4003 REL CONTR PSC RUE - Comune di Bagnolo in Piano

COMUNE DI
BAGNOLO IN PIANO
PROVINCIA DI REGGIO EMILIA
- ADOTTATI CON D.C. N° 40 DEL 25/10/2013 -
RELAZIONE DI CONTRODEDUZIONE ALLE
RISERVE E OSSERVAZIONI AL PSC E AL RUE
Progettista responsabile CCDP:
Arch. Aldo Caiti
Gruppo di lavoro CCDP:
Grazia Bagnacani (Coordinamento)
Roberta Bagnacani
Simone Caiti
M.Luisa Gozzi
Simonetta Luciani
Studio geologico – sismico:
Dr. Geol. Gian Pietro Mazzetti
Centrogeo – Correggio (RE)
Redazione VAS/ValSAT:
Studio Alfa di Reggio Emilia
Studio delle Potenzialità archeologiche
del territorio:
Arch. Elisabetta Cavazza
Aprile 2014
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
INDICE
PREMESSA
2
1 - LE RISERVE E LE OSSERVAZIONI PRESENTATE
4
1.1. - ELENCO E RIFERIMENTI AMMINISTRATIVI
4
1.2. - LOCALIZZAZIONE DELLE OSSERVAZIONI
7
2 – LE PROCEDURE PER L'ESAME DELLE OSSERVAZIONI
7
3 – CRITERI E LINEE GUIDA ADOTTATI PER L'ESAME DELLE OSSERVAZIONI AL PSC
7
4 – I CONTENUTI DELLE RISERVE E DELLE OSSERVAZIONI E LE PROPOSTE DI
CONTRODEDUZIONE
11
4.1 - PROVINCIA DI REGGIO EMILIA – RISERVE, OSSERVAZIONI E PARERE MOTIVATO SULLA
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
11
4.1.1 - ESAME PIANO STRUTTURALE COMUNALE E REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO
11
4.1.2 - PROCEDURA DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) DEL P.S.C. E DEL R.U.E. ESPRESSIONE DEL PARERE MOTIVATO DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA
29
4.2 – I PARERI DEGLI ENTI
4.2.1 – SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELL’EMILIA ROMAGNA
4.2.2 – REGIONE EMILIA ROMAGNA - SERVIZIO FERROVIE
41
41
41
4.3 – LE OSSERVAZIONI DELL’UFFICIO TECNICO COMUNALE (OSS. N° 36)
42
4.4 – LE OSSERVAZIONI DEI PRIVATI
47
4.5 – QUADRO RIASSUNTIVO DELLE PROPOSTE DI CONTRODEDUZIONE
48
5 - ASPETTI QUANTITATIVI DEL PIANO STRUTTURALE COMUNALE CONTRODEDOTTO E
PROPOSTO ALL’APPROVAZIONE
49
5.1 - TERRITORIO URBANIZZATO E URBANIZZABILE
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
52
1
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
PREMESSA
Il Comune di Bagnolo in Piano ha intrapreso il percorso per la formazione del Piano Strutturale
Comunale nel 2008 convocando la Conferenza di Pianificazione, che si è conclusa il 19 dicembre
2008 con la predisposizione del Documento conclusivo e la sottoscrizione del Verbale conclusivo, alla
quale non ha fatto seguito la sottoscrizione dell’Accordo di Pianificazione ai sensi dell’art. 14 della LR
20/2000.
L’Amministrazione comunale in carica, insediatasi dopo la tornata elettorale del giugno 2009, ha
inteso rivedere in parte i contenuti del Documento Preliminare già condiviso, mantenendo validi gli
elaborati del Quadro Conoscitivo presentati alla Conferenza del 2008, ed ha approvato il nuovo
Documento Preliminare e la Valsat preliminare con deliberazione di Giunta comunale n. 85 del 24
agosto 2012.
In data 15 ottobre 2012 si è svolta la seduta di riapertura della Conferenza di Pianificazione e l’11
Gennaio 2013 si è tenuta la seduta conclusiva.
L'Accordo di Pianificazione è stato approvato dalla Provincia con atto di Giunta n. 162 del 25 Giugno
2013 e dal Comune di Gualtieri con Deliberazione Consiliare n. 21 del 5 Luglio 2013; infine, in data 26
Luglio 2013, è stato sottoscritto dal Presidente della Provincia di Reggio Emilia e dal Sindaco del
Comune di Bagnolo in Piano.
Con Delibera di Consiglio Comunale N° 40 del 25/10/2013, il Comune di Bagnolo in Piano ha adottato
il PIANO STRUTTURALE COMUNALE (PSC) e il REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO (RUE)..
Il R.U.E. è stato depositato presso il Settore Tecnico Urbanistica ed Edilizia Privata per 60 gg a partire
dal 16.11.2013 per la raccolta delle osservazioni fino al giorno 14.01.2014;
Il P.S.C. è stato depositato presso il Settore Tecnico Urbanistica ed Edilizia Privata per 60 gg a partire
dal 20.11.2013 per la raccolta delle osservazioni fino al giorno 19.01.2014.
L'avviso di adozione dei suddetti Piani è stato ripubblicato sul B.U.R. il giorno 15.01.2014, anche ai
fini della valutazione ambientale, e al fine di uniformare i termini delle osservazioni di carattere
urbanistico ed ambientale con Delibera di Giunta Comunale n.8 del 14.01.2014 sono stati prorogati i
termini per la raccolta delle osservazioni, ossia fino al giorno 16.03.2014.
Dell’avvenuta adozione e pubblicazione del PSC e del RUE è stato inoltre dato avviso sul sito Internet
del Comune.
L’Amministrazione Comunale ha provveduto alla trasmissione del PSC e del RUE alla Provincia di
Reggio Emilia e agli Enti e organismi pubblici nelle forme previste dalle norme vigenti.
La trasmissione alla Provincia del materiale si è completata con l’invio delle osservazioni presentate a
seguito delle pubblicazioni di legge.
Inoltre, il Comune di Bagnolo in Piano ha presentato alla Provincia gli elaborati per attivare la
procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.), in quanto autorità competente alla
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
2
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
Valutazione Ambientale di piani e programmi approvati dai Comuni e tenuta ad esprimere il Parere
Motivato di cui all’art. 15 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..
Per quanto concerne la Valutazione Ambientale Strategica, sono stati esaminati gli elaborati del Piano
Strutturale Comunale (PSC) e del Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE), il Rapporto Ambientale,
redatto ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., e le osservazioni trasmesse dal Comune di
Bagnolo in Piano. Tramite convocazione di apposita Conferenza di Servizi, sono stati consultati i
soggetti competenti in materia ambientale al fine di acquisire le loro valutazioni.
La Provincia di Reggio Emilia ha espresso riserve ed osservazioni al PSC e al RUE adottati con
D.G.P. n°60 del 28/03/2014, nonché il Parere Motivato di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i relativamente
alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano Strutturale Comunale (PSC) e del
Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE).
Durante il periodo di pubblicazione del PSC e del RUE sono pervenute in totale n. 50 osservazioni
presentate da privati, oltre all’osservazione dell’Ufficio Tecnico Comunale e dei seguenti Enti pubblici:
•
•
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna;
Regione Emilia Romagna – Servizio Ferrovie.
Il presente documento costituisce pertanto Relazione tecnica di accompagnamento alle proposte di
controdeduzione alle riserve e alle osservazioni al PSC e al RUE, da sottoporre all’approvazione del
Consiglio Comunale.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
3
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
1 - LE RISERVE E LE OSSERVAZIONI PRESENTATE
1.1. - ELENCO E RIFERIMENTI AMMINISTRATIVI
Come evidenziato in premessa, durante il periodo di pubblicazione del PSC e del RUE sono
pervenute n. 50 osservazioni di privati, alle quali va aggiunta l’osservazione n° 36 dell’Ufficio Tecnico
Comunale ed i pareri degli Enti pubblici.
L’elenco completo delle osservazioni presentate dai privati, dall’UTC ed i pareri pervenuti da parte
degli Enti pubblici è evidenziato nei seguenti prospetti.
OSSERVAZIONI DEI PRIVATI e DELL’UTC
Numero
d’ordine
Protocollo Comune
Richiedente
1
253
13/01/2014
Rossi Giovanni per Parrocchia S.Francesco da Paola e
S. Maria Porziola
2
283
14/01/2014
Paoli Gianluca per G.C. Alternativa Civica
3
302
14/01/2014
Ferraroni Nello – Yama Immobiliare SRL
4
303
14/01/2014
Ferraroni Nello – Yama Immobiliare SRL
5
305
14/01/2014
Gelosini Maddalena
6
306
14/01/2014
Beltrami Fausto – Belfam SRL
7
1563
19/02/2014
Ghidoni Luigia
8
1570
19/02/2014
Tassoni Luciano
9
1572
19/02/2014
Tassoni Luciano
10
1573
19/02/2014
Tassoni Luciano
11
1575
19/02/2014
Cacciani Corrado
12
1576
19/02/2014
Ferrari Gianfranco
13
1579
19/02/2014
Ferrari Amedeo
14
1580
19/02/2014
Cancian Cesira
15
1582
19/02/2014
Negri Elvira
16
2077
03/03/2014
Cavalca Franco – Cavalca Vincenzo e Franco SNC
17
2078
03/03/2014
Negri Elvira
18
2198
06/03/2014
Ruspaggiari Dino
19
2281
08/03/2014
Carboni Ildebrando
20
2393
12/03/2014
Casoli Mauro – Unieco
21
2394
12/03/2014
Casoli Mauro – Unieco
22
2395
12/03/2014
Casoli Mauro – Unieco
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
4
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
23
2423
12/03/2014
Pioli Massimo
24
2424
12/03/2014
Caroli Gianfranco
25
2425
12/03/2014
Bolognesi Biancamaria
26
2426
12/03/2014
Ghidoni Vittorio
27
2468
13/03/2014
Bonavigo Gianfranco – Società Agricola San Giorgio Spa
28
2469
13/03/2014
Bonavigo Gianfranco – Società Agricola San Giorgio Spa
29
2481
13/03/2014
Pirani Rossella – Eden Costruzioni
30
2501
14/03/2014
Pancaldi Cesare
31
2524
14/03/2014
Verzellesi Fermo
32
2525
14/03/2014
Anceschi Aimone
33
2526
14/03/2014
Beltrami Ferrante - Alubel SPA
34
2527
14/03/2014
Beltrami Ferrante - Alubel SPA
35
2529
14/03/2014
Beltrami Ferrante - Alubel SPA
36
2535
14/03/2014
Ufficio Tecnico Comunale
37
2544
15/03/2014
Cilloni Ornella
38
2545
15/03/2014
Cilloni Ornella
39
2550
15/03/2014
Montanari Eros – Soc. Pieve Rossa SRL
40
2552
15/03/2014
Turrà Giuseppe – I.TA.CE.F. SRL
41
2553
15/03/2014
Varini Greta
42
2554
15/03/2014
Calzolari Lidia
43
2555
15/03/2014
Vellani Corrado
44
2556
15/03/2014
Olivo Gaetano –Edil Olivo SRL
45
2557
15/03/2014
Beltrami Ferrante
46
2558
15/03/2014
Vilde Immobiliare SAS di Ferretti Daniele e C.
47
2563
15/03/2014
Ferrarini Miria
48
2565
15/03/2014
Soncini Mario
49
2566
15/03/2014
Boniburini Giuseppe
50
2567
15/03/2014
Pavarini Enzo
51
2576
15/03/2014
Gruppo Consigliare di “Alternativa Civica”
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
5
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
PARERI ENTI
Protocollo Comune
ENTE
N.
Data
1145
05/02/2014
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna
2599
17/03/2014
Regione Emilia Romagna – Servizio Ferrovie
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
6
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
1.2. - LOCALIZZAZIONE DELLE OSSERVAZIONI
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale delle osservazioni presentate dai privati, va precisato
che alcune sono di carattere generale ovvero relative alla normativa per cui non sono riconducibili ad
una specifica localizzazione e che alcune osservazioni alla pianificazione si articolano in più punti.
La loro localizzazione viene evidenziata con appositi perimetri e con il numero d’ordine assegnato in
sede di protocollo speciale :
- sulle Tavole PS5 a titolo “Localizzazione delle osservazioni pertinenti al PSC” in scala 1:5000;
- sulle Tavole RUE5 a titolo “Localizzazione delle osservazioni pertinenti al PSC e al RUE” in scala
1:5000.
In particolare per le riserve ed osservazioni della Provincia di Reggio Emilia e degli Enti pubblici non si
è proceduto alla loro localizzazione poiché riguardano in prevalenza aspetti di carattere generale o
normativi.
2 – LE PROCEDURE PER L'ESAME DELLE OSSERVAZIONI
Per l'esame delle osservazioni si è proceduto in primo luogo, in collaborazione tra Ufficio Tecnico
Comunale e Tecnico incaricato, alla catalogazione delle osservazioni pervenute, alla loro
localizzazione cartografica e ad una sintesi dei contenuti delle stesse.
Suddivise per competenza rispetto allo strumento urbanistico (PSC o RUE), delle 50 osservazioni dei
privati, 33 sono relative al PSC e 17 relative al RUE (si sono considerate relative al PSC le
osservazioni che attengono per alcuni aspetti al PSC e per altri aspetti al RUE).
Sia per il PSC che per il RUE, sulla scorta di una visione d'insieme desumibile da un primo quadro
sintetico dei contenuti delle osservazioni presentate, si è deciso di formulare proposte di
controdeduzione specifiche per ognuna di esse.
3 – CRITERI E LINEE GUIDA ADOTTATI PER L'ESAME DELLE OSSERVAZIONI AL PSC
Prima di passare all'esame di merito delle osservazioni al Piano Strutturale Comunale, la Giunta
Comunale ed il Tecnico incaricato hanno concordato i criteri guida da seguire nella formulazione delle
proposte di controdeduzione al PSC adottato, facendoli discendere dal presupposto che l’accoglibilità
di una osservazione deve rispondere alle seguenti condizioni :
- coerenza con quanto sancito nell’Accordo di Pianificazione;
- coerenza con i contenuti di strumenti sovraordinati e con norme vigenti;
- coerenza con le finalità generali del Piano Strutturale Comunale adottato;
- coerenza sia rispetto al dimensionamento complessivo delle previsioni insediative del PSC e alla
sostenibilità delle stesse, sia rispetto ai nuovi ambiti di sviluppo urbano individuate in sede di
adozione.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
7
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
In tale ottica, le linee guida ed i criteri assunti per la valutazione delle osservazioni sono stati i
seguenti :
A - Accogliere le richieste di correzione di errori materiali nel recepimento dello stato di fatto purché
gli stessi risultino documentati e non contrastino con gli obiettivi e le strategie di contenimento
dello spreco di suolo agricolo e di riqualificazione dell’esistente adottati per gli ambiti interessati.
B - Rimandare al POC le richieste di modifica degli ambiti di nuovo insediamento e di trasformazione
che non incidono sul dimensionamento o non comportano sostanziali revisioni, poiché l’entrata in
vigore della Lg. Rg. 6/2009 di fatto demanda al POC medesimo la loro puntuale definizione e
specificazione, compresa la possibilità di modifica non sostanziale del loro perimetro.
C - Assumere le determinazioni e gli impegni contenuti negli Accordi ai sensi dell’Art. 18 della Legge
Regionale 20/2000 e dell’Art. 11 della Legge 241/1990 eventualmente stipulati tra privati e
Amministrazione Comunale.
D - INSEDIAMENTO STORICO
-
Valutare positivamente le richieste di precisazione della perimetrazione dei Centri e Nuclei Storici
e di declassamento dei beni di pregio storico-architettonico solo nel caso di evidenti errori
materiali o nel caso di situazioni modificate rispetto alla data dell’indagine o di adozione della
nuova strumentazione urbanistica, purché adeguatamente documentate.
E - AMBITI URBANI DA RIQUALIFICARE
-
Valutare positivamente le richieste di correzione dei perimetri dei comparti allo scopo di favorirne
l’attuazione tenendo conto del frazionamento delle proprietà interessate, a condizione che le
modifiche avanzate siano tese ad una migliore riqualificazione urbana e ad agevolare gli
interventi di trasformazione, nel rispetto delle finalità di riordino urbanistico-edilizio del PSC
adottato.
F - AMBITI RESIDENZIALI E PRODUTTIVI DI TRASFORMAZIONE / NUOVO INSEDIAMENTO
-
-
Valutare secondo logiche analoghe a quelle del punto precedente le richieste relative agli ambiti
di nuovo insediamento residenziale e produttivo già inclusi nel PSC adottato, avendo presente
altresì l'esigenza di contenere il più possibile lo spreco di suolo agricolo, gli incrementi della
potenzialità edificatoria e del carico urbanistico e di evitare la riduzione delle aree per dotazioni
territoriali specificatamente previste con finalità di miglioramento della qualità urbana ed
ambientale e per la formazione di parchi urbani.
Respingere le richieste di previsione di ambiti di nuovo insediamento esterni al territorio
urbanizzato totalmente nuovi rispetto al PSC adottato e quindi in conflitto con le determinazioni
assunte in sede di Accordo di Pianificazione.
G - AMBITI DEL TERRITORIO RURALE
-
-
Valutare positivamente le richieste orientate alla valorizzazione delle aziende agricole e del
patrimonio naturalistico, paesaggistico ed ambientale presente nel territorio comunale, nel rispetto
tuttavia delle strategie e degli obiettivi del PSC adottato e degli strumenti pianificatori di livello
sovracomunale.
Respingere le richieste tese all’inserimento di aree residenziali e produttive isolate in territorio
rurale.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
8
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
H - SISTEMA DELLE DOTAZIONI TERRITORIALI
-
Accogliere le osservazioni che propongono il miglioramento dell'assetto del sistema dei servizi e
degli spazi pubblici e un arricchimento della dotazione della gamma dei servizi pubblici e collettivi
esistenti nel rispetto della corretta applicazione del criterio della perequazione.
I-
SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’
-
Valutare positivamente le richieste di modificazione allo schema di mobilità veicolare e ciclo pedonale nei casi in cui le richieste stesse non comportino la soppressione o la modifica di
tracciati che, sotto il profilo tecnico - urbanistico, vengono ritenuti indispensabili o fondamentali
per conseguire gli obiettivi di riordino e di risanamento ambientale che il piano adottato sottende.
L - CORPO TECNICO NORMATIVO
-
Valutare positivamente le richieste di modifica al corpo tecnico normativo finalizzate ad una
maggiore chiarezza o ad una migliore coerenza tra i vari elaborati o al suo aggiornamento a
recepimento di nuova legislazione.
Per quanto riguarda le osservazioni pertinenti al Regolamento Urbanistico Edilizio, i criteri guida da
seguire nella formulazione delle proposte di controdeduzione allo strumento adottato, hanno tenuto in
primo luogo presente che l’accoglimento di una osservazione doveva presupporre la conformità alle
previsioni Piano Strutturale Comunale, in quanto il RUE non può, per legge, modificarne i contenuti.
Partendo da questo presupposto, le linee guida ed i criteri assunti per la valutazione delle
osservazioni al R.U.E. adottato sono i seguenti :
A - Valutare positivamente le richieste di precisazione dello stato di fatto relative alla Disciplina
particolareggiata del Sistema insediativo storico e/o di correzione di errori materiali e/o di
declassamento dei beni di pregio storico-testimoniale nel caso di situazioni modificate rispetto
alla data dell’indagine o di adozione della nuova strumentazione urbanistica, purché gli stessi
risultino documentati;
B - Valutare positivamente le richieste di modeste riclassificazioni di sub ambito purché compatibili
con la densità ed il contesto della zona in cui sono collocate o finalizzate ad un corretto
riconoscimento di situazioni esistenti o di precisazione dello stato di fatto, nel rispetto comunque
delle strategie e degli obiettivi di riassetto del PSC adottato;
C - Accogliere le richieste finalizzate al riconoscimento di edifici residenziali civili o produttivi in
territorio agricolo purché adeguatamente documentate o discendenti da convenzioni o atti già in
essere alla data di adozione del PSC e del RUE;
D - Valutare positivamente le richieste di modifica al corpo tecnico normativo finalizzate ad una più
spinta sintesi del testo adottato, a maggiore chiarezza e/o coerenza tra i vari elaborati, a
migliorare e precisare taluni aspetti normativi relativi ai parametri urbanistico - edilizi e alle
definizioni in rapporto anche alla evoluzione della legislazione vigente in materia;
E - Accogliere le richieste di modifica al corpo tecnico normativo finalizzate alla risoluzione dei dubbi
e dei problemi sorti nell’applicazione, nella fase di salvaguardia, del testo normativo adottato.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
9
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
Va infine evidenziato che in determinate situazioni, con particolare riferimento alla richiesta di
riconoscimento degli stati di fatto, si è preso atto degli accertamenti fatti dall'Amministrazione
Comunale e si sono conseguentemente proposte le correzioni che si sono ritenute più opportune sia
in rapporto alle richieste avanzate dagli osservanti sia in rapporto allo stato di fatto consolidato e alla
natura dei territori interessati.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
10
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
4 – I CONTENUTI DELLE RISERVE E DELLE OSSERVAZIONI E LE PROPOSTE DI
CONTRODEDUZIONE
I contenuti delle riserve e osservazioni della Provincia di Reggio Emilia, dei pareri degli Enti e le
osservazioni del Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, nonché le relative proposte di
controdeduzione (evidenziate con specifica motivazione nella “Risposta”) vengono riportati nei
seguenti sottocapitoli 4.1; 4.2 e 4.3.
Nelle Schede allegate al capitolo 4.4 vengono invece riportate le osservazioni dei privati al PSC e al
RUE ordinate in base alla numerazione progressiva. In tali schede, nella colonna intitolata “SINTESI
RICHIESTA” vengono sintetizzati i contenuti delle stesse, mentre le proposte di controdeduzione
vengono evidenziate con specifica motivazione nella colonna “PROPOSTA DI PARERE” e con
risposta sintetica nella colonna “ESITO”.
4.1 - PROVINCIA DI REGGIO EMILIA – RISERVE, OSSERVAZIONI E PARERE MOTIVATO
SULLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
Con D.G.P. n° 60 del 28/03/2014 la Provincia di Reggio Emilia ha formulato le riserve e osservazioni
al Piano Strutturale Comunale (PSC) e al Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) ed espresso il
parere motivato relativo alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PSC e del RUE di seguito
riportati e ai quali si propone di controdedurre come evidenziato con specifica motivazione nella parte
“Risposta”.
4.1.1 - ESAME PIANO STRUTTURALE COMUNALE E REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO
1 - SISTEMA NATURALE ED AMBIENTALE (PSC)
Il Piano Strutturale assume e disciplina, per quanto di competenza, gli aspetti del sistema naturale e
ambientale: zone di vincolo e tutela, rete ecologica, parchi e paesaggio.
1.1 - Riserva
Si segnala che nelle tavole “PS2 Ambiti e sistemi strutturali” non risulta evidenziata la Zona di tutela
dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d’acqua (art. 40 del PTCP), che corre lungo il Torrente
Tassone e viene invece richiamata nella legenda; si chiede di indicarla in cartografia in quanto
condiziona le possibilità di intervento delle aree in essa contenute.
Risposta
Si accoglie la riserva e conseguentemente si modificano gli elaborati di PSC.
1.2 - Osservazione
Sempre riguardo alle zone di vincolo e tutela, si riterrebbe utile evidenziare meglio in normativa la
necessità di confrontare sempre le possibilità d’intervento indicate nelle tavole PS2 con i vincoli e le
tutele cartografati nella “Tavola dei vincoli”, che ne limitano l’applicabilità.
Risposta
Si prende atto del suggerimento ma non si ritiene di dover apportare specifiche integrazioni alle
norme in quanto appare sufficientemente chiaro ed evidente dalle norme di PSC e RUE adottate che
per gli interventi di trasformazione dell’esistente vanno rispettati i vincoli sovraordinati ed i vincoli e le
tutele cartografiche riportate nella “Tavola dei vincoli”.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
11
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
2 - SCHEDA DEI VINCOLI (PSC)
2.1 - Si osserva che zone di interesse archeologico tutelate ai sensi dell’art. 142 del D.Lgs. 42/2004
sono esclusivamente quelle sottoposte a tutela con specifico decreto ministeriale. In territorio di
Bagnolo non è presente questa fattispecie pertanto si chiede di eliminare nella scheda dei vincoli il
riferimento alle aree tutelate per legge.
2.2 - Gli elementi di tutela dell’impianto storico della centuriazione non rientrano tra le aree tutelate
per legge ai sensi del Codice dei beni culturali. Si chiede pertanto di stralciare tale riferimento.
Risposta
2.1 - Si prende atto della richiesta di stralciare nella “Scheda dei vincoli” del PSC i riferimenti alle zone
di interesse archeologico tutelate ai sensi dell’art. 142 del D.Lgs. 42/2004, in quanto detta fattispecie
di aree vincolate non è presente nel territorio comunale di Bagnolo in Piano.
2.2 – Si prende atto della necessità di cancellare nella “Tavola dei vincoli” e nella “Scheda dei vincoli”
i riferimenti agli “Elementi di tutela dell’impianto storico della centuriazione” in quanto detti elementi
non rientrano tra le aree tutelate per legge ai sensi del Codice dei beni culturali.
3- TERRITORIO RURALE (PSC E RUE)
L’individuazione dei diversi ambiti del territorio rurale come definiti dalla L.R. 20/2000 è rappresentata
in tav. PS2 di PSC; tali ambiti sono stati modificati rispetto a quelli individuati dal PTCP alla tav. P3a,
a seguito della riconferma di zone e ambiti già previsti dal PRG (Parchi territoriali naturalistici, ambiti a
campagna parco). Le modifiche riguardano la riduzione di alcune zone produttive agricole a favore di
ambiti periurbani o paesaggistici, ma soprattutto l’estensione delle aree di valore naturale e
ambientale includendo due ambiti a Parco territoriale naturalistico (torrente Tassone e vecchia
ferrovia), rispettivamente classificati dal PTCP come ambito di rilievo paesaggistico e ambito agricolo
produttivo.
3.1 - Osservazione
Si evidenzia che agli obiettivi contenuti nel PSC per ciascun ambito del territorio rurale, che
riprendono quelli del PTCP, non corrispondono nel RUE azioni coerenti che sostanzino le peculiarità
e la vocazione dei diversi territori dando attuazione a quanto pianificato nel PSC.
Si sottolinea inoltre che la scelta di indicare come “aree di valore naturale e ambientale” il Parco del
Torrente Tassone e quello della Vecchia Ferrovia (terreni utilizzati per la produzione agricola) non
pare coerente con le direttive e gli indirizzi dell’art. 6 delle NA di PTCP, dell’Allegato 4 “Linee guida
per la disciplina del territorio rurale” e dell’art. A-17 della LR 20/2000, ad eccezione delle due ARE.
