ASL di Brescia – Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 – 25124 Brescia Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.aslbrescia.it - [email protected] Posta certificata: [email protected] Codice Fiscale e Partita IVA: 03436310175 DECRETO n. 193 del 21/03/2014 Cl.: 1.1.02 Dipendenze: approvazione dei Regolamenti del OGGETTO: Dipartimento Dipartimento Dipendenze, del Comitato di Dipartimento, del Comitato Permanente dei Soggetti Erogatori e del Comitato Rete Territoriale della Prevenzione a seguito adeguamento Piano di Organizzazione Aziendale. Il DIRETTORE GENERALE - Dr. Carmelo Scarcella nominato con D.G.R. IX/001088 del 23.12.2010 Acquisito il parere di competenza del DIRETTORE SOCIALE Dott.ssa Anna Calvi Acquisito il parere di legittimità del DIRETTORE AMMINISTRATIVO Dott. Pier Mario Azzoni _________________________________________________________________ IL DIRETTORE GENERALE Premesso che: - con Decreto D.G. n. 10 del 15.01.2013 è stato adottato il Piano di Organizzazione Aziendale approvato con D.G.R. n. IX/4782 del 30.01.2013; - il citato Piano di Organizzazione Aziendale (POA) prevede tra i Dipartimenti quello delle Dipendenze; - nel corso del 2013 è stata elaborata una riorganizzazione del Dipartimento Dipendenze in attuazione delle disposizioni del succitato atto organizzativo; Vista la D.G.R. n. 10804 del 16.12.2009, ad oggetto: “Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2010”; Visto in particolare l’allegato n. 17 della stessa citata D.G.R., ad oggetto: “Linee di indirizzo sull’organizzazione e sulle funzioni del Dipartimento Dipendenze”, nel quale vengono definite le linee organizzative del Dipartimento Dipendenze, disposizioni tuttora vigenti; Preso atto che con la D.G.R. sopraccitata, oltre alle funzioni del Dipartimento, sono stati definiti i relativi Organi (Il Direttore di Dipartimento e il Comitato di Dipartimento) e gli Organismi Collegiali a carattere consultivo ad esso afferenti (Comitato Permanente dei soggetti erogatori e Comitato Rete Territoriale della Prevenzione), con relative funzioni; Viste: - la deliberazione D.G. n. 548 del 16.11.2010 ad oggetto: “Approvazione del Regolamento del Dipartimento delle Dipendenze in riferimento al P.O.A., alla successiva riorganizzazione del Dipartimento Dipendenze e a quanto previsto dalla D.G.R. n. 10804/2009 – Allegato n. 17”, con la quale è stato adottato il Regolamento del Dipartimento Dipendenze; - la deliberazione D.G. n. 637 del 21.12.2010 ad oggetto: “Dipartimento Dipendenze: approvazione dei Regolamenti del Comitato di Dipartimento, del Comitato permanente dei soggetti erogatori e del Comitato Rete Territoriale della Prevenzione, in attuazione della deliberazione D.G. n. 548 del 16.11.2010”, con la quale sono stati approvati i sopraccitati Regolamenti; Preso atto conseguentemente che si rende necessario adeguare al nuovo Piano di Organizzazione Aziendale (P.O.A.) adottato con il sopraccitato Decreto, il Regolamento del Dipartimento Dipendenze ed i Regolamenti del Comitato del Dipartimento Dipendenze (Comitato di Dipartimento, Comitato permanente dei soggetti erogatori e il Comitato Rete territoriale della Prevenzione), costituenti gli Allegati “A” composto da n. 5 pagine, “B” composto da n. 2 pagine, “C” composto da n. 2 pagine e “D” composto da n. 2 pagine, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento; Dato atto che dal presente provvedimento non derivano oneri per l’Azienda; Vista la proposta del Direttore del Dipartimento Dipendenze, Dr.ssa Mariagrazia Fasoli, qui anche in qualità di responsabile del procedimento, che attesta altresì la conformità del presente provvedimento al disposto dell’art. 13, comma 17, della L.R. 30.12.2009 n. 33 e ne dichiara la regolarità tecnica; Acquisito il parere di competenza del Direttore Sociale, Dott.ssa Anna Calvi; Acquisito il parere di legittimità del Direttore Amministrativo, Dott. Pier Mario Azzoni DECRETA _________________________________________________________________ a) di approvare, per le motivazioni di cui in premessa, il Regolamento del Dipartimento Dipendenze ed i Regolamenti dei sopraccitati Comitati del Dipartimento Dipendenze (Comitato di Dipartimento, Comitato Permanente dei Soggetti Erogatori e il Comitato Rete Territoriale della Prevenzione), costituenti gli Allegati “A”, composto da n. 5 pagine, “B”, composto da n. 2 