Acquisizione beni str, finanziam, full

ATTIVITÀ DIDATTICHE 1
Temi in preparazione alla maturità
ACQUISIZIONE DI BENI
STRUMENTALI, FINANZIAMENTI,
FULL COSTING
di Lucia BARALE
Materie: Economia aziendale (Classe 5a Istituto Tecnico e Istituto Professionale
- Economico gestionale)
La traccia chiede allo studente di illustrare le modalità di acquisizione dei beni strumentali e le relative fonti di finanziamento e di analizzare i riflessi delle decisioni
aziendali sul bilancio d’esercizio.
Il primo punto a scelta riguarda le rilevazioni contabili del rinnovo di un impianto,
del mutuo bancario e del leasing finanziario. Nel secondo punto a scelta è prevista
l’applicazione del metodo del full costing.
TEMA
Le innovazioni tecnologiche impongono alle imprese di rinnovare i propri processi produttivi.
L’impresa industriale Alfa Spa intende rinnovare in parte il processo produttivo; a tal fine deve scegliere la forma
di acquisizione degli impianti e macchinari e le fonti di finanziamento più idonee.
Illustrare le diverse alternative a disposizione dell’impresa e commentare gli effetti sul bilancio d’esercizio.
Successivamente il candidato svolga uno dei seguenti punti.
1. La Alfa Spa sostituisce un impianto finanziando l’operazione con un mutuo bancario e acquisisce un macchinario stipulando un contratto di leasing finanziario.
Presentare le registrazioni contabili delle operazioni di gestione e di assestamento compiute dall’impresa.
2. La Alfa Spa produce tre varianti del prodotto A realizzando nel mese di dicembre le seguenti produzioni: Al
1.600 unità, A2 1.700 unità e A3 1.800 unità. Le varianti A1 e A2 sono lavorate nei tre reparti produttivi; la
variante A3 è lavorata in due reparti.
Determinare il costo industriale complessivo e unitario delle tre produzioni con il metodo del full costing e il
prezzo unitario di vendita ipotizzando un risultato economico lordo pari al 40% del costo industriale.
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 2
Svolgimento del tema di maturità
PARTE A TRATTAZIONE OBBLIGATORIA
acquisizione di beni strumentali e relative forme di finanziamento
Le innovazioni tecnologiche impongono alle imprese il rinnovo dei processi produttivi al fine di ottenere un miglioramento nell’efficienza produttiva e una migliore qualità dei prodotti per soddisfare le esigenze di una clientela sempre
più attenta.
La Alfa Spa, impresa industriale, per rinnovare il processo produttivo decide di sostituire in parte gli impianti e i macchinari.
L’acquisizione degli impianti e dei macchinari può essere effettuata con le seguenti modalità: acquisto, conferimento da
parte dei soci, locazione, leasing e costruzione in economia.
In caso di acquisto dei beni strumentali l’impresa contabilizza il costo sostenuto in conti economici di reddito accesi ai
costi pluriennali. Se l’acquisto comporta il sostenimento di costi accessori (costi di installazione, collaudo, provvigioni
a intermediari ecc.), questi vengono patrimonializzati. Quando il prezzo del bene è elevato oppure si acquista un bene
la cui realizzazione è effettuata su specifiche indicate dall’acquirente, il fornitore può richiedere il versamento di un
acconto prima della consegna del bene; tale acconto costituisce un’operazione da assoggettare a IVA e viene rilevato nel
conto finanziario Fornitori immobilizzazioni materiali c/acconti, che esprime un credito verso il fornitore. L’acquisto
dei beni strumentali produce i seguenti effetti sul bilancio d’esercizio:
• nell’Attivo dello Stato patrimoniale in B) Immobilizzazioni II – Immobilizzazioni materiali viene indicato in 2) Impianti e macchinari, il costo delle immobilizzazioni al netto del relativo fondo ammortamento;
• nel Conto economico nel raggruppamento B) Costi della produzione voce 10) sottovoce b) Ammortamento delle
immobilizzazioni materiali, viene indicato l’ammortamento del bene.
Il conferimento di beni pluriennali nelle società di capitali richiede una relazione di stima redatta da un soggetto indipendente che valuta il bene conferito al fine di evitare l’annacquamento del patrimonio che si può creare sopravvalutando il bene apportato.