Risposta
Si prende atto di quanto osservato relativamente al fatto che il PSC nella tavola PS2 estende, rispetto
alla tavola P3a del PTCP, le aree di valore naturale ed ambientale includendovi i due ambiti a Parco
territoriale naturalistico (Torrente Tassone e Vecchia Ferrovia) rispettivamente classificati nel PTCP
come ambito di rilievo paesaggistico e ambito agricolo produttivo, ma si ritiene di dover confermare le
scelte adottate non solo perché dette previsioni sono sempre state esposte con chiarezza in sede di
conferenza di pianificazione senza aver ricevuto obiezioni di sorta, ma anche perché in detti contesti
l’Amministrazione Comunale intende dar corso, in accordo con i proprietari delle aree e attraverso il
POC, a progetti di valorizzazione e potenziamento degli aspetti naturalistici e paesaggistico –
ambientali che la fascia laterale della sponda sinistra del Tassone e le aree a cavaliere della ferrovia
dismessa Bagnolo – Correggio si ritiene rappresentino con maggior evidenza delle altre aree agricole
del territorio comunale.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
12
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
In tali contesti il PSC adottato esplicita, si ritiene con sufficiente chiarezza, ai comma 1 e 2 dell’art. 9.6
delle sue NA, le strategie e gli obiettivi di intervento che animano la volontà programmatoria
dell’Amministrazione Comunale da mettere in atto sia attraverso la regolamentazione dell’attività
edilizia connessa all’agricoltura (RUE) attraverso la tutela degli equipaggiamenti verdi, degli elementi
strutturanti il paesaggio rurale, l’eventuale realizzazione di interventi specifici per il reperimento delle
aree di riequilibrio ecologico e di implementazione della rete ecologica, l’eventuale individuazione di
aree di rimboschimento, la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali per la fruizione collettiva del
territorio (da attuare previo accordo con i privati e l’inserimento nel POC), la promozione di forme di
agricoltura biologica.
4- ASPETTI GEOLOGICI, IDROGEOLOGICI, IDRAULICI E DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO
SISMICO
Le analisi geologico ambientali prodotte a corredo del PSC hanno correttamente riguardato gli aspetti
geologici, fisici, geomorfologici, idrogeologici, idraulici, sismici e geotecnici del territorio in esame, con
vario grado di approfondimento in relazione alla rilevanza dei vari aspetti nel contesto territoriale di
riferimento.
Gli esiti delle analisi sopracitate hanno permesso di ricostruire un esaustivo quadro delle condizioni di
vulnerabilità del territorio e di compatibilità degli interventi di trasformazione, evidenziando quando
necessario, le limitazioni e/o le condizioni da porre all’attuazione degli interventi.
Si ritiene che il quadro conoscitivo, per gli aspetti in esame, risulti approfondito in modo
soddisfacente, così come i disposti normativi riguardanti la tutela dai rischi naturali contenuti nelle
Norme di attuazione, nelle Schede Norma relative agli ambiti di riqualificazione e di trasformazione e
nella Normativa sismica del PSC e nelle Norme edilizie e urbanistiche del RUE.
Risposta
Si prende atto.
5 - SISTEMA INSEDIATIVO STORICO (PSC)
5.1 - Osservazione
Si rammenta che il Quadro conoscitivo del PSC approvato dovrà contenere le schede di indagine
degli insediamenti in territorio extraurbano.
Risposta
Si prende atto precisando che le schede di indagine degli insediamenti in territorio extraurbano
elaborate dall’Ufficio Tecnico Comunale per la redazione del PSC saranno materialmente allegate al
Piano Strutturale approvato.
6 - TERRITORIO URBANO
Ambiti consolidati e perimetro del territorio urbanizzato (PSC)
6.1 - Riserva
Ai sensi degli artt. 28 comma 2 e A-10 della LR 20/2000 si chiede di escludere dal territorio
urbanizzato e dal tessuto consolidato i terreni delimitati dalla variante alla SP3, il canale Tassone, il
canale di Reggio e la circonvallazione, conformemente con quanto riportato sul PRG, sulle quali
attualmente insiste solo un complesso ex rurale.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
13
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
Risposta
Si prende atto della riserva che chiede di escludere dal territorio urbanizzato e dal tessuto consolidato
i terreni delimitati dalla variante alla SP3, il canale Tassone, il canale di Reggio e la circonvallazione
(Area del Macello e aree contermini ad est e ad ovest) e conseguentemente si correggono gli
elaborati di PSC e di RUE.
6.2 - Osservazione
Per una migliore comprensione dello stato di attuazione dello strumento urbanistico, si chiede di
riportare anche sulle tavole del PSC il perimetro dei PUA approvati ma ancora completamente non
attuati.
Risposta
Si respinge la richiesta di rappresentare negli elaborati di progetto del PSC i perimetri dei PUA
approvati ma ancora completamente non attuati per una migliore comprensione dello stato di
attuazione dello strumento urbanistico.
Detti perimetri, infatti, sono stati adeguatamente rappresentati sia nella cartografia di RUE sia nel QC
e lo stato di attuazione del PRG vigente è stato rappresentato, descritto e quantificato tanto negli
elaborati cartografici che descrittivi del QC quanto nella Relazione Illustrativa di progetto, per cui non
si comprende il significato della osservazione.
Ambiti urbani da trasformare o riqualificare (PSC)
6.3 - Riserva
AR4 “Macello” – l’ambito ricade in Zona di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi
d’acqua (art. 40 del PTCP) ed entro la fascia di 150 metri dal Torrente Tassone, acqua pubblica
tutelata dal Codice dei Beni culturali e del paesaggio: le modalità d’intervento all’interno dell’ambito
dovranno rispettare le prescrizioni derivanti da tali vincoli e tutele;
pur condividendo l’obiettivo della riqualificazione paesaggistica ed ambientale espressa dal PSC, si
chiede di conformarsi all’art. 40 del PTCP rivalutando le funzioni ammesse.
Risposta
Relativamente alla riserva concernente l’ambito di riqualificazione del Macello AR4 che già nella
Scheda norma e negli elaborati di PSC si evidenzia come area edificata ricadente all’interno della
fascia dei 150 metri di tutela del Tassone e in zona di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e
corsi d’acqua, si fa notare che la richiesta di “ conformarsi all’art. 40 del PTCP rivalutando le funzioni
ammesse” porta al risultato, per la verità piuttosto dissentibile, che in quel contesto è possibile
mantenere le attività in atto ed eventualmente ampliarle nel rispetto dei disposti del comma 11 del
citato articolo 40, ovvero, in caso di trasformazione dell’esistente, realizzare solo le opere e gli
interventi riportato al 3 comma lettera d) dell’Art. 6 delle NA del PTCP che di fatto rendono molto
problematica qualsiasi trasformazione migliorativa dello stati di fatto anche sotto il profilo della
sicurezza idraulica e del risanamento urbanistico ed ambientale della zona.
Evidenziato quanto sopra, in accoglimento della riserva provinciale si sostituiscono nella riga della
Scheda norma – Funzioni ammesse – le parole << L’ambito è destinato ad attività compatibili (quali
logistica e servizi all’autotrasporto) >> con le parole << L’ambito è destinato alle attività riportate al 3
comma lettera d) dell’Art. 6 delle NA del PTCP. >>.
Dimensionamento residenziale e nuove previsioni insediative (PSC)
Il Documento Preliminare presentato in Conferenza di Pianificazione ipotizzava una crescita media di
85 abitanti per i prossimi 20 anni (+ 1.695 abitanti rispetto ai 9.605 del 2011) per una popolazione
prevista al 2031 di 11.300 abitanti, corrispondenti ad un fabbisogno di circa 1.000 nuovi alloggi.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
14
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
Tale domanda di nuove abitazioni avrebbe potuto trovare risposta all’interno dei comparti di
espansione già previsti dal PRG o nelle aree di trasformazione e riqualificazione ancora non attuati,
tuttavia la necessità di contenere gli indici troppo elevati nella trasformazione dei comparti edificati, la
difficoltà di attuare gli ambiti di riqualificazione urbana e la volontà di allocare volumi trasferiti da zone
incongrue avevano portato all’introduzione di due nuovi ambiti di espansione residenziale ad est e
nord – est del capoluogo.
Il dibattito in conferenza e il contributo presentato in quella sede dalla Provincia ritenevano la
previsione di quasi 1.000 nuovi alloggi troppo alta rispetto alle necessità della popolazione attesa e
come, a fronte di tante aree ancora non attuate, l’estensione dei due nuovi ambiti di espansione
sembrasse eccessiva, anche in considerazione del consumo di suolo agricolo.
Il PSC adottato risponde in parte alle richieste, diminuendo il dimensionamento residenziale a 798 –
828 alloggi e calcolando la capacità insediativa teorica (comprensiva cioè dell’eventuale incremento
dovuto a delocalizzazioni o perequazioni) in 833 – 863 alloggi massimi, ma confermando i due nuovi
ambiti ANR3 e ANR5, da attuarsi però solo a seguito del completamento dei PP in corso di attuazione
e dell’esaurimento di una significativa quota di alloggi invenduti.
6.4 - Riserva
Preso atto delle argomentazioni del Comune a sostegno della necessità di mantenere l’estensione dei
nuovi ambiti insediativi, prevedendo però un’ampia dimensione di aree permeabili da sistemare a
verde, si rileva tuttavia che le clausole “impeditive” introdotte nelle Norme di Attuazione all’art. 1.7 non
sembrano sufficientemente incisive per impedire il consumo di suolo non necessario. Tale norma
infatti subordina l’inserimento in POC dei volumi da delocalizzare al completamento degli stralci in
corso dei PP dai quali i volumi provengono, senza nulla dire sugli ambiti di riqualificazione ancora non
attivati oppure sull’esaurimento di una parte degli alloggi invenduti.
Si richiede di rendere più stringente il meccanismo in modo da legare la realizzazione delle nuove
edificazioni a comprovate necessità che si manifesteranno nel tempo, da prevedere l’attuazione
graduale per stralci, da ridurre il più possibile la sottrazione di suolo agricolo e l’espansione verso la
campagna.
Risposta
Si prende atto della riserva sul dimensionamento del PSC che porta l’Amministrazione Provinciale a
richiedere di rendere “più stringente” il meccanismo che subordina l’attuazione degli ambiti ANR3 e
ANR5 al completamento dei PP in corso di attuazione e all’esaurimento di una significativa quota
degli alloggi invenduti.
Infatti, in base al parere provinciale, la riduzione del dimensionamento del PSC da 1000 a 798 – 828
alloggi e le clausole impeditive introdotte all’art. 1.7 delle NA del PSC non sembrano sufficientemente
incisive per impedire il consumo di suolo necessario per le nuove urbanizzazioni ed edificazione di
ambiti oggi agricoli, anche perché ciò viene proposto senza “ nulla dire sugli ambiti di riqualificazione
ancora non attivati oppure sull’esaurimento di una parte degli alloggi invenduti”.
Si precisa però che, tanto in Conferenza di pianificazione quanto nella Relazione illustrativa al
progetto, la Giunta Comunale in carica ha adeguatamente evidenziato le difficoltà di dar corso, in un
momento di crisi della economia e del settore edilizio, a progetti di riqualificazione urbana, così come
ha giustificato l’inserimento nel PSC dei due ambiti di nuovo insediamento in parola proprio : con la
difficoltà di far decollare i piani di riqualificazione urbana già previsti nel vigente PRG per l’inerzia dei
proprietari ai quali non può sostituirsi facilmente la Pubblica Amministrazione; con la necessità di dar
corso a programmi di delocalizzazione di diritti edificatori già previsti nel vigente PRG, in PUA
approvati, in Accordi per la delocalizzazione di volumi incongrui in territorio rurale.
Insistere nel richiedere giustificazioni ulteriori e motivazioni aggiuntive per l’inserimento degli ambiti
ANR3 e ANR5, che ricadono su suoli agricoli non gravati da particolari vincoli alla trasformazione e
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
15
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
rispettano la quota del 5% di estensione del territorio urbanizzabile prevista dal PTCP, in qualche
modo lede l’autonomia pianificatoria della Giunta Comunale in carica e va contro la stessa volontà del
Consiglio Comunale che a larga maggioranza ha approvato il progetto di PSC.
Nonostante tutto ciò, l’Amministrazione Comunale, al fine di impegnarsi nel controllo pubblico del
processo edificatorio a contenere lo spreco di suolo agricolo, integra il testo dell’art. 1.7 oggetto di
riserva, aggiungendo alla fine del 1 comma quanto segue : <<In ogni caso l’Amministrazione
Comunale si riserva la piena facoltà di programmare l’inserimento nei POC, dando priorità ai piani di
riqualificazione urbanistica soggetti a PUA che chiederanno l’inserimento (ambiti AR), valutando lo
stato di attuazione dei PUA in corso di attuazione e non ancora esauriti come capacità edificatoria,
considerando per l’intero territorio comunale lo stock di alloggi invenduti.>>.
6.5 - Riserva
Si richiede di ricalcolare la percentuale di consumo di suolo derivante dalle nuove previsioni di
espansione residenziale, ai sensi del comma 5 art. 7 delle NA di PTCP, in quanto la verifica contenuta
nella Relazione tiene in considerazione solamente la Superficie fondiaria degli ambiti, mentre le
superfici escluse dalle quote di incremento sono solo quelle per le dotazioni territoriali e non tutte
quelle permeabili; il risultato del nuovo conteggio non dovrà superare il 5% del territorio urbanizzato
residenziale, calcolato come dall’art. 7 sopra citato.
Risposta
Si prende atto della riserva ed in conformità al comma 5 dell’Art. 7 delle NA di PTCP si evidenzia
ulteriormente e si precisa che :
- Il Territorio urbanizzato calcolato come da PTCP è 248 ha
- Il Territorio urbanizzabile calcolato come da PTCP è 9,68 ha
- Ne consegue che il Territorio urbanizzabile rappresenta il 3,90% del Territorio urbanizzato.
Nel dettaglio, si hanno le seguenti quantità riportate nelle Schede d’ambito :
AMBITO
SUPERFICIE
TERRITORIALE
SUPERFICIE FONDIARIA DOTAZIONI TERRITORIALI
MAX
MQ
MQ
%
MQ
%
AMBITO ANR1
21.500
10.750
50%
10.750
50%
AMBITO ANR2
57.000
28.500
50%
28.500
50%
AMBITO ANR3
84.000
42.000
50%
42.000
50%
AMBITO ANR4
5.800
2.900
50%
2.900
50%
AMBITO ANR5
23.000
12.650
55%
10.350
45%
191.300
96.800
50,6%
94.500
49,4%
Nulla hanno a che vedere le considerazioni sviluppate nel parere sulle superfici permeabili, che non
vengono quantificate nell’incremento del territorio urbanizzabile né nelle dotazioni territoriali, ma che
individuano una semplice prescrizione attuativa in base alla quale nelle aree di intervento dovranno
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
16
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
essere riservati spazi permeabili in misura almeno pari al 50% della ST calcolando gli spazi permeabili
destinati a verde pubblico e a verde privato in ciascun ambito.
In totale, rispetto ai 191.300 Mq di ST dei cinque ambiti (dei quali due soli di nuovo inserimento e tre
di conferma, con riduzione della capacità edificatoria, di aree residenziali di espansione già previste
ma non attuate del previgente PRG) ben 95.650 Mq dovranno essere riservati a verde permeabile.
Per quanto sopra la riserva è accolta.
Insediamenti commerciali (PSC e RUE)
6.6 - Riserva
Riguardo alla programmazione commerciale del Piano, si evidenzia che l’attività di vendita viene
prevista in tutti i comparti di trasformazione e nell’ambito specializzato APC: ai sensi del titolo III delle
NA di PTCP, si richiede che venga allegato al PSC uno studio complessivo di fattibilità e sostenibilità
ambientale e sociale, che valuti gli adeguati bacini d’utenza e i requisiti di accessibilità necessari per
la localizzazione di insediamenti commerciali, anche se di rilevanza comunale come dichiarato dal
Comune.
Nel successivo POC sarà poi necessario riportare in ciascuna scheda – norma che preveda usi
commerciali la definizione delle tipologie di vendita ammesse con riferimento alle categorie di cui
all’art. 18 del PTCP ascrivibili al livello D (comunale).
Risposta
Si precisa che le schede norma degli ambiti di trasformazione consentono la realizzazione di usi
terziari ma non necessariamente commerciali, che tuttavia non si possono vietare se rientrano nei
casi pianificabili di competenza comunale.
Ad ogni buon conto, in accoglimento della riserva, l’Amministrazione Comunale si impegna a redigere
prima della redazione del POC “uno studio complessivo di fattibilità e sostenibilità ambientale e
sociale” che valutati i bacini d’utenza e i requisiti di accessibilità, localizzerà in una cartografia
schematica gli insediamenti commerciali di rilevanza comunale superiori all’esercizio di vicinato, fermo
restando che, a parte quelli esistenti, dette strutture commerciali potranno essere realizzate
esclusivamente nell’ambito APC nel rispetto della vigente legislazione in materia e delle Norme di
PTCP.
6.7 - Riserva
Rilevato che l’ampliamento dell’APC a nord ovest dell’ambito è proposta non discussa in sede di
Conferenza di Pianificazione, valutato che la scelta viene motivata al fine di garantire la realizzazione
di un bosco urbano, visto che con tale ampliamento si oltrepassa la circonvallazione esistente e si
interessa un ambito ancora agricolo, si rileva che la realizzazione di tale dotazione ambientale è
ammissibile in territorio rurale e non necessita di un allargamento del perimetro di comparto e si
chiede di ridurre tale perimetro riconducendolo a quello presentato nel DP.
Risposta
Si accoglie la riserva e si stralciano dall’ambito APC le aree oltre la nuova viabilità per Novellara
inserite nel PSC adottato al solo scopo di realizzare superfici boscate di mitigazione degli impatti
stradali e conseguentemente si correggono la cartografia e la relativa scheda norma di PSC.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
17
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
7 - SISTEMA DELLE DOTAZIONI TERRITORIALI (RUE)
7.1 - Riserva
La tavola RUE.4 sud individua l’ampliamento di un’esistente area per dotazioni territoriali e
infrastrutture per gli insediamenti, situata lungo la provinciale per Cadelbosco ed occupata dal
magazzino comunale, Croce Rossa ed isola ecologica, che ricade in “Zona di tutela ordinaria dei corsi
d’acqua” del PTCP.
Ai sensi dell’art. 40 del Piano provinciale tali ambiti sono finalizzati alla tutela dei caratteri naturali,
storici, paesistici e idraulico-territoriali ed è esclusa ogni opera comportante l’impermeabilizzazione
dei suoli; inoltre il Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti all’art. 8 comma 3.1 prevede che le
stazioni ecologiche siano localizzate all’interno o in adiacenza delle zone produttive.
Sarà necessario pertanto ricondurre gli ambiti di RUE alla dimensione del PRG vigente, fatto salvo ai
sensi dell’art. 106 di PTCP “Disposizioni transitorie e norme di salvaguardia”.
Risposta
Si prende atto della riserva che vieta l’ampliamento dell’isola ecologica ad ovest della provinciale
Bagnolo – Novellara e si riconduce la previsione del PSC e del RUE alle quantità del previgente PRG.
8 - SISTEMA DELLA MOBILITÀ (PSC e RUE)
8.1 - Osservazione
Si rammenta il disposto dell’art. 33 comma 5 del PTCP che richiede di evitare l’apertura di nuovi
accessi sulla viabilità esistente e/o di progetto, come definita dal PTCP stesso.
Risposta
Si prende atto della raccomandazione relativa alla necessità di rispettare, per l’apertura di nuovi
accessi sulla viabilità provinciale esistente e di progetto, le prescrizioni dettate all’art. 33 comma 5
delle NA del PRCP.
9 - NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE (PSC)
9.1 - Riserva
Art. 1.3 Carta unica del territorio e tavola dei vincoli
L’articolo dichiara il valore di “Carta unica del territorio” del PSC approvato (comma 1), mentre al
comma 4 tale carta è ricondotta al PSC approvato come integrato dal RUE e POC. Si chiede di
meglio esplicitare che la strumentazione urbanistica, nel suo complesso, costituisce “Carta unica del
territorio”.
Risposta
Si prende atto della riserva relativa ai contenuti dell’art. 1.3, comma 1 e comma 3 ( e non comma 4
come erroneamente riportato nel parere) precisando che non è necessario nessun ulteriore
chiarimento in quanto l’articolo adottato non fa altro che ribadire che il PSC approvato (vale a dire
elaborati cartografici e normativi del progetto) corredato dalla “Tavola dei vincoli”, di cui all’art. 51 della
Lg.Rg. 15/2013, e quindi l’intero PSC, a sua volta integrato dal RUE e dal POC (comma 3 dell’art.
3.1), che insieme costituiscono la nuova strumentazione urbanistica, individuano parametro di
riferimento per la verifica di conformità delle trasformazioni e per il rilascio delle autorizzazioni
paesaggistiche.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
18
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
9.2 - Riserva
Art. 1.7 Rapporti tra PSC, RUE e POC
Comma 3 - la possibilità di modificare le delimitazioni di ambiti, aree, zone e perimetri riportati dalla
cartografia del PSC è attribuita solo al POC, nei limiti di quanto stabilito all’art. 28 comma 3 della LR
20/2000 s.m.i.; mentre il RUE può solo stabilire, per le parti del territorio specificamente individuate
dal PSC, e in conformità con le previsioni del medesimo piano, la disciplina particolareggiata degli usi
e delle trasformazioni ammissibili. Si chiede di modificare in tal senso la norma.
Risposta
Si prende atto della riserva depennando nel 3 comma dell’art. 1.7 le parole “RUE ed” al fine di limitare
al solo POC la possibilità di apportare “lievi modifiche della delimitazione degli ambiti”.
9.3 - Riserva
Art. 1.9 Modalità di attuazione del PSC
Comma 5 – non si ritiene che il RUE possa subordinare a PUA un ambito attuabile nel PSC ad
intervento diretto, in quanto il Piano attuativo è uno strumento che deriva esclusivamente dal POC; se
sussistono esigenze di riqualificazione, queste dovrebbero essere pianificate dal PSC.
A questo proposito, ed in relazione anche ad altri articoli del PSC in esame, si segnala che, ai sensi
dell’art. 29 comma 3° della LR 20/2000, gli interventi che competono al RUE si attuano per intervento
diretto e non sono soggetti al POC; pertanto devono essere rivisti i rimandi ad eventuali piani attuativi
non previsti dal PSC, PTCP o dalla legislazione.
Risposta
Si accoglie la riserva eliminando nella seconda riga del 5 comma dell’art.1.9 - Modalità di attuazione
del PSC – le parole “a PUA o”.
9.4 - Riserva
Art. 3.3 Territorio rurale
Comma 4 - si chiede di ricondurre la declaratoria a quanto previsto dalla LR 20 art. 30 comma 6 e art.
A-17 e A-20, che precisano quali interventi in territorio rurale sono assoggettabili a POC.
Comma 5 - si considera ammissibile la trasformazione a residenza degli ex fabbricati produttivi
agricoli con impianto riconducibile all’architettura tradizionale agricola, alle condizioni di cui al comma
2b) dell’art. A-21 LR20, solamente se tali caratteristiche di impianto e tipologia sono state
puntualmente individuate nelle Schede di indagine sul patrimonio edilizio sparso contenuta nel
Quadro Conoscitivo di PSC. Si chiede di inserire questa precisazione nell’articolo.
Risposta
Comma 4 – Si evidenzia che il comma in argomento è conforme alle direttive del PTCP 2010 della
Provincia di Reggio Emilia, con particolare riferimento alla lettera g) del comma 4 dell’art. 6 delle sue
NA. Il PSC ha pertanto recepito quanto dettato dal medesimo PTCP, il quale dovrebbe essere
conforme alla Legge Regionale 20/2000 e s.m.i..
Comma 5 – Anche in questo caso il comma in argomento è conforme alle direttive del PTCP 2010
della Provincia di Reggio Emilia, con particolare riferimento alla lettera h) del comma 4 dell’art. 6 delle
sue NA e agli indirizzi contenuti al punto 2.1.1 dell’Allegato 04 – Linee guida per la disciplina del
territorio rurale – delle NA del medesimo PTCP. Si fa peraltro presente che il comma 2 lettera b)
dell’art. A-21 della Lg.Rg. 20/2000, non prescrive che la trasformazione a residenza sia ammissibile
“solamente se tali caratteristiche di impianto e tipologia sono state puntualmente individuate nelle
schede di indagine sul patrimonio edilizio sparso contenuta nel Quadro Conoscitivo di PSC”. Ad ogni
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
19
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
buon conto, in seguito all’accoglimento della osservazione provinciale di cui al precedente punto 5.1,
vengono allegate al PSC approvato le schede di indagine degli insediamenti in territorio extraurbano
elaborate dall’Ufficio Tecnico Comunale.
9.5 - Riserva
Art. 13.3 Zone di protezione dall’inquinamento luminoso
Con DGR n.1688/2013 sono state introdotte ulteriori zone di protezione dell’inquinamento luminoso e
introdotte nuove disposizioni normative con effetti sui RUE. Nello specifico sono menzionati, oltre alle
aree protette ed ai siti di importanza comunitaria, quali zone di protezione, anche i corridoi ecologici.
Risposta
Si prende atto richiamando nell’articolo il rispetto delle disposizioni introdotte dalla DGR n.1688/2013.
9.6 - Osservazione
Aspetti generali riguardanti la regolamentazione delle zone soggette a vincolo o tutela (PSC e RUE)
Si rileva che la disciplina degli interventi in queste zone è contenuta in parte nel PSC e più
diffusamente nel RUE, a volte con sovrapposizione di indicazioni tra l’uno e l’altro strumento (vedi per
esempio la tutela delle risorse archeologiche).
La funzione di dettare la disciplina generale delle aree soggette a vincolo o tutela (peraltro individuate
proprio nel PSC) è assegnata dalla L.R. 20/2000 al Piano Strutturale.
Per contro, ai sensi dell’art. 29 della LR 20/2000, il RUE disciplina esclusivamente interventi edilizi
riguardanti il territorio rurale ed il territorio urbanizzato in conformità col PSC, mentre nella Normativa
adottata esso contiene la quasi totalità dei limiti e condizionamenti agli usi ed alle trasformazioni
determinati da vincoli ambientali e paesaggistici.
Si chiede di chiarire meglio la distinzione tra i contenuti delle Norme di PSC e quelle di RUE, tenendo
conto che il semplice rimando alle norme di PTCP o a leggi statali e regionali è efficace solamente
quando si riferisce a prescrizioni, immediatamente operanti, mentre le direttive demandano ai PSC
approfondimenti o precisazioni che devono essere per questo esplicitati.
Risposta
A chiarimento di quanto richiesto si precisa che le norme di PSC dettano la disciplina generale delle
aree soggette a vincolo o tutela attraverso la descrizione degli ambiti o aerali, la individuazione delle
strategie e degli obiettivi che il PSC si propone di mettere in atto in tali contesti, il rimando o il richiamo
delle prescrizioni contenute nelle norme di PTCP.
In generale la disciplina di dettaglio e la disciplina edilizia è inviata al RUE o al POC, a volte
riportando, anche per maggiore chiarezza della norma, alcune prescrizioni del PSC di cui comunque i
progettisti devono tener conto per la elaborazione dei progetti.
L’entrata in vigore della Lg.Rg. 15/2013, peraltro ancora in fase di applicazione sperimentale,
oggettivamente vieterebbe di riportare nel PSC e nel RUE prescrizioni normative che derivano dalle
disposizioni di legge o da piani sovraordinati, a cui si dovrebbe semplicemente fare rimando per
evitare storture interpretative della norma sovraordinata ed applicazioni non corrette della norma
stessa.