pagine, “C”, composto da n. 2 pagine e “D”, composto da n. 2 pagine, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento; b) di dare atto che dal presente provvedimento non derivano oneri per l’Azienda; c) di dare comunicazione, a cura del Dipartimento Dipendenze, in ordine al presente provvedimento agli assetti interessati; d) di dare atto che il presente provvedimento è sottoposto al controllo del Collegio Sindacale in conformità ai contenuti dell’art. 3-ter del D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i. e dell’art. 12, comma 12, della L.R. 33/2009; e) di disporre, a cura della U.O. Affari Generali, la pubblicazione all’Albo on-line ai sensi dell’art. 18 della L.R. 33/2009 e dell’art. 32 della L. n. 69/2009. Firmato digitalmente dal Direttore Generale Dr. Carmelo Scarcella Allegato “A” REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE — DIREZIONE SOCIALE Premessa Il presente Regolamento, conforme al vigente assetto aziendale del Dipartimento delle Dipendenze, si basa su quanto previsto in particolare dal Piano di Organizzazione Aziendale e dalla D.G.R. n. 10804/2009 "Determinazioni in ordine alla gestione del servizio Socio Sanitario regionale per l'esercizio 2010" - Allegato n. 17 "Linee di indirizzo sull'organizzazione e sulle funzioni del Dipartimento delle Dipendenze". In esso sono definite le finalità, le funzioni, i compiti e l'organizzazione del Dipartimento. Articolo 1 - Finalità Il Dipartimento delle Dipendenze è un Dipartimento gestionale dell'ASL, afferente alla Direzione Sociale, che ha la finalità di programmare e sviluppare le azioni necessarie al sostegno della rete dei servizi dell'area delle dipendenze, per soddisfare i bisogni di salute dell'utenza specifica e quelli di salute pubblica in generale. Articolo 2 - Funzioni Il Dipartimento delle Dipendenze svolge funzioni di programmazione ed indirizzo tecnicoscientifico e tecnico-professionale, definisce protocolli diagnostico-terapeutici e linee guida in attuazione degli indirizzi regionali, attiva sistemi di valutazione e monitoraggio delle attività erogate, assume la gestione diretta della specifica area erogativa, dell'insieme del personale e del budget assegnato per l'esercizio di tali funzioni. Il Dipartimento tutela l'interesse di salute individuale e sociale. Garantisce l'accessibilità ad una offerta appropriata, regola e programma, anche prospetticamente, l'azione territoriale di livello preventivo, terapeutico e riabilitativo. A tal fine predispone annualmente il documento di programmazione degli interventi nell'area delle dipendenze, previsto dalla D.G.R. 10804/2009, parte integrante del documento di programmazione annuale della Direzione Strategica dell'ASL. Articolo 3 – Compiti Il Dipartimento delle Dipendenze, in dipendenza gerarchica dal Direttore Sociale ed in rapporto funzionale con le altre Direzioni e le loro articolazioni: provvede alla valutazione della domanda ed offerta territoriale attraverso la funzione dell’Osservatorio Territoriale; collabora con le UU.OO. di Staff della Direzione Sociale per la negoziazione con le unità di offerta di riferimento; si interfaccia con le Strutture erogatrici per l’acquisizione periodica, mediante strumenti e tracciati previsti, dei dati di attività ed economici, il successivo caricamento dei flussi in entrata nelle apposite banche dati, l’assolvimento del debito informativo verso Regione e Ministero; provvede alla preliminare validazione delle attività rendicontate, al fine della successiva liquidazione da parte delle UU.OO. di Staff della Direzione Sociale; pianifica le attività di formazione; partecipa alla definizione condivisa di percorsi che garantiscano la continuità assistenziale con tutti i soggetti accreditati; predispone il documento di programmazione annuale degli interventi nell'area delle dipendenze, previsto dalla D.G.R. 10804/2009 e parte integrante del documento di programmazione annuale dell’Azienda; assicura, avvalendosi delle UU.OO. di afferenza, lo svolgimento delle funzioni medico legali di competenza, nel rispetto delle norme e dei principi deontologici; 1 - coordina le articolazioni organizzative di riferimento, assicurandone l’integrazione con quelle delle altre strutture aziendali, svolgendo funzioni di indirizzo e controllo; assicura il monitoraggio e la supervisione del budget complessivo assegnato alle articolazioni