SPAZIO AI GIOVANI SPAZIO AI GIOVANI Testo Elia Stampanoni Primati, medaglie e successi Foto Ti-Press / Sara Solcà e Davide Agosta ! Primati personali: 1'500 m 4’43’’13 (2013), miglio 5’07’’49 (2014), 2’000 m 6’34’’34 (2013), 3’000 m 9’51’’83 (2014), 3’000 m indoor 10’02’’26 (2014), 5’000 m 16’58’’78 (2014), 10 km su strada 36’32’’21 (2014). Una ragazza Titoli svizzeri: U20 nel cross. che va di corsa Altre medaglie svizzere: vice campionessa svizzera 10 km su strada U20. Selezioni: Europei cross U20, quadri nazionali B, Nazionale U20 sui 10 km. Primati cantonali U20: miglio, 2'000 m, 3’000 m, 3’000 m indoor, 5’000 m, 10 km su strada, 3x1’000 m, 3’000 m, 3’000 m indoor. velyne Nome: E chi e: Diets C o gn o m nascita: Data di o 19 9 6 iso : Parad Domicilio : U20. a: 2014 Categori Er nst. re: Beat mici. Allenato con gli a cucinare 0 4 marz Per il 2014 i miei obiettivi sono il titolo svizzero U20 sui 5'000 metri in settembre, la qualifica per gli Europei U20 cross di dicembre e ottenere i limiti per gli Europei U20 del 2015, sui 3'000 e 5'000 metri Al mio secondo cross ho colto un incoraggiante secondo rango che ha sicuramente aiutato a farmi continuare nella pratica dell’atletica Evelyne Dietschi, dal nuoto all’atletica con risultati eccellenti Hai iniziato a praticare l’atletica da poco più di quattro anni, quali i primi ricordi, le prime sensazioni? «Ho subito trovato il piacere di praticare questo sport, anche perché le distanze lunghe non mi stancavano, avendo una buona resistenza dal nuoto». I primi risultati sono anche arrivati abbastanza presto? «Al mio secondo cross ho colto 58 un incoraggiante secondo rango che ha sicuramente aiutato a farmi continuare nella pratica dell’atletica». Come mai hai abbandonato il nuoto? Cosa ti piace di più dell’atletica? «Ho abbandonato il nuoto perché ero in una fase in cui non riuscivo a migliorare i miei tempi, probabilmente a causa dello sviluppo. Facevo inoltre già sei allenamenti a settimana, rinunciando a molte cose. Mi era passata la voglia. Dell'atletica amo che è sufficiente un paio di scarpe e ci si può già mettere in moto, almeno per quel che riguarda le mie discipline». Come ha reagito il tuo corpo a questi cambiamenti? «Direi che all’inizio ero piuttosto muscolosa e “spallosa”, come lo sono tipicamente le nuotatrici. Col tempo sono diventata più esile e minuta». Da quanto tempo fai atletica seriamente, con obiettivi pianificati? «Sin da subito ho seguito le Hobby: tabelle e i consigli del mio allenatore Beat Ernst, ma mi trovo tuttora in un programma di formazione». Sei una studentessa liceale, com’è la tua giornata tipo durante l’anno scolastico? «Scuola a Lugano (liceo Lugano 1), pausa pranzo con studio a scuola, lezioni, allenamento (dalle 18 alle 20 circa), cena e studio a casa. Mi sposto prevalentemente in bicicletta, sia per andare a scuola sia ad allenamento». Quali le tue ambizioni professionali per il futuro? «Ortodontista». Chi segue la corsa e l’atletica leggera, nel 2010 ha visto apparire una nuova ragazza che con la maglia bianco e nera della SAL Lugano ha subito fatto intuire le sue capacità. Dopo cinque anni dedicati al nuoto, praticato a livello agonistico, nel 2009 Evelyne Dietschi è uscita dall’acqua, era ottobre. A gennaio 2010 si è avvicinata alla corsa, seguendo sin dall’inizio i consigli di Beat Ernst, il suo allenatore. Dopo aver macinato vasche in piscina la diciottenne di Paradiso è oggi la miglior interprete nelle discipline dai 1'500 metri in su a livello cantonale, mentre in Svizzera è tra le prime tre nella sua categoria (U20). In questo inizio di 2014 la studente liceale ha centrato il titolo svizzero U20 di cross, la convocazione con la Nazionale e poi una serie di primati ticinesi U20: dal miglio ai 5mila, passando pure dai 10 km su strada, dove si è pure laureata vice campionessa svizzera ! 