In realtà non sempre è possibile applicare la norma sovraordinata o la legislazione vigente nella
elaborazione di progetti di urbanizzazione o di progetti esecutivi se non si contemplano le diverse
casistiche d’intervento che possono presentarsi in un determinato territorio comunale per le specificità
che esso presenta ed anche per la necessità di tener conto di quanto fino ad oggi si è fatto in
applicazione delle norme del previgente PRG.
Per questo, fermo restando l’osservanza della norma sovraordinata di PTCP di cui si fa richiamo tanto
nel PSC quanto per alcune fattispecie di vincolo nel RUE, le direttive contenute nelle norme e negli
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
20
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
allegati del PTCP sono state puntualmente osservate nella redazione del Q.C. e degli elaborati
cartografici tanto del PSC quanto del RUE e si può affermare che nella strumentazione urbanistica
controdedotta non vi sono contrasti di sorta con la legislazione vigente in materia e con la
pianificazione sovraordinata.
Al più vi sono nel RUE ridondanze che, in accoglimento della osservazione provinciale, si accolgono
eliminando dagli articoli delle zone di vincolo e tutela quanto già riportato nelle norme di PSC per gli
aspetti strategici e gli obiettivi generali d’intervento, nonché eliminando dai medesimi articoli del RUE
la ripetizione dei testi normativi del PTCP con semplici rimandi agli articoli e/o ai comma degli articoli
normativi di PTCP corrispondenti.
10 - NORME EDILIZIE ED URBANISTICHE - VOLUME RUE
10.1 - Riserva
Art. 1.5 Titoli abilitativi e PP vigenti alla data di adozione del RUE
Non è possibile prorogare la validità di uno strumento urbanistici attuativo; allo scadere della sua
validità occorre avviare un nuovo procedimento di approvazione per le parti residuali.
Risposta
Si prende atto della riserva, ma si fa notare che la stessa Legge Rg. 15/2013 all’art. 55 – Misure per
favorire la ripresa economica – detta disposizioni per la proroga dei permessi di costruire e riporta
all’art. 57 norme transitorie per i procedimenti relativi all’attività edilizia in corso all’entrata in vigore
della medesima Legge.
In particolare al 4 comma del citato art. 57, la Legge stabilisce che “Decorso inutilmente il termine”
previsto per l’adeguamento della vigente strumentazione urbanistica alle definizioni tecniche uniformi
per l’edilizia e l’urbanistica “i Comuni approvano, con Deliberazione del Consiglio Comunale,
coefficienti ed altri parametri che assicurino l’equivalenza tra le definizioni e le modalità di calcolo
utilizzate in precedenza dal piano e quelle previste dall’Atto di coordinamento tecnico regionale”.
Nei casi contemplati dall’art. 1.5 oggetto di riserva, si fa riferimento a Piani urbanistici attuativi,
convenzioni ed accordi approvati nei modi di Legge alla data di adozione del RUE nel rispetto del
PRG previgente, che costituiscono diritti edificatori acquisiti che l’Amministrazione Comunale intende
far salvi secondo gli indici, i parametri urbanistici e le modalità di calcolo degli stessi conformi al PRG
previgente, senza che ciò incida né sul dimensionamento del piano determinato in mc utili ed alloggi,
né sull’assetto interno e sulle previsioni planovolumetriche dello strumento urbanistico attuativo
ammesso a proroga, per poter consentire il rilascio dei titoli abilitativi nel rispetto dei dati quantitativi e
delle norme che li hanno generati.
In tale ottica compete all’Amministrazione Comunale, in accordo con i privati interessati, decidere se
completare il piano secondo le modalità originariamente previste, ovvero richiedere l’elaborazione di
un nuovo PUA per le parti eventualmente non ancora urbanizzate.
Laddove non si rendano necessarie modifiche dei progetti originari e/o dell’assetto urbanistico dei
comparti vigenti alla data di adozione del RUE e laddove le opere di urbanizzazione siano già state
realizzate e, se nel caso, già cedute al Comune, non appare contrario alla vigente legislazione
urbanistica, con semplice delibera di Giunta Comunale o di Consiglio Comunale, definire un nuovo
termine di scadenza delle convenzioni attuative che verranno a scadenza durante la validità del RUE,
per consentire il completamento dei progetti previsti dallo strumento attuativo nel rispetto della
disciplina dello stesso strumento attuativo, del previgente PRG e del RUE nel frattempo entrato in
vigore.
Ad ogni buon conto, per fugare qualsiasi vizio di illegittimità, in accoglimento della riserva provinciale
si integra il testo del 2 comma dell’art. 1.5 aggiungendo nella undicesima e dodicesima riga dopo le
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
21
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
parole “in accordo con i privati interessati” le parole “e nel rispetto della vigente legislazione in
materia”. In tal modo è demandato alla Legge urbanistica vigente al momento in cui le diverse
situazioni si presenteranno, determinare l’atto Amministrativo con il quale sarà possibile dare concreta
attuazione al principio che la norma sottende.
10.2 - Riserva
Art. 2.3 Interventi soggetti a POC
Si veda la riserva seguente relativa agli artt. 31.4, 31.12, 32.1
10.3 - Riserva
Art. 3.4 Recupero abitativo del sottotetto
Nel recupero dei sottotetti occorre riferirsi ai limiti e alle condizioni di cui alla LR 11/98.
Risposta
Si accoglie la riserva inserendo, nella prima riga del comma 1 dell’articolo in argomento, dopo le
parole “ Sono interventi di recupero abitativo del sottotetto quelli” le parole “regolati dalla
Lg.Rg.11/1998”.
10.4 - Riserva
Art. 31.4 Intervento preventivo
Art. 31.12 Destinazioni d’uso di progetto negli ambiti CS, NS, IS
Art. 32.1 Zone agricole ricomprese nelle strutture insediative territoriali storiche non urbane.
Gli articoli consentono categorie d’intervento sui fabbricati storici diverse da quelle previste dal PSC e
dal RUE, attraverso l’elaborazione di un PUA di ristrutturazione urbanistica oppure di un PUA agricolo
se in territorio rurale; si rileva che l’intervento di ristrutturazione urbanistica è possibile solamente se
già previsto dal PSC a seguito delle indagini di Quadro Conoscitivo e non può modificare le modalità
di intervento derivanti dall’analisi dei caratteri degli edifici; in territorio rurale anche le destinazioni
d’uso sono solamente quelle consentite dall’art. 6 e dall’art. 50 del PTCP.
A questo proposito, ed in relazione anche ad altri articoli del RUE in esame, si segnala che, ai sensi
dell’art. 29 comma 3° della LR 20/2000, gli interventi che competono al RUE si attuano per intervento
diretto e non sono soggetti al POC; pertanto non si ritiene coerente il rimando ad eventuali piani
attuativi non previsti dal PSC e PTCP.
Risposta
Art. 31.4 Intervento preventivo
Si prende atto precisando che l’articolo in argomento è conforme alla vigente legislazione urbanistica
in quanto demanda al POC la possibilità di individuare eventuali Piani o programmi di
riqualificazione/ristrutturazione urbanistica, come stabilito dal comma 6 dell’Art. A-7 della Lg. Rg.
20/2000 che recita << Il POC individua e disciplina gli eventuali ambiti da sottoporre a strumentazione
esecutiva, anche attraverso programmi di riqualificazione urbana di cui alla L.R. n.19 del 1998. >>.
Al fine tuttavia di meglio precisare che gli eventuali interventi urbanistici preventivi devono essere
individuati e disciplinati dal POC come prevede la Lg.Rg 20/2000, si modifica il testo della lettera B)
dell’Art. 31.15 come in dettaglio riportato nel testo controdedotto.
Art. 31.12 Destinazioni d’uso di progetto negli ambiti CS, NS, IS
Art. 32.1 Zone agricole ricomprese nelle strutture insediative territoriali storiche non urbane.
Si prede atto eliminando dal comma 7 dell’art. 31.12 la frase “negli ambiti “IS” previsioni d'intervento
diverse da quelle di cui ai precedenti comma sono possibili solo previa approvazione di PUA agricolo
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
22
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
anche al di fuori del POC.” e modificando in tal senso l’articolo 32.1 come in dettaglio riportato nel
testo controdedotto.
10.5 - Riserva
Art. 31.8 Opere di urbanizzazione.
Si chiede di chiarire le interrelazioni tra il comma 4, che prevede la possibilità di monetizzare gli spazi
pubblici, l’art. 18.3 “Possibilità di monetizzazione delle dotazioni territoriali” e l’art. A-26 della LR
20/2000 che stabilisce i casi in cui è ammissibile la monetizzazione delle dotazioni territoriali.
Risposta
L’art. 18.3 regolamenta i casi in cui l’Amministrazione Comunale può fare ricorso alla monetizzazione
delle dotazioni territoriali.
L’art. 31.8 afferma che è possibile fare ricorso alla monetizzazione delle dotazioni territoriali “quando
per la particolare conformazione degli edifici e delle aree non sia possibile il reperimento delle aree
standard nella misura specificata al 1 comma” del medesimo art. 31.8 (caso di impossibilità fisica di
reperimento contemplato all’art. 18.3).
Tutte le casistiche di monetizzazione previste nel RUE adottato rientrano nelle facoltà decisionali del
Comune previste dal comma 7 dell’art. A-26 della Lg. Rg. 20/2000.
10.6 - Riserva
Art. 31.10 Possibilità d’intervento per il miglioramento del sistema di mobilità e dei parcheggi pubblici.
In riferimento anche all’art. 31.12, si rileva che la nuova costruzione di autorimesse si pone in
contrasto con l’art. A-7 “Centri storici” della LR 20/2000, che vieta l’aumento delle volumetrie e
l’edificazione nelle aree libere.
Risposta
Si prende atto eliminando alla fine del 1 comma la frase “con particolare riferimento alle autorimesse
coperte”; eliminando nella terza riga del 2 comma le parole “e di autorimesse coperte; sostituendo
nella sesta riga del 2 comma le parole “autorimesse coperte” con “posti auto di pertinenza”.
All’art. 31.12 si sostituiscono le parole “sia attraverso la costruzione di nuove autorimesse” con le
parole “sia attraverso il reperimento di posti auto scoperti nelle aree libere da edifici”.
10.7 - Riserva
Art. 33.4 Sub ambiti radi a prevalente uso residenziale e verdi interclusi (AC4)
Non è conforme alla disciplina urbanistica la possibilità di proporre la nuova edificazione di abitazioni
sui terreni agricoli di proprietà retrostanti alle aree di pertinenza degli edifici esistenti: ai sensi dell’art.
A-21 della LR 20/2000 la realizzazione di nuove costruzioni è ammessa soltanto qualora sia
necessaria alla conduzione del fondo, all’esercizio delle attività agricole e di quelle connesse. Si
chiede di eliminare tale possibilità dalla norma.
Si segnala una potenziale contraddizione tra Uf 0,30 stabilito per la nuova costruzione su aree libere
di pertinenza di edifici esistenti e l’indice 0,40 della tabella riferito ai lotti liberi. Si chiede di chiarire il
doppio parametro.
Risposta
Si prende atto eliminando nell’articolo in argomento la lettera b) del 5 comma nel quale si permetteva
la nuova costruzione di abitazioni sui terreni agricoli di proprietà retrostanti le aree di pertinenza degli
edifici esistenti.
Si prende atto altresì dell’errore materiale contenuto nella tabella di cui al comma 4, correggendo
pertanto nella riga relativa all’UF max : “40% della SF in caso di nuova edificazione ” con “30% max
della SF in caso di nuova edificazione”.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
23
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
10.8 - Riserva
Art. 38.2 Rilocalizzazione di volumi e superfici incongrui esistenti in ambiti rurali
La disciplina sul recupero dei volumi degli edifici incongrui non si può estendere agli edifici “fatiscenti”
in quanto la cattiva conservazione non è di per sè indice di impatto ambientale e non diminuisce
l’eventuale valore storico – tipologico di un fabbricato; anche la dizione “rilevante impatto ambientale”
potrebbe generare equivoci.
Si chiede quindi di allineare la norma con gli articoli A-21 LR 20/2000 e 6 della NA di PTCP.
Risposta
Si prende atto della riserva eliminando nel 1 comma la parola “fatiscenti” ed inserendo, dopo le parole
incongrui e/o di rilevante impatto ambientale, “privi di valore storico – culturale – testimoniale o in
contrasto con l’ambiente“.
10.9 - Riserva
Art. 39.8 Costruzioni rurali minori non legate a una unità aziendale agricola
Si ritiene che la superficie minima di terreno a disposizione per esercitare l’attività agricola marginale
di 3.000 mq come indicato dall’articolo sia troppo esigua per determinare il diritto di costruire una
costruzione di servizio destinata a tale uso; si chiede di portarla almeno a 5.000 mq come indicato
nella maggior parte dei RUE vigenti.
Non è inoltre ammissibile prevedere nuove costruzioni destinate ad autorimesse per abitazioni civili, in
quanto l'edificazione di un nuovo edificio ad uso extragricolo in territorio rurale non può essere
considerata come recupero di un fabbricato esistente, ma si qualifica come una "nuova costruzione
non al diretto servizio della produzione agricola" e, come tale, non consentita dalla legge urbanistica e
dal PTCP approvato.
Risposta
Si prende atto della riserva elevando a 5.000 mq la superficie minima di terreno ed eliminando la
possibilità di edificare ex novo costruzioni destinate ad autorimesse per abitazioni civili.
10.10 - Osservazione
Art. 39.8 Costruzioni rurali minori non legate a una unità aziendale agricola
Essendo attività marginali esercitate a livello di tempo libero si ritiene infine che l’altezza massima
fissata (ml 4,50) sia troppo alta rispetto all’attrezzatura di un’attività ludica o al ricovero di animali da
affezione.
Risposta
Si prende atto dell’osservazione, riducendo a ml 4,00 l’altezza massima fissata per i nuovi volumi
delle costruzioni rurali minori non legate a una unità aziendale agricola
10.11 - Riserva
Art. 39.10 Possibilità di superamento degli indici urbanistico - edilizi..... con PUA
La legge regionale 20/2000 non prevede più che gli interventi preventivi in territorio rurale possano
derogare agli indici edificatori stabiliti dallo strumento urbanistico, come avveniva in regime di LR
47/78 per i PSA; tuttavia il RUE, che ha un’ampia discrezionalità normativa, può prevedere e
disciplinare indici o limiti agevolati nel caso vi sia un Piano agricolo che abbia la forma e le procedure
del PUA d’iniziativa privata, a condizione che non sia una generica deroga ma vengano stabiliti limiti
precisi. Si chiede pertanto di prevedere tale possibilità nel PSC e di specificare tali limiti nel RUE dove
non riportati.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
24
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
Risposta
La regolamentazione degli interventi nel territorio rurale è demandata al RUE, per cui non appare
necessario prevedere la possibilità di superamento degli indici urbanistico – edilizi per l’edificazione in
territorio rurale tramite PUA di iniziativa provata nel PSC, dal momento che i rapporti tra PSC – RUE –
POC e altri strumenti di pianificazione sono esplicitati e regolati in conformità alla vigente legislazione
urbanistica all’art. 1.7 delle NA di PSC.
Quanto invece alla necessità/opportunità di specificare nel RUE i limiti di edificabilità oltre i quali non
si può andare anche nei casi di PUA agricoli, si accoglie la riserva e si aggiungono nella terza riga del
1 comma dell’art. 39.10 le parole “nella misura massima del 50% rispetto agli indici ed ai parametri
previsti per l’intervento diretto” dopo le parole “possono essere superati”.
10.12 - Osservazione
Art. 39.10 Possibilità di superamento degli indici urbanistico - edilizi..... con PUA
Si segnala, anche in relazione ad altri articoli riferiti al territorio rurale, la necessità di chiarire la
diversa finalità tra il Progetto di Riqualificazione e Ammodernamento Aziendale (PRAA) che deve
risultare conforme alle norme di zona, e dei PUA eventualmente previsti dal PSC per lo sfruttamento
dei maggiori indici previsti dal RUE.
Si evidenzia che il Progetto sopra citato non è strumento previsto dalla LR 20 che all’art. A-19 tratta
di “Programmi di riconversione o ammodernamento dell’attività agricola” strumenti che motivano gli
interventi di trasformazione del suolo e di nuova edificazione nei soli ambiti ad alta vocazione
produttiva agricola.
Risposta
Si accoglie l’osservazione modificando il testo dell’art. 39.10 al fine di chiarire che solo tramite PUA
agricolo è possibile superare i parametri urbanistico - edilizi dettati negli articoli che regolamentano
l’attività edificatoria in territorio rurale per scopi produttivi agricoli; si cancellano pertanto i riferimenti al
PRAA. Si correggono parimenti in tal senso anche gli altri articoli relativi al territorio rurale.
10.13 - Riserva
Art. 39.12 Possibilità di recupero per fini extragricoli di fabbricati rurali
L’art. A-21 della LR20/2000 esclude la possibilità di ricostruire nuovi edifici abitativi nelle unità
poderali a cui erano asserviti gli edifici riconvertiti a residenza civile, nemmeno tramite PRAA: è
necessario pertanto eliminare tale possibilità prevista al comma 6 lettere A e C.
Risposta
Si prende atto della riserva e pertanto al comma 6 :
- si eliminano alla fine della lettera a) le parole “se non tramite PRAA”
- si elimina alla fine della lettera b) “PRAA” sostituendolo con “PUA agricolo”
- si elimina dal testo del secondo periodo della lettera C) il riferimento al recupero dei fabbricati ex
rurali e al PRAA, riscrivendolo come segue : << In tutti i casi in cui non sia possibile, per qualsiasi
motivo, ricorrere ai criteri di individuazione delle unità poderali agricole asservite di cui sopra, la
nuova costruzione per scopi produttivi agricoli potrà essere fatta tramite PUA d’iniziativa privata al
di fuori del POC.>>
10.14 - Riserva
Art. 39.14 Criteri d’intervento per il recupero ai fini extragricoli di unità edilizie prive di valore storico –
culturale - testimoniale.
A) Si considera ammissibile la trasformazione a residenza degli ex fabbricati produttivi agricoli con
impianto riconducibile all’architettura tradizionale agricola, alle condizioni di cui al comma 2 b) dell’art.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
25
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
A-21 LR20, solamente se tali caratteristiche di impianto e tipologia sono state puntualmente
individuate nelle schede di indagine sul patrimonio edilizio sparso, contenute nel Quadro Conoscitivo
del PSC.
B) L’articolo in esame riprende al comma 3 la possibilità di ampliare gli edifici composti da un’unica
unità immobiliare di dimensione inadeguata, ai sensi dell’art. 6 comma 4 lettera h) di PTCP, ma
quantifica tale ampliamento in 150 mq di Su per l’alloggio + 100 mq di accessori alla residenza.
Si ritiene tale quantità eccessiva rispetto ad una unità minima nello stato di fatto e si ritiene pertanto
che il nuovo corpo edilizio non possa superare il limite di superficie di un alloggio medio (riferirsi
all’Allegato 4 del PTCP: alloggio 120 mq di Superficie utile, con dotazione di 30 mq di spazi per servizi
e un posto auto coperto) e che la realizzazione di nuovi spazi di servizio debba essere subordinata
alla comprovata impossibilità di recuperarli all’interno dei volumi esistenti o dei fabbricati accessori.
Risposta
A) Si rimanda alle controdeduzioni alla riserva al PSC relativa al comma 5 dell’Art. 3.3 (Territorio
rurale) che riguarda il medesimo argomento.
B) Si accoglie la riserva riducendo da 100 a 50 mq la quantità massima di accessori alla residenza
compresi i garage e aggiungendo dopo la parola garage “(previa dimostrazione della impossibilità di
recuperare tali spazi di servizio all’interno dei volumi esistenti o dei fabbricati accessori)”. Al riguardo
si evidenzia tuttavia che il capitolo 2 dell’Allegato 4 del PTCP, dove si riportano i valori citati -30 mq e
un posto auto coperto - ha valore di indirizzo e pertanto non vincolante.
10.15 - Riserva
Art. 39.15 Zone interessate da edifici produttivi extragricoli (AP)
L’articolo regolamenta gli interventi su edifici produttivi esistenti in territorio rurale, al fine di consentire
la prosecuzione di una attività in atto, anche se inserita in un contesto ad essa inadatto; l’intervento di
demolizione e ricostruzione o di cambio d’uso implica la cessazione dell’attività e la decadenza della
“salvaguardia” ad essa legata. Si ritiene pertanto che la ricostruzione possa avvenire solamente in
conformità con le modalità d’intervento e gli usi consentiti in territorio rurale.
In ottemperanza con l’obiettivo del PTCP di trasformare progressivamente il sistema degli
insediamenti produttivi verso un sistema ecoefficiente, finalizzato, tra l’altro a ridurre la dispersione
dell’offerta insediativa ed il consumo del territorio, non si ritiene inoltre ammissibile l’eventuale
inserimento di nuovi usi produttivi, sia pure attraverso variante alla strumentazione urbanistica, in
quanto determinano impatti su matrici ambientali, reti (ad. es. mobilità), assetto agricolo e paesaggio
non compatibili anche nel caso di attività non nocive e o moleste; al momento dell’eventuale
cessazione delle attività, gli insediamenti dovranno essere ricondotti alla funzione agricola o alle
attività compatibili con il territorio rurale di cui all’art. 6 della NA di PTCP.
Risposta
Si prende atto della riserva eliminando :
- dalla lettera b) del 3 comma le parole “di demolizione e ricostruzione del patrimonio edilizio esistente
privo di valore storico-testimoniale anche se fatto a parità di volumi e superfici edificate; di modifica
della destinazione d’uso anche se finalizzata a proporre gli usi previsti all’art. 6 delle Norme del
PTCP.”
- al 4 comma la frase “L’eventuale inserimento di nuovi usi produttivi è subordinato alla stipula di
Accordo con i privati ai sensi dell’art. 18 della Lg. Rg. 20/2000 e variante alla vigente strumentazione
urbanistica, a meno che gli usi proposti non rientrino tra quelli previsti all’art. 6 delle Norme del
PTCP.”
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
26
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
10.16 - Riserva
Art. 40.6 Ambiti a campagna - parco
La possibilità di costruire capanni per il ricovero attrezzi deve essere ricondotta alla disciplina del
precedente art. 39.8 Costruzioni rurali minori non legate a una unità aziendale agricola, con le
precisazioni sopra richieste.
Risposta
Si accoglie la riserva e conseguentemente si modifica il testo dell’articolo in argomento prevedendo la
possibilità di costruire capanni ad uso esclusivo di ricovero attrezzi su una superficie minima di
5.000 Mq.
10.17 -Osservazione
Art. 40.7 Ambiti ad alta vocazione produttiva agricola
Art. 40.8 Sub – ambiti agricoli periurbani
Le modalità di recupero dei fabbricati colonici esistenti, non di valore storico, risulta di difficile
comprensione e sembra consentire la nuova costruzione di abitazioni per gli imprenditori agricoli
senza demolire le vecchie abitazioni dichiarate non recuperabili per motivi statico – funzionali; al fine
di evitare il mantenimento di edifici inutilizzati e potenzialmente pericolosi si chiede di ricondurre gli
interventi o al recupero del fabbricato esistente oppure alla sua demolizione e ricostruzione.
Risposta
Si accoglie l’osservazione e al fine di evitare il mantenimento di edifici inutilizzati e potenzialmente
pericolosi si aggiungono, nel secondo alinea della lettera c2), dopo le parole “dovranno essere
demolite o, in alternativa,” le parole “messe in sicurezza sismica e”.
10.18 - Riserva
Art. 40.9 Zone agricole interessate da rispetti cimiteriali
Gli interventi consentiti nella fascia di rispetto cimiteriale sono regolati dalla legislazione nazionale e
regionale, che, almeno entro la fascia di rispetto più ristretta (50 metri), consente solo interventi sugli
edifici esistenti; si chiede di modificare in tal senso l’articolo.
Risposta
Si prende atto della riserva, limitando la costruzione a titolo precario di edicole per la vendita dei fiori
esternamente alla fascia di rispetto più ristretta (50 metri).
10.19 - Riserva
Art. 40.10 Ambiti agricoli interessati da allevamenti zootecnici
Per le motivazioni già esposte per il precedente art. 39.15, non si ritiene ammissibile la trasformazione
di questi insediamenti in attività produttive.
Risposta
Si prende atto della riserva, eliminando alla lettera a) del comma 4.2 la frase “oppure gli usi di cui
all’art. 39.15 nel caso di recupero previo Accordo con i privati ai sensi dell’art.18 della Lg.Rg.20/2000”.
10.20 - Riserva
La normativa non contiene disposizioni in merito al “Centro di accoglienza e ricovero animali
domestici” classificato come generica attrezzatura ma situato in territorio rurale; si chiede di
specificare le modalità d’intervento, tenendo conto che, per considerare tale attività come dotazione
territoriale, deve essere sostenuta da specifico accordo con l’Amministrazione Comunale che ne
garantisca la fruizione pubblica.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
27
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
Risposta
Si accoglie la riserva e si introduce la specifica norma del PRG previgente.
11 - VOLUME RUE – ALLEGATO A
Definizioni tecniche, parametri urbanistici ed edilizi
Definizioni delle funzioni e degli usi urbanistici
11.1 - Osservazione
L’Allegato A al RUE riporta, tra l’altro, le definizioni tecniche uniformi per l’urbanistica e l’edilizia,
conformemente all’Atto di indirizzo approvato con Deliberazione dell’Assemblea Legislativa delle
Regione Emilia Romagna n. 279 del 4 febbraio 2010.
Si osserva tuttavia che le percentuali di Superficie accessoria ammesse per ogni tipologia edilizia
risultano molto alte, in quanto escludono dal calcolo anche le autorimesse; si consiglia di verificare le
reali ricadute in termini di qualità progettuale, di disponibilità degli spazi aperti e degli standards
connessi.
Risposta
Si prende atto, precisando che le percentuali di Superficie accessoria ammesse per ogni tipologia
edilizia sono state valutate e determinate proprio per limitarne la realizzazione, tant’è che l’eccedenza
dovrà essere computata come SU ai fini del conteggio dei parametri urbanistici.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
28
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
4.1.2 - PROCEDURA DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) DEL P.S.C. E DEL
R.U.E. - ESPRESSIONE DEL PARERE MOTIVATO DELLA PROVINCIA DI REGGIO
EMILIA
Sono stati esaminati gli elaborati del Piano Strutturale Comunale (PSC) e del Regolamento
Urbanistico Edilizio (RUE) del Comune di Bagnolo in Piano, il Rapporto Ambientale, redatto ai sensi
dell'art. 13 del D.Lgs. n. 152/2006, e le osservazioni trasmesse dal Comune di Bagnolo in Piano.