afferenti, per il mantenimento dell’equilibrio economico aziendale. Il Dipartimento delle Dipendenze garantisce l’integrazione ed il raccordo strategico con gli Enti erogatori accreditati attraverso il Comitato Permanente dei soggetti accreditati, presieduto dal Direttore del Dipartimento. Il Dipartimento è in relazione funzionale con il Comitato Rete Territoriale Prevenzione che funge da organo consultivo per le scelte strategiche in ambito preventivo. Articolo 4 — Organizzazione Il Dipartimento delle Dipendenze ha competenza sull'area gestionale e sull'area che eroga prestazioni. Quest'ultima è rappresentata dai Servizi territoriali per le Dipendenze pubblici e dai Servizi specifici afferenti al privato sociale accreditato (ambulatoriali, residenziali, semiresidenziali). L'area gestionale e l'area di erogazione dei Servizi territoriali pubblici dipendono funzionalmente e gerarchicamente dal Dipartimento mentre i Servizi del privato sociale accreditato sono in relazione funzionale. L'area gestionale è composta da strutture, organi e organismi del Dipartimento. Articolo 5 - Articolazioni del Dipartimento Il Dipartimento Dipendenze si articola nelle seguenti strutture: x U.O. Attività Innovative e Nuove Dipendenze (SSD) x SER.T. (UOC) x Servizio Alcologia (UOC) L’U.O. Attività Innovative e Nuove Dipendenze partecipa alle attività di tutela della salute, attraverso la programmazione ed il coordinamento di iniziative di sperimentazione e valutazione in materia di nuove dipendenze e nuove modalità di intervento. L’U.O. svolge funzioni di: rilevazione, in collaborazione con le strutture complesse del Dipartimento, con l’Osservatorio Territoriale, con la rete assistenziale territoriale della medicina di base, con le strutture ospedaliere e con le altre agenzie socio-assistenziali del territorio, dei nuovi problemi concernenti diagnosi, cura e riabilitazione delle vecchie e nuove dipendenze; individuazione di nuove modalità di intervento con particolare attenzione al rapporto costo/beneficio; programmazione e coordinamento e attuazione di iniziative innovative; coordinamento e supervisione delle azioni per l’applicazione dei risultati; sperimentazione di nuove modalità organizzative con l’obiettivo di raggiungere l’utenza potenziale di riferimento; supporto diretto alle strutture territoriali nella fase di implementazione dei nuovi interventi. Il SER.T. (UOC) partecipa alle attività di tutela della salute, attraverso il coordinamento delle iniziative ed attività, per il proprio bacino di utenza, in materia di prevenzione, cura e riabilitazione delle problematiche inerenti le dipendenze da sostanze illegali. La peculiarità dell’UOC è determinata dalla complessità delle azioni messe in campo nella gestione delle problematiche relative alle dipendenze e alle patologie correlate, e all’esigenza di coordinare le UOS di afferenza e raccordare gli interventi territoriali in una logica di rete dei servizi. Risponde delle attività cliniche di diagnosi, terapia e riabilitazione delle dipendenze da sostanze illegali e delle polidipendenze. Partecipa alla definizione delle linee di collaborazione con altri servizi specialistici e con i medici di famiglia. Programma la corretta attuazione delle attività di screening delle patologie infettive correlate alle dipendenze. Garantisce l’attuazione di programmi integrati con l’U.O. Educazione alla Salute e con i Consultori. Assicura l’assolvimento del debito informativo delle attività delle proprie articolazioni semplici. Il Direttore del Servizio garantisce l’integrazione e l’unitarietà delle attività delle Unità 2 Operative in cui si articola: x U.O. Ser.T. n. 1 (UOS) di riferimento per l’utenza dell’area Nord, della Città e dell’hinterland; x U.O. Ser.T. n. 2 (UOS) di riferimento per l’utenza dell’area Est; x U.O. Ser.T. n. 3 (UOS) di riferimento per l’utenza dell’area Ovest; x U.O. Sert.T. n. 4 (UOS) di riferimento per l’utenza dell’area Sud; x U.O. Centro Clinico Cocainomani (UOS), centro di riferimento di elevata specializzazione per la dipendenza da cocaina. Le UU.OO. semplici concorrono alla tutela della salute assicurando, per il proprio bacino di utenza, le funzioni di: diagnosi, terapia e riabilitazione delle dipendenze da sostanze illegali e delle polidipendenze; collaborazione con il Dipartimento per l’espletamento delle attività medico legali e delle