La locazione dei beni strumentali è scelta quando l’impresa non è interessata a diventare proprietaria del bene o non dispone dei mezzi finanziari sufficienti per acquistarlo. Prendendo in locazione un bene l’impresa sostiene costi per godimento di beni di terzi che vengono contabilizzati in conti economici di reddito d’esercizio. Il contratto di locazione può
prevedere il versamento, al momento della stipulazione, di una cauzione che viene contabilizzata nel conto finanziario
Crediti per cauzioni. Il costo per la locazione dei beni strumentali si riepiloga nel Conto economico nel raggruppamento
B) Costi della produzione voce 8) Per godimento di beni di terzi.
Il leasing finanziario è un contratto con il quale è possibile acquisire in locazione beni mobili o immobili in quanto la
società di leasing mette a disposizione dell’impresa utilizzatrice il bene oggetto del contratto e l’utilizzatore del bene
può, alla scadenza del contratto, decidere di diventarne proprietario pagando un prezzo di riscatto stabilito al momento
della stipula del contratto. Il contratto prevede, a volte, un esborso iniziale sotto forma di maxicanone.
Nel contratto interviene la società di leasing che acquista il bene dall’impresa produttrice e lo dà in uso all’utilizzatore
del bene che è tenuto a versare canoni periodici.
Gli aspetti positivi del contratto di leasing sono:
–– l’esborso finanziario iniziale inferiore rispetto a quello che si renderebbe necessario per l’acquisto;
–– la mancata consegna di garanzie reali;
–– la disponibilità di un bene sempre tecnologicamente avanzato.
Gli aspetti negativi del contratto di leasing sono:
–– il valore residuo del bene resta nelle mani del locatore;
–– l’esborso fisso per il conduttore;
–– il mancato prestigio della proprietà;
–– il rischio dello spossessamento del bene nel caso di mancato pagamento del canone.
I beni in leasing, non essendo di proprietà della società, non rientrano giuridicamente nel suo patrimonio; tuttavia, al
fine di dare una rappresentazione corretta dei beni a disposizione della società e degli obblighi derivanti dalla stipula-
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 3
Svolgimento del tema di maturità
zione del contratto di leasing, è opportuno evidenziare l’impegno assunto per i canoni da pagare. Tale impegno corrisponde alla somma di tutti i canoni da pagare ed è registrato nei conti d’ordine nel sistema degli impegni.
La stipula di un contratto di leasing produce i seguenti riflessi sul bilancio d’esercizio:
–– nello Stato patrimoniale nell’Attivo in D) Ratei e risconti viene iscritto l’eventuale risconto attivo relativo ai canoni da
rinviare ai futuri esercizi;
–– nel Conto economico nel raggruppamento B) Costi della produzione voce 8) Per godimento di beni di terzi, vengono
iscritti i canoni di competenza;
–– nella Nota integrativa viene segnalato l’impegno assunto per i canoni ancora da corrispondere.
L’impresa che dispone delle conoscenze tecnologiche e di una capacità produttiva adeguata può decidere di costruire
un bene strumentale al suo interno nei casi in cui:
–– il bene necessario all’impresa non è presente sul mercato;
–– la realizzazione interna comporta minori costi rispetto all’acquisto;
–– l’impresa desidera mantenere segreta l’acquisizione del bene;
–– si sfruttano in modo migliore i fattori produttivi;
–– si ottengono risparmi sui costi accessori di acquisto.
Per la realizzazione del bene strumentale l’impresa sostiene costi diretti e indiretti, che al termine della costruzione
concorrono alla formazione del costo di produzione.
Contabilmente si rende necessario operare una rettifica indistinta di tutti i costi (diretti e indiretti) sostenuti nell’esercizio utilizzando il conto Costruzioni interne, che è un conto economico di reddito acceso alle rettifiche dei costi d’esercizio che affluisce nel Conto economico. La costruzione in economia di un bene strumentale produce i seguenti riflessi
sul bilancio d’esercizio:
–– nel Conto economico nel raggruppamento B) Costi della produzione sono iscritti i costi sostenuti per realizzare il bene;
–– nel Conto economico nel raggruppamento A) Valore della produzione 4) Incremento di immobilizzazioni per lavori interni, si iscrive la rettifica indiretta dei costi d’esercizio.
