RELAZIONE TECNICA_rev_01_10_2014

COMUNE DI OPERA (MI)
Via Dante Alighieri, 12
20090 Opera (MI)
95 Grand Street, third floor, New York 10013 NY - USA
Phone +1 (212) 334 3062 - Fax +1 (212) 334 3898
Via Ripamonti 44, 20141 Milano (MI) - ITALIA
Tel. +39.02.36520482 - Fax +39.02.36643432
PALAZZETTO DELLO SPORT
progetto definitivo
COMMITTENTE
Comune di Opera
Area Gestione del Territorio, Attività Produttive e Polizia Locale
Via Dante Alighieri, 12 - 20090 Opera (MI)
FDA International
Urbanistica e architettura
di Marco Facchinetti e Marco Dellavalle
Via Giuseppe Ripamonti, 44
20141 Milano
tel. 02 36520482
fax 02 36643432
www.fdainternational.it
STRUCTURAMA s.r.l.
Via Italia, 197
20040 Busnago (MI)
tel.039 6095648
[email protected]
EBNER ENGINEERING s.r.l.
Via Marco d'Oggiono,1
20123 Milano
tel. 02 36598601
[email protected]
Dott. Arch. Francesca Gallina
Via Manini, 22
26100 Cremona
tel.0372 462357
[email protected]
Ottobre 2014
INDICE
1
CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ..............3
1.1 GENERALITA’ ..................................................................................................3
2
OGGETTO DELL’APPALTO ...................................................................3
3
PRESCRIZIONI GENERALI E PARTICOLARI........................................3
4
ELENCO DEI DISEGNI DI PROGETTO ..................................................6
5
ELENCO DEGLI IMPIANTI ......................................................................6
6
DATI DI PROGETTO DEGLI IMPIANTI ...................................................7
7
DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI MECCANICI .......................................9
7.1 POZZI PRELIEVO E RESTITUZIONE. (ESCLUSI DALL’APPALTO) ..............9
7.2 CENTRALE TECNOLOGICA............................................................................9
7.3 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE ZONA CENTRALE....................................9
7.4 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE ZONA CENTRALE..................................10
7.5 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE PALESTRA E RISTORANTE
(PREVISTO IN SECONDA FASE) .........................................................................10
7.6 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE UFFICI P1 E INGRESSO ATLETI...........11
7.7 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE HALL.......................................................11
7.8 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE CAMPO GIOCO. .....................................11
7.9 IMPIANTO IDRICO SANITARIO .....................................................................12
7.10 LOGICA DI FUNZIONAMENTO IMPIANTI .....................................................13
2
1
CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DEGLI
IMPIANTI
1.1 GENERALITA’
Gli impianti proposti sono stati progettati al fine di integrare nel miglior modo possibile le diverse condizioni
operative dell’immobile, inquadrando il tutto in un’ottica generale che permetta di raggiungere i seguenti
obiettivi:
•
soddisfare le esigenze operative ed ergonomiche di tutti gli utenti;
•
fornire apparecchiature e sistemi impiantistici di facile gestione e manutenzione;
•
rendere più flessibile la struttura adeguandola alle tecnologie di avanguardia;
•
garantire livelli ottimali di funzionamento degli impianti
•
assicurare una elevata qualità degli impianti adottando componenti dotati di certificati di qualità;
2
OGGETTO DELL’APPALTO
Il progetto prevede la realizzazione di un edificio da adibire a Palazzetto dello Sport, costituito da un campo
di allenamento principale con zona di riscaldamento atleti con tribune per il pubblico, un campo di
allenamento, spogliatoi e servizi per gli atleti e gli ospiti, una sala stampa, reception e biglietteria, vari uffici,
nonché un piccolo ristorante ed una palestra.
Si intende che l’Appaltatore procederà alla costruzione di tutti gli impianti di seguito descritti nell’osservanza
delle migliori regole dell’arte e di tutte le normative locali e nazionali vigenti al momento della esecuzione dei
lavori.
