POF - Istituto Comprensivo Statale

Anno Scolastico 2013/20
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE D’ISTRUZIONE
“GIOVANNI FALCONE – PAOLO BORSELLINO”
Piano dell’Offerta Formativa
Funzione Strumentale
Docente Sabrina Sciarrini
1
Anno Scolastico 2013/20
L’istituto comprensivo Falcone e Borsellino
L’Intitolazione dell’istituto comprensivo ai due magistrati è avvenuta nel 2004. Tra le
numerose autorità intervenute era presente anche la sorella del magistrato, Maria
Falcone. IL giudice è scomparso tragicamente insieme alla moglie e parte della
scorta sull’autostrada di Capaci, il 29 maggio del 1992, per mano di Cosa Nostra. A
scoprire il telo dell’intitolazione è stato chiamato il Senatore Nando dalla Chiesa,
figlio del generale Nando Dalla Chiesa anche egli assassinato dalla mafia.
L’artista Walter Togni ha realizzato e donato alla scuola un bassorilievo in bronzo
raffigurante una moltitudine di colombe che si librano nell’aria e diffondono
quelle parole che hanno lasciato il segno nella coscienza civile delle persone e che
risuonano e continuano a tramandare nel tempo gli ideali di giustizia e libertà.
“Gli uomini passano ma le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di
altri uomini”.
G. Falcone
2
Anno Scolastico 2013/20
Premessa
Un paese che vuole crescere e svilupparsi ha davanti a sé due strade importanti:
l’istruzione, la formazione e la ricerca. Attraverso la prima strada si assicura l’approvvigionamento
di un patrimonio insostituibile, com’è appunto oggi la conoscenza e la sua capacità d’uso, qual è il
sapere; seguendo la seconda strada, si impara a guardare avanti, a perlustrare sentieri nuovi e ad
utilizzare il patrimonio acquisito per nuovi approdi di sviluppo. E’ la via dell’istruzione e della
formazione che consolida i sentieri della via democratica, nell’affermazione di un diritto
fondamentale per l’uomo di tutti tempi. Quando in un paese va consolidandosi questo
convincimento allora è più facile saper guardare alla scuola, alle sedi molteplici dell’apprendere,
come si guarda con orgoglio ad un proprio tesoro di risorse.
La società della conoscenza deve imparare a saper guardare, con uno sguardo diverso che
nel passato, alla propria scuola, ai suoi risultati, alla vorticosa esigenza di cambiamento, all’affanno
che segna i passaggi sempre più frequenti di processi innovativi, sia per soppesare la portata, sia
per giudicare la congruità e la rispondenza ai nuovi bisogni dell’uomo e del cittadino di questa
società complessa. In una parola si fa sempre più complessa il modo di guardare a certe
organizzazioni e al loro modo di fare risultato.
Questo documento vuole essere un tentativo di proporre alla comunità un modo diverso
dal solito di vedere l’ambiente, un luogo in cui si costruisce formazione e istruzione, un modo di
come fosse possibile valutare i risultati con l’occhio di chi controlla per migliorare piuttosto che
per condannar. La scuola scende in campo con una buona dose di ottimismo realistico per far
conoscere le realizzazioni, le attese, i programmi, dal momento che molti ancora si accaniscono a
celebrarne solo i “ misfatti”. E’ la scuola di tutti che vuol far conoscere la sua multiforme attività
didattica educativa: così accanto ai progetti di carattere ambientalistico (spazi verdi, monumenti,
sicurezza) convive lo spazio riservato all’integrazione scolastica (disagio, multiculturalità..) e quello
relativo alla continuità fra scuole di grado diverso, ai linguaggi, alle esperienze di scuola –
laboratorio, di atelier teatrali e musicali, della multimedialità e della comunicazione. L’Istituto
Comprensivo di Vignanello presenta le sue credenziali per consolidare la credibilità, per candidarsi
a farsi da motore per eventi che sicuramente si preparano, con i tempi nuovi, per tutte le
organizzazioni oggi in campo come “opifici del sapere”.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Cesarina Santocchi
3
Anno Scolastico 2013/20
Che cos’è il POF dal punto di vista normativo?
Il piano dell’offerta formativa è la carta d’identità della scuola: in esso vengono
illustrate le linee distintive dell’istituto, l’ispirazione culturale - pedagogica che lo
muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa
delle sue attività.
E’ molto simile a un’istantanea, una sorta di carta d’identità del piano dell’offerta
formativa.
LINEE
DISTINTIVE
D'ISTITUTO
LA PROG.
L'ISPIRAZIONE
CULTURALE
EDUCATIVODIDATTICA
PEDAGOGICA
POF
LA PROG.
EXTRACURRICOLARE
LA
PROGETTAZIONE
CURRICOLARE
Figura 1
Quale normativa scolastica istituisce il POF?
La legge 28 marzo 2003 n.53 ed in particolare, il decreto legislativo n. 59 del 19
febbraio 2004, attuativo per le scuole dell'infanzia e del primo ciclo hanno conferito
nuovi strumenti di flessibilità alle scuole autonome tra cui il POF.
4
Anno Scolastico 2013/20
L’elaborazione annuale dei Piani dell'Offerta Formativa rappresenta l'occasione per
le istituzioni scolastiche di dotarsi di percorsi formativi individualizzati e
caratterizzanti;
Tra gli strumenti operativi vi è anche la predisposizione dei PEI ( piani di studio
personalizzati) che, pur aderendo agli obiettivi generali ed educativi definiti a livello
nazionale, raccolgono e rispondono alle esigenze del contesto culturale, sociale ed
economico in cui le scuole operano:
L'autonomia delle scuole si esprime nel POF attraverso la descrizione:
delle discipline e delle
attività liberamente
scelte della quota di
curricolo loro riservata
dell'articolazione
modulare di gruppi di
alunni provenienti dalla
stessa o da diverse classi
delle modalità e dei
criteri per la valutazione
degli alunni e per il
riconoscimento dei
crediti
delle possibilità di
opzione offerte agli
studenti e alle famiglie
dell'articolazione
modulare del monte ore
annuale di ciascuna
disciplina e attività
dell'organizzazione
adottata per la
realizzazione degli
obiettivi generali e
specifici dell'azione
didattica
delle discipline e attività
aggiuntive nella quota
facoltativa del curricolo
delle azioni di continuità,
orientamento, sostegno
e recupero
corrispondenti alle
esigenze degli alunni
concretamente rilevate
dei progetti di ricerca e
sperimentazione.
Figura 2
Il Piano dell'offerta formativa è pubblico e deve essere consegnato agli alunni
all'atto dell'iscrizione. Il Piano dell'offerta formativa si inserisce in una più
complessiva attività di progettazione di quegli aspetti dell'attività scolastica per i
quali l'autonomia prevede un trasferimento di poteri dallo Stato alle scuole.
Queste ultime infatti:
 definiscono il modo di organizzarsi più adeguato per la realizzazione degli
obiettivi generali e specifici dell'azione didattica;
5
Anno Scolastico 2013/20
 adattano a questi obiettivi il calendario scolastico;
 progettano la ricerca e la sperimentazione;
 attivano accordi di rete con altre scuole ed eventuali scambi di docenti
che abbiano uno stato giuridico omogeneo;
Proposto dalle varie componenti della scuola, il Piano dell'offerta formativa è
elaborato dal punto di vista didattico dal Collegio dei docenti, nel rispetto di
eventuali diverse opzioni metodologiche, ed è adottato dal Consiglio d’Istituto.
COME SI STRUTTURA IL DOCUMENTO?
IL PROFILO
DELL'ISTITUTO
COMPRENSIVO
AUTONOMIA
VALUTAZIONE E
MONITORAGGIO
ORGANIZZATIVA
AUTONOMIA DI
RICERCA E
SVILUPPO
AUTONOMIA
DIDATTICA
Figura 3
6
Anno Scolastico 2013/20
IL PROFILO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
Premessa:
Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi
ancora più ineludibile rispetto al passato, perché la realtà di oggi si presenta
complessa, articolata e non di semplice decodificazione.
In una società in cui la comunicazione in tutte le sue forme assume un’importanza
rilevante, la scuola, ne prende consapevolezza e si apre alle famiglie e al territorio
circostante, forte della sua vocazione educativa – didattica e facendo perno sugli
strumenti forniti dall’autonomia scolastica.
L’obiettivo della scuola è quello di proporre un’educazione che spinga lo studente a
fare scelte autonome e feconde, nell’ottica di una dialettica continua della sua
progettualità con i valori che orientano la società in cui vive.
SCELTE CULTURALI E LINEE STRATEGICHE
La scuola si propone come una istituzione aperta e sensibile al contesto socioeconomico- culturale in cui opera , pronta ad interpretare le esigenze e a migliorare
il servizio.
Territorio
Famiglia
Fenomeni Emergenti
L'alunno
Scelte educative e
culturali
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Anno Scolastico 2013/20
Figura 4
Sulla base dell’analisi dei fenomeni emergenti, la scuola identifica nell’ambito
dell’autonomia educativa e didattica, le scelte educative e culturali che in parte
vengono calate nella programmazione curricolare e in parte attuate attraverso la
progettualità dell’offerta aggiuntiva. In tal senso, la scuola adatta il curricolo
nazionale, all'ambiente territoriale sulla base di una rilevazione della situazione
economica- sociale -culturale e territoriale , nel pieno rispetto dello statuto
antropologico ed epistemologico delle singole discipline e con riferimento ai
Programmi Ministeriali, fermo restando la libertà di insegnamento e l’ autonomia
educativa, organizzativa e didattica e gestionale, garantita per legge ai docenti e alle
istituzioni scolastiche.
Si riportano gli artt. 1 e 2. della Legge n. 275/1999 sull’Autonomia scolastica
1. Le istituzioni scolastiche sono espressioni di autonomia funzionale e provvedono
alla definizione e alla realizzazione dell'offerta formativa, nel rispetto delle funzioni
delegate alle Regioni e dei compiti e funzioni trasferiti agli Enti locali, ai sensi degli
articoli 138 e 139 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. A tal fine
interagiscono tra loro e con gli Enti locali promuovendo il raccordo e la sintesi tra le
esigenze e le potenzialità individuali e gli obiettivi nazionali del sistema di istruzione.
2. L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di
pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di
interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona
umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche
specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo,
coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con
l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento
I docenti
I docenti, nell’ambito dell’insegnamento si prefigurano come una risorsa in grado di
orientare, mediare e il processo di insegnamento- apprendimento. La scuola, oggi,
deve fare i conti con la società complessa che richiede un livello di alfabetizzazione e
formazione educativo – didattica, basata su presupposti e necessità molto diverse.
La svolta della ricerca nelle pratiche educative, come si è visto, ha spostato l'asse
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Anno Scolastico 2013/20
dell'attenzione dall'insegnamento all'apprendimento e si è passati dalla centralità
della disciplina alla centralità dell'allievo.
Le discipline da tempo ormai non rappresentano più un insieme di contenuti da
apprendere, ma sono una delle tante chiavi di lettura della realtà, indispensabili per
padroneggiare la complessità.
"Il mondo è cambiato perché è cambiato ciò che ne sappiamo"
Tullio de Mauro
Le famiglie
Le famiglie rappresentano il contesto privilegiato per l’educazione e per lo sviluppo
dei bambini, pur nella loro diversità perché molteplici sono gli ambienti di vita e i
riferimenti, religiosi, etici, comportamentali, che sono sempre portatori sani di
risorse e di principi che possono essere valorizzati, sostenuti e condivisi nella scuola
nel nome di una responsabilità condivisa.
Il primo incontro con la scuola e con gli insegnanti, e con l’esperienza scolastica dei
figli aiutano i genitori a prendere più chiaramente coscienza della responsabilità
educativa che è loro affidata. La consapevolezza dei cambiamenti intervenuti nella
società e nella scuola richiede la messa in atto di un rinnovato rapporto di
corresponsabilità formativa con le famiglie, in cui con il dialogo si costruiscano
cornici di riferimento condivise e si dia corpo a una progettualità comune.
Il territorio
La scuola, consapevole di non essere unica agenzia educativa, si apre al territorio
accogliendo tutte le iniziative e quei progetti, provenienti dal territorio che
contribuiscono ad ampliare l’offerta formativa scolastica, in tal modo coopera in
modo attivo a promuovere, valorizzare e conservare la memoria storica e culturale
degli usi, costumi e tradizioni; un rapporto collaborativo, costante, proficuo,
costruttivo, educativo e continuo.
9
Anno Scolastico 2013/20
L’istituto comprensivo Falcone e Borsellino è in rete con…
Le amministrazioni comunale di Vignanello, Vallerano e Canepina.
Gli enti locali collaborano allo svolgimento del servizio scolastico attraverso il Piani
di Diritto allo Studio. Promuovono e sostengono le attività didattiche programmate,
anche con onere economico. In particolar modo si occupano:
 del servizio di trasporto giornaliero,
 del servizio di mensa scolastica,
 del sostegno all’integrazione/inclusione degli alunni/e disabili
 di arredi, dei testi scolastici, di materiali didattici e di consumo attinenti alle
diverse attività;
 del funzionamento degli
edifici, dell’Ufficio di Segreteria e della
manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali scolastici (luce, gas,
riscaldamento e rete telefonica)
 di alcuni progetti programmati con l’intervento di esperti;
 del servizio di trasporto per alcune uscite scolastiche collegate all’attuazione
di progetti e/o iniziative straordinarie;
 del materiale per la pulizia dei locali;
Inoltre provvedono ove richiesto dalle ASL, all’assistente educatore e
favoriscono progetti a sostegno all’inclusione degli alunni/e con particolari situazioni
di disagio e/o con difficoltà di inserimento;
Le Biblioteche Comunali forniscono inoltre alla scuola un valido supporto per
progetti di lettura animata, corsi, incontri e aiuto compiti.
Non è compito dell’Ente Locale provvedere al materiale del primo soccorso, in
quanto per una maggiore e celere fruibilità, se ne occupa direttamente la scuola con
proprio fondi.
L’A.S.L. e le Strutture Riabilitative Accreditate.
La ASL formula diagnosi cliniche e fornisce i documenti previsti dalla normativa
vigente quali, diagnosi funzionali per alunni/e disabili; effettua valutazioni
diagnostiche per alunni con difficoltà specifiche di apprendimento e altri disturbi
evolutivo dello Sviluppo; partecipa agli incontri periodici organizzati dalla scuola al
fine di valutare il processo d’integrazione scolastica degli alunni/e con disabilità e/o
con svantaggio e propone e sostiene progetti educativi finalizzati alla prevenzione.
UNITÀ OPERATIVA NEURO PSICHIATRIA INFANTILE (U.O.N.P.I.)
10
Anno Scolastico 2013/20
La U.O.N.P.I nella provincia di Viterbo di riferimento per la nostra scuola sono due:
la VT3 3 la VT5, dirette rispettavi mante dal Dott. Marcelli e dalla Dott.ssa Andreussi
Sono strutture operative che si occupano delle attività di diagnosi, cura e
riabilitazione delle patologie neurologiche e neuromotorie; dei disturbi dello
sviluppo affettivo e relazionale, delle patologie della sfera cognitiva, dei disturbi
neuropsicologici dell'infanzia e dell'adolescenza da 0 a 18 anni. Le strutture
provvedono anche, alle attività mediche e riabilitative (riabilitazione neuromotoria,
psicomotoria, logopedica e pischiatrica). E’ la famiglia che si reca presso le sede
indicate per la richiesta di una prima visita, muniti di prescrizione del pediatra o
medico di base. Può accadere che la stessa ASL per problemi di sovraffollamento per
evitare lunghi mesi di attesa, invii i genitori presso le strutture accreditare dopo aver
completato il percorso diagnostico.
I SERVIZI SOCIALI COMUNALI
L’ufficio di servizio sociale, in relazione alla scuola. Dietro formale richiesta della NPI
annualmente determina il monte ore settimanale dell’assistente educatore
scolastico e procede, sulla base di quanto stabilito in sede del GLHI all’abbinamento
tra alunno ed assistente educatore. L’assistente sociale monitora, nel corso
dell’anno l’andamento dei progetti educativi degli alunni con assistenza educativa,
verificandone la qualità e la coerenza progettuale attraverso appositi questionari
predisposti che vengono compilati dalla scuola. L’assistente sociale inoltre, in taluni
casi, accompagna la famiglia nella definizione del progetto di vita del minore e
collabora per la realizzazione di iniziative educative e di integrazione mirate.
IL COMITATO GENITORI
Nel nostro Istituto opera un Comitato dei Genitori traversale Vignanello -ValleranoCanepina. Esso è un organo consultivo autonomo che opera su base volontaria e ha
la mission di promuovere una collaborazione fattiva con la scuola:
 collabora con il Consiglio d’Istituto;
 analizza e approfondisce le problematiche con lo scopo di rendere la scuola
migliore;
 organizza assemblee di genitori su problemi riguardanti la scuola, le sue
strutture e attività progettuali;
 si fa promotore di momenti di studio e riflessione.
11
Anno Scolastico 2013/20
LE ASSOCIAZIONI ESTERNE
La Scuola, intrattiene rapporti con tutte la agenzie presenti nel territorio:
associazioni di volontariato, enti morali, associazioni culturali e sportive, Caritas,
AVIS, CRI, Proloco, per attivare forme di collaborazione, a potenziamento del
progetto educativo e didattico, al fine di promuovere negli alunni/e lo sviluppo di
una coscienza civile e per affrontare attuali tematiche sociali e ambientali.
RILEVAZIONE DELLE RICHIESTE FORMATIVE DEL TERRITORIO E RISPOSTE
EDUCATIVE E CULTURALI
CONTESTO TERRITORIALE
RICHIESTE FORMATIVE
RISPOSTE EDCATIVE E CULTURALI
 Rilevante
presenza
di
extracomunitari;
 Carenza di occupazione;
 Aumento
della
tendenza;
all’isolamento;
 Carenza di effettive occasioni
d’incontro;
 Perdita rapida del patrimonio
culturale tradizionale;
 Diminuzione
di
aggregazioni
formative ed aggregative;
 Diminuzione delle relazioni sociali
 Diffusione di aspetti devianti , di
disagio giovanile;
 Promuovere
un
pensiero
improntato alla solidarietà e alla
tolleranza;
 favorire effettive occasioni di
incontro;
 Intensificare il dialogo tra le parti
sociali;
 Trasmettere messaggi positivi;
 Prevenire il disagio giovanile;
 Incoraggiare e migliorare i rapporti
sociali;
 Promuovere e rendere operativa
l’interazione tra operatori di
diverse istituzioni;
12
Anno Scolastico 2013/20
Contesto Familiare
RICHIESTE FORMATIVE
RISPOSTE EDCATIVE E CULTURALI
 Dare un supporto per trovare
strategie educative più idonee;
 Stabilire un rapporto di fiducia
di incontro e di collaborazione
tra scuola e famiglia;
 Migliorare le capacità
comunicative e relazionali;
 Potenziare le competenze
pedagogiche dei genitori;
 Fornire ai genitori strumenti
adatti alla realizzazione del
processo educativo;
 Tendenza alla delega del mandato
educativo;
 Assunzione
di
comportamenti
contraddittori(protezionismo,permissivis
mo o disinteresse nei confronti dei
bisogni dei figli);
 Aumento di separazioni coniugali con
conseguente
accentuazione
delle
problematiche scolastiche ad esso
legate;
 Aumento dei disagi economici;
L’alunno
Fenomeni Emergenti
Scelte Educative e Culturali
 Portatore di stimoli e conoscenze
di vario tipo;
 Ridotte o discontinue capacità di
attenzione e di concentrazione;
 Patrimonio lessicale limitato e
ridotto;
 Difficoltà relazionali;
 Tendenza ad ottenere tutto e
subito;
 Di pendenza dai modelli imposti
dalla pubblicità;
 Videodipendenza;
 Fenomeni di bullismo;
 Interessi momentanei e
superficiali;
 Promuovere e potenziare l’offerta
educativa e culturale;
 Favorire la motivazione e
l’interesse verso la scuola,
 Migliorare i processi di
socializzazione;
 Consolidare e rafforzare
l’autostima dell’alunno;
 Favorire l’espressione creativa;
 Incoraggiare il senso di
responsabilità;
 Promuovere il superamento
dell’egocentrismo e della
tendenza all’isolamento;
 Promuovere il pensiero
divergente;
13
Anno Scolastico 2013/20
AUTONOMIA ORGANIZZATIVA
Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999 n. 275
(in SO 152/L della GU 10 agosto 1999, n. 186)
Art. 5
Autonomia organizzativa
1. Le istituzioni scolastiche adottano, anche per quanto riguarda l'impiego dei
docenti, ogni modalità organizzativa che sia espressione di libertà progettuale e sia
coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di studio,
curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento
dell'offerta formativa.
2. Gli adattamenti del calendario scolastico sono stabiliti dalle istituzioni scolastiche
in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta formativa, nel rispetto delle
funzioni in materia di determinazione del calendario scolastico esercitate dalle
Regioni a norma dell'articolo 138, comma 1, lettera d) del decreto legislativo 31
marzo 1998, n. 112.
3. L'orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e
attività sono organizzati in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione
plurisettimanale, fermi restando l'articolazione delle lezioni in non meno di cinque
giorni settimanali e il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di ciclo previsto
per le singole discipline e attività obbligatorie.
4. In ciascuna istituzione scolastica le modalità di impiego dei docenti possono
essere diversificate nelle varie classi e sezioni in funzione delle eventuali
differenziazioni nelle scelte metodologiche ed organizzative adottate nel piano
dell'offerta formativa. Nel seguente profilo generale nello specifico è possibile
visionare.
Popolazione scolastica
Distribuzione della popolazione scolastica nei plessi
Lo stato delle strutture
14
Anno Scolastico 2013/20
Assetto organizzativo funzionale:







Docenti
Personale A.T.A
Le funzioni strumentali
Le commissioni/Referenti/Coordinatori
Gli organi collegiali
Funzioni e competenze
Orario Attività Didattiche
Popolazione scolastica
Distribuzione per plesso e per grado
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
VIGNANELLO
VALLERANO
CANEPINA
N. CLASSI
6
3
5
N. ALUNNI
102
63
91
VIGNANELLO
VALLERANO
CANEPINA
N. CLASSI
11
6
6
N. ALUNNI
211
96
114
VIGNANELLO
VALLERANO
CANEPINA
N. SEZIONI
5
2
3
N. ALUNNI
150
49
66
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA DELL’INFANZIA
15
Anno Scolastico 2013/20
Anno scolastico 2013 -2014
La popolazione scolastica aggiornata 10 gennaio 2013 è di 942 alunni complessivi
di cui 116 stranieri.
Popolazione scolastica – Quadro Generale
Scuola Primaria
Vignanello
Vallerano
Canepina
1°A
19
19
13
1°B
22
-
14
2°A
17
2°B
1°A
15
1°A
14
17
-
1°B
15
2°C
17
-
1°C
-
3°A
18
20
2°A
19
3°B
23
-
2°B
-
4°A
16
23
3°A
18
4°B
19
-
3°B
-
5°A
18
19
4°A
21
5°B
25
0
4°B
-
211
96
2°A
3°A
4°A
16
114
Anno Scolastico 2013/20
Alunni con cittadinanza non italiana nell’a.s. 2013/2014, aggiornata a
gennaio 2014
Gli alunni stranieri e con cittadinanza non italiana, che frequentano l’Istituto
Comprensivo Falcone e Borsellino, provengono dai seguenti Stati:
2008/2009
2009/2010
2010/2011
2011/2012
2012/2013
38
15
5
3
2
2
3
3
2
-
38
13
5
3
3
3
2
2
2
-
38
5
5
4
2
2
2
1
1
1
2
44
5
4
3
3
3
2
2
2
1
2
2
64
30
4
2
3
4
4
1
1
4
2
1
-
56
29
4
2
4
4
4
1
3
2
-
Nigeria
-
-
-
-
-
1
Egitto
-
-
-
-
-
3
Ghana
-
-
-
-
-
1
Guinea
-
-
-
-
-
2
Filippine
-
-
-
-
-
1
Cuba
-
-
-
-
1
-
Perù
-
-
-
-
1
-
73
71
63
73
122
117
Nazionalità
Romania
Albania
Polonia
Tunisia
Ucraina
Marocco
Macedonia
Moldavia
India
Georgia
Iran
Paraguay
Rep.Dominicana
Totale
17
2013/2014
Anno Scolastico 2013/20
Scuola dell’Infanzia di Canepina:
Nazionalità
n. alunni
Romania
4
Albania
2
Nigeria
1
TOTALE
7
Scuola dell’Infanzia di Vallerano:
Nazionalità
n. alunni
Romania
4
Egitto
2
TOTALE
6
Scuola dell’Infanzia di Vignanello:
Nazionalità
n. alunni
Romania
7
Guinea
1
Albania
1
Moldavia
1
Filippine
1
TOTALE
11
18
Anno Scolastico 2013/20
Scuola Primaria di Canepina:
Nazionalità
n. alunni
Romania
3
Albania
11
TOTALE
14
Scuola Primaria di Vallerano:
Nazionalità
n. alunni
Romania
13
Polonia
1
Tunisia
1
Egitto
1
TOTALE
15
Scuola Primaria di Vignanello:
Nazionalità
n. alunni
Romania
14
Georgia
2
Marocco
4
Macedonia
2
Ucraina
3
Albania
6
Guinea
1
Iran
1
Polonia
2
TOTALE
35
19
Anno Scolastico 2013/20
Scuola Secondaria di Primo grado di Canepina:
Nazionalità
n. alunni
Romania
6
Albania
8
Ghana
1
TOTALE
15
Scuola Secondaria di Primo grado di Vallerano:
Nazionalità
n. alunni
Romania
2
Polonia
1
Albania
1
Tunisia
1
TOTALE
5
Scuola Secondaria di Primo grado di Vignanello:
Nazionalità
n. alunni
Romania
3
Macedonia
2
Iran
1
Georgia
1
Ucraina
1
TOTALE
8
20
Anno Scolastico 2013/20
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
SETTORE
METODOLOGIO
SETTORE
ORGANIZZATIVO
DIDATTICO
COLLEGIO DEI
DOCENTI
SETTORE
AMMINISTRATIVO
DIRIGENTE
SCOLASTICO
DIRIGENTE
AMMINISTRATIVO
COLLEGIO DEI
DOCENTI
CONSIGLIO
D'ISTITUTO
PERSOANALE
A.T.A
Figura 5
STRUTTURA ORGANIZZATIVA FUNZIONALE
DIRIGENTE
SCOLASTICO
COLLEGIO DEI
DOCENTI
DOCENTI VICARI
DIRIGENTE
AMMINSTRATIVO
COMMISSIONI
Figura 6
21
FUNZIONI
STRUMENTALI
Anno Scolastico 2013/20
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
PRESIEDE: IL DIRIGENTE CESARINA SANTOCCHI
Il collegio dei docenti è composto da tutto il personale docente
dell’Istituto comprensivo e insieme al Consiglio d’Istituto è un organo collegiale
decisivo per la scuola. Il dirigente scolastico esercita le funzioni di cui al decreto
legislativo 6 marzo 1998, n. 59, nel rispetto delle competenze degli organi
collegiali.(comma 2). Il collegio dei docenti, tra gli organi collegiali della scuola, è
quello che ha la responsabilità dell’impostazione didattico-educativa, in rapporto
alle particolari esigenze dell’istituzione scolastica e in armonia con le decisioni del
consiglio di circolo o di istituto. Esso mantiene competenza esclusiva per quanto
attiene agli aspetti pedagogico-formativi e all’organizzazione didattica e, concorre,
comunque, con autonome deliberazione alle attività di progettazione a livello
d’istituto e di programmazione educativa e didattica.
GLI ORGANI COLLEGIALI – GENITORI
CONSIGLI
D'INTERSEZIONE
CONSIGLI DI
CLASSE
CONSIGLI
D'INTERCLASSE
CONSIGLIO
D'ISTITUTO
Figura 7
22
Anno Scolastico 2013/20
Competenze del Consiglio d’Istituto
I compiti e le funzioni del Consiglio d'Istituto sono definiti dall'art. 10 del D.Lgs.
16/04/1994 n. 297 e dagli art. 2/3/4/5 del DPR 275/99 come modificato dai DPR
156/99 e 105/01, nonché, per la parte contabile, dal D.I.44/2001:









Elabora e adotta gli indirizzi generali del POF e determina le forme di
autofinanziamento;
Approva il Programma annuale entro il 15 dicembre dell'anno precedente a
quello di riferimento;
Verifica lo stato di attuazione del programma entro il 30 giugno;
Approva le modifiche al programma annuale ;
Approva, entro il 30 aprile, il Conto Consuntivo predisposto dal D.S.G.A. e
sottoposto dal D.S all'esame del Collegio dei revisori dei conti;
Stabilisce l'entità del fondo per le minute spese (art.17 comma 1);
Ratifica i prelievi dal fondo di riserva effettuati dal D.S. entro 30 giorni;
Delibera sulle attività negoziali di cui all'art. 33 comma 1 del D.I. 44/2001;
determina i criteri e i limiti delle attività negoziali che rientrano nei compiti
del D.S. (art.33 comma 2) ;
COMPETENZE DEI CONSIGLI D’INTERCLASSE/ CLASSE /INTERSEZIONE
SCUOLA PRIMARIA CONSIGLI D’INTERCLASSE
I Rappresentanti di Classe eletti alle Scuole Elementari (uno per classe) fanno parte
di diritto del Consiglio di Interclasse.
Il Consiglio di Interclasse è presieduto dal Dirigente Scolastico (o da un docente suo
delegato prescelto tra i membri del Consiglio).
Ne fanno parte un rappresentante eletto dai genitori per ciascuna delle classi
interessate e i docenti dei plessi di Scuola Primaria dell’Istituto.
Il ruolo principale del consiglio è quello di approfondire i problemi
dell’apprendimento e dello sviluppo della personalità degli alunni individuando le
modalità migliori per stimolare e favorire entrambi.
Il rapporto di collaborazione tra docenti, genitori e alunni rappresenta, in tale
ambito, un momento centrale, finalizzato alla elaborazione di proposte che
riguardano in particolare l’attività educativa e le iniziative di sperimentazione da
sottoporre all’esame del collegio dei Docenti. Il consiglio ha inoltre il compito di
23
Anno Scolastico 2013/20
estendere e valorizzare i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni (c.m.
274/84).
 Schematicamente il consiglio di Interclasse ha, per disposizione legislativa, i
seguenti compiti:
 esaminare ed approvare la programmazione didattica elaborata dal team dei
docenti
 formulare proposte al collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e
didattica
 formulare proposte al collegio dei Docenti in ordine ad iniziative di
sperimentazione
 agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra genitori e docenti
 esprimere parere sull’adozione dei libri di testo
 esprimere parere sul programma di sperimentazione metodologico - didattica
proposta dai docenti
 ha potere generale di proposta e parere in ordine alle competenze del Collegio
dei docenti
 verificare l’andamento complessivo dell’attività didattica in attuazione della
programmazione educativa di Istituto
 organizzare gite, visite d’istruzione e richiedere l’eventuale collaborazione delle
famiglie per la loro attuazione dopo la preparazione didattica
 con la sola presenza dei docenti, realizzare il coordinamento didattico e
provvedere ai rapporti interdisciplinari.
 Le riunioni del consiglio debbono aver luogo in orario extrascolastico.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Competenze dei Consigli di Classe
 I Rappresentanti di Classe eletti alle Scuole Medie (4 per classe) fanno
parte di diritto del Consiglio di Classe.
 Il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico (o docente da lui delegato)
che attribuisce ad uno dei docenti la funzione di segretario. Nelle scuole
medie è composto dai docenti di ogni singola classe e da 4 rappresentanti
dei genitori. Il Consiglio resta in carica un anno.
24
Anno Scolastico 2013/20
 È responsabile, in seduta chiusa alla sola presenza dei docenti, della
valutazione periodica e finale degli studenti; si occupa del coordinamento
didattico e dei rapporti interdisciplinari.
 Il Consiglio nel suo complesso formula proposte al Collegio dei Docenti,
relativamente all’azione educativa e didattica e ad iniziative di
sperimentazione; esso, inoltre deve agevolare ed estendere i rapporti
reciproci tra docenti, genitori e alunni.
 Schematicamente il Consiglio di classe è chiamato ad occuparsi dei
seguenti argomenti:
 particolarmente di tutto ciò che direttamente o indirettamente riguarda gli
studenti e l’attività della classe
 il comportamento degli alunni
 l’impegno nello studio e nell’attività didattica
 gli interessi, i problemi, le difficoltà dei ragazzi nell’età in cui si trovano
 l’ambiente socioculturale da cui provengono
 le eventuali carenze educative e nella formazione di base
 l’educazione morale e religiosa
 le reazioni degli studenti a determinati comportamenti e iniziative dei
docenti, cosa fare per migliorare la situazione
 lo sviluppo della collaborazione tra compagni di classe e tra famiglie per
l’inserimento di alunni svantaggiati
 l’organizzazione di attività integrative e di iniziative di sostegno
 le condizioni ambientali in cui si svolge la vita scolastica (aule, banchi
servizi igienici, illuminazione, riscaldamento, attrezzature didattiche)
 l’organizzazione delle gite, visite d’istruzione e l’eventuale collaborazione
delle famiglie per la loro attuazione dopo la preparazione didattica
 l’organizzazione della biblioteca
 esprimere parere sull’adozione dei libri di testo, sullo svolgimento di
attività integrative e di sostegno
 non possono essere trattati casi singoli.
25
Anno Scolastico 2013/20
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA FAMIGLIA
“Insieme è meglio”
( D. P. R n . 235 del 21 novembre 2007 )
“Il compito della scuola.. è quello di far acquisire non solo competenze, ma anche
valori da trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità,
appartenenza e responsabilità”
Il Patto Educativo di Corresponsabilità:
E’ una dichiarazione concordata ed esplicita alla formazione dei bambini e delle
bambine . E’ una strategia per favorire un confronto costante tra scuola e famiglia ,
nel riconoscimento dei rispettivi ruoli.
Serve a promuovere, sviluppare e rafforzare:







il benessere di ciascuno;
l’ autostima;
l’ autonomia e il senso di responsabilità;
il rispetto per se stessi, per gli altri e per l’ambiente;
la capacità di riconoscere e rispettare il punto di vista altrui;
la capacità di collaborare, cooperare ed essere solidali;
l’ accettazione delle regole ;
Nel Patto di corresponsabilità è in forma integrale sul sito della scuola nella sezione
La Dirigenza http://icsvignanello.com/category/vallerano/
Nella stessa sezione è reperibile anche il Piano dei Servizi con relativa contrattazione
sindacale.
26
Anno Scolastico 2013/20
RUOLI E FUNZIONI E AREE DI COMPETENZA
COORDINATORI DELLE SEDI
 Curare la diffusione delle circolari e accertarsi che ne abbiano preso visione
 Su delega presiedere i consigli d’intersezione/ d’interclasse e redigerne i
verbali
 Coordinare le attività del plesso
 Garantire l’osservanza delle direttive impartite dalla presidenza
 Mantenere rapporti constanti con la presidenza, segnalando o
comunicando formalmente i problemi di varia natura organizzativo funzionale e tutte le circostanze che investono l’attività scolastica o
l’edificio;
 Predisporre/ aggiornare, come responsabile dei sussidi del plesso, l’elenco
del materiale esistente da far conoscere ai colleghi e da affiggere all’albo
del plesso per favorirne la consultazione in qualsiasi momento.
 Provvedere, qualora sia prevista l’assenza di docenti nel plesso, ad attuare
le iniziative che rendano possibile il regolare svolgimento delle del servizio
scolastico o che garantiscono, fino all’arrivo del supplente, la vigilanza degli
alunni.
 Partecipare alle riunione dello “Staff di Direzione”
 Membri di diritto nella commissione del POF
COLLABORATORE VICARIO
 Sostituire il Dirigente Scolastico durante il periodo delle ferie estive e in
casi di assenza nel corso dell’anno;
 Collaborare con il DS nel coordinamento didattico -amministrativo;
 Offrire al Ds un supporto gestionale;
 Redigere i verbali dei collegi dei docenti
 Interagire con il settore amministrativo
 Vigilare sulla somiglianza delle attività programmatiche e sull’osservanza
delle direttive impartite dalla presidenza;
 Curare i rapporti con gli EELL e le Associazioni del territorio
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Anno Scolastico 2013/20
 Contattare i collaboratori delle sedi al fine di rendere più fluida la
circolazione delle informazioni utili;
 Partecipazione alle riunioni dello “Staff di direzione”
DOCENTI CON FUNZIONE STRUMENTALE E REFERENTI
Per realizzare le finalità istituzionali della Scuola in regime di autonomia, ogni anno
scolastico, il Collegio dei Docenti individua al suo interno insegnanti che esplicano le
funzioni strumentali o assumono incarichi da referenti e che indicativamente si
occupano di:










Orientamento
Coordinamento Continuità
Gestione Piano dell'Offerta Formativa
Inclusione BES
Intercultura Multimedialità BES
Prevenzione del disagio BES
Scuola Secondaria di Primo Grado
Sicurezza.
Valutazione e Autovalutazione
INVALSI
RESPONSABILE GESTIONE SISTEMA SICUREZZA (R.S.G.S)
 Il Responsabile del Sistema di Gestione Sicurezza, è formalmente incaricato
dalla Direzione di mantenere attivo il Sistema ed ha le seguenti responsabilità
operative: preparare, verificare, divulgare ed archiviare la documentazione
descrittiva del SGS;
 coadiuvare la Istituzione Scolastica nella verifica della corretta applicazione
delle regole e delle disposizioni volte a conseguire gli obiettivi enunciati nella
Politica per la Sicurezza;
 collaborare attivamente con il Servizio di Prevenzione e Protezione per la
Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro attivando modalità, strumenti e risorse
adeguate a conseguire gli obiettivi ed a realizzare un efficace SGS;
 eseguire su base periodica le Verifiche Ispettive del SGS;
 fornire alla Direzione tutti gli elementi ed i dati per valutare l’efficienza del
SGS e promuovere eventuali azioni preventive e di miglioramento;
28
Anno Scolastico 2013/20
 predisporre e verificare l’esecuzione dei programmi di addestramento e
formazione;
 verificare la corretta gestione dei rilievi di non conformità, come pure la
verifica delle azioni correttive e preventive; collaborare e/o sollecitare l’analisi
delle cause delle non conformità reali o potenziali e proporre o richiedere le
eventuali azioni alla Direzione;
 supportare l’ufficio acquisti nell’eseguire la valutazione e gestione della
qualifica dei Fornitori per quanto attiene alle problematiche inerenti la
sicurezza; costituire il riferimento per Enti esterni all'azienda per tutto quanto
riguarda il suo SGS; supportare la Direzione nel verificare il suo impegno circa
l'adeguatezza delle risorse e del personale addestrato in funzione degli
obiettivi ed alle conseguenti attività pianificate;
 formalizzare le disposizioni della Direzione circa gli incarichi e le mansioni del
SGS;
Competenze e requisiti richiesti al RSGS: adeguata formazione in ambito BS
OHSAS 18001:2007 o Sistemi equivalenti.
COMMISSIONE SICUREZZA





Aggiorna il documento sulla “Valutazione dei rischi” e i “Piani di evacuazione”
Segna ogni eventuale situazione di rischio o di pericolo
Propone eventuali contromisure
Controlla la data di scadenza degli estintori
Cura la documentazione delle evacuazione effettuate
REFERENTE PER ALUNNI CON DSA E AREA BES – 2°FASCIA
Quella del referente DSA, figura prevista dalla L.170/2010, con i seguenti compiti:







Costruzione di un'anagrafe;
Costruzione della Rete dei contatti;
Organizzare e presenziare gli incontri di counseling ;
Supporto nella predisposizione dei PDP;
Supporto ai docenti ( presenza ai consigli di classe/programmazione ecc);
Supporto alle famiglie (comunicazioni/ convocazioni/sportelli ecc.);
protocolli di orientamento e di continuità ;
29
Anno Scolastico 2013/20
 Consulenza per l'iter degli esami di stato/ Prove INVALSI
Formazione dei docenti;
 Supporto nella somministrazione degli screening d’istituto;
GLHI D’ ISTITUTO




Propone iniziative adatte a favorire e accelerare il processo di integrazione
Collabora per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti
Verificare la reale attuazione dei processi di integrazione
Individuare possibili collaborazioni esterne
ORARIO ATTIVITA’ DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE
SCUOLA DELL’INFANZIA VIGNANELLO/VALLERANO/CANEPINA
TURNO BREVE: Le lezioni avranno inizio alle ore 8,20 e termineranno alle ore 12,30
TURNO LUNGO: le lezioni avranno inizio alle ore 8,20 e termineranno alle 15,30
SCUOLA PRIMARIA DI VIGNANELLO /VALLERANO/CANEPINA
INIZIO LEZIONI: ORE 8,20
TERMINE LEZIONI:ORE 13,20
SEZIONE TEMPO PIENO: ORE 8,20 – 16,20
SABATO TEMPO NORMALE: 8,20-12,20
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIGNANELLO / VALLERANO/ CANEPINA
INIZIO LEZIONI: ORE 8,15
TERMINE LEZIONI: ORE 13,15
30
Anno Scolastico 2013/20
GLI IMPEGNI COLLEGIALI
Per impegni collegiali si intende il calendario dei consigli di classe, intersezione, e
interclasse, le assemblee e gli scrutini. Inoltre nel medesimo calendario è possibile
reperire anche gli incontri di programmazione dei docenti.
Il calendario dettagliato è reperibile sul sito della scuola , nella sezione del proprio
comune di riferimento.
ORARIO DEI DOCENTI
Ogni plesso di ogni ordine di scuola entro settembre fornisce l’orario individuale di
funzionamento scolastico, sul sito della scuola è possibile consultare il dettagli degli
orari sia per ordine di scuola che per plesso.
Anche l’orario dettagliato è reperibile sul sito della scuola nella sezione del proprio
comune di riferimento
GENITORI ELETTI NELLE CARICHE DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Sul sito della scuola inoltre è possibile reperire anche l’elenco dettagliato dei nomi
dei genitori eletti come rappresentanti dei consigli di classe, intersezione e
interclasse nella sezione “genitori”.
LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO DIDATTICA
La programmazione educativo- didattica, nel pieno rispetto della libertà docente,
attua le disposizioni previste la normativa vigente, tenendo conto dell’esperienza di
vita di cui l’alunno è portatore, della continuità orizzontale e verticale, delle
esperienze provenienti da agenzie educative altre e dei curricoli disciplinari
nazionali,
SCUOLA DELL’INFANZIA
MATURAZIONE DELL’IDENTITA’
CONQUISTA DELL’AUTONOMIA
SVILUPPO DELLA COMPETENZA
Al suo ingresso nella scuola materna il bambino ha già una sua storia personale, che
lo ha condotto a possedere un complesso patrimonio di atteggiamenti, capacità ed
31
Anno Scolastico 2013/20
orientamenti.
Egli appare un soggetto attivo, curioso, interessato a conoscere e capire, capace di
interagire con gli altri e di servirsi della loro mediazione per conoscere e modificare
la
realtà.
In questo periodo si vanno verificando cambiamenti considerevoli che interessano
sia lo sviluppo percettivo, motorio, comunicativo, logico e relazionale, sia le
dinamiche affettive ed emotive, sia la costruzione dei rapporti e l'acquisizione delle
norme
sociali.
Lo sviluppo cognitivo, partendo da una base percettiva, motoria e manipolativa, si
articola progressivamente in direzioni sempre più simbolico-concettuali.
Il bambino di tre anni corre, manipola oggetti, inventa, imita, ripete, sperimenta
semplici modalità esplorative, mentre a quattro-cinque anni è molto più capace di
controllo e di pianificazione del comportamento, che ora viene organizzato in vista
di scopi non esclusivamente immediati. I traguardi di maturazione si possono
raggiungere attraverso diversi Campi d’Esperienza:










Il corpo e il movimento
I discorsi e le parole
Lo spazio, l’ordine e la misura
Le cose, il tempo e la natura
Messaggi forme e media
Attività grafiche, pittoriche e plastiche
Attività drammatico tratrali
Attività sonoro musicali
Attività mass-mediali
Il sé e l’altro
LA SCUOLA PRIMARIA
La creatività come potenziale educativo
“La scuola concorre a sviluppare la potenziale creatività del fanciullo. Due aspetti di
essa devono essere sottolineati in modo particolare. Il primo riguarda la necessità
che le funzioni motorie, cognitive ed affettive giungano ad operare
progressivamente e puntualmente in modo sinergico*…+L'attenzione alla creatività
rappresenta, in sostanza, l'esigenza di promuovere nel fanciullo la consapevolezza
32
Anno Scolastico 2013/20
delle proprie possibilità e la "consapevolezza di sé", come progressiva capacità di
autonoma valutazione dell'uso delle conoscenze sul piano personale e sociale”
La scuola come ambiente educativo di apprendimento
 “La scuola primaria, il cui intervento è intenzionale e sistematico, realizza il
suo compito specifico di alfabetizzazione…”
 “La scuola primaria promuove l'acquisizione di tutti i fondamentali tipi di
linguaggio e un primo livello” di padronanza dei quadri concettuali, delle
abilità, delle modalità di indagine essenziali alla comprensione del mondo
umano, naturale e artificiale”
Diversità e uguaglianza
“ E’ dovere della scuola […] evitare, per quanto possibile, che le "diversità", si
trasformino in difficoltà di apprendimento ed in problemi di comportamento, poiché
ciò quasi sempre prelude a fenomeni di insuccesso e di mortalità scolastica e
conseguentemente a disuguaglianze sul piano sociale e civile…”
Alunni in difficoltà di apprendimento ed integrazione di soggetti portatori di
handicap

