i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 sostenibile Rischi geomorfologici, idrogeologici, vulcanici e sismici Le biotecnologie. 248 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative. Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …). Sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche simboli di una notazione informale per codificare suoni percepiti e riprodurli. ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE IMMAGINI, SUONI, COLORI Esplorare e fruire delle diverse forme di arte e di spettacolo Esprimersi e comunicare attraverso il corpo, il movimento, la drammatizzazione. Ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato Percepire alcuni parametri del suono Sperimentare e combinare elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali Utilizzare corpo, voce, oggetti/strumenti per imitare, riprodurre, inventare suoni, rumori, melodie anche con il canto, da soli e in gruppo Affinare le proprie abilità ritmiche muovendosi su suoni e musica Stabilire corrispondenze tra suoni e simboli grafici Utilizzare i simboli di una notazione informale per codificare e decodificare i suoni. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Partecipazione a spettacoli teatrali, musicali, cinematografici Giochi simbolici, liberi e guidati Giochi con maschere, travestimenti Costruzione e utilizzazione di burattini e marionette Drammatizzazioni, narrazioni Esperienze espressive con l'utilizzo di materiale di recupero e non Esperienze di laboratorio di educazione al suono e alla musica (esplorazione dell'ambiente sonoro naturale e non, uso del suono, della voce, di piccoli strumenti musicali, giochi e canti in gruppo, sonorizzazione di fiabe, attività ritmico musicali in forma libera e guidata, associazione di suoni a movimenti, andature, semplici coreografie, uso della notazione musicale informale). 249 MUSICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumanti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare le tecniche e materiali. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE MUSICA Usare la voce, lo strumentario ritmico Caratteristiche peculiari, e gli oggetti sonori per riprodurre fatti somiglianze e differenze di sonori e semplici brani musicali brani di culture, tempi, generi Discriminare i suoni in base alle loro e stili diversi. caratteristiche Cogliere all’ascolto gli aspetti espressivi e strutturali di un brano musicale, traducendoli con parole e azioni motorie Riconoscere e riprodurre suoni di diversa intensità, durata, timbro, altezza Eseguire in gruppo semplici brani vocali e strumentali, curando l’espressività e l’accuratezza esecutiva in relazione ai diversi parametri sonori Leggere partiture ritmiche e melodiche convenzionali e non Codificare il suono: scrivere partiture ritmiche e melodiche con segni convenzionali e non. (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Utilizzare voce e strumenti in modo consapevole e creativo, ampliando le propria capacità di interpretazione sonoro-musicale Cogliere all’ascolto gli aspetti espressivi e strutturali di un brano musicale Eseguire collettivamente brani vocali/strumentali curando l’intonazione e l’espressività Leggere canti e partiture sempre più complessi, anche a due voci pari Interpretare e tradurre in altri codici (verbale, grafico, del corpo e del movimento) un brano musicale Rappresentare gli elementi sintattici basilari di eventi sonori musicali attraverso sistemi simbolici. Caratteristiche peculiari, somiglianze e differenze di brani di culture, tempi, generi e stili diversi. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE MUSICA Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 250 L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani musicali. E’ in gradi di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. Saper eseguire con strumenti didattici di vario tipo brani di media difficoltà sia individualmente sia in gruppo Riprodurre con la voce per imitazione e /o lettura brani corali, ad una o due voci, desunti dai vari repertori, controllando l’espressione e curando il sincronismo e l’amalgama delle voci Creare brani musicali strutturati avvalendosi di strumenti tradizionali e non. Arrangiare sequenze ritmiche e melodiche preesistenti modificandone intenzionalmente caratteri sonori ed espressivi Decodificare e riconoscere le caratteristiche fondamentali di una partitura tradizionale per orchestra Decodificare semplici partiture dal punto di vista ritmico e melodico Riconoscere esempi di partiture di musica contemporanea Progettare e realizzare messaggi musicali anche associati ad altri linguaggi. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Fondamenti della tecnica degli strumenti didattici in uso Tecnica di base del canto (riscaldamento, rilassamento corporeo, emissione) Gli elementi base della simbologia musicale. Tecnica degli strumenti didattici in uso finalizzata all’attività di musica d’insieme Il ruolo giocato dalla propria voce all’interno di un insieme monodico o polifonico Progettazione e realizzazione di messaggi musicali anche associati ad altri linguaggi Gli elementi più complessi della simbologia musicale. 