Nell’ambito di dette prescrizioni, il progetto propone soluzioni tecniche ottimizzate sia sotto il profilo
costruttivo che gestionale, in modo da assicurare la massima flessibilità ed affidabilità impiantistica, oltre alla
possibilità di una conduzione razionale ed economica dell’esercizio.
L’Appaltatore dovrà operare sempre e comunque nel rispetto dell’intento progettuale, al fine di realizzare
tipologie impiantistiche strutturalmente semplici e razionali, finalizzando il proprio lavoro all’ottenimento dei
massimi benefici gestionali, in termini di semplificazione degli interventi di manutenzione ed il contenimento
dei consumi energetici.
3
PRESCRIZIONI GENERALI E PARTICOLARI
L'Appaltatore dovrà fornire gli impianti più avanti descritti completi e funzionanti e realizzati a "regola d'arte"
in conformità alle prescrizioni del presente capitolato, dei disegni ad esso allegati e nel rispetto delle leggi,
regolamenti e norme in vigore.
In particolare dovranno essere osservati:
-
i regolamenti relativi all'igiene ed alla sicurezza;
-
il testo unico sulla sicurezza n.81/08
-
le norme UNI e UNI – CIG;
-
le norme UNI – ASSISTAL;
-
le norme ISO;
-
le prescrizioni del locale Comando Vigili del Fuoco;
3
-
le prescrizioni dell'INAIL (ex ISPESL.);
-
le prescrizioni e raccomandazioni dell’Ispettorato del Lavoro;
-
la legge 37/08 (
-
il DPR 311/06 ed il DGR della Lombardia n.8745 del 15.01.2009;
-
Disposizioni locali del Comune di Opera;
-
Disposizioni locali dell’ASL competente per zona;
Il rispetto delle norme sopra indicate è inteso nel senso più restrittivo, cioè non solo la realizzazione
dell'impianto sarà rispondente alle norme, ma altresì ogni singolo componente dell'impianto stesso.
In caso di emissione di nuove normative l'Appaltatore è tenuto a comunicarlo immediatamente alla
Committente e dovrà adeguarvisi non appena avrà ottenuto il benestare.
L'eventuale costo supplementare per l’adeguamento degli impianti alle norme verrà riconosciuto solo se la
data di emissione della norma risulterà posteriore alla data dell'offerta.
I disegni allegati sono parte integrante della presente specifica tecnica e viceversa; i particolari indicati sui
disegni, ma non menzionati nella stessa specifica o viceversa dovranno essere eseguiti come se fossero
menzionati nella specifica ed indicati nei disegni.
A carico dell'Appaltatore saranno le eventuali modifiche agli elaborati nel caso che vi siano variazioni nei layout distribuitivi architettonici.
Si intendono inoltre a carico dell'Appaltatore i disegni costruttivi di montaggio e le verifiche tecniche finali
(calcoli, perdite di carico circuiti, ecc.)
L'Appaltatore, prima di iniziare i lavori di montaggio, avrà cura di verificare ed aggiornare sul posto i disegni
in relazione all'effettiva situazione delle opere civili, rivedere, se necessario, la disposizione delle
apparecchiature ed assumere in conseguenza ogni responsabilità per errori di esecuzione dipendenti da
indicazioni errate contenute nei disegni.
Tutti i lavori dovranno essere eseguiti a regola d'arte secondo le prescrizioni della Direzione Lavori, in modo
che gli impianti risultino perfettamente corrispondenti a quanto specificato nei progetti, nella Descrizione dei
lavori e nel Contratto di Appalto.
L'esecuzione dei lavori dovrà essere coordinata secondo le prescrizioni della Direzione Lavori e in aderenza
a tutte le altre esigenze che possono insorgere dalla contemporanea esecuzione delle opere affidate ad altre
Ditte.