Gli elaborati del PSC e del RUE adottati ed i relativi Rapporti Ambientali sono stati messi a
disposizione di tutti i soggetti competenti in materia ambientale convocati in Conferenza di Servizi
attraverso l'invio da parte del Comune di Bagnolo in Piano;
Tramite convocazione di apposita Conferenza di servizi, sono stati consultati i seguenti soggetti
competenti in materia ambientale al fine di acquisire le loro valutazioni:
Comune di Bagnolo in Piano
Comune di Reggio Emilia
Comune di Novellara
Comune di Cadelbosco di Sopra
Comune di Correggio
ARPA Sezione Provinciale di Reggio Emilia
Azienda USL Reggio Emilia
Regione Emilia-Romagna, Servizio Tecnico Bacini degli Affluenti del Po
Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e
Reggio Emilia
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna
IREN Emilia spa
Regione Emilia Romagna, Servizio Ferrovie
Ferrovie Emilia Romagna S.r.l.
Autorità di Bacino del Po
Alla citata Conferenza di Servizi, svoltasi in data 19/03/2014, hanno partecipato:
Provincia di Reggio Emilia
Comune di Bagnolo in Piano
ARPA Sezione Provinciale di Reggio Emilia
Azienda U.S.L Reggio Emilia
IREN Emilia spa.
Sono pervenute al Comune di Bagnolo in Piano n. 50 osservazioni di privati, successivamente
trasmesse alla Provincia, che sono state tenute in considerazione ai fini delle valutazioni;
VISTI:
- il parere della Regione Emilia-Romagna, Servizio ferrovie, prot. n. 73220 del 17/03/2014, ad esito
favorevole, acquisito agli atti al prot. n. 16591 del 17/03/2014;
-
il parere della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, prot. n. 1216 del
04/02/2014, ad esito favorevole, acquisito agli atti al prot. n. 17532 del 20/03/2014;
-
il verbale della Conferenza di Servizi tenutasi in data 19/03/2014.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
29
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
Il rappresentante di AUSL richiamate le osservazioni contenute nel contributo espresso in sede di
Conferenza di pianificazione del PSC, prot. n. 118878 del 21/12/2012, esprime parere favorevole a
fini VAS alle medesime condizioni e osservazioni.
Il rappresentante di Iren rilascia parere favorevole ai fini VAS avendo verificato che le osservazioni
espresse in sede di contributo alla Conferenza di pianificazione del PSC, prot. n. 19614 del
20/12/2012, sono state recepite negli elaborati di PSC.
I componenti la Conferenza di Servizi, a conclusione delle valutazioni effettuate, esprimono parere
favorevole relativamente alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano Strutturale
Comunale (PSC) e del Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) del Comune di Bagnolo in Piano
adottati con DCC n. 40 del 25/10/2013, alle condizioni ed osservazioni emerse in sede di Conferenza
dei Servizi oltre a quelle contenute nei pareri pervenuti.
Relativamente alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PSC e del RUE, visto il dispositivo di
delibera proposto dalla Conferenza dei Servizi con il quale si esprime, ai sensi dell'art. 15 del D.Lgs.
n. 152/2006 e s.m.i., PARERE MOTIVATO POSITIVO con osservazioni e prescrizioni che riprendono
anche i suggerimenti e le prescrizioni espresse dai rappresentanti di ARPA e AUSL in sede di
Conferenza dei Servizi, si formulano le seguenti controdeduzioni.
Punto 1
Fatto salvo quanto richiesto ai punti successivi, dovranno essere considerate tutte le misure previste
nel Rapporto Ambientale, finalizzate a ridurre, mitigare e/o compensare gli impatti ambientali; in
particolare nelle fasi di attuazione del PSC, dovranno essere considerate le “direttive” e "prescrizioni
urbanistiche" contenute nelle schede normative relative ai singoli ambiti e le "misure tecniche per il
miglioramento degli effetti” previste dalle schede di VAS.
Risposta
Si prende atto della necessità di considerare tutte le misure previste nel Rapporto Ambientale,
finalizzate a ridurre, mitigare e/o compensare gli impatti ambientali; in particolare si prende atto che
nelle fasi di attuazione del PSC dovranno essere considerate le “direttive” e "prescrizioni urbanistiche"
contenute nelle schede normative relative ai singoli ambiti e le "misure tecniche per il miglioramento
degli effetti” previste dalle schede di VAS, così come peraltro già prevede la strumentazione
urbanistica adottata.
Punto 2
Dovrà essere tenuta in considerazione la nota della Regione Emilia-Romagna, Servizio Ferrovie, prot.
n. 73220 del 17/03/2014.
Risposta
Analogamente si prende atto che in fase attuativa degli interventi dovrà essere tenuta in
considerazione la nota della Regione Emilia-Romagna, Servizio Ferrovie di cui al successivo capitolo
4.2.2.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
30
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
Punto 3
Si prende atto che “dovranno essere rispettate le condizioni e prescrizioni alle quali è condizionato il
parere favorevole espresso in sede di Conferenza di servizi da ARPA” con le controdeduzioni
specifiche che di seguito si riportano.
Con riferimento al PSC:
Punto 3.1
Negli elaborati VAS oltre ad una stima previsionale degli effetti del Piano sul sistema ambientale, per
ogni ambito sono state definite schede di sintesi con evidenziati le criticità potenziali e le condizioni di
sostenibilità delle azioni previste. Tali condizioni saranno vincolanti per la realizzazione dei futuri
ambiti pertanto dovranno essere riprese nella pianificazione sott’ordinata, assieme alla necessità di
fare di volta in volta una puntuale verifica sui reticoli fognari ai quali affluiranno le aree soggette a
trasformazione e ad aumento di carico urbanistico.
Risposta
Si prende atto che quanto contenuto nelle schede di sintesi di VAS relativamente alle condizioni
vincolanti per la realizzazione degli ambiti dovranno essere tenute in considerazione e rispettate nella
pianificazione sottordinata assieme alla necessità di fare di volta in volta una puntuale verifica sui
reticoli fognari ai quali affluiranno le aree soggette a trasformazione e ad aumento di carico
urbanistico, precisando che è già così previsto negli elaborati adottati.
Punto 3.2
Per l’ambito AR2c “Ex Giza”, si ribadisce quanto già sottolineato in fase di Conferenza di
pianificazione, rispetto alla necessità di prevedere nelle successive fasi di definizione dell’assetto
urbanistico dell’ambito, il mantenimento di una fascia di mitigazione verso l’area produttiva limitrofa.
Allo stesso modo anche per l’ambito AR4 Macello occorrerà questa attenzione nel salvaguardare la
funzione residenziale.
Risposta
Riguardo all’ambito AR2c “Ex Giza” del capoluogo e all’ambito AR4 “Macello” a ridosso del Tassone,
l’Amministrazione Comunale si impegna a richiedere, in fase di inserimento nel POC e di attuazione, il
reperimento di una fascia verde di mitigazione degli impatti rispettivamente verso la limitrofa area
produttiva nell’ambito AR2c e verso gli edifici residenziali presenti ad ovest dell’ambito AR4.
Punto 3.3
Si raccomanda inoltre che le riqualificazioni a residenziale delle aree che hanno ospitato attività
produttive, vengano accompagnate da indagini tese ad escludere la necessità di procedere a
bonifiche da residui derivanti dalle attività precedentemente insediate.
Risposta
Si prende atto della raccomandazione di procedere a bonifica dei residui derivanti dalle attività
precedentemente insediate prima della attuazione degli ambiti di riqualificazione per funzioni
residenziali nei quali insistevano attività produttive, precisando peraltro che detta prescrizione è già
prevista nelle Schede norma/VAS.
Punto 3.4
In relazione al tema rumore, non disponendo di una classificazione acustica del territorio comunale, la
VAS si basa essenzialmente sulla stima delle future variazioni dei flussi veicolari in quanto sorgente di
rumore più significativa in ambito urbano; considerato che per ogni ambito del PSC soggetto a
trasformazione la VAS ha effettuato una prima ipotesi di classificazione acustica, in attesa delle
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
31
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
definitiva zonizzazione acustica comunale, nel POC si dovrà effettuare la verifica dell’assenza di
potenziali criticità acustiche e di conflitti puntuali.
Risposta
Relativamente al tema del rumore, in attesa dell’adozione del Piano di classificazione acustica del
territorio comunale ancora in itinere, si prende atto della necessità di verificare in sede di POC che
non vi siano potenziali criticità acustiche e di conflitti puntuali negli ambiti che vegono inseriti nel POC
medesimo.
Punto 3.5
In merito al sistema della mobilità si ribadisce quanto contenuto nel contributo espresso in
Conferenza di pianificazione sulla necessità di porre particolare attenzione alla riqualificazione
dell’ambito della stazione ferroviaria come previsione di futura stazione della metropolitana di
superficie in collegamento anche con la Stazione TAV medio padana. Si dovrà prevedere una idonea
dotazione di parcheggi (anche di interscambio auto – mezzo pubblico) e una corretta previsione di
collegamenti ciclopedonali con il tessuto residenziale limitrofo attuale e futuro, soprattutto con la parte
est del Capoluogo (ANR1, ANR3, ambiti soggetti a futura riqualificazione, previsto collegamento
tramite trasporto pubblico con Correggio) per il superamento delle interruzioni attualmente
riscontrabili.
Risposta
In merito al sistema di mobilità si richiamano le controdeduzioni predisposte dallo Studio Alfa riportate
in calce al presente capitolo.
Inoltre, relativamente all’invito di porre particolare attenzione alla riqualificazione dell’ambito della
stazione ferroviaria, il cui perimetro è stato modificato in sede di controdeduzione alle osservazioni dei
privati, l’Amministrazione Comunale si impegna sia a far rispettare i limiti di rumorosità previsti dalla
vigente legislazione in materia e dal Piano di classificazione acustica all’interno dell’ambito da
riqualificare e verso le zone a prevalente funzione abitativa circostanti, sia a prevedere nel PUA
inserito nel POC i necessari collegamenti viabilistici e ciclopedonali e le necessarie dotazioni
territoriali con particolare riferimento ai parcheggi pubblici e di pertinenza, come peraltro previsto nella
scheda norma modificata in accoglimento delle osservazioni dei privati.
Punto 3.6
Relativamente al piano di monitoraggio, in relazione agli indicatori proposti si consiglia che nella
stesura definitiva del Piano vengano utilizzati solo quelli più significativi, con dati storici ai quali fare
riferimento, privilegiando quelli capaci di relazionarsi in modo diretto con le scelte del Piano. Per la
qualità dell’aria ad esempio, oltre alla concentrazione dei principali inquinanti che, essendo un
fenomeno di area vasta, non dipendono solo dalle scelte locali, è utile monitorare le azioni che il PSC
prevede (viabilità leggera, prestazioni energetiche edifici, dotazione del verde e rete ecologica...). Il
monitoraggio degli edifici certificati energeticamente risulta particolarmente utile anche per verificare
le ipotesi sviluppate in VAS sulla sostenibilità in termini di qualità dell’aria dei nuovi ambiti previsti.
Risposta
Relativamente al consiglio di utilizzare, nel Piano di monitoraggio, solo gli indicatori più significativi
con dati storici ai quali fare riferimento, privilegiando quelli capaci di relazionarsi in modo diretto con le
scelte di PSC, si rimanda alla specifica controdeduzione predisposta dallo Studio Alfa riportata in
calce al presente capitolo, nella quale si evidenzia che il Piano di monitoraggio è stato modificato
come da indicazioni di ARPA.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
32
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
Punto 3.7
In riferimento ai CEM, l’indicatore proposto (n. di edifici con permanenza di persone superiore a 4 ore
compresi all’interno della fascia di attenzione) non è applicabile nel caso delle SRB in quanto non
compatibile con l’obiettivo di ridurre il numero dei soggetti posti all’interno della fascia di attenzione (a
differenza delle linee elettriche dove con un loro eventuale interramento ciò è possibile). Nel caso
delle SRB si raccomanda un loro continuo aggiornamento cartografico per un controllo preventivo
sulla edificabilità all’interno dell’area di attenzione e per l’eventuale misurazione dei livelli di campo
elettromagnetico generato.
Risposta
In riferimento ai CEM, si rinvia alla specifica controdeduzione predisposta da Studio Alfa riportata in
calce al presente capitolo che, accogliendo la richiesta, ha inserito all’interno del piano di
monitoraggio un indicatore idoneo alla verifica del rischio sanitario connesso alla vicinanza di SRB
(Stazioni Radio Base).
Con riferimento al RUE :
Punto 3.8
Art. 24.6 - Acque reflue: al comma 1 si ritiene utile specificare che qualora il sito non fosse servito da
pubblica fognatura, le acque reflue dovranno essere sottoposte a idoneo sistema di trattamento e
convogliate in acque superficiali o negli strati superficiali del sottosuolo. Tutti gli scarichi devono
essere autorizzati dall’ente competente ai sensi della normativa nazionale e regionale vigente in
materia di acque reflue domestiche e acque reflue industriali.
Risposta
Si accoglie il suggerimento e si modifica nel senso richiesto il 1 comma dell’Art. 24.4 del RUE.
Punto 3.9
Art. 26.10 - Impatto visivo ed ambientale degli apparati tecnologici: si propone di aggiungere che la
rumorosità di detti impianti dovrà rispettare i limiti previsti dalla zonizzazione acustica comunale e il
criterio differenziale verso i recettori vicini così come previsto dalla normativa vigente in materia di
impatto acustico.
Risposta
Si accoglie il suggerimento e si modifica nel senso richiesto il 1 comma dell’Art. 26.10 del RUE.
Punto 3.10
Art 27.6 - Fasce di ambientazione e mitigazione delle infrastrutture di mobilità: nell’ambito dei
procedimenti edilizi di recupero e/o di cambio d’uso degli edifici esistenti nelle fasce di ambientazione,
si ritiene opportuno che sia inserito l’obbligo di presentare una relazione di previsione di clima
acustico, redatta ai sensi della normativa regionale vigente e propedeutica alla messa in atto delle
misure di mitigazione previste in tale articolo.
Risposta
Si accoglie la richiesta e si modifica il testo dell’Art. 27.6 del RUE inserendo un 2 comma del tenore
letterale proposto nel parere ARPA.
Punto 3.11
In vari punti delle norme di RUE per la realizzazione degli interventi si fa riferimento al parere
preventivo ARPA-AUSL: occorre in proposito precisare che la recente LR n. 15/2013 “Semplificazione
della disciplina edilizia” ha abrogato all’art. 59 il parere integrato AUSL-ARPA preliminare agli
interventi edilizi per attività produttive, pertanto occorre verificare nei singoli casi che i pareri a cui si fa
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
33
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
riferimento nelle norme di RUE siano ancora effettivamente previsti e che non siano in contrasto con
la suddetta legge regionale.
Risposta
Si prende atto della richiesta di eliminare nelle norme i riferimenti ai pareri ARPA e AUSL in quanto la
Lg.Rg. 15/2013 all’art. 59 ha abrogato il parere integrato AUSL-ARPA e conseguentemente si
eliminano dal testo di RUE i riferimenti non pertinenti.
Punto 3.12
Relativamente alla VAS, il rapporto ambientale del RUE rimanda al Piano di Monitoraggio del PSC
riproponendo i medesimi indicatori: si concorda su tale scelta e si richiama quanto già sopra detto in
relazione agli indicatori per il monitoraggio del PSC.
Risposta
Si prende atto che anche per il RUE si concorda con il Piano di monitoraggio proposto, integrato dai
suggerimenti e dalle modifiche già evidenziate nel parere per il PSC ed in questa sede accolte, come
riportato nella specifica controdeduzione predisposta da Studio Alfa riportata in calce al presente
capitolo.
Punto 4 - Con riferimento alle successive fasi di attuazione delle previsioni di PSC e RUE, si chiede :
Punto 4.1
Di prevedere disposizioni che promuovano, in sede di realizzazione degli interventi, l'adozione di
accorgimenti e soluzioni tecniche utili al fine del risparmio ed efficienza energetica ed eventualmente
dello sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili, avendo anche come riferimento la normativa
vigente in materia di contenimento dei consumi energetici, tra cui la delibera dell'Assemblea
Legislativa della Regione Emilia Romagna n. 156 del 04/03/08 ("Approvazione atto di indirizzo e
coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica
degli edifici");
Risposta
Si prende atto, specificando che le normative di PSC e di RUE adottati contengono già disposizioni
indirizzate in tal senso.
Punto 4.2
Per gli ambiti di intervento che prevedono operazioni di demolizione e smantellamento di strutture
esistenti e "bonifica" dell'area, dovranno essere rispettate le normative vigenti in materia di rifiuti,
coinvolgendo, se necessario, le relative Autorità competenti.
Risposta
Si prende atto, garantendo che per gli ambiti di intervento che prevedono operazioni di demolizione e
smantellamento di strutture esistenti e di “bonifica” dell’area, saranno rispettate le normative vigenti in
materia di rifiuti e qualora necessario coinvolgere le Autorità competenti.
Punto 4.3
In merito alla progettazione complessiva delle aree comuni, si evidenzia la necessità di curare in
particolare l’accessibilità degli spazi pubblici alle persone diversamente abili: la Provincia fa proprio
l’obiettivo di incentivare lo sviluppo di una nuova sensibilità del progettare la città e il territorio, che pur
tenendo conto delle norme vigenti in materia di accessibilità, consideri l’adozione di soluzioni
accessibili a tutti quale prassi e non effetto di imposizioni normative.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
34
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
Risposta
Si prende atto, condividendo gli obiettivi della Provincia in merito alla necessità di curare in particolare
l’accessibilità degli spazi pubblici alle persone diversamente abili, precisando che, trattandosi di
disposizioni di legge vigente, le norme adottate prevedono già l’obbligo di uniformare i progetti di
intervento alle disposizioni vincolanti e che il disegno di RUE riporta i principali percorsi ciclopedonali
esistenti e di progetto in grado di corrispondere agli obiettivi di qualità urbana richiamati nel parere.
Punto 5
Visto l’art. 26.10 comma 5 delle Norme di RUE, si segnala che secondo quanto disposto dal DM
10/9/2010 (Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili)
l'individuazione di aree e siti non idonei all'installazione di specifiche tipologie di impianti a fonti
rinnovabili è esclusiva competenza delle Regioni. La Regione Emilia Romagna, ai fini di una prima
individuazione di aree e siti per l'installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti
rinnovabili, ha approvato le disposizioni di cui alle DAL 28/2010 e DAL 51/2011.
Risposta
Si prende atto della segnalazione e si modifica il 5 comma rimandando alla vigente legislazione in
materia per quanto riguarda l’installazione dei pannelli solari.
Punto 6
Si rammenta che il Comune è tenuto a fornire alla Provincia i dati territoriali e ambientali necessari per
il calcolo degli indicatori di monitoraggio del PTCP e del PTQA secondo le modalità definite dalla
Sezione G del documento di ValSAT del PTCP e del Sistema e Programma di Monitoraggio del
PTQA.
Risposta
Si prende atto che il Comune è tenuto a fornire alla Provincia i dati territoriali e ambientali necessari
per il calcolo degli indicatori di monitoraggio del PTCP e del PTQA come indicato.
Punto 7 - Nella Dichiarazione di sintesi:
Punto 7.1
Considerate le stime di incremento annuo di emissioni di CO2 a livello comunale relative al settore
residenziale riportate al punto 12.2 del Rapporto ambientale del PSC (+25% in assenza di interventi),
si chiede di implementare considerazioni per valutare, anche quantitativamente, le ricadute positive
attese a seguito dell’attuazione di opportune azioni e interventi, tra cui lo sfruttamento delle fonti
energetiche rinnovabili e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.
Risposta
Si rinvia alla specifica controdeduzione predisposta da Studio Alfa riportata in calce al presente
capitolo che, accogliendo la richiesta, ha provveduto ad implementare il Rapporto Ambientale del
PSC controdedotto.
Punto 7.2
Considerato che nel Rapporto Ambientale viene stimato “un incremento emissivo” delle sostanze
inquinanti (NOx e PM10) nello scenario di piano al 2031, che individua un livello di incidenza emissiva
delle previsioni di PSC che non appare di modesta entità e non concorre pienamente alle finalità di
tutela e risanamento della qualità dell’aria, si chiede di individuare e programmare apposite azioni
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
35
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
“compensative” del carico emissivo inquinante relativo alle previsioni di PSC (facendo riferimento alle
principali azioni migliorative proposte al punto 7.9 del citato Rapporto Ambientale), quantificando
l’entità della compensazione.
Risposta
Anche in questo caso si rinvia alla specifica controdeduzione predisposta da Studio Alfa riportata in
calce al presente capitolo che, accogliendo la richiesta, ha provveduto ad integrare il Rapporto
Ambientale del PSC controdedotto.
Punto 7.3
Dovranno essere riportate considerazioni rispetto alla sostenibilità ambientale delle trasformazioni
derivanti dalle eventuali osservazioni accolte o parzialmente accolte.
Risposta
Nella Dichiarazione di sintesi saranno riportate considerazioni rispetto alla sostenibilità ambientale
delle trasformazioni derivanti dalle osservazioni accolte o parzialmente accolte, osservazioni che
tuttavia sono già state tenute in considerazione ai fini delle valutazioni in sede di Conferenza VAS
come riportato nel parere provinciale.
Punto 8
L’accoglimento di osservazioni che determinino effetti ambientali negativi non analizzati e valutati
nell’ambito del Rapporto ambientale comporta il necessario aggiornamento del Rapporto ambientale
stesso, ed inoltre si ritiene che nel caso gli effetti ambientali negativi siano significativi sarà necessario
aggiornare anche la presente valutazione.”
Risposta
Come emerge dal Rapporto ambientale aggiornato in accoglimento delle osservazioni, non sono
emersi ulteriori effetti ambientali negativi che non siano già stati analizzati e valutati anche in sede di
Conferenza dei servizi sulla VAS.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
36
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO
PROVINCIA DI REGGIO EMILIA
Valutazione Ambientale Strategica
VAS
RAPPORTO AMBIENTALE
RISPOSTE ALLE OSSERVAZIONI PERVENUTE
DAGLI ENTI COMPETENTI
Marzo 2014
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
37
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
OGGETTO: VAS DEL PSC E VAS DEL RUE DEL COMUNE DI BAGNOLO IN
PIANO – RISPOSTE ALLE OSSERVAZIONI PERVENUTE DAGLI ENTI
COMPETENTI
A seguito delle osservazioni pervenute da ARPA e dalla ASL, si è provveduto a redigere il
seguente rapporto contenente le controdeduzioni alle medesime e a fornire la documentazione
tecnica aggiornata in base alle osservazioni accolte.
Per una facilità di lettura delle controdeduzioni, si risponderà punto per punto alle
osservazioni pervenute (racchiuse da un bordo di colore nero).
Provincia di Reggio Emilia
VAS del PSC
Considerate le stime di incremento annuo di emissioni di CO2 a livello comunale relative al settore
residenziale riportate al punto 12.2 del Rapporto ambientale del PSC (+25% in assenza di interventi),
si chiede di implementare considerazioni per valutare, anche quantitativamente, le ricadute positive
attese a seguito dell’attuazione di opportune azioni e interventi, tra cui lo sfruttamento delle fonti
energetiche rinnovabili e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente
Si accoglie la richiesta, pertanto si è provveduto ad inserire all’interno del Capitolo relativo alla
Qualità dell’Aria del Rapporto Ambientale di PSC, valutazioni qualitative e quantitative in riferimento
alle ricadute positive derivanti dall’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e degli interventi volti
alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente
In merito al sistema della mobilità si ribadisce quanto contenuto nel contributo espresso in
Conferenza di pianificazione sulla necessità di porre particolare attenzione alla riqualificazione
dell’ambito della stazione ferroviaria come previsione di futura stazione della metropolitana di
superficie in collegamento anche con la Stazione TAV medio padana. Si dovrà prevedere una idonea
dotazione di parcheggi (anche di interscambio auto – mezzo pubblico) e una corretta previsione di
collegamenti ciclopedonali con il tessuto residenziale limitrofo attuale e futuro, soprattutto con la parte
est del Capoluogo (ANR1, ANR3, ambiti soggetti a futura riqualificazione, previsto collegamento
tramite trasporto pubblico con Correggio) per il superamento delle interruzioni attualmente
riscontrabili.
Si accoglie l’osservazione; pertanto, all’interno del capitolo relativo alla mobilità del Rapporto
Ambientale del PSC, si è provveduto a fornire alcune integrazioni in merito alla riqualificazione
dell’ambito della stazione ferroviaria, così come indicato nell’osservazione poc’anzi riportata.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
38
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
Sul tema rifiuti si segnala che il rapporto ambientale contiene una inesattezza in quanto lo
smaltimento dei rifiuti urbani per quanto riguarda Bagnolo in Piano non viene effettuato presso la
discarica di Novellara gestita da SABAR.
Si è provveduto a modificare il contenuto relativo allo smaltimento dei rifiuti.
Relativamente al piano di monitoraggio si concorda sui temi ambientali individuati. In relazione agli
indicatori proposti si consiglia che nella stesura definitiva del Piano vengano utilizzati solo quelli più
significativi, con dati storici ai quali fare riferimento, privilegiando quelli capaci di relazionarsi in modo
diretto con le scelte del Piano. Per la qualità dell’aria ad esempio, oltre alla concentrazione dei
principali inquinanti che, essendo un fenomeno di area vasta, non dipendono solo dalle scelte locali, è
utile monitorare le azioni che il PSC prevede in questo senso (viabilità leggera, prestazioni
energetiche edifici, dotazione del verde e rete ecologica...). Il monitoraggio degli edifici certificati
energeticamente risulta particolarmente utile anche per verificare le ipotesi sviluppate in VAS sulla
sostenibilità in termini di qualità dell’aria dei nuovi ambiti previsti.
Si accoglie l’osservazione; pertanto, all’interno del piano di monitoraggio sono stati eliminati quegli
indicatori non direttamente collegati agli obiettivi del PSC.
In riferimento ai CEM, l’indicatore proposto (n. di edifici con permanenza di persone superiore a 4 ore
compresi all’interno della fascia di attenzione) non è applicabile nel caso delle SRB in quanto non
compatibile con l’obiettivo di ridurre il numero dei soggetti posti all’interno della fascia di attenzione (a
differenza delle linee elettriche dove con un loro eventuale interramento ciò è possibile). Nel caso
delle SRB si raccomanda un loro continuo aggiornamento cartografico per un controllo preventivo
sulla edificabilità all’interno dell’area di attenzione e per l’eventuale misurazione dei livelli di campo
elettromagnetico generato.
Si accoglie l’osservazione; pertanto, all’interno del piano di monitoraggio è stato inserito un indicatore
idoneo alla verifica del rischio sanitario connesso alla vicinanza di SRB.
considerato che nel Rapporto Ambientale viene stimato “un incremento emissivo” delle sostanze
inquinanti (NOx e PM10) nello scenario di piano al 2031, che individua un livello di incidenza emissiva
delle previsioni di PSC che non appare di modesta entità e non concorre pienamente alle finalità di
tutela e risanamento della qualità dell’aria, si chiede di individuare e programmare apposite azioni
“compensative” del carico emissivo inquinante relativo alle previsioni di PSC (facendo riferimento alle
principali azioni migliorative proposte al punto 7.9 del citato Rapporto Ambientale), quantificando
l’entità della compensazione;
Si accoglie l’osservazione. Pertanto, all’interno del Rapporto Ambientale si è provveduto a inserire
azioni “compensative” del carico emissivo inquinante, definendo le rispettive tempistiche e risorse
necessarie per poterle implementare.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
39
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
VAS del RUE
Relativamente alla VAS, il rapporto ambientale del RUE rimanda al Piano di Monitoraggio del PSC
riproponendo i medesimi indicatori; si concorda su tale scelta, ma si richiama quanto già detto in
proposito, in particolare sugli indicatori da utilizzare e sulle modalità di esecuzione.
