Mozione n. 48 del 9.07.2014 - Sinistra Ecologia Libertà

Municipio Roma I Centro
Mozione n. 48 del 9.07.2014
Prot. n. CA/82219/2014
Oggetto: MODELLO PUBBLICO DI ACCOGLIENZA DI CANI E GATTI VAGANTI SUL TERRITORIO
ROMANO ED ATTIVITA’ NECESSARIE ALLA MESSA A NORMA DELLE STRUTTURE COMUNALI DI
ACCOGLIENZA DEGLI ANIMALI.
Proponenti: M. Cioffari (SEL), G. Manca (SEL), J.M. Argilli (SEL), L. Aubert (NCD)
CONSIDERATO CHE
Il programma elettorale del Sindaco Ignazio Marino “Roma è Vita”, a pag. 60, capitolo 7.6,
testualmente recita “Potenziamento delle strutture comunali di accoglienza di cani e gatti.
Prevedere la cessazione delle convenzioni con strutture private convenzionate e il rafforzamento di
una rete di canili e gattili comunali costituita da strutture gestite da associazioni animaliste iscritta
all’albo regionale del volontariato”;
i canili comunali sono 4 (Muratella, Ponte Marconi ex Cinodromo, Vitinia ex Poverello, Valle dei
Cuccioli) e le oasi feline comunali sono due, Porta Portese recentemente ristrutturata da Roma
Capitale e Villa Flora;
le strutture comunali di accoglienza di animali sono state costruite da Roma Capitale a spese della
collettività (il rifugio comunale Vitinia ex Poverello nel 1999 con prima ristrutturazione ad opera del
Comune di Roma nel 2006; il canile comunale Muratella nel 2003 e la Valle dei Cuccioli nel 2005)
e la loro chiusura configura uno sperpero di denaro pubblico con conseguente danno erariale;
numerosi sono i servizi agli animali ed ai cittadini che vengono offerti ogni giorno nelle strutture
comunali: servizi di accoglienza al pubblico e risoluzione di problemi inerenti agli animali randagi e
di proprietà (solo il canile comunale di ingresso Muratella ha un’utenza di circa 20.000 cittadini
l’anno), adozioni e rieducazione degli animali presenti nelle strutture (ogni anno arrivano nel canile
di ingresso più di 2.500 animali feriti, malati, sequestrati, a disposizione del proprietario, a
disposizione dell’autorità giudiziaria, smarriti, morsicatori), assistenza post adozioni, pulizia dei
box e somministrazione del cibo, somministrazione delle terapie, etc., servizio di centralino
cittadino per le emergenze e le richieste di intervento per gli animali vaganti (30.000 telefonate
gestite l’anno);
il sistema di accoglienza pubblico degli animali romani prevede che tali servizi ai cittadini e agli
animali siano di fatto superiori a quelli offerti nelle strutture private convenzionate che non sono
aperte al pubblico e forniscono soltanto il servizio di pulizia dei box e la somministrazione del cibo
e dell’acqua;
le strutture comunali sono aperte 6 giorni su 7 al pubblico ed il personale, composto da 100
lavoratori con contratto a tempo indeterminato e 9 a tempo determinato, garantisce i servizi agli
animali 7 giorni su 7;
il tasso di adozioni fatte nei canili comunali romani non ha eguali in nessuna città d’Europa,
incomparabile rispetto al numero di adozioni fatte nei canili privati convenzionati;
dei 4 canili comunali, allo stato attuale, due risultano chiusi agli ingressi di nuovi cani (il rifugio
Ponte Marconi ex Cinodromo da novembre 20013 ed il rifugio Vitinia ex Poverello da marzo 2012)
mentre il canile comunale Muratella è chiuso agli ingressi di animali vaganti anche se pericolosi o
di intralcio al traffico, mentre continuano ad affluire (con autorizzazione della ASL competente) solo
gli animali malati o feriti o microchippati;
la chiusura dei due rifugi comunali ha comportato il sovraffollamento della struttura principale di
accoglienza, Muratella;
lo stesso canile comunale Muratella, unico canile di ingresso degli animali a Roma, secondo una
non meglio precisata commissione di lavoro, dovrebbe scendere dagli attuali 640 cani ospitati (al 5
giugno 637 cani) a 250;
la decisione della non meglio precisata commissione accoglie le tesi della ASL che ha competenza
sul territorio dove si trova Muratella: secondo la ASL mancherebbero alcuni metri quadrati di
dimensione nei box, ragione per cui l’intero canile Muratella dovrebbe essere sottoposto a lavori di
ristrutturazione e dovrebbe contenere un massimo di 250 cani;
la conseguenza della chiusura dei due rifugi comunali Vitinia ex Poverello e Ponte Marconi ex
Cinodromo è che i cani che non possono essere accolti all’interno delle strutture comunali devono
essere necessariamente spostati in strutture private convenzionate (di proprietà di associazioni di
volontariato o di proprietà di imprenditori privati) con conseguente spesa di diarie giornaliere a
singolo cane per il puro mantenimento in vita (pulizia delle gabbie e somministrazione di cibo e
acqua) con un costo che per l’Amministrazione Comunale va dai 4.5 euro al giorno (senza IVA)
erogati ai rifugi di proprietà di associazioni di volontariato ai 5.5 euro al giorno (compresa IVA)
erogati ai canili di proprietà di imprenditori privati;
questa situazione di smantellamento del servizio pubblico comporta necessariamente
il
conseguente licenziamento degli operatori che da oltre 15 anni curano con competenza e
dedizione gli animali rendendo Roma unica nel controllo e prevenzione del randagismo e delle
politiche animaliste.
PRESO ATTO CHE