Le eventuali modifiche ai progetti che si rendessero necessarie per rendere il lavoro più scorrevole ed
adattarlo alle necessità di eventuali altri installatori, potranno essere apportate solo dopo approvazione
scritta della Committente o dei suoi rappresentanti senza che per questo la Committente debba sopportare
spese addizionali.
Tutti i disegni relativi agli impianti oggetto del presente appalto dovranno essere aggiornati in cantiere a cura
dell'Appaltatore e quindi ripresentati in forma costruttiva per:
a)
specificare gli esatti percorsi degli impianti nonché la posizione delle apparecchiature;
b)
rilevare gli ingombri ed evitare interferenze con apparecchiature ed impianti forniti da altri.
Tutti i recipienti metallici, le apparecchiature e le strutture metalliche dovranno essere provvisti di idonei
attacchi per la messa a terra.
Per le opere oggetto del presente capitolato, nel caso non si verificasse un immediato utilizzo una volta
ultimate, potrà rendersi necessario conservare integre nel tempo le caratteristiche degli impianti fino al loro
completo utilizzo.
Negli oneri dell'Appaltatore e compresi nei prezzi di contratto dovranno essere pertanto comprese le
prestazioni che seguono, che saranno di volta in volta concordate, esclusivamente per quanto riguarda i
tempi di realizzazione, con la Direzione Lavori:
a)
Chiusura, con mezzi idonei, di tutte le tubazioni non collegate alle apparecchiature;
b)
Impiego di materiali che non subiscano aggressioni ambientali, quali umidità, sbalzi di
temperatura, polvere, ecc.
4
c)
Protezione, fino alla data di consegna, dei materiali o componenti che possano subire danni dalle
aggressioni di cui sopra.
d)
Conservazione presso proprio magazzino delle parti particolari suscettibili di danneggiamenti o
guasti, che facciano parte integrante di un'apparecchiatura e di cui non sia possibile rimandare l'ordine.
e)
Cicli di manutenzione atti a preservare il materiale in modo di renderlo perfettamente funzionante
e collaudabile al momento del suo utilizzo, senza alcun onere per la Committente.
Il periodo per il quale l'Appaltatore è tenuto alle prestazioni di cui sopra sarà quello definito in contratto e
comunque non potranno essere avanzate richieste integrative fino ad un anno dal verbale di ultimazione dei
lavori.
5
4
ELENCO DEI DISEGNI DI PROGETTO
Fanno parte integrante della presente relazione i seguenti elaborati grafici:
5
IM 2.9.01
Piano interrato – centrale tecnologica
IM 2.9.02
Piano terra – impianto di riscaldamento
IM 2.9.03
Piano primo – impianto di riscaldamento
IM 2.9.04
Piano terra – impianto di ventilazione
IM 2.9.05
Piano primo – impianto di ventilazione
IM 2.9.06
Piano secondo – impianto di ventilazione
IM 2.9.07
Copertura – impianto di ventilazione
IM 2.9.08
Piano interrato – impianto idrico/scarico
IM 2.9.09
Piano terra – impianto idrico/scarico
IM 2.9.10
Piano primo – impianto idrico/scarico
IM 2.9.11
Schema impianto idrico
IM 2.9.12
Schema funzionale impianto meccanico
ELENCO DEGLI IMPIANTI
Formano oggetto della presente relazione illustrativa degli impianti meccanici la fornitura e posa in opera
degli impianti di:
1)
Centrale tecnologica
2)
Impianto di riscaldamento a radiatori
3)
Impianto di riscaldamento a ventilconvettori
4)
Impianto di riscaldamento a strisce radianti
5)
Impianto di termoventilazione campi di gioco
6)
Impianto di termoventilazione uffici e spogliatoi
7)
Impianto idrico sanitario e rubinetterie
8)
Reti di scarico acque nere
6
6
DATI DI PROGETTO DEGLI IMPIANTI
Le condizioni termoigrometriche di progetto sono le seguenti:
ESTERNO
Estate:
+ 32° C b.s. (bulbo secco)
55% u.r. (umidità relativa)
Inverno:
- 5°C b.s. (bulbo secco)
80% u.r. (umidità relativa)
INTERNO
Estate: Negli spazi condizionati le condizioni termoigrometriche interne potranno essere variate
manualmente in funzione della temperatura esterna. Pertanto gli impianti dovranno essere in grado di
garantire una temperatura Ti ed una umidità relativa U.R. parzialmente controllata in funzione della
temperatura esterna Te come segue:
Te = 32°
30°
28°
26°
b.s.
