DECRETO n. 193 del 21/03/2014

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DECRETO n. 193
del 21/03/2014
Cl.: 1.1.02
Dipendenze:
approvazione
dei
Regolamenti
del
OGGETTO: Dipartimento
Dipartimento Dipendenze, del Comitato di Dipartimento, del Comitato
Permanente dei Soggetti Erogatori e del Comitato Rete Territoriale della
Prevenzione a seguito adeguamento Piano di Organizzazione Aziendale.
Il DIRETTORE GENERALE - Dr. Carmelo Scarcella
nominato con D.G.R. IX/001088 del 23.12.2010
Acquisito il parere di competenza del
DIRETTORE SOCIALE
Dott.ssa Anna Calvi
Acquisito il parere di legittimità del
DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Dott. Pier Mario Azzoni
_________________________________________________________________
IL DIRETTORE GENERALE
Premesso che:
- con Decreto D.G. n. 10 del 15.01.2013 è stato adottato il Piano di Organizzazione
Aziendale approvato con D.G.R. n. IX/4782 del 30.01.2013;
- il citato Piano di Organizzazione Aziendale (POA) prevede tra i Dipartimenti quello
delle Dipendenze;
- nel corso del 2013 è stata elaborata una riorganizzazione del Dipartimento
Dipendenze in attuazione delle disposizioni del succitato atto organizzativo;
Vista la D.G.R. n. 10804 del 16.12.2009, ad oggetto: “Determinazioni in ordine alla
gestione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2010”;
Visto in particolare l’allegato n. 17 della stessa citata D.G.R., ad oggetto: “Linee di
indirizzo sull’organizzazione e sulle funzioni del Dipartimento Dipendenze”, nel quale
vengono definite le linee organizzative del Dipartimento Dipendenze, disposizioni
tuttora vigenti;
Preso atto che con la D.G.R. sopraccitata, oltre alle funzioni del Dipartimento, sono
stati definiti i relativi Organi (Il Direttore di Dipartimento e il Comitato di
Dipartimento) e gli Organismi Collegiali a carattere consultivo ad esso afferenti
(Comitato Permanente dei soggetti erogatori e Comitato Rete Territoriale della
Prevenzione), con relative funzioni;
Viste:
- la deliberazione D.G. n. 548 del 16.11.2010 ad oggetto: “Approvazione del
Regolamento del Dipartimento delle Dipendenze in riferimento al P.O.A., alla
successiva riorganizzazione del Dipartimento Dipendenze e a quanto previsto dalla
D.G.R. n. 10804/2009 – Allegato n. 17”, con la quale è stato adottato il
Regolamento del Dipartimento Dipendenze;
- la deliberazione D.G. n. 637 del 21.12.2010 ad oggetto: “Dipartimento
Dipendenze: approvazione dei Regolamenti del Comitato di Dipartimento, del
Comitato permanente dei soggetti erogatori e del Comitato Rete Territoriale della
Prevenzione, in attuazione della deliberazione D.G. n. 548 del 16.11.2010”, con la
quale sono stati approvati i sopraccitati Regolamenti;
Preso atto conseguentemente che si rende necessario adeguare al nuovo Piano di
Organizzazione Aziendale (P.O.A.) adottato con il sopraccitato Decreto, il
Regolamento del Dipartimento Dipendenze ed i Regolamenti del Comitato del
Dipartimento Dipendenze (Comitato di Dipartimento, Comitato permanente dei
soggetti erogatori e il Comitato Rete territoriale della Prevenzione), costituenti gli
Allegati “A” composto da n. 5 pagine, “B” composto da n. 2 pagine, “C” composto da
n. 2 pagine e “D” composto da n. 2 pagine, quali parti integranti e sostanziali del
presente provvedimento;
Dato atto che dal presente provvedimento non derivano oneri per l’Azienda;
Vista la proposta del Direttore del Dipartimento Dipendenze, Dr.ssa Mariagrazia
Fasoli, qui anche in qualità di responsabile del procedimento, che attesta altresì la
conformità del presente provvedimento al disposto dell’art. 13, comma 17, della L.R.
