POF - 2° Istituto Comprensivo Elsa Morante

33° Distretto Scolastico
Via G. Boccaccio,1
c.a.p. 80048 S.Anastasia (Na)
Tel / Fax 081 8930712/ 0818930716
Sito web: www.istitutocomprensivoelsamorante.it
e-mail : [email protected]
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
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D. S. Prof.ssa Giovanna Zaccaria
“ La vera educazione è quella che rende
mentalmente liberi
e moralmente eccellenti ”
Mahatma Ghandi
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INDICE
1.
INDIRIZZO DEL POF
2. FINALITA’ E OBIETTIVI
3. IDENTITA’ CULTURALE DELLA SCUOLA
4. MODALITA’ DI CONTATTI E RELAZIONI
5. CRITERI DI FORMAZIONE CLASSI E FORMULAZIONE ORARI
6. CALENDARIZZAZIONE
7. TIPOLOGIA CLASSI, ORGANICO, ORGANIGRAMMA
8. RISORSE UMANE
9. ATTIVITA’ CURRICULARI E RISORSE PROGETTUALI
10. PROGETTI EXTRACURRICULARI
11. RISORSE STRUMENTALI E STRUTTURALI
12. PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
13. VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE
14. MONITORAGGIO, VERIFICHE E VALUTAZIONE
15. COMUNICAZIONE PUBBLICA E INTERNA
_____________________
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1. INDIRIZZO DEL POF
1.1 IL POF
Il Piano dell’offerta formativa (POF) rappresenta la carta d’identità della scuola in cui sono
illustrate le finalità formative, le scelte pedagogiche e didattiche e le modalità organizzative. Il
POF è uno strumento attraverso il quale la scuola rende trasparente ciò che fa e con il quale
assume delle responsabilità nei confronti dei risultati che produce, in ottemperanza al D.P.R.
275 del 99, al D.M. 179/99, alla Direttiva n. 180 del 19/07/99 e alla L. C. N. 194 del 04/08/99. Il
POF definisce il patto formativo dell’intero corso di studi e va approvato con delibera del
Consiglio di Istituto e del Collegio dei Docenti e resta aperto a possibili correzioni e/o
ampliamenti che si rendano necessari a seguito di analisi e verifiche periodiche.
Il nostro POF illustra la progettazione curriculare, le attività aggiuntive, educative ed
organizzative che la scuola ha adottato nell’ambito dell’autonomia in riferimento alla C.M. del
19/05/98, e, pur mantenendo le esperienze passate, si apre alla sperimentazione di graduali
processi innovativi per migliorare ed ampliare l’offerta formativa.
E’ il risultato di una maturazione e condivisione di scelte educative che ha visto coinvolte tutte
le componenti scolastiche; prevede una costante valutazione e presuppone assunzione di
responsabilità ad ogni livello decisionale.
Prevede un’articolazione che si adatti alle differenziate esigenze degli alunni e al contesto
socio-economico del territorio.
Si rivolge ai genitori ed agli alunni della scuola e a quanti altri, privati, enti, associazioni,
operano all’interno del territorio in campo educativo e culturale.
E’ stato elaborato tenendo conto dei “bisogni” e delle proposte rilevati nell’ambito della
valutazione dei Piani degli anni trascorsi, delle nuove disposizioni di legge e nel cercare di
formare una cultura dell’autonomia come cultura della responsabilità, dell’autovalutazione.
1.2 LA MISSIONE DELLA SCUOLA
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L’ obiettivo fondamentale che vogliamo raggiungere è quello di formare i nostri alunni dando
loro i mezzi per capire chi sono e chi vogliono diventare e realizzare in modo
autonomo e consapevole il proprio progetto di vita futura .
La scuola si propone come compito quello di:

Orientare nelle scelte future;

Fornire un solido bagaglio culturale,

Fornire le basi per leggere e comprendere tutti i nuovi linguaggi e strumenti di
comunicazione,

Formare Cittadini coscienti dei propri diritti e dei propri doveri verso la Comunità.
Dunque la scuola si propone di far crescere gli alunni come Persone, attraverso i valori della
Legalità, della Solidarietà e della Multiculturalità, valorizzando ogni individuo nella sua unicità
e diversità.
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DESTINATARI
DEL
POF
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2 FINALITA’ E OBIETTIVI
2.1 PREMESSA
Come ogni progetto, il POF comporta la formulazione di un piano di lavoro che dia una
risposta alle richieste dei genitori,degli alunni e della società in generale in modo da essere
controllabile e flessibile secondo i mutamenti che avvengono ai vari livelli.
Nel corso di questi anni da una società stabile, contraddistinta da una sostanziale unitarietà dei
sistemi di esperienza (lavoro, scuola, famiglia), staticità dei ruoli e degli apprendimenti,
cumulabilità lineare delle conoscenze, siamo passati a una società instabile, contraddistinta da
una pluralità di cultura e valori diversi, variabilità delle informazioni e delle conoscenze,
mobilità dei ruoli e degli apprendimenti.
In tali evoluzioni hanno perso
efficacia i sistemi
educativi basati sul controllo, sulla
trasmissione di valori e conoscenze, sulla conformità a norme e hanno assunto progressiva
importanza i temi della comunicazione e della differenza.
Si è andata affermando la centralità del soggetto, il riconoscimento sociale della persona e dei
suoi diritti: il diritto all’apprendimento e al successo formativo.
2.2 FINALITÀ
Come scuola di istruzione obbligatoria, la nostra scuola si propone di elevare il livello di
educazione e di istruzione personale di ciascun cittadino, di potenziare la capacità di
partecipare ai valori della cultura, della civiltà e della convivenza sociale.
La scuola, secondo la legge istitutiva, “promuove e concorre alla formazione dell’uomo e del
cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e favorisce l’orientamento dei giovani ai
fini della scelta del percorso successivo”.
In tale ottica, nella nostra scuola l’ obiettivo centrale del P.O.F pone l’attenzione sulla
“PERSONA” che si sviluppa ed impara a SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE,
attraverso un processo di apprendimento pensato ed agito su misura, in un ambiente sereno
di incontro delle diversità; che viene orientata a SAPER SCEGLIERE autonomamente, con senso
di responsabilità e di consapevolezza delle proprie capacità e attitudini.
Pertanto si propone le seguenti finalità:
1.
Concorrere all’acquisizione delle competenze atte a promuovere
intelligenze creative e critiche;
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2.
Educare all’autostima, favorendo la percezione dei progressi anche minimi
e attuando adeguate strategie al fine di rimuovere la percezione
dell’insuccesso , causa della demotivazione;
3.
Promuovere la percezione positiva del sé e dell’altro da sé per riconoscere
e rispettare i propri e altrui interessi, attitudini e abilità al fine di costruire la
propria identità e sviluppare il progetto personale e nello stesso tempo per
arginare problematiche comportamentali;
4.
Promuovere l’interculturalità favorendo il dialogo con coetanei ed adulti,
favorendo la libertà di pensiero e di espressione e la convivenza in qualsiasi
contesto;
5.
Perseguire il diritto di ognuno ad apprendere valorizzando tutte le
iniziative educative e didattiche volte a promuovere l’integrazione scolastica
degli alunni diversamente abili, nel rispetto dei tempi e delle modalità proprie,
progettando percorsi atti ad apprendere in un clima sereno e di cooperazione;
6.
Promuovere la conoscenza e la trasmissione delle memorie e radici
storiche e culturali;
7.
Favorire l’operatività realizzando percorsi in forma di laboratorio
COMPETENZE
AUTONOMIA
COSTRUZIONE DEL SÉ
INTERCULTURALITÀ
DIRITTO AD APPRENDERE
MEMORIA STORICA
OPERATIVITÀ
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2.3 OBIETTIVI EDUCATIVI
Per tutti gli alunni saranno stabiliti obiettivi (cognitivi e non cognitivi ) impegnativi, ma
adeguati allo sviluppo graduale. In relazione ad essi la scuola deve assicurare, a ciascun alunno,
il massimo sviluppo possibile.
Pertanto si mira a:

creare nella classe un clima favorevole all’integrazione in modo che l’alunno si senta
accettato, amato ed aiutato;

favorire la socializzazione intesa come capacità di vivere e di lavorare con gli altri
anche se con ritmi individuali;

favorire il rispetto di sé, l’accettazione del diverso, la consapevolezza dei diritti e dei
doveri, la scoperta dei valori;

sviluppare le potenzialità di ogni allievo, facendo acquisire una sufficiente autonomia
comportamentale ed un’adeguata abilità strumentale;

conoscere la realtà;

comprendere i diversi linguaggi comunicativi;

comunicare/esprimersi utilizzando diversi linguaggi;

analizzare/sintetizzare;

collocare nello spazio e nel tempo;

conoscere e applicare la metodologia della ricerca;

comunicare ed operare in modo creativo;

acquisire un metodo idoneo di studio;

acquisire e potenziare le proprie capacità corporee
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PROFILO DELL’ALUNNO CHE VOGLIAMO
E’ creativo
Conosce
la realtà
Ha acquisito un
metodo di studio e una
sufficiente autonomia
Sa accettarsi
anche con i
propri limiti
Sa ricercare
informazioni
Rispetta i
tempi dati
Sa lavorare
con gli altri
E’ tollerante
verso il diverso
Sa analizzare,
sintetizzare e
collocare nello
spazio e nel tempo
Possiede abilità
strumentali
2.4 REGOLE COMUNI PER LA CONVIVENZA CIVILE
Rispettare le cose proprie e altrui

Essere sempre forniti di materiale funzionale ad ogni attività;

aver cura degli oggetti personali e rispettare quelli degli altri.
Rispettare l’ambiente

Aver cura e rispetto dell’ambiente e degli arredi della scuola (banchi, porte, finestre)

non imbrattare le pareti, non scrivere sui banchi e sulle sedie;

non scrivere sulle pareti dei bagni;

servirsi degli appositi cestini per carte e altro materiale.
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Rispettare le persone