Ti = 26°
25°
24°
23°
b.s.
Inverno:
negli spazi condizionati:
Ti= 20°C b.s. 45% UR
nei servizi igienici riscaldati:
Ti= 20°C b.s.
I valori di rumorosità prodotti dal funzionamento degli impianti di climatizzazione (ed in particolare
delle centrali tecnologiche) nei riguardi dell’ambiente esterno, non devono superare i livelli di seguito
specificati.
In sede di collaudo sarà eseguita la misura dei livelli di rumorosità nell’ambiente esterno, coi relativi
confronti coi valori limite da non superare: la strumentazione da adottare e le modalità di valutazione
del rumore residuo saranno in accordo alle prescrizioni della norma UNI 8199/95.
-
centrale termica:
il livello sonoro misurato sui lati liberi, rispetto alla posizione della
centrale, in esercizio alla max potenza, non dovrà superare i limiti
imposti dalla Legge 447 del 26-10-1995.
Sui valori di temperatura, umidità relativa e livello di pressione sonora di suddetti, valgono le seguenti
tolleranze:
-
temperatura
=
+/- 1 °C
-
umidità relativa
=
+/- 5 %
-
livello sonoro
=
+/- 1 dB(A)
Negli ambienti ove non è previsto il ricambio artificiale dell’aria, si assume il valore convenzionale
corrispondente ai ricambi d’aria naturali (0,5 Vol./h.); la pressione relativa da mantenere nei singoli
ambienti è desumibile, locale per locale, come differenza tra la portata dell’aria immessa e la portata
dell’aria esterna.
7
Ricambi d'aria esterna:
- Uffici minimo
25 mc/h per persona
- campi gioco
40 mc/h per persona
- zona spettatori
40 mc/h per persona
- Servizi igienici
12 vol/h continuo
L’aria esterna, per essere ritenuta di qualità accettabile per la ventilazione, dovrà essere trattata con appositi
sistemi di filtrazione presentanti le seguenti caratteristiche:
prefiltri:
del tipo a celle sintetiche ondulate
efficienza secondo metodo di misura ponderale: media
tipo: E = M > 94% (tipo G4) – UNI EN 779
filtri:
del tipo a tasche rigide
efficienza secondo metodo di misura colorimetrico: alta
tipo E = A > 95% - (tipo F7-8RT) – UNI EN 779
8
7
DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI MECCANICI
7.1 POZZI
PRELIEVO
DALL’APPALTO)
E
RESTITUZIONE.
(ESCLUSI
La fonte energetica sarà costituita da acqua di falda, ottenuta tramite la creazione di due pozzi di presa e
due di restituzione da realizzare all’esterno dell’edificio.
La perforazione avverrà con metodo a circolazione fango bentonitico a distruzione di nucleo, per
installazione della colonna definitiva che sarà in PVC
Tubo filtrante microfessurato 1,5 mm diam. 300 mm previsti ml. 15/20
Spurgo pozzo con compressore ad aria
Drenaggio con ghiaietto siliceo opportunamente selezionato (ml. -40÷ - 10), tampone d’argilla idrorigonfiante
“Laviostop” (ml. -10÷ -5), impermeabilizzazione con miscela cementizia (ml. -5÷pc).
Se, finiti gli impianti in appalto per qualsiasi motivo non fossero stati approntati i pozzi, si provvederà a
collegare la pompa di calore all’acquedotto.