Le immobilizzazioni acquisite dall’azienda attraverso l’acquisto, l’apporto da parte dei soci e la costruzione in economia
diventano di proprietà e partecipano alla formazione del risultato economico nei diversi esercizi del loro utilizzo attraverso:
–– l’ammortamento, che è il procedimento tecnico-contabile mediante il quale i costi a utilità pluriennale vengono ripartiti
negli esercizi di vita utile dei beni a cui si riferiscono;
–– le manutenzioni, che sono costi sostenuti per conservare il bene strumentale in efficienza;
–– le riparazioni, che sono costi sostenuti per riparare guasti e rotture dei beni strumentali;
–– le svalutazioni, che si rilevano quando il valore di un bene strumentale non è più rappresentativo del bene stesso, per cui
si rende necessario adeguare il valore del bene. Tale riduzione di valore può essere provocata da una destinazione d’uso
diversa del bene, dall’obsolescenza, dall’inadeguatezza rispetto alle mutate dimensioni aziendali.
L’acquisizione dei beni strumentali in locazione e in leasing partecipa alla formazione del risultato economico nei diversi anni del loro utilizzo con il pagamento di costi per il godimento di beni di terzi (Fitti passivi e Canoni leasing).
L’acquisizione di impianti e macchinari per il rinnovo del processo produttivo rende necessaria la ricerca di finanziamenti idonei che possono avere origine interna ed esterna:
–– i finanziamenti interni sono originati da autofinanziamento, cioè utili conseguiti e non distribuiti ai soci;
–– i finanziamenti esterni sono rappresentati da fonti che provengono dal capitale proprio e dal capitale di debito. Il primo
è costituito dai finanziamenti apportati dai soci caratterizzati per la mancanza di scadenza prefissata, per il mancato obbligo di remunerazione e per l’assoggettamento al rischio di impresa. Il secondo è formato dai debiti contratti caratterizzati
sia dall’obbligo di rimborso alla scadenza convenuta e di remunerazione sia dal limitato rischio d’impresa. I finanziamenti
rappresentati dal capitale di debito possono essere classificati in base alla scadenza nel modo seguente:
• debiti a breve termine, con scadenza non superiore all’anno;
• debiti a medio termine, con scadenza tra 1 e 5 anni;
• debiti a lungo termine, con scadenza oltre i 5 anni.
La scelta della fonte di finanziamento dipende dall’investimento che l’azienda deve operare:
–– se l’investimento viene effettuato in immobilizzazioni, l’azienda può ricorrere al capitale proprio o al capitale di debito
con scadenza medio-lunga;
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 4
Svolgimento del tema di maturità
–– se l’investimento viene effettuato in beni facenti parte dell’attivo circolante, l’azienda può ricorrere al capitale proprio o
al capitale di debito con scadenza a breve termine.
Per finanziare l’acquisto di immobilizzazioni tecniche l’impresa industriale Alfa Spa può ricorrere alle seguenti forme
di finanziamento:
a) aumento del capitale sociale;
b) emissione di un prestito obbligazionario;
c) accensione di un mutuo.
a)L’aumento del capitale sociale può essere effettuato con l’emissione di nuove azioni oppure con l’aumento del
valore nominale delle azioni in circolazione. Tale decisione comporta la modifica dell’atto costitutivo e deve essere
presa dall’assemblea straordinaria dei soci. La legge dispone che non si possa aumentare il capitale sociale se le
vecchie azioni non sono state interamente liberate.
Al momento dell’emissione delle nuove azioni occorre definire:
– il prezzo di emissione;
– il diritto di opzione;
– il godimento dei titoli emessi.
b)L’emissione di un prestito obbligazionario è la forma di finanziamento attraverso la quale l’azienda si procura i
mezzi finanziari emettendo un prestito frazionato in titoli di debito. Le obbligazioni emesse da società per azioni
possono essere sottoscritte da chiunque in quanto queste società possono fare appello al risparmio pubblico.
L’importo del prestito obbligazionario non può eccedere il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle
riserve disponibili come risultano dall’ultimo bilancio approvato.