30.12.2009 n. 33 e ne dichiara la regolarità tecnica;
Acquisito il parere di competenza del Direttore Sociale, Dott.ssa Anna Calvi;
Acquisito il parere di legittimità del Direttore Amministrativo, Dott. Pier Mario Azzoni
DECRETA
_________________________________________________________________
a) di approvare, per le motivazioni di cui in premessa, il Regolamento del
Dipartimento Dipendenze ed i Regolamenti dei sopraccitati Comitati del
Dipartimento Dipendenze (Comitato di Dipartimento, Comitato Permanente dei
Soggetti Erogatori e il Comitato Rete Territoriale della Prevenzione), costituenti gli
Allegati “A”, composto da n. 5 pagine, “B”, composto da n. 2 pagine, “C”,
composto da n. 2 pagine e “D”, composto da n. 2 pagine, quali parti integranti e
sostanziali del presente provvedimento;
b) di dare atto che dal presente provvedimento non derivano oneri per l’Azienda;
c) di dare comunicazione, a cura del Dipartimento Dipendenze, in ordine al presente
provvedimento agli assetti interessati;
d) di dare atto che il presente provvedimento è sottoposto al controllo del Collegio
Sindacale in conformità ai contenuti dell’art. 3-ter del D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i.
e dell’art. 12, comma 12, della L.R. 33/2009;
e) di disporre, a cura della U.O. Affari Generali, la pubblicazione all’Albo on-line ai
sensi dell’art. 18 della L.R. 33/2009 e dell’art. 32 della L. n. 69/2009.
Firmato digitalmente dal Direttore Generale
Dr. Carmelo Scarcella
Allegato “A”
REGOLAMENTO
DEL DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE — DIREZIONE SOCIALE
Premessa
Il presente Regolamento, conforme al vigente assetto aziendale del Dipartimento delle
Dipendenze, si basa su quanto previsto in particolare dal Piano di Organizzazione Aziendale e
dalla D.G.R. n. 10804/2009 "Determinazioni in ordine alla gestione del servizio Socio Sanitario
regionale per l'esercizio 2010" - Allegato n. 17 "Linee di indirizzo sull'organizzazione e sulle
funzioni del Dipartimento delle Dipendenze".
In esso sono definite le finalità, le funzioni, i compiti e l'organizzazione del Dipartimento.
Articolo 1 - Finalità
Il Dipartimento delle Dipendenze è un Dipartimento gestionale dell'ASL, afferente alla Direzione
Sociale, che ha la finalità di programmare e sviluppare le azioni necessarie al sostegno della
rete dei servizi dell'area delle dipendenze, per soddisfare i bisogni di salute dell'utenza
specifica e quelli di salute pubblica in generale.
Articolo 2 - Funzioni
Il Dipartimento delle Dipendenze svolge funzioni di programmazione ed indirizzo tecnicoscientifico e tecnico-professionale, definisce protocolli diagnostico-terapeutici e linee guida in
attuazione degli indirizzi regionali, attiva sistemi di valutazione e monitoraggio delle attività
erogate, assume la gestione diretta della specifica area erogativa, dell'insieme del personale e
del budget assegnato per l'esercizio di tali funzioni. Il Dipartimento tutela l'interesse di salute
individuale e sociale. Garantisce l'accessibilità ad una offerta appropriata, regola e programma,
anche prospetticamente, l'azione territoriale di livello preventivo, terapeutico e riabilitativo. A
tal fine predispone annualmente il documento di programmazione degli interventi nell'area
delle dipendenze, previsto dalla D.G.R. 10804/2009, parte integrante del documento di
programmazione annuale della Direzione Strategica dell'ASL.
Articolo 3 – Compiti
Il Dipartimento delle Dipendenze, in dipendenza gerarchica dal Direttore Sociale ed in rapporto
funzionale con le altre Direzioni e le loro articolazioni:
provvede alla valutazione della domanda ed offerta territoriale attraverso la funzione
dell’Osservatorio Territoriale;
collabora con le UU.OO. di Staff della Direzione Sociale per la negoziazione con le unità di
offerta di riferimento;
si interfaccia con le Strutture erogatrici per l’acquisizione periodica, mediante strumenti e
tracciati previsti, dei dati di attività ed economici, il successivo caricamento dei flussi in
entrata nelle apposite banche dati, l’assolvimento del debito informativo verso Regione e
Ministero;
provvede alla preliminare validazione delle attività rendicontate, al fine della successiva
liquidazione da parte delle UU.OO. di Staff della Direzione Sociale;
pianifica le attività di formazione;
partecipa alla definizione condivisa di percorsi che garantiscano la continuità assistenziale
con tutti i soggetti accreditati;
predispone il documento di programmazione annuale degli interventi nell'area delle
dipendenze, previsto dalla D.G.R. 10804/2009 e parte integrante del documento di
programmazione annuale dell’Azienda;
assicura, avvalendosi delle UU.OO. di afferenza, lo svolgimento delle funzioni medico legali
di competenza, nel rispetto delle norme e dei principi deontologici;
1
-
coordina le articolazioni organizzative di riferimento, assicurandone l’integrazione con
quelle delle altre strutture aziendali, svolgendo funzioni di indirizzo e controllo;
assicura il monitoraggio e la supervisione del budget complessivo assegnato alle
articolazioni afferenti, per il mantenimento dell’equilibrio economico aziendale.