7.2 CENTRALE TECNOLOGICA.
I fluidi occorrenti per il riscaldamento degli ambienti saranno prodotti da pompe di calore condensate ad
acqua di pozzo.
Sarà installata una pompa di calore avente la potenza termica di 410 kW invernali e 360 kW estivi atta a
produrre acqua calda alla temperatura di 45°C (rito rno 40°C); detta macchina servirà a coprire il 75% della
potenza necessaria all’impianto nella prima fase, (al completamento dell’impianto sarà necessaria
l’installazione di una ulteriore macchina).
Sarà installata una seconda pompa di calore, sempre con condensazione ad acqua di falda, avente la
potenza termica di 67 kW atta ad alimentare l’impianto di produzione acqua calda sanitaria.
Nella centrale sarà installato un idoneo collettore di distribuzione da dove inizieranno tutti i circuiti.
Ogni circuito sarà corredato di elettropompe, manometri, termometri e valvolame di intercettazione.
7.3 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE ZONA CENTRALE.
L’impianto di detta zona sarà installato in seconda fase.
L’impianto di climatizzazione della zona centrale al piano primo sarà del tipo ad aria primaria e
ventilconvettori a due tubi.
E’ prevista una unità di trattamento aria ed un estrattore con sistema di recupero del calore
Il condizionatore, interamente realizzato in alluminio, sarà dotato di ventilatore di mandata dell’aria, batteria
di recupero calore, batteria di riscaldamento, batteria di raffreddamento, batteria di post-riscaldamento,
umidificatore a pacco, termoregolazione elettronica digitale e doppio sistema di filtrazione dell’aria e sarà
posto in copertura.
L’aria primaria sarà diffusa in ambiente con canalizzazioni isolate termicamente, per impedire la formazione
di condensa e collegate al plenum dei ventilconvettori (canalizzati da incasso), ove si miscelerà con l’aria
ripresa in ambiente; nei locali o negli spazi non serviti da ventilconvettori, l’aria di rinnovo verrà immessa
tramite diffusori da controsoffitto.
La ripresa dell’aria verrà attraverso apposite griglie e collegata, tramite una rete di canali al recuperatore
dell’unità di trattamento.
I carichi termici estivi ed invernali saranno annullati da una serie di ventilconvettori installati nel controsoffitto
e dotati singolarmente di termostato di regolazione agente sul ventilatore di mandata dell’aria, mentre il
controllo dell’umidità ambiente sarà garantito dall’aria esterna di rinnovo che verrà umidificata durante la
stagione invernale o raffreddata e deumidificata d’estate
9
I ventilconvettori saranno alimentati con tubazioni in ferro nero o in multistrato, opportunamente coibentate.
Ogni ventilconvettore sarà poi collegato alla rete di scarico della condensa, realizzata con tubazioni e
raccordi in Pead correnti nel controsoffitto, fino a raggiungere, nelle posizioni indicate dalle tavole grafiche, i
punti di scarico più vicini.
Su tutti i canali attraversanti pareti REI ed in ogni caso sull’ingresso dei cavedi, verranno installate delle
serrande tagliafuoco, asservite all’impianto di allarme incendi.
I servizi igienici saranno riscaldati con radiatori in alluminio corredati di valvola termostatica e verranno dotati
di impianto di estrazione dell’aria, che garantirà un ricambio in ragione di 12 vol/h ed espellerà l’aria viziata
oltre la copertura dell’edificio.
7.4 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE ZONA CENTRALE.
L’impianto di climatizzazione della zona centrale (spogliatoi e servizi igienici al piano terreno) sarà del tipo ad
aria primaria e ventilconvettori a due tubi.
E’ prevista una unità di trattamento aria ed un estrattore con sistema di recupero del calore
Il condizionatore, interamente realizzato in alluminio, sarà dotato di ventilatore di mandata dell’aria, batteria
di recupero calore, batteria di riscaldamento, batteria di raffreddamento, batteria di post-riscaldamento,
umidificatore a pacco, termoregolazione elettronica digitale e doppio sistema di filtrazione dell’aria e sarà
posto in copertura.