Si accoglie l’osservazione; pertanto, come specificato precedentemente, si è provveduto a modificare
il piano di monitoraggio sulla base delle indicazioni ricevute.
Reggio Emilia, Marzo 2014
Gianluca Savigni
Responsabile del Settore Fisico dello Studio Alfa
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
40
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
4.2 – I PARERI DEGLI ENTI
4.2.1 – SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELL’EMILIA ROMAGNA
La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, con prot. n.1216 del 04/02/2014, ha
espresso parere favorevole all’adozione del PSC e del RUE, fatta salva una verifica degli aspetti
normativi a seguito dell’uscita delle Linee guida della Regione Emilia Romagna in corso di
pubblicazione, rendendosi disponibili a fornire il necessario supporto tecnico e scientifico.
Risposta
Si prende atto del parere favorevole e della verifica da effettuarsi in seguito all’uscita delle Linee guida
della Regione Emilia Romagna, pubblicate il 14/03/2014.
4.2.2 – REGIONE EMILIA ROMAGNA - SERVIZIO FERROVIE
La Regione Emilia Romagna - Direzione generale reti infrastrutturali, logistica e sistemi di mobilità Servizio Ferrovie, tramite posta certificata del 17/03/2014, ha espresso il seguente parere ai fini della
VAS.
<< In seguito alla visione di tutta la documentazione tecnica presentata, lo scrivente Servizio Ferrovie,
per quanto riguarda le tematiche di propria competenza sull’esplicitazione del vincolo ferroviario, in
relazione alla fascia di rispetto prevista dal DPR n. 753/80 agli artt. 49-60, si specifica che il vincolo
riguarda non solo le distanze degli edifici dalla rotaia più vicina ma anche le distanze di tutti gli
elementi secondari e di arredo urbano in relazione alla loro pericolosità rispetto all’esercizio
ferroviario.
Detto quanto sopra si ritiene, in merito alle competenze di questo ufficio, di potersi esprimere
favorevolmente sui contenuti dei documenti visionati, riservandoci di autorizzare, ai sensi DPR n.
753/80, gli interventi puntuali che di volta in volta verranno presentati al nostro ufficio ai sensi dell’art.
60 del DPR n. 753/80. >>.
Risposta
Si prende atto del parere favorevole, precisando che la normativa adottata prevede già il rispetto delle
distanze dalla ferrovia non solo per gli edifici ma anche per gli elementi secondari e di arredo urbano
ed il rispetto delle vigenti disposizioni di legge con particolare riferimento al DPR 753/80.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
41
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
4.3 – LE OSSERVAZIONI DELL’UFFICIO TECNICO COMUNALE (OSS. N° 36)
Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Bagnolo in Piano, presa visione del Piano
Strutturale Comunale e del Regolamento Urbanistico Edilizio adottati, con prot. n. 2535 del
14/03/2014, ha formulato le seguenti osservazioni.
VOL. RUE - NORME EDILIZIE ED URBANISTICHE
Art.
1.5
Comma
4
3
3
1
2
3.14
2
3.22
2 lettera c
3.22
5
12
17.2
18.3
1
Tutto
5
23.3
7
31.5.5
1
33.3
4
Argomento osservato
Modifiche al PP senza variare
le dotazioni di aree standard
Interventi L.R.15/2013
Interventi L.R.15/2013
Manca riferimento a quelle tra
lotti contigui
Regolamentazione
installazione casette in legno
Arredi da giardino con SCIA
Richiesta volturazione
Scheda tecnica descrittiva
Monetizzazione
dotazioni
territoriali
Cessione PP separatamente
dall'unità immobiliare
Interventi di ristrutturazione
edilizia
Usi ammessi e parametri
urbanistici ed edilizi nei Sub
ambiti AC3
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
Proposta di modifica
Modifiche al PP nel rispetto dei minimi di
standards delle dotazioni
Eliminare i punti da a) a m)
Dopo: di quanto, inserire” disciplinato dalla
L.R.15/2013”
Togliere “riportato al precedente comma 1”.
Aggiungere “I titoli abilitativi richiesti per
detti interventi, verranno definiti con
Determina del responsabile di Settore in
analogia con quelli definiti per gli interventi
principali dalla L.R.15/2013”
Dopo private, inserire “e quelle che
delimitano internamente le proprietà”
All’inizio della lettera c) inserire le parole “le
casette in legno possono essere collocate
solo nelle aree di pertinenza dei fabbricati
esistenti o per i quali sia stato rilasciato
titolo abilitativo alla data di adozione del
RUE”. Alla sesta riga togliere le parole
“esistenti o in costruzione”
Togliere al comma 5 le parole “sono
soggetti a SCIA” perché attuabili con attività
edilizia libera (L.R.15/2013)
Sostituire “richiedere” con ”comunicare”
Eliminare l’articolo
Dopo “Responsabile dello Sportello unico
dell’edilizia” inserire ”sentita la Giunta”
Cancellare da “e non possono” fino a
“pertinenziale”
Alla fine del comma 1, inserire “fatto salvo
quanto disciplinato dall'art.31.5.4 comma 2”
• Suddividere i paragrafi “Funzioni ed usi
ammessi” e “parametri urbanistici ed edilizi”
sostituire con:
• comma 4: Funzioni ed usi ammessi:
Le funzioni e gli usi ammessi nei sub-ambiti
AC3 sono quelli degli strumenti preventivi
vigenti, fatti salvi i casi di variante di cui al
42
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
precedente comma 3.
Funzioni ed usi diversi da quelli previsti
negli strumenti preventivi vigenti potranno
essere consentiti solo nel rispetto delle
funzioni e degli usi consentiti per l’ambito (a
prevalente destinazione residenziale AC) di
cui il sub-ambito fa parte e solo previa
approvazione di nuovo PUA riferito alle parti
non urbanizzate del comparto e alle parti
attuate dello stesso di cui si propone la
variazione di funzione o destinazione d'uso,
a condizione che siano garantite le
dotazioni
territoriali
previste
nelle
convenzioni attuative sottoscritte dai
soggetti attuatori originari eventualmente
incrementate delle maggiori dotazioni
richieste nel presente articolo in rapporto al
carico urbanistico indotto dai nuovi usi
proposti.
33.4
4
35
3
• Comma 5: Parametri urbanistici ed edilizi:
Sono quelli degli strumenti preventivi vigenti
alla data di adozione del PSC e del RUE,
che restano in vigore sino al termine del
periodo previsto per l'attuazione degli
strumenti urbanistici preventivi vigenti e
delle relative convenzioni approvate nei
modi di legge, fatta salva la facoltà di
proroga di cui al precedente Art. 1.5.
Per il periodo successivo alla scadenza del
termine del periodo previsto per l'attuazione
degli strumenti urbanistici preventivi vigenti,
i parametri urbanistici ed edilizi per gli
interventi diretti sulle aree non edificate e
sui lotti parzialmente edificati sono:
- Su prevista dal PP originario come
computata nel medesimo Piano in
attuazione del PRG vigente;
o in alternativa :
Sc (come definita al punto B.21 dell'allegato
A al RUE)
Sistemare coerentemente la tabella “usi e
parametri edilizi”
Uf max: correggere 40% con 30% della Sf
Alloggi di custodia in zona Dopo “alienati” aggiungere “o locati”
produttiva
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
43
Comune di BAGNOLO IN PIANO
38.1
Dopo il
comma 4
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
Intervento di Ristrutturazione Inserire comma 5:
edilizia - Decreto del fare E' vietato l'intervento di Ristrutturazione
inteso come ripristino di edifici interamente
(l.98/2013)
crollati o demoliti alla data di adozione del
RUE adottato, attuato attraverso la loro
ricostruzione, anche ove sia possibile
accertarne la preesistente consistenza.
ALLEGATO A
Art.
B.13
Comma
Argomento osservato
Alloggio e sue dotazioni minime
2
Proposta di modifica
Prima di “Gli alloggi, inserire” “Nelle nuove
costruzioni”
Al termine del periodo, dopo “urbanistico”
aggiungere “e sufficienti a soddisfare
l'esigenza di deposito attrezzi per la cura
dei giardini”
Al termine del comma aggiungere “gli
alloggi siti in fabbricati condominiali, dotati
di aree verdi ad uso esclusivo, devono
essere dotati di superficie accessoria in
misura sufficiente a soddisfare l'esigenza di
deposito attrezzi per la cura dei giardini”
Nella prima riga, sostituire “sopra” con ”ai
comma 3, 4, 5”.
Al termine del comma aggiungere “per gli
edifici esistenti alla data di adozione del
RUE, o per i quali sia stato rilasciato titolo
abilitativo alla data di adozione del RUE,
deve essere garantito il mantenimento del
locale cantina esistente”.
3
4
6
ALLEGATO B
Art.
A.0
Comma
A.1.4
1
Argomento osservato
Restituzione contributo di
costruzione
Errore scrittura
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
Proposta di modifica
Portare il comma 2 dell'art.A.1.1.3
nell'art.A.0 dopo A.0.2, inserendolo come
punto A.0.3
Correggere “punti da A.1.4.4” con “punto
A.1.4.4”
44
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
DISCIPLINA PARTICOLAREGGIATA DEL SISTEMA INSEDIATIVO STORICO
Strumento
RUE
RUE
PSC RUE
Elaborato
Valore
Motivazioni d'ufficio
Proposta di
modifica
Tav. RUE4nord Ambientale Fabbricato profondamente ristrutturato con Eliminare valore
(Via Casaletto)
titolo n.011 del 2009. Risulta completamente
e Scheda
crollato il basso servizio.
operativa 47
Tav. RUE4sud Ambientale Mapp. n.116-318: Fabbricato profondamente Eliminare valore
(Via Strada
rimaneggiato nel sistema delle coperture, degli
vecchia)
allineamenti e dei caratteri architettonici.
e Scheda
Mapp. 113: Fabbricato modificato nei volumi e
operativa 179
nell'orientamento
Tavv.
Tipologico Fabbricato in pessime condizioni statiche, Valore
PS2sud
parzialmente crollato
ambientale
RUE4sud
(Via Spallanzani)
PSC RUE
e Scheda
operativa 297
Tavv.
Tipologico Fabbricato interamente
PS2sud
Concessione n.216/1996
RUE4sud
ricostruito
con Eliminare valore
(Via Guido da
Bagnolo angolo
via Malaguti)
RUE
e Scheda
operativa 316
Tav. RUE4sud Ambientale Fabbricato complessivamente modificato Eliminare valore
(Via Guido da
attraverso edificazione tra i due edifici originari,
Bagnolo angolo
e modifica della quota dei solai di copertura
via Malaguti)
durante il sisma '96
e Scheda
operativa 325
MODIFICHE ALLA CARTOGRAFIA
Strumento
PSC - RUE
Elaborato
Tutti
RUE
Tavv.
RUE 4nord e
RUE 4sud
Tavv.
RUE 4nord e
RUE 4sud
RUE
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
Motivazioni d'ufficio
Rettifica dei confini comunali in località
S.Michele della Fossa come da D.C.C.
n° 2 del 20/01/2014
Errore materiale nella legenda degli
Ambiti AP3
Errore materiale di visualizzazione sulla
cartografia di RUE di alcuni edifici di
valore ambientale riportati tanto nella
Tav. RUE.3 (Schede operative della
conservazione) e relativo Allegato della
Disciplina particolareggiata
Proposta di modifica
Recepimento in cartografia del
tratto di confine comunale rettificato
Inserire anche il colore relativo agli
ambiti AP3 commerciali del previgente PRG con PUA approvato
Adeguamento
alla
Disciplina
particolareggiata delle Tavole RUE4
con inserimento della campitura
viola sugli edifici non visualizzati
45
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
RISPOSTA
Parzialmente accolta per gli aspetti normativi come in dettaglio riportato nelle Norme modificate in
accoglimento delle osservazioni.
Accolta per le richieste di modifica del valore e delle categorie di intervento per gli edifici di valore
storico – culturale – testimoniale con conseguente eliminazione dagli elaborati di PSC e RUE delle
simbologie di individuazione degli edifici di cui alle schede n° 47 – 179 – 316 – 325 e delle relative
Schede operative della conservazione; modifica degli elaborati di PSC e RUE e della Scheda
operativa della conservazione n° 297 a riconoscimento dello stato di fatto e delle motivazioni addotte
dal Responsabile dell’UTC.
Accolta per le modifiche cartografiche in quanto relative alla correzione di errori materiali e di
recepimento della D.C.C. n° 2 del 20/01/2014 relativa alla rettifica del confine comunale in località
San Michele della Fossa.
Per quanto sopra l’osservazione dell’UTC deve intendersi nel suo complesso PARZIALMENTE
ACCOLTA.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
46
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve ed osservazioni al PSC e al RUE
4.4 – LE OSSERVAZIONI DEI PRIVATI
Nelle Schede allegate vengono riportate le osservazioni dei privati al PSC e al RUE ordinate in base
alla numerazione progressiva. In tali schede, nella colonna intitolata “SINTESI RICHIESTA” vengono
sintetizzati i contenuti delle stesse, mentre le proposte di controdeduzione vengono evidenziate con
specifica motivazione nella colonna “PROPOSTA DI PARERE” e con risposta sintetica nella colonna
“ESITO”.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
47
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
Comune di BAGNOLO IN PIANO - OSSERVAZIONI DEI PRIVATI
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
1
2
Rossi
Giovanni per
Parrocchia
Capoluogo
S.Francesco
da Paola e S.
Maria Porziola
Paoli Gianluca
per G.C.
Alternativa
Civica
---
STRUMENTO
ELABORATO
RUE
Tav.
RUE4sud
RUE
Norme
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
Da Ambito DTCb “Attrezzature per l’assistenza e i
servizi sociali di rilievo comunale” ad Ambito AC1
“Sub ambiti consolidati a prevalente uso residenziale”
per la valorizzazione patrimoniale dell’immobile “Casa
Carri” con l’impegno ad utilizzare le risorse ricavate
dalla vendita per i fini stabiliti nel testamento di
donazione (opere a favore degli anziani). L’area,
avente SF di 4000 mq circa, è occupata da edificio di
valore storico – architettonico soggetto a “RRC”
Si accoglie parzialmente riclassificando le aree
interessate ad ambito DTCe “Attrezzature per il culto”
a riconoscimento della proprietà della Parrocchia
degli immobili avuti in donazione testamentaria, sulla
quale non si possono attivare procedure espropriative
in quanto trattasi di proprietà privata di avalimento
pubblico. In conformità alle disposizioni di cui all’art. PARZ.
41.2 del RUE e ferma restando la categoria di ACCOLTA
intervento RRC, l’immobile esistente potrà essere
recuperato agli usi di interesse sociale e collettivo
elencati al 1 comma anche se gli stessi sono forniti
da un soggetto proprietario privato, previo accordo
con l’Amministrazione Comunale e a condizione che
siano rispettate le clausole della donazione
testamentaria.
2.1 – Modifica dell’art. 28 comma 7 allo scopo di
meglio regolamentare la formazione di cortine
alberate lungo i confini dei lotti relativi agli ambiti per
insediamenti artigianali, industriali o commerciali
all’ingrosso, in tutti gli interventi di ampliamento oltre il
30% della SC, nuova costruzione e demolizione e
ricostruzione
2.2 – Modifica dell’art. 18.3 “Possibilità di
monetizzazione delle dotazioni territoriali” allo scopo
di aggiungere un 6° comma del seguente tenore
letterale << Le somme incassate dal Comune dalle
monetizzazioni dei parcheggi nei casi previsti al
precedente comma 1 lettere a); b); c); g); e h)
dovranno essere preferibilmente impiegate per la
2.1 – Si accoglie per una migliore strutturazione della
norma adottata e pertanto si modifica il comma 7
dell’art. 28 come proposto dall’osservate.
Conseguentemente si sostituiscono le parole
<<almeno due lati dell'area d'intervento, con
preferenza per gli eventuali lati a contatto con zone
residenziali, agricole o con zone per attrezzature o PARZ.
servizi pubblici sociali>> con le parole <<due lati ACCOLTA
dell'area d'intervento per lotti confinanti con zone
residenziali, agricole o con zone per attrezzature o
servizi pubblici sociali e lungo un lato dell’area di
intervento per lotti artigianali, industriali o commerciali
all’ingrosso contigui tra loro>>
2.2 – Si prende atto della volontà dell’osservante di
1
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
razionalizzazione e il miglioramento dell’accessibilità
motoria e sensoriale e l’eliminazione delle barriere
architettoniche che impediscono l’accessibilità e la
visitabilità degli edifici pubblici e degli edifici privati
aperti al pubblico.>>
indirizzare l’impiego delle risorse ricavate
dalla
monetizzazione
delle
dotazioni
territoriali,
“preferibilmente” alla realizzazione di interventi di
eliminazione delle barriere architettoniche e per la
realizzazione ed il miglioramento dell’accessibilità
motoria (marciapiedi e percorsi pedonali) e in tal
senso la Giunta Comunale potrà impegnarsi nel
momento di redazione del P.O.C. e dei bilanci
comunali.
Si fa notare tuttavia che i casi richiamati riguardano la
possibilità di monetizzare in determinate, specifiche e
limitate situazioni, i parcheggi di U1 (lettera a;b;c
dell’art. 18.3) ovvero le dotazioni territoriali standard
(lettera g dell’art. 18.3) ed in ogni caso aree di U1
(lettera h del’art. 18.3). È evidente che le risorse
ricavate dalla monetizzazione devono essere
impiegate i primo luogo per la realizzazione, a cura
del Comune, delle opere monetizzate (parcheggi
pubblici, verde pubblico o altre opere di U1) nel
rispetto di quanto previsto dalla vigente legislazione
in materia, per cui non sembra necessario integrare
l’articolo in argomento con un nuovo 6° comma.
Quanto sopra tenuto conto che è eventualmente con
la D.C. di cui al 4° comma del citato art. 18.3 che
l’amministrazione comunale potrà eventualmente
tener conto dei suggerimenti proposti dall’osservante
fermo restando che la legge sulla eliminazione delle
barriere architettoniche va rispettata in tutti gli
interventi indipendentemente dalle risorse disponibili
per effetto delle monetizzazioni di cui all’art. 18.3.
Per quanto sopra la richiesta di cui al punto 2.2 è
respinta.
ESITO
2
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
2.3 – Modifica della numerazione dei punti riportati al
2° comma lettera a) dell’art. 19.1 “obbligo delle
dotazioni di U1” per permettere l’accorpamento dei
punti a3 e a5 in un unico punto: “allacciamento della
rete di distribuzione dell’energia elettrica e/o alla rete
del gas ove esistente a non più di 500 metri”.
2.3 – Si evidenzia che, mentre l’allacciamento alla
linea elettrica è opportuno venga realizzato nelle aree
urbane anche se l’insediamento in progetto utilizza
fonti energetiche alternative, l’allacciamento alla rete
del gas non è richiesto come obbligo per il rilascio
dell’abitabilità se il richiedente il titolo abitativo si dota
di fonti energetiche alternative o se la rete del gas
esistente dista più di 500 metri dall’area di intervento
(si pensi agli edifici sparsi in territorio rurale e non
allacciabili alla rete del gas esistente).
Ricomprendere in un unico punto le due reti di
urbanizzazione di fatto significherebbe consentire di
non allacciare gli insediamenti urbani alla rete
elettrica tutte le volte che detta linea si trova a più di
500 metri dall’area di insediamento. Tale eventualità
sembra comunque urbanisticamente inopportuna
anche sotto il profilo paesaggistico – ambientale dal
momento che si favorirebbero, nel territorio
urbanizzato ed urbanizzabile, impianti alternativi per
la produzione di energia elettrica (pale eoliche,
biomasse,
impianti
fotovoltaici
eccedenti
l’autoconsumo) non verificati dal punto di vista
paesaggistico ed ambientale. Ad ogni buon conto in
accoglimento parziale della osservazione si integra il
punto a3 della lettera a) con le parole “o sistemi
alternativi di produzione di tale energia conformi alla
legislazione vigente in materia e sostenibili sotto il
profilo paesaggistico ed ambientale”.
2.4 - Si prende atto e si condivide l’opportunità di
evitare il più possibile situazioni di potenziali conflitti
di interessi tra membri della C.Q.A.P. e funzioni di
Amministratore Pubblico. A tale riguardo tuttavia
2.4 – Modifica del 4° comma dell’art. 5.1 –
“Composizione e nomina della Commissione per la
qualità architettonica e il paesaggio” al fine di
integrarlo con le seguenti parole << Altresì non
ESITO
3
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
possono fare parte della Commissione coloro i quali
ricoprono, al momento dell’atto di nomina o arrivino a
ricoprire nel corso del mandato della Commissione,
cariche elettive o di responsabilità amministrativa in
qualsiasi altro Ente pubblico di qualsiasi ordine e
grado>>
basta quanto già previsto al comma 4 dell’art. 5.1 che
di fatto obbliga alle dimissioni il membro che durante
il periodo di validità della nomina venisse a trovarsi in
contrasto con quanto stabilito dal medesimo 4°
comma. Pare invece eccessivamente restrittivo e non
conforme alla legge vigente vietare di essere
nominato in C.Q.A.P. del Comune di Bagnolo ad un
Amministrazione di altro Comune, Provincia o
regione se ha le competenze e le qualifiche
professionali per farne parte e fermo restando che i
cinque esperti devono in ogni caso essere “tutti
esterni all’Amministrazione Comunale” come richiesto
al punto 2 del citato art. 5.1. Per quanto sopra
l’osservazione è respinta.
2.5 – Si prende atto di quanto suggerito
dall’osservante nel senso che l’Amministrazione
Comunale nella redazione del POC, nella formazione
dei bilanci comunali, ovvero nella revisione della
delibera di determinazione degli oneri potrà
adoperarsi ed operare per far fronte alle criticità
esistenti nel senso indicato dall’osservante.
Non compete al RUE regolamentare l’impiego delle
risorse economiche derivanti dai Permessi di
Costruire in sanatoria, per cui la richiesta di
integrazione dell’art. 9 è respinta.
2.6 – Si accoglie in quanto appare urbanisticamente
opportuno consentire, nel caso di trasferimento del
centro diurno, il recupero del contenitore edilizio
esistente e non l’ampliamento e/o la sopraelevazione
dello stesso in considerazione anche della carenza di
parcheggi pubblici e di pertinenza. Resta fermo che
in caso di demolizione e ricostruzione si dovranno
2.5 – Integrazione dell’art. 9 – Permesso di Costruire
in sanatoria – con un ulteriore 5° comma del
seguente tenore letterale “le somme incassate dal
Comune a titolo di sanzione di cui al precedente
comma 3, dovranno essere preferibilmente impiegate
per il miglioramento delle situazioni di insalubrità e/o
per azioni di bonifica ambientale e/o di
implementazione delle dotazioni ecologiche e
ambientali del territorio comunale.
2.6 – Riformulazione del 6° comma dell’art. 33.1
relativo alle prescrizioni particolari del previgente
PRG e riguardanti il “Centro Diurno” comunale
localizzato in ambito AC1 del capoluogo allo scopo di
eliminare dette prescrizioni particolari che nella norma
adottata vengono invece fatte salve per un periodo di
ulteriori 5 anni dalla data di approvazione del RUE.
ESITO
4
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
3
4
5
6
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
rispettare le norme d’ambito per la nuova
costruzione. Per tutto quanto sopra esposto
l’osservazione deve intendersi parzialmente accolta.
Richiede di eliminare l’individuazione cartografica di Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto del
San
RUE
tratto di linea elettrica con relativa fascia di rispetto ed territorio urbanizzato.
ACCOLTA
Tav.
Ferraroni Nello Tomaso
attenzione in quanto nel frattempo interrata
RUE4nord
della Fossa
nell’ambito AP1 di San Tommaso.
Richiede di eliminare l’individuazione cartografica di Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto del
San
tratto di linea elettrica con relativa fascia di rispetto ed territorio urbanizzato.
PSC
ACCOLTA
Ferraroni Nello Tomaso
Tav. PS2nord attenzione in quanto nel frattempo interrata
della Fossa
nell’ambito AP1 di San Tommaso.
Richiede di trasformare l’area di pertinenza di un Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto.
San
RUE
edificio produttivo esistente da ambito AC2 ad ambito
Gelosini
ACCOLTA
Tav.
Tomaso
AP2 per MQ 361 in quanto interessato da attività di
Maddalena
RUE4nord
della Fossa
autosoccorso ed officina meccanica.
Richiede “destinazione che permetta un intervento di Si ribadisce che gli edifici esistenti, presenti nella
ristrutturazione edilizia in corrispondenza di mappa catastale d’impianto e sostanzialmente
complesso rurale a corte aperta classificato nel PSC conservati nelle strutture originarie, vanno considerati
e nel RUE di valore tipologico – architettonico di valore storico – architettonico – tipologico in quanto
sottoposto nella D.P. ad intervento di restauro e lo stesso toponimo “La Corte” ne testimonia
PSC
Tav. PS2sud risanamento conservativo (RRC) con scheda l’impianto tipologico di corte aperta sostanzialmente
operativa n° 300. Quanto sopra allo scopo di “rendere conservata nelle architetture e negli spazi
PARZ.
Beltrami
RUE
attuabile un recupero funzionale degli edifici ad oggi pertinenziali.
Capoluogo
Tav.
Lo stesso rilievo dello stato di fatto allegato alla ACCOLTA
Fausto
gravemente degradati”
RUE4sud
osservazione e le riprese fotografiche del contesto
Scheda
testimoniano il valore storico degli edifici ed il valore
operativa 300
tipologico dell’impianto che non può essere
disconosciuto solo perché si afferma: che i fabbricati
sono “gravemente degradati”, le aree cortilive
depresse e bisognose di regimazione delle acque e
di innalzamento del piano terra degli edifici; i costi di
5
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
recupero elevati ed è problematico conseguire la
sicurezza sismica richiesta dalla vigente legislazione
in materia. È evidente che molto meno problematico
e costoso sarebbe recuperare l’esistente con un
intervento di “ristrutturazione edilizia”, che sembra
sottintendere la volontà di demolire e ricostruire
piuttosto che di recuperare.
Questo però non corrisponde alla filosofia di recupero
dei beni storico – culturali sottesa dalla Lg. Rg.
