Anno scolastico 2013 -2014

Anno scolastico 2013 -2014
SEDE CENTRALE
I.C. “F. De Sanctis”
Scuola Secondaria di 1° grado
Moiano
Bucciano
Infanzia
Moiano Primaria
Luzzano
Primaria
Bu
cciano
Bucciano
Primaria
e
Secondaria di 1° grado
DIRIGENTE SCOLASTICO
A
Anna Signoriello
Luzzano
Infanzia
1
PREMESSA
Il POF, documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale dell’istituto,
serve ad evidenziare ricchezze e potenzialità dell’Istituto, ad indicare l’utilizzo delle
risorse disponibili ed è il punto di riferimento comune per le componenti della
scuola, in base al quale progettare, verificare, valutare e monitorare l’Offerta
Formativa dell’Istituzione Scolastica. L’Istituto Comprensivo di Moiano è una scuola
pubblica. La sua azione pertanto si ispira in primo luogo ai principi generali della
Costituzione che tutelano e regolano l’istruzione come uno fra i diritti primari dei
cittadini della Repubblica. È per questo che sostiene l’idea di una scuola che sia, allo
stesso tempo, “una scuola di qualità” e “una scuola aperta a tutti”. Da questa
convinzione discende la necessità di rendere esplicite le proprie finalità educative
perché esse siano consapevolmente condivise da tutte le componenti della scuola.
NATURA E SCOPO DEL P.O.F
Il P.O.F. rappresenta la carta di identità della scuola, in risposta alle esigenze di
diritto allo studio ed ai bisogni formativi dell’utenza scolastica. In esso sono rese
pubbliche le scelte culturali, organizzative ed operative compiute sulla base delle
risorse di cui dispone l’istituto.
Il POF rappresenta, quindi, la contestualizzazione dei principi contenuti nel Profilo e
nelle Indicazioni Nazionali in coerenza con gli obiettivi formativi generali e con quelli
specifici di apprendimento prescritti.
Premesso quanto sopra, questa scuola ritiene di dover organizzare percorsi
personalizzati di formazione/apprendimento e di aprirsi con equilibrio al territorio
per coglierne le opportunità offerte e metterle a disposizione degli allievi.
Parimenti la scuola sarà sempre tesa ad ascoltare le richieste degli alunni e dei
genitori, aiutandoli ad esplicitare in modo nuovo
i loro bisogni.
Le linee guida per l'anno scolastico 2013/2014 sono state predisposte sulla base
del P.O.F. dell'anno precedente, tenendo conto dei criteri stabiliti dal Consiglio
d'Istituto.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
2
ANALISI DEL TERRITORIO
L'Istituto Comprensivo “F. De Sanctis” è ubicato nei comuni di Moiano, di Bucciano
e di Forchia. Moiano e Bucciano si estendono su un’area omogenea del territorio
Caudino alle pendici del monte Taburno, lungo la direttrice stradale S. Agata dei
Goti - Airola - Montesarchio, che confluisce sulla strada statale Appia, importante
arteria di comunicazione, che nell’ultimo decennio ha rappresentato uno strumento
di forte urbanizzazione della Valle. Forchia, invece, è ubicato nei pressi della statale
in direzione Napoli, vicino ad Arpaia. Il paese è noto per essere situato vicino al
luogo della celebre vicenda storica delle Forche Caudine che vide la sconfitta dei
romani ad opera dei sanniti nel 321 a.C.; infatti, secondo alcuni storici, esso prende
il nome dal latino “furcula” ossia “gola, passo” per la sua ubicazione geografica
posta all’interno di una gola tra due monti.
Il contesto socio-economico dei tre comuni è diversificato, ma per lo più mediobasso.L’assetto produttivo non riesce, infatti, a rispondere alla richiesta di
occupazione. Alto è, pertanto, il numero di disoccupati, per lo più giovani, anche in
possesso di titoli di studio elevati. Il contesto ambientale presenta quelle
problematiche comuni a tanti piccoli centri periferici in cui mancano, al di fuori della
Parrocchia e della scuola,luoghi di vita associata per i ragazzi.
In relazione a ciò,questo istituto da tempo attua una progettualità formativa volta
alla prevenzione del rischio di dispersione mediante l’offerta agli alunni di molteplici
opportunità formative, garantendo la continuità progettuale ed organizzativa sia tra
i segmenti dell’Istituzione e le varie discipline, che con le altre agenzie formative
presenti sul territorio.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
3
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
4
DATI DELLA SCUOLA
 DENOMINAZIONE:
I.C. “F. De Sanctis”
 INDIRIZZO:
via Peraine, Moiano (BN)
 CODICE MECCANOGRAFICO: BNIC83800C
 TEL/FAX SEGRETERIA:
0823/711653
 TEL/FAX DIRIGENTE
0823/712998
 E-MAIL:
[email protected]

PEC
[email protected]

SITO WEB
www.icmoiano.gov.it
TEL/FAX SCUOLE DELL’INFANZIA
a)
b)
c)
d)
MOIANO
LUZZANO
BUCCIANO
FORCHIA
O823/711143
0823/715212
0823/714188
0823/951641
 TEL/FAX SCUOLE PRIMARIE
a)
b)
c)
d)
MOIANO
LUZZANO
BUCCIANO
FORCHIA
0823/711143
0823/712426
0823/712996
0823/950596
 TEL/FAX SCUOLE SECONDARIE 1° GRADO
e) MOIANO
f) BUCCIANO
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
0823/711653
0823/712996
5
STRUTTURA DELL’ITITUTO
Istituito a partire dall’1/09/99, l’istituto Comprensivo “F. De Sanctis”, a seguito del
dimensionamento avvenuto durante l’a.s. 2012 – 2013, aggrega dall’a.s.2013 –
2014 oltre alle scuole secondarie di 1° grado alle scuole primarie ed a quelle
dell’infanzia ubicate nei comuni di Moiano e di Bucciano, anche le scuole primaria e
dell’infanzia di Forchia. Ad oggi presenta la seguente struttura:
SCUOLA DELL’INFANZIA
località
n. sezioni
n. alunni
2
47
2
28 (1H)
3
61 (1H)
2
39 (1H)
Moiano
via della Valle
Luzzano
via San Vito
Pastorano
via Provinciale
Forchia
Via Misciuni
SCUOLA PRIMARIA
località
n. classi
n. alunni
9
164 (1H)
4
51 (3H)
5
107 (1H)
4
49 (5 H)
Moiano
via della Valle
Luzzano
via San Vito
Bucciano
via Provinciale
Forchia
Via Misciuni
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
località
n. classi
n. alunni
6
124 (3H)
Moiano
via Peraine
Bucciano
via Provinciale
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
3
70
6
DOCENTI IN SERVIZIO NELL’ISTITUTO
SCUOLA DELL’INFANZIA
1.
2.
3.
4.
5.
1
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
6
7
8
9
1
2
3
4
5
6
AMBROSONE
BIZZARRO
IZZO
PARLATI
RUBINO
MOIANO
AGNESE
ANGELA
IMMACOLATA
ANGELA
CONCETTA
CIANI
DAMIANO
IZZO
NAPOLITANO
RUGGIANO
TANGREDI
LUZZANO
ELENINA
CONCETTA
IMMACOLATA
CARMELA
ELISABETTA
MARIA
PASTORANO(BUCCIANO)
AMORIELLO
ELVIRA
AMORIELLO
IMMACOLATA
D’AGOSTINO
ANGELINA
DE LUCA
LUCIA
FERRARO
ENZA
IADEROSA
LOREDANA
IZZO
IMMACOLATA
RUSSO
ROMINA
TANGREDI
VINCENZA
D’AMBROSIO
LIMONCIELLO
OLIVIERI
PARISI
PRINCIPE
TADDEO
FORCHIA
NICOLETTA
ROSALBA
ORNELLA
ANNA
MARIA
GIUSEPPINA
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
7
SCUOLA PRIMARIA
MOIANO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
CARBONE
DE MASI
DI SOMMA
FERRARO
IANNOTTA
IAQUINTO
IZZO
IZZO
MAURIELLO
MELE
MORZILLO
NAPOLITANO
SABATINO
STEFANIZZI
STELLATO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
ATTANASI
BUONANNO
DI DONATO
MECCARIELLO
NAPOLITANO
RUGGIERO
SASSO
SELLITTO
STEFANIZZI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
D’AMBROSIO
D’AMBROSIO
GAGLIONE
IZZO
MAINOLFI
MARTONE
PERLANGIERO
PERROTTA
STEFANIZZI
MARIA
FILOMENA
MARIA
ANGELA
FRANCESCA
NICOLA
ADDOLORATA
IMMACOLATA
FILOMENA
MICHELINA
ANNAMARIA
CLEMENTINA
FRANCESCA
CLAUDIA
TIZIANA
LUZZANO
FRANCA
VINCENZA
CONCETTA
GIUSEPPINA
CLEMENTINA
MARIA
GIOVANNI
MARIA RAFFAELLA
CLAUDIA
BUCCIANO
OLINDA
PREZIOSA
SALVATORE
ADDOLORATA
FRANCESCA
FRANCA
GIOVANNA
ANTONIETTA
CLAUDIA
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
8
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
CAPUANO
CASALE
CAVUOTO
CECCARELLI
CELENTANO
CICCONE
COCOZZA
MINCIONE
PAGANO
PARISI
TUFANO
FORCHIA
NATALINA
CATERINA
ALESSANDRINA
ANGELINA
ANTONELLA
NUNZIO
EMANUELA
SILVANA
GIOVANNA
ANNA
FLORINDA
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
AMATO
BARONE
BIBBO’
BORTONE
CICE
DE GENNARO
GIORDANO
GUIDA
IZZO
MARSICANO
MASSARO
NAPOLITANO
PARENTE
PETRINGA
TOLLERANTE
VIOLA
VISCUSI
MOIANO
ROSA
ANNUNZIATA
ANTONIO MARIA
LOREDANA
CONCETTA
GIUSEPPINA ANTONIETTA
DOMENICO
MARIA
ASSUNTA
ANNAMARIA
RITA
MARCO
ERASMO
AGNESE
ANTONIO
ARMANDO
BUCCIANO
1. BARONE
ANNUNZIATA
2. BIBBO’
ANTONIO MARIA
3. CICE
CONCETTA
4. CIULLO
INCORONATA
5. GALLO
FRANCESCO
6. GIORDANO
DOMENICO
7. MELISI
MARIA MADDALENA
8. NAZZARO
PASQUALINA
9. PETRINGA
ERASMO
10. RIANNA
MARIA
11. RUGGIERO NAPOLITANO
ELENA
12. VISCUSI
ARMANDO
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
9
ORARIO FUNZIONAMENTO SCUOLE
SCUOLA DELL’INFANZIA
plesso
Moiano
Luzzano
Pastorano
Forchia
lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato
8.30
8.30
8.30
8.30
8.30
8.30
16.30
16.30
16.30
16.30
16.30
12.40
8.30
8.30
8.30
8.30
8.30
8.30
16.30
16.30
16.30
16.30
16.30
12.40
8.30
8.30
8.30
8.30
8.30
8.30
16.30
16.30
16.30
16.30
16.30
12.40
8,20
8,20
8,20
8,20
8,20
16,20
16,20
16,20
16,20
16,20
chiuso
SCUOLA PRIMARIA
plesso
Moiano
Luzzano
Bucciano
Forchia
lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato
8.30
8.30
8.30
8.30
8.30
8.30
13.30
13.30
13.00
13.30
13.30
13.30
8.15
8.15
8.15
8.15
8.15
8.15
13.1 5
13.1 5
13.1 5
13.1 5
13.1 5
13.1 5
8.20
8.20
8.20
8.20
8.20
8.20
13.20
13.20
13.20
13.20
13.20
13.20
8.20
8.20
8.20
8.20
8.20
13.20
16.20
13.20
16.20
13.20
chiuso
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
plesso
Moiano
Bucciano
lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato
8.00
8.00
8.00
8.00
8.00
8.00
13.00
16.00
13.00
13.00
16.00
13.00
8.00
8.00
8.00
8.00
8.00
8.00
13.00
16.00
13.00
13.00
16.00
13.00
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
10
STAFF DI GESTIONE DELLA SCUOLA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Anna Signoriello
1. COLLABORATORI
a) Stellato Tiziana
Funzioni Vicarie
b) Viscusi Armando
Responsabile Plesso Scuola Secondaria di Moiano
segretario collegio dei docenti
2. FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F–
a) De Luca Lucia - Izzo Addolorata - Ruggiero Napolitano Elena
Area 1: Gestione Piano dell’Offerta Formativa
b) Petringa Erasmo
Area 2: Nuove tecnologie – gestione sito web
Carbone Maria – Izzo Assunta
Area 2: continuità - orientamento - invalsi
c) Iaquinto Nicola
Area 3: - Visite guidate e viaggi di istruzione
3. DOCENTI DI COLLEGAMENTO ( RESPONSABILI DI PLESSO)
1. Iaquinto Nicola
Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola Primaria Moiano
2. Sasso Giovanni
Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola Primaria Luzzano
3. Martone Franca
Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola Primaria Bucciano
4. Ceccarelli Angelina
Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola Primaria Bucciano
5. Parlati Angela
Vigilanza e rapporti con l’ ufficio Scuola dell’Infanzia Moiano
6. Ruggiano Elisabetta
Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola dell’Infanzia Luzzano
7. Ferraro Enza
Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola dell’Infanzia Pastorano
8. D’ambrosio Nicoletta
Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola dell’Infanzia Forchia
9. Gallo Francesco
Vigilanza e rapporti con l’ufficio Scuola Secondaria 1° grado Bucciano
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
11
PERSONALE A.T.A
1. DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Fusco Rosa Antonia
2. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
1. Della Ratta Mafalda
2. Napolitano Antonietta
3. Possemato Maria Saveria
4. Ruggiero Giuseppe Carmine
3. COLLABORATORI SCOLASTICI
1. Anzalone Vincenzo
2. Bernardo Antonietta
3. Buonanno Liberato
4. Ciambriello Rosario
5. Ciaramella Teresa
6. De Sisto Mario
7. Diodato Addolorata
8. Diodato Donato
9. Ferraro Giuseppe
10. Maione Vincenzo
11. Massaro Maria Concetta
12. Meccariello Rosetta
13. Napolitano Giuseppina
14. Napolitano Vincenzina
15. Saccavino Loredana
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
12
SICUREZZA SUL LAVORO NELL’I.C. DI MOIANO

DATORE DI LAVORO: D.S. Anna Signoriello

R.S.P.P.: ing. Rita Rainone

R.L.S. ins Maria Di Somma

A.S.P.P

-
Viscusi Armando
(Second. di 1° grado Moiano)
-
Ferraro Enza
(Infanzia Bucciano)
-
Sasso Giovanni
-
Gallo Francesco
(secondaria di 1° grado Bucciano)
-
Martone Franca
(Primaria di Bucciano)
-
Parlati Angela
(Infanzia Moiano)
-
Ruggiano Elisabetta
(Infanzia Luzzano)
-
Iaquinto Nicola/Stellato Tiziana
(Primaria Moiano)
-
Ceccarelli Angelina
(Primaria Forchia)
-
D’ambrosio Nicoletta
Infanzia Forchia)
(Primaria Luzzano)
Addetti al primo soccorso
-
Ambrosone Agnese
(Infanzia Moiano)
-
Carbone Maria
(Primaria Moiano)
-
Ciaramella Teresa
(Infanzia Moiano)
-
D’ambrosio Preziosa
(Primaria Bucciano)
-
Gaglione Salvatore
(Primaria Bucciano)
-
De Masi Filomena
(Primaria Moiano)
-
Gaglione Salvatore
(Second. Di 1° grado Bucciano)
-
D’Ambrosio Preziosa
Ciambriello Rosario
Mauriello Filomena
(Second. Di 1° grado Bucciano)
(Infanzia Bucciano)
(Infanzia/Primaria Moiano)
-
Meccariello Giuseppina
(Primaria Luzzano)
-
Napolitano Carmela
(Infanzia Luzzano)
-
Ruggiero Giuseppe Carmine
(Second.di 1°grado Moiano)
-
Diodato Donato
-
Capuano Natalina
(Primaria Forchia)
-
Casale Caterina
(Primaria Forchia)
-
Tangredi Maria
(Infanzia Moiano)
-
Tangredi Vincenza
(Infanzia Bucciano)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
(Second.di 1°grado Moiano)
13

-
Taddeo Giuseppina
(Infanzia Forchia)
-
Limonciello Rosalba
(Infanzia Forchia)
Addetti all’antincendio, evacuazione e gestione emergenze
-
Attanasi Franca
(Infanzia/Primaria Luzzano)
-
Buonanno Vincenza
(Infanzia/Primaria Luzzano)
-
Gallo Francesco
(Primaria/Second.di 1° grado Bucciano)
-
Gaglione Salvatore
(Primaria/Second.di 1° grado Bucciano)
-
Izzo Addolorata
(Primaria/Second.di 1° grado Bucciano)
-
Diodato Giulia
(Primaria Luzzano)
-
Iaderosa Loredana
(Infanzia Bucciano)
-
Iaquinto Nicola
(Primaria/Infanzia Moiano)
-
Bizzarro Angela
(Primaria/Infanzia Moiano)
-
Maione Vincenzo
(Second. Di 1° grado Moiano)
-
Anzalone Vincenzo
(Primaria Forchia)
-
Olivieri Ornella
(Infanzia Forchia)
-
D’Ambrosio Nicoletta
(Infanzia Forchia)
Educare alla sicurezza
Nel processo della gestione della sicurezza vengono coinvolti anche i bambini e i ragazzi.
Gli insegnanti dedicano loro momenti di informazione e approfondimento sulle procedure
contenute nei piani di emergenza scolastici. Almeno due volte all’anno, il Responsabile
SPP insieme al Dirigente scolastico e con la fondamentale collaborazione degli insegnanti
referenti per la sicurezza, organizza le esercitazioni di emergenza. Le emergenze simulate
sono quelle che statisticamente potrebbero verificarsi nelle scuole del nostro territorio:
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
14
emergenza
terremoto,
emergenza
incendio,
emergenza
con
allarme
generico
di
evacuazione dei locali.
NORME di COMPORTAMENTO per l’EVACUAZIONE in caso di EMERGENZA
Durante le attività lavorative, in caso di percezione di una situazione di pericolo o di allarme, è fondamentale
verificare l’effettiva necessità di evacuare i locali scolastici. Non di rado il pericolo percepito è frutto di mera
suggestione o di diffuso falso allarmismo. Per scongiurare azioni che possano causare danni maggiori del
pericolo effettivo, è necessario effettuare periodicamente le simulazioni di evacuazione., almeno due all’anno ,
e conoscere i segni convenzionali che indicano l’effettivo stato di emergenza e le modalità di azione in caso di
evacuazione.
È importante aver chiaro il percorso d’esodo da seguire (aiutandosi con le planimetrie affisse in aula e con la
segnaletica d’emergenza) e conoscere i suoni che indicano le situazioni di allarme e l’inizio delle operazioni di
evacuazione:
IN CASO DI TERREMOTO:
L’addetto alla diffusione del segnale d’allarme suonerà continuativamente la campana che scandisce il
-
cambio delle ore: tale suono indica che il terremoto è in corso e, pertanto, bisogna ripararsi sotto i banchi,
le cattedre o sotto le strutture portanti.
L’inizio dei successivi suoni intermittenti dà l’avvio alle operazioni di evacuazione.
-
IN CASO DI INCENDIO O DI ALTRO TIPO DI EMERGENZA:
-
I suoni intermittenti danno l’avvio alle operazioni di evacuazione.
In caso di pericolo è necessario osservare le seguenti indicazioni:
·
Interrompere tutte le attività, lasciando gli oggetti personali dove si trovano.
·
Mantenere la calma, non spingersi, non correre e non urlare.
·
In caso di scossa sismica, allontanarsi da finestre ed armadi e posizionarsi sotto i banchi o in
prossimità di elementi della struttura portanti.
·
In caso di incendio, allontanarsi dal punto critico, isolare, se è possibile, il
focolaio chiudendo le porte. In caso di evacuazione o in attesa di soccorso,
chinarsi e respirare tramite fazzoletto, preferibilmente bagnato, qualora vi sia
presenza di fumo lungo il percorso .
In caso di evacuazione per incendio oppure dopo la scossa sismica il docente di classe deve:
·
prendere il registro di classe e dirigersi verso il punto di raccolta, aiutando le persone disabili
presenti
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
15
·
far uscire ordinatamente gli alunni in fila,verificare che assumano i compiti di “apri fila” e di
“chiudi fila” (alunno che verifica la completa assenza dei compagni nell’aula evacuata) e che
seguano l’itinerario prestabilito ed indicato nelle planimetrie
·
arrivati al punto di raccolta, procedere all’appello degli alunni presenti, compilare il Modulo di
evacuazione che è all’interno del registro e consegnarlo al responsabile del punto di
raccolta. Quest’ultimo deve trascrivere i dati nella ”Scheda riepilogativa dell’area di
raccolta”, verificare la presenza complessiva degli alunni e, in caso di assenza di qualche
alunno, trasmettere le informazioni al Capo d’Istituto per i provvedimenti del caso.
N.B. il Modulo di evacuazione va conservato nel registro di classe, mentre la ”Scheda riepilogativa
dell’area di raccolta” è consegnata solo agli insegnanti preposti all’area di raccolta
Il personale scolastico deve:
 al segnale di allarme interrompere tutte le attività
 lasciare gli oggetti personali dove si trovano
 avere un buon autocontrollo e supportare le operazioni di esodo
 seguire le vie di fuga indicate sulla planimetria allegata
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
16
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
17
IL NUOVO SISTEMA SCOLASTICO
Il sistema educativo di istruzione e formazione, introdotto con la legge n. 53 del
28 marzo 2003, si articola in:
1. Scuola dell’ Infanzia,della durata di tre anni e non obbligatoria; rappresenta il
primo grado del sistema scolastico ed è a tutti gli effetti la prima forma di
scolarizzazione. Concorre all'educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio,
cognitivo e sociale dei bambini e delle bambine.
 Possono iscriversi: le bambine e i bambini che hanno compiuto i tre anni
entro
il 31 dicembre 2014
 Iscrizione anticipata: è consentita
alle
bambine e ai bambini che compiono
i tre
anni entro il 30 aprile 2015 . Il
primo ciclo di istruzione è costituito
dalla
Scuola primaria e Scuola secondaria
di I
grado.

L’ammissione alla frequenza per i
bambini nati entro il 30 aprile 2015
è subordinata alle seguenti condizioni:

disponibilità dei posti ed esaurimento delle liste di attesa
disponibilità di locali e dotazioni idonei sotto il profilo
dell’agibilità e della funzionalità, tali da rispondere alle specifiche
esigenze di bambini inferiori ai tre anni

valutazione pedagogica e didattica da parte del collegio dei
docenti circa i tempi e le modalità di accoglienza.
• La scuola Primaria, della durata di cinque anni così organizzati: vi è un primo
anno di base e due bienni (1+2+2). La scuola primaria è obbligatoria. I genitori o i
soggetti esercenti la potestà genitoriale debbono iscrivere alla classe prima della
scuola primaria i bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre 2014.
Gli stessi hanno la possibilità di iscrivere anticipatamente anche i bambini che
compiono sei anni di età entro il 30 aprile 2015. A tale ultimo riguardo, per una
scelta attenta e consapevole, i genitori si avvalgono anche delle indicazioni e degli
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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orientamenti forniti dai docenti delle scuole dell’infanzia frequentate dai propri
figli. il primo anno (classe prima) primo biennio (classi seconda e terza), secondo
biennio ( classi quarta e quinta)
 la scuola secondaria di primo grado, della durata di tre anni così organizzati:

un biennio di base

un anno che assicurerà l'orientamento e il raccordo con il secondo ciclo
(2+1)
I docenti, per poter raggiungere le finalità educative, devono, organizzare il loro
lavoro sulla base delle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” che contengono gli obiettivi generali, gli
obiettivi specifici di apprendimento e i relativi traguardi di competenze per
ciascuna disciplina o campo di esperienza. Nel capitolo “Profilo dello studente”
sono descritte, in forma essenziale, le competenze relative alle discipline di
insegnamento (sulla scia delle otto competenze chiave delineate dal Parlamento
Europeo) e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di
possedere al termine del primo ciclo di istruzione. In base a queste premesse i
docenti si sono avviati a progettare dei percorsi formativi in grado di coniugare
sempre di più il sapere disciplinare di base con i bisogni dell’utenza e ad adottare
iniziative e strumenti personalizzati, adattando l’insegnamento alle differenziate
esigenze degli alunni. Sulla base delle Indicazioni Nazionali la nostra scuola ha
elaborato un proprio curricolo verticale d’Istituto dove sono emerse delle innegabili
positività quali
- la realizzazione della continuità educativa- metodologico - didattica;
- la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti;
- l'impianto organizzativo unitario;
- la continuità territoriale;
- l'utilizzazione funzionale delle risorse professionali.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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SCELTE EDUCATIVE
FINALITA’ EDUCATIVE ISTITUZIONALI
Scuola dell’Infanzia
- Promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della
cittadinanza.
Scuola del Primo ciclo
- Promozione del pieno sviluppo della persona
BISOGNI EDUCATIVI EMERGENTI
Le finalità educative dell’Istituto vanno armonizzate con le esigenze della società
attuale in continua e rapida trasformazione, pertanto la Scuola tende al
perseguimento dei seguenti obiettivi educativi:
1. Saper affrontare i cambiamenti
2. Saper ascoltare e parlare
3. Saper collaborare
4. Saper pensare ad un livello più elevato.
BISOGNI FORMATIVI DEL CONTESTO SOCIALE
I genitori, sempre più attenti ai bisogni formativi dei loro figli, chiedono alla
Scuola un’impegnativa funzione di promozione dello sviluppo personale del
bambino e del ragazzo a supporto della costruzione della sua identità
soggettiva.
Anche il mondo del lavoro e il tessuto sociale territoriale attendono dalla Scuola
risposte sempre più complesse ed immediate.
Si rende indispensabile fornire agli alunni la possibilità di sviluppare in modo
adeguato le abilità di comunicazione e quelle logico- riflessive avere
un’impostazione cognitiva e culturale adeguata alle proprie capacità apprendere
la lingua straniera a partire dalla scuola dell’infanzia
conoscere le connotazioni culturali degli altri popoli
integrare il curricolo con attività che consentano loro di sentirsi veri cittadini
europei usare correttamente i mezzi di comunicazione di massa
muoversi con facilità nel mondo dell’informatica
essere consapevoli della propria identità personale e culturale in un rapporto di
dialogo con l’altro
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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VISION DELLA SCUOLA
L’Istituto Comprensivo Moiano, nel rispetto delle indicazioni ministeriali
sull’autonomia scolastica, si propone di orientare l’allievo a perseguire con
consapevolezza la costruzione del proprio personale progetto di vita, di
formare un futuro cittadino capace di progettare con gli altri il suo futuro, di
capire e padroneggiare i cambiamenti della società in cui si troverà a vivere.
Non intende trasmettere conoscenze definite e definitive, ma si prefigge di
insegnare a studiare e a riflettere per ricostruire la mappa delle strutture
culturali e concettuali di base. Nella prospettiva di una sempre maggiore
interazione con il territorio, con le sue occasioni culturali, con le sue valenze
educative e con le sue vocazioni socio – economiche si pone come luogo
privilegiato di incontro e di scambi culturali ed esperienziali per le famiglie del
territorio e guida, per tutti gli allievi, alla convivenza democratica “integrata”,
nel rispetto delle differenze di genere, provenienza, cultura di riferimento
INDIRIZZI GENERALI
- Favorire il successo formativo degli alunni sia con strategie atte a
stimolare la curiosità cognitiva e l’autostima, sia con potenziamento
delle attività di recupero, consolidamento e potenziamento
- Analisi del territorio con rivalutazione e recupero delle tradizioni culturali.
- Indurre atteggiamenti responsabili e civili negli alunni con esempio e
dialogo educativo e adeguata azione formativa sul Regolamento di
disciplina
- Ampliare e diversificare l’offerta formativa potenziando:
a. La conoscenza della lingua italiana ed inglese
b. L’utilizzo dell’informatica
c. La pratica sportiva
d. Le arti espressive
- Creare le condizioni per sviluppare un clima di solidarietà e tolleranza
- Messa in campo di azioni per la salvaguardia dell’ambiente
- Osservare le seguenti linee di sviluppo e di tendenza dell’attività
didattica, formativa ed organizzativa della scuola:
Nei rapporti con l’esterno:
a. Potenziare la continuità didattica
b. Valorizzare
il
contesto
(EE.LL.,
Associazioni
Culturali,
Organizzazioni Sociali, ecc.) facendolo partecipe delle proprie
attività e inserirsi in una rete di collaborazione con altre Scuole del
territorio
c. Essere aperta ai fermenti, alle iniziative, alle esperienze di
valore educativo e culturale che si esprimono sul territorio
d. Mettere a disposizione le proprie strutture ed attrezzature per
corsi, dibattiti, mostre e manifestazioni di interesse culturale
Nei confronti del personale
a. Promuovere e potenziare le varie professionalità attraverso attività
di formazione e aggiornamento
b. Creare una cultura di appartenenza e una cultura di servizio
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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Nei confronti delle famiglie
a. Stipulare il patto di corresponsabilità educativa con i genitori della
Scuola Primaria e Secondaria di I° grado
b. Stabilire una comunicazione continua tra insegnanti e famiglie
moltiplicando momenti di incontro, confronto, collaborazione tra docenti
e utenti
c. Programmare incontri con la famiglia e il coordinatore di classe per
l’acquisizione di informazioni sulla storia pregressa dell’alunno, la
progettazione del piano di studio personalizzato, la scelta delle attività
opzionali / facoltative.
d. Informare puntualmente le famiglie del percorso formativo dei propri
figli e delle modalità e criteri adottati per la relativa valutazione
e. Garantire la scelta individuale della famiglia, circa l’eventuale anticipo
della frequenza della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria, nel
rispetto delle reali possibilità del bambino
Nei confronti degli alunni
a. Star bene a scuola
b. Garantire il servizio di accoglienza volto a favorire l’integrazione,
l’inserimento e l’ambientamento dei nuovi iscritti al momento del loro
ingresso a scuola
c. Rendere gli alunni protagonisti del proprio processo di apprendimento
d. Garantire il rispetto dei diversi stili di apprendimento, intesi come
diverse modalità di interiorizzare e costruire la propria conoscenza
e. Fornire ad ogni alunno un’impostazione cognitiva e culturale adeguate alle
sue capacità
f. Garantire all’alunno un passaggio graduale e senza soluzione di
continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria e Scuola Secondaria
di I grado
g. Impegno a mobilitare risorse, energie e competenze per assicurare
sostegno qualificato agli allievi in difficoltà ed aiutarli a recuperare i
ritardi di preparazione, apprendimento e maturazione accumulati
h. Assicurare sostegno qualificato agli allievi in situazione di handicap ed
aiutarli
ad integrarsi nella comunità scolastica, a sviluppare
motivazioni ed interessi, a sfruttare al massimo le proprie possibilità,
ad acquisire strumenti culturali, linguaggi, metodi e tecniche per
esercitare un ruolo attivo e consapevole nella società
i. Garantire l’imparzialità nella formazione delle classi
j. Privilegiare l’aspetto laboratoriale del saper fare nella progettazione
delle attività facoltative e opzionali
k. Garantire il raccordo tra i tempi dell’insegnamento e i ritmi di
apprendimento degli alunni in relazione all’organizzazione globale.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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PIANO DI MIGLIORAMENTO
Innalzare gli esiti formativi con attività
di ampliamento, consolidamento e
recupero
Promuovere il successo formativo
attraverso il miglioramento
dell’organizzazione e introduzione di
innovazioni
Migliorare il comportamento degli allievi
Utilizzo dei laboratori e dotazioni
tecnologiche in ambito scolastico.
Diversificare le strategie metodologiche.
Diminuzione degli alunni con difficoltà.
Potenziamento delle eccellenze
Ottimizzazione delle risorse umane e
materiali.
Diminuzione delle sanzioni
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
Scuola dell’Infanzia
- Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso
regole.
- Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e
irripetibile.
- Imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un
ambiente sociale allargato.
- Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri senza scoraggiarsi.
- Descrivere la propria esperienza rievocando, narrando e rappresentando fatti
significativi.
- Sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.
Scuola primaria
-
Scuola che valorizza le diverse identità e le radici culturali degli
alunni.
Scuola come comunità in cui si fa esperienza di convivenza civile e legalità.
-
Scuola che cura il passaggio dall’empirico al formale.
-
Scuola che guida all’impegno personale e alla solidarietà sociale.
-
Scuola secondaria di 1° grado
-
-
Favorire la passione per la ricerca di nuove conoscenze attraverso un pensiero
divergente e creativo.
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per un pieno sviluppo
della persona umana
Promuovere interventi adeguati nei riguardi della diversità.
Promuovere la motivazione degli alunni
Promuovere l’apprendimento collaborativo, condizione indispensabile per lo
sviluppo della personalità di ognuno.
Formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di
collettività più ampie e composte insegnando le regole del vivere e del
convivere.
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere per “sape
essere
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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LINEE PROGRAMMATICHE SULL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI, STRANIERI E IN
DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO
STRUMENTI E PIANO COMPLESSIVO PER LA PROGETTAZIONE E
LA DOCUMENTAZIONE DEI PERCORSI PER L’INTEGRAZIONE E
L’INCLUSIONE DEGLI STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
( ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI – ALUNNI DSA – ALUNNI BES)
LE FUNZIONI
1.
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA E FORMATIVA
2.
IL CONSIGLIO DI CLASSE
3.
IL DOCENTE REFERENTE
4.
IL COORDINATORE PER I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
LA DOCUMENTAZIONE
5.
LA DOCUMENTAZIONE
6.
IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
7.
IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
8. IL PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO
GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEI PROGETTI (modelli possibili)
9.
ALLEGATI
PRIMA PARTE: LE FUNZIONI
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA E FORMATIVA
L’istituzione scolastica e formativa predispone un piano di intervento per gli
studenti con Bisogni Educativi Speciali.
Il piano di intervento viene definito tenendo conto del progetto d’istituto e di quanto
progettato nei consigli di classe e di interclasse e condiviso a livello di plesso o di
singola scuola.
Contiene l’indicazione e la richiesta delle risorse umane e strumentali necessarie per
realizzare le misure e i servizi di integrazione e inclusione degli studenti con BES e
per sostenerne i processi di apprendimento in relazione allo sviluppo delle
potenzialità di ciascuno e alla riduzione degli ostacoli derivanti dalla condizione di
disabilità / svantaggio.
Relativamente alle classi iniziali, l’istituzione scolastica e formativa nel predisporre il
piano di intervento tiene conto della documentazione trasmessa dalla scuola
dell’infanzia e dall’istituzione scolastica e formativa di provenienza e/o di
informazioni fornite dalla famiglia e/o da figure professionali che seguono lo
studente e la famiglia stessa.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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Successivamente all’assegnazione delle risorse e in relazione alle risorse disponibili
complessivamente individuate, l’istituzione scolastica e formativa provvede alla
programmazione definitiva degli interventi a favore degli studenti con bisogni
educativi speciali.
È opportuno che il piano di intervento definitivo raccordi e valorizzi le risorse
umane, strumentali e organizzative, che sono a disposizione dell’istituzione
scolastica e formativa a supporto dei percorsi “speciali” di apprendimento.
IL CONSIGLIO DI CLASSE INTERCLASSE E DI INTERSEZIONE
Il consiglio di classe, interclasse e di intersezione individua gli studenti con
Bisogni Educativi Speciali attraverso:
 la documentazione in possesso della scuola o fornita dalla famiglia o
dall’istituzione scolastica e formativa di provenienza o da figure professionali
che seguono lo studente e la famiglia stessa (fascia A e B)
 il
parere di un professionista ( assistente sociale - psicologo o
neuropsichiatra) - (fascia C). A tale proposito si sottolinea che la richiesta di
parere, previo accordo con la famiglia dello studente, è finalizzato ad evitare
che si riproduca il meccanismo della certificazione e si crei una nuova
tipologia di disabilità certificata permanente ed a consentire di riconoscere la
natura del bisogno educativo rilevato dai docenti.
Per ciascuno studente con BES il consiglio individua, nell’ambito dei docenti del
consiglio stesso, un docente referente che provvede all’elaborazione della
proposta di PDF, PEI e PEP, da sottoporre, per l’approvazione, al consiglio di classe.
( docente di sostegno nel caso di alunni H , docente prevalente nella scuola primaria
, cooordinatore del consiglio nella scuola secondaria di I grado , entrambe le docenti
della sezione nella scuola dell’infanzia nel caso di alunni DSA o BES )
All’attuazione delle misure e degli interventi previsti nei PEI e PEP, approvati dal
consiglio , provvedono tutti i docenti della classe / sezione nonché il docente
referente.
Il consiglio definisce gli interventi di integrazione e di inclusione.
Per promuovere l’integrazione e l’inclusione degli studenti con BES nell’ambito
dell’attività della classe, il consiglio , tenendo conto dei PEI e PEP redatti per gli
studenti con BES:
 predispone a livello della classe/ sezione la proposta delle risorse umane
e strumentali da utilizzare complessivamente nell’ambito della classe
 contribuisce a livello di plesso o di singola scuola ad individuare opportuni
raccordi progettuali e organizzativi che favoriscano un proficuo utilizzo delle
risorse
Il consiglio garantisce l’integrazione e l’inclusione degli studenti con BES
nel gruppo classe:
 pone l’attenzione non alla copertura oraria ma al progetto pensato e
costruito da tutti i docenti e non solo dal docente referente individuando i
tempi necessari alla progettazione comune
 utilizza sempre più gli insegnanti specializzati nell’allestimento di una didattica
d’aula inclusiva valorizzando la contitolarità e la progettazione delle attività
 concorda il grado di individualizzazione/personalizzazione (adattamenti
didattici in aula, interventi personalizzati in aula e fuori, personalizzazioni del
percorso scolastico) e il raccordo con il programma comune
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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adotta strategie di organizzazione delle attività in aula, modalità di
trasmissione - elaborazione dei saperi, metodi di lavoro, modalità di verifica e
valutazione che consentano la partecipazione di tutti gli studenti della
classe, anche se in misura diversa
 individua le modalità di comunicazione e condivisione possibile dei
percorsi attivati per gli studenti con BES con gli studenti stessi e le loro
famiglie
 promuove la corresponsabilità di tutti gli studenti della classe alla
partecipazione, valorizzazione e integrazione di ciascuno e favorisce la
comprensione degli interventi personalizzati anche nei momenti di verifica e
valutazione.
IL DOCENTE REFERENTE
Per ciascuno studente con BES il consiglio di classe , interclasse ed intersezione
individua, nell’ambito dei docenti del consiglio stesso, un docente referente che
provvede all’elaborazione della proposta di PDF, di PEI e di PEP, da sottoporre, per
l’approvazione, al consiglio.
All’attuazione delle misure e degli interventi previsti nei PEI e nei PEP, approvati dal
consiglio provvedono tutti i docenti della classe o della sezione nonché il docente
referente che cura in particolare:
 per ciascuno studente con disabilità certificata ai sensi della legge n°
104/92, la redazione del PDF avvalendosi dell’apporto dei docenti curricolari,
dello specialista o dello psicologo, che ha in cura lo studente, e con la
collaborazione della famiglia dello studente. Il docente referente aggiorna il
PDF entro l’ultimo anno scolastico di frequenza della scuola dell’infanzia ,
primaria e della scuola secondaria di primo grado e ogni qualvolta si
verifichino circostanze che possono incidere sui contenuti dello stesso; cura
inoltre la redazione, con cadenza annuale, del PEI avvalendosi dell’apporto dei
docenti curricolari, in coerenza con il PDF.
 per ciascuno studente con diagnosi di DSA la redazione di un PEP che
contiene le misure dispensative, gli strumenti compensativi e gli adattamenti
didattici necessari a garantire l’apprendimento, concordato con tutti i docenti
del consiglio.
 per ciascuno studente con svantaggio per cui il consiglio abbia deciso
un percorso personalizzato, la redazione di un PEP concordato fra tutti i
docenti ed eventuali altri operatori, con la definizione del periodo di
attivazione.
 la promozione e il coordinamento delle misure e dei servizi previsti nell’ambito
dei PEI e dei PEP;
 il costante coinvolgimento della famiglia dello studente;
 la facilitazione dei rapporti con i referenti che seguono lo studente sotto il
profilo sanitario e socio-assistenziale, promuovendo l’intervento coordinato
dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio assistenziali, culturali, ricreativi,
sportivi e con le altre attività sul territorio, gestite da enti pubblici e privati
coinvolti nel percorso formativo;
 la tenuta e l’aggiornamento della documentazione relativa allo studente con
BES.
Il docente referente:

Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
26
informa ciascun insegnante del consiglio della presenza di alunni con disabilità
o DSA nella classe. Ciò è particolarmente importante al primo ingresso dello
studente nella classe e nei casi di insegnanti di nuova nomina sulla classe o
supplenti.
Tali
informazioni
devono
essere
fornite
anche
indipendentemente dalla convocazione del Consiglio, se è posteriore
all’ingresso dello studente nella scuola
 cura che ogni insegnante del consiglio sia a conoscenza dei bisogni educativi e
contribuisca alla costruzione dei PEI/PEP relativamente alla propria disciplina e
competenze, individuando i risultati attesi, che saranno anche la base per la
valutazione, e le azioni volte a raggiungerli.
 cura la relazione del consiglio con la famiglia per quanto riguarda la
comunicazione del percorso previsto, dei risultati e della valutazione,
promuovendo, laddove è possibile, coinvolgimento e collaborazione.
Il referente per lo studente agisce dunque nell’ambito del consiglio con compiti
specifici e delimitati non assimilabili alle funzioni di coordinamento, organizzazione e
di relazione interscolastica e con il territorio che caratterizzano la funzione del
coordinatore per i bisogni educativi speciali.
IL COORDINATORE PER I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

La scuola si avvale della figura del Coordinatore per i Bisogni Educativi Speciali. La
definizione del mandato spetta al Dirigente.
La funzione del coordinatore si caratterizza soprattutto come supporto nell’offerta
formativa dell’Istituto relativamente all’integrazione e inclusione degli
studenti con bisogni educativi speciali, in una prospettiva culturale e
organizzativa in cui ogni docente contribuisce a rendere integranti ed inclusivi i
percorsi scolastici che l’istituzione propone.
La figura del coordinatore
 promuove la costruzione di una funzione diffusa per cui i docenti
riconoscono la complessità, la necessità di individuare insieme i problemi,
vedono gli studenti con bes inseriti nel contesto scolastico e territoriale e i
colleghi all’interno di una rete di relazioni culturale, organizzativa e
istituzionale.
 supporta i colleghi nella realizzazione di esperienze, progetti,
procedure che possano essere formalizzate come scelte educative
dell’istituto
 cura in particolare le procedure per:
- la raccolta della documentazione relativa agli studenti con bes, elaborata dal
docente referente
- i contatti con gli operatori dei Servizi Sanitari e Sociali relative agli studenti
con bes
- i contatti con le famiglie degli studenti con bes
- richiesta, individuazione e utilizzo delle risorse per i bes
- l’accoglienza di studenti con bes all’inizio del percorso scolastico
- l’accoglienza di studenti con bes in corso d’anno
- il passaggio di informazioni relative a studenti con bes da un ordine di scuola
all’altro
- i contatti con soggetti e istituzioni extrascolastiche a supporto del percorso
scolastico o per attivare percorsi integrati.
SECONDA PARTE: LA DOCUMENTAZIONE
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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LA DOCUMENTAZIONE
A. Per gli studenti con disabilità certificata ai sensi della legge n° 104/92
(fascia A)
La documentazione è raccolta nel FASCICOLO PERSONALE come previsto dalla L.
104/92 e comprende:
1. la certificazione medica (ai sensi della legge104/92)
2. la diagnosi funzionale
3. il Profilo Dinamico Funzionale
4. il Piano Educativo Individualizzato
5. la relazione di fine anno scolastico
6. altri documenti ( relazioni, verbali, verifiche, copia della scheda di valutazione
finale…)
Il fascicolo può essere consultato, all’interno dell’edificio scolastico, da tutti gli
operatori coinvolti nel processo educativo che sono tenuti al rispetto della privacy.Il
fascicolo viene consegnato in forma completa, nel passaggio agli ordini e gradi di
scuola successivi.
B. Per gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (fascia B)
La documentazione è raccolta nel FASCICOLO PERSONALE e comprende
1. diagnosi e relazione clinica del neuropsichiatria o dello psicologo esperto
dell’età evolutiva
2. il Progetto Educativo Personalizzato
Nel passaggio agli ordini e gradi di scuola successivi, famiglia e scuola si accordano
sulle modalità di passaggio delle informazioni.
C. Per gli studenti in situazione di svantaggio (fascia C):
La documentazione comprende:
1. un documento accertante il parere della famiglia in merito all’opportunità di
istituire un percorso personalizzato ed eventualmente di uno specialista in
psicologia o neuropsichiatria Si sottolinea che la richiesta di parere dello
specialista, previo accordo con la famiglia dello studente, finalizzato ad
evitare che si riproduca il meccanismo della certificazione e si crei una nuova
tipologia di disabilità certificata permanente e a
consentire
invece di
riconoscere la natura del bisogno educativo rilevato dai docenti.
2. il Progetto Educativo Personalizzato
Considerata la caratteristica di temporaneità dei percorsi personalizzati, nel
passaggio agli ordini e gradi di scuola successivi famiglia e scuola valuteranno
l’opportunità di trasferire le informazioni
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
28
SCHEMA DOCUMENTI
Documento
a cura di
A
CERTIFICAZIONE
Neuropsichiatra
o
MEDICA
psicologo
dell’Azienda
(L
104/92 Sanitaria su richiesta della
FASCIA A)
famiglia dello studente
DIAGNOSI
Lo specialista che ha
FUNZIONALE
redatto la certificazione
(L
104/92
FASCIA A)
PROFILO
DINAMICO
FUNZIONALE
(L
104/92
FASCIA A)
Consiglio
di
Classe,
genitori,
operatori
dell’Azienda Sanitaria ed
eventuali
agenzie
educative
extrascolastiche
PIANO EDUCATIVO Consiglio di Classe
INDIVIDUALIZZATO
(L 104/92
FASCIA A)
B
DIAGNOSI E
Neuropsichiatra
o
RELAZIONE
psicologo esperto dell’età
CLINICA
evolutiva
su
richiesta
(DSA FASCIA B)
della
famiglia
dello
studente
PROGETTO
Consiglio di Classe
EDUCATIVO
PERSONALIZZATO
(FASCIA B)
Validità
Annuale
Aggiornato periodicamente a
cura
dello
specialista
in
relazione all’evoluzione dello
studente
Aggiornato periodicamente in
relazione all’evoluzione dello
studente (anche in corso
d’anno
se
si
evidenzino
cambiamenti
significativi;
comunque almeno ogni due
anni e nel passaggio da un
grado all’altro)
Annuale
Aggiornato periodicamente a
cura
dello
specialista
in
relazione all’evoluzione dello
studente
Annuale
C
PARERE
(FASCIA C)
PROGETTO
EDUCATIVO
PERSONALIZZATO
(FASCIA C)
Neuropsichiatra o
psicologo su indicazione
del Consiglio di classe in
accordo con la famiglia
dello studente
Consiglio di Classe
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Temporanea
sulla
base
dell’evoluzione
della
situazione dello studente
Temporanea
sulla
base
dell’evoluzione del percorso
scolastico
29
IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (art. 12 L 104/92, art. 4 DPR 24.02.94)
OSSERVAZIONE
PEDAGOGICA
Strumento primario di conoscenza dello studente è funzionale alla stesura del PD.
L’osservazione è di competenza dell’insegnante di sostegno e/o dell’assistente
educatore e/o dell’assistente alla comunicazione con il contributo di tutti gli
insegnanti del Consiglio di Classe.
CHI E CHE COSA SI OSSERVA
nelle diverse aree dello sviluppo previste dal PDF
LO STUDENTE
Per ciascuna area è fondamentale individuare:
- che cosa sa fare da solo (abilità e competenze acquisite)
- che cosa sa fare con aiuto (ausili e/o mediatori che facilitano
l’apprendimento)
- abilità emergenti
- anche in relazione ai diversi contesti
Inteso come ambiente “scuola”:spazi, progetti, risorse, gruppo
IL CONTESTO
classe, relazioni…
E come ambiente “territorio” nel quale la scuola è collocata:
ambiente naturale, strutture esistenti, centri di aggregazione…
LA RELAZIONE
EDUCATIVA
l’educatore-insegnante è osservatore di se stesso nella relazione con
lo studente, egli riflette sui propri pensieri e sulle emozioni emerse
nella relazione per avere consapevolezza delle risposte che
quotidianamente mette in atto nel contesto educativo
L’AZIONE
EDUCATIVA
Si verificano in itinere l’efficacia (esiti, risultati attesi e imprevisti)
del percorso educativo proposto
COME
L’OSSERVAZIONE può essere:
- libera: diario giornaliero, narrazioni spontanee scritte, ecc.
- sistematica: osservazioni sistematiche nelle diverse aree dello sviluppo anche
con l’ausilio di griglie di osservazione strutturate e/o con la stesura di
protocolli di osservazione (descrizione analitica di situazioni in tempi e spazi
definiti precedentemente)
- guidata: uso di test standardizzati che vanno ad esplorare le competenze e
abilità specifiche dell’alunno, ad esempio test di apprendimento, test
psicomotori, attenzione alla faticabilità, test specifici per soggetti gravi…
- attraverso colloqui con la famiglia e/o operatori che si occupano del
soggetto. L’insegnante di sostegno/assistente educatore/assistente alla
comunicazione promuove un incontro nel periodo di avvio dell’anno scolastico
e ha cura di mantenere una periodicità di incontri con i famigliari
(convocandoli eventualmente egli stesso )
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
30
QUANDO
L’osservazione, funzionale alla stesura o all’aggiornamento del PDF, avviene nelle
prime settimane di scuola. Prosegue poi per tutto l’anno al fine di monitorare gli
esiti dell’azione educativa.
IL PROFILO DINAMICO
FUNZIONALE
COS’E’
Il Profilo Dinamico Funzionale, successivo alla diagnosi funzionale, raccoglie le
informazioni riguardanti lo sviluppo complessivo dello studente mettendo in
evidenza ciò che sa fare, ciò che conosce e come sa essere, come funziona, nel
contesto scolastico.
Il PDF viene redatto dall’insegnante di sostegno e dagli operatori socio-sanitari
con la collaborazione della famiglia. Il loro apporto avviene nei momenti previsti per
gli incontri di equipe sul caso; Sarà compito del referente per lo studente (
insegnante di sostegno) verbalizzare in quella sede e raccogliere le informazioni
conclusive per il PDF.
Le informazioni sono ordinate per aree:
 affettivo
 sensoriale
 dell’autonomia
relazionale

della

motorio - prassica

cognitiva

neuropsicologica

dell’apprendimento
comunicazione

linguistica
COSA CONTIENE
Il PDF indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e
pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di
disabilità e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere
mantenute, sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel
rispetto delle scelte culturali dello studente.
E’ il quadro di sintesi, del prevedibile livello di sviluppo e delle abilità emergenti che
lo studente dimostra di possedere nelle diverse aree e serve quindi rilevare i bisogni
prioritari e a collocare correttamente l’intervento formativo ed educativo scolastico.
QUANDO SI SCRIVE
Il Profilo Dinamico Funzionale viene predisposto all’inizio di ogni nuovo inserimento
scolastico, in occasione dei passaggi da un grado di scuola all’altro e aggiornato
periodicamente in relazione all’evoluzione dello studente, orientativamente ogni due
anni e comunque ogni volta si evidenzino cambiamenti significativi nello sviluppo
funzionale dello studente.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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ELEMENTI COSTITUTIVI
 INFORMAZIONI RIGUARDANTI LO STUDENTE (sulla base della
diagnosi funzionale e fornite dai servizi sanitari e dalla famiglia)




OSSERVAZIONI NELLE AREE DI SVILUPPO RILEVANTI PER LO
STUDENTE (sulla base dell’osservazione dei docenti degli
operatori e della famiglia)
PERCORSI RIABILITATIVI O INTERVENTI IN ATTO (oltre alla
scuola)
BISOGNI PRIORITARI RILEVATI
DATA E FIRME DEI COMPILATORI (Consiglio di Classe interclasse
intersezione , genitori, operatori dell’Azienda Sanitaria ed
eventuali agenzie educative extra-scolastiche)
IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
(art. 12 L 104/92, art. 5 DPR 24.02.94)
COS’E’
L’elaborazione del PEI è successiva alla definizione e condivisione con la famiglia e
gli operatori socio-assistenziali, dei bisogni educativi e formativi dello studente,
accolti, elaborati e sottoscritti nel PDF.
Il PEI individua un percorso educativo volto a promuovere un progetto di vita
complessivo dello studente, che tenga conto della sua dimensione identitaria e
sociale e può prevedere l’ampliamento dell’azione educativa attraverso attività di
integrazione tra scuola e territorio finalizzate all’integrazione sociale e all’attuazione
di successivi possibili inserimenti lavorativi.
Il PEI descrive il progetto riferito al singolo studente, elaborato e concordato dal
Consiglio di classe interclasse e di intersezione : firmandolo i docenti si impegnano,
ciascuno per la propria parte, nel percorso previsto per lo studente. Durante l’anno
scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi partirà da
quanto condiviso ad inizio anno e riportato nel PEI (in particolare nella relazione fra
obiettivi, risultati attesi e valutazione).
Il PEI è anche un patto tra la scuola/gli insegnanti e la famiglia dello studente e lo
studente stesso; la famiglia, anche attraverso il PEI, conosce e possibilmente
condivide ciò che si fa a scuola e vi partecipa per la parte che le compete. La
chiarezza linguistica e di intenti devono essere quindi tratti distintivi del documento.
Il PEI è infine il documento base negli incontri di verifica e ri-progettazione tra
operatori della scuola e dei Servizi Sanitari o Sociali.
COSA CONTIENE
Nel PEI vengono raccolte e ordinate le attività previste per l’anno scolastico di
riferimento; di esse saranno esplicitati:
 obiettivi educativi, formativi e disciplinari,
 modalità, metodologie e strategie di lavoro, tempi,
 risultati attesi,
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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 modalità di verifica, criteri di valutazione.
Le attività saranno pensate e inserite nel PEI avendo cura di evidenziarne:
 il carattere di risposta ai bisogni prioritari rilevati
 la funzione integrante rispetto al curricolo della classe
 la funzione inclusiva rispetto al percorso educativo e formativo nella classe e
nella scuola.
Nella valutazione degli alunni disabili da parte dei docenti è indicato, sulla base del
Progetto Educativo Individualizzato, per quali discipline siano stati adottati
particolari criteri didattici, quali attività integrative e quali di sostegno sono state
svolte e con quali risultati, anche in sostituzione parziale dei contenuti
programmatici di alcune discipline
QUANDO SI SCRIVE
Si scrive quando si è in grado di definire priorità educative e percorso possibile. Ciò
si verifica a seguito di un periodo di tempo in cui si conduce l’osservazione del caso
(punti di forza e di debolezza dello studente definiti nel PDF) e del contesto
complessivo (risorse per il progetto). E’ opportuno che sia delineato nelle linee
principali entro il mese di novembre.
A seguito dei bisogni prioritari emersi nel PDF, ciascun docente
contribuisce alla elaborazione del PEI e partecipa alla definizione delle
attività e delle proposte relativamente:
 al proprio ambito disciplinare
 ad eventuali aspetti dell’offerta complessiva della scuola in cui sia coinvolto e
individuati come opportunità per lo studente
Si rileva che, nel caso di studenti con disabilità o svantaggio, la partecipazione alle
attività comuni può perseguire obiettivi diversi rispetto a quelli della classe e in
relazione ad essi essere utilizzata, monitorata e valutata. Ad esempio un’attività
professionalizzante potrebbe avere come obiettivo, per lo studente disabile, il
potenziamento di competenze relazionali e sociali o come risultato finale o come
prerequisito alle competenze professionali.
Il docente referente formalizza il documento raccordando le proposte in una
prospettiva il più possibile inclusiva.
Al termine dell’anno scolastico il referente stende una relazione che evidenzia i
progressi e i risultati raggiunti e la condivide con i colleghi del Consiglio di Classe –
interclasse ed intersezione (Relazione finale).
ELEMENTI COSTITUTIVI
 informazioni relative ai DOCENTI (referente, di sostegno,
assistente educatore) e alla classe
 PIANIFICAZIONE DEL TEMPO SCUOLA
 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ in riferimento ai bisogni
rilevati nel PDF
 RISORSE INDIVIDUATE


RISULTATI ATTESI, MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI
VALUTAZIONE
FIRME DEI COMPILATORI (docenti del Consiglio di Classe ,
interclasse ed intersezione
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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IL PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO
COS’E’
Il PEP è un progetto educativo basato sulle caratteristiche evolutive dello studente e
finalizzato ad adeguare, anche in termini temporanei, il curricolo alle esigenze
formative dello studente stesso.
Il PEP descrive il progetto riferito al singolo studente,elaborato e concordato dal
Consiglio di classe o di interclasse a seguito della rilevazione di bisogni educativi e
formativi speciali tali da ostacolare la partecipazione e il positivo svolgimento del
regolare percorso di istruzione e formazione. Tali bisogni sono definiti sulla base di:
1. diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento* rilasciata da un
neuropsichiatria o da uno psicologo esperto dell’età evolutiva sulla base della
classificazione per categorie diagnostiche prevista dall’ICD*. Lo specialista o
lo psicologo redige, oltre ad una diagnosi, una relazione clinica in cui sono
evidenziati gli strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare.
2. individuazione da parte del Consiglio di classe o di interclasse supportato dal
parere della famiglia e di uno specialista in neuropsichiatria o psicologia, di
situazioni di svantaggio, disagio, difficoltà di apprendimento, determinate da
particolari condizioni personali, sociali, ambientali.