L’aria primaria sarà diffusa in ambiente con canalizzazioni isolate termicamente, per impedire la formazione
di condensa e collegate al plenum dei ventilconvettori (canalizzati da incasso), ove si miscelerà con l’aria
ripresa in ambiente; nei locali o negli spazi non serviti da ventilconvettori, l’aria di rinnovo verrà immessa
tramite diffusori da controsoffitto.
La ripresa dell’aria verrà attraverso apposite griglie e collegata, tramite una rete di canali al recuperatore
dell’unità di trattamento
I carichi termici estivi ed invernali saranno annullati da una serie di ventilconvettori installati nel controsoffitto
e dotati singolarmente di termostato di regolazione agente sul ventilatore di mandata dell’aria, mentre il
controllo dell’umidità ambiente sarà garantito dall’aria esterna di rinnovo che verrà umidificata durante la
stagione invernale o raffreddata e deumidificata d’estate
I ventilconvettori saranno alimentati con tubazioni in ferro nero o in multistrato, opportunamente coibentate.
Ogni ventilconvettore sarà poi collegato alla rete di scarico della condensa, realizzata con tubazioni e
raccordi in Pead correnti nel controsoffitto, fino a raggiungere, nelle posizioni indicate dalle tavole grafiche, i
punti di scarico più vicini.
Su tutti i canali attraversanti pareti REI ed in ogni caso sull’ingresso dei cavedi, verranno installate delle
serrande tagliafuoco, asservite all’impianto di allarme incendi.
I servizi igienici saranno riscaldati con radiatori in alluminio corredati di valvola termostatica e verranno dotati
di impianto di estrazione dell’aria, che garantirà un ricambio in ragione di 12 vol/h ed espellerà l’aria viziata
oltre la copertura dell’edificio.
Su tutti i punti alti delle tubazioni saranno installati appositi barilotti per lo sfogo aria e nei punti bassi rubinetti
per lo scarico impianto, tutti i circuiti saranno in acciaio nero SS e correranno nelle apposite asole tecniche e
nei controsoffitti per raggiungere i terminali previsti; tutte le reti saranno verniciate con due mani di
antiruggine e le tubazioni di acqua calda e refrigerata saranno isolate termicamente con coppelle di lana di
vetro, fasciate con cartone cannettato e lamina di PVC o con guaine sintetiche a cellule chiuse tipo Armaflex.
Le tubazioni di acqua calda e refrigerata correnti all’esterno dell’edificio saranno isolate termicamente e
l’isolamento sarà protetto dalle intemperie mediante l’applicazione di gusci in alluminio preformati e siliconati
antipioggia.
7.5 IMPIANTO
DI
CLIMATIZZAZIONE
PALESTRA
RISTORANTE (PREVISTO IN SECONDA FASE)
L’impianto di climatizzazione delle zone destinate a palestra e ristorante sarà del tipo a tutta aria
10
E
Per ciascuna zona è prevista una unità di trattamento aria con recuperatore di calore statico
Ciascun condizionatore, interamente realizzato in alluminio, sarà dotato di ventilatore di mandata dell’aria,
batteria di riscaldamento, batteria di raffreddamento, batteria di post-riscaldamento, umidificatore a pacco,
ventilatore di ripresa, recuperatore di calore di tipo statico, di termoregolazione elettronica digitale e doppio
sistema di filtrazione dell’aria e sarà posto in copertura.
L’aria primaria sarà diffusa in ambiente con canalizzazioni isolate termicamente, per impedire la formazione
di condensa e collegate ai diffusori installati in controsoffitto.
La ripresa dell’aria verrà attraverso apposite griglie e collegata, tramite una rete di canali al recuperatore
dell’unità di trattamento
Su tutti i canali attraversanti pareti REI ed in ogni caso sull’ingresso dei cavedi, verranno installate delle
serrande tagliafuoco, asservite all’impianto di allarme incendi.
