Le strategie di studio (in)adeguate

Le strategie di studio
(in)adeguate
Perché non riesco ad avere
successo ?
Carmela Ursino
Chi di noi non è mai scivolato
in monologhi esortativi?
• Mi dispiace ammettere che
anche questa verifica è
andata male per la
stragrande maggioranza di
voi. E’da un po’ di tempo
che vi comportate da
fannulloni. Non prestate
attenzione a quello che vi
sto dicendo e non studiate
affatto.Debbo ricordarvi
che solo attraverso uno
studio attento e continuo
potete raggiungere
determinati traguardi?Mi
raccomando allora,
impegnatevi nello studio.
studiate,studiate,studiate
Sala ricevimento docenti
La ringrazio signora per essere
venuta all’incontro.Sentivo la
necessità di parlare con
urgenza di suo figlio.Come si
sarà accorta Luigi non manca
certo d’intelligenza.Quando
vuole,infatti, sa rispondere in
modo corretto ed
esauriente.Il suo guaio-me lo
consenta-è che non ha affatto
voglia di studiare.In casi di
questo tipo,la ricetta è una:
Studiare,studiare,studiare
E se invece dicessimo….
“Vediamo in che modo prendi appunti,qual è la
tecnica che usi per comprendere ciò che stai
studiando e per memorizzarla,in che modo riesci
a rispondere a situazioni che ti sembrano
monotone.”
OBIETTIVO
Far sì che l’alunno diventi attivo nel proprio percorso di
apprendimento ,preparandolo e accompagnandolo nella
difficile acquisizione/creazione di un metodo
Il comportamento di studio
• Motivazione
Comprensione/
• Memorizzazione
Comportamento di studio
• Organizzazione
Tipo di
personalità
Fattori psicologici
• Capacità di resistere alle frustrazioni
• Percezione di autoefficacia
• Attribuzione della responsabilità dei
propri successi o insuccessi
Motivazione
• La motivazione viene oggi considerata un complesso pattern
di elementi che nelle loro interazioni rendono conto
dell'atteggiarsi dell'allievo nei confronti dell'apprendimento.
In generale,
• quando si parla di allievi motivati o demotivati ci si riferisce
all'orientamento motivazionale, in cui giocano molti fattori e,
in particolare, la "storia" di successi e insuccessi di ciascun
individuo.
• Quando si parla di 'motivare gli allievi', ci si riferisce spesso
alle modalità utilizzate per costruire un atteggiamento
(stato motivazionale) positivo nei confronti di una specifica
attività. I due aspetti sono tuttavia strettamente legati
gli studiosi sono concordi nell'individuare nella
motivazione tre elementi fondamentali
1. gli obiettivi: per obiettivo si intende la rappresentazione
mentale di un evento desiderato o da evitare;
2. le reazioni affettive che accompagnano i vari momenti del
comportamento motivato, dalla consapevolezza dell'obiettivo
(che può suscitare attrazione e interesse, oppure noia,
paura, etc.) al successo o insuccesso di tale comportamento;
3. le percezioni, o aspettative, che l'individuo ha
relativamente alla propria capacità di raggiungere l'obiettivo
e alle risorse che l'ambiente gli offre. Tali percezioni sono
influenzate dalle esperienze di successo e insuccesso,
dall'atteggiamento dei genitori e insegnanti, dal clima della
classe, e così via.
La percezione dell’autoefficacia
Le convinzioni di efficacia personale rivestono un
ruolo fondamentale nell’autoregolazione della
motivazione(Bandura)
Obiettivi Personali
Prestazione
passata
autoefficacia
Strategie
analitiche
prestazione
Processi motivazionali
Tutti noi ci formiamo delle convinzioni intorno a ciò che
sappiamo fare,anticipiamo i risultati probabili di azioni
future,in conseguenza ci poniamo degli obiettivi e
pianifichiamo delle linee di azione per realizzare
aspettative future cui attribuiamo importanza.La
previsione si tramuta in una serie di incentivi e in azioni
appropriate attraverso meccanismi di autoregolazione.
1. Quantità di impegno profuso
2. Durata della perseveranza dinanzi alle difficoltà
3. Capacità di ripresa dai fallimenti
Convinzioni degli studenti circa la propria
efficacia intellettiva e di apprendimento
Quanto più forte è il senso di efficacia
percepita,tanto meglio riescono nel
perfezionamento delle proprie capacità
intellettive.I dati delle ricerche dimostrano che
bambini dotati di un alto senso di autoefficacia
scolastica e autoregolatoria hanno un
comportamento più prosociale,sono più popolari.