ICD International Classification Diseases - sistema di classificazione
delle malattie definito dalla OMS ( Organizzazione mondiale della
sanità)
Il PEP è attivato in accordo con la famiglia e condiviso con eventuali educatori e/o
operatori sanitari e socio-assistenziali
Viene scritto materialmente dal referente dello studente individuato dal Consiglio di
classe / interclasse
* disturbi specifici di apprendimento (DSA): sono costituiti da disturbi evolutivi
specifici delle abilità scolastiche che comprendono il disturbo specifico della lettura
(dislessia, problematiche nella comprensione del testo scritto), il disturbo specifico
della compitazione (disortografia e disgrafia, problematiche nella produzione del
testo scritto) e il disturbo delle abilità aritmetiche (discalculia) o disturbi misti delle
capacità scolastiche come definiti dall’ICD.
Il PEP è il progetto proposto dal Consiglio di Classe o di interclasse : accettandolo i
docenti, la famiglia e lo studente stesso si impegnano, ciascuno per la propria
parte, nel percorso proposto. Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale
aggiustamento degli interventi partirà da quanto condiviso ad inizio percorso e
riportato nel PEP (in particolare nella relazione fra obiettivi, risultati attesi e
valutazione).
COSA CONTIENE
1. Per ciascuno studente con DSA, il PEP viene redatto nel rispetto delle
disposizioni generali sull’ordinamento dei cicli scolastici e formativi e relativi piani di
studio ; il PEP specifica le misure dispensative e gli strumenti compensativi definiti
nella relazione clinica del neuropsichiatria o dello psicologo esperto dell’età
evolutiva da utilizzare dai docenti nell’ambito dei percorsi personalizzati attivati per
lo studente con DSA:
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
34

le misure dispensative consistono nell’adozione di metodologie e di attività
didattiche rapportate alle capacità individuali e all’entità del DSA e in
particolare possono prevedere:
a) l’esonero da specifiche modalità relative a prestazioni didattiche e formative
quali la lettura ad alta voce, la scrittura veloce sotto dettatura, l’uso del
vocabolario, lo studio mnemonico delle tabelline, lo studio delle lingue straniere
in forma scritta, il prendere appunti, l’uso del diario, il carico dei compiti e dello
studio a casa ed altre eventuali modalità;
b) tempi più lunghi e modalità differenziate per le verifiche scritte e orali e per lo
studio rispetto ai tempi e alle modalità concessi agli altri studenti della classe;
c) modalità specifiche per la valutazione periodica, annuale e per quella relativa
alle prove d’esame, secondo quanto previsto dalla normativa.
 gli strumenti compensativi indicano:
a) organizzazione delle attività didattiche adeguata ai DSA dello studente uso di
metodologie,
mediatori,
testi
e
documentazione
didattica
idonei
all’apprendimento
b) organizzazione delle aule con attrezzature e strumenti alternativi, informatici
e tecnologici utili a facilitare l’apprendimento dello studente
 verifiche e valutazione:
misure dispensative e strumenti compensativi sono garantiti anche per le
verifiche ai fini della la valutazione periodica, annuale e per quella relativa alle
prove d’esame; il loro utilizzo non penalizza la valutazione. La prestazione orale
va privilegiata e considerata anche come compensativa della prestazione scritta.
Nei casi di studenti con DSA il PEP sarà caratterizzato dalla elevata compatibilità
con il percorso regolare e verrà aggiornato sulla base dell’evoluzione nelle
capacità compensative dello studente e delle richieste che progressivamente il
percorso regolare pone.
2. per ciascuno studente in situazione di svantaggio il PEP viene redatto nel
rispetto delle disposizioni generali sull’ordinamento dei cicli scolastici e formativi e
relativi piani di studio e con riferimento agli obiettivi generali del processo
formativo.
Il PEP prevede in particolare:
 gli obiettivi specifici di apprendimento adeguati alle effettive capacità dello
studente, al fine di consentire lo sviluppo delle potenzialità e la piena
partecipazione dello studente;
 gli interventi volti a favorire il superamento delle situazioni di svantaggio
nonché la prevenzione dell’abbandono scolastico; tali interventi sono effettuati
anche attraverso iniziative formative integrate fra istituzioni del medesimo
ciclo di istruzione e formazione o tra istituzioni del primo e del secondo ciclo e
in collaborazione con i servizi sociali o con le realtà educative e formative
extrascolastiche presenti sul territorio;
Nei casi di studenti in situazioni di forte disagio il PEP può presentare
caratteristiche di differenziazione anche consistente dal percorso regolare
ed ha carattere di temporaneità. Si configura infatti come intervento specifico e
limitato al periodo strettamente necessario a superare la situazione di svantaggio.
Non sono previste modalità differenziate di valutazione finale. È opportuno
prevedere azioni che consentano il rientro al percorso regolare.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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QUANDO SI SCRIVE
Si scrive quando si è in grado di definire priorità educative e percorso possibile,
anche in corso d’anno.
ELEMENTI COSTITUTIVI
 INFORMAZIONI RIGUARDANTI LO STUDENTE (relativamente ai
bisogni rilevati)

BISOGNI FORMATIVI RILEVATI

CONDIZIONI FACILITANTI

COLLOCAZIONE ORARIA DEGLI INTERVENTI / PERCORSI
PERSONALIZZATI

INTERVENTI / PERCORSI PERSONALIZZATI

INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE

VERIFICHE, RISULTATI ATTESI, VALUTAZIONE
VALUTAZIONE
Si evidenzia l’importanza che il Consiglio di classe di interclasse e di intersezione
relativamente ai percorsi personalizzati, definisca i soggetti che contribuiscono alla
valutazione dello studente e concordi modalità che consentano di tenere conto dei
risultati raggiunti dai singoli studenti anche in relazione ai loro punti di partenza e
non solo in riferimento al livello medio.
È inoltre importante che per le attività che lo studente svolge al di fuori delle attività
della scuola si concordino le modalità di raccordo con le discipline a livello di
competenze e contenuti ai fini della valutazione e dell’eventuale rientro a percorso
comune.
Una adeguata comunicazione con la famiglia dello studente e lo studente stesso può
favorire la comprensione dei criteri e la gestione delle aspettative in relazioni agli
esiti dei percorsi.
E’ opportuno considerare che per gli studenti delle fasce B e C ( DSA e BES) non
sono previste modalità differenziate di valutazione finale. Per la fascia A il
riferimento è la L 104/92 e successive norme a livello nazionale
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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TERZA PARTE :GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEI PROGETTI
( MODELLI DI PEI E DI PEP UTILIZZATI DURANTE L’A.S. 2013 -2014
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Anno Scolastico …………………….
NORMATIVA DI RIFERIMENTO GENERALE
Legge 517/77 art. 2 e 7: integrazione scolastica, individualizzazione degli interventi
Legge 59/9: autonomia didattica
DPR 275/99 art. 4: autonomia didattica
Legge 53/03: personalizzazione del percorso scolastico
D.M. 31/07/2007: indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione
1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO
Cognome e nome
Data e luogo di
nascita
Redatta da…………………presso……………..
Diagnosi specialistica
1
In data…………………………
Interventi riabilitativi
…………………………………………………………………………...
Effettuati da …………………..con
frequenza………………………..
Nei giorni…………………….con orario………………………………
Specialista/i di riferimento ……………………………………………
Raccordi fra specialisti ed insegnanti
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
Informazioni della
famiglia
Caratteristiche
percorso didattico
pregresso 2
Altre osservazioni 3
Note
1. Informazioni ricavabili da diagnosi e/o colloqui con lo specialista
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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2. Documentazione del percorso scolastico pregresso mediante relazioni relative ai cicli precedenti.
3. Rilevazione delle specifiche difficoltà che l’alunno presenta; segnalazione dei suoi punti di fragilità
o di forza: interessi, predisposizioni e abilità particolari in determinate aree disciplinari.
2. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITA’
(Le informazioni sono ricavate dalla diagnosi specialistica e da prove/osservazioni eseguite in classe
dall’insegnante)
diagnosi
PROPRIETA’
LINGUISTICA
Osservazione
-
Esposizione orale
-
Capacità di ricordare nomi e date
-
Proprietà lessicale
Altro___________________
LETTURA
Diagnosi
Osservazione
Velocità
Correttezza
-
Stentata
-
Lenta
-
Altro__________________
-
Inversioni
-
Sostituzioni
-
Omissioni
-
Altro_____________________
Comprensione del testo:
Comprensione
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
-
Globale
-
Parziale
-
Assente
-
Altro______________________
38
diagnosi
Osservazione
Tipologia di errori:
-
Grammaticali
-
Sintattici
Grafica________________
Copiatura dalla lavagna
SCRITTURA
Produzione testi:
-
Ideazione
-
Pianificazione
-
Stesura
-
Revisione
diagnosi
Osservazione
Calcolo:
-
A mente
-
Scritto
Recupero dei fatti numerici
CALCOLO
Procedure
diagnosi
osservazione
Tempi
ATTENZIONE
Modalità
Distraibilità
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
39
diagnosi
osservazione
diagnosi
osservazione
diagnosi
osservazione
diagnosi
osservazione
MOTRICITA’ E PRASSIE
AFFETTIVITA’
RELAZIONALITA’
COMPORTAMENTO
DISTURBI ASSOCIATI
OSSERVAZIONI O ALTRO
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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Difficoltà a memorizzare
o
o
o
o
o
o
Filastrocche, poesie….
Definizioni, termini
specifici delle discipline
Categorizzazioni
Tabelline, formule,
sequenze e procedure
Strategie personali
……………………………
Altro
Recupero delle informazioni
o
o
o
Si
No
Con l’utilizzo di schemi,
parole chiave
MEMORIA
Organizzazione delle informazioni
o
o
-
Integra i nuovi contenuti
con le conoscenze
pregresse
Struttura le informazioni in
modo funzionale:
In forma scritta
In forma orale
Altro
3. STRATEGIE UTULIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO
STRTEGIE UTILIZZATE
 Sottolinea
 Identifica parole – chiave
 Fa schemi
 Altro…
MODALITA’ DI SCRITTURA
 Computer
 Schemi
 Correttore ortografico
 Altro…
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL COMPITO ASSEGNATO
 Ricorre all’insegnante per spiegazioni
 Ad un compagno
 È autonomo
 Altro…
4. STRUMENTI UTILIZZATI (indicare solo quelli utilizzati)
 Strumenti informatici (libro digitale,programmi per realizzare grafici,…)
 Calcolatrice
 Fotocopie adattate
 Schemi e mappe
 Appunti scritti al PC
 Registrazioni
 Materiali multimediali
 Testi con immagini
 Testi con ampie spaziature
 Altro…
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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SCUOLA DELL’ INFANZIA
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
(P.E.I.)
Cognome
Nome
Residenz
a
Dss. n°
Data di
nascita
Scuola
Classe
Sezione
Servizio Socio Sanitario che ha in carico
l’ alunno
Periodo
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
43
INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
N° alunni della Classe
Deroga
SI
Parziale
NO
N° ore di sostegno
Assistenza
SI
NO
N° ore di assistenza
Frequenza scolastica
Attività integrative
Terapie farmacologiche
Terapie riabilitative
Data stesura P.E.I.
Data verifica intermedia
Data verifica finale
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
T.N.
T.P.
Totale
44
PUNTI DI RIFERIMENTO PER LA STESURA DEL P.E.I.
DIAGNOSI FUNZIONALE
Redatta il
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
Redatto il
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
45
PERCORSO EDUCATIVO-DIDATTICO PROGETTATO PER L’ ALUNNO
ORE DI SOSTEGNO
ORE
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
1
2
3
4
5
STRATEGIE METODOLOGICO-DIDATTICHE
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Venerdì
46
LABORATORI-PROGETTI-INTERVENTI PARTICOLARI
OSSERVAZIONI
a. ASSE COGNITIVO
b. ASSE LINGUISTICO ED ESPRESSIVO
c. ASSE SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALE
d. ASSE PSICO-MOTORIA
ASSE COGNITIVO
Abilità
trasversali
Insoddisfacent
e
Inizio
anno
Fine
anno
Appena
soddisfacen
te
Inizio
anno
MEMORIA
ATTENZIONE
COMPRENSIONE
E LOGICA
ORERATIVITA’
ORGANIZZAZIONE
SPAZIO-TEMPO
AUTONOMIA
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Fine
anno
Soddisface
nte
Inizio
anno
Fine
anno
Più che
soddisfacen
te
Inizio
anno
Fine
anno
Molto
soddisfacent
e
Inizio
anno
Fine
anno
47
ASSE LINGUISTICO ED ESPRESSIVO
Abilità
trasversali
Insoddisfacent
e
Inizio
anno
Fine
anno
Appena
soddisface
nte
Inizio
anno
Fine
anno
Soddisfacen
te
Inizio
anno
Fine
anno
Più che
soddisfacen
te
Inizio
anno
Fine
anno
Molto
soddisfacent
e
Inizio
anno
Fine
anno
PRODUZIONE
VERBALE
COMPRENSIONE
VERBALE
USO DI LINGUAGGI
ESPRESSIVI
CREATIVITA’
ASSE SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALE
Abilità
trasversali
Insoddisface
nte
Inizio
anno
Fine
anno
Appena
soddisface
nte
Inizio
anno
RAPPORTO
CON I COMPAGNI
RAPPORTO
CON GLI ADULTI
RISPETTO
DELLE REGOLE
RISPETTO
DELLE COSE
INTERESSI
PARTICOLARI
COLLABORAZIONE
PARTECIPAZIONE
AUTOCONTROLLO
PERCEZONE DEL SE’
CAPACITA’ DI
COLLABORAZIONE
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Fine
anno
Soddisfacen
te
Inizio
anno
Fine
anno
Più che
soddisfacen
te
Inizio
anno
Fine
anno
Molto
soddisfacent
e
Inizio
anno
Fine
anno
48
ASSE PSICO-MOTORIO
Abilità
trasversali
Insoddisface
nte
Inizio
anno
Fine
anno
Appena
soddisface
nte
Inizio
anno
Fine
anno
Soddisfacen
te
Inizio
anno
Più che
soddisfacen
te
Fine
anno
Inizio
anno
AUTONOMIA
PERSONALE
MOTRICITA’
GLOBALE
MOTRICITA’
FINE
STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA
ASSE SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALE
CAMPO DI ESPERIENZA: Il sé e l’altro
SITUAZIONE DI PARTENZA:
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Fine
anno
Molto
soddisfacent
e
Inizio
anno
Fine
anno
49
OBIETTIVI
CONTENUTI
INTERVENTI
ASSE PSICO-MOTORIO
CAMPO DI ESPERIENZA:Il corpo in movimento
SITUAZIONE DI PARTENZA:
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
50
OBIETTIVI
CONTENUTI
ASSE LINGUISTICO ED ESPRESSIVO
CAMPO DI ESPERIENZA: I discorsi e le parole
SITUAZIONE DI PARTENZA:
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
INTERVENTI
51
OBIETTIVI
CONTENUTI
INTERVENTI
CAMPO DI ESPERIENZA: Linguaggi, creatività ed espressione
SITUAZIONE DI PARTENZA:
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
52
OBIETTIVI
CONTENUTI
INTERVENTI
ASSE COGNITIVO
CAMPO DI ESPERIENZA: La conoscenza del Mondo
SITUAZIONE DI PARTENZA:
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
53
OBIETTIVI
CONTENUTI
ESITI DELLA VERIFICA INTERMEDIA
ESITI DELLA VERIFICA FINALE
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
INTERVENTI
54
FIRMA DEGLI OPERATORI COINVOLTI NELLA REDAZIONE DEL P.E.I.
ASL
SCUOLA
Operatori che seguono il caso
dell’ alunno
…
…
…
…
…
…
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Consiglio di intersezione
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Data…
…
…
…
…
…
…
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
FAMIGLIA
Genitori
55
ISTITUTO COMPRENSIVO “ F. De Sanctis” Moiano ( Bn)
SCUOLA primaria
SCUOLA secondaria di I grado
PIANO
EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
ANNO SCOLASTICO …………………
1. DATI DELL’ALUNNO
2. CONTESTO SCOLASTICO ATTUALE
3. ABILITA’ PRESENTI ION INGRESSO
4. AREE DI INTERVENTO,OBIETTIVI, METODOLOGIE
5. VERIFICA E VALUTAZIONE
ALUNNO/A _______________________________________________
CLASSE_________ SEZ._______
DOCENTE DI SOSTEGNO________________________________
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
56
1.
2. DATI DELL’ALUNNO
Dati relativi all’alunno/a
Nome
Cognome
Luogo e Data di nascita
Indirizzo
tel:
Diagnosi clinica o codice
datata al _____
Dott:
_______________
3. CONTESTO AMBIENTALE: FAMIGLIA, SCUOLA
(tipologia della classe come luogo di socializzazione e apprendimento)
Classe__________
Ore di sostegno:____
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Numero alunni_______
57
DESCRIZIONE DELLE ABILITA’ PRESENTI IN INGRESSO
AUTONOMIA
SOCIALITA’
ATTENZIONE- MEMORIA-ASCOLTO E
COMPRENSIONE
ABILITA’ SENSO-PERCETTIVE
( VISIVE,UDITIVE,
ORGANIZZAZIONE SPAZIOTEMPORALE)
ABILITA’ LOGICO- MATEMATICHE
ABILITA’ LINGUISTICHE
NOTE:
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
58
AREE SPECIFICHE DI INTERVENTO EDUCATIVO
AREA DELL’AUTONOMIA
INDICATORI
GENERALI
OBIETTIVI
APPRENDIMENTO
DI
A
BREVE
TERMINE
1°
QUADRIMESTRE
A
LUNGO
TERMINE
2°
QUADRIMESTRE
VALUTAZIONE
1°
QUADRIMESTRE
VALUTAZIONE
2°
QUADRIMESTRE
AUTONOMIA
PERSONALE
AUTONOMIA
OPERATIVA
METODOLOGIA ED ATTIVITA’
MODALITA’ DI VERIFICA
AREA SOCIO-AFFETTIVA
INDICATORI
GENERALI
OBIETTIVI
DI
APPRENDIMENTO
A
BREVE
TERMINE
1°
QUADRIMESTRE
A
LUNGO
TERMINE
2°
QUADRIMESTRE
VALUTAZIONE
1°
QUADRIMESTRE
VALUTAZIONE
2°
QUADRIMESTRE
LA
RELAZIONE
CON I COMPAGNI
LA
RELAZIONE
CON GLI ADULTI
SOCIALITA’
E
PARTECIPAZIONE
METODOLOGIA ED ATTIVITA’
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
MODALITA’ DI VERIFICA
59
AREA DELL’ATTENZIONE, MEMORIA, ASCOLTO E COMPRENSIONE
INDICATORI
GENERALI
OBIETTIVI
APPRENDIMENTO
DI
A
BREVE
TERMINE
1°
QUADRIMESTRE
A
LUNGO
TERMINE
2°
QUADRIMESTRE
VALUTAZIONE
1°
QUADRIMESTRE
VALUTAZIONE
2°
QUADRIMESTRE
ATTENZIONE
ATTENZIONE
ALL’ASCOLTO E
COMPRENSIONE
MEMORIA
METODOLOGIA ED ATTIVITA’
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
MODALITA’ DI VERIFICA
60
METODOLOGIA ED ATTIVITA’
MODALITA’ DI VERIFICA
AREA DELL’ATTENZIONE, MEMORIA, ASCOLTO E COMPRENSIONE
INDICATORI
GENERALI
OBIETTIVI
APPRENDIMENTO
DI
A
BREVE
TERMINE
1°
QUADRIMESTRE
A
LUNGO
TERMINE
2°
QUADRIMESTRE
VALUTAZIONE
1°
QUADRIMESTRE
VALUTAZIONE
2°
QUADRIMESTRE
ATTENZIONE
ATTENZIONE
ALL’ASCOLTO E
COMPRENSIONE
MEMORIA
METODOLOGIA ED ATTIVITA’
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
MODALITA’ DI VERIFICA
61
AREA SENSO-PERCETTIVA E ORIENTAMENTO SPAZIOTEMPORALE
INDICATORI
GENERALI
OBIETTIVI
DI
APPRENDIMENTO
A
BREVE
TERMINE
1°
QUADRIMESTRE
A
LUNGO
TERMINE
2°
QUADRIMESTRE
VALUTAZIONE
1°
QUADRIMESTRE
VALUTAZIONE
2°
QUADRIMESTRE
SCHEMA
CORPOREO
ABILITA’
PERCETTIVE
TIPO VISIVO
DI
ABILITA’
PERCETTIVE
TIPO UDITIVO
DI
ORGANIZZAZIONE
SPAZIOTEMPORALE
METODOLOGIA ED ATTIVITA’
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
MODALITA’ DI VERIFICA
62
AREA DELLE ABILITA’ LOGICO-MATEMATICHE
INDICATORI
GENERALI
OBIETTIVI
DI
APPRENDIMENTO
A
BREVE
TERMINE
1°
QUADRIMESTRE
A
LUNGO
TERMINE
2°
QUADRIMESTRE
VALUTAZIONE
1°
QUADRIMESTRE
VALUTAZIONE
2°
QUADRIMESTRE
ABILITA’
PREDISCIPLINARI
ABILITA’
DISCIPLINA
METODOLOGIA ED ATTIVITA’
MODALITA’ DI VERIFICA
AREA DELLE ABILITA’LINGUISTICHE
INDICATORI
GENERALI
OBIETTIVI
DI
APPRENDIMENTO
A
BREVE
TERMINE
1°
QUADRIMESTRE
A
LUNGO
TERMINE
2°
QUADRIMESTRE
VALUTAZIONE
1°
QUADRIMESTRE
VALUTAZIONE
2°
QUADRIMESTRE
ASCOLTARE
PARLARE
STRUMENTALITA’
METODOLOGIA ED ATTIVITA’
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
MODALITA’ DI VERIFICA
63
ADEGUAMENTI ALLA PROGRAMMAZIONE DI CLASSE
DISCIPLINA
…………………………………….
DISCIPLINA
……………………………………
DISCIPLINA
…………………………………….
DISCIPLINA
…………………………………….
DISCIPLINA
…………………………………….
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
OBIETTIVI E ATTIVITA’
 ……………………………….
 ……………………………….
 ……………………………….
OBIETTIVI E ATTIVITA’
 ……………………………….
 ……………………………….
 ……………………………….
OBIETTIVI E ATTIVITA’
 ……………………………….
 ……………………………….
 ……………………………….
OBIETTIVI E ATTIVITA’
 ……………………………….
 ……………………………….
 ………………………………..
OBIETTIVI E ATTIVITA’
 ………………………………..
 ………………………………..
 ………………………………..
64
RELAZIONE FINALE
Firma del doc. di sostegno
______________________
Firma del genitore
_____________________
Firma dei doc. curricolari
o del coordinatore di classe
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
Unità Multidisciplinare A.O.
____________________________
Firma del Dirigente scolastico
_____________________
Moiano, ……………..
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
65
Integrazione degli alunni stranieri
Per gli eventuali alunni stranieri
vengono attivate strategie per favorire la loro
integrazione scolastica. Esse consistono nel:
creare un clima di accoglienza, apertura e dialogo in modo da ridurre al minimo
nell'alunno la percezione di sé come straniero, estraneo e minoranza;
favorire l'apprendimento linguistico quale prioritario mezzo di comunicazione,
relazione e apprendimento, anche attraverso percorsi individualizzati;
valorizzare la diversità culturale che ogni alunno porta con sé, facendone strumento
di educazione reciproca.
Per determinare la classe di frequenza, si tiene conto dell'età anagrafica e della
scolarità pregressa, salvo che il Collegio Docenti, con decisione motivata, deliberi
l'assegnazione a classe diversa.
Nella Scuola Primaria e Secondaria di I Grado viene predisposto il Piano Educativo
Personalizzato (PEP) mediante il quale si definiscono gli obiettivi ed i percorsi
specifici per i singoli alunni stranieri.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
66
CURRICOLO VERTICALE
DI ISTITUTO
PER CAMPI D’ESPERIENZA
E DISCIPLINE
Indicazioni Nazionali
04/09/2012
Per la realizzazione del Curricolo verticale d’Istituto sono stati organizzati, all’inizio dell’anno scolastico,
dei gruppi di lavoro. Dal confronto dei docenti, e dalla consultazione di diverso materiale didattico e
disciplinare, nonché dall’attenta lettura delle Nuove Indicazioni per il Curricolo della scuola dell’Infanzia
e del primo ciclo d’istruzione è emersa l’ evidenza di una serie di innegabili vantaggi dati da una
soluzione di verticalità:
- la realizzazione della continuità educativa- metodologico - didattica;
- la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti;
- l'impianto organizzativo unitario;
- la continuità territoriale;
- l'utilizzazione funzionale delle risorse professionali.
La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo
organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur
nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità. Il nostro Istituto
si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale.
La ricerca di coordinamento dei curricoli riguardava entrambi i versanti del curricolo stesso: il
programma e la programmazione; si trattava infatti di individuare linee culturali comuni tra l’oggetto
delle attività delle diverse scuole per giungere alla definizione di veri e propri "obiettivi-cerniera" su cui
lavorare in modo coordinato rispettando, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola.
Il modello di possibile traduzione operativa che l’Istituto ha elaborato, parte dall’individuazione
preventiva di obiettivi di apprendimento e traguardi per lo sviluppo delle competenze che appartengono al
curricolo dei tre ordini dell’I.C. (chiaramente definiti nelle Nuove Indicazioni Ministeriali), che siano
misurabili, osservabili, trasferibili, e che garantiscano la continuità e l’organicità del percorso formativo.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
67
ITALIANO
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE









Sviluppare la padronanza
d'uso della lingua italiana e
arricchire il proprio lessico.
Sviluppare fiducia e
motivazione per l'esprimere e
il comunicare agli altri
attraverso il linguaggio
verbale emozioni, domande e
pensieri.
Ascoltare e comprendere la
lettura di storie, raccontare,
inventare narrazioni.
Dialogare, discutere, chiedere
spiegazioni e spiegare.
Usare il linguaggio per
progettare le attività e per
definire le regole.
Essere consapevoli della
propria lingua materna
Confrontare lingue diverse,
riconoscere, apprezzare e
sperimentare la pluralità
linguistica.
Formulare ipotesi sulla lingua
scritta e sperimentare le prime
forme di comunicazione
attraverso la scrittura, anche
utilizzando le tecnologie.
Riflettere sulla lingua.
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
I DISCORSI E LE PAROLE

















Utilizzare la lingua in tutte le sue
funzioni e nelle forme necessarie per
esprimersi e comunicare nei diversi
campi di esperienza.
Usare un lessico adeguato.
Strutturare in modo corretto ed
articolato una frase.
Rielaborare oralmente in modo chiaro e
coerente esperienze e vissuti.
Comunicare, condividere esperienze
personali, emozioni, pensieri e
comportamenti.
Intervenire in una conversazione a
tema, esprimendo le proprie idee ed
esperienze.
Raccontare una storia, individuarne gli
elementi essenziali, rielaborane i
contenuti.
Dialogare, discutere nel gruppo.
Entrare in relazione con le immagini e
con il codice scritto.
Distinguere il disegno dalla scrittura.
Scoprire le funzioni del codice scritto.
Interessarsi al codice scritto e produrre
scritture. spontanee.
Cogliere la struttura fonetica delle
parole.
Trovare rime ed assonanze.
Sviluppare conoscenze
metalinguistiche.
Scoprire codici linguistici diversi.
Potenziare le abilità linguistiche
attraverso l’utilizzo pratico, in
situazioni ludiche, della lingua inglese.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204











Giochi liberi e guidati.
Giochi d’imitazione.
Giochi di associazione fra
parole e movimento.
Filastrocche, conte.
Comunicazione verbale
durante lo svolgimento di
attività grafico-costruttive e di
manipolazione.
Conversazioni a tema libero
inerenti esperienze e vissuto
personale, impressioni ed
emozioni.
Ascolto attivo di narrazioni e
racconti.
Esperienze di ascolto di testi
poetici e brevi storie in rima.
Lettura di immagini, vignette e
storie (decodifica ed
interpretazione).
Uso di libri, frequentazione
della biblioteca locale.
Approccio al codice scritto
attraverso un percorso
motivante di letto scrittura.
68
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’allievo…
 partecipa a scambi
comunicativi(conversazione,
discussioni di classe o di
gruppo) con compagni e
insegnanti rispettando il turno
e formulando messaggi chiari
e pertinenti, in un registro il
più adeguato alla situazione.
 Ascolta e comprende testi orali
“diretti” o “trasmessi” dai
media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo
scopo.
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO
Ascolto e parlato
 Interagire in una conversazione
formulando domande e dando
risposte pertinenti.
 Comprendere l'argomento e le
informazioni principali di discorsi
affrontati in classe.
 Seguire la narrazione di testi
ascoltati mostrando di saperne
cogliere il senso globale.
 Raccontare oralmente rispettando
l'ordine cronologico e/o logico.
 Comprendere e dare semplici
istruzioni.




Argomenti di esperienza
diretta
Testi di uso quotidiano
Testi narrativi e descrittivi
Storie personali e
fantastiche
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Ascolto e parlato






Cogliere l'argomento principale dei
discorsi.
Prendere la parola negli scambi
comunicativi rispettando i turni di
parola, ponendo domande pertinenti e
chiedendo chiarimenti.
Riferire su esperienze personali
organizzando il racconto in modo
essenziale e chiaro, rispettando l'ordine
cronologico e/o logico e inserendo
elementi descrittivi funzionali al
racconto.
Cogliere in una discussione le posizioni
espresse dai compagni ed esprimere la
propria opinione su un argomento con
un breve intervento preparato in
precedenza.
Comprendere le informazioni
essenziali di un'esposizione, di
istruzioni per l'esecuzione di compiti,
di messaggi trasmessi dai media.
Organizzare un breve discorso orale o
una breve esposizione utilizzando una
scaletta.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204





Esperienze personali
connotate da elementi
descrittivi.
Registri linguistici del
parlato narrativo,
descrittivo, dialogico,
poetico, argomentativi e dei
testi parlati più comuni
(annunci, telegiornale,
pubblicità,…).
Argomenti di studio, temi
affrontati in classe, risultati
di ricerche/indagini,…
Testi di uso quotidiano.
Testi narrativi, descrittivi,
poetici, argomentativi.
69
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’allievo…
 interagisce in modo efficace
in diverse situazioni
comunicative, attraverso
modalità dialogiche sempre
rispettose delle idee degli altri.
 Usa la comunicazione orale
per collaborare con gli altri,
nell’elaborazione di progetti e
nella formulazione di giudizi
su problemi riguardanti vari
ambiti culturali e sociali.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO
Ascolto e parlato
 Utilizzare le proprie conoscenze su
alcuni tipi di testo da ascoltare
mettendo in atto strategie differenziate
 Ascoltare testi prodotti e/o letti da altri,
in situazioni scolastiche e/o trasmessi
dai media, individuando: scopo,
argomento e informazioni
 principali
 Ascoltare testi applicando tecniche di
supporto alla comprensione.
 Riconoscere, all’ascolto, alcuni
elementi ritmici e sonori del testo
poetico.
 Intervenire in una conversazione e/o in
una discussione rispettando tempi e
turni di parola, tenendo conto del
destinatario
 Raccontare oralmente esperienze
personali selezionando informazioni
significative in base allo scopo,
ordinandole in base a un criterio
logico-cronologico, esplicitandole in
modo chiaro ed esauriente e usando un
registro adeguato all’argomento e alla
situazione
 Riferire oralmente su un argomento di
studio esplicitando lo scopo e
presentando in modo chiaro
l’argomento: esporre le informazioni
secondo un ordine prestabilito e
coerente,usare un registro ed un lessico
adeguati.
 Argomentare la propria tesi su un tema
affrontato nello studio e nel dialogo in
classe con dati pertinenti e motivazioni
valide.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204






Testi d’uso quotidiano
(racconti, trasmissioni
radiofoniche e televisive,
istruzioni, canzoni, spettacoli
teatrali, film,relazioni,
spiegazioni)
Tecnica degli appunti:
prenderli mentre si ascolta e
utilizzarli
Varie forme poetiche
(limerick, filastrocca,
nonsense, poesia)
Tratti fondamentali che
distinguono il parlato e lo
scritto
Registri linguistici del parlato
narrativo, descrittivo,
dialogico e dei testi parlati più
comuni (telegiornale,
pubblicità…)
Strategie di memoria e
tecniche di supporto al
discorso orale (appunti,
schemi, cartelloni, lucidi ed
altro)
70
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’allievo…
 legge e comprende testi di
vario tipo, continui e non
continui, ne individua il senso
globale e le informazioni
principali, utilizzando strategie
di lettura adeguati agli scopi.
 Utilizza abilità funzionali allo
studio: individua nei testi
scritti informazioni utili per
l’apprendimento di un
argomento dato e le mette in
relazione; le sintetizza, in
funzione anche delle
esposizione orale; acquisisce il
primo nucleo di terminologia
specifica.
 Legge testi di vario genere
facenti parte della letteratura
per l’infanzia, sia a voce alta
sia in lettura silenziosa e
autonoma e formula su di essi
giudizi personali.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO

Lettura
 Leggere testi cogliendo l'argomento
centrale, le informazioni essenziali, le

intenzioni comunicative di chi scrive
 Comprendere testi di tipo diverso in
vista di scopi funzionali, pratici, di
intrattenimento e/o di svago
 Leggere semplici e brevi testi letterari
sia poetici sia narrativi, mostrando di
saperne cogliere il senso globale.
Testi di uso quotidiano (avvisi,
annunci, ricette, istruzioni...)
Testi narrativi, descrittivi,
informativi
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Lettura
 Leggere testi narrativi e descrittivi, sia
realistici sia fantastici, distinguendo
1'invenzione letteraria dalla realtà.
 Sfruttare le informazioni della
titolazione, delle immagini e delle
didascalie per farsi un'idea del testo che
si intende leggere
 Leggere e confrontare informazioni
provenienti da testi diversi per farsi
un'idea di un argomento, per trovare
spunti a partire dai quali parlare o
scrivere
 Ricercare informazioni in testi di
diversa natura e provenienza per scopi
pratici e/o conoscitivi applicando
semplici tecniche di supporto alla
comprensione (sottolineare, annotare
informazioni, costruire mappe o
schemi, ecc.)
 Seguire istruzioni scritte per realizzare
prodotti, per regolare comportamenti,
per svolgere un'attività, per realizzare
un procedimento
 Leggere semplici e brevi testi letterari
mostrando di riconoscere le
caratteristiche essenziali che li
contraddistinguono ed esprimendo
semplici pareri personali su di essi
 Leggere ad alta voce un testo noto e,
nel caso di testi dialogati letti a più
voci, inserirsi opportunamente con la
propria battuta, rispettando le pause e
variando il tono della voce.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204







Testi narrativi e descrittivi
(favola, fiaba, leggenda,
racconto, diario, articolo di
giornale, cronaca)
Forme di anticipazione del
testo
Tecniche di raccolta,
classificazione e
interpretazione di informazioni
Tecniche di sottolineatura,
annotazione, costruzione di
mappe e schemi
Sequenza logica e/o
cronologica
Testi poetici: versi, strofe,
rime, onomatopee, metafore,
personificazioni, uso delle
parole e dei significati
Strategie di lettura ad alta
voce: pause, tono di voce,
intonazione, ...
71
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE


L’alunno…
legge testi letterari di vario
tipo e comincia a costruirne
un’interpretazione,
collaborando con compagni e
insegnanti.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO
Lettura
 Leggere ad alta voce in modo
espressivo testi noti raggruppando le
parole legate dal significato e usando
pause e intonazioni per seguire lo
sviluppo del testo e permettere a chi
ascolta di capire
 Leggere in modalità silenziosa testi di
varia natura e provenienza applicando
tecniche di supporto alla comprensione
(sottolineature, note a margine,
appunti)
 Ricavare informazioni esplicite e
implicite da semplici testi informativi
ed espositivi per documentarsi su un
argomento specifico e/o per realizzare
scopi pratici.
 Riformulare in modo sintetico le
informazioni selezionate da un testo e
riorganizzarle in modo personale.
 Usare in modo funzionale le varie parti
di un manuale di studio: indice,
capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri,
immagini, didascalie, apparati grafici).
 Comprendere testi letterari di vario tipo
e forma, individuando personaggi, loro
caratteristiche, ruoli, relazioni e
motivazione delle loro azioni;
ambientazione spaziale e temporale;
relazioni causali, tema principale e
temi di sfondo; il genere di
appartenenza e le tecniche narrative
usate dall’autore.
 Ricavare informazioni sfruttando le
varie parti del manuale di studio:
indice, capitoli, titoli, sommari, testi,
riquadri, immagini, didascalie, apparati
grafici.













Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Strategie di controllo del
processo di lettura ad alta voce
al fine di migliorarne
l’efficacia (semplici artifici
retorici: pause, intonazioni…).
Strategie di lettura silenziosa e
tecniche di miglioramento
dell’efficacia (sottolineatura e
note a margine).
Esperienze autorevoli di
lettura come fonte di piacere e
di arricchimento personale
anche fuori dalla scuola
Testi informativi ed espositivi
.
Liste di argomenti, riassunti
schematici, mappe, tabelle).
Strategie di studio e tecniche
di supporto.
Elementi caratterizzanti il testo
narrativo. letterario e non
(biografia, autobiografia,
diario, lettera, cronaca,
articolo di giornale, racconto,
leggenda, mito…).
Elementi caratterizzanti il testo
poetico.
Testi descrittivi.
Autorevoli esempi di
letteratura.
Principali caratteristiche
testuali di quotidiani,
periodici, riviste specializzate.
Elementi caratterizzanti il testo
letterario narrativo (novella,
racconto della memoria,
monologo interiore,
romanzo…) ed il testo poetico.
Elementi caratterizzanti il testo
argomentativi.
72
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE


Raccogliere le idee,
organizzarle per punti,
pianificare la traccia di un
racconto o di un’esperienza.
Produrre racconti scritti di
esperienze personali o vissute
da altri e che contengano le
informazioni essenziali
relative a persone, luoghi,
tempi, situazioni, azioni.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO

Scrittura
 Produrre semplici testi di vario
tipo legati a scopi concreti (per
utilità personale, per stabilire
rapporti interpersonali) e connessi
con situazioni quotidiane (contesto
scolastico e/o familiare).
 Produrre testi legati a scopi diversi
(narrare, descrivere, informare).
 Comunicare per iscritto con frasi
semplici e compiute, strutturate in
un breve testo che rispetti le
fondamentali convenzioni
 ortografiche


Caratteristiche testuali
principali dei testi d’uso,
informativi, regolativi
(racconto d’esperienza,
avvisi, elenchi, istruzioni,
inviti,…).
Elementi principali
caratterizzanti i testi
narrativi realistici e
fantastici, i testi descrittivi
e i testi informativi.
Le fondamentali
convenzioni ortografiche.
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Scrittura
 Raccogliere le idee, organizzarle per
punti, pianificare la traccia di un
racconto o di un'esperienza
 Produrre racconti scritti di esperienze
personali o vissute da altri e che
contengano le informazioni essenziali
relative a persone, luoghi, tempi,
situazioni, azioni
 Produrre testi creativi sulla base di
modelli dati
 Scrivere una lettera indirizzata a
destinatari noti, adeguando le forme
espressive al destinatario e alla
situazione di comunicazione
 Esprimere per iscritto esperienze,
emozioni, stati d'animo
 Realizzare testi collettivi
 Compiere operazioni di rielaborazione
sui testi
 Produrre testi corretti dal punto di vista
ortografico, morfosintattico, lessicale,
in cui siano rispettate le funzioni
sintattiche e semantiche dei principali
segni interpuntivi.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204






Strumenti per la raccolta e
l’organizzazione delle idee:
uso di schemi, tracce,
informazioni essenziali.
Forme di scrittura creativa:
filastrocche, racconti brevi,
poesie.
I diversi registri linguistici.
Caratteristiche testuali
fondamentali dei testi d’uso,
descrittivi, espressivi,
informativi (diario personale,
lettera, articolo di giornale,
resoconti di esperienze
comuni, procedimenti per fare
qualcosa, registrazione di
opinioni su argomenti trattati
in classe).
Tecniche di riassunto,
parafrasi, di riscrittura di un
testo in funzione di uno scopo
dato.
Le convenzioni d’uso della
lingua scritta: ortografia,
morfologia, sintassi,
punteggiatura, lessico.
73
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE



L’alunno …
Scrive correttamente testi di
tipo diverso(narrativo,
descrittivo, espositivo,
regolativo, argomentativo)
adeguati a situazione, scopo,
argomento e destinatario.
Riconosce e usa termini
specialistici in base ai campi
di discorso.
Produce testi multimediali,
utilizzando in modo efficace
l’accostamento dei linguaggi
verbali con quelli iconici o
sonori.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO
Scrittura
 Conoscere e applicare le procedure di
ideazione, pianificazione, stesura e
revisione del testo a partire dall’analisi
del compito di scrittura:
 servirsi di strumenti per la
raccolta e l’organizzazione
delle idee;
 utilizzare criteri e strumenti
per la revisione del testo;

rispettare le convenzioni
grafiche, la correttezza
ortografica, morfosintattica e
lessicale, la coerenza e
l’organicità.
 Scrivere testi di vario tipo corretti dal
punto di vista morfosintattico,
lessicale, ortografico, coerenti e coesi,
adeguati allo scopo e al destinatario.
 Utilizzare nei propri testi parti di testi
prodotti da altri e trattati da fonti
diverse.
 Scrivere sintesi, anche sottoforma di
schemi, di testi ascoltati o letti in vista
di scopi specifici.
 Utilizzare la videoscrittura per i propri
testi, curandone l’impaginazione;
 Scrivere testi digitali anche come
supporto all’esposizione orale.
 Realizzare forme diverse di scrittura
creativa, in prosa e in versi.
 Scrivere o inventare testi teatrali, per
un’eventuale messa in scena.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204






Caratteristiche testuali
fondamentali dei testi
d’uso, informativi,
regolativi, espressivi,
epistolari, descrittivi,
riassuntivi.
Riscrittura e
manipolazione di un testo
narrativo, descrittivo,
regolativo, espositivo,
poetico.
Forme diverse di scrittura
creativa in prosa e in
versi.
Struttura del testo
argomentativo.
Tema, commento,
recensione, intervista,
dialoghi…
Scrittura imitativa,
riscrittura e
manipolazione di testi
narrativi letterari.
74
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE



Capisce e utilizza nell’uso
orale e scritto i vocaboli
fondamentali e quelli di alto
uso.
Capisce ed utilizza i più
frequenti termini specifici
legati alle discipline di studio.
È consapevole che nella
comunicazione sono usate
varietà diverse di lingua e
lingue differenti.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO
Acquisizione ed espansione del lessico
 Parole del vocabolario
ricettivo e produttivo
 Comprendere in brevi testi il
fondamentale e di quello ad
significato di parole non note basandosi
alto uso.
sia sul contesto, sia sulla conoscenza
 Somiglianze, differenze
intuitiva delle famiglie di parole.
terminologiche.
 Ampliare il patrimonio culturale
attraverso esperienze scolastiche ed
extrascolastiche e attività di interazione
orale e di lettura.
 Usare in modo appropriato le parole
man mano apprese.
 Effettuare semplici ricerche su parole
ed espressioni presenti nei testi, per
ampliare il lessico d’uso.
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Scrittura
 Comprendere ed utilizzare in modo
appropriato il lessico di base.
 Arricchire il patrimonio letterale
attraverso attività comunicative orali,
di lettura e di scrittura e attivando la
conoscenza delle principali relazioni di
significato tra le parole.
 Comprendere che le parole hanno
diverse accezioni e individuare
l’accezione specifica di una parola in
un testo.
 Comprendere, nei casi più semplici e
frequenti, l’uso e il significato figurato
delle parole.
 Comprendere e utilizzare parole,
termini specifici legati alle discipline di
studio.
 Utilizzare il dizionario come strumento
di consultazione.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204


Parole del vocabolario
fondamentale e di quello ad
alto uso.
Somiglianze, differenze,
appartenenza ad un campo
semantico.
75
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE

Adatta opportunamente i
registri formale/informale in
base alla situazione
comunicativa e agli
interlocutori, realizzando
scelte lessicali adeguate.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE

Padroneggia e applica in
situazioni diverse le
conoscenze fondamentali
relative all’organizzazione
logico-sintattica della frase
semplice, alle parti del
discorso (o categorie lessicali)
e ai principi connettivi.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO
Acquisizione ed espansione del lessico
ricettivo e produttivo
 Ampliare il proprio patrimonio
lessicale, così da comprendere e usare
le parole dell’intero vocabolario di
base, anche in accezioni diverse.
 Comprendere e usare parole in senso
figurato.
 Comprendere e usare in modo
appropriato i termini specialistici di
base afferenti alle diverse discipline e
anche ad ambiti di interesse personale.
 Realizzare scelte lessicali adeguate in
base alla situazione comunicativa, agli
interlocutori e al tipo di testo.
 Utilizzare la propria conoscenza di
relazione di significato fra le parole e
dei meccanismi di formazione delle
parole per comprendere parole non
note all’interno di un testo.
 Utilizzare dizionari di vario tipo.







Parole del vocabolario
fondamentale e di quello ad
alto uso.
Somiglianze, differenze,
appartenenza ad un campo
semantico.
Parole del vocabolario dei
sinonimi e dei contrari.
Parole dai dizionari storici.
Parole dai dizionari
etimologici.
Testi enciclopedici.
Neologismi…
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO
Elementi di grammatica esplicita e
riflessione sugli usi della lingua
 Ascolto
 Comprendere un saluto e semplici
 Saluto, presentazione,
istruzioni
istruzioni, ordini, divieti,
 Comprendere istruzioni, espressioni e
espressione di gusti e
frasi di uso quotidiano pronunciate
preferenze, indicazione della
chiaramente e lentamente.
posizione di
 oggetti/persone nello spazio
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
76
Elementi di grammatica esplicita e
riflessione sugli usi della lingua
 Ascolto
 Comprendere istruzioni, espressioni e
frasi di uso quotidiano se pronunciate
chiaramente e lentamente e identificare
il tema generale di un discorso in cui si
parla di argomenti conosciuti (la
scuola, le vacanze, passatempi, i propri
gusti, ...)








TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE




L’alunno comprende brevi
messaggi orali relativi ad
ambiti familiari.
Descrive oralmente e per
iscritto, in modo semplice,
aspetti del proprio vissuto.
Interagisce nel gioco.
Svolge compiti secondo le
indicazioni date in lingua
straniera dall’insegnante.
Salutare, indicare la
provenienza
Presentarsi e presentare
Descrivere familiari e altre
persone
Collocare oggetti e persone
Chiedere e dire l’ora
Parlare della routine
quotidiana
Parlare delle proprie
preferenze e abitudini
Scambiare semplici
informazioni afferenti alla
sfera personale (gusti, amici,
attività scolastica, giochi,
vacanze…)
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
LINGUA INGLESE
Ascolto
- Comprendere un saluto e semplici
istruzioni;
- Comprendere istruzioni, espressioni e
frasi di uso quotidiano pronunciate
chiaramente e lentamente;
Parlato
- Rispondere ad un saluto, intonare
semplici canzoni in lingua, anche
associando parole e movimenti
- Interagire con un compagno per
presentarsi, giocare e soddisfare
bisogni di tipo concreto utilizzando
espressioni e frasi memorizzate adatte
alla situazione, anche se formalmente
difettose.
Lettura
- Riconoscere parole scritte di uso
comune, o con cui si è familiarizzato
oralmente, preferibilmente
accompagnate da supporti visivi
- Comprendere biglietti di auguri,
cartoline
- Comprendere brevi testi e messaggi,
accompagnati da supporti visivi,
cogliendo parole e frasi con cui si è
familiarizzato oralmente
Scrittura
- Copiare e scrivere parole e semplici
frasi attinenti alle attività svolte in
classe.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
- FUNZIONI
Saluto, presentazione, istruzioni,
ordini, divieti, espressione di gusti
e preferenze, indicazione della
posizione di oggetti/persone nello
spazio
- LESSICO
Alfabeto inglese, numeri, colori,
animali, giocattoli, oggetti di
scuola, famiglia, indumenti, cibo,
ambienti /arredo, persona e parti
del corpo
- STRUTTURE
Saluti informali: Hello, Hi,
Goodbye…;
presentazione/descrizione/possesso:
What’s yout name?... My name
is/I’m…, How old are you?...I’m…
Have you got?...; gusti e
preferenze: Do you like?...;
istruzioni:
draw, write, paint/colour, listen to,
look at, stick, cut, match, point
repeat…; ordini e
divieti: sit down/stand up, come
here/go there, turn around,
open/close, don’t…;
indicazione di posizione:
Where’s?...; uso di in/on/under…
77
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)





L’alunno comprende brevi
messaggi orali e scritti relativi
ad ambiti familiari.
Descrive oralmente e per
iscritto, in modo semplice,
aspetti del proprio vissuto e
del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a
bisogni immediati.
Interagisce nel gioco;
comunica in modo
comprensibile, anche con
espressioni e frasi
memorizzate, in scambi di
informazioni semplici s di
routine.
Svolge compiti secondo le
indicazioni date in lingua
straniera dall’insegnante,
chiedendo eventualmente
spiegazioni.
Individua alcuni elementi
culturali e coglie rapporti tra
forme linguistiche e usi della
lingua straniera.
Ascolto
- Comprendere istruzioni, espressioni e
frasi di uso quotidiano se pronunciate
chiaramente e lentamente e identificare
il tema generale di un discorso in cui si
parla di argomenti conosciuti (la
scuola, le vacanze, passatempi, i propri
gusti, ...)
Parlato
- Interagire con un compagno o con un
adulto con cui si ha familiarità per
presentarsi, giocare e scambiare
semplici informazioni afferenti alla
storia personale, utilizzando
espressioni e frasi adatte alla situazione
e all’interlocutore, anche se a volte non
connesse e formalmente difettose
- Sostenere ciò che si dice o si chiede
con mimica e gesti chiedendo
eventualmente all’interlocutore di
ripetere.
Lettura
- Comprendere brevi e semplici testi
(cartoline, messaggi di posta
elettronica, lettere personali, storie per
bambini…) accompagnati
preferibilmente da supporti visivi,
cogliendo nomi familiari, parole e frasi
basilari
Scrittura
- Scrivere messaggi semplici e brevi,
come biglietti e brevi lettere personali
(per fare auguri, per ringraziare o
invitare qualcuno, per chiedere notizie,
per raccontare proprie esperienze…)
anche se formalmente difettosi, purché
siano comprensibili.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
- FUNZIONI
Salutare, indicare la provenienza
Presentarsi e presentare
Descrivere familiari e altre persone
Collocare oggetti e persone
Chiedere e dire l’ora
Parlare della routine quotidiana
Parlare delle proprie preferenze e
abitudini
Scambiare semplici informazioni
afferenti alla sfera personale (gusti,
amici,
attività scolastica, giochi,
vacanze…)
- LESSICO
Famiglia, casa, animali, cibo e
bevande,
daily routine, abbigliamento,
materie e
orario scolastico;
stati e nazionalità, sports, lavori,
tempo
atmosferico, stagioni, mesi, giorni
della
settimana
- STRUTTURE
Saluti formali: Good
morning/afternoon/evening/night;
pronomi
personali soggetto: I, you, he/she/it,
we, they;
aggettivi possessivi: my, your, our,
his/her, its,
their.; aggettivi dimostrativi: this,
that;
preposizioni di stato in luogo e
moto; verbi
essere e avere: present simple
(forma
affermativa, negativa ed
interrogativa); verbo
Can per abilità e permesso (forma
affermativa,
negativa ed interrogativa); present
simple e
present continuous (forma
affermativa,
negativa ed interrogativa);
Questions words
(What, where, when, why, who,
how);
indicazione di posizione:
Where’s?.. There
is/There are…; uso di
in/on/under/behind/between/in
front of…;
tempo cronologico e atmosferico:
What time isit?/What’s the
time?...What’s the weather like?
78
TRAGUARDI PER
LOSVILUPPO DELLE
COMPETENZE









L’alunno
comprende
oralmente e per iscritto i punti
essenziali di testi in lingua
standard
su
argomenti
familiari o di studio che
affronta normalmente a scuola
e nel tempo libero.
Descrive oralmente situazioni,
racconta avvenimenti ed
esperienze personali, espone
argomenti di studio.
Interagisce con uno o più
interlocutori
in
contesti
familiari e su argomenti noti.
Legge semplici testi con
diverse strategie adeguate allo
scopo.
Legge testi informativi e
ascolta spiegazioni attinenti a
contenuti di studio di altre
discipline.
Scrive semplici resoconti e
compone brevi lettere o
messaggi rivolti a coetanei e
familiari.
Individua elementi culturali
veicolati dalla lingua materna
o di scolarizzazione e li
confronta con quelli veicolati
dalla lingua straniera, senza
atteggiamenti di rifiuto.
Affronta situazioni nuove
attingendo
ad
un
suo
patrimonio linguistico; usa la
lingua
per
apprendere
argomenti anche di ambiti
disciplinari diversi e collabora
fattivamente con i compagni
nella realizzazione di attività
e progetti.
Autovaluta le competenze
acquisite ed è consapevole del
proprio modo di apprendere.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
LINGUA INGLESE
Ascolto
- Comprendere in modo globale e
dettagliato messaggi orali in lingua
standard, anche attraverso i media,
su argomenti di interesse personale
e relativi alla vita quotidiana
espressi con articolazione lenta e
chiara
Parlato
- Comprendere in modo globale e
dettagliato testi scritti di varia
tipologia e genere su argomenti di
interesse personale e relativi alla
vita quotidiana
Lettura
- Interagire in brevi conversazioni, su
temi anche non noti, riguardanti gli
ambiti personali e la vita quotidiana
- Produrre testi orali di varia tipologia
e genere su argomenti noti di
interesse personale e sociale, anche
utilizzando supporti multimediali.
Scrittura
- Produrre brevi testi scritti, di varia
tipologia e genere, attinenti alla
sfera personale e alla vita
quotidiana, anche utilizzando
strumenti telematici.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
- FUNZIONI
Salutare; presentarsi e presentare;
chiedere e dire la provenienza, la
nazionalità; parlare della famiglia;
descrivere qualcuno e qualcosa; parlare di
ciò che si
possiede; dare istruzioni, ordini e divieti;
esprimere
l’ora, le preferenze, i gusti e le opinioni;
offrire,
proporre, invitare, accettare e rifiutare
offerte,
proposte e inviti; esprimere quantità;
parlare di
azioni di routine e di azioni in corso;
esprimere
capacità; descrivere attività del tempo
libero;
accordare e rifiutare permessi; iniziare
una
conversazione telefonica; parlare del
tempo
atmosferico; parlare di eventi e situazioni
nel
passato; parlare della salute; chiedere e
dare
informazioni stradali; parlare di azioni e
intenzioni
future; esprimere necessità, obblighi e
proibizioni;
confrontare luoghi, persone e cose;
chiedere e dire a
chi appartiene qualcosa; parlare di
progetti futuri
programmati
- LESSICO
Saluti, numeri, l’alfabeto, nazioni e
nazionalità,
famiglia, caratteristiche fisiche, colori,
animali,
casa, materie scolastiche, azioni di
routine, cibo e
bevande, attività sportive e del tempo
libero,
aggettivi per esprimere pareri, mesi,
stagioni, tempo
atmosferico, date, professioni, corpo
umano,
abbigliamento, denaro, malattie e
incidenti, telefono
cellulare, espressioni di tempo passato, la
città, il
79
mondo naturale, mezzi di trasporto,
strumenti
musicali, animali
- STRUTTURE
Pronomi personali, verbo “essere” e
“avere”,
articoli, aggettivi e pronomi possessivi,
Whose,
genitivo sassone, plurale dei nomi,
question words,
dimostrativi, imperativo, there is/are,
preposizioni,
Present Simple and Continuous, avverbi
di
frequenza, nomi numerabili e non
numerabili,
some/any/no, How much/many, alcuni
modali,
Simple Past, connettivi temporali, going
to,
comparativi e superlativi, avverbi di
modo, Zero
Conditional, one/ones, pronomi relativi,
Would you
like, What/How about, Let’s
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE







L’alunno
comprende
brevi
messaggi orali e iscritti relativi ad
ambiti familiari.
Comunica oralmente in attività
che richiedono solo uno scambio
di formazioni semplice e diretto
su argomenti familiari abituali.
Descrive oralmente e per iscritto,
in modo semplice , aspetti del
proprio vissuto e del proprio
ambiente..
Legge brevi semplici testi con
tecniche adeguate allo scopo.
Chiede spiegazioni, svolge i
compiti secondo le indicazioni
date
in
lingua
straniera
dall’insegnante.
Stabilisce relazioni tra semplici
elementi linguistico comunicativi
e culturali propri delle lingue di
studio.
Confronta i risultati conseguiti in
lingue diverse e le strategie
utilizzate per imparare.
FRANCESE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
SECONDA LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE
Ascolto
 Comprendere espressioni e frasi di uso
quotidiano pronunciate lentamente e
chiaramente.
 Identificare il tema generale di
argomenti conosciuti relativi ad ambiti
di immediata rilevanza.
Parlato
 Interagire nel gruppo accettandone le
regole nel rispetto dei diritti dei
compagni (brevi conversazioni
informali).
 Interagire con l'adulto (brevi
conversazioni formali), chiedendo
eventualmente di ripetere.
 Esporre semplici informazioni afferenti
alla sfera personale, utilizzando anche
la mimica.
Lettura
 Comprendere testi semplici di
contenuto familiare e di tipo concreto.
 Trovare semplici informazioni
specifiche in materiali di uso corrente
(leggere per orientarsi, informarsi e
discutere, leggere istruzioni,
comprendere le diverse forme di
corrispondenza).
Scrittura
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
 FUNZIONI
Salutare; congedarsi; chiedere a
qualcuno
come sta; presentarsi e presentare
qualcuno;
chiedere e dire una parola lettera
per lettera;
chiedere e dire il numero di
telefono e l'età;
parlare delle materie e degli
impegni scolastici; chiedere ed
esprimere preferenze; chiedere ed
indicare la provenienza; rispondere
al telefono; accettare o rifiutare un
invito; descrivere qualcuno;
chiedere l'ora e rispondere; indicare
il possesso; informarsi o parlare di
attività quotidiane; chiedere e dire
dove si trova qualcosa; dare
istruzioni e ordini; parlare delle
abitudini alimentari ed esprimere
gusti sul cibo; informarsi su orari,
prezzi e quantità; dare una ricetta;
raccontare avvenimenti passati;
esprimere giudizi ed opinioni.
Situare nel tempo; situare nello
spazio; raccontare fatti, storie,
azioni, abitudini al passato; parlare
di personaggi del passato; fare
80

Scrivere testi di vario genere coerenti e
chiari.
STORIA
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
progetti per il futuro; esprimere un
desiderio; fare ipotesi; informarsi
su orari;
capire annunci; dare indicazioni;
dare
consigli; confrontare; esprimere
opinioni;
esprimere preferenze.
 LESSICO
Materiale scolastico, nazionalità,
famiglia,
descrizione fisica o del carattere,
attività del
tempo libero, sport, abbigliamento,
routine,
casa, negozi e luoghi pubblici,
alimenti, pasti,
parti del corpo. Relativo alla sfera
personale, generi letterari e
musicali, vacanze, sport, tempo
libero, nuove tecnologie.
 STRUTTURE
Pronomi personali soggetto,
articoli
determinativi e indeterminativi,
formazione
del femminile, formazione del
plurale, il
tempo presente, la forma
interrogativa, la
forma negativa, gli aggettivi
possessivi, le
preposizioni articolate, il tempo
imperativo, le preposizioni di
luogo, uso di
il y a, il pronome on, i pronomi
personali
riflessivi, gli avverbi di quantità, i
pronomi
relativi, il passato prossimo,
l'accordo del
participio passato Il tempo
presente, l’imperativo, il passato
prossimo, l’imperfetto, i gallicismi,
il tempo futuro semplice, il modo
condizionale, i pronomi relativi, i
pronomi
personali complemento oggetto, i
pronomi
personali complemento di termine,
i comparativi, i pronomi y e en, le
preposizioni.
81
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE









Il bambino gioca in modo in modo
costruttivo e creativo con gli altri, sa
argomentare, confrontarsi, sostenere
le proprie ragioni con adulti e
bambini.
Sviluppa il senso dell’identità
personale, percepisce le proprie
esigenze e i propri sentimenti, sa
esprimerli in modo sempre più
adeguato.
Sa di avere una storia personale e
familiare, conosce le tradizioni della
famiglia, della comunità e le mette a
confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli
adulti e con gli altri bambini e
comincia a riconoscere la reciprocità
di attenzione tra chi parla e chi
ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali e
religiosi, sulle diversità culturali, su
ciò che è bene o male, sulla giustizia,
e ha raggiunto una prima
consapevolezza dei propri diritti e
doveri, delle regole del vivere
insieme.
Si orienta nelle prime
generalizzazioni di passato,
presente, futuro e si muove con
crescente sicurezza e autonomia
negli spazi che gli sono familiari,
modulando progressivamente voce e
movimento anche in rapporto con gli
altri e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni
della sua cultura e del territorio, le
istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento delle piccole
comunità e della città.
Riferisce correttamente eventi del
passato recente.
Sa dire cosa potrà succedere in un
futuro immediato e prossimo.
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
IL SE’ E L’ALTRO/ LA CONOSCENZA DEL MONDO













Consolidare l'autostima e la fiducia in
se stessi.
Essere consapevoli delle proprie
esigenze e dei propri sentimenti.
Esprimere le proprie emozioni e i
propri sentimenti in modo adeguato.
Conoscere le tradizioni della famiglia e
della comunità.
Percepire l'appartenenza alla propria
comunità.
Riconoscere ed accettare l’altro nelle
sue diversità.
Interagire positivamente con bambini e
adulti.
Comprendere i bisogni e le intenzioni
degli altri.
Esprimere il proprio punto di vista
accettando quello dell’altro.
Assumere atteggiamenti di tolleranza,
amicizia, solidarietà e fratellanza.
Cooperare con i pari.
Rispettare le regole di civile
convivenza concordate.
Gestire incarichi e assumersi
responsabilità nei giochi e nelle
attività.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204








Assegnazione di incariche di
responsabilità in relazione a
momenti di routine, situazioni
nuove ed impreviste, attività di
utoraggio, gestione dei
materiali.
Realizzazione di doni per la
valorizzazione di feste legate
alla tradizione locale e alle
diverse culture.
Condivisione di momenti di
festa con i compagni e di
apertura alle famiglie
Ascolto di racconti, testi,
fiabe, filastrocche, canti, ninne
nanne, relativi alla
propria/altrui comunità e
cultura di appartenenza.
Conversazioni e dialoghi che,
attraverso il ricordo e il
racconto di episodi
significativi, valorizzino la
ricchezza dei vissuti personali
e della famiglia di
appartenenza.
Momenti di conversazione per
conoscere le diverse culture
presenti nel territorio
supportate dall'utilizzo di
immagini e materiale.
Giochi di gruppo per la
condivisione e il rispetto di
regole.
Attività di gruppo per
stimolare la disponibilità alla
collaborazione.
82
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
TRAGUARDI PER
LOSVILUPPO DELLE
COMPETENZE




L’alunno riconosce elementi
significativi del passato del
suo ambiente di vita.
Riconosce ed esplora in modo
via, via più approfondito le
tracce storiche presenti nel
territorio e comprende
l’importanza del patrimonio
artistico e culturale.
Usa la linea del tempo per
organizzare informazioni,
conoscenze, periodi per
individuare successioni,
contemporaneità, durate,
periodizzazioni.
Individua le relazioni tra
gruppi umani e contesti
spaziali.
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
STORIA
Uso delle fonti
 Ricavare da fonti di tipo diverso
conoscenze semplici su momenti del
passato personale e familiare.
 Ricavare da fonti di tipo diverso
conoscenze semplici su momenti del
passato locali e non.
 Riconoscere alcuni beni culturali della
propria città come tracce del passato.
 Individuare le tracce e usarle come fonti per
ricavare conoscenze sul passato personale,
familiare e della comunità di appartenenza.
Organizzazione delle informazioni
 Rappresentare graficamente e verbalmente i
fatti vissuti e narrati, collocandoli nel
tempo in successione.
 Riferire vissuti in ordine cronologico e
logico.
 Definire durate temporali anche con l’uso
degli strumenti convenzionali per la
misurazione del tempo.
 Riconoscere relazione di successione e di
contemporaneità, cicli temporali,
mutamenti, permanenze.
Strumenti concettuali
 Avviare la costruzione dei concetti
fondamentali della storia.
 Organizzare le conoscenze acquisite in
quadri sociali significativi.
 Individuare analogie e differenze fra quadri
storico
Produzione
 - Rappresentare conoscenze e concetti
appresi, mediante grafici, racconti orali,
disegno drammatizzazioni.











Fatti, esperienze personali
vissute.
Esperienze collettive.
Fenomeni ricorrenti ed
esperienze vissute e narrate.
Ciclicità dei fenomeni
temporali: giorno/notte,
stagioni.
Calendario e orologio.
Documenti della storia
personale (certificato di
nascita, di iscrizione a scuola
… materiali, testimonianze
orali …).
Documenti relativi a edifici
storici vissuti come la scuola,
la chiesa (documenti
d’archivio, materiali,
testimonianze orali …).
La storia della terra: l’origine
della vita e dell’uomo.
I gruppi umani preistorici e le
società di cacciatoriraccoglitori oggi esistenti
Aspetti della vita sociale,
politico-istituzionale,
economica, artistica,
religiosa…
Famiglia, gruppo, regole,
agricoltura, ambiente,
produzione.
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)





L’alunno organizza le
informazioni e le conoscenze,
tematizzando e usando le
concettualizzazioni pertinenti.
Comprende i testi storici
proposti e sa individuarne le
caratteristiche.
Usa carte geo-storiche, anche
con l’ausilio di strumenti
informatici.
Racconta i fatti studiati e sa
produrre semplici testi storici,
anche con risorse digitali.
Comprende avvenimenti, fatti
e fenomeni delle società e
civiltà che hanno
Uso delle fonti


Ricavare informazioni da documenti di
diversa natura utili alla comprensione di un
fenomeno storico.
Riconoscere e rappresentare in un quadro
storico-sociale il sistema di relazioni, i
segni e le testimonianze del passato presenti
sul territorio vissuto.
Organizzazione delle informazioni



Confrontare i quadri storici delle civiltà
studiate.
Individuare somiglianze e differenze
relativamente a come le diverse civiltà
hanno risposto ai bisogni primari.
Usare cronologie e carte storicogeografiche per rappresentare le
conoscenze studiate.
Strumenti concettuali


Usare la cronologia storica.
Elaborare rappresentazioni sintetiche delle
società studiate.
Produzione
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
 I quadri storici delle
civiltà studiate:
- le “Civiltà dei
fiumi”
- i Greci
- i Fenici
- l’Impero romano
 Fenomeni comuni
(urbanizzazione,
migrazione….) e
diversità
 La diversa tipologia delle
fonti
 Il rapporto fra fonte e
storia
83

caratterizzato la storia
dell’umanità dal paleolitico
alla fine del mondo antico con
possibilità di apertura e di
confronto con la
contemporaneità.
Comprende aspetti
fondamentali del passato
dell’Italia dal paleolitico alla
fine dell’Impero Romano
d’occidente, con possibilità di
apertura e di confronto con la
contemporaneità.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE





Rappresentare aspetti caratterizzanti le
diverse società studiate.
Confrontare aspetti caratterizzanti le
diverse società studiate anche in rapporto al
presente.
Ricavare e produrre informazioni mediante
l’uso di grafici, tabelle, schemi di sintesi,
carte storiche.
Elaborare gli argomenti studiati in forma di
racconto orale e scritto.
Consultare testi di genere diverso,
manualistici e non.
 La periodizzazione
occidentale (prima e
dopo Cristo)
 Altri sistemi cronologici
 Le relazioni fra gli
elementi caratterizzanti i
diversi sistemi
cronologici.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
STORIA

Uso delle fonti
L’alunno si informa in modo
Formulare problemi, in modo guidato, sulla
autonomo su fatti e problemi storici
base delle informazioni raccolte.
anche mediante l’uso di risorse
Collocare la storia locale in relazione alla
digitali.
storia italiana, europea e mondiale
 Produce informazioni storiche con
Organizzazione delle informazioni
fonti di vario genere e le sa
Utilizzare fonti di diverso tipo
organizzare intesti.
(documentarie, iconografiche, narrative,
materiali, orali ecc.) per ricavare
 Comprende testi storici e li sa
conoscenze su temi definiti.
elaborare con personale metodo di
Collegare il patrimonio culturale ai temi
studio.
studiati.
 Espone oralmente e on scritture le
Strumenti concettuali
conoscenze storiche acquisite
Selezionare, schedare e organizzare le
operando collegamenti e
informazioni con mappe, schemi, tabelle e
argomentando le proprie riflessioni.
grafici.
 Usa le conoscenze e le abilità per
Produzione
Relazionare circa gli aspetti e le strutture
orientarsi nella complessità del
dei momenti storici italiani, europei e
presente, comprende opinioni e
mondiali studiati.
culture diverse, capisce i problemi
fondamentali del mondo
contemporaneo.
 Comprende aspetti, processi e
avvenimenti della storia italiana
dalle forme di insediamento e di
potere medievali alla formazione
dello stato unitario fino alla nascita
della Repubblica, anche con
possibilità di apertura e confronti
con il mondo antico.
 Conosce aspetti e processi
fondamentali della storia mondiale,
dalla civilizzazione neolitica alla
rivoluzione industriale, alla
globalizzazione.
 Conosce aspetti e processi
fondamentali della storia del suo
ambiente.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204





Momenti fondamentali della
storia italiana (con riferimenti
alla storia del proprio
ambiente) dalle forme di
insediamento e di potere
medievali al periodo pre
risorgimentale.
Processi fondamentali della
storia europea medievale e
moderna.
Processi fondamentali della
storia mondiale dalla
civilizzazione neolitica alla
rivoluzione industriale.
Le principali procedure e
tecniche di lavoro nei siti
archeologici, nelle biblioteche
e negli archivi
Aspetti del patrimonio
culturale italiano e
dell’umanità.
84

Conosce aspetti del patrimonio
culturale, italiano e dell’umanità e li
sa mettere in relazione con i
fenomeni storici studiati.
GEOGRAFIA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
LA CONOSCENZA DEL MONDO




Il bambino gioca in modo in modo
costruttivo e creativo con gli altri, sa
argomentare, confrontarsi, sostenere
le proprie ragioni con adulti e
bambini.
Pone domande sui temi esistenziali e
religiosi, sulle diversità culturali, su
ciò che è bene o male, sulla giustizia,
e ha raggiunto una prima
consapevolezza dei propri diritti e
doveri, delle regole del vivere
insieme.
Individua le posizioni di oggetti e
di persone nello spazio, usando
termini come avanti/indietro,
sopra/sotto, destra/sinistra, ecc..
Segue correttamente un percorso
sulla base di indicazioni verbali.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE




Muoversi nello spazio con
consapevolezza in riferimento ai
concetti topologici.
Progettare e costruire semplici
percorsi motori.
Eseguire percorsi motori in base
a consegne verbali e non.
Rappresentare sé, gli altri e gli
oggetti nello spazio-foglio,
verbalizzando quanto prodotto.






Giochi motori di esplorazione
dello spazio ambiente
Giochi in gruppo della
tradizione e non
Giochi imitativi.
Percorsi, di differenti livelli di
difficoltà, con materiali di
arredamento e piccoli attrezzi.
Verbalizzazione del percorso e
rappresentazione grafica.
Esperienze motorie, lettura
d'immagini ed esecuzioni
grafiche in relazione ai
concetti topologici.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
GEOGRAFIA
85





L’alunno si orienta nello spazio
circostante utilizzando i punti
cardinali.
Riconosce e denomina i principali
“oggetti” geografici fisici (fiumi,
monti, pianure, coste, colline, laghi,
mari, oceani, ecc.)
Individua i caratteri che connotano i
paesaggi di montagna, pianura,
collina, vulcanici, ecc., con
particolare attenzione a quelli
italiani.
Individua analogie e differenze con i
principali paesaggi europei e di altri
continenti.
Si rende conto che lo spazio
geografico è un sistema territoriale,
costituito da elementi fisici e
antropici legati da rapporti di
connessione e/o interdipendenza.



-
-
-
-
Orientamento
Muoversi consapevolmente nello spazio
circostante, orientandosi attraverso punti di
riferimento, utilizzando gli indicatori
topologici ( avanti/indietro, sopra/sotto,
destra/sinistra, ecc..) e le mappe di spazi
noti che si formano nella mente (carte
mentali).
Linguaggio della geo-graficità
Rappresentare in prospettiva verticale
oggetti e ambienti noti ( pianta dell’aula
ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello
spazio circostante.
Leggere e interpretare la pianta dello spazio
vicino
Paesaggio
Conoscere il territorio circostante attraverso
l’approccio percettivo e l’osservazione
diretta.
Individuare e descrivere gli elementi fisici e
antropici che caratterizzano i paesaggi
dell’ambiente di vita della propria regione.
Regione e sistema territoriale
Comprendere che il territorio è uno spazio
organizzato e modificato dalle attività
umane.
Riconoscere, nel proprio ambiente di vita,
le funzioni dei vari spazi e le loro
connessioni, gli interventi positivi e
negativi dell’uomo e progettare soluzioni,
esercitando la cittadinanza attiva.
-
-
-
-
La funzione della regola e
della legge nei diversi
ambienti di vita quotidiana.
I concetti di diritto/dovere,
libertà responsabile, identità,
pace, sviluppo umano,
cooperazione.
La funzione delle norme del
codice stradale: i diritti/doveri
del pedone
I comportamenti corretti in
qualità di pedone.
I bisogni dell’uomo e le forme
di utilizzo dell’ambiente.
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)







L’alunno si orienta nello spazio
circostante e sulle carte geografiche,
utilizzando riferimenti topologici e
punti cardinali.
Utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte
geografiche e globo terrestre,
realizzare semplici schizzi
cartografici e carte temetiche,
progettare percorsi e itinerari di
viaggio.
Ricava informazioni geografiche da
una pluralità di fonti (cartografiche e
satellitari, tecnologie digitali,
fotografiche, artistico-letterarie).
Riconosce e denomina i principali
“oggetti” geografici fisici (fiumi,
monti, pianure, coste, colline, laghi,
mari, oceani, ecc.)
Individua i caratteri che connotano i
-
-
Orientamento
Orientarsi utilizzando la bussola e i punti
cardinali anche in relazione al sole.
Estendere le proprie carte mentali al
territorio italiano, all’Europa e ai diversi
continenti, attraverso gli strumenti
dell’osservazione indiretta.
Linguaggio della geo-graficità
Analizzare i principali caratteri fisici del
territorio, fatti e fenomeni locali e globali,
interpretando carte geografiche di diversa
scala, carte tematiche, rafici, elaborazioni
digitali, reperti statistici relativi a indicatori
socio-demografici ed economici.
Localizzare sulla carta dell’italia le regioni
fisiche, storiche e amministrative
Localizzare sul planisfero e sul globo la
posizione dell’italia nell’Europa e nel
mondo.
Localizzare le regioni fisiche principali e i
grandi caratteri dei diversi continenti e
degli oceani.
Paesaggio
Conoscere gli elementi che
caratterizzano i principali paesaggi
italiani, europei e mondiali,
individuando le analogie , le differenze
e gli elementi di particolare valore
ambientale e culturale da tutelere e
valorizzare.
Regione e sistema territoriale
- Acquisire il concetto di regione
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204








La funzione della regola e
della legge in diversi ambienti
della vita quotidiana.
Le ragioni sottese a punti di
vista diversi dal proprio, per
un confronto critico.
I concetti di diritto/dovere,
libertà responsabile, identità,
pace, sviluppo umano,
cooperazione.
Il concetto di appartenenza
biologica ed etica all’umanità
(superamento del concetto di
razza).
Osservazione indiretta
attraverso filmati, fotografie,
documenti cartografici,
immagini da telerilevamento,
elaborazioni digitali, ecc.
Le forme e il funzionamento
delle Amministrazioni locali.
Alcuni articoli della
“Dichiarazione dei diritti del
Fanciullo” e della
“Convenzione internazionale
dei diritti dell’Infanzia”.
La tutela del territorio e dei
beni culturali.
86


paesaggi di montagna, pianura,
collina, vulcanici, ecc., con
particolare attenzione a quelli
italiani.
Individua analogie e differenze con i
principali paesaggi europei e di altri
continenti.
Si rende conto che lo spazio
geografico è un sistema territoriale,
costituito da elementi fisici e
antropici legati da rapporti di
connessione e/o interdipendenza.
-
geografica e utilizzarlo a partire dal
contesto italiano.
Individuare problemi relativi alla tutele
e valorizzazione del patrimonio
naturale e culturale, proponendo
soluzioni idonee nel proprio contesto di
vita.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
GEOGRAFIA




Lo studente si orienta nello spazio
circostante e sulle carte geografiche
a grande scala , utilizzando
riferimenti topologici, punti
cardinali e coordinate geografiche.
Utilizza opportunamente carte
geografiche, fotografie d’epoca,
immagini da telerilevamento,
elaborazioni digitali, grafici, dati
statistici, sistemi informativi
geografici per comunicare
efficacemente informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e
mondiali, raffrontandoli in
particolare a quelli italiani, gli
elementi fisici significativi e le
emergenze storiche, artistiche e
architettoniche, come patrimonio
naturale e culturale da tutelare e
valorizzare.
Osserva, legge e analizza sistemi
territoriali vicini e lontani, nello
spazio e nel tempo e valuta gli effetti
di azioni dell’uomo sui sistemi
territoriali alle diverse scale
geografiche.