Il Dipartimento delle Dipendenze garantisce l’integrazione ed il raccordo strategico con gli Enti
erogatori accreditati attraverso il Comitato Permanente dei soggetti accreditati, presieduto dal
Direttore del Dipartimento.
Il Dipartimento è in relazione funzionale con il Comitato Rete Territoriale Prevenzione che
funge da organo consultivo per le scelte strategiche in ambito preventivo.
Articolo 4 — Organizzazione
Il Dipartimento delle Dipendenze ha competenza sull'area gestionale e sull'area che eroga
prestazioni. Quest'ultima è rappresentata dai Servizi territoriali per le Dipendenze pubblici e dai
Servizi specifici afferenti al privato sociale accreditato (ambulatoriali, residenziali,
semiresidenziali). L'area gestionale e l'area di erogazione dei Servizi territoriali pubblici
dipendono funzionalmente e gerarchicamente dal Dipartimento mentre i Servizi del privato
sociale accreditato sono in relazione funzionale.
L'area gestionale è composta da strutture, organi e organismi del Dipartimento.
Articolo 5 - Articolazioni del Dipartimento
Il Dipartimento Dipendenze si articola nelle seguenti strutture:
x U.O. Attività Innovative e Nuove Dipendenze (SSD)
x SER.T. (UOC)
x Servizio Alcologia (UOC)
L’U.O. Attività Innovative e Nuove Dipendenze partecipa alle attività di tutela della salute, attraverso
la programmazione ed il coordinamento di iniziative di sperimentazione e valutazione in
materia di nuove dipendenze e nuove modalità di intervento.
L’U.O. svolge funzioni di:
rilevazione, in collaborazione con le strutture complesse del Dipartimento, con
l’Osservatorio Territoriale, con la rete assistenziale territoriale della medicina di base, con
le strutture ospedaliere e con le altre agenzie socio-assistenziali del territorio, dei nuovi
problemi concernenti diagnosi, cura e riabilitazione delle vecchie e nuove dipendenze;
individuazione di nuove modalità di intervento con particolare attenzione al rapporto
costo/beneficio;
programmazione e coordinamento e attuazione di iniziative innovative;
coordinamento e supervisione delle azioni per l’applicazione dei risultati;
sperimentazione di nuove modalità organizzative con l’obiettivo di raggiungere l’utenza
potenziale di riferimento;
supporto diretto alle strutture territoriali nella fase di implementazione dei nuovi interventi.
Il SER.T. (UOC) partecipa alle attività di tutela della salute, attraverso il coordinamento delle
iniziative ed attività, per il proprio bacino di utenza, in materia di prevenzione, cura e
riabilitazione delle problematiche inerenti le dipendenze da sostanze illegali. La peculiarità
dell’UOC è determinata dalla complessità delle azioni messe in campo nella gestione delle
problematiche relative alle dipendenze e alle patologie correlate, e all’esigenza di coordinare le
UOS di afferenza e raccordare gli interventi territoriali in una logica di rete dei servizi.
Risponde delle attività cliniche di diagnosi, terapia e riabilitazione delle dipendenze da sostanze
illegali e delle polidipendenze.
Partecipa alla definizione delle linee di collaborazione con altri servizi specialistici e con i medici
di famiglia.
Programma la corretta attuazione delle attività di screening delle patologie infettive correlate
alle dipendenze.
Garantisce l’attuazione di programmi integrati con l’U.O. Educazione alla Salute e con i
Consultori.
Assicura l’assolvimento del debito informativo delle attività delle proprie articolazioni semplici.
Il Direttore del Servizio garantisce l’integrazione e l’unitarietà delle attività delle Unità
2
Operative in cui si articola:
x U.O. Ser.T. n. 1 (UOS) di riferimento per l’utenza dell’area Nord, della Città e dell’hinterland;
x U.O. Ser.T. n. 2 (UOS) di riferimento per l’utenza dell’area Est;
x U.O. Ser.T. n. 3 (UOS) di riferimento per l’utenza dell’area Ovest;
x U.O. Sert.T. n. 4 (UOS) di riferimento per l’utenza dell’area Sud;
x U.O. Centro Clinico Cocainomani (UOS), centro di riferimento di elevata specializzazione per la
dipendenza da cocaina.