Entrare ed uscire dalla scuola in modo corretto e ordinato;

essere puntuale all’inizio delle lezioni;

mantenere sempre un comportamento corretto con gli altri;

parlare con giusto tono di voce, uno alla volta;

non correre all’interno della scuola;

non disturbare le altre classi al lavoro.
2.5 TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI DLGS 196 / 2003
La scuola si è conformata alle norme in materia di trattamento dei dati personali e alla
protezione di essi.
In questo contesto è stato adottato il previsto Documento Programmatico della Sicurezza. Il
titolare del trattamento è il Dirigente Scolastico Prof.ssa Giovanna Zaccaria; il responsabile del
trattamento è il Direttore dei Servizi Amministrativi Daniela Perri
Gli incaricati del trattamento sono i docenti, il personale amministrativo e il personale
ausiliario.
All’atto dell’iscrizione degli alunni, viene regolarmente fornita ai genitori e agli
stessi alunni la prevista informativa contenente i diritti e i doveri della scuola e degli
utenti.
3 IDENTITA’ CULTURALE DELLA SCUOLA
3.1 TERRITORIO
S.Anastasia è un comune della provincia di Napoli di circa 30.000 abitanti. Il suo territorio
ricade nel Parco Nazionale del Vesuvio nonché nella fascia dei cosiddetti comuni vesuviani.
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.Il
centro
del
paese
si
sviluppa
ai
piedi
del Monte
Somma,
l'antico
cratere
del Vesuvio propriamente detto, in un alternarsi di piccole salite e discesine derivanti dai
tracciati degli antichi corsi d'acqua che dalla vetta del monte scendevano a valle. Nonostante
l'area comunale non sia di grandi dimensioni (poco meno di 19 km2) il territorio è piuttosto
vario e si presenta come una striscia di terra che parte dai 34 m s.l.m. in direzione nord, per
giungere fino ai 1086 m sul livello del mare a sud.
L’Istituto Comprensivo “E.Morante” è situato nella frazione Romani che si trova a circa 3 km
dal capoluogo comunale, 1 km dal santuario della Madonna dell'Arco. Il toponimo è dovuto
all'antica denominazione di quella zona, il "Campus Romanus", nonché alla presenza di
numerose famiglie che popolavano (e che popolano ancora oggi) quelle terre, aventi
"Romano" come cognome. È ipotizzabile una stretta connessione tra il toponimo Campus
Romanus e la discendenza del cognome Romano. La frazione è di aspetto moderno; al
susseguirsi delle campagne si alternano viali larghi e parchi popolosi, tale sviluppo ha avuto un
boom tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta ciò in parte dovuto alla
vicinanza al santuario della Madonna dell'Arco ma anche perché l'iniziale status del parco
Vesuvio non impediva come oggi l'edilizia su tutto il territorio comunale ma solo al di sopra
della linea tracciata dalla ferrovia circumvesuviana. Romani si trova ben più giù di tale linea, da
qui la possibilità di costruire parchi e palazzi; Non è un caso che siano stati costruiti proprio in
questa località i moderni parchi destinati all'edilizia popolare della legge 167 del 1962. Questo
continuo crescendo urbano ha minato non poco i confini tra le varie zone, ed ha di
conseguenza prodotto una forte integrazione tra gli abitati di Romani e Madonna dell'Arco (i
due centri maggiori) da molti considerati per questo come unica frazione. Romani ospita la
chiesa di S. Francesco d'Assisi, centro di ritrovo spirituale per gli abitanti indigeni . Ospita
inoltre lo stadio comunale Agostino De Cicco, campo che ospita lo "Stasia", squadra di calcio
più importante di Sant'Anastasia.l
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3.2 STRUTTURE
Le strutture del paese sono molto carenti e prive di occasioni di aggregazione sociale che
consentono di affiancare l’attività formativa della scuola. Mancano per il tempo libero centri
di ritrovo o di divertimento. Gli unici punti di aggregazione e di ritrovo giovanile sono costituiti
dagli oratorio parrocchiale che da anni costituiscono un significativo punto di riferimento per i
ragazzi.
3.3 SITUAZIONE CULTURALE ED ECONOMICA
L’utenza è caratterizzata da un contesto relazionale variegato, sono rappresentati diversi ceti
sociali: media , piccola borghesia, classe operaia e sottoproletariato urbano, connotato da
sacche di povertà socio-culturale,con famiglie appartenenti a fasce sociali deboli e
problematiche, con pochi stimoli educativi.
Anche l’aspetto socio-economico, in questi anni, nel Comune ,non registra sensibili
miglioramenti, anzi molte famiglie risentono dei tempi di crisi, molti i genitori disoccupati, con
lavori precari ai limiti della povertà manifesta o velatamente mascherata in maniera dignitosa.
3.4 PLATEA
La platea scolastica è abbastanza eterogenea, sono presenti alunni con diverse difficoltà. Ti tali
problemi la scuola si fa carico e nella maggior parte dei casi riesce a ad affrontarli e risolverli in
maniera positiva attraverso attività curriculari e non.
3.5 BISOGNI FORMATIVI
Il progetto educativo nella diversificata gamma di opportunità tende a corrispondere alle
attese degli alunni e delle famiglie. L’ I .C. “E.Morante”, ha avviato iniziative per provvedere ad
educare questi ragazzi, sia ad apprendere quanto ad intraprendere, sottolineando con questo
termine, la volontà di insegnare quelle abilità che rendono i giovani capaci di libere scelte e di
configurarsi un progetto di vita che potenzi e metta in risalto la propria capacità e il proprio
essere nel mondo e con gli altri.
Il fine è quello di orientare i ragazzi verso modelli di vita che valorizzino l’educazione alla
convivenza e all’appartenenza civile.
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3.6
COMPOSIZIONE DELLA SCUOLA
La scuola è un istituto comprensivo ad indirizzo musicale ed è composta da:
 una sede centrale in via G. Boccaccio(Scuola Secondaria di I Grado e V primaria)
 una succursale “Plesso S.Caterina “ in via Romani (Scuola dell’infanzia e scuola
primaria)
 una succursale “Plesso Boschetto” in via
(scuola dell’infanzia e scuola primaria).
Sede Centrale
“E. Morante”
Plesso
Plesso
“Boschetto”
“S. Caterina”
L’edificio scolastico della sede centrale si compone di un piano terra su cui sono distribuiti:









quattro aule
due bagni di cui uno per le ragazze ed uno per i ragazzi
Un bagno per disabili
un bagno per insegnanti
una palestra coperta con due spogliatoi con bagni
un magazzino per la palestra
due aule per strumento musicale
una mensa con annesso un locale di servizio e un bagno
un teatro con due bagni
Di un primo piano composto da:





quattro aule, di cui tre dotate di L.I.M.
quattro bagni di cui due per le ragazze e due per i ragazzi
un bagno professori
una sala professori
una presidenza
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



una segreteria
un ufficio per il DSGA
un archivio
un bagno.
Di un secondo piano composto da:








quatto aule di cui due dotate di L.I.M.
quattro bagni di cui due per le ragazze e due per i ragazzi
un bagno professori
un laboratorio informatico
un laboratorio scientifico
un laboratorio artistico
un laboratorio musicale
una biblioteca.
L’edificio scolastico del plesso “Boschetto” è composto da:
 15 aule
 16 bagni con antibagno di cui 8 per bambini e 8 per bambine
 4 bagni per insegnanti con antibagno
 1 bagno per disabili
 Mensa con annesso locale di servizio
 Laboratorio artistico
 Sala insegnanti
 Laboratorio informatico
 Palestra coperta con 4 spogliatoi con bagno
 Un magazzino per gli attrezzi.
 Al primo piano vi è l’abitazione del custode
L’edificio scolastico del plesso “S: Caterina” si compone di un piano terra su cui sono
distribuiti:
 7 aule
 2 bagni di cui uno per bambini e uno per bambine
 1 bagno per adulti
 2 locali di servizio
 Mensa
Di un primo piano composto da:
 7 aule
 2 bagni di cui uno per bambini e uno per bambine
 1 bagno per adulti
 mensa
3.7 La peculiarità della Scuola
Nel 2000 l’istituto comprensivo “E. Morante” è diventato: “Scuola ad indirizzo musicale”. Ciò a
contribuito ad ampliare l’offerta formativa, potenziare le attività di apprendimento pratico
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della musica ed inoltre ha permesso all’istituto di collegarsi con enti locali ed altre realtà
territoriali operanti nel campo della musica nell’ottica di uno stabile radicamento sul territorio.
La Scuola, quindi, è in grado di offrire occasioni concrete di aggregazione musicale dove i
ragazzi possono imparare a suonare uno strumento in un rapporto personale con l’insegnante
con il quale instaurano una relazione fortemente motivante e motivata. Da quest’anno si
comincia a sperimentare la pratica musicale fin dalla scuola Primaria per poi arrivare,nella
scuola secondaria di I grado, allo studio della musica nella sua manifestazione più alta che è
suonare uno strumento musicale.
Attualmente gli strumenti insegnati sono:

pianoforte

chitarra

percussioni

flauto
Gli alunni dell’istituto, che scelgono lo studio di uno strumento, hanno anche occasioni di
sperimentare musica d’insieme e poter partecipare a concorsi appositamente istituiti sia in
maniera individuale sia in gruppi, permettendo, quindi, di accostarsi ad una buona pratica
musicale a costo zero per la famiglie.
4 MODALITA’ DI CONTATTI E RELAZIONI
4.1 COMPONENTI DELLA SCUOLA: RUOLO E FUNZIONI
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1.Il Dirigente scolastico
- presta attenzione ai
processi innovativi
- promuovendo
l’innovazione
- è attento alle
richieste della società,
del territorio, delle
famiglie e degli alunni
- favorendo gli incontri
e l’utilizzo delle risorse
- valorizza le risorse
umane
- monitorando le
attività
- durante
l’organizzazione e
l’assegnazione delle
attività e degli ambiti
- durante tutto l’anno
- verificando i processi
- durante i momenti di
progettazione e di
programmazione
- durante gli incontri e
le riunioni
2. Gli alunni
vengono
coinvolti nel processo
formativo
- Ascoltando
- sono chiamati
all’impegno e al
rispetto delle regole
della convivenza civile
- progettando
- durante le attività
organizzate.
- partecipando
- durante le attività
libere.
- eseguendo
- elaborando
-individuano i bisogni
formativi di ogni
alunno
3. Gli insegnanti
-creano condizioni
favorevoli
all’apprendimento,
favoriscono i rapporti
interpersonali
- verificano il
conseguimento degli
obiettivi.
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-prestando attenzione
alle richieste degli
alunni personalizzando
l’insegnamento
- durante la stesura del
POF, della
programmazione
didattica ed educativa
-rafforzando
l’autostima degli alunni
-durante lo
svolgimento delle
attività e dei progetti.
documentando il
lavoro didattico
-durante le riunioni tra
insegnanti.
- durante gli incontri e i
colloqui scuolafamiglia.
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presentano i loro figli
- manifestano le loro
aspettative
- collaborando
costruttivamente nelle
riunioni
- instaurando rapporti
- partecipano alla vita sereni e responsabili
con i docenti e con il
della scuola
personale della scuola
4.Le famiglie
- interessandosi in
modo attivo ai processi
di apprendimento dei
loro figli
- all’inizio dell’anno
scolastico.
- durante tutto l’anno
scolastico.
- durante gli incontri e
i colloqui scuola famiglia.
- durante l’attività
scolastica.
- ponendosi come
esperti quando hanno
competenze
5.Il personale ATA
- collabora per favorire
l’organizzazione delle
attività scolastiche,
- aiutando i docenti
nella tenuta dei sussidi
e nella riproduzione del
materiale scolastico
- durante tutto l’anno
scolastico, su richiesta
dei docenti e su
incarichi definiti.
- collabora per la
promozione di una
immagine positiva della
scuola
6. DSGA e Servizio di segreteria
Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA), in servizio presso la Scuola, sovrintende e cura
l’organizzazione dei servizi svolgendo funzioni di coordinamento degli Assistenti di Segreteria e dei Collaboratori
scolastici.
La Segreteria della scuola è composta da n. 4 Assistenti Amministrativi.
La Segreteria didattica della scuola cura le procedure operative per affrontare i problemi legati all’organizzazione
e alla produttività dei servizi generali ed amministrativi in relazione a tutte le attività inserite nel POF.
Tutti gli assistenti amministrativi lavorano in stretto rapporto con il Direttore di servizi generale ed
amministrativi e collaborano tra loro, specie in caso di assenze, nell’ambito del settore assegnato e, a volte anche
negli altri settori, secondo le esigenze di servizio
I servizi amministrativi della Scuola sono cosi articolati:
a)settore dell’ amministrazione degli alunni (segreteria didattica);
b)settore dell’ amministrazione del personale;
c)settore dell’amministrazione finanziaria e del bilancio;
d)settore dell’amministrazione del protocollo.
I Collaboratori scolastici (in tutto 11), prestano servizio nella scuola con compiti di accoglienza del pubblico,
addetti ai servizi generali, vigilanza sugli alunni e pulizia dei locali e degli arredi.
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4.2 ORARIO DI RICEVIMENTO AL PUBBLICO E STANDARD SPECIFICI DELLE PROCEDURE
La segreteria didattica riceve il pubblico (genitori) con il seguente orario:
dalle ore 10,00 alle ore 12,00 nei giorni martedì – giovedì.
Il rilascio dei certificati correnti di iscrizione e di frequenza viene effettuato entro 3 giorni lavorativi; il
rilascio dei certificati storici avviene al massimo entro 5 giorni lavorativi; per i docenti viene stabilito il
tempo di rilascio di volta in volta a seconda della complessità, comunque, in genere, entro l’arco temporale
di una settimana o prima di eventuali scadenze; al fine di rendere più veloce l’accesso ai servizi di
segreteria, viene consentita la richiesta di certificazione anche via fax (con successivo ritiro di
persona),salvo casi particolari espressamente richiesti di spedizione; i documenti di valutazione degli alunni
sono invece consegnati dai docenti di classe entro la settimana successiva al termine delle operazioni
generali di scrutinio.
Gli uffici della segreteria amministrativa garantiscono il ricevimento dei docenti il martedì dalle ore 10,00
alle ore 12,00 salvo casi di particolare urgenza e necessità in cui si garantisce la massima disponibilità;
la segreteria assicura agli utenti la tempestività anche del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno
modalità di risposta che comprendono oltre al nome della Scuola, il nome e la qualifica di chi risponde, la
persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni che si richiedono;
il Direttore dei servizi generali ed amministrativi, salvo casi particolari, è disponibile a ricevere il
mercoledì dalle ore 10,00 alle ore 12,00;
il D.S. è disponibile a ricevere i genitori il venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e il personale e gli alunni il
mercoledì dalle ore 10,00 alle ore 12,00.
4.3 MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE AGLI UTENTI
Sito web
In spazi ben visibili, sono a disposizione dell’utente:

tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti (orario dei docenti, del ricevimento genitori, orario,
funzioni e dislocazione del personale amministrativo e ausiliario)

organico del personale docente e ausiliario

albo generale

albo docente e albo ATA

bacheca amministrativa e delle comunicazioni ufficiali;

bacheca sindacale, dei genitori e delle comunicazioni all’utenza.
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Presso l’ingresso della scuola è sempre presente un operatore scolastico in grado di fornire all’utenza le
prime informazioni per la fruizione del servizio.
L’orario di apertura dell’istituto è stabilito per favorire al massimo il piano dell’offerta formativa ed il più
efficace utilizzo delle risorse umane e strumentali.
4.4 SCUOLA FAMIGLIA
Ai fini del dialogo e dell’informazione sul percorso formativo degli alunni e sull’attività scolastica, la scuola
realizza riunioni di classe, comunicazioni attraverso diario o altri strumenti predisposti dalla scuola
(griglie, moduli, fogli informativi), colloqui individuali e in occasione della consegna dei documenti di
valutazione.
I COLLOQUI SCUOLA FAMIGLIA generali si tengono a:
OTTOBRE in concomitanza con le votazioni degli OO.CC.
FEBBRAIO in concomitanza con la consegna del documento di valutazione
APRILE
colloqui con le famiglie
GIUGNO consegna documento di valutazione finale
4.5 SCUOLA TERRITORIO
I rapporti con il territorio sono improntati alla collaborazione e reciproca valorizzazione delle risorse
umane e materiali, così da rendere la scuola, polo di iniziative culturali, di manifestazioni educative e
sportive, oltre che di informazioni e interventi comuni rivolti al miglioramento del benessere dell’utenza e
della buona operatività dei servizi in generale.
5 CRITERI RELATIVI ALLA FORMAZIONE DELLE CLASSI E ALLA FORMULAZIONE ORARI
5.1 CRITERI RELATIVI ALLA FORMAZIONE DELLE CLASSI
Il Collegio dei docenti stabilisce che:
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
Saranno contattati gli insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria dalle cui classi
proverranno gli alunni per avere informazioni circa il comportamento e il rendimento degli allievi in
generale e, in particolare, degli allievi diversamente abili o bisognosi di interventi educativi
individualizzati.

Saranno catalogate per fasce di livello le schede di valutazione allo scopo di consentire un’equa
distribuzione degli allievi nelle prime classi che devono risultare omogenee nella loro intrinseca
eterogeneità.

Pur rispettando le fasce di livello si cercherà, per quanto possibile, di mantenere il gruppo classe
precedente

I fratelli dei frequentanti la scuola saranno inseriti nella stessa sezione qualora le famiglie ne
facciano esplicita richiesta.

Eventuali alunni non ammessi alla classe successiva, in linea di massima, saranno trattenuti nel
proprio corso.

I gemelli e i fratelli saranno inseriti in sezioni diverse, solo con esplicita richiesta dei genitori.