-
-
-
-
-
Orientamento
Orientarsi sulle carte e orientare le carte a
grande scala in base ai punti cardinali
(anche con l’utilizzo della bussola) e
appunti di riferimento fissi.
Orientarsi nelle realtà territoriali lontane,
anche attraverso l’utilizzo dei programmi
multimediali di visualizzazione dall’alto.
Linguaggio della geo-graficità
Leggere e interpretare vari tipi di carte
geografiche (da quella topografica al
planisfero), utilizzando scale di riduzione,
coordinate geografiche e simbologia.
Utilizzare strumenti tradizionali ( carte,
grafici, dati statistici, immagini, ecc.) e
innovativi (telerilevamento e cartografia
computerizzata) per comprendere e
comunicare fatti e fenomeni territoriali.
Paesaggio
Interpretare e confrontare alcuni
caratteri dei paesaggi italiani, europei e
mondiali, anche in relazione alla loro
evoluzione nel tempo.
Conoscere temi e problemi di tutela del
paesaggio come patrionio naturale e
culturale e progettare azioni di
valorizzazione.
Regione e sistema territoriale
-
-
-
-
-
Consolidare il concetto di regione
geografica (fisica, climatica, storica,
economica) applicandolo all’Italia
all’Europa e agli altri continenti.
- Analizzare in termini di spazio le
interrelazioni tra fatti e fenomeni
demografici, sociali ed economici di
portata nazionale, europea e mondiale.
- Utilizzare modelli interpretativi di
assetti territoriali dei principali Paesi
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
-
-
Funzione delle norme e delle
regole.
L’esperienza dei
rappresentanti degli studenti.
La Costituzione italiana:
evoluzione storica e principi
Lo Stato italiano: forme e
poteri
Il concetto di
“patria”/”nazione” e di
“popolo”.
Movimenti politici e partitisindacati tra ‘800 e ‘900.
L’emancipazione della donna.
Democrazia e dittature nel
‘900
Il concetto di “guerra
mondiale” e di “guerra
fredda”.
Le ricorrenze civili nella storia
del ‘900 (4novembre, 27
gennaio, 10 febbraio, 25
aprile, 2 giugno . . .).
Dichiarazione universale dei
diritti dell’uomo.
Organizzazioni internazionali
governative (dalla Società
delle Nazioni all’Onu) e ONG.
Trattati internazionali (Patto
Atlantico e Nato, Patto di
Varsavia).
Problemi del mondo d’oggi
(sottosviluppo, Nord e Sud del
mondo, integralismo religioso,
razzismo, conflitti etnici,
87
europei e degli altri continenti, anche in
relazione alla loro evoluzione storicopolitico-ecomica.
globalizzazione, movimento
ecologista, ecc.).
MATEMATICA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
LA CONOSCENZA DEL MONDO






Il bambino raggruppa e ordina
oggetti e materiali secondo criteri
diversi.
Identifica alcune proprietà dei
materiali.
Confronta e valuta quantità.
Utilizza simboli per registrare
materiali e quantità.
Esegue misurazioni usando
strumenti alla sua portata.
Ha familiarità sia con le strategie del
contare e dell’operare con i numeri
sia con quelle necessarie per
eseguire le prime misurazioni di
lunghezze, pesi, e altre quantità.






Discriminare, ordinare,
raggruppare in base a criteri dati
(forma, colore, dimensione)
Contare oggetti, immagini,
persone
Aggiungere, togliere e valutare
la quantità
Scoprire, riconoscere, operare
con semplici forme geometriche
Riconoscere e riprodurre numeri
e altri simboli convenzionali
Utilizzare semplici forme di
registrazione dei dati.





Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Attività ludiche con materiale
strutturato e non.
Attività di raggruppamento,
seriazione, alternanze ritmiche
in base ai criteri di forma,
colore, dimensione.
Giochi di corrispondenza
biunivoca. Giochi cantati,
filastrocche, conte, poesie che
facilitano l'apprendimento del
codice e della sequenza
numerica.
Osservazione ed esplorazione
dell'ambiente per individuare e
decodificare il significato di
segni e simboli, attraverso
giochi motori e
rappresentazioni grafiche.
Registrazione della frequenza
di eventi (presenze, incarichi,
tempo atmosferico).
88
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE



L’alunno Sviluppa un atteggiamento
positivo rispetto alla matematica,
attraverso esperienze significative,
che gli hanno fatto intuire come gli
strumenti matematici che hanno
imparato a utilizzare siano utili per
operare nella realtà.
Riconosce e quantifica, in casi
semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che
coinvolgono aspetti logici e
matematici.
ABILITA’









-
-
-

L’alunno si muove con sicurezza nel
calcolo scritto e mentale con i
CONOSCENZE/ESPERIENZE
MATEMATICA
NUMERI
- Tecniche di numerazione in
Contare oggetti o eventi , con la voce o
senso progressivo e regressivo
mentalmente in senso progressivo e
- Numeri interi in base 10
regressivo.
- Valore posizionale delle cifre
Leggere e scrivere i numeri naturali in base
- Relazione di maggioredieci, confrontarli e ordinarli, anche
minore- uguale
rappresentandoli sulla retta.
Strategie del calcolo orale
Eseguire mentalmente semplici operazioni
- Multipli fino a 100
con i numeri naturali e verbalizzare le
procedure di calcolo.
- Algoritmi scritti delle quattro
Conoscere con sicurezza le tabelline della
operazioni
moltiplicazione dei numeri fino a 10x10.
- Concetti topologici
Eseguire le quattro operazioni con i numeri
fondamentali
naturali
Simmetria centrale
SPAZIO E FIGURE
Linee e angoli
Comunicare la posizione di oggetti nello
- Orientamento nell’ambiente
spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia
circostante e nella
rispetto ad altre persone o oggetti, usando
rappresentazione iconica
termini adeguati
Eseguire un semplice percorso partendo
- Poligoni e non poligoni
dalla descrizione verbale o al disegno,
- Alcune figure piane: triangoli
descrivere un percorso che si sta facendo e
e quadrilateri.
dare le istruzioni a qualcuno perché compia
 Diagrammi di Venn,
un percorso desiderato.
diagrammi ad albero, di
Riconoscere e denominare figure
Carroll, tabella a doppia
geometriche
entrata,
Disegnare figure geometriche e costruire
istogrammi,…
modelli materiali.
RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
 Criteri di classificazione
Classificare numeri, figure, oggetti in base
 Misure di tempo, di valore, di
ad una o più proprietà, utilizzando
lunghezza legate
rappresentazioni opportune, a seconda dei
all’esperienza diretta.
contesti e dei fini
Argomentare sui criteri che sono stati usati
per realizzare classificazioni e ordinamenti
assegnati
Rappresentare relazioni e dati con
diagrammi, schede e tabelle
Misurare lunghezze utilizzando unità di
misura arbitrarie e convenzionali
Collegare le pratiche di misura alla
conoscenza dei numeri e delle operazioni
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
89










numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a una
calcolatrice.
Riconosce e rappresenta forme del
piano e dello spazio, relazioni e
strutture che si trovano in natura o
che sono state create dall’uomo.
Descrive, denomina e classifica
figure in base a caratteristiche
geometriche, ne determina misure,
progetta e costruisce modelli
concreti di vario tipo.
Utilizza strumenti per il disegno
geometrico (riga, compasso,
squadra) e i più comuni strumenti di
misura(metro, goniometro…).
Ricerca dati per ricavare
informazioni e costruisce
rappresentazioni(tabelle, grafici).
Ricava informazioni anche da dati
rappresentati in tabelle e grafici.
Riconosce e quantifica, in casi
semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che
coinvolgono aspetti logici e
matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in
tutti gli ambiti di contenuto,
mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati.
Descrive il procedimento seguito e
riconosce strategie di soluzione
diverse dalla propria.
Costruisce ragionamenti formulando
ipotesi, sostenendo le proprie idee e
confrontandosi con il punto di vista
di altri.
Riconosce e utilizza rappresentazioni
diverse di oggetti matematici
(numeri decimali, frazioni,
percentuali, scale di riduzione…).
Sviluppa un atteggiamento positivo
rispetto alla matematica, attraverso
esperienze significative, che gli
hanno fatto intuire come gli
strumenti matematici che hanno
imparato a utilizzare siano utili per
operare nella realtà.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE




















NUMERI
Leggere, scrivere e confrontare numeri interi e
decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire le
quattro operazioni con sicurezza, valutando
l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale,
scritto o con la calcolatrice a seconda delle
situazioni
Individuare multipli e divisori di un numero
Dare stime per il risultato di una operazione
Usare frazioni e percentuali
Interpretare i numeri interi negativi in contesti
concreti (lettura del termometro, di punteggi,…)
Rappresentare i numeri conosciuti in contesti
significativi per le scienze e per la tecnica
-
SPAZIO E FIGURE
Descrivere e classificare figure geometriche
Riprodurre una figura in base ad una descrizione,
usando gli strumenti opportuni: carta a quadretti,
riga e compasso, squadra, software di geometria
Utilizzare il piano cartesiano per localizzare
punti.
Disegnare, costruire ed utilizzare modelli
materiali come supporto ad una prima capacità di
visualizzazione
Riconoscere figure simmetriche, traslate e
ruotate.
Riprodurre in scala una figura assegnata
Determinare il perimetro delle figure
geometriche piane
Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di
altre figure geometriche piane per scomposizione
-
RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
Rappresentare relazioni e dati e, in
situazioni significative, utilizzare le
rappresentazioni per ricavare informazioni,
formulare giudizi e prendere decisioni
Usare le nozioni di media aritmetica e di
frequenza
Rappresentare problemi con tabelle e
grafici che ne esprimono la struttura
Effettuare misure e stime
Passare da un’unità di misura all’altra
limitatamente alle unità in uso più comune,
anche nel contesto del sistema monetario
In situazioni concrete, di una coppia di
eventi intuire e cominciare ad argomentare
qual è il più probabile, dando una prima
quantificazione, oppure riconoscere se si
tratta di eventi ugualmente probabili.
-






Tecniche di numerazione in
senso progressivo e regressivo
Numeri interi in base 10
Valore posizionale delle cifre
Relazione di maggioreminore- uguale
Strategie del calcolo orale
Multipli fino a 100
Algoritmi scritti delle quattro
operazioni
Concetti topologici
fondamentali
Simmetria centrale
Linee e angoli
Orientamento nell’ambiente
circostante e nella
rappresentazione iconica
Poligoni e non poligoni
Alcune figure piane: triangoli
e quadrilateri.
Diagrammi di Venn,
diagrammi ad albero, di
Carroll, tabella a doppia
entrata,
istogrammi,…
Diagramma di flusso
Media e frequenza per
interpretare fenomeni di
esperienza
- Unità di misura di lunghezze,
ampiezze, aree,
volumi/capacità, intervalli
temporali, pesi
Equivalenze
Trasformazioni
Calcolo della probabilità
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
MATEMATICA
90











L’alunno si muove con sicurezza
nel calcolo anche con i numeri
razionali, ne padroneggia le
diverse rappresentazioni e stima
la grandezza di un numero e il
risultato delle operazioni.
Riconosce e denomina le forme
del piano e dello spazio, le loro
rappresentazioni e ne coglie le
relazioni tra gli elementi.
Analizza e interpreta
rappresentazioni di dati per
ricavarne misure di variabilità e
prendere decisioni.
Riconosce e risolve problemi in
contesti diversi e valutando le
informazioni e la loro coerenza.
Spiega il procedimento seguito,
anche in forma scritta,
mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui
risultati.
Confronta procedimenti diversi e
produce formalizzazioni che gli
consentono di passare da un
problema specifico ad una classe
di problemi.
Produce argomentazioni in base
alle conoscenze teoriche acquisite
(ad esempio utilizza i concetti di
proprietà caratterizzanti e di
definizione).
Sostiene le proprie convinzioni,
portando esempi e contro esempi
adeguati e utilizzando
concatenazioni di affermazioni;
accetta di cambiare opinione
riconoscendo le conseguenze
logiche di una argomentazione
corretta.
Utilizza e interpreta il linguaggio
matematico (piano cartesiano,
formule, equazioni,…) e ne
coglie il rapporto col linguaggio
naturale.
Nelle situazioni di incertezza
(vita quotidiana, giochi,…) si
orienta con valutazioni e
probabilità.
Ha rafforzato un atteggiamento
positivo rispetto alla matematica
attraverso esperienze
significative e ha capito come gli
strumenti matematici appresi
siano utili in molte situazioni per
operare nella realtà.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
NUMERI
Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni,
divisioni e confronti tra numeri naturali e
razionali,quando possibile a mente oppure
utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le
calcolatrici e i fogli di calcolo
Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta
orientata. Utilizzare
scale graduate in contesti significativi.
Eseguire mentalmente semplici calcoli,
utilizzando le proprietà delle operazioni per
semplificare le operazioni
Comprendere il significato di potenza , calcolare
potenze e applicarne le proprietà
Individuare multipli e divisori di un numero
naturale e multipli e
divisori comuni a più numeri
Scomporre numeri naturali in fattori primi e
conoscere l'utilità di tale scomposizione per
diversi fini
Comprendere il significato e l'utilità del multiplo
comune più piccolo e del divisore comune più
grande, in matematica e in diverse situazioni
concrete
Descrivere rapporti e quozienti mediante frazioni
Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali
per denotare uno
stesso numero razionale in diversi modi, essendo
consapevoli di
vantaggi e svantaggi che le diverse
rappresentazioni danno a seconda degli obiettivi
Conoscere la radice quadrata come operatore
inverso dell'elevamento al quadrato.
Sapere che non si può trovare una frazione o un
numero
decimale che elevato al quadrato dà 2
Esprimere la relazione di proporzionalità con una
uguaglianza di
frazioni e viceversa
Calcolare percentuali
Descrivere con una espressione numerica la
sequenza di operazioni che fornisce la soluzione
di un problema
Eseguire semplici espressioni di calcolo con i
numeri conosciuti,
essendo consapevoli del significato delle
parentesi e delle
convenzioni sulla precedenza delle operazioni.
Descrivere con una espressione numerica la
sequenza di operazioni che fornisce la soluzione
di un problema
Eseguire semplici espressioni di calcolo con i
numeri relativi,
essendo consapevoli del significato delle
parentesi e delle
convenzioni sulla precedenza delle operazioni
Usare le lettere come generalizzazione dei
numeri in casi semplici e utilizzare le tecniche
del calcolo letterale
Risolvere equazioni di primo grado in semplici
situazioni
SPAZIO E FIGURE
Riprodurre figure e disegni geometrici,
utilizzando in modo
appropriato e con accuratezza opportuni
strumenti (riga, squadra,
compasso, software di geometria)
Descrivere figure e costruzioni geometriche
Riprodurre figure e disegni geometrici in base a
una descrizione e
codificazione fatta da altri
Riconoscere figure piane simili in vari contesti e
riprodurre in scala una figura assegnata
Stimare per difetto e per eccesso l’area di una
figura delimitata da
linee e curve
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
-
-
-
-
-
Numeri naturali
Sistema di numerazione
decimale
Le quattro operazioni
L’elevamento a potenza
Multipli e divisori
M.C.D. e m.c.m.
Numeri razionali
Numeri irrazionali
Rapporti e proporzioni.
Proporzionalità diretta e
inversa
Espressioni numeriche
Numeri relativi
Operazioni ed espressioni con
i numeri relativi
Calcolo letterale
Equazioni di primo grado.
Enti geometrici fondamentali
Segmenti e angoli
Definizioni e proprietà
significative delle principali
figure piane ( triangoli,
quadrilateri, poligoni regolari).
Punto, linea, retta
Segmenti e angoli
Il piano cartesiano
Simmetria
Traslazione
Rotazione
Figure piane e loro proprietà:
triangoli, quadrilateri, poligoni
regolari, cerchio
Alcune figure solide
Le scale di proporzione
Procedure per ricavare le
formule
Formule per calcolare il
perimetro e l’area di figure
piane.
Unità di misura di lunghezza,
91
-
-
Costruire, interpretare e trasformare formule che
contengano lettere per esprimere in forma
generale relazioni e proprietà
Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano
cartesiano
Descrivere figure e costruzioni geometriche
Rappresentare oggetti e figure tridimensionali in
vario modo tramite disegni sul piano
Visualizzare solidi di rotazione a partire da
rappresentazioni bidimensionali.
-
RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
-
-
-
-
Usare le unità di misura convenzionali per
risolvere problemi della vita quotidiana
Dare stime approssimate per il risultato di
una operazione anche per controllare la
plausibilità di un calcolo già fatto
Saper rappresentare ed elaborare dati; saper
analizzare dei risultati.
Comprendere alcune idee base, ad esempio
feedback, nel caso di dispositivi dotati di
sensori/attuatori
Collegare le modalità di funzionamento dei
dispositivi elettronici con le conoscenze
scientifiche e tecniche acquisite
Conoscere l'utilizzo della rete sia per la
ricerca che per lo scambio delle
informazioni.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
-
capacità,
peso, ampiezza, superficie,
volume,
intervalli temporali
Principali rappresentazioni
grafiche di dati.
Funzioni matematiche nel
piano cartesiano
L’indagine statistica
Concetti di frequenza,
frequenza relativa, media
aritmetica, mediana
Probabilità di un evento
casuale
Eventi complementari,
incompatibili, indipendenti.
SCIENZE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
LA CONOSCENZA DEL MONDO
92

Il bambino osserva con attenzione il
suo corpo, gli organismi viventi e i
loro ambienti, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti.







L’alunno sviluppa atteggiamenti di
curiosità e modi di guardare il
mondo che lo stimolano a cercare
spiegazioni di quello che vede
succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio
scientifico: con l’aiuto
dell’insegnante, dei compagni, in
modo autonomo, osserva e descrive
lo svolgersi dei fatti, formula
domande, anche sulla base di ipotesi
personali, propone e realizza
semplici esperimenti.




Esplorazione e osservazione
dell'ambiente
naturale e non
Raccolta di materiali e dati
Attività di registrazione
periodica
Giochi e manipolazione di
oggetti e
Materiali.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE

Osservare con curiosità ed
interesse contesti/elementi
naturali, materiali, situazioni,
usando i sensi per ricavare
informazioni e conoscenze
Osservare sulla base di criteri o
ipotesi
Osservare in modo ricorsivo e
sistematico
Porre domande, formulare
ipotesi su fatti e fenomeni
naturali e non
Rielaborare informazioni e
registrarle
Scoprire e verbalizzare
caratteristiche peculiari, analogie
e differenze di elementi del
ambiente naturale e umano.
ABILITA’

SCIENZE
Attraverso interazioni e manipolazioni
individuare qualità e proprietà di
oggetti e materiali e caratterizzarne le
trasformazioni, riconoscendovi sia
grandezze da misurare, sia relazioni
qualitative tra loro, all’interno di campi di esperienza.
-
CONOSCENZE/ESPERIENZE
Proprietà di alcuni materiali di
cui sono costituiti oggetti di
uso comune (legno, plastica,
metalli, vetro, …)
Solidi, liquidi, gas
nell’esperienza di ogni giorno
L’acqua
Grandezze fondamentali
(lunghezza, tempo) e loro
unità di misura.
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
93







Individua nei fenomeni somiglianze
e differenze, fa misurazioni, registra
dati significativi, identifica relazioni
spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e
qualitativi nei fenomeni, produce
rappresentazioni grafiche di livello
adeguato, elabora semplici modelli.
Riconosce le principali
caratteristiche e i modi di vivere di
organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e
dello sviluppo del proprio corpo, nei
suoi diversi organi e apparati, ne
riconosce e descrive il
funzionamento, utilizzando modelli
intuitivi ed ha cura della sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso
l’ambiente scolastico che condivide
con gli altri; rispetta e apprezza il
valore dell’ambiente sociale e
naturale.
Espone con forma chiara ciò che ha
sperimentato, utilizzando un
linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet,
discorsi degli adulti,…) informazioni
e spiegazione sui problemi.









L’alunno esplora e sperimenta, in
laboratorio e all’aperto, lo svolgersi
dei più comuni fenomeni, ne
immagina e ne verifica le cause;
ricerca soluzioni ai problemi,
utilizzando conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni
e modellizzazioni di fatti e fenomeni,
ricorrendo, quando è il caso, a
misure appropriate e a semplici
formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo
strutture e funzionamenti a livelli
macroscopici e microscopici, è
consapevole delle sue potenzialità e
dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del
sistema dei viventi e della loro
evoluzione nel tempo; riconosce
nello loro diversità i bisogni
fondamentali di animali e piante, e i
modi di soddisfarli negli specifici
contesti ambientali.
E’ consapevole del ruolo della
-
Capacità/volume, peso,
temperatura, forza, luce,…
Misure arbitrarie e
convenzionali
Le proprietà dei materiali
comuni: consistenza, durezza,
trasparenza, elasticità, densità
Miscele e soluzioni
I passaggi di stato dell’acqua
Le condizioni per la
combustione.
-
-
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE

Costruire operativamente in
connessione a contesti concreti di
esperienza quotidiana i concetti
geometrici e fisici fondamentali
Passare gradualmente dalla seriazione
in base a una proprietà alla costruzione,
taratura e utilizzo di strumenti anche di
uso comune, passando dalle prime
misure in unità arbitrarie alle unità
convenzionali
Indagare i comportamenti di materiali
comuni in molteplici situazioni
sperimentabili per individuarne
proprietà
Produrre miscele eterogenee e
soluzioni, passaggi di stato e
combustioni
Interpretare i fenomeni osservati.
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
SCIENZE







Utilizzare tecniche di sperimentazione, di
raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di
osservazione e monitoraggio sia in
situazioni controllate di laboratorio
Esplicitare, affrontare e risolvere situazioni
problematiche sia in ambito scolastico che
nell’esperienza quotidiana; interpretare lo
svolgersi di fenomeni ambientali o
sperimentalmente controllati
Sviluppare semplici schematizzazioni e
formalizzazioni matematiche dei fatti e dei
fenomeni, applicandoli anche ad aspetti
della vita quotidiana
Individuare la rete di relazioni e processi di
cambiamento del vivente introducendo il
concetto di organizzazione microscopica a
livello di cellula
Acquisire una visione dell’ambiente di vita,
locale e globale, come sistema dinamico di
specie viventi che interagiscono tra loro,
rispettando i vincoli che regolano le
strutture del mondo inorganico
Comprendere la funzione fondamentale
della biodiversità nei sistemi ambientali
Considerare il suolo come ecosistema e
come una risorsa e comprendere inoltre che
la sua formazione è il risultato dei climi e
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204



















Il metodo sperimentale
Proprietà della materia
Miscugli e soluzioni
Il moto dei corpi
Le forze
Il suolo
I cinque Regni
L’ecosistema Terra
Elementi di anatomia e
fisiologia vegetale
Anatomia e fisiologia del
corpo umano.
Minerali, rocce, fossili
Storia geologica della Terra
L’evoluzione
I principali fenomeni celesti
Elementi fondamentali di
genetica
L’apparato riproduttore
Il sistema nervoso
Le dipendenze.
L’inquinamento del sistema
Terra
94



comunità umana sulla Terra, del
carattere finito delle risorse, nonché
dell’ineguaglianza dell’accesso a
esse, e adotta modi di vita
ecologicamente responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze
allo sviluppo della storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i
principali problemi legati all’uso
della scienza nel campo dello
sviluppo scientifico e tecnologico.















della vita sulla terra, dei processi di
erosione, trasporto e sedimentazione
Avere una visione organica del proprio
corpo come identità giocata tra permanenza
e cambiamento , tra livelli macroscopici e
microscopici, tra potenzialità e limiti
Apprendere una gestione corretta del
proprio corpo; interpretare lo stato di
benessere e di malessere che può derivare
dalle sue alterazioni
Attuare scelte per affrontare i rischi
connessi ad una cattiva alimentazione e al
fumo.
Esplicitare, affrontare e risolvere situazioni
problematiche sia in ambito scolastico che
nell’esperienza quotidiana; interpretare lo
svolgersi di fenomeni ambientali o
sperimentalmente controllati
Sviluppare semplici schematizzazioni,
modellizzazioni e formalizzazioni
matematiche dei fatti e dei fenomeni,
applicandoli anche ad aspetti della vita
quotidiana
Comprendere la storia geologica della terra
e i modelli interpretativi della struttura
terrestre
Avere una visione organica del proprio
corpo come identità giocata tra permanenza
e cambiamento, tra livelli macroscopici e
microscopici, tra potenzialità e limiti
Apprendere una gestione corretta del
proprio corpo; interpretare lo stato di
benessere e di malessere che può derivare
dalle sue alterazioni
Attuare scelte per affrontare i rischi
connessi alle droghe
Conoscere i meccanismi fondamentali dei
cambiamenti globali nei sistemi naturali e
nel sistema Terra nel suo complesso, e il
ruolo dell’intervento umano nella
trasformazione degli stessi
Comprendere il carattere finito delle
risorse, l’ineguaglianza dell’accesso ad esse
e adottare atteggiamenti responsabili verso i
modi di vita e l’uso delle risorse
Analizzare a un primo livello i rischi
ambientali e le scelte sostenibili.
Riflettere sul percorso di apprendimento
compiuto, sulle competenze in via di
acquisizione, sulle strategie messe in atto,
sulle scelte effettuate e su quelle da
compiere
Comprendere il ruolo della comunità
umana nel sistema Terra
Comprendere i principali problemi legati
all’uso della scienza nel campo dello
sviluppo tecnologico.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204



Il concetto di sviluppo
sostenibile
Rischi geomorfologici,
idrogeologici, vulcanici e
sismici
Le biotecnologie.
95
MUSICA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE







Il bambino inventa storie e sa
esprimerle attraverso la
drammatizzazione, il disegno, la
pittura e altre attività manipolative.
Utilizza materiali e strumenti,
tecniche espressive e creative.
Segue con curiosità e piacere
spettacoli di vario tipo (teatrali,
musicali, visivi, di animazione …).
Sviluppa interesse per l’ascolto della
musica e per la fruizione di opere
d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro
attraverso attività di percezione e
produzione musicale utilizzando
voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi
musicali di base, producendo
semplici sequenze sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali,
utilizzando anche simboli di una
notazione informale per codificare
suoni percepiti e riprodurli.
ABILITA’
IMMAGINI, SUONI, COLORI










Esplorare e fruire delle diverse
forme di arte e di spettacolo
Esprimersi e comunicare
attraverso il corpo, il
movimento, la
drammatizzazione.
Ricostruire le fasi più
significative per comunicare
quanto realizzato
Percepire alcuni parametri del
suono
Sperimentare e combinare
elementi musicali di base,
producendo semplici sequenze
sonoro-musicali
Utilizzare corpo, voce,
oggetti/strumenti per imitare,
riprodurre, inventare suoni,
rumori, melodie anche con il
canto, da soli e in gruppo
Affinare le proprie abilità
ritmiche muovendosi su suoni e
musica
Stabilire corrispondenze tra
suoni e simboli grafici
Utilizzare i simboli di una
notazione informale per
codificare e decodificare i suoni.










Partecipazione a spettacoli
teatrali,
musicali, cinematografici
Giochi simbolici, liberi e
guidati
Giochi con maschere,
travestimenti
Costruzione e utilizzazione di
burattini e
marionette
Drammatizzazioni, narrazioni
Esperienze espressive con
l'utilizzo di
materiale di recupero e non
Esperienze di laboratorio di
educazione al suono e alla
musica (esplorazione
dell'ambiente sonoro naturale e
non, uso del suono, della voce,
di piccoli strumenti musicali,
giochi e canti in gruppo,
sonorizzazione di fiabe,
attività ritmico musicali in
forma libera e guidata,
associazione di suoni a
movimenti, andature, semplici
coreografie, uso della
notazione musicale informale).
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE

CONOSCENZE/ESPERIENZE
ABILITA’

L’alunno esplora, discrimina
ed elabora eventi sonori dal
punto di vista qualitativo,

spaziale e in riferimento alla
loro fonte.

Esplora diverse possibilità
espressive della voce, di
oggetti sonori e strumanti

musicali, imparando ad
ascoltare se stesso e gli altri; fa

CONOSCENZE/ESPERIENZE
MUSICA
Usare la voce, lo strumentario ritmico e 
gli oggetti sonori per riprodurre fatti
sonori e semplici brani musicali
Discriminare i suoni in base alle loro
caratteristiche
Cogliere all’ascolto gli aspetti
espressivi e strutturali di un brano
musicale, traducendoli con parole e
azioni motorie
Riconoscere e riprodurre suoni di
diversa intensità, durata, timbro,
altezza
Eseguire in gruppo semplici brani
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Caratteristiche peculiari,
somiglianze e differenze di
brani di culture, tempi, generi
e stili diversi.
96





uso di forme di notazione
analogiche o codificate.
Articola combinazioni
timbriche, ritmiche e
melodiche, applicando schemi
elementari; le esegue con la
voce, il corpo e gli strumenti,
ivi compresi quelli della
tecnologia informatica.
Improvvisa liberamente e in
modo creativo, imparando
gradualmente a dominare le
tecniche e materiali.
Esegue, da solo e in gruppo,
semplici brani vocali o
strumentali, appartenenti a
generi e culture differenti,
utilizzando anche strumenti
didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi
costitutivi di un semplice
brano musicale.
Ascolta, interpreta e descrive
brani musicali di diverso
genere.


(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)








L’alunno partecipa in modo
attivo alla realizzazione di
esperienze musicali attraverso
l’esecuzione e l’interpretazione di
brani strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture
differenti.
Usa diversi sistemi di notazione
funzionali alla lettura, all’analisi
e alla riproduzione di brani
musicali.
E’ in gradi di ideare e realizzare,
anche attraverso
l’improvvisazione o partecipando
a processi di elaborazione
collettiva, messaggi musicali e
multimediali, nel confronto
critico con modelli appartenenti
al patrimonio musicale,
utilizzando anche sistemi
Utilizzare voce e strumenti in modo
consapevole e creativo, ampliando le
propria capacità di interpretazione
sonoro-musicale
Cogliere all’ascolto gli aspetti
espressivi e strutturali di un brano
musicale
Eseguire collettivamente brani
vocali/strumentali curando
l’intonazione e l’espressività
Leggere canti e partiture sempre più
complessi, anche a due voci pari
Interpretare e tradurre in altri codici
(verbale, grafico, del corpo e del
movimento) un brano musicale
Rappresentare gli elementi sintattici
basilari di eventi sonori musicali
attraverso sistemi simbolici.

Caratteristiche peculiari,
somiglianze e differenze di
brani di culture, tempi, generi
e stili diversi.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE

vocali e strumentali, curando
l’espressività e l’accuratezza esecutiva
in relazione ai diversi parametri sonori
Leggere partiture ritmiche e melodiche
convenzionali e non
Codificare il suono: scrivere partiture
ritmiche e melodiche con segni
convenzionali e non.
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
MUSICA







Saper eseguire con strumenti didattici
di vario tipo brani di media difficoltà
sia individualmente sia in gruppo
Riprodurre con la voce per imitazione e
/o lettura brani corali, ad una o due
voci, desunti dai vari repertori,
controllando l’espressione e curando il
sincronismo e l’amalgama delle voci
Creare brani musicali strutturati
avvalendosi di strumenti tradizionali e
non. Arrangiare sequenze ritmiche e
melodiche preesistenti modificandone
intenzionalmente caratteri sonori ed
espressivi
Decodificare e riconoscere le
caratteristiche fondamentali di una
partitura tradizionale per orchestra
Decodificare semplici partiture dal
punto di vista ritmico e melodico
Riconoscere esempi di partiture di
musica contemporanea
Progettare e realizzare messaggi
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204







Fondamenti della tecnica degli
strumenti didattici in uso
Tecnica di base del canto
(riscaldamento, rilassamento
corporeo, emissione)
Gli elementi base della
simbologia musicale.
Tecnica degli strumenti
didattici in uso finalizzata
all’attività di musica d’insieme
Il ruolo giocato dalla propria
voce all’interno di un insieme
monodico o polifonico
Progettazione e realizzazione
di messaggi musicali anche
associati ad altri linguaggi
Gli elementi più complessi
della simbologia musicale.
97
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
IMMAGINI, SUONI, COLORI



Il bambino inventa storie e sa
esprimerle attraverso la
drammatizzazione, il disegno, la
pittura e altre attività manipolative.
Utilizza materiali e strumenti,
tecniche espressive e creative.
Sviluppa interesse per la fruizione di
opere d’arte.




informatici.
Comprende e valuta eventi,
materiali, opere musicali
riconoscendone i significati,
anche in relazione alla propria
esperienza musicale e ai diversi
contesti storico-culturali.
Integra con altri saperi e altre
pratiche artistiche le proprie
esperienze musicali, servendosi
anche di appropriati codici e
sistemi di codifica.
Esprimersi attraverso il
linguaggio grafico-pittorico e
altre attività manipolative:
disegnare, dipingere, modellare,
dare forma e colore
all'esperienza, individualmente e
in gruppo, con una varietà
creativa, di tecniche, strumenti e
materiali
Scegliere, individualmente e in
gruppo, materiali e strumenti in
relazione al progetto da
realizzare.



Visita a mostre
Osservazione di immagini e di
opere d'arte
Rappresentazione graficopittorica del proprio vissuto e
della realtà circostante
musicali anche associati ad altri
linguaggi.
ARTE E IMMAGINE
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ARTE E IMMAGINE
98





L’alunno realizza elaborati personali
e creativi sulla base di un’ideazione
e progettazione originale, applicando
le conoscenze e le regole del
linguaggio visivo, scegliendo in
modo funzionale tecniche e materiali
differenti anche con l’integrazione di
più media e codici espressivi.
Padroneggia gli elementi principali
del linguaggio visivo, legge e
comprende i significati di immagini
statistiche e in movimento, di filmati
audiovisivi e di prodotti
multimediali.
Legge le opere più significative
prodotte nell’arte antica, mediovale,
moderna e contemporanea,
sapendole collocare nei rispettivi
contesti storici, culturali e
ambientali; riconosce il valore
culturale di immagini, di opere e di
oggetti artigianali prodotti in paesi
diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del
patrimonio culturale, artistico e
ambientale del proprio territorio ed è
sensibile ai problemi della sua tutela
e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali,
immagini statiche e multimediali,
utilizzando il linguaggio appropriato.
ESPRIMERSI E COMUNICARE

Esprimere sensazioni, emozioni,
pensieri in produzioni di vario tipo
(grafiche, plastiche, multimediali...)
utilizzando materiali e tecniche
adeguate e integrando diversi
linguaggi.
-
Gli elementi del linguaggio
visivo: segno, punto, linea,
colore (spettro cromatico),
forme (sequenze e ritmi,
dimensioni)
Diversi modi di utilizzo dello
spazio.
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI

Riconoscere attraverso un approccio
operativo linee, colori, forme, volume e
la struttura compositiva presente nel
linguaggio delle immagini.
COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE
D’ARTE


Esplorare immagini, forme e oggetti
presenti nell'ambiente utilizzando le
capacità visive, uditive, olfattive,
gestuali, tattili e cinestetiche
Guardare con consapevolezza
immagini statiche e in movimento
descrivendo verbalmente le emozioni e
le impressioni prodotte dai suoni, dai
gesti e dalle espressioni dei personaggi,
dalle forme, dalle luci e dai colori e
altro
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
ESPRIMERSI E COMUNICARE




L’alunno utilizza le conoscenze e le
abilità relative al linguaggio visivo
per produrre varie tipologie di testi
visivi (espressivi, narrativi,
rappresentativi, e comunicativi) e
rielaborare in modo creativo le
immagini con molteplici tecniche,
materiali e strumenti (graficoespressivi, pittorici e plastici, ma
anche audiovisivi e multimediali).
È in grado di osservare, esplorare,
descrivere e leggere immagini
(opere d’arte, fotografie, manifesti,
fumetti, ecc.) e messaggi
multimediali (spot, brevi filmati,
videoclip, ecc.).
Individua i principali aspetti formali
dell’opera d’arte; apprezza le opere
artistiche e artigianali provenienti da
culture diverse dalla propria.
Conosce i principali beni artisticoculturali presenti nel proprio
territorio e manifesta sensibilità e
rispetto per la loro salvaguardia.


Utilizzare strumenti e regole per
produrre immagini grafiche, pittoriche,
plastiche tridimensionali, attraverso
processi di manipolazione,
rielaborazione e associazione di codici,
di tecniche e materiali diversi tra loro
Sperimentare l'uso delle tecnologie
della comunicazione audiovisiva per
esprimere, con codici visivi, sonori e
verbali, sensazioni, emozioni e
realizzare produzioni di vario tipo.
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI


Riconoscere, in un testo iconico visivo, gli elementi grammaticali e
tecnici del linguaggio visuale (linee,
colori, forme, volume, spazio) e del
linguaggio audiovisivo (piani, campi,
sequenze, struttura narrativa,
movimento ecc.), individuando il loro
significato espressivo
Individuare nel linguaggio del fumetto,
filmico e audiovisivo le diverse
tipologie di codici, le sequenze
narrative e decodificare in forma
elementare i diversi significati.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
-
Gli elementi del linguaggio
visivo: punto e linea
(riproduzione e creazione di
figure
realistiche e/o astratte), colore
(funzione
simbolica), forma (simmetrie,
ingrandimenti/riduzioni,
composizione di
figure geometriche), spazio
(prospettiva, piani e campi),
volume
Fumetto: grammatica
Fotografia: lettura e analisi
Manifesti pubblicitari: lettura e
analisi
Film: lettura e analisi
99

COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE
D’ARTE

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE





L’alunno realizza elaborati
personali e creativi sulla base di
un’ideazione e progettazione
originale, applicando le conoscenze
e le regole del linguaggio visivo,
scegliendo in modo funzionale
tecniche e materiali differenti anche
con l’integrazione di più media e
codici espressivi.
Padroneggia gli elementi principali
del linguaggio visivo, legge e
comprende i significati di immagini
statistiche e in movimento, di
filmati audiovisivi e di prodotti
multimediali.
Legge le opere più significative
prodotte nell’arte antica,
medioevale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare
nei rispettivi contesti storici,
culturali e ambientali; riconosce il
valore culturale di immagini, di
opere e di oggetti artigianali
prodotti in paesi diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali
del patrimonio culturale, artistico e
ambientale del proprio territorio ed
è sensibile ai problemi della sua
tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali,
immagini statiche e multimediali,
utilizzando il linguaggio
appropriato.
Guardare e osservare con
consapevolezza un'immagine e gli
oggetti presenti nell'ambiente
descrivendo gli elementi formali e
utilizzando le regole della percezione
visiva e l'orientamento nello spazio
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ARTE E IMMAGINE
ESPRIMERSI E COMUNICARE


Rielaborare immagini fotografiche,
materiali di uso comune, elementi
iconici e visivi, scritte e parole per
produrre immagini creative
Produrre elaborati, utilizzando le
regole della rappresentazione visiva,
materiali e tecniche grafiche,
pittoriche e plastiche per creare
composizioni espressive, creative e
personali.


OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI


Riconoscere i codici e le regole
compositive (linee, colori, forma,
spazio, inquadrature, piani, sequenze,
peso, equilibrio, movimento, ecc.)
presentinelle opere d’arte, nelle
immagini statiche e in movimento e
individuare i significati simbolici,
espressivi e comunicativi
Conoscere ed utilizzare gli elementi
della comunicazione visiva, i suoi
codici e le funzioni per leggere a
livello denotativo e connotativo
messaggi visivi e, in forma essenziale,
le immagini e i messaggi integrati
COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE
D’ARTE

Osservare e descrivere, con linguaggio
verbale appropriato e utilizzando più
metodi, gli elementi significativi
formali presenti in opere d’arte, in
immagini statiche e dinamiche.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204



Gli elementi della grammatica
del linguaggio visuale, i
codici e le regole compositive
(punto, linee, superfici, colori,
forma, volume, spazio,
modulo, ritmo, simmetria,
asimmetria, luce-ombra,
inquadrature, piani, sequenze)
I segni iconici, i simboli e le
metafore visive presenti nel
campo dell’arte, della
pubblicità, del cinema e della
comunicazione.
Le funzioni comunicative
delle immagini: espressiva,
emozionale, enfatica, estetica,
sociale, informativa
Gli strumenti, i materiali e le
metodologie operative delle
differenti tecniche artistiche, i
processi di manipolazione
materica e le tecniche di
manipolazione tecnologica
Metodologie progettuali
100
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE







L’alunno acquisisce consapevolezza
di sé attraverso la percezione del
proprio corpo e la padronanza degli
schemi motori e posturali nel
continuo adattamento alle variabili
spaziali e temporali contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e
motorio per comunicare ed
esprimere i propri stati d’animo,
anche attraverso la
drammatizzazione e le esperienze
ritmico-musicale e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di
esperienze che permettono di
maturare competenze di gioco sport
anche come orientamento alla futura
pratica sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e
progressivamente sempre più
complessa, diverse gestualità
tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di
sicurezza per sé e per gli altri, sia nel
movimento che nell’uso degli
attrezzi e trasferisce tale competenza
nell’ambiente scolastico ed
extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi
relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio
corpo, a un corretto regime
alimentare e alla prevenzione
dell’uso di sostanze che inducono
dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie
occasioni di gioco e di sport, il
valore delle regole e l’importanza di
rispettarle.
EDUCAZIONE FISICA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
EDUCAZIONE FISICA
 Lo schema corporeo
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e
 Giochi individuali o a coppie
il tempo
 Coordinare e utilizzare diversi schemi
legati alla scoperta del corpo
motori combinati tra loro
 Giochi individuali e collettivi
 Saper controllare e gestire le condizioni
che prevedono l’utilizzo degli
di equilibrio statico – dinamico del
organi di senso.
proprio corpo
 Organizzare e gestire l’orientamento
del proprio corpo in riferimento alle
principali coordinate spaziali e
temporali (contemporaneità,
successione e reversibilità) e a strutture
ritmiche
 Riconoscere e riprodurre semplici
sequenze ritmiche con il proprio corpo
 Schemi motori di base:
e con attrezzi
camminare, saltare, correre,
afferrare, rotolare,
arrampicarsi
Il linguaggio del corpo come modalità
 Giochi che prevedono di
comunicativo – espressiva.
mettere in sequenza più
 Utilizzare in modo personale il corpo e
informazioni
il movimento per esprimersi,
 Giochi di percezione corporea
comunicare stati d’animo, emozioni e
 Giochi di equilibrio: graduali,
sentimenti, anche nelle forme della
individuali, o a gruppi,
drammatizzazione e della danza
dinamici…
 Assumere e controllare in forma
 Giochi utili a consolidare la
consapevole diversificate posture del
padronanza delle relazioni
corpo con finalità espressive
spaziali e temporali.
 Comprendere il linguaggio dei gesti
 Gioco del mimo
 Giochi legati al teatro e alla
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
 Applicare correttamente modalità
danza
esecutiva di numerosi giochi di
 Giochi di squadra
movimento e presportivi, individuali e
 Giochi pre-sportivi
di squadra, e nel contempo assumere
 Le regole dei giochi
un atteggiamento positivo di fiducia
 Le principali regole di alcune
verso il proprio corpo accettando i
discipline sportive
propri limiti, cooperando e interagendo
positivamente con gli altri, consapevoli
del “valore” delle regole e
dell’importanza di rispettarle
 Uso corretto dei piccoli
attrezzi e delle attrezzature per
la prevenzione degli infortuni.
Salute e benessere, prevenzione e
sicurezza


L’alunno acquisisce consapevolezza
Utilizzare in modo corretto e
appropriato gli attrezzi e gli spazi di
attività.
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
101






di sé attraverso la percezione del
proprio corpo e la padronanza degli
schemi motori e posturali nel
continuo adattamento alle variabili
spaziali e temporali contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e
motorio per comunicare ed
esprimere i propri stati d’animo,
anche attraverso la
drammatizzazione e le esperienze
ritmico-musicale e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di
esperienze che permettono di
maturare competenze di gioco sport
anche come orientamento alla futura
pratica sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e
progressivamente sempre più
complessa, diverse gestualità
tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di
sicurezza per sé e per gli altri, sia nel
movimento che nell’uso degli
attrezzi e trasferisce tale competenza
nell’ambiente scolastico ed
extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi
relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio
corpo, a un corretto regime
alimentare e alla prevenzione
dell’uso di sostanze che inducono
dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie
occasioni di gioco e di sport, il
valore delle regole e l’importanza di
rispettarle.
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e
il tempo
-

Acquisire consapevolezze delle
funzioni fisiologiche (cardio –
respiratorie e muscolari) e dei loro
cambiamenti in relazione e conseguenti
all’esercizio fisico, sapendo anche
modulare e controllare l’impiego delle
capacità condizionali (forza, resistenza,
velocità) adeguandole all’intensità e
alla durata del compito motorio.
Il linguaggio del corpo come modalità
comunicativo – espressiva.
 Organizzare condotte motorie sempre
più complesse, coordinando vari
schemi di movimento in simultaneità e
in successione
 Riconoscere e valutare traiettorie,
distanze, ritmi esecutivi e successioni
temporali delle azioni motorie, sapendo
organizzare il proprio movimento nello
spazio in relazione a sé, agli altri e agli
oggetti.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
 Utilizzare in forma originale e creativa
modalità espressive e corporale anche
attraverso forme di drammatizzazione,
sapendo trasmettere nel contempo
contenuti emozionali
 Elaborare semplici coreografie o
sequenze di movimento utilizzando
band musicali o strutture ritmiche.
 Conoscere e applicare i principali
elementi tecnici semplificati di
molteplici discipline sportive
 Saper scegliere azioni e soluzioni
efficaci per risolvere problemi motori,
accogliendo suggerimenti e correzioni
 Partecipare attivamente ai giochi
sportivi e non, organizzati anche in
forma di gara, collaborando con gli
altri, accettando la sconfitta,
rispettando le regole, accettando la
diversità, manifestando senso di
responsabilità.
Salute e benessere, prevenzione e
sicurezza


Assumere comportamenti adeguati per
la prevenzione degli infortuni e per la
sicurezza nei vari ambienti di vita
Riconoscere il rapporto tra
alimentazione, esercizio fisico e salute,
assumendo adeguati comportamenti e
stili di vita salutistici.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
-
-
-
-
-
Variazione del respiro e del
battito cardiaco dopo una
corsa o una camminata
Tecniche di modulazionerecupero dello
sforzo (frequenza cardiaca e
respiratoria).
Giochi motori, individuali, a
coppie e collettivi.
Schemi motori di base:
camminare, saltare, correre,
afferrare, rotolare,
arrampicarsi.
Giochi di grande movimento.
Corretto uso dei piccoli
attrezzi.
Giochi sul ritmo della musica
Gioco del mimo
Esercizi e giochi legati al
teatro e alla danza
Coreografie.
Le regole dei giochi
Le principali regole di alcuni
giochi e di alcune discipline
sportive.
102
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ABILITA’
EDUCAZIONE FISICA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE





Il bambino vive pienamente la
propria corporeità, ne percepisce il
potenziale comunicativo ed
espressivo, matura condotte che gli
consentono una buona autonomia
nella gestione della giornata a
scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del
proprio corpo, le differenze sessuali
e di sviluppo e adotta pratiche
corrette di cura di sé, di igiene e di
sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e
sperimenta schemi posturali e
motori, li applica nei giochi
individuali e di gruppo, anche con
l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado
di adattarli alle situazioni ambientali
all’interno della scuola e all’aperto.
Controlla l’esecuzione del gesto,
valuta il rischio, interagisce con gli
altri nei giochi di movimento, nella
danza, nella comunicazione
espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue
diverse parti e rappresenta il corpo
fermo e in movimento.
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
IL CORPO E IL MOVIMENTO










Scoprire, conoscere ed usare il proprio
corpo per star bene con se stessi e con
gli altri
Prendere coscienza della propria
identità di genere per la costruzione di
una corretta immagine di sé
Gestire in autonomia la propria persona
e aver cura degli oggetti personali
Rispettare l'ambiente ed i materiali
comuni
Progettare ed attuare strategie motorie
in situazioni diverse
Comprendere e seguire nei contesti
ludici e motori le indicazioni date
attraverso la voce, il suono, i simboli, i
gesti, ecc...
Controllare gli schemi motori di base:
arrampicarsi, saltare, scivolare,
rotolare, stare in equilibrio
Affinare la coordinazione oculo /
manuale
Riconoscere le dinamiche di causaeffetto nella gestione del corpo e del
movimento
Rappresentare in modo completo la
figura umana in situazioni statiche e di
movimento












Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Giochi motori di esplorazione
dello spazio ambiente
Giochi cooperativi e giochi di
fiducia per
incoraggiare la conoscenza
reciproca
Esplorazione dello spazio per
orientarsi all'interno di spazi
ampi e circoscritti
Attività di routine per
consolidare l'autonomia
Incarichi e consegne per
organizzare la
propria azione nei diversi
momenti della
vita di comunità
Giochi finalizzati alla
coordinazione dei
movimenti in situazioni grosso
– motorie:
percorsi, giochi di squadra,
giochi della tradizione
Attività di motricità fine:
ritaglio, incollatura, strappo,
manipolazione
Esperienze percettivo sensoriali attraverso gesti,
azioni, giochi ritmici con
accompagnamento sonoro,
discriminazione di oggetti e
materiali
Esperienze di psicomotricità
acquaticità
Osservazione della propria
immagine allo specchio e in
fotografia
Osservazione dei compagni
valorizzando il gesto e l'azione
Rappresentazioni grafiche e
completamento dello schema
corporeo
103







L’alunno è consapevole delle
proprie competenze motorie
sia nei punti di forza che nei
limiti.
Utilizza le abilità motorie e
sportive acquisite adattando il
movimento in situazione.
Utilizza gli aspetti
comunicativo-relazionale del
linguaggio motorio per entrare
in relazione con gli altri,
praticando, inoltre,
attivamente i valori sportivi
(fair-play) come modalità di
relazione quotidiana e di
rispetto delle regole.
Riconosce, ricerca e applica a
se stesso comportamenti di
promozione dello “star bene”
in ordine a un sano stile di vita
e alla prevenzione.
Rispetta criteri di base e di
sicurezza per sé e per gli altri.
È capace di integrarsi nel
gruppo, di assumersi
responsabilità e di impegnarsi
per il bene comune.
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e
il tempo
 Esser in grado di migliorare le capacità
condizionali (forza, resistenza,
velocità, mobilità articolare)
 Mantenere un impegno motorio
prolungato nel tempo
Il linguaggio del corpo come modalità
comunicativo – espressiva.
 Utilizzare le abilità coordinative
acquisite per la realizzazione di
semplici gesti tecnici di alcuni sport
 Utilizzare le variabili spazio-temporali
nella realizzazione del gesto tecnico
nelle diverse situazioni sportive
affrontate
 Utilizzare movimenti originali per
risolvere un problema motorio
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
 Applicare semplici tecniche di
espressione corporea
 Rappresentare semplici idee e stati
d’animo mediante la gestualità.
 Adattare le capacità coordinative alle
situazioni richieste dal gioco
 Partecipare attivamente alla scelta e
realizzazione di semplici tattiche di
gioco mettendo in atto comportamenti
collaborativi
 Gestire con autocontrollo gli eventi
sportivi rispettando l’altro
 Decodificare i gesti sportivi e arbitrali
in relazione all’applicazione del
regolamento di gioco.
Salute e benessere, prevenzione e
sicurezza
 Acquisire consapevolezza delle proprie
funzioni fisiologiche e dei loro
cambiamenti conseguenti la pratica
dell’attività fisica
 Assumere consapevolezza della propria
efficienza fisica e saper mantenere un
buono stato di salute.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204





Eseguire il compito secondo le
indicazioni dell’insegnante.
Elaborare informazioni
propriocettive ed esterocettive.
Eseguire un compito motorio
secondo un determinato livello
di difficoltà/ intensità, durata e
varietà intensiva.
Interagire e collaborare con gli
altri per uno scopo comune
Trasferire i saperi appresi in
contesti differenti di vita
affettiva e sportiva.
104
TECNOLOGIA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
IMMAGINI, SUONI, COLORI



Il bambino comunica utilizzando
varie possibilità di linguaggio.
Utilizza materiali e strumenti,
tecniche espressive e creative.
Esplora le potenzialità offerte dalla
tecnologia.




TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE







L’alunno riconosce e identifica
nell’ambiente che lo circonda
elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di
trasformazione di risorse e di
consumo di energia, e del relativo
impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e
strumenti di uso quotidiano ed è in
grado di descriverne la funzione
principale e la struttura e di
spiegarne il funzionamento.
Sa ricavare informazioni utili di sua
proprietà e caratteristiche di beni o
servizi leggendo etichette, volantini
o altra documentazione tecnica e
commerciale.
Si orienta fra i diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di farne
un uso adeguato a seconda delle
diverse situazioni.
Produce semplici modelli o
rappresentazioni grafiche del proprio
operato utilizzando elementi del
disegno tecnico o strumenti
multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico
le caratteristiche, le funzioni e i
limiti della tecnologia attuale.
Prevedere lo svolgimento e il risultato
di semplici processi o procedure in
contesti conosciuti e non relativamente
a oggetti e strumenti esplorati e
inesplorati
Utilizzare semplici materiali digitali
per l’apprendimento
Usare oggetti, strumenti e materiali
coerentemente con le rispettive
funzioni e i principi di sicurezza dati
Usare semplici software didattici.



Costruire oggetti con materiali
diversi
Conoscere le principali
caratteristiche di oggetti di uso
comune.
Eseguire giochi al computer
con programmi didattici.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
TECNOLOGIA
Vedere e osservare
 Funzioni di oggetti di uso
 Eseguire semplici misurazioni e rilievi
quotidiano
fotografici sull’ambiente scolastico o
(forbici/temperino/biro…)
sulla propria abitazione.
 Caratteristiche principali dei

materiali di uso quotidiano e
loro classificazione
 Evoluzione di alcuni oggetti /
Prevedere e immaginare
attrezzi/ strumenti
 Prevedere lo svolgimento e il risultato
 Le principali componenti del
di semplici processi o procedure in
computer
contesti conosciuti e non relativamente  Le caratteristiche principali dei
a oggetti e strumenti esplorati e
nuovi strumenti di
inesplorati
comunicazione
Intervenire e trasformare
 Semplici procedure di
 Utilizzare semplici materiali digitali
programmi mediante un
per l’apprendimento
algoritmo
 Usare oggetti, strumenti e materiali
coerentemente con le rispettive
funzioni e i principi di sicurezza dati
 Usare semplici software didattici.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
105
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE







L’alunno riconosce e identifica
nell’ambiente che lo circonda
elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di
trasformazione di risorse e di
consumo di energia, e del relativo
impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e
strumenti di uso quotidiano ed è in
grado di descriverne la funzione
principale e la struttura e di
spiegarne il funzionamento.
Sa ricavare informazioni utili di sua
proprietà e caratteristiche di beni o
servizi leggendo etichette, volantini
o altra documentazione tecnica e
commerciale.
Si orienta fra i diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di farne
un uso adeguato a seconda delle
diverse situazioni.
Produce semplici modelli o
rappresentazioni grafiche del proprio
operato utilizzando elementi del
disegno tecnico o strumenti
multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico
le caratteristiche, le funzioni e i
limiti della tecnologia attuale.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
TECNOLOGIA
Vedere e osservare
 Eseguire semplici misurazioni e rilievi
fotografici sull’ambiente scolastico o
sulla propria abitazione.

Prevedere e immaginare
 Prevedere lo svolgimento e il risultato
di semplici processi o procedure in
contesti conosciuti e non relativamente
a oggetti e strumenti esplorati e
inesplorati
Intervenire e trasformare
 Utilizzare semplici materiali digitali
per l’apprendimento
 Usare oggetti, strumenti e materiali
coerentemente con le rispettive
funzioni e i principi di sicurezza dati
 Usare semplici software didattici.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204







Parti e funzioni di mezzi /
macchine legati all’esperienza
quotidiana (bicicletta,
strumenti musicali …)
Uso / funzione di alcuni
macchinari legati alle attività
del territorio (agricoltura,
trasformazioni prodotti
alimentari…)
Le fonti d’energia
Riutilizzo, riciclaggio,
trasformazione di materiali e
oggetti
Le caratteristiche dei nuovi
strumenti di comunicazione
Programmi di grafica e video
scrittura Internet per
apprendere e ricercare.
106
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE








L’alunno riconosce
nell’ambiente che lo circonda i
principali sistemi tecnologici e
le molteplici relazioni che essi
stabiliscono con gli esseri
viventi e gli altri elementi
naturali.
Conosce i principali processi
di trasformazione di risorse o
di produzione di beni e
riconosce le diverse forme di
energie coinvolte.
È in grado di ipotizzare le
possibili conseguenze di una
decisione o di una scelta di
tipo tecnologico, riconoscendo
in ogni innovazione
opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti,
strumenti e macchine di uso
comune ed è in grado di
classificarli e di descriverne la
funzione in relazione alla
forma, alla struttura e ai
materiali.
Utilizza adeguate risorse
materiali, informative e
organizzative per la
progettazione e la
realizzazione di semplici
prodotti, anche di tipo digitale.
Ricava dalla lettura e
dall’analisi di testi o tabelle
informazioni sui beni o sui
servizi disponibili sul mercato,
in modo da esprimere
valutazioni rispetto a criteri di
tipo diverso.
Conosce le proprietà e le
caratteristiche dei diversi
mezzi di comunicazione ed è
in grado di farne un uso
efficace e responsabile rispetto
alle proprie necessità di studio
e socializzazione.
Sa utilizzare comunicazioni
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
TECNOLOGIA









Riflettere sui contesti e i processi di
produzione in cui trovano impiego
utensili e macchine, con particolare
riferimento a quelli per la produzione
alimentare, l'edilizia, la medicina,
l'agricoltura.
Cogliere l’evoluzione nel tempo dei
processi di produzione nonché i
vantaggi e gli eventuali problemi
ecologici
Rilevare le proprietà fondamentali dei
principali materiali e il ciclo produttivo
con cui sono ottenuti.
Rilevare le proprietà fondamentali dei
principali materiali ed il ciclo
produttivo con cui sono ottenuti.
Utilizzare strumenti informatici e di
comunicazione per elaborare dati, testi
ed immagini e produrre documenti in
diverse situazioni
Descrivere segnali, istruzioni e brevi
sequenze di istruzioni da dare ad un
dispositivo per ottenere un risultato
voluto.
Partendo dall'osservazione, eseguire la
rappresentazione grafica idonea di
pezzi meccanici o di oggetti,
applicando anche le regole delle scale
di proporzione e di quotatura.
Eseguire rilievi sull'ambiente scolastico
o sulla propria abitazione.
Usando il disegno tecnico, seguire le
regole dell'assonometria e
successivamente quelle delle proiezioni
ortogonali, nella progettazione di
oggetti semplici, da realizzare in
laboratorio con materiali di facile
reperibilità.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204






Tecniche e processi di
trasformazione Tecniche di
costruzione di un edificio.
L'organizzazione del lavoro
Problemi umani del lavoro
industriale
Sicurezza sul lavoro e
prevenzione dagli infortuni
Inquinamento nella città
Problema dei rifiuti.
107

procedurali e istruzioni
tecniche per eseguire in
maniera metodica e razionale,
compiti operativi complessi,
anche collaborando e
cooperando con i compagni.
Progetta e realizza
rappresentazioni grafiche o
infografiche, relative alla
struttura e al funzionamento di
sistemi materiali o
immateriali, utilizzando
elementi del disegno tecnico o
altri linguaggi multimediali e
di programmazione.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
108
SCELTE METODOLOGICHE - DIDATTICHE
ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
La programmazione didattica costituisce il nodo fondamentale del lavoro
scolastico e rappresenta il tramite per favorire negli alunni la formazione e la
strutturazione della personalità, gli apprendimenti disciplinari e lo sviluppo
delle
potenzialità.
Essa
progetta
specifiche
situazioni
d’insegnamento/apprendimento in grado di attivare quel processo cognitivo,
emotivo, motivazionale e socio-relazionale che permette agli alunni di
progredire nei vari livelli conoscitivi ed operativi. La programmazione parte
dall’analisi delle reali condizioni, interne ed esterne alla scuola, in cui gli
insegnanti operano, tiene conto delle caratteristiche della classe e dagli
interessi dei singoli allievi, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze
previsti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare per i
campi di esperienze e le discipline del curricolo e si concretizza nella
pianificazione del lavoro didattico. La programmazione si fonda sulla collegialità
e sulla verticalità che le conferiscono legittimità ed efficacia ed è strettamente
legata alla valutazione, pertanto i principi e le procedure sono coerenti con i
criteri valutativi adottati e con i percorsi didattici elaborati. Ogni singolo
grado scolastico prevede, in base alle proprie esigenze specifiche, le seguenti
riunioni:
con le famiglie
- per la presentazione del Piano dell’Offerta Formativa e la stipula del patto
di corresponsabilità educativa;
- per il coinvolgimento attivo delle famiglie alla vita scolastica;
- per i colloqui individuali e la consegna delle schede
informative degli alunni;
 con i docenti dei tre ordini di scuola
- per programmare esperienze di continuità e condividere i traguardi per lo
sviluppo delle competenze;
con l'equipe socio-sanitaria:
- per affrontare situazioni problematiche della classe, dei bambini segnalati
di bambini diversamente abili e DSA
con esperti esterni:
- per condividere le programmazioni di eventuali progetti gestiti da personale
esterno alla scuola ai quali partecipano le sezioni o i gruppi;
con gli Enti Locali:
- di eventi e di iniziative legate alla continuità con il territorio.
Scuola dell’Infanzia
La Scuola dell'Infanzia “sperimenta con libertà la propria organizzazione, la
formazione dei gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda
delle scelte pedagogiche, dell'età e della numerosità dei bambini e delle
risorse umane ed ambientali delle quali può disporre. Gli insegnanti accolgono,
valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e
creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l'organizzazione di
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
109
ciò che i bambini vanno scoprendo Nelle attività di programmazione si tiene
conto dell'unitarietà delle esperienze scolastiche,
si
formulano percorsi
didattici integrati nel rispetto dei tempi, ritmi interessi e stili cognitivi di
ciascun alunno. Le insegnanti si incontrano periodicamente per discutere e
approfondire tematiche o problematiche relative al proprio ordine di scuola
,per programmare attività didattiche da svolgere all'interno delle sezioni, in
particolar modo per quelle relative alla lingua inglese, e definire gli obiettivi di
apprendimento e valutare il percorso in atto.
Scuola Primaria
Nella scuola primaria la programmazione avviene a tre livelli:
di modulo,con il fine di favorire l’unitarietà d’insegnamento, cui partecipano gli
insegnanti che operano nella stessa classe, compresi quelli di sostegno e di
religione, per:
definire comportamenti comuni in merito al rispetto delle norme
comportamentali, ai rapporti interpersonali, ai compiti a casa, alla scelta dei
criteri di valutazione, alle capacità da potenziare;
stabilire le abilità operative, cognitive e linguistiche trasversali comuni a tutte
discipline;
dichiarare l’utilizzo delle compresenze;
adattare le programmazioni di ambito al fine di evitare una separazione troppo
netta degli ambiti disciplinari;
di plesso o di intermodulo per:
discutere problematiche di plesso;
progettare e realizzare progetti su tutte le classi;
collaborare con gli enti presenti sul territorio Comunale
di ambito disciplinare orizzontale e/o verticale cui partecipano gli insegnanti
dell’Istituzione che si occupano della stessa materia o area disciplinare, per:
definire le programmazioni annuali;
produrre unità di apprendimento o percorsi educativi e eventuali prove di
verifica.
Scuola Secondaria di I° grado
In tale scuola la programmazione avviene a due livelli:
all’interno del Consiglio di classe cui partecipano tutti gli insegnanti, che
operano nella stessa classe, per:
elaborare il piano annuale delle attività;
fissare i traguardi formativi in termini di apprendimenti disciplinari e sociorelazionali;
all’interno dei gruppi disciplinari, per:
programmare attività, percorsi, prove di verifica in parallelo ed in linea con
il profilo in uscita degli alunni;
fissare i criteri e le tipologie delle prove d’esame.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
110
PERCORSO FORMATIVO N° 11
OBIETTIVI
DISCIPLINARI
STRUMENTI
Settembre/Ottobre/Novembre
METODOLOGIA
MODALITA’ DI
VERIFICA
CONTENUTI/ATTIVITA’3
Dicembre/Gennaio/Febbraio
Marzo/Aprile
1
Per il titolo del percorso formativo far riferimento agli indicatori delle Indicazioni Nazionali della disciplina.
Digitare la disciplina e la classe per cui si programma.
3
I contenuti e le attività dovranno seguire la scansione temporale indicata.
2
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
DISCIPLINA:
CLASSE2:
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
Maggio/Giugno
111
U.F.
Campi di esperienza privilegiati:
Destinatari:
Periodo:
Traguardi Formativi
Obiettivi
Formativi
-
Indicatori di verifica
Metodologia