20/2000 e dal PICP 2010 e se così fosse, nessun
complesso rurale storico del Comune di Bagnolo
dovrebbe essere sottoposto all’intervento “RRC” in
quanto trattasi spesso di edifici costruiti tra fine 1800
e 1945 i quali, se abbandonati o non adeguatamente
mantenuti, difficilmente si trovano in buono stato di
conservazione strutturale ed edilizio. Tutto ciò
evidenziato e ferma restando la classificazione
tipologica e la categoria di intervento assegnata, che
sembra appropriata al valore architettonico ed
ambientale del complesso rurale in argomento e a
quanto previsto per gli altri edifici sparsi in territorio
rurale aventi analoghe caratteristiche, in
accoglimento parziale della osservazione si integra
nel testo di RUE il comma 2 dell’art. 31.5.3 a titolo
“Prescrizioni tecniche per il recupero degli edifici
soggetti a RS e RRC” con le seguenti parole
<<riconoscendo la possibilità di applicare la categoria
d’intervento “RVP” quando risulti dimostrato da
perizia tecnica redatta ai sensi di legge l’impossibilità
di garantire il conseguimento dei parametri di
sicurezza sismica attraverso il recupero ed il
consolidamento delle strutture esistenti.>>
6
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
Chiede di classificare ad ambito AC1 l’area di
proprietà ricompresa nell’ambito AR3b (Comparto
stazione del capoluogo) per 1074 mq in quanto nel
PRG l’area era classificata a zona residenziale ZIRC
1.5 con Uf = 0,5 mq/mq.
L’osservante intende costruire l’abitazione per le
figlie.
7
8
PSC
Ghidoni Luigia Capoluogo Tav. PS2sud
Tassoni
Luciano
San
Michele
della Fossa
Richiede la classificazione ad edificio di valore
testimoniale “EA” di fabbricato di matrice rurale
localizzato a S. Michele della Fossa già individuato
nel PSC e nel RUE adottati come edificio di valore
PSC
Tav. PS2nord tipologico – architettonico e perciò sottoposto
all’intervento RRC (scheda operativa 380)
RUE
Scheda
operativa 380
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
Si accoglie a riconoscimento delle istanze edificatorie
prospettate
dall’osservante
che
appaiono
urbanisticamente congruenti con il contesto edificato
compreso tra la ferrovia, la via Vallisneri e Piazza
Nuova, che di fatto costituisce parcheggio – piazza a
supporto della stazione di Bagnolo con la quale è già
collegata con sottopasso pedonale dotato di
ascensore per portatori di handicap.
Si classificano pertanto le aree oggetto di
osservazione ad ambito AC1 con Uf = 0,4 mq/mq
ACCOLTA
precisando che in sede di intervento dovranno essere
reperite le dotazioni territoriali previste dal RUE per la
nuova edificazione (art. 33.1) e dovranno essere
messe in atto le misure di mitigazione degli impatti
acustici richieste dalla vigente legislazione in materia.
In relazione a quanto sopra ed in considerazione che
l’area di Piazza Nuova è già esistente, si modifica il
perimetro e la scheda norma dell’ambito AR3b
stralciando dallo stesso le aree ad est dei binari e
della stazione ferroviaria.
Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto del
fabbricato esistente presente nella mappa catastale
di impianto, che dalle riprese fotografiche appare in
cattive condizioni di conservazione e modificato in
modo rilevante nei prospetti nonostante le aree di
sedime e le caratteristiche planovolumetriche siano
ACCOLTA
rimaste sostanzialmente inalterate. Peraltro il
fabbricato in argomento è collocato tra i magazzini
del caseificio ed un edificio residenziale di più recente
costruzione in un contesto privo di particolare pregio
paesaggistico – ambientale. Per tali motivi appare
tollerabile il declassamento ad edificio di valore
7
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
testimoniale (EA) del fabbricato oggetto di
osservazione, con modifica della categoria di
intervento da RRC a RVP. Si correggono pertanto gli
elaborati cartografici di PSC e RUE e la scheda della
disciplina particolareggiata nel senso sopraindicato.
9
Tassoni
Luciano
---
PSC - RUE
Norme
9.1 – Richiede di rivedere le valutazioni fatte per la
classificazione tipologica per l’attribuzione del valore
architettonico degli edifici e per le categorie
d’intervento previste per il recupero del patrimonio
edilizio di valore storico – culturale – testimoniale,
sostenendo che nei 95 complessi edilizi (su 365 totali)
esterni al centro storico o sparsi nel territorio, molti
dei fabbricati contrassegnati con valore “ES”
tipologico non hanno le caratteristiche per essere
definiti tali e dovrebbero invece essere classificati
come edifici di pregio storico testimoniale “EA” di
valore ambientale e pertanto da sottoporre
all’intervento “RVP” anziché RRC.
9.2 e 9.3 - Dopo aver rilevato che la nuova definizione
di “SC” superficie complessiva è più sfavorevole
rispetto a quella del PRG vigente e pertanto
penalizzante dei diritti edificatori riconosciuti dal
medesimo PRG per i tessuti urbani consolidati che
9.1 – Si respinge la richiesta (fatto salvo quanto
proposto per le osservazioni accolte in toto o in parte
nelle presenti controdeduzioni) in quanto le proposte
dell’osservante risultano generiche e non
puntualmente documentate nonché in contrasto con i
criteri utilizzati per la classificazione degli edifici ES
concordati in sede di Conferenza di pianificazione
con la Provincia, la competente Soprintendenza e
con il rappresentante dell’Istituto dei Beni Culturali
della Regione Emilia Romagna. Peraltro dette
classificazioni, oltre che dal valore intrinseco degli
immobili e dei complessi edilizi, risultano sempre
giustificate dal confronto tra mappa catastale
d’impianto, mappa catastale attuale e riprese RESPINTA
fotografiche dello stato di fatto che documentano
come il valore tipologico -–architettonico e la
categoria d’intervento del restauro e risanamento
conservativo (RRC) siano stati assegnati in
corrispondenza di edifici e/o complessi edilizi storici
giunti a noi senza sostanziali modificazioni del loro
impianto e delle caratteristiche tipologico –
architettoniche più significative.
9.2 e 9.3 – Si respinge in quanto in contrasto con
l’obiettivo di PSC e RUE di limitare la nuova
edificazione negli ambiti AC2 proprio in ragione delle
loro caratteristiche urbanistiche e tipo-morfologiche
di tessuti edificati di vecchio impianto a struttura
8
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
vengono quantificati in superficie utile lorda (SU),
l’osservante richiede di innalzare da Uf = 0,30 mq/mq
a Uf = 0,40 mq/mq l’indice di utilizzazione fondiaria
degli ambiti AC2 (sub ambiti consolidati di vecchio
impianto a struttura lineare art. 33.2).
lineare addossati prevalentemente a tracciati stradali
storici e costituiti per lo più da edifici a 2 piani utili
fuori terra in problematiche condizioni di accessibilità
ed ambientali con carenza di parcheggi pubblici (si
vedano in proposito il comma 2 dell’art. 33.2). In ogni
caso mentre si vogliono limitare le nuove edificazioni
con la riduzione dell’indice Uf rispetto alle analoghe
zone ZIRC3 del PRG, si consentono le operazioni di
rinnovo e riqualificazione del patrimonio edilizio
esistente in quanto per essi l’Uf viene stabilito in
“esistente +20%” se più favorevole rispetto all’Uf =
0,30 mq/mq, purché detto Uf di progetto da utilizzare
nelle ristrutturazioni e negli ampliamenti non superi il
valore di 0,50 mq/mq con localizzazione
dell’eventuale incremento di SC preferibilmente
all’interno dei contenitori edilizi esistenti.
9.4 – Si respinge in quanto la dotazione richiesta,
oltre alle aree di stazionamento, può comprendere
anche gli spazi di accesso e manovra. In base ai
parametri dettati all’art. 23.1 - 5° comma, la
dotazione minima di 10mq/37mq di SC corrisponde a
10x27 = 27 mq/ 100 mq di SC vale a dire poco più di
un posto auto ogni 2,7 abitanti insediabili con il
parametro di 37 mq/SC per abitante teorico.
Sostenere che la dotazione di 1 o 1,5 posti auto
pubblici o di uso pubblico ogni 2,7 abitanti insediabili
in un alloggio di 100 mq di SC sia dotazione
eccessiva in presenza di un numero di automobili
ormai pari a 2-3 per nucleo familiare, è posizione non
condivisibile sotto il profilo urbanistico specialmente
per le aree residenziali di nuova edificazione.
Per gli interventi sull’esistente, che pure scontano
9.4 – Richiede di rivedere le dotazioni minime dei
PU1 richiesti dalle norme di RUE per i diversi usi, con
particolare riferimento alla funzione abitativa in
quanto la dotazione minima di 10 mq/ 37mq di SC per
l’uso residenziale 1.1 è ritenuta eccessiva e molto
superiore ai 15 mq/ 100 mq di SU richiesti per il
medesimo uso dalle norme di PRG.
ESITO
9
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
10
11
Tassoni
Luciano
Cacciani
Corrado
Pieve
Rossa
Pieve
Rossa
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
Richiede di ampliare di 10 mt. Sul confine nord il lotto
edificato di proprietà ricompreso in sub-ambito
consolidato di vecchio impianto a struttura lineare
PSC
AC2 (art. 33.2 del RUE) allo scopo di ampliare
Tav. PS2sud
eventualmente il fabbricato esistente.
RUE
Tav.
RUE4sud
Richiede di ampliare di 10 mt. sul confine nord il lotto
edificato di proprietà ricompreso in sub-ambito
consolidato di vecchio impianto a struttura lineare
PSC
AC2 (art. 33.2 del RUE) allo scopo di ampliare
Tav. PS2sud
eventualmente il fabbricato esistente.
RUE
Tav.
RUE4sud
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
spesso una carenza di parcheggi pubblici, la
dotazione di parcheggi pubblici nella misura di 10mq/
37mq di SC è richiesta solo per l’incremento di carico
urbanistico determinato dagli ampliamenti e/o dalla
trasformazione d’uso, con possibilità di monetizzare
le quote dovute ove ne sia impossibile il reperimento
in corrispondenza del lotto edificabile.
Per quanto sopra l’osservazione n° 9 è nel suo
complesso respinta.
Si accoglie a riconoscimento delle istanze edificatorie
dell’osservatore che appaiono urbanisticamente
giustificate dal fatto che la posizione degli edifici
rappresentata sulle basi CTR non è quella rilevabile
nello stato di fatto (documentata nelle planimetrie
catastali allegate alla osservazione e più arretrata ACCOLTA
rispetto alla strada esistente). Conseguentemente si
modifica il perimetro del territorio urbano consolidato
del PSC e l’ambito AC2 del RUE ampliando verso
nord di circa 10 mt. (per 310 mq circa) le aree di
pertinenza degli edifici esistenti.
Si accoglie a riconoscimento delle istanze edificatorie
dell’osservatore che appaiono urbanisticamente
giustificate dal fatto che la posizione degli edifici
rappresentata sulle basi CTR non è quella rilevabile
nello stato di fatto (documentata nelle planimetrie
catastali allegate alla osservazione e più arretrata ACCOLTA
rispetto alla strada esistente). Conseguentemente si
modifica il perimetro del territorio urbano consolidato
del PSC e l’ambito AC2 del RUE ampliando verso
nord di circa 10 mt. (per 310 mq circa) le aree di
pertinenza degli edifici esistenti.
10
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
12
13
Ferrari
Gianfranco
Ferrari
Amedeo
Pieve
Rossa
Pieve
Rossa
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
Richiede di classificare a sub-ambito consolidato di
vecchio impianto a struttura lineare (AC2) i terreni di
proprietà allo scopo di costruire un fabbricato bifamigliare per il proprietario e per il figlio. Detti terreni,
aventi estensione di circa 3500 mq, sono classificati
PSC
Tav. PS2sud nel PRG vigente a zona agricola a parco-campagna
ZA2 ed in relazione al fatto che trattasi di aree
RUE
agricole inedificate, la Provincia, in sede di
Tav.
Conferenza di pianificazione, non ha condiviso la
RUE4sud proposta fatta dal Comune di ricomprendere nei
tessuti urbani consolidati almeno la parte di lotto più
prossima agli edifici esistenti sia ad ovest che a sud,
pure essi classificati nel PSC e nel RUE adottati in
territorio rurale.
Si respinge in quanto propone di rendere edificabile
per fini di residenza civile un territorio agricolo che
non può essere ricompreso nelle aree urbanizzate o
nelle aree urbanizzabili perché ciò risulterebbe in
contrasto con le prescrizioni del PTCP 2010
specificatamente invocate nel Documento conclusivo
delle Conferenze di pianificazione.
RESPINTA
Richiede di classificare ad ambito AP1 – sub ambiti
per attività artigianali - industriali di rilievo comunale
consolidati – circa 3600 MQ di aree che il PSC ed il
RUE adottati classificano invece in territorio rurale in
ambito TR2C (ambiti a campagna-parco).
La richiesta è motivata dal fatto che trattasi di terreni
classificati nel PRG vigente in zona “ZIPT 1-2” zona
PSC
Tav. PS2sud produttiva di trasformazione urbana di aree marginali
o periferiche già interessate in parte da processi di
RUE
urbanizzazione, con potenzialità edificatoria data da
Tav.
UT= 0,3 mq/mq e con obbligo di reperire aree di
RUE4sud verde pubblico in misura del 30%.
Si accoglie a riconoscimento delle istanze edificatorie
prospettate dall’osservante che necessita di
ampliamento, sulle aree già di sua proprietà,
dell’attività di autocarrozzeria e soccorso stradale
esercitata negli edifici produttivi con annessa
residenza esistenti sui mappali 178; 202; 245 che
confinano ad est con il mappale 244 (mq 9109) di cui
si richiede in parte (mq 3600) la trasformazione.
Conseguentemente si riclassificano nel RUE a subambito AP1 3600 mq di aree già previste nel PSC e ACCOLTA
nel RUE adottati ad ambito TR2C (ambiti agricoli a
campagna – parco) e si amplia nel PSC il perimetro
del territorio urbanizzato per consentire l’ampliamento
dell’attività esistente. Resta fermo che a mitigazione
degli impatti visivi verso la campagna dovranno
essere messe a dimora cortine alberate come
previsto dalle norme di RUE per gli insediamenti
produttivi
11
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
14
15
16
Cancian
Cesira
Negri Elvira
Cavalca
Franco
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
Richiede la classificazione ad ambito “AC4-sub ambiti
radi a prevalente uso residenziale, ed aree verdi da
PSC
tutelare” di terreni classificati nel PSC e nel RUE
Tav. PS2nord
San
adottati a TR4-sub ambiti agricoli periurbani in parte
Tomaso
occupati da edificio esistente di valore tipologico –
RUE
della Fossa
architettonico recentemente ristrutturato.
Tav.
RUE4nord Quanto sopra allo scopo di costruire un nuovo
fabbricato per la figlia.
Si respinge in quanto propone la nuova edificazione
per residenza civile in territorio rurale ed in un
contesto agricolo non integrabile con i tessuti urbani
consolidati, che distano più di 200 metri dal fabbricato
ex rurale recuperato al civile. L’accoglimento della RESPINTA
richiesta con classificazione delle aree di proprietà o
parte di esse ad ambito AC4 risulterebbe in contrasto
con la legge 20/2000 e con le prescrizioni del PTCP
2010.
Richiede il declassamento da edificio ES di interesse
storico – architettonico (valore tipologico) ad edificio
EA di interesse storico – testimoniale (valore
PSC
Tav. PS.2sud ambientale) di un fabbricato di matrice rurale
ricompreso nell’unità di indagine e nella scheda
operativa della conservazione n° 361. Il fabbricato
RUE
Tav.
insistente sul mappale n° 85 risulta essere infatti
RUE.4sud fabbricato di servizio della villa padronale (recuperata
Scheda
di recente) il quale ha subito danni dal sisma del 2012
operativa 361 e riveste caratteri stilistico – architettonici di scarso
pregio che giustificano l’intervento RVP e la
riclassificazione richiesta.
Si accoglie a riconoscimento del valore storico –
testimoniale dell’edificio esistente, il cui recupero
conservativo può essere adeguatamente garantito
dall’intervento RVP che prevede la conservazione
delle caratteristiche planovolumetriche della porzione
di
fabbricato
danneggiata
dal
sisma.
ACCOLTA
Conseguentemente si modifica la cartografia di PSC
e RUE e la scheda operativa 361.
Richiede la riclassificazione delle aree dei mappali
570-533-63 del Fg. 23 da sub ambito AC4 e ambito
ANR2 a sub ambito AP1 per 2331 mq e a sub ambito
PSC
Tav. PS2sud AC4 per 1836 mq allo scopo di ampliare le aree di
pertinenza della “Cavalca Autogru” di Cavalca
Capoluogo
Vincenzo e Franco snc che attualmente è insediata
RUE
ed operativa sui mappali confinanti ad est già previsti
Tav.
RUE4sud nel RUE adottato ad ambito AP1 per circa 8700 mq.
Si accoglie in parte a riconoscimento della
opportunità di lasciare maggiori aree di pertinenza
all’attività produttiva esistente (officina meccanica e
servizio autogru) già densamente edificata e
bisognosa di adeguate aree di manovra degli
PARZ.
automezzi. Poiché tuttavia trattasi di attività
ACCOLTA
produttiva immersa in un contesto a prevalente
destinazione residenziale con impatti acustici
problematici non solo in riferimento agli edifici
esistenti ma anche in riferimento alla nuova direttrice
di sviluppo residenziale ANR.2 (di cui le aree oggetto
Pieve
Rossa
12
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
17
Negri Elvira
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
Richiede il cambio di classificazione di parte del
mappale 27 – foglio 23 previsto nel PSC e nel RUE
adottati ad ambito ANR2, da nuova direttrice di
espansione residenziale ad ambito AP1 sub ambiti
PSC
per attività artigianali – industriali di rilievo comunale
Tav. PS2sud consolidati, per 1486 mq circa allo scopo di venderlo
alla confinante proprietà Cavalca Vincenzo e Franco
Capoluogo
RUE
snc che necessita di ampliare le aree pertinenziali
Tav.
dell’attività produttiva esistente come evidenziato
RUE4sud
nella precedente osservazione n° 16.
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
di osservazione fanno parte nella strumentazione
adottata), si prescrive che le aree di confine con gli
edifici residenziali esistenti e di progetto siano
comunque sistemate a verde alberato.
Conseguentemente si modificano le tavole di PSC e
RUE come in dettaglio evidenziato negli elaborati
controdedotti, che prevedono la modifica in riduzione
dell’ambito ANR2 e la riclassificazione ad ambito AP1
di parte delle aree già previste ad AC4 e ANR2 per
complessivi 2700 mq, nonché la riclassificazione a
nuovo ambito AC4 inedificabile delle aree ANR2 di
proprietà dell’osservante sui confini sud ed ovest, per
complessivi 1470 mq circa.
Ciò allo scopo di consentire la formazione di una
barriera verde di mitigazione degli impatti ambientali
sui confini sud – ovest e nord del lotto a contatto con
aree a destinazione residenziale esistenti e di
progetto.
Si accoglie per i medesimi motivi evidenziati in
controdeduzione alla precedente osservazione n° 16
riguardante la Ditta Cavalca, che ha manifestato
l’interesse all’acquisto dell’area trasformata oggetto di
osservazione per ampliare le aree pertinenziali
dell’attività produttiva esistente sul confine sud. Resta
fermo l’obbligo di destinare le aree stralciate PARZ.
dall’ambito ANR2, per una profondità di almeno 15 ACCOLTA
metri, a verde alberato in modo da costruire barriera
di mitigazione degli impatti ambientali sui confini nord
ed ovest del lotto dove sono collocati i nuovi
insediamenti residenziali dell’ambito ANR2.
Si modificano conseguentemente le cartografie di
PSC e RUE e la scheda norma dell’ambito ANR2
13
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
come in dettaglio evidenziato negli elaborati
controdedotti di modo che le aree produttive AP1 per
effetto dell’accoglimento parziale delle osservazioni
n° 16 e 17 aumentano di 3200 mq circa dei quali 500
mq circa interessano il mappale 27 oggetto di
osservazione.
18
19
20
Chiede di individuare come “lotto libero numerato” in
sub ambito AC1 la particella 14 del Fg. 27 in quanto
area edificabile che non raggiunge la superficie
minima d’intervento richiesta per i lotti di nuova
formazione.
Si accoglie in quanto trattandosi di lotto edificabile
esistente alla data di adozione del RUE, con Sf. di
563 mq rientra nei casi previsti dall’art. 33.1 – 5°
comma che per tali lotti fanno salva la SM esistente ACCOLTA
anche se inferiore a 600 mq.. Non è necessario
perciò contrassegnare il lotto oggetto di osservazione
con numero d’ordine.
Chiede di poter recuperare ad uso di deposito,
magazzino, o ad usi similari compatibili con
l’ambiente circostante un capannone esistente su di
un lotto di 6500 mq classificato in ambito TR4 (ambito
agricolo periurbano) e non più utilizzato per l’attività di
preparazione concime e terriccio per giardini e serre.
Si accoglie parzialmente riportando la siglatura “AP”
sul fabbricato oggetto di osservazione a
riconoscimento dell’attività produttiva svolta fino a
pochi anni fa che non si poteva configurare come
attività produttiva agricola ma piuttosto come attività
di supporto ad una rivendita di piante ornamentali e PARZ.
fiori esercitata nel centro urbano del capoluogo. Si ACCOLTA
precisa però che il recupero del contenitore edilizio
esistente è regolato dall’art. 39.5 delle norme di RUE
che per gli usi ammessi fanno esplicito riferimento a
quelli previsti dall’art. 6 delle norme del PTC.P 3°
comma lettera d).
Richiede una diversa articolazione della superficie
complessiva costruibile (SC) senza modifiche di
Casoli Mauro
PSC
destinazioni d’uso, perimetro di comparto e
Capoluogo
Tav. PS2sud dimensionamento complessivo per l’ambito ANR3 in
(per Unieco)
modo che gli interventi programmati siano sostenibili
sotto il profilo economico. Per conseguire tale
Si accoglie parzialmente demandando al POC e al
relativo accordo la eventuale diversa ripartizione della
SC ricostruibile rispetto alle quantità riportate nella PARZ.
scheda d’ambito adottata, che vanno intese come ACCOLTA
proposte modificabili in sede di POC.
A tal fine nella colonna di sinistra della scheda
Ruspaggiari
Rino
Carboni
Ildebrando
Capoluogo
Territorio
Agricolo
RUE
Tav.
RUE4sud
RUE
Tav.
RUE4sud
14
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
obiettivo l’osservante propone di ripartire i 12.260 mq d’ambito - punto “4” - SC costruibile - si aggiunge la
dicitura “con ripartizione da precisare in sede di
di SC max costruibile in:
- Sc di competenza dei privati compresi nell’ambito = POC”.
Resta fermo che la quota di edilizia ERS derivante
10.500 mq dei quali 8.400 mq per edilizia privata e
dal 20% della Sc di competenza privata dai 500 mq di
2.100 mq per edilizia ERS.
edilizia ERS delocalizzati dal comparto piscina e dai
- Sc derivante da delocalizzazione max 1.760 mq per 1020 – 1360 mq eventualmente delocalizzati dagli
edilizia privata e/o ERS.
ambiti di riqualificazione AR1a; AR1b; AR1c; non
potrà essere inferiore al minimo previsto dalla vigente
legislazione in materia.
Richiede di classificare in sub-ambito AC1, i mappali
275 e 280 del Fg. 19 già ricompresi nel P.P. OSEA
(comparto ZIRT3 del vigente PRG) nel frattempo
scaduto. Detti mappali aventi estensione di 1412 mq
avevano nel P.P. capacità edificatoria di 2055 mc
corrispondenti a 685 mq di Sc ed in particolare il
mappale 280 era riservato alla formazione di piazza
di uso pubblico non ancora realizzata.
21
Casoli Mauro
Capoluogo
(per Unieco)
RUE
Tav.
RUE4sud
Si accoglie parzialmente, facendo notare che in forza
delle retinature riportate nel RUE adottato, forse per
errore materiale, il mappale 275 risulta già
classificato in ambito AC1 con Uf = 0,4 mq/mq (art.
33.1 del RUE) mentre il mappale 280 risulta
classificato a dotazione territoriale (verde pubblico).
Prendendo atto dell’errore materiale di retinatura (in
quanto il mappale 280 ancorché gravato da uso
pubblico avrebbe dovuto essere individuato come
superficie fondiaria) e del fatto che trattasi di Piano
Particolareggiato scaduto e totalmente edificato ad PARZ.
eccezione dei mappali 280, 275 e 355 (confinante ACCOLTA
con il 280 ed il 275), si riclassificano ad ambito AC1 i
mappali in questione sui quali si potrà intervenire per
intervento diretto nel rispetto delle disposizioni
dell’art. 33.1 del RUE.
In relazione a ciò, la potenzialità edificatoria dei
mappali 280 e 275 sarà di 1412x0,4 = 564,80 mq di
SC, inferiore di 120,2 Mq rispetto alla SC
riconosciuta al lotto dal PP scaduto. Di contro le aree
del mappale 280 (mq 797) potranno far parte della
superficie fondiaria e, a discrezione del Comune, non
15
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
Richiede di confermare l’uso U3.3 “medie strutture di
vendita” con SV compresa tra i 150 e 1500 mq tra gli
usi regolati negli ambiti AP3 quando questi usi sono
già previsti dal PRG vigente (ex uso 3.1 del vigente
PRG), conseguentemente si richiede di poter inserire
l’uso nel PUA vigente (PP Spallanzani) con la
procedura di variante e non con la
presentazione/approvazione di un nuovo PUA.
22
Casoli Mauro
Capoluogo
(per Unieco)
RUE
Tav.
RUE4sud
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
essere gravate da uso pubblico se la medesima A.C.
riterrà di non dover realizzare la piazza di uso
pubblico prevista nel P.P. originario.
Per quanto sopra l’osservazione deve intendersi
parzialmente accolta.
Si accoglie parzialmente, fatte salve la vigente
legislazione urbanistica e le disposizioni
sovraordinate di cui al titolo III delle norme di PTCP a
titolo “Insediamenti commerciali di interesse
provinciale e sovracomunale e disposizioni per la
qualificazione della rete di vendita” in quanto sembra
urbanisticamente inopportuno consentire nelle zone
produttive l’apertura di esercizi commerciali per la
vendita di prodotti alimentari senza adeguate
verifiche di sostenibilità ambientale in relazione
anche alle attività di lavorazione artigianale –
industriale svolte nel contesto.
Analogamente andrà verificato se quanto previsto dal
PRG previgente e dal PUA vigente o proposto in PARZ.
variante è pienamente conforme al citato titolo III ACCOLTA
delle norme di PTCP, ovvero se ne discosti in alcuni
aspetti.
