MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’ UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istituto Tecnico di Stato per il Turismo “ Livia 00155 Roma - Via Filiberto Petiti, 97 Bottardi” 06121126565 Codice Scuola RMTN02000C - Cod. Fisc. 97009190584 - 06 22793204 - VI Municipio - Distretto 15° [email protected] [email protected] LINEE GUIDA AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA (POF) A.S. 2014-15 I criteri di carattere generale per la stesura del POF sono dati, come noto, dal Consiglio di Istituto (C.I.). Si confrontino a tale proposito le delibere del C.I. degli ultimi due anni scolastici che così recitavano: A.S. 2012-13 "Il POF deve essere un insieme integrato e omogeneo di progetti e attività che identifichino e caratterizzino le specifiche peculiarità dell'Istituto ( non un insieme di progettini frammentari e scollegati). Si deve prevedere una stesura corretta dei singoli progetti con l'individuazione di indicatori quantitativi che permettano di stabilire le situazioni di partenza e gli obiettivi finali in modo da poter effettuare monitoraggi in itinere e verifiche finali. Deve essere avviata un'opportuna attività di autovalutazione dell'istituto dei vari processi coinvolti e in primis di quello di insegnamento-apprendimento", A.S. 2013-14 Mantenere e rinforzare la “Visione di Istituto” già proposta e seguita lo scorso anno e cosi riassumibile: - SVILUPPO DEL SENSO DI COMUNITA’ SCOLASTICA DELL’ISTITUTO LINEE GUIDA AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA (POF) A.S. 2014-15 Pag. 1 - SVILUPPO DELLA CAPACITA’ DI AUTONOMIA E DI ORGANIZZAZIONE PROFESSIONALE DEGLI ALUNNI - ACCENTUAZIONE DEL CONCETTO DI ISTITUTO QUALE CENTRO DI EDUCAZIONE PERMANENTE TERRITORIALE- Piu’ nello specifico per quanto riguarda il POF: - - realizzare un POF omogeneo e integrato che rappresenti veramente la carta di identità del Bottardi caratterizzandone inequivocabilmente le suddette linee strategiche e la missione istituzionale che deve essere condivisa con il maggior numero possibile di attori della comunità scolastica - Individuare “pochi” progetti e attività in grado di fronteggiare quelle che sono le criticità piu’ evidenti emerse dalla autovalutazione dello scorso anno (cfr rapport VALES) e cioè: - Aumentare il numero degli studenti del 1° anno ammessi al 2° anno - Aumentare le competenze di base in matematica - Migliorare la Progettazione della didattica e la valutazione degli studenti - Potenziamento dei processi di autovalutazione aumentando il numero di soggetti coinvolti - Potenziare la comunicazione interna ed esterna all’istituto A.S. 2014-15 Il Collegio dei Docenti (C.D.), anche questo a.s. risulta organizzato in gruppi di lavoro trasversali al fine di proporre soluzioni per il POF quanto più possibile studiate e condivise collegialmente in gruppo. Le macro-aree individuate dal Collegio in questo a.s., come già nel precedente, per i gruppi di lavoro sono : - Area dell’ Inclusione (alunni disabili, DSA, BES, SLC, CIC, ambiente di lavoro) - Area dell’ Orientamento (in entrata, in uscita, riorientamento, dispersione - Scolastica, orientamento EDA) - Area del Miglioramento Continuo Didattico e Organizzativo (nuove metodologie didattiche, didattica laboratoriale e per competenze, qualità, autovalutazione, valutazione Invalsi, accreditamenti, Registro Elettronico e Rete Internet Scolastica, nuove tecnologie). LINEE GUIDA AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA (POF) A.S. 2014-15 Pag. 2 - Area professionalizzante (tirocinio in azienda, uscite didattiche, alternanza scuola-lavoro, progetti ed attività europee, certificazioni linguistiche, viaggi di istruzione). - Area cultura cittadinanza attiva (educazione alla legalità, alla salute all’ ambiente,allo sport, cinema, teatro, cultura). - Area apertura al territorio e progetti extracurriculari (progetti extra curriculari, rapporti con le famiglie e con il territorio, biblioteca) I Progetti d’Area approvati in Collegio sono reperibili sul Sito Istituzionale. Per quanto riguarda la stesura operativa dei progetti da presentare si ricorda che Il 15-10-2012 è stata prodotta la Circ. N. 35 con le indicazioni di massima per la stesura dei progetti da presentare in C.D e il relativo modello (SKPRO -01-10 12) da compilare, per questo a.s., entro il 24-10-2014. Si riassumono brevemente, per comodità, le modalità di compilazione della scheda progetto e il suo iter di gestione. Non esistono novità rispetto al modello utilizzato negli scorsi aa.ss. Si ricordano solo alcuni punti più volte sottolineati in passato: NOTA 1. La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi delegati, per stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si baserà sulla coerenza tra l’Analisi dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte. La “Verifica” è un atto formale