COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA - ADOTTATI CON D.C. N° 40 DEL 25/10/2013 - RELAZIONE DI CONTRODEDUZIONE ALLE RISERVE E OSSERVAZIONI AL PSC E AL RUE Progettista responsabile CCDP: Arch. Aldo Caiti Gruppo di lavoro CCDP: Grazia Bagnacani (Coordinamento) Roberta Bagnacani Simone Caiti M.Luisa Gozzi Simonetta Luciani Studio geologico – sismico: Dr. Geol. Gian Pietro Mazzetti Centrogeo – Correggio (RE) Redazione VAS/ValSAT: Studio Alfa di Reggio Emilia Studio delle Potenzialità archeologiche del territorio: Arch. Elisabetta Cavazza Aprile 2014 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE INDICE PREMESSA 2 1 - LE RISERVE E LE OSSERVAZIONI PRESENTATE 4 1.1. - ELENCO E RIFERIMENTI AMMINISTRATIVI 4 1.2. - LOCALIZZAZIONE DELLE OSSERVAZIONI 7 2 – LE PROCEDURE PER L'ESAME DELLE OSSERVAZIONI 7 3 – CRITERI E LINEE GUIDA ADOTTATI PER L'ESAME DELLE OSSERVAZIONI AL PSC 7 4 – I CONTENUTI DELLE RISERVE E DELLE OSSERVAZIONI E LE PROPOSTE DI CONTRODEDUZIONE 11 4.1 - PROVINCIA DI REGGIO EMILIA – RISERVE, OSSERVAZIONI E PARERE MOTIVATO SULLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 11 4.1.1 - ESAME PIANO STRUTTURALE COMUNALE E REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO 11 4.1.2 - PROCEDURA DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) DEL P.S.C. E DEL R.U.E. ESPRESSIONE DEL PARERE MOTIVATO DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA 29 4.2 – I PARERI DEGLI ENTI 4.2.1 – SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELL’EMILIA ROMAGNA 4.2.2 – REGIONE EMILIA ROMAGNA - SERVIZIO FERROVIE 41 41 41 4.3 – LE OSSERVAZIONI DELL’UFFICIO TECNICO COMUNALE (OSS. N° 36) 42 4.4 – LE OSSERVAZIONI DEI PRIVATI 47 4.5 – QUADRO RIASSUNTIVO DELLE PROPOSTE DI CONTRODEDUZIONE 48 5 - ASPETTI QUANTITATIVI DEL PIANO STRUTTURALE COMUNALE CONTRODEDOTTO E PROPOSTO ALL’APPROVAZIONE 49 5.1 - TERRITORIO URBANIZZATO E URBANIZZABILE Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 52 1 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE PREMESSA Il Comune di Bagnolo in Piano ha intrapreso il percorso per la formazione del Piano Strutturale Comunale nel 2008 convocando la Conferenza di Pianificazione, che si è conclusa il 19 dicembre 2008 con la predisposizione del Documento conclusivo e la sottoscrizione del Verbale conclusivo, alla quale non ha fatto seguito la sottoscrizione dell’Accordo di Pianificazione ai sensi dell’art. 14 della LR 20/2000. L’Amministrazione comunale in carica, insediatasi dopo la tornata elettorale del giugno 2009, ha inteso rivedere in parte i contenuti del Documento Preliminare già condiviso, mantenendo validi gli elaborati del Quadro Conoscitivo presentati alla Conferenza del 2008, ed ha approvato il nuovo Documento Preliminare e la Valsat preliminare con deliberazione di Giunta comunale n. 85 del 24 agosto 2012. In data 15 ottobre 2012 si è svolta la seduta di riapertura della Conferenza di Pianificazione e l’11 Gennaio 2013 si è tenuta la seduta conclusiva. L'Accordo di Pianificazione è stato approvato dalla Provincia con atto di Giunta n. 162 del 25 Giugno 2013 e dal Comune di Gualtieri con Deliberazione Consiliare n. 21 del 5 Luglio 2013; infine, in data 26 Luglio 2013, è stato sottoscritto dal Presidente della Provincia di Reggio Emilia e dal Sindaco del Comune di Bagnolo in Piano. Con Delibera di Consiglio Comunale N° 40 del 25/10/2013, il Comune di Bagnolo in Piano ha adottato il PIANO STRUTTURALE COMUNALE (PSC) e il REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO (RUE).. Il R.U.E. è stato depositato presso il Settore Tecnico Urbanistica ed Edilizia Privata per 60 gg a partire dal 16.11.2013 per la raccolta delle osservazioni fino al giorno 14.01.2014; Il P.S.C. è stato depositato presso il Settore Tecnico Urbanistica ed Edilizia Privata per 60 gg a partire dal 20.11.2013 per la raccolta delle osservazioni fino al giorno 19.01.2014. L'avviso di adozione dei suddetti Piani è stato ripubblicato sul B.U.R. il giorno 15.01.2014, anche ai fini della valutazione ambientale, e al fine di uniformare i termini delle osservazioni di carattere urbanistico ed ambientale con Delibera di Giunta Comunale n.8 del 14.01.2014 sono stati prorogati i termini per la raccolta delle osservazioni, ossia fino al giorno 16.03.2014. Dell’avvenuta adozione e pubblicazione del PSC e del RUE è stato inoltre dato avviso sul sito Internet del Comune. L’Amministrazione Comunale ha provveduto alla trasmissione del PSC e del RUE alla Provincia di Reggio Emilia e agli Enti e organismi pubblici nelle forme previste dalle norme vigenti. La trasmissione alla Provincia del materiale si è completata con l’invio delle osservazioni presentate a seguito delle pubblicazioni di legge. Inoltre, il Comune di Bagnolo in Piano ha presentato alla Provincia gli elaborati per attivare la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.), in quanto autorità competente alla Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 2 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE Valutazione Ambientale di piani e programmi approvati dai Comuni e tenuta ad esprimere il Parere Motivato di cui all’art. 15 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Per quanto concerne la Valutazione Ambientale Strategica, sono stati esaminati gli elaborati del Piano Strutturale Comunale (PSC) e del Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE), il Rapporto Ambientale, redatto ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., e le osservazioni trasmesse dal Comune di Bagnolo in Piano. Tramite convocazione di apposita Conferenza di Servizi, sono stati consultati i soggetti competenti in materia ambientale al fine di acquisire le loro valutazioni. La Provincia di Reggio Emilia ha espresso riserve ed osservazioni al PSC e al RUE adottati con D.G.P. n°60 del 28/03/2014, nonché il Parere Motivato di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i relativamente alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano Strutturale Comunale (PSC) e del Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE). Durante il periodo di pubblicazione del PSC e del RUE sono pervenute in totale n. 50 osservazioni presentate da privati, oltre all’osservazione dell’Ufficio Tecnico Comunale e dei seguenti Enti pubblici: • • Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna; Regione Emilia Romagna – Servizio Ferrovie. Il presente documento costituisce pertanto Relazione tecnica di accompagnamento alle proposte di controdeduzione alle riserve e alle osservazioni al PSC e al RUE, da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 3 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE 1 - LE RISERVE E LE OSSERVAZIONI PRESENTATE 1.1. - ELENCO E RIFERIMENTI AMMINISTRATIVI Come evidenziato in premessa, durante il periodo di pubblicazione del PSC e del RUE sono pervenute n. 50 osservazioni di privati, alle quali va aggiunta l’osservazione n° 36 dell’Ufficio Tecnico Comunale ed i pareri degli Enti pubblici. L’elenco completo delle osservazioni presentate dai privati, dall’UTC ed i pareri pervenuti da parte degli Enti pubblici è evidenziato nei seguenti prospetti. OSSERVAZIONI DEI PRIVATI e DELL’UTC Numero d’ordine Protocollo Comune Richiedente 1 253 13/01/2014 Rossi Giovanni per Parrocchia S.Francesco da Paola e S. Maria Porziola 2 283 14/01/2014 Paoli Gianluca per G.C. Alternativa Civica 3 302 14/01/2014 Ferraroni Nello – Yama Immobiliare SRL 4 303 14/01/2014 Ferraroni Nello – Yama Immobiliare SRL 5 305 14/01/2014 Gelosini Maddalena 6 306 14/01/2014 Beltrami Fausto – Belfam SRL 7 1563 19/02/2014 Ghidoni Luigia 8 1570 19/02/2014 Tassoni Luciano 9 1572 19/02/2014 Tassoni Luciano 10 1573 19/02/2014 Tassoni Luciano 11 1575 19/02/2014 Cacciani Corrado 12 1576 19/02/2014 Ferrari Gianfranco 13 1579 19/02/2014 Ferrari Amedeo 14 1580 19/02/2014 Cancian Cesira 15 1582 19/02/2014 Negri Elvira 16 2077 03/03/2014 Cavalca Franco – Cavalca Vincenzo e Franco SNC 17 2078 03/03/2014 Negri Elvira 18 2198 06/03/2014 Ruspaggiari Dino 19 2281 08/03/2014 Carboni Ildebrando 20 2393 12/03/2014 Casoli Mauro – Unieco 21 2394 12/03/2014 Casoli Mauro – Unieco 22 2395 12/03/2014 Casoli Mauro – Unieco Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 4 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE 23 2423 12/03/2014 Pioli Massimo 24 2424 12/03/2014 Caroli Gianfranco 25 2425 12/03/2014 Bolognesi Biancamaria 26 2426 12/03/2014 Ghidoni Vittorio 27 2468 13/03/2014 Bonavigo Gianfranco – Società Agricola San Giorgio Spa 28 2469 13/03/2014 Bonavigo Gianfranco – Società Agricola San Giorgio Spa 29 2481 13/03/2014 Pirani Rossella – Eden Costruzioni 30 2501 14/03/2014 Pancaldi Cesare 31 2524 14/03/2014 Verzellesi Fermo 32 2525 14/03/2014 Anceschi Aimone 33 2526 14/03/2014 Beltrami Ferrante - Alubel SPA 34 2527 14/03/2014 Beltrami Ferrante - Alubel SPA 35 2529 14/03/2014 Beltrami Ferrante - Alubel SPA 36 2535 14/03/2014 Ufficio Tecnico Comunale 37 2544 15/03/2014 Cilloni Ornella 38 2545 15/03/2014 Cilloni Ornella 39 2550 15/03/2014 Montanari Eros – Soc. Pieve Rossa SRL 40 2552 15/03/2014 Turrà Giuseppe – I.TA.CE.F. SRL 41 2553 15/03/2014 Varini Greta 42 2554 15/03/2014 Calzolari Lidia 43 2555 15/03/2014 Vellani Corrado 44 2556 15/03/2014 Olivo Gaetano –Edil Olivo SRL 45 2557 15/03/2014 Beltrami Ferrante 46 2558 15/03/2014 Vilde Immobiliare SAS di Ferretti Daniele e C. 47 2563 15/03/2014 Ferrarini Miria 48 2565 15/03/2014 Soncini Mario 49 2566 15/03/2014 Boniburini Giuseppe 50 2567 15/03/2014 Pavarini Enzo 51 2576 15/03/2014 Gruppo Consigliare di “Alternativa Civica” Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 5 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE PARERI ENTI Protocollo Comune ENTE N. Data 1145 05/02/2014 Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna 2599 17/03/2014 Regione Emilia Romagna – Servizio Ferrovie Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 6 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE 1.2. - LOCALIZZAZIONE DELLE OSSERVAZIONI Per quanto riguarda la distribuzione territoriale delle osservazioni presentate dai privati, va precisato che alcune sono di carattere generale ovvero relative alla normativa per cui non sono riconducibili ad una specifica localizzazione e che alcune osservazioni alla pianificazione si articolano in più punti. La loro localizzazione viene evidenziata con appositi perimetri e con il numero d’ordine assegnato in sede di protocollo speciale : - sulle Tavole PS5 a titolo “Localizzazione delle osservazioni pertinenti al PSC” in scala 1:5000; - sulle Tavole RUE5 a titolo “Localizzazione delle osservazioni pertinenti al PSC e al RUE” in scala 1:5000. In particolare per le riserve ed osservazioni della Provincia di Reggio Emilia e degli Enti pubblici non si è proceduto alla loro localizzazione poiché riguardano in prevalenza aspetti di carattere generale o normativi. 2 – LE PROCEDURE PER L'ESAME DELLE OSSERVAZIONI Per l'esame delle osservazioni si è proceduto in primo luogo, in collaborazione tra Ufficio Tecnico Comunale e Tecnico incaricato, alla catalogazione delle osservazioni pervenute, alla loro localizzazione cartografica e ad una sintesi dei contenuti delle stesse. Suddivise per competenza rispetto allo strumento urbanistico (PSC o RUE), delle 50 osservazioni dei privati, 33 sono relative al PSC e 17 relative al RUE (si sono considerate relative al PSC le osservazioni che attengono per alcuni aspetti al PSC e per altri aspetti al RUE). Sia per il PSC che per il RUE, sulla scorta di una visione d'insieme desumibile da un primo quadro sintetico dei contenuti delle osservazioni presentate, si è deciso di formulare proposte di controdeduzione specifiche per ognuna di esse. 3 – CRITERI E LINEE GUIDA ADOTTATI PER L'ESAME DELLE OSSERVAZIONI AL PSC Prima di passare all'esame di merito delle osservazioni al Piano Strutturale Comunale, la Giunta Comunale ed il Tecnico incaricato hanno concordato i criteri guida da seguire nella formulazione delle proposte di controdeduzione al PSC adottato, facendoli discendere dal presupposto che l’accoglibilità di una osservazione deve rispondere alle seguenti condizioni : - coerenza con quanto sancito nell’Accordo di Pianificazione; - coerenza con i contenuti di strumenti sovraordinati e con norme vigenti; - coerenza con le finalità generali del Piano Strutturale Comunale adottato; - coerenza sia rispetto al dimensionamento complessivo delle previsioni insediative del PSC e alla sostenibilità delle stesse, sia rispetto ai nuovi ambiti di sviluppo urbano individuate in sede di adozione. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 7 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE In tale ottica, le linee guida ed i criteri assunti per la valutazione delle osservazioni sono stati i seguenti : A - Accogliere le richieste di correzione di errori materiali nel recepimento dello stato di fatto purché gli stessi risultino documentati e non contrastino con gli obiettivi e le strategie di contenimento dello spreco di suolo agricolo e di riqualificazione dell’esistente adottati per gli ambiti interessati. B - Rimandare al POC le richieste di modifica degli ambiti di nuovo insediamento e di trasformazione che non incidono sul dimensionamento o non comportano sostanziali revisioni, poiché l’entrata in vigore della Lg. Rg. 6/2009 di fatto demanda al POC medesimo la loro puntuale definizione e specificazione, compresa la possibilità di modifica non sostanziale del loro perimetro. C - Assumere le determinazioni e gli impegni contenuti negli Accordi ai sensi dell’Art. 18 della Legge Regionale 20/2000 e dell’Art. 11 della Legge 241/1990 eventualmente stipulati tra privati e Amministrazione Comunale. D - INSEDIAMENTO STORICO - Valutare positivamente le richieste di precisazione della perimetrazione dei Centri e Nuclei Storici e di declassamento dei beni di pregio storico-architettonico solo nel caso di evidenti errori materiali o nel caso di situazioni modificate rispetto alla data dell’indagine o di adozione della nuova strumentazione urbanistica, purché adeguatamente documentate. E - AMBITI URBANI DA RIQUALIFICARE - Valutare positivamente le richieste di correzione dei perimetri dei comparti allo scopo di favorirne l’attuazione tenendo conto del frazionamento delle proprietà interessate, a condizione che le modifiche avanzate siano tese ad una migliore riqualificazione urbana e ad agevolare gli interventi di trasformazione, nel rispetto delle finalità di riordino urbanistico-edilizio del PSC adottato. F - AMBITI RESIDENZIALI E PRODUTTIVI DI TRASFORMAZIONE / NUOVO INSEDIAMENTO - - Valutare secondo logiche analoghe a quelle del punto precedente le richieste relative agli ambiti di nuovo insediamento residenziale e produttivo già inclusi nel PSC adottato, avendo presente altresì l'esigenza di contenere il più possibile lo spreco di suolo agricolo, gli incrementi della potenzialità edificatoria e del carico urbanistico e di evitare la riduzione delle aree per dotazioni territoriali specificatamente previste con finalità di miglioramento della qualità urbana ed ambientale e per la formazione di parchi urbani. Respingere le richieste di previsione di ambiti di nuovo insediamento esterni al territorio urbanizzato totalmente nuovi rispetto al PSC adottato e quindi in conflitto con le determinazioni assunte in sede di Accordo di Pianificazione. G - AMBITI DEL TERRITORIO RURALE - - Valutare positivamente le richieste orientate alla valorizzazione delle aziende agricole e del patrimonio naturalistico, paesaggistico ed ambientale presente nel territorio comunale, nel rispetto tuttavia delle strategie e degli obiettivi del PSC adottato e degli strumenti pianificatori di livello sovracomunale. Respingere le richieste tese all’inserimento di aree residenziali e produttive isolate in territorio rurale. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 8 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE H - SISTEMA DELLE DOTAZIONI TERRITORIALI - Accogliere le osservazioni che propongono il miglioramento dell'assetto del sistema dei servizi e degli spazi pubblici e un arricchimento della dotazione della gamma dei servizi pubblici e collettivi esistenti nel rispetto della corretta applicazione del criterio della perequazione. I- SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’ - Valutare positivamente le richieste di modificazione allo schema di mobilità veicolare e ciclo pedonale nei casi in cui le richieste stesse non comportino la soppressione o la modifica di tracciati che, sotto il profilo tecnico - urbanistico, vengono ritenuti indispensabili o fondamentali per conseguire gli obiettivi di riordino e di risanamento ambientale che il piano adottato sottende. L - CORPO TECNICO NORMATIVO - Valutare positivamente le richieste di modifica al corpo tecnico normativo finalizzate ad una maggiore chiarezza o ad una migliore coerenza tra i vari elaborati o al suo aggiornamento a recepimento di nuova legislazione. Per quanto riguarda le osservazioni pertinenti al Regolamento Urbanistico Edilizio, i criteri guida da seguire nella formulazione delle proposte di controdeduzione allo strumento adottato, hanno tenuto in primo luogo presente che l’accoglimento di una osservazione doveva presupporre la conformità alle previsioni Piano Strutturale Comunale, in quanto il RUE non può, per legge, modificarne i contenuti. Partendo da questo presupposto, le linee guida ed i criteri assunti per la valutazione delle osservazioni al R.U.E. adottato sono i seguenti : A - Valutare positivamente le richieste di precisazione dello stato di fatto relative alla Disciplina particolareggiata del Sistema insediativo storico e/o di correzione di errori materiali e/o di declassamento dei beni di pregio storico-testimoniale nel caso di situazioni modificate rispetto alla data dell’indagine o di adozione della nuova strumentazione urbanistica, purché gli stessi risultino documentati; B - Valutare positivamente le richieste di modeste riclassificazioni di sub ambito purché compatibili con la densità ed il contesto della zona in cui sono collocate o finalizzate ad un corretto riconoscimento di situazioni esistenti o di precisazione dello stato di fatto, nel rispetto comunque delle strategie e degli obiettivi di riassetto del PSC adottato; C - Accogliere le richieste finalizzate al riconoscimento di edifici residenziali civili o produttivi in territorio agricolo purché adeguatamente documentate o discendenti da convenzioni o atti già in essere alla data di adozione del PSC e del RUE; D - Valutare positivamente le richieste di modifica al corpo tecnico normativo finalizzate ad una più spinta sintesi del testo adottato, a maggiore chiarezza e/o coerenza tra i vari elaborati, a migliorare e precisare taluni aspetti normativi relativi ai parametri urbanistico - edilizi e alle definizioni in rapporto anche alla evoluzione della legislazione vigente in materia; E - Accogliere le richieste di modifica al corpo tecnico normativo finalizzate alla risoluzione dei dubbi e dei problemi sorti nell’applicazione, nella fase di salvaguardia, del testo normativo adottato. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 9 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE Va infine evidenziato che in determinate situazioni, con particolare riferimento alla richiesta di riconoscimento degli stati di fatto, si è preso atto degli accertamenti fatti dall'Amministrazione Comunale e si sono conseguentemente proposte le correzioni che si sono ritenute più opportune sia in rapporto alle richieste avanzate dagli osservanti sia in rapporto allo stato di fatto consolidato e alla natura dei territori interessati. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 10 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE 4 – I CONTENUTI DELLE RISERVE E DELLE OSSERVAZIONI E LE PROPOSTE DI CONTRODEDUZIONE I contenuti delle riserve e osservazioni della Provincia di Reggio Emilia, dei pareri degli Enti e le osservazioni del Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, nonché le relative proposte di controdeduzione (evidenziate con specifica motivazione nella “Risposta”) vengono riportati nei seguenti sottocapitoli 4.1; 4.2 e 4.3. Nelle Schede allegate al capitolo 4.4 vengono invece riportate le osservazioni dei privati al PSC e al RUE ordinate in base alla numerazione progressiva. In tali schede, nella colonna intitolata “SINTESI RICHIESTA” vengono sintetizzati i contenuti delle stesse, mentre le proposte di controdeduzione vengono evidenziate con specifica motivazione nella colonna “PROPOSTA DI PARERE” e con risposta sintetica nella colonna “ESITO”. 4.1 - PROVINCIA DI REGGIO EMILIA – RISERVE, OSSERVAZIONI E PARERE MOTIVATO SULLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Con D.G.P. n° 60 del 28/03/2014 la Provincia di Reggio Emilia ha formulato le riserve e osservazioni al Piano Strutturale Comunale (PSC) e al Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) ed espresso il parere motivato relativo alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PSC e del RUE di seguito riportati e ai quali si propone di controdedurre come evidenziato con specifica motivazione nella parte “Risposta”. 4.1.1 - ESAME PIANO STRUTTURALE COMUNALE E REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO 1 - SISTEMA NATURALE ED AMBIENTALE (PSC) Il Piano Strutturale assume e disciplina, per quanto di competenza, gli aspetti del sistema naturale e ambientale: zone di vincolo e tutela, rete ecologica, parchi e paesaggio. 1.1 - Riserva Si segnala che nelle tavole “PS2 Ambiti e sistemi strutturali” non risulta evidenziata la Zona di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d’acqua (art. 40 del PTCP), che corre lungo il Torrente Tassone e viene invece richiamata nella legenda; si chiede di indicarla in cartografia in quanto condiziona le possibilità di intervento delle aree in essa contenute. Risposta Si accoglie la riserva e conseguentemente si modificano gli elaborati di PSC. 1.2 - Osservazione Sempre riguardo alle zone di vincolo e tutela, si riterrebbe utile evidenziare meglio in normativa la necessità di confrontare sempre le possibilità d’intervento indicate nelle tavole PS2 con i vincoli e le tutele cartografati nella “Tavola dei vincoli”, che ne limitano l’applicabilità. Risposta Si prende atto del suggerimento ma non si ritiene di dover apportare specifiche integrazioni alle norme in quanto appare sufficientemente chiaro ed evidente dalle norme di PSC e RUE adottate che per gli interventi di trasformazione dell’esistente vanno rispettati i vincoli sovraordinati ed i vincoli e le tutele cartografiche riportate nella “Tavola dei vincoli”. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 11 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE 2 - SCHEDA DEI VINCOLI (PSC) 2.1 - Si osserva che zone di interesse archeologico tutelate ai sensi dell’art. 142 del D.Lgs. 42/2004 sono esclusivamente quelle sottoposte a tutela con specifico decreto ministeriale. In territorio di Bagnolo non è presente questa fattispecie pertanto si chiede di eliminare nella scheda dei vincoli il riferimento alle aree tutelate per legge. 2.2 - Gli elementi di tutela dell’impianto storico della centuriazione non rientrano tra le aree tutelate per legge ai sensi del Codice dei beni culturali. Si chiede pertanto di stralciare tale riferimento. Risposta 2.1 - Si prende atto della richiesta di stralciare nella “Scheda dei vincoli” del PSC i riferimenti alle zone di interesse archeologico tutelate ai sensi dell’art. 142 del D.Lgs. 42/2004, in quanto detta fattispecie di aree vincolate non è presente nel territorio comunale di Bagnolo in Piano. 2.2 – Si prende atto della necessità di cancellare nella “Tavola dei vincoli” e nella “Scheda dei vincoli” i riferimenti agli “Elementi di tutela dell’impianto storico della centuriazione” in quanto detti elementi non rientrano tra le aree tutelate per legge ai sensi del Codice dei beni culturali. 3- TERRITORIO RURALE (PSC E RUE) L’individuazione dei diversi ambiti del territorio rurale come definiti dalla L.R. 20/2000 è rappresentata in tav. PS2 di PSC; tali ambiti sono stati modificati rispetto a quelli individuati dal PTCP alla tav. P3a, a seguito della riconferma di zone e ambiti già previsti dal PRG (Parchi territoriali naturalistici, ambiti a campagna parco). Le modifiche riguardano la riduzione di alcune zone produttive agricole a favore di ambiti periurbani o paesaggistici, ma soprattutto l’estensione delle aree di valore naturale e ambientale includendo due ambiti a Parco territoriale naturalistico (torrente Tassone e vecchia ferrovia), rispettivamente classificati dal PTCP come ambito di rilievo paesaggistico e ambito agricolo produttivo. 3.1 - Osservazione Si evidenzia che agli obiettivi contenuti nel PSC per ciascun ambito del territorio rurale, che riprendono quelli del PTCP, non corrispondono nel RUE azioni coerenti che sostanzino le peculiarità e la vocazione dei diversi territori dando attuazione a quanto pianificato nel PSC. Si sottolinea inoltre che la scelta di indicare come “aree di valore naturale e ambientale” il Parco del Torrente Tassone e quello della Vecchia Ferrovia (terreni utilizzati per la produzione agricola) non pare coerente con le direttive e gli indirizzi dell’art. 6 delle NA di PTCP, dell’Allegato 4 “Linee guida per la disciplina del territorio rurale” e dell’art. A-17 della LR 20/2000, ad eccezione delle due ARE. Risposta Si prende atto di quanto osservato relativamente al fatto che il PSC nella tavola PS2 estende, rispetto alla tavola P3a del PTCP, le aree di valore naturale ed ambientale includendovi i due ambiti a Parco territoriale naturalistico (Torrente Tassone e Vecchia Ferrovia) rispettivamente classificati nel PTCP come ambito di rilievo paesaggistico e ambito agricolo produttivo, ma si ritiene di dover confermare le scelte adottate non solo perché dette previsioni sono sempre state esposte con chiarezza in sede di conferenza di pianificazione senza aver ricevuto obiezioni di sorta, ma anche perché in detti contesti l’Amministrazione Comunale intende dar corso, in accordo con i proprietari delle aree e attraverso il POC, a progetti di valorizzazione e potenziamento degli aspetti naturalistici e paesaggistico – ambientali che la fascia laterale della sponda sinistra del Tassone e le aree a cavaliere della ferrovia dismessa Bagnolo – Correggio si ritiene rappresentino con maggior evidenza delle altre aree agricole del territorio comunale. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 12 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE In tali contesti il PSC adottato esplicita, si ritiene con sufficiente chiarezza, ai comma 1 e 2 dell’art. 9.6 delle sue NA, le strategie e gli obiettivi di intervento che animano la volontà programmatoria dell’Amministrazione Comunale da mettere in atto sia attraverso la regolamentazione dell’attività edilizia connessa all’agricoltura (RUE) attraverso la tutela degli equipaggiamenti verdi, degli elementi strutturanti il paesaggio rurale, l’eventuale realizzazione di interventi specifici per il reperimento delle aree di riequilibrio ecologico e di implementazione della rete ecologica, l’eventuale individuazione di aree di rimboschimento, la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali per la fruizione collettiva del territorio (da attuare previo accordo con i privati e l’inserimento nel POC), la promozione di forme di agricoltura biologica. 4- ASPETTI GEOLOGICI, IDROGEOLOGICI, IDRAULICI E DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO SISMICO Le analisi geologico ambientali prodotte a corredo del PSC hanno correttamente riguardato gli aspetti geologici, fisici, geomorfologici, idrogeologici, idraulici, sismici e geotecnici del territorio in esame, con vario grado di approfondimento in relazione alla rilevanza dei vari aspetti nel contesto territoriale di riferimento. Gli esiti delle analisi sopracitate hanno permesso di ricostruire un esaustivo quadro delle condizioni di vulnerabilità del territorio e di compatibilità degli interventi di trasformazione, evidenziando quando necessario, le limitazioni e/o le condizioni da porre all’attuazione degli interventi. Si ritiene che il quadro conoscitivo, per gli aspetti in esame, risulti approfondito in modo soddisfacente, così come i disposti normativi riguardanti la tutela dai rischi naturali contenuti nelle Norme di attuazione, nelle Schede Norma relative agli ambiti di riqualificazione e di trasformazione e nella Normativa sismica del PSC e nelle Norme edilizie e urbanistiche del RUE. Risposta Si prende atto. 5 - SISTEMA INSEDIATIVO STORICO (PSC) 5.1 - Osservazione Si rammenta che il Quadro conoscitivo del PSC approvato dovrà contenere le schede di indagine degli insediamenti in territorio extraurbano. Risposta Si prende atto precisando che le schede di indagine degli insediamenti in territorio extraurbano elaborate dall’Ufficio Tecnico Comunale per la redazione del PSC saranno materialmente allegate al Piano Strutturale approvato. 6 - TERRITORIO URBANO Ambiti consolidati e perimetro del territorio urbanizzato (PSC) 6.1 - Riserva Ai sensi degli artt. 28 comma 2 e A-10 della LR 20/2000 si chiede di escludere dal territorio urbanizzato e dal tessuto consolidato i terreni delimitati dalla variante alla SP3, il canale Tassone, il canale di Reggio e la circonvallazione, conformemente con quanto riportato sul PRG, sulle quali attualmente insiste solo un complesso ex rurale. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 13 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE Risposta Si prende atto della riserva che chiede di escludere dal territorio urbanizzato e dal tessuto consolidato i terreni delimitati dalla variante alla SP3, il canale Tassone, il canale di Reggio e la circonvallazione (Area del Macello e aree contermini ad est e ad ovest) e conseguentemente si correggono gli elaborati di PSC e di RUE. 6.2 - Osservazione Per una migliore comprensione dello stato di attuazione dello strumento urbanistico, si chiede di riportare anche sulle tavole del PSC il perimetro dei PUA approvati ma ancora completamente non attuati. Risposta Si respinge la richiesta di rappresentare negli elaborati di progetto del PSC i perimetri dei PUA approvati ma ancora completamente non attuati per una migliore comprensione dello stato di attuazione dello strumento urbanistico. Detti perimetri, infatti, sono stati adeguatamente rappresentati sia nella cartografia di RUE sia nel QC e lo stato di attuazione del PRG vigente è stato rappresentato, descritto e quantificato tanto negli elaborati cartografici che descrittivi del QC quanto nella Relazione Illustrativa di progetto, per cui non si comprende il significato della osservazione. Ambiti urbani da trasformare o riqualificare (PSC) 6.3 - Riserva AR4 “Macello” – l’ambito ricade in Zona di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d’acqua (art. 40 del PTCP) ed entro la fascia di 150 metri dal Torrente Tassone, acqua pubblica tutelata dal Codice dei Beni culturali e del paesaggio: le modalità d’intervento all’interno dell’ambito dovranno rispettare le prescrizioni derivanti da tali vincoli e tutele; pur condividendo l’obiettivo della riqualificazione paesaggistica ed ambientale espressa dal PSC, si chiede di conformarsi all’art. 40 del PTCP rivalutando le funzioni ammesse. Risposta Relativamente alla riserva concernente l’ambito di riqualificazione del Macello AR4 che già nella Scheda norma e negli elaborati di PSC si evidenzia come area edificata ricadente all’interno della fascia dei 150 metri di tutela del Tassone e in zona di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d’acqua, si fa notare che la richiesta di “ conformarsi all’art. 40 del PTCP rivalutando le funzioni ammesse” porta al risultato, per la verità piuttosto dissentibile, che in quel contesto è possibile mantenere le attività in atto ed eventualmente ampliarle nel rispetto dei disposti del comma 11 del citato articolo 40, ovvero, in caso di trasformazione dell’esistente, realizzare solo le opere e gli interventi riportato al 3 comma lettera d) dell’Art. 6 delle NA del PTCP che di fatto rendono molto problematica qualsiasi trasformazione migliorativa dello stati di fatto anche sotto il profilo della sicurezza idraulica e del risanamento urbanistico ed ambientale della zona. Evidenziato quanto sopra, in accoglimento della riserva provinciale si sostituiscono nella riga della Scheda norma – Funzioni ammesse – le parole << L’ambito è destinato ad attività compatibili (quali logistica e servizi all’autotrasporto) >> con le parole << L’ambito è destinato alle attività riportate al 3 comma lettera d) dell’Art. 6 delle NA del PTCP. >>. Dimensionamento residenziale e nuove previsioni insediative (PSC) Il Documento Preliminare presentato in Conferenza di Pianificazione ipotizzava una crescita media di 85 abitanti per i prossimi 20 anni (+ 1.695 abitanti rispetto ai 9.605 del 2011) per una popolazione prevista al 2031 di 11.300 abitanti, corrispondenti ad un fabbisogno di circa 1.000 nuovi alloggi. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 14 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE Tale domanda di nuove abitazioni avrebbe potuto trovare risposta all’interno dei comparti di espansione già previsti dal PRG o nelle aree di trasformazione e riqualificazione ancora non attuati, tuttavia la necessità di contenere gli indici troppo elevati nella trasformazione dei comparti edificati, la difficoltà di attuare gli ambiti di riqualificazione urbana e la volontà di allocare volumi trasferiti da zone incongrue avevano portato all’introduzione di due nuovi ambiti di espansione residenziale ad est e nord – est del capoluogo. Il dibattito in conferenza e il contributo presentato in quella sede dalla Provincia ritenevano la previsione di quasi 1.000 nuovi alloggi troppo alta rispetto alle necessità della popolazione attesa e come, a fronte di tante aree ancora non attuate, l’estensione dei due nuovi ambiti di espansione sembrasse eccessiva, anche in considerazione del consumo di suolo agricolo. Il PSC adottato risponde in parte alle richieste, diminuendo il dimensionamento residenziale a 798 – 828 alloggi e calcolando la capacità insediativa teorica (comprensiva cioè dell’eventuale incremento dovuto a delocalizzazioni o perequazioni) in 833 – 863 alloggi massimi, ma confermando i due nuovi ambiti ANR3 e ANR5, da attuarsi però solo a seguito del completamento dei PP in corso di attuazione e dell’esaurimento di una significativa quota di alloggi invenduti. 6.4 - Riserva Preso atto delle argomentazioni del Comune a sostegno della necessità di mantenere l’estensione dei nuovi ambiti insediativi, prevedendo però un’ampia dimensione di aree permeabili da sistemare a verde, si rileva tuttavia che le clausole “impeditive” introdotte nelle Norme di Attuazione all’art. 1.7 non sembrano sufficientemente incisive per impedire il consumo di suolo non necessario. Tale norma infatti subordina l’inserimento in POC dei volumi da delocalizzare al completamento degli stralci in corso dei PP dai quali i volumi provengono, senza nulla dire sugli ambiti di riqualificazione ancora non attivati oppure sull’esaurimento di una parte degli alloggi invenduti. Si richiede di rendere più stringente il meccanismo in modo da legare la realizzazione delle nuove edificazioni a comprovate necessità che si manifesteranno nel tempo, da prevedere l’attuazione graduale per stralci, da ridurre il più possibile la sottrazione di suolo agricolo e l’espansione verso la campagna. Risposta Si prende atto della riserva sul dimensionamento del PSC che porta l’Amministrazione Provinciale a richiedere di rendere “più stringente” il meccanismo che subordina l’attuazione degli ambiti ANR3 e ANR5 al completamento dei PP in corso di attuazione e all’esaurimento di una significativa quota degli alloggi invenduti. Infatti, in base al parere provinciale, la riduzione del dimensionamento del PSC da 1000 a 798 – 828 alloggi e le clausole impeditive introdotte all’art. 1.7 delle NA del PSC non sembrano sufficientemente incisive per impedire il consumo di suolo necessario per le nuove urbanizzazioni ed edificazione di ambiti oggi agricoli, anche perché ciò viene proposto senza “ nulla dire sugli ambiti di riqualificazione ancora non attivati oppure sull’esaurimento di una parte degli alloggi invenduti”. Si precisa però che, tanto in Conferenza di pianificazione quanto nella Relazione illustrativa al progetto, la Giunta Comunale in carica ha adeguatamente evidenziato le difficoltà di dar corso, in un momento di crisi della economia e del settore edilizio, a progetti di riqualificazione urbana, così come ha giustificato l’inserimento nel PSC dei due ambiti di nuovo insediamento in parola proprio : con la difficoltà di far decollare i piani di riqualificazione urbana già previsti nel vigente PRG per l’inerzia dei proprietari ai quali non può sostituirsi facilmente la Pubblica Amministrazione; con la necessità di dar corso a programmi di delocalizzazione di diritti edificatori già previsti nel vigente PRG, in PUA approvati, in Accordi per la delocalizzazione di volumi incongrui in territorio rurale. Insistere nel richiedere giustificazioni ulteriori e motivazioni aggiuntive per l’inserimento degli ambiti ANR3 e ANR5, che ricadono su suoli agricoli non gravati da particolari vincoli alla trasformazione e Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 15 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE rispettano la quota del 5% di estensione del territorio urbanizzabile prevista dal PTCP, in qualche modo lede l’autonomia pianificatoria della Giunta Comunale in carica e va contro la stessa volontà del Consiglio Comunale che a larga maggioranza ha approvato il progetto di PSC. Nonostante tutto ciò, l’Amministrazione Comunale, al fine di impegnarsi nel controllo pubblico del processo edificatorio a contenere lo spreco di suolo agricolo, integra il testo dell’art. 1.7 oggetto di riserva, aggiungendo alla fine del 1 comma quanto segue : <<In ogni caso l’Amministrazione Comunale si riserva la piena facoltà di programmare l’inserimento nei POC, dando priorità ai piani di riqualificazione urbanistica soggetti a PUA che chiederanno l’inserimento (ambiti AR), valutando lo stato di attuazione dei PUA in corso di attuazione e non ancora esauriti come capacità edificatoria, considerando per l’intero territorio comunale lo stock di alloggi invenduti.>>. 6.5 - Riserva Si richiede di ricalcolare la percentuale di consumo di suolo derivante dalle nuove previsioni di espansione residenziale, ai sensi del comma 5 art. 7 delle NA di PTCP, in quanto la verifica contenuta nella Relazione tiene in considerazione solamente la Superficie fondiaria degli ambiti, mentre le superfici escluse dalle quote di incremento sono solo quelle per le dotazioni territoriali e non tutte quelle permeabili; il risultato del nuovo conteggio non dovrà superare il 5% del territorio urbanizzato residenziale, calcolato come dall’art. 7 sopra citato. Risposta Si prende atto della riserva ed in conformità al comma 5 dell’Art. 7 delle NA di PTCP si evidenzia ulteriormente e si precisa che : - Il Territorio urbanizzato calcolato come da PTCP è 248 ha - Il Territorio urbanizzabile calcolato come da PTCP è 9,68 ha - Ne consegue che il Territorio urbanizzabile rappresenta il 3,90% del Territorio urbanizzato. Nel dettaglio, si hanno le seguenti quantità riportate nelle Schede d’ambito : AMBITO SUPERFICIE TERRITORIALE SUPERFICIE FONDIARIA DOTAZIONI TERRITORIALI MAX MQ MQ % MQ % AMBITO ANR1 21.500 10.750 50% 10.750 50% AMBITO ANR2 57.000 28.500 50% 28.500 50% AMBITO ANR3 84.000 42.000 50% 42.000 50% AMBITO ANR4 5.800 2.900 50% 2.900 50% AMBITO ANR5 23.000 12.650 55% 10.350 45% 191.300 96.800 50,6% 94.500 49,4% Nulla hanno a che vedere le considerazioni sviluppate nel parere sulle superfici permeabili, che non vengono quantificate nell’incremento del territorio urbanizzabile né nelle dotazioni territoriali, ma che individuano una semplice prescrizione attuativa in base alla quale nelle aree di intervento dovranno Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 16 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE essere riservati spazi permeabili in misura almeno pari al 50% della ST calcolando gli spazi permeabili destinati a verde pubblico e a verde privato in ciascun ambito. In totale, rispetto ai 191.300 Mq di ST dei cinque ambiti (dei quali due soli di nuovo inserimento e tre di conferma, con riduzione della capacità edificatoria, di aree residenziali di espansione già previste ma non attuate del previgente PRG) ben 95.650 Mq dovranno essere riservati a verde permeabile. Per quanto sopra la riserva è accolta. Insediamenti commerciali (PSC e RUE) 6.6 - Riserva Riguardo alla programmazione commerciale del Piano, si evidenzia che l’attività di vendita viene prevista in tutti i comparti di trasformazione e nell’ambito specializzato APC: ai sensi del titolo III delle NA di PTCP, si richiede che venga allegato al PSC uno studio complessivo di fattibilità e sostenibilità ambientale e sociale, che valuti gli adeguati bacini d’utenza e i requisiti di accessibilità necessari per la localizzazione di insediamenti commerciali, anche se di rilevanza comunale come dichiarato dal Comune. Nel successivo POC sarà poi necessario riportare in ciascuna scheda – norma che preveda usi commerciali la definizione delle tipologie di vendita ammesse con riferimento alle categorie di cui all’art. 18 del PTCP ascrivibili al livello D (comunale). Risposta Si precisa che le schede norma degli ambiti di trasformazione consentono la realizzazione di usi terziari ma non necessariamente commerciali, che tuttavia non si possono vietare se rientrano nei casi pianificabili di competenza comunale. Ad ogni buon conto, in accoglimento della riserva, l’Amministrazione Comunale si impegna a redigere prima della redazione del POC “uno studio complessivo di fattibilità e sostenibilità ambientale e sociale” che valutati i bacini d’utenza e i requisiti di accessibilità, localizzerà in una cartografia schematica gli insediamenti commerciali di rilevanza comunale superiori all’esercizio di vicinato, fermo restando che, a parte quelli esistenti, dette strutture commerciali potranno essere realizzate esclusivamente nell’ambito APC nel rispetto della vigente legislazione in materia e delle Norme di PTCP. 6.7 - Riserva Rilevato che l’ampliamento dell’APC a nord ovest dell’ambito è proposta non discussa in sede di Conferenza di Pianificazione, valutato che la scelta viene motivata al fine di garantire la realizzazione di un bosco urbano, visto che con tale ampliamento si oltrepassa la circonvallazione esistente e si interessa un ambito ancora agricolo, si rileva che la realizzazione di tale dotazione ambientale è ammissibile in territorio rurale e non necessita di un allargamento del perimetro di comparto e si chiede di ridurre tale perimetro riconducendolo a quello presentato nel DP. Risposta Si accoglie la riserva e si stralciano dall’ambito APC le aree oltre la nuova viabilità per Novellara inserite nel PSC adottato al solo scopo di realizzare superfici boscate di mitigazione degli impatti stradali e conseguentemente si correggono la cartografia e la relativa scheda norma di PSC. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 17 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE 7 - SISTEMA DELLE DOTAZIONI TERRITORIALI (RUE) 7.1 - Riserva La tavola RUE.4 sud individua l’ampliamento di un’esistente area per dotazioni territoriali e infrastrutture per gli insediamenti, situata lungo la provinciale per Cadelbosco ed occupata dal magazzino comunale, Croce Rossa ed isola ecologica, che ricade in “Zona di tutela ordinaria dei corsi d’acqua” del PTCP. Ai sensi dell’art. 40 del Piano provinciale tali ambiti sono finalizzati alla tutela dei caratteri naturali, storici, paesistici e idraulico-territoriali ed è esclusa ogni opera comportante l’impermeabilizzazione dei suoli; inoltre il Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti all’art. 8 comma 3.1 prevede che le stazioni ecologiche siano localizzate all’interno o in adiacenza delle zone produttive. Sarà necessario pertanto ricondurre gli ambiti di RUE alla dimensione del PRG vigente, fatto salvo ai sensi dell’art. 106 di PTCP “Disposizioni transitorie e norme di salvaguardia”. Risposta Si prende atto della riserva che vieta l’ampliamento dell’isola ecologica ad ovest della provinciale Bagnolo – Novellara e si riconduce la previsione del PSC e del RUE alle quantità del previgente PRG. 8 - SISTEMA DELLA MOBILITÀ (PSC e RUE) 8.1 - Osservazione Si rammenta il disposto dell’art. 33 comma 5 del PTCP che richiede di evitare l’apertura di nuovi accessi sulla viabilità esistente e/o di progetto, come definita dal PTCP stesso. Risposta Si prende atto della raccomandazione relativa alla necessità di rispettare, per l’apertura di nuovi accessi sulla viabilità provinciale esistente e di progetto, le prescrizioni dettate all’art. 33 comma 5 delle NA del PRCP. 9 - NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE (PSC) 9.1 - Riserva Art. 1.3 Carta unica del territorio e tavola dei vincoli L’articolo dichiara il valore di “Carta unica del territorio” del PSC approvato (comma 1), mentre al comma 4 tale carta è ricondotta al PSC approvato come integrato dal RUE e POC. Si chiede di meglio esplicitare che la strumentazione urbanistica, nel suo complesso, costituisce “Carta unica del territorio”. Risposta Si prende atto della riserva relativa ai contenuti dell’art. 1.3, comma 1 e comma 3 ( e non comma 4 come erroneamente riportato nel parere) precisando che non è necessario nessun ulteriore chiarimento in quanto l’articolo adottato non fa altro che ribadire che il PSC approvato (vale a dire elaborati cartografici e normativi del progetto) corredato dalla “Tavola dei vincoli”, di cui all’art. 51 della Lg.Rg. 15/2013, e quindi l’intero PSC, a sua volta integrato dal RUE e dal POC (comma 3 dell’art. 3.1), che insieme costituiscono la nuova strumentazione urbanistica, individuano parametro di riferimento per la verifica di conformità delle trasformazioni e per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 18 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE 9.2 - Riserva Art. 1.7 Rapporti tra PSC, RUE e POC Comma 3 - la possibilità di modificare le delimitazioni di ambiti, aree, zone e perimetri riportati dalla cartografia del PSC è attribuita solo al POC, nei limiti di quanto stabilito all’art. 28 comma 3 della LR 20/2000 s.m.i.; mentre il RUE può solo stabilire, per le parti del territorio specificamente individuate dal PSC, e in conformità con le previsioni del medesimo piano, la disciplina particolareggiata degli usi e delle trasformazioni ammissibili. Si chiede di modificare in tal senso la norma. Risposta Si prende atto della riserva depennando nel 3 comma dell’art. 1.7 le parole “RUE ed” al fine di limitare al solo POC la possibilità di apportare “lievi modifiche della delimitazione degli ambiti”. 9.3 - Riserva Art. 1.9 Modalità di attuazione del PSC Comma 5 – non si ritiene che il RUE possa subordinare a PUA un ambito attuabile nel PSC ad intervento diretto, in quanto il Piano attuativo è uno strumento che deriva esclusivamente dal POC; se sussistono esigenze di riqualificazione, queste dovrebbero essere pianificate dal PSC. A questo proposito, ed in relazione anche ad altri articoli del PSC in esame, si segnala che, ai sensi dell’art. 29 comma 3° della LR 20/2000, gli interventi che competono al RUE si attuano per intervento diretto e non sono soggetti al POC; pertanto devono essere rivisti i rimandi ad eventuali piani attuativi non previsti dal PSC, PTCP o dalla legislazione. Risposta Si accoglie la riserva eliminando nella seconda riga del 5 comma dell’art.1.9 - Modalità di attuazione del PSC – le parole “a PUA o”. 9.4 - Riserva Art. 3.3 Territorio rurale Comma 4 - si chiede di ricondurre la declaratoria a quanto previsto dalla LR 20 art. 30 comma 6 e art. A-17 e A-20, che precisano quali interventi in territorio rurale sono assoggettabili a POC. Comma 5 - si considera ammissibile la trasformazione a residenza degli ex fabbricati produttivi agricoli con impianto riconducibile all’architettura tradizionale agricola, alle condizioni di cui al comma 2b) dell’art. A-21 LR20, solamente se tali caratteristiche di impianto e tipologia sono state puntualmente individuate nelle Schede di indagine sul patrimonio edilizio sparso contenuta nel Quadro Conoscitivo di PSC. Si chiede di inserire questa precisazione nell’articolo. Risposta Comma 4 – Si evidenzia che il comma in argomento è conforme alle direttive del PTCP 2010 della Provincia di Reggio Emilia, con particolare riferimento alla lettera g) del comma 4 dell’art. 6 delle sue NA. Il PSC ha pertanto recepito quanto dettato dal medesimo PTCP, il quale dovrebbe essere conforme alla Legge Regionale 20/2000 e s.m.i.. Comma 5 – Anche in questo caso il comma in argomento è conforme alle direttive del PTCP 2010 della Provincia di Reggio Emilia, con particolare riferimento alla lettera h) del comma 4 dell’art. 6 delle sue NA e agli indirizzi contenuti al punto 2.1.1 dell’Allegato 04 – Linee guida per la disciplina del territorio rurale – delle NA del medesimo PTCP. Si fa peraltro presente che il comma 2 lettera b) dell’art. A-21 della Lg.Rg. 20/2000, non prescrive che la trasformazione a residenza sia ammissibile “solamente se tali caratteristiche di impianto e tipologia sono state puntualmente individuate nelle schede di indagine sul patrimonio edilizio sparso contenuta nel Quadro Conoscitivo di PSC”. Ad ogni Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 19 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE buon conto, in seguito all’accoglimento della osservazione provinciale di cui al precedente punto 5.1, vengono allegate al PSC approvato le schede di indagine degli insediamenti in territorio extraurbano elaborate dall’Ufficio Tecnico Comunale. 9.5 - Riserva Art. 13.3 Zone di protezione dall’inquinamento luminoso Con DGR n.1688/2013 sono state introdotte ulteriori zone di protezione dell’inquinamento luminoso e introdotte nuove disposizioni normative con effetti sui RUE. Nello specifico sono menzionati, oltre alle aree protette ed ai siti di importanza comunitaria, quali zone di protezione, anche i corridoi ecologici. Risposta Si prende atto richiamando nell’articolo il rispetto delle disposizioni introdotte dalla DGR n.1688/2013. 