Gli alunni, i cui genitori insegnano presso questa scuola, saranno iscritti in sezioni diverse da quelle
in cui essi operano.
5.2 CRITERI DI RIPARTIZIONE MONTE ORE DISABILI
La distribuzione delle ore, come ogni anno scolastico, sarà effettuata tenendo conto delle risorse concesse
dal C. S. A., competente, secondo i parametri relativi alla vigente normativa ministeriale, per l’anno
scolastico in corso.
Si ribadiscono, invece, i criteri interni di ripartizione del monte ore, confermando anche per quest’anno i
seguenti punti, costituenti parte integrante del P.O.F.:
1. Favorire il più possibile, gli alunni di nuovo ingresso con rapporto in deroga per gravità, al fine di
operare la scolarizzazione e l’integrazione;
2. dove già intrapreso il percorso volto alla socializzazione ed alla integrazione degli allievi, potranno
esserci delle decurtazioni di ore a favore di alunni di classe prima o di primo ingresso.
5.3 CRITERI RELATIVI ALLA FORMULAZIONE DELL’ORARIO DEI DOCENTI
Il Dirigente Scolastico formula l’orario tenendo presente prioritariamente le esigenze didattiche.
Qualsiasi attività curriculare o extrascolastica sarà opportunamente inserita nel suddetto orario. Il giorno
libero è per tutti il sabato dal momento che il tempo scuola è articolato su cinque giorni settimanali.
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 21
5.4 CRITERI RELATIVI ALLA FORMULAZIONE DELL’ORARIO DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO E DEI
COLLABORATORI SCOLASTICI
L’orario è gestito dal DSGA secondo le esigenze della scuola e comunque nel rispetto della normativa.
6 IL TEMPO SCUOLA
6.1 CALENDARIZZAZIONE
Inizio anno scolastico:
13- 09- 2013
Termine lezioni:
07-06-2014; per la scuola dell’infanzia le attività terminano il 30 -06-2014
Il calendario delle festività, in conformità alle disposizioni vigenti, è il seguente:
-
l’1 e il 2 novembre, festa di tutti i santi e dei morti
-
il 2 dicembre, per delibera del Consiglio d’Istituto
-
il 3 dicembre, festa Santo Patrono
-
dal 23-12-2013 all’06- 01-2014 vacanze di Natale
-
il 3 MARZO 2014 per delibera del Consiglio d’Istituto
-
il 4 MARZO 2014 carnevale
-
dal 17-04-2014 al 22- 04-2014 vacanze di Pasqua
-
Il 25 aprile anniversario della Liberazione
-
Il primo maggio festa del Lavoro
-
il 2 giugno 2014, festa nazionale della Repubblica
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 22
6.2 TEMPO SCUOLA
Il tempo scuola è articolato su cinque giorni settimanali da lunedì a venerdì
L’anno scolastico viene suddiviso in due quadrimestri: settembre-gennaio e febbraio-giugno.
Per l’anno scolastico 2012/13, tenuto conto della necessità di adeguare l’offerta formativa al quadro
normativo, il nostro istituto propone il seguente tempo scuola:
SEDE CENTRALE
V primaria : 8.15 – 13.15 con un prolungamento (Martedì, uscita ore 16.15)
Scuola secondaria di I grado: 8.00 – 16.00 (lun-mart-giov)
8.00 – 14.00 (merc – ven)
PLESSO BOSCHETTO
Infanzia: 8.30 – 16.30
Primaria: 8.25 – 16.25 (classi I a 40 ore e classi II)
8.20 – 13.20 con un prolungamento fino alle 16.20 (classi I a 30 ore, III e IV)
PLESSO S. CATERINA
Infanzia: 8.40 – 16.40
Primaria: 8.35 – 16.35 (classi prime a 40 ore e classi II)
8.30 – 13.30 con un prolungamento fino alle 16.30 (classi I a 30 ore, III e IV)
7. TIPOLOGIA DELLE CLASSI, ORGANICO ALUNNI, ORGANIGRAMMA DOCENTI
7.1 TIPOLOGIA DELLE CLASSI SCUOLA INFANZIA PLESSO “BOSCHETTO” E PLESSO “S. CATERINA”
Classi dei tre anni
40 ore
Classi dei quattro anni
40 ore
Classi dei cinque anni
40 ore
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 23
7.2 TIPOLOGIA DELLE CLASSI SCUOLA PRIMARIA PLESSO “BOSCHETTO” E PLESSO “S. CATERINA”
CLASSI PRIME
40 ore (due classi) e 30 ore (due classi)
CLASSI SECONDE
40 ore
CLASSI TERZE
30 ore
CLASSI QUARTE
30 ore
CLASSI QUINTE
30 ore
7.3 TIPOLOGIA DELLE CLASSI SECONDARIA DI I°GRADO
CLASSI PRIME
36 ore e 30 ore
CLASSI SECONDE
36 ore
CLASSI TERZE
36 ore
7.3 ORGANICO ALUNNI SCUOLA INFANZIA
ALUNNI
Classi primavera
Classi dei tre anni
Classi dei quattro
Classi dei quattro e
Classi dei
anni
cinque anni
cinque anni
Tot. classi: 1
Tot. classi: 4
Tot. classi: 2
Tot. Classi: 1
Tot. classi: 3
Tot.alunni: 14
Tot alunni: 78
Tot. alunni: 44
Tot. alunni: 23
Tot. alunni: 68
TOT. CLASSI : 11
TOT. ALUNNI : 227
Alunni diversamente abili: 1
7.5 ORGANICO ALUNNI SCUOLA PRIMARIA
Alunni
CLASSI PRIME
CLASSI SECONDE
CLASSI TERZE
CLASSI QUARTE
CLASSI QUINTE
Tot. classi: 4
Tot. classi: 5
Tot. Classi: 4
Tot. classi: 4
Tot. classi: 4
Tot. alunni: 69
Tot. alunni: 80
Tot. alunni: 81
Tot. alunni: 74
Tot alunni: 66
TOT classi: 21
TOT alunni: 370
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 24
Alunni diversamente abili
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Classi
quinte
Handicap psicofisico
1
2
1
/
2
TOT ALUNNI: 6
7.6 ORGANICO ALUNNI SECONDARIA DI I°GRADO
Alunni
CLASSI PRIME
Tot classi:
Tot alunni:
CLASSI SECONDE
4
64
CLASSI TERZE
Tot classi:
2
Tot classi:
Tot alunni:
35
Tot alunni:
2
42
TOT. CLASSI : 8
TOT. ALUNNI: 141
Alunni diversamente abili
Handicap psicofisico
CLASSI PRIME
CLASSI SECONDE
CLASSI TERZE
1
1
1
TOT. ALUNNI:3
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 25
7.7 ORGANIGRAMMA PERSONALE DOCENTE E A.T.A.
DIRIGENTE
SCOLASTICO
Staff D.S.
D.S.G.A.
Collaboratori
PERSONALE A.T.A.
Funzioni
Strumentali
S
Assistenti amministrativi
Collaboratori
scolastici
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
COLLEGIO
DOCENTI
Responsabili progetti
Coordinatori
Commissioni
e
Gruppo
lavori
Presidente
C.I.
Equipe pedagogica
Coordinatori
Equipe
Consigli
di
classe
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 26
SCUOLA DELL’AUTONOMIA: FUNZIONIGRAMMA
Ufficio scolastico regionale
Direzione,
promozione,
coordinamento,valorizzazione
risorse
umane,
gestione
risorse
finanziarie
e
strumentali:
Responsabile
risultati
Ministero
Prevalenti compiti:
Indirizzi,programmazione,
Sviluppo,coordinamento,
valutazione sistema
DIRIGENTE SCOLASTICO
STAFF DI DIREZIONE
Autonomia di
ricerca e di
sperimentazione
Autonomia
didattica
Autonomia
finanziaria
Uffici
Amministrativi
Collegio docenti
Responsabili di area
Dipartimenti
Autonomia organizzativa
Giunta esecutiva
Progetto d’Istituto
Consiglio d’Istituto
Figure strumentali
Didattica,
organizzazione,
orientamento, risorse
finanziarie, verifica,
valutazione
Coordinamento
Enti locali; attività didattiche
Sostegno alunni: Carta dei servizi
Rappresentante dei
genitori
Responsabili laboratori,
biblioteca…………
Consiglio di classe
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 27
8 LE RISORSE UMANE
8.1 STAFF DI PRESIDENZA
Collabora con il Dirigente Scolastico nella gestione degli aspetti organizzativi dell’Istituto e può esprimere
progettualità.
E’ composto in particolare da :
-1° collaboratore (anche con funzioni di eventuale sostituzione del Dirigente Scolastico)
-2° collaboratore
STAFF DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
1° Collaboratore Prof. ssa Bellini Assunta
2° Collaboratore Prof. ssa Cennamo Assunta
8.2 FUNZIONI STRUMENTALI
Il Collegio Docenti ha designato le FUNZIONI STRUMENTALI per lo svolgimento di attività funzionali
all’attuazione del POF relativamente alle aree e ai compiti di seguito illustrati:
AREA 1- Realizzazione e Gestione del Piano dell’Offerta Formativa
Prof.ssa Mollo Luisa
AREA 2- Sostegno al lavoro dei docenti “Supporto all’uso delle nuove
Tecnologie”
Ins. Ambrosio Maria, Ins. Paone Anna
AREA 3– Coordinamento delle attività di compensazione, recupero e disagio:
FUNZIONI
STRUMENTALI
Prof. Montanino Felice
Coordinamento e gestione delle attività di Continuità e Orientamento:
Prof.ssa Ceriello Fiorentina
AREA 4–.Coordinamento rapporti con il territorio:
Prof.ssa Esposito Giovanna
Coordinamento e gestione visite guidate e viaggi di istruzioni:
Prof.ssa Moccia Adele, Prof.ssa Nottebella Anna
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 28
8.3 COLLEGIO DOCENTI E CONSIGLIO D’ISTITUTO
Sono organi di indirizzo delle attività scolastiche : Il Collegio Docenti, di cui il D. S. è presidente, delibera
essenzialmente in merito alle questioni didattiche, mentre il Consiglio d’Istituto, di cui è presidente un
genitore, ed è composto dal Dirigente scolastico, docenti, personale amministrativo ed ausiliario, delibera
su progetti proposti dal Collegio dei docenti e su questioni amministrative oltre a dare gli indirizzi generali
e i criteri a tutto l’Istituto.
8.4 CONSIGLIO DI INTERSEZIONE(scuola dell’infanzia), DI INTERCLASSE (scuola primaria) E DI CLASSE
(scuola secondaria)
I Consigli sono composti dai Docenti di ogni singola classe, tra i quali vengono nominati un coordinatore ed
un segretario. E’ presieduto dal Dirigente o da un suo delegato e vede la presenza , per ciascuna classe, di
uno o più rappresentanti eletti dai Genitori degli alunni. Il Consiglio :

provvede al coordinamento didattico ed interdisciplinare;

formula al Collegio Docenti proposte in merito all’azione didattica ed educativa nonché alla
sperimentazione;

favorisce i rapporti tra Docenti e Genitori per una più valida sinergia;

infligge punizioni disciplinari a norma del DPR 249/98;

procede alla valutazione periodica e finale degli allievi,
8.5 COMMISSIONI DI LAVORO
Fanno tutte capo al D. S. che si avvale anche di coordinatori e responsabili di gruppi di lavoro.
COORDINATORI DIPARTIMENTALI
Italianol
Matematica:
Inglese:
Francese:
Arte:
Musica:
GRUPPO DI LAVORO PER ATTIVITA’ DI
Tecnologia:
S.motorie:
Staff. dirigenziale e F.S.
SUPPORTO AL DS ( progetti)
Fornaro T., Corcione L., Cennamo A., DiTuoro C.,
COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI
COMMISSIONE ELETTORALE
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Paone A., Smimmo W.
Moccia A, Sorrentino E, Calandro V, Corcione L.
Pagina 29
REFERENTE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
E PROBLEMATICHE CONNESSE
Montanino F.
Tutti i docenti di sostegno,
Un rappresentante per i genitori
GRUPPO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Il medico dell’ASL
Bellini A., Moccia A., Nottebella A., Di Tuoro C,
COMMISSIONE TEMPO-SCUOLA
COMMISSIONE ACQUISTI, INVENTARIALE E
Smimmo W.
D.S. G.A. Nottebella A
COLLAUDO
Ceriello A.,CerielloF., Cennamo A., Di Tuoro C.,
COMMISSIONE EVENTI
Cirillo M., De Stefano V., Borrelli C.,De Simone
M.,Fornaro T.
RESPONSABILE PER LA SICUREZZA E
MANUTENZIONE
RESPONSABILE SICUREZZA DEI LAVORATORI
RESPONSABILE DEL LABORATORIO MUSICALE
RESPONSABILE DEL LABORATORIO DI
INFORMATICA
RESPONSABILE DEL LABORATORIO DI SCIENZE
RESPONSABILE LABORATORIO ARTISTICO
Duraccio M.
Ceriello F.
Borrelli C.
Nottebella A.
Ceriello F.
Cirillo Myriam
RESPONSABILI DEL PRIMO SOCCORSO
RESPONSABILE ALIMENTAZIONE E SALUTE
REFERENTE LEGAMBIENTE
Ceriello F.
REFERENTE LEGALITA’
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 30
Boschetto: Di Tuoro C., Corcione L.
REFERENTI PLESSI
S. Caterina: Smimmo W.,Tranchese T.
Bellini, De Stefano, Fornaro, Aperuta, Di Tuoro,
COMITATO DI VALUTAZIONE
Pone.
RESPONSABILE PALESTRA - REFERENTE ATTIVITA’ D’Anzica
SPORTIVE
COORDINATORI DELLE EQUIPE PEDAGOGICHE DI CLASSE
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
1A BELLINI ASSUNTA
1B NUNZIATA MARIANNA
2A NOTTEBELLA ANNA
2B CERIELLO AMALIA
3A ESPOSITO GIOVANNA
3B CENNAMO ASSUNTA
IC MOCCIA ADELE
ID MOLLO LUISA
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO BOSCHETTO
PLESSO S.CATERINA
CLASSI I: COPPOLA RAFFAELLA
CAMPANILE MARIA
CLASSI II : BALESTRA
CALANDRO VALENTINA
CLASSI III: PORRICELLI NUNZIA
SGAMBATI GIUSEPPE
CLASSI IV: MAIONE N.
ZANOTTA
CLASSI V: NAPPO M.
VERGONE MARIA
SCUOLA INFANZIA
PLESSO BOSCHETTO
PLESSO S.CATERINA
CLASSI ANNI 3 :DE FALCO A.
TALARICO
CLASSI ANNI 4:FORNARO T.
FRAGLIASSO
CLASSI ANNI 5:PRISCO F.
MANZO
CAUTIERO (CLASSE PRIMAVERA)
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 31
9. ATTIVITA’ CURRICULARI E RISORSE PROGETTUALI
9.1 ATTIVITA’ CURRICULARI E CENTRALITA’ DELL’ALUNNO
La centralità dell’alunno nel processo insegnamento/apprendimento è realizzata:

Impostando l’azione didattica sugli stili e le strategie di apprendimento dei singoli alunni.

Coinvolgendoli nel processo d’insegnamento/apprendimento sin dalla pianificazione dell’azione
didattica annuale.

Diversificando la tipologia delle attività didattiche.