In data 22 maggio u.s., la Giunta Marino ha approvato all’unanimità una Delibera di Giunta,
la 148, che prevede la chiusura delle strutture comunali – a detta di una non meglio
precisata commissione di lavoro – “non normabili”;

con l’approvazione della Delibera di Giunta, l’oasi felina comunale Villa Flora (censita dalla
commissione tra le strutture non normabili) è stata già svuotata dei 130 gatti presenti a cura
del gestore, l’associazione Panda, che ha provveduto a spostare i gatti di proprietà di
Roma Capitale nel proprio rifugio sito a Trigoria;

per quanto riguarda la Valle dei Cuccioli (censita dalla commissione tra le strutture non
normabili) già da un anno sono messe in atto tutte le pratiche richieste dalla ASL
competente per territorio volte al trasferimento nella struttura di cuccioloni di cani che in
alcun modo mettono a rischio la salute dei licaoni, presenti in un recinto del Bioparco
prossimo al confine con la Valle dei Cuccioli: gli animali arrivano nella Valle dei Cuccioli già
sverminati, interamente vaccinati e dotati di vaccinazione antirabbica;

per quanto riguarda il rifugio comunale Vitinia ex Poverello (censito tra le strutture non
normabili) sono in possesso del Dipartimento Patrimonio e del Dipartimento Ambiente un
verbale della ASL competente per territorio che in un sopralluogo a sorpresa del settembre
2013 ha verificato le ottime condizioni del rifugio interamente ristrutturato a spese del
gestore, un verbale dei NAS del gennaio 2014 che in un sopralluogo a sorpresa ha
verificato le ottime condizioni del rifugio, il nulla osta dell’ARDIS per l’installazione di un
nuovo sistema a norma per lo smaltimento delle acque reflue dei wc presenti nella struttura
come richiesto dalla ASL RMC (vasche di evapotraspirazione) in alternativa al sistema già
a norma attualmente presente, le visure catastali effettuate al Catasto Terreni che
dimostrano come, dell’ettaro di terreno su cui è edificato il rifugio, i nove decimi sono di
proprietà demaniale affidati all’Ufficio Diritti degli Animali nel 2005 “con facoltà di utilizzo”
dalla Procura di Roma a seguito del sequestro avvenuto a dicembre 2003 a carico della
precedente associazione che gestiva la struttura mentre i restanti 1000 mq sono di
proprietà della Risaro I srl il cui proprietario nel corso di una riunione avvenuta presso la
Commissione Patrimonio alla presenza del Dipartimento Patrimonio ha espresso la sua
disponibilità a cederli a Roma Capitale o attraverso un affitto o una vendita;