L’emissione delle obbligazioni può essere effettuata alla pari, sopra la pari o sotto la pari. Tale forma di finanziamento richiede il pagamento periodico degli interessi passivi.
c)L’accensione di un mutuo è la forma di finanziamento ottenuta dalle banche. Si tratta di prestiti con scadenza
medio-lunga in cui il debitore si impegna a pagare gli interessi e a rimborsare il capitale in base a un piano di ammortamento prestabilito.
PRIMO PUNTO A SCELTA
rinnovo di un impianto e leasing finanziario
La sostituzione di un impianto avviene in data 02/03; ipotizziamo quanto segue:
–– costo originario dell’impianto 850.000 euro;
–– coefficiente annuo di ammortamento 15%;
–– all’inizio dell’esercizio il fondo ammortamento ammontava a 650.000 euro;
–– prezzo di cessione 100.000 euro;
–– costo di acquisto del nuovo impianto 1.500.000 euro.
Il rinnovo dell’impianto è finanziato con un mutuo di 1.400.000 euro al tasso 6,50% in data 01/03 che prevede il pagamento annuale posticipato degli interessi.
Occorre integrare l’ammortamento già contabilizzato negli anni precedenti con quello di competenza dell’esercizio
dall’1/01 al 2/03 (escluso) giorni 60:
euro = 850.000 × 15 × 60 = 20.958,90 euro
100 × 365
ricavo di vendita
costo originario – fondo ammortamento (650.000 + 20.958,90) =
minusvalenza ordinaria
850.000,00 euro
– 670.958,90 euro
100.000,00 euro
– 179.041,10 euro
79.041,10 euro
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 5
Svolgimento del tema di maturità
Le registrazioni contabili sono le seguenti:
02/03
02/03
02/03
02/03
02/03
02/03
02/03
02/03
02/03
02/03
02/03
02/03
02/03
02/03
02/03
02/03
31/12
31/12
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
AMMORTAM. IMP. E MACCH.
FONDO AMM. IMP. E MACCH.
FONDO AMM. IMP. E MACCH.
IMPIANTI E MACCHINARI
CREDITI COMM. DIVERSI
IMPIANTI E MACCHINARI
IVA NS/DEBITO
BANCA X C/C
CREDITI COMM. DIVERSI
MINUSVALENZE ORDINARIE
IMPIANTI E MACCHINARI
IMPIANTI E MACCHINARI
IVA NS/CREDITO
DEBITI V/FORNITORI
DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C
AMMORT. IMP. E MACCH.
FONDO AMM. IMP. E MACCH.
quota 15% dall’1/1 al 2/3
quota 15% dall’1/1 al 2/3
stornato fondo ammortam.
stornato fondo ammortam.
emessa fattura n. 74
vendita impianti
IVA a debito
accredito di c/c
riscossa fattura n. 74
rilevata minusvalenza ordin.
rilevata minusvalenza ordin.
ricevuta fattura n. 57
IVA a credito
acquistati impianti
regolata fattura n. 57
addebito di c/c
rilevato ammortamento
rilevato ammortamento
20.958,90
670.958,90
122.000,00
122.000,00
79.041,10
1.500.000,00
330.000,00
1.830.000,00
188.013,70
20.958,90
670.958,90
100.000,00
22.000,00
122.000,00
79.041,10
1.830.000,00
1.830.000,00
188.013,70
L’ammortamento contabilizzato al 31/12 è stato calcolato sul costo di acquisto dell’impianto (1.500.000 euro) con coefficiente 15% dal 2/03 (compreso) al 31/12.
L’accensione del mutuo bancario determina le seguenti rilevazioni contabili:
a) al momento dell’accreditamento del mutuo sul conto corrente dell’impresa:
01/03 ...
01/03 ...
BANCA X C/C
MUTUI PASSIVI
accredito in c/c
ottenuto mutuo
1.400.000,00
1.400.000,00
b) al 31/12 gli interessi di competenza dell’esercizio non ancora pagati originano un rateo passivo:
Interessi = 1.400.000 × 6,50 × 10 = 75.833,33 euro
1.200
31/12 ...
31/12 ...