Attivando processi di ricerca-azione per il superamento delle carenze d’apprendimento.
Sulla base delle Indicazioni per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e il Primo Ciclo di Istruzione, i docenti ,
riuniti in apposite commissioni didattiche, hanno elaborato il CURRICOLO VERTICALE.
Gli insegnamenti curricolari obbligatori sono le discipline previste dalla normativa. Per queste discipline
sono programmate nel curricolo attività di recupero, consolidamento e potenziamento, a seconda dei
bisogni degli allievi. Le discipline obbligatorie, nel rispetto delle finalità dei vari segmenti scolastici, mirano a
dare agli alunni conoscenze, abilità e competenze, utili al suo sviluppo psicofisico per favorire il
proseguimento degli studi e l’inserimento in una società complessa.
L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate
ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo.
Negli anni dell’infanzia, dai tre ai sei anni, la scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta dei
bambini in una prospettiva evolutiva.
La scuola del primo ciclo, attraverso la progettazione didattica, continua a valorizzare le esperienze con
approcci educativi attivi.
Al termine di ogni segmento scolastico vengono fissati traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai
campi di esperienza ed alle discipline.
Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero
triennio della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola
secondaria di I grado.
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 32
9.2 – INTEGRAZIONE
Per quanto riguarda l'alunno diversamente abile bisogna dire che egli vanta, al pari dell'alunno
normodotato, un diritto alla prestazione didattica da parte del servizio pubblico scolastico ma, in quanto la
sua posizione di soggetto fisico risulta diversa, ha diritto ad una prestazione differenziata, cioè calibrata ai
suoi bisogni e alle sue potenzialità affinché tale inserimento, anziché divenire causa di ulteriore
emarginazione, si trasformi in reale integrazione.
In applicazione alla Legge 517/77, la C.M. n. 258 del 1983 ha introdotto il "Piano Educativo Individualizzato"
definendo la stretta correlazione tra il momento valutativo e quello progettuale.
Inoltre la Legge Quadro n. 104/92 stabilisce che in ogni istituzione scolastica si costituiscano due tipi di
Gruppi di Lavoro per l'integrazione:
-gruppo di Istituto (G.L.H. di istituto) composto da insegnanti di base e di sostegno, operatori dei servizi,
genitori, con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal Piano;
-gruppi di lavoro operativi (G.L.H. operativo) per ogni alunno in situazione di handicap, composti da
insegnanti curricolari e di sostegno del Consiglio di classe, dagli operatori dell'A.S.L. e dai genitori
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 33
dell'alunno in situazione di handicap con il compito di formulare il Profilo Dinamico Funzionale e,
successivamente, stendere il Piano Educativo Individualizzato.
9.3 ATTIVITÀ CURRICULARI PERMANENTI

Educazione alla Sicurezza (L. 626)

Educazione alla Legalità

Progetto Accoglienza

Progetto Orientamento

Progetto Continuità

Progetto Qualità (trasversale alle varie discipline)

Educazione Stradale

Educazione alla Salute

Educazione alimentare

Educazione alla cittadinanza

Educazione all’affettività

Educazione ambientale
PROGETTO SCUOLA SICURA
Il tema della sicurezza fa parte della didattica della scuola come salvaguardia consapevole di ognuno verso
se stesso e gli altri .
Si attuano forme di educazione alla sicurezza con prove generali di evacuazione ad un segnale acustico
convenuto.
Si predispongono planimetrie, piani di evacuazione, segnaletica e modulistica
Si controlla la documentazione relativa alla sicurezza;
Si forma il personale in servizio
OBIETTIVI
- Comportamento corretto e prevenzione adeguata in caso di pericolo.
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 34
PROGETTO EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ
OBIETTIVI
-rispetto dell’ambiente e delle persone
-sviluppo di una coscienza civile contro la criminalità organizzata
-promuovere sul territorio la cultura della partecipazione e della legalità-sviluppare la formazione del cittadino
PROGETTO ACCOGLIENZA
“La vita non è che la continua meraviglia di esistere “(TAGORE)
Affrontare un ambiente nuovo può provocare ansia, paura, disorientamento; al fine evitare che la tensione
possa costituire un elemento negativo per l'inserimento nella nuova scuola bisogna predisporre occasioni di
conoscenza dei luoghi, delle strutture e delle persone.
Il progetto accoglienza è, dunque, un momento fondamentale per l'inserimento dei nuovi alunni. Nei primi
giorni di scuola si svolgono specifiche attività atte a favorire l'integrazione e la conoscenza.
Per gli insegnanti è un momento di osservazione di comportamenti e socialità utile per integrare e/o
modificare le informazioni raccolte attraverso i colloqui con le maestre.
OBIETTIVI
-Far conoscere e rendere familiari strutture e servizi della scuola
-Favorire la socializzazione tra gli alunni "nuovi"
-Allentare la tensione emotiva e rimuovere il disorientamento iniziali
ATTIVITÀ
Intervento preliminare del Dirigente scolastico
Incontro con i docenti delle discipline
Presentazione della programmazione per ogni materia
Visita alla struttura scolastica (ufficio di Presidenza - uffici di Segreteria - laboratori...)
Incontro con gli alunni della scuola media
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
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Lettura del Regolamento d’Istituto
Compilazione di questionari per una conoscenza dell'alunno, dei suoi bisogni, delle sue difficoltà in ambito
affettivo e scolastico:
Prove d’ingresso disciplinari (dopo un adeguato ripasso)
PROGETTO ORIENTAMENTO
“Tra vent'anni non sarete delusi delle cose che avrete fatto, ma di quelle che non avrete fatto”.
(MARK TWAIN)
Mira allo sviluppo delle capacità di lettura e di integrazione nella realtà in cui si vive, alla coscienza di sè per
la realizzazione di un adeguato progetto di vita futura.
Nella vita non basta possedere il sapere , ma è necessario anche essere in grado di progettare la propria
esistenza, arricchirla di significati, ideali, scopi.
La scuola come istituzione formativa, si preoccupa di mettere in atto tutte le possibili strategie per favorire
lo sviluppo nei suoi allievi di capacità logiche, scientifiche ed operative,unitamente alla progressiva
maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con gli altri.
La conoscenza di sé consolida le capacità decisionali, permettendo all’ alunno di fare scelte realistiche e
responsabili nell’immediato futuro.
Viene realizzata un’attività formativa e informativa,sia per le classi dei 5 anni della scuola dell’Infanzia,
sia per le classi V della scuola Primaria , sia per le classi terze della scuola Secondaria di primo grado. In
quest’ultimo caso vi è anche la collaborazione con le scuole superiori del territorio per un migliore
indirizzo verso la scuola secondaria di II grado.
FINALITA' DIDATTICHE
- maturazione di capacità logico-matematiche, linguistico-espressive e logico- operative
- sviluppo di abilità fondamentali e specifiche delle singole discipline
- promozione di comportamenti cognitivi
- acquisizione di linguaggi appropriati
- acquisizione di un corretto stile di vita.
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 36
PROGETTO CONTINUITÀ
“Chi non ha uno scopo non prova quasi mai diletto in nessuna operazione”
(G. LEOPARDI)
Il passaggio da un ciclo scolastico ad un altro rappresenta per lo studente un’esperienza impegnativa sul
piano psicologico, affettivo, sociale, organizzativo. Lasciare un contesto scolastico familiare per inserirsi in
un nuovo ambiente, interrompere rapporti significativi con compagni ed insegnanti, modificare le proprie
abitudini ed apprendere nuove regole organizzative, creano temporanei stati d’ansia e di disorganizzazione.
Per accompagnare la persona in questa delicata fase di cambiamento è essenziale garantire la continuità
del processo educativo – formativo come la condizione necessaria per assicurare il positivo conseguimento
delle finalità dell’istruzione obbligatoria. Pertanto, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado
devono promuovere la continuità con i due ordini di scuola che rispettivamente la precedono e la seguono.
Obiettivi area docenti
- Aiutare gli alunni delle prime classi ad affrontare e a superare forme di insicurezza nel momento di
passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e da questa alla scuola secondaria di I° grado,
creando un clima di serenità e di benessere.
-. Favorire la conoscenza reciproca, la comunicazione e la cooperazione fra tutti i membri del gruppo (prime
classi).
- Sensibilizzare gli alunni delle altre classi a riconoscere/riscoprire e valorizzare il patrimonio della memoria
personale e collettiva per comunicare esperienze realizzate agli alunni più piccoli e cooperare con loro.
- Creare tutte le condizioni perché ciascun alunno/a acquisisca informazioni, strumenti, competenze.
- Presentare gli elementi che rendono le discipline strumenti per comprendere la realtà e agire su di essa.
-Presentare le discipline di studio attraverso indicazioni di immediata comprensione riguardo a: scopi,
contenuti, metodi, strumenti.
-Dare strumenti per una corretta partecipazione alla vita democratica valorizzando il senso della
responsabilità che ci lega a noi stessi, all’altro, al mondo in cui viviamo.
Obiettivi area alunni
- Conoscere il nuovo ambiente-scuola: compagni, insegnanti, operatori scolastici (prime classi).
-Conoscere il nuovo ambiente-scuola: strutture, risorse, servizi (prime classi).
-Conoscere, usare e controllare in modo consapevole strutture, risorse, servizi .
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
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-«Rileggere» le esperienze scolastiche realizzate e ritenute particolarmente significative per presentarle ai
compagni più piccoli.
-Conoscere le regole della comunità scolastica necessarie ad una convivenza rispettosa del benessere di
ognuno (tutte le classi)
Il PIANO DELLE SEI EDUCAZIONI (Ed. cittadinanza, stradale, ambientale, alimentare,affettività,salute)
La scuola organizza per lo studente attività educative e didattiche unitarie (educazione alla cittadinanza,
stradale, ambientale, alla salute, alimentare e all’affettività)
Educazione alla Cittadinanza
Educare alla partecipazione ed alla convivenza civile; accogliere i compagni con famiglie straniere, adottive,
affidatarie; favorire il dialogo interculturale.
Educazione Ambientale
Vivere nel rispetto della natura e del mondo che ci circonda, per uno sviluppo ed un futuro sostenibili.
Educazione Alimentare
Prevenire l’obesità e i disturbi dell’alimentazione (anoressia e bulimia); favorire un rapporto sano col cibo,
valorizzandone anche la dimensione culturale.
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
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Educazione alla Salute
Comprendere che l’uomo si deve confrontare con i limiti della salute ed elaborarli, integrandoli nella
propria personalità, per distinguere momenti di benessere da quelli di malessere.
Educazione all’Affettività
Attivare atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri
Educazione stradale
Educare a comportamenti corretti e responsabili sulla strada che salvaguardino il valore fondamentale della
vita. E’ finalizzata all’apprendimento delle più elementari nozioni del codice delle strada per far si che gli
alunni acquisiscano una coscienza stradale ed un corretto comportamento sia come pedoni che come
conducenti di un mezzo con o senza motore.
9.4 PROGETTO RECUPERO- SOSTEGNO- POTENZIAMENTO
Poiché nell'utenza eterogenea della scuola si rileva la presenza di una fascia consistente di alunni che
necessitano di un recupero di abilità di base, il P.O.F. prevede una serie di interventi finalizzati a fornire una
risposta efficace ai loro bisogni e alle loro difficoltà.
L’azione di sostegno e supporto agli alunni che evidenziano delle difficoltà nell’ affrontare il regolare
percorso di apprendimento è sviluppata in modo sistematico attraverso il progetto di “Imparo ad
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 39
imparare” con il quale la scuola si propone di arricchire i servizi agli alunni attraverso interventi
personalizzati ed integrati con l’attività didattica curricolare.
9.5 PROGETTO COMPUTER IN CLASSE
Ogni classe sprovvista di L.I.M. ha in dotazione un portatile con videoproiettore, per due
giorni a settimana , a rotazione, per consentire a tutti i docenti di svolgere le lezioni col
supporto informatico direttamente in aula.
10. PROGETTI EXTRACURRICULARI 2013/2014
Ampliamento offerta formativa
Gli insegnamenti opzionali facoltativi sono gli insegnamenti che la scuola considera e valuta, in relazione
alle istanze della società, del territorio, dei genitori e degli alunni e che ritiene di inserire nelle ore
extracurricolari.
LABORATORIO MANIPOLATIVO “SULLA VIA DELLA CAPANNA”
Il presepe napoletano è una delle tradizioni natalizie più consolidate e seguite
che si è mantenuta inalterata per secoli.
La vera portata e il lascito culturale del presepe napoletano risiedono nel
realismo delle sue rappresentazioni. Non è più solo un simbolo religioso, ma uno
strumento identificativo e unificante della comunità di appartenenza. Si
potrebbe forse dire che il presepe napoletano è stato e rimane un veicolo di
identificazione della "gens napoletana" e l'antesignano di quel realismo che ha
caratterizzato le rappresentazioni teatrali e le produzioni cinematografiche
Responsabile del
napoletane.
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
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La civiltà delle immagini nella quale viviamo spesso ci allontana dal contatto
progetto:
con la materia.
Ins. Smimmo Vanda
La manipolazione di materiali permette agli alunni di dare consistenza
all’esperienza creativa, di trovare la possibilità di esprimersi, produrre, lasciare
segni e tracce di sé,attraverso codici espressivi diversi.
FINALITA’
Il progetto vuole suscitare negli alunni l'interesse per il valore storico ed artistico
del presepe, allo scopo di trasmettere l'amore per l'arte, nonché di permettere lo
sviluppo della creatività attraverso la manipolazione della materia .
Obiettivi
-Riuscire a lavorare in un gruppo (area delle relazioni)
-Conoscere simbolicamente il presepe napoletano (are cognitiva)
-Acquisizione delle tecniche plastiche di rappresentazione (area operativa)
-Saper usare materiale riciclato (area operativa)
Periodo: novembre- dicembre;
Destinatari: alunni dell’infanzia, della primaria
LABORATORIO DI TEATRO : “TEATRANDO”

