DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale PSR LAZIO 2014-2020 Indirizzi strategici regionali per la programmazione di sviluppo rurale Uso efficace ed efficiente delle risorse FEASR nel nuovo periodo di programmazione 1 Dott. Roberto Aleandri DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Indice degli argomenti 1. La programmazione 2007-2013 2. La nuova programmazione 3. Verso il PSR 2014-2020 4. La Strategia della Regione Lazio Dott. Roberto Aleandri 2 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale 1. Programma di sviluppo rurale 2007/2013 Dott. Roberto Aleandri 3 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale PSR 2007-2013 FEASR Asse 1 Competitività Asse 2 Ambiente e Gestione del territorio Asse 3 Diversificazione Economica e Qualità della vita Asse 4 LEADER Unico sistema di Programmazione Dott. Roberto Aleandri finanziamento – monitoraggio - controllo 4 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale 2. La nuova programmazione Dott. Roberto Aleandri 5 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Il Quadro Strategico Comune (QSC) Strategia Europa 2020 Piano decennale per la crescita sviluppata dall'Unione europea che vuole colmare le lacune del nostro modello di crescita e creare le condizioni per un diverso tipo di sviluppo economico, più intelligente, sostenibile e solidale. Cinque gli obiettivi da realizzare: 1. Occupazione 2. Ricerca e sviluppo 3. Cambiamenti climatici e sostenibilità energetica 4. Istruzione 5. Lotta alla povertà e all’emarginazione Dott. Roberto Aleandri 6 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Il Quadro Strategico Comune (QSC) Rafforza la coerenza tra gli obiettivi di Europa 2020 e le politiche nazionali e punta ad attuare la strategia attraverso 11 Obiettivi Tematici comuni e interventi specifici per ciascun Fondo. È applicabile per i fondi FESR, FSE, FEASR, FEAMP (fondi SIE - fondi strutturali e di investimento europei) 1. Ricerca e innovazione 2. Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) 3. Competitività delle Piccole e Medie Imprese (PMI) 4. Transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio 5. Adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione e gestione dei rischi OT 6. Tutela dell'ambiente ed efficienza delle risorse 7. Trasporto sostenibile e rimozione delle strozzature nelle principali infrastrutture di rete 8. Occupazione e sostegno alla mobilità dei lavoratori 9. Inclusione sociale e lotta alla povertà 10. Istruzione, competenze e apprendimento permanente 11. Potenziamento della capacità istituzionale e amministrazioni pubbliche efficienti Dott. Roberto Aleandri 7 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Il Quadro Strategico Comune (QSC) Accordo di Partenariato (AP) (Reg.(UE) n.1303/2013) Elaborato a livello nazionale, definisce la strategia dello Stato membro e integra l’azione dei diversi Fondi per un'azione ottimale. È il punto centrale della programmazione nazionale e indica l'uso che si deve fare dei fondi per raggiungere gli obiettivi della Strategia 2020. • Traspone gli obiettivi Europa 2020 negli 11 obiettivi tematici e nelle priorità per ogni Fondo a livello nazionale • Obiettivi quantificati (Targets), Tappe fondamentali (milestones), Riserva di efficacia ed efficienza (riserva di performance) • Condizionalità Ex-ante – Comune a tutti i Fondi QSC – Specifica allo Sviluppo rurale • Approccio Integrato PRESENTAZIONE AP ENTRO IL 22 APRILE 2014 Dott. Roberto Aleandri 8 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Il Quadro Strategico Comune (QSC) Sviluppo Rurale (PSR) : FEASR (Reg. (UE) n. 1305/2013) Programmi Operativi La strategia d’intervento mira all’innovazione e alla competitività settoriale e allo sviluppo dei territori rurali. Prevede 6 priorità e 18 Focus area di intervento. FESR – FSE – FEAMP Obiettivi trasversali: Innovazione, Ambiente e Cambiamenti climatici Le 6 priorità per lo sviluppo rurale 1. Promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali; 2. Potenziare la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole; 3. Promuovere l’organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo; 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste; 5. Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima; 6. Promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali. Dott. Roberto Aleandri 9 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Nuova programmazione: riepilogo Strategia Europa 2020 Definisce gli obiettivi generali e specifici dell’Unione Quadro Strategico Comune (QSC) - Include FEASR, FESR, FSE, Fondo di coesione e FEAMP - Traduce a strategia UE 2020 attraverso obiettivi tematici comuni, perseguiti con azioni-chiave per ciascun Fondo Accordo / Contratto di partenariato - Documento nazionale che inquadra l’utilizzo dei Fondi nel perseguimento degli obiettivi UE 2020 Programmi Operativi Priorità Programma di Sviluppo Rurale (PSR) : FEASR 1. Promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali Dott. Roberto Aleandri 2. Potenziare la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole; FESR, FSE, FEAMP e FC 3. Promuovere l’organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste 5. Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima 6. Promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo 10 economico nelle zone rurali 10 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Priorità e Focus Area La nuova programmazione abbandona lo schema degli Assi, abbracciando una nuova logica Dott. Roberto Aleandri 11 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Relazione tra Articoli/Misure, sottomisure e Focus Area Le misure e le sottomisure possono ricadere in più Priorità/Focus Area Relevant for programming (indicative) Counting for the target Rural Development measures toolkit 2014-2020 Measures knowledge transfer and art 14 information actions code P2 1a 1b 1c 2a 2b 3a P3 P4 3b 4a 4b 4c P5 5a 5b 5c P6 5d 5e 6a 6b 6c 1 1.1 1.2 1.3 advisory services. farm art 15 management and farm relief services sub-measures P1 Possibly counting for several targets support for vocational training and skills acquisition actions support for demonstration projects/information actions support for short-term farm and forest management exchange as well as farm and forest visits Σ Σ support for providing advisory sevices support for the setting up of farm management, farm relief and farm advisory services support for training of advisors Σ Σ Σ 2 2.1 2.2 2.3 Σ Σ quality schemes for agricultural Dott. Roberto Aleandri 12 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale 3. Verso il PSR 2014-2020 Dott. Roberto Aleandri 13 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale PERCORSO PARTENARITATO FASE 1 – ANALISI DEL CONTESTO E INDIVIDUAZIONE DEI FABBISOGNI FASE 2 – DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA REGIONALE Analisi SWOT FASE 3 – PREDISPOSIZIONE DEL PROGRAMMA E DELLA VALUTAZIONE AMIENTALE STRATEGICA (VAS) E DELLA VALUTAZIONE EX-ANTE Dott. Roberto Aleandri 14 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Azioni preliminari Fase 1 Analisi di contesto 1. Situazione socio-economica delle aree rurali 2. Competitività del comparto agroalimentare 3. Ambiente, clima e sostenibilità Analisi SWOT Individuazione dei punti di forza e di debolezza e messa a fuoco delle minacce e delle opportunità Fabbisogni Individuati 43 fabbisogni sulla base delle 6 priorità europee per lo sviluppo rurale Dott. Roberto Aleandri 15 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Coinvolgimento del Partenariato Il processo di consultazione si articolerà in tre fasi: FASE 1 - il partenariato viene consultato per “consolidare” una visione comune dei fabbisogni individuati nel corso dell’analisi di contesto/analisi SWOT e per finalizzare la gerarchizzazione dei fabbisogni espressi dalle aree rurali regionali sui quali è necessario intervenire, in questa fase si terrà conto anche dei risultati della consultazione online; FASE 2 - si passerà al consolidamento dei fabbisogni e della strategia e alla definizione delle misure d’intervento; FASE 3 – completamento del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) corredato della Valutazione exante e della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) in tutti gli aspetti richiesti dalla normativa comunitaria. Dott. Roberto Aleandri 16 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Coinvolgimento