per quanto riguarda il rifugio comunale Ponte Marconi ex Cinodromo, i lavori di messa a
norma della struttura a cura dell’Ufficio Benessere degli Animali di Roma Capitale sono in
uno stato assai avanzato, il Direttore Sanitario nominato da Roma Capitale è stato
individuato tramite bando pubblico e si è solo in attesa del rilascio del parere positivo della
ASL competente per territorio al fine di emettere una regolare autorizzazione sanitaria;

per quanto riguarda il canile comunale di ingresso Muratella, i 400 box presenti – di cui 200
singoli e 200 doppi – più una area degenza di circa 20 posti, portano ad una capienza
congrua di animali di 620 cani. Le eccezioni sollevate relativamente alle dimensioni del
canile Muratella (secondo la DGR 866/06 ed il punto A.4 della DGR 43/10) sono da
rivedere considerando;
 la presenza per ogni box di un giardino di pertinenza dove tutti gli animali sgambano
liberamente ogni giorno e che amplifica le dimensioni interne delle gabbie;
 tutti gli animali vengono portati in passeggiata esternamente alla zona canile sia dagli
operatori che dai volontari;
 il periodo di transito di un cane in una gabbia di Muratella è assai breve considerando che
nel 2013 sono entrati in canile 1837 “nuovi” cani bisognosi ma ne sono usciti in adozione o
in ricongiungimento con le famiglie che li avevano smarriti ben 1902, quindi sono usciti più
cani di quanti ne sono entrati;

il carattere sociale del cane che trae giovamento e benessere dalla presenza e dalla
convivenza con un altro animale.
INFORMATO CHE

Il 28 maggio 2014 la ASL competente per territorio e l’Ufficio Benessere degli Animali di
Roma Capitale hanno deciso il trasferimento, in strutture private convenzionate con Roma
Capitale, i primi 67 cani individuati senza alcuna valutazione rispetto alla loro idoneità;

una tra le strutture private convenzionate dove i cani spostati da Muratella dovrebbero
essere ospitati non ha apertura al pubblico, ha un settore chiuso all’ingresso dei volontari e
presenta serie criticità in merito alla pulizia delle gabbie, nonché alle cure sanitarie che
internamente vengono garantite agli animali;

una seconda tra le strutture private convenzionate dove i cani spostati da Muratella
dovrebbero essere ospitati non è dotata di autorizzazione sanitaria;

già il solo trasferimento di questi 67 cani in struttura privata convenzionata comporta un
costo aggiuntivo a carico di Roma Capitale ed altri costi aggiuntivi seguiranno nel
prosieguo dei trasferimenti (si ricorda che Muratella, secondo la meglio non precisata
commissione di lavoro dovrebbe scendere dagli attuali 637 cani a 250 cani di capienza
massima).
TUTTO CIO’ RITENUTO E CONSIDERATO, CON LA PRESENTE MOZIONE IL CONSIGLIO DEL
MUNICIPIO ROMA I CENTRO INVITA
Il Sindaco e la Giunta di Roma Capitale
 ad avviare urgentemente su questi temi un confronto con le associazioni animaliste iscritte
all'albo regionale del volontariato;
 a potenziare, come indicato nel programma dell’Assemblea Capitolina, le strutture
comunali di accoglienza di cani e gatti prevedendo la cessazione delle convenzioni con
strutture private convenzionate e il rafforzamento di una rete di canili e gattili comunali
costituita da strutture gestite da associazioni animaliste iscritte all’albo regionale del
volontariato;

a garantire i livelli occupazionali e salariali di tutti gli operatori ad oggi presenti nelle
strutture, operatori che negli anni hanno acquisito una indispensabile e mirata
professionalità;

a garantire i servizi attualmente resi consentendo di mantenere invariato l’elevato standard
qualitativo che ha da sempre contraddistinto l’attività svolta nei canili comunali di Roma.
Il Presidente, assistito dai Consiglieri Ricciardelli, Cioffari e Tozzi, che fungono da scrutatori, pone in
votazione, per alzata di mano, la suestesa proposta di Mozione che risulta approvata all’unanimità con 13
voti favorevoli, nessun contrario e 1 astenuto (Cons. Azzara).
Il Segretario
F.to Stefano Alessandroni
Il Vicepresidente del Consiglio
F.to Sergio Marchi