15. Analisi per indici - Università degli Studi di Torino

10/09/2014
LE ANALISI DI BILANCIO
PER INDICI
Ragioneria – A.A. 2014/2015
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SOMMARIO
 Aspetti introduttivi
 La riclassificazione dello Stato Patrimoniale
 Gli indicatori finanziari e patrimoniali
 Struttura finanziaria e patrimoniale
 Situazione finanziaria e patrimoniale
 La riclassificazione del conto economico
 Gli indicatori economici di redditività
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ASPETTI INTRODUTTIVI
Bilancio d’esercizio: documento di sintesi redatto al termine di
ogni periodo amministrativo in cui è illustrata la determinazione
periodica di:
• reddito d’esercizio;
• capitale di funzionamento.
Nel bilancio d’esercizio (composto da stato patrimoniale, conto
economico e nota integrativa) è rappresentata la situazione:
• finanziaria;
• patrimoniale;
• economica;
dell’impresa in funzionamento.
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ASPETTI INTRODUTTIVI
Il bilancio d’esercizio rappresenta la principale fonte di
informazioni sulla gestione dell’impresa.
Le “analisi di bilancio” consentono di osservare la gestione
nei diversi aspetti, tra loro complementari, che la
caratterizzano:
• aspetto finanziario;
• aspetto patrimoniale;
• aspetto economico.
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ASPETTI INTRODUTTIVI
Le analisi di bilancio devono necessariamente articolarsi in
due fasi:
• “lettura critica” dei dati e dei valori rappresentati in
bilancio;
• “interpretazione economico-finanziaria-patrimoniale” dei
dati di bilancio mediante l’utilizzo di opportune tecniche di
analisi.
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ASPETTI INTRODUTTIVI
«LETTURA CRITICA» DEL BILANCIO:
ha l’obiettivo di formulare giudizi di “espressività” dei dati
stessi e di “attendibilità” del bilancio nel suo complesso.
Per formulare tali giudizi è necessario analizzare il processo
di formazione (valutazione degli elementi del patrimonio) e di
rappresentazione (esposizione dei valori negli schemi di
stato patrimoniale e di conto economico, nonché nella nota
integrativa) dei dati di bilancio.
Occorre quindi verificare la corretta applicazione dei
postulati del bilancio e dei principi contabili.
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ASPETTI INTRODUTTIVI
«INTERPRETAZIONE ECONOMICO, FINANZIARIA, PATRIMONIALE» DEI DATI DI BILANCIO:
Le analisi di bilancio, mediante opportune tecniche di analisi,
mirano ad osservare determinati aspetti della gestione per
cogliere gli “elementi di sintesi” necessari ad una valutazione
economica, finanziaria e patrimoniale della gestione.
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ASPETTI INTRODUTTIVI
Le “analisi di bilancio” prendono normalmente in
considerazione i seguenti aspetti della gestione:
• aspetto patrimoniale: relazione tra patrimonio netto
(capitale proprio) e capitale di terzi (debiti);
• aspetto finanziario: relazione tra fabbisogni finanziari e
relative modalità di copertura e flusso delle entrate e delle
uscite finanziarie;
• aspetto economico: relazione tra il flusso dei costi e
quello dei ricavi.
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ASPETTI INTRODUTTIVI
La gestione è osservata sotto il profilo:
• della “solidità” (aspetto patrimoniale), verificando
l’esistenza di un equilibrio, all’interno delle fonti di
finanziamento, tra il capitale proprio e il capitale di terzi;
• della “liquidità” (aspetto finanziario), verificando l’esistenza
di un equilibrio tra investimenti e modalità di finanziamento
e tra entrate e uscite monetarie;
• della “economicità” (aspetto economico), verificando
l’esistenza di un equilibrio tra flusso dei ricavi e flusso dei
costi.
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ASPETTI INTRODUTTIVI
Dal punto di vista metodologico, le “analisi di bilancio”
possono essere condotte secondo due diverse metodologie:
• “analisi per indici”;
• “analisi per flussi”.
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ASPETTI INTRODUTTIVI
Con le “analisi per indici”, l’aspetto economico, finanziario e
patrimoniale della gestione sono indagati mediante la
costruzione di opportuni indicatori (detti anche “indici” o
“quozienti”), derivanti da rapporti aritmetici tra le diverse
classi di valori dello stato patrimoniale e del conto
economico
(opportunamente
rielaborati
a
seconda
dell’obiettivo che l’analisi di bilancio si prefigge di
raggiungere).