9.6 - Osservazione Aspetti generali riguardanti la regolamentazione delle zone soggette a vincolo o tutela (PSC e RUE) Si rileva che la disciplina degli interventi in queste zone è contenuta in parte nel PSC e più diffusamente nel RUE, a volte con sovrapposizione di indicazioni tra l’uno e l’altro strumento (vedi per esempio la tutela delle risorse archeologiche). La funzione di dettare la disciplina generale delle aree soggette a vincolo o tutela (peraltro individuate proprio nel PSC) è assegnata dalla L.R. 20/2000 al Piano Strutturale. Per contro, ai sensi dell’art. 29 della LR 20/2000, il RUE disciplina esclusivamente interventi edilizi riguardanti il territorio rurale ed il territorio urbanizzato in conformità col PSC, mentre nella Normativa adottata esso contiene la quasi totalità dei limiti e condizionamenti agli usi ed alle trasformazioni determinati da vincoli ambientali e paesaggistici. Si chiede di chiarire meglio la distinzione tra i contenuti delle Norme di PSC e quelle di RUE, tenendo conto che il semplice rimando alle norme di PTCP o a leggi statali e regionali è efficace solamente quando si riferisce a prescrizioni, immediatamente operanti, mentre le direttive demandano ai PSC approfondimenti o precisazioni che devono essere per questo esplicitati. Risposta A chiarimento di quanto richiesto si precisa che le norme di PSC dettano la disciplina generale delle aree soggette a vincolo o tutela attraverso la descrizione degli ambiti o aerali, la individuazione delle strategie e degli obiettivi che il PSC si propone di mettere in atto in tali contesti, il rimando o il richiamo delle prescrizioni contenute nelle norme di PTCP. In generale la disciplina di dettaglio e la disciplina edilizia è inviata al RUE o al POC, a volte riportando, anche per maggiore chiarezza della norma, alcune prescrizioni del PSC di cui comunque i progettisti devono tener conto per la elaborazione dei progetti. L’entrata in vigore della Lg.Rg. 15/2013, peraltro ancora in fase di applicazione sperimentale, oggettivamente vieterebbe di riportare nel PSC e nel RUE prescrizioni normative che derivano dalle disposizioni di legge o da piani sovraordinati, a cui si dovrebbe semplicemente fare rimando per evitare storture interpretative della norma sovraordinata ed applicazioni non corrette della norma stessa. In realtà non sempre è possibile applicare la norma sovraordinata o la legislazione vigente nella elaborazione di progetti di urbanizzazione o di progetti esecutivi se non si contemplano le diverse casistiche d’intervento che possono presentarsi in un determinato territorio comunale per le specificità che esso presenta ed anche per la necessità di tener conto di quanto fino ad oggi si è fatto in applicazione delle norme del previgente PRG. Per questo, fermo restando l’osservanza della norma sovraordinata di PTCP di cui si fa richiamo tanto nel PSC quanto per alcune fattispecie di vincolo nel RUE, le direttive contenute nelle norme e negli Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 20 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE allegati del PTCP sono state puntualmente osservate nella redazione del Q.C. e degli elaborati cartografici tanto del PSC quanto del RUE e si può affermare che nella strumentazione urbanistica controdedotta non vi sono contrasti di sorta con la legislazione vigente in materia e con la pianificazione sovraordinata. Al più vi sono nel RUE ridondanze che, in accoglimento della osservazione provinciale, si accolgono eliminando dagli articoli delle zone di vincolo e tutela quanto già riportato nelle norme di PSC per gli aspetti strategici e gli obiettivi generali d’intervento, nonché eliminando dai medesimi articoli del RUE la ripetizione dei testi normativi del PTCP con semplici rimandi agli articoli e/o ai comma degli articoli normativi di PTCP corrispondenti. 10 - NORME EDILIZIE ED URBANISTICHE - VOLUME RUE 10.1 - Riserva Art. 1.5 Titoli abilitativi e PP vigenti alla data di adozione del RUE Non è possibile prorogare la validità di uno strumento urbanistici attuativo; allo scadere della sua validità occorre avviare un nuovo procedimento di approvazione per le parti residuali. Risposta Si prende atto della riserva, ma si fa notare che la stessa Legge Rg. 15/2013 all’art. 55 – Misure per favorire la ripresa economica – detta disposizioni per la proroga dei permessi di costruire e riporta all’art. 57 norme transitorie per i procedimenti relativi all’attività edilizia in corso all’entrata in vigore della medesima Legge. In particolare al 4 comma del citato art. 57, la Legge stabilisce che “Decorso inutilmente il termine” previsto per l’adeguamento della vigente strumentazione urbanistica alle definizioni tecniche uniformi per l’edilizia e l’urbanistica “i Comuni approvano, con Deliberazione del Consiglio Comunale, coefficienti ed altri parametri che assicurino l’equivalenza tra le definizioni e le modalità di calcolo utilizzate in precedenza dal piano e quelle previste dall’Atto di coordinamento tecnico regionale”. Nei casi contemplati dall’art. 1.5 oggetto di riserva, si fa riferimento a Piani urbanistici attuativi, convenzioni ed accordi approvati nei modi di Legge alla data di adozione del RUE nel rispetto del PRG previgente, che costituiscono diritti edificatori acquisiti che l’Amministrazione Comunale intende far salvi secondo gli indici, i parametri urbanistici e le modalità di calcolo degli stessi conformi al PRG previgente, senza che ciò incida né sul dimensionamento del piano determinato in mc utili ed alloggi, né sull’assetto interno e sulle previsioni planovolumetriche dello strumento urbanistico attuativo ammesso a proroga, per poter consentire il rilascio dei titoli abilitativi nel rispetto dei dati quantitativi e delle norme che li hanno generati. In tale ottica compete all’Amministrazione Comunale, in accordo con i privati interessati, decidere se completare il piano secondo le modalità originariamente previste, ovvero richiedere l’elaborazione di un nuovo PUA per le parti eventualmente non ancora urbanizzate. Laddove non si rendano necessarie modifiche dei progetti originari e/o dell’assetto urbanistico dei comparti vigenti alla data di adozione del RUE e laddove le opere di urbanizzazione siano già state realizzate e, se nel caso, già cedute al Comune, non appare contrario alla vigente legislazione urbanistica, con semplice delibera di Giunta Comunale o di Consiglio Comunale, definire un nuovo termine di scadenza delle convenzioni attuative che verranno a scadenza durante la validità del RUE, per consentire il completamento dei progetti previsti dallo strumento attuativo nel rispetto della disciplina dello stesso strumento attuativo, del previgente PRG e del RUE nel frattempo entrato in vigore. Ad ogni buon conto, per fugare qualsiasi vizio di illegittimità, in accoglimento della riserva provinciale si integra il testo del 2 comma dell’art. 1.5 aggiungendo nella undicesima e dodicesima riga dopo le Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 21 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE parole “in accordo con i privati interessati” le parole “e nel rispetto della vigente legislazione in materia”. In tal modo è demandato alla Legge urbanistica vigente al momento in cui le diverse situazioni si presenteranno, determinare l’atto Amministrativo con il quale sarà possibile dare concreta attuazione al principio che la norma sottende. 10.2 - Riserva Art. 2.3 Interventi soggetti a POC Si veda la riserva seguente relativa agli artt. 31.4, 31.12, 32.1 10.3 - Riserva Art. 3.4 Recupero abitativo del sottotetto Nel recupero dei sottotetti occorre riferirsi ai limiti e alle condizioni di cui alla LR 11/98. Risposta Si accoglie la riserva inserendo, nella prima riga del comma 1 dell’articolo in argomento, dopo le parole “ Sono interventi di recupero abitativo del sottotetto quelli” le parole “regolati dalla Lg.Rg.11/1998”. 10.4 - Riserva Art. 31.4 Intervento preventivo Art. 31.12 Destinazioni d’uso di progetto negli ambiti CS, NS, IS Art. 32.1 Zone agricole ricomprese nelle strutture insediative territoriali storiche non urbane. Gli articoli consentono categorie d’intervento sui fabbricati storici diverse da quelle previste dal PSC e dal RUE, attraverso l’elaborazione di un PUA di ristrutturazione urbanistica oppure di un PUA agricolo se in territorio rurale; si rileva che l’intervento di ristrutturazione urbanistica è possibile solamente se già previsto dal PSC a seguito delle indagini di Quadro Conoscitivo e non può modificare le modalità di intervento derivanti dall’analisi dei caratteri degli edifici; in territorio rurale anche le destinazioni d’uso sono solamente quelle consentite dall’art. 6 e dall’art. 50 del PTCP. A questo proposito, ed in relazione anche ad altri articoli del RUE in esame, si segnala che, ai sensi dell’art. 29 comma 3° della LR 20/2000, gli interventi che competono al RUE si attuano per intervento diretto e non sono soggetti al POC; pertanto non si ritiene coerente il rimando ad eventuali piani attuativi non previsti dal PSC e PTCP. Risposta Art. 31.4 Intervento preventivo Si prende atto precisando che l’articolo in argomento è conforme alla vigente legislazione urbanistica in quanto demanda al POC la possibilità di individuare eventuali Piani o programmi di riqualificazione/ristrutturazione urbanistica, come stabilito dal comma 6 dell’Art. A-7 della Lg. Rg. 20/2000 che recita << Il POC individua e disciplina gli eventuali ambiti da sottoporre a strumentazione esecutiva, anche attraverso programmi di riqualificazione urbana di cui alla L.R. n.19 del 1998. >>. Al fine tuttavia di meglio precisare che gli eventuali interventi urbanistici preventivi devono essere individuati e disciplinati dal POC come prevede la Lg.Rg 20/2000, si modifica il testo della lettera B) dell’Art. 31.15 come in dettaglio riportato nel testo controdedotto. Art. 31.12 Destinazioni d’uso di progetto negli ambiti CS, NS, IS Art. 32.1 Zone agricole ricomprese nelle strutture insediative territoriali storiche non urbane. Si prede atto eliminando dal comma 7 dell’art. 31.12 la frase “negli ambiti “IS” previsioni d'intervento diverse da quelle di cui ai precedenti comma sono possibili solo previa approvazione di PUA agricolo Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 22 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE anche al di fuori del POC.” e modificando in tal senso l’articolo 32.1 come in dettaglio riportato nel testo controdedotto. 10.5 - Riserva Art. 31.8 Opere di urbanizzazione. Si chiede di chiarire le interrelazioni tra il comma 4, che prevede la possibilità di monetizzare gli spazi pubblici, l’art. 18.3 “Possibilità di monetizzazione delle dotazioni territoriali” e l’art. A-26 della LR 20/2000 che stabilisce i casi in cui è ammissibile la monetizzazione delle dotazioni territoriali. Risposta L’art. 18.3 regolamenta i casi in cui l’Amministrazione Comunale può fare ricorso alla monetizzazione delle dotazioni territoriali. L’art. 31.8 afferma che è possibile fare ricorso alla monetizzazione delle dotazioni territoriali “quando per la particolare conformazione degli edifici e delle aree non sia possibile il reperimento delle aree standard nella misura specificata al 1 comma” del medesimo art. 31.8 (caso di impossibilità fisica di reperimento contemplato all’art. 18.3). Tutte le casistiche di monetizzazione previste nel RUE adottato rientrano nelle facoltà decisionali del Comune previste dal comma 7 dell’art. A-26 della Lg. Rg. 20/2000. 10.6 - Riserva Art. 31.10 Possibilità d’intervento per il miglioramento del sistema di mobilità e dei parcheggi pubblici. In riferimento anche all’art. 31.12, si rileva che la nuova costruzione di autorimesse si pone in contrasto con l’art. A-7 “Centri storici” della LR 20/2000, che vieta l’aumento delle volumetrie e l’edificazione nelle aree libere. Risposta Si prende atto eliminando alla fine del 1 comma la frase “con particolare riferimento alle autorimesse coperte”; eliminando nella terza riga del 2 comma le parole “e di autorimesse coperte; sostituendo nella sesta riga del 2 comma le parole “autorimesse coperte” con “posti auto di pertinenza”. All’art. 31.12 si sostituiscono le parole “sia attraverso la costruzione di nuove autorimesse” con le parole “sia attraverso il reperimento di posti auto scoperti nelle aree libere da edifici”. 10.7 - Riserva Art. 33.4 Sub ambiti radi a prevalente uso residenziale e verdi interclusi (AC4) Non è conforme alla disciplina urbanistica la possibilità di proporre la nuova edificazione di abitazioni sui terreni agricoli di proprietà retrostanti alle aree di pertinenza degli edifici esistenti: ai sensi dell’art. A-21 della LR 20/2000 la realizzazione di nuove costruzioni è ammessa soltanto qualora sia necessaria alla conduzione del fondo, all’esercizio delle attività agricole e di quelle connesse. Si chiede di eliminare tale possibilità dalla norma. Si segnala una potenziale contraddizione tra Uf 0,30 stabilito per la nuova costruzione su aree libere di pertinenza di edifici esistenti e l’indice 0,40 della tabella riferito ai lotti liberi. Si chiede di chiarire il doppio parametro. Risposta Si prende atto eliminando nell’articolo in argomento la lettera b) del 5 comma nel quale si permetteva la nuova costruzione di abitazioni sui terreni agricoli di proprietà retrostanti le aree di pertinenza degli edifici esistenti. Si prende atto altresì dell’errore materiale contenuto nella tabella di cui al comma 4, correggendo pertanto nella riga relativa all’UF max : “40% della SF in caso di nuova edificazione ” con “30% max della SF in caso di nuova edificazione”. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 23 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE 10.8 - Riserva Art. 38.2 Rilocalizzazione di volumi e superfici incongrui esistenti in ambiti rurali La disciplina sul recupero dei volumi degli edifici incongrui non si può estendere agli edifici “fatiscenti” in quanto la cattiva conservazione non è di per sè indice di impatto ambientale e non diminuisce l’eventuale valore storico – tipologico di un fabbricato; anche la dizione “rilevante impatto ambientale” potrebbe generare equivoci. Si chiede quindi di allineare la norma con gli articoli A-21 LR 20/2000 e 6 della NA di PTCP. Risposta Si prende atto della riserva eliminando nel 1 comma la parola “fatiscenti” ed inserendo, dopo le parole incongrui e/o di rilevante impatto ambientale, “privi di valore storico – culturale – testimoniale o in contrasto con l’ambiente“. 10.9 - Riserva Art. 39.8 Costruzioni rurali minori non legate a una unità aziendale agricola Si ritiene che la superficie minima di terreno a disposizione per esercitare l’attività agricola marginale di 3.000 mq come indicato dall’articolo sia troppo esigua per determinare il diritto di costruire una costruzione di servizio destinata a tale uso; si chiede di portarla almeno a 5.000 mq come indicato nella maggior parte dei RUE vigenti. Non è inoltre ammissibile prevedere nuove costruzioni destinate ad autorimesse per abitazioni civili, in quanto l'edificazione di un nuovo edificio ad uso extragricolo in territorio rurale non può essere considerata come recupero di un fabbricato esistente, ma si qualifica come una "nuova costruzione non al diretto servizio della produzione agricola" e, come tale, non consentita dalla legge urbanistica e dal PTCP approvato. Risposta Si prende atto della riserva elevando a 5.000 mq la superficie minima di terreno ed eliminando la possibilità di edificare ex novo costruzioni destinate ad autorimesse per abitazioni civili. 10.10 - Osservazione Art. 39.8 Costruzioni rurali minori non legate a una unità aziendale agricola Essendo attività marginali esercitate a livello di tempo libero si ritiene infine che l’altezza massima fissata (ml 4,50) sia troppo alta rispetto all’attrezzatura di un’attività ludica o al ricovero di animali da affezione. Risposta Si prende atto dell’osservazione, riducendo a ml 4,00 l’altezza massima fissata per i nuovi volumi delle costruzioni rurali minori non legate a una unità aziendale agricola 10.11 - Riserva Art. 39.10 Possibilità di superamento degli indici urbanistico - edilizi..... con PUA La legge regionale 20/2000 non prevede più che gli interventi preventivi in territorio rurale possano derogare agli indici edificatori stabiliti dallo strumento urbanistico, come avveniva in regime di LR 47/78 per i PSA; tuttavia il RUE, che ha un’ampia discrezionalità normativa, può prevedere e disciplinare indici o limiti agevolati nel caso vi sia un Piano agricolo che abbia la forma e le procedure del PUA d’iniziativa privata, a condizione che non sia una generica deroga ma vengano stabiliti limiti precisi. Si chiede pertanto di prevedere tale possibilità nel PSC e di specificare tali limiti nel RUE dove non riportati. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 24 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE Risposta La regolamentazione degli interventi nel territorio rurale è demandata al RUE, per cui non appare necessario prevedere la possibilità di superamento degli indici urbanistico – edilizi per l’edificazione in territorio rurale tramite PUA di iniziativa provata nel PSC, dal momento che i rapporti tra PSC – RUE – POC e altri strumenti di pianificazione sono esplicitati e regolati in conformità alla vigente legislazione urbanistica all’art. 1.7 delle NA di PSC. Quanto invece alla necessità/opportunità di specificare nel RUE i limiti di edificabilità oltre i quali non si può andare anche nei casi di PUA agricoli, si accoglie la riserva e si aggiungono nella terza riga del 1 comma dell’art. 39.10 le parole “nella misura massima del 50% rispetto agli indici ed ai parametri previsti per l’intervento diretto” dopo le parole “possono essere superati”. 10.12 - Osservazione Art. 39.10 Possibilità di superamento degli indici urbanistico - edilizi..... con PUA Si segnala, anche in relazione ad altri articoli riferiti al territorio rurale, la necessità di chiarire la diversa finalità tra il Progetto di Riqualificazione e Ammodernamento Aziendale (PRAA) che deve risultare conforme alle norme di zona, e dei PUA eventualmente previsti dal PSC per lo sfruttamento dei maggiori indici previsti dal RUE. Si evidenzia che il Progetto sopra citato non è strumento previsto dalla LR 20 che all’art. A-19 tratta di “Programmi di riconversione o ammodernamento dell’attività agricola” strumenti che motivano gli interventi di trasformazione del suolo e di nuova edificazione nei soli ambiti ad alta vocazione produttiva agricola. Risposta Si accoglie l’osservazione modificando il testo dell’art. 39.10 al fine di chiarire che solo tramite PUA agricolo è possibile superare i parametri urbanistico - edilizi dettati negli articoli che regolamentano l’attività edificatoria in territorio rurale per scopi produttivi agricoli; si cancellano pertanto i riferimenti al PRAA. Si correggono parimenti in tal senso anche gli altri articoli relativi al territorio rurale. 10.13 - Riserva Art. 39.12 Possibilità di recupero per fini extragricoli di fabbricati rurali L’art. A-21 della LR20/2000 esclude la possibilità di ricostruire nuovi edifici abitativi nelle unità poderali a cui erano asserviti gli edifici riconvertiti a residenza civile, nemmeno tramite PRAA: è necessario pertanto eliminare tale possibilità prevista al comma 6 lettere A e C. Risposta Si prende atto della riserva e pertanto al comma 6 : - si eliminano alla fine della lettera a) le parole “se non tramite PRAA” - si elimina alla fine della lettera b) “PRAA” sostituendolo con “PUA agricolo” - si elimina dal testo del secondo periodo della lettera C) il riferimento al recupero dei fabbricati ex rurali e al PRAA, riscrivendolo come segue : << In tutti i casi in cui non sia possibile, per qualsiasi motivo, ricorrere ai criteri di individuazione delle unità poderali agricole asservite di cui sopra, la nuova costruzione per scopi produttivi agricoli potrà essere fatta tramite PUA d’iniziativa privata al di fuori del POC.>> 10.14 - Riserva Art. 39.14 Criteri d’intervento per il recupero ai fini extragricoli di unità edilizie prive di valore storico – culturale - testimoniale. A) Si considera ammissibile la trasformazione a residenza degli ex fabbricati produttivi agricoli con impianto riconducibile all’architettura tradizionale agricola, alle condizioni di cui al comma 2 b) dell’art. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 25 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE A-21 LR20, solamente se tali caratteristiche di impianto e tipologia sono state puntualmente individuate nelle schede di indagine sul patrimonio edilizio sparso, contenute nel Quadro Conoscitivo del PSC. B) L’articolo in esame riprende al comma 3 la possibilità di ampliare gli edifici composti da un’unica unità immobiliare di dimensione inadeguata, ai sensi dell’art. 6 comma 4 lettera h) di PTCP, ma quantifica tale ampliamento in 150 mq di Su per l’alloggio + 100 mq di accessori alla residenza. Si ritiene tale quantità eccessiva rispetto ad una unità minima nello stato di fatto e si ritiene pertanto che il nuovo corpo edilizio non possa superare il limite di superficie di un alloggio medio (riferirsi all’Allegato 4 del PTCP: alloggio 120 mq di Superficie utile, con dotazione di 30 mq di spazi per servizi e un posto auto coperto) e che la realizzazione di nuovi spazi di servizio debba essere subordinata alla comprovata impossibilità di recuperarli all’interno dei volumi esistenti o dei fabbricati accessori. Risposta A) Si rimanda alle controdeduzioni alla riserva al PSC relativa al comma 5 dell’Art. 3.3 (Territorio rurale) che riguarda il medesimo argomento. B) Si accoglie la riserva riducendo da 100 a 50 mq la quantità massima di accessori alla residenza compresi i garage e aggiungendo dopo la parola garage “(previa dimostrazione della impossibilità di recuperare tali spazi di servizio all’interno dei volumi esistenti o dei fabbricati accessori)”. Al riguardo si evidenzia tuttavia che il capitolo 2 dell’Allegato 4 del PTCP, dove si riportano i valori citati -30 mq e un posto auto coperto - ha valore di indirizzo e pertanto non vincolante. 10.15 - Riserva Art. 39.15 Zone interessate da edifici produttivi extragricoli (AP) L’articolo regolamenta gli interventi su edifici produttivi esistenti in territorio rurale, al fine di consentire la prosecuzione di una attività in atto, anche se inserita in un contesto ad essa inadatto; l’intervento di demolizione e ricostruzione o di cambio d’uso implica la cessazione dell’attività e la decadenza della “salvaguardia” ad essa legata. Si ritiene pertanto che la ricostruzione possa avvenire solamente in conformità con le modalità d’intervento e gli usi consentiti in territorio rurale. In ottemperanza con l’obiettivo del PTCP di trasformare progressivamente il sistema degli insediamenti produttivi verso un sistema ecoefficiente, finalizzato, tra l’altro a ridurre la dispersione dell’offerta insediativa ed il consumo del territorio, non si ritiene inoltre ammissibile l’eventuale inserimento di nuovi usi produttivi, sia pure attraverso variante alla strumentazione urbanistica, in quanto determinano impatti su matrici ambientali, reti (ad. es. mobilità), assetto agricolo e paesaggio non compatibili anche nel caso di attività non nocive e o moleste; al momento dell’eventuale cessazione delle attività, gli insediamenti dovranno essere ricondotti alla funzione agricola o alle attività compatibili con il territorio rurale di cui all’art. 6 della NA di PTCP. Risposta Si prende atto della riserva eliminando : - dalla lettera b) del 3 comma le parole “di demolizione e ricostruzione del patrimonio edilizio esistente privo di valore storico-testimoniale anche se fatto a parità di volumi e superfici edificate; di modifica della destinazione d’uso anche se finalizzata a proporre gli usi previsti all’art. 6 delle Norme del PTCP.” - al 4 comma la frase “L’eventuale inserimento di nuovi usi produttivi è subordinato alla stipula di Accordo con i privati ai sensi dell’art. 18 della Lg. Rg. 20/2000 e variante alla vigente strumentazione urbanistica, a meno che gli usi proposti non rientrino tra quelli previsti all’art. 6 delle Norme del PTCP.” Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 26 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE 10.16 - Riserva Art. 40.6 Ambiti a campagna - parco La possibilità di costruire capanni per il ricovero attrezzi deve essere ricondotta alla disciplina del precedente art. 39.8 Costruzioni rurali minori non legate a una unità aziendale agricola, con le precisazioni sopra richieste. Risposta Si accoglie la riserva e conseguentemente si modifica il testo dell’articolo in argomento prevedendo la possibilità di costruire capanni ad uso esclusivo di ricovero attrezzi su una superficie minima di 5.000 Mq. 10.17 -Osservazione Art. 40.7 Ambiti ad alta vocazione produttiva agricola Art. 40.8 Sub – ambiti agricoli periurbani Le modalità di recupero dei fabbricati colonici esistenti, non di valore storico, risulta di difficile comprensione e sembra consentire la nuova costruzione di abitazioni per gli imprenditori agricoli senza demolire le vecchie abitazioni dichiarate non recuperabili per motivi statico – funzionali; al fine di evitare il mantenimento di edifici inutilizzati e potenzialmente pericolosi si chiede di ricondurre gli interventi o al recupero del fabbricato esistente oppure alla sua demolizione e ricostruzione. Risposta Si accoglie l’osservazione e al fine di evitare il mantenimento di edifici inutilizzati e potenzialmente pericolosi si aggiungono, nel secondo alinea della lettera c2), dopo le parole “dovranno essere demolite o, in alternativa,” le parole “messe in sicurezza sismica e”. 10.18 - Riserva Art. 40.9 Zone agricole interessate da rispetti cimiteriali Gli interventi consentiti nella fascia di rispetto cimiteriale sono regolati dalla legislazione nazionale e regionale, che, almeno entro la fascia di rispetto più ristretta (50 metri), consente solo interventi sugli edifici esistenti; si chiede di modificare in tal senso l’articolo. Risposta Si prende atto della riserva, limitando la costruzione a titolo precario di edicole per la vendita dei fiori esternamente alla fascia di rispetto più ristretta (50 metri). 10.19 - Riserva Art. 40.10 Ambiti agricoli interessati da allevamenti zootecnici Per le motivazioni già esposte per il precedente art. 39.15, non si ritiene ammissibile la trasformazione di questi insediamenti in attività produttive. Risposta Si prende atto della riserva, eliminando alla lettera a) del comma 4.2 la frase “oppure gli usi di cui all’art. 39.15 nel caso di recupero previo Accordo con i privati ai sensi dell’art.18 della Lg.Rg.20/2000”. 10.20 - Riserva La normativa non contiene disposizioni in merito al “Centro di accoglienza e ricovero animali domestici” classificato come generica attrezzatura ma situato in territorio rurale; si chiede di specificare le modalità d’intervento, tenendo conto che, per considerare tale attività come dotazione territoriale, deve essere sostenuta da specifico accordo con l’Amministrazione Comunale che ne garantisca la fruizione pubblica. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 27 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE Risposta Si accoglie la riserva e si introduce la specifica norma del PRG previgente. 