I servizi igienici saranno riscaldati con radiatori in alluminio corredati di valvola termostatica e verranno dotati
di impianto di estrazione dell’aria, che garantirà un ricambio in ragione di 12 vol/h ed espellerà l’aria viziata
oltre la copertura dell’edificio.
7.6 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE UFFICI P1 E INGRESSO
ATLETI.
L’impianto di climatizzazione degli uffici situati al piano primo nella zona del campo principale e quelli della
zona di ingresso atleti sarà del tipo ad aria primaria e ventilconvettori a due tubi.
E’ prevista una unità di trattamento aria ed un estrattore con sistema di recupero del calore per ciascuna
zona.
Gli impianti saranno uguali a quelli della zona centrale
Tutto il sistema di trattamento e distribuzione dell’aria negli uffici sarà installato in seconda fase.
7.7 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE HALL
L’impianto di climatizzazione della Hall di ingresso sarà del tipo a tutt’aria, senza recupero.
Il condizionatore, interamente realizzato in alluminio, sarà dotato di ventilatore di mandata dell’aria, batteria
di riscaldamento, batteria di raffreddamento, batteria di post-riscaldamento, umidificatore a pacco,
termoregolazione elettronica digitale e doppio sistema di filtrazione dell’aria e sarà posto in copertura.
L’aria sarà diffusa in ambiente con canalizzazioni isolate termicamente, per impedire la formazione di
condensa e collegate a diffusori circolari ad alta induzione a lancio lungo, in grado, oltre che a climatizzare lo
spazio, anche ad impedire la formazione di condensa sulle vetrate.
Data la comunicazione della Hall con i campi di gioco, non si prevede una ripresa dell’aria in questa zona.
Gli impianti saranno uguali a quelli della zona centrale
7.8 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE CAMPO GIOCO.
L’impianto di climatizzazione del campo da gioco principale sarà del tipo ad aria primaria e termostrisce
radianti.
L’impianto per il campo principale sarà installato in seconda fase.
È prevista una unità di trattamento aria ed un estrattore con sistema di recupero del calore
Il condizionatore, interamente realizzato in alluminio, sarà dotato di ventilatore di mandata dell’aria, batteria
di recupero calore, batteria di riscaldamento, batteria di raffreddamento, batteria di post-riscaldamento,
umidificatore a pacco, termoregolazione elettronica digitale e doppio sistema di filtrazione dell’aria e sarà
posto in copertura.
11
L’aria primaria sarà diffusa in ambiente con canalizzazioni isolate termicamente, in lamiera zincata fino
all’ingresso dei locali, poi attraverso una serie di canali microforati in tessuto, per garantire una distribuzione
omogenea dell’aria in ambiente.
La ripresa dell’aria verrà attraverso apposite griglie collocate nella parte bassa e collegate, tramite una rete
di canali al recuperatore dell’unità di trattamento
I carichi termici estivi ed invernali saranno annullati da una serie di termostrisce radianti installate a soffitto
dei locali, dotate di valvole a due vie per la regolazione della temperatura.
Il controllo dell’umidità ambiente sarà garantito dall’aria esterna di rinnovo che verrà umidificata durante la
stagione invernale o raffreddata e deumidificata d’estate
Le termostrisce radianti saranno alimentate con tubazioni in ferro nero, opportunamente coibentate.
Su tutti i canali attraversanti pareti REI ed in ogni caso sull’ingresso dei cavedi, verranno installate delle
serrande tagliafuoco, asservite all’impianto di allarme incendi.
7.9 IMPIANTO IDRICO SANITARIO
L’impianto è dimensionato secondo la norma UNI 9182 e UNI EN 806.
L’allacciamento alla rete idrica comunale avverrà in apposito chiusino in ghisa, con intercettazione,
contatore, rubinetto di scarico e valvola di ritegno al fine di evitare eventuali rientri nella rete idrica generale.