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ASPETTI INTRODUTTIVI
Con le “analisi per flussi”, si indaga la dinamica economicofinanziaria di un dato periodo.
In particolare, le analisi per flussi, attraverso il confronto tra
i valori all’inizio e alla fine del periodo amministrativo,
mirano a mettere in evidenza le cause che hanno
determinato le variazioni nei valori di investimento e di
finanziamento.
Il documento di sintesi di tale tipologia di analisi è il
“rendiconto finanziario”.
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ASPETTI INTRODUTTIVI
Il significato delle “relazioni quantitative” emergenti dagli
indicatori dipende da quello dei valori o delle classi di valori
simultanee o successive sottoposti a confronto.
In questo senso, quindi, in sede di analisi di bilancio per
indici occorre provvedere per lo meno alla riclassificazione
del bilancio secondo appropriati criteri di analisi
patrimoniale-finanziaria-economica.
Inoltre, in caso di analisi “temporali”, è importante
considerare:
• la costanza dei criteri di classificazione;
• la costanza dei criteri di valutazione.
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ASPETTI INTRODUTTIVI
Affinché le analisi di bilancio per indici consentano di
pervenire a giudizi consapevoli sulle caratteristiche
morfologiche e attitudinali dei vari aspetti della gestione,
occorre
individuare
degli
indicatori
che
siano
“selettivamente coordinabili in un organico insieme”.
In questo senso, normalmente le analisi di bilancio per indici
sono effettuate mediante la costruzione di sub-sistemi di
analisi di indicatori che consentono di individuare:
• un quadro organico finanziario;
• un quadro organico patrimoniale;
• un quadro organico economico;
che insieme costituiscono un quadro informativo unitario.
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ASPETTI INTRODUTTIVI
INTERPRETAZIONE DEGLI INDICATORI
Dal momento che un’analisi di bilancio non è mai
esclusivamente verticale, la prima fase dell’interpretazione
consiste normalmente nella comparazione temporale dei
quozienti di struttura e di situazione e nell’individuazione dei
“miglioramenti” o dei “peggioramenti”.
Successivamente si devono individuare le cause del
“miglioramento” o del “peggioramento”, analizzando le
variazioni intervenute nelle grandezze che compongono
l’indicatore e le variabili che hanno influito su di esse,
eventualmente anche con l’ausilio di analisi extra-bilancio.
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ASPETTI INTRODUTTIVI
COSTRUZIONE DEI PRINCIPALI INDICATORI
Le grandezze utilizzate per la costruzione degli indicatori
sono ricavate dal bilancio d’esercizio (in particolare stato
patrimoniale e conto economico).
Tuttavia, i dati e i valori in essi presenti non sono
immediatamente
utilizzabili,
ma
devono
essere
preliminarmente riclassificati al fine di disporre di strumenti
idonei all’analisi dell’aspetto finanziario, patrimoniale ed
economico.
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RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
Lo stato patrimoniale (redatto secondo quanto previsto dall’art. 2424 del
codice civile) costituisce il fondamento per le analisi patrimoniali e
finanziarie.
Il criterio più utilizzato per la riclassificazione dello stato patrimoniale è
quello “finanziario”.
In questo senso, occorre leggere in modo opportuno i dati dello stato
patrimoniale:
• gli elementi patrimoniali attivi rappresentano valori di investimento;
• gli
elementi
patrimoniali
passivi
rappresentano
valori
di
finanziamento.
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RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
INVESTIMENTI (CAPITALE INVESTITO O IMPIEGHI): sono
costituiti sia da scorte liquide in attesa di essere investite sia
da investimenti in attesa di essere realizzati.
Il criterio utilizzato per la riclassificazione finanziaria del
capitale investito è quello della trasformabilità in numerario,
nel senso di attitudine di questo capitale a “ritornare” in
forma liquida.
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RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
Il capitale investito è quindi normalmente distinto in:
• immobilizzazioni: investimenti in essere la cui
trasformabilità in denaro è superiore all’anno;
• attivo circolante: costituito sia dalle scorte liquide che
dagli investimenti la cui trasformabilità in denaro è a ciclo
annuale.
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RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
Il criterio utilizzabile per classificare gli investimenti nelle
immobilizzazioni o nell’attivo circolante è quello della
realizzabilità degli investimenti stessi dell’impresa, in cui i
cicli di realizzo sono distinti a seconda della maggiore o
minore brevità; convenzionalmente:
•
•
breve periodo di realizzo:  1 anno (attivo circolante);
medio-lungo
periodo
di
realizzo:

1
anno
(immobilizzazioni).