Viceversa,il basso senso di autoefficacia è
associato all’irascibilità emotiva,all’aggressività
fisica e verbale
Consapevolezza dei processi cognitivi
Osservazione e autovalutazione delle proprie
prestazioni
Bassa self-efficacy
Non sono capace di eseguire e migliorare i compiti assegnatimi
Scarsa motivazione
Non mi impegno,tanto è inutile
Nessun processo di autoregolazione applicato
Prestazioni di bassa qualità
QUESTIONARIO
SULLE TEORIE DELL’INTELLIGENZA
1.
La tua intelligenza è qualcosa di te che non puoi cambiare
D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
2.Puoi imparare cose nuove,ma non puoi cambiare la tua
intelligenza
D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
3.Indipendentemente da quanta intelligenza tu abbia,puoi
sempre cambiarne un po’
D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
4.Quando impari cose nuove migliori la tua intelligenza
D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
QUESTIONARIO SULLA FIDUCIA NELLA
PROPRIA INTELLIGENZA
1.Di solito penso di essere intelligente
Spesso dubito di essere intelligente
Molto vero
Un po’ vero
2. Quando a scuola si inizia un nuovo argomento sono
sicuro di capirlo
Molto vero
Un po’ vero
3. Non ho fiducia nella mia capacità di imparare
ho fiducia nella mia capacità di imparare
Molto vero
Un po’ vero
Questionario sugli obiettivi di
apprendimento
1.
I bei voti sono per me più importanti delle cose che
imparo
D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
2.Preferisco affrontare compiti difficili in cui posso
imparare cose nuove piuttosto che compiti facili in cui
sono sicuro di riuscire
D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
3.Preferisco interrompere esercizi in cui non riesco anche
se mi potrebbero servire
D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
Questionario sugli obiettivi di
apprendimento
4. E’ più importante per me imparare delle cose che
prendere bei voti
D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
5. Mi piacciono i compiti:
(scegline due segnando 1 vicino alla prima scelta e 2 alla seconda
scelta)
•
•
•
•
Non troppo difficili,così riesco bene
In cui imparo cose nuove,anche se rischio di sbagliare
In cui riesco bene così posso dimostrare la mia bravura
Non troppo facili,così imparo di più
Stile di attribuzione
(Componente della motivazione)
Tendenza dell’allievo ad attribuire le cause
dei propri successi e dei propri fallimenti
a fattori interni(abilità,impegno,tenacia)
o esterni(caso,fortuna,aiuti,pregiudizi)
Qualità dell’apprendimento.Atteggiamento
assunto nei confronti dei vari compiti
Questionario sulle attribuzioni(QCA)
(Leggi attentamente ed esprimi la tua opinione scrivendo 1 vicino alla
frase che ti sembra più importante,2 vicino alla frase che è
seconda in ordine di importanza.Non segnare nulla sulle altre
frasi)
1.In un compito scritto di matematica sei riuscito a
eseguire tutti i calcoli correttamente….
Perché è successo questo?
•
•
•
•
•
Sono stato fortunato
Ce l’ho messa tutta
Sono bravo
Era facile
Sono stato aiutato
Questionario sulle attribuzioni(QCA)
2.Dovevi risolvere un problema ma non ci sei
riuscito…
Perché è successo questo?
•
•
•
•
•
Era difficile
Sono stato fortunato
Non sono capace
Non sono stato aiutato
Non mi sono impegnato
Questionario sulle attribuzioni(QCA)
3.Hai fatto il compito di italiano.Il tuo insegnante ti ha
dato un buon voto…
Perché è successo questo?
•
•
•
•
•
Sono stato aiutato
Sono stato fortunato
Ce l’ho messa tutta
Sono bravo in italiano
Era facile
Questionario sulle attribuzioni(QCA)
4.Nei compiti a casa hai fatto molti errori……
• Perché è successo questo?
• Non sono capace
• Sono stato sfortunato
• Non ho lavorato abbastanza
• Sono stato aiutato
• Era difficile
L’autoefficacia degli insegnanti
Il compito di creare contesti ambientali favorevoli
all’apprendimento dipende in maniera considerevole dai
docenti. I dati delle ricerche indicano che l’atmosfera delle
aule scolastiche è in parte determinata dalle convinzioni
degli insegnanti circa la propria efficacia didattica.