All’ingresso nella centrale idrica, verrà posizionato un filtro dissabbiatore ed un addolcitore.
L’impianto idrosanitario riguarderà la distribuzione di acqua calda, fredda e ricircolo.
L’acqua calda sanitaria verrà prodotta da apposito scambiatore di calore a piastre, alimentato dalle pompe di
calore. Il progetto prevede inoltre l’installazione di un serbatoio di accumulo in acciaio da 4.000 litri,
esternamente coibentato.
Le reti principali di distribuzione dell’acqua potabile saranno realizzate in tubo di acciaio zincato; le reti
secondarie, che si dipartiranno dai rubinetti di intercettazione posti all’interno dei bagni, saranno invece
realizzate con tubazioni e raccordi in multistrato Pe-Al-Pex, o in PPRC.
Dalla centrale tecnologica una tubazione andrà a servire le umidificazioni delle unità di trattamento aria in
copertura.
All’ingresso delle tubazioni nella palestra e nel ristorante verrà posto un contatore di consumo.
Dovrà essere prodotto il certificato di atossicità dei materiali utilizzati sulla rete di acqua potabile secondo le
disposizioni vigenti.
Tutte le distribuzioni idriche costituenti l’impianto saranno isolate termicamente ed ai fini anticondensa.
Le portate nominali e le pressioni degli apparecchi igienico sanitari sono quelle indicate nel seguente
prospetto:
-
- lavabo
q = 0,10 lt./sec. P.min. = 50 kPa
-
- bidet
q = 0,10 lt./sec. P.min. = 50 kPa
-
- vaso con cassetta
q = 0,10 lt./sec. P.min. = 50 kPa
-
- doccia
q = 0,15 lt./sec. P.min. = 50 kPa
-
- lavello semplice
q = 0,20 lt./sec. P.min. = 50 kPa
-
- idrantino Φ ½”
q = 0,40 lt./sec. P.min. = 100 kPa
La temperatura di progetto dell’acqua potabile alle utilizzazioni sarà:
-
- acqua potabile (fredda)
T = circa 14°C
- da acq uedotto
-
- acqua calda sanitaria
T = 40 °C +/- 5 °C
-.da sc ambiatore di calore
12
Tutte le reti di scarico degli apparecchi sanitari, nonché tutte le reti di raccolta e convogliamento interne
all’edificio, compresi i tratti di ventilazione sfocianti oltre la copertura dell’edificio, saranno realizzate con
tubazioni in polietilene rigido ad alta densità PE-HD saldate a specchio o con manicotti elettrici.
L’impianto di scarico delle acque nere compreso nell’appalto terminerà sul perimetro del fabbricato;
l’allacciamento alla fognatura comunale sarà a carico di altra ditta.
L’indicazione del separatore di grassi della cucina è puramente indicativa. Nel progetto esecutivo se ne
dovrà tener conto puntualmente a seguito delle corretta conoscenza delle apparecchiature della cucina e
della capacità della stessa.
7.10 LOGICA DI FUNZIONAMENTO IMPIANTI
La messa a regime degli impianti realizzati in prima fase dovrà avvenire senza l’immissione di aria esterna
dai sistemi di ventilazione.
Più precisamente dovranno essere attivati i circuiti dei terminali scaldanti (termostrisce, radiatori e
ventilconvettori), successivamente dovranno essere attivate le UTA per l’immissione di aria: il sistema di
regolazione dovrà essere programmato in modo da NON immettere aria esterna senza la presenza di
persone ed aprire gradualmente le serrande di aria esterna.
Tale sistema dovrà controllare il tenore di CO2: all’aumento di detto valore dovrà essere aumentata la
portata di aria esterna sino ad arrivare al 100% della portata nominale delle macchine.
Il sistema di regolazione dovrà automaticamente far funzionare le UTA in free-cooling quando le
temperature e umidità esterne lo permetteranno.
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