11 - VOLUME RUE – ALLEGATO A Definizioni tecniche, parametri urbanistici ed edilizi Definizioni delle funzioni e degli usi urbanistici 11.1 - Osservazione L’Allegato A al RUE riporta, tra l’altro, le definizioni tecniche uniformi per l’urbanistica e l’edilizia, conformemente all’Atto di indirizzo approvato con Deliberazione dell’Assemblea Legislativa delle Regione Emilia Romagna n. 279 del 4 febbraio 2010. Si osserva tuttavia che le percentuali di Superficie accessoria ammesse per ogni tipologia edilizia risultano molto alte, in quanto escludono dal calcolo anche le autorimesse; si consiglia di verificare le reali ricadute in termini di qualità progettuale, di disponibilità degli spazi aperti e degli standards connessi. Risposta Si prende atto, precisando che le percentuali di Superficie accessoria ammesse per ogni tipologia edilizia sono state valutate e determinate proprio per limitarne la realizzazione, tant’è che l’eccedenza dovrà essere computata come SU ai fini del conteggio dei parametri urbanistici. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 28 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE 4.1.2 - PROCEDURA DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) DEL P.S.C. E DEL R.U.E. - ESPRESSIONE DEL PARERE MOTIVATO DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Sono stati esaminati gli elaborati del Piano Strutturale Comunale (PSC) e del Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) del Comune di Bagnolo in Piano, il Rapporto Ambientale, redatto ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. n. 152/2006, e le osservazioni trasmesse dal Comune di Bagnolo in Piano. Gli elaborati del PSC e del RUE adottati ed i relativi Rapporti Ambientali sono stati messi a disposizione di tutti i soggetti competenti in materia ambientale convocati in Conferenza di Servizi attraverso l'invio da parte del Comune di Bagnolo in Piano; Tramite convocazione di apposita Conferenza di servizi, sono stati consultati i seguenti soggetti competenti in materia ambientale al fine di acquisire le loro valutazioni: Comune di Bagnolo in Piano Comune di Reggio Emilia Comune di Novellara Comune di Cadelbosco di Sopra Comune di Correggio ARPA Sezione Provinciale di Reggio Emilia Azienda USL Reggio Emilia Regione Emilia-Romagna, Servizio Tecnico Bacini degli Affluenti del Po Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna IREN Emilia spa Regione Emilia Romagna, Servizio Ferrovie Ferrovie Emilia Romagna S.r.l. Autorità di Bacino del Po Alla citata Conferenza di Servizi, svoltasi in data 19/03/2014, hanno partecipato: Provincia di Reggio Emilia Comune di Bagnolo in Piano ARPA Sezione Provinciale di Reggio Emilia Azienda U.S.L Reggio Emilia IREN Emilia spa. Sono pervenute al Comune di Bagnolo in Piano n. 50 osservazioni di privati, successivamente trasmesse alla Provincia, che sono state tenute in considerazione ai fini delle valutazioni; VISTI: - il parere della Regione Emilia-Romagna, Servizio ferrovie, prot. n. 73220 del 17/03/2014, ad esito favorevole, acquisito agli atti al prot. n. 16591 del 17/03/2014; - il parere della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, prot. n. 1216 del 04/02/2014, ad esito favorevole, acquisito agli atti al prot. n. 17532 del 20/03/2014; - il verbale della Conferenza di Servizi tenutasi in data 19/03/2014. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 29 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE Il rappresentante di AUSL richiamate le osservazioni contenute nel contributo espresso in sede di Conferenza di pianificazione del PSC, prot. n. 118878 del 21/12/2012, esprime parere favorevole a fini VAS alle medesime condizioni e osservazioni. Il rappresentante di Iren rilascia parere favorevole ai fini VAS avendo verificato che le osservazioni espresse in sede di contributo alla Conferenza di pianificazione del PSC, prot. n. 19614 del 20/12/2012, sono state recepite negli elaborati di PSC. I componenti la Conferenza di Servizi, a conclusione delle valutazioni effettuate, esprimono parere favorevole relativamente alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano Strutturale Comunale (PSC) e del Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) del Comune di Bagnolo in Piano adottati con DCC n. 40 del 25/10/2013, alle condizioni ed osservazioni emerse in sede di Conferenza dei Servizi oltre a quelle contenute nei pareri pervenuti. Relativamente alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PSC e del RUE, visto il dispositivo di delibera proposto dalla Conferenza dei Servizi con il quale si esprime, ai sensi dell'art. 15 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., PARERE MOTIVATO POSITIVO con osservazioni e prescrizioni che riprendono anche i suggerimenti e le prescrizioni espresse dai rappresentanti di ARPA e AUSL in sede di Conferenza dei Servizi, si formulano le seguenti controdeduzioni. Punto 1 Fatto salvo quanto richiesto ai punti successivi, dovranno essere considerate tutte le misure previste nel Rapporto Ambientale, finalizzate a ridurre, mitigare e/o compensare gli impatti ambientali; in particolare nelle fasi di attuazione del PSC, dovranno essere considerate le “direttive” e "prescrizioni urbanistiche" contenute nelle schede normative relative ai singoli ambiti e le "misure tecniche per il miglioramento degli effetti” previste dalle schede di VAS. Risposta Si prende atto della necessità di considerare tutte le misure previste nel Rapporto Ambientale, finalizzate a ridurre, mitigare e/o compensare gli impatti ambientali; in particolare si prende atto che nelle fasi di attuazione del PSC dovranno essere considerate le “direttive” e "prescrizioni urbanistiche" contenute nelle schede normative relative ai singoli ambiti e le "misure tecniche per il miglioramento degli effetti” previste dalle schede di VAS, così come peraltro già prevede la strumentazione urbanistica adottata. Punto 2 Dovrà essere tenuta in considerazione la nota della Regione Emilia-Romagna, Servizio Ferrovie, prot. n. 73220 del 17/03/2014. Risposta Analogamente si prende atto che in fase attuativa degli interventi dovrà essere tenuta in considerazione la nota della Regione Emilia-Romagna, Servizio Ferrovie di cui al successivo capitolo 4.2.2. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 30 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE Punto 3 Si prende atto che “dovranno essere rispettate le condizioni e prescrizioni alle quali è condizionato il parere favorevole espresso in sede di Conferenza di servizi da ARPA” con le controdeduzioni specifiche che di seguito si riportano. Con riferimento al PSC: Punto 3.1 Negli elaborati VAS oltre ad una stima previsionale degli effetti del Piano sul sistema ambientale, per ogni ambito sono state definite schede di sintesi con evidenziati le criticità potenziali e le condizioni di sostenibilità delle azioni previste. Tali condizioni saranno vincolanti per la realizzazione dei futuri ambiti pertanto dovranno essere riprese nella pianificazione sott’ordinata, assieme alla necessità di fare di volta in volta una puntuale verifica sui reticoli fognari ai quali affluiranno le aree soggette a trasformazione e ad aumento di carico urbanistico. Risposta Si prende atto che quanto contenuto nelle schede di sintesi di VAS relativamente alle condizioni vincolanti per la realizzazione degli ambiti dovranno essere tenute in considerazione e rispettate nella pianificazione sottordinata assieme alla necessità di fare di volta in volta una puntuale verifica sui reticoli fognari ai quali affluiranno le aree soggette a trasformazione e ad aumento di carico urbanistico, precisando che è già così previsto negli elaborati adottati. Punto 3.2 Per l’ambito AR2c “Ex Giza”, si ribadisce quanto già sottolineato in fase di Conferenza di pianificazione, rispetto alla necessità di prevedere nelle successive fasi di definizione dell’assetto urbanistico dell’ambito, il mantenimento di una fascia di mitigazione verso l’area produttiva limitrofa. Allo stesso modo anche per l’ambito AR4 Macello occorrerà questa attenzione nel salvaguardare la funzione residenziale. Risposta Riguardo all’ambito AR2c “Ex Giza” del capoluogo e all’ambito AR4 “Macello” a ridosso del Tassone, l’Amministrazione Comunale si impegna a richiedere, in fase di inserimento nel POC e di attuazione, il reperimento di una fascia verde di mitigazione degli impatti rispettivamente verso la limitrofa area produttiva nell’ambito AR2c e verso gli edifici residenziali presenti ad ovest dell’ambito AR4. Punto 3.3 Si raccomanda inoltre che le riqualificazioni a residenziale delle aree che hanno ospitato attività produttive, vengano accompagnate da indagini tese ad escludere la necessità di procedere a bonifiche da residui derivanti dalle attività precedentemente insediate. Risposta Si prende atto della raccomandazione di procedere a bonifica dei residui derivanti dalle attività precedentemente insediate prima della attuazione degli ambiti di riqualificazione per funzioni residenziali nei quali insistevano attività produttive, precisando peraltro che detta prescrizione è già prevista nelle Schede norma/VAS. Punto 3.4 In relazione al tema rumore, non disponendo di una classificazione acustica del territorio comunale, la VAS si basa essenzialmente sulla stima delle future variazioni dei flussi veicolari in quanto sorgente di rumore più significativa in ambito urbano; considerato che per ogni ambito del PSC soggetto a trasformazione la VAS ha effettuato una prima ipotesi di classificazione acustica, in attesa delle Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 31 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE definitiva zonizzazione acustica comunale, nel POC si dovrà effettuare la verifica dell’assenza di potenziali criticità acustiche e di conflitti puntuali. Risposta Relativamente al tema del rumore, in attesa dell’adozione del Piano di classificazione acustica del territorio comunale ancora in itinere, si prende atto della necessità di verificare in sede di POC che non vi siano potenziali criticità acustiche e di conflitti puntuali negli ambiti che vegono inseriti nel POC medesimo. Punto 3.5 In merito al sistema della mobilità si ribadisce quanto contenuto nel contributo espresso in Conferenza di pianificazione sulla necessità di porre particolare attenzione alla riqualificazione dell’ambito della stazione ferroviaria come previsione di futura stazione della metropolitana di superficie in collegamento anche con la Stazione TAV medio padana. Si dovrà prevedere una idonea dotazione di parcheggi (anche di interscambio auto – mezzo pubblico) e una corretta previsione di collegamenti ciclopedonali con il tessuto residenziale limitrofo attuale e futuro, soprattutto con la parte est del Capoluogo (ANR1, ANR3, ambiti soggetti a futura riqualificazione, previsto collegamento tramite trasporto pubblico con Correggio) per il superamento delle interruzioni attualmente riscontrabili. Risposta In merito al sistema di mobilità si richiamano le controdeduzioni predisposte dallo Studio Alfa riportate in calce al presente capitolo. Inoltre, relativamente all’invito di porre particolare attenzione alla riqualificazione dell’ambito della stazione ferroviaria, il cui perimetro è stato modificato in sede di controdeduzione alle osservazioni dei privati, l’Amministrazione Comunale si impegna sia a far rispettare i limiti di rumorosità previsti dalla vigente legislazione in materia e dal Piano di classificazione acustica all’interno dell’ambito da riqualificare e verso le zone a prevalente funzione abitativa circostanti, sia a prevedere nel PUA inserito nel POC i necessari collegamenti viabilistici e ciclopedonali e le necessarie dotazioni territoriali con particolare riferimento ai parcheggi pubblici e di pertinenza, come peraltro previsto nella scheda norma modificata in accoglimento delle osservazioni dei privati. Punto 3.6 Relativamente al piano di monitoraggio, in relazione agli indicatori proposti si consiglia che nella stesura definitiva del Piano vengano utilizzati solo quelli più significativi, con dati storici ai quali fare riferimento, privilegiando quelli capaci di relazionarsi in modo diretto con le scelte del Piano. Per la qualità dell’aria ad esempio, oltre alla concentrazione dei principali inquinanti che, essendo un fenomeno di area vasta, non dipendono solo dalle scelte locali, è utile monitorare le azioni che il PSC prevede (viabilità leggera, prestazioni energetiche edifici, dotazione del verde e rete ecologica...). Il monitoraggio degli edifici certificati energeticamente risulta particolarmente utile anche per verificare le ipotesi sviluppate in VAS sulla sostenibilità in termini di qualità dell’aria dei nuovi ambiti previsti. Risposta Relativamente al consiglio di utilizzare, nel Piano di monitoraggio, solo gli indicatori più significativi con dati storici ai quali fare riferimento, privilegiando quelli capaci di relazionarsi in modo diretto con le scelte di PSC, si rimanda alla specifica controdeduzione predisposta dallo Studio Alfa riportata in calce al presente capitolo, nella quale si evidenzia che il Piano di monitoraggio è stato modificato come da indicazioni di ARPA. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 32 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE Punto 3.7 In riferimento ai CEM, l’indicatore proposto (n. di edifici con permanenza di persone superiore a 4 ore compresi all’interno della fascia di attenzione) non è applicabile nel caso delle SRB in quanto non compatibile con l’obiettivo di ridurre il numero dei soggetti posti all’interno della fascia di attenzione (a differenza delle linee elettriche dove con un loro eventuale interramento ciò è possibile). Nel caso delle SRB si raccomanda un loro continuo aggiornamento cartografico per un controllo preventivo sulla edificabilità all’interno dell’area di attenzione e per l’eventuale misurazione dei livelli di campo elettromagnetico generato. Risposta In riferimento ai CEM, si rinvia alla specifica controdeduzione predisposta da Studio Alfa riportata in calce al presente capitolo che, accogliendo la richiesta, ha inserito all’interno del piano di monitoraggio un indicatore idoneo alla verifica del rischio sanitario connesso alla vicinanza di SRB (Stazioni Radio Base). Con riferimento al RUE : Punto 3.8 Art. 24.6 - Acque reflue: al comma 1 si ritiene utile specificare che qualora il sito non fosse servito da pubblica fognatura, le acque reflue dovranno essere sottoposte a idoneo sistema di trattamento e convogliate in acque superficiali o negli strati superficiali del sottosuolo. Tutti gli scarichi devono essere autorizzati dall’ente competente ai sensi della normativa nazionale e regionale vigente in materia di acque reflue domestiche e acque reflue industriali. Risposta Si accoglie il suggerimento e si modifica nel senso richiesto il 1 comma dell’Art. 24.4 del RUE. Punto 3.9 Art. 26.10 - Impatto visivo ed ambientale degli apparati tecnologici: si propone di aggiungere che la rumorosità di detti impianti dovrà rispettare i limiti previsti dalla zonizzazione acustica comunale e il criterio differenziale verso i recettori vicini così come previsto dalla normativa vigente in materia di impatto acustico. Risposta Si accoglie il suggerimento e si modifica nel senso richiesto il 1 comma dell’Art. 26.10 del RUE. Punto 3.10 Art 27.6 - Fasce di ambientazione e mitigazione delle infrastrutture di mobilità: nell’ambito dei procedimenti edilizi di recupero e/o di cambio d’uso degli edifici esistenti nelle fasce di ambientazione, si ritiene opportuno che sia inserito l’obbligo di presentare una relazione di previsione di clima acustico, redatta ai sensi della normativa regionale vigente e propedeutica alla messa in atto delle misure di mitigazione previste in tale articolo. Risposta Si accoglie la richiesta e si modifica il testo dell’Art. 27.6 del RUE inserendo un 2 comma del tenore letterale proposto nel parere ARPA. Punto 3.11 In vari punti delle norme di RUE per la realizzazione degli interventi si fa riferimento al parere preventivo ARPA-AUSL: occorre in proposito precisare che la recente LR n. 15/2013 “Semplificazione della disciplina edilizia” ha abrogato all’art. 59 il parere integrato AUSL-ARPA preliminare agli interventi edilizi per attività produttive, pertanto occorre verificare nei singoli casi che i pareri a cui si fa Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 33 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE riferimento nelle norme di RUE siano ancora effettivamente previsti e che non siano in contrasto con la suddetta legge regionale. Risposta Si prende atto della richiesta di eliminare nelle norme i riferimenti ai pareri ARPA e AUSL in quanto la Lg.Rg. 15/2013 all’art. 59 ha abrogato il parere integrato AUSL-ARPA e conseguentemente si eliminano dal testo di RUE i riferimenti non pertinenti. Punto 3.12 Relativamente alla VAS, il rapporto ambientale del RUE rimanda al Piano di Monitoraggio del PSC riproponendo i medesimi indicatori: si concorda su tale scelta e si richiama quanto già sopra detto in relazione agli indicatori per il monitoraggio del PSC. Risposta Si prende atto che anche per il RUE si concorda con il Piano di monitoraggio proposto, integrato dai suggerimenti e dalle modifiche già evidenziate nel parere per il PSC ed in questa sede accolte, come riportato nella specifica controdeduzione predisposta da Studio Alfa riportata in calce al presente capitolo. Punto 4 - Con riferimento alle successive fasi di attuazione delle previsioni di PSC e RUE, si chiede : Punto 4.1 Di prevedere disposizioni che promuovano, in sede di realizzazione degli interventi, l'adozione di accorgimenti e soluzioni tecniche utili al fine del risparmio ed efficienza energetica ed eventualmente dello sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili, avendo anche come riferimento la normativa vigente in materia di contenimento dei consumi energetici, tra cui la delibera dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna n. 156 del 04/03/08 ("Approvazione atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici"); Risposta Si prende atto, specificando che le normative di PSC e di RUE adottati contengono già disposizioni indirizzate in tal senso. Punto 4.2 Per gli ambiti di intervento che prevedono operazioni di demolizione e smantellamento di strutture esistenti e "bonifica" dell'area, dovranno essere rispettate le normative vigenti in materia di rifiuti, coinvolgendo, se necessario, le relative Autorità competenti. Risposta Si prende atto, garantendo che per gli ambiti di intervento che prevedono operazioni di demolizione e smantellamento di strutture esistenti e di “bonifica” dell’area, saranno rispettate le normative vigenti in materia di rifiuti e qualora necessario coinvolgere le Autorità competenti. Punto 4.3 In merito alla progettazione complessiva delle aree comuni, si evidenzia la necessità di curare in particolare l’accessibilità degli spazi pubblici alle persone diversamente abili: la Provincia fa proprio l’obiettivo di incentivare lo sviluppo di una nuova sensibilità del progettare la città e il territorio, che pur tenendo conto delle norme vigenti in materia di accessibilità, consideri l’adozione di soluzioni accessibili a tutti quale prassi e non effetto di imposizioni normative. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 34 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE Risposta Si prende atto, condividendo gli obiettivi della Provincia in merito alla necessità di curare in particolare l’accessibilità degli spazi pubblici alle persone diversamente abili, precisando che, trattandosi di disposizioni di legge vigente, le norme adottate prevedono già l’obbligo di uniformare i progetti di intervento alle disposizioni vincolanti e che il disegno di RUE riporta i principali percorsi ciclopedonali esistenti e di progetto in grado di corrispondere agli obiettivi di qualità urbana richiamati nel parere. Punto 5 Visto l’art. 26.10 comma 5 delle Norme di RUE, si segnala che secondo quanto disposto dal DM 10/9/2010 (Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili) l'individuazione di aree e siti non idonei all'installazione di specifiche tipologie di impianti a fonti rinnovabili è esclusiva competenza delle Regioni. La Regione Emilia Romagna, ai fini di una prima individuazione di aree e siti per l'installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ha approvato le disposizioni di cui alle DAL 28/2010 e DAL 51/2011. Risposta Si prende atto della segnalazione e si modifica il 5 comma rimandando alla vigente legislazione in materia per quanto riguarda l’installazione dei pannelli solari. Punto 6 Si rammenta che il Comune è tenuto a fornire alla Provincia i dati territoriali e ambientali necessari per il calcolo degli indicatori di monitoraggio del PTCP e del PTQA secondo le modalità definite dalla Sezione G del documento di ValSAT del PTCP e del Sistema e Programma di Monitoraggio del PTQA. Risposta Si prende atto che il Comune è tenuto a fornire alla Provincia i dati territoriali e ambientali necessari per il calcolo degli indicatori di monitoraggio del PTCP e del PTQA come indicato. Punto 7 - Nella Dichiarazione di sintesi: Punto 7.1 Considerate le stime di incremento annuo di emissioni di CO2 a livello comunale relative al settore residenziale riportate al punto 12.2 del Rapporto ambientale del PSC (+25% in assenza di interventi), si chiede di implementare considerazioni per valutare, anche quantitativamente, le ricadute positive attese a seguito dell’attuazione di opportune azioni e interventi, tra cui lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Risposta Si rinvia alla specifica controdeduzione predisposta da Studio Alfa riportata in calce al presente capitolo che, accogliendo la richiesta, ha provveduto ad implementare il Rapporto Ambientale del PSC controdedotto. Punto 7.2 Considerato che nel Rapporto Ambientale viene stimato “un incremento emissivo” delle sostanze inquinanti (NOx e PM10) nello scenario di piano al 2031, che individua un livello di incidenza emissiva delle previsioni di PSC che non appare di modesta entità e non concorre pienamente alle finalità di tutela e risanamento della qualità dell’aria, si chiede di individuare e programmare apposite azioni Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 35 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE “compensative” del carico emissivo inquinante relativo alle previsioni di PSC (facendo riferimento alle principali azioni migliorative proposte al punto 7.9 del citato Rapporto Ambientale), quantificando l’entità della compensazione. Risposta Anche in questo caso si rinvia alla specifica controdeduzione predisposta da Studio Alfa riportata in calce al presente capitolo che, accogliendo la richiesta, ha provveduto ad integrare il Rapporto Ambientale del PSC controdedotto. Punto 7.3 Dovranno essere riportate considerazioni rispetto alla sostenibilità ambientale delle trasformazioni derivanti dalle eventuali osservazioni accolte o parzialmente accolte. Risposta Nella Dichiarazione di sintesi saranno riportate considerazioni rispetto alla sostenibilità ambientale delle trasformazioni derivanti dalle osservazioni accolte o parzialmente accolte, osservazioni che tuttavia sono già state tenute in considerazione ai fini delle valutazioni in sede di Conferenza VAS come riportato nel parere provinciale. Punto 8 L’accoglimento di osservazioni che determinino effetti ambientali negativi non analizzati e valutati nell’ambito del Rapporto ambientale comporta il necessario aggiornamento del Rapporto ambientale stesso, ed inoltre si ritiene che nel caso gli effetti ambientali negativi siano significativi sarà necessario aggiornare anche la presente valutazione.” Risposta Come emerge dal Rapporto ambientale aggiornato in accoglimento delle osservazioni, non sono emersi ulteriori effetti ambientali negativi che non siano già stati analizzati e valutati anche in sede di Conferenza dei servizi sulla VAS. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 36 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Valutazione Ambientale Strategica VAS RAPPORTO AMBIENTALE RISPOSTE ALLE OSSERVAZIONI PERVENUTE DAGLI ENTI COMPETENTI Marzo 2014 Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 37 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE OGGETTO: VAS DEL PSC E VAS DEL RUE DEL COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO – RISPOSTE ALLE OSSERVAZIONI PERVENUTE DAGLI ENTI COMPETENTI A seguito delle osservazioni pervenute da ARPA e dalla ASL, si è provveduto a redigere il seguente rapporto contenente le controdeduzioni alle medesime e a fornire la documentazione tecnica aggiornata in base alle osservazioni accolte. Per una facilità di lettura delle controdeduzioni, si risponderà punto per punto alle osservazioni pervenute (racchiuse da un bordo di colore nero). Provincia di Reggio Emilia VAS del PSC Considerate le stime di incremento annuo di emissioni di CO2 a livello comunale relative al settore residenziale riportate al punto 12.2 del Rapporto ambientale del PSC (+25% in assenza di interventi), si chiede di implementare considerazioni per valutare, anche quantitativamente, le ricadute positive attese a seguito dell’attuazione di opportune azioni e interventi, tra cui lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente Si accoglie la richiesta, pertanto si è provveduto ad inserire all’interno del Capitolo relativo alla Qualità dell’Aria del Rapporto Ambientale di PSC, valutazioni qualitative e quantitative in riferimento alle ricadute positive derivanti dall’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e degli interventi volti alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente In merito al sistema della mobilità si ribadisce quanto contenuto nel contributo espresso in Conferenza di pianificazione sulla necessità di porre particolare attenzione alla riqualificazione dell’ambito della stazione ferroviaria come previsione di futura stazione della metropolitana di superficie in collegamento anche con la Stazione TAV medio padana. Si dovrà prevedere una idonea dotazione di parcheggi (anche di interscambio auto – mezzo pubblico) e una corretta previsione di collegamenti ciclopedonali con il tessuto residenziale limitrofo attuale e futuro, soprattutto con la parte est del Capoluogo (ANR1, ANR3, ambiti soggetti a futura riqualificazione, previsto collegamento tramite trasporto pubblico con Correggio) per il superamento delle interruzioni attualmente riscontrabili. Si accoglie l’osservazione; pertanto, all’interno del capitolo relativo alla mobilità del Rapporto Ambientale del PSC, si è provveduto a fornire alcune integrazioni in merito alla riqualificazione dell’ambito della stazione ferroviaria, così come indicato nell’osservazione poc’anzi riportata. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 38 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE Sul tema rifiuti si segnala che il rapporto ambientale contiene una inesattezza in quanto lo smaltimento dei rifiuti urbani per quanto riguarda Bagnolo in Piano non viene effettuato presso la discarica di Novellara gestita da SABAR. Si è provveduto a modificare il contenuto relativo allo smaltimento dei rifiuti. Relativamente al piano di monitoraggio si concorda sui temi ambientali individuati. In relazione agli indicatori proposti si consiglia che nella stesura definitiva del Piano vengano utilizzati solo quelli più significativi, con dati storici ai quali fare riferimento, privilegiando quelli capaci di relazionarsi in modo diretto con le scelte del Piano. Per la qualità dell’aria ad esempio, oltre alla concentrazione dei principali inquinanti che, essendo un fenomeno di area vasta, non dipendono solo dalle scelte locali, è utile monitorare le azioni che il PSC prevede in questo senso (viabilità leggera, prestazioni energetiche edifici, dotazione del verde e rete ecologica...). Il monitoraggio degli edifici certificati energeticamente risulta particolarmente utile anche per verificare le ipotesi sviluppate in VAS sulla sostenibilità in termini di qualità dell’aria dei nuovi ambiti previsti. Si accoglie l’osservazione; pertanto, all’interno del piano di monitoraggio sono stati eliminati quegli indicatori non direttamente collegati agli obiettivi del PSC. In riferimento ai CEM, l’indicatore proposto (n. di edifici con permanenza di persone superiore a 4 ore compresi all’interno della fascia di attenzione) non è applicabile nel caso delle SRB in quanto non compatibile con l’obiettivo di ridurre il numero dei soggetti posti all’interno della fascia di attenzione (a differenza delle linee elettriche dove con un loro eventuale interramento ciò è possibile). Nel caso delle SRB si raccomanda un loro continuo aggiornamento cartografico per un controllo preventivo sulla edificabilità all’interno dell’area di attenzione e per l’eventuale misurazione dei livelli di campo elettromagnetico generato. Si accoglie l’osservazione; pertanto, all’interno del piano di monitoraggio è stato inserito un indicatore idoneo alla verifica del rischio sanitario connesso alla vicinanza di SRB. considerato che nel Rapporto Ambientale viene stimato “un incremento emissivo” delle sostanze inquinanti (NOx e PM10) nello scenario di piano al 2031, che individua un livello di incidenza emissiva delle previsioni di PSC che non appare di modesta entità e non concorre pienamente alle finalità di tutela e risanamento della qualità dell’aria, si chiede di individuare e programmare apposite azioni “compensative” del carico emissivo inquinante relativo alle previsioni di PSC (facendo riferimento alle principali azioni migliorative proposte al punto 7.9 del citato Rapporto Ambientale), quantificando l’entità della compensazione; Si accoglie l’osservazione. Pertanto, all’interno del Rapporto Ambientale si è provveduto a inserire azioni “compensative” del carico emissivo inquinante, definendo le rispettive tempistiche e risorse necessarie per poterle implementare. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 39 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE VAS del RUE Relativamente alla VAS, il rapporto ambientale del RUE rimanda al Piano di Monitoraggio del PSC riproponendo i medesimi indicatori; si concorda su tale scelta, ma si richiama quanto già detto in proposito, in particolare sugli indicatori da utilizzare e sulle modalità di esecuzione. Si accoglie l’osservazione; pertanto, come specificato precedentemente, si è provveduto a modificare il piano di monitoraggio sulla base delle indicazioni ricevute. Reggio Emilia, Marzo 2014 Gianluca Savigni Responsabile del Settore Fisico dello Studio Alfa Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 40 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE 4.2 – I PARERI DEGLI ENTI 4.2.1 – SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELL’EMILIA ROMAGNA La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, con prot. n.1216 del 04/02/2014, ha espresso parere favorevole all’adozione del PSC e del RUE, fatta salva una verifica degli aspetti normativi a seguito dell’uscita delle Linee guida della Regione Emilia Romagna in corso di pubblicazione, rendendosi disponibili a fornire il necessario supporto tecnico e scientifico. Risposta Si prende atto del parere favorevole e della verifica da effettuarsi in seguito all’uscita delle Linee guida della Regione Emilia Romagna, pubblicate il 14/03/2014. 4.2.2 – REGIONE EMILIA ROMAGNA - SERVIZIO FERROVIE La Regione Emilia Romagna - Direzione generale reti infrastrutturali, logistica e sistemi di mobilità Servizio Ferrovie, tramite posta certificata del 17/03/2014, ha espresso il seguente parere ai fini della VAS. << In seguito alla visione di tutta la documentazione tecnica presentata, lo scrivente Servizio Ferrovie, per quanto riguarda le tematiche di propria competenza sull’esplicitazione del vincolo ferroviario, in relazione alla fascia di rispetto prevista dal DPR n. 753/80 agli artt. 49-60, si specifica che il vincolo riguarda non solo le distanze degli edifici dalla rotaia più vicina ma anche le distanze di tutti gli elementi secondari e di arredo urbano in relazione alla loro pericolosità rispetto all’esercizio ferroviario. Detto quanto sopra si ritiene, in merito alle competenze di questo ufficio, di potersi esprimere favorevolmente sui contenuti dei documenti visionati, riservandoci di autorizzare, ai sensi DPR n. 753/80, gli interventi puntuali che di volta in volta verranno presentati al nostro ufficio ai sensi dell’art. 60 del DPR n. 753/80. >>. Risposta Si prende atto del parere favorevole, precisando che la normativa adottata prevede già il rispetto delle distanze dalla ferrovia non solo per gli edifici ma anche per gli elementi secondari e di arredo urbano ed il rispetto delle vigenti disposizioni di legge con particolare riferimento al DPR 753/80. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 41 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE 4.3 – LE OSSERVAZIONI DELL’UFFICIO TECNICO COMUNALE (OSS. N° 36) Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Bagnolo in Piano, presa visione del Piano Strutturale Comunale e del Regolamento Urbanistico Edilizio adottati, con prot. n. 2535 del 14/03/2014, ha formulato le seguenti osservazioni. VOL. RUE - NORME EDILIZIE ED URBANISTICHE Art. 1.5 Comma 4 3 3 1 2 3.14 2 3.22 2 lettera c 3.22 5 12 17.2 18.3 1 Tutto 5 23.3 7 31.5.5 1 33.3 4 Argomento osservato Modifiche al PP senza variare le dotazioni di aree standard Interventi L.R.15/2013 Interventi L.R.15/2013 Manca riferimento a quelle tra lotti contigui Regolamentazione installazione casette in legno Arredi da giardino con SCIA Richiesta volturazione Scheda tecnica descrittiva Monetizzazione dotazioni territoriali Cessione PP separatamente dall'unità immobiliare Interventi di ristrutturazione edilizia Usi ammessi e parametri urbanistici ed edilizi nei Sub ambiti AC3 Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE Proposta di modifica Modifiche al PP nel rispetto dei minimi di standards delle dotazioni Eliminare i punti da a) a m) Dopo: di quanto, inserire” disciplinato dalla L.R.15/2013” Togliere “riportato al precedente comma 1”. Aggiungere “I titoli abilitativi richiesti per detti interventi, verranno definiti con Determina del responsabile di Settore in analogia con quelli definiti per gli interventi principali dalla L.R.15/2013” Dopo private, inserire “e quelle che delimitano internamente le proprietà” All’inizio della lettera c) inserire le parole “le casette in legno possono essere collocate solo nelle aree di pertinenza dei fabbricati esistenti o per i quali sia stato rilasciato titolo abilitativo alla data di adozione del RUE”. Alla sesta riga togliere le parole “esistenti o in costruzione” Togliere al comma 5 le parole “sono soggetti a SCIA” perché attuabili con attività edilizia libera (L.R.15/2013) Sostituire “richiedere” con ”comunicare” Eliminare l’articolo Dopo “Responsabile dello Sportello unico dell’edilizia” inserire ”sentita la Giunta” Cancellare da “e non possono” fino a “pertinenziale” Alla fine del comma 1, inserire “fatto salvo quanto disciplinato dall'art.31.5.4 comma 2” • Suddividere i paragrafi “Funzioni ed usi ammessi” e “parametri urbanistici ed edilizi” sostituire con: • comma 4: Funzioni ed usi ammessi: Le funzioni e gli usi ammessi nei sub-ambiti AC3 sono quelli degli strumenti preventivi vigenti, fatti salvi i casi di variante di cui al 42 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE precedente comma 3. Funzioni ed usi diversi da quelli previsti negli strumenti preventivi vigenti potranno essere consentiti solo nel rispetto delle funzioni e degli usi consentiti per l’ambito (a prevalente destinazione residenziale AC) di cui il sub-ambito fa parte e solo previa approvazione di nuovo PUA riferito alle parti non urbanizzate del comparto e alle parti attuate dello stesso di cui si propone la variazione di funzione o destinazione d'uso, a condizione che siano garantite le dotazioni territoriali previste nelle convenzioni attuative sottoscritte dai soggetti attuatori originari eventualmente incrementate delle maggiori dotazioni richieste nel presente articolo in rapporto al carico urbanistico indotto dai nuovi usi proposti. 33.4 4 35 3 • Comma 5: Parametri urbanistici ed edilizi: Sono quelli degli strumenti preventivi vigenti alla data di adozione del PSC e del RUE, che restano in vigore sino al termine del periodo previsto per l'attuazione degli strumenti urbanistici preventivi vigenti e delle relative convenzioni approvate nei modi di legge, fatta salva la facoltà di proroga di cui al precedente Art. 1.5. Per il periodo successivo alla scadenza del termine del periodo previsto per l'attuazione degli strumenti urbanistici preventivi vigenti, i parametri urbanistici ed edilizi per gli interventi diretti sulle aree non edificate e sui lotti parzialmente edificati sono: - Su prevista dal PP originario come computata nel medesimo Piano in attuazione del PRG vigente; o in alternativa : Sc (come definita al punto B.21 dell'allegato A al RUE) Sistemare coerentemente la tabella “usi e parametri edilizi” Uf max: correggere 40% con 30% della Sf Alloggi di custodia in zona Dopo “alienati” aggiungere “o locati” produttiva Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 43 Comune di BAGNOLO IN PIANO 38.1 Dopo il comma 4 Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE Intervento di Ristrutturazione Inserire comma 5: edilizia - Decreto del fare E' vietato l'intervento di Ristrutturazione inteso come ripristino di edifici interamente (l.98/2013) crollati o demoliti alla data di adozione del RUE adottato, attuato attraverso la loro ricostruzione, anche ove sia possibile accertarne la preesistente consistenza. ALLEGATO A Art. B.13 Comma Argomento osservato Alloggio e sue dotazioni minime 2 Proposta di modifica Prima di “Gli alloggi, inserire” “Nelle nuove costruzioni” Al termine del periodo, dopo “urbanistico” aggiungere “e sufficienti a soddisfare l'esigenza di deposito attrezzi per la cura dei giardini” Al termine del comma aggiungere “gli alloggi siti in fabbricati condominiali, dotati di aree verdi ad uso esclusivo, devono essere dotati di superficie accessoria in misura sufficiente a soddisfare l'esigenza di deposito attrezzi per la cura dei giardini” Nella prima riga, sostituire “sopra” con ”ai comma 3, 4, 5”. Al termine del comma aggiungere “per gli edifici esistenti alla data di adozione del RUE, o per i quali sia stato rilasciato titolo abilitativo alla data di adozione del RUE, deve essere garantito il mantenimento del locale cantina esistente”. 3 4 6 ALLEGATO B Art. A.0 Comma A.1.4 1 Argomento osservato Restituzione contributo di costruzione Errore scrittura Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE Proposta di modifica Portare il comma 2 dell'art.A.1.1.3 nell'art.A.0 dopo A.0.2, inserendolo come punto A.0.3 Correggere “punti da A.1.4.4” con “punto A.1.4.4” 44 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE DISCIPLINA PARTICOLAREGGIATA DEL SISTEMA INSEDIATIVO STORICO Strumento RUE RUE PSC RUE Elaborato Valore Motivazioni d'ufficio Proposta di modifica Tav. RUE4nord Ambientale Fabbricato profondamente ristrutturato con Eliminare valore (Via Casaletto) titolo n.011 del 2009. Risulta completamente e Scheda crollato il basso servizio. operativa 47 Tav. RUE4sud Ambientale Mapp. n.116-318: Fabbricato profondamente Eliminare valore (Via Strada rimaneggiato nel sistema delle coperture, degli vecchia) allineamenti e dei caratteri architettonici. e Scheda Mapp. 113: Fabbricato modificato nei volumi e operativa 179 nell'orientamento Tavv. Tipologico Fabbricato in pessime condizioni statiche, Valore PS2sud parzialmente crollato ambientale RUE4sud (Via Spallanzani) PSC RUE e Scheda operativa 297 Tavv. Tipologico Fabbricato interamente PS2sud Concessione n.216/1996 RUE4sud ricostruito con Eliminare valore (Via Guido da Bagnolo angolo via Malaguti) RUE e Scheda operativa 316 Tav. RUE4sud Ambientale Fabbricato complessivamente modificato Eliminare valore (Via Guido da attraverso edificazione tra i due edifici originari, Bagnolo angolo e modifica della quota dei solai di copertura via Malaguti) durante il sisma '96 e Scheda operativa 325 MODIFICHE ALLA CARTOGRAFIA Strumento PSC - RUE Elaborato Tutti RUE Tavv. RUE 4nord e RUE 4sud Tavv. RUE 4nord e RUE 4sud RUE Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE Motivazioni d'ufficio Rettifica dei confini comunali in località S.Michele della Fossa come da D.C.C. n° 2 del 20/01/2014 Errore materiale nella legenda degli Ambiti AP3 Errore materiale di visualizzazione sulla cartografia di RUE di alcuni edifici di valore ambientale riportati tanto nella Tav. RUE.3 (Schede operative della conservazione) e relativo Allegato della Disciplina particolareggiata Proposta di modifica Recepimento in cartografia del tratto di confine comunale rettificato Inserire anche il colore relativo agli ambiti AP3 commerciali del previgente PRG con PUA approvato Adeguamento alla Disciplina particolareggiata delle Tavole RUE4 con inserimento della campitura viola sugli edifici non visualizzati 45 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE RISPOSTA Parzialmente accolta per gli aspetti normativi come in dettaglio riportato nelle Norme modificate in accoglimento delle osservazioni. Accolta per le richieste di modifica del valore e delle categorie di intervento per gli edifici di valore storico – culturale – testimoniale con conseguente eliminazione dagli elaborati di PSC e RUE delle simbologie di individuazione degli edifici di cui alle schede n° 47 – 179 – 316 – 325 e delle relative Schede operative della conservazione; modifica degli elaborati di PSC e RUE e della Scheda operativa della conservazione n° 297 a riconoscimento dello stato di fatto e delle motivazioni addotte dal Responsabile dell’UTC. Accolta per le modifiche cartografiche in quanto relative alla correzione di errori materiali e di recepimento della D.C.C. n° 2 del 20/01/2014 relativa alla rettifica del confine comunale in località San Michele della Fossa. Per quanto sopra l’osservazione dell’UTC deve intendersi nel suo complesso PARZIALMENTE ACCOLTA. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 46 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE 4.4 – LE OSSERVAZIONI DEI PRIVATI Nelle Schede allegate vengono riportate le osservazioni dei privati al PSC e al RUE ordinate in base alla numerazione progressiva. In tali schede, nella colonna intitolata “SINTESI RICHIESTA” vengono sintetizzati i contenuti delle stesse, mentre le proposte di controdeduzione vengono evidenziate con specifica motivazione nella colonna “PROPOSTA DI PARERE” e con risposta sintetica nella colonna “ESITO”. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 47 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc Comune di BAGNOLO IN PIANO - OSSERVAZIONI DEI PRIVATI OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. 1 2 Rossi Giovanni per Parrocchia Capoluogo S.Francesco da Paola e S. Maria Porziola Paoli Gianluca per G.C. Alternativa Civica --- STRUMENTO ELABORATO RUE Tav. RUE4sud RUE Norme SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE ESITO Da Ambito DTCb “Attrezzature per l’assistenza e i servizi sociali di rilievo comunale” ad Ambito AC1 “Sub ambiti consolidati a prevalente uso residenziale” per la valorizzazione patrimoniale dell’immobile “Casa Carri” con l’impegno ad utilizzare le risorse ricavate dalla vendita per i fini stabiliti nel testamento di donazione (opere a favore degli anziani). L’area, avente SF di 4000 mq circa, è occupata da edificio di valore storico – architettonico soggetto a “RRC” Si accoglie parzialmente riclassificando le aree interessate ad ambito DTCe “Attrezzature per il culto” a riconoscimento della proprietà della Parrocchia degli immobili avuti in donazione testamentaria, sulla quale non si possono attivare procedure espropriative in quanto trattasi di proprietà privata di avalimento pubblico. In conformità alle disposizioni di cui all’art. PARZ. 41.2 del RUE e ferma restando la categoria di ACCOLTA intervento RRC, l’immobile esistente potrà essere recuperato agli usi di interesse sociale e collettivo elencati al 1 comma anche se gli stessi sono forniti da un soggetto proprietario privato, previo accordo con l’Amministrazione Comunale e a condizione che siano rispettate le clausole della donazione testamentaria. 2.1 – Modifica dell’art. 28 comma 7 allo scopo di meglio regolamentare la formazione di cortine alberate lungo i confini dei lotti relativi agli ambiti per insediamenti artigianali, industriali o commerciali all’ingrosso, in tutti gli interventi di ampliamento oltre il 30% della SC, nuova costruzione e demolizione e ricostruzione 2.2 – Modifica dell’art. 18.3 “Possibilità di monetizzazione delle dotazioni territoriali” allo scopo di aggiungere un 6° comma del seguente tenore letterale << Le somme incassate dal Comune dalle monetizzazioni dei parcheggi nei casi previsti al precedente comma 1 lettere a); b); c); g); e h) dovranno essere preferibilmente impiegate per la 2.1 – Si accoglie per una migliore strutturazione della norma adottata e pertanto si modifica il comma 7 dell’art. 28 come proposto dall’osservate. Conseguentemente si sostituiscono le parole <<almeno due lati dell'area d'intervento, con preferenza per gli eventuali lati a contatto con zone residenziali, agricole o con zone per attrezzature o PARZ. servizi pubblici sociali>> con le parole <<due lati ACCOLTA dell'area d'intervento per lotti confinanti con zone residenziali, agricole o con zone per attrezzature o servizi pubblici sociali e lungo un lato dell’area di intervento per lotti artigianali, industriali o commerciali all’ingrosso contigui tra loro>> 2.2 – Si prende atto della volontà dell’osservante di 1 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE razionalizzazione e il miglioramento dell’accessibilità motoria e sensoriale e l’eliminazione delle barriere architettoniche che impediscono l’accessibilità e la visitabilità degli edifici pubblici e degli edifici privati aperti al pubblico.>> indirizzare l’impiego delle risorse ricavate dalla monetizzazione delle dotazioni territoriali, “preferibilmente” alla realizzazione di interventi di eliminazione delle barriere architettoniche e per la realizzazione ed il miglioramento dell’accessibilità motoria (marciapiedi e percorsi pedonali) e in tal senso la Giunta Comunale potrà impegnarsi nel momento di redazione del P.O.C. e dei bilanci comunali. Si fa notare tuttavia che i casi richiamati riguardano la possibilità di monetizzare in determinate, specifiche e limitate situazioni, i parcheggi di U1 (lettera a;b;c dell’art. 18.3) ovvero le dotazioni territoriali standard (lettera g dell’art. 18.3) ed in ogni caso aree di U1 (lettera h del’art. 18.3). È evidente che le risorse ricavate dalla monetizzazione devono essere impiegate i primo luogo per la realizzazione, a cura del Comune, delle opere monetizzate (parcheggi pubblici, verde pubblico o altre opere di U1) nel rispetto di quanto previsto dalla vigente legislazione in materia, per cui non sembra necessario integrare l’articolo in argomento con un nuovo 6° comma. Quanto sopra tenuto conto che è eventualmente con la D.C. di cui al 4° comma del citato art. 18.3 che l’amministrazione comunale potrà eventualmente tener conto dei suggerimenti proposti dall’osservante fermo restando che la legge sulla eliminazione delle barriere architettoniche va rispettata in tutti gli interventi indipendentemente dalle risorse disponibili per effetto delle monetizzazioni di cui all’art. 18.3. Per quanto sopra la richiesta di cui al punto 2.2 è respinta. ESITO 2 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE 2.3 – Modifica della numerazione dei punti riportati al 2° comma lettera a) dell’art. 19.1 “obbligo delle dotazioni di U1” per permettere l’accorpamento dei punti a3 e a5 in un unico punto: “allacciamento della rete di distribuzione dell’energia elettrica e/o alla rete del gas ove esistente a non più di 500 metri”. 2.3 – Si evidenzia che, mentre l’allacciamento alla linea elettrica è opportuno venga realizzato nelle aree urbane anche se l’insediamento in progetto utilizza fonti energetiche alternative, l’allacciamento alla rete del gas non è richiesto come obbligo per il rilascio dell’abitabilità se il richiedente il titolo abitativo si dota di fonti energetiche alternative o se la rete del gas esistente dista più di 500 metri dall’area di intervento (si pensi agli edifici sparsi in territorio rurale e non allacciabili alla rete del gas esistente). Ricomprendere in un unico punto le due reti di urbanizzazione di fatto significherebbe consentire di non allacciare gli insediamenti urbani alla rete elettrica tutte le volte che detta linea si trova a più di 500 metri dall’area di insediamento. Tale eventualità sembra comunque urbanisticamente inopportuna anche sotto il profilo paesaggistico – ambientale dal momento che si favorirebbero, nel territorio urbanizzato ed urbanizzabile, impianti alternativi per la produzione di energia elettrica (pale eoliche, biomasse, impianti fotovoltaici eccedenti l’autoconsumo) non verificati dal punto di vista paesaggistico ed ambientale. Ad ogni buon conto in accoglimento parziale della osservazione si integra il punto a3 della lettera a) con le parole “o sistemi alternativi di produzione di tale energia conformi alla legislazione vigente in materia e sostenibili sotto il profilo paesaggistico ed ambientale”. 2.4 - Si prende atto e si condivide l’opportunità di evitare il più possibile situazioni di potenziali conflitti di interessi tra membri della C.Q.A.P. e funzioni di Amministratore Pubblico. A tale riguardo tuttavia 2.4 – Modifica del 4° comma dell’art. 5.1 – “Composizione e nomina della Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio” al fine di integrarlo con le seguenti parole << Altresì non ESITO 3 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE possono fare parte della Commissione coloro i quali ricoprono, al momento dell’atto di nomina o arrivino a ricoprire nel corso del mandato della Commissione, cariche elettive o di responsabilità amministrativa in qualsiasi altro Ente pubblico di qualsiasi ordine e grado>> basta quanto già previsto al comma 4 dell’art. 5.1 che di fatto obbliga alle dimissioni il membro che durante il periodo di validità della nomina venisse a trovarsi in contrasto con quanto stabilito dal medesimo 4° comma. Pare invece eccessivamente restrittivo e non conforme alla legge vigente vietare di essere nominato in C.Q.A.P. del Comune di Bagnolo ad un Amministrazione di altro Comune, Provincia o regione se ha le competenze e le qualifiche professionali per farne parte e fermo restando che i cinque esperti devono in ogni caso essere “tutti esterni all’Amministrazione Comunale” come richiesto al punto 2 del citato art. 5.1. Per quanto sopra l’osservazione è respinta. 2.5 – Si prende atto di quanto suggerito dall’osservante nel senso che l’Amministrazione Comunale nella redazione del POC, nella formazione dei bilanci comunali, ovvero nella revisione della delibera di determinazione degli oneri potrà adoperarsi ed operare per far fronte alle criticità esistenti nel senso indicato dall’osservante. Non compete al RUE regolamentare l’impiego delle risorse economiche derivanti dai Permessi di Costruire in sanatoria, per cui la richiesta di integrazione dell’art. 9 è respinta. 2.6 – Si accoglie in quanto appare urbanisticamente opportuno consentire, nel caso di trasferimento del centro diurno, il recupero del contenitore edilizio esistente e non l’ampliamento e/o la sopraelevazione dello stesso in considerazione anche della carenza di parcheggi pubblici e di pertinenza. Resta fermo che in caso di demolizione e ricostruzione si dovranno 2.5 – Integrazione dell’art. 9 – Permesso di Costruire in sanatoria – con un ulteriore 5° comma del seguente tenore letterale “le somme incassate dal Comune a titolo di sanzione di cui al precedente comma 3, dovranno essere preferibilmente impiegate per il miglioramento delle situazioni di insalubrità e/o per azioni di bonifica ambientale e/o di implementazione delle dotazioni ecologiche e ambientali del territorio comunale. 