I docenti ,assillati da studenti che non ottengono buoni
risultati scolastici ,se non hanno fiducia nella propria
efficacia scivolano in una sorta di stress lavorativo
cronico(burn out)generatore di ansia e depressione.Se
invece,hanno un alto grado di efficacia percepita,gestiscono
meglio lo stress scolastico impegnandosi nella soluzione dei
problemi.
L’apprendimento delle materie
scolastiche comincia a scuola
L’alunno porta a scuola le conoscenze
pregresse che possiede apprese
attraverso canali sensoriali(stile di
apprendimento) e sistematizzate in
base a un proprio stile cognitivo.
Stile di insegnamento
Stili di apprendimento
Modi tipici e stabili di una persona di
percepire,elaborare,immagazzinare
e recuperare le informazioni
Attraverso un canale sensoriale
• Visivo-verbale
• Uditivo
Visivo-non verbale
Cinestetico
Stili cognitivi
Boscolo, Sternberg
Modalità di elaborazione dell’informazione.
Scelta delle strategie cognitive utilizzate per risolvere un
compito che investe anche aspetti della personalità.Gli stili
variano in relazione all’età,al compito da affrontare,delle
circostanze.
Gli stili non sono innati ma si sviluppano nell’interazione con
l’ambiente.
Ruolo fondamentale della scuola,nel senso che la scuola può
contribuire a potenziare,sviluppare,arricchire gli stili
cognitivi di uno studente.
Principali stili cognitivi
•
•
•
•
Globale/analitico sistematico/intuitivo
Verbale/visuale
Impulsivo/riflessivo
Dipendente dal campo Indipendente
Convergente
Divergente
Stile Globale/analitico
Di fronte ad un compito nuovo, l’alunno con
stile
GLOBALE
si focalizza sull’aspetto generale e solo in un
secondo momento entra nei particolari.
ANALITICO
Tende a percepire dettagli e in un secondo
momento passa alla visione di insieme
STILE SISTEMATICO /INTUITIVO
SISTEMATICO
L’alunno procede in sequenza con analisi
graduale delle diverse variabili
INTUITIVO
Formula un’ipotesi cercando di
confermarla
Vedete queste figure?
Corrispondono ad una regola che io ho in mente
Qual è la regola?qual è la condizione necessaria per queste
figure?
STILE VERBALE/VISUALE
VERBALE
L’alunno preferisce il codice
linguistico,procedendo con associazioni
verbali
VISUALE
Utilizza immagini
mentali,schemi,rappresentazioni grafiche
STILE IMPULSIVO/RIFLESSIVO
• Di fronte a compiti particolarmente
complessi, l’alunno
IMPULSIVO
Risponde rapidamente
RIFLESSIVO
Ha tempi decisionali più lunghi,è più lento ed
accurato
STILE
DIPENDENTE/INDIPENDENTE DAL
CAMPO
DIPENDENTE DAL CAMPO
L’alunno è fortemente influenzato da come è
organizzato il contesto
INDIPENDENTE DAL CAMPO
Il soggetto è maggiormente autonomo, non
influenzato dal contesto
Figura-sfondo
Qualè
La figura?
Qual è lo sfondo?
Qual è la figura?
Figura-sfondo
a
STILE
CONVERGENTE/DIVERGENTE
STILE CONVERGENTE
L’allievo procede con logica,applica le regole,esegue
rigidamente le consegne
STILE DIVERGENTE
procede in modo reativo,autonomo,generando
diverse risposte
Lo stile non è un’abilità
cognitiva
• Nessuno di questi stili è positivo o
negativo.
• sono tutti funzionali rispetto al
compito che io debbo svolgere
Insegnamento interattivo
Stile cognitivo del docente e
dell’alunno
Se c’è congruenza tra stile cognitivo del docente e
dell’alunno, i risultati di questi saranno eccellenti
ed in lui crescerà l’autostima,per cui si instaurerà
un buon rapporto educativo, con grosso vantaggio
dell’apprendimento.
Es. docente con stile verbalizzatore insegnerà a
studiare facendo riassunti,sintesi verbali; lo
studente verbalizzatore sarà gratificato
dall’eseguire un compito in cui eccelle.
HELP!
Come fa un docente a tener conto degli stili di
tutti gli alunni contemporaneamente?
E’impossibile
Qualche soluzione con modalità metacognitiva
• Prendere consapevolezza del proprio stile
• Cercare di conoscere gli stili dei propri alunni e
valorizzarli anche se non si condividono,invece di
penalizzarli.