“L'esercizio del diritto all'educazione ed all'istruzione nell'ambito
dell'istruzione obbligatoria non può essere impedito dalla presenza di
difficoltà nell'apprendimento scolastico, sia esso legato a situazioni di
disabilità o di svantaggio che, peraltro, non vanno tra loro confuse..”.
 “Comunque, l'esperienza scolastica dell'alunno in situazioni di handicap
dovrebbe potersi sviluppare secondo un percorso unitario e
fondamentalmente continuo, quanto più possibile in armonia con i ritmi di
maturazione e di apprendimento propri del soggetto”
Le linee del programma
“Per attuare i suoi compiti la scuola elementare si organizza in modo funzionale
rispetto agli obiettivi educativi da perseguire; pertanto, mentre segue le linee di un
programma che prescrive sul piano nazionale quali debbano essere i contenuti
formativi e le abilità fondamentali da conseguire, predispone un’ adeguata
organizzazione didattica, affinché il programma possa essere svolto muovendo dalle
effettive capacità ed esigenze di apprendimento degli alunni.”
33
Anno Scolastico 2013/20
I Programmi
“Il progetto culturale ed educativo evidenziato dai programmi esige di essere svolto
secondo un passaggio continuo che va da una impostazione unitaria pre-disciplinare
all'emergere
di
ambiti
disciplinari
progressivamente
differenziati.
L'educazione linguistica viene ricondotta nell'ambito dei linguaggi, intesi quali
opportunità di simbolizzazione, espressione e comunicazione…”
Programmazione didattica
La programmazione didattica ha un valore determinante per il processo innovativo
che, con i programmi, si deve realizzare nella scuola elementare.
Spetta ai docenti, collegialmente ed individualmente, di effettuare con ragionevoli
previsioni la programmazione didattica, stabilendo le modalità concrete per mezzo
delle quali conseguire le mete fissate dal programma e la scansione più opportuna di
esse, tenuto conto dell'ampliamento delle opportunità formative offerte dal
curricolo, sia con l'inserimento di nuove attività, sia con la valorizzazione degli
insegnamenti
tradizionali.
La programmazione, nel quadro della prescrittività delle mete indicate dal
programma, delineerà i percorsi e le procedure più idonee per lo svolgimento
dell'insegnamento, tenendo comunque conto che i risultati debbono essere
equivalenti
qualunque
sia
l'itinerario
metodologico
scelto.
La programmazione didattica deve essere assunta e realizzata dagli insegnanti anche
come sintesi progettuale e valutativa del proprio operato.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
 “Come scuola per l'istruzione obbligatoria la scuola secondaria di primo
grado, risponde al principio democratico di elevare il livello di educazione e di
istruzione personale di ciascun cittadino e generale di tutto il popolo italiano,
potenzia la capacità di partecipare ai valori della cultura, della civiltà e della
convivenza sociale e di contribuire al loro sviluppo.
 “La scuola secondaria di primo grado "concorre a promuovere la formazione
dell'uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e
favorisce l'orientamento dei giovani ai fini della scelta dell'attività successiva".
34
Anno Scolastico 2013/20
 “Gli alunni ai quali questa scuola si rivolge si trovano ad affrontare (pur nella
diversità delle situazioni personali, dei ritmi dello sviluppo psico-fisico e dei
livelli di maturazione) il passaggio dalla fanciullezza all'adolescenza per
giungere ad una più avvertita coscienza di sé, alla conquista di una più
strutturata capacità di astrazione e di problematizzazione e ad un nuovo
rapporto con il mondo e con la società”.
 “L'aderenza alle caratteristiche psicologiche di una fase evolutiva, nella quale
si sviluppa la capacità sociale di reciproca relazione e collaborazione e si avvia
l'organizzazione della personalità di una responsabile autonomia, deve
costituire un criterio direttivo costante dell'azione educativa e didattica dei
docenti e della scuola, affinché possano realizzarsi, da parte degli alunni,
proficui processi di apprendimento e di auto-orientamento”,
La programmazione educativo-didattica tiene conto dei seguenti passi normativi:
1 - L'unità dell'educazione
2 - Le articolazioni di una educazione unitaria
a) Educazione linguistica
b) Educazione storica, civica, geografica
c) Educazione matematica, scientifica e sanitaria
d) Educazione tecnica
e) Educazione artistica
f) Educazione musicale
g) Educazione fisica
h) Educazione religiosa (facoltativa)
3 - Unità del sapere: interdisciplinarità
 I vari insegnamenti esprimono modi diversi di articolazione del sapere, di
accostamento alla realtà. di conquista, sistemazione e trasformazione di essa,
e a tal fine utilizzano specifici linguaggi che convergano verso un unico
35
Anno Scolastico 2013/20
obiettivo educativo: lo sviluppo della persona nella quale si realizza l'unità del
sapere.
 I vari linguaggi infatti concorrono - attraverso il processo di comunicazione e
utilizzando contenuti, attività, strumenti specifici a seconda della disciplina all'acquisizione di un sapere unitario.
 Di conseguenza possono stabilirsi modalità di cooperazione tra i diversi
insegnamenti evitando comunque accostamenti forzati e puramente
estrinseci. Tale cooperazione dovrà consentire di perseguire, per vie diverse,
gli obiettivi della programmazione educativa, e di mettere a disposizione di
altre discipline i contributi specifici dell'uno e dell'altro ambito. Riuscirà
pertanto pedagogicamente e didatticamente utile programmare le
interrelazioni delle varie discipline in vista di un approccio culturale alla realtà
più motivato e concreto,
4 - Processi di apprendimento e graduale sistemazione delle esperienze e delle
conoscenze
5 - La socializzazione
36
Anno Scolastico 2013/20
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
I consiglio d’istituto è in carica per tre anni a partire dal 20/11/2012 come da
Decreto Prot.3211/B13 ed è così composto:
Dirigente Scolastico: Prof. Cesarina Santocchi
1.Corsi Paola
2. Della Porta Patrizia
3. Ferri Claudio
4. Manini Eleonora
5. Oliva Annunziata
6. Pandolfi Antonella
8. Spatola Giuliana
Componente docente:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Chinucci Clara
Fioravanti Stefania
Luzzetti Maria Grazia
Manfredi Marco
Mechelli Annalaura
Petti Tiziana
Raggi Laura
Savi Sandra
Componente A.T.A.
1. Luzzetti Giulio
2. Rinaldi Carla
Copia integrale del seggio nr.1 è depositata agli atti presso la segreteria.
37
Anno Scolastico 2013/20
L’Elenco dei genitori eletti il 24/10/2013 nei consigli di classe, interclasse e di
sezione è reperibile al seguente link:
http://icsvignanello.files.wordpress.com/2013/12/elenco-commissioni.pdf
NOMINE STAFF D’ISTITUTO
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
I collaboratori affiancano la figura del dirigente il quale assegna loro incarichi di
responsabilità e fiducia.
Insegnante SAVI SANDRA Collaboratore vicario del DS.
STAFF D’ISTITUTO
E’ composto dal Dirigente Scolastico, dal DSGA. da n. 1 docenti collaboratori, dai
coordinatori responsabili dei plessi e dalle funzioni strumentali. Ha la funzione di
coordinamento, indirizzo e diffusione capillare delle informazioni.
1°COLLABORATORE SAVI SANDRA
RESPONSABILI SEDI
VIGNANELLO SECONDARIA
PALAZZOLO G.
VIGNANELLO PRIMARIA
SERAFINI E.
VIGNANELLO INFANZIA
D’ANNA C.
VALLERANO SECONDARIA
BOCCHINO A.M.
VALLERANO PRIMARIA
DI VANO M.L.
VALLERANO INFANZIA
MANFREDI L.
38
Anno Scolastico 2013/20
CANEPINA SECONDARIA
FIORAVANTI S.
CANEPINA PRIMARIA
FERRI MARA
CANEPINA INFANZIA
PIZZI C.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE delle Funzioni Strumentali
Nel caso in cui si fossero più domande per una funzione strumentale ,
prenderanno in considerazione:
- Anni di esperienza acquisiti con tale incarico
- Qualità del lavoro svolto; relazioni presentate al Collegio dei docenti e
conservate agli atti della Scuola
- Progetti realizzati nell’ambito della funzione e risultati ottenuti
- Corsi di aggiornamento seguiti specifici per i docenti Funzione strumentale
- Titoli di studio e culturali.
Nomina Funzioni Strumentali
Il team ha lo scopo di valutare, adattare e migliorare le attività connesse con la
realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa.
Per l’anno scolastico 2013/2014, il Collegio dei Docenti ha assegnato le seguenti
funzioni strumentali con riferimento alle aree previste dall’art. 37 del CCNL del
31/08/99 e ai sensi dell’art. 30 del CCNL del 16/05/2003:
Clericetti Sabrina
Verifica e Monitoraggio dei Progetti
Pesciaroli Girolamo Gaetano
Continuità e Orientamento
Mariani Piccioni Giovannina
Alunni diversamente abili
B.E.S, prima Fascia
Manfredi Marco
Multimedialità – Inventario
Mechelli Graziella
Valutazione e autovalutazione
Sciarrini Sabrina
P.O.F
Referenti Area BES
39
si
Anno Scolastico 2013/20
Clericetti Sabrina
Responsabile B.E.S.
Terza Fascia
Sciarrini Sabrina
Referente alunni con Disturbi Evolutivi Specifici
B.E.S seconda Fascia
Responsabile per L’INVALSI
Scuola Primaria
Sabrina Sciarrini
Scuola secondaria di primo grado
Cristiano Villari
Addetti al servizio Protezione e Prevenzione Rischi
Sc.materna
Sc.primaria
Sc.secondaria di
primo grado
Vignanello
Insegnante D’Anna
Carmela
Insegnante Serafini
Elisabetta
Prof. Pacelli
Alberto
Vallerano
Insegnante
Manfredi Laura
Insegnante Di Vano
Maria Luisa
Prof.ssa Bocchino
Anna Marina
Canepina
Insegnante Pizzi
Cesarina
Insegnante Ferri
Mara
Prof. Pizzi
Domenico
Addetto alle emergenze: antincendio ed evacuazione
Sc.materna
Sc.primaria
Sc.secondaria di
primo grado
Vignanello
Sig.ra Assunta
Fanelli
Sig. Filippi Amedeo
Vallerano
Sig. Rapiti Vittore
Canepina
Sig. Raggi Corona
Sig. Terzo Mechelli
Sig. Micci Aldo
Sig. ra Tusoni Carla
Sig.ra Filippi Anna
Maria
Sig. Mastro- gregori Luigi
40
Anno Scolastico 2013/20
Addetto alle emergenze: primo soccorso
Sc.materna
Sc.primaria
Sc.secondaria di
primo grado
Vignanello
Sig.ra Assunta
Fanelli
Sig. Filippi Amedeo
Sig. Micci Aldo
Vallerano
Sig. Rapiti Vittore
Sig.ra Gizzi
Gabriela
Sig. Tusoni Carla
Canepina
Insegnante Luciana
Marini
Sig.ra Elsa Pizzi
Prof.ssa
Ianello Anna
Altre Funzioni
Dirigente: Dott.ssa Cesarina Santocchi
Docente con funzioni vicarie e Responsabile Gestione Sistema Sicurezza (R.S.G.S)
• Docente Savi Sandra (Infanzia Vallerano)
Direttore Servizi Generali Amministrativi (D.S.G.A)
• Rag. Anna Maria Paolocci
DOCENTI ASSEGNATI ALL’ISTITUTO COMPRENSIVO
Scuola dell’infanzia Vignanello
Ins.ti: Grassi Antonella – Petti Tiziana – Urbani Bianca Maria – Anselmi Alba –
Fontana Anna Lisa – Benedetti Rita – Lucaccioni Zelinda – Martinelli Rossella –
D’Anna Carmela – Troncarelli Maria Rita – Carlini Paola – Mariani Piccioni
Giovanninia – Centola Alessandra – Garbuglia Antonella. Infanzia
Scuola Primaria di Vignanello
Ins.ti: Serafini Elisabetta - Ceccarelli Antonella – Gentili Silvia - Sciarrini SabrinaBenedetti Maria Giovanna - Stefani Meri – Ceccarelli Stefania - Paola Rapiti - Paola
Piccioni - Saltalamacchia Emanuela - Stefani Ileana – Stefana Meri - Duri Claire –
Fanelli Maria Luisa – Forliti Marzia - Gigante Anna Rita – Luzzetti Maria - Luzzetti
Laura – Luzzetti Sonia – Marani Paola – Piermartini Sara - Pannucci Laura – Raggi
Laura – Spinoso Nunzia - Stanisci Emanuela – Togni Romina.
41
Anno Scolastico 2013/20
Scuola Primaria di Secondo Grado
Prof.ri: Palazzolo Giuseppe - Scapecchi Laura - Alberto Pacelli – Bartolucci Paola
Pesciaroli Girolamo Gaetano - Manfredi Marco - Di Pofi Anna Maria - Grattarola
Anna Maria – Angeli Simonetta – Congedo Maria Lorenza – Merola Marianna –
Gregori Roberto – Principi Laura – Villari Cristiano. Secondaria
Personale Docente: Vallerano
Scuola dell’infanzia
Ins.ti: Manfredi Laura - Savi Sandra- Ciula Ottaviana - Mechelli Graziella Garbuglia Antonella – Fabiani Natalia. Infanzia
Scuola Primaria
Ins.ti: Di Vano M. Luisa - Fagiani Patrizia - Forliti Mara - Filesi Luisa - Mechelli Anna
Laura - Cremona Antonella – Piferi Rita - Garbuglia Antonella - Procaccioli Nadia –
Sambuci Anna.
Scuola Secondaria di Primo Grado
Prof.ri: Bocchino Anna Marina - Pesciaroli Girolamo Gaetano - Manfredi Marco –
Beritognolo Tania – Congedo Maria Lorenza – Massini Alberto - Merola Marianna –
Grattarola Anna – Gregori Roberto – Leoniddi Isabella – Lissoni Rossella - Principi
Laura – Pizzi Myriam.
Personale Docente: Canepina
Scuola dell’infanzia
Ins.ti: Pizzi Cesarina - Sabrina Clericetti - Luciana Marini – Marco Martinez Cerasari Stefania - Narduzzi Daniela – Pandolfi Antonella. Infanzia
42
Anno Scolastico 2013/20
Scuola Primaria
Ins.ti: Ferri Mara - Savi Angela Maria - Foglietta Maria Tomassina - Ciula Maria Foglietta Marzia – Zappi Antonietta - Paparozzi Rosanna - Teodoro Sabrina Chinucci Clara - Mechelli Anna Laura - Fanelli Maria Luisa - Narduzzi Daniela –
Raggi Laura.
Scuola Secondaria di Primo Grado
Prof.ri: Fioravanti Stefania - Pizzi Domenico - Boninsegna Gabriella - Ianiello Anna
- Massini Alberto - Ferri Eva - Ruggero Adriano – Coletta Francesco – Lissoni
Rossella – Baldini Isabella – Bartolucci Paola – Benedetti Marco - Paglia Valentina
– Ridolfi Romano.
Personale segreteria
Sig.ri: Chiodo Mara – Erasmi Lorella – Santori Maria – Rinaldi Carla - Pesciaroli
Alessandra – Rita Aldo (Assistenti amministrativi)
Personale ATA - Vignanello
Sig.re: Assunta Fanelli - Divina Panunzi. Infanzia
Sig.ri: Annesi Maurizio – Ercoli Attilio - Filippi Amedeo. Primaria
Minella Mario – Pacelli Mario - Micci Aldo
Personale ATA - Vallerano
Sig.re: Rapiti Vittore. Infanzia
Sig.ri: Mechelli Terzo - Gizzi Gabriella. Primaria
Sig.ra Tusoni Carla. Secondaria
Personale ATA - Vallerano
Sig.re: Pizzi Elsa - Raggi Corona. Infanzia
Sig.re: Pizzi Antonella – Luzzetti Giulio. Primaria
Sig.ri: Zappi Anna Rita - Mastrogregori Luigi. Secondaria
43
Anno Scolastico 2013/20
Il REGOLAMENTO DI ISTITUTO A.S. 2013/14
CAPO I PRINCIPI FONDAMENTALI
Art.1 Nell’Istituto tutte le attività hanno come scopo l’educazione ai principi morali,
civili, sociali e democratici che sono fondamento della Costituzione repubblicana.
Art.2 Tutte le componenti scolastiche godono della libertà di opinione, di
espressione e di riunione. Esse dispongono di appositi spazi murali secondo i
principi previsti dal successivo articolo.
Art.3
All’interno dell’Istituto tutti sono tenuti ad assumere atteggiamenti
consoni ad una vita informata ai principi morali, sociali, civili e democratici, nel
pieno rispetto delle persone e del loro ruolo, oltre che dei locali, degli arredi
scolastici e delle attrezzature didattiche, patrimonio comune che deve essere
tutelato.
Art.4 L’Istituto è aperto a interscambi con la realtà sociale; pertanto favorirà
la partecipazione della cittadinanza alle iniziative previste nel P.O.F. e aderirà
a quelle che, promosse all’esterno, costituiscono occasione di partecipazione
democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società,
in funzione della formazione culturale e civile dei discenti.
Art.5 L’attività educativa dell’Istituto si propone di conseguire: 1. la maturazione
dell’identità, la conquista dell’autonomia, lo sviluppo delle competenze previste nel
piano dell’offerta formativa; 2.
la formazione culturale e l’acquisizione delle
conoscenze mediante lo studio; 3. la valorizzazione delle potenzialità di ciascuno e
del senso di responsabilità individuale; 4. un pieno inserimento nella comunità
scolastica degli alunni diversamente abili,, con disagio socio- ambientale e stranieri
DS nuovo regolamento 2013_revisionato
Art.6 La scuola tutela il diritto alla riservatezza dello studente come previsto
dal D.lgs. 675/96 e 196/03, garantisce nel contempo la trasparenza nell’attività
amministrativa e didattica e favorisce la collaborazione tra le componenti della
scuola attenendosi ai criteri di efficacia, efficienza, rendicontabilità.
44
Anno Scolastico 2013/20
Art.7 Il seguente regolamento per l’a.s. 2012/13 sostituisce integralmente quello in
vigore. Ai fini della corretta interpretazione del presente regolamento, si intende:
per rappresentanti esterni, rappresentanti dei genitori negli OO.CC., delle ASL
e degli EE.LL. nei gruppi di lavoro ex art. 15 L.104/92; per operatori scolastici, il
personale Dirigente, docente e non docente a qualunque titolo in servizio nell’I.C.
“Falcone e Borsellino” di Vignanello; per Status Istituzionale, la posizione
(dirigente, docente, non docente, alunno,
rappresentante esterno…)
giuridicamente e/o funzionalmente assunta da ciascun soggetto nell’ambito
dell’Istituto; per Comunità scolastica, l’insieme dei soggetti, anche istituzionali o
associativi, che hanno, con l’Istituto Comprensivo di Vignanello rapporti di
utenza, di lavoro o servizio, funzionali o di collaborazione; Per T.U. il Testo Unico
di cui al D.Lgs. 297/94.
Il testo integrale del regolamento d’istituto lo potete trovare sul sito della scuola
all’indirizzo:
http://icsvignanello.com/
45
Anno Scolastico 2013/20
AREA DELL’AUTONOMIA DIDATTICA
Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275
(in SO 152/L della GU 10 agosto 1999, n. 186)
Art. 4
Autonomia didattica
1. Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di
scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma
dell'articolo 8 concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla
realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni,
riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno
adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.
2. Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempi
dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo
più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni. A tal fine le
istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono
opportune e tra l'altro:
3. Nell'ambito dell'autonomia didattica possono essere programmati, anche sulla
base degli interessi manifestati dagli alunni, percorsi formativi che coinvolgono più
discipline e attività nonché insegnamenti in lingua straniera in attuazione di intese e
accordi internazionali.
4. Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche assicurano
comunque la realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di
orientamento scolastico e professionale, coordinandosi con le iniziative
eventualmente assunte dagli Enti locali in materia di interventi integrati a norma
dell'articolo 139, comma 2, lett. b) del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.
Individuano inoltre le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della
normativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti
dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati è *….+
46
Anno Scolastico 2013/20
PROGETTI DELL’AUTONOMIA DIDATTICA
1. Autonomia didattica - organizzativa
2. Formazione ed aggiornamento
3. Sintesi degli obiettivi dell’offerta formativa:
o Progetti della scuola dell’infanzia
o Progetti della scuola primaria
o Progetti della scuola secondaria di primo grado
I DIPARTIMENTI
A partire da quest’anno scolastico il collegio dei docenti ha attivato i seguenti
dipartimenti:





Italiano – (storia, geografia)
Matematica- (scienze, informatica, tecnologia)
Linguaggi espressivi – (musica, motoria,arte)
Lingue ( inglese – francese)
IRC- attività alternative
Le finalità dei dipartimenti, gli obiettivi, le modalità di verifica e curricoli saranno
pubblicati sul sito a termine dei lavori.
LE COMPETENZE ESSENZIALI
Il collegio dei docenti nell’ambito del’offerta formativa, ha lavorato per gruppi
cooperativi a inizio anno scolastico per sezioni, classi parallele e gruppi disciplinari,
mettendo a punto curricoli disciplinari di base d’istituto che saranno esaminati per
tutta la durata dell’anno scolastico e confermati al collegio di giungo e quindi
pubblicati sul sito della scuola.
A livello trasversale sono state individuate, esaminando i curricoli prodotti,
seguenti competenze essenziali:





acquisizione di base nell’ambito di tutti i saperi disciplinari;
sapere integrare le conoscenze e di acquisire nuove informazioni;
saper risolvere situazioni sistematiche;
saper di gestire la complessità;
saper coniugare abilità digitali e analogiche in modo funzionale;
47
le
Anno Scolastico 2013/20
 saper lavorare in gruppo, condividere di elaborare, realizzare e condividere
progetti;
 saper assumere impegni e responsabilità;
 sapersi relazionare in modo efficace;
ATTIVITÀ ALTERNATIVE IRC
Premesso che dalle attività alternative all'IRC devono “rimanere escluse le attività
curricolari comuni a tutti gli alunni” (CM 368/85) e atteso che tali attività saranno
“particolarmente rivolte all'approfondimento degli argomenti che hanno più stretta
attinenza con i documenti dell’esperienza umana relativa ai valori fondamentali
della vita e della convivenza civile” (CC. MM. 128-129-130/86), il Collegio dei
docenti ha stabilito che sia gli alunni che abbiano espresso l’opzione per classi
parallele, sia coloro i quali abbiano espresso l’opzione per altre classi, possono
privilegiare tematiche quali: educazione alla convivenza democratica, alla pace e i
diritti civili con particolare riferimento all’infanzia. Utili in tal senso potranno essere i
documenti che trattano le seguenti tematiche: “ Dichiarazione dei diritti del
fanciullo”, “Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia” e alla “Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani”. I documenti sono reperibili sul sito Ufficiale del
Consiglio d’Europa http://hub.coe.int/it/
AREA DI POTENZIAMENTO …
La scuola al passo con la Norma …
Le figura di sistema nominate, dal collegio dei docenti a settembre sono anche
funzioni strumentali ad eccezione della docente che si occupa del settore alunni
stranieri. Le funzioni strumentali garantiscono il funzionamento sei seguenti aree
previste dalla normativa vigente. Affinchè possano adempiere al loro mandato, si
formano, fanno ricerca-azione e operano per rendere la scuola rispondente alle
richieste normative e attualizzare i percorsi educativo-didattici e dare attuazione
immediata ai dispositivi di legge ai dispositivi di legge.
I Bisogni Educativi Speciali
In base alla normativa vigente si possono considerare alunni con Bisogni Educativi
Speciali, coloro i quali sono in possesso di una certificazione ai della L. 104/1992; con
48
Anno Scolastico 2013/20
segnalazione di DSA in base alla Legge 170/2010; con altri disturbi evolutivi specifici
(ADHD/DOP – BORDERLINE COGNITIVO-DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO
FORMA LIEVE- ALTRO in situazione di svantaggio socioeconomico-linguistico e
culturale, ai sensi della Direttiva Ministeriale n.8 del 6 marzo 2014.
L’Istituto Comprensivo Falcone e Borsellino, garantisce a ciascun alunno/a il rispetto
dei propri ritmi e stili di apprendimento, con particolare riferimento ai Bisogni
Educativi Speciali, come da normativa vigente, per i quali sono stati predisposti
strumenti e metodologie specifiche dettagliate, assunte nel POF come parte
integrante del documento stesso. Nel PAI e nei GLHI sono state enucleate tutte le
azioni che sono divenute parte integrante della progettualità d’Istituto e della
pratica didattica quotidiana dei docenti. Per ulteriori riferimenti si rimanda
all’attenta lettura della seguente normativa:
Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S. 2013/2014 del
22 novembre, prot.2563
Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013
Circolare Ministeriale n. 22 - Avvio delle misure di accompagnamento delle
Indicazioni nazionali 2012. Primi adempimenti e scadenze.
Piano Annuale per l’Inclusività – Direttiva 27 dicembre 2012 e C.M. n. 8/2013
Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 Ottobre 2010 - Nuove norme in materia di disturbi
specifici di apprendimento in ambito scolastico.
Decreto Ministeriale N. 5669 del 12 luglio 2011
Linee Guida per il Diritto allo Studio degli alunni e degli studenti con Disturbi
Specifici di Apprendimento
“Strumenti d’Intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e Organizzazione
Territoriale per l’Inclusione Scolastica”: Concetti Chiave e Orientamenti per l'Azione
INCLUSIONE ALUNNI/E DISABILI
49
Anno Scolastico 2013/20
Ad occuparsi di questo aspetto da molti anni è chiamata una figura di sistema; la
docente strumentale per l’integrazione. L’Istituto Comprensivo Falcone e Borsellino,
garantisce a ciascun alunno/a il rispetto dei propri ritmi e stili di apprendimento, e in
particolare a chi più degli altri incontra difficoltà. Attraverso i GLHI e i GLH operativi,
opera scelte, progetta percorsi educativi e didattici con strumenti e metodologie
specifiche predisposte e calibrate sui bisogni reali degli alunni/e disabili. I piani e i
progetti sono parte integrante del P.O.F. d’Istituto. L'inclusione degli alunni/e
disabili è garantita ai sensi della Legge Quadro n. 104/1992 La disabilità e le
differenze sono una risorsa. L’inclusione è una finalità di tutte le agenzie educative e
di tutta la comunità locale che, attenendosi alle disposizioni normativo amministrative, “... operano per assicurare a ciascuna persona…”:







il pieno diritto-dovere all'educazione e all'istruzione;
l'uguaglianza di opportunità;
il riconoscimento e la valorizzazione delle diversità;
lo sviluppo della propria identità e personalità;
il rispetto dei propri ritmi e stili di apprendimento;
la progressiva conquista dell'autonomia personale e sociale;
l'accoglienza, l'inserimento e l'appartenenza piena al gruppo;
Quanto attivato dalla scuola ha il compito di: sensibilizzare a vedere la disabilità
come una risorsa umana, fonte di arricchimento per tutti, promuovere reti di
solidarietà e di aiuto reciproco; organizzare gruppi di apprendimento cooperativo,
relazioni di tutoraggio e di educazione tra pari e attivare quanto in esser per
superare forme di pregiudizio e discriminazione.
INCLUSIONE ALUNNI/E IMMIGRATI/E
L’istituto nel tempo si è dotato di diversi strumenti per accogliere, pianificare e
monitorare i percorsi di inclusione degli alunni immigrati: anagrafe d’istituto,
protocollo accoglienza e inserimento scolastico, corredato da un Vademecum che
viene consegnato alle famiglie all’atto dell’iscrizione. Inoltre è cura della docente
referente per l’integrazione tenere i contatti con i docenti, con e famiglie e con gli
enti locali per la predisposizione di appositi
di progetti d’inclusione. In
50
Anno Scolastico 2013/20
collaborazione con il territorio si attivano ove, vi è la disponibilità, anche corsi di
alfabetizzazione linguistica per i neo arrivati e aiuto compiti. Tutti i documenti e la
progettualità prodotta sono parte integrante del POF d’istituto.
AREA DELLA PROGETTUALITA’ SICUREZZA E PREVENZIONE DEI RISCHI
Gli alunni/e vengono educati a riconoscere e leggere i segnali di pericolo codificati, a
costruire e consolidare comportamenti di tipo preventivo rispetto ai rischi. Il
progetto comporta la simulazione di eventi dannosi (incendio e terremoto), affinché
gli alunni/e si esercitino ad adottare quei comportamenti concordati in precedenza,
quali il riconoscimento di simboli e percorsi colorati e il rispetto dei ruoli assegnati.
LA CONTINUITA’ EDUCATIVO-DIDATTICA
A occuparsi della Continuità educativo-didattica della scuola è una docente
appositamente nominata con il compito di raccordare i passaggi tra i tre ordini di
scuola e garantire concretamente una continuità educativa, progettuale e formativa.
La continuità educativa (disciplinata dalla C.M. 339/92) investe il sistema educativo
di base e mira a “garantire un percorso formativo organico, coerente, continuo e
l’armonica integrazione delle esperienze e degli apprendimenti” degli alunni. La
continuità “verticale”, dal basso verso l’alto, si concretizza nel “raccordo” tra i tre
ordini di scuola che, pur mantenendo la loro peculiare identità, nel dialogo e nella
conoscenza delle esperienze pregresse, delle conoscenze apprese e degli stili
cognitivi degli alunni, contribuisce a rendere più agevole il passaggio al grado
successivo di scuola. Il percorso prevede momenti di raccordo tra la Scuola
dell'Infanzia e la Scuola Primaria, tra la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di
Primo Grado. Non sono esclusi dal concetto di continuità oltre ai soggetti scuola,
famiglia anche Enti ed Istituzioni territoriali nell’ottica della “comunità educante”.
51
Anno Scolastico 2013/20
ATTIVITÀ MULTIMEDIALE
La scuola di ogni ordine e grado promuovono la gestione delle attività multimediali
con gli alunni su specifici progetti da realizzare con gli insegnanti di classe. Dall’anno
scolastico 2009 - 2010 è stata avviato il progetto Innova scuola che prevede l’utilizzo
sperimentale di alcune LIM in alcuni plessi che sono parte integrante dell’attività
didattica (Lavagne Interattive Multimediali) in classe.
ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO
L’attività è rivolta agli alunni delle classi terze e rappresenta un valido supporto per
la scelta scolastica successiva. Sono stati attivati percorsi sperimentali comuni con le
scuole superiori della provincia che hanno dato la loro disponibilità. Inoltre la
funzione strumentale per la continuità ha attivato incontri, in sede in cui le
rappresentanze delle scuole della provincia illustrano agli alunni i piani dell’offerta
formativa delle loro scuole .
VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
Ad occuparsi di questo aspetto sono i docenti responsabili dell’autovalutazione
d’istituto, i quali studiano, si formano e predispongono piani di rilevazione per la
valutazione del sistema scuola nel suo insieme. Diverse sono le variabili la
relazionalità, la comunicazione, il costumer care, la ricaduta e l’efficacia dell’azione
educativa. Quanto rilevato su classi campione, viene poi esposto al collegio dei
docenti e al consiglio d’istituto e consultabili sul sitio ufficiale della scuola.
Le relazioni di fine anno delle funzioni di sistema.
Da quest’anno scolastico le relazioni di fine anno prodotte dalle figure di sistema
possono essere consultate e sono reperibili sul sito della scuola.
52
Anno Scolastico 2013/20
L’OFFERTA FORMATIVA – I PROGETTI
I seguenti progetti, rappresentano le scelte educative didattiche
effettuate dai docenti e scelti in base alla ricognizione dei bisogni formativi e dei
fenomeni emergenti al livello territoriale. Le progettualità individuate vengono
recepite dalla programmazione curricolare dei docenti di ogni ordine e grado
dell’istituto comprensivo e costituiscono la linee strategiche e le scelte culturali
ritenute maggiormente idonee dal collegio dei docenti, nel rispetto della libertà di
insegnamento garantita per legge a tutti i docenti ad ampliare l’offerta aggiuntiva;
attraverso questi percorsi si intende elevare il tempo-scuola, sperimentare nuovi
percorsi laboratoriali, guidare gli alunni alla maturazione e all’ acquisizione di
competenze specifiche e attuare percorsi di recupero e di potenziamento; il tutto
nell’ottica di ampliare ed arricchire il percorso formativo di base (ministeriale)
dell’alunno;
FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO
Il personale scolastico dell'Istituto, (Dirigente, Docenti,e Personale A.T.A.), ai
fini di valorizzazione del proprio status professionale, per una più sicura identità,
sarà impegnato in corsi di formazione e di aggiornamento relativi al proprio ruolo,
proposti dall'Istituto di appartenenza, dall'Amministrazione scolastica e da altre
agenzie qualificate.
Nell’anno scolastico 2013 – 2014 sono in via di definizione attività di aggiornamento
nelle seguenti aree:





Dislessia
Uso della LIM (Lavagna elettronica)
Laboratori integrati
Registro elettronico
Workshop DSA /BES
SINTESI DEGLI
OBIETTIVI TRAVERSALI DELL’OFFERTA FORMATIVA (scuola
dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado). A.s. 2013/2014.
53
Anno Scolastico 2013/20
Definire percorsi di insegnamento mirati all’acquisizione delle competenze
disciplinari;





Progetti di Recupero e potenziamento
Progetti di lingua inglese
Laboratori di musica
Laboratori di didattica (BES)
Laboratori di arte
programmare attività finalizzate al recupero degli svantaggi cognitivi e
all’integrazione degli alunni diversamente abili e nonché all’accoglienza degli alunni
nuovi iscritti
 Progetto a forte processo immigratorio
 Laboratorio della didattica (BES)
 Progetti di accoglienza scuola dell’infanzia
Progettare in orario scolastico ed extrascolastico, attività volte a favorire
l’apprendimento
 Progetto Teatro
 Progetto Musica in Gioco
Accogliere ed ampliare il progetto lingue nella scuola dell’infanzia.
 Progetto lingua inglese nella scuola dell’infanzia
 Progetto The Square by Santina Spiriti
Ricercare e mette in atto modalità diverse di trasmissione culturali per sviluppare la
manualità stimolare la motivazione, l’interesse e la creatività
 Laboratorio di plastica e legno
Incrementare L’utilizzo dei mezzi informatici a supporto delle attività didattiche
 Laboratorio Teatro ( Forte processo migratorio) –
54
Anno Scolastico 2013/20
 Progetto esterno di musica
Favorire la partecipazione a percorsi di attività motoria e musicale promossa da
Istituzioni o Enti;
 Progetto Coni - Miur
 Progetto Campionati studenteschi
 Progetto Musica “Giochiamo con la musica”
Ricerca e promuove forme di reale costruttiva continuità tra i tre gradi scuola;




Progetto Accoglienza;
Festa del Saluto;
Commissione continuità
Progetto in rete con il Liceo Artistico di Vignanello
Progetti esterni:
- Laboratorio di Latino a cura della Dott.ssa Laura Agnitelli
- Laboratorio di Musica
a cura del maestro Achilli Francesco
dell’Associazione Musicultura.
e
- Laboratorio degli antichi mestieri a cura della Pro Loco
- Unicef per l’Italia Adotta un Pigotta
- Santa Corona e la scuola
La scuola, nel corso dell’anno scolastico, resta aperta a quei progetti, proposti dal
territorio che costituiscono un arricchimento formativo e che sono in armonia con i
contenuti e tempi della programmazione curricolare.
Obiettivi traversali:
 Stimolare l’apprendimento della seconda lingua,
55
Anno Scolastico 2013/20





Rafforzare la motivazione all’apprendimento;
Creare un sereno ambiente di accoglienza;
Scoprire il proprio ambiente vita quotidiana;
Apprendere i passi base per l’avvio della raccolta differenziata;
Conoscere, esplorando, l’importanza di una corretta alimentazione
La scuola, sul versante organizzativo:
Organizza
e partecipa a concorsi e manifestazioni culturali, sportive, spettacoli, visite guidate e
i viaggi d’istruzione, per una corretta conoscenza del territorio.
Collabora
con i soggetti e le agenzie operanti sul territorio:
Favorisce
e programma incontri con le famiglie e con gli Enti Locali
Organizza
In modo razionale una corretta fruizione degli spazi e dei sussidi in dotazione
Adotta
un orario scolastico flessibile
Propone
un’organizzazione scolastica aperta e attenta alle esigenze dell’utenza
Valuta
i livelli di efficienza dei servizi
56
Anno Scolastico 2013/20
IL PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE (PAI)
OBIETTIVI DEL PAI
1. INDIVIDUALIZZAZIONE ( Percorsi personalizzati per obiettivi comuni);
2. PERSONALIZZAZIONE ( Percorsi obiettivi differenziati per obiettivi
differenziati);
3. ADOZIONE DI STRUMENTI COMPENSATIVI;
4. INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DISPENSATIVE;
5. IMPIEGO FUNZIONALE DELLE RISORSE UMANE, FINANZIARIE, STRUMENTALI E
MATERIALI;
AZIONI DEL PAI
Rilevazione degli alunni nelle seguenti macroaree:
57
Anno Scolastico 2013/20
 certificati in base alle Legge 104/1992;
 con segnalazione di DSA in base alla Legge 170/2010;
 con disturbi evolutivi specifici (ADHD/DOP – BORDERLINE COGNITIVODISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO FORMA LIEVE- ALTRO in situazione di
svantaggio socioeconomico-linguistico e culturale);
STRUTTURA
PARTE I – QUADRO GENERALE DI RILEVAZIONE ATTUALE
 Quadro di rilevazione specifica relativa ai singoli plessi
PARTE II – ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITA’