iniziative sperimentali in tema di nuove dipendenze e nuove modalità di intervento; collaborazione con altri servizi specialistici e con i medici di famiglia; prevenzione e screening delle patologie infettive correlate alle dipendenze; consulenza ai famigliari; attuazione di programmi integrati con l’U.O. Educazione alla Salute e con i Consultori. L’U.O. Ser.T. n. 1 si avvale di una Funzione, di elevata specializzazione, per l’Assistenza Penitenziaria. Il Servizio Alcologia (UOC) partecipa alle attività di tutela della salute, attraverso il coordinamento delle iniziative ed attività, per il proprio bacino di utenza, in materia di prevenzione, cura e riabilitazione delle problematiche inerenti le dipendenze da alcol e da tabacco. La peculiarità dell’UOC è determinata dalla complessità delle azioni messe in campo nella gestione delle problematiche relative all’alcoldipendenza, al tabagismo e all’esigenza di coordinare le UOS di afferenza e raccordare gli interventi territoriali in una logica di rete dei servizi. Risponde delle attività di diagnosi, terapia e riabilitazione delle dipendenze da alcol e da tabacco. Partecipa alla definizione delle linee di collaborazione con altri servizi specialistici e con i medici di famiglia. Garantisce l’attuazione di programmi integrati con l’U.O. Educazione alla Salute e con i Consultori. Assicura l’assolvimento del debito informativo delle attività delle proprie articolazioni semplici. Il Direttore del Servizio garantisce l’integrazione e l’unitarietà delle attività delle Unità Operative in cui si articola: x U.O. NOA n. 1 (UOS), di riferimento per l’utenza della Città, dell’hinterland, dell’area Ovest e, per quanto di competenza, delle strutture carcerarie; x U.O. NOA n. 2 (UOS), di riferimento per l’utenza dell’area Est; x U.O. NOA n. 3 (UOS), di riferimento per l’utenza dell’area Nord; x U.O. NOA n. 4 (UOS), di riferimento per l’utenza dell’area Sud. Le UU.OO. territoriali concorrono alla tutela della salute assicurando, per il proprio bacino d’utenza, le funzioni di: diagnosi, terapia e riabilitazione delle dipendenze da alcol e da tabacco; collaborazione con il Dipartimento per l’espletamento delle attività medico legali e delle iniziative sperimentali in tema di nuove dipendenze e nuove modalità di intervento; collaborazione con altri servizi specialistici e con i medici di famiglia; consulenza ai familiari; attuazione di programmi integrati con l’U.O. Educazione alla Salute e con i Consultori. Articolo 6 - Organi del Dipartimento Sono organi del Dipartimento: il Direttore di Dipartimento e il Comitato di Dipartimento. Direttore del Dipartimento Il Direttore del Dipartimento: presiede e coordina il Comitato di Dipartimento; presiede e coordina il Comitato permanente dei soggetti accreditati; presiede il Comitato "Rete territoriale della prevenzione"; è responsabile del raggiungimento degli obiettivi assegnati; rappresenta il Dipartimento nei rapporti con le altre strutture aziendali e con i soggetti extra aziendali; 3 - - negozia il budget per l'esercizio dell'attività erogativa a gestione diretta ASL e per l'esercizio delle funzioni assegnate al Dipartimento, a partire dai bisogni assistenziali rilevati e dalle risorse disponibili; definisce e assegna il budget ai Centri di Responsabilità afferenti al Dipartimento; valuta l'efficienza, l'efficacia e l'appropriatezza dei Centri di responsabilità afferenti al Dipartimento; provvede alla stesura della relazione annuale dell'attività svolta dal Dipartimento; partecipa al Comitato Interdipartimentale Dipendenze per i compiti di concorso alla programmazione regionale. Comitato di Dipartimento Il Comitato di Dipartimento è un organo collegiale, consultivo, con funzioni di indirizzo e verifica. E' composto dal Direttore di Dipartimento, che lo presiede e coordina, e dai responsabili delle strutture aziendali, sia complesse che semplici, afferenti al Dipartimento. Per la sua attività il Comitato di Dipartimento può avvalersi di competenze specifiche e professionalità presenti in Azienda. Il Comitato di Dipartimento: funziona ai sensi di uno specifico regolamento, coerente con le indicazioni regionali; collabora alla definizione e realizzazione dell'organizzazione dipartimentale; collabora alla individuazione di scelte di indirizzo e programmazione tecnica e al monitoraggio della loro applicazione; collabora alla