2.6 – Riformulazione del 6° comma dell’art. 33.1 relativo alle prescrizioni particolari del previgente PRG e riguardanti il “Centro Diurno” comunale localizzato in ambito AC1 del capoluogo allo scopo di eliminare dette prescrizioni particolari che nella norma adottata vengono invece fatte salve per un periodo di ulteriori 5 anni dalla data di approvazione del RUE. ESITO 4 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. 3 4 5 6 STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE ESITO rispettare le norme d’ambito per la nuova costruzione. Per tutto quanto sopra esposto l’osservazione deve intendersi parzialmente accolta. Richiede di eliminare l’individuazione cartografica di Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto del San RUE tratto di linea elettrica con relativa fascia di rispetto ed territorio urbanizzato. ACCOLTA Tav. Ferraroni Nello Tomaso attenzione in quanto nel frattempo interrata RUE4nord della Fossa nell’ambito AP1 di San Tommaso. Richiede di eliminare l’individuazione cartografica di Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto del San tratto di linea elettrica con relativa fascia di rispetto ed territorio urbanizzato. PSC ACCOLTA Ferraroni Nello Tomaso Tav. PS2nord attenzione in quanto nel frattempo interrata della Fossa nell’ambito AP1 di San Tommaso. Richiede di trasformare l’area di pertinenza di un Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto. San RUE edificio produttivo esistente da ambito AC2 ad ambito Gelosini ACCOLTA Tav. Tomaso AP2 per MQ 361 in quanto interessato da attività di Maddalena RUE4nord della Fossa autosoccorso ed officina meccanica. Richiede “destinazione che permetta un intervento di Si ribadisce che gli edifici esistenti, presenti nella ristrutturazione edilizia in corrispondenza di mappa catastale d’impianto e sostanzialmente complesso rurale a corte aperta classificato nel PSC conservati nelle strutture originarie, vanno considerati e nel RUE di valore tipologico – architettonico di valore storico – architettonico – tipologico in quanto sottoposto nella D.P. ad intervento di restauro e lo stesso toponimo “La Corte” ne testimonia PSC Tav. PS2sud risanamento conservativo (RRC) con scheda l’impianto tipologico di corte aperta sostanzialmente operativa n° 300. Quanto sopra allo scopo di “rendere conservata nelle architetture e negli spazi PARZ. Beltrami RUE attuabile un recupero funzionale degli edifici ad oggi pertinenziali. Capoluogo Tav. Lo stesso rilievo dello stato di fatto allegato alla ACCOLTA Fausto gravemente degradati” RUE4sud osservazione e le riprese fotografiche del contesto Scheda testimoniano il valore storico degli edifici ed il valore operativa 300 tipologico dell’impianto che non può essere disconosciuto solo perché si afferma: che i fabbricati sono “gravemente degradati”, le aree cortilive depresse e bisognose di regimazione delle acque e di innalzamento del piano terra degli edifici; i costi di 5 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE ESITO recupero elevati ed è problematico conseguire la sicurezza sismica richiesta dalla vigente legislazione in materia. È evidente che molto meno problematico e costoso sarebbe recuperare l’esistente con un intervento di “ristrutturazione edilizia”, che sembra sottintendere la volontà di demolire e ricostruire piuttosto che di recuperare. Questo però non corrisponde alla filosofia di recupero dei beni storico – culturali sottesa dalla Lg. Rg. 20/2000 e dal PICP 2010 e se così fosse, nessun complesso rurale storico del Comune di Bagnolo dovrebbe essere sottoposto all’intervento “RRC” in quanto trattasi spesso di edifici costruiti tra fine 1800 e 1945 i quali, se abbandonati o non adeguatamente mantenuti, difficilmente si trovano in buono stato di conservazione strutturale ed edilizio. Tutto ciò evidenziato e ferma restando la classificazione tipologica e la categoria di intervento assegnata, che sembra appropriata al valore architettonico ed ambientale del complesso rurale in argomento e a quanto previsto per gli altri edifici sparsi in territorio rurale aventi analoghe caratteristiche, in accoglimento parziale della osservazione si integra nel testo di RUE il comma 2 dell’art. 31.5.3 a titolo “Prescrizioni tecniche per il recupero degli edifici soggetti a RS e RRC” con le seguenti parole <<riconoscendo la possibilità di applicare la categoria d’intervento “RVP” quando risulti dimostrato da perizia tecnica redatta ai sensi di legge l’impossibilità di garantire il conseguimento dei parametri di sicurezza sismica attraverso il recupero ed il consolidamento delle strutture esistenti.>> 6 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA Chiede di classificare ad ambito AC1 l’area di proprietà ricompresa nell’ambito AR3b (Comparto stazione del capoluogo) per 1074 mq in quanto nel PRG l’area era classificata a zona residenziale ZIRC 1.5 con Uf = 0,5 mq/mq. L’osservante intende costruire l’abitazione per le figlie. 7 8 PSC Ghidoni Luigia Capoluogo Tav. PS2sud Tassoni Luciano San Michele della Fossa Richiede la classificazione ad edificio di valore testimoniale “EA” di fabbricato di matrice rurale localizzato a S. Michele della Fossa già individuato nel PSC e nel RUE adottati come edificio di valore PSC Tav. PS2nord tipologico – architettonico e perciò sottoposto all’intervento RRC (scheda operativa 380) RUE Scheda operativa 380 PROPOSTA DI PARERE ESITO Si accoglie a riconoscimento delle istanze edificatorie prospettate dall’osservante che appaiono urbanisticamente congruenti con il contesto edificato compreso tra la ferrovia, la via Vallisneri e Piazza Nuova, che di fatto costituisce parcheggio – piazza a supporto della stazione di Bagnolo con la quale è già collegata con sottopasso pedonale dotato di ascensore per portatori di handicap. Si classificano pertanto le aree oggetto di osservazione ad ambito AC1 con Uf = 0,4 mq/mq ACCOLTA precisando che in sede di intervento dovranno essere reperite le dotazioni territoriali previste dal RUE per la nuova edificazione (art. 33.1) e dovranno essere messe in atto le misure di mitigazione degli impatti acustici richieste dalla vigente legislazione in materia. In relazione a quanto sopra ed in considerazione che l’area di Piazza Nuova è già esistente, si modifica il perimetro e la scheda norma dell’ambito AR3b stralciando dallo stesso le aree ad est dei binari e della stazione ferroviaria. Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto del fabbricato esistente presente nella mappa catastale di impianto, che dalle riprese fotografiche appare in cattive condizioni di conservazione e modificato in modo rilevante nei prospetti nonostante le aree di sedime e le caratteristiche planovolumetriche siano ACCOLTA rimaste sostanzialmente inalterate. Peraltro il fabbricato in argomento è collocato tra i magazzini del caseificio ed un edificio residenziale di più recente costruzione in un contesto privo di particolare pregio paesaggistico – ambientale. Per tali motivi appare tollerabile il declassamento ad edificio di valore 7 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE ESITO testimoniale (EA) del fabbricato oggetto di osservazione, con modifica della categoria di intervento da RRC a RVP. Si correggono pertanto gli elaborati cartografici di PSC e RUE e la scheda della disciplina particolareggiata nel senso sopraindicato. 9 Tassoni Luciano --- PSC - RUE Norme 9.1 – Richiede di rivedere le valutazioni fatte per la classificazione tipologica per l’attribuzione del valore architettonico degli edifici e per le categorie d’intervento previste per il recupero del patrimonio edilizio di valore storico – culturale – testimoniale, sostenendo che nei 95 complessi edilizi (su 365 totali) esterni al centro storico o sparsi nel territorio, molti dei fabbricati contrassegnati con valore “ES” tipologico non hanno le caratteristiche per essere definiti tali e dovrebbero invece essere classificati come edifici di pregio storico testimoniale “EA” di valore ambientale e pertanto da sottoporre all’intervento “RVP” anziché RRC. 9.2 e 9.3 - Dopo aver rilevato che la nuova definizione di “SC” superficie complessiva è più sfavorevole rispetto a quella del PRG vigente e pertanto penalizzante dei diritti edificatori riconosciuti dal medesimo PRG per i tessuti urbani consolidati che 9.1 – Si respinge la richiesta (fatto salvo quanto proposto per le osservazioni accolte in toto o in parte nelle presenti controdeduzioni) in quanto le proposte dell’osservante risultano generiche e non puntualmente documentate nonché in contrasto con i criteri utilizzati per la classificazione degli edifici ES concordati in sede di Conferenza di pianificazione con la Provincia, la competente Soprintendenza e con il rappresentante dell’Istituto dei Beni Culturali della Regione Emilia Romagna. Peraltro dette classificazioni, oltre che dal valore intrinseco degli immobili e dei complessi edilizi, risultano sempre giustificate dal confronto tra mappa catastale d’impianto, mappa catastale attuale e riprese RESPINTA fotografiche dello stato di fatto che documentano come il valore tipologico -–architettonico e la categoria d’intervento del restauro e risanamento conservativo (RRC) siano stati assegnati in corrispondenza di edifici e/o complessi edilizi storici giunti a noi senza sostanziali modificazioni del loro impianto e delle caratteristiche tipologico – architettoniche più significative. 9.2 e 9.3 – Si respinge in quanto in contrasto con l’obiettivo di PSC e RUE di limitare la nuova edificazione negli ambiti AC2 proprio in ragione delle loro caratteristiche urbanistiche e tipo-morfologiche di tessuti edificati di vecchio impianto a struttura 8 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE vengono quantificati in superficie utile lorda (SU), l’osservante richiede di innalzare da Uf = 0,30 mq/mq a Uf = 0,40 mq/mq l’indice di utilizzazione fondiaria degli ambiti AC2 (sub ambiti consolidati di vecchio impianto a struttura lineare art. 33.2). lineare addossati prevalentemente a tracciati stradali storici e costituiti per lo più da edifici a 2 piani utili fuori terra in problematiche condizioni di accessibilità ed ambientali con carenza di parcheggi pubblici (si vedano in proposito il comma 2 dell’art. 33.2). In ogni caso mentre si vogliono limitare le nuove edificazioni con la riduzione dell’indice Uf rispetto alle analoghe zone ZIRC3 del PRG, si consentono le operazioni di rinnovo e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente in quanto per essi l’Uf viene stabilito in “esistente +20%” se più favorevole rispetto all’Uf = 0,30 mq/mq, purché detto Uf di progetto da utilizzare nelle ristrutturazioni e negli ampliamenti non superi il valore di 0,50 mq/mq con localizzazione dell’eventuale incremento di SC preferibilmente all’interno dei contenitori edilizi esistenti. 9.4 – Si respinge in quanto la dotazione richiesta, oltre alle aree di stazionamento, può comprendere anche gli spazi di accesso e manovra. In base ai parametri dettati all’art. 23.1 - 5° comma, la dotazione minima di 10mq/37mq di SC corrisponde a 10x27 = 27 mq/ 100 mq di SC vale a dire poco più di un posto auto ogni 2,7 abitanti insediabili con il parametro di 37 mq/SC per abitante teorico. Sostenere che la dotazione di 1 o 1,5 posti auto pubblici o di uso pubblico ogni 2,7 abitanti insediabili in un alloggio di 100 mq di SC sia dotazione eccessiva in presenza di un numero di automobili ormai pari a 2-3 per nucleo familiare, è posizione non condivisibile sotto il profilo urbanistico specialmente per le aree residenziali di nuova edificazione. Per gli interventi sull’esistente, che pure scontano 9.4 – Richiede di rivedere le dotazioni minime dei PU1 richiesti dalle norme di RUE per i diversi usi, con particolare riferimento alla funzione abitativa in quanto la dotazione minima di 10 mq/ 37mq di SC per l’uso residenziale 1.1 è ritenuta eccessiva e molto superiore ai 15 mq/ 100 mq di SU richiesti per il medesimo uso dalle norme di PRG. ESITO 9 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. 10 11 Tassoni Luciano Cacciani Corrado Pieve Rossa Pieve Rossa STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA Richiede di ampliare di 10 mt. Sul confine nord il lotto edificato di proprietà ricompreso in sub-ambito consolidato di vecchio impianto a struttura lineare PSC AC2 (art. 33.2 del RUE) allo scopo di ampliare Tav. PS2sud eventualmente il fabbricato esistente. RUE Tav. RUE4sud Richiede di ampliare di 10 mt. sul confine nord il lotto edificato di proprietà ricompreso in sub-ambito consolidato di vecchio impianto a struttura lineare PSC AC2 (art. 33.2 del RUE) allo scopo di ampliare Tav. PS2sud eventualmente il fabbricato esistente. RUE Tav. RUE4sud PROPOSTA DI PARERE ESITO spesso una carenza di parcheggi pubblici, la dotazione di parcheggi pubblici nella misura di 10mq/ 37mq di SC è richiesta solo per l’incremento di carico urbanistico determinato dagli ampliamenti e/o dalla trasformazione d’uso, con possibilità di monetizzare le quote dovute ove ne sia impossibile il reperimento in corrispondenza del lotto edificabile. Per quanto sopra l’osservazione n° 9 è nel suo complesso respinta. Si accoglie a riconoscimento delle istanze edificatorie dell’osservatore che appaiono urbanisticamente giustificate dal fatto che la posizione degli edifici rappresentata sulle basi CTR non è quella rilevabile nello stato di fatto (documentata nelle planimetrie catastali allegate alla osservazione e più arretrata ACCOLTA rispetto alla strada esistente). Conseguentemente si modifica il perimetro del territorio urbano consolidato del PSC e l’ambito AC2 del RUE ampliando verso nord di circa 10 mt. (per 310 mq circa) le aree di pertinenza degli edifici esistenti. Si accoglie a riconoscimento delle istanze edificatorie dell’osservatore che appaiono urbanisticamente giustificate dal fatto che la posizione degli edifici rappresentata sulle basi CTR non è quella rilevabile nello stato di fatto (documentata nelle planimetrie catastali allegate alla osservazione e più arretrata ACCOLTA rispetto alla strada esistente). Conseguentemente si modifica il perimetro del territorio urbano consolidato del PSC e l’ambito AC2 del RUE ampliando verso nord di circa 10 mt. (per 310 mq circa) le aree di pertinenza degli edifici esistenti. 10 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. 12 13 Ferrari Gianfranco Ferrari Amedeo Pieve Rossa Pieve Rossa STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE ESITO Richiede di classificare a sub-ambito consolidato di vecchio impianto a struttura lineare (AC2) i terreni di proprietà allo scopo di costruire un fabbricato bifamigliare per il proprietario e per il figlio. Detti terreni, aventi estensione di circa 3500 mq, sono classificati PSC Tav. PS2sud nel PRG vigente a zona agricola a parco-campagna ZA2 ed in relazione al fatto che trattasi di aree RUE agricole inedificate, la Provincia, in sede di Tav. Conferenza di pianificazione, non ha condiviso la RUE4sud proposta fatta dal Comune di ricomprendere nei tessuti urbani consolidati almeno la parte di lotto più prossima agli edifici esistenti sia ad ovest che a sud, pure essi classificati nel PSC e nel RUE adottati in territorio rurale. Si respinge in quanto propone di rendere edificabile per fini di residenza civile un territorio agricolo che non può essere ricompreso nelle aree urbanizzate o nelle aree urbanizzabili perché ciò risulterebbe in contrasto con le prescrizioni del PTCP 2010 specificatamente invocate nel Documento conclusivo delle Conferenze di pianificazione. RESPINTA Richiede di classificare ad ambito AP1 – sub ambiti per attività artigianali - industriali di rilievo comunale consolidati – circa 3600 MQ di aree che il PSC ed il RUE adottati classificano invece in territorio rurale in ambito TR2C (ambiti a campagna-parco). La richiesta è motivata dal fatto che trattasi di terreni classificati nel PRG vigente in zona “ZIPT 1-2” zona PSC Tav. PS2sud produttiva di trasformazione urbana di aree marginali o periferiche già interessate in parte da processi di RUE urbanizzazione, con potenzialità edificatoria data da Tav. UT= 0,3 mq/mq e con obbligo di reperire aree di RUE4sud verde pubblico in misura del 30%. Si accoglie a riconoscimento delle istanze edificatorie prospettate dall’osservante che necessita di ampliamento, sulle aree già di sua proprietà, dell’attività di autocarrozzeria e soccorso stradale esercitata negli edifici produttivi con annessa residenza esistenti sui mappali 178; 202; 245 che confinano ad est con il mappale 244 (mq 9109) di cui si richiede in parte (mq 3600) la trasformazione. Conseguentemente si riclassificano nel RUE a subambito AP1 3600 mq di aree già previste nel PSC e ACCOLTA nel RUE adottati ad ambito TR2C (ambiti agricoli a campagna – parco) e si amplia nel PSC il perimetro del territorio urbanizzato per consentire l’ampliamento dell’attività esistente. Resta fermo che a mitigazione degli impatti visivi verso la campagna dovranno essere messe a dimora cortine alberate come previsto dalle norme di RUE per gli insediamenti produttivi 11 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. 14 15 16 Cancian Cesira Negri Elvira Cavalca Franco STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE ESITO Richiede la classificazione ad ambito “AC4-sub ambiti radi a prevalente uso residenziale, ed aree verdi da PSC tutelare” di terreni classificati nel PSC e nel RUE Tav. PS2nord San adottati a TR4-sub ambiti agricoli periurbani in parte Tomaso occupati da edificio esistente di valore tipologico – RUE della Fossa architettonico recentemente ristrutturato. Tav. RUE4nord Quanto sopra allo scopo di costruire un nuovo fabbricato per la figlia. Si respinge in quanto propone la nuova edificazione per residenza civile in territorio rurale ed in un contesto agricolo non integrabile con i tessuti urbani consolidati, che distano più di 200 metri dal fabbricato ex rurale recuperato al civile. L’accoglimento della RESPINTA richiesta con classificazione delle aree di proprietà o parte di esse ad ambito AC4 risulterebbe in contrasto con la legge 20/2000 e con le prescrizioni del PTCP 2010. Richiede il declassamento da edificio ES di interesse storico – architettonico (valore tipologico) ad edificio EA di interesse storico – testimoniale (valore PSC Tav. PS.2sud ambientale) di un fabbricato di matrice rurale ricompreso nell’unità di indagine e nella scheda operativa della conservazione n° 361. Il fabbricato RUE Tav. insistente sul mappale n° 85 risulta essere infatti RUE.4sud fabbricato di servizio della villa padronale (recuperata Scheda di recente) il quale ha subito danni dal sisma del 2012 operativa 361 e riveste caratteri stilistico – architettonici di scarso pregio che giustificano l’intervento RVP e la riclassificazione richiesta. Si accoglie a riconoscimento del valore storico – testimoniale dell’edificio esistente, il cui recupero conservativo può essere adeguatamente garantito dall’intervento RVP che prevede la conservazione delle caratteristiche planovolumetriche della porzione di fabbricato danneggiata dal sisma. ACCOLTA Conseguentemente si modifica la cartografia di PSC e RUE e la scheda operativa 361. Richiede la riclassificazione delle aree dei mappali 570-533-63 del Fg. 23 da sub ambito AC4 e ambito ANR2 a sub ambito AP1 per 2331 mq e a sub ambito PSC Tav. PS2sud AC4 per 1836 mq allo scopo di ampliare le aree di pertinenza della “Cavalca Autogru” di Cavalca Capoluogo Vincenzo e Franco snc che attualmente è insediata RUE ed operativa sui mappali confinanti ad est già previsti Tav. RUE4sud nel RUE adottato ad ambito AP1 per circa 8700 mq. Si accoglie in parte a riconoscimento della opportunità di lasciare maggiori aree di pertinenza all’attività produttiva esistente (officina meccanica e servizio autogru) già densamente edificata e bisognosa di adeguate aree di manovra degli PARZ. automezzi. Poiché tuttavia trattasi di attività ACCOLTA produttiva immersa in un contesto a prevalente destinazione residenziale con impatti acustici problematici non solo in riferimento agli edifici esistenti ma anche in riferimento alla nuova direttrice di sviluppo residenziale ANR.2 (di cui le aree oggetto Pieve Rossa 12 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. 17 Negri Elvira STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA Richiede il cambio di classificazione di parte del mappale 27 – foglio 23 previsto nel PSC e nel RUE adottati ad ambito ANR2, da nuova direttrice di espansione residenziale ad ambito AP1 sub ambiti PSC per attività artigianali – industriali di rilievo comunale Tav. PS2sud consolidati, per 1486 mq circa allo scopo di venderlo alla confinante proprietà Cavalca Vincenzo e Franco Capoluogo RUE snc che necessita di ampliare le aree pertinenziali Tav. dell’attività produttiva esistente come evidenziato RUE4sud nella precedente osservazione n° 16. PROPOSTA DI PARERE ESITO di osservazione fanno parte nella strumentazione adottata), si prescrive che le aree di confine con gli edifici residenziali esistenti e di progetto siano comunque sistemate a verde alberato. Conseguentemente si modificano le tavole di PSC e RUE come in dettaglio evidenziato negli elaborati controdedotti, che prevedono la modifica in riduzione dell’ambito ANR2 e la riclassificazione ad ambito AP1 di parte delle aree già previste ad AC4 e ANR2 per complessivi 2700 mq, nonché la riclassificazione a nuovo ambito AC4 inedificabile delle aree ANR2 di proprietà dell’osservante sui confini sud ed ovest, per complessivi 1470 mq circa. Ciò allo scopo di consentire la formazione di una barriera verde di mitigazione degli impatti ambientali sui confini sud – ovest e nord del lotto a contatto con aree a destinazione residenziale esistenti e di progetto. Si accoglie per i medesimi motivi evidenziati in controdeduzione alla precedente osservazione n° 16 riguardante la Ditta Cavalca, che ha manifestato l’interesse all’acquisto dell’area trasformata oggetto di osservazione per ampliare le aree pertinenziali dell’attività produttiva esistente sul confine sud. Resta fermo l’obbligo di destinare le aree stralciate PARZ. dall’ambito ANR2, per una profondità di almeno 15 ACCOLTA metri, a verde alberato in modo da costruire barriera di mitigazione degli impatti ambientali sui confini nord ed ovest del lotto dove sono collocati i nuovi insediamenti residenziali dell’ambito ANR2. Si modificano conseguentemente le cartografie di PSC e RUE e la scheda norma dell’ambito ANR2 13 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE ESITO come in dettaglio evidenziato negli elaborati controdedotti di modo che le aree produttive AP1 per effetto dell’accoglimento parziale delle osservazioni n° 16 e 17 aumentano di 3200 mq circa dei quali 500 mq circa interessano il mappale 27 oggetto di osservazione. 18 19 20 Chiede di individuare come “lotto libero numerato” in sub ambito AC1 la particella 14 del Fg. 27 in quanto area edificabile che non raggiunge la superficie minima d’intervento richiesta per i lotti di nuova formazione. Si accoglie in quanto trattandosi di lotto edificabile esistente alla data di adozione del RUE, con Sf. di 563 mq rientra nei casi previsti dall’art. 33.1 – 5° comma che per tali lotti fanno salva la SM esistente ACCOLTA anche se inferiore a 600 mq.. Non è necessario perciò contrassegnare il lotto oggetto di osservazione con numero d’ordine. Chiede di poter recuperare ad uso di deposito, magazzino, o ad usi similari compatibili con l’ambiente circostante un capannone esistente su di un lotto di 6500 mq classificato in ambito TR4 (ambito agricolo periurbano) e non più utilizzato per l’attività di preparazione concime e terriccio per giardini e serre. Si accoglie parzialmente riportando la siglatura “AP” sul fabbricato oggetto di osservazione a riconoscimento dell’attività produttiva svolta fino a pochi anni fa che non si poteva configurare come attività produttiva agricola ma piuttosto come attività di supporto ad una rivendita di piante ornamentali e PARZ. fiori esercitata nel centro urbano del capoluogo. Si ACCOLTA precisa però che il recupero del contenitore edilizio esistente è regolato dall’art. 39.5 delle norme di RUE che per gli usi ammessi fanno esplicito riferimento a quelli previsti dall’art. 6 delle norme del PTC.P 3° comma lettera d). Richiede una diversa articolazione della superficie complessiva costruibile (SC) senza modifiche di Casoli Mauro PSC destinazioni d’uso, perimetro di comparto e Capoluogo Tav. PS2sud dimensionamento complessivo per l’ambito ANR3 in (per Unieco) modo che gli interventi programmati siano sostenibili sotto il profilo economico. Per conseguire tale Si accoglie parzialmente demandando al POC e al relativo accordo la eventuale diversa ripartizione della SC ricostruibile rispetto alle quantità riportate nella PARZ. scheda d’ambito adottata, che vanno intese come ACCOLTA proposte modificabili in sede di POC. A tal fine nella colonna di sinistra della scheda Ruspaggiari Rino Carboni Ildebrando Capoluogo Territorio Agricolo RUE Tav. RUE4sud RUE Tav. RUE4sud 14 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE ESITO obiettivo l’osservante propone di ripartire i 12.260 mq d’ambito - punto “4” - SC costruibile - si aggiunge la dicitura “con ripartizione da precisare in sede di di SC max costruibile in: - Sc di competenza dei privati compresi nell’ambito = POC”. Resta fermo che la quota di edilizia ERS derivante 10.500 mq dei quali 8.400 mq per edilizia privata e dal 20% della Sc di competenza privata dai 500 mq di 2.100 mq per edilizia ERS. edilizia ERS delocalizzati dal comparto piscina e dai - Sc derivante da delocalizzazione max 1.760 mq per 1020 – 1360 mq eventualmente delocalizzati dagli edilizia privata e/o ERS. ambiti di riqualificazione AR1a; AR1b; AR1c; non potrà essere inferiore al minimo previsto dalla vigente legislazione in materia. Richiede di classificare in sub-ambito AC1, i mappali 275 e 280 del Fg. 19 già ricompresi nel P.P. OSEA (comparto ZIRT3 del vigente PRG) nel frattempo scaduto. Detti mappali aventi estensione di 1412 mq avevano nel P.P. capacità edificatoria di 2055 mc corrispondenti a 685 mq di Sc ed in particolare il mappale 280 era riservato alla formazione di piazza di uso pubblico non ancora realizzata. 