00187 ROMA – Via Piave 61

Coordinamento Nazionale
FLP MIUR
00187 ROMA – Via Piave 61
Tel. 06/42000358 – 06/42010899
Sito Internet: www.flp.it - Email: [email protected]
COORDINAMENTO NAZIONALE
Fax 06/42010628
D.L. 104 – DOCENTI INIDONEI: UNA RIFORMA CHE NON PIACE A NESSUNO
In data 20/03/2014 si è tenuto presso il MIUR l’incontro congiunto OOS.SS. del Comparto Scuola – Comparto Ministeri Miur – con rappresentanti dello stesso Ministero. L’incontro era finalizzato a fornire
un’informativa relativa alla consistenza del personale appartenente al Comparto Scuola utilizzato presso gli
UU.SS.RR. e UU.SS.TT.
Nell’ambito di tale incontro, era di particolare urgenza discutere le problematiche derivanti dall’attuazione del
D.L. 104/2013, convertito in legge 8 novembre 2013 n. 128, con riferimento alla disciplina prevista nei confronti dei docenti dichiarati non idonei all’insegnamento.
Si ricorda che il D.L. 104 prevede che i docenti già dichiarati permanentemente non idonei alle mansioni
proprie del profilo di inquadramento, ma idonei ad altri compiti – utilizzati finora in compiti diversi
dall’insegnamento – dovevano obbligatoriamente presentare domanda di transito nei ruoli ATA, ovvero domanda di mobilità intercompartimentale. Ove non avessero espresso la loro preferenza né in un senso né
nell’altro, sarebbero stati sottoporsi a nuova visita medico-collegiale, ai fini dell’accertamento dell’idoneità al
servizio.
Si tratta di una normativa con la quale lo Stato entra in modo particolarmente invasivo nella vita dei pubblici
dipendenti coinvolti, obbligandoli a sostenere una visita medica anche contro la propria volontà, a cambiare
mansioni e luogo di lavoro, a vedersi diminuiti stipendio e pensione. Cosa ancora più grave è rappresentata
dal fatto che trattasi di lavoratori con determinate patologie riconosciute dalle commissioni mediche, ci verrebbe da dire : LA SOLITA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA FORTE CON I DEBOLI E …ASSENTE CON I FORTI
!!!!
A seguito di tale riforma hanno già preso avvio le procedure di mobilità per i docenti che hanno optato per il
transito nei ruoli ATA. Procedura che, verosimilmente, ricollocherà i docenti nel nuovo ruolo a partire dal
prossimo anno scolastico e che ha già determinato una decurtazione dei POSTI PER LE IMMISSIONI IN
RUOLO RISERVATI AL PERSONALE PRECARIO!!!!
Al contrario, i docenti che hanno optato per la mobilità intercompartimentale, si trovano in una situazione di
completa incertezza, perché non sono a tutt’oggi previsti né tempi né modalità per tale transito.
Si tratta di personale che, ricordiamo, un giorno potrebbe entrare nell’organico di questo Comparto. Questa
incertezza, pertanto, si ripercuote sul Comparto stesso, che non può pianificare in modo preciso il nuovo
piano di assunzione, che invero dovrebbe essere una priorità, vista l’enorme carenza di personale.
Ma come è ben noto, ai vertici del MIUR (Politici e Capi Dipartimento) ciò interessa poco, tanto la macchina
funziona sempre, in estate i colleghi devono rinunciare alle ferie, il fondo unico 2012 si è perso nelle segrete
stanze di Viale Trastevere, i colleghi sono vessati e in numero di molto inferiore alla dotazione organica, e,
come se non bastasse, uffici territoriali con vacanza di posti dirigenziali vengono coperti con incarichi di
coordinamento a funzionari per i quali non viene previsto alcun compenso se non una ENORME
RESPONSABILITA’ CIRCA LE PROCEDURE E IL RISPETTO DEI TERMINI CAPESTRO PER ASSICURARE IL
CORRETTO INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO. Ma su questo argomento ritorneremo, perché la situazione
Coordinamento Nazionale
FLP MIUR
sta diventando insostenibile e mette a rischio la professionalità dei nostri colleghi e il rispetto dei lavoratori
del MIUR.