gestione del budget interno; esprime parere obbligatorio sul documento di programmazione degli interventi nell'area delle dipendenze del Dipartimento; esercita funzioni di auditing sulle attività erogate dai Servizi territoriali aziendali. Articolo 7 — Staff e Organismi del Dipartimento Staff di Direzione del Dipartimento Dipendenze Sono in Staff al Dipartimento Dipendenze l’U.O. Attività Innovative e Nuove Dipendenze, I'Osservatorio Territoriale e il Coordinamento del Sistema Informatico/Informativo. Collaborano direttamente con il Direttore del Dipartimento il Direttore della struttura complessa e il Responsabile dell'U.O. Attività Innovative e Nuove Dipendenze. Lo Staff può essere ampliato, di volta in volta, da operatori (dirigenti e del comparto) che si ritenesse opportuno consultare in merito a specifici argomenti da trattare. A supporto del Direttore di Dipartimento devono essere assicurate le seguenti funzioni: Programmazione Segreteria tecnica di Direzione Osservatorio e Sistema Informativo Appropriatezza/Qualità Prevenzione, che si esplica attraverso l’U.O. Educazione alla Salute del Servizio Attività Sperimentali e Malattie Rare Formazione Se opportuno, è individuato il Referente della singola funzione. Comitato permanente dei soggetti accreditati Il Comitato permanente dei soggetti accreditati è un organismo collegiale a carattere consultivo. E' composto dai legali rappresentanti delle unità di offerta accreditate presenti nel territorio o dai loro delegati, da operatori aziendali, da altri soggetti portatori di interesse per i quali il direttore di Dipartimento ritiene opportuna la partecipazione. E' presieduto e coordinato dal Direttore di Dipartimento, che riferisce al Direttore Sociale sull'attività del Comitato stesso. Il Comitato funziona ai sensi di uno specifico regolamento coerente con le indicazioni regionali e fornisce elementi per: 4 - la programmazione e la valutazione di qualità degli interventi, con il supporto dei dati forniti dall'Osservatorio; la valutazione della domanda e dell'offerta, al fine di orientare la programmazione territoriale; la stesura del documento di programmazione annuale del Dipartimento; la condivisione di percorsi di continuità assistenziale; la definizione e l'organizzazione del Piano annuale di formazione. Comitato "Rete territoriale della prevenzione" Il Comitato "Rete territoriale della prevenzione" è un organismo collegiale a carattere consultivo, è presieduto dal Direttore di Dipartimento e dal Responsabile dell’U.O. Educazione alla Salute del Servizio Attività Sperimentali e Malattie Rare. E' composto da tutti i soggetti, pubblici e privati, che hanno titolo a valorizzare una rete territoriale unitaria sul tema della prevenzione delle dipendenze e dei comportamenti additivi in genere. Di norma ne fanno parte tecnici del Dipartimento delle Dipendenze, del privato sociale accreditato di settore, dei soggetti gestori di interventi di prevenzione e di educazione alla salute, di altri Servizi dell'ASL, delle Aziende Ospedaliere, degli Uffici di Piano, dell'Amministrazione Provinciale, della Prefettura, delle Forze dell'Ordine, dell'Ufficio Scolastico Provinciale e del Terzo Settore. Il Comitato funziona ai sensi di uno specifico regolamento coerente con le indicazioni regionali e ha compiti di: consolidare i rapporti di collaborazione interistituzionale; attivare un livello formalizzato di confronto sul tema della prevenzione delle dipendenze; garantire un lavoro di analisi dei bisogni e l'individuazione di proposte strategiche per la programmazione, nonché l'utilizzo di evidenze di efficacia negli interventi di prevenzione. Il Comitato fa riferimento innanzitutto alle indicazioni contenute nelle linee guida in tema di prevenzione delle dipendenze elaborate dalla Regione. 