INTERESSI PASSIVI SU MUTUI
RATEI PASSIVI
interessi di competenza
rateo passivo
75.833,33
75.833,33
Tali registrazioni hanno i seguenti riflessi sul bilancio dell’impresa:
–– il conto Mutui passivi affluisce nel Passivo dello Stato patrimoniale tra i debiti;
–– il conto Ratei passivi affluisce nel Passivo dello Stato patrimoniale nella voce Ratei e risconti;
–– gli Interessi passivi sui mutui verranno riepilogati al Conto economico nei Proventi e oneri finanziari.
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 6
Svolgimento del tema di maturità
leasing finanziario
Per l’acquisizione del macchinario in leasing ipotizziamo che il contratto, stipulato con decorrenza 1/05, preveda un
maxicanone iniziale di 36.000 euro e il versamento di 24 canoni trimestrali di 16.000 euro ciascuno a partire dall’1/08,
prezzo di riscatto 4.000 euro.
Per la compilazione delle scritture contabili è necessario calcolare il canone di competenza come segue.
Il contratto stipulato in data 1/05 ha una durata di 75 mesi e prevede un esborso complessivo di:
maxicanone canoni trimestrali
totale
36.000,00 euro
384.000,00 euro
420.000,00 euro
euro (420.000 : 75 mesi) = euro 5.600 canone mensile di competenza
Nell’esercizio n sono stati pagati:
maxicanone canoni trimestrali
totale
36.000,00 euro
32.000,00 euro
68.000,00 euro
Nell’esercizio vanno quindi imputati costi per il periodo 1/05-31/12 (8 mesi) pari a:
euro (5.600,00 × 8) = 44.800,00 euro
per cui si dovrà sospendere ai futuri esercizi la differenza tra i canoni pagati e quelli di competenza
euro (68.000,00 – 44.800,00) = 23.200,00 euro, risconto attivo
01/05
01/05
01/05
01/05
01/05
01/05
01/05
01/08
01/08
01/08
01/08
01/08
01/08
01/08
01/11
01/11
01/11
01/11
01/11
01/11
01/11
31/12
31/12
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
CANONI DI LEASING
IVA NS/CREDITO
DEBITI V/FORNITORI
DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C
IMPEGNI PER BENI IN LEASING
CREDITORI C/LEASING
CANONI DI LEASING
IVA NS/CREDITO
DEBITI V/FORNITORI
DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C
CREDITORI C/LEASING
IMPEGNI PER BENI IN LEASING
CANONI DI LEASING
IVA NS/CREDITO
DEBITI V/FORNITORI
DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C
CREDITORI C/LEASING
IMPEGNI PER BENI IN LEASING
RISCONTI ATTIVI
CANONI DI LEASING
fattura n. 211
fattura n. 211
fattura n. 211
saldata fattura n. 211
saldata fattura n. 211
impegni assunti
impegni assunti
fattura n. 312
fattura n. 312
fattura n. 312
saldata fattura n. 312
saldata fattura n. 312
storno canone pagato
storno canone pagato
fattura n. 404
fattura n. 404
fattura n. 404
saldata fattura n. 404
saldata fattura n. 404
storno canone pagato
storno canone pagato
rilevato risconto
rilevato risconto
36.000,00
7.920,00
43.920,00
384.000,00
16.000,00
3.520,00
19.520,00
16.000,00
16.000,00
3.520,00
19.520,00
16.000,00
23.200,00
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43.920,00
43.920,00
384.000,00
19.520,00
19.520,00
16.000,00
19.520,00
19.520,00
16.000,00
23.200,00
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 7
Svolgimento del tema di maturità
SECONDO PUNTO A SCELTA
full costing con localizzazione dei costi
La contabilità gestionale consente il controllo sulla gestione aziendale sotto l’aspetto economico; analizza le fasi in cui
si realizza il processo produttivo e misura i costi del prodotto, individuandone la struttura e calcolando risultati parziali.
Tale contabilità è utilizzata per:
–– fissare il prezzo di vendita;
–– effettuare la valutazione di fine periodo;
–– orientare le decisioni aziendali;
–– controllare l’efficienza dei fattori produttivi;
–– svolgere la programmazione aziendale.
La contabilità gestionale a full costing (costi pieni) è impostata sulla distinzione tra costi diretti e costi indiretti: i primi sono sostenuti unicamente per un determinato oggetto e sono misurabili in modo oggettivo; i secondi, rappresentati
da costi comuni e generali, vengono ripartiti fra più oggetti con criteri soggettivi.