Strategie
Soluzioni organizzativ
Verifica e Valutazione
Tempi
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
112
STRATEGIE DIDATTICHE
Per favorire il conseguimento degli obiettivi di apprendimento attesi, la Scuoal
mette in campo le seguenti “strategia didattiche” (più precisamente: strategie di
insegnamento e di apprendimento):
Per la creazione di un valido ambiente di
apprendimento:
- Formazione di gruppi di apprendimento eterogenei e per
piccoli gruppi Assegnazione di compiti di responsabilità.
- Adozione di ausili di tipo informatico
- Valorizzazione delle attività espressive ed operative
Modalità cooperative di lavoro.
- Uso di materiale strutturato, seguito da verbalizzazione e
rappresentazione iconica – simbolica- Utilizzo della strategia didattica del group working e del
tutoring dei pari per la facilitazione dell’inserimento nel
gruppo classe e per la responsabilizzazione dei compagni
rispetto alle esigenze degli alunni diversamente abili.
- Uso sistematico di modelli per la soluzione di problemi, di
opportunità di azione con pochi rischi di errore.
- Coinvolgimento attivo degli studenti nelle decisioni da
assumere
Per la garanzia di insegnamenti efficaci:
- - accuratezza nella preparazione delle lezioni; selezione appropriata dei materiali
e strumenti; chiara definizione degli obiettivi agli alunni; mantenimento della
disciplina in classe.
- stimolazione delle capacità comunicative, di ascolto, di comprensione, di
produzione verbale e scritta attraverso argomentazioni legate al vissuto degli
alunni.
- attenta valutazione delle conoscenze pregresse e competenze possedute
dall’alunno all’inizio di ogni anno scolastico.
- apprendimento attivo basato sulla soluzione di problemi di vita pratica;
- utilizzo di strategie di apprendimento multisensoriali, metacognitive e di
orientamento; costante verifica del lavoro degli alunni;
- riorganizzazione della lezione in caso di difficoltà; buon uso del tempo;
- fiducia nelle capacità di apprendimento degli alunni;
- convinzione circa la propria responsabilità nell’apprendimento degli alunni;
adattamento dell’organizzazione dell’insegnamento ai bisogni degli alunni;
condivisione degli obiettivi formativi con i colleghi;
- strette relazioni collegiali nella risoluzione dei problemi della scuola;
- uso di una buona varietà di strategie di insegnamento e di stili di interazione
chiarezza espositiva e argomentativa;
ascolto e utilizzazione delle idee degli alunni.
Per la garanzia dell’unitarietà del sapere attraverso la
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
113
multidisciplinarietà:
- Insegnare le discipline:
- dedicando uguale attenzione a cosa si insegna
- come si utilizzano le conoscenze e le procedure apprese alle
caratteristiche di chi apprende.
- Operare una mediazione tra i prodotti del pensiero e i processi personali di
conoscenze, tra la dimensione
- esistenziale evolutiva del ragazzo e la logica di una scienza.
- Organizzazione dell’orario flessibile
VALUTAZIONE APPRENDIMENTI
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il
comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni pertanto,
ai sensi della Legge 7/8/1990 n. 241, il procedimento di valutazione,come un
vero e proprio procedimento amministrativo, è caratterizzato dalla massima
trasparenza al fine di dare all’alunno stesso la possibilità di essere informato
su tutto quanto ha contribuito ai risultati ottenuti .
La valutazione degli apprendimenti nelle varie discipline di studio, in base alle
disposizioni apportate dalla legge 169/2008, viene espressa con voto in decimi
anziché con giudizio sintetico. Per quanto riguarda invece il comportamento,
in base alla legge 169/2008, è prevista la valutazione con voto in decimi per
gli studenti della secondaria di I e con giudizio per gli alunni della
scuola
primaria. La valutazione nelle
classi intermedie avviene per scrutinio, mentre il terzo anno di scuola
secondaria
di
I
grado,
avviene
per
esame
di
Stato. Per gli alunni della scuola secondaria di I grado l'anno
scolastico non è considerato valido, indipendentemente dalla valutazione
degli apprendimenti, se l'alunno ha frequentato meno di tre quarti delle ore di
lezione previste.
Valutazione nella scuola dell’Infanzia
Nella Scuola dell’infanzia si valuta l’alunno per ricavare elementi di
riflessione sul contesto e sull’azione educativa messa in campo, in una
prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica, tenendo presenti i
modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini.
Nella predisposizione di adeguati percorsi educativi e didattici per lo sviluppo
emotivo, sociale, cognitivo e relazionale di ogni singolo alunno, la valutazione
assume un’importanza strategica per la conoscenza e comprensione dei livelli
raggiunti da ciascuno e per l’identificazione dei processi da promuovere,
sostenere e rafforzare.
Valutazione nella scuola primaria
La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno,
nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva, vengono
adottate dai docenti della classe. In presenza di carenze da recuperare si
allega al documento individuale di valutazione specifica nota riportante le
discipline ove sono presenti carenze e relativi obiettivi di apprendimento da
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
114
conseguire. Per quanto riguarda la decisione circa la promozione alla classe
successiva (art. 3 legge 169/2008), l'eventuale non ammissione ha carattere
eccezionale, va motivata ed assunta all'unanimità dai docenti di classe. Nella
scuola primaria non è previsto un esame finale di licenza.
Valutazione nella scuola secondaria di I grado
La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno,
nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva vengono
adottate per scrutinio dai docenti della classe e registrate sulla scheda
individuale dell'alunno. Sono ammessi alla classe successiva o all’esame gli
alunni che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza del consiglio
di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e un voto
sul comportamento attribuito collegialmente, non inferiore a sei decimi.per gli
alunni ammessi alla classe seconda o terza con carenze da recuperare si allega
al documento individuale di valutazione specifica nota riportante le discipline ove
sono presenti carenze e relativi obiettivi di apprendimento da conseguire
Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di
almeno tre quarti dell' orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Sono
previste deroghe a suddetto limite definite dalla normativa vigente.
Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato il cui superamento è titolo
indispensabile per l'iscrizione agli
istituti
del 2°
ciclo.
L'ammissione all'esame comporta un giudizio di idoneità, accompagnato da
un voto in decimi, riferito agli esiti
dell'intero percorso
compiuto
dall'alunno nella
scuola secondaria. Tra
le prove d’esame è
prevista una prova scritta nazionale predisposta dall’Invalsi,
l’Istituto
nazionale per la valutazione del sistema scolastico. Tale prova, introdotta
dalla legge del 25 ottobre 2007 n.176, concorre alla determinazione
dell’esito finale dell’esame di Stato La valutazione finale dell'esame è
espressa con un voto in decimi.
Valutazione alunni diversamente abili
La valutazione degli apprendimenti per i soggetti con disabilità va riferita
sempre alle potenzialità della persona e alla situazione di partenza definiti
nella individualizzazione dei percorsi formativi e di apprendimento. Per loro
vanno utilizzate scale valutative riferite a quanto predisposto nel Piano
Educativo Individualizzato. Se il PEI comprende obiettivi previsti per la classe o
obiettivi minimi, il superamento dell’esame comporta il rilascio di un regolare
diploma (con nessuna menzione del sostegno ricevuto).L’OM sulla valutazione
degli alunni del 2001 introduce la possibilità per gli alunni con ritardo
mentale grave che non riescono a conseguire il diploma di licenza media, di
essere ammessi alla frequenza della prima classe di scuola superiore, al solo
fine di poter completare l’adempimento dell’obbligo scolastico e di conseguire
un attestato con il riconoscimento dei crediti formativi maturati.
Valutazione alunni con DSA (disturbi specifici di
apprendimento )
La scuola, in base agli interventi pedagogico - didattici individualizzati e
personalizzati messi in campo, adotta modalità valutative che consentono
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
115
all’alunno con DSA di dimostrare il livello di apprendimento raggiunto.
In sede di Esami di Stato, la commissione tiene in debita considerazione le
specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le forme di
valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e
personalizzati. Sulla base del disturbo specifico, adotta idonei strumenti
compensativi e criteri valutativi attenti ai contenuti piuttosto che alla forma, sia
nelle prove scritte, comprese le prove nazionali INVALSI, sia in fase di
colloquio. Gli alunni con DSA che hanno seguito un percorso didattico
differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di
voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale
piano, sosterranno prove differenziate, coerenti con il percorso svolto,
finalizzate solo al rilascio dell’attestazione di cui all’art.13 del D.P.R.
n.323/1998.
Valutazione alunni stranieri
Per la valutazione degli alunni stranieri i docenti di classe/consigli di classe
tengono in debito conto il percorso effettuato, gli obiettivi raggiunti, la
motivazione e l’impegno profuso e, soprattutto,
le potenzialità di
apprendimento dimostrate.
FASI DELLA VALUTAZIONE
Valutazione
iniziale
Valutazione in
itinere o
formativa
Valutazione
finale
Acquisizione dati e informazioni( precedenti esperienze
scolastiche,
esperienze
extrascolastiche,
caratteristiche cognitive di ingresso, competenze,
modalità di apprendimento, inclinazioni, tempi, ritmi,
caratteristiche socio – emotive affettive) per poter
individuare strategie da adottare sul piano educativo
e
didattico,
orientare
le
scelte
di percorsi
personalizzati e definire obiettivi di apprendimento
realistici
Fornisce informazioni
circa
l’apprendimento degli
allievi ha funzione regolativa dell’azione didattica e
formativa al fine di promuovere il successo formativo
Viene formulata alla fine dell’anno scolastico, su
articolazione intermedia, al termine di un biennio/ciclo di
studi. In essa
confluiscono gli esiti di prove finali appositamente svolte e i
risultati.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
116
ELEMENTI VERIFICABILI ED OSSERVABILI
I docenti dispongono, per la verifica degli apprendimenti, di una gamma vasta e
diversificata di strumenti, da utilizzare in modo idoneo a seconda del tipo di
apprendimento( conoscenze, abilità, competenze) o di processo(cognitivo, socio
– affettivo)
CONOSCENZE
Insieme di elementi cognitivi necessari per lo svolgimento di
esecuzioni.
determinate
ABILITÀ’
esecuzioni corrette e finalizzate a determinati compiti,
misurabili,
osservabili che
e danno certezza delle conoscenze acquisite.
COMPETENZE
insieme
di abilità concorrenti
problematica.
una
situazione
alla
soluzione
di
ATTEGGIAMENTI area emotivo – affettiva e socio – collaborativa.
4.1 STRUMENTI PER LA VERIFICA
PROVE ORALI
PROVE SCRITTE
PROVE PRATICHE
OSSERVAZIONE
DEL
COMPORTAMENTO
interrogazioni
colloqui
dibattiti
strutturate
semi - strutturate
non strutturate
realizzazione di prodotti pittorici e plastici
realizzazione di lavori tecnici e artistici
esecuzione di canti, brani musicali e saggi ginnici
rapporti interpersonali
rispetto delle regole
senso di responsabilità
motivazione, impegno e collaborazione
autonomia operativa
TEMPI E MODALITA’ DI VERIFICA – VALUTAZIONE
In ottemperanza a quanto sancito dalla Legge n. 53 del 28.03.2003 vengono
effettuate
valutazioni
periodiche
ed
annuali
dell’apprendimento
e
comportamento degli alunni.
A livello di istituto vengono definiti strumenti comuni di verifica e scale di
misurazione condivise per la valutazione degli apprendimenti, mentre con
attività di debriefing (cosa, come e quando hanno imparato) i docenti
ottengono dagli alunni informazioni relative al proprio stile di apprendimento,
necessarie per poter costruire percorsi personalizzati.
Le classi dell’Istituto, partecipano alle prove INVALSI, secondo i tempi e le
modalità stabilite dal MIUR.
I genitori vengono informati sul percorso formativo degli alunni attraverso i
pagellini interquadrimestrali e la SCHEDA QUADRIMESTRALE riguardante i livelli
di apprendimento e di maturazione globale degli alunni e dagli stessi docenti
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
117
durate gli incontri annuali programmati per i colloqui e nel corso di incontri
individuali effettuati su richiesta dei docenti / genitori per tutti e tre gli ordini di
scuola.
4.2 CRITERI DI VALUTAZIONE
Criteri adottati dalla Scuola per valutare gli esiti finali delle prestazioni degli allievi:
FATTORI
OGGETTIVI:
FATTORI
SOGGETTIVI:









l’esito delle misurazioni effettuate e delle osservazioni condotte;
i livelli di partenza;
gli interventi compensativi adottati dalla scuola



componente cognitiva;
componente socio-collaborativa;
previsioni e orientamento
componente fisico-senso-motoria;
componente emotivo-affettiva;
VERIFICHE
In osservanza del comma 4 art.1 del DPR n.122 del 22 giugno 2009, le
verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento
scolastico sono coerenti con gli Obiettivi di Apprendimento previsti dal POF;
in particolare la Scuola dell’Infanzia prevede una valutazione descrittiva delle
competenze in quattro livelli : non raggiunta, parzialmente raggiunta,
raggiunta, pienamente raggiunta ( vedi allegato n.1), mentre la Scuola
Primaria e Secondaria di primo grado adottano una rubrica di valutazione delle
discipline, sia per le prove scritte che orali , con chiara correlazione
voto/prestazione, ove il voto è la risultante della media delle valutazioni
conseguite nei vari indicatori ( vedi allegati 2- 3):
ORIENTAMENTO
Fa parte della finalità della scuola di ogni ordine e grado l’essere orientativa. In
questo senso lato l’Istituto offre, all’interno dei curricoli, attività di:
Scoperta di stili, attitudini interessi personali
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
118
Autovalutazione;
Conoscenza dei meccanismi che regolano i diversi contesti sociali, da
quelli familiari a quelli del mondo del lavoro.
La Scuola Secondaria di I° grado cerca di far emergere le capacità di ogni
singolo alunno e fornisce loro dati concreti su cui ragionare per non andar
incontro a spiacevoli insuccessi scolastici e delusioni. Vengono fornite dettagliate
informazioni sulle scuole superiori proposte attraverso visite a scuole ed incontri
con insegnanti ed alunni delle superiori.
Durante il periodo delle iscrizioni la Scuola consente alle Istituzioni scolastiche di
secondo grado di illustrare ai genitori ed agli alunni la loro offerta formativa.
L’efficacia della iniziativa è data dalla possibilità di un confronto immediato tra
le varie offerte, operato da genitori e figli in contemporanea.
ORGANIZZAZIONE TEMPO SCUOLA
Nella organizzazione del tempo scuola si procede:
Ad adattare il calendario scolastico senza riduzioni né delle prestazioni
didattiche, né degli obblighi lavorativi del personale.
A quantificare, per la Scuola Secondaria di I grado, il monte ore annuale
obbligatorio delle discipline nel rispetto delle quote minime / massime di
cui all’allegato C delle Indicazioni Nazionali.
All’articolazione modulare del monte ore annuale della quota obbligatoria ed
opzionale / facoltativa.
A Garantire pari dignità formativa a tutte le discipline / attività attraverso
una adeguata collocazione e distribuzione nell’orario scolastico settimanale,
tenendo presenti i carichi di lavoro che esse comportano per gli alunni.
A destinare la quota oraria del curricolo locale alla partecipazione alle
iniziative promosse a livello territoriale e provinciale e alla conoscenza, a
livello storico, geografico, artistico del territorio di appartenenza.
A dare priorità, nella scelta della quota facoltativa /opzionale, alle attività di
recupero, consolidamento e potenziamento delle discipline di italiano, prima
lingua straniera , matematica
CALENDARIO SCOLASTICO
Inizio Lezioni: 16 settembre 2013
Termine Lezioni: 7 giugno 2014
Ponte di "Ognissanti": dal 1 al 3 novembre 2013
Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014
Vacanze di Carnevale: 4 marzo 2014
Festività Pasquali: dal 17 aprile al 22 aprile 2014
Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 30 giugno 2014
Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:
tutte le domeniche;
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
119
l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
il 25 dicembre Natale;
il 26 dicembre;
il primo gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
il 25 aprile, anniversario della Liberazione;
il primo maggio, festa del Lavoro;
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
MONTE ORE ANNUALE DELLE DISCIPLINE
Scuola Primaria
Ore
Ore
settima
settimanali
nali per
per classi
classi
discipline
I
II
Italiano
9
Ore
settimanali
per classi
III
Ore
settimanali
per classi
IV
Ore
settimanali
per classi
V
8
7
7
7
inglese
1
2
3
3
3
Storia
cittadinanza
2
2
2
2
2
Geografia
2
2
2
2
2
matematica
7
7
7
7
7
2
2
2
2
2
Tecnologia
1
1
1
1
1
Musica
1
1
1
1
1
Arte e
immagine
1
1
1
1
1
Ed fisica
1
1
1
1
1
Religione
2
2
2
2
2
scienze
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
120
Scuola Secondaria di I grado
Ore settimanali per
classi
Ore settimanali per
classi
Ore settimanali per
classi
I
II
III
7
7
discipline
Italiano
7
inglese
3
3
3
francese
2
2
2
Storia
cittadinanza
3
3
3
Geografia
2
2
2
6
6
6
2
2
2
Tecnologia
2
2
2
Musica
2
2
2
Arte e immagine
2
2
2
Ed fisica
2
2
2
Religione
1
1
1
matematica
scienze
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
121
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
122
Gestione Funzionamento didattico - amministrativo
PROGRAMMA ANNUALE
Il
Programma
annuale,
introdotto
con
il
regolamento
di
contabilità
D.I.1.2.2001 n.44 , è la traduzione finanziaria dei progetti e delle attività che
la scuola ha elaborato in base ai bisogni degli alunni e alle caratteristiche del
territorio di riferimento dell’Istituto. ll Consiglio di Istituto definisce gli obiettivi
e i programmi da attuare e verifica la rispondenza dei risultati della gestione
amministrativa
alle
direttive
generali
impartite.
programmatico, predisposto
dal dirigente
del Direttore
generali e
dei servizi
Nel
scolastico
documento
con la
collaborazione
amministrativi, le attività didattiche
programmate nel Piano dell’Offerta Formativa vengono tradotte
finanziari.Nella
relazione
sono
contabile
individuati gli obiettivi da
in
valori
realizzare
e
la
destinazione delle Risorse in coerenza con il POF. Le spese vengono imputate
tenendo conto dei costi sia del funzionamento generale sia dei progetti nei limiti
dell’effettiva disponibilità finanziaria.
Per ogni singolo progetto è tenuta
aggiornata una scheda illustrativa e finanziaria per le funzioni di controllo
cura del responsabile
del Progetto e
dal Direttore con riferimento
a
allo
stato di attuazione, all’andamento e allo stato delle spesa del Progetto stesso.
Il dirigente scolastico provvede alla gestione finanziaria ed amministrativa con
autonomia di spesa,di organizzazione delle risorse umane e di controllo.
Il programma annuale sull’attività finanziaria coincide con l’anno solare ed è
deliberato dal Consiglio d’Istituto entro il 20 dicembre dell’anno precedente su
proposta presentata dal Dirigente scolastico entro il 31 ottobre con apposita
relazione.
Il Programma finanziario annuale, una volta deliberato dal Consiglio di Istituto, è
immediatamente esecutivo ed è sempre possibile, in relazione allo svolgimento
delle attività didattiche e alla verifica degli standard di qualità, operare interventi
di correzione e riequilibrio del documento contabile.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
123
PIANO ECONOMICO FINANZIARIO
L’Istituzione scolastica autonoma è dotata di un finanziamento formato da un
contributo ordinario perequativo e di altre entrate provenienti dalle Regioni o da
altri Enti pubblici e privati che costituiscono la dotazione finanziaria d’Istituto.
Esse si distinguono in :
1. Risorse ordinarie che provengono da:
• contributi dello Stato: ordinari perequativi e di natura specifica in quanto
diretti a finanziare determinate attività;
• economie di reimpiego;
• possibilità di storni dal Fondo di Riserva.
2. Risorse aggiuntive che provengono da:
• contributi volontari delle famiglie e di privati in genere, contributi discrezionali
di Enti;
• finanziamenti per partecipazione a programmi locali di sviluppo;
• Co-finanziamenti dal Fondo Sociale Europeo e/o da Fondo Europeo di
sviluppo Regionale nell’ambito del Programma Operativo Nazionale
SCELTE GENERALI DI GESTIONE ED AMMINISTRAZIONE
Per l’ottimale funzionamento l’Istituto si impegna al rispetto delle seguenti scelte
di gestione e di amministrazione:
 Utilizzare con la massima tempestività fondi che il MIUR, tramite l’ufficio
scolastico Provinciale, assegna all’istituzione scolastica per:
a. Realizzare i Progetti specifici ai quali sono destinati;
b. Garantire il regolare funzionamento amministrativo generale;
c. Garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le Scuole
dell’Istituto;

Reperire ulteriori risorse e collaborazioni mediante appositi accordi
e/o convenzioni, relativi ai progetti inseriti nel POF , con Enti Locali,
ASL.,Provincia, Regione, Enti ed Associazioni, soggetti privati che, sotto
forma di sponsorizzazione, si dichiarino disponibili ed interessati a
collaborare con la Scuola per la promozione di attività culturali
 Richiedere contributi alle famiglie per copertura finanziaria delle spese
connesse alla realizzazione del POF, per visite guidate e viaggi di
istruzione, acquisto di materiale di facile consumo, Assicurazione ed altre
specifiche attività di arricchimento del curricolo.
 Promuovere ogni forma di raccordo e collaborazione con le Associazioni
culturali e sportive del territorio, allo scopo di mettere a disposizione degli
alunni le competenze professionali di quanti operano all’interno delle
associazioni,
valorizzando
così
l’opera
del
volontariato
e
dell’Associazionismo
 Stipulare Accordi / Intese con Istituzioni Scolastiche per realizzazione di
progetti didattici comuni
 Promuovere scambi ed incontri fra le scolaresche
 Promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione
 Utilizzare il Fondo
e/o
altro
stanziamento
destinato
alla
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
124
retribuzione di prestazioni straordinarie del personale per:
a. Valorizzare e sviluppare le molteplici risorse umane esistente
nella Scuola e migliorare l’organizzazione complessiva dell’Istituto
b. Sviluppare le attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro
c. Riconoscere i maggiori impegni individuali di docenti referenti
e/o responsabili e personale ATA di specifiche attività e iniziative di
interesse generale.
In particolare l’istituto si impegna per il raggiungimento di una Scuola:
Autonoma
Promuovendo la cultura della collegialità, dell’organizzazione e dell’assunzione di
responsabilità di tutto il personale, definendo una chiara ed efficace struttura
organizzativa dell’istituto in cui siano ben definiti i compiti e le responsabilità di
ciascuno e la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei
dati personali
Di Qualità
Dando trasparenza ed efficacia all’agire della scuola avviando un sistema di
gestione della qualità basato sulle procedure. Adeguando la gestione del
sistema alle esigenze che man mano emergono, investendo in un’ottica
razionale di miglioramento delle strutture e delle attrezzature, senza sprecare
risorse dell’erario in beni e / o servizi che non portano ricadute considerevoli
sulla didattica e sull’organizzazione interna.
Per potenziare e migliorare la professionalità del personale docente ed ATA la
Scuola organizza iniziative di formazione, in collaborazione con le istituzioni e
le agenzie del territorio, cogliendo le opportunità offerte con le azioni PON
2007/2013 Obiettivo “Convergenze” “Competenze per lo sviluppo”
POTENZIAMENTO LABORATORI
La scuola ha operato una diversificazione degli ambienti di apprendimento
caratterizzandoli in funzione dei saperi e delle esperienze concrete che in essi è
possibile realizzare. In particolare, in ogni plesso delle scuole primarie, è stato
allestito il laboratorio multimediale e nel plesso della Scuola secondaria di I°
gradodi Bucciano è funzionante il laboratorio scientifico fruibile da tutti gli
alunni delle scuole primarie e secondarie di Bucciano.
Sono stati attivati, il laboratorio linguistico e quello musicale allestiti con i
fondi FERS.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
125
AUTOANALISI D’ISTITUTO PER LA RILEVAZIONE DEGLI
INDICATORI DI QUALITÀ
Il Collegio dei Docenti valuterà in itinere ed alla fine
la rispondenza del Piano
dell’Offerta Formativa ai bisogni rilevati. In sede collegiale saranno decise
eventuali modifiche e/o integrazioni. La valutazione del POF si ispirerà al principio
dell’autodiagnosi.
Oggetto di osservazione saranno:

la responsabilità, che investe tutti i processi decisionali attivati dalla scuola,
nell’ambito della propria autonomia e attraverso il coinvolgimento di tutte le
componenti.

la flessibilità, che riguarda le scelte innovative compiute dalla scuola rispetto
alle scelte organizzative, curricolari ed extracurricolari.

l’integrazione, che riguarda la coerenza progettuale delle diverse iniziative,
nonché il coinvolgimento della scuola e dell’extrascuola.
Gli elementi da considerare saranno:

IL CONTESTO

LA MISSION

GLI UTENTI

I PROCESSI FORMATIVI

LE RISORSE

I PROCESSI ORGANIZZATIVI

I RISULTATI
in relazione ai seguenti parametri:

dichiarato, cioè l’insieme degli orientamenti progettuali esplicitamente
assunti dalla scuola nel POF e nei documenti programmatori.

agito, cioè l’insieme dei comportamenti professionali messi in atto dagli
operatori della scuola per realizzare quanto programmato;

pensato, cioè l’insieme delle elaborazioni individuali e collettive che
caratterizzano la cultura organizzativa dei docenti della scuola, in termine di
percezione di sé e dei significati del proprio lavoro;

percepito, cioè l’insieme delle percezioni e degli apprezzamenti che
sull’operato della scuola hanno genitori e studenti.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
126
Alla fine delle attività didattiche l’ insegnante responsabile delle funzioni
strumentali al POF predisporrà un questionario per acquisire dati ed informazioni
da parte dei docenti, degli alunni e
delle famiglie
circa l'operato formativo,
didattico e organizzativo della scuola, allo scopo di
formativa.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
migliorarne l'offerta
127
Ampliamento dell’Offerta Formativa
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
128
Tenuto conto dei bisogni formativi emersi, il Collegio dei Docenti ha deliberato
l’attuazione di progetti ed attività
specifici per l’ampliamento dell’offerta
formativa. Non si tratta di momenti separati rispetto al lavoro svolto nell’ambito
del curricolo obbligatorio ma occasioni di ulteriore arricchimento formativo e di
maggiore raccordo con soggetti ed esperienze del territorio.
Rientrano in questa tipologia di progetti anche le celebrazioni per eventi
particolari e Istituzionali, quali “La giornata della memoria”; “la Giornata della
legalità”; progetti legati all’ecologia.
Ampliamento offerta formativa
Avvicinare il bambino alla lingua inglese, proponendo
attività
 Progetto di lingua inglese
che costituiscono un contributo a:
“Let’s Play With English”
 allo sviluppo cognitivo
(scuola dell’Infanzia)
 all’educazione linguistica
 all’educazione Interculturale
 Sviluppare la fiducia in sé
 Acquisire il senso del rispetto
 Comunicare bisogni, desideri, paure …
 Comprendere gli stati emotivi altrui
 Registrare, documentare e discutere sulle
diverse situazioni
 Intuire e rispettare le diversità nelle varie
espressioni
 Comprendere e rispettare regole
 Progetto “B come bambino”
 Conoscere ed accettare la propria sessualità
(scuola dell’Infanzia)
 Organizzare e portare a termine
autonomamente il lavoro
 Progettare, collaborare e lavorare insieme
agli altri
 Condividere i valori della comunità di
appartenenza
 Ripercorrere le tappe di un lavoro svolto
 Interpretare, documentare e registrare il
proprio vissuto
 Individuare e comprende ciò che caratterizza
il ciclo della vita
 Rendere l'alunno parte viva e integrante del
progetto formativo culturale.
Celebrazione della “Giornata della
 Acquisire una conoscenza sociale intesa
memoria”
come luogo di generazione e difesa dei valori.
 Maturare la convinzione che la società dei
(tutti gli ordini di scuola)
diritti civili è una società di progresso,
nonviolenza, legalità, rispetto della diversità e
delle minoranze.

Favorire la crescita culturale , la formazione
Celebrazione “Giornata della
civica,
la dignità civile nel rispetto della
legalità”
legalità, dei diritti civili, di se stessi e degli
(tutti gli ordini di scuola)
altri in un clima di tolleranza e di
cooperazione.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
129
Progetto “giochi sportivi
studenteschi” (scuolaSecondaria
Moiano)
Progetto “gioco sport”(scuola
Primaria di Moiano)
Programma Operativo Nazionale
“Competenze per lo Sviluppo” –
PON - FSE
AOODGAI prot. n. 2373 del
26/02/2013.(scuola primaria e
secondaria)
Programma Operativo nazionale “
“Ambienti per l’apprendimento”
PON FESR
A00DGAI prot.n.10621 del
05.07.2012

 Area FSE – Obiettivo C1 FSE 2013-1084
Migliorare i livelli di conoscenza e competenze
dei giovani:
 Ricomincio da te
 Piccole stelle
 Movimenti colorati
 Ponti non muri per crescere insieme
 Insieme è più bello
 Gio-musica
 I mille colori della comunicazione
 A scuola di creatività
 Impara l’arte
 Verso il futuro danzando nel passato
 Il corpo, lo spazio, la voce
 AREA FESR - Obiettivo Convergenza A-1 –
FESR06 – POR – Campania -2012 – 1358
 Postazione segreterie scolastiche
 Nativi Digitali
 A scuola con la LIM
 La lim in classe
 Informatica Mobile 2
 Lim – scuola digitale
 Infolabstart3

Recupero e potenziamento
(scuola secondaria di Moiano e
Bucciano)



PROGETTO MADRELINGUA INGLESE
“VERSO L’EUROPA”
(Secondaria Bucciano e Moiano)


Realizzato con il supporto di un docente
madrelingua che opererà in compresenza con 
il titolare.
A scuola di Sicurezza
( tutti gli ordini di scuola )
 Prevenire e rimuovere eventuali disagi;
promuovere la socializzazione, ed il rispetto delle
regole attraverso giochi di squadra.



Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Recupero e approfondimento di tematiche
scolastiche e/o di attualità di particolare
interesse per gli alunni.
Potenziamento delle competenze necessarie per
accedere agli approfondimenti scelti.
Abituarsi a riflettere, con spirito critico, sia sulle
affermazioni in genere, sia sulle considerazioni
necessarie per prendere una decisione.
Distinguere, nell’affrontare in modo logico i vari
argomenti, il diverso grado di complessità che li
caratterizza.
Consolidare e potenziare le conoscenze della
lingua inglese
Acquisire strategie e competenze orali e scritte
che rafforzino e affinino la capacità di dialogare
in lingua inglese.
Consolidare ed ampliare le quattro abilità
linguistiche di base
Acquisire la consapevolezza che la salute e la
sicurezza sul luogo di sul luogo di lavoro dipende
non solo dalla struttura ma anche dai
comportamenti di prevenzione degli stessi utenti
e dall’attenzione rivolta alle molteplici possibilità
di rischio, presenti in qualsiasi ambiente
Valorizzare il ruolo della scuola, sui temi della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
Elaborare e diffondere a tutti i livelli la cultura
della sicurezza attraverso la formazione /
informazione del personale in servizio
130
Cortometraggio
“ La pastorella Agnese “
( scuola secondaria di I grado di
Bucciano)
“Cibolando”
Scuola primaria di Forchia

Sensibilizzare tutti i soggetti alla responsabilità
verso se stessi e verso gli altri e favorire la
promozione di uno spirito altruistico e solidale

Sensibilizzazione al valore positivo del rapporto
con l’altro
Stimolare la partecipazione attiva della
collettività







Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Assumere un corretto e consapevole rapporto
con il cibo comprendendo il legame fra la qualità
dell’alimentazione e la qualità dell’ambiente di
vita
Acquisire la conoscenza del legame fra
alimentazione e cultura
Considerare l’alimentazione come prevenzione e
cura delle malattie
Acquisire la consapevolezza che l’alimentazione
contribuisce alla crescita personale , culturale ed
umana
Riconoscere l’alimentazione come strumento di
comunicazione, incontro , pensiero, condivisione
, integrazione
Ampliare la gamma dei cibi assunti come
educazione al gusto
131
USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI
D’ISTRUZIONE
ANNO SCOLASTICO 2013- 2014
Scuola dell’Infanzia
Classi coinvolte
Sezione di 5 anni di tutti i
plessi
Sezione di 5 anni di tutti i
plessi
Località
Benevento
Teatro (Un violino di nome Pierino)
Fattoria didattica
Periodo
Da definire
Da definire
Scuola Primaria
MOIANO
VISITE GUIDATE
Classi coinvolte
Tutte le classi
I A – I B II A – IIB - IIIA
IV A – IV B
V A VB
Località
Napoli: Spettacolo teatrale “Mary Poppins”
Salerno Fattoria didattica “le Parisien” o
Masseria Soprano

Tivoli (Villa Adriana e Villa d’Este)

Scavi di Ercolano, mav e museo della
Periodo
12 marzo
APRILE/MAGGIO
APRILE/MAGGIO
APRILE/MAGGIO
ferrvia
LUZZANO
VISITE GUIDATE
Classi coinvolte
Tutte le classi
IA - IIA – IIIA
IVA
Località
Napoli: Spettacolo teatrale “Mary Poppins”
Salerno Fattoria didattica “le Parisien” o
Masseria Soprano

Tivoli (Villa Adriana e Villa d’Este)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Periodo
12 marzo
APRILE/MAGGIO
APRILE/MAGGIO
132
BUCCIANO
VISITE GUIDATE
Classi coinvolte
Località
IVA – VA

FASANO (zoo Safari e parco)
Periodo
APRILE/MAGGIO
FORCHIA
VISITE GUIDATE
Classi coinvolte
Località

Tutte le classi

Dipark (Salerno citta verde)
Periodo
APRILE/MAGGIO
Scuola Secondaria di 1° grado
MOIANO BUCCIANO
VISITE GUIDATE
Classi coinvolte
Località
Periodo
Tarquinia e Cascate delle Marmore
APRILE/MAGGIO
Tivoli (Villa Adriana e Villa d’Este)
APRILE/MAGGIO
IA–IB
II A – IIB MOIANO
I –II BUCCIANO
III A–III B MOIANO
III BUCCIANO
Toscana ( 4 giorni)
APRILE/MAGGIO
III A –III B
MOIANO
Roma ( visita al Quirinale)
4 marzo 2014
USCITE DIDATTICHE
Per tutte le classi e tutti gli ordini di scuola potranno essere realizzate, in orario
scolastico, uscite didattiche nel territorio comunale e provinciale.
Per le uscite didattiche, all’interno del comune e nei paesi limitrofi, la scuola
potrà avvalersi del servizio di scuolabus, predisposto dal comune.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
133
PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE
L’aggiornamento e la formazione in servizio costituiscono per l’insegnante un
diritto-dovere. La formazione in servizio deve, però rappresentare, più che un
obbligo, un’esigenza individuale di sviluppo professionale.
Le iniziative di aggiornamento, in una scuola attenta ai cambiamenti e pronta ad
affrontare le problematiche del nostro tempo, garantiscono, infatti, la crescita
professionale degli insegnanti e di tutte le figure operanti nel comparto scuola.
In tale prospettiva, l’Istituto comprensivo di Moiano intende promuovere una
spendibile attività di formazione al fine di:

migliorare la qualità degli interventi educativi,

stimolare i docenti a mettere in discussione la propria professionalità per
adeguarla alle richieste della scuola dell’autonomia,
rafforzare il ruolo dell’istituzione scolastica, quale centro di servizio e cultura sul
territorio.
Formazione docenti
Considerata l’importanza che riveste l’attività di formazione in servizio come
strumento per l’incremento e il miglioramento continuo delle competenze
professionali di tutto il personale della scuola e ritenuto che nell’attuale
fase di progressivo consolidamento
del processo di autonomia didattica,
organizzativa, di ricerca e sviluppo, l’aggiornamento e la formazione in servizio
del
personale
della
scuola
rappresentano
un
insostituibile
sostegno
all’innovazione in corso e un investimento essenziale per elevare la qualità del
sistema istruzione, nell’Istituto
comprensivo di Moiano si è elaborato un piano di aggiornamento partendo dalla
rilevazione dei bisogni dei docenti, degli alunni, del personale ATA.
Dalla rilevazione dei bisogni formativi è emersa la necessità di prevedere:
- un corso di primo soccorso per tutto il personale dell’istituto.
- Un corso di formazione per l’approfondimento dell’ studio delle Indicazioni
Nazionali e per l’elaborazione di un Curricolo verticale.
- Un corso per il corretto utilizzo del registro elettronico e per l‘utilizzo delle
nuove tecnologie, in particolare per l’uso della LIM.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
134
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
135
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
136
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
137
INDICE
Premessa
Pag.
5
TITOLO I PARTECIPAZIONE ORGANI COLLEGIALI
Pag.
6
Art. 1 Consiglio di intersezione, di interclasse, di classe
Pag.
6
Art. 2 Collegio dei Docenti
Pag.
7
Art. 3 Consiglio di Istituto
Pag.
7
Art. 4 Comitato di valutazione per gli insegnanti
Pag.
9
Art. 5 Assemblee dei genitori
Pag.
11
Pag.
12
ART. 6  Personale docente
Pag.
12
ART. 7 – Personale ATA – collaboratori scolastici
Pag.
14
ART. 8 – Personale ATA – Assistenti Amministrativi
Pag.
14
ART. 9 – DISPOSIZIONI GENERALI -Accesso di estranei ai locali scolastici
Pag.
15
ART. 10 – DISPOSIZIONI GENERALI Distribuzione materiale informativo e pubblicitario
Pag.
15
Pag.
16
ART. 9 – Iscrizioni
Pag.
16
ART. 10 – Regolare svolgimento delle attività didattiche
Pag.
17
ART. 11 – Assenze
Pag.
19
ART. 12 – Ritardi
Pag.
20
ART. 13 – Uscita e uscite anticipate
Pag.
20
ART. 14 – Responsabilità delle classi
Pag.
20
ART. 15 – Comportamento degli alunni
Pag.
21
ART. 16 – Norme di comportamento e di sicurezza durante le visite di istruzione
Pag.
21
Pag.
22
Pag.
22
ART. 18 – Diritti
Pag.
22
ART. 19 – Doveri
Pag.
23
ART. 20 – Mancanze e provvedimenti disciplinari
Pag.
23
ART. 21 – Gravità dell’infrazione e determinazione dei provvedimenti disciplinari
Pag.
28
ART. 22 – Conversione delle sanzioni
Pag.
29
ART. 23 – Ricorsi ed impugnazioni
Pag.
29
ART. 24 – Fasi del procedimento disciplinare
Pag.
30
Pag.
33
Premessa
Pag.
33
Art. 25 – Tipologia
Pag.
33
Art. 26 –Criteri generali per l’organizzazione delle visite e viaggi
Pag.
33
ART. 27 – destinatari
Pag.
33
ART. 28 – partecipazione
Pag.
33
ART. 29 – destinazione
Pag.
34
TITOLO II REGOLAMENTO INTERNO DISPOSIZIONI PER IL PERSONALE
TITOLO III DISPOSIZIONI PER GLI STUDENTI
TITOLO IV REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
ART. 17 – Principi
TITOLO V REGOLAMENTO VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
138
ART. 30 – Organi competenti
Pag.
34
ART. 31 – Organizzazione e realizzazione delle iniziative
Pag.
35
ART. 33 – Competenze dei docenti
Pag.
36
ART. 34 – Norme generali per la partecipazione degli studenti
Pag.
36
ART. 35 – Norme di comportamento degli studenti
Pag.
37
ART. 36 – Competenze dei genitori
Pag.
37
ART. 37 – Indennità di missione
Pag.
37
ART. 38 – Disposizioni generali
Pag.
37
Pag.
38
ART. 39 - Oggetto del Regolamento
Pag.
38
ART. 40 – Diritto di accesso: definizione
Pag.
38
ART. 41 – Soggetto interessato
Pag.
38
ART. 42 – Atti e provvedimenti ammessi
Pag.
38
ART. 43 – Contro interessati
Pag.
38
ART. 44 - Atti sottratti all’accesso
Pag.
39
ART. 45 - Consultabilità degli atti depositati in archivio
Pag.
39
ART. 46 – Modalità di accesso: definizione
Pag.
39
ART. 47 - Motivi della domanda
Pag.
39
ART. 48 – Accesso informale
Pag.
39
ART. 49 – Accesso formale
Pag.
40
ART. 50 – Identificazione dei soggetti che esercitano il diritto di accesso
Pag.
40
ART. 51 - Accoglimento della richiesta di accesso. Rifiuto, limitazione o differimento dell’accesso
Pag.
40
ART. 52 - Rilascio copie
Pag.
41
ART. 53 -Determinazione tariffe riproduzione atti
Pag.
41
ART. 54 - Rimborso spese di riproduzione e dei costi di notifica
Pag.
41
ART. 55 - Comunicazione al richiedente - Termine per il rilascio delle copie
Pag.
42
ART. 56 - Prescrizione e divieti nel corso della visione
Pag.
42
ART. 57 - Decadenza dell’autorizzazione
Pag.
42
ART. 58 - Responsabilità a carico dei richiedenti
Pag.
42
ART. 59 - Rifiuto di esibizione o di rilascio di copia dei documenti
Pag.
42
ART. 60 - Ritardo nella esibizione o nel rilascio di copia dei documenti
Pag.
42
ART. 61 – Ricorsi alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi
Pag.
42
Pag.
43
ART. 62 - Premessa
Pag.
43
ART. 63 - Beneficiari
Pag.
43
ART. 64 – Accesso al prestito
Pag.
43
ART. 65 - Responsabilità
Pag.
43
ART. 66 - Consultazione volumi
Pag.
43
TITOLO VI REGOLAMENTO PER L’ACCESSO AGLI ATTI AMMINISTRATIVI
TITOLO VII REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
139
Pag.
43
ART. 67 - Premessa
Pag.
43
ART. 68 - Accesso al laboratorio
Pag.
43
ART. 69 - Responsabilità
Pag.
44
Pag.
44
ART. 70 – Introduzione
Pag.
44
ART. 71 – Principi e ambiti di applicazione
Pag.
44
ART. 72 – Limiti e poteri dell’attività negoziale
Pag.
45
ART. 73 – Acquisti, appalti e forniture
Pag.
45
Art. 74 – Ufficio rogante e Commissione attività negoziali
Pag.
46
Art. 75 – Informazione, pubblicizzazione e responsabilità contabile
Pag.
46
Art. 76 – Limite di spesa autonoma del Dirigente Scolastico
Pag.
46
Art. 77 – Ordinazione della spesa
Pag.
46
Pag.
47
Pag.
47
Pag.
48
ART. 81 – Tracciabilità dei flussi finanziari
Pag.
49
ART. 82 – Contratto
Pag.
49
ART. 83– Verifica delle forniture e delle prestazioni – Commissione collaudo
Pag.
49
ART. 84 – Requisiti soggettivi dei fornitori e relative verifiche
Pag.
49
ART. 85 – Il responsabile del procedimento
Pag.
50
ART. 86 – Il responsabile del trattamento dei dati
Pag.
50
Pag.
50
Pag.
50
ART. 88 – Pubblicazione degli avvisi di selezione
Pag.
50
ART. 89 – Individuazione degli esperti esterni
Pag.
51
ART. 90 – Impedimenti alla stipula del contratto
Pag.
51
ART. 91 – Autorizzazione dipendenti pubblici e comunicazione alla funzione pubblica
Pag.
52
ART. 92 – Stipula, durata del contratto e determinazione del compenso
Pag.
52
ART. 93 – Verifica dell’esecuzione e del buon esito dell’incarico
Pag.
52
Pag.
53
ART. 94 – Criteri e limiti delle attività negoziali del Consiglio d’Istituto
Pag.
53
ART. 95 – Fondo per le minute spese
Pag.
54
ART. 96 – Disposizioni finali
Pag.
54
TITOLO VIII REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO LABORATORI
TITOLO IX REGOLAMENTO ATTIVITA’ NEGOZIALE PER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI
ART. 78 – Acquisizione in economia di lavori, servizi e forniture sotto la soglia comunitaria (art. 125 del
Codice dei Contratti Pubblici)
ART. 79 – Procedura per la gara informale per acquisti superiori ad € 5,000,00 e fino a € 40.000,00 (iva
esclusa) – Contrattazione ordinaria
ART. 80 – Procedura per il cottimo fiduciario per l’acquisto di beni e servizi il cui importo finanziario sia compreso tra
€ 40.000,00 e € 130.000,00, per i lavori il cui importo finanziario sia compreso tra € 40.000,00 e €
200.000,00.( IVA esclusa)
TITOLO X REGOLAMENTO ATTIVITA’NEGOZIALEPER LA FORNITURA DI BENI E
SERVIZI CRITERI PER LA SELEZIONE DEGLI ESPERTI ESTERNI
ART. 87 – Individuazione del fabbisogno e dei requisiti oggettivi
TITOLO XI REGOLAMENTO ATTIVITA’NEGOZIALEPER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI
INTERVENTI DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO NELL’ATTIVITA’ NEGOZIALE
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
140
PREMESSA
La scuola concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi della Costituzione.
La scuola ha il compito di valorizzare l’alunno come persona e a creare le condizioni per garantire a tutti
pari opportunità di sviluppo e crescita culturale, accogliendo le diversità di ciascuno.
Si propone di favorire nell’alunno:
a) la conoscenza e il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente;
b) lo sviluppo armonico della personalità;
c) l’acquisizione di saperi e competenze fondamentali;
d) l’acquisizione della capacità di compiere scelte responsabili:
La scuola ritiene, quindi, fondamentale che l’alunno acquisisca la consapevolezza dei limiti della propria
libertà e comprenda che la presa di coscienza e la condivisione della regole permettono il “vivere bene
insieme”.
Il principio generale a cui si vuole conformare il Regolamento d’Istituto è la responsabilizzazione di tutte le
componenti scolastiche (alunni, genitori, docenti e personale ATA) nei confronti delle loro specifiche
attività.
Per questo la scuola è aperta alla collaborazione e alla partecipazione, anche mediante momenti di incontro
e confronto.
Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Istituto, è conforme ai principi e alle norme del
Regolamento dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, ed è in piena armonia con il Piano dell’Offerta
Formativa e ne contribuisce all’attuazione.
Esso stabilisce le norme di comportamento e di funzionamento tra le diverse componenti che operano
all’interno dell’Istituto nel rispetto e nella valorizzazione del pluralismo culturale, bandendo,
nell’erogazione del servizio scolastico, ogni discriminazione di sesso, razza, religione, lingua, condizioni
politiche, psico-fisiche e socio-economiche
E’ strumento di garanzia di diritti e doveri e ciascuno, nel rispetto del ruolo che gli compete, deve impegnarsi
ad osservarlo e a farlo osservare, riconoscendone il carattere vincolante.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
141
TITOLO I
PARTECIPAZIONE
ORGANI COLLEGIALI
L’Istituto Comprensivo “F. De Sanctis” garantisce e disciplina l’esercizio del diritto di riunione e di
assemblea di tutte le sue componenti.
La costituzione e i compiti degli Organi Collegiali, unitamente all’esercizio dei diritti di assemblea,
sono disciplinati dal Testo Unico dell’Istruzione ( D. Lgs n. 297/94) agli artt.5-7-8-10-11-12-13-14-15.
ART. 1 – Consiglio di intersezione, di interclasse, di classe
Composizione
Ciascun Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe è composto:
a) nella scuola dell'infanzia dai docenti di ogni singola sezione;
b) nella scuola primaria dai docenti di ogni singola classe;
c) nella scuola secondaria 1^grado dai docenti di ogni singola classe.
Fanno altresì parte dei consigli:
a) nelle scuole dell'infanzia e primaria da un rappresentante eletto dai genitori degli alunni iscritti
a ciascuna sezione o classe;
b) nella scuola secondaria 1^grado da quattro rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti
a ciascuna classe.
Ciascun consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo docente delegato; la funzione di
segretario viene assunta da un docente del Consiglio stesso.
Convocazione
Il Consiglio è convocato dal Presidente o dalla metà dei suoi membri almeno ogni due mesi e si
riunisce in orario non coincidente con le lezioni. L' orario di convocazione va notificato almeno 5
giorni prima della data della riunione indicando gli argomenti all'O.d.G.
Per la validità delle riunioni dell’organo è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti;
invece, per la validità delle riunioni relative agli scrutini, è richiesta la presenza del Dirigente
Scolastico o un suo delegato e di tutti i Docenti componenti il Consiglio. Le deliberazioni sono
adottate a maggioranza; in caso di parità, prevale il voto del Presidente.
Competenze
I Consigli hanno in particolare le seguenti funzioni:
- formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad
eventuali iniziative di sperimentazione;
- promuovere il coordinamento didattico e procedere alla verifica dell'andamento generale
dell'attività educativa;
- agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni;
- esprimere, con la sola presenza dei docenti, parere conforme per l' ammissione o meno di un
alunno alla classe successiva, previa motivata relazione dell'insegnante o degli insegnanti di
classe.
Rappresentante dei genitori
Ciascun rappresentante dei genitori, che ha la funzione di coordinamento e di raccolta delle proposte di
interesse generale tra i genitori della classe, può richiedere la convocazione dell'assemblea dei genitori
per affrontare questioni e problematiche emerse.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
142
ART. 2 – Collegio dei Docenti
Composizione
Il Collegio dei Docenti, organo preposto al funzionamento didattico dell’Istituto, è composto da tutto il
personale insegnante della scuola con contratto a tempo indeterminato e a tempo determinato ed è
presieduto dal Dirigente Scolastico.
Convocazione
Il Collegio Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano
Annuale delle riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. Le riunioni sono
convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni
qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti
ne faccia richiesta.
Il Collegio Docenti, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare la nomina
di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. Queste commissioni hanno soltanto la funzione
preparatoria delle delibere conclusive di esclusiva competenza del Collegio dei Docenti.
Nel caso specifico degli Istituti Comprensivi, per quanto il Collegio sia unico ma articolato in tante
sezioni quante sono le scuole presenti nella nuova istituzione, per alcune questioni esso sarà riunito
nelle totalità delle sue sezioni, mentre per altre, riferite alla singola scuola, il Dirigente Scolastico
potrà riunire separatamente le diverse sezioni.
Competenze
Le competenze del Collegio Docenti attendono, in via primaria, alla programmazione dell’azione
didattico-educativa, all’adozione dei libri di testo e alla scelta dei sussidi didattici. Correlato al potere
di programmazione è la verifica, la valutazione periodica della rispondenza dell’andamento
complessivo dell’azione didattica agli obiettivi programmati e l’adozione delle opportune misure per il
miglioramento dell’attività didattica.
Inoltre, il Collegio dei Docenti:
- definisce, convalida e cura il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto;
- definisce e convalida il Piano Annuale delle attività;
- determina la corrispondenza chiara ed univoca tra i voti decimali ed i livelli di apprendimento e
di conoscenza degli alunni;
- promuove iniziative di aggiornamento dei docenti della scuola;
- elegge i docenti che fanno parte del Comitato di valutazione del servizio.
ART. 3 – Consiglio di Istituto
Composizione
Il Consiglio di Istituto, nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni, è composto da
19 membri, così distribuiti:
- otto rappresentanti del personale docente;
- otto rappresentanti dei genitori degli alunni;
- due rappresentanti del personale ATA;
- il Dirigente Scolastico.
Convocazione della prima seduta
La prima seduta del Consiglio d’Istituto è convocata dal Dirigente Scolastico entro quindici giorni
dalla nomina degli eletti, per l’elezione del Presidente e della Giunta Esecutiva del Consiglio.
Elezione del Presidente
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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-
-
Il Presidente è eletto, mediante votazione segreta, tra i membri del Consiglio d’Istituto
rappresentanti dei genitori, secondo le modalità previste dall’art.5 del D.P.R.. 416/74.
L’elezione del Presidente ha luogo a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio.
Qualora la prima abbia avuto esito negativo, dalla seconda votazione in poi è sufficiente la
maggioranza relativa dei votanti. In caso di parità di voti, la votazione deve essere ripetuta fino
al raggiungimento della maggioranza dei voti in favore di uno dei candidati.
Il Consiglio può decidere di eleggere un Vice Presidente con le stesse modalità previste per il
Presidente, che, in sua assenza, ne assume tutte le attribuzioni.
In caso di impedimento o di assenza del Presidente, ne fa le veci il vice presidente o, in
mancanza di quest’ultimo, il consigliere più anziano
Attribuzioni del Presidente
Tra il Presidente ed i membri del Consiglio non intercorre alcun rapporto di gerarchia.
Il Presidente:
- convoca il Consiglio, ne presiede le riunioni e adotta tutti i necessari provvedimenti per il
regolare svolgimento dei lavori;
- prende e mantiene i contatti con i presidenti del Consiglio di altri istituti;
- promuove i contatti con le altre scuole, come previsto dall’art. 6 lettera e del D.P.R 416/74;
- nomina un Segretario, scegliendolo tra i membri del Consiglio;
- autentica con la propria firma i verbali delle adunanze redatti dal Segretario del Consiglio in
apposito registro.
Revoca del Presidente
- Il presidente può essere revocato dall’ufficio con deliberazione motivata del Consiglio
d’Istituto.
- Il Consiglio non può essere chiamato a deliberare sulla revoca del Presidente, se non quando
vi sia proposta motivata per iscritto di almeno 1/3 dei Consiglieri. Per la validità della
deliberazione, che deve avvenire a scrutinio segreto, occorre la maggioranza dei 2/3 dei
Consiglieri.
- Quando il presidente cessa le sue funzioni per effetto di dimissioni, revoca o per perdita dei
requisiti, subentra di diritto il vicepresidente.
Nomina del Segretario del Consiglio e sue attribuzioni
- Il segretario è nominato dal Presidente tra i membri del Consiglio.
- Il Segretario del Consiglio ha il compito di redigere il verbale della seduta e di sottoscrivere,
unitamente al Presidente, gli atti e le deliberazioni del Consiglio.
- Le altre incombenze amministrative del Consiglio, come la redazione e l’invio delle lettere di
convocazione dei membri del Consiglio, sono svolte dal personale addetto alla segreteria della
scuola.
La Giunta Esecutiva e le sue attribuzioni
Il Consiglio elegge nel suo seno, a maggioranza relativa, i membri della Giunta Esecutiva. In caso di
parità la votazione prosegue fino al raggiungimento della maggioranza dei voti in favore di uno dei
candidati.
La Giunta è convocata dal Dirigente Scolastico.
La Giunta Esecutiva:
- prepara i lavori del Consiglio d’Istituto, fermo restando il diritto d’iniziativa del Consiglio
stesso;
- cura l’esecuzione delle delibere del Consiglio d’Istituto;
- predispone il programma finanziario annuale.
Gli atti della Giunta Esecutiva sono consultabili esclusivamente dai membri del Consiglio d’Istituto.
Estinzione e scioglimento del Consiglio
- Il Consiglio dura in carica tre anni.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
144
-
Il Consiglio può essere sciolto dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale nel caso in cui:
 tutti i membri elettivi del Consiglio si dimettano o perdano i requisiti;
 sussistano persistenti e gravi irregolarità o in caso di mancato funzionamento del Consiglio.
Proroga della legislatura
- Finché non è insediato il nuovo Consiglio sono prorogati i poteri del precedente.
- I rappresentanti dei genitori, purché non abbiano perso i requisiti di eleggibilità (ed in tal caso
sono surrogati), continuano a far parte del Consiglio, fino all’insediamento dei nuovi eletti.
Elezioni suppletive
- Si fa ricorso alle elezioni suppletive nel corso della normale durata del Consiglio:
 per la surrogazione di membri, per qualsiasi motivo cessati, nel caso di esaurimento della lista
di provenienza;
 nel caso di dimissioni di tutti i membri elettivi del Consiglio.
- Le elezioni suppletive devono essere indette dal Dirigente Scolastico entro 15 giorni dalla
formalizzazione della circostanza che le ha rese necessarie.
- I membri subentrati cessano dalla carica allo scadere della legislatura durante la quale sono stati
eletti.
I Consiglieri
- I membri del consiglio possono accedere agli uffici di segreteria per richiedere informazioni e
copia degli atti di competenza del consiglio.
- I Consiglieri che nel corso della legislatura perdono i requisiti per essere eletti in Consiglio,
vengono sostituiti dai primi non eletti delle rispettive liste, ancora in possesso dei requisiti
necessari per far parte del Consiglio. In caso di esaurimento delle liste si procede alle elezioni
suppletive.
- I Consiglieri che non intervengono, senza giustificati motivi, a tre sedute consecutive del
Consiglio decadono dalla carica e vengono surrogati con le modalità sopra riportate.
- Il Consiglio deve prendere atto della decadenza di un Consigliere nella seduta successiva al
determinarsi della causa che la origina mediante delibera immediatamente esecutiva.
Contestualmente il Consiglio deve individuare il candidato che deve subentrare ed accertare il
possesso dei requisiti. L’atto formale di nomina spetta, invece, al Dirigente Scolastico.
Convocazione del Consiglio
- Salvo quanto previsto dall’articolo 1, la convocazione del Consiglio spetta al Presidente ogni
- qualvolta lo ritenga opportuno.
- Il Presidente ha l’obbligo giuridico di indire la convocazione del Consiglio quando viene
richiesto da un terzo dei Consiglieri.
- l’atto di convocazione:
 deve essere emanato dal Presidente del Consiglio;
 deve avere la forma scritta;
 deve contenere l’ordine del giorno degli argomenti da discutere;
 deve indicare il giorno, l’ora e il luogo della riunione;
 deve essere recapitato, a cura dell’ufficio di segreteria ed esposto all’albo della scuola
almeno cinque giorni prima della riunione. Tuttavia, nei casi di urgenza è sufficiente che
l’avviso ed il relativo Odg sia consegnato 24 ore prima.
Ordine del giorno
- L’ordine del giorno della convocazione è formulato dal Presidente, sentita la Giunta e deve
contenere gli argomenti eventualmente proposti dai singoli Consiglieri.
- In caso di urgenza l’Odg può essere integrato, anche al momento della riunione.
- La seduta , di norma, deve trattare solo le materie poste all’ordine del giorno.
- Ogni consigliere ha, comunque, facoltà di proporre argomenti da inserire all'ordine del giorno,
che possono, però, essere discussi nella medesima seduta solo se esiste sufficiente
documentazione ed il Consiglio delibera per la discussione immediata. In caso contrario gli
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
145
argomenti proposti, purché rientranti tra le competenze del Consiglio, saranno rinviati alla
seduta successiva.
Sede delle riunioni
Il Consiglio di Istituto si riunisce, di norma, nei locali dell'edificio sede della Dirigenza; quando
particolari esigenze lo richiedano, le riunioni possono tenersi in altra sede.
Pubblicità delle sedute
- Alle sedute del Consiglio possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate, senza
diritto alla parola ed al voto. Non è ammesso il pubblico qualora siano in discussione
argomenti concernenti le persone.
- Il consiglio può invitare, con il solo diritto alla parola su questioni specifiche, membri esterni
al Consiglio stesso.
Validità delle sedute e delle deliberazioni
- La seduta è valida se è presente la metà più uno dei componenti in carica.
- Le votazioni avvengono, di norma, per alzata di mano.
- La votazione per scheda segreta è obbligatoria quando concerne le persone e quando ne faccia
richiesta 1/3 dei consiglieri e la proposta è accolta dalla maggioranza dei 2/3 dei presenti.
- Le deliberazioni sono adottate a maggioranza relativa dei voti, salvo che disposizioni speciali
prevedano diversamente. In caso di parità prevale il voto del Presidente. In caso di parità in
votazione per scheda segreta, la votazione è ripetuta sino al conseguimento della maggioranza
assoluta dei presenti.
Il verbale
- Il verbale di ciascuna seduta è redatto dal Segretario del Consiglio su apposito registro a pagine
numerate, che viene letto ed approvato all’inizio della seduta successiva.
- Il verbale deve essere firmato dal Presidente e dal Segretario.
- Relativamente al verbale della seduta precedente ogni consigliere, ove ne ravvisi la necessità,
può richiedere d'intervenire per rettificare eventuali sue dichiarazioni non obiettivamente
riportate o omesse dal verbale.
Pubblicità degli atti
La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto avviene mediante l’affissione all’Albo dell’Istituto e la
pubblicazione sul sito web dell’Istituto del testo integrale, sottoscritto dal segretario verbalizzante,
delle deliberazioni prese dal Consiglio. L’affissione avviene entro il termine massimo di 10 giorni
dalla relativa adunanza.
Tutti gli atti e le delibere del Consiglio devono essere tenuti, a cura del Direttore dei Servizi Generali
ed Amministrativi, a disposizione dei membri del Consiglio.
Consultazione degli organi collegiali
- Allo scopo di garantire la più ampia partecipazione alla gestione della scuola, il Consiglio può
decidere di consultare, su importanti questioni, gli altri organi collegiali.
- Il Consiglio tiene in debito conto eventuali proposte formulate da assemblee di genitori
Consulenze esterne
E facoltà del Consiglio avvalersi, nel corso dei lavori, del contributo di pubblici amministratori e della
consulenza di esperti nelle materie di discussione.
Commissioni di lavoro
- Il Consiglio può decidere di costituire al suo interno, per materie di particolare importanza,
commissioni di lavoro.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
146
-
Le commissioni non hanno alcun potere deliberativo e svolgono la propria attività secondo le
direttive stabilite dal consiglio.
ART. 4 – Comitato di valutazione per gli insegnanti
Composizione
Il Comitato di valutazione per il servizio degli insegnanti è formato dal Dirigente Scolastico, che ne è
il Presidente, da 4 docenti quali membri effettivi e 2 docenti quali membri supplenti.
I membri del Comitato sono eletti dal Collegio docenti nel suo seno. Le funzioni di Segretario del
Comitato sono attribuite dal Presidente ad uno dei docenti membri del comitato stesso. Il Comitato di
valutazione del servizio dura in carica un anno.
Competenze
Il Comitato provvede, su richiesta del docente, alla valutazione del servizio degli insegnanti; esprime
un parere obbligatorio sul periodo di prova dei docenti di ruolo;
esprime un giudizio sulla condotta del docente che chiede la riabilitazione, trascorsi due anni dalla data
dell’atto con cui gli fu inflitta una sanzione disciplinare.
ART. 5 – Assemblee dei genitori
I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, fuori
dall’orario delle lezioni. Le assemblee dei genitori possono essere di:
- intersezione, di classe, di interclasse;
- Istituto.
Potranno svolgersi su richiesta dei rappresentanti dei genitori eletti nel Consiglio di classe, interclasse,
di intersezione.
La richiesta di assemblee viene presentata al Dirigente che comunica alle famiglie, con almeno 5
giorni di anticipo, l'avviso di assemblea con il relativo ordine del giorno, tramite comunicazione sul
diario degli alunni. L'avviso di convocazione viene affisso all'albo della scuola.
L'assemblea d' Istituto è convocata su richiesta dal Presidente dell' assemblea oppure, qualora la
richiedano, da 200 genitori. Possono partecipare all'assemblea, con diritto di parola, oltre al Dirigente
Scolastico, anche i docenti dell'istituto. Per le modalità di autorizzazione e di comunicazione ai
genitori si fa riferimento all'art.15 del Decreto Legislativo n. 297/94.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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TITOLO II
REGOLAMENTO INTERNO
DISPOSIZIONI PER IL PERSONALE
ART. 6  Personale docente
I Docenti devono trovarsi nell’Istituto almeno cinque minuti prima che cominci la propria lezione; gli
insegnanti della prima ora devono invece essere presenti in classe cinque minuti prima dell’inizio della
lezione.
I Docenti delle ultime ore di lezione non devono consentire che gli alunni escano dalle aule prima del
suono della campanella; sono tenuti, inoltre, a vigilare sull’uscita ordinata degli alunni e a depositare
nella sala Professori il Registro di classe.
Il rispetto dell’orario di servizio costituisce per tutto il personale Docente un obbligo inderogabile la
cui inosservanza, oltre a compromettere la funzionalità dell’Amministrazione, determina anche disagio
per gli utenti del servizio scolastico, riduzione della produttività e danno all’erario per le somme
erogate a titolo di retribuzione per il lavoro non effettuato.
I Docenti che intendono svolgere l’attività professionale sono tenuti a chiedere, prima dell’inizio
dell’anno scolastico, l’autorizzazione all’esercizio della libera professione e l’autorizzazione ad
accettare incarichi in altre amministrazioni.
Il Docente della prima ora è tenuto ad annotare sul Registro di classe e sul suo Registro personale gli
alunni risultanti assenti all’appello; deve inoltre registrare gli alunni che hanno giustificato la loro
assenza, segnalando chi deve ancora farlo. Tutti i Docenti sono tenuti a firmare il Registro di classe, ad
annotare gli argomenti sviluppati e ad utilizzare gli spazi del Registro in modo adeguato.
Al cambio dell’ora il docente raggiunge tempestivamente l’aula in modo da subentrare rapidamente al
collega che termina la lezione.
In caso di ritardo o di assenza dei docenti, i collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare sugli alunni
dando, nel contempo, avviso all’ufficio di segreteria del disguido affinché vengano assunti i necessari
provvedimenti.
L'intervallo, della durata massima di 10 minuti, è stabilito annualmente nell'ambito dell'organizzazione
dell'orario delle lezioni.
Durante l’intervallo effettuerà la vigilanza il docente che è in servizio nella classe; qualora ciò non sia
possibile dovrà essere formalmente comunicato chi lo sostituisce.
Durante l’intervallo gli alunni possono muoversi in modo ordinato nella propria aula o negli spazi
consentiti.
Dopo la refezione agli alunni, accompagnati dai rispettivi insegnanti, è consentito l’accesso al cortile
e/o alla palestra non oltre le ore 14,00.
Tutti i Docenti sono tenuti a rispettare il divieto di fumo negli spazi interni ed esterni di pertinenza
della scuola.
Tutti i Docenti sono tenuti a rispettare il divieto all’utilizzo del telefono cellulare durante le ore di
lezione, in quanto elemento di disturbo al corretto svolgimento delle attività di insegnamento che non
possono essere interrotte da attività personali. Anche durante le riunioni degli Organi Collegiali, il
telefono deve essere spento.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
148
Non è consentito l’uso del telefono, della fotocopiatrice, del fax e di tutte le attrezzature della scuola
per uso personale o per motivi non attinenti alla gestione della scuola.
L'assegnazione degli insegnanti alle classi è prerogativa del Dirigente Scolastico, che la determina
sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio d'Istituto e dalle proposte operative deliberate dal
Collegio dei docenti.
Il Dirigente scolastico dispone l'assegnazione dei docenti alle classi nel rispetto dei vincoli e delle
indicazione dell'organico, operando una valutazione complessiva dei seguenti criteri:
- garantire la continuità d'insegnamento con il precedente anno scolastico, salvo casi particolari
che impediscano oggettivamente l'applicazione di tale principio;
- distribuire in modo equilibrato tra le classi i docenti di ruolo per garantire un'eguale presenza di
personale stabile;
- valorizzare le specifiche competenze didattiche e professionali, riconosciute in base
all'esperienza maturata ed agli eventuali titoli specifici, approfondita in sede di
formazione/aggiornamento con riferimento agli obiettivi ed ai progetti previsti dal Piano
dell'Offerta Formativa e tenendo conto delle esigenze didattiche ed organizzative dell'Istituto;
- permettere continuità di lavoro per il consiglio di classe e tenere in considerazione la creazione
di rapporti positivi tra diversi docenti della classe con gli studenti.
- In particolare per quanto riguarda gli alunni diversamente abili, si tenderà a:
- assegnare i docenti di sostegno tenendo conto della continuità riferita alla classe o alla sezione
in cui risultano inseriti gli stessi alunni seguiti nel corso dell'anno precedente.
In ogni caso, l' assegnazione effettiva da parte del dirigente scolastico può discostarsi dai criteri e dalle
proposte per motivate esigenze.
La tenuta del Registro personale deve essere effettuata con la necessaria diligenza, in quanto
costituisce il documento probatorio dell’attività didattica del Docente e dei suoi rapporti con gli alunni.
Le pagine riservate all’argomento delle lezioni devono essere compilate contestualmente allo
svolgimento delle attività didattiche, per testimoniarne ed illustrarne contenuti ed attuazione.
La compilazione del Registro di classe deve essere effettuata con la massima cautela ed attenzione, in
quanto si tratta del documento ufficiale e legale dell’attività di servizio dei Docenti e della presenza a
scuola degli alunni.
I Docenti hanno l’obbligo e il preciso dovere di:
- firmare in corrispondenza delle loro ore di lezione, indicando anche la materia svolta;
- registrare con grafia chiara e leggibile in ordine alfabetico i cognomi degli studenti assenti e, in
caso di omonimia, riportare anche il nome o la data di nascita;
- annotare le giustificazioni delle assenze e richiamare specialmente al lunedì e ad ogni ripresa
- ripresa quelle non perfezionate;
- segnalare al Coordinatore eventuali mancanze, ritardi e giustificazioni degli alunni;
- riportare sempre con chiarezza e in modo sintetico gli argomenti spiegati;
- riportare le eventuali note nella colonna “provvedimenti disciplinari” e fare accompagnare
subito gli alunni così segnalati dal Dirigente scolastico o dai suoi delegati;
- recarsi in Segreteria al di fuori dell’orario di servizio.
Tutte le comunicazioni e le circolari sono inviate per posta elettronica ai docenti e poste a disposizione
di ciascun plesso per la firma di presa visione. E’ compito di ciascun docente controllare tutte le
circolari e far pervenire, tramite gli alunni, i comunicati alle famiglie annotando sul diario l’argomento
della comunicazione dettata e/o consegnata e l’avvenuta verifica della firma del genitore.
In caso di assenza dal servizio, (attività d’insegnamento e riunioni deliberate dagli OO.CC. della
scuola), il dipendente presenta al Dirigente Scolastico, con congruo anticipo, regolare istanza
documentata. Per le assenze improvvise ed imprevedibili comunica al Dirigente Scolastico,
telefonicamente entro le 8,00 o comunque prima del suo impegno di servizio, la natura
dell’impedimento, la presumibile durata e l’indirizzo per la visita fiscale.
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Durante le ore a disposizione ed in quelle indicate per ricevimento dei genitori non è consentito al
docente allontanarsi dall’edificio scolastico.
l’accesso agli uffici di segreteria è consentito esclusivamente al di fuori dell’orario di servizio e
comunque dalle ore 11,00 alle 13,00 e dalle ore 14,30 alle ore 16,00 (dal lunedì al venerdì)
Il docente di sostegno in caso di assenza dell’alunno affidatogli, informa tempestivamente il Dirigente
Scolastico o i collaboratori del DS e si mette a disposizione per eventuali sostituzioni dei docenti
temporaneamente assenti.
Il docente deve evitare di assumere iniziative personali incompatibili con le decisioni e gli indirizzi
degli OO.CC. della scuola.
Tutti i ritardi e i permessi brevi devono essere concordati con lo Staff della dirigenza e recuperati.
ART. 7 – Personale ATA – collaboratori scolastici
I Collaboratori scolastici devono assicurare la vigilanza degli alunni all’interno della Scuola e
provvedere all’accurata pulizia dei locali, dei servizi e dell’edificio. Esercitano inoltre servizio di
portineria, con rigoroso controllo dell’ingresso dell’Istituto, accoglienza del pubblico, diffusione delle
circolari e servizio rilascio fotocopie.
I Collaboratori scolastici hanno il diritto-dovere di richiamare gli alunni che si intrattengono nei
corridoi, nei bagni o nell’atrio ed invitarli ad entrare nelle aule. Qualora dovessero rifiutarsi devono
immediatamente comunicare i nominativi al Dirigente scolastico o ai suoi collaboratori per gli
opportuni provvedimenti.
I Collaboratori scolastici prestano ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell’accesso dalle
aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi
igienici e nella cura dell’igiene personale.
Per gli alunni che usufruiscono del trasporto scolastico i collaboratori provvederanno a verificare
l’effettiva consegna all’incaricato.
Non è consentito l’uso del telefono, della fotocopiatrice, del fax e di tutte le attrezzature della scuola
per uso personale o per motivi non attinenti alla gestione della scuola.
I collaboratori scolastici sono tenuti a rispettare il divieto all’utilizzo del telefono cellulare durante le
ore di servizio, in quanto elemento di disturbo al corretto svolgimento delle attività di vigilanza che
non possono essere interrotte da attività personali.
Tutti i collaboratori scolastici sono tenuti a rispettare il divieto di fumo negli spazi interni ed esterni
di pertinenza della scuola.
Il rispetto dell’orario di servizio costituisce un obbligo inderogabile la cui inosservanza, oltre a
compromettere la vigilanza e la funzionalità amministrativa, determina anche un danno all’erario per le
somme erogate a titolo di retribuzione per il lavoro non effettuato.
L’orario di servizio dei collaboratori scolastici sarà strutturato su forme di flessibilità funzionali alle
esigenze delle attività didattiche, educative ed amministrative sia in orario curricolare che in orario
extracurricolare.
I collaboratori scolastici non possono allontanarsi dal posto di servizio per nessun motivo; in caso di
necessità devono presentare richiesta ed essere autorizzati dal DSGA o dal Dirigente Scolastico.
ART. 8 – Personale ATA – Assistenti Amministrativi
Agli Assistenti amministrativi sono affidate le funzioni organizzative, amministrative contabili per gli
alunni, per i Docenti e per la gestione complessiva dell’Istituto.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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Gli Assistenti Amministrativi sono tenuti a rispettare il divieto del telefono, della fotocopiatrice, del
fax e di tutte le attrezzature della scuola per uso personale o per motivi non attinenti alla gestione della
scuola. Non è consentito, inoltre, l’uso del telefono cellulare durante le ore di servizio.
Il rispetto dell’orario di servizio costituisce un obbligo inderogabile la cui inosservanza, determina
anche un danno all’erario per le somme erogate a titolo di retribuzione per il lavoro non effettuato.
L’orario di servizio del personale ATA sarà strutturato su forme di flessibilità che devono assicurare le
esigenze delle attività didattiche, educative ed amministrative sia in orario curricolare che in orario
extracurricolare.
Il personale Amministrativo non può allontanarsi dal posto di servizio per nessun motivo; in caso di
necessità deve presentare richiesta ed essere autorizzato dal DSGA o dal Dirigente Scolastico.
Tutti i collaboratori scolastici sono tenuti a rispettare il divieto di fumo negli spazi interni ed esterni
di pertinenza della scuola.
ART. 9 – DISPOSIZIONI GENERALI -Accesso di estranei ai locali scolastici
Nessun estraneo senza autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare
nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.
Chiunque, limitatamente all’orario di accesso al pubblico , ha libero accesso al locale dove si trova
l'albo d'istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all'Ufficio di Presidenza e di
segreteria.
ART. 10 – DISPOSIZIONI GENERALI Distribuzione materiale informativo e
pubblicitario
Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o
comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.
La scuola non consente la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo.
Previa autorizzazione del Dirigente è consentito distribuire agli alunni:
- il materiale che riguarda il funzionamento e l' organizzazione della scuola;
- materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da
Enti istituzionali;
- il materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite da Enti, Società,
Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché
l'iniziativa non persegua fini di lucro.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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TITOLO III
DISPOSIZIONI PER GLI STUDENTI
ART. 9 – Iscrizioni
1) Criteri di ammissione alla scuola dell’infanzia e classe prima in caso di eccedenza di
iscrizione e/o in caso di eccedenza di iscrizione e/o in caso di distribuzione non equilibrata
fra i plessi.
Tutti gli allievi che fanno domanda di iscrizione vengono accolti sulla base delle risorse d'organico e
strutturali disponibili e dopo aver accertato, d'intesa con l'Ente comunale e con l'USR, eventuali
possibili incrementi.
In caso di eccedenza di domande di iscrizione e/o di distribuzione non equilibrata delle richieste
relative ai plessi, si procede alla convocazione dei genitori per opportuna informazione e per proporre
spostamenti volontari, in mancanza dei quali si procederà secondo i seguenti criteri:
- Alunni già iscritti e frequentanti le scuole dell Istituto;
- Residenza o domicilio nel Comune;
- Alunni in situazione di handicap (entro il limite numerico previsto dalla normativa: in caso di
sovrannumero si selezionerà dando la precedenza alle situazioni di gravità certificata; a parità di
condizioni si procederà a sorteggio);
- Alunni con grave disagio certificato o certificabile (segnalazione dei servizi sociali, della ASL,
inserimento in casa famiglia...);
- Alunni con fratelli frequentanti il plesso;
- Alunni con genitori entrambi lavoratori.
Soddisfatte le priorità di cui sopra, a parità di condizioni viene applicato il sorteggio per individuare gli
alunni esclusi e/o che verranno assegnati ad altro plesso.
Il sorteggio verrà effettuato da una Commissione presieduta dal Dirigente Scolastico
2) Criteri di formazione delle classi
Le classi sono unità di aggregazione degli alunni, aperte alla socializzazione e allo scambio delle
diverse esperienze; andranno perciò favorite le modalità organizzative espressione di libertà
progettuale coerenti con gli obiettivi generali e specifici dei vari ordini di scuola.
"L'unitarietà dell'insegnamento, che costituisce la caratteristica educativo- didattica peculiare della
scuola primaria, è assicurata sia dal ruolo specifico dell'insegnante di classe (questo particolarmente
nel primo ciclo) che dall'intervento di più insegnanti sullo stesso gruppo classe o su gruppi di alunni di
classi diverse organizzati in un sistema didattico a classi aperte(DPR n.104/1985 - 3^ parte).
I criteri mirano a raggiungere due obiettivi: o l'eterogeneità all'interno di ciascuna classe (ogni classe
dovrebbe essere, in piccolo, uno spaccato della società). o l'omogeneità tra le sezioni parallele.
Nella formazione dei raggruppamenti iniziali si terranno globalmente presenti le seguenti variabili:
- Sesso: Equilibrio tra maschi e femmine;
- Incompatibilità segnalata dalla scuola di provenienza
- Maturazione globale (sufficiente/buona/ottima) o Relazionalità (sufficiente / buona)
- Separazione dei fratelli, salvo richiesta motivata da parte della famiglia
- Equi distribuzione degli alunni che presentano handicaps riconosciuti o difficoltà di
apprendimento e di comportamento su segnalazione documentata (da insegnanti dell’ordine di
scuola precedente, Asl ecc.) salvo necessità di tipo diverso legate al monte - ore dell’insegnante
di sostegno;
- Adeguata distribuzione degli alunni extra- comunitari
- Mantenimento della stessa sezione /classe per gli alunni ripetenti, salvo diversa richiesta della
famiglia.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
152
-
Espressione di una preferenza condivisa dai genitori dell’alunno prescelto, compatibilmente
con i criteri sopra indicati
Sorteggio.
3) Criteri per la formazione delle eventuali pluriclassi
Il Dirigente scolastico, dopo aver sentito le proposte degli insegnanti del plesso, procederà alla
formazione delle pluriclassi tenendo contemporaneamente presenti le seguenti variabili:
- La normativa in materia di pluriclassi;
- la continuità didattica; o il numero degli alunni;
- l'eventuale inserimento degli alunni handicappati;
- ogni altro elemento utile alla migliore formazione delle pluriclassi sulla base di un progetto
predisposto dai docenti
4) Inserimento nelle sezioni degli alunni diversamente abili.
Il Dirigente scolastico inserirà gli alunni nei gruppi/sezione tenendo presente:
- il parere dell'équipe socio-psico-pedagogica (se presente sul territorio e collabora attivamente
con continuità con gli operatori scolastici);
- inserirà gli alunni diversamente abili in una classe rispettando le indicazioni del D.M. n.72 del
22/3/1999;
- valuterà anche l'opportunità di rendere disomogeneo il numero degli alunni delle due sezioni a
favore di quella in cui è inserito l'alunno portatore di handicap previo parere favorevole degli
insegnanti interessati.
- inserimento degli alunni in situazione di handicap terrà conto degli alunni problematici già
presenti nelle altre classi della stessa sezione;
5) Inserimento nelle classi degli alunni stranieri
I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’ età
anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l’ iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:
- dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare
l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella
corrispondente all’età anagrafica;
- dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno;
- del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza;
- del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno.
Il collegio dei docenti, con le modalità che riterrà più opportune, formula proposte per la ripartizione
degli alunni stranieri nelle classi: la ripartizione è effettuata evitando comunque la costituzione di
classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri (D.P.R.n. 394 del 31 agosto 1999).
Le prove di accertamento di cultura saranno sostenute di fronte ad una commissione nominata dal
Dirigente scolastico composta da due docenti, di disciplina diversa, in servizio nell’Istituto
In mancanza di documentazione scolastica il dirigente scolastico procede, previa deliberazione del
consiglio di classe/Interclasse all’iscrizione con riserva, chiedendo ai genitori una dichiarazione
attestante gli studi compiuti nel paese di origine (C.M. n. 5/1994)
Il dirigente scolastico procede all’ iscrizione con riserva anche dei minori privi di permesso di
soggiorno (C.M. n. 5/1994)
ART. 10 – Regolare svolgimento delle attività didattiche
1) Orari di entrata e di uscita
Le lezioni , nella Scuola secondaria di I grado, iniziano alle ore 8.00 e terminano alle ore 13.00; il
martedì ed il venerdì, iniziano alle ore 8,00 e terminano alle ore 16,00
Nella Scuola primaria, l’inizio delle lezioni è fissato alle ore8.30 nel plesso di Moiano, 8,15 in quello
di Luzzano e 8,20 in quelli di Bucciano e di Forchia.
Nella Scuola dell’infanzia gli orari di ingresso e di uscita sono rispettivamente 8.30 -16,30
per i plessi di Moiano, Bucciano e Luzzano; 8,20-16,20 per quello di Forchia. In quest’ultimo plesso le
lezioni si svolgeranno dal lunedì al venerdì.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
153
Durante le ore di lezione si esce dalle aule solo se convocati dal Dirigente Scolastico o autorizzati
dall’insegnante. Durante le uscite dall’aula :
- non si deve sostare nella parte di corridoio antistante le classi;
- non è consentito entrare nelle altre classi se non autorizzati da un insegnante;
- non è consentito recarsi negli altri piani dell’edificio scolastico se non autorizzati;
- non è permesso correre o rincorrersi o fare giochi pericolosi per sé o per gli altri;
- si deve mantenere un rapporto corretto nei confronti di tutti i compagni, dei docenti e del
personale ausiliario;
- si devono utilizzare le strutture sanitarie nel rispetto delle civili norme igieniche e non si deve
indugiare nei suddetti locali al fine di permettere a tutti i compagni l’utilizzo degli stessi.
2) Somministrazione di farmaci
La somministrazione di farmaci a scuola è consentita per attività che non richiedono il possesso di
cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica da parte dell’adulto
che interviene e comunque solo in caso di assoluta necessità.
Il genitore in caso di bisogno di eventuale somministrazione di farmaci in ambito scolastico:
- fa richiesta di autorizzazione alla somministrazione del farmaco al Dirigente Scolastico.
- accompagna la richiesta di somministrazione con l’autorizzazione del medico.
- fornisce il farmaco, tenendo nota della scadenza dello stesso, così da garantire la validità del
prodotto in uso
- fornisce al dirigente scolastico un recapito telefonico al quale sia reperibile egli stesso o un suo
delegato.
La richiesta di somministrazione di farmaci ha validità per l’anno in corso e va rinnovata ad inizio di
ogni anno scolastico e in corso dello stesso anno, se necessario.
La prescrizione/certificazione / autorizzazione, rilasciata dal medico curante o pediatra o medico di
medicina generale, deve specificare:
- il nome dell'alunno,
- 2. la patologia
- nome commerciale del farmaco
- l'evento che richiede la somministrazione di farmaci,
- le modalità di somministrazione del farmaco
- la dose da somministrare
- la durata della terapia
- la modalità di conservazione del farmaco
- gli eventuali effetti collaterali
- Il Dirigente Scolastico, a fronte di richiesta/autorizzazione e di prescrizione/certificazione:
- organizza momenti informativi per l'intero personale scolastico in servizio nella sede scolastica
dove è presente l'alunno affetto da specifica patologia, eventualmente in collaborazione
l'Azienda ASL del territorio.
- individua, fra il personale formato ai sensi del DM 388/2003 chi, in caso di bisogno, deve
intervenire anche con la somministrazione del farmaco.
- autorizza la somministrazione del farmaco da parte del personale scolastico.
- indica, vista la prescrizione/certificazione, le modalità per la conservazione e la
somministrazione del farmaco.
L'auto somministrazione del farmaco è prevista laddove l'alunno, per età, esperienza, addestramento, è
autonomo nella gestione del problema di salute. Anche in questo caso il genitore darà comunicazione
al Dirigente Scolastico in merito al farmaco usato.
In caso di necessaria somministrazione di farmaci all’interno della scuola sarà lo stesso genitore a
somministrare di persona all’alunno il farmaco durante l’orario di lezione; pertanto, gli sarà rilasciata
apposita autorizzazione ad entrare nella classe del proprio figlio per il tempo strettamente necessario.
Nel caso di diete speciali (ad esempio, allergie alimentari o altro) occorre la documentazione del
medico di base, con l’indicazione della dieta e degli alimenti da non somministrare.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
154
Richieste di introdurre dolciumi e alimenti vari nelle classi per celebrazione di specifiche ricorrenze
potranno essere prese in considerazione, a condizione che:
- i suddetti alimenti siano acquistati e non confezionati direttamente dai genitori;
- tutti i genitori abbiano compilato il modulo specifico dal quale si evinca la presenza/assenza di
intolleranze alimentari degli alunni.
Gli alunni sono tenuti ad assumere ed utilizzare comportamenti e linguaggio corretti, nonché un
abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico; sono vietate espressioni volgari e/o offensive. Negli
ambienti scolastici è opportuno che gli alunni non indossino copri abiti e copricapo, che appenderanno,
ad inizio mattinata, all’attaccapanni della propria aula.
E’ vietato portare oggetti o materiali d’uso non scolastico. Ciò che non è ritenuto inerente alle attività
scolastiche potrà essere requisito e restituito al termine della lezione all’alunno ovvero al genitore. E’
opportuno non portare cellulari a scuola, ma nel caso che i genitori ritenessero necessario, per esigenze
familiari, che il proprio figlio lo abbia con sé, la scuola declina ogni responsabilità in caso di danni o
smarrimento. E’ severamente vietato l’uso del telefonino durante ogni momento di attività scolastica
(lezioni, esercitazioni, uscite in bagno). Tale oggetto dovrà essere tenuto in cartella,
rigorosamente spento; in caso contrario gli insegnanti sono autorizzati a ritirarlo e a consegnarlo al
Dirigente Scolastico. ovvero ai suoi Collaboratori: questi, a loro volta, lo consegneranno ai genitori
dell’alunno. Le immagini, i suoni ed i filmati acquisiti nella comunità scolastica mediante telefoni
cellulari o altri dispositivi elettronici e successivamente divulgati in altre forme concretizzano una
violazione punita con sanzione amministrativa a carico del genitore, della cui applicazione è
competente il Garante, mentre per l’alunno si individuerà un comportamento che configurerà
mancanza disciplinare, a sua volta sanzionata nel presente Regolamento. Resta fermo che, anche
durante lo svolgimento delle attività didattiche, eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e
le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza o gravità, potranno sempre essere soddisfatte,
previa autorizzazione del docente. La scuola continuerà, in ogni caso, a garantire, come è sempre
avvenuto, la possibilità di una comunicazione reciproca tra le famiglie ed i propri figli, per gravi ed
urgenti motivi, mediante gli uffici di presidenza e di segreteria amministrativa. Il divieto di utilizzare
telefoni cellulari durante lo svolgimento di attività di insegnamento-apprendimento, del resto, opera
anche nei confronti del personale docente, in considerazione dei doveri derivanti dal CCNL vigente e
dalla necessità di assicurare all’interno della comunità scolastica le migliori condizioni per uno
svolgimento sereno ed efficace delle attività didattiche, unitamente all’esigenza educativa di offrire ai
discenti un modello di riferimento esemplare da parte degli adulti. Il dovere di vigilanza e di
corresponsabilità dei genitori e dei docenti è una condizione necessaria per la realizzazione
dell’autonomia scolastica e del successo formativo. Per quanto attiene alla responsabilità deontologica
e professionale dei comportamenti degli alunni, essa sussiste in tutti gli spazi scolastici ed esige la
tempestiva segnalazione alle autorità competenti di eventuali infrazioni, ed in particolare quando
trattasi degli episodi di violenza sopra richiamati, dovere la cui inosservanza è materia di valutazione
disciplinare.
Giustificazioni, avvisi e comunicazioni inviati alle famiglie devono essere firmati tempestivamente dai
genitori e riconsegnati ai docenti. Non sono prese in considerazione richieste formulate soltanto
verbalmente dagli alunni.
Il diario deve essere controllato quotidianamente da un genitore. Gli alunni devono averlo sempre con
sé ed utilizzarlo per uso scolastico. Non occorre telefonare a parenti per motivi personali né è
indispensabile farsi portare materiale scolastico precedentemente dimenticato, in quanto
l’organizzazione personale e il carico di responsabilità conseguente alle proprie dimenticanze servono
alla crescita personale di ogni alunno.
Gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato anche nelle immediate vicinanze della
scuola e durante qualsiasi uscita didattica.
ART. 11 – Assenze
Le assenze vanno sempre giustificate.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
155
Le assenze degli alunni della Scuola secondaria di 1° grado devono essere giustificate, con
l’indicazione del motivo dell’assenza, nell’apposito libretto personale, su cui sono state apposte le
firme del genitore o della persona che, esercitando la tutela, provvedono a giustificare le assenze.
L’insegnante della prima ora firma l’assenza e la annota sul Registro di classe.
In caso di assenze di 5 o più giorni consecutivi (compreso i festivi), alla giustificazione dovrà essere
accluso il relativo certificato medico, eccetto per le assenze preavvisate dai genitori, in forma scritta,
per motivi familiari.
Gli alunni privi di giustificazione saranno ammessi in classe con riserva, annotando sul Registro di
classe l’obbligo per l’alunno di presentare regolare giustificazione per il giorno successivo; in caso di
ripetuta negligenza nella giustificazione delle assenze, l’alunno per essere riammesso in classe dovrà
essere accompagnato dal genitore.
In caso di assenze frequenti, i nominativi degli alunni che non frequentano la scuola regolarmente
dovranno essere segnalati dal Docente coordinatore al Dirigente Scolastico, che solleciterà la famiglia
all’adempimento dell’obbligo scolastico e, successivamente, provvederà a segnalare la situazione agli
organi competenti.
ART. 12 – Ritardi
Le entrate in ritardo devono essere giustificate dai Collaboratori del dirigente. Una frequenza di ritardi
superiore a cinque dovrà essere segnalata dal coordinatore e/o dall’insegnante prevalente al Dirigente
per l’attivazione delle sanzioni disciplinari previste.
ART. 13 – Uscita e uscite anticipate
L’uscita alla fine della mattinata o del pomeriggio avviene solo dopo il suono della campanella. Gli
alunni sono accompagnati all’uscita dal docente dell’ultima ora e devono evitare comportamenti
pericolosi e scorretti.
È possibile delegare altre persone maggiorenni, diverse dai genitori, al ritiro degli alunni,
previa compilazione del modulo fornito in Segreteria didattica all’inizio dell’anno. La delega va
rinnovata ogni anno.
È possibile autorizzare il proprio figlio/a, a tornare a casa da solo o prelevato da parente minorenne,
previa compilazione di apposito modulo da rinnovarsi ogni anno.
Gli alunni non prelevati all’uscita dai genitori sono affidati dall’insegnante al collaboratore scolastico
di turno.
Gli alunni non possono uscire arbitrariamente dall’Istituto; l’uscita anticipata, che dovrà essere
annotata sul Registro di classe o sull’apposito modulo predisposto dall’ufficio di segreteria è
consentita solo se il genitore (o persona da lui
delegata, previa esibizione di delega scritta da parte di uno dei due genitori e fotocopia del documento
di riconoscimento proprio e di uno dei genitori) si presenta a scuola per prelevare il proprio figlio per
validi motivi.
Le uscite anticipate seguono una precisa procedura e vanno autorizzate dal Dirigente scolastico o dai
suoi Collaboratori. In caso di assenza del Dirigente Scolastico o di un suo delegato, l’autorizzazione
sarà concessa dal docente in servizio nella classe di appartenenza dell’alunno.
Dopo cinque uscite anticipate, il coordinatore e/o l’insegnante prevalente provvederà ad avvisare il
Dirigente affinchè sia valutata la legittimità del comportamento.
I permessi di uscita anticipata per la durata dell’intero anno, saranno rilasciati esclusivamente dal
dirigente scolastico nei casi di documentata necessità.
ART. 14 – Responsabilità delle classi
Ciascuna classe è responsabile dell’ordine e della pulizia di muri e arredi della propria aula, delle aule
speciali e delle relative attrezzature che vanno usate con la dovuta cautela. Eventuali danni accertati
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
156
alle aule, all’arredamento, alle attrezzature dovranno essere risarciti dai diretti responsabili, se
individuati, o da tutti gli alunni della classe.
Le classi che si allontanano dalle aule per recarsi in palestra o nei laboratori non devono lasciare
incustoditi oggetti personali che non rientrano nel normale materiale scolastico.
L’Istituto non risponde in nessun caso di furti o smarrimenti di libri, sussidi didattici, indumenti o
denaro, salvo l’assumere severi provvedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili.
ART. 15 – Comportamento degli alunni
Gli alunni devono sempre manifestare all’interno dell’Istituto forte senso di autocontrollo e di
autodisciplina; non possono, senza regolare autorizzazione, accedere in classi non proprie, né
abbandonare l’aula durante le lezioni.
Agli studenti è consentito uscire dall’aula, durante le ore di lezione, uno per volta, previa
autorizzazione del docente; di ogni assenza arbitraria o prolungata dall’aula, l’insegnante farà
menzione sul registro di classe. Non è assolutamente consentito aggirarsi, intrattenersi, conversare nei
corridoi, nelle scale e nei servizi igienici durante l’orario di lezione. Nel breve periodo in cui avviene il
cambio dei docenti, gli alunni devono, disciplinatamente, attendere in classe l’insegnante.
ART. 16 – Norme di comportamento e di sicurezza durante le visite di istruzione
Nel trasferirsi da un luogo all’altro:
- Si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive dell’insegnante o della guida:
allontanandosi e non seguendo le istruzioni date ci si mette in condizione di pericolo.
- Non si toccano né si fotografano oggetti e/o dipinti esposti in mostra senza averne il permesso:
infatti potrebbero venir facilmente danneggiati.
In autobus:
- Si sta seduti al proprio posto; infatti se si rimanesse alzati una brusca manovra potrebbe far
perdere l’equilibrio e causare brutte cadute. Non si mangia né si beve; infatti un’improvvisa
frenata potrebbe causare l’ingestione di liquidi e/o solidi nelle vie aeree con conseguenti
problemi sanitari.
Si conversa senza far confusione, altrimenti si distrae il conducente e lo si distoglie dalla guida.
Durante le visite di istruzione e/o partecipazione in qualità di spettatori ad avvenimenti sportivi,
teatrali, cinematografici e di ogni altra attività, gli alunni dovranno assumere sempre un
comportamento corretto e responsabile nei confronti delle persone e delle cose.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
157
TITOLO IV
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Il presente regolamento recepisce le indicazioni contenute nello “Statuto delle studentesse e degli
studenti” della Scuola Secondaria, emanato con D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e le successive
modifiche ed integrazioni di cui al D.P.R. n. 235/07 ed alla C.M. prot. 3602/PO del 31/07/08.
Per quanto riguarda, invece, l’azione disciplinare nei confronti degli alunni della Scuola primaria, essa
deve intendersi ancora regolata dagli artt. 412-414 del R.D. 1297 del 1928, le cui disposizioni
vengono, ovviamente, adattate alle modifiche normative intervenute successivamente.
Di conseguenza, comune risulta la definizione dell’azione disciplinare verso gli alunni quale atto
amministrativo regolato dalla Legge n. 241 del 1990; infatti, essa deve ( a pena di illegittimità) essere
condotta nel rispetto dei suoi principi, tra i quali, in primo luogo, quello di necessaria previa
partecipazione dei genitori al procedimento sanzionatorio. Diversificate e commisurate all’età, pur
nella consapevolezza di una preminente valenza formativa e rieducativa, risultano le sanzioni
disciplinari legate a specifici comportamenti poco corretti.
ART. 17 – Principi
Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere
improntata qualsiasi azione disciplinare: ogni Consiglio di classe potrà, in autonomia, deliberare di non
applicare al singolo caso le norme generali, inquadrando tale comportamento “anomalo” in una
strategia di recupero o inserimento più generale. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee ed
ispirate, per quanto possibile, alla riparazione del danno.
La successione delle sanzioni non è, né deve essere, automatica: mancanze lievi possono rimanere
oggetto di sanzioni leggere, anche se reiterate; mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni e
procedimenti rieducativi commisurati.
La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi
l’efficacia.
Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori dalla scuola, ma che siano
espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte
ripercussione nell’ambiente scolastico. La convocazione dei genitori non deve configurarsi come
sanzione disciplinare, ma come mezzo di informazione e di accordo per una concertata strategia di
recupero: tale atto dovrà essere compiuto a livello preventivo, quando possibile, dal singolo docente o
dal Consiglio di classe.
Ne consegue che:
- I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa;
- la responsabilità è individuale; pertanto, i provvedimenti disciplinari sono individualizzati e mai
collettivi;
- nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad
esporre le proprie ragioni;
- nessuna infrazione disciplinare influisce sulla valutazione del profitto;
- le sanzioni sono temporanee e ispirate alla riparazione del danno;
- allo studente è offerta la possibilità di convertire la sanzione in attività a favore della comunità
scolastica;
- la collaborazione dei genitori viene ritenuta fondamentale per dare una corretta valenza
educativa all’intervento disciplinare.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
158
ART. 18 – Diritti
L’Istituto garantisce a tutti gli alunni una formazione culturale qualificata, tesa al rispetto e alla
valorizzazione dell’identità di ciascuno. Inoltre, l’Istituto si impegna a promuovere attività integrative
ed interventi didattico-educativi per il recupero delle situazioni di svantaggio.
Nello specifico, lo studente ha diritto:
- di conoscere, all’inizio dell’anno scolastico, gli obiettivi didattici, la metodologia e i criteri di
valutazione dei singoli insegnanti;
- di essere valutato mediante una sufficiente quantità e varietà di verifiche, affinchè la sua
valutazione sia attendibile;
- di conoscere in tempi rapidi i risultati delle verifiche.
- alla segretezza delle informazioni riguardanti lui e la sua famiglia, anche se fornite
spontaneamente;
- al rispetto della dignità personale: nessuno studente deve essere trattato con espressioni
ingiuriose o sarcastiche, né essere oggetto di ingiustizie o aggressioni psicologiche;
- di svolgere le proprie attività in ambienti scolastici salubri e ben attrezzati;
- al rispetto dell’orario delle discipline concordato all’inizio dell’anno;
- all’annotazione dei compiti sul registro di Classe.
ART.19 – Doveri
-
-
-
Lo studente deve partecipare alle attività didattiche. A scuola deve ascoltare attentamente,
annotare, chiedere chiarimenti, apportare contributi personali. Nel lavoro individuale deve
eseguire personalmente i compiti e studiare le lezioni.
Lo studente deve mantenere un atteggiamento rispettoso verso tutti i membri della comunità
scolastica. Deve evitare di emarginare qualsiasi compagno, assumere atteggiamenti aggressivi,
usare un linguaggio offensivo della dignità e dei sentimenti altrui.
Durante le attività didattiche lo studente deve evitare di disturbare i compagni e il docente.
Lo studente deve rispettare le attrezzature e il materiale didattico della scuola, evitando di
sporcare gli ambienti che usa.
Lo studente deve venire a scuola fornito di tutto il materiale necessario.
Lo studente è tenuto a frequentare le lezioni con regolarità, senza effettuare assenze strategiche,
immotivate e rispettando gli orari di inizio e termine dell’attività scolastica.
Lo studente non deve sottrarsi alle verifiche e alle valutazioni del processo formativo.
Lo studente deve informare la famiglia sulla sua situazione scolastica, sulle riunioni e/o colloqui
stabiliti dalla scuola.
ART. 20 – Mancanze e provvedimenti disciplinari
I seguenti comportamenti vengono configurati come mancanze disciplinari da correggere con
interventi educativi:
SCUOLA PRIMARIA
Provvedimento disciplinare
( a seconda della gravità del fatto)
Infrazione
Autorità competente
1.
-
Ritardi ripetuti
-
Assenze o ritardi non
giustificati
-
Mancanza del materiale
occorrente
- Richiamo verbale
Docente prevalente
- Convocazione dei genitori
2
-
Richiamo verbale
Convocazione dei genitori
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Docente interessato
159
-
-
Consegna da svolgere in classe
Consegna da svolgere a casa
Invito alla riflessione individuale per
alcuni minuti fuori dall’aula, sotto stretta
sorveglianza del docente
Invito alla riflessione guidata sotto
l’assistenza di un Docente
Ammonizione scritta sul diario dello
studente
Mancato rispetto delle
consegne a casa e/o a
scuola
3
-
Disturbo delle attività
didattiche
-
Linguaggio offensivo
verso gli altri
-
Richiamo verbale
Convocazione dei genitori
Consegna da svolgere in classe
Consegna da svolgere a casa
Invito alla riflessione individuale per
alcuni minuti fuori dall’aula, sotto stretta
- Docente interessato
sorveglianza del docente
e/o prevalente
Invito alla riflessione guidata sotto
l’assistenza di un Docente
Ammonizione scritta sul diario dello
studente
Ammonizione scritta sul registro di
classe
4
-
Violenze fisiche e
psicologiche verso gli altri
Ammonizione scritta sul diario dello
studente
Docente interessato e/o
Ammonizione scritta sul Registro di prevalente e Consiglio
classe
di interclasse
Sospensione dalle lezioni fino a tre
giorni
5
-
Reati e compromissione
dell’incolumità delle persone
Sospensione dalle lezioni fino a tre giorni
Consiglio di interclasse
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Infrazione
Provvedimento disciplinare
Autorità competente
Articolo 3 comma 1 DPR 235 del 21.11.07 “Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le
lezioni e ad assolvere assiduamente agli obblighi di studio”
Ritardi occasionali
I ritardi occasionali, dopo i 5 minuti dal
Dirigente
suono della campanella, sono giustificati
dal Dirigente o dal Collaboratore del
Scolastico
Dirigente. L’alunno viene accolto in classe
Collaboratori
dal docente della prima ora, previa
esibizione del documento scritto di
del Dirigente
accettazione recante la firma del Dirigente.
2
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
160
Ritardi continuativi
Dirigente
Dovranno essere giustificati per iscritto e
Scolastico
personalmente dai genitori al Dirigente, che
Collaboratori del
ne dà comunicazione ai docenti.
Dirigente
3
Ritardi ripetuti senza
giustificazione
Dirigente
Dopo 5 ritardi consecutivi non giustificati e
Scolastico
superiori a 5 minuti, convocazione, mezzo
telefono o lettera, di uno dei genitori. Questi Collaboratori
dovrà accompagnare il proprio figlio/a a
del Dirigente
scuola il giorno successivo.
4
Comunicazione alla famiglia tramite nota
scritta su stampato della scuola che dovrà
Ritardo nel giustificare le
essere riconsegnato debitamente firmato. Se Coordinatore di classe
assenze e nel far firmare le
comunicazioni scuola-famiglia la mancanza persiste, convocazione dei
genitori tramite lettera
5
Falsificazione di:
a) firme dei genitori
b) firma di insegnanti
Richiesta di certificazione della
firma da parte dei genitori o degli
insegnanti
Convocazione dei genitori
Sospensione dalle lezioni fino a 5
giorni (nei casi recidivi)
-
Coordinatore di
classe
-
Coordinatore di
classe Consiglio di
classe
6
-
Convocazione dei genitori
Alterazione di:
Sospensione dalle lezioni fino a 5
a) valutazioni
giorni (nei casi recidivi)
b) registri di classe
Sospensione dalle lezioni (nei casi
c) registri personali dei docenti gravi e recidivi) da 6 a 15 giorni
- Coordinatoredi classe
-
Consiglio di
classe
-
Consiglio di
classe
7
Negligenza nello studio e
irregolarità nello svolgimento
dei compiti assegnati
Infrazione
Comunicazione alla famiglia tramite nota
scritta su stampato della scuola, che dovrà
essere consegnato, debitamente firmato, al
docente che rileva la mancanza
Provvedimento disciplinare
Docente che rileva la
mancanza
Autorità competente
Art. 3 comma 2 DPR 235 del 21.11.07 “Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del
Capo di Istituto, dei Docenti, di tutto il Personale della Scuola e dei loro compagni lo stesso
rispetto (anche formale) che chiedono per se stessi”
Richiamo verbale e scuse da parte
Docente che rileva la
Trattenersi in bagno e
dell’alunno/a
mancanza
fuori dall’aula oltre il tempo
Richiamo scritto sul registro di
necessario;
classe
Sostare in corridoio
Comunicazione scritta alla famiglia Docente Coordinatore
creando confusione;
della Classe
Entrare nelle altre classi
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
161
-
-
-
Convocazione dei genitori
eludendo la sorveglianza del personale scolastico
Sospensione dalle lezioni fino a 5
Abbigliamento non
adeguato e poco conveniente; giorni in caso di inosservanza della
anzione e recidività.
Comportamento
scorretto a scuola e durante
Sospensione dalle lezioni (nei casi
le uscite didattiche, visite e
gravi e recidivi) da 6 a 15 giorni
gite d’istruzione;
Uso di linguaggio
volgare e scorretto;
Insulti e offese ai
compagni con parole, gesti e
azioni;
Atti di violenza fisica
psicologica
Consiglio di classe
Consiglio di classe
2
Danneggiamento o sottrazione
Risarcimento del danno, restituzione
di oggetti a compagni e al
del maltolto e ammonimento scritto.
personale tutto della scuola.
Docente che
rileva a mancanza
Dirigente per
l’adozione del
provvedimento
formale nei casi di
risarcimento
3
Offese con parole, gesti e
azioni al personale Docente e
non, sia nell’ambiente
scolastico che fuori dalla
scuola.
-
Richiamo da parte del D.S.
Dirigente
Convocazione dei genitori
Scolastico
Sospensione dalle lezioni per offese Consiglio di
gravi e reiterate
classe per
Comunicazione scritta alle Istituzioni sospensione fino a
competenti
15gg
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
162
Infrazione
Provvedimento disciplinare
Autorità competente
Art. 3 comma 4 DPR 235/07 “Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di
sicurezza dettate dal regolamento della scuola”
-
Uscite non autorizzate
Girovagare nell’edificio
scolastico
Giochi e scherzi
pericolosi (correre e
rincorrersi negli ambienti
della scuola, sporgersi dalle
finestre dei locali scolastici,
lanciare oggetti e richiamare
l’attenzione dei passanti)
Comportamenti
pericolosi e scorretti durante
l’entrata, l’uscita della scuola
e nelle immediate vicinanze
dell’edificio scolastico
Fumo di sigarette nei
locali di pertinenza della
scuola
2
-
Docente che rileva la
mancanza
-
Richiamo scritto sul registro di classe
-
Comunicazione scritta alla famiglia Docente Coordinatore
della Classe
Convocazione dei genitori
-
Sospensione dalle lezioni fino a 5
giorni in caso di inosservanza della
sanzione e recidività.
Consiglio di classe
-
Sospensione dalle lezioni (nei casi
gravi e recidivi) da 6 a 15 giorni
Consiglio di classe
-
Richiamo verbale e scuse da parte
dell’alunno/a
Richiamo scritto sul registro di classe
Comunicazione scritta alla famiglia
Ritiro dell’oggetto e consegna dello
stesso al D.S. che lo consegnerà al
genitore.
Sospensione dalle lezioni fino a 5
giorni in caso di inosservanza della
sanzione, e recidività.
Portare oggetti, materiale
d’uso non scolastico e tutto ciò
che non è ritenuto inerente alle
attività didattiche, compreso il
cellulare
-
Infrazione
Richiamo verbale e scuse da parte
dell’alunno/a
Provvedimento disciplinare
Docente che rileva
a mancanza
Consiglio di classe
Autorità competente
Art. 3 comma 5 DPR 235/07 “Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i
macchinari e i sussidi didattici e comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al
patrimonio della scuola”
Docente che rileva la
Richiamo scritto sul registro di classe
mancanza
Docente Coordinatore
Comunicazione scritta alla famiglia
della Classe
Danneggiamenti e vandalismo
Docente Coordinatore
Convocazione dei genitori
della Classe
Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni in
caso di inosservanza della sanzione e
Consiglio di classe
recidività
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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Sospensione dalle lezioni da 6 a 15 giorni
(nei casi gravi e recidivi)
Consiglio di classe
D.S. per l’adozione del
provvedimento
Ripristino – riparazione delle
formale nei casi di
strutture e attrezzature danneggiate
ripristino riparazione
degli oggetti
Risarcimento del danno pecuniario
danneggiati e
risarcimento
Infrazione
Provvedimento disciplinare
Autorità competente
Art. 3 comma 6 DPR 235/07 “Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente
l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola”
Richiamo verbale e scuse da parte
dell’alunno/i
Docente che rileva la
Richiamo scritto sul registro di
mancanza
classe
Comunicazione scritta alla famiglia
Docente Coordinatore
Convocazione dei genitori
Sporcare
della Classe
intenzionalmente arredi,
Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni in
pareti e pavimento dei locali
caso di inosservanza della sanzione e
Consiglio di classe
scolastici
recidività
Utilizzo impropriodelle Sospensione dalle lezioni da 6 a 15 giorni Consiglio di classe
(nei casi gravi e recidivi
strutture sanitarie
D.S. per l’adozione del
provvedimento formale
Se arredi, pareti e pavimento vengono
nei casi di ripristino
sporcati, l’alunno/i devono provvedere alla
riparazione degli
loro pulizia anche in orario extrascolastico
oggetti danneggiati e
risarcimento
ART. 21 – Gravità dell’infrazione e determinazione dei provvedimenti disciplinari
Le infrazioni vengono individuate valutando i seguenti aspetti:
1. Rilevanza dell’obbligo violato;
2. Intenzionalità del comportamento o grado di negligenza o imprudenza;
3. Entità del danno o del disservizio provocato;
4. Eventuali precedenti violazioni della stessa norma;
5. Comportamento pregresso dell’alunno.
A tal fine si specifica quanto segue. Si intende per:
a) “Richiamo verbale e scuse da parte dell’alunno”: ammonizione privata da parte del docente che
rileva la mancanza.
b) “Richiamo scritto su registro di classe”: nota disciplinare che può essere apposta sul registro di
classe sia dal docente che rileva la mancanza (anche di altra classe) oppure dal Dirigente
Scolastico o dal Collaboratore del Dirigente, per fatti che turbino il regolare andamento delle
lezioni.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
164
c) “Comunicazione scritta alla famiglia”: a seguito della nota disciplinare, si comunica alla
famiglia la mancanza su apposito foglio prestampato fornito dalla scuola. Il foglio, consegnato
all’alunno/a, dovrà essere riconsegnato al docente debitamente firmato.
d) “Convocazione dei genitori”: nel momento in cui l’alunno/a, nonostante i ripetuti richiami ed
inviti, persiste nella mancanza rilevata, tramite lettera il Docente Coordinatore della classe
convoca i genitori.
e) Durante il colloquio con i genitori, il Docente Coordinatore della classe illustra loro le eventuali
“Sanzioni che il Consiglio di Classe” propone di far osservare all’alunno. Il genitore firma per
presa visione. Le sanzioni disciplinari irrogate dal Consiglio di Classe compendiano:
• Compiti aggiuntivi;
• Esclusione da uscite didattiche, visite, gite o viaggi d’istruzione, spettacoli, manifestazioni
sportive: gli alunni nel contempo resteranno nella scuola a partecipare alle normali attività
affidati ad altri docenti a disposizione e, nel caso di non disponibilità, a docenti della classe di
appartenenza anche se svolgono attività didattica in altra classe;
• Sospensione dalle attività per una intera giornata, pur permanendo all’interno della scuola,
attraverso l’esecuzione:
1. di attività individuali specifiche di studio con docente a disposizione;
2. di attività di aiuto per la comunità scolastica con docente a disposizione o collaboratore
scolastico.
3. Altre eventuali proposte dei docenti.
f) “Sospensione dalle lezioni da 1 a 5 giorni” per i casi di inosservanza della sanzione del
Consiglio di Classe e di recidiva nel combinato disposto Art. 4 comma 6 DPR 249 del
24.06.98 come innovato dal DPR n. 235 del 2007: “Le sanzioni e i provvedimenti che
comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo
collegiale”. In questo caso per organo collegiale, si intende il Consiglio di classe allargato a
tutte le componenti, ivi compresi i genitori.
g) “Sospensione dalle lezioni da 6 a 15 giorni”, come stabilito dall’ art. 328, comma 2, Decreto
legislativo 297/94 “La sanzione disciplinare della sospensione fino a 15 giorni rientra nella
competenza del Consiglio di Classe presieduto dal Dirigente scolastico o dal Vice preside. I
provvedimenti di allontanamento fino a 15 giorni vengono inflitti solo in caso di gravi e
reiterate infrazioni disciplinari, soprattutto concernenti il rispetto e la tutela dell’integrità morale
e fisica delle persone. Troverà applicazione art. 4 comma 8 DPR 249 del 24.06.98 innovato
dal DRP 235/07: “Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un
rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità
scolastica”. In entrambi i casi (f /g) il Consiglio di classe cui compete il provvedimento di
allontanamento dell’alunno dall’Istituto può comminare la sanzione della sospensione con
obbligo di frequenza.
h) Qualora il Consiglio di Classe ravvisi nel comportamento dell’alunno mancanze di particolare
gravità, configurabili come reato, o riscontri il pericolo per l’incolumità delle persone, dispone
l’allontanamento immediato dell’alunno dalla Scuola fino al permanere della situazione di
pericolo. In tal caso il Consiglio di Istituto, convocato straordinariamente dal Dirigente
Scolastico su richiesta del Consiglio di classe, può irrogare la sanzione superiore a 15 giorni.
i) Nei casi in cui l’Autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata
dalla famiglia o dallo stesso studente sconsigliano il rientro nella comunità scolastica di
appartenenza, il Consiglio di classe, valutata l’obiettiva situazione, potrà concedere il “nulla
osta” per l’iscrizione, anche in corso d’anno, presso altro Istituto.
j) In caso di sanzione con sospensione se ne dovrà dare comunicazione scritta ai genitori, a cura
del Dirigente Scolastico, in cui dovrà essere specificata la motivazione e la data o le date a cui
si riferisce il provvedimento.
k) “Riparazione - Risarcimento danni”: tale sanzione è inflitta quando siano arrecati danni ad
oggetti appartenenti all’Istituto scolastico o privati (in quest’ultimo caso occorre il preventivo
accordo della parte lesa). Rispondono della spesa i genitori dell’alunno/i interessati. Se non è
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
165
possibile accertare l’autore del danno, la spesa viene divisa tra i genitori degli alunni della
classe o degli alunni, anche di classi e corsi diversi, coinvolti.
l) Gli interventi educativi e le sanzioni durante gli Esami di Stato sono effettuati dalla
Commissione esaminatrice.
m) Nel rispetto dell’ art. 4 comma 5 DPR 249/98 così come innovato dal DPR 235/07, “Le
sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare, ispirate, per
quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione
personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in
favore della comunità scolastica.”
ART. 22 – Conversione delle sanzioni
Su proposta del Consiglio di classe e in base al parere dei genitori, può essere offerta la possibilità di
convertire le punizioni nelle sotto elencate attività utili alla Comunità:
• Svolgimento per brevi periodi di attività in alternativa o in aggiunta ai normali impegni
scolastici;
• Riordino del materiale didattico e delle aule;
• Sistemazione delle aule speciali e dei laboratori;
• Interventi per la manutenzione delle strutture interne ed esterne;
• Collaborazione con le associazioni di volontariato.
ART. 23 – Ricorsi ed impugnazioni
1) L’Organo di Garanzia interno dell’Istituto, previsto dall’art.5, commi 1 e 3, dello Statuto delle
studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente Regolamento.
2) Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro
quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito Organo di garanzia
interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche
che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente eletto
dal Consiglio d’istituto, due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal Dirigente
Scolastico.
3) L'Organo di Garanzia interno resta in carica per due anni scolastici.
4) Tale Organo ha il compito di verificare la correttezza della procedura messa in atto
nell’irrogazione delle sanzioni. Esso inoltre decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse,
anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente
Regolamento.
5) La convocazione dell’Organo di Garanzia interno spetta al Presidente, che provvede a
designare, di volta in volta, il segretario verbalizzante. L’Organo di Garanzia deve essere
convocato entro 15 giorni dal ricorso, al di fuori dell’orario di lezione.
6) Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. Il membro
impedito ad intervenire deve far pervenire al Presidente dell’Organo di Garanzia, possibilmente
per iscritto e prima della seduta, la motivazione giustificata dell’assenza.
7) Tutti i componenti dell’Organo di Garanzia , tranne il Presidente, devono essere sostituiti nel
caso siano coinvolti personalmente o abbiano già deliberato relativamente al caso in oggetto.
8) Ciascun membro dell’Organo ha diritto di parola e di voto; l’espressione del voto è palese e non
è prevista l’astensione. In caso di parità, prevale il voto del Presidente.
9) Valutata la correttezza o meno del procedimento seguito per l’erogazione della sanzione,
l’Organo di Garanzia interno, con delibera motivata presa a maggioranza dei presenti, conferma
o annulla la sanzione inflitta, rinviando, in questa seconda ipotesi, il caso all’ Organo regionale
di competenza, che ha l’obbligo di eliminare il vizio rilevato e di riesaminare il caso.
10) L’esito del ricorso va comunicato per iscritto all’interessato.
11) Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato,decide in via
definitiva sui reclami proposti da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
166
regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo
parere vincolante di un organo di garanzia regionale da tre docenti e da un genitore designati
nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico
regionale o da un suo delegato. Per la scuola secondaria di I grado in luogo degli studenti sono
designati altri due genitori.
12) L'Organo di Garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei
regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della
documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o
dall'Amministrazione.
13) Il parere dell’Organo di Garanzia regionale e' reso entro il termine perentorio di trenta giorni.
ART. 24 – Fasi del procedimento disciplinare
Il procedimento disciplinare è qualificabile come azione amministrativa e, come tale, assoggettata alle
disposizioni della Legge n. 241 del 1990. Risulta, pertanto, necessario individuare le fasi specifiche di
articolazione di qualsivoglia procedimento disciplinare; al tempo stesso, non bisogna dimenticare la
necessaria correlazione rieducativa.
ORGANO
VALENZA PEDAGOGICA
COMPETENTE
FASE DELL’INIZIATIVA ( Contestazione degli addebiti)
È necessario che sia emesso un atto di
Se l’azione disciplinare ha finalità
contestazione di addebiti,che riporti il
Dirigente Scolastico educativa, allo studente deve
fatto o i fatti contestati.
risultare
chiaro
quale
Questo atto deve essere scritto e
comportamento è considerato errato
precedere l’audizione dello studente (e
dalla scuola, pena la mancata
dei suoi genitori) e l’irrogazione della
comprensione del significato della
sanzione.
sanzione eventualmente irrogata.
FASE ISTRUTTORIA
È necessario che lo studente sia
Docente coinvolto
Se l’azione disciplinare ha finalità
ascoltato a sua difesa; occorre
educativa, lo studente deve poter
coinvolgere nel colloquio i genitori
raccontare la sua versione dei fatti,
degli studenti minorenne. Rientra in
presentare le sue scuse, dimostrare
tale
fase
anche
l’eventuale Docente coordinatore di aver compreso le sue colpe.
acquisizione di elementi e notizie
necessarie per appurare ed attestare i
fatti. Spesso questi elementi sono
acquisiti prima della contestazione
degli addebiti: in tal caso saranno
oggetto
del
contraddittorio Dirigente Scolastico
procedimentale. Di tutto verrà
predisposta verbalizzazione, i cui
elementi fondamentali riguarderanno
le dichiarazioni dello studente circa
la condotta contestata. Non è
necessaria la sottoscrizione del verbale
da parte dello studente ( e dei suoi
genitori), quanto il dare atto che la
dichiarazione è stata riletta dallo
studente e confermata. Ovviamente, il
grado di formalismo circa questi
aspetti sarà tanto più stringente quanto
REGOLE GIURIDICHE
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
167
più grave sarà stata la condotta e sarà
la sanzione.
FASE DECISORIA
La
sanzione
prescelta
deve Dirigente scolastico
corrispondere
all’elenco
preventivamente
indicato
nel
Regolamento di Istituto. La sanzione
prescelta dovrà risultare proporzionata
Consiglio di classe
alla valutazione, sia per tipologia che
per eventuale durata.. La sanzione
dovrà essere motivata. Nel caso di
sanzione di durata, il provvedimento
indicherà la stessa e il tempo della sua
esecuzione. All’organo competente
spetta sia l’irrogazione della sanzione
che i provvedimenti “correlati”( quelli
necessari a preparare il rientro nella
comunità scolastica), nonché le
sanzioni “alternative” offerte allo Consiglio di Istituto
studente. L’attuazione di sanzioni
“alternative”, che devono aver ad
oggetto “attività a favore della
comunità scolastica” necessitano, ove
si svolgano fuori dalla scuola, con la
collaborazione di soggetti terzi (ad es.
associazioni di volontariato) della
conclusione di apposite convenzioni,
finalizzate
anche
alla
regolamentazione dell’obbligo di
vigilanza durante l’esecuzione della
sanzione. La sanzione deve essere
emessa entro trenta giorni dalla
contestazione di addebiti. Analogo
procedimento sarà applicato per
l’archiviazione,
laddove
le
giustificazioni o le prove raccolte
conducano in tal senso.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
La finalità educativa dell’azione
disciplinare si esplica anche nella
scelta della sanzione. Essa sarà tanto
più efficace, quanto più coerente
sarà la correlazione tra la condotta e
la sanzione. Le sanzioni alternative,
in particolare, offrono terreno
elettivo per il miglior sviluppo di
tale coerenza.
168
FASE DELLA COMUNICAZIONE (Integrativa dell’efficacia)
La comunicazione della sanzione va
fatta per iscritto: potrà trattarsi di una
lettera sottoscritta dal Dirigente
Scolastico,
che
allega
il
provvedimento sanzionatorio vero e
proprio (ad es. il verbale dell’Organo
collegiale con la relativa motivazione).
La comunicazione, effettuata tramite
raccomandata A/R, rende effettiva
l’esecuzione
della
sanzione,
trattandosi di atto recettizio. Dalla data
di effettiva comunicazione allo
studente, o ai genitori in caso di
studente minorenne, decorrono i
termini di impugnazione.
Dirigente Scolastico
La conoscenza della sanzione e la
sua esecuzione sono parte integrante
della finalità educativa. Tanto più
l’esecuzione della sanzione sarà
vicina alla condotta sanzionata,
tanto più sarà efficace.
ESECUZIONE DELLA SANZIONE
Dal punto di vista giuridico, Dirigente scolastico
l’esecuzione del provvedimento è
al di fuori del procedimento
amministrativo, che si conclude con
l’adozione dell’atto terminale (nello
specifico,
l’atto
comportante
Organi terzi
l’irrogazione della sanzione).
L’esecuzione
di
una
sanzione
comporta un effetto materiale (ad
esempio, il non frequentare la scuola)
ed un effetto giuridico, consistente nel
valore che quella sanzione avrà nella
successiva carriera scolastica dello
studente (ad es. in relazione
all’applicazione dell’art.7 D.P.R. n.
122 del 2009). Dal punto di vista
materiale la sanzione, una volta
irrogata, deve essere inserita nel
fascicolo personale dello studente (art.
3 DM 16.11.1992). Per l’esecuzione
non è necessario aspettare che siano
scaduti i termini di impugnazione.
Laddove, a fronte di un eventuale
ricorso, la sanzione fosse annullata
dopo la sua esecuzione, dal punto di
vista giuridico, ciò si tradurrà nella
eliminazione della sanzione dal
fascicolo personale dell’alunno.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
169
TITOLO V
REGOLAMENTO VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Premessa
Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d’istruzione costituiscono esperienze di
approfondimento culturale e di verifiche sul campo di conoscenze, abilità e competenze
Devono essere coerenti con le attività curriculari della scuola; pertanto non possono avere finalità
meramente ricreative o di evasione dagli impegni scolastici, ma devono tendere a precisi scopi
didattico-culturali oltre che contribuire a migliorare il livello di socializzazione tra studenti e tra
docenti, in una dimensione di vita diversa dalla normale routine scolastica.
La gestione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione rientra nella piena autonomia decisionale e
nella diretta responsabilità delle istituzioni scolastiche. (D.P.R. 275/1999 – D.P.R. 347/2000)
Art. 25 – Tipologia
Ai fini di un’univoca interpretazione, si identificano le seguenti tipologie:
USCITE DIDATTICE (territorio comunale): a piedi o con lo scuolabus in orario scolastico:
USCITE DIDATTICHE (località extracomunali viciniori): con lo scuolabus, mezzi pubblici, in orario
scolastico;
VISITE GUIDATE: in giornata, con mezzi pubblici, autobus turistici, agenzie di viaggio;
VIAGGI DI ISTRUZIONE: Più giorni con mezzi pubblici, autobus turistici, agenzie di viaggio
Art. 26 –Criteri generali per l’organizzazione delle visite e viaggi
L’organizzazione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione presuppone il rispetto dei seguenti
criteri:
1) Assicurare la partecipazione di almeno i 2/3 degli studenti componenti le singole classe
coinvolte;
2) acquisire il consenso scritto delle famiglie;
3) divieto di organizzare viaggi nell’ultimo mese di lezione (salvo che per attività sportive);
4) prevedere la partecipazione di studenti compresi nella medesima fascia di età;
5) accertarsi che tutti i partecipanti siano garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni.
ART. 27 – destinatari
USCITE DIDATTICHE (territorio comunale)
tutti gli alunni della scuola dell’Infanzia, primaria e secondaria di 1°grado
USCITE DIDATTICHE (località extracomunali viciniori)
tutti gli alunni della scuola dell’Infanzia, primaria e secondaria di 1°grado
VISITE GUIDATE:
tutti gli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia e gli alunni della scuola primaria e
secondaria di 1°grado.
VIAGGI DI ISTRUZIONE:
alunni dell’ultimo anno della scuola secondaria di 1° grado.
ART. 28 – partecipazione
Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione dei 2/3 delle singole
classi coinvolte.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
170
A tale divieto fanno eccezione i viaggi la cui programmazione contempli la partecipazione di studenti,
appartenenti a classi diverse, ad attività teatrali-cinematografiche-musicali, gemellaggi, nonché i viaggi
connessi ad attività sportive.
ART. 29 – Destinazione
Si raccomanda di seguire il criterio della maggior vicinanza della meta prescelta, in modo da
contemperare gli inderogabili obiettivi formativi del viaggio con le esigenze, non trascurabili di
contenimento della spesa e di sicurezza. E’ importante promuovere viaggi il più possibile economici a
parità di obiettivo da raggiungere per limitare al massimo eventuali situazioni di discriminazione.
In linea generale:
1) Le visite guidate per gli alunni della scuola dell’infanzia si effettueranno nell’ambito territoriale
della provincia. Non si esclude la possibilità di uno «sconfinamento» in altra provincia prossima
alla località di partenza e comunque distante non più di 50 Km.
2) Le visite guidate per gli alunni delle prime3 classi della scuola primaria si effettueranno
nell’ambito della regione, in località distanti non più di 100 Km.
3) Le visite guidate per gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria si effettueranno
in ambito regionale o extraregionale, in località distanti mediamente non più di 250 Km
4) Le visite guidate per gli alunni della scuola secondaria di 1° grado si effettueranno in ambito
regionale o extraregionale, in località distanti mediamente non più di 300 Km
5) I Viaggi di Istruzione destinati solo agli alunni dell’ultimo anno della scuola secondaria possono
essere effettuati in Italia o in altri Paesi dell’Unione Europea per un max di 6 giorni (cinque
pernottamenti).
6) Al massimo potranno essere proposti due visite guidate di un giorno per ciascuna classe e un
solo viaggio di istruzione per gli alunni dell’ultimo anno della scuola secondaria di 1° grado.
ART. 30 – Organi competenti:
Le mete dei viaggi di istruzione e delle visite guidate devono essere correlate alla programmazione
didattico educativa e quindi esigono una preventiva programmazione condivisa, coerente con
specifiche esigenze di natura didattica e in armonia con le linee indicate dal POF. I diversi organi della
scuola coinvolti sono:
a) Collegio dei Docenti: individua i criteri generali in relazione agli obiettivi didattici, alla scelta
delle destinazioni, alle classi a cui indirizzare le proposte e quindi esamina la programmazione
delle iniziative (aspetti culturali, metodologici, didattici…) presentate dai Consigli di Classe, e
le integra col Piano Annuale delle Attività didattiche da presentare al Consiglio di Istituto per
l’approvazione.
b) Consiglio di Classe: sulla base dei criteri generali elaborati dal Collegio dei docenti, esamina le
proposte di viaggi di istruzione e di visite guidate formulate dalle diverse sue componenti.. I
consigli di classe, nel programmare viaggi e visite, valuteranno attentamente il rapporto costibenefici,tenendo presenti le esigenze delle famiglie per quanto riguarda i costi. Dal verbale
della riunione dovranno risultare con precisione:
- gli obiettivi culturali e didattici che si intendono perseguire,
- l’itinerario e le mete,
- le date previste per l’effettuazione,
- il numero degli allievi,
- il mezzo di trasporto richiesto,
- i docenti accompagnatori, fra i quali dovrà essere individuato il docente organizzatore e
l’eventuale sostituto in caso di assenza del titolare,
- il nominativo di n. 1 docente supplente. I dati dovranno essere riassunti in un’apposita
scheda, predisposta dalla funzione strumentale, da consegnare in segreteria a cura del docente
responsabile di plesso.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
171
c) Consiglio di Istituto: nell’ambito delle sue competenze in merito all’organizzazione e
programmazione della vita e dell’attività della scuola verifica la congruità delle proposte con i
criteri organizzativi stabiliti dal presente regolamento.
d) Dirigente Scolastico: Predispone il procedimento amministrativo per attuare la delibera del
Consiglio. Realizza il programma licenziato dagli Organi Collegiali nell’esercizio dei compiti e
delle responsabilità di organizzazione e gestione che gli competono, in particolare svolge la
necessaria attività negoziale avvalendosi della collaborazione del Direttore SGA.
ART. 31 – Organizzazione e realizzazione delle iniziative
Il Consiglio d’Istituto, sentito il parere del Collegio dei Docenti per ciò che concerne la
programmazione didattica ed educativa, adotta i seguenti criteri generali ed organizzativi per la
programmazione e attuazione delle iniziative in argomento:
a) Costi ed oneri
1. Dal momento che visite e viaggi d’istruzione fanno parte della programmazione educativa e
didattica, sarà cura della scuola proporre iniziative alle quali, sia per motivi economici che
per altri motivi, possano effettivamente partecipare tutti gli alunni della classe, contenendo in
particolare le spese entro limiti ragionevoli ed evitando che le quote di contribuzione degli
alunni creino situazioni discriminatorie o gravino con spese onerose sul bilancio delle
famiglie degli studenti .
2. Le famiglie devono essere informate prima dell’adesione del costo massimo del viaggio di
istruzione.
3. L’onere dei viaggi e visite di istruzione è posto a totale carico delle famiglie degli alunni.
4. Contestualmente all’atto della adesione al viaggio di istruzione è richiesto il versamento di
una somma fino al 50% della quota di partecipazione. In caso di successiva documentata
rinuncia al viaggio, dietro richiesta da parte della famiglia, potrà essere predisposto rimborso
dell’importo, fatta eccezione per i costi sostenuti e le eventuali penalità attribuite dall’agenzia
organizzatrice.
5. L’Ufficio di Segreteria cura il coordinamento organizzativo in collaborazione con i docenti
delle classi interessate.
6. Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi stabilisce, in accordo con i docenti
responsabili del viaggio, entità e tempi di versamento delle quote, sia anticipate che a saldo
(dieci giorni prima del viaggio). Per tutte le uscite è fatto obbligo informare le famiglie sui
termini esatti e sul costo di ogni viaggio o visita e di acquisire, da parte dei docenti, la presa
di visione scritta della famiglia utilizzando l’apposito modulo informativo. I genitori
rappresentanti di classe, o loro delegati, possono coordinare le operazioni di versamento.
7. I docenti raccolgono le attestazioni dei versamenti, singoli o cumulativi, e il modulo per
presa visione e li consegna all’Ufficio di Segreteria quando avrà raccolto la totalità dei
partecipanti.
8. L’Ufficio di segreteria predispone il prospetto comparativo di tutti i preventivi dei viaggi e
visite previste affinchè l’organo competente lo valuti.
9. Assegnato il servizio dei viaggi e visite di istruzione alla Ditta vincitrice dell’appalto, il
programma non può essere variato o modificato se non in accordo con la stessa ditta e
comunque senza oneri per l’Amministrazione scolastica. Eventuali penali non dipendenti da
cause di forza maggiore saranno poste a carico delle famiglie degli alunni.
b)Partecipanti
1. Il limite minimo di partecipazione di ogni classe è stabilito nel 75% degli studenti
frequentanti.
2. Gli studenti che hanno aderito all’iniziativa e versato il relativo contributo non potranno
dichiarare la propria successiva indisponibilità se non in caso di gravi e comprovati motivi.
3. Ai viaggi di istruzione e alle visite guidate è rigorosamente vietata la partecipazione di
persone estranee. Previa delibera del Consiglio d’Istituto, per particolari motivazioni può
essere consentita la partecipazione di genitori degli allievi o di un loro delegato, purchè la
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
172
loro presenza sia necessaria ai fini dell’attuazione del viaggio, non vi siano oneri per la
scuola e non vengano loro affidati compiti di vigilanza generale degli allievi
ART. 32 – Designazione dei docenti accompagnatori e di altri partecipanti
1. Gli accompagnatori sono individuati dal Dirigente Scolastico fra i docenti disponibili
appartenenti alla classe che effettua il viaggio o, comunque, fra i docenti che hanno diretta
conoscenza della classe stessa, e delle materie attinenti o affini con le finalità del viaggio.
2. I docenti accompagnatori non potranno dichiarare la propria successiva indisponibilità, se non
in caso di gravi e comprovati motivi.
3. Deve essere favorito un avvicendamento dei docenti accompagnatori, e ogni docente può
partecipare di norma ad un solo viaggio di istruzione nel corso dell’anno scolastico.
4. Tenuto conto che per i docenti l’incarico in argomento costituisce modalità particolare di
prestazione di servizio, il Dirigente Scolastico, accertata anzitutto la volontaria disponibilità di
un sufficiente numero di docenti, procederà alle designazioni secondo le seguenti modalità: N.
1 docente accompagnatore ogni 15 alunni
5. I docenti di sostegno accompagneranno gli studenti su decisione del competente Consiglio di
Classe. Per i docenti di sostegno il rapporto max è di n. 1 docente ogni n. 2 studenti; nel caso in
cui il docente di sostegno non sia disponibile, affinché il viaggio sia autorizzato, esso dovrà
essere sostituito dal Consiglio di Classe con un altro docente della classe o, in alternativa, dal
genitore dell’allievo, che si renda disponibile.
6. Tra i docenti accompagnatori il Dirigente Scolastico nomina il docente coordinatore, che sentiti
gli altri accompagnatori,durante il viaggio assume le decisioni ritenute più consone per la
migliore riuscita.
7. Alle iniziative di cui all’art. 1 non saranno ammessi estranei alle classi interessate, anche se
facenti parte dell’organismo dell’Istituto, se non per esplicita e motivata autorizzazione del
Dirigente Scolastico. Per particolari motivazioni può essere consentita la partecipazione ai
viaggi d’istruzione e visite guidate del personale ATA, purchè non vengano affidati a detto
personale compiti di vigilanza sugli allievi.
ART. 33 – Competenze dei docenti
Per le visite guidate e i viaggi di istruzione, tutta la documentazione deve essere prodotta al Dirigente
almeno sette giorni prima della partenza. Spetta altresì ai docenti accompagnatori l’onere della raccolta
delle eventuali informative di carattere sanitario dei partecipanti al viaggio di Istruzione, la lettura
delle stesse e il riserbo sui contenuti come previsto dalle norme sulla privacy.
Al rientro in sede i docenti accompagnatori dovranno far pervenire alla funzione strumentale,entro i 5
giorni, una relazione scritta sull’andamento dell’iniziativa in cui sia evidenziato:
1. verifica degli obiettivi programmati,
2. interesse e comportamento degli studenti,
3. eventuali disguidi ed inconvenienti occorsi,
4. dettagliata descrizione di eventuali incidenti,
5. proposte migliorative.
Dovranno inoltre essere segnalate tempestivamente le inadempienze imputabili alle ditte di trasporto o
alle agenzie al fine di consentire all’Ufficio l’immediata contestazione. La scuola potrà così tutelarsi
legalmente e per il futuro escludere tali ditte dall’elenco dei fornitori.
ART. 34 – Norme generali per la partecipazione degli studenti
1. All’atto dell’adesione, con il modulo di consenso e autorizzazione, i genitori degli alunni
sottoscrivono una dichiarazione con la quale accettano gli impegni connessi.
2. Il consenso scritto previsto costituisce il presupposto per la partecipazione dell’alunno al
viaggio, ma non esonera, com’è ovvio, gli organizzatori e gli accompagnatori dalle
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
173
3.
4.
5.
6.
responsabilità di ogni ordine previste dalla legge: i docenti dovranno assicurare la costante e
assidua vigilanza degli alunni.
Tutti gli alunni dovranno essere inseriti nell’elenco della classe di appartenenza convalidato dal
Dirigente Scolastico.
Nei viaggi all’estero i partecipanti dovranno essere provvisti di documento valido per l’espatrio
e del documento valido per l’assistenza sanitaria all’estero.
Tutti i partecipanti dovranno essere coperti da polizza assicurativa contro gli infortuni.
Il Consiglio di classe e i genitori valuteranno la partecipazione o meno ai viaggi di istruzione
degli alunni che hanno avuto provvedimenti disciplinari.
ART. 35 – Norme di comportamento degli studenti
1. L’alunno partecipante all’iniziativa dovrà
a. mantenere un atteggiamento corretto, che non ostacoli o crei difficoltà alla realizzazione
delle attività programmate, un comportamento idoneo a non causare danni a persone o a
cose e coerente con le finalità educativo-formative dell’istituzione scolastica, evitando in
particolare comportamenti chiassosi od esibizionistici;
b. osservare scrupolosamente le regole del vivere civile, in particolare il rispetto degli orari e
del programma previsto;
c.evitare, sui mezzi di trasporto, spostamenti non necessari e rumori eccessivi;
2. Eventuali comportamenti scorretti tenuti dallo studente durante l’iniziativa verranno
3. successivamente riportati in sede di Consiglio di Classe per essere esaminati. Lo stesso
Consiglio di Classe potrà stabilire sanzioni disciplinari e/o valutare l’opportunità di non
consentire la partecipazione dell’alunno a successive e/o ulteriori uscite didattiche e viaggi di
istruzione.
4. Eventuali danni materiali procurati durante il viaggio saranno addebitati al responsabile se
individuato o all’intero gruppo coinvolto.
ART. 36 – Competenze dei genitori
I genitori:
1. si impegnano a sostenere le spese di partecipazione poste a loro carico e si impegnano a
risarcire eventuali danni causati dal proprio figlio. Nel caso di mancata partecipazione al
viaggio o alla visita, l’eventuale rimborso delle quote versate verrà effettuato previa deduzione
delle spese già sostenute e/o impegnate dall’Istituto e/o delle penalità disposte dalle agenzie di
viaggio;
2. sono tenuti a sottoscrivere eventuali forme di copertura assicurativa aggiuntiva, ritenute
necessarie dalla Scuola;
3. sono tenuti a segnalare al Dirigente Scolastico o al Coordinatore del Consiglio di Classe, al
momento della richiesta di partecipazione, situazioni di salute che prevedano particolari
premure o accorgimenti da parte dei docenti accompagnatori;
ART. 37 – Indennità di missione
In base alla normativa vigente L.266 29/12/2005 Art.1 comma 213/214 (Legge finanziaria 2006), ai
docenti accompagnatori non va riconosciuta l’indennità di missione. Solo eventuali spese per pasti
debitamente documentati da fatture o ricevute complete delle generalità del dipendente. Non sono
riconosciuti validi ai fini del rimborso scontrini fiscali o ricevute diverse da quelle menzionate.
ART. 38 – Disposizioni generali
Per quanto non espressamente sopra richiamato, valgono le disposizioni ministeriali e di legge.
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174
TITOLO VI
REGOLAMENTO PER L’ACCESSO AGLI ATTI AMMINISTRATIVI
ART. 39 - Oggetto del Regolamento
Il presente documento regolamenta l’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi in
conformità a quanto stabilito dal capo V della Legge 7 agosto 1990, n° 241 e successive modificazioni
ed integrazioni ed in particolare il D.P.R. 27 giugno 1992, n° 352, la Legge 11 febbraio 2005, n° 15 e
dal D.P.R. 12 aprile 2008, n° 184.
ART. 40 – Diritto di accesso: definizione
Il diritto di accesso è la facoltà per gli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti
amministrativi ed è esercitabile da chiunque abbia un interesse diretto, concreto ed attuale,
corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è stato
richiesto l’accesso
ART. 41 – Soggetto interessato
Sono titolari del diritto di accesso tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici
o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione
giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso. La richiesta di accesso ai
documenti può essere formulata, oltre che dall’interessato, anche dal suo legale rappresentante.
Relativamente al sussistere dell’interesse personale, si precisa che lo stesso non può essere individuato
in alcun modo nel semplice soddisfacimento di una mera curiosità, poiché il diritto all’accesso può
essere esercitato solo quando, in favore del richiedente, insorge il diritto alla tutela di un interesse
giuridicamente rilevante. Per tale motivo, non è consentito l’accesso ad alcun dato o documento che
non abbia dato causa o che non abbia contribuito a determinare un formale procedimento
amministrativo
ART. 42 – Atti e provvedimenti ammessi
Il diritto di accesso si esercita con riferimento ai documenti materialmente esistenti al momento della
richiesta e detenuti alla stessa data dalla scuola. La scuola non è tenuta ad elaborare dati in suo
possesso al fine di soddisfare le richieste di accesso.
Ai sensi di quanto descritto al precedente art. 2 è consentito l’accesso a tutti gli atti ed ai
provvedimenti amministrativi formati dall’Istituto scolastico o comunque utilizzati ai fini dell’attività
amministrativa.
ART. 43 – Contro interessati
Per contro interessati si intendono tutti quei soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla
natura del documento richiesto, che dall’esercizio dell’accesso potrebbero vedere compromesso il
proprio diritto alla riservatezza.
Qualora la scuola, dovesse individuare soggetti contro interessati è tenuta a darne comunicazione agli
stessi (con raccomandata con avviso di ricevimento o altro mezzo idoneo a comprovarne la ricezione).
I contro interessati hanno 10 giorni di tempo dalla ricezione della comunicazione per presentare
motivata opposizione alla richiesta di accesso, anche per via telematica. Decorso tale termine la scuola,
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
175
accertata la ricezione della comunicazione da parte dei contro interessati, provvede sulla valutazione
della richiesta
ART. 44 - Atti sottratti all’accesso
Non è ammesso l’accesso ai provvedimenti riguardanti:
 i documenti inseriti nel fascicolo personale dei singoli dipendenti o degli alunni riguardanti la
vita privata e le condizioni personali degli stessi
 i documenti riguardanti lo stato di salute dei dipendenti o degli alunni
 accertamenti medico-legali e relative documentazioni
 pareri legali richiesti dall’Amministrazione
 I documenti contenuti nei fascicoli relativamente ai procedimenti disciplinari che contengono
apprezzamenti o giudizi di valore su persone individuate;
 Gli atti Istruttori preordinati alle attività di valutazione e di controllo strategico effettuate dal
DS;
 I documenti amministrativi che contengono informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a
terzi.
 Atti esecutivi di provvedimenti giudiziari;
 Corrispondenza con terzi non richiamata in deliberazioni o provvedimenti, la cui divulgazione
non sia espressamente consentite dal mittente o dal destinatario;
 Atti meramente interni (comunicazioni, rapporti, esposti, atti istruttori, ecc,).
ART. 45 - Consultabilità degli atti depositati in archivio
Ai sensi degli artt. 21 e 22 del D.P.R. 30 settembre 1963 n.1409, che disciplina la consultabilità degli
archivi delle P.A., il diritto di accesso ai documenti amministrativi depositati in archivio incontra le
limitazioni previste dalla legge e dal presente Regolamento.
ART. 46 – Modalità di accesso: definizione
A seconda dell’esistenza o meno di soggetti contro interessati, variano anche le modalità per
esercitare il diritto di accesso.
Si ha un accesso informale qualora non risulti l’esistenza di contro interessati.
Si ha l’accesso formale nei seguenti casi:
a) quando, in base al contenuto del documento richiesto, si riscontra l’esistenza di contro
interessati
b) quando non risulti possibile l’accoglimento immediato della richiesta in via informale
c) quando sorgono dubbio sulla legittimazione del richiedente, sulla sua identità, sui suoi poteri
rappresentativi, sulla sussistenza di un interesse legittimo alla stregua delle informazioni e delle
documentazioni fornite, sull’accessibilità del documento o sull’esistenza di contro interessati
ART. 47 - Motivi della domanda
La richiesta di accesso ai documenti deve essere motivata e specificare l’interesse personale, concreto
e attuale per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti.
Per ottenere l’accesso ad un determinato atto/documento occorre che il richiedente fornisca le proprie
generalità, a meno che egli non sia personalmente conosciuto dal funzionario preposto all’ufficio ove è
depositato l’atto richiesto in visione.
ART. 48 – Accesso informale
Il diritto di accesso informale può essere esercitato mediante richiesta, anche verbale, all’ufficio della
segreteria. Responsabile dell’accesso è il dirigente scolastico o il DSGA funzionario incaricato Per
poter ottener l’acceso all’atto, il richiedente deve
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176
a) indicare gli estremi del documento oggetto della richiesta, ovvero gli elementi che ne consentano
l’individuazione
b)specificare e, ove occorra, comprovare l’interesse connesso all’oggetto della richiesta
c)dimostrare la propria identità e, ove occorra, i propri poteri di rappresentanza del soggetto interessato
Nel caso in cui il preposto all’Ufficio ravvisi carenza di presupposti per l’accoglimento della domanda
dovrà essere richiesto il parere vincolante del Dirigente Scolastico .
ART. 49 – Accesso formale
Nei casi di diritto di accesso formale, richiamati dall’art. 7, la scuola mette a disposizione
dell’interessato un apposito modulo per la richiesta.
Il procedimento di accesso si conclude nel termine di 30 giorni, decorrenti dalla presentazione della
richiesta all’ufficio competente o dalla ricezione della medesima (D.P.R. 352/92).
Qualora la richiesta sia irregolare o incompleta, l’Amministrazione, entro 10 giorni, ne dà
comunicazione al richiedente (con raccomandata con avviso di ricevimento o altro mezzo idoneo a
comprovarne la ricezione). In tal caso, il termine del procedimento ricomincia a decorrere dalla
richiesta corretta.
Se consegnata personalmente dall’interessato l’istanza formale di accesso, l’ufficio competente
(didattica, personale, contabilità e bilancio) rilascia copia della richiesta stessa con gli elementi di
assunzione a protocollo.
Se consegnata a mezzo servizio postale, la data di presentazione è quella in cui l’istanza perviene
all’ufficio competente il quale provvede ad inoltrare all’interessato la ricevuta dell’istanza con
l’assunzione a protocollo
Non sono ammesse richieste via posta elettronica (se non con firma certificata) o via fax.
Il responsabile del procedimento di accesso formale è il Dirigente scolastico e/o il Direttore dei Servizi
Generali e Amministrativi.
Egli, valutata la richiesta decide per:
- Accoglimento: la domanda viene ritenuta completa, e pertanto tutta la documentazione viene
messa a disposizione del richiedente;
- Limitazione: è possibile accedere solo a una parte della documentazione che viene messa a
disposizione del richiedente;
- Differimento: la domanda non può essere accolta immediatamente, ma solo in un secondo
momento, indicato dalla Amministrazione;
- Rifiuto: la domanda non può essere accolta
ART. 50 – Identificazione dei soggetti che esercitano il diritto di accesso
All’atto di presentazione dell’istanza, il richiedente deve esibire preventivamente un valido documento
di identificazione
Coloro che esercitano lo stesso diritto, in rappresentanza di persone giuridiche o di enti, oltre al
documento di identificazione personale, devono produrre idoneo titolo che attesti il proprio potere
rappresentativo
Nel caso di rappresentanza di persone fisiche (a parte di rappresentanza legale) il titolo idonei che
attesti il potere rappresentativo è costituito da un atto di delega dell’interessato, la cui sottoscrizione
deve essere autenticata a norma dell’art. 20 della Legge 15/1968.
ART. 51 - Accoglimento della richiesta di accesso. Rifiuto, limitazione o
differimento dell’accesso
I documenti per i quali è consentito l’accesso non possono essere asportati dal luogo in cui sono stati
dati in visione, o comunque alterati in nessun modo.
L’atto di rifiuto, limitazione o differimento dell’accesso richiesto in via formale deve essere
adeguatamente motivato. L’atto che dispone il differimento all’accesso ne indica la durata.
Tenuto conto della tutela della riservatezza dei dati personali, sono oggetto di esclusione dall’accesso
tutti i documenti di cui all’art.5.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
177
Sono oggetto di differimento all’accesso i seguenti documenti:
1) i documenti relativi ai procedimenti disciplinari del personale e ad altri procedimenti di
carattere sanzionatorio fino alla conclusione dei relativi procedimenti
2) gli elaborati degli alunni fino al completamento della correzione da parte del docente e relativa
consegna alla classe, nei tempi stabili
3) i registri dei docenti nei periodi di valutazione sommativa
4) i verbali dei consigli di classe ed il registro generale dei voti durante i periodi di valutazione
sommativa
5) gli atti e i documenti relativi a procedure di gare di appalto, fino all’aggiudicazione definitiva
ART. 52 - Rilascio copie
Nel momento in cui la domanda di accesso è accolta, l’interessato può consultare od estrarre copie dal
documento dichiarato accessibile.
Per gli atti richiesti in copia conforme, dovranno essere corrisposte le necessarie marche da bollo da €
14,62 .
Per gli atti richiesti in copia semplice, l’interessato deve corrispondere i costi di riproduzione come
indicato all’art. 16.
Per gli atti in sola visione senza estrazione o rilascio copia, l’accesso è gratuito.
Qualora un documento si riferisca contestualmente a più persone, l’accesso, mediante esame ed
estrazione di copia, è consentito limitatamente alla parte del documento che si riferisce al soggetto
richiedente, anche mediante copertura, con impressioni indelebili, delle parti del documento
concernenti persone diverse dal richiedente
ART. 53 -Determinazione tariffe riproduzione atti
Le tariffe del rimborso spese per la riproduzione di atti sono determinate e aggiornate con
deliberazione del Consiglio di Istituto in base dei seguenti criteri:
1)Costo carta in bianco;
2)Costo riproduzione, comprensivo ammortamento macchina e personale addetto;
3)Diritti di ricerca di archivio.
ART. 54 - Rimborso spese di riproduzione e dei costi di notifica
Il rilascio di copia del documento è sottoposto al pagamento dei seguenti importi:
•€ 0,25 a facciata A4 per documenti che non necessitano copertura di dati di altri soggetti;
•€ 0,50 a facciata A4 fronte/retro o formato A3 per documenti che non necessitano copertura di dati di
altri soggetti;
•€ 1,00 per ogni facciata formato A4 per documenti che necessitano di copertura di dati di altri
soggetti.
Qualora la richiesta di accesso agli atti comporti la notifica ai contro interessati, i costi necessari alla
notifica sono quantificati in € 10,62 a contro interessato (€ 2,00 per le notifiche indirizzate a personale
in effettivo servizio presso l’Istituto); tali importi, comprensivi delle spese postali e dei costi
amministrativi, sono a carico del richiedente l’accesso.
Il pagamento è effettuato tramite versamento sul conto corrente postale del liceo, prima del ritiro delle
copie indicandovi la giusta causale.
Qualora l’importo complessivo per il numero di copie richiesto sia pari o inferiore ad € 2,00 (due) il
pagamento dell’importo medesimo può essere assolto mediante apposizione sulla richiesta di marche
amministrative di pari importo.
Qualora risulti prevedibile un importo superiore ai 20 Euro, potrà essere chiesto il versamento di un
anticipo in base alle copie preventivabili prima di procedere alla predisposizione delle stesse. Il rilascio
di copia conforme all’originale è soggetta all’imposta di bollo come da disposizioni vigenti in materia
(DPR 642/72 e DPR 955/82):
- Istanza nr. 1 marca da bollo nella misura vigente al momento in cui se ne fa uso (€ 14,62 anno
2011).
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
178
- Copie conformi all’originale nr. Marche da bollo/nn. copie.
All’art.5 del D.P.R. 642/72, così come sostituito dall’art. 5 del D.P.R. n 955/82, viene data definizione
di “foglio”, di “pagina” e di “copia”, agli effetti dell’imposta di bollo.
Il foglio si intende composto da quattro facciate, la pagina da una facciata. Per copia si intende la
riproduzione, parziale o totale, di atti, documenti e registri dichiarata conforme all’originale da colui
che l’ha rilasciata.
Il foglio si intende composto di quattro facciate sempre che queste siano unite o rilegate tra di loro in
modo da costituire un atto unico recante nell’ultima facciata la dichiarazione di conformità
all’originale.
Nei rapporti con lo Stato l’imposta di bollo, quando è dovuta, è a carico del contribuente. (art.8 DPR
642/72, così come sostituito dall’art.8 del DPR 955/82).
ART. 55 - Comunicazione al richiedente - Termine per il rilascio delle copie
Dell’accoglimento della richiesta formale o del rifiuto (che deve essere motivato) va data
comunicazione all’interessato a mezzo notifica o raccomandata A.R. o altro mezzo idoneo a
comprovarne la ricezione entro 10 giorni dall’arrivo al protocollo.
La comunicazione di accoglimento indica inoltre il giorno e l’ora fissato per l’accesso. In caso di
impossibilità da parte del richiedente per tale giorno, possono essere concordati, con il Dirigente
Scolastico, un altro giorno e l’orario entro i 15 giorni successivi.
Le copie dei documenti devono essere rilasciate entro 30 giorni dalla data di presentazione della
richiesta o suo perfezionamento ad eccezione delle copie dei verbali degli OOCC che devono essere
rilasciate entro 10 giorni dalla richiesta, se prodotta in via informale.
Per il rilascio di copie oggetto di richiesta formale, si osservano i termini e le modalità di cui all’art.10
ART. 56 - Prescrizione e divieti nel corso della visione
L’esame dei provvedimenti deve effettuarsi dal richiedente, da solo o accompagnato da persona di
sua fiducia nell’Ufficio dove è depositato l’atto, alla presenza del funzionario addetto. E’ vietato:
- Portare il provvedimento fuori dall’ ufficio anche se temporaneamente;
- Fare copie con qualsiasi mezzo dei provvedimenti dati in visione;
- Fare segni particolari, cancellature, manomissioni.
ART. 57 - Decadenza dell’autorizzazione
Il richiedente che non si è avvalso del diritto di esame degli atti a seguito di accoglimento della
domanda, decade dal diritto stesso e per la durata di un anno non può presentare domanda di accesso
allo stesso. L’inosservanza dei divieti previsti dall’art. precedente, comporta l’immediata decadenza
del diritto di esame.
ART. 58 - Responsabilità a carico dei richiedenti
I cittadini, a cui sia stato affidato un documento di pertinenza di questa Istituzione Scolastica, sono
responsabili e rispondono ad ogni effetto di legge dei danni che eventualmente dovessero arrecare
all’Istituto per danneggiamento, distruzione o perdita del documento consegnato.
La sottoscrizione o la soppressione o la distruzione o il deterioramento di un documento è passibile
anche di denuncia penale ai sensi dell’art.351 del C.P.
ART. 59 - Rifiuto di esibizione o di rilascio di copia dei documenti
Il Dirigente Scolastico dell’Istituto può rifiutare l’accesso ad un determinato documento, oltre nei casi
previsti dal presente regolamento, quando sia manifestamente evidente che l’esame è diretto a turbare
l’ordinamento o il funzionamento degli uffici o dimostra chiaramente un carattere persecutorio.
Il Dirigente Scolastico dell’Istituto può disporre per la revoca dell’autorizzazione all’esame quando
l’istante contravviene alle disposizioni di cui ai precedenti Artt.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
179
ART. 60 - Ritardo nella esibizione o nel rilascio di copia dei documenti
L’inosservanza da parte dell’Amministrazione dei termini indicati nel presente regolamento viene
considerata, a tutti gli effetti, come silenzio-rifiuto.
ART. 61 – Ricorsi alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi
Qualora l’interessato intenda proporre ricorso alla Commissione per l’accesso ovvero il diniego
espresso o tacito dell’accesso ovvero avverso il provvedimento di differimento dell’accesso, deve
inviare una raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri – Commissione per l’acceso ai documenti amministrativi nel rispetto della normativa vigente
TITOLO VII
REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA
ART. 62 - PREMESSA
L’Istituto, attraverso l’uso della Biblioteca, intende fornire alle diverse componenti della scuola un
valido servizio di supporto culturale, bibliografico e di consultazione; intende offrire ai Docenti la
possibilità di un continuo aggiornamento professionale.
ART. 63 - BENEFICIARI
Sono autorizzati a servirsi della biblioteca, anche mediante prestito a domicilio, tutti gli alunni, Tutte le
componenti della scuola nel periodo di apertura della biblioteca possono chiedere di consultare o
prendere in prestito, per alcune ore, i testi che dovranno essere consegnati entro la conclusione della
giornata.
I testi sono prestati per un periodo di giorni 15, prorogabile fino a 30 giorni. Non possono essere
chiesti in prestito più di due libri alla volta.
ART. 64 – ACCESSO AL PRESTITO
I servizi della biblioteca sono gratuiti. Per accedere al prestito è necessario che il richiedente firmi il
registro e riporti i dati personali, indirizzo, autore e titolo, numero di inventario e lettera di
catalogazione.
Tutti i testi presi in prestito dovranno essere riconsegnati improrogabilmente entro il 30 Maggio
personalmente al docente coordinatore di classe
ART. 65 - RESPONSABILITA’
Chiunque danneggi o smarrisca un testo in inventario è obbligato a ripagarlo al prezzo attuale
d’acquisto.
ART. 66 - CONSULTAZIONE VOLUMI
Sono esclusi dal prestito i volumi di consultazione (Enciclopedie, Dizionari, Opere in più
volumi); saranno consegnati i vocabolari per esercitazione in classe, su richiesta del
Docente presente in aula, che dovranno essere riconsegnati alla fine della lezione stessa.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
180
TITOLO VIII
REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO LABORATORI
ART. 67 - PREMESSA
Tutte le classi hanno diritto di usufruire dei laboratori e delle attrezzature didattiche in proporzione alle
ore settimanali previste dai programmi per le relative discipline.
I Docenti concorderanno con i Responsabili di plesso l’utilizzo delle attrezzature esistenti.
ART. 68 - ACCESSO AL LABORATORIO
I Laboratori sono accessibili agli alunni, in orario scolastico. solo in presenza del Docente.
ART. 69 - RESPONSABILITA’
Ogni studente è responsabile del materiale inventariato che gli viene affidato durante le attività di
esercitazione e ne risponde in caso di rottura o di danneggiamento per cattivo uso.
I docenti sono, incaricati della vigilanza sugli alunni, hanno il compito di vigilare sul corretto utilizzo
delle attrezzature . In caso di rottura o di danneggiamento per mancata vigilanza sono corresponsabili
con gli studenti.
TITOLO IX
REGOLAMENTO ATTIVITA’ NEGOZIALE PER
LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI
ART. 70 – Introduzione
Il presente Regolamento disciplina, nell’ambito del D.I. n.44/2001, lo svolgimento dell’attività
negoziale dell’istituzione scolastica.
L’attività contrattuale dell’Istituto è disciplinata dalla normativa comunitaria recepita e comunque
vigente nell’ordinamento giuridico italiano, dalle leggi, dai regolamenti statali e regionali, dal presente
regolamento. Le principali disposizioni di carattere generale alle quali l’attività negoziale dell’Istituto
deve uniformarsi sono:
il Regolamento di contabilità generale dello Stato di cui alla Legge n. 94/1997;
la Legge n. 241/1990 e successive modificazioni e integrazioni (Procedimento
Amministrativo);
le norme sull’autonomia delle scuole di cui alla Legge n.59/1997 e al DPR n.275/1999;
il Regolamento di contabilità scolastica approvato con D.I. n.44/2001;
il Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. n.163/2006.
ART. 71 – Principi e ambiti di applicazione
L’Istituzione scolastica può svolgere attività negoziale per l’acquisto di beni e/o la fornitura di servizi,
al fine di garantire il funzionamento amministrativo e didattico e per la realizzazione di specifici
progetti.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
181
Il Dirigente Scolastico svolge l’attività negoziale nel rispetto delle deliberazioni assunte dal Consiglio
d’Istituto ai sensi dell’art.33 del D.I. n.44/2001.
L’attività contrattuale si ispira ai principi fondamentali di economicità, efficacia, efficienza,
trasparenza, tempestività, correttezza, concorrenzialità e pubblicità.
Ove i principi indicati pregiudichino l’economia e l’efficacia dell’azione ed il perseguimento degli
obiettivi dell’Istituto, gli organi competenti, con provvedimento motivato, potranno avvalersi del
sistema ritenuto più congruo, nel rispetto delle norme vigenti.
Alla scelta del contraente si può pervenire attraverso il sistema di gara stabilito dall’art.34 del D.I.
n.44/2001 oppure, nei casi in cui è previsto dalla legge e ove risulti più conveniente, attraverso le
procedure previste dal D.Lgs.n.163/2006.
La scelta del sistema di contrattazione, se diverso dal sistema di contrattazione tipico delle istituzioni
scolastiche, va motivata con prevalente riferimento ai criteri di economicità ed efficacia.
Per le forniture che superino i limiti concordati in sede comunitaria (5 milioni di euro/200.000 euro), si
dovranno utilizzare i sistemi di gara e le procedure previsti dagli accordi comunitari così come recepiti
in sede nazionale.
Il Fondo per le minute spese di cui all’art.17 del D.I. n.44/2001 viene utilizzato per le spese necessarie
a soddisfare i bisogni urgenti e di modesta entità e viene gestito dal DSGA.
ART. 72 – Limiti e poteri dell’attività negoziale .
Il Dirigente Scolastico
- esercita il potere negoziale nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità
dell’azione amministrativa;
- provvede direttamente agli acquisti nei limiti della somma stabilita dal Consiglio di istituto,nel
rispetto delle norme sulla trasparenza, pubblicizzazione e informazione dei procedimenti
amministrativi della pubblica amministrazione;
- per gli acquisti di beni e servizi di importo superiore a quanto stabilito al successivo articolo 72,
applica le procedure previste dal novellato D.Leg.vo 163/2006 e s.m., disciplinate dal presente
regolamento;
- chiede la relativa delibera autorizzativa al Consiglio d’istituto, secondo quanto previsto
dall’art.33 comma 1 del novellato decreto 44/01, per:
a) accettazione e rinuncia di legati, eredità e donazioni;
b) costituzione o compartecipazione a fondazioni; istituzione o compartecipazione a borse di
studio;
c) accensione di mutui e in genere ai contratti di durata pluriennale;
d) contratti di alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni
immobili appartenenti alla istituzione scolastica, previa verifica, in caso di alienazione di
beni pervenuti per effetto di successioni a causa di morte e donazioni, della mancanza di
condizioni ostative o disposizioni modali che ostino alla dismissione del bene;
e) adesione a reti di scuole e consorzi; f) utilizzazione economica delle opere dell'ingegno;
f) partecipazione della scuola ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti,
università, soggetti pubblici o privati;
g) eventuale individuazione del superiore limite di spesa autonoma;
h) acquisto di immobili;
- applica i criteri e i limiti del presente regolamento per le materie dell’art. 33 comma 2 :
 contratti di sponsorizzazione;
 contratti di locazione di immobili;
 utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica, da
parte di soggetti terzi; d. convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e
degli alunni per conto terzi;
 alienazione di beni e servizi prodotti nell'esercizio di attività didattiche o programmate a
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