5 Allegato “B” ASL DI BRESCIA – DIREZIONE SOCIALE DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE REGOLAMENTO DEL COMITATO DI DIPARTIMENTO Premessa In riferimento alla normativa generale e specifica del settore ed al Regolamento del Dipartimento delle Dipendenze, il presente regolamento definisce i compiti, la composizione e le regole di funzionamento del Comitato di Dipartimento. Articolo 1 - Definizione di comitato Il Comitato di Dipartimento è un organo collegiale, consultivo, con funzioni di indirizzo e verifica. Articolo 2 – Compiti Il Comitato di Dipartimento: collabora alla definizione e realizzazione dell’organizzazione dipartimentale; collabora alla individuazione di scelte di indirizzo e programmazione tecnica e al monitoraggio della loro applicazione; collabora alla gestione del budget interno; esprime parere obbligatorio sul documento di programmazione degli interventi nell’area delle dipendenze del Dipartimento; esercita funzioni di auditing sulle attività erogate dai Servizi territoriali (Ser.T. e Servizio Alcologia). Articolo 3 – Composizione Il Comitato di Dipartimento è composto dal Direttore di Dipartimento che lo presiede e coordina, e dai responsabili delle strutture aziendali, sia complesse che semplici, afferenti al Dipartimento. Partecipa al Comitato anche il Coordinatore del Sistema Informatico/Informativo. Per la sua attività il Comitato di Dipartimento può avvalersi di competenze specifiche e professionalità dipartimentali e aziendali. I membri del Comitato restano in carica per la durata del proprio specifico incarico. Il titolare componente del Comitato non può delegare ad altri la propria partecipazione. In caso di assenza dal servizio viene sostituito dal dirigente facente funzioni. Articolo 4 - Funzionamento Il Comitato di Dipartimento funziona ai sensi del presente Regolamento, coerente con le indicazioni regionali. Si riunisce, su convocazione del Presidente, almeno quattro volte all’anno e ogni qualvolta ne facciano richiesta almeno un terzo dei membri. La convocazione, completa di ordine del giorno, deve di norma essere fatta almeno 8 giorni prima della data dell’incontro, con comunicazione inviata per posta interna o per e-mail. Il Direttore del Dipartimento Dipendenze definisce l’ordine del giorno, anche accogliendo, dopo averli valutati, argomenti proposti dai partecipanti. Di ogni seduta viene tenuta regolare verbalizzazione. 1 Articolo 5 – Modalità operative Il Comitato è validamente riunito quando è presente la maggioranza dei componenti. Il Comitato esprime la proprie posizioni, quando richiesto, attraverso risoluzioni approvate a maggioranza semplice dei presenti. In caso di parità, prevale il voto del Direttore di Dipartimento. Ogni componente esprime un singolo voto; non sono ammesse deleghe. Il Direttore del Dipartimento Dipendenze, in accordo con il Comitato, può attivare gruppi di lavoro con specifici obbiettivi pertinenti ai compiti del Comitato, coordinati da un componente del Comitato stesso e composti da personale, anche esterno al Comitato, con specifiche competenze. Articolo 6 – Verbalizzazione e accessibilità agli atti Il Direttore cura, attraverso la segreteria del Dipartimento, gli adempimenti amministrativi necessari al corretto funzionamento del Comitato, ivi compresa la redazione dei verbali dei relativi incontri. Le risoluzioni del Comitato di Dipartimento sono pubbliche. I verbali delle riunioni e i documenti prodotti dai gruppi di lavoro sono accessibili a chiunque ne abbia interesse legittimo. 2 Allegato “C” ASL DI BRESCIA – DIREZIONE SOCIALE DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE REGOLAMENTO DEL COMITATO PERMANENTE DEI SOGGETTI ACCREDITATI Premessa In riferimento alla normativa generale e specifica del settore ed al Regolamento del Dipartimento delle Dipendenze, il presente Regolamento definisce i compiti, la composizione e le regole di funzionamento del Comitato permanente dei soggetti accreditati. Articolo 1 - Definizione del Comitato Il Comitato permanente dei soggetti accreditati è un organo collegiale a carattere consultivo. Articolo 2 – Compiti Il Comitato fornisce elementi per: la programmazione e la valutazione di qualità degli interventi, con il supporto dei dati forniti dall’Osservatorio; la valutazione della domanda e dell’offerta, al fine di orientare la programmazione territoriale; la stesura del documento di programmazione annuale del Dipartimento; la condivisione di percorsi di continuità assistenziale; la definizione del Piano annuale di formazione. Articolo 3 – Composizione Il Comitato è composto dai legali rappresentanti delle unità di offerta accreditate presenti nel territorio o dai loro delegati, da operatori aziendali, da altri soggetti portatori di interesse, se riconosciuti a livello regionale o territoriale, per i quali il direttore di Dipartimento ritiene opportuna la partecipazione. In particolare è composto da: x il Direttore di Dipartimento; x