All’incontro del 20 marzo erano assenti i due Capi Dipartimento, dott. Chiappetta e dott.ssa Bono, la Parte
Pubblica si è limitata a comunicare che i docenti coinvolti nella prossima mobilità al profilo ATA sono circa
200, anche se questo dato non ci convince e chiederemo, ad operazioni concluse nei vari uffici scolastici territoriali, una verifica effettiva dei passaggi.
Per tutti gli altri docenti, che sono andati a nuova visita o che restano in attesa della mobilità intercompartimentale (circa 3300), si è ribadito che non vi è alcuna idea su cosa accadrà nei prossimi anni.
La nostra organizzazione sindacale ha posto in evidenza una serie di problemi derivanti dalla nuova normativa, che sembra essere poco gradita a tutti, docenti in primis, ma anche alle Scuole e agli Uffici che devono
metterla in pratica.
In particolare, ha posto l’attenzione su alcune questioni delicate che stanno emergendo a seguito dei verbali
medici emessi nei confronti dei docenti che sono stati sottoposti a nuova visita, e che iniziano a pervenire
agli Uffici preposti.
Infatti, le possibili diagnosi sono:
1) inidoneità assoluta e permanente: in questo caso c’è la dispensa dal servizio;
2) conferma della precedente inidoneità (permanente e relativa): in questo caso si applica la disciplina contenuta nello stesso D.L. 104/2013, per cui il docente può chiedere la mobilità al profilo ATA, altrimenti vi sarà mobilità intercompartimentale obbligatoria (ovviamente quando entrerà in vigore, se mai accadrà). A tal fine sarebbe opportuno che l’Amministrazione intervenisse a favore degli Uffici operativi, chiarendo una volta per tutte le modalità con cui vanno poste in essere tali operazioni, per evitare che ogni Ufficio si
comporti in modo difforme.
3) trasformazione dell’inidoneità da assoluta a temporanea: in questo caso si dovrà procedere ad
un’eventuale nuova utilizzazione, previa immissione in ruolo del docente. Immissione in ruolo “fittizia”, perché quel docente non potrà insegnare, e su quel posto dovrà essere nominato un supplente. Siamo chiaramente di fronte a una deriva del D.L. 104, che provoca un aggravio per gli Uffici, e che genera ripercussioni
negative sulla continuità didattica.
4) “idoneità relativa”: è un’ipotesi assolutamente nuova, cioè un riconoscimento di idoneità al servizio, con
l’obbligo, però, di essere sottoposti a nuova visita entro un tempo determinato. Anche in questo caso il risultato è un aggravio di lavoro per gli Uffici, ed una situazione di incertezza, che va a scapito della continuità
didattica.
5) infine può essere diagnosticata una nuova idoneità al servizio. Quello che tutti temono, al riguardo, è
che in questo modo, si vada solamente incontro alle esigenze dei docenti che chiedono di tornare ad insegnare – pur non fisicamente in grado di sostenere i ritmi e lo stress dell’insegnamento – perché non gradiscono un obbligato e dequalificante transito in altre mansioni. Così facendo si rischia di svilire la funzione
primaria della Scuola, che è quella di garantire il diritto all’Istruzione.
In conclusione, siamo di fronte a una riforma:
- che pone delicatissimi problemi etici;
- che incide pesantemente su diritti fondamentali, quali quello alla salute, all’autodeterminazione, alla
giusta retribuzione, al mantenimento della mansione di appartenenza;
- che provoca incertezza nei docenti, che vivono nel limbo di non sapere come e quando dovranno
transitare ad altro ruolo;
Coordinamento Nazionale
FLP MIUR
-
che ostacola una precisa programmazione dei futuri piani di assunzione nel Comparto;
che incide negativamente sulla continuità e sulla qualità didattica.
La scrivente O.S. è preoccupata, altresì, della mancanza di indicazioni operative da parte
dell’Amministrazione nei confronti degli Uffici che quotidianamente si occupano della materia, e che si sentono abbandonati a loro stessi. Infatti solo in presenza di soluzioni affrontate e risolte in sede centrale si può
migliorare la qualità del lavoro degli uffici stessi, evitando nel contempo di generare disuguaglianze e disparità di trattamento tra ufficio ed ufficio.
Il Coordinamento Nazionale FLP MIUR