• Variare lo stile di insegnamento creando situazioni stimolo
aderenti agli stili cognitivi della classe
Componenti essenziali della
didattica metacognitiva
Cosa intendiamo per metacognizione?
La capacità nostra di riflettere sui processi del pensiero,
cioè sul modo in cui abbiamo svolto una determinata
attività
Cosa sto facendo?
Perché lo faccio?
Come posso rendere efficace
al massimo questo processo?
Didattica metacognitiva
Lo studente è messo in condizione di autovalutare il
proprio stile,che il docente rispetterà.
Il docente crea situazioni stimolo che sollecitano
l’allievo ad esercitarsi in compiti diversi e
differenziati utilizzando altri stili,in quanto il
proprio risulterebbe inadeguato.
PROVIAMO AD ESERCITARCI
ORGANIZZIAMO UNA SITUAZIONE TIPO come
se agissimo in un laboratorio didattico
RIFLESSIONE
• Cos’è per noi l’attività laboratoriale?
• Il laboratorio è uguale o diverso dalla
classe?
Considerazioni da
condividere
Il laboratorio è il luogo in cui
Viene facilitato l’apprendimento
La costruzione delle conoscenze
avviene attraverso
•Il riconoscimento delle differenze
Individuali(stili cognitivi)
•La partecipazione autonoma ed attiva
•Controllo e gestione dei processi cognitivi
Il docente esplicita agli allievi quali
Operazioni mentali dovranno
Utilizzare per svolgere dei
compiti
Processo di apprendimento
1.
2.
3.
4.
5.
accesso alle informazioni
comprensione
elaborazione
memorizzazione
restituzione
Accesso alle informazioni attraverso i
canali sensoriali
(stili di apprendimento)
Difficoltà che si possono incontrare a scuola
Disturbo di lettura/
Deficit Memoria a BreveTermine
STRATEGIE
Altra modalità di accesso:canale
orale,visualizzazione
Utilizzo degli indici testuali
Organizzatori Anticipati
Gli organizzatori anticipati sono informazioni verbali o visive
fornite all’alunno prima del materiale da studiare (Ausubel)
Essi contribuiscono ad attivare le conoscenze pregresse(che
cosa so di questo argomento?).a determinare
un’organizzazione generale della codifica e del recupero
Indici testuali
Parti di un libro che consentono l’accesso ai contenuti senza
passare dalla lettura dell’intero testo
Didascalie,immagini,titoli dei paragrafi,parole-chiave
Aiutano a fissare i concetti in memoria visualizzandoli sul libro
di testo
Comprensione
Difficoltà che si possono incontrare
Disabilità,Disturbo di lettura, di controllo attentivo
Le Strategie di
Semplificazione del testo attraverso riassunti,evidenziazione dei
concetti centraliNon favoriscono il processo verso l’autonomia
dell’allievo
Meglio utilizzare
Indici testuali,conoscenze pregresse,segmentazione del testo,Priming
(lettura prima delle domande e poi del testo),individuazione di
parole chiave nella domanda e la ricerca delle stesse nel
testo,evidenziazione delle parti salienti del testo o delle parolechiave
STILI DI INSEGNAMENTO CHE TENGANO CONTO DEGLI STILI
DI APPRENDIMENTO
Rielaborazione e Selezione
dell’informazione
L’apprendimento dei contenuti di un testo aldilà della
comprensione specifica può incontrare difficoltà
nel procedere in sequenzialità,soprattutto se vi
è un deficit di MBT
Strategie
Collegare le informazioni non in sequenza, ma in modo
globale mediante:
• le mappe concettuali
• La rappresentazione dei contenuti attraverso
immagini(schemi,vignette ecc.),
Memorizzazione
Se la rielaborazione dei contenuti è inficiata dalle difficoltà nel
memorizzare nomi,date,definizioni,termini specifici a causa del
deficit di Memoria a Breve Termine, del naming(denominazione
rapida delle informazioni), si possono utilizzare
STRATEGIE
• Organizzazione delle informazioni in Mappe e griglie
• Associazioni delle informazioni con elementi familiari
• Trasformare un’informazione complessa in una più semplice
attraverso i i mediatori(parole chiave)
• strumenti compensativi per i DSA(l.170/2010):
(Tabelle di grammatica,tavole delle formule,tavola
pitagorica)
Recupero dei contenuti
Se il recupero delle informazioni quando se ne ha
bisogno comporta difficoltà
.che fare?…….