i Legali rappresentanti, o loro delegati, dei Servizi accreditati ambulatoriali, residenziali e semiresidenziali presenti nel territorio dell'ASL; x i Legali rappresentanti, o loro delegati, degli Enti titolari di progetti di prossimità (unità di strada); x i Responsabili delle U.O. complesse del Dipartimento; x due Responsabili di U.O. semplice, uno per ciascuna U.O.C; x il Coordinatore dell'Osservatorio Territoriale; x il Coordinatore del Sistema Informatico/Informativo; x il Responsabile dell'U.O. Educazione alla Salute del Servizio Attività Sperimentali e Malattie Rare, che partecipa ai lavori del Comitato per quanto di competenza. Per la sua attività il Comitato permanente dei soggetti accreditati può avvalersi di competenze specifiche e professionalità dipartimentali o aziendali. 1 Articolo 4 – Funzionamento e modalità operative Il Comitato permanente dei soggetti erogatori funziona ai sensi del presente Regolamento, coerente con le indicazioni regionali. Il Comitato si riunisce di norma ogni quattro mesi, su convocazione del Direttore del Dipartimento che lo presiede e coordina e che riferisce al Direttore Sociale sull'attività del Comitato stesso. La convocazione, completa di ordine del giorno, deve di norma essere fatta almeno 8 giorni prima della data dell’incontro. Il Direttore del Dipartimento Dipendenze definisce l’ordine del giorno, anche accogliendo, dopo averli valutati, argomenti proposti dai partecipanti. Di ogni seduta viene tenuta regolare verbalizzazione a cura della segreteria del Dipartimento. Il titolare componente del Comitato di norma non può essere sostituito, salvo casi di forza maggiore (malattia, ferie, ecc.), per i quali dovrà delegare per iscritto e temporaneamente altro appartenente alla stessa/o struttura/Ente. Il Direttore del Dipartimento Dipendenze, in accordo con il Comitato, può attivare gruppi di lavoro con specifici obbiettivi pertinenti ai compiti del Comitato, coordinati da un componente del Comitato stesso e composti da personale, anche esterno al Comitato, con specifiche competenze. Articolo 5 – Verbalizzazione e accessibilità agli atti Il Direttore del Dipartimento cura, attraverso la segreteria del Dipartimento, gli adempimenti amministrativi necessari al corretto funzionamento del Comitato, ivi compresa la redazione dei verbali dei relativi incontri. Il Comitato si impegna a rendere disponibili informazioni sulla propria attività o su tematiche di interesse dell’area, attraverso i mezzi, cartacei o informatizzati, ritenuti più idonei. 2 Allegato “D” ASL DI BRESCIA – DIREZIONE SOCIALE DIPARTIMENTO DIPENDENZE REGOLAMENTO DEL COMITATO “RETE TERRITORIALE DELLA PREVENZIONE” Premessa Il presente Regolamento definisce i compiti, la composizione e le regole di funzionamento del Comitato Rete Territoriale Prevenzione del Dipartimento Dipendenze dell’ASL di Brescia, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa di riferimento, in particolare la D.G.R. n. 10804 del 16/12/2009 – Allegato 17, e dal Regolamento del Dipartimento delle Dipendenze. Il Direttore del Dipartimento Dipendenze, in accordo con il Responsabile dell'U.O. Educazione alla Salute del Servizio Attività Sperimentali e Malattie Rare, promuove e presiede i lavori del Comitato Rete Territoriale Prevenzione. Il Responsabile dell'U.O. Educazione alla Salute del Servizio Attività Sperimentali e Malattie Rare mette a disposizione del Comitato stesso la sua struttura organizzativa per gli adempimenti amministrativi e le sue strutture tecniche con funzioni di consulenza. In particolare, l'U.O. Educazione alla Salute svolge funzione di consulenza tecnico-operativa al Comitato Rete Territoriale Prevenzione garantendo un supporto di indicazioni tecniche e di sviluppo di azioni atte a migliorare l’efficacia degli interventi di prevenzione. Articolo 1 - Definizione di Comitato Il Comitato Rete Territoriale Prevenzione è un organismo collegiale a carattere consultivo, in relazione funzionale con il Direttore del Dipartimento Dipendenze e il Responsabile dell'U.O. Educazione alla Salute. Il Comitato, in ragione del carattere consultivo e della relazione funzionale, ha pertanto il compito di consiglio ed orientamento nei confronti del Direttore di Dipartimento, per definire le scelte strategiche e gli indirizzi operativi in tema di prevenzione. Articolo 2 – Finalità Il Comitato Rete Territoriale