del Partenariato Il partenariato rappresenta uno dei principi chiave per l'attuazione dei Fondi del QSC dell'UE L’articolo 5 del regolamento UE “Disposizioni comuni" (1303/2013) dispone che ogni Stato membro organizza, per l'accordo di partenariato e per ciascun programma, conformemente al proprio quadro istituzionale e giuridico, 1. le autorità cittadine e le altre autorità pubbliche competenti Un Partenariato con: 2. le parti economiche e sociali 3. i pertinenti organismi che rappresentano la società civile, compresi i partner ambientali, le organizzazioni non governative e gli organismi di promozione dell'inclusione sociale, della parità di genere e della non discriminazione 1. nella definizione e la selezione delle priorità e dei relativi obiettivi specifici; I partner saranno coinvolti nelle attività di predisposizione del PSR 2014-2020, in particolare: 2. nell'analisi del contesto e dell'identificazione dei fabbisogni; l'assegnazione dei finanziamenti; 3. nella definizione degli indicatori specifici dei programmi; 4. nell'applicazione dei principi orizzontali quali definiti agli articoli 7 e 8 del regolamento (UE) n. 1303/2013; 5. nella composizione del comitato di sorveglianza. Dott. Roberto Aleandri 17 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Coinvolgimento del Partenariato Esito fase 1 Valutazioni, espresse in termini di priorità, assegnate dagli interlocutori ai fabbisogni emersi dall’analisi dell’agricoltura N. scheda fabbisogno I soggetti che hanno fornito la propria posizione sulla valutazione delle priorità da assegnare ai 43 fabbisogni già individuati attraverso l’analisi di contesto già conclusa, nonché alla indicazione di ulteriori fabbisogni dell’agricoltura regionale e, più in generale, dello sviluppo delle aree rurali della nostra regione, sono 11 appartenenti a varie categorie di portatori di interesse Dott. Roberto Aleandri FABBISOGNO MEDIA F12 F29 Migliorare l'accesso al credito e le tecniche di gestione del credito 4,64 Favorire la diffusione di pratiche agricole per la riduzione del rischio di erosione e l’incremento del contenuto di sostanza organica nei suoli 4,45 F17 F28 F9 F22 Sostenere la cooperazione tra i produttori locali Gestione e manutenzione del reticolo idrografico e delle reti di drenaggio Incentivare gli investimenti a supporto della competitività e innovazione 4,36 4,36 4,27 Consolidare ed estendere ordinamenti e metodi di produzione con caratteristiche di maggiore sostenibilità ambientale 4,27 F36 Ridurre i livelli di emissione di gas ad effetto serra da inputs agricoli (fertilizzanti azotati) e da deiezioni zootecniche 4,27 F11 Promuovere la partecipazione a regimi di qualità comunitari e regimi di certificazione nelle aziende agricole 4,18 F27 F6 F13 F32 Riqualificare, in chiave multifunzionale, i paesaggi rurali compromessi Accrescere le competenze dei giovani nel settore agricolo e forestale Favorire i processi di ricambio generazionale interno alle aziende 4,18 4,09 4,09 Adozione di tecniche e processi ad elevata efficienza energetica nelle aziende agricole e nell'agro-industria 4,09 F33 Recupero e valorizzazione dei sottoprodotti e degli scarti dell'agricoltura, della selvicoltura e dell'industria alimentare 4,09 F34 Sviluppare le bioenergie con l’adozione di sistemi a basse emissioni di sostanze inquinanti e limitando la sottrazione di suolo agricolo 4,09 F42 F3 Migliorare la qualità e l’accessibilità delle ICT nelle aree rurali 4,09 Favorire l’adozione e la diffusione dell’innovazione per migliorare la sostenibilità ambientale aziendale 4,00 F10 F14 F16 Stimolare la diversificazione delle attività agricole e non agricole nelle aree rurali Agevolare l‟accesso al capitale fondiario da parte di giovani agricoltori 4,00 4,00 Favorire lo sviluppo dei canali di commercializzazione legati alla vendita diretta e alla filiera corta 4,00 F18 F31 F39 Miglioramento dell’integrazione e dell’efficienza di filiera Diffusione dei sistemi irrigui ad alta efficienza Favorire la realizzazione di azioni innovative di sistema nella erogazione di servizi essenziali alle popolazioni rurali 4,00 3,91 F40 F41 Migliorare la capacità progettuale degli attori locali