Rappresentazione di Natale

Spettacoli di fine anno
Il progetto "Teatrando" nasce da un'analisi dei bisogni emergenti delle nuove
generazioni che rileva senso di insicurezza, disorientamento, incertezza,
indebolimento del sentimento di solidarietà e della memoria storica.
Sociologi e psicologi sono d’accordo nel ritenere che il disagio giovanile possa
considerarsi come l'humus esistenziale che spesso genera comportamenti
devianti, antisociali, di rottura con le norme e le regole del vivere civile.
Questa varietà di comportamenti "devianti" viene generalmente indicata nella
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
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scuola con il termine generico di "disagio giovanile" contro il quale si è chiamati
a lottare.
In quest'ottica il teatro diventa strumento pedagogico trasversale a tutti i
linguaggi e a tutte le discipline curriculari .
Fare Teatro a scuola significa realizzare una concreta "metodologia"
interdisciplinare che attiva i processi simbolici dell’ alunno e potenzia e sviluppa
la molteplicità interattiva delle competenze e delle abilità connesse sia con la
comunicazione "globale" sia con il pensiero.
Da questa analisi emergono una serie di "bisogni" formativi che la scuola, come
agenzia educativa e pubblica, vuole garantire.
Periodo: ottobre – dicembre (spettacolo di Natale)
aprile – giugno (spettacoli fine anno scolastico)
Destinatari: alunni di tutte le classi
OBIETTIVI
- saper comunicare a livello dinamico-relazionale con i simili e gli adulti.
- acquistare identità, coscienza del proprio ruolo nel gruppo.
- sentirsi "persona" con i propri pensieri, sentimenti, emozioni, cultura, visione
del mondo.
-acquisire la coscienza della propria dimensione emozionale per
sviluppare la consapevolezza del valore della persona e della solidarietà:
- acquistare fiducia nei confronti degli altri e della realtà.
-educarsi all’autonomia, alle libere scelte individuali in uno spazio di sana
convivenza democratica.
LABORATORIO DI MUSICA:
SUONANDO…..CRESCIAMO
“Sono ergo sum”
Nella nostra scuola Il Progetto “suonando…cresciamo” è attivo da molti anni ed
ha sempre riscosso notevole successo presso le famiglie e gli alunni; ha costituito,
inoltre, una proposta trainante per ulteriori attività proposte nello spirito della
continuità didattica. Quest’anno il progetto sarà ampliato perché intende
promuovere la diffusione della pratica musicale sin dalla scuola Primaria.
Si creeranno nei bambini le competenze di base, allo scopo anche di guidarli in
una scelta più consapevole nell’ individuazione dell’eventuale studio di uno
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 42
strumento musicale a loro più gradito e congeniale al momento dell’iscrizione
nella I classe della Scuola Secondaria di I grado.
Il progetto è finalizzato a promuovere:

Affezione all’istituzione scolastica

Favorire la continuità scolastica verticale

Facilitazione dei processi di apprendimento

Acquisizione dei valori della convivenza civile, della tolleranza, del
pluralismo

Promozione nella scuola di un ambiente del benessere

Acquisizione di un’ulteriore forma di comunicazione per i soggetti in
DOCENTI:
difficoltà
Borrelli

Promozione delle potenzialità e delle attitudini dei singoli alunni
attraverso una pluralità di attività ed esperienze
De Stefano

Acquisizione della coscienza della validità del lavoro in team
Fuggi

Prevenzione di forme di rifiuto e disagio sociale, nonché di evasione
Coppola
scolastica

Potenziamento delle azioni di orientamento per il proseguimento degli
studi
Gli obiettivi generali da raggiungere sono:

Promuovere un’azione educativa rivolta a favorire il massimo sviluppo
culturale di ogni alunno nel rispetto del processo formativo

Promuovere un’azione di prevenzione di eventuali situazioni di disagio,
come decondizionamento da malesseri socio-ambientali, come recupero
di immaturità nella sfera emozionale e della comunicazione

Realizzare l’avviamento alla pratica strumentale intesa come proposta di
attività vissuta in maniera spontanea e reale, tendente a sviluppare la
sensibilità musicale degli allievi per renderli ancora più disponibili
all’apprendimento e alle relazioni sociali.
Il progetto avrà un’organizzazione flessibile e si estenderà nel corso dell’intero
anno scolastico. Gli alunni del primo ciclo saranno destinatari di circa un’ora di
lezione settimanale prevista negli orari pomeridiani del loro tempo prolungato
durante le ore destinate alle”educazioni”.
Gli alunni della Scuola Secondaria di I grado destinatari del progetto saranno
scelti prioritariamente tra quelli che, pur avendo fatto richiesta di inserimento
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 43
nel corso di strumento musicale, non sono rientrati in posizione utili nella
graduatoria formulata a seguito dei test attitudinali.
Tali alunni parteciperanno alla lezione di strumento di un’ora settimanale in
orario pomeridiano extracurriculare.
Gli altri progetti attivati sono:

“Trinity”: corso di potenziamento di inglese con conseguimento della certificazione Trinity : Gli
esami si svolgeranno in sede, essendo la nostra scuola “Centro Trinity”.

“Girando intorno al Vesuvio” cineforum organizzato dall’Associazione “Soleventi e con il patrocinio
del Giffoni film festival

“Frutta nelle scuole” progetto nazionale destinato agli alunni della Primaria

“Repubblica @ SCUOLA” sito web il cui indirizzo è:
http://scuola.repubblica.it/campania-napoli-icelsamorante/

“Il giornale: come si legge...come si scrive”
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 44
Finalità:
Accostare gli studenti all'utilizzo del computer e favorire l'accesso al mondo
della comunicazione e di Internet, la cui conoscenza risulta importante per una
formazione scolastica adeguata al mondo attuale.
Stimolare gli alunni ad aprirsi e a prendere coscienza delle principali
problematiche esistenti e di quelle maggiormente vicine al loro vissuto per
abituarli a sviluppare la riflessione e lo spirito critico.
Obiettivi:
Avvicinare gli studenti al mondo dell’informazione in generale e in particolare
al giornale considerato come uno dei più importanti “Mass Media”.
Incentivare la scrittura e altre forme di espressione come processo
comunicativo.
Stimolare un processo creativo che permetta ai ragazzi l’utilizzo delle proprie
competenze in un contesto specifico della produzione scritta riferita alle
diverse forme di articolo di giornale.
Destinatari:
Alunni della V Primaria e della Scuola Secondaria di I grado
Durata:
Novembre 2013/Maggio 2014

“Leggere : Liberi e Volare” progetto finalizzato a favorire la lettura in classe con
l’insegnante e a casa con i genitori per poter promuovere il piacere di leggere e
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 45
incentivare la frequentazione di biblioteche e librerie. Si concluderà alla fine di maggio
con l’incontro con gli autori dei libri letti.

“Mi muovo, mi conosco, imparo” progetto-laboratorio di attività motorie applicata al
Ballo come danza sportiva finalizzato ad una crescita sia artistica che individuale. Tale
progetto si concluderà con la messa in scena di un Musical.

“Gioco-Sport Minibasket” progetto destinato agli alunni della scuola dell’Infanzia e
della scuola Primaria. Nella scuola dell’Infanzia sarà data importanza alla
psicomotricità per esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche
ed espressive del corpo. Nella scuola Primaria il progetto si pone obiettivi diversi a
seconda dell’età: nei bambini di 6-7 anni si punta al consolidamento e al
coordinamento degli schemi motori di base per poi passare all’avviamento della
pratica sportiva attraverso giochi di squadra e analisi dei comportamenti nel rispetto
dei ruoli e delle regole. Nei bambini dagli 8 ai 10 anni si punta all’insegnamento dei
fondamentali del minibasket( il palleggio, il tiro, il passaggio), per poi arrivare
all’organizzazione di partite e tornei interclassi.
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 46

“Crescere Felix” progetto attivato dal Dipartimento di Prevenzione-S.I.A.N. UOS Igiene
della Nutrizione dell’ASL NA3 SUD, rivolto agli alunni della Primaria e affronta il tema
della promozione di una corretta alimentazione e di una adeguata attività fisica.

“Giocando con la musica” progetto di musicaterapia destinato agli alunni
diversamente abili o con difficoltà relazionali della Scuola Secondaria di I grado, per
favorirne l’integrazione sviluppando l’autostima e l’espressione del sé e quindi
migliorare il rapporto sociale.

“Le mie radici” finalizzato alla scoperta e alla valorizzazione dei beni storico – artistici e
delle attività sociali, economiche, culturali del territorio per rispettarne le tradizioni e
le usanze.