Le UU.OO. semplici concorrono alla tutela della salute assicurando, per il proprio bacino di
utenza, le funzioni di:
diagnosi, terapia e riabilitazione delle dipendenze da sostanze illegali e delle
polidipendenze;
collaborazione con il Dipartimento per l’espletamento delle attività medico legali e delle
iniziative sperimentali in tema di nuove dipendenze e nuove modalità di intervento;
collaborazione con altri servizi specialistici e con i medici di famiglia;
prevenzione e screening delle patologie infettive correlate alle dipendenze;
consulenza ai famigliari;
attuazione di programmi integrati con l’U.O. Educazione alla Salute e con i Consultori.
L’U.O. Ser.T. n. 1 si avvale di una Funzione, di elevata specializzazione, per l’Assistenza Penitenziaria.
Il Servizio Alcologia (UOC) partecipa alle attività di tutela della salute, attraverso il coordinamento
delle iniziative ed attività, per il proprio bacino di utenza, in materia di prevenzione, cura e
riabilitazione delle problematiche inerenti le dipendenze da alcol e da tabacco. La peculiarità
dell’UOC è determinata dalla complessità delle azioni messe in campo nella gestione delle
problematiche relative all’alcoldipendenza, al tabagismo e all’esigenza di coordinare le UOS di
afferenza e raccordare gli interventi territoriali in una logica di rete dei servizi.
Risponde delle attività di diagnosi, terapia e riabilitazione delle dipendenze da alcol e da
tabacco.
Partecipa alla definizione delle linee di collaborazione con altri servizi specialistici e con i medici
di famiglia.
Garantisce l’attuazione di programmi integrati con l’U.O. Educazione alla Salute e con i
Consultori.
Assicura l’assolvimento del debito informativo delle attività delle proprie articolazioni semplici.
Il Direttore del Servizio garantisce l’integrazione e l’unitarietà delle attività delle Unità
Operative in cui si articola:
x U.O. NOA n. 1 (UOS), di riferimento per l’utenza della Città, dell’hinterland, dell’area Ovest e,
per quanto di competenza, delle strutture carcerarie;
x U.O. NOA n. 2 (UOS), di riferimento per l’utenza dell’area Est;
x U.O. NOA n. 3 (UOS), di riferimento per l’utenza dell’area Nord;
x U.O. NOA n. 4 (UOS), di riferimento per l’utenza dell’area Sud.
Le UU.OO. territoriali concorrono alla tutela della salute assicurando, per il proprio bacino
d’utenza, le funzioni di:
diagnosi, terapia e riabilitazione delle dipendenze da alcol e da tabacco;
collaborazione con il Dipartimento per l’espletamento delle attività medico legali e delle
iniziative sperimentali in tema di nuove dipendenze e nuove modalità di intervento;
collaborazione con altri servizi specialistici e con i medici di famiglia;
consulenza ai familiari;
attuazione di programmi integrati con l’U.O. Educazione alla Salute e con i Consultori.
Articolo 6 - Organi del Dipartimento
Sono organi del Dipartimento: il Direttore di Dipartimento e il Comitato di Dipartimento.
Direttore del Dipartimento
Il Direttore del Dipartimento:
presiede e coordina il Comitato di Dipartimento;
presiede e coordina il Comitato permanente dei soggetti accreditati;
presiede il Comitato "Rete territoriale della prevenzione";
è responsabile del raggiungimento degli obiettivi assegnati;
rappresenta il Dipartimento nei rapporti con le altre strutture aziendali e con i soggetti
extra aziendali;
3
-
-
negozia il budget per l'esercizio dell'attività erogativa a gestione diretta ASL e per
l'esercizio delle funzioni assegnate al Dipartimento, a partire dai bisogni assistenziali
rilevati e dalle risorse disponibili;
definisce e assegna il budget ai Centri di Responsabilità afferenti al Dipartimento;
valuta l'efficienza, l'efficacia e l'appropriatezza dei Centri di responsabilità afferenti al
Dipartimento;
provvede alla stesura della relazione annuale dell'attività svolta dal Dipartimento;
partecipa al Comitato Interdipartimentale Dipendenze per i compiti di concorso alla
programmazione regionale.
Comitato di Dipartimento
Il Comitato di Dipartimento è un organo collegiale, consultivo, con funzioni di indirizzo e
verifica. E' composto dal Direttore di Dipartimento, che lo presiede e coordina, e dai
responsabili delle strutture aziendali, sia complesse che semplici, afferenti al Dipartimento. Per
la sua attività il Comitato di Dipartimento può avvalersi di competenze specifiche e
professionalità presenti in Azienda.