251 ARTE E IMMAGINE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE IMMAGINI, SUONI, COLORI Il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative. Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative. Sviluppa interesse per la fruizione di opere d’arte. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Esprimersi attraverso il linguaggio grafico-pittorico e altre attività manipolative: disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all'esperienza, individualmente e in gruppo, con una varietà creativa, di tecniche, strumenti e materiali Scegliere, individualmente e in gruppo, materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare. Visita a mostre Osservazione di immagini e di opere d'arte Rappresentazione graficopittorica del proprio vissuto e della realtà circostante OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ARTE E IMMAGINE - Gli elementi del linguaggio ESPRIMERSI E COMUNICARE visivo: segno, punto, linea, Esprimere sensazioni, emozioni, colore (spettro cromatico), pensieri in produzioni di vario tipo forme (sequenze e ritmi, (grafiche, plastiche, multimediali...) dimensioni) utilizzando materiali e tecniche - Diversi modi di utilizzo dello adeguate e integrando diversi spazio. linguaggi. L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI codici espressivi. Riconoscere attraverso un approccio Padroneggia gli elementi principali operativo linee, colori, forme, volume del linguaggio visivo, legge e e la struttura compositiva presente nel comprende i significati di immagini linguaggio delle immagini. statistiche e in movimento, di COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE filmati audiovisivi e di prodotti D’ARTE multimediali. Esplorare immagini, forme e oggetti Legge le opere più significative presenti nell'ambiente utilizzando le prodotte nell’arte antica, capacità visive, uditive, olfattive, Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 252 mediovale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. gestuali, tattili e cinestetiche Guardare con consapevolezza immagini statiche e in movimento descrivendo verbalmente le emozioni e le impressioni prodotte dai suoni, dai gesti e dalle espressioni dei personaggi, dalle forme, dalle luci e dai colori e altro (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi, e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (graficoespressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc.) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.). Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artisticoculturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. ESPRIMERSI E COMUNICARE Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche, pittoriche, plastiche tridimensionali, attraverso processi di manipolazione, rielaborazione e associazione di codici, di tecniche e materiali diversi tra loro Sperimentare l'uso delle tecnologie della comunicazione audiovisiva per esprimere, con codici visivi, sonori e verbali, sensazioni, emozioni e realizzare produzioni di vario tipo. OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI Riconoscere, in un testo iconico visivo, gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visuale (linee, colori, forme, volume, spazio) e del linguaggio audiovisivo (piani, campi, sequenze, struttura narrativa, movimento ecc.), individuando il loro significato espressivo Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati. COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE Guardare e osservare con consapevolezza un'immagine e gli oggetti presenti nell'ambiente descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva e l'orientamento nello spazio Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - Gli elementi del linguaggio visivo: punto e linea (riproduzione e creazione di figure realistiche e/o astratte), colore (funzione simbolica), forma (simmetrie, ingrandimenti/riduzioni, composizione di figure geometriche), spazio (prospettiva, piani e campi), volume Fumetto: grammatica Fotografia: lettura e analisi Manifesti pubblicitari: lettura e analisi Film: lettura e analisi 253 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statistiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medioevale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE ARTE E IMMAGINE ESPRIMERSI E COMUNICARE Rielaborare immagini fotografiche, materiali di uso comune, elementi iconici e visivi, scritte e parole per produrre immagini creative Produrre elaborati, utilizzando le regole della rappresentazione visiva, materiali e tecniche grafiche, pittoriche e plastiche per creare composizioni espressive, creative e personali. OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI Riconoscere i codici e le regole compositive (linee, colori, forma, spazio, inquadrature, piani, sequenze, peso, equilibrio, movimento, ecc.) presentinelle opere d’arte, nelle immagini statiche e in movimento e individuare i significati simbolici, espressivi e comunicativi Conoscere ed utilizzare gli elementi della comunicazione visiva, i suoi codici e le funzioni per leggere a livello denotativo e connotativo messaggi visivi e, in forma essenziale, le immagini e i messaggi integrati COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE Osservare e descrivere, con linguaggio verbale appropriato e utilizzando più metodi, gli elementi significativi formali presenti in opere d’arte, in immagini statiche e dinamiche. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, i codici e le regole compositive (punto, linee, superfici, colori, forma, volume, spazio, modulo, ritmo, simmetria, asimmetria, luce-ombra, inquadrature, piani, sequenze) I segni iconici, i simboli e le metafore visive presenti nel campo dell’arte, della pubblicità, del cinema e della comunicazione. Le funzioni comunicative delle immagini: espressiva, emozionale, enfatica, estetica, sociale, informativa Gli strumenti, i materiali e le metodologie operative delle differenti tecniche artistiche, i processi di manipolazione materica e le tecniche di manipolazione tecnologica Metodologie progettuali 254 EDUCAZIONE FISICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE IL CORPO E IL MOVIMENTO Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. Scoprire, conoscere ed usare il proprio corpo per star bene con se stessi e con gli altri Prendere coscienza della propria identità di genere per la costruzione di una corretta immagine di sé Gestire in autonomia la propria persona e aver cura degli oggetti personali Rispettare l'ambiente ed i materiali comuni Progettare ed attuare strategie motorie in situazioni diverse Comprendere e seguire nei contesti ludici e motori le indicazioni date attraverso la voce, il suono, i simboli, i gesti, ecc... Controllare gli schemi motori di base: arrampicarsi, saltare, scivolare, rotolare, stare in equilibrio Affinare la coordinazione oculo / manuale Riconoscere le dinamiche di causaeffetto nella gestione del corpo e del movimento Rappresentare in modo completo la figura umana in situazioni statiche e di movimento Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Giochi motori di esplorazione dello spazio ambiente Giochi cooperativi e giochi di fiducia per incoraggiare la conoscenza reciproca Esplorazione dello spazio per orientarsi all'interno di spazi ampi e circoscritti Attività di routine per consolidare l'autonomia Incarichi e consegne per organizzare la propria azione nei diversi momenti della vita di comunità Giochi finalizzati alla coordinazione dei movimenti in situazioni grosso – motorie: percorsi, giochi di squadra, giochi della tradizione Attività di motricità fine: ritaglio, incollatura, strappo, manipolazione Esperienze percettivo sensoriali attraverso gesti, azioni, giochi ritmici con accompagnamento sonoro, discriminazione di oggetti e materiali Esperienze di psicomotricità acquaticità Osservazione della propria immagine allo specchio e in fotografia Osservazione dei compagni valorizzando il gesto e l'azione Rappresentazioni grafiche e completamento dello schema corporeo 255 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicale e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE EDUCAZIONE FISICA Il corpo e la sua relazione con lo spazio e Lo schema corporeo Giochi individuali o a coppie il tempo Coordinare e utilizzare diversi schemi legati alla scoperta del corpo motori combinati tra loro Giochi individuali e collettivi Saper controllare e gestire le che prevedono l’utilizzo degli condizioni di equilibrio statico – organi di senso. dinamico del proprio corpo Organizzare e gestire l’orientamento del proprio corpo in riferimento alle principali coordinate spaziali e temporali (contemporaneità, successione e reversibilità) e a strutture ritmiche Riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche con il proprio Schemi motori di base: corpo e con attrezzi camminare, saltare, correre, afferrare, rotolare, arrampicarsi Il linguaggio del corpo come modalità Giochi che prevedono di comunicativo – espressiva. mettere in sequenza più Utilizzare in modo personale il corpo informazioni e il movimento per esprimersi, Giochi di percezione comunicare stati d’animo, emozioni e corporea sentimenti, anche nelle forme della Giochi di equilibrio: graduali, drammatizzazione e della danza individuali, o a gruppi, Assumere e controllare in forma dinamici… consapevole diversificate posture del Giochi utili a consolidare la corpo con finalità espressive padronanza delle relazioni Comprendere il linguaggio dei gesti spaziali e temporali. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Applicare correttamente modalità esecutiva di numerosi giochi di movimento e presportivi, individuali e di squadra, e nel contempo assumere un atteggiamento positivo di fiducia verso il proprio corpo accettando i propri limiti, cooperando e interagendo positivamente con gli altri, consapevoli del “valore” delle regole e dell’importanza di rispettarle Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Gioco del mimo Giochi legati al teatro e alla danza Giochi di squadra Giochi pre-sportivi Le regole dei giochi Le principali regole di alcune discipline sportive Uso corretto dei piccoli attrezzi e delle attrezzature per la prevenzione degli infortuni. Utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività. (Al termine della classe quinta della Scuola Primaria) Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 256 L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicale e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo - Acquisire consapevolezze delle funzioni fisiologiche (cardio – respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione e conseguenti all’esercizio fisico, sapendo anche modulare e controllare l’impiego delle capacità condizionali (forza, resistenza, velocità) adeguandole all’intensità e alla durata del compito motorio. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo – espressiva. Organizzare condotte motorie sempre più complesse, coordinando vari schemi di movimento in simultaneità e in successione Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli altri e agli oggetti. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporale anche attraverso forme di drammatizzazione, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali Elaborare semplici coreografie o sequenze di movimento utilizzando band musicali o strutture ritmiche. Conoscere e applicare i principali elementi tecnici semplificati di molteplici discipline sportive Saper scegliere azioni e soluzioni efficaci per risolvere problemi motori, accogliendo suggerimenti e correzioni Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando la sconfitta, rispettando le regole, accettando la diversità, manifestando senso di responsabilità. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita Riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute, assumendo adeguati comportamenti e stili di vita salutistici. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 - - - - - Variazione del respiro e del battito cardiaco dopo una corsa o una camminata Tecniche di modulazionerecupero dello sforzo (frequenza cardiaca e respiratoria). Giochi motori, individuali, a coppie e collettivi. Schemi motori di base: camminare, saltare, correre, afferrare, rotolare, arrampicarsi. Giochi di grande movimento. Corretto uso dei piccoli attrezzi. Giochi sul ritmo della musica Gioco del mimo Esercizi e giochi legati al teatro e alla danza Coreografie. Le regole dei giochi Le principali regole di alcuni giochi e di alcune discipline sportive. 257 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionale del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair-play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri di base e di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE EDUCAZIONE FISICA Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Esser in grado di migliorare le capacità condizionali (forza, resistenza, velocità, mobilità articolare) Mantenere un impegno motorio prolungato nel tempo Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo – espressiva. Utilizzare le abilità coordinative acquisite per la realizzazione di semplici gesti tecnici di alcuni sport Utilizzare le variabili spaziotemporali nella realizzazione del gesto tecnico nelle diverse situazioni sportive affrontate Utilizzare movimenti originali per risolvere un problema motorio Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Applicare semplici tecniche di espressione corporea Rappresentare semplici idee e stati d’animo mediante la gestualità. Adattare le capacità coordinative alle situazioni richieste dal gioco Partecipare attivamente alla scelta e realizzazione di semplici tattiche di gioco mettendo in atto comportamenti collaborativi Gestire con autocontrollo gli eventi sportivi rispettando l’altro Decodificare i gesti sportivi e arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento di gioco. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Acquisire consapevolezza delle proprie funzioni fisiologiche e dei loro cambiamenti conseguenti la pratica dell’attività fisica Assumere consapevolezza della propria efficienza fisica e saper mantenere un buono stato di salute. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Eseguire il compito secondo le indicazioni dell’insegnante. Elaborare informazioni propriocettive ed esterocettive. Eseguire un compito motorio secondo un determinato livello di difficoltà/ intensità, durata e varietà intensiva. Interagire e collaborare con gli altri per uno scopo comune Trasferire i saperi appresi in contesti differenti di vita affettiva e sportiva. 258 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola dell’Infanzia) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE IMMAGINI, SUONI, COLORI Il bambino comunica utilizzando varie possibilità di linguaggio. Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative. Esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia. Prevedere lo svolgimento e il risultato di semplici processi o procedure in contesti conosciuti e non relativamente a oggetti e strumenti esplorati e inesplorati Utilizzare semplici materiali digitali per l’apprendimento Usare oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le rispettive funzioni e i principi di sicurezza dati Usare semplici software didattici. Costruire oggetti con materiali diversi Conoscere le principali caratteristiche di oggetti di uso comune. Eseguire giochi al computer con programmi didattici. TECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili di sua proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta fra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe terza della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE TECNOLOGIA Vedere e osservare Funzioni di oggetti di uso Eseguire semplici misurazioni e quotidiano rilievi fotografici sull’ambiente (forbici/temperino/biro…) scolastico o sulla propria abitazione. Caratteristiche principali dei materiali di uso quotidiano e loro classificazione Evoluzione di alcuni oggetti / Prevedere e immaginare attrezzi/ strumenti Prevedere lo svolgimento e il risultato Le principali componenti del di semplici processi o procedure in computer contesti conosciuti e non Le caratteristiche principali relativamente a oggetti e strumenti dei nuovi strumenti di esplorati e inesplorati comunicazione Intervenire e trasformare Semplici procedure di Utilizzare semplici materiali digitali programmi mediante un per l’apprendimento algoritmo Usare oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le rispettive funzioni e i principi di sicurezza dati Usare semplici software didattici. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 259 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili di sua proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta fra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe quinta della Scuola Primaria) ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE TECNOLOGIA Vedere e osservare Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Prevedere e immaginare Prevedere lo svolgimento e il risultato di semplici processi o procedure in contesti conosciuti e non relativamente a oggetti e strumenti esplorati e inesplorati Intervenire e trasformare Utilizzare semplici materiali digitali per l’apprendimento Usare oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le rispettive funzioni e i principi di sicurezza dati Usare semplici software didattici. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Parti e funzioni di mezzi / macchine legati all’esperienza quotidiana (bicicletta, strumenti musicali …) Uso / funzione di alcuni macchinari legati alle attività del territorio (agricoltura, trasformazioni prodotti alimentari…) Le fonti d’energia Riutilizzo, riciclaggio, trasformazione di materiali e oggetti Le caratteristiche dei nuovi strumenti di comunicazione Programmi di grafica e video scrittura Internet per apprendere e ricercare. 260 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della Scuola Secondaria di 1° grado) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energie coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE TECNOLOGIA Riflettere sui contesti e i processi di produzione in cui trovano impiego utensili e macchine, con particolare riferimento a quelli per la produzione alimentare, l'edilizia, la medicina, l'agricoltura. Cogliere l’evoluzione nel tempo dei processi di produzione nonché i vantaggi e gli eventuali problemi ecologici Rilevare le proprietà fondamentali dei principali materiali e il ciclo produttivo con cui sono ottenuti. Rilevare le proprietà fondamentali dei principali materiali ed il ciclo produttivo con cui sono ottenuti. Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi ed immagini e produrre documenti in diverse situazioni Descrivere segnali, istruzioni e brevi sequenze di istruzioni da dare ad un dispositivo per ottenere un risultato voluto. Partendo dall'osservazione, eseguire la rappresentazione grafica idonea di pezzi meccanici o di oggetti, applicando anche le regole delle scale di proporzione e di quotatura. Eseguire rilievi sull'ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Usando il disegno tecnico, seguire le regole dell'assonometria e successivamente quelle delle proiezioni ortogonali, nella progettazione di oggetti semplici, da realizzare in laboratorio con materiali di facile reperibilità. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204 Tecniche e processi di trasformazione Tecniche di costruzione di un edificio. L'organizzazione del lavoro Problemi umani del lavoro industriale Sicurezza sul lavoro e prevenzione dagli infortuni Inquinamento nella città Problema dei rifiuti. 261 Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione. Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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