e non entra nel merito della valutazione didattica preventiva del progetto, valutazione riservata, ovviamente, al Collegio Docenti. NOTA 2. La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso, confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà “monitorata” a cura del Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento per la misurazione dell’efficacia del progetto stesso. La “Validazione” è un atto formale e non entra nel merito della valutazione didattica a posteriori del progetto, valutazione riservata, ovviamente, al Collegio Docenti. Il fine ultimo, come ovvio, è quello di poter misurare al termine del progetto la sua efficacia e la sua economicità in relazione alle risorse utilizzate, onde poterlo, eventualmente, riproporre, magari opportunamente modificato, l'anno successivo. Talvolta l'individuazione di obiettivi misurabili, che è sempre e comunque possibile, è operazione articolata e complessa a causa della astrattezza delle grandezze in esame. E' necessario quindi, come del resto anche previsto nelle citate delibere del C.I., accorpare e integrare progetti di limitata portata operativa (anche se di provata LINEE GUIDA AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA (POF) A.S. 2014-15 Pag. 3 valenza didattica) con altri che abbiano obiettivi similari o sinergici in modo da effettuare le misurazioni necessarie e previste a fronte di un progetto corposo e di ampio respiro. Si pensi ad esempio ad un progetto che preveda la partecipazione degli studenti a due o tre uscite didattiche museali, e si debba valutare il conseguente aumento di "motivazione" allo studio della storia dell'arte. Occorrerà istituire delle fasi di misurazione ex-ante e ex-post e quindi una doppia somministrazione di scale o questionari all'uopo costruiti, con un impegno e un "costo" organizzativo superiore a quello delle visite didattiche cui il progetto si riferisce. Un numero ristretto di ampi e integrati progetti ne agevola la stesura ottimizzandone anche la semplicità e la efficacia oltre a consentirne con maggiore probabilità la effettiva realizzazione, realizzazione legata ovviamente oltre che ad aspetti di natura legale e formale anche ad altri di natura economica, organizzativa e finanziaria. E' importante quindi che qualunque attività progettuale proposta si ispiri alla già citata Visione di Istituto oltre che, ovviamente, ai dettami del C.I. così come implementati nella scheda di progetto descritta (SK-01-10 12), dettami che possono essere considerati rispondenti alla applicazione più operativa e immediata della “Vision” cioè alla cosiddetta "Mission" di Istituto. L'applicazione di quanto esposto alla particolare categoria di progetti che riguarda i viaggi di istruzione e la didattica curriculare fuori dalle mura scolastiche (visite didattiche accompagnate, stage, tirocini, viaggi di studio, alternanza scuola- lavoro, etc.) richiede qualche approfondimento. Per quanto attiene ai viaggi di istruzione, ad esempio, il rispetto della Visione e della Missione di Istituto, descritte, implica lo sviluppo di progetti che si rivolgano al maggior numero possibile di classi contemporaneamente (per consolidare il senso di "comunità di Istituto" e non solo di " comunità di classe") e che siano il più possibile co-organizzati con gli studenti (per sviluppare le doti di autonomia e di autoorganizzazione). Dovranno prevedere inoltre, prima, durante e dopo il viaggio, attività didattiche e culturali legate allo specifico viaggio, non dimenticando, però, che, in particolare in un Istituto Tecnico come il nostro, il concetto di “cultura” non può non comprendere settori e attività legati al mondo “Turistico” del lavoro e quindi professionalizzanti, indispensabili per sviluppare le capacità di organizzazione professionale individuale. Resta immutata, ovviamente, come del resto previsto nel nuovo regolamento approvato di recente dal Consiglio di Istituto, la libertà individuale di ciascun docente di presentare, anche in forma associata con altri colleghi, qualunque progetto e quindi anche qualunque progetto del tipo in esame (naturalmente con una corretta ideazione e compilazione della relativa scheda progetto) . E' auspicabile, però, a parere dello scrivente, in base a tutte le considerazioni precedenti, la proposta di progetti di viaggi di istruzione che coinvolgano almeno le LINEE GUIDA AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA (POF) A.S. 2014-15 Pag. 4 tre classi di una sezione del triennio (3°,4°,5°) o almeno due sezioni del biennio (due prime e due seconde) al fine, anche, di rafforzare i contributi educativi tra pari (Peer Education) la cui validità a livello pedagogico è ormai universalmente riconosciuta. Sarebbe inoltre opportuno prevedere in tali progetti il coinvolgimento attivo di ex alunni del Bottardi, magari già diventati professionisti