Il Comitato di Dipartimento:
funziona ai sensi di uno specifico regolamento, coerente con le indicazioni regionali;
collabora alla definizione e realizzazione dell'organizzazione dipartimentale;
collabora alla individuazione di scelte di indirizzo e programmazione tecnica e al
monitoraggio della loro applicazione;
collabora alla gestione del budget interno;
esprime parere obbligatorio sul documento di programmazione degli interventi nell'area
delle dipendenze del Dipartimento;
esercita funzioni di auditing sulle attività erogate dai Servizi territoriali aziendali.
Articolo 7 — Staff e Organismi del Dipartimento
Staff di Direzione del Dipartimento Dipendenze
Sono in Staff al Dipartimento Dipendenze l’U.O. Attività Innovative e Nuove Dipendenze,
I'Osservatorio Territoriale e il Coordinamento del Sistema Informatico/Informativo. Collaborano
direttamente con il Direttore del Dipartimento il Direttore della struttura complessa e il
Responsabile dell'U.O. Attività Innovative e Nuove Dipendenze. Lo Staff può essere ampliato, di
volta in volta, da operatori (dirigenti e del comparto) che si ritenesse opportuno consultare in
merito a specifici argomenti da trattare.
A supporto del Direttore di Dipartimento devono essere assicurate le seguenti funzioni:
Programmazione
Segreteria tecnica di Direzione
Osservatorio e Sistema Informativo
Appropriatezza/Qualità
Prevenzione, che si esplica attraverso l’U.O. Educazione alla Salute del Servizio Attività
Sperimentali e Malattie Rare
Formazione
Se opportuno, è individuato il Referente della singola funzione.
Comitato permanente dei soggetti accreditati
Il Comitato permanente dei soggetti accreditati è un organismo collegiale a carattere
consultivo. E' composto dai legali rappresentanti delle unità di offerta accreditate presenti nel
territorio o dai loro delegati, da operatori aziendali, da altri soggetti portatori di interesse per i
quali il direttore di Dipartimento ritiene opportuna la partecipazione. E' presieduto e coordinato
dal Direttore di Dipartimento, che riferisce al Direttore Sociale sull'attività del Comitato stesso.
Il Comitato funziona ai sensi di uno specifico regolamento coerente con le indicazioni regionali
e fornisce elementi per:
4
-
la programmazione e la valutazione di qualità degli interventi, con il supporto dei dati
forniti dall'Osservatorio;
la valutazione della domanda e dell'offerta, al fine di orientare la programmazione
territoriale;
la stesura del documento di programmazione annuale del Dipartimento;
la condivisione di percorsi di continuità assistenziale;
la definizione e l'organizzazione del Piano annuale di formazione.
Comitato "Rete territoriale della prevenzione"
Il Comitato "Rete territoriale della prevenzione" è un organismo collegiale a carattere
consultivo, è presieduto dal Direttore di Dipartimento e dal Responsabile dell’U.O. Educazione
alla Salute del Servizio Attività Sperimentali e Malattie Rare. E' composto da tutti i soggetti,
pubblici e privati, che hanno titolo a valorizzare una rete territoriale unitaria sul tema della
prevenzione delle dipendenze e dei comportamenti additivi in genere.
Di norma ne fanno parte tecnici del Dipartimento delle Dipendenze, del privato sociale
accreditato di settore, dei soggetti gestori di interventi di prevenzione e di educazione alla
salute, di altri Servizi dell'ASL, delle Aziende Ospedaliere, degli Uffici di Piano,
dell'Amministrazione Provinciale, della Prefettura, delle Forze dell'Ordine, dell'Ufficio Scolastico
Provinciale e del Terzo Settore.
Il Comitato funziona ai sensi di uno specifico regolamento coerente con le indicazioni regionali
e ha compiti di:
consolidare i rapporti di collaborazione interistituzionale;
attivare un livello formalizzato di confronto sul tema della prevenzione delle dipendenze;
garantire un lavoro di analisi dei bisogni e l'individuazione di proposte strategiche per la
programmazione, nonché l'utilizzo di evidenze di efficacia negli interventi di prevenzione.
Il Comitato fa riferimento innanzitutto alle indicazioni contenute nelle linee guida in tema di
prevenzione delle dipendenze elaborate dalla Regione.
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Allegato “B”
ASL DI BRESCIA – DIREZIONE SOCIALE
DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE
REGOLAMENTO DEL
COMITATO DI DIPARTIMENTO
Premessa
In riferimento alla normativa generale e specifica del settore ed al Regolamento del
Dipartimento delle Dipendenze, il presente regolamento definisce i compiti, la composizione e
le regole di funzionamento del Comitato di Dipartimento.
Articolo 1 - Definizione di comitato
Il Comitato di Dipartimento è un organo collegiale, consultivo, con funzioni di indirizzo e
verifica.