Organizzare e valorizzare il patrimonio storico, culturale, architettonico e ambientale delle aree rurali 3,91 F2 Promuovere nuove forme di conoscenza e sostenere l’interazione e la cooperazione tra le aziende 3,82 F24 F4 Tutelare e valorizzare la diversità genetica agricola e forestale Aumentare la coerenza delle attività di ricerca con le esigenze del mondo agricolo e rurale 3,82 F26 F43 F5 Sostenere le misure di conservazione per le aree tutelate e le specie minacciate Stimolare l’utilizzo delle ICT nelle aree rurali Garantire l’accrescimento delle competenze in tutte le fasi del ciclo vitale dell’impresa agricola e forestale 3,73 3,73 F15 F23 Promozione delle produzioni a marchio di qualità e marchi regionali Migliorare e favorire la gestione sostenibile delle foreste anche in chiave multifunzionale 3,64 F25 Ridurre l’impatto delle specie vegetali e animali invasive e problematiche e ripristinare gli ecosistemi 3,64 F30 Razionalizzazione dell'uso delle risorse idriche e promozione dello stoccaggio a livello intra- e inter-aziendale 3,64 F21 Mantenere e ripristinare le formazioni erbose e gli elementi del paesaggio agro-pastorale della tradizione 3,55 F19 F1 3,45 F7 F8 F20 F37 Miglioramento delle tecniche di Risk Management Sostenere un sistema dell’offerta formativa regionale basato sulle vocazioni dei territori di riferimento e delle caratteristiche aziendali Sostenere i processi di riconversione verso produzioni orientate al mercato Incentivare i processi di ricomposizione fondiaria Promuovere l'utilizzo dei sistemi assicurativi agricoli Salvaguardare e migliorare il patrimonio forestale e la provvigione dei boschi in relazione alla capacità di sequestro del carbonio F35 Incentivare filiera bosco-legno-energia e relative infrastrutture a supporto su scala locale 2,82 F38 Massimizzare la funzione di sequestro e stoccaggio del carbonio nei prodotti legnosi 2,45 3,91 3,91 3,73 3,64 3,64 3,36 3,18 3,09 3,09 2,91 18 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale 4. La strategia della Regione Lazio Dott. Roberto Aleandri 19 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Impostazione della Strategia Il Regolamento FEASR (1305/2013) all’articolo 8 detta i Contenuti dei programmi di sviluppo rurale. Oltre agli elementi indicati all'articolo 24 del Regolamento (UE) 1203/2013 (Fondi QSC), ogni programma di sviluppo rurale dovrà comprendere una descrizione della strategia finalizzata a dimostrare, nell'intento di realizzare le priorità dell'Unione per lo sviluppo rurale che: 1. la previsione di obiettivi appropriati basati sugli indicatori comuni (art. 69) o di indicatori specifici; 2. la selezione delle misure sostenuta dalla valutazione ex ante di cui alla lettera a) e dall'analisi di cui alla lettera b); 3. che la ripartizione delle risorse finanziarie tra le varie misure del programma è giustificata e idonea a realizzare gli obiettivi prefissati; 4. che le esigenze connesse a particolari condizioni sono prese in considerazione e affrontate mediante specifici insiemi di misure o attraverso i sottoprogrammi tematici; 5. che il programma sia orientato verso l’innovazione: PEI in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura, esigenze specifiche delle zone Natura 2000, mitigazione dei cambiamenti climatici e loro adattamento; 6. che sono state prese disposizioni per assicurare una sufficiente capacità di consulenza sui requisiti normativi e su azioni connesse all'innovazione; Dott. Roberto Aleandri 20 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Parole chiave La strategia del PSR 2014-2020, conformemente al QSC, sarà orientata al sostegno allo sviluppo rurale attraverso: 1. lo stimolo della competitività settoriale; 2. la garanzia della gestione sostenibile delle risorse naturali; 3. la realizzazione di uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro. Le priorità perseguite riguarderanno: 1. la promozione del trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali; 2. il potenziamento della redditività delle aziende agricole; 3. la promozione dell’organizzazione della filiera alimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo; 4. preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura; 