21 Casoli Mauro Capoluogo (per Unieco) RUE Tav. RUE4sud Si accoglie parzialmente, facendo notare che in forza delle retinature riportate nel RUE adottato, forse per errore materiale, il mappale 275 risulta già classificato in ambito AC1 con Uf = 0,4 mq/mq (art. 33.1 del RUE) mentre il mappale 280 risulta classificato a dotazione territoriale (verde pubblico). Prendendo atto dell’errore materiale di retinatura (in quanto il mappale 280 ancorché gravato da uso pubblico avrebbe dovuto essere individuato come superficie fondiaria) e del fatto che trattasi di Piano Particolareggiato scaduto e totalmente edificato ad PARZ. eccezione dei mappali 280, 275 e 355 (confinante ACCOLTA con il 280 ed il 275), si riclassificano ad ambito AC1 i mappali in questione sui quali si potrà intervenire per intervento diretto nel rispetto delle disposizioni dell’art. 33.1 del RUE. In relazione a ciò, la potenzialità edificatoria dei mappali 280 e 275 sarà di 1412x0,4 = 564,80 mq di SC, inferiore di 120,2 Mq rispetto alla SC riconosciuta al lotto dal PP scaduto. Di contro le aree del mappale 280 (mq 797) potranno far parte della superficie fondiaria e, a discrezione del Comune, non 15 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA Richiede di confermare l’uso U3.3 “medie strutture di vendita” con SV compresa tra i 150 e 1500 mq tra gli usi regolati negli ambiti AP3 quando questi usi sono già previsti dal PRG vigente (ex uso 3.1 del vigente PRG), conseguentemente si richiede di poter inserire l’uso nel PUA vigente (PP Spallanzani) con la procedura di variante e non con la presentazione/approvazione di un nuovo PUA. 22 Casoli Mauro Capoluogo (per Unieco) RUE Tav. RUE4sud PROPOSTA DI PARERE ESITO essere gravate da uso pubblico se la medesima A.C. riterrà di non dover realizzare la piazza di uso pubblico prevista nel P.P. originario. Per quanto sopra l’osservazione deve intendersi parzialmente accolta. Si accoglie parzialmente, fatte salve la vigente legislazione urbanistica e le disposizioni sovraordinate di cui al titolo III delle norme di PTCP a titolo “Insediamenti commerciali di interesse provinciale e sovracomunale e disposizioni per la qualificazione della rete di vendita” in quanto sembra urbanisticamente inopportuno consentire nelle zone produttive l’apertura di esercizi commerciali per la vendita di prodotti alimentari senza adeguate verifiche di sostenibilità ambientale in relazione anche alle attività di lavorazione artigianale – industriale svolte nel contesto. Analogamente andrà verificato se quanto previsto dal PRG previgente e dal PUA vigente o proposto in PARZ. variante è pienamente conforme al citato titolo III ACCOLTA delle norme di PTCP, ovvero se ne discosti in alcuni aspetti. Conseguentemente, in accoglimento parziale di quanto proposto dall’osservante : - alla lettera “f” del 2° comma dell’art. 35 si introduce l’uso 3.3; - si modifica il 4° comma dell’art. 36.3: inserendo nella quarta riga le parole “una variante al PUA vigente o di un”; depenanndo nella 5° e 6° riga le parole “e alle parti attuate dello stesso di cui si propone la variazione di funzione o destinazione d’uso”; inserendo nella 6° riga dopo la parola 16 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. 23 STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA Chiede di ripristinare sostanzialmente le previsioni del PRG vigente sulle aree di proprietà (Fg. 31 mappali 378; 150; 380) per mq 7699, più aree occupate da fabbricati rurali insistenti sul mappale 145, a sud – est della rotatoria posta all’incrocio tra Via E. Fermi e la Provinciale, tra la Provinciale stessa, Via Fermi e Via alle Rotte sud in area depressa e ad elevata criticità RUE Tav. idraulica (aree esondate 1 volta come riportato nella Pioli Massimo Capoluogo RUE4sud tav G05 del Q.C.). Dette aree, attualmente occupate Scheda in parte da fabbricati di matrice rurale in stato di totale operativa 294 abbandono, sono classificate nel PRG vigente in zona “ZIRC3” scheda 1- Area ingresso sud a Bagnolo” - art. 42 - comprendente anche le proprietà confinanti con quella dell’osservante per una ST del comparto di 11.500 mq Sf = 4300 mq - Su costruibile = 1200 mq, con prescrizioni d’intervento riportate nella scheda norma che obbligano alla cessione al PROPOSTA DI PARERE ESITO “siano” le parole “rispettati i criteri generali d’intervento di cui al precedente art. 35, la legislazione vigente in materia urbanistica e siano”; - nella tabella del 5° comma si inseriscono gli usi 3,2 e 3,3; - all’inizio del 6° - prescrizioni particolari si aggiunge: “l’uso 3.3 (esercizi e centri commerciali aventi superficie di vendita superiore a 800 mq e fino a 1500 mq) può essere proposto solo nei comparti in corso di attuazione ove tale uso era previsto nel PRG previgente” Per quanto sopra esposto l’osservazione è parzialmente accolta. Si accoglie parzialmente in relazione anche allo scarso valore degli edifici di matrice rurale esistenti (edifici EA) che peraltro, per errore materiale, sono rappresentati nella Tav RUE4 sud solo per la porzione relativa al basso servizio e non per la più consistente struttura agricola relativa al fabbricato principale (abitazione agricola con stalla e fienile). Conseguentemente si sopprime la scheda operativa PARZ. della conservazione n° 294 e per analogia la scheda ACCOLTA operativa n° 294.1 relativa all’edificio posto in fregio a Via delle Rotte, anch’esso di matrice rurale e di scarso valore storico – architettonico ed ambientale. Così facendo detti fabbricati sono sottoposti alla disciplina di cui all’articolo 33.4 – sub ambiti radi a prevalente uso residenziale e verdi interclusi AC4. Inoltre, allo scopo di consentire in tali ambiti ed in corrispondenza di edifici privi di valore storico – 17 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE Comune dell’area posta in prossimità dell’incrocio; la destinazione ad uso ufficio dell’80% della Su costruibile; il ripristino ed il potenziamento del verde esistente per mitigare l’affaccio degli insediamenti verso la strada; la conservazione della viabilità storica. Sotto il profilo urbanistico edilizio si affidano al progetto obiettivi di valorizzazione morfologica della “parte meridionale del centro urbano accentuandone il carattere di porta di accesso” ma contemporaneamente si prescrive “innanzitutto” la conservazione della struttura insediativa presente e si dice “le tipologie rurali utilizzeranno forme materiali e colori propri della tradizione costruttiva locale eventualmente reinterpretati per quanto concerne le forme in chiave moderna, secondo le indicazioni dell’U.T.C. culturale testimoniale la possibilità di intervenire anche demolendo e ricostruendo a parità di SC i fabbricati esistenti per intervento diretto al di fuori del POC, si modifica il testo dell’articolo con particolare riferimento alle lettere a) e b) del 3° comma, modalità d’attuazione e si introduce al 4° comma nella seconda riga della tabella “Sm per lotti di nuova formazione = 1500 mq”. Si respinge invece la richiesta di far salva la potenzialità edificatoria e le destinazioni d’uso assegnate alle aree ZIRC3 – scheda 1, di cui il RUE adottato rispetta sostanzialmente la zonizzazione, ad aree agricole a campagna parco in quanto, al di là delle contraddizioni rilevabili negli obiettivi d’intervento enunciati nella norma e nelle retinature del vigente PRG, lo stato di fatto esistente oggi non consente di ricomprendere nel territorio urbanizzato le aree agricole in parola e le norme di PTCP ed il PSC adottato non permettono di individuare in quel contesto un ambito di riqualificazione urbana a destinazione residenziale e/o commerciale direzionale che risulta del tutto inopportuno per la vicinanza alla rotatoria e alle sedi stradali e per la criticità idraulica dell’ambito. Per gran parte l’area ricade entro la fascia dei 150 mt di tutela delle acque pubbliche e nella Tav. P4/1 zona sud del vigente PRG, l’area di proprietà dell’osservante è classificata per circa 7000 mq a zona agricola a campagna parco e per circa 4000 mq a verde privato. ESITO Richiede il declassamento dei fabbricati “ES” di valore Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto PSC Tav. PS2sud tipologico – architettonico ad edifici di valore storico – ritenendo l’intervento di ristrutturazione edilizia con 24 Caroli Gianfranco Territorio Agricolo RUE Tav. RUE4sud Scheda operativa 181 testimoniale “EA” ad eccezione del vecchio casello in quanto fabbricati interessati da ristrutturazione edilizia negli anni 60-70 del secolo scorso e di limitato interesse tipologico – architettonico. divieto di trasformazioni planovolumetriche (ristrutturazione conservativa) sufficiente ad ACCOLTA assicurare il corretto recupero del complesso edilizio e degli edifici di cui si propone il declassamento da "“ES" ad “EA” con conseguente modifica della scheda operativa n° 181. 18 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE ESITO PSC Richiede il declassamento da “ES” a “EA” di casa Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto Tav. PS2sud colonica a porta morta costruita nei primi anni del dell’immobile, ritenendo l’intervento di ristrutturazione 25 26 27 Bolognesi Biancamaria Ghidoni Vittorio Bonivago Gianfranco per Azienda agricola S.Giorgio spa Territorio rurale Territorio rurale Territorio rurale 1900 (l’edificio non è presente della mappa catastale edilizia con divieto di trasformazioni planivolumetriche RUE (ristrutturazione conservativa) idoneo ad assicurare il ACCOLTA d’impianto) parzialmente crollata Tav. corretto recupero dell’edificio parzialmente crollato, RUE4sud che viene riclassificato “EA” con conseguente Scheda operativa 229 modifica della scheda operativa 229. Richiede il declassamento da “ES” a “EA” di casa colonica a porta morta sostanzialmente conservata nelle caratteristiche planovolumetriche e tipologiche originarie, anche se interessata da superfetazioni aggiunte in epoca recente sul fronte sud e sul lato est. A motivazione della richiesta viene addotta la impossibilità di ottenere, con l’intervento di restauro e PSC Tav. PS2sud risanamento conservativo, una struttura antisismica e la difficoltà di operare il recupero perché il fabbricato RUE si trova in cattivo stato di manutenzione sia a livello Tav. strutturale che di manutenzione. Si conferma il valore tipologico – architettonico “ES” dell’immobile oggetto di osservazione in quanto trattasi di tipica casa colonica reggiana a posta morta sostanzialmente conservata. Poiché a sostegno della richiesta si adducono le non meglio documentate difficoltà di recupero per problemi di precarietà strutturale che impedirebbero di ottenere una struttura antisismica, si richiamano le considerazioni sviluppate in controdeduzione alla osservazione n° 6 relativa agli stessi argomenti. Dette argomentazioni PARZ. hanno portato alla integrazione nel testo di RUE del 2 ACCOLTA comma dell’art. 31.5.3 con le parole << riconoscendo la possibilità di applicare la categoria d’intervento “RVP” quando risulti dimostrato da perizia tecnica redatta ai sensi di legge l’impossibilità di garantire il conseguimento dei parametri di sicurezza sismica attraverso il recupero ed il consolidamento delle strutture esistenti.>> Quanto sopra rende l’osservazione parzialmente accolta. Chiede di poter recuperare a fini residenziali “tutta la superficie edificata esistente nel numero massimo di 6 alloggi” per le tipologie anomale individuate nella scheda operativa n° 143 della Disciplina particolareggiata del sistema insediativo storico. Si accoglie parzialmente eliminando nell’art. 31.15 del RUE, al 4 comma – lettera b “Funzioni ed usi PARZ. ammessi per il recupero delle unità edilizie negli ACCOLTA ambiti IS, negli ambiti periurbani e nel territorio rurale” i riferimenti alle superfici utili di modo che, fermo RUE4sud Scheda operativa 139 RUE Tav. RUE4nord Scheda operativa 143 19 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO Norme 28 Bonivago Gianfranco per Azienda agricola S.Giorgio spa Territorio rurale SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE Allega rilievo del fabbricato da recuperare che documenta l’esistenza di 1888,80 mq di superficie utile lorda per 5724,96 mc nel fabbricato principale (abitazione, stalla, fienile) e di 244,47 mq di superficie utile lorda per 1226,27 mc nei bassi servizi (barchessa e porcilaia) restando il numero di alloggi indicati per le diverse tipologie insediative, sia possibile recuperare tutta la superficie edificata presente nella “unità edilizia”, a meno ovviamente delle superfetazioni, baracche e proservizi incongrui che andranno obbligatoriamente demoliti e non più ricostruiti. Analogamente si richiama la necessità di rispettare le limitazioni di intervento e le disposizioni contenute nell’art. 6 – comma 4 – punto 3 – del PTCP2010 relativo agli edifici che non sono individuati nel PSC e nel RUE come edifici di pregio storico – culturale (ES) e testimoniale (EA). Per il recupero e la conversione d’uso di tali edifici va applicato infatti l’Art. 39.12 Possibilità di recupero per fini extra-agricoli di fabbricati rurali ovvero 39.13 - Recupero del patrimonio edilizio non più connesso all'attività produttiva agricola. Chiede di poter recuperare a fini residenziali i fabbricati esistenti in corrispondenza della scheda operativa della conservazione n° 141 e classificati “ES” per un numero di alloggi maggiore rispetto a quello consentito per le diverse tipologie insediative RUE all’art. 31.15 – 4 comma – lettera b – del RUE. Tav. Propone inoltre la modifica dell’unità minima di RUE4nord e intervento in considerazione del fatto che RUE4sud l’utilizzazione funzionale dello stato di fatto dei Scheda operativa 141 fabbricati esistenti si è estesa alla presenza dei fabbricati attigui che la proprietà si è impegnata a demolire per riqualificare l’intera area. Alla osservazione viene allegato il rilievo dei fabbricati esistenti nell’unità minima di intervento e sottoposti ad intervento conservativo, costituiti da fabbricati ESITO Si accoglie parzialmente nei limiti di correzione normativa all’art. 31.15 esplicitati in controdeduzione alla osservazione precedente, riguardante la attigua scheda operativa della conservazione n° 143 appartenente alla stessa proprietà. Relativamente alla richiesta di modifica dell’unità minima di intervento, si accoglie la richiesta PARZ. modificando la scheda operativa della conservazione ACCOLTA come riportato negli elaborati modificati in accoglimento delle osservazioni, che suddividono le aree interessate da edifici di vecchio impianto secondo due diverse unità minime di intervento. Una comprende gli edifici presenti nella mappa catastale di primo impianto di valore “ES”, l’altra comprendente il caseificio ed i bassi servizi costruiti 20 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. 29 30 31 32 STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE residenziali agricoli, stalle e fienili, caseificio con annessa residenza, bassi servizi agricoli per complessivi 3124,21 mq di superficie utile lorda e 9180,80 mc. Gli alloggi esistenti risultano essere 3-4. successivamente. Resta fermo che i volumi incongrui e le superfetazioni devono essere demoliti e non più ricostruiti in conformità anche all’accordo sottoscritto per le delocalizzazioni. ESITO Pirani Rossella Chiede il recupero per intervento diretto del fabbricato di proprietà ricompreso nell’ambito AR3b - “Ambito di riqualificazione per usi terziari soggetti a PUA” (Area PSC Capoluogo Tav. PS2sud stazione) Si accoglie parzialmente nel senso che detta possibilità di recupero è già contemplata nella scheda norma adottata, alle condizioni riportate nella scheda PARZ. stessa nella riga “Modalità di attuazione”. Se dette ACCOLTA condizioni non possono essere rispettate si dovrà intervenire previo inserimento nel POC. Pancaldi Cesare Chiede il recupero per intervento diretto dei fabbricati di proprietà ricompresi nell’ambito AR3b - “Ambito di riqualificazione per usi terziari soggetti a PUA” (Area PSC Capoluogo Tav. PS2sud stazione) Si accoglie parzialmente nel senso che detta possibilità di recupero è già contemplata nella scheda norma adottata, alle condizioni riportate nella scheda PARZ. stessa nella riga “Modalità di attuazione”. Se dette ACCOLTA condizioni non possono essere rispettate si dovrà intervenire previo inserimento nel POC. Chiede di poter attuare per intervento diretto l’ambito ANR4 avente estensione di 5.800 Mq, lasciando PSC inalterata la potenzialità edificatoria (580 mq di SC di Tav. PS2sud cui 116 per edilizia ERS). Il relazione a ciò richiede la riclassificazione delle aree di proprietà ad ambito AC1 Si respinge in quanto in contrasto con la Lg. Rg. 20/2000 e con la filosofia di PSC trattandosi di aree periurbane inedificate che individuano una piccola RESPINTA direttrice di espansione abitativa a conferma della ZIRT 3.5/a del previgente PRG non ancora attuata. Chiede di trasformare da ambito AC ad ambito AP del PSC 700 mq di aree di proprietà che nel RUE sono PSC classificati a sub-ambito AC4, per poter realizzare Tav. PS2sud “servizi per la sorveglianza del sito produttivo e per mostra di prodotti innovativi” Capoluogo RUE Si accoglie a riconoscimento delle istanze edificatorie del richiedente che non ha più possibilità di espansione della attività produttiva sul lotto che confina con le aree di cui si richiede la trasformazione nel RUE da AC4 ad AP1 per 700 mq, allo scopo di ACCOLTA realizzare un modulo abitativo prefabbricato (che la ditta produce e vende) come esposizione e alloggio di custodia. Si modificano di conseguenza le tavole di PSC e RUE. Verzellesi Fermo Anceschi Aimone Pieve Rossa Tav. RUE4sud 21 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA RUE Tav. RUE4sud Chiede di ampliare l’insediamento produttivo Alubel su aree pubbliche del sub ambito produttivo AP3 – sub ambiti per attività produttiva del previgente PRG con PUA approvato (art. 36.3 delle norme di RUE). Le aree interessate dalla richiesta di modifica costituiscono dotazione territoriale del comparto ZIPT2.1 del previgente PRG con destinazione a verde pubblico. Si respinge in quanto la richiesta di fatto configura una domanda di acquisizione alla proprietà privata di spazi pubblici non pertinente come osservazione al RUE. RESPINTA L’Amministrazione comunale si riserva di affrontare la questione nel rispetto delle procedure di legge. Richiede la rimozione del vincolo ambientale e della categoria d’intervento (RRC) su un immobile presente nella mappa catastale d’impianto in cattive condizioni PSC Tav. PS2sud di manutenzione e parzialmente interessato da crolli della copertura, nonché parzialmente modificato nei prospetti ed interessato da superfetazioni. Per di più RUE Capoluogo Tav. si evidenzia che il fabbricato è collocato nelle aree RUE4sud cortilive di uno stabilimento industriale e si dichiara Scheda che l’eliminazione del vincolo ha la finalità di poter operativa 290 giungere ad una demolizione dell’edificio allo scopo di non ricostruirlo. Si accoglie parzialmente a riconoscimento dello scarso valore architettonico del fabbricato in questione e della problematica situazione del contesto ambientale, modificando la classificazione tipologica da edificio “ES” ad edificio “EA” e la PARZ. categoria d’intervento da “RRC” a “RVP”. ACCOLTA Si modificano conseguentemente gli elaborati di PSC e RUE e la scheda operativa della conservazione n° 290. Per eventuali programmi di demolizione senza ricostruzione la Ditta potrà valutare gli spazi operativi previsti dall’art. A14 bis della L.R. 20/2000. OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. 33 34 35 Beltrami Ferrante per Alubel spa. Beltrami Ferrante per Alubel spa. Capoluogo Beltrami Capoluogo Ferrante per Alubel spa RUE Tav. RUE4sud PROPOSTA DI PARERE ESITO Chiede di eliminare un’area pubblica con Si respinge in quanto propone l’eliminazione di destinazione a verde pubblico per costruire un un’area a verde pubblico che svolge anche la parcheggio autocarri di 412 mq. funzione di zona filtro tra insediamenti residenziali e RESPINTA insediamenti produttivi in un contesto ambientale già problematico per gli impatti acustici. PSC Chiede di individuare l’unità minima di intervento per Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto e Tav. PS2nord un edificio “EA” posto in fregio alla viabilità esistente delle istanze edificatorie prospettate dall’osservante 37 Cilloni Ornella S. Tomaso della Fossa RUE Tav. RUE4nord Scheda (via Lazzari) e contemporaneamente di ampliare il sub ambito AC4 di RUE in corrispondenza di fabbricati ex rurali già previsti a verde privato nel vigente PRG. che intende recuperare i fabbricati di matrice rurale ACCOLTA per le figlie e mantenere la casa di civile abitazione esistente avente due alloggi. Conseguentemente si modificano gli elaborati 22 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA operativa 363 38 39 RUE S. Tav. Cilloni Ornella Tommaso RUE4nord Scheda della fossa operativa 363 Montanari Eros e Soc. Pieve Rossa srl Pieve Rossa RUE Norme art.33.4 PROPOSTA DI PARERE ESITO cartografici di PSC e di RUE ampliando il sub ambito AC4 fino al confine ovest della proprietà e riportando sulla scheda operativa n° 363 il perimetro di unità minima di intervento. Chiede di individuare l’area di pertinenza (circa 350 mq) e l’unità minima d’intervento di un edificio di civile abitazione classificato “EA” (scheda operativa 363) per il quale la D.P. non individua detto perimetro di unità minima di intervento. In alternativa chiede di togliere il vincolo “EA”. Si accoglie parzialmente individuando per il fabbricato oggetto di osservazione e per il fabbricato confinante ad est, appartenente ad altra proprietà e PARZ. pure classificato EA, i perimetri di unità minima di ACCOLTA intervento. Richiede di modificare le norme di RUE per i sub ambiti AC4 in modo da: - Consentire gli interventi di demolizione e ricostruzione con ampliamento del 20% del patrimonio edilizio esistente privo di valore storico culturale testimoniale (art. 33.4 lettera a); - Consentire la nuova costruzione per intervento diretto al di fuori del POC (art. 33.4 lettera b); - Eliminare l’obbligo del richiedente il PdC per la nuova costruzione tramite inserimento nel POC dell’impegno, con vincolo di trascrizione alla conservatoria degli atti immobiliari, a non cedere il fabbricato (di cui si richiede la costruzione per bisogni abitativi del proprio nucleo famigliare) per un periodo non inferiore a 10 anni. Si accoglie parzialmente nei limiti e per i motivi già espressi in controdeduzione alla osservazione n°23 pure essa riguardante la possibilità di demolizione e ricostruzione di fabbricati privi di valore storico testimoniale nei sub ambiti AC4. Si respingono invece le richieste relative alla possibilità di intervenire, per la nuova costruzione su lotto libero, per intervento diretto al di fuori del POC e di non impegnare il proprietario dei terreni che richiede il permesso di costruire a non vendere il costruendo fabbricato per almeno 10 anni, in quanto PARZ. in contrasto con la filosofia di PSC e di RUE che ACCOLTA sottendono la nuova edificazione nei tessuti urbani radi e nei verdi interclusi. La necessità di limitare i fenomeni di nuova edificazione e gli interventi immobiliari speculativi è particolarmente elevata in tali sub ambiti, che non possono essere equiparati a normali zone urbane di completamento residenziale specialmente quando si è in presenza di aree agricole del previgente PRG che il PTCP non considera come tessuto urbano consolidato. 23 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. 40 41 Turrà Giuseppe Capoluogo per I.TA.CE.F. srl Varini Greta Territorio agricolo STRUMENTO ELABORATO RUE Tav. RUE4sud SINTESI RICHIESTA Richiede la classificazione a sub ambito AC1 di aree (Fg 29 particella 355) già ricomprese nel P.P. OSEA scaduto ed in parte classificate nel RUE adottato a verde pubblico in conformità al disegno del citato P.P. Sull’area in argomento sono stati rilasciati permessi di costruire n° 2006/200 del 10/07/2007 (originariamente rilasciato alla società Reggio Residence srl) e permesso di costruire n° 2013/041 in data 7/10/2013 non ancora attuati ed oggetto di provvedimenti amministrativi ancora non definitivamente risolti anche perché il primo P.d.C. era relativo ad un progetto di ristrutturazione relativo a fabbricato di valore storico culturale testimoniale nel frattempo demolito. PSC Richiede il declassamento da “ES” a “EA” di edificio Tav. PS2sud ex rurale nel frattempo recuperato al civile con RUE Tav. trasformazione della parte destinata a stalla e fienile in modo non esattamente corrispondente ai criteri del PROPOSTA DI PARERE ESITO Fermo restando il completamento delle procedure amministrative in corso relative ai permessi di costruire rilasciarti nel 2006 e nel 2013 e non ancora attuati; precisato che il RUE adottato non individua come edificio di valore storico-culturale-testimoniale il fabbricato colonico preesistente semplicemente perché lo stesso è stato nel frattempo demolito; si accoglie parzialmente l’osservazione classificando in ambito AC1 anche la parte del mappale oggetto di osservazione, prevista nel RUE adottato a verde pubblico del P.P. OSEA (ex ZIRT3 scheda 2). La nuova classificazione urbanistica del Mappale 355, avente estensione di 1985 mq con UF=0,4mq/mq (come previsto per il sub ambito AC1 PARZ. dall’art 33.1 delle norme di RUE), darebbe infatti ACCOLTA luogo a 794 mq di SC a destinazione residenziale inferiore ai 1093 mq circa di superficie utile commerciale - direzionale prevista dal P.P. scaduto per il lotto in questione. Resta fermo che in sede d’intervento dovranno essere reperite le dotazioni territoriali previste dal citato articolo 33.1 del RUE e che è facoltà dell’Amministrazione Comunale richiedere la cessione di aree a verde pubblico e a percorsi ciclopedonali per il completamento ed il miglioramento delle opere di urbanizzazione presenti nello stato di fatto. Si modifica conseguentemente la cartografia di RUE. Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto ritenendo che la classificazione “EA” sia più appropriata a quanto oggi esistente e che la ACCOLTA categoria “RVP” sia sufficiente a preservare da 24 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA RUE4sud restauro e risanamento conservativo. Scheda operativa 186 PROPOSTA DI PARERE ESITO ulteriori trasformazioni quanto recentemente ristrutturato. Si modificano le tavole di PSC e RUE e la scheda operativa 186. Si accoglie parzialmente nel senso che, ferma restando la necessità di predisporre un disegno urbanistico unitario d’intervento e di ripartire la SC di PARZ. competenza dei privati in proporzione alle aree ACCOLTA conferite, la scheda norma contempla già la possibilità di intervenire per stralci funzionali di intervento da definire in sede di POC. 42 Richiede la suddivisione dell’ambito ANR2 in due autonome realtà allo scopo di svincolare il più possibile le diverse proprietà da una decisione PSC Calzolari Lidia Capoluogo comune ed unitarietà difficilmente realizzabile stante il Tav. PS2sud frazionamento delle proprietà e l’eccessiva estensione dell’ambito (ST=57000 mq con 7410 mq di SC). 43 Richiede la formazione di una nuova direttrice di espansione o la classificazione ad ambito AC1 PSC Tav. PS2sud dell’area di proprietà (ST=9678 mq) classificata nel Tav. PS2nord PSC ad ambiti Agricoli Periurbani in fregio alla Provinciale Nord. Si respinge in quanto in contrasto con la necessità di contenere lo sviluppo urbanistico ed il dimensionamento del PSC specialmente evitando RESPINTA l’occupazione di suolo produttivo agricolo e le saldature insediative a nastro lungo la viabilità storica Bagnolo-Novellara. Al punto 1a (Tav. PS2nord) richiede la rimozione del vincolo “ES” sul fabbricato esistente sul Fg10 particella 94; Al punto 1b (Tav. RUE3 e RUE4nord) richiede la eliminazione della categoria d’intervento “RT” Ripristino Tipologico - prevista nella disciplina particolareggiata per l’edificio di cui al punto 1a in quanto si ha intenzione di demolirlo e trasferire la capacità edificatoria in ambito urbano del capoluogo. Al punto 2 (Tav. RUE3 e Tav. RUE4nord) si richiede la rimozione del vincolo ambientale EA e della categoria d’intervento “RVP” Ristrutturazione edilizia con vincolo di conservazione planivolumetrica (e non “RRC” Si prende atto dell’errore materiale compiuto nella retinatura della Tav. RUE4nord nella quale l’edificio ex rurale insistente sulla particella 95 del Fg10 non è rappresentato come edificio di valore ambientale “EA” sottoposto all’intervento “RVP”, come invece evidenziato nella scheda operativa n° 385 della D.P.. Conseguentemente, in accoglimento parziale della PARZ. proposta dell’osservante, si elimina la scheda ACCOLTA operativa 385 confermando la classificazione a sub ambito AC2 delle aree dei mappali 93-94-95 del Fg10 come evidenziato nelle cartografie di RUE adottato. Per gli altri aspetti: - si respingono le richieste di eliminazione del vincolo “ES” per il fabbricato insistente sul mappale 94 chiaramente di valore tipologico - architettonico in Vellani Corrado Territorio rurale - PSC Tav. PS2nord 44 Olivo Gaetano S. Michele per Edil Olivo della fossa srl RUE Tav. RUE4nord Scheda operativa 385 e 386 25 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA - 45 Beltrami Ferrante Territorio rurale 46 Vilde Immobiliare sas di Ferretti Daniele e C. Territorio rurale (Via Tassone) come riportato dall’osservante) sul basso servizio agricolo presente sulla particella n° 95 del Fg10 confinante ad est con l’edificio storico culturale di cui al punto 1 (scheda operativa 385). Al punto 3 richiede di poter trasferire la capacità edificatoria, riconosciuta dal PRG 2008 per circa 1500 mq di superficie utile residenziale, in ambiti urbani del capoluogo o di S. Michele non meglio individuati, demolendo gli edifici esistenti di valore storico – culturale testimoniale. Al punto 1A, riguardante l’elaborato PS2sud, si richiede di poter realizzare un’altra unità di intervento di 150 mq di SU per l’abitazione dei figli in corrispondenza dell’edificio esistente lungo via PSC Tav. PS2sud Baviera, in ambito agricolo riservato alla formazione di Parchi Territoriali naturalistici, che si chiede RUE riclassificare ad ambito “AC” per mq 17847. Tav. Al punto 1B, riguardante l’elaborato RUE4sud, si RUE4sud propongono per il RUE le stesse richieste di modifica avanzate per il PSC al punto 1A, richiedendo la classificazione a sub ambito AC1 delle aree di proprietà per 17847 mq. Chiede che il PSC e il RUE adottati vengano integrati PSC Tav. PS2sud riportando il perimetro del comparto PAD1 (del previgente PRG) nelle tavole grafiche, richiamando la RUE normativa tecnica previgente ad esso relativa in modo Tav. da assicurare la possibilità di completamento del RUE4sud comparto stesso. PROPOSTA DI PARERE ESITO quanto fabbricato a blocco di matrice rurale presente nelle mappe catastali d’impianto e sostanzialmente conservato nei caratteri stilistico - architettonici originari; - si respingono le richieste di delocalizzazione, previa demolizione degli edifici esistenti, delle superfici utili rilevabili nello stato di fatto dei fabbricati di matrice rurale di valore storico – culturale - testimoniale, in quanto in evidente contrasto con la filosofia pianificatoria del PSC e del RUE e con le direttive del PTCP 2010. Per quanto sopra l’osservazione deve intendersi parzialmente accolta con l’eliminazione della scheda operativa della conservazione n° 385. Si respinge in quanto in contrasto con la filosofia pianificatoria di PSC e RUE e con le norme di PTCP che non consentono comunque di individuare come ambiti urbani consolidati le aree di pertinenza degli edifici residenziali civili inequivocabilmente ricadenti in territorio rurale. RESPINTA Premesso che trattasi di intervento di recupero e riuso attraverso demolizione e ricostruzione di precedenti edifici agricoli che non può certamente PARZ. ritenersi “esemplare”, si accoglie parzialmente la ACCOLTA richiesta evidenziando nella cartografia di RUE (Tav. RUE4sud) il perimetro dell’intervento in corso di 26 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. 47 Ferrarini Miria Ponte della Beviera STRUMENTO ELABORATO RUE Tav. RUE4sud SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE ESITO Su detto comparto, previsto in sostituzione di un preesistente allevamento avicolo (ora demolito), l’Amministrazione Comunale ha rilasciato PdC n° 164 del 2008 che prevede un insediamento residenziale con It = 0,175 mq/mq per complessivi 1.853 mq di SU e 15 alloggi. Attualmente, si afferma nell’osservazione, che sono in corso le opere di urbanizzazione. attuazione ricadente in Ambiti a campagna – parco del PSC e in Ambiti agricoli di valore paesaggistico (TR2c) sui quali si sovrappongono Zone di tutela ordinaria dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d’acqua (TR2a) del RUE adottato, che assume i vincoli sovraordinati del PTCP 2010. Per quanto riguarda la validità del PdC in corso di attuazione, la sua durata e la eventuale decadenza dei titoli abilitativi rilasciati per l’edificazione di nuovi alloggi in case singole, abbinate e/o a schiera non ancora iniziate, si rimanda alla legislazione urbanistica vigente non essendo la fase di controdeduzione alle osservazioni la sede idonea per entrare nel merito tecnico e giuridico - amministrativo di scelte operate in forza del PRG previgente. Si modificano conseguentemente le tavole di RUE individuando con specifico perimetro e simbologia le aree classificate in ambiti TR2a e TR2c, nelle quali valgono le previsioni relative al comparto PAD1 del PRG previgente. Al punto 1 si chiede la riclassificazione ad ambito “TR4 - Ambito agricolo periurbano” di parte dell’area del mappale 189 (Fg17) classificata nel PSC adottato a Tessuto urbano consolidato “AC” e nel RUE a sub ambiti AP1 in quanto area di pertinenza di stabilimento produttivo esistente appartenente a proprietà diversa da quella dell’osservante. Per detto stabilimento produttivo è in corso uno specifico provvedimento di variante al PRG ai sensi dell’art. A-14bis della Lg. Rg. 20/2000, già sottoposto alla valutazione dei competenti Uffici provinciali; ARPA; AUSL; che si sono espressi favorevolmente Si accoglie parzialmente nel senso che, nel progetto di intervento valutato in Conferenza dei Servizi, le aree del mappale 189 che l’osservante richiede di classificare ad ambito TR4 non vengono interessate da edifici produttivi in quanto aree cortilive da sistemare a piazzale e barriera verde di mitigazione PARZ. degli impatti visivi ed acustici verso i confini sud ed ACCOLTA est della proprietà “Acopassavant”. Si respinge invece la richiesta di eliminare la possibilità di insediare nei sub ambiti AP1 (art. 36.1) gli usi proposti dall’osservante in quanto il primo comma dell’articolo richiamato prevede per tutte le 27 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE con suggerimenti e prescrizioni, attualmente in dase di deposito. Al punto 2 si richiede l’eliminazione della possibilità di prevedere gli usi 5.2 - 5.3 - 5.4 - 7.4 in quanto ritenuti incompatibili con il contesto circostante e con l’ambiente urbano di Ponte della Beviera, frazione di S. Michele della Fossa. aree produttive AP1 “strategie di conferma e qualificazione ambientale dell’esistente ed obiettivi di manutenzione qualitativa ed eventualmente ampliamento dei fabbricati interessati da attività non nocive ed inquinanti, nonché di nuovo insediamento di attività a limitato impatto ambientale”, fatto salvo quanto specificatamente previsto proprio dalla “Variante Acopassavant“ così come la stessa sarà approvata dai competenti Uffici provinciali, ARPA e AUSL. ESITO PSC Chiede di declassare da edifici “ES” di valore Si conferma la classificazione tipologica adottata in Tav. PS2sud tipologico – architettonico ad edifici “EA” di valore quanto trattasi di edifici presenti nella mappa 48 Soncini Mario Territorio rurale 49 Boniburini Giuseppe Territorio rurale (S. Michele della Fossa) 50 Pavarini Renzo Territorio rurale RUE Tav. RUE4sud Scheda operativa 170 PSC Tav. PS2nord storico – testimoniale (ambientale) il complesso agricolo a corte aperta in pessimo stato di conservazione ed in evidente stato di precarietà strutturale. catastale d’impianto a corte aperta sostanzialmente PARZ. conservati nelle loro caratteristiche planivolumetriche. ACCOLTA In accoglimento parziale di quanto proposto dall’osservante si modifica nella scheda operativa 170 la categoria di intervento da “RRC” a “RVP”. Chiede di declassare da edifici “ES” di valore tipologico – architettonico ad edifici “EA” di valore storico – testimoniale (ambientale) il complesso agricolo a corte aperta in pessimo stato di conservazione ed in evidente stato di precarietà strutturale. Si conferma la classificazione tipologica adottata in quanto trattasi di edifici presenti nella mappa catastale d’impianto a corte aperta sostanzialmente PARZ. conservati nelle loro caratteristiche planivolumetriche. ACCOLTA In accoglimento parziale di quanto proposto dall’osservante si modifica nella scheda operativa 257 la categoria di intervento da “RRC” a “RVP”. RUE Tav. RUE4nord Scheda operativa 257 PSC Chiede il declassamento da “ES” ad “EA” di edificio Si accoglie parzialmente confermando la Tav. PS2nord rurale a corpi congiunti presente nella mappa classificazione tipologica adottata ma modificando RUE Tav. RUE4nord Scheda operativa 92 catastale d’impianto e sostanzialmente conservato nella scheda norma la categoria d’intervento da PARZ. nelle caratteristiche planivolumetriche originarie “RRC” a “RVP” ritenendola adeguata per consentire ACCOLTA nonostante le precarie condizioni manutentive e la riqualificazione conservativa del bene edilizio. strutturali; la presenza di superfetazioni e parziali modifiche dei prospetti. 28 OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc OSS. RICHIEDENTE LOCALITA’ N. STRUMENTO ELABORATO SINTESI RICHIESTA PROPOSTA DI PARERE ESITO Propone di eliminare la destinazione d’uso dell’area Si respinge in quanto si pone in contrasto con Paoli Gianluca per G.C. 51 Alternativa civica PSC individuata come “Orti comunali di progetto” e di obiettivi di intervento della Giunta Comunale in carica Tav. PS2sud Territorio rurale RUE Tav. RUE4sud classificarla ad ambito “TR3 - Ambiti ad alta tesi ad implementare le dotazioni territoriali per usi sociali proponendo, per i terreni oggetto di RESPINTA vocazione produttiva agricola”. osservazione, la destinazione ad orti comunali che non sembra in contrasto con la vocazione produttiva agricola del territorio circostante. 29 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve e osservazioni al PSC e al RUE 4.5 – QUADRO RIASSUNTIVO DELLE PROPOSTE DI CONTRODEDUZIONE Dalla lettura delle proposte di controdeduzione, risulta che: - le riserve della Provincia di Reggio Emilia sono state accolte; - le osservazioni della Provincia di Reggio Emilia sono state sostanzialmente accolte; - le osservazioni presentate dagli Enti sono state accolte; - le osservazioni presentate dall’UTC sono state parzialmente accolte; - delle 50 osservazioni presentate da privati, 15 osservazioni (30%) sono state accolte in toto; 26 osservazioni (52%) sono state accolte in parte e 9 osservazioni (18%) sono state respinte. Più in particolare il prospetto riassuntivo delle osservazioni accolte in toto, parzialmente accolte o respinte in relazione allo strumento urbanistico risulta così articolato: • Osservazioni al Piano Strutturale Comunale (n° 33): Accolte in toto : n° 12 Accolte in parte : n° 14 Respinte : n°7 • Osservazioni al Regolamento Urbanistico Edilizio (n° 17): Accolte in toto : n° 3 Accolte in parte : n° 12 Respinte : n°2 Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 48 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve e osservazioni al PSC e al RUE 5 - ASPETTI QUANTITATIVI DEL PIANO STRUTTURALE CONTRODEDOTTO E PROPOSTO ALL’APPROVAZIONE COMUNALE Gli aspetti quantitativi delle modifiche proposte al PSC adottato rispetto al dimensionamento e alla capacità insediativa teorica residenziale sono evidenziate nei successivi prospetti, nei quali vengono riportate le variazioni che intervengono rispetto ai dati originari. VARIAZIONE DIMENSIONAMENTO RESIDENZIALE MASSIMO DEGLI AMBITI SOGGETTI A P.U.A. AMBITI S.C. EDIFICABILE RESIDENZIALE PSC ADOTTATO PSC CONTROD MQ MQ PSC VARIAZIONE ADOTTATO NUOVI ALLOGGI ABITANTI TEORICI CON 37 MQ SC/AB PSC CONTROD PSC CONTROD VARIAZIONE PSC VARIAZIONE ADOTTATO MQ N. N. N. N. N. N. AR1-AR2 9.724 9.724 0 107 107 0 263 263 0 ANR 24.840 24.280 -560 232 226 -6 671 656 -15 APC 3.924 3.670 -254 38 35 -3 106 99 -7 TOTALE 38.488 37.674 -814 377 368 -9 1.040 1.018 -22 VARIAZIONE CAPACITA' INSEDIATIVA RESIDENZIALE TEORICA MASSIMA DEGLI AMBITI SOGGETTI A P.U.A. AMBITI S.C. EDIFICABILE RESIDENZIALE PSC ADOTTATO PSC CONTROD MQ MQ PSC VARIAZIONE ADOTTATO NUOVI ALLOGGI ABITANTI TEORICI CON 37 MQ SC/AB PSC CONTROD PSC CONTROD VARIAZIONE PSC VARIAZIONE ADOTTATO MQ N. N. N. N. N. N. APT 9.724 9.724 0 107 107 0 263 263 0 ANR 27.195 26.467 -728 254 246 -8 735 715 -20 APC 5.298 4.956 -342 51 47 -4 143 134 -9 TOTALE 42.217 41.147 -1.070 412 400 -12 1.141 1.112 -29 Come si può vedere dai dati soprariportati, emerge che la potenzialità edificatoria residenziale dei comparti soggetti a PUA del PSC controdedotto è diminuita di 814 Mq di SC pari a 9 alloggi rispetto al dimensionalento massimo e di 1.070 Mq di SC pari a 12 alloggi rispetto alla capacità insediativa teorica massima. Relativamente alle Superfici Territoriali e alle Superfici Fondiarie massime degli ambiti a prevalente destinazione residenziale AR1-AR2-ANR, le variazioni che si sono prodotte riguardano solo l’ambito ANR2 il quale ha diminuito la sua ST di 5.600 Mq e conseguentemente la SF di 2.800 mq. Anche per quanto riguarda gli ambiti a prevalente destinazione terziaria AR2-AR3-APC, si produce una diminuzione della potenzialità edificatoria per effetto della riduzione del perimetro sia dell’ambito AR3b – Stazione (-2.400 Mq) che dell’ambito APC (-12.700 Mq). L’ambito AR3b riduce da 1.300 Mq a 920 Mq la SC edificabile terziaria massima, mentre l’ambito APC da 15.696 Mq a 14.680 Mq di SC. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 49 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve e osservazioni al PSC e al RUE Nel complesso quindi le modifiche introdotte hanno portato a variazioni in riduzione rispetto alle quantità previste nel PSC adottato e pertanto conformi al fabbisogno stimato in seno al medesimo PSC come di seguito evidenziato. Il fabbisogno residenziale minimo previsto nel PSC, è stato stimato in 905 alloggi da soddisfare in interventi di recupero e trasformazione dell’esistente e di nuova edificazione. Rispetto ai 905 alloggi stimati, nel PSC controdedotto del comune di Bagnolo in Piano il dimensionamento residenziale e la capacità insediativa teorica vengono definiti come segue: a) Il dimensionamento è quantificato in 789 - 819 alloggi, con pezzatura media di 102 Mq. di Superficie Complessiva negli ambiti di riqualificazione e nuovo insediamento; b) La capacità insediativa teorica, in virtù della facoltà di riservare una potenzialità edificatoria in più rispetto al dimensionamento di cui alla precedente lettera a) nei comparti di nuovo insediamento (ANR - APC) per la delocalizzazione di volumi incongrui e/o per la perequazione urbanistica e per la localizzazione di quote ERS aggiuntive, viene stabilita in 821 - 851 alloggi. Poiché negli ambiti di riqualificazione il PSC stabilisce un indice di Utilizzazione Territoriale variabile da 0,30 a 0,40 mq/mq di ST, sia il dimensionamento che la capacità insediativa residenziali prospettano i valori minimi e massimi soprariportati. Il dimensionamento residenziale e la capacità insediativa teorica del PSC controdedotto risultano quindi più contenuti rispetto al dimensionamento residenziale preliminare riportato nell’Accordo di Pianificazione (stimato in circa 900 alloggi) e al PSC adottato. La ripartizione del dimensionamento residenziale e della capacità insediativa teorica del PSC controdedotto, risulta pertanto così articolata: Dimensionamento Capacità insediativa teorica N° alloggi N° alloggi 100 100 Interventi di recupero del patrimonio sparso e conversione allevamenti specialistici in territorio rurale 60 60 Interventi di completamento 50 50 Residuo PP e PR del previgente PRG in corso di attuazione 241 241 Ambiti di riqualificazione urbanistica (AR1-AR2) 81 - 107 81-107 Ambiti di nuovo insediamento residenziale (ANR) 222 - 226 242 - 246 35 47 789 - 819 821 - 851 Interventi di recupero e integrazione dei tessuti esistenti Ambito per nuovi insediamenti prevalentemente terziari (APC) TOTALE Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 50 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve e osservazioni al PSC e al RUE La quantificazione riepilogativa degli ambiti di riqualificazione e di nuovo insediamento viene riportata nelle successive tabelle. DIMENSIONAMENTO RESIDENZIALE DEGLI AMBITI AR - ANR - APC LOCALITA' AMBITO CAPOLUOGO AR1a - Bianchini falegnameria (*) CAPOLUOGO CAPOLUOGO AR1b - Consorzio Agrario AR1c - Mora-Falegnameria (*) (*) CAPOLUOGO AR1d - Piscina (**) CAPOLUOGO CAPOLUOGO AR2a - Dallari-Ex distilleria AR2b - Roveda-Ex cantina CAPOLUOGO AR2c - Ex Giza TOTALE AR CAPOLUOGO CAPOLUOGO CAPOLUOGO PIEVE ROSSA CAPOLUOGO -- TOTALE SUPERF. FOND. MAX UT (A) MQ MQ MQ/MQ MQ/MQ MQ 0,30 0,30 0,30 (0,25) 0,30 0,30 0,30 -- 0,40 0,40 0,40 (0,25) 0,40 0,40 0,40 -- 1.104 1.248 1.728 (2.500) 738 900 1.575 7.293 - 0,10 0,10 0,10 0,10 - 0,10 0,10 0,10 0,10 - 0,10 -- 4.600 5.200 7.200 (10000) 12.300 6.000 10.500 45.800 ANR1 ANR2 ANR3 ANR4 ANR5 21.500 51.400 84.000 5.800 23.000 185.700 APC 183.500 -- -- TOTALE ANR CAPOLUOGO SUPERF. TERRIT. (A) = Dimensionamento residenziale minimo (B) = Dimensionamento residenziale massimo Ambiti del vigente PRG confermati con modifiche 10.750 25.700 42.000 2.900 12.650 94.000 -- UT (B) SC EDIFICABILE TERZIARIA MAX REALIZ ZABILE (A) (B) MQ % N. N. 1.472 1.664 2.304 (2.500) 984 1.200 2.100 9.724 0% 0% 0% (0%) 80% 50% 50% 12 14 19 (24) 8 10 18 81 - 16 - 18 - 26 - (24) - 11 - 13 - 23 - 107 2.150 5.140 11.920 580 4.150 23.940 - 2.150 - 5.140 - 12.260 - 580 - 4.150 - 24.280 0% 0% 0% 0% 0% 21 48 115 5 33 222 - 21 - 48 - 119 - 5 - 33 - 226 0,10 3.670 - 80% 35 - -- 34.903 -- 338 SC EDIFICABILE RESIDENZIALE 3.670 - 37.674 ALLOGGI 35 - 368 (*) = Potenzialità edificatoria (*) = Potenzialità per ERS edificatoria delocalizzata per ERS nell'ambito delocalizzata ANR3 nell'ambito ANR3 (**) = Potenzialità edificatoria (**) = Potenzialità delocalizzata edificatoria nell'ambito delocalizzata ANR3 nell'ambito ANR3 CAPACITA’ INSEDIATIVA RESIDENZIALE DEGLI AMBITI AR - ANR - APC LOCALITA' CAPOLUOGO CAPOLUOGO CAPOLUOGO CAPOLUOGO CAPOLUOGO CAPOLUOGO CAPOLUOGO TOTALE AR CAPOLUOGO CAPOLUOGO CAPOLUOGO PIEVE ROSSA CAPOLUOGO AMBITO AR1a - Bianchini falegnameria AR1b - Consorzio Agrario AR1c - Mora-Falegnameria AR1d - Piscina (**) AR2a - Dallari-Ex distilleria AR2b - Roveda-Ex cantina AR2c - Ex Giza -ANR1 ANR2 ANR3 ANR4 ANR5 TOTALE ANR CAPOLUOGO TOTALE (*) (*) (*) SUPERF. TERRIT. SUPERF. FOND. MAX UT (A) MQ MQ MQ/MQ MQ/MQ MQ 0,30 0,30 0,30 (0,25) 0,30 0,30 0,30 -0,13 0,13 0,10 0,10 - 0,40 0,40 0,40 (0,25) 0,40 0,40 0,40 -0,13 0,13 0,10 0,10 - 1.104 1.248 1.728 (2.500) 738 900 1.575 7.293 2.795 6.682 11.920 580 4.150 26.127 4.956 4.600 5.200 7.200 (10000) 12.300 6.000 10.500 45.800 21.500 51.400 84.000 5.800 23.000 185.700 APC 183.500 -- -- (A) = Capacità insediativa teorica minima (B) = Capacità insediativa teorica massima 10.750 25.700 42.000 2.900 12.650 94.000 UT 0,1007 0,1007 -- -- -- (B) SC EDIFICABILE TERZIARIA MAX REALIZ ZABILE (A) MQ % N. - 1.472 1.664 2.304 (2.500) 984 1.200 2.100 9.724 2.795 6.682 12.260 580 4.150 26.467 0% 0% 0% (0%) 80% 50% 50% 12 14 19 (24) 8 10 18 81 27 62 115 5 33 242 - 4.956 80% 47 -- 370 SC EDIFICABILE RESIDENZIALE 38.376 - 41.147 0% 0% 0% 0% 0% ALLOGGI (B) N. - 16 18 26 (24) 11 13 23 107 27 62 119 5 33 246 - 47 - 400 (*) = Potenzialità edificatoria (*) = Potenzialità per ERS edificatoria delocalizzata per ERS nell'ambito delocalizzata ANR3 nell'ambito ANR3 (**) = Potenzialità edificatoria (**) = Potenzialità delocalizzata edificatoria nell'ambito delocalizzata ANR3 nell'ambito ANR3 Ambiti del vigente PRG confermati con modifiche Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 51 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve e osservazioni al PSC e al RUE La potenzialità edificatoria degli ambiti produttivi del PSC a carattere prevalentemente terziario del PSC viene invece riportata di seguito. RIEPILOGO POTENZIALITA’ EDIFICATORIA DEGLI AMBITI AR E APC LOCALITA' AMBITO SUPERF. TERRIT. SUPERF. TERRIT. PRIVATA sulla quale viene calcolato l'UT MQ MQ UT SC EDIFICABILE TERZIARIA MQ/MQ MQ/MQ MQ SC EDIFICABILE TERZIARIA MAX REALIZ ZABILE MQ % CAPOLUOGO AR2a - Dallari-Ex distilleria 12.300 0,30 0,40 2.952 - 3.936 80% CAPOLUOGO AR2b - Roveda-Ex cantina 6.000 0,30 0,40 900 - 1.200 50% CAPOLUOGO AR2c - Ex Giza 10.500 0,30 0,40 1.575 - 2.100 50% CAPOLUOGO AR3a - Ex Coop 4.300 0,30 0,40 1.290 - 1.720 100% CAPOLUOGO AR3b - Stazione 8.000 2.300 0,30 0,40 690 - 920 100% TOTALE AR 41.100 -- -- -- 7.407 - 9.876 -- APC 183.500 0,10 0,10 14.680 - 14.680 80% TOTALE 224.600 -- -- 22.087 CAPOLUOGO -- - 24.556 -- Ambiti del vigente PRG confermati con modifiche Relativamente agli spazi ed attrezzature di interesse pubblico di rilevanza comunale, che in sede di controdeduzioni alle osservazioni non hanno subito variazioni di rilievo, nel PSC controdedotto la dotazione per abitante rimane abbondantemente superiore allo standard minimo di legge, con circa 108 Mq/abitante teorico e 115 mq per abitante residente. 5.1 - TERRITORIO URBANIZZATO E URBANIZZABILE Al paragrafo 3.2 (Parametri di misura della dimensione urbana) dell’Allegato 5 alle NA del PTCP si definiscono le modalità di calcolo relative all’estensione del Territorio urbanizzato e del Territorio urbanizzabile, comprensivo degli insediamenti residenziali, produttivi e dei servizi ed escluso il territorio rurale. Sulla scorta di tali definizioni, si riportano di seguito i dati relativi all’estensione del Territorio Urbanizzato e del Territorio Urbanizzabile, delimitati graficamente nel PSC controdedotto del Comune di Bagnolo in Piano : Territorio Urbanizzato : ST = 341,2 Ha. Territorio Urbanizzabile : ST = 46,7 Ha. Il PTCP definisce delle soglie di incremento del territorio urbanizzato, per funzioni prevalentemente residenziali, da assumere come parametri di riferimento nella redazione di nuovi strumenti urbanistici comunali, che vengono differenziate per sub-ambiti provinciali. Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 52 Comune di BAGNOLO IN PIANO Relazione di controdeduzione alle riserve e osservazioni al PSC e al RUE Il territorio comunale di Bagnolo in Piano appartiene al sub-ambito della “Bassa Pianura”, per il quale è stabilita una soglia massima di incremento del territorio urbanizzato pari al 5%. Al comma 5 dell’art. 7 delle NA del PTCP, vengono stabilite le modalità di calcolo per la definizione del rapporto tra Territorio Urbanizzabile e Territorio Urbanizzato ai fini della verifica della soglia massima di incremento. Il rapporto tra Territorio Urbanizzabile e Territorio Urbanizzato del PSC controdedotto, calcolato con le modalità riportate nell’articolo sopracitato, risulta il seguente : RAPPORTO TRA TERRITORIO URBANIZZABILE E TERRITORIO URBANIZZATO PREVALENTEMENTE RESIDENZIALE Territorio urbanizzabile prevalentemente residenziale = 9,4 ha di ST Territorio urbanizzato prevalentemente residenziale = 248,7 ha di ST Rapporto tra territorio urbanizzabile e territorio urbanizzato : 9,4 / 248,7 = 3,78 % Il rapporto tra Territorio Urbanizzabile e Territorio Urbanizzato prevalentemente residenziale del PSC controdedotto risulta pertanto inferiore a quello del PSC adottato (3,90%). Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE 53
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