favore di terzi; f
acquisto ed alienazione di titoli di Stato;
contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti;
partecipazione a progetti internazionali.
ART. 73 – Acquisti, appalti e forniture
Gli acquisti, appalti e forniture sono effettuati nell’ambito del budget previsto nel Programma Annuale
approvato dal Consiglio di Istituto. L’attività gestionale e contrattuale spetta al Dirigente Scolastico, in
qualità di rappresentante dell’Istituzione Scolastica, attraverso procedure che garantiscono la
trasparenza e la pubblicità.
Nel rispetto della nota MIUR – n. 2674 del 5/3/2013, l’istituzione scolastica, per forniture di beni e
servizi per importi fino a 200,000 €, IVA esclusa, ricorre al sistema CONSIP ( Concessione Servizi
informativi pubblici).
Sarà possibile attivare procedure di acquisto fuori convenzioni CONSIP nei seguenti casi:
- il bene o il servizio non sia presente nelle convenzioni CONSIP;
- il bene o il servizio non sia idoneo alle caratteristiche tecniche richieste;
- il prezzo del bene o del servizio presente nelle convenzioni sia superiore rispetto a quello
realizzabile presso fornitori esterni;
- se trattasi di acquisto unitario di un insieme di beni e servizi che non siano facilmente
scorporabili e non facciano parte, nell’insieme, di una convenzione CONSIP ( es. laboratori)
- il quantitativo minimo da acquistare risulti superiore al budget disponibile.
- I tempi di fornitura non siano rispondenti alle necessità.
Art. 74 – Ufficio rogante e Commissione attività negoziali
Il Direttore dei servizi generali e amministrativi o altra persona da lui delegata, è titolare del’istruttoria
e procedimento amministrativo nelle attività negoziali esercitate dal Dirigente Scolastico, come da
proposta dello stesso Dirigente scolastico;
Il Direttore dei servizi generali e amministrativi cura la predisposizione degli atti propedeutici alle
attività negoziali, secondo i criteri stabiliti dal presente regolamento;
Il Dirigente Scolastico nomina un’apposita commissione a composizione variabile per la valutazione
delle offerte relative agli acquisti di lavori,beni e servizi, con esclusione per quelli previsti dal
successivo articolo 5, i cui membri vengono di volta in volta convocati a seconda delle professionalità
e competenze inerenti i beni e/o i servizi da acquistare, La commissione può essere integrata, anche
con personale esterno, con provvedimento del Dirigente, di volta in volta che le esigenze dovessero
richiederle.
Il Direttore dei servizi generali e amministrativi è membro di diritto della Commissione con compiti di
verbalizzazione e tenuta degli atti.
La Commissione è presieduta dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato.
Art. 75 – Informazione, pubblicizzazione e responsabilità contabile
Il Dirigente scolastico informa il Consiglio d’istituto sui contratti stipulati, sui costi sostenuti e le
procedure adottate. Mette a disposizione del Consiglio d’istituto un prospetto riepilogativo corredato
dalle copie dei contratti o ordini di acquisto, se richiesto, così come previsto dall’articolo 35 comma 5
del novellato decreto 44/01;
Il Direttore dei servizi generali e amministrativi cura che siano pubblicati all’albo e sul sito web
dell’istituto l’elenco informativo dei contratti stipulati per acquisto di beni e servizi;
Gli atti inerenti alla negoziazione saranno posti a disposizione dei membri del consiglio di istituto
prima della riunione. Eventuale richiesta di copie dovrà essere richiesta in forma scritta, con
motivazioni oggettive e saranno rilasciate senza alcun costo.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
183
Art. 76 – Limite di spesa autonoma del Dirigente Scolastico
Come deliberato dal Consiglio di Istituto in data 13/09/2013, il limite previsto dal comma 1, art. 1 del
DM 44/2001, è elevato fino all’importo di €. 3.000,00.
Il Dirigente scolastico, per gli acquisti di beni e servizi entro tale limite, provvede direttamente con
ordinazione o stipula del contratto, interpellando ditte o persone fisiche di propria fiducia. Tale
condizione è compatibile anche per la stipula di contratti con esperti esterni per particolari attività
d’insegnamento.
Secondo quanto stabilito dall’art.25 della legge 62/05, è vietato qualsiasi rinnovo tacito di contratto. La
sua durata non potrà in nessun caso essere superiore a 12 mesi. Fanno eccezione quelli ad evidenza
pubblica quali la Convenzione di cassa, il cui limite è elevato ad anni tre.
Art. 77 – Ordinazione della spesa
Le spese sostenute nel limite di cui al precedente articolo, sono corredate dai seguenti atti
amministrativi:
a)
determina a firma del Dirigente scolastico nella quale sono esplicitate le sequenze normative
e giuridiche inerenti a: ricorso al tipo di contrattazione adottata, l’oggetto dell’acquisto e la
disponibilità finanziaria nell’aggregato di spesa pertinente;
b)
richiesta dell’offerta spedita al fornitore prescelto;
c)
offerta o preventivo del fornitore;
d)
decreto di affidamento fornitura;
e)
ordine o contratto, a seconda della tipologia di spesa con l’indicazione del CIG e della
dichiarazione del conto dedicato, ai sensi della legge 13 agosto 2010, n° 136 e, laddove
previsto, del CUP, ai sensi della Legge 144/99 e successiva legge 16/11/2003, n° 3;
f)
visto di congruità della spesa per beni non inventariabili;
g)
verbale di collaudo per beni durevoli da inventariare;
h)
fattura rilasciata dalla ditta;
i)
modello DURC o acquisizione tramite sportello unico previdenziale della regolarità
contributiva; m) verifica presso Equitalia S.p.A. quando l’importo della singola spesa è
superiore ad € 10.000,00
ART. 78 – ACQUISIZIONE IN ECONOMIA DI LAVORI, SERVIZI E
FORNITURE SOTTO LA SOGLIA COMUNITARIA (art. 125 del
Codice dei Contratti Pubblici)
Le acquisizioni in economia (beni, servizi e lavori il cui valore non supera la soglia comunitaria)
possono essere effettuate, in relazione all’importo della spesa, con le seguenti modalità:
- Amministrazione diretta: l’Istituto organizza ed esegue i servizi per mezzo di personale
- dipendente utilizzando mezzi propri o appositamente acquistati o noleggiati ed acquisendo
direttamente eventuali beni che dovessero rendersi necessari.
- Affidamento diretto: per importi di spesa fino a € 3.000,00 IVA esclusa è consentita, a cura
del Dirigente Scolastico, la trattativa con un unico operatore economico.
- Gara informale: per lavori, servizi e forniture, il cui importo sia inferiore a € 40.000,00 e
superiore a € 3.000,00 si applica la procedura di cui all’art. 34 del D.I. 44/2001, ovvero
procedimento comparativo di offerta di 3 operatori economici individuati dall’Albo Fornitori o
sulla base di ricerche di mercato. L’osservanza di tale ultimo obbligo è esclusa quando non sia
possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento..
- Cottimo fiduciario: procedura negoziata ai sensi dell’art. 125 D.Lgs 163/2006, per l’acquisto
di beni e servizi il cui importo finanziario sia compreso tra € 40.000,00 e € 130.000,00, per i
lavori il cui importo finanziario sia compreso tra € 40.000,00 e € 200.000,00. Tale procedura
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prevede la comparazione tra 5 operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei,
individuati sulla base di indagini di mercato, ovvero tramite elenchi di operatori economici Albo Fornitori- predisposto dalla stazione appaltante.
L’Istituto Scolastico procede all’affidamento, nei casi indicati al comma 1 del presente articolo, previa
Determina di indizione della procedura in economia, ai sensi dell’art. 125 del D.Lgs 163/2006, (o
alternativamente), ai sensi dell’art. 34 del D.I. 44/2001.
ART. 79 – Procedura per la gara informale per acquisti superiori ad € 3,000,00 e
fino a € 40.000,00 (iva esclusa) – Contrattazione ordinaria
Per importi di spesa oltre € 3.000,00, IVA esclusa, e fino a 40.000,00 IVA esclusa, il Dirigente,
applica la procedura di cui all’art. 34 del D.I. 44/2001, ovvero procedimento comparativo di offerta di
3 operatori economici direttamente individuati dall’Albo Fornitori o sulla base di ricerche di mercato
al fine di salvaguardare i canoni basilari del Codice, delle direttive europee, di assicurare il
perseguimento del migliore rapporto qualità-prezzo, e nello stesso tempo di garantire la snellezza
operativa dell’azione amministrativa. Altre modalità di individuazione degli operatori economici
saranno direttamente valutate dal Dirigente.
E’ vietato l’artificioso frazionamento degli interventi allo scopo di sottoporli alla disciplina di cui al
presente provvedimento.
La determina, che in funzione del presente provvedimento, indice la procedura comparativa individua
il Responsabile Unico del Provvedimento, ai sensi della normativa vigente in materia
Il Dirigente Scolastico, con riferimento al bene o servizio acquisibile mediante la procedura di di cui
all’ art. 34 del D.I. 44/2001, provvede all’emanazione di una Determina per l’indizione della
procedura.
Il DSGA procede, a seguito delle determina del DS, all’indagine di mercato o all’individuazione
dall’Albo fornitori di 3 operatori Dopo aver individuato gli operatori economici idonei alla
svolgimento del servizio, (o alternativamente) bene o servizio, il DSGA provvederà ad inoltrare agli
stessi contemporaneamente la lettera di invito, contenete i seguenti elementi:
a) l’oggetto della prestazione, le relative caratteristiche e il suo importo massimo previsto, con
esclusione dell’IVA;
b) le garanzie richieste all’affidatario del contratto;
c) il termine di presentazione dell’offerta;
d) il periodo in giorni di validità delle offerte stesse; e)
e) l’indicazione del termine per l’esecuzione della prestazione;
f) il criterio di aggiudicazione prescelto;
g) gli elementi di valutazione, nel caso si utilizzi il criterio dell’offerta economicamente più
vantaggioso;
h) l’eventuale clausola che prevede di procedere all’aggiudicazione nel caso di presentazione di
un’unica offerta valida;
i) la misura delle penali, determinata in conformità delle disposizioni del codice e del presente
codice;
j) l’obbligo per l’offerente di dichiarare nell’offerta di assumere a proprio carico tutti gli oneri
assicurativi e previdenziali di legge, di osservare le norme vigenti in materia di sicurezza sul
lavoro e di retribuzione dei lavoratori dipendenti, nonché di accettare condizioni contrattuali e
penalità;
k) l’indicazione dei termini di pagamento;
l) i requisiti soggettivi richiesti all’operatore, e la richiesta allo stesso di rendere apposita
dichiarazione in merito al possesso dei requisiti soggettivi richiesti.
Se il criterio di aggiudicazione prescelto è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la
Commissione Giudicatrice nominata ai sensi dell’art.84, mediante determina del DS, procede alla
valutazione delle offerte tecniche, individuando, mediante apposito verbale, il miglior offerente..
L’apertura delle buste, la stesura del piano comparativo e la verbalizzazione del procedimento è
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
185
effettuata dalla Commissione . Se invece il criterio di aggiudicazione prescelto è quello del prezzo più
basso, procede alla valutazione delle offerte tecniche pervenute il RUP.
Una volta predisposto il prospetto comparativo il Dirigente Scolastico effettuerà la scelta del
contraente secondo i criteri indicati nel bando
Successivamente il DSGA procede alla verifica dei requisiti generali e specifici dell’operatore
economico, considerato il miglior offerente.
Eseguita la procedura comparativa e aggiudicato il lavoro, bene o servizio, l’Istituto Scolastico
provvederà alla pubblicazione sul profilo del committente (sito internet dell’Istituto Scolastico) del
soggetto aggiudicatario.
Le esclusioni saranno comunicate agli interessati mediante affissione all’albo con indicazione delle
motivazioni;
L’Istituto Scolastico, decorsi 35 giorni dalla data dell’avvenuta individuazione del soggetto
aggiudicatario, provvede alla stipula del contratto, salvo nei casi di urgenza, come disciplinato dal
codice degli appalti e nel caso in cui pervenga una sola offerta o una sola offerta valida.
Il DSGA è addetto alla conservazione degli atti di aggiudicazione e curerà gli adempimenti di
pubblicità e trasparenza delle attività contrattuali, ai seni dell'art. 35 del novellato D.M. 44/2001.
E’ fatto comunque salvo l’esercizio del diritto di accesso agli atti della procedura nei limiti di cui alle
leggi n. 241/1990 e successive modificazioni ed integrazioni.
ART. 80 – Procedura per il cottimo fiduciario per l’acquisto di beni e servizi il cui importo
finanziario sia compreso tra € 40.000,00 e € 130.000,00, per i lavori il cui importo
finanziario sia compreso tra € 40.000,00 e € 200.000,00.( IVA esclusa)
Per importi di spesa inferiori alla soglia comunitaria e superiori a € 40.000,00 IVA esclusa,
l’affidamento avviene mediante la procedura di cottimo fiduciario, nel rispetto della trasparenza e della
rotazione, previa consultazione di almeno cinque operatori economici (se sussistono in tale numero
soggetti idonei individuati sulla base di indagini di mercato o tramite Albo dei Fornitori.)
ART. 81 – Tracciabilità dei flussi finanziari
a. Tutti i movimenti finanziari connessi ai contratti pubblici devono essere effettuati tramite lo
strumento del bonifico bancario o postale oppure con altri strumenti idonei a garantire la piena
tracciabilità delle operazioni (Legge n.136/2010 – D.L. n. 128/2010 – Legge n. 217/2010). A tale fine
i fornitori hanno l’obbligo di comunicare all’Istituzione Scolastica gli estremi identificativi dei conti
correnti bancari o postali dedicati, anche in via non esclusiva, agli accrediti in esecuzione dei contratti
pubblici, nonché di indicare le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su tali
conti. L’Istituzione Scolastica ha l’obbligo di apporre su ogni ordinativo di pagamento il “Codici
Identificativo di Gara “ /CIG”.
Sono esclusi dall’obbligo di indicazione del CIG: le spese relative a incarichi di collaborazione ex art.
7 comma 6 del D.Lgs n. 165/2001 (incarichi occasionali di collaborazione per esigenze cui non è
possibile far fronte con proprio personale); le spese effettuate con il Fondo Minute Spese; i pagamenti
a favore dei dipendenti e relativi oneri; i pagamenti a favore di gestori e fornitori di pubblici servizi.
ART. 82 – Contratto
Conclusasi la procedura di selezione, il Dirigente Scolastico provvede all’affidamento dell’incarico
mediante stipula di contratto o Buono di Ordinazione che assume la veste giuridica del contratto.
Il contratto sarà sempre in forma scritta e conterrà tra l’altro il luogo ed il termine di consegna (data e
ora), l’intestazione della fattura, il termine del pagamento e le condizioni di fornitura.
Il contratto deve contenere un’apposita clausola con la quale il fornitore assume obblighi di
tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla Legge n. 136/2010 e successive modifiche ed integrazioni.
ART. 83– Verifica delle forniture e delle prestazioni – Commissione collaudo
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
186
Ai sensi dell’art. 36 del D.I. n. 44/2001 i servizi e le forniture acquisti nell’ambito del presente
regolamento sono soggetti ad attestazione di regolare fornitura e/o a collaudo. Il pagamento delle
fatture potrà essere disposto solo dopo l’emissione del certificato di collaudo o dell’attestazione di
regolarità della fornitura.
Le operazioni di collaudo devono concludersi entro 60 giorni dalla consegna delle forniture o
dall’esecuzione dei servizi e vengono svolte dal personale della scuola munito di adeguata competenza
tecnica nominato dal Dirigente Scolastico. Del collaudo è redatto apposito verbale.
Il Dirigente Scolastico nomina un’apposita commissione, a seconda delle professionalità e competenze
inerenti ai beni e/o servizi da collaudare. La commissione può essere integrata, anche con personale
esterno, con provvedimento del Dirigente, di volta in volta che le esigenze dovessero richiederle. Il
Direttore dei servizi generali e amministrativi è membro di diritto della Commissione con compiti di
verbalizzazione e tenuta degli atti.
ART. 84 – Requisiti soggettivi dei fornitori e relative verifiche
Ai sensi della vigente normativa tutti i fornitori devono essere in regola con gli obblighi relativi al
pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori. Pertanto prima di
procedere al pagamento delle fatture si provvederà ad acquisire il Documento Unico di Regolarità
Contributiva (DURC), che attesta la regolarità di un operatore economico (se tenuto all’obbligo di
iscrizione a tali Enti) relativamente agli adempimenti INPS, INAIL e, per i lavori, Cassa Edile. Di
regola la richiesta viene effettuata on-line attraverso apposito applicativo dall’Istituzione Scolastica.
Tutti i fornitori devono essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle
tasse. Pertanto prima di procedere al pagamento di una fattura di importo superiore a € 10.000,00 è
necessario verificare (attraverso una ricerca effettuata sul sito Equitalia) se il beneficiario è
inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica cartelle di pagamento per un
ammontare complessivo almeno pari a detto importo e, in caso affermativo, non si procede al
pagamento della fattura segnalando la circostanza all’agente della riscossione competente per
territorio. Esula da tale obbligo il caso in cui si proceda, per ragioni di economicità, ad emettere un
solo mandato su più fatture.
La certificazione antimafia sarà acquisita, secondo quanto previsto dal D.P.R. 3/6/1998, n. 252,
“Regolamento recante le norme per la semplificazione dei procedimenti relativi al rilascio delle
comunicazioni e delle informazioni antimafia”, all’art. 6 ha equiparato le attestazioni della Camera di
Commercio, recanti una apposita dicitura, alle “comunicazioni” prefettizie volte ad accertare
l’inesistenza delle cause impeditive di cui alla legge n. 575/65. Le certificazioni camerali recanti
l’attestazione “antimafia”, richiedibili dal soggetto privato interessato, consentono di dar luogo alla
stipulazione dei contratti di appalto pubblici fino a 5.150.000 euro (soglia comunitaria fissata dal
novellato D. Lgs. 163/2006, all’art. 28) senza le attestazioni della Prefettura precedentemente
necessarie, a partire dalla somma di € 154.937,07.
ART. 85 – Il responsabile del procedimento
Secondo quanto previsto dagli articoli 4,5 e 6 della novellata legge 241/90, ogni qualvolta sarà
emanato un bando di gara, dovrà essere indicato il nominativo e le modalità di comunicazione con
quest’ultimo del responsabile del procedimento.
ART. 86 – Il responsabile del trattamento dei dati
Secondo quanto previsto dal novellato decreto legislativo 196/03, ogni qualvolta sarà emanato un
bando di gara, dovrà essere indicato il nominativo del responsabile del trattamento dei dati e le
modalità di comunicazione con quest’ultimo
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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TITOLO X
REGOLAMENTO ATTIVITA’NEGOZIALEPER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI
CRITERI PER LA SELEZIONE DEGLI ESPERTI ESTERNI
ART. 87 – Individuazione del fabbisogno e dei requisiti oggettivi
Il Dirigente, sulla base dei progetti di ampliamento e/o arricchimento dell’offerta formativa previsti dal
POF, verifica la necessità o l’impossibilità di corrispondere a tale esigenza con il personale in servizio
presso l’istituzione scolastica attraverso interpelli interni tenendo conto delle mansioni esigibili e
decide il ricorso ad una collaborazione esterna secondo le modalità indicate nei successivi articoli.
ART. 88 – Pubblicazione degli avvisi di selezione
Compatibilmente con le disponibilità finanziarie, il Dirigente individua le attività e gli insegnamenti
per i quali possono essere conferiti contratti ad esperti e ne dà informazione con uno o più avvisi da
pubblicare all’albo e sul proprio sito web.
Il periodo massimo di validità per ogni contratto è di anni uno, salvo deroghe particolari, di volta in
volta deliberate dal Consiglio di Istituto.
Il contratto è stipulato con esperti, italiani o stranieri, che per la loro posizione professionale, quali
dipendenti pubblici o privati o liberi professionisti, siano in grado di apportare la necessaria esperienza
tecnico-professionali nell’insegnamento richiesto.
In ogni caso per l’ammissione alla selezione per il conferimento dell’incarico occorre:
a) essere in possesso della cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione europea;
b) godere dei diritti civili e politici;
c) non aver riportato condanne penali e non essere destinatario di provvedimenti che riguardano
l’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi
iscritti nel casellario giudiziale;
d) non essere sottoposto a procedimenti penali;
e) essere in possesso di titoli e della particolare e comprovata esperienza professionale
strettamente correlata al contenuto della prestazione richiesta.
L’affidamento dell’incarico avverrà previa acquisizione dell’autorizzazione da parte
dell’amministrazione di appartenenza dell’esperto, se dipendente pubblico, in applicazione dell’art. 58
del D.Lvo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni.
Sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente regolamento i docenti di altre istituzioni
scolastiche, ai quali si applica l’art. 35 del CCNL del personale del comparto “Scuola” del 29
novembre 2007.
Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande, i titoli che saranno
valutati, la documentazione da produrre nonché l’elenco dei contratti che si intendono stipulare.
Per ciascun contratto deve essere specificato:
- l’oggetto della prestazione
- la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione
- luogo dell’incarico e modalità di realizzazione del medesimo
- il corrispettivo proposto per la prestazione
Si prescinde dal requisito della comprovata specializzazione universitaria in caso di stipulazione di
contratti d’opera per attività che debbano essere svolte da professionisti iscritti in ordini o albi o con
soggetti che operino nel campo dell’arte, dello spettacolo, dello sport o dei mestieri artigianali, ferma
restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore.
Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal Dirigente Scolastico, può
presentare domanda alla scuola ai fini dell’individuazione dei contraenti cui conferire il contratto.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
188
ART. 89 – Individuazione degli esperti esterni
Gli esperti esterni cui conferire i contratti sono selezionati mediante valutazione comparativa dal
Dirigente Scolastico il quale potrà avvalersi, per la scelta, della consulenza di persone coinvolte nel
progetto.
La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli:
a) Curriculum del candidato
b) Contenuti e modalità dell’attività professionale e scientifica individuale
c) Pubblicazioni ed altri titoli
d) Precedenti esperienze nell’ambito scolastico e dell’Istituto.
La comparazione dei curriculum avviene, nel rispetto dell’articolo 40 del D.I. n° 44 del 1/2/2001 e
delle norme di trasparenza di cui al D. Lg.vo n° 163 del 12/4/2006 e successive modifiche, tenendo
presente i seguenti criteri:
a) Livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati
b) Correlazione tra attività professionale e/o scientifica svolta dal candidato e gli specifici
obiettivi formativi dell’insegnamento o dell’attività formativa per i quali è richiesto l’intervento
c) Precedenti esperienze didattiche ed esperienza maturata nel settore oggetto dell’incarico
d) Collaborazioni con altri Enti del territorio.
Per esigenze di flessibilità e celerità dell’Istituto riguardanti incarichi di assistenza tecnica,
l’Amministrazione attingerà dagli albi dei fornitori qualificati, in possesso di determinati requisiti e
appositamente selezionati, nel rispetto dei principi previsti in materia di collaborazioni esterne
dall’ordinamento.
ART. 90 – Impedimenti alla stipula del contratto
1. I contratti con i collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell’art.32 comma 4 del D.I.
n°44 del 01/02/2001, soltanto per le prestazioni e le attività:
- che non possono essere assegnate al personale dipendente per inesistenza di specifiche
competenze professionali;
- per indisponibilità o coincidenza di altri impegni di lavoro;
- di cui sia comunque opportuno/obbligatorio il ricorso a specifica professionalità esterna.
ART. 91 – Autorizzazione dipendenti pubblici e comunicazione alla funzione
pubblica
Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i dipendenti di altra
amministrazione pubblica é richiesta obbligatoriamente la preventiva autorizzazione
dell’amministrazione di appartenenza di cui all’art. 53 del D.Lgs n° 165 del 30/03/2001
L’elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui al comma precedente è comunicato annualmente al
dipartimento della funzione pubblica entro i termini previsti dall’art. 53, commi 12 e 16 del citato
D.Lgs. n° 165/2001.
ART. 92 – Stipula, durata del contratto e determinazione del compenso
Il Dirigente Scolastico nei confronti dei candidati selezionati provvede alla stipula del contratto e alla
copertura assicurativa come previsto dalla Legge 335/95.
Nel contratto devono essere specificati:
- l’oggetto della prestazione
- il progetto di riferimento
- i termini di inizio e di conclusione della prestazione
- il corrispettivo della prestazione al lordo dei contributi previdenziali, se dovuti, ed erariali e della
percentuale dei contributi da versare a carico dell’Amministrazione (Inps e Irap) nella misura
massima effettuabile prevista dalle disponibilità di bilancio per l’attuazione del progetto;
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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- le modalità del pagamento del corrispettivo
- le cause che danno luogo a risoluzione del contratto ai sensi dell’art.1456 del C.C. e le
condizioni per il ricorso delle parti al recesso unilaterale
I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi per i contratti di cui al presente articolo saranno
determinati annualmente dal Dirigente Scolastico in base ai finanziamenti di cui l’Istituto disporrà,
fatta esclusione di quelle prestazioni che per la loro natura possono essere equiparate alle prestazioni di
insegnamento, che saranno retribuite come da CCNL
Il Dirigente può procedere a trattativa diretta qualora, in relazione alle specifiche competenze richieste,
il professionista esterno sia l’unico in possesso delle competenze richieste.
Non é ammesso il rinnovo del contratto di collaborazione. Il committente può prorogare, ove ravvisi
un motivato interesse, la durata del contratto solo al fine di completare i progetti e per ritardi non
imputabili al collaboratore, fermo restando il compenso pattuito per i progetti individuati.
L’ufficio competente provvede alla determinazione del compenso che deve essere stabilito in funzione
dell’attività oggetto dell’incarico, della quantità e della qualità dell’attività, dell’eventuale utilizzazione
da parte del collaboratore di mezzi e strumenti propri, anche con riferimento ai valori di mercato. Deve
comunque essere assicurata la proporzionalità con l’utilità conseguita dall’amministrazione.
ART. 93 – Verifica dell’esecuzione e del buon esito dell’incarico
Il Dirigente Scolastico verifica periodicamente il corretto svolgimento dell’incarico, particolarmente
quando la realizzazione dello stesso sia correlata a fasi di sviluppo, mediante verifica della coerenza
dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi affidati.
Qualora i risultati delle prestazioni fornite dal collaboratore esterno risultino non conformi a quanto
richiesto sulla base del disciplinare di incarico, ovvero siano del tutto insoddisfacenti, il Dirigente può
richiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati, entro un termine stabilito, ovvero può risolvere
il contratto per inadempienza.
Qualora i risultati siano soltanto parzialmente soddisfacenti e non vengano integrati, il Dirigente può
chiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un termine stabilito, ovvero sulla base
dell’esatta quantificazione delle attività prestate, può provvedere alla liquidazione parziale del
compenso originariamente stabilito.
Il Dirigente scolastico verifica l’assenza di oneri ulteriori, previdenziali, assicurativi e la richiesta di
rimborsi spese diversi da quelli eventualmente già previsti ed autorizzati.
TITOLO XI
REGOLAMENTO ATTIVITA’NEGOZIALEPER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI
INTERVENTI DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO NELL’ATTIVITA’ NEGOZIALE
ART. 94 – Criteri e limiti delle attività negoziali del Consiglio d’Istituto
Il Consiglio di Istituto per lo svolgimento delle attività negoziali di cui all’art. 68 individua i seguenti
criteri e limiti:
a. Contratti di sponsorizzazione Particolari progetti e attività possono essere co-finanziati da
enti o aziende esterne con contratti di sponsorizzazione. Si accorda preferenza a sponsor che
abbiano vicinanza al mondo della scuola. Non sono stipulati accordi con sponsor le cui finalità
ed attività siano in contrasto con la funzione educativa e culturale della scuola o che non diano
garanzie di legalità e trasparenza. Nella individuazione degli sponsor hanno la priorità i soggetti
pubblici o privati che dimostrano particolare attenzione e sensibilità nei confronti dei problemi
dell'età giovanile e, comunque, della scuola e della cultura. Ogni contratto di sponsorizzazione
non può prescindere da correttezza di rapporti, rispetto della dignità scolastica e della morale
comune. Il contratto di sponsorizzazione non deve prevedere nelle condizioni vincoli o oneri
derivanti dall'acquisto di beni e/o servizi da parte degli alunni e/o della scuola. Il Dirigente
Scolastico quale rappresentante dell’Istituto gestisce il reperimento e l’utilizzo delle risorse
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
190
finanziarie messe a disposizione della scuola da sponsor o da privati. Per l’individuazione degli
sponsor e l’avvio della relazione con la scuola può avvalersi della collaborazione dei docenti
appositamente incaricati o dei genitori. Il Dirigente dispone l’utilizzo delle risorse integrandole
ai fondi della scuola per la realizzazione del POF o per la realizzazione di progetti specifici
elaborati dalla scuola anche in collaborazione con gli esperti degli sponsor. Il contratto di
sponsorizzazione ha durata annuale, eventualmente rinnovabile. A titolo esemplificativo la
sponsorizzazione è ammessa per le seguenti attività svolte nella scuola: 1. stampati per attività
di orientamento e di pubblicizzazione attività POF; 2. giornalino dell’Istituto; 3. sito web; 4.
progetti finalizzati e attività conto terzi; 5. attività motorie, sportive, culturali, ecc.; 6.
manifestazioni, gare e concorsi.
b. Utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica da parte
di soggetti terzi L'utilizzo temporaneo dei locali scolastici da parte delle associazioni e dei
genitori e degli insegnanti continua ad essere regolamentato in conformità al Regolamento di
Istituto. I locali della Scuola possono essere utilizzati da enti o associazioni esterne i cui fini
istituzionali e/o le attività non devono essere incompatibili con le finalità descritte nel POF. I
soggetti utilizzatori dei locali della Scuola assumono la custodia del bene e rispondono a norma
di legge, nel contempo esentando la Scuola delle spese connesse con l'utilizzo.
c. I soggetti utilizzatori dei locali della Scuola rispondono altresì di tutti gli eventuali danni
arrecati ai locali o ai beni in essi contenuti con rilascio di eventuale cauzione proporzionale alla
durata dell'utilizzo, al numero dei locali, dei servizi e degli eventuali sussidi. L'edificio
scolastico può essere concesso solo per utilizzazioni precarie e non stabili. Le modalità per la
concessione di utilizzo dell'edificio scolastico saranno concordate con l'Ente proprietario,
mediante accordo specifico come di seguito indicato :
I locali scolastici sono primariamente destinati ai pertinenti fini istituzionali e comunque a scopi
e attività rientranti in ambiti di interesse pubblico e possono quindi essere concessi in uso a terzi
esclusivamente per l’espletamento di attività aventi finalità di promozione culturale, sociale e
civile.
Le attività didattiche proprie dell'istituzione scolastica hanno assoluta preminenza e priorità
rispetto all'utilizzo dei soggetti concessionari interessati che non dovrà assolutamente interferire
con le attività didattiche stesse, pertanto l’uso dei locali scolastici è concesso dalle
amministrazioni comunali soltanto al di fuori dell’orario scolastico e compatibilmente con le
esigenze della scuola (con la dicitura “fuori dell’orario scolastico” si intendono i tempi durante i
quali non si esercita nella scuola alcuna attività didattica o di istituto –curricolare o
extracurricolare, complementare o integrativa).
Con le parole “locali” debbono intendersi le palestre dei plessi e l’atrio del plesso di Bucciano.
I soggetti richiedenti si devono assumere la responsabilità per il corretto svolgimento delle attività per
le quali viene inoltrata la richiesta, per ogni responsabilità civile e patrimoniale, per eventuali danni
che possano derivare dall’uso dei locali e delle attrezzature.I soggetti richiedenti provvederanno a far
rispettare il divieto di fumare nei locali della scuola.
La concessione in uso dei locali può essere revocata per sopravvenute, eccezionali ed inderogabili
necessità che esigano la disponibilità dei medesimi ai fini scolastici. La concessione potrà essere
inoltre revocata nei casi in cui le attività svolte non corrispondono a quelle per cui è stata rilasciata la
concessione. I soggetti richiedenti sollevano l’amministrazione scolastica da qualsiasi responsabilità
circa eventuali fatti dannosi ed infortuni che potrebbero verificarsi durante l’esercizio dell’attività
all’interno della struttura richiesta assumendosene l’onere totale della copertura assicurativa.
Il carico delle spese di pulizia dei locali sono a carico dei soggetti richiedenti.
I soggetti richiedenti devono essere a conoscenza delle norme previste dalla L. 626/94 e seguenti, in
merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
I soggetti richiedenti si impegnano a restituire locali ed attrezzature nelle loro piene funzionalità ed
efficienza al termine delle attività giornaliere ed alla fine della Concessione.
Nel caso di inadempimento e di mancato rispetto delle clausole della presente- a tutela del corretto
utilizzo delle strutture scolastiche e della loro integrità- il Dirigente Scolastico comunicherà le
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
191
disfunzioni riscontrate e l’amministrazione comunale valuterà la possibilità di disporre la sospensione
dell’autorizzazione all’uso dei locali scolastici
La domanda di utilizzo dei locali scolastici e delle attrezzature dovrà essere indirizzata
all’amministrazione comunale accompagnate da una breve relazione sui fini, sul programma e i tempi
di realizzazione dell’attività per la quale si chiedono i locali in uso precisando che l’attivita’ proposta
e’ senza scopi di lucro. Dovrà essere firmata dalla persona giuridicamente responsabile.
L’amministrazione comunale emetterà il formale provvedimento concessorio ,provvederà alla
consegna delle chiavi che dovranno al termine delle attività o delle manifestazioni essere restituite
all’ente comune ,verificherà se la richiesta è compatibile con le norme del presente regolamento e
comunicherà all’istituzione scolastica il calendario corredato dai relativi orari delle attività suddette.
Il dirigente scolastico a sua volta provvederà a controllare l’eventuale coincidenza con le attività della
scuola e a far presente le necessarie modifiche .
d. L'utilizzazione temporanea dei sussidi e della strumentazione tecnologica dell'Istituto può
essere concessa (per fini istituzionali) in uso gratuito al personale in servizio - previa richiesta
scritta - con la garanzia, scritta, di una utilizzazione corretta ed integra restituzione, sempre che
non vada ad interferire sulla normale attività didattica. Il sito informatico della scuola può
essere utilizzato da parte di terzi a condizione che i fini e/o le attività non risultino incompatibili
con le finalità della Scuola e descritte nel POF. I criteri saranno delucidati dal Consiglio di
Istituto in presenza di eventuale richiesta. Per l'utilizzazione viene richiesto un contributo da
concordare di volta in volta.
e. Partecipazione a progetti internazionali. Il Dirigente, acquisita la deliberazione del Collegio
Docenti o dell’articolazione del dipartimento, competente per la specifica progettazione,
sottoscrive l’accordo di collaborazione e/o di partecipazione, dando successiva informazione al
Consiglio d’Istituto dell’avvenuta autorizzazione e dell’importo del finanziamento da iscrivere
al Programma Annuale nell’apposita aggregato. Nel caso siano necessarie previsioni di spesa
(benché rimborsabili dai fondi europei o privati) relative alla partecipazione degli studenti o
all’accoglienza di terzi per programmi di visite e di scambi internazionali, l’adesione al
Progetto deve essere preventivamente deliberata dal Consiglio di Istituto.
ART. 95 – FONDO PER LE MINUTE SPESE
Ai sensi dell’art. 17 del D.I. 44/01, alle minute spese si provvede col fondo che, a tal fine, viene
anticipato, con apposito mandato in conto di partite di giro, dal Dirigente al Direttore, nel limite
stabilito di € 200,00 (DUECENTO/00).
Ogni volta che la somma anticipata sia prossima ad esaurirsi, il Direttore provvede al reintegro a suo
favore, imputando la spesa al funzionamento amministrativo e didattico generale e ai progetti. Il
rimborso deve comunque essere chiesto e disposto prima della chiusura dell’esercizio finanziario.
Il Direttore contabilizza cronologicamente tutte le operazioni di cassa da lui eseguite nell’apposito
registro.
ART. 96 – Disposizioni finali
Per quanto non previsto dal presente regolamento si applicano le norme contenute nelle vigenti
disposizioni nazionali e comunitarie in materia.
Approvato dal Consiglio di Istituto
Con delibera n. 3 del 27/11/2013
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
192
ISTITUTO COMPRENSIVO
“F. DE SANCTIS”
Via Peraine, 82010 Moiano (BN)
Tel /fax 0823/711653
e-mail [email protected]
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
193
1. FINALITA’ e OBIETTIVI
La Carta dei servizi ha lo scopo di illustrare brevemente la struttura dell’Istituto
Comprensivo “F. De Sanctis”, per rendere più comprensibili ed accessibili i servizi offerti,
al fine di gestire
sereni e proficui rapporti con l’utenza. (artt. 3, 33 e 34 della
Costituzione Italiana)
2. PRINCIPI FONDAMENTALI
L’Istituzione scolastica si impegna a garantire il rispetto dei seguenti principi:
 UGUAGLIANZA
Nell'erogazione del servizio scolastico non sono ammesse discriminazioni per motivi
riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche.
 IMPARZIALITA’ e REGOLARITA’
Gli operatori scolastici agiscono secondo criteri di obiettività ed equità.
La scuola garantisce, anche con la collaborazione delle altre istituzioni, la regolarità e la
continuità del servizio e delle attività educative.
 ACCOGLIENZA e INTEGRAZIONE
La scuola favorisce l'accoglienza dei genitori e degli alunni e programma attività
finalizzate all'inserimento di tutti gli alunni. Particolare impegno è prestato per gli alunni
in situazioni di handicap.
Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli
interessi di ciascun alunno.
 DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
L 'utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico.
L' obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di
prevenzione e controllo dell'evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le
istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico.
 PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA
Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell'attuazione
della "Carta", attraverso una gestione partecipata della scuola, nell'ambito degli organi e
delle procedure vigenti.
I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali
del servizio.
La scuola in collaborazione con. gli enti locali si impegna a favorire le attività
extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione
culturale, sociale e civile, consentendo l'uso degli edifici e delle attrezzature fuori
dell'orario del servizio scolastico.
Questa istituzione scolastica, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione,
garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un'informazione completa e
trasparente.
L'attività scolastica, ed in particolare l'orario di servizio di tutte le componenti, si informa
a criteri di efficienza, di efficacia, flessibilità nell' organizzazione dei servizi
amministrativi, dell'attività didattica e dell'offerta formativa integrata.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
194
Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del
personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell'ambito delle linee di
indirizzo e delle strategie di intervento definite dall'amministrazione.
 LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO ED EGGIORNAMENTO DEL PERSONALE
La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e
garantisce la formazione dell'alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e
contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi
formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di Studi di ciascun
ordine.
L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale
scolastico e un compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.
PARTE I
AREA DIDATTICA.
1. La scuola con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la
collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società
civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a
garantirne l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel
rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità
istituzionali.
2. La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità
educativa tra i diversi ordini e gradi dell'istruzione, al fine di promuovere un
armonico sviluppo della personalità degli alunni.
3. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola
assume, come criteri di riferimento, la validità culturale e la funzionalità
educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi e la rispondenza
alle esigenze dell'utenza. Nella programmazione dell'azione educativa e
didattica i docenti adottano, con il coinvolgimento delle famiglie, soluzioni
idonee a rendere possibile un'equa distribuzione dei testi scolastici nell'arco
di una settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico
di libri e sussidi da trasportare.
4. Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in
coerenza con la programmazione didattica dei consigli di interclasse e di
classe tenendo presente la necessità non solo di rispettare razionali tempi di
studio degli alunni nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti dall'
ordinamento scolastico e dalla programmazione educativo - didattica ma
anche di assicurare ai bambini, nelle ore extrascolastiche, il tempo da
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
195
dedicare al gioco, all'attività sportiva e all'apprendimento delle lingue
straniere.
5. Nel rapporto con gli allievi, in particolare con i più piccoli, i docenti
colloquiano in modo pacato e teso al convincimento. Non devono ricorrere ad
alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti.
6. La scuola garantisce l'elaborazione, l'adozione, e la pubblicizzazione dei
seguenti documenti:
a)
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA:
 Contiene le scelte educative, organizzative ed i criteri di utilizzazione delle
risorse e costituisce un impegno per l'intera comunità scolastica.
 Integrato dal regolamento d'istituto, definisce in modo razionale e
produttivo il piano organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle
scelte educative e degli obiettivi formativi, elaborati dai competenti organi
della scuola.
 In particolare, regola l'uso delle risorse di istituto e la pianificazione delle
attività di sostegno, di recupero e di formazione integrata. Contiene,
inoltre, i criteri relativi alla formazione delle classi, alla assegnazione dei
docenti alle stesse, alla formulazione dell'orario del personale docente e
A. T. A. (amministrativo, tecnico, ausiliario), alla valutazione complessiva
del servizio scolastico.
b)
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
 Il regolamento d'istituto comprende, in particolare, le norme relative a:
-
vigilanza sugli alunni;
-
comportamento degli alunni e regolamentazione di ritardi, uscite,
assenze, giustificazioni;
-
uso degli spazi, dei laboratori e della biblioteca; conservazione delle
strutture e delle dotazioni.
-
modalità di comunicazione con alunni e genitori con riferimento ad
incontri con i docenti;
-
modalità di convocazione e di svolgimento dei Consigli di Intersezione,
di Interclasse, di Classe e dal Consiglio d'istituto.
c)
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
196
La programmazione educativa, elaborata dal Collegio dei Docenti,
progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità delineati nei
programmi.
Al fine di armonizzare l’attività dei Consigli di intersezione, di interclasse e
di classe individua gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e
finale, per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici sulla base dei
criteri espressi dal Consiglio d'istituto, che approva le attività riguardanti
l'orientamento, la formazione integrata, i corsi di recupero, gli interventi di
sostegno.
La Programmazione didattica elaborata ed approvata dal Consiglio di
Intersezione, di Interclasse, di classe;
-
delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno;
adeguando a ciascuno gli interventi operativi;
-
utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento
delle mete e delle finalità educative indicate dal Consiglio di
intersezione, di interclasse, di classe e dal Collegio dei Docenti;
-
è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione
dei risultati, al fine di adeguare l'azione didattica alle esigenze
formative che emergono "in itinere".
d) PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Il patto educativo di corresponsabilità è l’insieme di principi, regole e
comportamenti che ciascuno si impegna a rispettare per il corretto e
proficuo svolgimento della vita scolastica.
Il principio formativo a cui si ispira il patto è l’assunzione di responsabilità
sia individuale che collettiva, che deve contraddistinguere la scuola come
comunità formativa. Coinvolge l’intero corpo docente e non docente, i
genitori e gli alunni, utenti del servizio erogato.
Con il Patto di Corresponsabilità Educativa:
il Docente si impegna a
-
definire e presentare il piano di lavoro annuale;
-
individuare e proporre, attraverso la programmazione, i saperi essenziali
e
significativi
per
la
propria
realtà
territoriale
responsabili all’interno delle Indicazioni Nazionali;
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
operando
scelte
197
-
rispettare i ritmi di attenzione e di apprendimento in un’ottica di
progressivo miglioramento;
-
valutare regolarmente, periodicamente e con criteri espliciti;
-
comunicare alla famiglia eventuali situazioni di profitto insufficiente;
-
utilizzare il dialogo come strumento educativo;
-
partecipare alle iniziative di aggiornamento e formazione in servizio;
-
garantire un’adeguata sorveglianza in tutte le fasi della giornata
scolastica;
-
tenere informata con regolarità la famiglia sulla situazione scolastica
dell’alunno allo scopo di favorire la collaborazione e per affrontare e
risolvere eventuali problemi;
-
affidare, al termine della giornata scolastica, al personale autorizzato
eventuali alunni che usufruiscono del servizio pullman;
-
creare all’interno della classe un clima collaborativo e accogliente nel
quale l’alunno possa lavorare con serenità;
-
sostenere gli alunni in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o
sostegno anche individuale;
-
stimolare gli alunni ad un costante riordino del materiale proprio e
altrui;
-
promuovere, quando ne sorge l’esigenza, momenti di conversazione e di
confronto su eventuali problematiche emerse all’interno della classe;
-
assegnare compiti che consistano in un momento di riflessione e/o
esercitazione su un’attività già svolta in classe;
-
concordare con gli alunni le regole comunitarie in modo da favorirne la
condivisione e l’interiorizzazione;
-
Garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni
mantenendo un costante rapporto con le famiglie nel rispetto della
privacy.
la famiglia si impegna a:
-
curare l’igiene personale del proprio figlio;
-
controllare regolarmente il contenuto degli zaini in modo che non
vengano portati a scuola oggetti completamente estranei alle attività
educative (playstation, giornaletti, giocattoli pericolosi, etc.);
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
198
-
far frequentare regolarmente e puntualmente la scuola;
-
giustificare sempre le assenze e/o i ritardi;
-
firmare per presa visione le comunicazioni e le verifiche scritte
consegnate ai propri figli;
-
rivedere con i propri figli il lavoro svolto in classe e controllare sempre il
diario;
-
rispettare la professionalità degli operatori scolastici, adottare
atteggiamenti improntati sulla fiducia, reciproca stima, scambio e
comunicazione;
-
curare i rapporti con la scuola , controllando quotidianamente il diario,
partecipando alle riunioni degli organi collegiali, alle assemblee di classe,
ai colloqui individuali;
-
partecipare ad eventuali colloqui non programmati che saranno
concordati dagli insegnanti dopo avere valutato il caso;
-
informare la scuola in caso di problemi che possano incidere sulla
situazione scolastica del bambino;
-
condividere eventuali dubbi o perplessità sull’andamento del percorso
formativo dei propri figli con gli insegnanti e il Dirigente Scolastico in
un’ottica di collaborazione;
-
concordare con gli insegnanti, in caso di assenza per salute o per gravi
motivi familiari, i lavori da recuperare;
-
discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo
sottoscritto con l’Istituzione scolastica.
lo studente si impegna a:
-
presentarsi puntuali alle lezioni;
-
rispettare tutte le persone che lavorano e/o frequentano la scuola;
-
rispettare le regole di comportamento stabilite insieme;
-
rispettare tutti gli ambienti e gli arredi scolastici;
-
portare a scuola tutto il materiale necessario per le lezioni:
-
tenere un comportamento corretto e rispettoso dell’ambiente;
-
svolgere le attività di studio, i compiti e i lavori affidati per casa con
attenzione, serietà e puntualità;
-
segnalare situazioni di disagio che si verifichino in classe;
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
199
-
aiutare i compagni in difficoltà;
-
rispettare, compatibilmente con la conoscenza e l’età, il Regolamento
d’Istituto;
-
spegnere i telefonini cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le
ore di lezione, in quanto severamente vietato;
Chiunque abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti ha
diritto di accesso alla documentazione amministrativa. Il procedimento di accesso
deve concludersi di regola, entro 30 giorni dalla presentazione o ricezione della
richiesta. L' accesso consiste nella visione e/o nel rilascio di copia dell’atto. La
visione è gratuita; quanto al rilascio di copie, da effettuarsi nell' orario di
apertura della segreteria al pubblico, è, invece, fissato il rimborso dei soli costi di
riproduzione.
PARTE II
SERVIZI AMMINISTRATIVI
La scuola individua i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:

celerità delle procedure;

trasparenza;

informatizzazione dei servizi di segreteria;

tempi di attesa allo sportello;

flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico.
Ai fini di un miglior servizio per 1 'utenza, si può derogare dagli standard fissati.
Standard specifici delle procedure.
La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata "a vista" nel mese che
precede la data di scadenza in tutti i giorni feriali dalle ore 11.00 alle ore 12.30.
La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi e
sezioni in un massimo di 10 minuti dalla consegna delle domande.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
200
Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria
al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione
e frequenza e di cinque giorni per quelli con votazioni e/o giudizi.
Quello delle fotocopie, invece, si effettuerà entro 30 giorni dalla richiesta e
previo pagamento di = € 0,26 per ogni foglio.
Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati "a vista", a
partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali.
I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dal
dirigente o dai docenti incaricati entro cinque giorni dal termine delle operazioni
generali di scrutinio.
Gli uffici di Segreteria, compatibilmente con la dotazione organica del personale
amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico e a tutti i
dipendenti, di mattina in tutti i giorni feriali dalle ore 11,00 alle ore 12,00 e
durante il periodo delle lezioni, anche di pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore
16.30 nel giorni di rientro pomeridiano (Martedì ).
Oltre l’orario suddetto l’accesso è consentito, per motivi di servizio, solo ai
docenti collaboratori e a quelli incaricati delle funzioni strumentali.
La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al
proprio interno modalità di risposta che comprendano il nome e la qualifica di chi
risponde e/o la persona o l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.
Per l'informazione vengono seguiti i seguenti criteri:

presso l'ufficio della dirigenza e/o le singole scuole sono predisposti spazi per
la pubblicizzazione dell'organizzazione generale del servizi, riguardante :
A. orario dei docenti;
B. orario funzioni e dislocazione del personale;
C. organizzazione degli organi collegiali, organico del personale docente ed A. T.
A.;
D. Albo.
Sono inoltre predisposti altri spazi per la bacheca sindacale e per quella dei
genitori.
Presso l'ingresso e presso gli Uffici sono presenti e riconoscibili, operatori
scolastici in grado di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del
servizio.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
201
Gli operatori scolastici indossano il cartellino di identificazione in maniera ben
visibile per l'intero orario di lavoro.
PARTE III
NORME DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA.
Tutto il personale svolge la funzione nell'interesse esclusivo dello Stato e per la
realizzazione dei fini istituzionali della scuola.
Nell'espletamento dei suoi compiti, antepone il rispetto della legge e l'interesse
pubblico.
Nel rispetto del Codice di comportamento dei dipendenti della Pubblica
Amministrazione, durante l'orario di servizio, il personale non può assentarsi
senza autorizzazione.
E’ vietato utilizzare ai fini privati carta intestata o altro materiale ed attrezzature
di cui dispone la scuola.
Il dipendente può usare le linee telefoniche solo per questioni inerenti l'ufficio e
deve tenere un comportamento irreprensibile nei confronti dell'utenza e dei
colleghi.
I collaboratori scolastici comunicheranno tempestivamente al Dirigente o, in sua
assenza, ai collaboratori e ai docenti presenti nelle aule attigue, le classi scoperte
per assenza o ritardo dei docenti
Personale docente
Il personale docente è tenuto al rispetto dell'orario di servizio
e
ad
assolvere
ai suoi doveri con puntualità. Cura, in
particolare, la compilazione dei documenti scolastici di sua
competenza e provvede al cambio di classe con tempestività,
onde evitare precise assunzioni di responsabilità personali.
È vietato fumare in tutti i locali della scuola.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
202
In caso di assenza dal servizio, (attività di insegnamento e riunioni deliberate
dagli OO.CC. della scuola), il docente presenta, al dirigente, con congruo
anticipo, regolare istanza documentata.
Per le assenze improvvise ed imprevedibili comunica al Dirigente, anche
telefonicamente entro le ore 08,00 o, comunque, prima del suo impegno
di servizio, la natura dell'impedimento, la durata, l’indirizzo per la visita
fiscale e l'eventuale diversa fascia oraria di reperibilità.
Il dipendente, salvo comprovati impedimenti, è tenuto a recapitare o spedire a
mezzo raccomandata con avviso di ricevimento; il certificato medico di
giustificazione dell'assenza entro 3 giorni successivi all'inizio della malattia o alla
eventuale prosecuzione della stessa.
E’ da evitare l'accesso frequente e la sosta prolungata negli uffici se non
per comprovate ragioni amministrative e didattiche.
I docenti di sostegno, in caso di assenza degli alunni loro affidati informano
tempestivamente il Dirigente e si mettono a disposizione per eventuali
sostituzioni dei docenti temporaneamente assenti.
Non è consentito al docente lasciare la classe e; in caso di necessità; per la
vigilanza dei suoi alunni, fa ricorso ai colleghi disponibili e/o ai collaboratori
scolastici.
Il docente deve evitare di assumere iniziative personali incompatibili con le
decisioni e gli indirizzi degli OO.CC. della scuola.
Il docente deve preoccuparsi di evitare sempre e comunque il sovraccarico dei
libri e, nel giorno di rientro, è preferibile evitare l’assegno dei compiti a casa.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
203
Personale A. T. A
Il Personale A. T. A. adempie correttamente ai propri doveri ed
alle mansioni previste dai profili del C.C.N..L. ed usa modi
garbati e comunque compatibili con la buona educazione.
Svolge la propria funzione in modo da assicurare efficienza ed
efficacia alla scuola.
L' orario del personale è flessibile ed articolato in modo da
assicurare il funzionamento dell'ufficio nelle ore antimeridiane
e pomeridiane, nei giorni di rientro.
PARTE IV
CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA.
L' ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente e sicuro in modo da
garantire una permanenza a scuola il più possibile confortevole per gli alunni e il
personale.
Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante e scrupolosa
igiene dei servizi.
La scuola si impegna a sensibilizzare le istituzioni competenti per l'adozione di
ogni provvedimento atto a garantire la sicurezza degli alunni.
Ogni scuola dipendente individua i seguenti fattori di qualità riferibili alle
condizioni ambientali e ne dà informazione all'utenza mediante affissione all'albo;

Numero, dimensione (superficie, cubatura e numero degli alunni) e dotazioni
( cattedra, banchi, lavagne, armadietti, ecc. ..) delle aule dove si svolge la
normale attività didattica.

Numero, tipo, dimensione (superficie e cubatura), dotazioni (macchine e
attrezzature, posti alunno, ecc. ..), orario settimanale di disponibilità e di
utilizzo effettivo delle aule speciali.


Numero, dimensione (superficie e cubatura), dotazioni e media delle ore
di utilizzazione settimanale distinta por attività curricolari e per attività
extracurricolari delle palestre.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
204

Numero, dimensioni, con indicazione del numero massimo di persone
contenibili, dotazione delle sale (posti a sedere, microfoni, schermi per
proiezioni, ecc. ..) e media delle ore di utilizzazione settimanale distinta per
attività curricolari ed extracurricolari delle sale per riunione.

Numero, dimensione e dotazioni dei locali di servizio (per fotocopie, per
stampa, sala docenti, ecc. ..).

Numero dei servizi igienici, con indicazione dell' esistenza di servizi igienici
per handicappati.

Esistenza di barriere architettoniche.

Esistenza e descrizione di spazi esterni attrezzati e non (posteggi, impianti
sportivi, ecc...).

Piano di evacuazione dell' edificio in caso di calamità.
PARTE V
GESTIONE DELLE EMERGENZE
In
caso
di
emergenza
(terremoto,
incendio,
ecc.)
l'allarme
è
dato
dall'intermittente triplo suono del campanello, oppure, se c'è un interruzione di
corrente elettrica, è dato a voce dal collaboratore scolastico in servizio.
PIANO DI EVACUAZIONE
In caso di situazioni di emergenza (terremoto, incendio, ecc. ..) è necessario:

evitare di lasciarsi prendere dal panico;

vigilare sempre e comunque sugli alunni;

evitare la fuga in strada.
Seguire le seguenti istruzioni di sicurezza:
a) Al momento dell'allarme, azionato dal collaboratore scolastico in servizio, su
disposizione del dirigente scolastico, di un collaboratore o di un docente
presente, con l' intermittente triplo suono del campanello, i collaboratori
scolastici in servizio apriranno immediatamente le uscite collocate ai piani
dell'edificio;
b) ciascun docente guiderà con ordine e celerità verso l' esterno gli alunni della
classe o sezione dove sta svolgendo la lezione, seguendo le vie di fuga
indicate.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
205
Affinché l'evacuazione risulti il più rapida ed efficiente:

è assolutamente vietato l'accesso, la sosta e il parcheggio di macchine,
motorini e biciclette negli spazi che fungeranno da luogo di raccolta ed in
prossimità delle uscite.

il personale della scuola parcheggerà negli appositi spazi che saranno
prestabiliti tenendo presente la necessità di evitare ogni intralcio alla
evacuazione;

nel corso dell'anno scolastico saranno effettuate una o più esercitazioni di
evacuazione per poter sperimentare l'efficacia del piano e, eventualmente,
apportare ad esso delle modifiche.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
206
ISTRUZIONI DI
SICUREZZA
Al momento dell’ allarme :
1)
Mantenete la calma;
2)
Lasciate gli oggetti personali;
3)
Incolonnatevi dietro l'apri -fila;
4)
Non aprite le finestre;
5)
Seguite le vie di fuga indicate;
6)
Raggiungete il punto di raccolta assegnat
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
207
Riparati sotto il banco,
coprendoti la testa, per
evitare che pezzi di
soffitto, quadri ed altri
oggetti possano caderti
addosso.
Se non sei in aula,
spostati verso i muri
portanti, i vani delle porte
o gli angoli che sono le
zone più sicure dell'
edificio
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
208
Esci dall'aula alla fine della
scossa senza correre, tenendo
per mano i tuoi compagni,
aiutando chi è in difficoltà.
Non precipitarti fuori dall' aula verso le scale, perchè
sono la parte più debole dell'edificio
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Segui le istruzioni che ti darà la
tua insegnante per raggiungere
all'aperto il luogo di raccolta
previsto,
209
Se
si resta
bloccati,
bagnarsi
completamente
gli abiti.
Cercare
rifugio il più
lontano possibile
dall’incendio e in
un locale
accessibile
ai soccorritori,
manifestando la
propria presenza
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
210
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
211
E' utile
coprirsi
la bocca
e il naso
con uno
straccio
bagnato.
Non
correre
ma
camminare
spediti.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
212
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
213
PARTE VI
PROCEDURA DEI RECLAMI
I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e
devono contenere generalità, l’indirizzo del proponente.
I reclami orali e telefonici debbono; successivamente, essere sottoscritti.
I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati.
Il Dirigente dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde,
sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre trenta giorni,
attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.
Qualora il reclamo non sia di competenza del capo d'istituto, al reclamante sono
fornite indicazioni circa il corretto destinatario.
Annualmente, il capo d'istituto formula per il Consiglio d'istituto una relazione
analitica dei reclami e dei successivi procedimenti.
Tale relazione è inserita nella relazione generale del Consiglio sull' anno
scolastico.
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene
effettuata periodicamente una rilevazione mediante questionari opportunamente
tarati, rivolti ai genitori, al personale, agli alunni, miranti a raccogliere contributi
per il miglioramento dell’efficacia ed efficienza del sevizio e dell’offerta formativa.
ATTUAZIONE.
Le indicazioni contenute nella presente Carta si applicano fino a quando il
Consiglio di Istituto non decida di rivederle, e non intervengono, in materia,
disposizioni modificative contenute nei contratti o in norme di leggi.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
214
Istituto Comprensivo
“F. De Sanctis”
Via Peraine, 1 - Moiano (Bn)
 e Fax 0823/711653
e-mail: INTRANET [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Sito web: www.icmoiano.it
Visto il D.M. n. 5843 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza
democratica e legalità”;
Visti i D.P.R. n. 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007
“Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della
scuola secondaria”;
Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a
livello nazionale per la prevenzione del bullismo”;
Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia
di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività
didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di
corresponsabilità dei genitori e dei docenti”,
tra la scuola e la famiglia dell’alunno si conviene e si stipula il seguente
“PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA”
GLI INSEGNANTI SI IMPEGNANO A:

definire e presentare il piano di lavoro annuale;
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
215

individuare e proporre, attraverso la programmazione, i saperi essenziali e
significativi per la propria realtà territoriale operando scelte responsabili
all’interno delle Indicazioni Nazionali;

rispettare i ritmi di attenzione e di apprendimento in un’ottica di
progressivo miglioramento;

valutare regolarmente, periodicamente e con criteri espliciti;

comunicare alla famiglia eventuali situazioni di profitto insufficiente;

utilizzare il dialogo come strumento educativo;

partecipare alle iniziative di aggiornamento e formazione in servizio;

garantire un’adeguata sorveglianza in tutte le fasi della giornata scolastica;

tenere informata con regolarità la famiglia sulla situazione scolastica
dell’alunno allo scopo di favorire la collaborazione e per affrontare e
risolvere eventuali problemi;

affidare, al termine della giornata scolastica, al personale autorizzato
eventuali alunni che usufruiscono del servizio pullman;

creare all’interno della classe un clima collaborativo e accogliente nel quale
l’alunno possa lavorare con serenità;

sostenere gli alunni in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o sostegno
anche individuale;

stimolare gli alunni ad un costante riordino del materiale proprio e altrui;

promuovere, quando ne sorge l’esigenza, momenti di conversazione e di
confronto su eventuali problematiche emerse all’interno della classe;

assegnare compiti che consistano in un momento di riflessione e/o
esercitazione su un’attività già svolta in classe;

concordare con gli alunni le regole comunitarie in modo da favorirne la
condivisione e l’interiorizzazione;

garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni
mantenendo un costante rapporto con le famiglie nel rispetto della privacy;

spegnere i telefonini cellulari durante le ore di lezione.
IL PERSONALE DI SEGRETERIA SI IMPEGNA A:

fornire efficienza e qualità nel servizio nel rispetto dell’esigenza dell’utenza
e di tutte le altre componenti della scuola;
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
216

a tenere in modo ordinato e facilmente recuperabile tutta la
documentazione da loro gestita, sia per il personale che per gli allievi,
garantendone la massima riservatezza.
I COLLABORATORI SCOLASTICI SI IMPEGNANO A:


essere efficienti, disponibili e cortesi;
collaborare con gli insegnanti e genitori nel processo formativo ed
educativo degli alunni;

garantire ausilio materiale agli alunni diversamente abili nell’accesso dalle
strutture esterne alle strutture scolastiche e nell’uscita dalle stesse;

sorvegliare gli alunni nelle aule, nei laboratori e negli altri spazi comuni, in
occasione di momentanee assenze degli insegnanti;

sorvegliare gli ingressi delle istituzioni scolastiche con apertura e chiusura
degli stessi;

garantire la pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti, degli arredi e
relative pertinenze, anche con l’ausilio di mezzi meccanici.
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:

curare l’igiene personale del proprio figlio;

controllare regolarmente il contenuto degli zaini in modo che non vengano
portati a scuola oggetti completamente estranei alle attività
educative(playstation, giornaletti, giocattoli pericolosi, etc.);

far frequentare regolarmente e puntualmente la scuola;

giustificare sempre le assenze e/o i ritardi;

firmare per presa visione le comunicazioni e le verifiche scritte consegnate
ai propri figli;

rivedere con i propri figli il lavoro svolto in classe e controllare sempre il
diario;

rispettare la professionalità degli operatori scolastici, adottare
atteggiamenti improntati sulla fiducia, reciproca stima, scambio e
comunicazione;
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
217

curare i rapporti con la scuola , controllando quotidianamente il diario,
partecipando alle riunioni degli organi collegiali, alle assemblee di classe, ai
colloqui individuali;

partecipare ad eventuali colloqui non programmati che saranno concordati
dagli insegnanti dopo avere valutato il caso;

informare la scuola in caso di problemi che possano incidere sulla
situazione scolastica del bambino;

condividere eventuali dubbi o perplessità sull’andamento del percorso
formativo dei propri figli con gli insegnanti e il Dirigente Scolastico in
un’ottica di collaborazione;

concordare con gli insegnanti, in caso di assenza per salute o per gravi
motivi familiari, i lavori da recuperare;

discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo
sottoscritto con l’Istituzione scolastica.
LO STUDENTE SI IMPEGNA A:

Presentarsi puntuali alle lezioni;

rispettare tutte le persone che lavorano e/o frequentano la scuola;

rispettare le regole di comportamento stabilite insieme;

rispettare tutti gli ambienti e gli arredi scolastici;

portare a scuola tutto il materiale necessario per le lezioni;

tenere un comportamento corretto e rispettoso dell’ambiente;

svolgere le attività di studio, i compiti e i lavori affidati per casa con
attenzione, serietà e puntualità;

segnalare situazioni di disagio che si verifichino in classe;

aiutare i compagni in difficoltà;

rispettare, compatibilmente con la conoscenza e l’età, il Regolamento
d’Istituto;

spegnere i telefonini cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore
di lezione, in quanto severamente vietato.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
218
I.C. “F. DE SANCTIS”
MOIANO
SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA –
SECONDARIA DI 1° GRADO
CURRICOLO VERTICALE
DI ISTITUTO
PER CAMPI D’ESPERIENZA
E DISCIPLINE
Secondo le nuove Indicazioni
Nazionali
Del 04/09/2012
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
219
PREMESSA
Per la realizzazione del Curricolo verticale d’Istituto sono stati organizzati, all’inizio dell’anno
scolastico, dei gruppi di lavoro. Dal confronto dei docenti, e dalla consultazione di diverso materiale
didattico e disciplinare, nonché dall’attenta lettura delle Nuove Indicazioni per il Curricolo della scuola
dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione è emersa l’ evidenza di una serie di innegabili vantaggi
dati da una soluzione di verticalità:
- la realizzazione della continuità educativa- metodologico - didattica;
- la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti;
- l'impianto organizzativo unitario;
- la continuità territoriale;
- l'utilizzazione funzionale delle risorse professionali.
La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo
organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale,
pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità. Il nostro
Istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella
verticale.
La ricerca di coordinamento dei curricoli riguardava entrambi i versanti del curricolo stesso: il
programma e la programmazione; si trattava infatti di individuare linee culturali comuni tra l’oggetto
delle attività delle diverse scuole per giungere alla definizione di veri e propri "obiettivi-cerniera" su
cui lavorare in modo coordinato rispettando, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascun ordine di
scuola.
Il modello di possibile traduzione operativa che l’Istituto ha elaborato, parte dall’individuazione
preventiva di obiettivi di apprendimento e traguardi per lo sviluppo delle competenze che
appartengono al curricolo dei tre ordini dell’I.C.
(chiaramente definiti nelle Nuove Indicazioni
Ministeriali), che siano misurabili, osservabili, trasferibili, e che garantiscano la continuità e
l’organicità del percorso formativo.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
220
ITALIANO
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE









Sviluppare la padronanza
d'uso della lingua italiana e
arricchire il proprio lessico.
Sviluppare fiducia e
motivazione per l'esprimere e
il comunicare agli altri
attraverso il linguaggio
verbale emozioni, domande e
pensieri.
Ascoltare e comprendere la
lettura di storie, raccontare,
inventare narrazioni.
Dialogare, discutere, chiedere
spiegazioni e spiegare.
Usare il linguaggio per
progettare le attività e per
definire le regole.
Essere consapevoli della
propria lingua materna
Confrontare lingue diverse,
riconoscere, apprezzare e
sperimentare la pluralità
linguistica.
Formulare ipotesi sulla lingua
scritta e sperimentare le
prime forme di
comunicazione attraverso la
scrittura, anche utilizzando le
tecnologie.
Riflettere sulla lingua.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
I DISCORSI E LE PAROLE

















Utilizzare la lingua in tutte le sue
funzioni e nelle forme necessarie per
esprimersi e comunicare nei diversi
campi di esperienza.
Usare un lessico adeguato.
Strutturare in modo corretto ed
articolato una frase.
Rielaborare oralmente in modo chiaro
e coerente esperienze e vissuti.
Comunicare, condividere esperienze
personali, emozioni, pensieri e
comportamenti.
Intervenire in una conversazione a
tema, esprimendo le proprie idee ed
esperienze.
Raccontare una storia, individuarne
gli elementi essenziali, rielaborane i
contenuti.
Dialogare, discutere nel gruppo.
Entrare in relazione con le immagini e
con il codice scritto.
Distinguere il disegno dalla scrittura.
Scoprire le funzioni del codice scritto.
Interessarsi al codice scritto e
produrre scritture. spontanee.
Cogliere la struttura fonetica delle
parole.
Trovare rime ed assonanze.
Sviluppare conoscenze
metalinguistiche.
Scoprire codici linguistici diversi.
Potenziare le abilità linguistiche
attraverso l’utilizzo pratico, in
situazioni ludiche, della lingua
inglese.











Giochi liberi e guidati.
Giochi d’imitazione.
Giochi di associazione fra
parole e movimento.
Filastrocche, conte.
Comunicazione verbale
durante lo svolgimento di
attività grafico-costruttive e
di manipolazione.
Conversazioni a tema libero
inerenti esperienze e vissuto
personale, impressioni ed
emozioni.
Ascolto attivo di narrazioni e
racconti.
Esperienze di ascolto di testi
poetici e brevi storie in rima.
Lettura di immagini, vignette
e storie (decodifica ed
interpretazione).
Uso di libri, frequentazione
della biblioteca locale.
Approccio al codice scritto
attraverso un percorso
motivante di letto scrittura.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
221
L’allievo…
 partecipa a scambi
comunicativi(conversazione,
discussioni di classe o di
gruppo) con compagni e
insegnanti rispettando il turno
e formulando messaggi chiari
e pertinenti, in un registro il
più adeguato alla situazione.
 Ascolta e comprende testi
orali “diretti” o “trasmessi”
dai media cogliendone il
senso, le informazioni
principali e lo scopo.
Ascolto e parlato
 Interagire in una conversazione
formulando domande e dando
risposte pertinenti.
 Comprendere l'argomento e le
informazioni principali di discorsi
affrontati in classe.
 Seguire la narrazione di testi
ascoltati mostrando di saperne
cogliere il senso globale.
 Raccontare oralmente rispettando
l'ordine cronologico e/o logico.
 Comprendere e dare semplici
istruzioni.




Argomenti di esperienza
diretta
Testi di uso quotidiano
Testi narrativi e descrittivi
Storie personali e
fantastiche
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Ascolto e parlato






Cogliere l'argomento principale dei
discorsi.
Prendere la parola negli scambi
comunicativi rispettando i turni di
parola, ponendo domande pertinenti e
chiedendo chiarimenti.
Riferire su esperienze personali
organizzando il racconto in modo
essenziale e chiaro, rispettando
l'ordine cronologico e/o logico e
inserendo elementi descrittivi
funzionali al racconto.
Cogliere in una discussione le
posizioni espresse dai compagni ed
esprimere la propria opinione su un
argomento con un breve intervento
preparato in precedenza.
Comprendere le informazioni
essenziali di un'esposizione, di
istruzioni per l'esecuzione di compiti,
di messaggi trasmessi dai media.
Organizzare un breve discorso orale o
una breve esposizione utilizzando una
scaletta.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204





Esperienze personali
connotate da elementi
descrittivi.
Registri linguistici del
parlato narrativo,
descrittivo, dialogico,
poetico, argomentativi e
dei testi parlati più comuni
(annunci, telegiornale,
pubblicità,…).
Argomenti di studio, temi
affrontati in classe,
risultati di
ricerche/indagini,…
Testi di uso quotidiano.
Testi narrativi, descrittivi,
poetici, argomentativi.
222
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’allievo…
 interagisce in modo efficace
in diverse situazioni
comunicative, attraverso
modalità dialogiche sempre
rispettose delle idee degli
altri.
 Usa la comunicazione orale
per collaborare con gli altri,
nell’elaborazione di progetti
e nella formulazione di
giudizi su problemi
riguardanti vari ambiti
culturali e sociali.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’allievo…
 legge e comprende testi di
vario tipo, continui e non
continui, ne individua il
senso globale e le
informazioni principali,
utilizzando strategie di lettura
adeguati agli scopi.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO
Ascolto e parlato
 Utilizzare le proprie conoscenze su
alcuni tipi di testo da ascoltare
mettendo in atto strategie
differenziate
 Ascoltare testi prodotti e/o letti da
altri, in situazioni scolastiche e/o
trasmessi dai media, individuando:
scopo, argomento e informazioni
 principali
 Ascoltare testi applicando tecniche di
supporto alla comprensione.
 Riconoscere, all’ascolto, alcuni
elementi ritmici e sonori del testo
poetico.
 Intervenire in una conversazione e/o
in una discussione rispettando tempi e
turni di parola, tenendo conto del
destinatario
 Raccontare oralmente esperienze
personali selezionando informazioni
significative in base allo scopo,
ordinandole in base a un criterio
logico-cronologico, esplicitandole in
modo chiaro ed esauriente e usando
un registro adeguato all’argomento e
alla situazione
 Riferire oralmente su un argomento di
studio esplicitando lo scopo e
presentando in modo chiaro
l’argomento: esporre le informazioni
secondo un ordine prestabilito e
coerente,usare un registro ed un
lessico adeguati.
 Argomentare la propria tesi su un
tema affrontato nello studio e nel
dialogo in classe con dati pertinenti e
motivazioni valide.






Testi d’uso quotidiano
(racconti, trasmissioni
radiofoniche e televisive,
istruzioni, canzoni, spettacoli
teatrali, film,relazioni,
spiegazioni)
Tecnica degli appunti:
prenderli mentre si ascolta e
utilizzarli
Varie forme poetiche
(limerick, filastrocca,
nonsense, poesia)
Tratti fondamentali che
distinguono il parlato e lo
scritto
Registri linguistici del parlato
narrativo, descrittivo,
dialogico e dei testi parlati
più comuni (telegiornale,
pubblicità…)
Strategie di memoria e
tecniche di supporto al
discorso orale (appunti,
schemi, cartelloni, lucidi ed
altro)
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO
 Testi di uso quotidiano
Lettura
 Leggere testi cogliendo l'argomento
(avvisi, annunci, ricette,
centrale, le informazioni essenziali, le
istruzioni...)
intenzioni comunicative di chi scrive
 Testi narrativi, descrittivi,
 Comprendere testi di tipo diverso in
informativi
vista di scopi funzionali, pratici, di
intrattenimento e/o di svago
 Leggere semplici e brevi testi letterari
sia poetici sia narrativi, mostrando di
saperne cogliere il senso globale.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
223


Utilizza abilità funzionali allo
studio: individua nei testi
scritti informazioni utili per
l’apprendimento di un
argomento dato e le mette in
relazione; le sintetizza, in
funzione anche delle
esposizione orale; acquisisce
il primo nucleo di
terminologia specifica.
Legge testi di vario genere
facenti parte della letteratura
per l’infanzia, sia a voce alta
sia in lettura silenziosa e
autonoma e formula su di essi
giudizi personali.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Lettura
 Leggere testi narrativi e descrittivi,
sia realistici sia fantastici,
distinguendo 1'invenzione letteraria
dalla realtà.
 Sfruttare le informazioni della
titolazione, delle immagini e delle
didascalie per farsi un'idea del testo
che si intende leggere
 Leggere e confrontare informazioni
provenienti da testi diversi per farsi
un'idea di un argomento, per trovare
spunti a partire dai quali parlare o
scrivere
 Ricercare informazioni in testi di
diversa natura e provenienza per scopi
pratici e/o conoscitivi applicando
semplici tecniche di supporto alla
comprensione (sottolineare, annotare
informazioni, costruire mappe o
schemi, ecc.)
 Seguire istruzioni scritte per
realizzare prodotti, per regolare
comportamenti, per svolgere
un'attività, per realizzare un
procedimento
 Leggere semplici e brevi testi letterari
mostrando di riconoscere le
caratteristiche essenziali che li
contraddistinguono ed esprimendo
semplici pareri personali su di essi
 Leggere ad alta voce un testo noto e,
nel caso di testi dialogati letti a più
voci, inserirsi opportunamente con la
propria battuta, rispettando le pause e
variando il tono della voce.







Testi narrativi e descrittivi
(favola, fiaba, leggenda,
racconto, diario, articolo di
giornale, cronaca)
Forme di anticipazione del
testo
Tecniche di raccolta,
classificazione e
interpretazione di
informazioni
Tecniche di sottolineatura,
annotazione, costruzione di
mappe e schemi
Sequenza logica e/o
cronologica
Testi poetici: versi, strofe,
rime, onomatopee, metafore,
personificazioni, uso delle
parole e dei significati
Strategie di lettura ad alta
voce: pause, tono di voce,
intonazione, ...
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO


L’alunno…
legge testi letterari di vario
tipo e comincia a costruirne
un’interpretazione,
collaborando con compagni e
insegnanti.
Lettura
 Leggere ad alta voce in modo
espressivo testi noti raggruppando le
parole legate dal significato e usando
pause e intonazioni per seguire lo
sviluppo del testo e permettere a chi
ascolta di capire
 Leggere in modalità silenziosa testi di
varia natura e provenienza applicando
tecniche di supporto alla
comprensione (sottolineature, note a
margine, appunti)
 Ricavare informazioni esplicite e
implicite da semplici testi informativi
ed espositivi per documentarsi su un
argomento specifico e/o per realizzare
scopi pratici.
 Riformulare in modo sintetico le
informazioni selezionate da un testo e
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204





Strategie di controllo del
processo di lettura ad alta
voce al fine di migliorarne
l’efficacia (semplici artifici
retorici: pause,
intonazioni…).
Strategie di lettura silenziosa
e tecniche di miglioramento
dell’efficacia (sottolineatura e
note a margine).
Esperienze autorevoli di
lettura come fonte di piacere
e di arricchimento personale
anche fuori dalla scuola
Testi informativi ed espositivi
.
Liste di argomenti, riassunti
schematici, mappe, tabelle).
224



riorganizzarle in modo personale.
Usare in modo funzionale le varie
parti di un manuale di studio: indice,
capitoli, titoli, sommari, testi,
riquadri, immagini, didascalie,
apparati grafici).
Comprendere testi letterari di vario
tipo e forma, individuando
personaggi, loro caratteristiche, ruoli,
relazioni e motivazione delle loro
azioni; ambientazione spaziale e
temporale; relazioni causali, tema
principale e temi di sfondo; il genere
di appartenenza e le tecniche narrative
usate dall’autore.
Ricavare informazioni sfruttando le
varie parti del manuale di studio:
indice, capitoli, titoli, sommari, testi,
riquadri, immagini, didascalie,
apparati grafici.








TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE


Raccogliere le idee,
organizzarle per punti,
pianificare la traccia di un
racconto o di un’esperienza.
Produrre racconti scritti di
esperienze personali o vissute
da altri e che contengano le
informazioni essenziali
relative a persone, luoghi,
tempi, situazioni, azioni.
Strategie di studio e tecniche
di supporto.
Elementi caratterizzanti il
testo narrativo. letterario e
non (biografia, autobiografia,
diario, lettera, cronaca,
articolo di giornale, racconto,
leggenda, mito…).
Elementi caratterizzanti il
testo poetico.
Testi descrittivi.
Autorevoli esempi di
letteratura.
Principali caratteristiche
testuali di quotidiani,
periodici, riviste
specializzate.
Elementi caratterizzanti il
testo letterario narrativo
(novella, racconto della
memoria, monologo interiore,
romanzo…) ed il testo
poetico.
Elementi caratterizzanti il
testo argomentativi.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO
 Caratteristiche testuali
Scrittura
 Produrre semplici testi di vario
principali dei testi d’uso,
tipo legati a scopi concreti (per
informativi, regolativi
utilità personale, per stabilire
(racconto d’esperienza,
rapporti interpersonali) e
avvisi, elenchi,
connessi con situazioni
istruzioni, inviti,…).
quotidiane (contesto scolastico
 Elementi principali
e/o familiare).
caratterizzanti i testi
 Produrre testi legati a scopi
narrativi realistici e
diversi (narrare, descrivere,
fantastici, i testi
informare).
descrittivi e i testi
 Comunicare per iscritto con frasi
informativi.
semplici e compiute, strutturate
 Le fondamentali
in un breve testo che rispetti le
convenzioni
fondamentali convenzioni
ortografiche.
 ortografiche.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
225
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Scrittura
 Raccogliere le idee, organizzarle per
punti, pianificare la traccia di un
racconto o di un'esperienza
 Produrre racconti scritti di esperienze
personali o vissute da altri e che
contengano le informazioni essenziali
relative a persone, luoghi, tempi,
situazioni, azioni
 Produrre testi creativi sulla base di
modelli dati
 Scrivere una lettera indirizzata a
destinatari noti, adeguando le forme
espressive al destinatario e alla
situazione di comunicazione
 Esprimere per iscritto esperienze,
emozioni, stati d'animo
 Realizzare testi collettivi
 Compiere operazioni di
rielaborazione sui testi
 Produrre testi corretti dal punto di
vista ortografico, morfosintattico,
lessicale, in cui siano rispettate le
funzioni sintattiche e semantiche dei
principali segni interpuntivi.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE






Strumenti per la raccolta e
l’organizzazione delle idee:
uso di schemi, tracce,
informazioni essenziali.
Forme di scrittura creativa:
filastrocche, racconti brevi,
poesie.
I diversi registri linguistici.
Caratteristiche testuali
fondamentali dei testi d’uso,
descrittivi, espressivi,
informativi (diario personale,
lettera, articolo di giornale,
resoconti di esperienze
comuni, procedimenti per
fare qualcosa, registrazione di
opinioni su argomenti trattati
in classe).
Tecniche di riassunto,
parafrasi, di riscrittura di un
testo in funzione di uno scopo
dato.
Le convenzioni d’uso della
lingua scritta: ortografia,
morfologia, sintassi,
punteggiatura, lessico.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO



L’alunno …
Scrive correttamente testi di
tipo diverso(narrativo,
descrittivo, espositivo,
regolativo, argomentativo)
adeguati a situazione, scopo,
argomento e destinatario.
Riconosce e usa termini
specialistici in base ai campi
di discorso.
Produce testi multimediali,
utilizzando in modo efficace
l’accostamento dei linguaggi
verbali con quelli iconici o
sonori.
Scrittura
 Conoscere e applicare le procedure di
ideazione, pianificazione, stesura e
revisione del testo a partire
dall’analisi del compito di scrittura:
 servirsi di strumenti per la
raccolta e l’organizzazione
delle idee;
 utilizzare criteri e strumenti
per la revisione del testo;

rispettare le convenzioni
grafiche, la correttezza
ortografica, morfosintattica e
lessicale, la coerenza e
l’organicità.
 Scrivere testi di vario tipo corretti dal
punto di vista morfosintattico,
lessicale, ortografico, coerenti e coesi,
adeguati allo scopo e al destinatario.
 Utilizzare nei propri testi parti di testi
prodotti da altri e trattati da fonti
diverse.
 Scrivere sintesi, anche sottoforma di
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204





Caratteristiche testuali
fondamentali dei testi
d’uso, informativi,
regolativi, espressivi,
epistolari, descrittivi,
riassuntivi.
Riscrittura e
manipolazione di un
testo narrativo,
descrittivo, regolativo,
espositivo, poetico.
Forme diverse di
scrittura creativa in
prosa e in versi.
Struttura del testo
argomentativo.
Tema, commento,
recensione, intervista,
dialoghi…
226




TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE



Capisce e utilizza nell’uso
orale e scritto i vocaboli
fondamentali e quelli di alto
uso.
Capisce ed utilizza i più
frequenti termini specifici
legati alle discipline di
studio.
È consapevole che nella
comunicazione sono usate
varietà diverse di lingua e
lingue differenti.
schemi, di testi ascoltati o letti in
vista di scopi specifici.
Utilizzare la videoscrittura per i
propri testi, curandone
l’impaginazione;
Scrivere testi digitali anche come
supporto all’esposizione orale.
Realizzare forme diverse di scrittura
creativa, in prosa e in versi.
Scrivere o inventare testi teatrali, per
un’eventuale messa in scena.

Scrittura imitativa,
riscrittura e
manipolazione di testi
narrativi letterari.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO
Acquisizione ed espansione del lessico
 Parole del vocabolario
ricettivo e produttivo
 Comprendere in brevi testi il
fondamentale e di quello ad
significato di parole non note
alto uso.
basandosi sia sul contesto, sia sulla
 Somiglianze, differenze
conoscenza intuitiva delle famiglie di
terminologiche.
parole.
 Ampliare il patrimonio culturale
attraverso esperienze scolastiche ed
extrascolastiche e attività di
interazione orale e di lettura.
 Usare in modo appropriato le parole
man mano apprese.
 Effettuare semplici ricerche su parole
ed espressioni presenti nei testi, per
ampliare il lessico d’uso.
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
227
Scrittura
 Comprendere ed utilizzare in modo
appropriato il lessico di base.
 Arricchire il patrimonio letterale
attraverso attività comunicative orali,
di lettura e di scrittura e attivando la
conoscenza delle principali relazioni
di significato tra le parole.
 Comprendere che le parole hanno
diverse accezioni e individuare
l’accezione specifica di una parola in
un testo.
 Comprendere, nei casi più semplici e
frequenti, l’uso e il significato
figurato delle parole.
 Comprendere e utilizzare parole,
termini specifici legati alle discipline
di studio.
 Utilizzare il dizionario come
strumento di consultazione.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE


Parole del vocabolario
fondamentale e di quello ad
alto uso.
Somiglianze, differenze,
appartenenza ad un campo
semantico.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO

Adatta opportunamente i
registri formale/informale in
base alla situazione
comunicativa e agli
interlocutori, realizzando
scelte lessicali adeguate.
Acquisizione ed espansione del lessico
ricettivo e produttivo
 Ampliare il proprio patrimonio
lessicale, così da comprendere e usare
le parole dell’intero vocabolario di
base, anche in accezioni diverse.
 Comprendere e usare parole in senso
figurato.
 Comprendere e usare in modo
appropriato i termini specialistici di
base afferenti alle diverse discipline e
anche ad ambiti di interesse
personale.
 Realizzare scelte lessicali adeguate in
base alla situazione comunicativa,
agli interlocutori e al tipo di testo.
 Utilizzare la propria conoscenza di
relazione di significato fra le parole e
dei meccanismi di formazione delle
parole per comprendere parole non
note all’interno di un testo.
 Utilizzare dizionari di vario tipo.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204







Parole del vocabolario
fondamentale e di quello ad
alto uso.
Somiglianze, differenze,
appartenenza ad un campo
semantico.
Parole del vocabolario dei
sinonimi e dei contrari.
Parole dai dizionari storici.
Parole dai dizionari
etimologici.
Testi enciclopedici.
Neologismi…
228
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE

Padroneggia e applica in
situazioni diverse le
conoscenze fondamentali
relative all’organizzazione
logico-sintattica della frase
semplice, alle parti del
discorso (o categorie
lessicali) e ai principi
connettivi.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ITALIANO
Elementi di grammatica esplicita e
riflessione sugli usi della lingua
 Ascolto
 Comprendere un saluto e semplici
 Saluto, presentazione,
istruzioni
istruzioni, ordini, divieti,
 Comprendere istruzioni, espressioni e
espressione di gusti e
frasi di uso quotidiano pronunciate
preferenze, indicazione della
chiaramente e lentamente.
posizione di
 oggetti/persone nello spazio
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Elementi di grammatica esplicita e
riflessione sugli usi della lingua
 Ascolto
 Comprendere istruzioni, espressioni e
frasi di uso quotidiano se pronunciate
chiaramente e lentamente e
identificare il tema generale di un
discorso in cui si parla di argomenti
conosciuti (la scuola, le vacanze,
passatempi, i propri gusti, ...)








TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE

L’alunno comprende brevi
messaggi orali relativi ad
ambiti familiari.
Descrive oralmente e per
iscritto, in modo semplice,
aspetti del proprio vissuto.
Interagisce nel gioco.
Svolge compiti secondo le
indicazioni date in lingua
straniera dall’insegnante.
Salutare, indicare la
provenienza
Presentarsi e presentare
Descrivere familiari e altre
persone
Collocare oggetti e persone
Chiedere e dire l’ora
Parlare della routine
quotidiana
Parlare delle proprie
preferenze e abitudini
Scambiare semplici
informazioni afferenti alla
sfera personale (gusti, amici,
attività scolastica, giochi,
vacanze…)
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
LINGUA INGLESE
Ascolto
- Comprendere un saluto e semplici
istruzioni;
- Comprendere istruzioni, espressioni

e frasi di uso quotidiano pronunciate
chiaramente e lentamente;
Parlato
- Rispondere ad un saluto, intonare

semplici canzoni in lingua, anche

associando parole e movimenti
- Interagire con un compagno per
presentarsi, giocare e soddisfare
bisogni di tipo concreto utilizzando
espressioni e frasi memorizzate
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
- FUNZIONI
Saluto, presentazione, istruzioni,
ordini, divieti, espressione di gusti
e preferenze, indicazione della
posizione di oggetti/persone nello
spazio
- LESSICO
Alfabeto inglese, numeri, colori,
animali, giocattoli, oggetti di
scuola, famiglia, indumenti, cibo,
ambienti /arredo, persona e parti
del corpo
229
adatte alla situazione, anche se
formalmente difettose.
Lettura
- Riconoscere parole scritte di uso
comune, o con cui si è familiarizzato
oralmente, preferibilmente
accompagnate da supporti visivi
- Comprendere biglietti di auguri,
cartoline
- Comprendere brevi testi e messaggi,
accompagnati da supporti visivi,
cogliendo parole e frasi con cui si è
familiarizzato oralmente
Scrittura
- Copiare e scrivere parole e semplici
frasi attinenti alle attività svolte in
classe.





L’alunno comprende brevi
messaggi orali e scritti
relativi ad ambiti familiari.
Descrive oralmente e per
iscritto, in modo semplice,
aspetti del proprio vissuto e
del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a
bisogni immediati.
Interagisce nel gioco;
comunica in modo
comprensibile, anche con
espressioni e frasi
memorizzate, in scambi di
informazioni semplici s di
routine.
Svolge compiti secondo le
indicazioni date in lingua
straniera dall’insegnante,
chiedendo eventualmente
spiegazioni.
Individua alcuni elementi
culturali e coglie rapporti tra
forme linguistiche e usi della
lingua straniera.
- STRUTTURE
Saluti informali: Hello, Hi,
Goodbye…;
presentazione/descrizione/possesso:
What’s yout name?... My name
is/I’m…, How old are you?...I’m…
Have you got?...; gusti e
preferenze: Do you like?...;
istruzioni:
draw, write, paint/colour, listen to,
look at, stick, cut, match, point
repeat…; ordini e
divieti: sit down/stand up, come
here/go there, turn around,
open/close, don’t…;
indicazione di posizione:
Where’s?...; uso di in/on/under…
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Ascolto
- Comprendere istruzioni, espressioni
e frasi di uso quotidiano se
pronunciate chiaramente e
lentamente e identificare il tema
generale di un discorso in cui si parla
di argomenti conosciuti (la scuola, le
vacanze, passatempi, i propri gusti,
...)
Parlato
- Interagire con un compagno o con un
adulto con cui si ha familiarità per
presentarsi, giocare e scambiare
semplici informazioni afferenti alla
storia personale, utilizzando
espressioni e frasi adatte alla
situazione e all’interlocutore, anche
se a volte non connesse e
formalmente difettose
- Sostenere ciò che si dice o si chiede
con mimica e gesti chiedendo
eventualmente all’interlocutore di
ripetere.
Lettura
- Comprendere brevi e semplici testi
(cartoline, messaggi di posta
elettronica, lettere personali, storie
per bambini…) accompagnati
preferibilmente da supporti visivi,
cogliendo nomi familiari, parole e
frasi basilari
Scrittura
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
- FUNZIONI
Salutare, indicare la provenienza
Presentarsi e presentare
Descrivere familiari e altre persone
Collocare oggetti e persone
Chiedere e dire l’ora
Parlare della routine quotidiana
Parlare delle proprie preferenze e
abitudini
Scambiare semplici informazioni
afferenti alla sfera personale (gusti,
amici,
attività scolastica, giochi,
vacanze…)
- LESSICO
Famiglia, casa, animali, cibo e
bevande,
daily routine, abbigliamento,
materie e
orario scolastico;
stati e nazionalità, sports, lavori,
tempo
atmosferico, stagioni, mesi, giorni
della
settimana
- STRUTTURE
Saluti formali: Good
morning/afternoon/evening/night;
pronomi
personali soggetto: I, you, he/she/it,
we, they;
aggettivi possessivi: my, your, our,
his/her, its,
230
-
TRAGUARDI PER
LOSVILUPPO DELLE
COMPETENZE
Scrivere messaggi semplici e brevi,
come biglietti e brevi lettere
personali (per fare auguri, per
ringraziare o invitare qualcuno, per
chiedere notizie, per raccontare
proprie esperienze…) anche se
formalmente difettosi, purché siano
comprensibili.
their.; aggettivi dimostrativi: this,
that;
preposizioni di stato in luogo e
moto; verbi
essere e avere: present simple
(forma
affermativa, negativa ed
interrogativa); verbo
Can per abilità e permesso (forma
affermativa,
negativa ed interrogativa); present
simple e
present continuous (forma
affermativa,
negativa ed interrogativa);
Questions words
(What, where, when, why, who,
how);
indicazione di posizione:
Where’s?.. There
is/There are…; uso di
in/on/under/behind/between/in
front of…;
tempo cronologico e atmosferico:
What time is
it?/What’s the time?...What’s the
weather like?
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
LINGUA INGLESE






L’alunno
comprende
oralmente e per iscritto i
punti essenziali di testi in
lingua standard su argomenti
familiari o di studio che
affronta normalmente a
scuola e nel tempo libero.
Descrive
oralmente
situazioni,
racconta
avvenimenti ed esperienze
personali, espone argomenti
di studio.
Interagisce con uno o più
interlocutori in contesti
familiari e su argomenti noti.
Legge semplici testi con
diverse strategie adeguate
allo scopo.
Legge testi informativi e
ascolta spiegazioni attinenti
a contenuti di studio di altre
discipline.
Scrive semplici resoconti e
compone brevi lettere o
Ascolto
- Comprendere in modo globale e
dettagliato messaggi orali in lingua
standard, anche attraverso i media,
su argomenti di interesse personale
e relativi alla vita quotidiana
espressi con articolazione lenta e
chiara
Parlato
- Comprendere in modo globale e
dettagliato testi scritti di varia
tipologia e genere su argomenti di
interesse personale e relativi alla
vita quotidiana
Lettura
- Interagire in brevi conversazioni,
su temi anche non noti, riguardanti
gli ambiti personali e la vita
quotidiana
- Produrre testi orali di varia
tipologia e genere su argomenti
noti di interesse personale e
sociale, anche utilizzando supporti
multimediali.
Scrittura
- Produrre brevi testi scritti, di varia
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
- FUNZIONI
Salutare; presentarsi e presentare;
chiedere e dire la provenienza, la
nazionalità; parlare della famiglia;
descrivere qualcuno e qualcosa; parlare
di ciò che si
possiede; dare istruzioni, ordini e divieti;
esprimere
l’ora, le preferenze, i gusti e le opinioni;
offrire,
proporre, invitare, accettare e rifiutare
offerte,
proposte e inviti; esprimere quantità;
parlare di
azioni di routine e di azioni in corso;
esprimere
capacità; descrivere attività del tempo
libero;
accordare e rifiutare permessi; iniziare
una
conversazione telefonica; parlare del
tempo
atmosferico; parlare di eventi e
situazioni nel
passato; parlare della salute; chiedere e
dare
231



messaggi rivolti a coetanei e
familiari.
Individua elementi culturali
veicolati
dalla
lingua
materna o di scolarizzazione
e li confronta con quelli
veicolati
dalla
lingua
straniera,
senza
atteggiamenti di rifiuto.
Affronta situazioni nuove
attingendo ad un suo
patrimonio linguistico; usa la
lingua
per
apprendere
argomenti anche di ambiti
disciplinari
diversi
e
collabora fattivamente con i
compagni nella realizzazione
di attività e progetti.
Autovaluta le competenze
acquisite ed è consapevole
del
proprio
modo
di
apprendere.
tipologia e genere, attinenti alla
sfera personale e alla vita
quotidiana, anche utilizzando
strumenti telematici.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
informazioni stradali; parlare di azioni e
intenzioni
future; esprimere necessità, obblighi e
proibizioni;
confrontare luoghi, persone e cose;
chiedere e dire a
chi appartiene qualcosa; parlare di
progetti futuri
programmati
- LESSICO
Saluti, numeri, l’alfabeto, nazioni e
nazionalità,
famiglia, caratteristiche fisiche, colori,
animali,
casa, materie scolastiche, azioni di
routine, cibo e
bevande, attività sportive e del tempo
libero,
aggettivi per esprimere pareri, mesi,
stagioni, tempo
atmosferico, date, professioni, corpo
umano,
abbigliamento, denaro, malattie e
incidenti, telefono
cellulare, espressioni di tempo passato,
la città, il
mondo naturale, mezzi di trasporto,
strumenti
musicali, animali
- STRUTTURE
Pronomi personali, verbo “essere” e
“avere”,
articoli, aggettivi e pronomi possessivi,
Whose,
genitivo sassone, plurale dei nomi,
question words,
dimostrativi, imperativo, there is/are,
preposizioni,
Present Simple and Continuous, avverbi
di
frequenza, nomi numerabili e non
numerabili,
some/any/no, How much/many, alcuni
modali,
Simple Past, connettivi temporali, going
to,
comparativi e superlativi, avverbi di
modo, Zero
Conditional, one/ones, pronomi relativi,
Would you
like, What/How about, Let’s
232
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE







L’alunno comprende brevi
messaggi orali e iscritti relativi
ad ambiti familiari.
Comunica oralmente in attività
che richiedono solo uno
scambio di formazioni semplice
e diretto su argomenti familiari
abituali.
Descrive oralmente e per
iscritto, in modo semplice ,
aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente..
Legge brevi semplici testi con
tecniche adeguate allo scopo.
Chiede spiegazioni, svolge i
compiti secondo le indicazioni
date
in
lingua
straniera
dall’insegnante.
Stabilisce relazioni tra semplici
elementi
linguistico
comunicativi e culturali propri
delle lingue di studio.
Confronta i risultati conseguiti
in lingue diverse e le strategie
utilizzate per imparare.
FRANCESE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
SECONDA LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE
Ascolto
 Comprendere espressioni e frasi di
uso quotidiano pronunciate
lentamente e chiaramente.
 Identificare il tema generale di
argomenti conosciuti relativi ad
ambiti di immediata rilevanza.
Parlato
 Interagire nel gruppo accettandone le
regole nel rispetto dei diritti dei
compagni (brevi conversazioni
informali).
 Interagire con l'adulto (brevi
conversazioni formali), chiedendo
eventualmente di ripetere.
 Esporre semplici informazioni
afferenti alla sfera personale,
utilizzando anche la mimica.
Lettura
 Comprendere testi semplici di
contenuto familiare e di tipo concreto.
 Trovare semplici informazioni
specifiche in materiali di uso corrente
(leggere per orientarsi, informarsi e
discutere, leggere istruzioni,
comprendere le diverse forme di
corrispondenza).
Scrittura
 Scrivere testi di vario genere coerenti
e chiari.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
 FUNZIONI
Salutare; congedarsi; chiedere a
qualcuno
come sta; presentarsi e presentare
qualcuno;
chiedere e dire una parola lettera
per lettera;
chiedere e dire il numero di
telefono e l'età;
parlare delle materie e degli
impegni scolastici; chiedere ed
esprimere preferenze; chiedere ed
indicare la provenienza;
rispondere al telefono; accettare o
rifiutare un invito; descrivere
qualcuno; chiedere l'ora e
rispondere; indicare il possesso;
informarsi o parlare di attività
quotidiane; chiedere e dire dove si
trova qualcosa; dare istruzioni e
ordini; parlare delle abitudini
alimentari ed esprimere gusti sul
cibo; informarsi su orari, prezzi e
quantità; dare una ricetta;
raccontare avvenimenti passati;
esprimere giudizi ed opinioni.
Situare nel tempo; situare nello
spazio; raccontare fatti, storie,
azioni, abitudini al passato;
parlare di personaggi del passato;
fare progetti per il futuro;
esprimere un desiderio; fare
ipotesi; informarsi su orari;
capire annunci; dare indicazioni;
dare
consigli; confrontare; esprimere
opinioni;
esprimere preferenze.
 LESSICO
Materiale scolastico, nazionalità,
famiglia,
descrizione fisica o del carattere,
attività del
tempo libero, sport,
abbigliamento, routine,
casa, negozi e luoghi pubblici,
alimenti, pasti,
parti del corpo. Relativo alla sfera
personale, generi letterari e
musicali, vacanze, sport, tempo
libero, nuove tecnologie.
 STRUTTURE
Pronomi personali soggetto,
articoli
determinativi e indeterminativi,
formazione
233
del femminile, formazione del
plurale, il
tempo presente, la forma
interrogativa, la
forma negativa, gli aggettivi
possessivi, le
preposizioni articolate, il tempo
imperativo, le preposizioni di
luogo, uso di
il y a, il pronome on, i pronomi
personali
riflessivi, gli avverbi di quantità, i
pronomi
relativi, il passato prossimo,
l'accordo del
participio passato Il tempo
presente, l’imperativo, il passato
prossimo, l’imperfetto, i
gallicismi, il tempo futuro
semplice, il modo
condizionale, i pronomi relativi, i
pronomi
personali complemento oggetto, i
pronomi
personali complemento di
termine, i comparativi, i pronomi
y e en, le preposizioni.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
234
STORIA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE









Il bambino gioca in modo in modo
costruttivo e creativo con gli altri,
sa argomentare, confrontarsi,
sostenere le proprie ragioni con
adulti e bambini.
Sviluppa il senso dell’identità
personale, percepisce le proprie
esigenze e i propri sentimenti, sa
esprimerli in modo sempre più
adeguato.
Sa di avere una storia personale e
familiare, conosce le tradizioni
della famiglia, della comunità e le
mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con
gli adulti e con gli altri bambini e
comincia a riconoscere la
reciprocità di attenzione tra chi
parla e chi ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali
e religiosi, sulle diversità culturali,
su ciò che è bene o male, sulla
giustizia, e ha raggiunto una prima
consapevolezza dei propri diritti e
doveri, delle regole del vivere
insieme.
Si orienta nelle prime
generalizzazioni di passato,
presente, futuro e si muove con
crescente sicurezza e autonomia
negli spazi che gli sono familiari,
modulando progressivamente voce
e movimento anche in rapporto con
gli altri e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni
della sua cultura e del territorio, le
istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento delle piccole
comunità e della città.
Riferisce correttamente eventi del
passato recente.
Sa dire cosa potrà succedere in un
futuro immediato e prossimo.
TRAGUARDI PER
LOSVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
IL SE’ E L’ALTRO/ LA CONOSCENZA DEL MONDO













Consolidare l'autostima e la fiducia in
se stessi.
Essere consapevoli delle proprie
esigenze e dei propri sentimenti.
Esprimere le proprie emozioni e i
propri sentimenti in modo adeguato.
Conoscere le tradizioni della famiglia
e della comunità.
Percepire l'appartenenza alla propria
comunità.
Riconoscere ed accettare l’altro nelle
sue diversità.
Interagire positivamente con bambini
e adulti.
Comprendere i bisogni e le intenzioni
degli altri.
Esprimere il proprio punto di vista
accettando quello dell’altro.
Assumere atteggiamenti di tolleranza,
amicizia, solidarietà e fratellanza.
Cooperare con i pari.
Rispettare le regole di civile
convivenza concordate.
Gestire incarichi e assumersi
responsabilità nei giochi e nelle
attività.








Assegnazione di incariche di
responsabilità in relazione a
momenti di routine,
situazioni nuove ed
impreviste, attività di
utoraggio, gestione dei
materiali.
Realizzazione di doni per la
valorizzazione di feste legate
alla tradizione locale e alle
diverse culture.
Condivisione di momenti di
festa con i compagni e di
apertura alle famiglie
Ascolto di racconti, testi,
fiabe, filastrocche, canti,
ninne nanne, relativi alla
propria/altrui comunità e
cultura di appartenenza.
Conversazioni e dialoghi
che, attraverso il ricordo e il
racconto di episodi
significativi, valorizzino la
ricchezza dei vissuti personali
e della famiglia di
appartenenza.
Momenti di conversazione
per conoscere le diverse
culture presenti nel territorio
supportate dall'utilizzo di
immagini e materiale.
Giochi di gruppo per la
condivisione e il rispetto di
regole.
Attività di gruppo per
stimolare la disponibilità alla
collaborazione.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
STORIA
235




L’alunno riconosce elementi
significativi del passato del
suo ambiente di vita.
Riconosce ed esplora in
modo via, via più
approfondito le tracce
storiche presenti nel territorio
e comprende l’importanza del
patrimonio artistico e
culturale.
Usa la linea del tempo per
organizzare informazioni,
conoscenze, periodi per
individuare successioni,
contemporaneità, durate,
periodizzazioni.
Individua le relazioni tra
gruppi umani e contesti
spaziali.
Uso delle fonti
 Ricavare da fonti di tipo diverso
conoscenze semplici su momenti del
passato personale e familiare.
 Ricavare da fonti di tipo diverso
conoscenze semplici su momenti del
passato locali e non.
 Riconoscere alcuni beni culturali della
propria città come tracce del passato.
 Individuare le tracce e usarle come fonti
per ricavare conoscenze sul passato
personale, familiare e della comunità di
appartenenza.
Organizzazione delle informazioni
 Rappresentare graficamente e
verbalmente i fatti vissuti e narrati,
collocandoli nel tempo in successione.
 Riferire vissuti in ordine cronologico e
logico.
 Definire durate temporali anche con l’uso
degli strumenti convenzionali per la
misurazione del tempo.
 Riconoscere relazione di successione e di
contemporaneità, cicli temporali,
mutamenti, permanenze.
Strumenti concettuali
 Avviare la costruzione dei concetti
fondamentali della storia.
 Organizzare le conoscenze acquisite in
quadri sociali significativi.
 Individuare analogie e differenze fra
quadri storico
Produzione
 - Rappresentare conoscenze e concetti
appresi, mediante grafici, racconti orali,
disegno drammatizzazioni.











Fatti, esperienze personali
vissute.
Esperienze collettive.
Fenomeni ricorrenti ed
esperienze vissute e narrate.
Ciclicità dei fenomeni
temporali: giorno/notte,
stagioni.
Calendario e orologio.
Documenti della storia
personale (certificato di
nascita, di iscrizione a scuola
… materiali, testimonianze
orali …).
Documenti relativi a edifici
storici vissuti come la scuola,
la chiesa (documenti
d’archivio, materiali,
testimonianze orali …).
La storia della terra: l’origine
della vita e dell’uomo.
I gruppi umani preistorici e le
società di cacciatoriraccoglitori oggi esistenti
Aspetti della vita sociale,
politico-istituzionale,
economica, artistica,
religiosa…
Famiglia, gruppo, regole,
agricoltura, ambiente,
produzione.
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)





L’alunno organizza le
informazioni e le conoscenze,
tematizzando e usando le
concettualizzazioni
pertinenti.
Comprende i testi storici
proposti e sa individuarne le
caratteristiche.
Usa carte geo-storiche, anche
con l’ausilio di strumenti
informatici.
Racconta i fatti studiati e sa
produrre semplici testi storici,
anche con risorse digitali.
Comprende avvenimenti, fatti
e fenomeni delle società e
civiltà che hanno
caratterizzato la storia
dell’umanità dal paleolitico
alla fine del mondo antico
con possibilità di apertura e
di confronto con la
Uso delle fonti


Ricavare informazioni da documenti di
diversa natura utili alla comprensione di
un fenomeno storico.
Riconoscere e rappresentare in un quadro
storico-sociale il sistema di relazioni, i
segni e le testimonianze del passato
presenti sul territorio vissuto.
Organizzazione delle informazioni



Confrontare i quadri storici delle civiltà
studiate.
Individuare somiglianze e differenze
relativamente a come le diverse civiltà
hanno risposto ai bisogni primari.
Usare cronologie e carte storicogeografiche per rappresentare le
conoscenze studiate.
Strumenti concettuali


Usare la cronologia storica.
Elaborare rappresentazioni sintetiche delle
società studiate.
Produzione



Rappresentare aspetti caratterizzanti le
diverse società studiate.
Confrontare aspetti caratterizzanti le
diverse società studiate anche in rapporto
al presente.
Ricavare e produrre informazioni
mediante l’uso di grafici, tabelle, schemi
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
 I quadri storici delle
civiltà studiate:
- le “Civiltà dei
fiumi”
- i Greci
- i Fenici
- l’Impero romano
 Fenomeni comuni
(urbanizzazione,
migrazione….) e
diversità
 La diversa tipologia
delle fonti
 Il rapporto fra fonte e
storia
 La periodizzazione
occidentale (prima e
dopo Cristo)
 Altri sistemi cronologici
 Le relazioni fra gli
236

contemporaneità.

Comprende aspetti
fondamentali del passato

dell’Italia dal paleolitico alla
fine dell’Impero Romano
d’occidente, con possibilità di
apertura e di confronto con la
contemporaneità.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
di sintesi, carte storiche.
Elaborare gli argomenti studiati in forma
di racconto orale e scritto.
Consultare testi di genere diverso,
manualistici e non.
elementi caratterizzanti i
diversi sistemi
cronologici.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
STORIA

Uso delle fonti
L’alunno si informa in modo
Formulare problemi, in modo guidato,
autonomo su fatti e problemi storici sulla base delle informazioni raccolte.
anche mediante l’uso di risorse
Collocare la storia locale in relazione alla
digitali.
storia italiana, europea e mondiale
 Produce informazioni storiche con
Organizzazione delle informazioni
fonti di vario genere e le sa
Utilizzare fonti di diverso tipo
organizzare intesti.
(documentarie, iconografiche, narrative,
materiali, orali ecc.) per ricavare
 Comprende testi storici e li sa
conoscenze su temi definiti.
elaborare con personale metodo di
Collegare il patrimonio culturale ai temi
studio.
studiati.
 Espone oralmente e on scritture le
Strumenti concettuali
conoscenze storiche acquisite
Selezionare, schedare e organizzare le
operando collegamenti e
informazioni con mappe, schemi, tabelle e
argomentando le proprie riflessioni.
grafici.
 Usa le conoscenze e le abilità per
Produzione
Relazionare circa gli aspetti e le strutture
orientarsi nella complessità del
dei momenti storici italiani, europei e
presente, comprende opinioni e
mondiali studiati.
culture diverse, capisce i problemi
fondamentali del mondo
contemporaneo.
 Comprende aspetti, processi e
avvenimenti della storia italiana
dalle forme di insediamento e di
potere medievali alla formazione
dello stato unitario fino alla nascita
della Repubblica, anche con
possibilità di apertura e confronti
con il mondo antico.
 Conosce aspetti e processi
fondamentali della storia mondiale,
dalla civilizzazione neolitica alla
rivoluzione industriale, alla
globalizzazione.
 Conosce aspetti e processi
fondamentali della storia del suo
ambiente.
 Conosce aspetti del patrimonio
culturale, italiano e dell’umanità e
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204





Momenti fondamentali della
storia italiana (con riferimenti
alla storia del proprio
ambiente) dalle forme di
insediamento e di potere
medievali al periodo pre
risorgimentale.
Processi fondamentali della
storia europea medievale e
moderna.
Processi fondamentali della
storia mondiale dalla
civilizzazione neolitica alla
rivoluzione industriale.
Le principali procedure e
tecniche di lavoro nei siti
archeologici, nelle
biblioteche e negli archivi
Aspetti del patrimonio
culturale italiano e
dell’umanità.
237
li sa mettere in relazione con i
fenomeni storici studiati.
GEOGRAFIA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
LA CONOSCENZA DEL MONDO




Il bambino gioca in modo in modo
costruttivo e creativo con gli altri,
sa argomentare, confrontarsi,
sostenere le proprie ragioni con
adulti e bambini.
Pone domande sui temi esistenziali
e religiosi, sulle diversità culturali,
su ciò che è bene o male, sulla
giustizia, e ha raggiunto una prima
consapevolezza dei propri diritti e
doveri, delle regole del vivere
insieme.
Individua le posizioni di oggetti e
di persone nello spazio, usando
termini come avanti/indietro,
sopra/sotto, destra/sinistra, ecc..
Segue correttamente un percorso
sulla base di indicazioni verbali.