5. l’incentivo dell’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale; 6. interventi per l’inclusione sociale. Dott. Roberto Aleandri 21 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale La scelta delle misure da attivare Relevant for programming (indicative) Counting for the target Rural Development measures toolkit 2014-2020 Measures knowledge transfer and art 14 information actions code P2 1a 1b 1c 2a 2b 3a P3 P4 3b 4a 4b 4c P5 5a 5b 5c P6 5d 5e 6a 6b 6c 1 1.1 1.2 1.3 advisory services. farm art 15 management and farm relief services sub-measures P1 Possibly counting for several targets support for vocational training and skills acquisition actions support for demonstration projects/information actions support for short-term farm and forest management exchange as well as farm and forest visits Σ Σ support for providing advisory sevices support for the setting up of farm management, farm relief and farm advisory services support for training of advisors Σ Σ Σ 2 2.1 2.2 2.3 Σ Σ quality schemes for agricultural Dalla correlazione e dalle verifiche di coerenza delle misure/sottomisure con le priorità/focus aree e gli obiettivi specifici ma soprattutto con i fabbisogni tutte e 20 le misure dovranno essere attivate Per il perseguimento della strategia diviene fondamentale: - l’allocazione delle risorse - l’individuazione dei criteri di selezione dei progetti Dott. Roberto Aleandri 22 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale SVILUPPO RURALE – RISORSE FINANZIARIE PER IL PERIODO 2014/2020 Quota FEASR Tasso di partecipa zione FEASR Spesa pubblica € % € 10.429.710.767 50 20.859.421.534 100 7.670.398.067 Gestione del rischio 738.000.000 45 1.640.000.000 7,86 902.000.000 11,76 0 Biodiversità animale 90.000.000 45 200.000.000 0,96 110.000.000 1,43 0 135.000.000 45 300.000.000 1,44 165.000.000 2,15 0 45.001.767 45 100.003.534 0,48 55.001.767 0,72 0 1.008.001.767 45 2.240.003.534 10,74 1.232.001.767 16,06 9.421.709.000 50 18.619.418.000 89,26 6.438.396.300 83,94 Ripartizione risorse sviluppo rurale Italia Massimale nazionale totale Programmi Nazionali Piano irriguo Rete Rurale Nazionale Totale programma nazionale Totale programmi regionali Dott. Roberto Aleandri Quota Stato % € Quota Regioni % € 100 2.759.312.700 2.759.312.70 % 100 100 23 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI PER IL PSR 2014/2020 DEL LAZIO PSR Lazio Spesa pubblica € (Milioni di Euro) % 780,14 Quota FEASR 336,40 43,12 Quota Stato 310,62 39,82 Quota Regione 133,12 17,06 Le dotazioni per il PSR 2014/2020 del Lazio, su base nazionale, sono aumentate rispetto al periodo 2014/20 sia in termini percentuali che assoluti (+79 Meuro) Dott. Roberto Aleandri 24 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Ipotesi di ripartizione finanziaria per Obiettivi Tematici Dott. Roberto Aleandri 25 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Strumenti Sottoprogrammi: si attivano in base alla rilevanza strategica del tema e al valore aggiunto che il sottoprogramma può generare rispetto alle procedure ed agli strumenti ordinari attivabili nell'ambito del PSR. Sottoprogrammi attivabili Giovani Agricoltori Piccole Aziende Zone Montane Filiere Corte Donne nelle zone rurali Cambiamenti climatici e biodiversità Dott. Roberto Aleandri 27 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Alcune considerazioni • il tema "filiere corte“ può giustificare l'attivazione di un sottoprogramma, oltreché per la rilevanza strategica, per la possibilità di innalzare fino al 10% il livello di contribuzione erogabile per gli interventi da effettuarsi lungo la filiera; • nel contempo non trovano adeguata motivazione il sottoprogramma giovani e donne. Fermo restando l'assoluta centralità e rilevanza del tema, le specifiche misure di intervento già previste nel programma ed eventuali strumenti, quali la progettazione integrata aziendale (pacchetto giovani) possono essere riproposti e attivati nell'ambito del PSR; • per quanto riguarda il programma "aree montane" si ritiene che il sostegno è adeguatamente garantito rafforzando, anche in termini significativi, i livelli di aiuto erogabili con le indennità compensative, per le quali si possono raggiungere