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RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
FINANZIAMENTI (CAPITALE ACQUISITO O FONTI): sono
costituiti dalla somma dei mezzi di finanziamento utilizzati
per finanziare il capitale investito.
Il criterio utilizzato per la riclassificazione finanziaria del
capitale acquisito è quello della scadenza o esigibilità.
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RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
Il capitale acquisito è quindi normalmente distinto in:
• capitale permanente: ovvero finanziamenti a lungo ciclo di
estinzione o di utilizzo (il limite temporale è sempre
individuato nell’anno);
• capitale corrente: ovvero finanziamenti a breve ciclo di
estinzione o di utilizzo.
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RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
Accanto al criterio della scadenza o della esigibilità, è
sovente affiancato il criterio della “provenienza” che porta a
classificare le fonti di finanziamento in:
• capitale proprio: il patrimonio netto dell’impresa;
• capitale di terzi: tutti gli altri tipi di finanziamento
(passività o debiti).
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RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
LA RICLASSIFICAZIONE FINANZIARIA
ATTIVO (Impieghi)
PASSIVO E NETTO (Fonti)
IMMOBILIZZAZIONI
PATRIMONIO NETTO (CAP.
Voci che si trasformeranno in
denaro in un periodo superiore ad
un anno
Capitale sociale, riserve e utili,
detratte le perdite d’esercizio
PROPRIO)
+
PASSIVITA’ CONSOLIDATE
+
Voci che si trasformeranno in un
periodo superiore ad un anno
ATTIVO CIRCOLANTE
(CIRC. LORDO)
Voci che si trasformeranno in
denaro entro un anno
=
CAPITALE INVESTITO
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+
PASSIVITA’ CORRENTI
Voci che si trasformeranno in esborsi
entro un anno
=
CAPITALE ACQUISITO
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GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI
ANALISI DI BILANCIO PER INDICI: LO STATO PATRIMONIALE
 ANALISI DI STRUTTURA FINANZIARIA E PATRIMONIALE
Per analisi di struttura si intende lo studio della composizione
degli impieghi e delle fonti
 ANALISI DI SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE
Per analisi di situazione di intende il confronto tra classi di
impieghi e classi di fonti
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GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI
IMMOBILIZZAZIONI
NETTE
MAGAZZINO
( O DISPONIBILITA’
NON LIQUIDE)
CAPITALE NETTO
PASSIVITA’
CONSOLIDATE
LIQUIDITA’ DIFFERITE
PASSIVITA’ CORRENTI
LIQUIDITA’ IMMEDIATE
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GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI
STRUTTURA FINANZIARIA
PESO DELL’ATTIVO IMMOBILIZZATO
(Rigidità impieghi)
ATTIVO IMMOBILIZZATO
CAPITALE INVESTITO
X 100
PESO DELL’ATTIVO CIRCOLANTE
(Elasticità degli impieghi)
ATTIVO CIRCOLANTE
CAPITALE INVESTITO
X 100
PESO DELLE LIQUIDITA’
(Liquidità impieghi)
LIQUIDITA’ DIFF. + LIQUIDITA’ IMM
CAPITALE INVESTITO
X 100
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GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI
STRUTTURA FINANZIARIA
PESO DEL CAPITALE PERMANENTE
(Rigidità delle fonti)
CAPITALE PERMANENTE (*)
CAPITALE ACQUISITO
X 100
PESO DELLE PASSIVITA’ CORRENTI
(Elasticità delle fonti)
PASSIVITA’ CORRENTI
CAPITALE ACQUISITO
X 100
(*) CAPITALE PERMANENTE = Patrimonio netto + Passività consolidate
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GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI
STRUTTURA PATRIMONIALE
INDIPENDENZA FINANZIARIA
PATRIMONIO NETTO
X 100
CAPITALE ACQUISITO
DIPENDENZA FINANZIARIA
CAPITALE DI TERZI
X 100
CAPITALE ACQUISITO
SOLIDITA’ CAPITALE SOCIALE
PATRIMONIO NETTO