• Ripetere ad alta voce con modalità integrativa,
legando i nuovi contenuti con le conoscenze
pregresse
• Agevolare il recupero in memoria del lessico
specifico attraverso le immagini
• Utilizzare le Mappe gerarchiche con domandestimolo, frecce
Strategie di insegnamento efficaci
Creare degli organizzatori anticipati per ogni materia
(De Beni)
STORIA
•
•
•
•
•
•
•
•
Tempo
Luogo
Attività economica
Organizzazione politica
Cultura
Relazioni con altri popoli
Rapporti temporali
Rapporti di causa-effetto
•
•
•
•
•
•
Geografia
Elementi naturali
Elementi umani
Ambienti
Localizzazione e
distribuzione
Trasformazioni naturali e
umane nel corso del
tempo
Relazioni di causa-effetto
Strategie di insegnamento efficaci
L’uso degli organizzatori anticipati,insieme ai
modi creativi di
presentazione(video,immagini,riferimenti al
testo ecc.) può essere una strategia valida
per spiegare un argomento,tenendo conto
dei diversi stili di apprendimento
Strategie di studio in classe
In merito ad un argomento il docente
• può far riflettere sugli indici testuali presenti in
una determinata pagina del libro,per attivare
conoscenze pregresse.
• Porre domande del tipo:come lo avete
scoperto?dov’è la risposta?
• Attivare il brainstorming anche con l’aiuto delle
LIM
Strategie di studio in classe
Prendere appunti
1.
2.
1.
2.
3.
4.
Appunti strategici(scuola secondaria)
Prima della spiegazione
Qual è l’argomento di oggi?
Scrivi quello che sai di questo argomento
Durante la spiegazione
L’argomento di oggi è……
Scrivi 3-5 informazioni principali mentre il docente spiega
Vocaboli o termini nuovi
Descrivi brevemente come i concetti sono collegati
Al termine della spiegazione
Descrivi i 5 punti più importanti della lezione
Strategie di studio in classe
Prendere appunti
Appunti guidati
1.
Somiglianze tra…..
A)…………………………………
B)……………………………….
2.Differenze tra…..
A)…………………………………
B)……………………………….
Strategie di soppravvivenza
a)
b)
c)
Scheda operativa
Osserva un testo di geografia e compila la
tabella
Concetti guida domanda
Elementi naturali
Elementi umani
Localizzazione e
distribuzione
Trasformazioni
naturali e umane
esempio
MAPPE CONCETTUALI
Rappresentazioni di concetti espressi in forma
sintetica(parole concetto)all’interno di una
forma geometrica(nodo)collegati da frecce o
linee che esplicitano la relazione tra loro
titolo
sottotitolo
parole ponte
concetto
sottoconcetti
sottotitolo
parole ponte
concetto
sottoconcetti
Funzioni delle mappe
• La struttura della mappa consente una
efficace organizzazione delle conoscenze.
• Gli studenti con maggiori difficoltà sono
spinti ad attivare un processo di decodifica
dei messaggi verbale e alla loro
codificazione in immagini,stimolando la
rielaborazione personale dei
concetti,anche di quelli astratti
Costruzione delle mappe
• Allenare alla lettura e all’uso delle mappe
attraverso modelli competenti (confronto con
mappe sviluppate da adulti o da compagni,utilizzo
di software,modificare una mappa,colorarla)
• Costruire una mappa condivisa con il
docente,individuando i punti salienti,utilizzando
anche gli indici testuali e le immagini(alunni DSA)
Strategie di studio a casa
Come studi?
Questionario di autovalutazione per gli
studenti della scuola secondaria
(Meazzini,Soresi)
Osservazione di:
Luogo,tempo,metodo,percezione di
efficacia,attribuzione,motivazione
Strategie di studio a casa
capacità organizzativa
Come può il docente aiutare gli allievi nella
gestione di questo momento?
Aiutare a programmare il:
• Dove
• Come
• Per quanto tempo
• Cosa studiare
• Con chi
Proviamo a ricordare
Su cosa abbiamo lavorato
• Come automotivarsi e resistere alle
frustrazioni collegate agli insuccessi
• Come favorire l’apprendimento
• Come organizzare lo studio(prendere
appunti,elaborare mappe ecc.)
In un ‘ottica metacognitiva
Ed ora……….
Grazie e buon
lavoro