Prevenzione promuove una concertazione utile alla programmazione degli interventi secondo le indicazioni contenute nelle linee di indirizzo regionali (“Prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella popolazione preadolescenziale ed adolescenziale” - DGR n. 6219 del 19.12.2007; “Prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella popolazione generale”, contenuta nella DGR n. 010158 del 16.09.2009). Articolo 3 – Compiti Il Comitato Rete Territoriale Prevenzione: x opera per consolidare i rapporti di collaborazione interistituzionale; x garantisce l’attivazione di un livello formalizzato di confronto tra le istituzioni territoriali sul tema della prevenzione delle dipendenze; x condivide e definisce, attraverso il collegamento con l'U.O. Educazione alla Salute, le linee di indirizzo operative improntate alle evidenze di efficacia nella programmazione, verifica e progettazione di interventi di prevenzione delle dipendenze. Tali linee di indirizzo vengono proposte al Direttore di Dipartimento e, tramite il Responsabile della U.O. Educazione alla Salute, al Direttore del Servizio Attività Sperimentali e Malattie Rare, che le valutano e provvedono alla relativa formalizzazione; x promuove l’assunzione, da parte degli Enti rappresentati, eventualmente tramite protocolli d’intesa, degli indirizzi operativi condivisi in tema di prevenzione delle dipendenze, approvati dal Direttore del Dipartimento; x svolge funzione di sostegno a garanzia dell’attuazione di quanto concordato. 1 Articolo 4 – Composizione I componenti del Comitato Rete Territoriale Prevenzione sono individuati in rappresentanza di “…tutti i soggetti, pubblici e privati che hanno titolo a valorizzare una rete territoriale unitaria sul tema della prevenzione delle dipendenze e dei comportamenti additivi in genere” (Allegato 17 DGR 10804/2009). Ogni Ente interessato individua un rappresentante tecnico con competenze specifiche, legittimato a svolgere un forte ruolo propositivo e di accompagnamento all’attuazione delle linee proposte dal Direttore del Dipartimento (ruolo attuativo). Il Comitato, presieduto dal Direttore del Dipartimento Dipendenze e coordinato dal referente della Prevenzione ed Osservatorio Territoriale, è composto da: x i componenti dell'U.O. Educazione alla Salute; x un rappresentante dell’Osservatorio Territoriale Dipartimento Dipendenze; x rappresentanti di altre articolazioni ASL (Dipartimento ASSI, U.O. Educazione alla Salute, Dipartimento di Prevenzione Medico); x il Responsabile U.O. Programmazione Socio Sanitaria e Sociale Integrata; x un rappresentante del Centro Oratori Bresciani; x un rappresentante dei Centri di Aggregazione Giovanile (CAG); x un rappresentante dell’Amministrazione Provinciale; x i referenti Tecnici dei dodici Uffici di Piano, rappresentati dal Responsabile della U.O. Programmazione Socio Sanitaria e Sociale Integrata; x due referenti in rappresentanza degli Enti del Terzo settore, che operano nei progetti di prevenzione attivati dagli ambiti territoriali. Su temi specifici di interesse, possono essere invitati a partecipare al Comitato rappresentanti di altri Enti/Agenzie/Istituzioni, quali ad esempio la Prefettura, le AA.OO., le FF.OO. Articolo 5 – Funzionamento e modalità operative Il Comitato è costituito da componenti di diritto di cui sopra. La nomina ha durata triennale. Il titolare componente del Comitato di norma non può essere sostituito, salvo casi di forza maggiore (malattia, ferie, ecc.), per i quali dovrà delegare per iscritto e temporaneamente altro appartenente alla stessa/o struttura/Ente. Il Comitato si riunisce di norma ogni quattro mesi, su convocazione del Direttore del Dipartimento Dipendenze che lo presiede. La convocazione, completa di ordine del giorno, deve di norma essere fatta almeno 8 giorni prima della data dell’incontro. Articolo 6 – Verbalizzazione e accessibilità degli atti Il Comitato si impegna a rendere disponibili informazioni sulla propria attività o su tematiche di interesse dell’area, attraverso i mezzi, cartacei o informatizzati, ritenuti più idonei. Il Direttore del Dipartimento Dipendenze cura, attraverso la segreteria del Dipartimento, gli adempimenti amministrativi necessari al corretto funzionamento del Comitato, ivi compresa la redazione dei verbali dei relativi incontri. 2
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