L’alunno si orienta nello spazio
circostante utilizzando i punti
cardinali.
Riconosce e denomina i principali
“oggetti” geografici fisici (fiumi,
monti, pianure, coste, colline, laghi,
mari, oceani, ecc.)
Individua i caratteri che connotano






Giochi motori di esplorazione
dello spazio ambiente
Giochi in gruppo della
tradizione e non
Giochi imitativi.
Percorsi, di differenti livelli
di difficoltà, con materiali di
arredamento e piccoli
attrezzi.
Verbalizzazione del percorso
e rappresentazione grafica.
Esperienze motorie, lettura
d'immagini ed esecuzioni
grafiche in relazione ai
concetti topologici.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE

Muoversi nello spazio con
consapevolezza in riferimento
ai concetti topologici.
Progettare e costruire semplici
percorsi motori.
Eseguire percorsi motori in
base a consegne verbali e non.
Rappresentare sé, gli altri e gli
oggetti nello spazio-foglio,
verbalizzando quanto prodotto.
ABILITA’


CONOSCENZE/ESPERIENZE
GEOGRAFIA
Orientamento
Muoversi consapevolmente nello spazio
circostante, orientandosi attraverso punti
di riferimento, utilizzando gli indicatori
topologici ( avanti/indietro, sopra/sotto,
destra/sinistra, ecc..) e le mappe di spazi
noti che si formano nella mente (carte
mentali).
Linguaggio della geo-graficità
Rappresentare in prospettiva verticale
oggetti e ambienti noti ( pianta dell’aula
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
-
-
-
La funzione della regola e
della legge nei diversi
ambienti di vita quotidiana.
I concetti di diritto/dovere,
libertà responsabile, identità,
pace, sviluppo umano,
cooperazione.
La funzione delle norme del
codice stradale: i
238


i paesaggi di montagna, pianura,
collina, vulcanici, ecc., con
particolare attenzione a quelli
italiani.
Individua analogie e differenze con
i principali paesaggi europei e di
altri continenti.
Si rende conto che lo spazio
geografico è un sistema territoriale,
costituito da elementi fisici e
antropici legati da rapporti di
connessione e/o interdipendenza.

-
-
-
-







L’alunno si orienta nello spazio
circostante e sulle carte
geografiche, utilizzando riferimenti
topologici e punti cardinali.
Utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte
geografiche e globo terrestre,
realizzare semplici schizzi
cartografici e carte temetiche,
progettare percorsi e itinerari di
viaggio.
Ricava informazioni geografiche da
una pluralità di fonti (cartografiche
e satellitari, tecnologie digitali,
fotografiche, artistico-letterarie).
Riconosce e denomina i principali
“oggetti” geografici fisici (fiumi,
monti, pianure, coste, colline, laghi,
mari, oceani, ecc.)
Individua i caratteri che connotano
i paesaggi di montagna, pianura,
collina, vulcanici, ecc., con
particolare attenzione a quelli
italiani.
Individua analogie e differenze con
i principali paesaggi europei e di
altri continenti.
Si rende conto che lo spazio
geografico è un sistema territoriale,
costituito da elementi fisici e
antropici legati da rapporti di
ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello
spazio circostante.
Leggere e interpretare la pianta dello
spazio vicino
Paesaggio
Conoscere il territorio circostante
attraverso l’approccio percettivo e
l’osservazione diretta.
Individuare e descrivere gli elementi fisici
e antropici che caratterizzano i paesaggi
dell’ambiente di vita della propria
regione.
Regione e sistema territoriale
Comprendere che il territorio è uno spazio
organizzato e modificato dalle attività
umane.
Riconoscere, nel proprio ambiente di vita,
le funzioni dei vari spazi e le loro
connessioni, gli interventi positivi e
negativi dell’uomo e progettare soluzioni,
esercitando la cittadinanza attiva.
-
diritti/doveri del pedone
I comportamenti corretti in
qualità di pedone.
I bisogni dell’uomo e le
forme di utilizzo
dell’ambiente.
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Orientamento
 Orientarsi utilizzando la bussola e i punti
cardinali anche in relazione al sole.
 Estendere le proprie carte mentali al
territorio italiano, all’Europa e ai diversi
continenti, attraverso gli strumenti
dell’osservazione indiretta.
Linguaggio della geo-graficità
- Analizzare i principali caratteri fisici del
territorio, fatti e fenomeni locali e globali,
interpretando carte geografiche di diversa
scala, carte tematiche, rafici, elaborazioni
digitali, reperti statistici relativi a
indicatori socio-demografici ed
economici.
- Localizzare sulla carta dell’italia le
regioni fisiche, storiche e amministrative
- Localizzare sul planisfero e sul globo la
posizione dell’italia nell’Europa e nel
mondo.
- Localizzare le regioni fisiche principali e i
grandi caratteri dei diversi continenti e
degli oceani.
Paesaggio
-
Conoscere gli elementi che
caratterizzano i principali paesaggi
italiani, europei e mondiali,
individuando le analogie , le
differenze e gli elementi di particolare
valore ambientale e culturale da
tutelere e valorizzare.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204








La funzione della regola e
della legge in diversi
ambienti della vita
quotidiana.
Le ragioni sottese a punti di
vista diversi dal proprio, per
un confronto critico.
I concetti di diritto/dovere,
libertà responsabile, identità,
pace, sviluppo umano,
cooperazione.
Il concetto di appartenenza
biologica ed etica all’umanità
(superamento del concetto di
razza).
Osservazione indiretta
attraverso filmati, fotografie,
documenti cartografici,
immagini da telerilevamento,
elaborazioni digitali, ecc.
Le forme e il funzionamento
delle Amministrazioni locali.
Alcuni articoli della
“Dichiarazione dei diritti del
Fanciullo” e della
“Convenzione internazionale
dei diritti dell’Infanzia”.
La tutela del territorio e dei
beni culturali.
239
connessione e/o interdipendenza.
Regione e sistema territoriale
-
-
Acquisire il concetto di regione
geografica e utilizzarlo a partire dal
contesto italiano.
Individuare problemi relativi alla
tutele e valorizzazione del patrimonio
naturale e culturale, proponendo
soluzioni idonee nel proprio contesto
di vita.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
GEOGRAFIA




Lo studente si orienta nello spazio
circostante e sulle carte geografiche
a grande scala , utilizzando
riferimenti topologici, punti
cardinali e coordinate geografiche.
Utilizza opportunamente carte
geografiche, fotografie d’epoca,
immagini da telerilevamento,
elaborazioni digitali, grafici, dati
statistici, sistemi informativi
geografici per comunicare
efficacemente informazioni
spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e
mondiali, raffrontandoli in
particolare a quelli italiani, gli
elementi fisici significativi e le
emergenze storiche, artistiche e
architettoniche, come patrimonio
naturale e culturale da tutelare e
valorizzare.
Osserva, legge e analizza sistemi
territoriali vicini e lontani, nello
spazio e nel tempo e valuta gli
effetti di azioni dell’uomo sui
sistemi territoriali alle diverse scale
geografiche.


-
-
-
-
Orientamento
Orientarsi sulle carte e orientare le carte a
grande scala in base ai punti cardinali
(anche con l’utilizzo della bussola) e
appunti di riferimento fissi.
Orientarsi nelle realtà territoriali lontane,
anche attraverso l’utilizzo dei programmi
multimediali di visualizzazione dall’alto.
Linguaggio della geo-graficità
Leggere e interpretare vari tipi di carte
geografiche (da quella topografica al
planisfero), utilizzando scale di riduzione,
coordinate geografiche e simbologia.
Utilizzare strumenti tradizionali ( carte,
grafici, dati statistici, immagini, ecc.) e
innovativi (telerilevamento e cartografia
computerizzata) per comprendere e
comunicare fatti e fenomeni territoriali.
Paesaggio
-
Interpretare e confrontare alcuni
caratteri dei paesaggi italiani, europei
e mondiali, anche in relazione alla
loro evoluzione nel tempo.
Conoscere temi e problemi di tutela
del paesaggio come patrionio naturale
e culturale e progettare azioni di
valorizzazione.
-
-
Regione e sistema territoriale
-
Consolidare il concetto di regione
geografica (fisica, climatica, storica,
economica) applicandolo all’Italia
all’Europa e agli altri continenti.
Analizzare in termini di spazio le
interrelazioni tra fatti e fenomeni
demografici, sociali ed economici di
portata nazionale, europea e
mondiale.
Utilizzare modelli interpretativi di
-
-
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
-
-
-
-
-
-
Funzione delle norme e delle
regole.
L’esperienza dei
rappresentanti degli studenti.
La Costituzione italiana:
evoluzione storica e principi
Lo Stato italiano: forme e
poteri
Il concetto di
“patria”/”nazione” e di
“popolo”.
Movimenti politici e partitisindacati tra ‘800 e ‘900.
L’emancipazione della
donna.
Democrazia e dittature nel
‘900
Il concetto di “guerra
mondiale” e di “guerra
fredda”.
Le ricorrenze civili nella
storia del ‘900 (4novembre,
27 gennaio, 10 febbraio, 25
aprile, 2 giugno . . .).
Dichiarazione universale dei
diritti dell’uomo.
Organizzazioni internazionali
governative (dalla Società
delle Nazioni all’Onu) e
ONG.
Trattati internazionali (Patto
Atlantico e Nato, Patto di
Varsavia).
Problemi del mondo d’oggi
(sottosviluppo, Nord e Sud
del mondo, integralismo
240
assetti territoriali dei principali Paesi
europei e degli altri continenti, anche
in relazione alla loro evoluzione
storico-politico-ecomica.
religioso, razzismo, conflitti
etnici, globalizzazione,
movimento ecologista, ecc.).
MATEMATICA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
LA CONOSCENZA DEL MONDO






Il bambino raggruppa e ordina
oggetti e materiali secondo criteri
diversi.
Identifica alcune proprietà dei
materiali.
Confronta e valuta quantità.
Utilizza simboli per registrare
materiali e quantità.
Esegue misurazioni usando
strumenti alla sua portata.
Ha familiarità sia con le strategie
del contare e dell’operare con i
numeri sia con quelle necessarie
per eseguire le prime misurazioni di
lunghezze, pesi, e altre quantità.






TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
Discriminare, ordinare,
raggruppare in base a criteri
dati (forma, colore,
dimensione)
Contare oggetti, immagini,
persone
Aggiungere, togliere e valutare
la quantità
Scoprire, riconoscere, operare
con semplici forme
geometriche
Riconoscere e riprodurre
numeri e altri simboli
convenzionali
Utilizzare semplici forme di
registrazione dei dati.





Attività ludiche con materiale
strutturato e non.
Attività di raggruppamento,
seriazione, alternanze
ritmiche in base ai criteri di
forma, colore, dimensione.
Giochi di corrispondenza
biunivoca. Giochi cantati,
filastrocche, conte, poesie che
facilitano l'apprendimento del
codice e della sequenza
numerica.
Osservazione ed esplorazione
dell'ambiente per individuare
e decodificare il significato di
segni e simboli, attraverso
giochi motori e
rappresentazioni grafiche.
Registrazione della frequenza
di eventi (presenze, incarichi,
tempo atmosferico).
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
241
ABILITA’
COMPETENZE



L’alunno Sviluppa un
atteggiamento positivo rispetto alla
matematica, attraverso esperienze
significative, che gli hanno fatto
intuire come gli strumenti
matematici che hanno imparato a
utilizzare siano utili per operare
nella realtà.
Riconosce e quantifica, in casi
semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che
coinvolgono aspetti logici e
matematici.









-
-
-

L’alunno si muove con sicurezza
nel calcolo scritto e mentale con i
numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a una
calcolatrice.
CONOSCENZE/ESPERIENZE
MATEMATICA
NUMERI
- Tecniche di numerazione in
Contare oggetti o eventi , con la voce o
senso progressivo e
mentalmente in senso progressivo e
regressivo
regressivo.
- Numeri interi in base 10
Leggere e scrivere i numeri naturali in
- Valore posizionale delle cifre
base dieci, confrontarli e ordinarli, anche
- Relazione di maggiorerappresentandoli sulla retta.
minore- uguale
Eseguire mentalmente semplici operazioni
- Strategie del calcolo orale
con i numeri naturali e verbalizzare le
procedure di calcolo.
- Multipli fino a 100
Conoscere con sicurezza le tabelline della
- Algoritmi scritti delle quattro
moltiplicazione dei numeri fino a 10x10.
operazioni
Eseguire le quattro operazioni con i
- Concetti topologici
numeri naturali
fondamentali
SPAZIO E FIGURE
Simmetria centrale
Comunicare la posizione di oggetti nello
Linee e angoli
spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia
Orientamento nell’ambiente
rispetto ad altre persone o oggetti, usando
circostante e nella
termini adeguati
Eseguire un semplice percorso partendo
rappresentazione iconica
dalla descrizione verbale o al disegno,
- Poligoni e non poligoni
descrivere un percorso che si sta facendo
- Alcune figure piane: triangoli
e dare le istruzioni a qualcuno perché
e quadrilateri.
compia un percorso desiderato.

Diagrammi di Venn,
Riconoscere e denominare figure
diagrammi ad albero, di
geometriche
Carroll, tabella a doppia
Disegnare figure geometriche e costruire
entrata,
modelli materiali.
RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
istogrammi,…
Classificare numeri, figure, oggetti in base  Criteri di classificazione
ad una o più proprietà, utilizzando
 Misure di tempo, di valore, di
rappresentazioni opportune, a seconda dei
lunghezza legate
contesti e dei fini
all’esperienza diretta.
Argomentare sui criteri che sono stati
usati per realizzare classificazioni e
ordinamenti assegnati
Rappresentare relazioni e dati con
diagrammi, schede e tabelle
Misurare lunghezze utilizzando unità di
misura arbitrarie e convenzionali
Collegare le pratiche di misura alla
conoscenza dei numeri e delle operazioni.
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
242










Riconosce e rappresenta forme del
piano e dello spazio, relazioni e
strutture che si trovano in natura o
che sono state create dall’uomo.
Descrive, denomina e classifica
figure in base a caratteristiche
geometriche, ne determina misure,
progetta e costruisce modelli
concreti di vario tipo.
Utilizza strumenti per il disegno
geometrico (riga, compasso,
squadra) e i più comuni strumenti
di misura(metro, goniometro…).
Ricerca dati per ricavare
informazioni e costruisce
rappresentazioni(tabelle, grafici).
Ricava informazioni anche da dati
rappresentati in tabelle e grafici.
Riconosce e quantifica, in casi
semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che
coinvolgono aspetti logici e
matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in
tutti gli ambiti di contenuto,
mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati.
Descrive il procedimento seguito e
riconosce strategie di soluzione
diverse dalla propria.
Costruisce ragionamenti
formulando ipotesi, sostenendo le
proprie idee e confrontandosi con il
punto di vista di altri.
Riconosce e utilizza
rappresentazioni diverse di oggetti
matematici (numeri decimali,
frazioni, percentuali, scale di
riduzione…).
Sviluppa un atteggiamento positivo
rispetto alla matematica, attraverso
esperienze significative, che gli
hanno fatto intuire come gli
strumenti matematici che hanno
imparato a utilizzare siano utili per
operare nella realtà.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE




















NUMERI
Leggere, scrivere e confrontare numeri interi e
decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire
le quattro operazioni con sicurezza, valutando
l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale,
scritto o con la calcolatrice a seconda delle
situazioni
Individuare multipli e divisori di un numero
Dare stime per il risultato di una operazione
Usare frazioni e percentuali
Interpretare i numeri interi negativi in contesti
concreti (lettura del termometro, di
punteggi,…)
Rappresentare i numeri conosciuti in contesti
significativi per le scienze e per la tecnica
-
SPAZIO E FIGURE
Descrivere e classificare figure geometriche
Riprodurre una figura in base ad una
descrizione, usando gli strumenti opportuni:
carta a quadretti, riga e compasso, squadra,
software di geometria
Utilizzare il piano cartesiano per localizzare
punti.
Disegnare, costruire ed utilizzare modelli
materiali come supporto ad una prima capacità
di visualizzazione
Riconoscere figure simmetriche, traslate e
ruotate.
Riprodurre in scala una figura assegnata
Determinare il perimetro delle figure
geometriche piane
Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di
altre figure geometriche piane per
scomposizione
-
-



RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
Rappresentare relazioni e dati e, in
situazioni significative, utilizzare le
rappresentazioni per ricavare
informazioni, formulare giudizi e
prendere decisioni
Usare le nozioni di media aritmetica e di
frequenza
Rappresentare problemi con tabelle e
grafici che ne esprimono la struttura
Effettuare misure e stime
Passare da un’unità di misura all’altra
limitatamente alle unità in uso più
comune, anche nel contesto del sistema
monetario
In situazioni concrete, di una coppia di
eventi intuire e cominciare ad
argomentare qual è il più probabile, dando
una prima quantificazione, oppure
riconoscere se si tratta di eventi
ugualmente probabili.



Tecniche di numerazione in
senso progressivo e
regressivo
Numeri interi in base 10
Valore posizionale delle cifre
Relazione di maggioreminore- uguale
Strategie del calcolo orale
Multipli fino a 100
Algoritmi scritti delle quattro
operazioni
Concetti topologici
fondamentali
Simmetria centrale
Linee e angoli
Orientamento nell’ambiente
circostante e nella
rappresentazione iconica
Poligoni e non poligoni
Alcune figure piane: triangoli
e quadrilateri.
Diagrammi di Venn,
diagrammi ad albero, di
Carroll, tabella a doppia
entrata,
istogrammi,…
Diagramma di flusso
Media e frequenza per
interpretare fenomeni di
esperienza
- Unità di misura di
lunghezze, ampiezze, aree,
volumi/capacità, intervalli
temporali, pesi
Equivalenze
Trasformazioni
Calcolo della probabilità
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
MATEMATICA
243











L’alunno si muove con
sicurezza nel calcolo anche con
i numeri razionali, ne
padroneggia le diverse
rappresentazioni e stima la
grandezza di un numero e il
risultato delle operazioni.
Riconosce e denomina le forme
del piano e dello spazio, le loro
rappresentazioni e ne coglie le
relazioni tra gli elementi.
Analizza e interpreta
rappresentazioni di dati per
ricavarne misure di variabilità e
prendere decisioni.
Riconosce e risolve problemi in
contesti diversi e valutando le
informazioni e la loro coerenza.
Spiega il procedimento seguito,
anche in forma scritta,
mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui
risultati.
Confronta procedimenti diversi
e produce formalizzazioni che
gli consentono di passare da un
problema specifico ad una
classe di problemi.
Produce argomentazioni in base
alle conoscenze teoriche
acquisite (ad esempio utilizza i
concetti di proprietà
caratterizzanti e di definizione).
Sostiene le proprie convinzioni,
portando esempi e contro
esempi adeguati e utilizzando
concatenazioni di affermazioni;
accetta di cambiare opinione
riconoscendo le conseguenze
logiche di una argomentazione
corretta.
Utilizza e interpreta il
linguaggio matematico (piano
cartesiano, formule,
equazioni,…) e ne coglie il
rapporto col linguaggio
naturale.
Nelle situazioni di incertezza
(vita quotidiana, giochi,…) si
orienta con valutazioni e
probabilità.
Ha rafforzato un atteggiamento
positivo rispetto alla matematica
attraverso esperienze
significative e ha capito come
gli strumenti matematici appresi
siano utili in molte situazioni
per operare nella realtà.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
NUMERI
Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni,
divisioni e confronti tra numeri naturali e
razionali,quando possibile a mente oppure
utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le
calcolatrici e i fogli di calcolo
Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta
orientata. Utilizzare
scale graduate in contesti significativi.
Eseguire mentalmente semplici calcoli,
utilizzando le proprietà delle operazioni per
semplificare le operazioni
Comprendere il significato di potenza ,
calcolare potenze e applicarne le proprietà
Individuare multipli e divisori di un numero
naturale e multipli e
divisori comuni a più numeri
Scomporre numeri naturali in fattori primi e
conoscere l'utilità di tale scomposizione per
diversi fini
Comprendere il significato e l'utilità del
multiplo comune più piccolo e del divisore
comune più grande, in matematica e in diverse
situazioni concrete
Descrivere rapporti e quozienti mediante
frazioni
Utilizzare frazioni equivalenti e numeri
decimali per denotare uno
stesso numero razionale in diversi modi,
essendo consapevoli di
vantaggi e svantaggi che le diverse
rappresentazioni danno a seconda degli
obiettivi
Conoscere la radice quadrata come operatore
inverso dell'elevamento al quadrato.
Sapere che non si può trovare una frazione o un
numero
decimale che elevato al quadrato dà 2
Esprimere la relazione di proporzionalità con
una uguaglianza di
frazioni e viceversa
Calcolare percentuali
Descrivere con una espressione numerica la
sequenza di operazioni che fornisce la
soluzione di un problema
Eseguire semplici espressioni di calcolo con i
numeri conosciuti,
essendo consapevoli del significato delle
parentesi e delle
convenzioni sulla precedenza delle operazioni.
Descrivere con una espressione numerica la
sequenza di operazioni che fornisce la
soluzione di un problema
Eseguire semplici espressioni di calcolo con i
numeri relativi,
essendo consapevoli del significato delle
parentesi e delle
convenzioni sulla precedenza delle operazioni
Usare le lettere come generalizzazione dei
numeri in casi semplici e utilizzare le tecniche
del calcolo letterale
Risolvere equazioni di primo grado in semplici
situazioni
SPAZIO E FIGURE
Riprodurre figure e disegni geometrici,
utilizzando in modo
appropriato e con accuratezza opportuni
strumenti (riga, squadra,
compasso, software di geometria)
Descrivere figure e costruzioni geometriche
Riprodurre figure e disegni geometrici in base a
una descrizione e
codificazione fatta da altri
Riconoscere figure piane simili in vari contesti
e riprodurre in scala una figura assegnata
Stimare per difetto e per eccesso l’area di una
figura delimitata da
linee e curve
Costruire, interpretare e trasformare formule
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
-
-
-
-
-
Numeri naturali
Sistema di numerazione
decimale
Le quattro operazioni
L’elevamento a potenza
Multipli e divisori
M.C.D. e m.c.m.
Numeri razionali
Numeri irrazionali
Rapporti e proporzioni.
Proporzionalità diretta e
inversa
Espressioni numeriche
Numeri relativi
Operazioni ed espressioni con
i numeri relativi
Calcolo letterale
Equazioni di primo grado.
Enti geometrici fondamentali
Segmenti e angoli
Definizioni e proprietà
significative delle principali
figure piane ( triangoli,
quadrilateri, poligoni
regolari).
Punto, linea, retta
Segmenti e angoli
Il piano cartesiano
Simmetria
Traslazione
Rotazione
Figure piane e loro proprietà:
triangoli, quadrilateri,
poligoni regolari, cerchio
Alcune figure solide
Le scale di proporzione
Procedure per ricavare le
formule
Formule per calcolare il
perimetro e l’area di figure
piane.
Unità di misura di lunghezza,
capacità,
244
-
che contengano lettere per esprimere in forma
generale relazioni e proprietà
Rappresentare punti, segmenti e figure sul
piano cartesiano
Descrivere figure e costruzioni geometriche
Rappresentare oggetti e figure tridimensionali
in vario modo tramite disegni sul piano
Visualizzare solidi di rotazione a partire da
rappresentazioni bidimensionali.
-
RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
-
-
-
-
Usare le unità di misura convenzionali per
risolvere problemi della vita quotidiana
Dare stime approssimate per il risultato di
una operazione anche per controllare la
plausibilità di un calcolo già fatto
Saper rappresentare ed elaborare dati;
saper analizzare dei risultati.
Comprendere alcune idee base, ad
esempio feedback, nel caso di dispositivi
dotati di sensori/attuatori
Collegare le modalità di funzionamento
dei dispositivi elettronici con le
conoscenze scientifiche e tecniche
acquisite
Conoscere l'utilizzo della rete sia per la
ricerca che per lo scambio delle
informazioni.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
-
peso, ampiezza, superficie,
volume,
intervalli temporali
Principali rappresentazioni
grafiche di dati.
Funzioni matematiche nel
piano cartesiano
L’indagine statistica
Concetti di frequenza,
frequenza relativa, media
aritmetica, mediana
Probabilità di un evento
casuale
Eventi complementari,
incompatibili, indipendenti.
245
SCIENZE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE

Il bambino osserva con attenzione
il suo corpo, gli organismi viventi e
i loro ambienti, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti.
ABILITA’
LA CONOSCENZA DEL MONDO







L’alunno sviluppa atteggiamenti di
curiosità e modi di guardare il
mondo che lo stimolano a cercare
spiegazioni di quello che vede
succedere.
Esplora i fenomeni con un
approccio scientifico: con l’aiuto
dell’insegnante, dei compagni, in
modo autonomo, osserva e descrive
lo svolgersi dei fatti, formula
domande, anche sulla base di
ipotesi personali, propone e realizza
semplici esperimenti.
Osservare con curiosità ed
interesse contesti/elementi
naturali, materiali, situazioni,
usando i sensi per ricavare
informazioni e conoscenze
Osservare sulla base di criteri o
ipotesi
Osservare in modo ricorsivo e
sistematico
Porre domande, formulare
ipotesi su fatti e fenomeni
naturali e non
Rielaborare informazioni e
registrarle
Scoprire e verbalizzare
caratteristiche peculiari,
analogie e differenze di
elementi del ambiente naturale
e umano.




Esplorazione e osservazione
dell'ambiente
naturale e non
Raccolta di materiali e dati
Attività di registrazione
periodica
Giochi e manipolazione di
oggetti e
Materiali.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE

CONOSCENZE/ESPERIENZE
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
SCIENZE

Attraverso interazioni e
manipolazioni individuare qualità e
proprietà di oggetti e materiali e
caratterizzarne le trasformazioni,
riconoscendovi sia grandezze da
misurare, sia relazioni qualitative tra
loro, all’interno di campi di
esperienza.
-
-
Proprietà di alcuni materiali
di cui sono costituiti oggetti
di uso comune (legno,
plastica, metalli, vetro, …)
Solidi, liquidi, gas
nell’esperienza di ogni giorno
L’acqua
Grandezze fondamentali
(lunghezza, tempo) e loro
unità di misura.
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
246







Individua nei fenomeni somiglianze
e differenze, fa misurazioni,
registra dati significativi, identifica
relazioni spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e
qualitativi nei fenomeni, produce
rappresentazioni grafiche di livello
adeguato, elabora semplici modelli.
Riconosce le principali
caratteristiche e i modi di vivere di
organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e
dello sviluppo del proprio corpo,
nei suoi diversi organi e apparati,
ne riconosce e descrive il
funzionamento, utilizzando modelli
intuitivi ed ha cura della sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso
l’ambiente scolastico che condivide
con gli altri; rispetta e apprezza il
valore dell’ambiente sociale e
naturale.
Espone con forma chiara ciò che ha
sperimentato, utilizzando un
linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet,
discorsi degli adulti,…)
informazioni e spiegazione sui
problemi.





Costruire operativamente in
connessione a contesti concreti di
esperienza quotidiana i concetti
geometrici e fisici fondamentali
Passare gradualmente dalla seriazione
in base a una proprietà alla
costruzione, taratura e utilizzo di
strumenti anche di uso comune,
passando dalle prime misure in unità
arbitrarie alle unità convenzionali
Indagare i comportamenti di materiali
comuni in molteplici situazioni
sperimentabili per individuarne
proprietà
Produrre miscele eterogenee e
soluzioni, passaggi di stato e
combustioni
Interpretare i fenomeni osservati.
-
-
Capacità/volume, peso,
temperatura, forza, luce,…
Misure arbitrarie e
convenzionali
Le proprietà dei materiali
comuni: consistenza, durezza,
trasparenza, elasticità, densità
Miscele e soluzioni
I passaggi di stato dell’acqua
Le condizioni per la
combustione.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
SCIENZE





L’alunno esplora e sperimenta, in
laboratorio e all’aperto, lo svolgersi
dei più comuni fenomeni, ne
immagina e ne verifica le cause;
ricerca soluzioni ai problemi,
utilizzando conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni
e modellizzazioni di fatti e
fenomeni, ricorrendo, quando è il
caso, a misure appropriate e a
semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo
strutture e funzionamenti a livelli
macroscopici e microscopici, è
consapevole delle sue potenzialità e
dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità
del sistema dei viventi e della loro
evoluzione nel tempo; riconosce
nello loro diversità i bisogni
fondamentali di animali e piante, e i
modi di soddisfarli negli specifici
contesti ambientali.
E’ consapevole del ruolo della
comunità umana sulla Terra, del







Utilizzare tecniche di sperimentazione, di
raccolta e di analisi dati, sia in situazioni
di osservazione e monitoraggio sia in
situazioni controllate di laboratorio
Esplicitare, affrontare e risolvere
situazioni problematiche sia in ambito
scolastico che nell’esperienza quotidiana;
interpretare lo svolgersi di fenomeni
ambientali o sperimentalmente controllati
Sviluppare semplici schematizzazioni e
formalizzazioni matematiche dei fatti e
dei fenomeni, applicandoli anche ad
aspetti della vita quotidiana
Individuare la rete di relazioni e processi
di cambiamento del vivente introducendo
il concetto di organizzazione
microscopica a livello di cellula
Acquisire una visione dell’ambiente di
vita, locale e globale, come sistema
dinamico di specie viventi che
interagiscono tra loro, rispettando i vincoli
che regolano le strutture del mondo
inorganico
Comprendere la funzione fondamentale
della biodiversità nei sistemi ambientali
Considerare il suolo come ecosistema e
come una risorsa e comprendere inoltre
che la sua formazione è il risultato dei
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204




















Il metodo sperimentale
Proprietà della materia
Miscugli e soluzioni
Il moto dei corpi
Le forze
Il suolo
I cinque Regni
L’ecosistema Terra
Elementi di anatomia e
fisiologia vegetale
Anatomia e fisiologia del
corpo umano.
Minerali, rocce, fossili
Storia geologica della Terra
L’evoluzione
I principali fenomeni celesti
Elementi fondamentali di
genetica
L’apparato riproduttore
Il sistema nervoso
Le dipendenze.
L’inquinamento del sistema
Terra
Il concetto di sviluppo
247


carattere finito delle risorse, nonché
dell’ineguaglianza dell’accesso a
esse, e adotta modi di vita
ecologicamente responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze
allo sviluppo della storia
dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i
principali problemi legati all’uso
della scienza nel campo dello
sviluppo scientifico e tecnologico.
















climi e della vita sulla terra, dei processi
di erosione, trasporto e sedimentazione
Avere una visione organica del proprio
corpo come identità giocata tra
permanenza e cambiamento , tra livelli
macroscopici e microscopici, tra
potenzialità e limiti
Apprendere una gestione corretta del
proprio corpo; interpretare lo stato di
benessere e di malessere che può derivare
dalle sue alterazioni
Attuare scelte per affrontare i rischi
connessi ad una cattiva alimentazione e al
fumo.
Esplicitare, affrontare e risolvere
situazioni problematiche sia in ambito
scolastico che nell’esperienza quotidiana;
interpretare lo svolgersi di fenomeni
ambientali o sperimentalmente controllati
Sviluppare semplici schematizzazioni,
modellizzazioni e formalizzazioni
matematiche dei fatti e dei fenomeni,
applicandoli anche ad aspetti della vita
quotidiana
Comprendere la storia geologica della
terra e i modelli interpretativi della
struttura terrestre
Avere una visione organica del proprio
corpo come identità giocata tra
permanenza e cambiamento, tra livelli
macroscopici e microscopici, tra
potenzialità e limiti
Apprendere una gestione corretta del
proprio corpo; interpretare lo stato di
benessere e di malessere che può derivare
dalle sue alterazioni
Attuare scelte per affrontare i rischi
connessi alle droghe
Conoscere i meccanismi fondamentali dei
cambiamenti globali nei sistemi naturali e
nel sistema Terra nel suo complesso, e il
ruolo dell’intervento umano nella
trasformazione degli stessi
Comprendere il carattere finito delle
risorse, l’ineguaglianza dell’accesso ad
esse e adottare atteggiamenti responsabili
verso i modi di vita e l’uso delle risorse
Analizzare a un primo livello i rischi
ambientali e le scelte sostenibili.
Riflettere sul percorso di apprendimento
compiuto, sulle competenze in via di
acquisizione, sulle strategie messe in atto,
sulle scelte effettuate e su quelle da
compiere
Comprendere il ruolo della comunità
umana nel sistema Terra
Comprendere i principali problemi legati
all’uso della scienza nel campo dello
sviluppo tecnologico.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204


sostenibile
Rischi geomorfologici,
idrogeologici, vulcanici e
sismici
Le biotecnologie.
248
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE







Il bambino inventa storie e sa
esprimerle attraverso la
drammatizzazione, il disegno, la
pittura e altre attività manipolative.
Utilizza materiali e strumenti,
tecniche espressive e creative.
Segue con curiosità e piacere
spettacoli di vario tipo (teatrali,
musicali, visivi, di animazione …).
Sviluppa interesse per l’ascolto
della musica e per la fruizione di
opere d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro
attraverso attività di percezione e
produzione musicale utilizzando
voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi
musicali di base, producendo
semplici sequenze sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali,
utilizzando anche simboli di una
notazione informale per codificare
suoni percepiti e riprodurli.
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
IMMAGINI, SUONI, COLORI









Esplorare e fruire delle diverse
forme di arte e di spettacolo
Esprimersi e comunicare
attraverso il corpo, il
movimento, la
drammatizzazione.
Ricostruire le fasi più
significative per comunicare
quanto realizzato
Percepire alcuni parametri del
suono
Sperimentare e combinare
elementi musicali di base,
producendo semplici sequenze
sonoro-musicali
Utilizzare corpo, voce,
oggetti/strumenti per imitare,
riprodurre, inventare suoni,
rumori, melodie anche con il
canto, da soli e in gruppo
Affinare le proprie abilità
ritmiche muovendosi su suoni e
musica
Stabilire corrispondenze tra
suoni e simboli grafici
Utilizzare i simboli di una
notazione informale per
codificare e decodificare i
suoni.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204










Partecipazione a spettacoli
teatrali,
musicali, cinematografici
Giochi simbolici, liberi e
guidati
Giochi con maschere,
travestimenti
Costruzione e utilizzazione di
burattini e
marionette
Drammatizzazioni, narrazioni
Esperienze espressive con
l'utilizzo di
materiale di recupero e non
Esperienze di laboratorio di
educazione al suono e alla
musica (esplorazione
dell'ambiente sonoro naturale
e non, uso del suono, della
voce, di piccoli strumenti
musicali, giochi e canti in
gruppo, sonorizzazione di
fiabe, attività ritmico
musicali in forma libera e
guidata, associazione di suoni
a movimenti, andature,
semplici coreografie, uso
della notazione musicale
informale).
249
MUSICA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE







L’alunno esplora, discrimina
ed elabora eventi sonori dal
punto di vista qualitativo,
spaziale e in riferimento alla
loro fonte.
Esplora diverse possibilità
espressive della voce, di
oggetti sonori e strumanti
musicali, imparando ad
ascoltare se stesso e gli altri;
fa uso di forme di notazione
analogiche o codificate.
Articola combinazioni
timbriche, ritmiche e
melodiche, applicando
schemi elementari; le esegue
con la voce, il corpo e gli
strumenti, ivi compresi quelli
della tecnologia informatica.
Improvvisa liberamente e in
modo creativo, imparando
gradualmente a dominare le
tecniche e materiali.
Esegue, da solo e in gruppo,
semplici brani vocali o
strumentali, appartenenti a
generi e culture differenti,
utilizzando anche strumenti
didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi
costitutivi di un semplice
brano musicale.
Ascolta, interpreta e descrive
brani musicali di diverso
genere.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ABILITA’







CONOSCENZE/ESPERIENZE
MUSICA
Usare la voce, lo strumentario ritmico  Caratteristiche peculiari,
e gli oggetti sonori per riprodurre fatti
somiglianze e differenze di
sonori e semplici brani musicali
brani di culture, tempi, generi
Discriminare i suoni in base alle loro
e stili diversi.
caratteristiche
Cogliere all’ascolto gli aspetti
espressivi e strutturali di un brano
musicale, traducendoli con parole e
azioni motorie
Riconoscere e riprodurre suoni di
diversa intensità, durata, timbro,
altezza
Eseguire in gruppo semplici brani
vocali e strumentali, curando
l’espressività e l’accuratezza
esecutiva in relazione ai diversi
parametri sonori
Leggere partiture ritmiche e
melodiche convenzionali e non
Codificare il suono: scrivere partiture
ritmiche e melodiche con segni
convenzionali e non.
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)






Utilizzare voce e strumenti in modo
consapevole e creativo, ampliando le
propria capacità di interpretazione
sonoro-musicale
Cogliere all’ascolto gli aspetti
espressivi e strutturali di un brano
musicale
Eseguire collettivamente brani
vocali/strumentali curando
l’intonazione e l’espressività
Leggere canti e partiture sempre più
complessi, anche a due voci pari
Interpretare e tradurre in altri codici
(verbale, grafico, del corpo e del
movimento) un brano musicale
Rappresentare gli elementi sintattici
basilari di eventi sonori musicali
attraverso sistemi simbolici.

Caratteristiche peculiari,
somiglianze e differenze di
brani di culture, tempi, generi
e stili diversi.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
MUSICA
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
250





L’alunno partecipa in modo
attivo alla realizzazione di
esperienze musicali attraverso
l’esecuzione e l’interpretazione
di brani strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture
differenti.
Usa diversi sistemi di notazione
funzionali alla lettura, all’analisi
e alla riproduzione di brani
musicali.
E’ in gradi di ideare e realizzare,
anche attraverso
l’improvvisazione o
partecipando a processi di
elaborazione collettiva,
messaggi musicali e
multimediali, nel confronto
critico con modelli appartenenti
al patrimonio musicale,
utilizzando anche sistemi
informatici.
Comprende e valuta eventi,
materiali, opere musicali
riconoscendone i significati,
anche in relazione alla propria
esperienza musicale e ai diversi
contesti storico-culturali.
Integra con altri saperi e altre
pratiche artistiche le proprie
esperienze musicali, servendosi
anche di appropriati codici e
sistemi di codifica.







Saper eseguire con strumenti didattici
di vario tipo brani di media difficoltà
sia individualmente sia in gruppo
Riprodurre con la voce per imitazione
e /o lettura brani corali, ad una o due
voci, desunti dai vari repertori,
controllando l’espressione e curando
il sincronismo e l’amalgama delle
voci
Creare brani musicali strutturati
avvalendosi di strumenti tradizionali e
non. Arrangiare sequenze ritmiche e
melodiche preesistenti modificandone
intenzionalmente caratteri sonori ed
espressivi
Decodificare e riconoscere le
caratteristiche fondamentali di una
partitura tradizionale per orchestra
Decodificare semplici partiture dal
punto di vista ritmico e melodico
Riconoscere esempi di partiture di
musica contemporanea
Progettare e realizzare messaggi
musicali anche associati ad altri
linguaggi.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204







Fondamenti della tecnica
degli strumenti didattici in
uso
Tecnica di base del canto
(riscaldamento, rilassamento
corporeo, emissione)
Gli elementi base della
simbologia musicale.
Tecnica degli strumenti
didattici in uso finalizzata
all’attività di musica
d’insieme
Il ruolo giocato dalla propria
voce all’interno di un insieme
monodico o polifonico
Progettazione e realizzazione
di messaggi musicali anche
associati ad altri linguaggi
Gli elementi più complessi
della simbologia musicale.
251
ARTE E IMMAGINE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
IMMAGINI, SUONI, COLORI



Il bambino inventa storie e sa
esprimerle attraverso la
drammatizzazione, il disegno, la
pittura e altre attività manipolative.
Utilizza materiali e strumenti,
tecniche espressive e creative.
Sviluppa interesse per la fruizione
di opere d’arte.


TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE

Esprimersi attraverso il
linguaggio grafico-pittorico e
altre attività manipolative:
disegnare, dipingere,
modellare, dare forma e colore
all'esperienza, individualmente
e in gruppo, con una varietà
creativa, di tecniche, strumenti
e materiali
Scegliere, individualmente e in
gruppo, materiali e strumenti in
relazione al progetto da
realizzare.



Visita a mostre
Osservazione di immagini e
di opere d'arte
Rappresentazione graficopittorica del proprio vissuto e
della realtà circostante
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ARTE E IMMAGINE
- Gli elementi del linguaggio
ESPRIMERSI E COMUNICARE
visivo: segno, punto, linea,
 Esprimere sensazioni, emozioni,
colore (spettro cromatico),
pensieri in produzioni di vario tipo
forme (sequenze e ritmi,
(grafiche, plastiche, multimediali...)
dimensioni)
utilizzando materiali e tecniche
- Diversi modi di utilizzo dello
adeguate e integrando diversi
spazio.
linguaggi.
L’alunno realizza elaborati
personali e creativi sulla base di
un’ideazione e progettazione
originale, applicando le conoscenze
e le regole del linguaggio visivo,
scegliendo in modo funzionale
tecniche e materiali differenti anche
con l’integrazione di più media e
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI
codici espressivi.
 Riconoscere attraverso un approccio
 Padroneggia gli elementi principali
operativo linee, colori, forme, volume
del linguaggio visivo, legge e
e la struttura compositiva presente nel
comprende i significati di immagini
linguaggio delle immagini.
statistiche e in movimento, di
COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE
filmati audiovisivi e di prodotti
D’ARTE
multimediali.
 Esplorare immagini, forme e oggetti
 Legge le opere più significative
presenti nell'ambiente utilizzando le
prodotte nell’arte antica,
capacità visive, uditive, olfattive,
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
252


mediovale, moderna e
contemporanea, sapendole
collocare nei rispettivi contesti
storici, culturali e ambientali;
riconosce il valore culturale di
immagini, di opere e di oggetti
artigianali prodotti in paesi diversi
dal proprio.
Riconosce gli elementi principali
del patrimonio culturale, artistico e
ambientale del proprio territorio ed
è sensibile ai problemi della sua
tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali,
immagini statiche e multimediali,
utilizzando il linguaggio
appropriato.

gestuali, tattili e cinestetiche
Guardare con consapevolezza
immagini statiche e in movimento
descrivendo verbalmente le emozioni
e le impressioni prodotte dai suoni,
dai gesti e dalle espressioni dei
personaggi, dalle forme, dalle luci e
dai colori e altro
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)




L’alunno utilizza le conoscenze e le
abilità relative al linguaggio visivo
per produrre varie tipologie di testi
visivi (espressivi, narrativi,
rappresentativi, e comunicativi) e
rielaborare in modo creativo le
immagini con molteplici tecniche,
materiali e strumenti (graficoespressivi, pittorici e plastici, ma
anche audiovisivi e multimediali).
È in grado di osservare, esplorare,
descrivere e leggere immagini
(opere d’arte, fotografie, manifesti,
fumetti, ecc.) e messaggi
multimediali (spot, brevi filmati,
videoclip, ecc.).
Individua i principali aspetti
formali dell’opera d’arte; apprezza
le opere artistiche e artigianali
provenienti da culture diverse dalla
propria.
Conosce i principali beni artisticoculturali presenti nel proprio
territorio e manifesta sensibilità e
rispetto per la loro salvaguardia.
ESPRIMERSI E COMUNICARE


Utilizzare strumenti e regole per
produrre immagini grafiche,
pittoriche, plastiche tridimensionali,
attraverso processi di manipolazione,
rielaborazione e associazione di
codici, di tecniche e materiali diversi
tra loro
Sperimentare l'uso delle tecnologie
della comunicazione audiovisiva per
esprimere, con codici visivi, sonori e
verbali, sensazioni, emozioni e
realizzare produzioni di vario tipo.
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI


Riconoscere, in un testo iconico visivo, gli elementi grammaticali e
tecnici del linguaggio visuale (linee,
colori, forme, volume, spazio) e del
linguaggio audiovisivo (piani, campi,
sequenze, struttura narrativa,
movimento ecc.), individuando il loro
significato espressivo
Individuare nel linguaggio del
fumetto, filmico e audiovisivo le
diverse tipologie di codici, le
sequenze narrative e decodificare in
forma elementare i diversi significati.

COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE
D’ARTE

Guardare e osservare con
consapevolezza un'immagine e gli
oggetti presenti nell'ambiente
descrivendo gli elementi formali e
utilizzando le regole della percezione
visiva e l'orientamento nello spazio
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
-
Gli elementi del linguaggio
visivo: punto e linea
(riproduzione e creazione di
figure
realistiche e/o astratte),
colore (funzione
simbolica), forma (simmetrie,
ingrandimenti/riduzioni,
composizione di
figure geometriche), spazio
(prospettiva, piani e campi),
volume
Fumetto: grammatica
Fotografia: lettura e analisi
Manifesti pubblicitari: lettura
e analisi
Film: lettura e analisi
253
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE





L’alunno realizza elaborati
personali e creativi sulla base di
un’ideazione e progettazione
originale, applicando le conoscenze
e le regole del linguaggio visivo,
scegliendo in modo funzionale
tecniche e materiali differenti anche
con l’integrazione di più media e
codici espressivi.
Padroneggia gli elementi principali
del linguaggio visivo, legge e
comprende i significati di immagini
statistiche e in movimento, di
filmati audiovisivi e di prodotti
multimediali.
Legge le opere più significative
prodotte nell’arte antica,
medioevale, moderna e
contemporanea, sapendole
collocare nei rispettivi contesti
storici, culturali e ambientali;
riconosce il valore culturale di
immagini, di opere e di oggetti
artigianali prodotti in paesi diversi
dal proprio.
Riconosce gli elementi principali
del patrimonio culturale, artistico e
ambientale del proprio territorio ed
è sensibile ai problemi della sua
tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali,
immagini statiche e multimediali,
utilizzando il linguaggio
appropriato.
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
ARTE E IMMAGINE
ESPRIMERSI E COMUNICARE


Rielaborare immagini fotografiche,
materiali di uso comune, elementi
iconici e visivi, scritte e parole per
produrre immagini creative
Produrre elaborati, utilizzando le
regole della rappresentazione visiva,
materiali e tecniche grafiche,
pittoriche e plastiche per creare
composizioni espressive, creative e
personali.


OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI


Riconoscere i codici e le regole
compositive (linee, colori, forma,
spazio, inquadrature, piani, sequenze,
peso, equilibrio, movimento, ecc.)
presentinelle opere d’arte, nelle
immagini statiche e in movimento e
individuare i significati simbolici,
espressivi e comunicativi
Conoscere ed utilizzare gli elementi
della comunicazione visiva, i suoi
codici e le funzioni per leggere a
livello denotativo e connotativo
messaggi visivi e, in forma essenziale,
le immagini e i messaggi integrati
COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE
D’ARTE

Osservare e descrivere, con
linguaggio verbale appropriato e
utilizzando più metodi, gli elementi
significativi formali presenti in opere
d’arte, in immagini statiche e
dinamiche.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204



Gli elementi della
grammatica del linguaggio
visuale, i codici e le regole
compositive (punto, linee,
superfici, colori, forma,
volume, spazio, modulo,
ritmo, simmetria, asimmetria,
luce-ombra, inquadrature,
piani, sequenze)
I segni iconici, i simboli e le
metafore visive presenti nel
campo dell’arte, della
pubblicità, del cinema e della
comunicazione.
Le funzioni comunicative
delle immagini: espressiva,
emozionale, enfatica, estetica,
sociale, informativa
Gli strumenti, i materiali e le
metodologie operative delle
differenti tecniche artistiche, i
processi di manipolazione
materica e le tecniche di
manipolazione tecnologica
Metodologie progettuali
254
EDUCAZIONE FISICA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
IL CORPO E IL MOVIMENTO





Il bambino vive pienamente la
propria corporeità, ne percepisce il
potenziale comunicativo ed
espressivo, matura condotte che gli
consentono una buona autonomia
nella gestione della giornata a
scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del
proprio corpo, le differenze sessuali
e di sviluppo e adotta pratiche
corrette di cura di sé, di igiene e di
sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e
sperimenta schemi posturali e
motori, li applica nei giochi
individuali e di gruppo, anche con
l’uso di piccoli attrezzi ed è in
grado di adattarli alle situazioni
ambientali all’interno della scuola e
all’aperto.
Controlla l’esecuzione del gesto,
valuta il rischio, interagisce con gli
altri nei giochi di movimento, nella
danza, nella comunicazione
espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue
diverse parti e rappresenta il corpo
fermo e in movimento.










Scoprire, conoscere ed usare il
proprio corpo per star bene con se
stessi e con gli altri
Prendere coscienza della propria
identità di genere per la costruzione di
una corretta immagine di sé
Gestire in autonomia la propria
persona e aver cura degli oggetti
personali
Rispettare l'ambiente ed i materiali
comuni
Progettare ed attuare strategie motorie
in situazioni diverse
Comprendere e seguire nei contesti
ludici e motori le indicazioni date
attraverso la voce, il suono, i simboli,
i gesti, ecc...
Controllare gli schemi motori di base:
arrampicarsi, saltare, scivolare,
rotolare, stare in equilibrio
Affinare la coordinazione oculo /
manuale
Riconoscere le dinamiche di causaeffetto nella gestione del corpo e del
movimento
Rappresentare in modo completo la
figura umana in situazioni statiche e
di movimento












Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
Giochi motori di esplorazione
dello spazio ambiente
Giochi cooperativi e giochi di
fiducia per
incoraggiare la conoscenza
reciproca
Esplorazione dello spazio per
orientarsi all'interno di spazi
ampi e circoscritti
Attività di routine per
consolidare l'autonomia
Incarichi e consegne per
organizzare la
propria azione nei diversi
momenti della
vita di comunità
Giochi finalizzati alla
coordinazione dei
movimenti in situazioni
grosso – motorie:
percorsi, giochi di squadra,
giochi della tradizione
Attività di motricità fine:
ritaglio, incollatura, strappo,
manipolazione
Esperienze percettivo sensoriali attraverso gesti,
azioni, giochi ritmici con
accompagnamento sonoro,
discriminazione di oggetti e
materiali
Esperienze di psicomotricità
acquaticità
Osservazione della propria
immagine allo specchio e in
fotografia
Osservazione dei compagni
valorizzando il gesto e
l'azione
Rappresentazioni grafiche e
completamento dello schema
corporeo
255
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE







L’alunno acquisisce
consapevolezza di sé attraverso la
percezione del proprio corpo e la
padronanza degli schemi motori e
posturali nel continuo adattamento
alle variabili spaziali e temporali
contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e
motorio per comunicare ed
esprimere i propri stati d’animo,
anche attraverso la
drammatizzazione e le esperienze
ritmico-musicale e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di
esperienze che permettono di
maturare competenze di gioco sport
anche come orientamento alla
futura pratica sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e
progressivamente sempre più
complessa, diverse gestualità
tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di
sicurezza per sé e per gli altri, sia
nel movimento che nell’uso degli
attrezzi e trasferisce tale
competenza nell’ambiente
scolastico ed extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi
relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio
corpo, a un corretto regime
alimentare e alla prevenzione
dell’uso di sostanze che inducono
dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie
occasioni di gioco e di sport, il
valore delle regole e l’importanza
di rispettarle.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
EDUCAZIONE FISICA
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e  Lo schema corporeo
 Giochi individuali o a coppie
il tempo
 Coordinare e utilizzare diversi schemi
legati alla scoperta del corpo
motori combinati tra loro
 Giochi individuali e collettivi
 Saper controllare e gestire le
che prevedono l’utilizzo degli
condizioni di equilibrio statico –
organi di senso.
dinamico del proprio corpo
 Organizzare e gestire l’orientamento
del proprio corpo in riferimento alle
principali coordinate spaziali e
temporali (contemporaneità,
successione e reversibilità) e a
strutture ritmiche
 Riconoscere e riprodurre semplici
sequenze ritmiche con il proprio
 Schemi motori di base:
corpo e con attrezzi
camminare, saltare, correre,
afferrare, rotolare,
arrampicarsi
Il linguaggio del corpo come modalità
 Giochi che prevedono di
comunicativo – espressiva.
mettere in sequenza più
 Utilizzare in modo personale il corpo
informazioni
e il movimento per esprimersi,
 Giochi di percezione
comunicare stati d’animo, emozioni e
corporea
sentimenti, anche nelle forme della
 Giochi di equilibrio: graduali,
drammatizzazione e della danza
individuali, o a gruppi,
 Assumere e controllare in forma
dinamici…
consapevole diversificate posture del
 Giochi utili a consolidare la
corpo con finalità espressive
padronanza delle relazioni
 Comprendere il linguaggio dei gesti
spaziali e temporali.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
 Applicare correttamente modalità
esecutiva di numerosi giochi di
movimento e presportivi, individuali e
di squadra, e nel contempo assumere
un atteggiamento positivo di fiducia
verso il proprio corpo accettando i
propri limiti, cooperando e
interagendo positivamente con gli
altri, consapevoli del “valore” delle
regole e dell’importanza di rispettarle







Salute e benessere, prevenzione e
sicurezza

Gioco del mimo
Giochi legati al teatro e alla
danza
Giochi di squadra
Giochi pre-sportivi
Le regole dei giochi
Le principali regole di alcune
discipline sportive
Uso corretto dei piccoli
attrezzi e delle attrezzature
per la prevenzione degli
infortuni.
Utilizzare in modo corretto e
appropriato gli attrezzi e gli spazi di
attività.
(Al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
256







L’alunno acquisisce
consapevolezza di sé attraverso la
percezione del proprio corpo e la
padronanza degli schemi motori e
posturali nel continuo adattamento
alle variabili spaziali e temporali
contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e
motorio per comunicare ed
esprimere i propri stati d’animo,
anche attraverso la
drammatizzazione e le esperienze
ritmico-musicale e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di
esperienze che permettono di
maturare competenze di gioco sport
anche come orientamento alla
futura pratica sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e
progressivamente sempre più
complessa, diverse gestualità
tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di
sicurezza per sé e per gli altri, sia
nel movimento che nell’uso degli
attrezzi e trasferisce tale
competenza nell’ambiente
scolastico ed extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi
relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio
corpo, a un corretto regime
alimentare e alla prevenzione
dell’uso di sostanze che inducono
dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie
occasioni di gioco e di sport, il
valore delle regole e l’importanza
di rispettarle.
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e
il tempo
-

Acquisire consapevolezze delle
funzioni fisiologiche (cardio –
respiratorie e muscolari) e dei loro
cambiamenti in relazione e
conseguenti all’esercizio fisico,
sapendo anche modulare e controllare
l’impiego delle capacità condizionali
(forza, resistenza, velocità)
adeguandole all’intensità e alla durata
del compito motorio.
Il linguaggio del corpo come modalità
comunicativo – espressiva.
 Organizzare condotte motorie sempre
più complesse, coordinando vari
schemi di movimento in simultaneità
e in successione
 Riconoscere e valutare traiettorie,
distanze, ritmi esecutivi e successioni
temporali delle azioni motorie,
sapendo organizzare il proprio
movimento nello spazio in relazione a
sé, agli altri e agli oggetti.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
 Utilizzare in forma originale e
creativa modalità espressive e
corporale anche attraverso forme di
drammatizzazione, sapendo
trasmettere nel contempo contenuti
emozionali
 Elaborare semplici coreografie o
sequenze di movimento utilizzando
band musicali o strutture ritmiche.
 Conoscere e applicare i principali
elementi tecnici semplificati di
molteplici discipline sportive
 Saper scegliere azioni e soluzioni
efficaci per risolvere problemi motori,
accogliendo suggerimenti e correzioni
 Partecipare attivamente ai giochi
sportivi e non, organizzati anche in
forma di gara, collaborando con gli
altri, accettando la sconfitta,
rispettando le regole, accettando la
diversità, manifestando senso di
responsabilità.
Salute e benessere, prevenzione e
sicurezza


Assumere comportamenti adeguati
per la prevenzione degli infortuni e
per la sicurezza nei vari ambienti di
vita
Riconoscere il rapporto tra
alimentazione, esercizio fisico e
salute, assumendo adeguati
comportamenti e stili di vita
salutistici.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
-
-
-
-
-
Variazione del respiro e del
battito cardiaco dopo una
corsa o una camminata
Tecniche di modulazionerecupero dello
sforzo (frequenza cardiaca e
respiratoria).
Giochi motori, individuali, a
coppie e collettivi.
Schemi motori di base:
camminare, saltare, correre,
afferrare, rotolare,
arrampicarsi.
Giochi di grande movimento.
Corretto uso dei piccoli
attrezzi.
Giochi sul ritmo della musica
Gioco del mimo
Esercizi e giochi legati al
teatro e alla danza
Coreografie.
Le regole dei giochi
Le principali regole di alcuni
giochi e di alcune discipline
sportive.
257
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE







L’alunno è consapevole delle
proprie competenze motorie
sia nei punti di forza che nei
limiti.
Utilizza le abilità motorie e
sportive acquisite adattando il
movimento in situazione.
Utilizza gli aspetti
comunicativo-relazionale del
linguaggio motorio per
entrare in relazione con gli
altri, praticando, inoltre,
attivamente i valori sportivi
(fair-play) come modalità di
relazione quotidiana e di
rispetto delle regole.
Riconosce, ricerca e applica a
se stesso comportamenti di
promozione dello “star bene”
in ordine a un sano stile di
vita e alla prevenzione.
Rispetta criteri di base e di
sicurezza per sé e per gli altri.
È capace di integrarsi nel
gruppo, di assumersi
responsabilità e di impegnarsi
per il bene comune.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
EDUCAZIONE FISICA
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e
il tempo
 Esser in grado di migliorare le
capacità condizionali (forza,
resistenza, velocità, mobilità
articolare)
 Mantenere un impegno motorio
prolungato nel tempo
Il linguaggio del corpo come modalità
comunicativo – espressiva.
 Utilizzare le abilità coordinative
acquisite per la realizzazione di
semplici gesti tecnici di alcuni sport
 Utilizzare le variabili spaziotemporali nella realizzazione del
gesto tecnico nelle diverse situazioni
sportive affrontate
 Utilizzare movimenti originali per
risolvere un problema motorio
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
 Applicare semplici tecniche di
espressione corporea
 Rappresentare semplici idee e stati
d’animo mediante la gestualità.
 Adattare le capacità coordinative alle
situazioni richieste dal gioco
 Partecipare attivamente alla scelta e
realizzazione di semplici tattiche di
gioco mettendo in atto comportamenti
collaborativi
 Gestire con autocontrollo gli eventi
sportivi rispettando l’altro
 Decodificare i gesti sportivi e arbitrali
in relazione all’applicazione del
regolamento di gioco.
Salute e benessere, prevenzione e
sicurezza
 Acquisire consapevolezza delle
proprie funzioni fisiologiche e dei
loro cambiamenti conseguenti la
pratica dell’attività fisica
 Assumere consapevolezza della
propria efficienza fisica e saper
mantenere un buono stato di salute.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204





Eseguire il compito secondo
le indicazioni dell’insegnante.
Elaborare informazioni
propriocettive ed
esterocettive.
Eseguire un compito motorio
secondo un determinato
livello di difficoltà/ intensità,
durata e varietà intensiva.
Interagire e collaborare con
gli altri per uno scopo
comune
Trasferire i saperi appresi in
contesti differenti di vita
affettiva e sportiva.
258
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola dell’Infanzia)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
IMMAGINI, SUONI, COLORI



Il bambino comunica utilizzando
varie possibilità di linguaggio.
Utilizza materiali e strumenti,
tecniche espressive e creative.
Esplora le potenzialità offerte dalla
tecnologia.




Prevedere lo svolgimento e il risultato
di semplici processi o procedure in
contesti conosciuti e non
relativamente a oggetti e strumenti
esplorati e inesplorati
Utilizzare semplici materiali digitali
per l’apprendimento
Usare oggetti, strumenti e materiali
coerentemente con le rispettive
funzioni e i principi di sicurezza dati
Usare semplici software didattici.



Costruire oggetti con
materiali diversi
Conoscere le principali
caratteristiche di oggetti di
uso comune.
Eseguire giochi al computer
con programmi didattici.
TECNOLOGIA
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE







L’alunno riconosce e identifica
nell’ambiente che lo circonda
elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di
trasformazione di risorse e di
consumo di energia, e del relativo
impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti
e strumenti di uso quotidiano ed è
in grado di descriverne la funzione
principale e la struttura e di
spiegarne il funzionamento.
Sa ricavare informazioni utili di sua
proprietà e caratteristiche di beni o
servizi leggendo etichette, volantini
o altra documentazione tecnica e
commerciale.
Si orienta fra i diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di
farne un uso adeguato a seconda
delle diverse situazioni.
Produce semplici modelli o
rappresentazioni grafiche del
proprio operato utilizzando
elementi del disegno tecnico o
strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico
le caratteristiche, le funzioni e i
limiti della tecnologia attuale.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe terza della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
TECNOLOGIA
Vedere e osservare
 Funzioni di oggetti di uso
 Eseguire semplici misurazioni e
quotidiano
rilievi fotografici sull’ambiente
(forbici/temperino/biro…)
scolastico o sulla propria abitazione.
 Caratteristiche principali dei

materiali di uso quotidiano e
loro classificazione
 Evoluzione di alcuni oggetti /
Prevedere e immaginare
attrezzi/ strumenti
 Prevedere lo svolgimento e il risultato  Le principali componenti del
di semplici processi o procedure in
computer
contesti conosciuti e non
 Le caratteristiche principali
relativamente a oggetti e strumenti
dei nuovi strumenti di
esplorati e inesplorati
comunicazione
Intervenire e trasformare
 Semplici procedure di
 Utilizzare semplici materiali digitali
programmi mediante un
per l’apprendimento
algoritmo
 Usare oggetti, strumenti e materiali
coerentemente con le rispettive
funzioni e i principi di sicurezza dati
 Usare semplici software didattici.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
259
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE







L’alunno riconosce e identifica
nell’ambiente che lo circonda
elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi
di trasformazione di risorse e di
consumo di energia, e del relativo
impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti
e strumenti di uso quotidiano ed è
in grado di descriverne la funzione
principale e la struttura e di
spiegarne il funzionamento.
Sa ricavare informazioni utili di sua
proprietà e caratteristiche di beni o
servizi leggendo etichette, volantini
o altra documentazione tecnica e
commerciale.
Si orienta fra i diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di
farne un uso adeguato a seconda
delle diverse situazioni.
Produce semplici modelli o
rappresentazioni grafiche del
proprio operato utilizzando
elementi del disegno tecnico o
strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico
le caratteristiche, le funzioni e i
limiti della tecnologia attuale.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della classe quinta della Scuola Primaria)
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
TECNOLOGIA
Vedere e osservare
 Eseguire semplici misurazioni e
rilievi fotografici sull’ambiente
scolastico o sulla propria abitazione.




Prevedere e immaginare
 Prevedere lo svolgimento e il risultato
di semplici processi o procedure in
contesti conosciuti e non
relativamente a oggetti e strumenti
esplorati e inesplorati
Intervenire e trasformare
 Utilizzare semplici materiali digitali
per l’apprendimento
 Usare oggetti, strumenti e materiali
coerentemente con le rispettive
funzioni e i principi di sicurezza dati
 Usare semplici software didattici.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204




Parti e funzioni di mezzi /
macchine legati
all’esperienza quotidiana
(bicicletta,
strumenti musicali …)
Uso / funzione di alcuni
macchinari legati alle attività
del territorio (agricoltura,
trasformazioni prodotti
alimentari…)
Le fonti d’energia
Riutilizzo, riciclaggio,
trasformazione di materiali e
oggetti
Le caratteristiche dei nuovi
strumenti di comunicazione
Programmi di grafica e video
scrittura Internet per
apprendere e ricercare.
260
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
(al termine della Scuola Secondaria di 1° grado)
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE







L’alunno riconosce
nell’ambiente che lo circonda
i principali sistemi
tecnologici e le molteplici
relazioni che essi stabiliscono
con gli esseri viventi e gli
altri elementi naturali.
Conosce i principali processi
di trasformazione di risorse o
di produzione di beni e
riconosce le diverse forme di
energie coinvolte.
È in grado di ipotizzare le
possibili conseguenze di una
decisione o di una scelta di
tipo tecnologico,
riconoscendo in ogni
innovazione opportunità e
rischi.
Conosce e utilizza oggetti,
strumenti e macchine di uso
comune ed è in grado di
classificarli e di descriverne
la funzione in relazione alla
forma, alla struttura e ai
materiali.
Utilizza adeguate risorse
materiali, informative e
organizzative per la
progettazione e la
realizzazione di semplici
prodotti, anche di tipo
digitale.
Ricava dalla lettura e
dall’analisi di testi o tabelle
informazioni sui beni o sui
servizi disponibili sul
mercato, in modo da
esprimere valutazioni rispetto
a criteri di tipo diverso.
Conosce le proprietà e le
caratteristiche dei diversi
mezzi di comunicazione ed è
in grado di farne un uso
efficace e responsabile
rispetto alle proprie necessità
di studio e socializzazione.
ABILITA’
CONOSCENZE/ESPERIENZE
TECNOLOGIA
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Riflettere sui contesti e i processi di
produzione in cui trovano impiego
utensili e macchine, con particolare
riferimento a quelli per la produzione
alimentare, l'edilizia, la medicina,
l'agricoltura.
Cogliere l’evoluzione nel tempo dei
processi di produzione nonché i
vantaggi e gli eventuali problemi
ecologici
Rilevare le proprietà fondamentali dei
principali materiali e il ciclo
produttivo con cui sono ottenuti.
Rilevare le proprietà fondamentali dei
principali materiali ed il ciclo
produttivo con cui sono ottenuti.
Utilizzare strumenti informatici e di
comunicazione per elaborare dati,
testi ed immagini e produrre
documenti in diverse situazioni
Descrivere segnali, istruzioni e brevi
sequenze di istruzioni da dare ad un
dispositivo per ottenere un risultato
voluto.
Partendo dall'osservazione, eseguire
la rappresentazione grafica idonea di
pezzi meccanici o di oggetti,
applicando anche le regole delle scale
di proporzione e di quotatura.
Eseguire rilievi sull'ambiente
scolastico o sulla propria abitazione.
Usando il disegno tecnico, seguire le
regole dell'assonometria e
successivamente quelle delle
proiezioni ortogonali, nella
progettazione di oggetti semplici, da
realizzare in laboratorio con materiali
di facile reperibilità.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204
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Tecniche e processi di
trasformazione Tecniche di
costruzione di un edificio.
L'organizzazione del lavoro
Problemi umani del lavoro
industriale
Sicurezza sul lavoro e
prevenzione dagli infortuni
Inquinamento nella città
Problema dei rifiuti.
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Sa utilizzare comunicazioni
procedurali e istruzioni
tecniche per eseguire in
maniera metodica e razionale,
compiti operativi complessi,
anche collaborando e
cooperando con i compagni.
Progetta e realizza
rappresentazioni grafiche o
infografiche, relative alla
struttura e al funzionamento
di sistemi materiali o
immateriali, utilizzando
elementi del disegno tecnico
o altri linguaggi multimediali
e di programmazione.
Piano dell’Offerta Formativa – anno scolastico 2013/204