Sportello d’ascolto Psico-pedagogico: spazio di ascolto, di dialogo e di confronto,
rivolto agli alunni, ai genitori e agli insegnanti dell’istituto, che desiderano confrontarsi
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
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sui problemi educativi e relazionali di figli ed alunni. Lo sportello è curato da una
psicologa e da una pedagogista ed è attivo ogni lunedì mattina dalle ore 9,00 alle ore
11,00.
Modalità di monitoraggio dei progetti
Durante le attività si effettueranno la raccolta dei dati della partecipazione e della frequenza degli alunni
e una verifica per valutare i risultati finali.
Prodotti finali
I suddetti progetti daranno prodotti finali comprovanti le abilità maturate.
In particolare i prodotti finali previsti saranno:
1 Spettacoli teatrali
2 Spettacoli musicali
3 Cori
4 Coreografie
5 Mostre dei vari lavori svolti
6 Lavori multimediali
Soggetti coinvolti nei progetti:
Alunni
Docenti
Personale A.T.A.
Genitori
Esperti esterni ed interni
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11 RISORSE STRUTTURALI E STRUMENTALI PER L’ATTUAZIONE DEI PROGETTI
La scuola “E.Morante” dispone di:
1 Un laboratorio di informatica con accesso ad internet e L.I.M.;
2 P.C. portatili e 2 video-proiettori utilizzati a rotazione in tutte le classi come supporto
multimediale all’attività didattica;
3
N 4 lavagne interattive;
4 Laboratorio artistico
5 Laboratorio scientifico attrezzato per la sperimentazione;
6 Laboratorio musicale;
7 Biblioteca:
8 Palestra coperta;
9 Sala teatro per spettacoli teatrali;
10 Videoproiettore;
11 Strumenti musicali
12 Fotocopiatrice
12 PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO A.SC.2013-14
La formazione in servizio del personale docente costituisce una leva strategica fondamentale per la crescita
professionale dei docenti e per lo sviluppo delle istituzioni scolastiche autonome. Per una qualificata
risposta alle esigenze derivanti dal piano dell’offerta formativa e ai fini del coordinamento e della gestione
del Piano di formazione e aggiornamento, il collegio dei docenti, articolato in dipartimenti, raccoglierà ed
esaminerà le esigenze formative che verranno deliberate in sede collegiale.
Il Piano di formazione e aggiornamento viene approvato annualmente dal Collegio dei Docenti, secondo
quanto previsto dalla normativa vigente:
- congruenza fra obiettivi e risultati raggiunti
- gradimento dell’attività didattica
-corrispondenza all’interno del patto formativo tra impegni e realizzazioni
- efficacia delle relazioni interne ed esterne alla scuola
- vivibilità degli spazi
OBIETTIVI
Migliorare la crescita professionale del personale anche in relazione alle
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
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trasformazioni e innovazioni in atto;
Ampliare le opportunità professionali offerte al personale;
Offrire momenti per l’attività di ricerca e di ricerca-azione
Specifiche attività di formazione sono quelle inerenti a progetti che prevedono interventi mirati
nella prospettiva del miglioramento del rapporto tra insegnamento e apprendimento.
13 VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE PREVISTI PER L’A.SCOL. 2013/2014
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione scaturiscono da un’adeguata programmazione didattica predisposta
all’inizio dell’anno scolastico e si configurano come esperienze di apprendimento e di crescita. Essi
coinvolgono alunni, docenti e genitori e costituiscono materia propositiva e attuativa all’interno degli
Organi Collegiali. A tal fine si stabilisce che:
- le visite sono deliberate dai Consigli di Classe nel numero e nei periodi d’attuazione in modo da non
compromettere lo svolgimento regolare delle attività d’Istituto;
- possono essere esclusi dalle visite guidate e dal viaggio d’ istruzione, come previsto dal Regolamento d’
Istituto, gli alunni che hanno evidenziato un comportamento scolastico eccessivamente scorretto.
- i viaggi d’Istruzione, di più giorni, sono rimessi all’autonomia decisionale degli Organi Collegiali della
scuola;
- in particolare, spetta al Consiglio d’Istituto, ai sensi dell’art.6 del DPR 416/1974, determinare i criteri
generali per la programmazione e l’attuazione delle iniziative, utilizzando gli orientamenti programmatici
del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe.
Per l’anno scolastico 2013/2014 sono stati proposti i seguenti viaggi e visite d’istruzione.
VISITE DI UN GIORNO O MEZZA GIORNATA
Spettacoli teatrali
Manifestazioni culturali
Castello di Baia
Napoli centro storico
Reggia di Caserta e setifici di San Leucio
Scavi archeologici Pompei- Ercolano- Oplonti
Oasi WWF Parco Astroni
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Orto botanico
Acquario comunale Napoli
Parco Virginiano
Parco Nazionale del Vesuvio
Solfatara
Fattorie didattiche
Roma centro storico
Torvaianica “Zoomarin”
Napoli musei aperti (Capodimonte – Palazzo Reale – Castel dell’Ovo Maschio Angioino)
VIAGGIO DI ISTRUZIONE
Meta
Classi
MONITORAGGIO, VERIFICA E VALUTAZIONE
14.1 AUTOVALUTAZIONE
Per consentire l’autovalutazione dei processi formativi erogati, si approntano strumenti tali da consentire di
seguire, nel loro svolgimento, sia l’iter formativo che l’organizzazione scolastica allo scopo di intervenire e
rinnovare le eventuali inefficienze.
Si individuano i seguenti indicatori di validità dell’offerta formativa
INDICATORI DEL POF
Indicatori di tenuta
Indicatori di riuscita
Diminuzione dispersione scolastica
Frequenza costante degli alunni
Potenziamento successo scolastico
Numero alunni promossi
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Adeguato inserimento alunni H
Potenziamento del grado di socializzazione
Successo delle attività laboratoriali
Produzione materiale specifico
Effettiva partecipazione alunni
Indice gradimento attività extracurriculari
Richiesta confermata all’atto di iscrizione nella classe
successiva
Ampliamento offerta formativa
Consapevolezza capacità e attitudini
Si identificano, quindi, gli indicatori di qualità:
Autovalutazione della scuola
Indicatori
Descrittori
Corrispondenza tra richiesta, analisi bisogni,
Coerenza
esigenze territoriali ed offerta formativa
Metodologie, mezzi e strumenti – Orientamento
Efficacia
E continuità – collaborazione e collegialità
Professionalità e competenze docenti -Figure
strumentali - Docenti responsabili di attività,
Efficienza
Coordinatori - Consigli di classe - Professionalità e
competenze personale amministrativo
Idonea utilizzazione delle risorse professionali e
Organizzazione
materiali – Idonea ripartizione ed assegnazione
incarichi e responsabilità
Standard in/out
Partecipazione genitori
Immagine pubblica
Raggiungim. di obiettivi a medio e lungo termine
Collaborazione costante, partecipazione alle
iniziative, condivisione finalità – obiettivi – attività
Partecipazione ad iniziative di grande rilevanza
culturale
14.2 VALUTAZIONE DEL PROCESSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 52
La valutazione degli alunni si articolerà in tre fasi successive, iniziale – in itinere – finale, secondo lo schema
seguente:

Rilevazione dei livelli di partenza in base agli obiettivi di apprendimento e socializzazione;

Rilevazione dei percorsi attuati per l’individuazione di iter alternativi. In tale ottica si giustificano gli
interventi per gli alunni in difficoltà di apprendimento;

Rilevazione del raggiungimento degli obiettivi programmati;

Tasso di dispersione scolastica;

Tasso di insuccesso scolastico
Per formulare valutazioni corrette occorrerà:

programmare le attività;

definire e formulare con chiarezza gli obiettivi;