Articolo 2 – Compiti
Il Comitato di Dipartimento:
collabora alla definizione e realizzazione dell’organizzazione dipartimentale;
collabora alla individuazione di scelte di indirizzo e programmazione tecnica e al
monitoraggio della loro applicazione;
collabora alla gestione del budget interno;
esprime parere obbligatorio sul documento di programmazione degli interventi nell’area
delle dipendenze del Dipartimento;
esercita funzioni di auditing sulle attività erogate dai Servizi territoriali (Ser.T. e Servizio
Alcologia).
Articolo 3 – Composizione
Il Comitato di Dipartimento è composto dal Direttore di Dipartimento che lo presiede e
coordina, e dai responsabili delle strutture aziendali, sia complesse che semplici, afferenti al
Dipartimento. Partecipa al Comitato anche il Coordinatore del Sistema Informatico/Informativo.
Per la sua attività il Comitato di Dipartimento può avvalersi di competenze specifiche e
professionalità dipartimentali e aziendali.
I membri del Comitato restano in carica per la durata del proprio specifico incarico.
Il titolare componente del Comitato non può delegare ad altri la propria partecipazione. In caso
di assenza dal servizio viene sostituito dal dirigente facente funzioni.
Articolo 4 - Funzionamento
Il Comitato di Dipartimento funziona ai sensi del presente Regolamento, coerente con le
indicazioni regionali.
Si riunisce, su convocazione del Presidente, almeno quattro volte all’anno e ogni qualvolta ne
facciano richiesta almeno un terzo dei membri.
La convocazione, completa di ordine del giorno, deve di norma essere fatta almeno 8 giorni
prima della data dell’incontro, con comunicazione inviata per posta interna o per e-mail.
Il Direttore del Dipartimento Dipendenze definisce l’ordine del giorno, anche accogliendo, dopo
averli valutati, argomenti proposti dai partecipanti.
Di ogni seduta viene tenuta regolare verbalizzazione.
1
Articolo 5 – Modalità operative
Il Comitato è validamente riunito quando è presente la maggioranza dei componenti.
Il Comitato esprime la proprie posizioni, quando richiesto, attraverso risoluzioni approvate a
maggioranza semplice dei presenti. In caso di parità, prevale il voto del Direttore di
Dipartimento. Ogni componente esprime un singolo voto; non sono ammesse deleghe.
Il Direttore del Dipartimento Dipendenze, in accordo con il Comitato, può attivare gruppi di
lavoro con specifici obbiettivi pertinenti ai compiti del Comitato, coordinati da un componente
del Comitato stesso e composti da personale, anche esterno al Comitato, con specifiche
competenze.
Articolo 6 – Verbalizzazione e accessibilità agli atti
Il Direttore cura, attraverso la segreteria del Dipartimento, gli adempimenti amministrativi
necessari al corretto funzionamento del Comitato, ivi compresa la redazione dei verbali dei
relativi incontri.
Le risoluzioni del Comitato di Dipartimento sono pubbliche. I verbali delle riunioni e i
documenti prodotti dai gruppi di lavoro sono accessibili a chiunque ne abbia interesse
legittimo.
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Allegato “C”
ASL DI BRESCIA – DIREZIONE SOCIALE
DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE
REGOLAMENTO DEL COMITATO
PERMANENTE DEI SOGGETTI ACCREDITATI
Premessa
In riferimento alla normativa generale e specifica del settore ed al Regolamento del
Dipartimento delle Dipendenze, il presente Regolamento definisce i compiti, la composizione e
le regole di funzionamento del Comitato permanente dei soggetti accreditati.
Articolo 1 - Definizione del Comitato
Il Comitato permanente dei soggetti accreditati è un organo collegiale a carattere consultivo.
Articolo 2 – Compiti
Il Comitato fornisce elementi per:
la programmazione e la valutazione di qualità degli interventi, con il supporto dei dati
forniti dall’Osservatorio;
la valutazione della domanda e dell’offerta, al fine di orientare la programmazione
territoriale;
la stesura del documento di programmazione annuale del Dipartimento;
la condivisione di percorsi di continuità assistenziale;
la definizione del Piano annuale di formazione.
Articolo 3 – Composizione
Il Comitato è composto dai legali rappresentanti delle unità di offerta accreditate presenti nel
territorio o dai loro delegati, da operatori aziendali, da altri soggetti portatori di interesse, se
riconosciuti a livello regionale o territoriale, per i quali il direttore di Dipartimento ritiene
opportuna la partecipazione.