Conseguentemente, in accoglimento parziale di
quanto proposto dall’osservante :
- alla lettera “f” del 2° comma dell’art. 35 si
introduce l’uso 3.3;
- si modifica il 4° comma dell’art. 36.3: inserendo
nella quarta riga le parole “una variante al PUA
vigente o di un”; depenanndo nella 5° e 6° riga le
parole “e alle parti attuate dello stesso di cui si
propone la variazione di funzione o destinazione
d’uso”; inserendo nella 6° riga dopo la parola
16
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
23
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
Chiede di ripristinare sostanzialmente le previsioni del
PRG vigente sulle aree di proprietà (Fg. 31 mappali
378; 150; 380) per mq 7699, più aree occupate da
fabbricati rurali insistenti sul mappale 145, a sud – est
della rotatoria posta all’incrocio tra Via E. Fermi e la
Provinciale, tra la Provinciale stessa, Via Fermi e Via
alle Rotte sud in area depressa e ad elevata criticità
RUE
Tav.
idraulica (aree esondate 1 volta come riportato nella
Pioli Massimo Capoluogo RUE4sud tav G05 del Q.C.). Dette aree, attualmente occupate
Scheda
in parte da fabbricati di matrice rurale in stato di totale
operativa 294 abbandono, sono classificate nel PRG vigente in
zona “ZIRC3” scheda 1- Area ingresso sud a
Bagnolo” - art. 42 - comprendente anche le proprietà
confinanti con quella dell’osservante per una ST del
comparto di 11.500 mq Sf = 4300 mq - Su costruibile
= 1200 mq, con prescrizioni d’intervento riportate
nella scheda norma che obbligano alla cessione al
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
“siano” le parole “rispettati i criteri generali
d’intervento di cui al precedente art. 35, la
legislazione vigente in materia urbanistica e
siano”;
- nella tabella del 5° comma si inseriscono gli usi
3,2 e 3,3;
- all’inizio del 6° - prescrizioni particolari si
aggiunge: “l’uso 3.3 (esercizi e centri commerciali
aventi superficie di vendita superiore a 800 mq e
fino a 1500 mq) può essere proposto solo nei
comparti in corso di attuazione ove tale uso era
previsto nel PRG previgente”
Per quanto sopra esposto l’osservazione è
parzialmente accolta.
Si accoglie parzialmente in relazione anche allo
scarso valore degli edifici di matrice rurale esistenti
(edifici EA) che peraltro, per errore materiale, sono
rappresentati nella Tav RUE4 sud solo per la
porzione relativa al basso servizio e non per la più
consistente struttura agricola relativa al fabbricato
principale (abitazione agricola con stalla e fienile).
Conseguentemente si sopprime la scheda operativa PARZ.
della conservazione n° 294 e per analogia la scheda ACCOLTA
operativa n° 294.1 relativa all’edificio posto in fregio a
Via delle Rotte, anch’esso di matrice rurale e di
scarso valore storico – architettonico ed ambientale.
Così facendo detti fabbricati sono sottoposti alla
disciplina di cui all’articolo 33.4 – sub ambiti radi a
prevalente uso residenziale e verdi interclusi AC4.
Inoltre, allo scopo di consentire in tali ambiti ed in
corrispondenza di edifici privi di valore storico –
17
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
Comune dell’area posta in prossimità dell’incrocio; la
destinazione ad uso ufficio dell’80% della Su
costruibile; il ripristino ed il potenziamento del verde
esistente per mitigare l’affaccio degli insediamenti
verso la strada; la conservazione della viabilità
storica. Sotto il profilo urbanistico edilizio si affidano al
progetto obiettivi di valorizzazione morfologica della
“parte meridionale del centro urbano accentuandone
il carattere di porta di accesso” ma contemporaneamente si prescrive “innanzitutto” la
conservazione della struttura insediativa presente e si
dice “le tipologie rurali utilizzeranno forme materiali e
colori propri della tradizione costruttiva locale
eventualmente reinterpretati per quanto concerne le
forme in chiave moderna, secondo le indicazioni
dell’U.T.C.
culturale testimoniale la possibilità di intervenire
anche demolendo e ricostruendo a parità di SC i
fabbricati esistenti per intervento diretto al di fuori del
POC, si modifica il testo dell’articolo con particolare
riferimento alle lettere a) e b) del 3° comma, modalità
d’attuazione e si introduce al 4° comma nella
seconda riga della tabella “Sm per lotti di nuova
formazione = 1500 mq”. Si respinge invece la
richiesta di far salva la potenzialità edificatoria e le
destinazioni d’uso assegnate alle aree ZIRC3 –
scheda 1, di cui il RUE adottato rispetta
sostanzialmente la zonizzazione, ad aree agricole a
campagna parco in quanto, al di là delle
contraddizioni rilevabili negli obiettivi d’intervento
enunciati nella norma e nelle retinature del vigente
PRG, lo stato di fatto esistente oggi non consente di
ricomprendere nel territorio urbanizzato le aree
agricole in parola e le norme di PTCP ed il PSC
adottato non permettono di individuare in quel
contesto un ambito di riqualificazione urbana a
destinazione
residenziale
e/o
commerciale
direzionale che risulta del tutto inopportuno per la
vicinanza alla rotatoria e alle sedi stradali e per la
criticità idraulica dell’ambito.
Per gran parte l’area ricade entro la fascia dei 150 mt
di tutela delle acque pubbliche e nella Tav. P4/1 zona
sud del vigente PRG, l’area di proprietà
dell’osservante è classificata per circa 7000 mq a
zona agricola a campagna parco e per circa 4000 mq
a verde privato.
ESITO
Richiede il declassamento dei fabbricati “ES” di valore Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto
PSC
Tav. PS2sud tipologico – architettonico ad edifici di valore storico – ritenendo l’intervento di ristrutturazione edilizia con
24
Caroli
Gianfranco
Territorio
Agricolo
RUE
Tav.
RUE4sud
Scheda
operativa 181
testimoniale “EA” ad eccezione del vecchio casello in
quanto fabbricati interessati da ristrutturazione edilizia
negli anni 60-70 del secolo scorso e di limitato
interesse tipologico – architettonico.
divieto
di
trasformazioni
planovolumetriche
(ristrutturazione conservativa) sufficiente ad
ACCOLTA
assicurare il corretto recupero del complesso edilizio
e degli edifici di cui si propone il declassamento da
"“ES" ad “EA” con conseguente modifica della
scheda operativa n° 181.
18
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
PSC
Richiede il declassamento da “ES” a “EA” di casa Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto
Tav. PS2sud colonica a porta morta costruita nei primi anni del dell’immobile, ritenendo l’intervento di ristrutturazione
25
26
27
Bolognesi
Biancamaria
Ghidoni
Vittorio
Bonivago
Gianfranco
per Azienda
agricola
S.Giorgio spa
Territorio
rurale
Territorio
rurale
Territorio
rurale
1900 (l’edificio non è presente della mappa catastale edilizia con divieto di trasformazioni planivolumetriche
RUE
(ristrutturazione conservativa) idoneo ad assicurare il ACCOLTA
d’impianto) parzialmente crollata
Tav.
corretto recupero dell’edificio parzialmente crollato,
RUE4sud
che viene riclassificato “EA” con conseguente
Scheda
operativa 229
modifica della scheda operativa 229.
Richiede il declassamento da “ES” a “EA” di casa
colonica a porta morta sostanzialmente conservata
nelle caratteristiche planovolumetriche e tipologiche
originarie, anche se interessata da superfetazioni
aggiunte in epoca recente sul fronte sud e sul lato
est. A motivazione della richiesta viene addotta la
impossibilità di ottenere, con l’intervento di restauro e
PSC
Tav. PS2sud risanamento conservativo, una struttura antisismica e
la difficoltà di operare il recupero perché il fabbricato
RUE
si trova in cattivo stato di manutenzione sia a livello
Tav.
strutturale che di manutenzione.
Si conferma il valore tipologico – architettonico “ES”
dell’immobile oggetto di osservazione in quanto
trattasi di tipica casa colonica reggiana a posta morta
sostanzialmente conservata. Poiché a sostegno della
richiesta si adducono le non meglio documentate
difficoltà di recupero per problemi di precarietà
strutturale che impedirebbero di ottenere una
struttura antisismica, si richiamano le considerazioni
sviluppate in controdeduzione alla osservazione n° 6
relativa agli stessi argomenti. Dette argomentazioni PARZ.
hanno portato alla integrazione nel testo di RUE del 2 ACCOLTA
comma dell’art. 31.5.3 con le parole << riconoscendo
la possibilità di applicare la categoria d’intervento
“RVP” quando risulti dimostrato da perizia tecnica
redatta ai sensi di legge l’impossibilità di garantire il
conseguimento dei parametri di sicurezza sismica
attraverso il recupero ed il consolidamento delle
strutture esistenti.>>
Quanto sopra rende l’osservazione parzialmente
accolta.
Chiede di poter recuperare a fini residenziali “tutta la
superficie edificata esistente nel numero massimo di
6 alloggi” per le tipologie anomale individuate nella
scheda operativa n° 143 della Disciplina
particolareggiata del sistema insediativo storico.
Si accoglie parzialmente eliminando nell’art. 31.15
del RUE, al 4 comma – lettera b “Funzioni ed usi PARZ.
ammessi per il recupero delle unità edilizie negli ACCOLTA
ambiti IS, negli ambiti periurbani e nel territorio rurale”
i riferimenti alle superfici utili di modo che, fermo
RUE4sud
Scheda
operativa 139
RUE
Tav.
RUE4nord
Scheda
operativa 143
19
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
Norme
28
Bonivago
Gianfranco
per Azienda
agricola
S.Giorgio spa
Territorio
rurale
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
Allega rilievo del fabbricato da recuperare che
documenta l’esistenza di 1888,80 mq di superficie
utile lorda per 5724,96 mc nel fabbricato principale
(abitazione, stalla, fienile) e di 244,47 mq di superficie
utile lorda per 1226,27 mc nei bassi servizi
(barchessa e porcilaia)
restando il numero di alloggi indicati per le diverse
tipologie insediative, sia possibile recuperare tutta la
superficie edificata presente nella “unità edilizia”, a
meno ovviamente delle superfetazioni, baracche e
proservizi incongrui che andranno obbligatoriamente
demoliti e non più ricostruiti. Analogamente si
richiama la necessità di rispettare le limitazioni di
intervento e le disposizioni contenute nell’art. 6 –
comma 4 – punto 3 – del PTCP2010 relativo agli
edifici che non sono individuati nel PSC e nel RUE
come edifici di pregio storico – culturale (ES) e
testimoniale (EA). Per il recupero e la conversione
d’uso di tali edifici va applicato infatti l’Art. 39.12 Possibilità di recupero per fini extra-agricoli di
fabbricati rurali ovvero 39.13 - Recupero del
patrimonio edilizio non più connesso all'attività
produttiva agricola.
Chiede di poter recuperare a fini residenziali i
fabbricati esistenti in corrispondenza della scheda
operativa della conservazione n° 141 e classificati
“ES” per un numero di alloggi maggiore rispetto a
quello consentito per le diverse tipologie insediative
RUE
all’art. 31.15 – 4 comma – lettera b – del RUE.
Tav.
Propone inoltre la modifica dell’unità minima di
RUE4nord e
intervento in considerazione del fatto che
RUE4sud
l’utilizzazione funzionale dello stato di fatto dei
Scheda
operativa 141 fabbricati esistenti si è estesa alla presenza dei
fabbricati attigui che la proprietà si è impegnata a
demolire per riqualificare l’intera area. Alla
osservazione viene allegato il rilievo dei fabbricati
esistenti nell’unità minima di intervento e sottoposti ad
intervento conservativo, costituiti da fabbricati
ESITO
Si accoglie parzialmente nei limiti di correzione
normativa all’art. 31.15 esplicitati in controdeduzione
alla osservazione precedente, riguardante la attigua
scheda operativa della conservazione n° 143
appartenente alla stessa proprietà.
Relativamente alla richiesta di modifica dell’unità
minima di intervento, si accoglie la richiesta PARZ.
modificando la scheda operativa della conservazione ACCOLTA
come riportato negli elaborati modificati in
accoglimento delle osservazioni, che suddividono le
aree interessate da edifici di vecchio impianto
secondo due diverse unità minime di intervento. Una
comprende gli edifici presenti nella mappa catastale
di primo impianto di valore “ES”, l’altra comprendente
il caseificio ed i bassi servizi costruiti
20
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
29
30
31
32
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
residenziali agricoli, stalle e fienili, caseificio con
annessa residenza, bassi servizi agricoli per
complessivi 3124,21 mq di superficie utile lorda e
9180,80 mc. Gli alloggi esistenti risultano essere 3-4.
successivamente. Resta fermo che i volumi incongrui
e le superfetazioni devono essere demoliti e non più
ricostruiti in conformità anche all’accordo sottoscritto
per le delocalizzazioni.
ESITO
Pirani
Rossella
Chiede il recupero per intervento diretto del fabbricato
di proprietà ricompreso nell’ambito AR3b - “Ambito di
riqualificazione per usi terziari soggetti a PUA” (Area
PSC
Capoluogo
Tav. PS2sud stazione)
Si accoglie parzialmente nel senso che detta
possibilità di recupero è già contemplata nella scheda
norma adottata, alle condizioni riportate nella scheda PARZ.
stessa nella riga “Modalità di attuazione”. Se dette ACCOLTA
condizioni non possono essere rispettate si dovrà
intervenire previo inserimento nel POC.
Pancaldi
Cesare
Chiede il recupero per intervento diretto dei fabbricati
di proprietà ricompresi nell’ambito AR3b - “Ambito di
riqualificazione per usi terziari soggetti a PUA” (Area
PSC
Capoluogo
Tav. PS2sud stazione)
Si accoglie parzialmente nel senso che detta
possibilità di recupero è già contemplata nella scheda
norma adottata, alle condizioni riportate nella scheda PARZ.
stessa nella riga “Modalità di attuazione”. Se dette ACCOLTA
condizioni non possono essere rispettate si dovrà
intervenire previo inserimento nel POC.
Chiede di poter attuare per intervento diretto l’ambito
ANR4 avente estensione di 5.800 Mq, lasciando
PSC
inalterata la potenzialità edificatoria (580 mq di SC di
Tav. PS2sud
cui 116 per edilizia ERS). Il relazione a ciò richiede la
riclassificazione delle aree di proprietà ad ambito AC1
Si respinge in quanto in contrasto con la Lg. Rg.
20/2000 e con la filosofia di PSC trattandosi di aree
periurbane inedificate che individuano una piccola RESPINTA
direttrice di espansione abitativa a conferma della
ZIRT 3.5/a del previgente PRG non ancora attuata.
Chiede di trasformare da ambito AC ad ambito AP del
PSC 700 mq di aree di proprietà che nel RUE sono
PSC
classificati a sub-ambito AC4, per poter realizzare
Tav. PS2sud “servizi per la sorveglianza del sito produttivo e per
mostra di prodotti innovativi”
Capoluogo
RUE
Si accoglie a riconoscimento delle istanze edificatorie
del richiedente che non ha più possibilità di
espansione della attività produttiva sul lotto che
confina con le aree di cui si richiede la trasformazione
nel RUE da AC4 ad AP1 per 700 mq, allo scopo di ACCOLTA
realizzare un modulo abitativo prefabbricato (che la
ditta produce e vende) come esposizione e alloggio
di custodia. Si modificano di conseguenza le tavole di
PSC e RUE.
Verzellesi
Fermo
Anceschi
Aimone
Pieve
Rossa
Tav.
RUE4sud
21
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
RUE
Tav.
RUE4sud
Chiede di ampliare l’insediamento produttivo Alubel
su aree pubbliche del sub ambito produttivo AP3 –
sub ambiti per attività produttiva del previgente PRG
con PUA approvato (art. 36.3 delle norme di RUE). Le
aree interessate dalla richiesta di modifica
costituiscono dotazione territoriale del comparto
ZIPT2.1 del previgente PRG con destinazione a
verde pubblico.
Si respinge in quanto la richiesta di fatto configura
una domanda di acquisizione alla proprietà privata di
spazi pubblici non pertinente come osservazione al
RUE.
RESPINTA
L’Amministrazione comunale si riserva di affrontare la
questione nel rispetto delle procedure di legge.
Richiede la rimozione del vincolo ambientale e della
categoria d’intervento (RRC) su un immobile presente
nella mappa catastale d’impianto in cattive condizioni
PSC
Tav. PS2sud di manutenzione e parzialmente interessato da crolli
della copertura, nonché parzialmente modificato nei
prospetti ed interessato da superfetazioni. Per di più
RUE
Capoluogo
Tav.
si evidenzia che il fabbricato è collocato nelle aree
RUE4sud cortilive di uno stabilimento industriale e si dichiara
Scheda
che l’eliminazione del vincolo ha la finalità di poter
operativa 290 giungere ad una demolizione dell’edificio allo scopo di
non ricostruirlo.
Si accoglie parzialmente a riconoscimento dello
scarso valore architettonico del fabbricato in
questione e della problematica situazione del
contesto ambientale, modificando la classificazione
tipologica da edificio “ES” ad edificio “EA” e la
PARZ.
categoria d’intervento da “RRC” a “RVP”.
ACCOLTA
Si modificano conseguentemente gli elaborati di PSC
e RUE e la scheda operativa della conservazione n°
290.
Per eventuali programmi di demolizione senza
ricostruzione la Ditta potrà valutare gli spazi operativi
previsti dall’art. A14 bis della L.R. 20/2000.
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
33
34
35
Beltrami
Ferrante
per Alubel
spa.
Beltrami
Ferrante
per Alubel
spa.
Capoluogo
Beltrami
Capoluogo
Ferrante
per Alubel spa
RUE
Tav.
RUE4sud
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
Chiede di eliminare un’area pubblica con Si respinge in quanto propone l’eliminazione di
destinazione a verde pubblico per costruire un un’area a verde pubblico che svolge anche la
parcheggio autocarri di 412 mq.
funzione di zona filtro tra insediamenti residenziali e RESPINTA
insediamenti produttivi in un contesto ambientale già
problematico per gli impatti acustici.
PSC
Chiede di individuare l’unità minima di intervento per Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto e
Tav. PS2nord un edificio “EA” posto in fregio alla viabilità esistente delle istanze edificatorie prospettate dall’osservante
37
Cilloni Ornella
S. Tomaso
della Fossa
RUE
Tav.
RUE4nord
Scheda
(via Lazzari) e contemporaneamente di ampliare il
sub ambito AC4 di RUE in corrispondenza di
fabbricati ex rurali già previsti a verde privato nel
vigente PRG.
che intende recuperare i fabbricati di matrice rurale
ACCOLTA
per le figlie e mantenere la casa di civile abitazione
esistente avente due alloggi.
Conseguentemente si modificano gli elaborati
22
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
operativa 363
38
39
RUE
S.
Tav.
Cilloni Ornella Tommaso RUE4nord
Scheda
della fossa
operativa 363
Montanari
Eros e
Soc. Pieve
Rossa srl
Pieve
Rossa
RUE
Norme
art.33.4
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
cartografici di PSC e di RUE ampliando il sub ambito
AC4 fino al confine ovest della proprietà e riportando
sulla scheda operativa n° 363 il perimetro di unità
minima di intervento.
Chiede di individuare l’area di pertinenza (circa 350
mq) e l’unità minima d’intervento di un edificio di civile
abitazione classificato “EA” (scheda operativa 363)
per il quale la D.P. non individua detto perimetro di
unità minima di intervento.
In alternativa chiede di togliere il vincolo “EA”.
Si accoglie parzialmente individuando per il
fabbricato oggetto di osservazione e per il fabbricato
confinante ad est, appartenente ad altra proprietà e PARZ.
pure classificato EA, i perimetri di unità minima di ACCOLTA
intervento.
Richiede di modificare le norme di RUE per i sub
ambiti AC4 in modo da:
- Consentire gli interventi di demolizione e
ricostruzione con ampliamento del 20% del
patrimonio edilizio esistente privo di valore storico
culturale testimoniale (art. 33.4 lettera a);
- Consentire la nuova costruzione per intervento
diretto al di fuori del POC (art. 33.4 lettera b);
- Eliminare l’obbligo del richiedente il PdC per la
nuova costruzione tramite inserimento nel POC
dell’impegno, con vincolo di trascrizione alla
conservatoria degli atti immobiliari, a non cedere
il fabbricato (di cui si richiede la costruzione per
bisogni abitativi del proprio nucleo famigliare) per
un periodo non inferiore a 10 anni.
Si accoglie parzialmente nei limiti e per i motivi già
espressi in controdeduzione alla osservazione n°23
pure essa riguardante la possibilità di demolizione e
ricostruzione di fabbricati privi di valore storico
testimoniale nei sub ambiti AC4.
Si respingono invece le richieste relative alla
possibilità di intervenire, per la nuova costruzione su
lotto libero, per intervento diretto al di fuori del POC e
di non impegnare il proprietario dei terreni che
richiede il permesso di costruire a non vendere il
costruendo fabbricato per almeno 10 anni, in quanto PARZ.
in contrasto con la filosofia di PSC e di RUE che ACCOLTA
sottendono la nuova edificazione nei tessuti urbani
radi e nei verdi interclusi.
La necessità di limitare i fenomeni di nuova
edificazione e gli interventi immobiliari speculativi è
particolarmente elevata in tali sub ambiti, che non
possono essere equiparati a normali zone urbane di
completamento residenziale specialmente quando si
è in presenza di aree agricole del previgente PRG
che il PTCP non considera come tessuto urbano
consolidato.
23
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
40
41
Turrà
Giuseppe
Capoluogo
per I.TA.CE.F.
srl
Varini Greta
Territorio
agricolo
STRUMENTO
ELABORATO
RUE
Tav.
RUE4sud
SINTESI RICHIESTA
Richiede la classificazione a sub ambito AC1 di aree
(Fg 29 particella 355) già ricomprese nel P.P. OSEA
scaduto ed in parte classificate nel RUE adottato a
verde pubblico in conformità al disegno del citato P.P.
Sull’area in argomento sono stati rilasciati permessi di
costruire
n°
2006/200
del
10/07/2007
(originariamente rilasciato alla società Reggio
Residence srl) e permesso di costruire n° 2013/041 in
data 7/10/2013 non ancora attuati ed oggetto di
provvedimenti
amministrativi
ancora
non
definitivamente risolti anche perché il primo P.d.C.
era relativo ad un progetto di ristrutturazione relativo
a fabbricato di valore storico culturale testimoniale nel
frattempo demolito.
PSC
Richiede il declassamento da “ES” a “EA” di edificio
Tav. PS2sud ex rurale nel frattempo recuperato al civile con
RUE
Tav.
trasformazione della parte destinata a stalla e fienile
in modo non esattamente corrispondente ai criteri del
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
Fermo restando il completamento delle procedure
amministrative in corso relative ai permessi di
costruire rilasciarti nel 2006 e nel 2013 e non ancora
attuati; precisato che il RUE adottato non individua
come edificio di valore storico-culturale-testimoniale il
fabbricato colonico preesistente semplicemente
perché lo stesso è stato nel frattempo demolito; si
accoglie parzialmente l’osservazione classificando in
ambito AC1 anche la parte del mappale oggetto di
osservazione, prevista nel RUE adottato a verde
pubblico del P.P. OSEA (ex ZIRT3 scheda 2).
La nuova classificazione urbanistica del Mappale
355, avente estensione di 1985 mq con
UF=0,4mq/mq (come previsto per il sub ambito AC1 PARZ.
dall’art 33.1 delle norme di RUE), darebbe infatti ACCOLTA
luogo a 794 mq di SC a destinazione residenziale
inferiore ai 1093 mq circa di superficie utile
commerciale - direzionale prevista dal P.P. scaduto
per il lotto in questione.
Resta fermo che in sede d’intervento dovranno
essere reperite le dotazioni territoriali previste dal
citato articolo 33.1 del RUE e che è facoltà
dell’Amministrazione Comunale richiedere la
cessione di aree a verde pubblico e a percorsi
ciclopedonali per il completamento ed il
miglioramento delle opere di urbanizzazione presenti
nello stato di fatto. Si modifica conseguentemente la
cartografia di RUE.
Si accoglie a riconoscimento dello stato di fatto
ritenendo che la classificazione “EA” sia più
appropriata a quanto oggi esistente e che la ACCOLTA
categoria “RVP” sia sufficiente a preservare da
24
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
RUE4sud restauro e risanamento conservativo.
Scheda
operativa 186
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
ulteriori trasformazioni quanto recentemente
ristrutturato. Si modificano le tavole di PSC e RUE e
la scheda operativa 186.
Si accoglie parzialmente nel senso che, ferma
restando la necessità di predisporre un disegno
urbanistico unitario d’intervento e di ripartire la SC di PARZ.
competenza dei privati in proporzione alle aree ACCOLTA
conferite, la scheda norma contempla già la
possibilità di intervenire per stralci funzionali di
intervento da definire in sede di POC.
42
Richiede la suddivisione dell’ambito ANR2 in due
autonome realtà allo scopo di svincolare il più
possibile le diverse proprietà da una decisione
PSC
Calzolari Lidia Capoluogo
comune ed unitarietà difficilmente realizzabile stante il
Tav. PS2sud
frazionamento delle proprietà e l’eccessiva
estensione dell’ambito (ST=57000 mq con 7410 mq di
SC).
43
Richiede la formazione di una nuova direttrice di
espansione o la classificazione ad ambito AC1
PSC
Tav. PS2sud dell’area di proprietà (ST=9678 mq) classificata nel
Tav. PS2nord PSC ad ambiti Agricoli Periurbani in fregio alla
Provinciale Nord.
Si respinge in quanto in contrasto con la necessità di
contenere lo sviluppo urbanistico ed il
dimensionamento del PSC specialmente evitando RESPINTA
l’occupazione di suolo produttivo agricolo e le
saldature insediative a nastro lungo la viabilità storica
Bagnolo-Novellara.
Al punto 1a (Tav. PS2nord) richiede la rimozione
del vincolo “ES” sul fabbricato esistente sul Fg10
particella 94;
Al punto 1b (Tav. RUE3 e RUE4nord) richiede la
eliminazione della categoria d’intervento “RT” Ripristino Tipologico - prevista nella disciplina
particolareggiata per l’edificio di cui al punto 1a in
quanto si ha intenzione di demolirlo e trasferire la
capacità edificatoria in ambito urbano del
capoluogo.
Al punto 2 (Tav. RUE3 e Tav. RUE4nord) si
richiede la rimozione del vincolo ambientale EA e
della
categoria
d’intervento
“RVP”
Ristrutturazione edilizia con vincolo di
conservazione planivolumetrica (e non “RRC”
Si prende atto dell’errore materiale compiuto nella
retinatura della Tav. RUE4nord nella quale l’edificio
ex rurale insistente sulla particella 95 del Fg10 non è
rappresentato come edificio di valore ambientale “EA”
sottoposto all’intervento “RVP”, come invece
evidenziato nella scheda operativa n° 385 della D.P..
Conseguentemente, in accoglimento parziale della
PARZ.
proposta dell’osservante, si elimina la scheda
ACCOLTA
operativa 385 confermando la classificazione a sub
ambito AC2 delle aree dei mappali 93-94-95 del Fg10
come evidenziato nelle cartografie di RUE adottato.
Per gli altri aspetti:
- si respingono le richieste di eliminazione del vincolo
“ES” per il fabbricato insistente sul mappale 94
chiaramente di valore tipologico - architettonico in
Vellani
Corrado
Territorio
rurale
-
PSC
Tav. PS2nord
44
Olivo Gaetano
S. Michele
per Edil Olivo
della fossa
srl
RUE
Tav.
RUE4nord
Scheda
operativa 385
e 386
25
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
-
45
Beltrami
Ferrante
Territorio
rurale
46
Vilde
Immobiliare
sas di Ferretti
Daniele e C.
Territorio
rurale
(Via
Tassone)
come riportato dall’osservante) sul basso servizio
agricolo presente sulla particella n° 95 del Fg10
confinante ad est con l’edificio storico culturale di
cui al punto 1 (scheda operativa 385).