Per realizzare le tre produzioni ipotizziamo che l’impresa sostenga i seguenti costi diretti:
Fattori produttivi
A1
A2
A3
Costo unitario
Materia prima
3 kg
3,20 kg
3,40 kg
30 euro il kg
Manodopera diretta
2 h
2,30 h
2 h
22 euro l’ora
I costi industriali di produzione (per materie sussidiarie, manodopera indiretta, forza motrice e ammortamenti) localizzati nei tre reparti produttivi ammontano a:
• reparto Alfa 72.000 euro;
• reparto Beta 108.000 euro;
• reparto Gamma 38.000 euro.
I costi comuni ai tre reparti ammontano a 26.000 euro e sono attribuiti ai reparti in base alla superficie occupata da
ciascuno: mq 200 reparto Alfa, mq 300 reparto Beta e mq 150 reparto Gamma.
I costi indiretti sono ripartiti in base al costo primo.
Il costo primo totale e unitario delle tre produzioni risulta:
Fattori produttivi
Materia prima
Manodopera diretta
Costo primo
Unità prodotte
Costo primo per unità di prodotto
A1
A2
A3
TOTALI
144.000,00
163.200,00
183.600,00
490.800,00
70.400,00
86.020,00
79.200,00
235.620,00
214.400,00
249.220,00
262.800,00
726.420,00
1.600
1.700
1.800
134,00
146,60
146,00
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 8
Svolgimento del tema di maturità
I costi comuni di reparto sono ripartiti come segue:
26.000
= 40 coefficiente di reparto
200 + 300 + 150
euro (40 × 200) = 8.000 euro
euro (40 × 300) = 12.000 euro
euro (40 × 150) = 6.000 euro
I costi complessi di reparto risultano:
REPARTO ALFA
REPARTO BETA
REPARTO GAMMA
TOTALI
Costi diretti di reparto
72.000,00
108.000,00
38.000,00
218.000,00
Costi comuni di reparto
8.000,00
12.000,00
6.000,00
26.000,00
80.000,00
120.000,00
44.000,00
244.000,00
Costi totali di reparto
I costi di reparto vengono imputati alle produzioni in base al costo primo, considerando quanto segue:
–– il costo del reparto Alfa va ripartito sulle tre produzioni;
–– il costo del reparto Beta va ripartito sulle tre produzioni;
–– il costo del reparto Gamma va ripartito sulle produzioni A1 e A2.
Reparto Alfa
80.000
= 0,110129126
214.400 + 249.220 + 262.800
euro (214.400 × 0,110129126) = 23.611,68 euro, costi imputati al prodotto A1
euro (249.220 × 0,110129126) = 27.446,39 euro, costi imputati al prodotto A2
euro (262.800 × 0,110129126) = 28.941,93 euro, costi imputati al prodotto A3
Reparto Beta
120.000
= 0,165193689
214.400 + 249.220 + 262.800
euro (214.400 × 0,165193689) = 35.417,53 euro, costi imputati al prodotto A1
euro (249.220 × 0,165193689) = 41.169,57 euro, costi imputati al prodotto A2
euro (262.800 × 0,165193689) = 43.412,90 euro, costi imputati al prodotto A3
Reparto Gamma
44.000
= 0,09490531
214.400 + 249.220
euro (214.400 × 0,09490531) = 20.347,70 euro, costi imputati al prodotto A1
euro (249.220 × 0,09490531) = 23.652,30 euro, costi imputati al prodotto A2
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 9
Svolgimento del tema di maturità
Il costo industriale e il prezzo di vendita delle tre produzioni risultano:
A1
Costo primo
A2
A3
TOTALI
214.400,00
249.220,00
262.800,00
726.420,00
• Reparto Alfa
23.611,68
27.446,39
28.941,93
80.000,00
• Reparto Beta
35.417,53
41.169,57
43.412,90
120.000,00
• Reparto Gamma
20.347,70
23.652,30
-
44.000,00
293.776,91
341.488,26
335.154,83
970.420,00
183,61
200,88
186,20
73,44
80,35
74,48
257,05
281,23
260,68
Costi di reparto:
Costo industriale totale
Costo industriale unitario
Risultato economico
Prezzo di vendita
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