assumere informazioni circostanziate dei diversi aspetti della personalità degli alunni e della loro
situazione didattica.
Valutare implicherà il confronto tra un progetto educativo e cognitivo con i risultati conseguiti, rilevati con
obiettività e precisione e finalizzati a riequilibrare l’azione dei vari fattori che intervengono nel processo
educativo- didattico e a verificare le ipotesi di partenza.
Nei giudizi analitici si dovrà tener conto solo degli aspetti tecnici, riferiti cioè all’accertamento di singole
abilità e conoscenze
Nei giudizi globali invece si dovranno cogliere ed evidenziare gli aspetti peculiari della personalità, il grado
di partecipazione alla vita scolastica, le motivazioni allo studio, il grado di socializzazione, l’impegno
individuale, il rispetto del materiale didattico, i rapporti con i compagni e gli insegnanti.
Gli insegnanti utilizzeranno, con modificazioni che riterranno opportune, le schede riportate:
Scheda n.1 – Valutazioni di italiano
Composizioni e relazioni scritte di cui vanno individuati e valutati:
-contenuto: organizzazione, originalità, approfondimento;
-forma: comprensibilità, correttezza, precisione, ricchezza lessicale, incisività.
-efficacia espressiva.
Scheda n.2 –Valutazioni della lettura
Aspetto tecnico
Comprensione globale di ciò che viene letto
Comprensione analitica di ciò che viene letto
Conoscenza dei termini specifici
Conoscenza degli argomenti
Comprensione globale
Capacità di applicare i metodi di lavoro proposti
Consuetudine alla lettura
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Riflessioni sulla lingua conoscenza degli argomenti
Comprensione degli argomenti grammaticali e lessicali
Scheda n.3 – Valutazione di storia
Conoscenza globale dei periodi storici fatti oggetto di studio
Capacità di collocare documenti nel periodo storico a cui appartengono
Capacità di costruire la mappa di un evento storico: Feudalesimo, ecc.
Comprensione dei rapporti spazio-temporali e di causa-effetto tra vicende militari, politiche, economiche,
sociali, religiose di un periodo storico
Comprensione, connessioni storiche
Scheda n.4 – Valutazioni di geografia
Conoscenza degli argomenti studiati
Conoscenza dei termini geografici
Conoscenza della localizzazione geografica degli Stati
Conoscenza del rapporto uomo-ambiente e dei problemi ad esso collegati
Partecipazione ai lavori di gruppo
Capacità di utilizzare l’atlante generale e specifico per le carte
Capacità di consultare grafici, tabelle ecc.
Scheda n.5 – Valutazioni di lingua straniera
Lettura (intonazione e suoni )
Conversazione (capacità di comprendere il contenuto di un facile discorso e quindi di rispondere e fare
domande )
Espressione scritta (capacità di scrivere ricordando strutture e vocaboli o costruendo i nuovi attraverso
l’ascolto del suono )riflessioni di carattere grammaticale ed esercizi
Scheda n.6 –Valutazioni di matematica
Obiettivi generali
Attenzione
Conoscenza e uso di termini specifici
Grado di sicurezza nel calcolo
Chiarezza grafica
Capacità di mettere in relazione conoscenze ed informazioni precedenti
Ordine nei quaderni e nelle schede
Scheda n.7 –Valutazioni di arte e immagine
Fantasia
Osservazione
Grafia
Colore
Manualità
Organizzazione del lavoro di gruppo
Uso del materiale
Comprensione del linguaggio artistico
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Pagina 54
Scheda n. 8 – Valutazioni di tecnologia
Conoscenza dei termini
Capacità di analisi
Acquisizione di concetti e principi
Abilità manuale e strumentale
Linguaggi, convenzioni, procedimenti
Scheda n. 9 – Valutazioni di musica
Interesse
Conoscenza dei termini
Conoscenza dei generi
Attitudini: al suono di uno strumento, al canto, al ritmo, alla riproduzione, all’accompagnamento
Scheda n. 10 – Valutazioni di scienze motorie
Interesse: all’attività fisica spontanea, ludica, agonistica, individuale, di gruppo
Attitudine: all’esecuzione puntuale, motivata; allo sforzo breve e intenso o prolungato
Attitudini psicomotorie generali.
Scala di valutazione in decimi relativi al raggiungimento degli obiettivi programmati
Riferimenti legislativi
“Articolo 1
Finalità della valutazione del comportamento degli studenti
La valutazione del comportamento degli studenti di cui all’art. 2 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137,
convertito, con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, risponde alle seguenti prioritarie finalità: accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai
valori della cittadinanza e della convivenza civile; -verificare la capacità di rispettare il complesso delle
disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica……”
articolo 3
“1. Ai fini della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme
dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno.
In attuazione di quanto disposto dall’art. 2 comma 3 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito
dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, la valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a
6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello
stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi”
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10
9
8
7
6
5
4
Conoscenza dei contenuti ampia ed approfondita
Impegno ed attenzione assidui e sistematici
Padronanza linguistica
Capacità di ampliamenti pluridisciplinari anche in
situazioni nuove o complesse
Metodo di studio organico ed autonomo
Conoscenza dei contenuti completa ed autonoma
Impegno ed attenzione assidui e sistematici
Padronanza linguistica
Capacità di ampliamenti pluridisciplinari
Metodo di studio organico ed autonomo
Conoscenza dei contenuti completa ed autonoma
Impegno ed attenzione costante
Uso appropriato e sicuro degli strumenti linguistici
Metodo di studio autonomo ed organizzato
Conoscenza dei contenuti chiara e puntuale
Impegno ed attenzione regolari
Uso corretto degli strumenti linguistici
Metodo di studio ordinato
Conoscenza dei contenuti corretta ma non approfondita
Impegno ed attenzione inadeguati
Uso corretto, ma essenziale degli strumenti linguistici
Metodo di studio schematico
Conoscenze generiche e parziali
Impegno ed attenzione discontinui e superficiali
Uso approssimativo degli strumenti linguistici
Metodo di studio incerto e dispersivo
Conoscenza dei contenuti incompleta e frammentaria
Impegno ed attenzione saltuari
Insufficiente padronanza delle abilità di base
Metodo di studio confuso ed improduttivo
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Pagina 56
Scala di valutazione in decimi relativa al comportamento scolastico
10
9
8
7
6
5
Comportamento responsabile e maturo
Rispetto del Regolamento d’ Istituto
Frequenza assidua
Svolgimento scrupoloso e puntuale dei compiti assegnati
Interesse e partecipazione propositiva alle attività
scolastiche
Ruolo positivo all’ interno del gruppo classe e
socializzazione trainante
Rispetto del Regolamento d’ Istituto
Frequenza assidua o assenze sporadiche e rari ritardi e/ o
uscite anticipate
Regolare osservazione delle norme della vita scolastica
Alcune assenze, ritardi e / o uscite anticipate
Regolare svolgimento dei compiti assegnati
Discreto interesse e partecipazione alle attività
scolastiche
Ruolo collaborativo all’ interno della classe
Rari e non gravi episodi di mancato rispetto del
regolamento d’ Istituto
Frequenti assenze, ritardi e / o uscite anticipate
Superficiale e saltuario svolgimento dei compiti assegnati
Partecipazione incostante alle attività scolastiche
Rapporti relazionali scorretti discontinui
Episodi di mancato rispetto del Regolamento d’ Istituto
anche soggetti a sanzioni disciplinari
Frequenti assenze e numerosi ritardi e / o uscite
anticipate
Mancato svolgimento dei compiti assegnati
Scarsa partecipazione alle attività scolastiche
Interesse selettivo
Rapporti problematici con i compagni
Gravissimi e perpetuati nel tempo episodi di mancato
rispetto del Regolamento d’ Istituto e soggetti a gravi
sanzioni disciplinari
Nel caso in cui l'ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze
relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola informerà la famiglia,
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 57
attraverso convocazione prima dell’ affissione dei risultati ufficiali, che potrà visionare il
documento,individuale, di valutazione del proprio figlio.
( riferimento legislativo circ. del9 giugno 2009).
L’ ESAME DI “STATO “
L’esame assume una particolare importanza, perché conclude un percorso scolastico nel quale, ad una
base conoscitiva generale, ha fatto seguito una sistematizzazione dei saperi su cui si fondano le consapevoli
scelte per il futuro.
L’esame, pur con le criticità proprie dell’età adolescenziale, coincide con una fase evolutiva,
contrassegnata, per ciascun ragazzo, dai processi di maturazione della personalità e da un insieme
particolarmente ricco di relazioni interpersonali.
Assumono uno specifico rilievo gli interventi relativi alla predisposizione degli strumenti di valutazione, allo
svolgimento dell’esame e alla certificazione delle competenze.
ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL’ESAME
a) Validità dell’anno scolastico
Ai sensi del primo comma dell’art. 11 del decreto legislativo n. 59/2004, i docenti debbono accertare per
ciascun alunno la validità dell’anno scolastico sulla base della sua frequenza alle lezioni: “Ai fini della
validità dell'anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario
annuale personalizzato di cui ai commi 1 e 2 dell'articolo 10. Per casi eccezionali, la scuola può stabilire
motivate deroghe al suddetto limite.”
Per tale adempimento il computo della frequenza dovrà essere, pertanto, attuato con riferimento all’orario
complessivo delle attività e degli insegnamenti obbligatori e facoltativo- opzionali; i criteri per eventuali
deroghe connesse a particolari tipologie di assenza dovranno essere preventivamente definiti dagli organi
di istituto. Il consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, provvederà pertanto alla formale validazione
dell’anno scolastico, computando preliminarmente il monte ore annuo delle presenze e applicando
eventualmente i criteri derogatori stabiliti.
b) Prove scritte
La prova scritta di italiano è formulata in modo da consentire all’alunno di mettere in evidenza la propria
capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite.
La prova deve accertare la coerenza e la organicità del pensiero, la capacità di espressione personale e il
corretto ed appropriato uso della lingua e si svolge sulla base di almeno tre tracce, formulate in modo da
rispondere quanto più è possibile agli interessi degli alunni.
POF ANNO SCOLASTICO 2013-14
Pagina 58
Per quanto riguarda le lingue comunitarie la prova potrà attuarsi in forme differenziate (elaborato,
composizione, questionario, simulazione di dialogo, ecc)
La prova scritta di matematica ed elementi di scienze e tecnologia tende a verificare le capacità e le abilità
essenziali individuate dal curricolo di studi. La prova è articolata su più quesiti uno dei quali potrà
riguardare gli aspetti matematici di una situazione avente attinenza con attività svolte dagli allievi nel corso
del triennio nel campo delle scienze sperimentali.
c)Prova Nazionale
La prova scritta a carattere nazionale prevista dalla legge n. 176/2007 è volta a verificare i livelli generali e
specifici di apprendimento conseguiti dagli alunni. I testi della prova sono scelti dal Ministro tra quelli
definiti annualmente dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (Invalsi).
I risultati della prova concorrono alla conoscenza dei livelli di apprendimento di talune discipline conseguiti
al termine del 1° ciclo dagli alunni sul territorio nazionale. Inoltre, rappresentano un ulteriore strumento
per la scuola per poter INDIVIDUARE PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI DEL PERCORSO FORMATIVO DEGLI
ALUNNI.
Indicatori per la valutazione delle prove scritte
Italiano
- Coerenza del contenuto
- Ricchezza del contenuto
- Proprietà lessicale
- Correttezza ortografica, morfologia, sintattici
Matematica
- Uso corretto delle formule e dei simboli appresi
- Padronanza delle tecniche di calcolo
- Applicazione delle conoscenze per la soluzione dei problemi
- Capacità di comunicare attraverso il linguaggio grafico
Lingua straniera
- Comprensione della lingua
- Correttezza morfosintattica
- Produzione di testi legati a situazioni di vita quotidiana e familiare
d) Colloquio pluridisciplinare
Il colloquio, condotto collegialmente alla presenza dell’intera commissione esaminatrice, dovrà consentire
di valutare, attraverso il coinvolgimento delle varie discipline di studio, la maturazione globale dell’alunno.
e )Certificazione delle competenze
La certificazione delle competenze, oltre ad assumere una funzione di orientamento e sostegno al processo
formativo di ciascun alunno, registra:
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- competenze acquisite, capacità e potenzialità dimostrate nelle diverse aree disciplinari e traguardi
raggiunti dall’alunno, tenendo presente sia il percorso scolastico che gli esiti delle prove d’esame.
F )Criteri per l’attribuzione della lode
-
comportamento responsabile nel corso del triennio
partecipazione propositiva delle varie attività anche extrascolastiche
frequenza assidua
ruolo trainante all’interno del gruppo classe
conoscenza dei contenuti ampia, approfondita e personale in tutte le discipline
metodo di studio organico e autonomo
RISULTATI RIPORTATI DAGLI ALUNNI CHE HANNO SOSTENUTO
GLI ESAMI DI LICENZA MEDIA ANNO SCOLASTICO 2012-13
Non
licenziati
/
v.6
20
v.7
17
v.8
13
v.9
9
v.10
5
14.3 VALUTAZIONE DELLA SCUOLA
La valutazione dell’Istituzione scolastica è attuata, secondo criteri di autovalutazione, da tutte le
componenti che interagiscono nel fine comune del buon funzionamento della scuola (docenti, alunni,
genitori, personale ATA), in base alla:

Rilevazione dei bisogni e delle attese degli studenti;

Rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti;
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
Rilevazione del raggiungimento degli obiettivi programmati e gestione del disservizio e dei
reclami.
15. COMUNICAZIONE PUBBLICA E INTERNA
Per la pubblicizzazione e la valorizzazione delle attività effettuate, la scuola ricorre a strumenti atti sia alla
comunicazione interna che all’informazione esterna.
15.1 COMUNICAZIONE INTERNA

Divulgazione dei risultati emersi dai lavori delle commissioni, dei gruppi di lavoro, a livello sia
collegiale che individuale;

Creazione di figure di riferimento tra i docenti (Funzioni strumentali, referenti dei dipartimenti
e dei progetti);

Diffusione di materiali didattici, circolare M. P.I. ;

Divulgazione delle esperienze di aggiornamento e formazione effettuate;

Attivazione di un archivio e di una banca dati per la documentazione dell’attività didattica
svolta.
15.2 INFORMAZIONE PUBBLICA

Illustrazione delle attività del P.O. F agli utenti, ai genitori degli alunni;

Partecipazione a manifestazioni pubbliche di rilevanza culturale;

Collegamenti in rete per la circolazione, collaborazione e scambi di esperienze;

Creazione e aggiornamento di un sito web della scuola;

Divulgazione di attività di forte valenza educativa attraverso video, C D rom, dossier e mostre;

Inserimento dei materiali prodotti nel sito web della scuola.
APPENDICE
-Regolamento d’Istituto
-Carta dei servizi
-Patto formativo
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