Al punto 3 richiede di poter trasferire la capacità
edificatoria, riconosciuta dal PRG 2008 per circa
1500 mq di superficie utile residenziale, in ambiti
urbani del capoluogo o di S. Michele non meglio
individuati, demolendo gli edifici esistenti di valore
storico – culturale testimoniale.
Al punto 1A, riguardante l’elaborato PS2sud, si
richiede di poter realizzare un’altra unità di intervento
di 150 mq di SU per l’abitazione dei figli in
corrispondenza dell’edificio esistente lungo via
PSC
Tav. PS2sud Baviera, in ambito agricolo riservato alla formazione
di Parchi Territoriali naturalistici, che si chiede
RUE
riclassificare ad ambito “AC” per mq 17847.
Tav.
Al punto 1B, riguardante l’elaborato RUE4sud, si
RUE4sud propongono per il RUE le stesse richieste di modifica
avanzate per il PSC al punto 1A, richiedendo la
classificazione a sub ambito AC1 delle aree di
proprietà per 17847 mq.
Chiede che il PSC e il RUE adottati vengano integrati
PSC
Tav. PS2sud riportando il perimetro del comparto PAD1 (del
previgente PRG) nelle tavole grafiche, richiamando la
RUE
normativa tecnica previgente ad esso relativa in modo
Tav.
da assicurare la possibilità di completamento del
RUE4sud comparto stesso.
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
quanto fabbricato a blocco di matrice rurale presente
nelle mappe catastali d’impianto e sostanzialmente
conservato nei caratteri stilistico - architettonici
originari;
- si respingono le richieste di delocalizzazione, previa
demolizione degli edifici esistenti, delle superfici utili
rilevabili nello stato di fatto dei fabbricati di matrice
rurale di valore storico – culturale - testimoniale, in
quanto in evidente contrasto con la filosofia
pianificatoria del PSC e del RUE e con le direttive del
PTCP 2010.
Per quanto sopra l’osservazione deve intendersi
parzialmente accolta con l’eliminazione della scheda
operativa della conservazione n° 385.
Si respinge in quanto in contrasto con la filosofia
pianificatoria di PSC e RUE e con le norme di PTCP
che non consentono comunque di individuare come
ambiti urbani consolidati le aree di pertinenza degli
edifici residenziali civili inequivocabilmente ricadenti
in territorio rurale.
RESPINTA
Premesso che trattasi di intervento di recupero e
riuso attraverso demolizione e ricostruzione di
precedenti edifici agricoli che non può certamente PARZ.
ritenersi “esemplare”, si accoglie parzialmente la ACCOLTA
richiesta evidenziando nella cartografia di RUE (Tav.
RUE4sud) il perimetro dell’intervento in corso di
26
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
47
Ferrarini Miria
Ponte della
Beviera
STRUMENTO
ELABORATO
RUE
Tav.
RUE4sud
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
Su detto comparto, previsto in sostituzione di un
preesistente allevamento avicolo (ora demolito),
l’Amministrazione Comunale ha rilasciato PdC n° 164
del 2008 che prevede un insediamento residenziale
con It = 0,175 mq/mq per complessivi 1.853 mq di SU
e 15 alloggi.
Attualmente, si afferma nell’osservazione, che sono in
corso le opere di urbanizzazione.
attuazione ricadente in Ambiti a campagna – parco
del PSC e in Ambiti agricoli di valore paesaggistico
(TR2c) sui quali si sovrappongono Zone di tutela
ordinaria dei caratteri ambientali di laghi, bacini e
corsi d’acqua (TR2a) del RUE adottato, che assume i
vincoli sovraordinati del PTCP 2010.
Per quanto riguarda la validità del PdC in corso di
attuazione, la sua durata e la eventuale decadenza
dei titoli abilitativi rilasciati per l’edificazione di nuovi
alloggi in case singole, abbinate e/o a schiera non
ancora iniziate, si rimanda alla legislazione
urbanistica vigente non essendo la fase di
controdeduzione alle osservazioni la sede idonea per
entrare nel merito tecnico e giuridico - amministrativo
di scelte operate in forza del PRG previgente.
Si modificano conseguentemente le tavole di RUE
individuando con specifico perimetro e simbologia le
aree classificate in ambiti TR2a e TR2c, nelle quali
valgono le previsioni relative al comparto PAD1 del
PRG previgente.
Al punto 1 si chiede la riclassificazione ad ambito
“TR4 - Ambito agricolo periurbano” di parte dell’area
del mappale 189 (Fg17) classificata nel PSC adottato
a Tessuto urbano consolidato “AC” e nel RUE a sub
ambiti AP1 in quanto area di pertinenza di
stabilimento produttivo esistente appartenente a
proprietà diversa da quella dell’osservante.
Per detto stabilimento produttivo è in corso uno
specifico provvedimento di variante al PRG ai sensi
dell’art. A-14bis della Lg. Rg. 20/2000, già sottoposto
alla valutazione dei competenti Uffici provinciali;
ARPA; AUSL; che si sono espressi favorevolmente
Si accoglie parzialmente nel senso che, nel progetto
di intervento valutato in Conferenza dei Servizi, le
aree del mappale 189 che l’osservante richiede di
classificare ad ambito TR4 non vengono interessate
da edifici produttivi in quanto aree cortilive da
sistemare a piazzale e barriera verde di mitigazione PARZ.
degli impatti visivi ed acustici verso i confini sud ed ACCOLTA
est della proprietà “Acopassavant”.
Si respinge invece la richiesta di eliminare la
possibilità di insediare nei sub ambiti AP1 (art. 36.1)
gli usi proposti dall’osservante in quanto il primo
comma dell’articolo richiamato prevede per tutte le
27
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
con suggerimenti e prescrizioni, attualmente in dase
di deposito.
Al punto 2 si richiede l’eliminazione della possibilità di
prevedere gli usi 5.2 - 5.3 - 5.4 - 7.4 in quanto ritenuti
incompatibili con il contesto circostante e con
l’ambiente urbano di Ponte della Beviera, frazione di
S. Michele della Fossa.
aree produttive AP1 “strategie di conferma e
qualificazione ambientale dell’esistente ed obiettivi di
manutenzione qualitativa ed eventualmente
ampliamento dei fabbricati interessati da attività non
nocive ed inquinanti, nonché di nuovo insediamento
di attività a limitato impatto ambientale”, fatto salvo
quanto specificatamente previsto proprio dalla
“Variante Acopassavant“ così come la stessa sarà
approvata dai competenti Uffici provinciali, ARPA e
AUSL.
ESITO
PSC
Chiede di declassare da edifici “ES” di valore Si conferma la classificazione tipologica adottata in
Tav. PS2sud tipologico – architettonico ad edifici “EA” di valore quanto trattasi di edifici presenti nella mappa
48
Soncini Mario
Territorio
rurale
49
Boniburini
Giuseppe
Territorio
rurale
(S. Michele
della
Fossa)
50
Pavarini
Renzo
Territorio
rurale
RUE
Tav.
RUE4sud
Scheda
operativa 170
PSC
Tav. PS2nord
storico – testimoniale (ambientale) il complesso
agricolo a corte aperta in pessimo stato di
conservazione ed in evidente stato di precarietà
strutturale.
catastale d’impianto a corte aperta sostanzialmente PARZ.
conservati nelle loro caratteristiche planivolumetriche. ACCOLTA
In accoglimento parziale di quanto proposto
dall’osservante si modifica nella scheda operativa
170 la categoria di intervento da “RRC” a “RVP”.
Chiede di declassare da edifici “ES” di valore
tipologico – architettonico ad edifici “EA” di valore
storico – testimoniale (ambientale) il complesso
agricolo a corte aperta in pessimo stato di
conservazione ed in evidente stato di precarietà
strutturale.
Si conferma la classificazione tipologica adottata in
quanto trattasi di edifici presenti nella mappa
catastale d’impianto a corte aperta sostanzialmente PARZ.
conservati nelle loro caratteristiche planivolumetriche. ACCOLTA
In accoglimento parziale di quanto proposto
dall’osservante si modifica nella scheda operativa
257 la categoria di intervento da “RRC” a “RVP”.
RUE
Tav.
RUE4nord
Scheda
operativa 257
PSC
Chiede il declassamento da “ES” ad “EA” di edificio Si accoglie parzialmente confermando la
Tav. PS2nord rurale a corpi congiunti presente nella mappa classificazione tipologica adottata ma modificando
RUE
Tav.
RUE4nord
Scheda
operativa 92
catastale d’impianto e sostanzialmente conservato nella scheda norma la categoria d’intervento da PARZ.
nelle caratteristiche planivolumetriche originarie “RRC” a “RVP” ritenendola adeguata per consentire ACCOLTA
nonostante le precarie condizioni manutentive e la riqualificazione conservativa del bene edilizio.
strutturali; la presenza di superfetazioni e parziali
modifiche dei prospetti.
28
OSS PRIVATI PSC - RUE Bagnolo.doc
OSS.
RICHIEDENTE LOCALITA’
N.
STRUMENTO
ELABORATO
SINTESI RICHIESTA
PROPOSTA DI PARERE
ESITO
Propone di eliminare la destinazione d’uso dell’area Si respinge in quanto si pone in contrasto con
Paoli Gianluca
per G.C.
51
Alternativa
civica
PSC
individuata come “Orti comunali di progetto” e di obiettivi di intervento della Giunta Comunale in carica
Tav. PS2sud
Territorio
rurale
RUE
Tav.
RUE4sud
classificarla ad ambito “TR3 - Ambiti ad alta tesi ad implementare le dotazioni territoriali per usi
sociali proponendo, per i terreni oggetto di RESPINTA
vocazione produttiva agricola”.
osservazione, la destinazione ad orti comunali che
non sembra in contrasto con la vocazione produttiva
agricola del territorio circostante.
29
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve e osservazioni al PSC e al RUE
4.5 – QUADRO RIASSUNTIVO DELLE PROPOSTE DI CONTRODEDUZIONE
Dalla lettura delle proposte di controdeduzione, risulta che:
-
le riserve della Provincia di Reggio Emilia sono state accolte;
-
le osservazioni della Provincia di Reggio Emilia sono state sostanzialmente accolte;
-
le osservazioni presentate dagli Enti sono state accolte;
-
le osservazioni presentate dall’UTC sono state parzialmente accolte;
-
delle 50 osservazioni presentate da privati, 15 osservazioni (30%) sono state accolte in toto; 26
osservazioni (52%) sono state accolte in parte e 9 osservazioni (18%) sono state respinte.
Più in particolare il prospetto riassuntivo delle osservazioni accolte in toto, parzialmente accolte o
respinte in relazione allo strumento urbanistico risulta così articolato:
•
Osservazioni al Piano Strutturale Comunale (n° 33):
Accolte in toto : n° 12
Accolte in parte : n° 14
Respinte : n°7
•
Osservazioni al Regolamento Urbanistico Edilizio (n° 17):
Accolte in toto : n° 3
Accolte in parte : n° 12
Respinte : n°2
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
48
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve e osservazioni al PSC e al RUE
5 - ASPETTI
QUANTITATIVI
DEL
PIANO
STRUTTURALE
CONTRODEDOTTO E PROPOSTO ALL’APPROVAZIONE
COMUNALE
Gli aspetti quantitativi delle modifiche proposte al PSC adottato rispetto al dimensionamento e alla
capacità insediativa teorica residenziale sono evidenziate nei successivi prospetti, nei quali vengono
riportate le variazioni che intervengono rispetto ai dati originari.
VARIAZIONE DIMENSIONAMENTO RESIDENZIALE MASSIMO DEGLI AMBITI SOGGETTI A P.U.A.
AMBITI
S.C. EDIFICABILE RESIDENZIALE
PSC
ADOTTATO
PSC
CONTROD
MQ
MQ
PSC
VARIAZIONE ADOTTATO
NUOVI ALLOGGI
ABITANTI TEORICI CON 37 MQ SC/AB
PSC
CONTROD
PSC
CONTROD
VARIAZIONE
PSC
VARIAZIONE ADOTTATO
MQ
N.
N.
N.
N.
N.
N.
AR1-AR2
9.724
9.724
0
107
107
0
263
263
0
ANR
24.840
24.280
-560
232
226
-6
671
656
-15
APC
3.924
3.670
-254
38
35
-3
106
99
-7
TOTALE
38.488
37.674
-814
377
368
-9
1.040
1.018
-22
VARIAZIONE CAPACITA' INSEDIATIVA RESIDENZIALE TEORICA MASSIMA DEGLI AMBITI SOGGETTI A P.U.A.
AMBITI
S.C. EDIFICABILE RESIDENZIALE
PSC
ADOTTATO
PSC
CONTROD
MQ
MQ
PSC
VARIAZIONE ADOTTATO
NUOVI ALLOGGI
ABITANTI TEORICI CON 37 MQ SC/AB
PSC
CONTROD
PSC
CONTROD
VARIAZIONE
PSC
VARIAZIONE ADOTTATO
MQ
N.
N.
N.
N.
N.
N.
APT
9.724
9.724
0
107
107
0
263
263
0
ANR
27.195
26.467
-728
254
246
-8
735
715
-20
APC
5.298
4.956
-342
51
47
-4
143
134
-9
TOTALE
42.217
41.147
-1.070
412
400
-12
1.141
1.112
-29
Come si può vedere dai dati soprariportati, emerge che la potenzialità edificatoria residenziale dei
comparti soggetti a PUA del PSC controdedotto è diminuita di 814 Mq di SC pari a 9 alloggi rispetto
al dimensionalento massimo e di 1.070 Mq di SC pari a 12 alloggi rispetto alla capacità insediativa
teorica massima.
Relativamente alle Superfici Territoriali e alle Superfici Fondiarie massime degli ambiti a prevalente
destinazione residenziale AR1-AR2-ANR, le variazioni che si sono prodotte riguardano solo l’ambito
ANR2 il quale ha diminuito la sua ST di 5.600 Mq e conseguentemente la SF di 2.800 mq.
Anche per quanto riguarda gli ambiti a prevalente destinazione terziaria AR2-AR3-APC, si produce
una diminuzione della potenzialità edificatoria per effetto della riduzione del perimetro sia dell’ambito
AR3b – Stazione (-2.400 Mq) che dell’ambito APC (-12.700 Mq).
L’ambito AR3b riduce da 1.300 Mq a 920 Mq la SC edificabile terziaria massima, mentre l’ambito
APC da 15.696 Mq a 14.680 Mq di SC.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
49
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve e osservazioni al PSC e al RUE
Nel complesso quindi le modifiche introdotte hanno portato a variazioni in riduzione rispetto alle
quantità previste nel PSC adottato e pertanto conformi al fabbisogno stimato in seno al medesimo
PSC come di seguito evidenziato.
Il fabbisogno residenziale minimo previsto nel PSC, è stato stimato in 905 alloggi da soddisfare in
interventi di recupero e trasformazione dell’esistente e di nuova edificazione.
Rispetto ai 905 alloggi stimati, nel PSC controdedotto del comune di Bagnolo in Piano il
dimensionamento residenziale e la capacità insediativa teorica vengono definiti come segue:
a) Il dimensionamento è quantificato in 789 - 819 alloggi, con pezzatura media di 102 Mq. di
Superficie Complessiva negli ambiti di riqualificazione e nuovo insediamento;
b) La capacità insediativa teorica, in virtù della facoltà di riservare una potenzialità edificatoria in
più rispetto al dimensionamento di cui alla precedente lettera a) nei comparti di nuovo
insediamento (ANR - APC) per la delocalizzazione di volumi incongrui e/o per la perequazione
urbanistica e per la localizzazione di quote ERS aggiuntive, viene stabilita in 821 - 851 alloggi.
Poiché negli ambiti di riqualificazione il PSC stabilisce un indice di Utilizzazione Territoriale variabile
da 0,30 a 0,40 mq/mq di ST, sia il dimensionamento che la capacità insediativa residenziali
prospettano i valori minimi e massimi soprariportati.
Il dimensionamento residenziale e la capacità insediativa teorica del PSC controdedotto risultano
quindi più contenuti rispetto al dimensionamento residenziale preliminare riportato nell’Accordo di
Pianificazione (stimato in circa 900 alloggi) e al PSC adottato.
La ripartizione del dimensionamento residenziale e della capacità insediativa teorica del PSC
controdedotto, risulta pertanto così articolata:
Dimensionamento
Capacità insediativa
teorica
N° alloggi
N° alloggi
100
100
Interventi di recupero del patrimonio sparso e
conversione allevamenti specialistici in territorio rurale
60
60
Interventi di completamento
50
50
Residuo PP e PR del previgente PRG in corso di
attuazione
241
241
Ambiti di riqualificazione urbanistica (AR1-AR2)
81 - 107
81-107
Ambiti di nuovo insediamento residenziale (ANR)
222 - 226
242 - 246
35
47
789 - 819
821 - 851
Interventi di recupero e integrazione dei tessuti esistenti
Ambito per nuovi insediamenti prevalentemente terziari
(APC)
TOTALE
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
50
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve e osservazioni al PSC e al RUE
La quantificazione riepilogativa degli ambiti di riqualificazione e di nuovo insediamento viene
riportata nelle successive tabelle.
DIMENSIONAMENTO RESIDENZIALE DEGLI AMBITI AR - ANR - APC
LOCALITA'
AMBITO
CAPOLUOGO
AR1a - Bianchini falegnameria
(*)
CAPOLUOGO
CAPOLUOGO
AR1b - Consorzio Agrario
AR1c - Mora-Falegnameria
(*)
(*)
CAPOLUOGO
AR1d - Piscina (**)
CAPOLUOGO
CAPOLUOGO
AR2a - Dallari-Ex distilleria
AR2b - Roveda-Ex cantina
CAPOLUOGO
AR2c - Ex Giza
TOTALE AR
CAPOLUOGO
CAPOLUOGO
CAPOLUOGO
PIEVE ROSSA
CAPOLUOGO
--
TOTALE
SUPERF.
FOND.
MAX
UT
(A)
MQ
MQ
MQ/MQ
MQ/MQ
MQ
0,30
0,30
0,30
(0,25)
0,30
0,30
0,30
--
0,40
0,40
0,40
(0,25)
0,40
0,40
0,40
--
1.104
1.248
1.728
(2.500)
738
900
1.575
7.293
-
0,10
0,10
0,10
0,10
-
0,10
0,10
0,10
0,10
-
0,10
--
4.600
5.200
7.200
(10000)
12.300
6.000
10.500
45.800
ANR1
ANR2
ANR3
ANR4
ANR5
21.500
51.400
84.000
5.800
23.000
185.700
APC
183.500
--
--
TOTALE ANR
CAPOLUOGO
SUPERF.
TERRIT.
(A) = Dimensionamento residenziale minimo
(B) = Dimensionamento residenziale massimo
Ambiti del vigente PRG confermati con modifiche
10.750
25.700
42.000
2.900
12.650
94.000
--
UT
(B)
SC
EDIFICABILE
TERZIARIA
MAX REALIZ
ZABILE
(A)
(B)
MQ
%
N.
N.
1.472
1.664
2.304
(2.500)
984
1.200
2.100
9.724
0%
0%
0%
(0%)
80%
50%
50%
12
14
19
(24)
8
10
18
81
- 16
- 18
- 26
- (24)
- 11
- 13
- 23
- 107
2.150
5.140
11.920
580
4.150
23.940
- 2.150
- 5.140
- 12.260
- 580
- 4.150
- 24.280
0%
0%
0%
0%
0%
21
48
115
5
33
222
- 21
- 48
- 119
- 5
- 33
- 226
0,10
3.670
-
80%
35
-
--
34.903
--
338
SC EDIFICABILE
RESIDENZIALE
3.670
- 37.674
ALLOGGI
35
- 368
(*) = Potenzialità edificatoria
(*) = Potenzialità
per ERS
edificatoria
delocalizzata
per ERS
nell'ambito
delocalizzata
ANR3 nell'ambito ANR3
(**) = Potenzialità edificatoria
(**) = Potenzialità
delocalizzata
edificatoria
nell'ambito
delocalizzata
ANR3 nell'ambito ANR3
CAPACITA’ INSEDIATIVA RESIDENZIALE DEGLI AMBITI AR - ANR - APC
LOCALITA'
CAPOLUOGO
CAPOLUOGO
CAPOLUOGO
CAPOLUOGO
CAPOLUOGO
CAPOLUOGO
CAPOLUOGO
TOTALE AR
CAPOLUOGO
CAPOLUOGO
CAPOLUOGO
PIEVE ROSSA
CAPOLUOGO
AMBITO
AR1a - Bianchini falegnameria
AR1b - Consorzio Agrario
AR1c - Mora-Falegnameria
AR1d - Piscina (**)
AR2a - Dallari-Ex distilleria
AR2b - Roveda-Ex cantina
AR2c - Ex Giza
-ANR1
ANR2
ANR3
ANR4
ANR5
TOTALE ANR
CAPOLUOGO
TOTALE
(*)
(*)
(*)
SUPERF.
TERRIT.
SUPERF.
FOND.
MAX
UT
(A)
MQ
MQ
MQ/MQ
MQ/MQ
MQ
0,30
0,30
0,30
(0,25)
0,30
0,30
0,30
-0,13
0,13
0,10
0,10
-
0,40
0,40
0,40
(0,25)
0,40
0,40
0,40
-0,13
0,13
0,10
0,10
-
1.104
1.248
1.728
(2.500)
738
900
1.575
7.293
2.795
6.682
11.920
580
4.150
26.127
4.956
4.600
5.200
7.200
(10000)
12.300
6.000
10.500
45.800
21.500
51.400
84.000
5.800
23.000
185.700
APC
183.500
--
--
(A) = Capacità insediativa teorica minima
(B) = Capacità insediativa teorica massima
10.750
25.700
42.000
2.900
12.650
94.000
UT
0,1007 0,1007
--
--
--
(B)
SC
EDIFICABILE
TERZIARIA
MAX REALIZ
ZABILE
(A)
MQ
%
N.
-
1.472
1.664
2.304
(2.500)
984
1.200
2.100
9.724
2.795
6.682
12.260
580
4.150
26.467
0%
0%
0%
(0%)
80%
50%
50%
12
14
19
(24)
8
10
18
81
27
62
115
5
33
242
-
4.956
80%
47
--
370
SC EDIFICABILE
RESIDENZIALE
38.376 - 41.147
0%
0%
0%
0%
0%
ALLOGGI
(B)
N.
-
16
18
26
(24)
11
13
23
107
27
62
119
5
33
246
-
47
- 400
(*) = Potenzialità edificatoria
(*) = Potenzialità
per ERS
edificatoria
delocalizzata
per ERS
nell'ambito
delocalizzata
ANR3 nell'ambito ANR3
(**) = Potenzialità edificatoria
(**) = Potenzialità
delocalizzata
edificatoria
nell'ambito
delocalizzata
ANR3 nell'ambito ANR3
Ambiti del vigente PRG confermati con modifiche
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
51
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve e osservazioni al PSC e al RUE
La potenzialità edificatoria degli ambiti produttivi del PSC a carattere prevalentemente terziario del
PSC viene invece riportata di seguito.
RIEPILOGO POTENZIALITA’ EDIFICATORIA DEGLI AMBITI AR E APC
LOCALITA'
AMBITO
SUPERF.
TERRIT.
SUPERF.
TERRIT.
PRIVATA
sulla quale viene
calcolato l'UT
MQ
MQ
UT
SC EDIFICABILE
TERZIARIA
MQ/MQ
MQ/MQ
MQ
SC
EDIFICABILE
TERZIARIA
MAX REALIZ
ZABILE
MQ
%
CAPOLUOGO
AR2a - Dallari-Ex distilleria
12.300
0,30
0,40
2.952
-
3.936
80%
CAPOLUOGO
AR2b - Roveda-Ex cantina
6.000
0,30
0,40
900
-
1.200
50%
CAPOLUOGO
AR2c - Ex Giza
10.500
0,30
0,40
1.575
-
2.100
50%
CAPOLUOGO
AR3a - Ex Coop
4.300
0,30
0,40
1.290
-
1.720
100%
CAPOLUOGO
AR3b - Stazione
8.000
2.300
0,30
0,40
690
-
920
100%
TOTALE AR
41.100
--
--
--
7.407
-
9.876
--
APC
183.500
0,10
0,10
14.680
-
14.680
80%
TOTALE
224.600
--
--
22.087
CAPOLUOGO
--
- 24.556
--
Ambiti del vigente PRG confermati con modifiche
Relativamente agli spazi ed attrezzature di interesse pubblico di rilevanza comunale, che in sede di
controdeduzioni alle osservazioni non hanno subito variazioni di rilievo, nel PSC controdedotto la
dotazione per abitante rimane abbondantemente superiore allo standard minimo di legge, con circa
108 Mq/abitante teorico e 115 mq per abitante residente.
5.1 - TERRITORIO URBANIZZATO E URBANIZZABILE
Al paragrafo 3.2 (Parametri di misura della dimensione urbana) dell’Allegato 5 alle NA del PTCP si
definiscono le modalità di calcolo relative all’estensione del Territorio urbanizzato e del Territorio
urbanizzabile, comprensivo degli insediamenti residenziali, produttivi e dei servizi ed escluso il
territorio rurale.
Sulla scorta di tali definizioni, si riportano di seguito i dati relativi all’estensione del Territorio
Urbanizzato e del Territorio Urbanizzabile, delimitati graficamente nel PSC controdedotto del
Comune di Bagnolo in Piano :
Territorio Urbanizzato : ST = 341,2 Ha.
Territorio Urbanizzabile : ST = 46,7 Ha.
Il PTCP definisce delle soglie di incremento del territorio urbanizzato, per funzioni prevalentemente
residenziali, da assumere come parametri di riferimento nella redazione di nuovi strumenti
urbanistici comunali, che vengono differenziate per sub-ambiti provinciali.
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
52
Comune di BAGNOLO IN PIANO
Relazione di controdeduzione alle riserve e osservazioni al PSC e al RUE
Il territorio comunale di Bagnolo in Piano appartiene al sub-ambito della “Bassa Pianura”, per il
quale è stabilita una soglia massima di incremento del territorio urbanizzato pari al 5%.
Al comma 5 dell’art. 7 delle NA del PTCP, vengono stabilite le modalità di calcolo per la definizione
del rapporto tra Territorio Urbanizzabile e Territorio Urbanizzato ai fini della verifica della soglia
massima di incremento.
Il rapporto tra Territorio Urbanizzabile e Territorio Urbanizzato del PSC controdedotto, calcolato
con le modalità riportate nell’articolo sopracitato, risulta il seguente :
RAPPORTO TRA TERRITORIO URBANIZZABILE E TERRITORIO URBANIZZATO
PREVALENTEMENTE RESIDENZIALE
Territorio urbanizzabile prevalentemente residenziale = 9,4 ha di ST
Territorio urbanizzato prevalentemente residenziale = 248,7 ha di ST
Rapporto tra territorio urbanizzabile e territorio urbanizzato : 9,4 / 248,7 = 3,78 %
Il rapporto tra Territorio Urbanizzabile e Territorio Urbanizzato prevalentemente residenziale del
PSC controdedotto risulta pertanto inferiore a quello del PSC adottato (3,90%).
Centro Cooperativo di Progettazione s.c. – RE
53