59 SPAZIO AI GIOVANI SPAZIO AI GIOVANI E in ambito sportivo? «Per il 2014 i miei obiettivi sono il titolo svizzero U20 sui 5'000 metri in settembre, la qualifica per gli Europei U20 cross di dicembre e ottenere i limiti per gli Europei U20 del 2015, sui 3'000 e 5'000 metri». Forza, ginnastica e stretching, quale importanza hanno nel tuo piano di allenamento? «Sono importanti ma nelle giuste misure. Regolarmente dedico del tempo del mio allenamento soprattutto a esercizi di coordinazione e mobilità». Quali invece quelli a lungo termine? «Sicuramente la maratona». E il nuoto? Vai ancora in piscina? «Appena smesso di nuotare ero nauseata, tanto che per un po’ non potevo più vedere piscine. Ora lo pratico a scuola, una volta a settimana, ma magari in futuro mi tornerà utile per dedicarmi eventualmente al triathlon». Dove ti alleni, con chi e quante volte a settimana? «Solitamente allo stadio di Cornaredo oppure sul lungolago o su qualche sterrato del luganese. Mi alleno da sola oppure con il gruppo di mezzofondisti della Sal Lugano. Gli allenamenti a settimana variano dai 4 ai 6, a dipendenza della stagione, delle gare e di altri fattori». Come trascorri le vacanze? «Combino le vacanze con gli allenamenti». L’allenamento più duro? «Quelli in condizioni meteo estreme: caldo e vento soprattutto». Il suo allenatore Beat Ernst Il tuo idolo sportivo? «Michael Phelps, idolo rimastomi dal nuoto». Dopo una brillante carriera sportiva, che nel quadriennio 1968-1972 l’ha portato fino alla Nazionale svizzera sui 400 metri piani e nella staffetta 4x400 metri, Beat Ernst è oggi allenatore. Il percorso intrapreso dal 2010 con Evlyne Dietschi è l’ultimo e forse quello che gli sta riservando le maggiori soddisfazioni a livello di risultati. Beat, che festeggia quest’anno i settant’anni in ottima forma, è ora in pensione e dunque, come dice lui: “allenatore a tempo pieno”. L’abbiamo raggiunto a Pregassona, dove abita. Che tipo di atleta è Evelyne? «Evelyne è una ragazza seria, intelligente e molto matura». Chi ti sostiene nella tua attività? «Con la federazione svizzera ho un ottimo rapporto. La SAL Lugano e la mia famiglia mi sostengono sin dall’inizio e li ringrazio di cuore. Un grazie particolare a Beat che è sempre presente e disponibile in qualsiasi momento». Quali i suoi punti forti e quelli deboli? «È molto responsabile e determinata, con una grande voglia di allenarsi, ma a volte devo frenarla perché vorrebbe fare ancora di più. Dovrebbe inoltre imparare a bere di più durante e dopo gli allenamenti o le gare, acqua chiaramente». L’allenamento preferito? «Decisamente la corsa lunga». Fin dove potrà arrivare? «Ha un grande potenziale sulle lunghe distanze, ma fin dove potrà arrivare dipende da tanti fattori, per cui è difficile fare delle previsioni concrete». Qual è la ricetta per questo inizio 2014 strepitoso? «Di certo le diverse stagioni affrontate con una preparazione costante e adeguata, che hanno permesso di programmare l’ultimo inverno in modo ottimale e arrivare a primavera con un’ottima condizione». I tuoi obiettivi per il 2014? «Collaborare per arrivare a realizzare gli obiettivi di Evelyne». La disciplina dei 3mila siepi rientra nei vostri piani? «Per intanto no». Quante ore di allenamento e quanti chilometri corre Evelyne, in media, alla settimana? «Per ora gli allenamenti sono da 4 a 6 alla settimana e impegnano Evelyne circa 6-8 ore, per un chilometraggio che si aggira sui 65 chilometri». Qual è la disciplina dove potrà emergere Evelyne? «Sicuramente nelle distanze lunghe, dai 5mila ai 10 mila metri passando per i cross e, più in là, nella maratona». Ristorante La Barchetta Via Bonino da Campione 5 6911 Campione d’Italia La Barchetta ristorante – pizzeria – lounge bar 60 Tel. +41 (0)91 649 50 77 Fax +41 (0)91 649 50 78 www.labarchetta.ch 61
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