In particolare è composto da:
x il Direttore di Dipartimento;
x i Legali rappresentanti, o loro delegati, dei Servizi accreditati ambulatoriali, residenziali
e semiresidenziali presenti nel territorio dell'ASL;
x i Legali rappresentanti, o loro delegati, degli Enti titolari di progetti di prossimità (unità
di strada);
x i Responsabili delle U.O. complesse del Dipartimento;
x due Responsabili di U.O. semplice, uno per ciascuna U.O.C;
x il Coordinatore dell'Osservatorio Territoriale;
x il Coordinatore del Sistema Informatico/Informativo;
x il Responsabile dell'U.O. Educazione alla Salute del Servizio Attività Sperimentali e
Malattie Rare, che partecipa ai lavori del Comitato per quanto di competenza.
Per la sua attività il Comitato permanente dei soggetti accreditati può avvalersi di competenze
specifiche e professionalità dipartimentali o aziendali.
1
Articolo 4 – Funzionamento e modalità operative
Il Comitato permanente dei soggetti erogatori funziona ai sensi del presente Regolamento,
coerente con le indicazioni regionali.
Il Comitato si riunisce di norma ogni quattro mesi, su convocazione del Direttore del
Dipartimento che lo presiede e coordina e che riferisce al Direttore Sociale sull'attività del
Comitato stesso. La convocazione, completa di ordine del giorno, deve di norma essere fatta
almeno 8 giorni prima della data dell’incontro.
Il Direttore del Dipartimento Dipendenze definisce l’ordine del giorno, anche accogliendo, dopo
averli valutati, argomenti proposti dai partecipanti.
Di ogni seduta viene tenuta regolare verbalizzazione a cura della segreteria del Dipartimento.
Il titolare componente del Comitato di norma non può essere sostituito, salvo casi di forza
maggiore (malattia, ferie, ecc.), per i quali dovrà delegare per iscritto e temporaneamente
altro appartenente alla stessa/o struttura/Ente.
Il Direttore del Dipartimento Dipendenze, in accordo con il Comitato, può attivare gruppi di
lavoro con specifici obbiettivi pertinenti ai compiti del Comitato, coordinati da un componente
del Comitato stesso e composti da personale, anche esterno al Comitato, con specifiche
competenze.
Articolo 5 – Verbalizzazione e accessibilità agli atti
Il Direttore del Dipartimento cura, attraverso la segreteria del Dipartimento, gli adempimenti
amministrativi necessari al corretto funzionamento del Comitato, ivi compresa la redazione dei
verbali dei relativi incontri.
Il Comitato si impegna a rendere disponibili informazioni sulla propria attività o su tematiche di
interesse dell’area, attraverso i mezzi, cartacei o informatizzati, ritenuti più idonei.
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Allegato “D”
ASL DI BRESCIA – DIREZIONE SOCIALE
DIPARTIMENTO DIPENDENZE
REGOLAMENTO DEL COMITATO
“RETE TERRITORIALE DELLA PREVENZIONE”
Premessa
Il presente Regolamento definisce i compiti, la composizione e le regole di funzionamento del
Comitato Rete Territoriale Prevenzione del Dipartimento Dipendenze dell’ASL di Brescia, in
ottemperanza a quanto previsto dalla normativa di riferimento, in particolare la D.G.R. n.
10804 del 16/12/2009 – Allegato 17, e dal Regolamento del Dipartimento delle Dipendenze.
Il Direttore del Dipartimento Dipendenze, in accordo con il Responsabile dell'U.O. Educazione
alla Salute del Servizio Attività Sperimentali e Malattie Rare, promuove e presiede i lavori del
Comitato Rete Territoriale Prevenzione. Il Responsabile dell'U.O. Educazione alla Salute del
Servizio Attività Sperimentali e Malattie Rare mette a disposizione del Comitato stesso la sua
struttura organizzativa per gli adempimenti amministrativi e le sue strutture tecniche con
funzioni di consulenza.
In particolare, l'U.O. Educazione alla Salute svolge funzione di consulenza tecnico-operativa al
Comitato Rete Territoriale Prevenzione garantendo un supporto di indicazioni tecniche e di
sviluppo di azioni atte a migliorare l’efficacia degli interventi di prevenzione.
Articolo 1 - Definizione di Comitato
Il Comitato Rete Territoriale Prevenzione è un organismo collegiale a carattere consultivo, in
relazione funzionale con il Direttore del Dipartimento Dipendenze e il Responsabile dell'U.O.
Educazione alla Salute.
Il Comitato, in ragione del carattere consultivo e della relazione funzionale, ha pertanto il
compito di consiglio ed orientamento nei confronti del Direttore di Dipartimento, per definire le
scelte strategiche e gli indirizzi operativi in tema di prevenzione.