del settore turistico. Ciò consentirebbe un travaso ottimale di esperienze tra pari e rinforzerebbe la caratteristica dell'Istituto quale Centro di Educazione Permanente. La più volte citata necessità di integrazione e coerenza dei progetti del POF e, quindi, anche dei progetti dei viaggi di istruzione, conferma l'importanza di viaggi di istruzione, se non concepiti, almeno inizialmente, per l'intero Istituto, quanto meno rispondenti, in un anno scolastico, a un criterio didattico unificante per l'Istituto. Si ricorda a tale proposito la novità introdotta quest’anno dal già citato nuovo regolamento viaggi che prevede l’individuazione da parte del Collegio dei Docenti di cinque tipologie diverse di progetti-viaggio con l’obbligo da parte degli studenti di partecipare nei cinque anni di frequenza a viaggi appartenenti a tutte e cinque le tipologie previste. Anche nel presente a.s. si potrebbe suggerire, quale principio aggregante, l'approfondimento di aspetti del turismo sportivo primaverile o invernale, oppure di quelli legati a una full immersion linguistica o ancora l'approfondimento di particolari settori del turismo moderno (villaggi turistici, agriturismo, turismo sostenibile, il crocerismo, etc.). Passando alle visite guidate giornaliere è evidente che non ci si trovi in presenza di un vero e proprio "progetto" nella accezione sin qui adottata. Si tratta di una singola azione o intervento che deve essere inquadrato in un più ampio e organico progetto. Una fruizione teatrale, ad esempio, può essere inserita in un progetto che abbia come obiettivo (da misurarsi,come detto, con tecniche opportune) il miglioramento delle capacità espressive verbali e non verbali , e di cui l'uscita a teatro può essere uno dei vari interventi previsti nel progetto. E' bene comunque, a proposito di attività didattiche curriculari che prevedano l'esborso di denaro da parte degli studenti, appurare con certezza la disponibilità e la possibilità delle famiglie di sostenerne l'onere. Per tentare di ridurre, in queste circostanze, le conseguenze devastanti e inaccettabili delle diseguaglianze economiche delle famiglie, anche quest’anno è stato istituito un "Fondo di solidarietà" del Bottardi che dovrebbe ammontare a circa 17.000 euro da dividere secondo la già pubblicata delibera del Consiglio di Istituto. Sono allo studio ulteriori metodi di Fund Raising per finanziare tale fondo la cui importanza appare ogni anno con più evidenza a causa della riduzione progressiva dei fondi ministeriali. Occorre quindi tassativamente e preliminarmente verificare, le intenzioni e le disponibilità delle famiglie in vista del progetto che si intende proporre. LINEE GUIDA AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA (POF) A.S. 2014-15 Pag. 5 Non sembrano infatti applicabili alle visite guidate o alle altre attività giornaliere di cui trattasi, le abituali percentuali ( circa i 2/3) di partecipazione a livello classe, utilizzate per i viaggi di istruzione. Nello specifico, tali percentuali devono tendere, magari grazie anche al fondo di solidarietà di cui si è detto, al 100%. Uscite didattiche di questo tipo possono essere, naturalmente, anche inquadrabili nell'ambito della Programmazione delle Attività Didattiche (PAD) di un singolo docente o meglio ancora, congiuntamente, di più di un docente se non dell'intero Consiglio di Classe (PAC). Le linee Guida dei Dipartimenti, Il PAD o il PAC sono a tutti gli effetti esempi di attività progettuale nel senso sinora trattato, e questo a.s., si provvederà, in Collegio Docenti, grazie anche alle indicazioni scaturite dai lavori dei Dipartimenti Disciplinari a modificare o realizzare la modellistica relativa discutendone i principi generali emersi dai Dipartimenti al fine di proporne una versione unitaria quanto più possibile condivisa . In tali circostanze la congruenza della specifica azione proposta (visita guidata, teatro, etc.) sarà valutata caso per caso sulla base della programmazione presentata e di eventuali approfondimenti. E’ comunque indispensabile che la programmazione, classe per classe, delle uscite didattiche sia realizzata in maniera tale da evitare che una o più discipline siano penalizzate nell’arco dell’anno per un numero di ore di lezione non svolte in classe ( a qualunque titolo) superiore al 25% delle ore totali previste nel curruiculo ministeriale. Non saranno quindi autorizzate uscite didattiche in ore e giorni che comportino uno “sforamento”, anche se per una sola disciplina, del tetto massimo citato del 25%. Per quanto non trattato nelle presente documento si rimanda eventualmente a future integrazioni. Roma li' 13ottobre 2014 IL DIRIGENTE SCOLASTICO STEFANO VITALE LINEE GUIDA AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA (POF) A.S. 2014-15 Pag. 6
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