X 100
CAPITALE SOCIALE
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GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI
SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE: MARGINI
IMMOBILIZZAZIONI
NETTE
CAPITALE
CIRCOLANTE
NETTO
MAGAZZINO
( O DISPONIBILITA’
NON LIQUIDE)
CAPITALE NETTO
PASSIVITA’
CONSOLIDATE
MARGINE DI
STRUTTURA
MARGINE DI
TESORERIA
LIQUIDITA’ DIFFERITE
LIQUIDITA’ IMMEDIATE
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PASSIVITA’ CORRENTI
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GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI
SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE: MARGINI
TESORERIA
=
LIQUIDITA’ IMMEDIATE - PASSIVITA’ CORRENTI + LIQUIDITA’ DIFFERITE
CAPITALE CIRCOLANTE LORDO -
PASSIVITA’ CORRENTI
CAPITALE
CIRCOLANTE
NETTO
=
STRUTTURA
=
PATRIMONIO NETTO - IMMOBILIZZAZIONI
PATRIMONIO
NETTO
TANGIBILE
=
PATRIMONIO NETTO
CAPITALE PERMANENTE
- IMMOBILIZZAZIONI
- IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
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GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI
SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE: INDICI
LIQUIDITA’ =
COPERTURA =
LIQUIDITA’ IMMEDIATE + DIFFERITE
CAPITALE PERMANENTE
PASSIVITA’ CORRENTI
IMMOBILIZZAZIONI
DISPONIBILITA’ =
CAPITALE CIRCOLANTE LORDO
PASSIVITA’ CORRENTI
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AUTOCOPERTURA =
PATRIMONIO NETTO
IMMOBILIZZAZIONI
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LA RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO
REDAZIONE DI UN CONTO ECONOMICO PER L’ANALISI REDDITUALE
RISULTATO DELLA GESTIONE
CARATTERISTICA (REDDITO OPERATIVO )
RISULTATO DELLA GESTIONE ATIPICA
(ONERI E PROVENTI ATIPICI)
RISULTATO
NETTO
RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA
( ONERI E PROVENTI FINANZIARI)
RISULTATO DELLA GESTIONE STRAORDINARIA
(ONERI E PROVENTI STARORDINARI)
GESTIONE TRIBUTARIA
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LA RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO
CONTO ECONOMICO DI ANALISI REDDITUALE
Valore della produzione
- Costi della produzione
Reddito operativo
- Proventi ed oneri finanziari
- Proventi ed oneri atipici
Reddito della gest. corrente
- Proventi ed oneri straordinari
Reddito prima delle imposte
- Imposte sul reddito
Risultato netto
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…
…
…
…
…
…
…
…
…
...
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
IL CONTO ECONOMICO – L’ANALISI DI REDDITIVITA’
Essa rappresenta il sistema degli indicatori che consente di
comparare:
• opportuni flussi di costi e di ricavi originati dalla dinamica
della gestione
• opportuni impieghi di capitale
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ
Stabilizzata attitudine a dare al capitale una “Rimunerazione” congrua.
Attraverso l’analisi della redditività si intende monitorare le condizioni di:
•ATTIVITÀ (“che cosa” e “quanto produrre”)
•EFFICIENZA ECONOMICA INTERNA ED ESTERNA (“come produrre”)
•ELASTICITÀ (rigidità strutturale ed elasticità della gestione)
•FINANZIAMENTO INTERNO ED ESTERNO
•IMPIEGO DI CAPITALE (quanto capitale investire
nella gestione tipica)
•ALTRI EVENTI (di carattere straordinario)
DELL’IMPRESA
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ
L’attitudine a dare al capitale una “Rimunerazione” congrua può
essere osservata nei seguenti aspetti:
•redditività della gestione “operativa” (o del capitale investito
operativo)
•redditività del capitale investito totale
•redditività “globale” della gestione
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ DELLA GESTIONE “OPERATIVA”
Attitudine dell’impresa a dare una congrua “rimunerazione” al
capitale investito nell’area operativa della gestione.