Nuclei di criticità
Nuclei di forza
Aree di potenziamento e relativi punti di debolezza
Risorse professionali specifiche
Coinvolgimento docenti curricolari
Coinvolgimento personale ATA, famiglie, servizi sociosanitari territoriali
e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS/CTI enti e
associazioni di volontariato.
PARTE III – OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI
Gli alunni con Bisogni Educativo Speciali che hanno diritto a un Piano Didattico
Personalizzato. E’ possibile reperire la modulistica per redigere i Piani sul sito della
scuola.
58
Anno Scolastico 2013/20
SISTEMA DI VALUTAZIONE
La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo
degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento educativo didattico. Nella
pratica didattica, l’atto valutativo è utile in quanto consente di rilevare alcuni aspetti
fondamentali; la valutazione può essere:
 diagnostica: rilevazione dei livelli iniziali o dei requisiti di base che servono
per affrontare un compito di apprendimento o un percorso didattico
 formativa: è il momento che serve ai docenti per monitorare il percorso di
apprendimento in itinere, ricalibrare ed eventualmente rimodulare l’azione
didattica e scegliere le soluzioni migliori;
 sommativa: è il momento “quantitativo” e “qualitativo di rilevazione” e
restituisce dati in relazione alle conoscenze e delle abilità acquisite,
maturazione culturale e personale; i dati sono dunque comunicati alle famiglie
mediante la schede di valutazione al termine di ogni quadrimestri;
 orientativa: ha un carattere proiettivo e promozionale, poiché favorisce
un’accurata conoscenza di sé anche vista delle possibile scelte future.
VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI/E NELLA SCUOLA
PRIMARIA Nel rispetto della normativa (DPR 22/7/2009, n.122), sono previsti
colloqui a scadenza bimestrale e la presentazione quadrimestrale del Documento di
Valutazione alle famiglie.
Il DOCUMENTO DI VALUTAZIONE si compone di due quadri:
1. RILEVAZIONE
DEGLI
APPRENDIMENTI
che
viene
compilata
quadrimestralmente, dopo una raccolta sistematica delle informazioni e dei
dati sul progresso degli alunni, effettuata usando tutti gli strumenti valutativi
a disposizione: ▪ osservazioni sistematiche e no ▪ colloqui strutturati o
informali con gli alunni ▪ esercitazioni pratiche e scritte ▪ prove oggettive ▪ test
standardizzati ▪ libere elaborazioni
2. VALUTAZIONE DEI PROCESSI FORMATIVI Registra collegialmente i “ progressi
nell’apprendimento e nello sviluppo personale e sociale dell’alunno” sulla
base degli elementi rilevati dalle osservazioni sistematiche e dalla rilevazione
degli apprendimenti. Valuta tre aspetti: ▪ Alfabetizzazione culturale:
59
Anno Scolastico 2013/20
acquisizione di abilità operative e modalità d’indagine, padronanza di
conoscenze e linguaggi, sviluppo di competenze comunicative ed espressive. ▪
Autonomia: maturazione dell’identità, senso di responsabilità, atteggiamento
di fronte problemi e pensiero critico. ▪ Partecipazione alla convivenza
democratica: disponibilità relazionale e consapevolezza dei rapporti sociali,
impegno a capire, progettazione e operatività costruttiva.
60
Anno Scolastico 2013/20
ELENCO DEI PROGETTI
- OFFERTA FORMATIVA 2013/2014CANEPINA
VALLERANO
VIGNANELLO
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Anno Scolastico 2013/20
1. Scuola dell’infanzia di Canepina
NEL CASTELLO DELLE EMOZIONI (Pizzi C.)
CRESCERE INSIEME ( Cerasari A.)
EMOZIONI DI NATALE ( Pandolfi M.)
ENGLISH FOR KIDS ( Martines M)
IL LIBRO SOTTO BRACCIO ( Clericetti S.)
MUSICA E EMOZIONE ( Pizzi C)
MUOVIAMOCI ALLEGRAMENTE ( Marini L.)
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Anno Scolastico 2013/20
USCITA DIDATTICA: territorio del Comune di Canepina
2. Scuola dell’infanzia di Vallerano
NATALE INSIEME (Ciula O)
FESTA DEL SALUTO ( Manfredi L.)
ACCOGLIENZA ( Mechelli G.)
GIOCHIAMO CON LA MUSICA ( Manfredi L.)
FLESSIBILITA’( Mechelli G.)
INGLESE A SCUOLA (Manfredi L.)
VISITE GUIDATE:
CASERMA DEI VIGILI DEL FUOCO
VISITA ALLA FATTORIA
3. Scuola dell’infanzia di Vignanello
PROGETTO ACCOGLIENZA ( Anselmi A.)
NATALE A SCUOLA ( Petti T.)
INGLESE ( Urbani Bianca Maria)
MUSICA ( Fontana Anna Lisa)
PROGETTO LETTURA ( Martinelli R.)
PROGETTO FLESSIBILITA’ ( Troncarelli M.R)
UNA FESTA PER SALUTARCI ( Mariani Piccioni G.)
USCITA DIDATTICA
LA FATTORIA
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Anno Scolastico 2013/20
Scuola
Primaria
4. Scuola Primaria di Canepina
Progetto
Educazione Motoria
Musica “ Enarmonia”
Canti sotto l’Albero
Progetto Alimentazione
Vivi la natura e l’ambiente
Canepina Sogna
1a
X
X
X
X
1b
X
X
X
X
2a
X
X
X
X
2b
X
X
X
X
3a
X
X
X
X
4a
X
X
X
X
X
5a
X
X
X
X
Viaggi d’istruzione:
 Teatro Brancaccio Roma ( classi coinvolte 2°-3°-4°- 5°)
 Le gite di fine anno sono da definire
 Parco dei Cimini
5. Scuola primaria di Vallerano
Progetto
Musica
Facciamoci gli auguri
Coni - scienze motorie
1a
X
X
X
1b
X
X
X
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2a
X
X
X
2b
X
X
X
2c
X
X
X
3a
X
X
X
3b
X
X
X
4a
X
X
X
4b
X
X
X
5a
X
X
X
5b
X
X
X
Anno Scolastico 2013/20
6. Scuola primaria di Vignanello
Progetto
CONI
MOIGE
Progetto WWF
Musica
Progetto Alimentazione
“salti in bocca”
Progetto educazione
Stradale
Progetto Arance della
Salute
Ciao ( teatro)
Musicando con il Corpo
Progetto Sicurezza
Preparazione del Pane
Progetto Ambiente:
“Riciclando con Fantasia”
Manipolando
Progetto Biblioteca
Natale sui Fusi Orari
Canti del Mondo
I nostri Pesci –
La Gentile Filiera dell’Olio
e del Vino
Storiafacendo
Con – Pensare
(contemporaneità)
Progetto alimentazione
“Dal latte alla caciotta
Gentile”
Progetto Unesco – un
bollino per la nostra
scuola.
1 a 1b 2a 2b 2c
X X X X X
X
X X
3a 3b 4a 4b 5a 5b
X X X X X X
X
X X
X
x
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
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X
X
X
X
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X
X
65
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Anno Scolastico 2013/20
VIAGGI D’ISTRUZIONE PLESSO PRIMARIA DI VIGNELLO
ITINERARIO
1 a 1b 2a
LAGO DI VICO
TEATRO COMPAGNIA
DELLE SPILLE “CHE FINE HA
FATTO BABBO NATALE”
PARCO DEI MOSTRI
ROMA VISITA GUIDATA:
COLOSSEO/FORI/ TEATRO
FERENTO
PALAZZO FARNESE
ETRUSCOPOLIS-MARETOMBE ETRUSCHETARQUINIA
CIVITELLA CESI
ANTICHI MESTIERI
FATTORIA CUPIDI
X
PARCO DEI CIMINI
X X
CENTRO ITTICO –MUSEO
X
BOLSENA
MONTE RUFENO – DALLE
X
API AL MIELE
L’ORTO BOTANICO
X
IL PERCORSO DELL’OLIO –
X
FATTORIA CUPIDI
TEATRO DI FERENTO
TEATRO TENDA FABRICA
X
DI ROMA
66
2b 2c
X X
X X
X
3a 3b 4a 4b 5a 5b
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Anno Scolastico 2013/20
Scuola
Secondaria di
Primo Grado
7. Scuola Secondaria di Primo Grado Canepina - PROGETTI









Feste e Tradizioni Locali
Canepina Sogna
Puliamo il mondo
Valori dello Sport
Emozione Olimpico
Progetto Ciao ( Forte Processo migratorio)
UNICEF – “Adotta una Pigotta”
Corsi di Lingua italiana per gli alunni stranieri
Progetto Orientamento
Proposte di Viaggi d’Istruzione
Classi prime
 Roma
 Firenze
 Tivoli
Classi seconde
 Napoli - Ischia
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Anno Scolastico 2013/20
 Bologna – Ferrara
 Verona – il Garda- Mantova
Classi Terze ( gita di 4 –5 giorni)
 Piemonte – Val D’Aosta: Torino, Aosta, Fenis, Courmayeur, Monte Bianco,
Chamonix ( in autobus).
 Genova o Nizza – Provenza: parco regionale della Camargue, Arles, Avignone,
Le Baux, Aix en Provence ( in autobus)
 Madrid e le città della Castiglia ( 5 giorni ) Aereo
8. Scuola Secondaria di Primo Grado di Vallerano - PROGETTI










I valori dello Sport
Emozione Olimpico
Campionati Studenteschi
Castanea 2014
Progetto Solidarietà – Operazione Lieta
AIRC- Le arance della Salute
Lingua Italiana per gli alunni stranieri
30 ore per la vita
Progetto Latino
Progetto Orientamento
9. Scuola Secondaria di Primo Grado Vignanello - PROGETTI








I valori dello Sport
Emozione Olimpico
Campionati Studenteschi
Forte Processo Migratorio
Latino
Castanea 2014
Progetto Solidarietà – Operazione Lieta
AIRC- Le arance della Salute
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Anno Scolastico 2013/20





Progetto Lettura
Lingua Italiana per gli alunni stranieri
I Percorsi degli Antichi Mestieri
Progetto Latino
Progetto Orientamento
PROPOSTE VIAGGI D’ISTRUZIONE S. SECONDARIA DI I GRADO A.S. 2013/14
Classi prime ( gita di un giorno: merc. 16, giovedì 17 aprile; mart.5 maggio)





Tarquinia, Vulci
Parco dell’Uccellina
Tivoli
Ostia, Todi, Spello
Bassano in Teverina
Classi Seconde ( 2 giorni: mart.29-mer.30 aprile; merc.6-giove.7)





Livorno, Pisa
Gargano: S.Giovanni Rotondo, Monte S. Angelo.
Macerata, S. severino marche,
Tolentino, Ascoli Piceno
Isola d’Elba
CLASSI TERZE ( 4 giorni: da mart. 27 a venerdì 30 maggio)
 Piemonte – Val D’Aosta: Torino, Aosta, Fenis, Courmayeur, Monte
Bianco, Chamonix
 Lombardia: Pavia, (Vigevano), Milano, Monza, Lago di Como.
 Bari, Bitonto, Alberobello, Taranto, Ostuni, Altamura
 Sardegna: Costa Smeralda, La Maddalena , Caprera, Castelsardo,
Alghero
 Genova o Nizza Provenza: Parco Regionale della Camargue, Arles,
Avignone le Baux, Aix en Provence
69
Anno Scolastico 2013/20
10.Progetti d’Istituto





Arance della Salute
Forte Processo Migratorio
Progetto Educazione Stradale
Unicef
Giochi Sportivi studenteschi
11.Progetto in collaborazione con gli Enti Esterni:
 Gestire la Classe in rete con Orte
 Progetto P.A.I.D.E.I.A
 B.E.S…parliamone!
 Metodo Square by Santina Spiriti
 Emozioni Olimpico
Buon Anno Scolastico!!!!!
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Anno Scolastico 2013/20
INDICE
Argomento
Premessa
Che cosa è il POF dal punto di vista normativo
Come si struttura il documento
Il profilo dell’ Istituto Comprensivo
L’Istituto comprensivo è in rete con…
Rilevazione delle richieste formative del territorio e risposte culturali
Autonomia organizzativa
Popolazione scolastica
Alunni con cittadinanza non italiana
Struttura organizzativa dell’Istituto comprensivo
Struttura organizzativa funzionale
Il collegio dei docenti e gli organi collegiali
Competenze dei consigli d’Istituto
Competenze dei consigli di classe/sezione e intersezione
Patto di Corresponsabilità scuola
Ruoli e funzioni aree di competenza
Gli orari delle attività didattica
Gli impegni collegiali
La programmazione educativo didattica
Il consiglio d’istituto in carica
Nomine dello staff d’istituto
Docenti assegnati all’Istituto Comprensivo
Regolamento d’Istituto 2013/2014
Autonomia didattica
I dipartimenti
L e competenze essenziali
L’area di potenziamento
Area della progettualità sicurezza e prevenzione dei rischi
La continuità educativo didattica
Attività multimediale
Attività di Orientamento
La Valutazione e l’autovalutazione d’istituto
L’Offerta formativa e progetti
Il Piano Annuale d’Inclusione
Sistema di Valutazione
Elenco dei Progetti
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Pagina
3
4
7
7
10
12
14
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17
21
21
22
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23
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