livelli di contribuzione sino a 450€/ha; Dott. Roberto Aleandri 28 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Azioni preliminari Zonizzazione regionale Dalla zonizzazione 2007-2013 alla nuova proposta Per il programma di sviluppo rurale 2007-2013, la metodologia proposta dalla regione per collocare i comuni negli ambiti territoriali definiti dal PSN aveva classificato i 378 comuni del Lazio. Rosso - Poli urbani (A): 17 Verde - Aree rurali ad agricoltura intensiva e specializzata (B): 38 Giallo - Aree rurali intermedie (C): 214 Marrone - Aree con problemi complessivi di sviluppo (D): 109 Totale comuni 378 Dott. Roberto Aleandri 29 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Azioni preliminari Zonizzazione regionale Secondo INEA – Istituto Nazionale di Economia Agraria Rosso - Poli urbani (A): Verde - Aree rurali ad agricoltura intensiva e specializzata (B): Giallo - Aree rurali intermedie (C): Marrone - Aree con problemi complessivi di sviluppo (D): Totale comuni Dott. Roberto Aleandri 5 15 227 81 378 30 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Azioni preliminari Zonizzazione regionale Proposta Regione Lazio La zonizzazione è stata condotta .base di un ampio “set” di indicatori, calcolati per singolo comune, di natura demografica e economica Si è quindi tentato di attribuire ciascuno dei 91 comuni ad una delle quattro aree PSR, tenendo anche in considerazione la zona di provenienza (PSR 2007-2013) e quella di successiva attribuzione (INEA). Il risultato viene sinteticamente mostrato nella tabella che segue. Allocazione INEA A B C D Totale A Dott. Roberto Aleandri Allocazione regione B C 0 0 0 0 4 0 2 9 38 0 0 5 2 13 43 Totale D 0 0 26 7 33 0 4 75 12 91 31 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Dott. Roberto Aleandri 32 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Zonizzazione regionale Alcune considerazioni - La zonizzazione assume carattere preclusivo esclusivamente per gli interventi previsti nella Priorità 6 dello sviluppo rurale. Potrà essere utilizzata nell’ambito dei criteri di selezione, stabiliti dalla Regione e condivisi con il partenariato per l’attribuzione di priorità o maggiori punteggi ai fini della valutazione dei progetti - Gli interventi per la diversificazione nelle aziende agricole (agriturismo, agricoltura sociale, fattorie didattiche, ecc.) essendo ricondotti alla priorità 2 dello sviluppo rurale, a differenza dell’attuale programmazione, possono essere realizzati sull’intero territorio regionale. Questo aspetto è ancora in fase di approfondimento con il Ministero e la Commissione Europea - la proposta regionale prevede una notevole riduzione del numero dei comuni classificati come “poli urbani”. In particolare alcuni capoluoghi di provincia (Viterbo e Rieti) ora classificati come “poli urbani” sono, in ragione delle spiccate "caratteristiche rurali“ classificati come comuni rurali (Area C) Dott. Roberto Aleandri 33 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Rafforzamento della capacità amministrativa e semplificazione delle procedure Un obiettivo strategico per la prossima programmazione che richiama quello che orizzontalmente è oramai individuato come il principale elemento di innovazione nella fase gestionale e attuativa del Programma è il "rafforzamento della capacità amministrativa" Tale obiettivo, in sintesi, può essere declinato nei tre aspetti di seguito richiamati: •semplificazione dell'azione amministrativa •revisione delle condizioni e dei requisiti di accesso alle misure ed introduzione di processi di "automatizzazione gestionale" •maggiore efficienza dei sistemi informativi Dott. Roberto Aleandri 34 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Cronoprogramma 8. Programma definitivo con VAS e valutazione Ex ante 6. Accordo di partenariato (AP) 7. Bozza di programma 4. DSP 9. Negoziato con UE 5. Strategia PSR 2. SWOT 3. Fabbisogni 1. Analisi contesto Gen 2014 Dott. Roberto Aleandri Gen 2014 Marzo 2014 22 aprile 14 30 aprile 14 15 luglio 14 Entro 6 mesi 35 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale GRAZIE DELL’ATTENZIONE [email protected] Dott. Roberto Aleandri 36
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