Articolo 2 – Finalità
Il Comitato Rete Territoriale Prevenzione promuove una concertazione utile alla
programmazione degli interventi secondo le indicazioni contenute nelle linee di indirizzo
regionali (“Prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella popolazione preadolescenziale
ed adolescenziale” - DGR n. 6219 del 19.12.2007; “Prevenzione delle diverse forme di
dipendenza nella popolazione generale”, contenuta nella DGR n. 010158 del 16.09.2009).
Articolo 3 – Compiti
Il Comitato Rete Territoriale Prevenzione:
x
opera per consolidare i rapporti di collaborazione interistituzionale;
x
garantisce l’attivazione di un livello formalizzato di confronto tra le istituzioni territoriali sul
tema della prevenzione delle dipendenze;
x
condivide e definisce, attraverso il collegamento con l'U.O. Educazione alla Salute, le linee
di indirizzo operative improntate alle evidenze di efficacia nella programmazione, verifica e
progettazione di interventi di prevenzione delle dipendenze. Tali linee di indirizzo vengono
proposte al Direttore di Dipartimento e, tramite il Responsabile della U.O. Educazione alla
Salute, al Direttore del Servizio Attività Sperimentali e Malattie Rare, che le valutano e
provvedono alla relativa formalizzazione;
x
promuove l’assunzione, da parte degli Enti rappresentati, eventualmente tramite protocolli
d’intesa, degli indirizzi operativi condivisi in tema di prevenzione delle dipendenze,
approvati dal Direttore del Dipartimento;
x
svolge funzione di sostegno a garanzia dell’attuazione di quanto concordato.
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Articolo 4 – Composizione
I componenti del Comitato Rete Territoriale Prevenzione sono individuati in rappresentanza di
“…tutti i soggetti, pubblici e privati che hanno titolo a valorizzare una rete territoriale unitaria
sul tema della prevenzione delle dipendenze e dei comportamenti additivi in genere” (Allegato
17 DGR 10804/2009). Ogni Ente interessato individua un rappresentante tecnico con
competenze specifiche, legittimato a svolgere un forte ruolo propositivo e di accompagnamento
all’attuazione delle linee proposte dal Direttore del Dipartimento (ruolo attuativo).
Il Comitato, presieduto dal Direttore del Dipartimento Dipendenze e coordinato dal referente
della Prevenzione ed Osservatorio Territoriale, è composto da:
x i componenti dell'U.O. Educazione alla Salute;
x un rappresentante dell’Osservatorio Territoriale Dipartimento Dipendenze;
x rappresentanti di altre articolazioni ASL (Dipartimento ASSI, U.O. Educazione alla
Salute, Dipartimento di Prevenzione Medico);
x il Responsabile U.O. Programmazione Socio Sanitaria e Sociale Integrata;
x un rappresentante del Centro Oratori Bresciani;
x un rappresentante dei Centri di Aggregazione Giovanile (CAG);
x un rappresentante dell’Amministrazione Provinciale;
x i referenti Tecnici dei dodici Uffici di Piano, rappresentati dal Responsabile della U.O.
Programmazione Socio Sanitaria e Sociale Integrata;
x due referenti in rappresentanza degli Enti del Terzo settore, che operano nei progetti di
prevenzione attivati dagli ambiti territoriali.
Su temi specifici di interesse, possono essere invitati a partecipare al Comitato rappresentanti
di altri Enti/Agenzie/Istituzioni, quali ad esempio la Prefettura, le AA.OO., le FF.OO.
Articolo 5 – Funzionamento e modalità operative
Il Comitato è costituito da componenti di diritto di cui sopra. La nomina ha durata triennale.
Il titolare componente del Comitato di norma non può essere sostituito, salvo casi di forza
maggiore (malattia, ferie, ecc.), per i quali dovrà delegare per iscritto e temporaneamente
altro appartenente alla stessa/o struttura/Ente.
Il Comitato si riunisce di norma ogni quattro mesi, su convocazione del Direttore del
Dipartimento Dipendenze che lo presiede. La convocazione, completa di ordine del giorno,
deve di norma essere fatta almeno 8 giorni prima della data dell’incontro.
Articolo 6 – Verbalizzazione e accessibilità degli atti
Il Comitato si impegna a rendere disponibili informazioni sulla propria attività o su tematiche di
interesse dell’area, attraverso i mezzi, cartacei o informatizzati, ritenuti più idonei.
Il Direttore del Dipartimento Dipendenze cura, attraverso la segreteria del Dipartimento, gli
adempimenti amministrativi necessari al corretto funzionamento del Comitato, ivi compresa la
redazione dei verbali dei relativi incontri.
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