Una situazione economica soddisfacente deve vantare buone
condizioni di redditività operativa, necessarie per far fronte ai
risultati economici delle altre gestioni
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ DELLA GESTIONE “OPERATIVA”
La sintesi quantitativa della
rappresentata dall’indicatore:
ROI
REDDITO
=
CAPITALE
redditività
operativa
è
OPERATIVO
INVESTITO
OPERATIVO
Esso esprime il tasso di redditività del capitale investito nella
gestione caratteristica
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
REDDITIVITA’ DELLE VENDITE
ROS =
RO
V
REDDITIVITA’ DEL CAPITALE
INVESTITO
ROI =
RO
KO
INDICE DI ROTAZIONE DEL
CAPITALE INVESTITO
V
KO
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
ROS
ROS

REDDITO OPERATIVO
RICAVI DI VENDITA
L’indice di redditività delle vendite esprime la capacità dell’
impresa nel “VENDERE BENE”, ovvero a condizioni redditizie
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
INDICE DI ROTAZIONE DEL
CAPITALE INVESTITO OPERATIVO
RICAVI DI VENDITA
CAPITALE INVESTITO OPERATIVO
L’indice di rotazione del capitale investito operativo esprime la
capacità dell’impresa nel “VENDERE MOLTO” ovvero nel far
tornare rapidamente in forma liquida il capitale impiegato
nell’area caratteristica attraverso il meccanismo delle vendite
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ DELLA GESTIONE “OPERATIVA”
Fra le condizioni di redditività operativa possono individuarsi
quelle legate alle variabili del quoziente di redditività:
•le caratteristiche dimensionali-strutturali
aziendale
dell'attività
•le condizioni di efficienza interna ed esterna
•l’elasticità strutturale dell’impresa
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
CONDIZIONI DI ATTIVITÀ
Le caratteristiche dimensionali-strutturali dell’attività
aziendale sono rinvenibili attraverso l’analisi dell’indice di
rotazione del capitale investito operativo:
V
KO
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
CONDIZIONI DI EFFICIENZA INTERNA ED
ESTERNA
Le condizioni di efficienza interna ed esterna dell’impresa sono
rinvenibili attraverso l’analisi dell’indice di redditività delle
vendite:
RO
V
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ DEL CAPITALE INVESTITO TOTALE
Attitudine dell’impresa a dare una congrua “rimunerazione” al
capitale investito sia nell’area operativa sia nelle aree extraoperative.
Essa dimostra la capacità della gestione di investire risorse
ad un tasso compatibile con il tasso d’interesse passivo
pagato per acquisire le medesime.
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ DEL CAPITALE INVESTITO TOTALE
La redditività del capitale investito totale trova una sintesi
quantitativa nell’indicatore:
ROA =
RO + REDDITI ATIPICI + PROVENTI FINANZIARI
CAPITALE
INVESTITO TOTALE
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ “GLOBALE” DELLA GESTIONE
Essa riflette le strategie globali dell’impresa ed è
esprimibile attraverso l’indice di redditività globale:
ROE =
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REDDITO NETTO
CAPITALE PROPRIO
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ “GLOBALE” DELLA GESTIONE
L’analisi della redditività globale consente di pervenire ad un
giudizio sulle condizioni di redditività dell’azienda:
•le caratteristiche dimensionali-strutturali
dell'attività aziendale
ROI
•le condizioni di efficienza interna ed esterna
•l'elasticità strutturale dell’impresa
•le condizioni di impiego del capitale
•le condizioni di finanziamento interno ed esterno (grado di
indebitamento
•le condizioni di incidenza delle gestioni extracaratteristiche
(finanziaria, straordinaria e tributaria)
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
ROE PER FATTORI
Rn
N
Ro
Ko
ROI
INDICE DI REDDITIVITA’ DEL CAP. INV. OPERATIVO
Ko
K
TASSO DI INCIDENZA DEGLI INVESTIMENTI
OPERATIVI SUL CAP. INV. TOTALE
K
N
Rn
Ro
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GRADO DI INDEBITAMENTO
INCIDENZA DEL REDDITO NETTO SUL REDDITO
OPERATIVO
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
LEVA FINANZIARIA
ROI misura il risultato della gestione caratteristica
senza tener conto delle modalità di finanziamento
dell’impresa
ROE è influenzato dall’entità degli oneri finanziari
sostenuti dall’azienda per remunerare i suoi
finanziatori esterni
ROE e ROI sono tanto più divergenti quanto più alta è
la partecipazione del capitale di credito al
finanziamento dell’azienda
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
LEVA FINANZIARIA
La relazione fra i due indici di redditività viene
denominata «effetto leva», ed originata dallo
scostamento fra il tasso di redditività del capitale
investito (ROI) ed il costo del capitale di credito (i)
L’ «effetto leva» si manifesta in senso positivo se il
ROI è maggiore di i, e negativo nel caso opposto
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
LEVA FINANZIARIA
se ROI > i: l’impresa è in grado di investire le risorse acquisite con il vincolo del
debito ottenendo una redditività (ROI) superiore all’onerosità (i)
delle risorse stesse. In questo caso il ROE cresce all’aumentare del
rapporto fra Capitale di terzi e Capitale proprio.
ROI
ROE
ROE
i
ROI
i
Ct/Cn
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GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ
LEVA FINANZIARIA
se ROI < i : l’impresa investe le risorse acquisite con il vincolo
del
debito
ottenendo una redditività (ROI) inferiore all’onerosità (i) delle risorse
stesse. In questo caso il ROE diminuisce all’aumentare del rapporto
fra Capitale di terzi e Capitale proprio.
ROI
ROE
i
i
ROI
ROE
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Ct/Cn
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