10/09/2014 LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI Ragioneria – A.A. 2014/2015 1 SOMMARIO Aspetti introduttivi La riclassificazione dello Stato Patrimoniale Gli indicatori finanziari e patrimoniali Struttura finanziaria e patrimoniale Situazione finanziaria e patrimoniale La riclassificazione del conto economico Gli indicatori economici di redditività Ragioneria – A.A. 2014/2015 2 1 10/09/2014 ASPETTI INTRODUTTIVI Bilancio d’esercizio: documento di sintesi redatto al termine di ogni periodo amministrativo in cui è illustrata la determinazione periodica di: • reddito d’esercizio; • capitale di funzionamento. Nel bilancio d’esercizio (composto da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa) è rappresentata la situazione: • finanziaria; • patrimoniale; • economica; dell’impresa in funzionamento. Ragioneria – A.A. 2014/2015 3 ASPETTI INTRODUTTIVI Il bilancio d’esercizio rappresenta la principale fonte di informazioni sulla gestione dell’impresa. Le “analisi di bilancio” consentono di osservare la gestione nei diversi aspetti, tra loro complementari, che la caratterizzano: • aspetto finanziario; • aspetto patrimoniale; • aspetto economico. Ragioneria – A.A. 2014/2015 4 2 10/09/2014 ASPETTI INTRODUTTIVI Le analisi di bilancio devono necessariamente articolarsi in due fasi: • “lettura critica” dei dati e dei valori rappresentati in bilancio; • “interpretazione economico-finanziaria-patrimoniale” dei dati di bilancio mediante l’utilizzo di opportune tecniche di analisi. Ragioneria – A.A. 2014/2015 5 ASPETTI INTRODUTTIVI «LETTURA CRITICA» DEL BILANCIO: ha l’obiettivo di formulare giudizi di “espressività” dei dati stessi e di “attendibilità” del bilancio nel suo complesso. Per formulare tali giudizi è necessario analizzare il processo di formazione (valutazione degli elementi del patrimonio) e di rappresentazione (esposizione dei valori negli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, nonché nella nota integrativa) dei dati di bilancio. Occorre quindi verificare la corretta applicazione dei postulati del bilancio e dei principi contabili. Ragioneria – A.A. 2014/2015 6 3 10/09/2014 ASPETTI INTRODUTTIVI «INTERPRETAZIONE ECONOMICO, FINANZIARIA, PATRIMONIALE» DEI DATI DI BILANCIO: Le analisi di bilancio, mediante opportune tecniche di analisi, mirano ad osservare determinati aspetti della gestione per cogliere gli “elementi di sintesi” necessari ad una valutazione economica, finanziaria e patrimoniale della gestione. Ragioneria – A.A. 2014/2015 7 ASPETTI INTRODUTTIVI Le “analisi di bilancio” prendono normalmente in considerazione i seguenti aspetti della gestione: • aspetto patrimoniale: relazione tra patrimonio netto (capitale proprio) e capitale di terzi (debiti); • aspetto finanziario: relazione tra fabbisogni finanziari e relative modalità di copertura e flusso delle entrate e delle uscite finanziarie; • aspetto economico: relazione tra il flusso dei costi e quello dei ricavi. Ragioneria – A.A. 2014/2015 8 4 10/09/2014 ASPETTI INTRODUTTIVI La gestione è osservata sotto il profilo: • della “solidità” (aspetto patrimoniale), verificando l’esistenza di un equilibrio, all’interno delle fonti di finanziamento, tra il capitale proprio e il capitale di terzi; • della “liquidità” (aspetto finanziario), verificando l’esistenza di un equilibrio tra investimenti e modalità di finanziamento e tra entrate e uscite monetarie; • della “economicità” (aspetto economico), verificando l’esistenza di un equilibrio tra flusso dei ricavi e flusso dei costi. Ragioneria – A.A. 2014/2015 9 ASPETTI INTRODUTTIVI Dal punto di vista metodologico, le “analisi di bilancio” possono essere condotte secondo due diverse metodologie: • “analisi per indici”; • “analisi per flussi”. Ragioneria – A.A. 2014/2015 10 5 10/09/2014 ASPETTI INTRODUTTIVI Con le “analisi per indici”, l’aspetto economico, finanziario e patrimoniale della gestione sono indagati mediante la costruzione di opportuni indicatori (detti anche “indici” o “quozienti”), derivanti da rapporti aritmetici tra le diverse classi di valori dello stato patrimoniale e del conto economico (opportunamente rielaborati a seconda dell’obiettivo che l’analisi di bilancio si prefigge di raggiungere). Ragioneria – A.A. 2014/2015 11 ASPETTI INTRODUTTIVI Con le “analisi per flussi”, si indaga la dinamica economicofinanziaria di un dato periodo. In particolare, le analisi per flussi, attraverso il confronto tra i valori all’inizio e alla fine del periodo amministrativo, mirano a mettere in evidenza le cause che hanno determinato le variazioni nei valori di investimento e di finanziamento. Il documento di sintesi di tale tipologia di analisi è il “rendiconto finanziario”. Ragioneria – A.A. 2014/2015 12 6 10/09/2014 ASPETTI INTRODUTTIVI Il significato delle “relazioni quantitative” emergenti dagli indicatori dipende da quello dei valori o delle classi di valori simultanee o successive sottoposti a confronto. In questo senso, quindi, in sede di analisi di bilancio per indici occorre provvedere per lo meno alla riclassificazione del bilancio secondo appropriati criteri di analisi patrimoniale-finanziaria-economica. Inoltre, in caso di analisi “temporali”, è importante considerare: • la costanza dei criteri di classificazione; • la costanza dei criteri di valutazione. Ragioneria – A.A. 2014/2015 13 ASPETTI INTRODUTTIVI Affinché le analisi di bilancio per indici consentano di pervenire a giudizi consapevoli sulle caratteristiche morfologiche e attitudinali dei vari aspetti della gestione, occorre individuare degli indicatori che siano “selettivamente coordinabili in un organico insieme”. In questo senso, normalmente le analisi di bilancio per indici sono effettuate mediante la costruzione di sub-sistemi di analisi di indicatori che consentono di individuare: • un quadro organico finanziario; • un quadro organico patrimoniale; • un quadro organico economico; che insieme costituiscono un quadro informativo unitario. Ragioneria – A.A. 2014/2015 14 7 10/09/2014 ASPETTI INTRODUTTIVI INTERPRETAZIONE DEGLI INDICATORI Dal momento che un’analisi di bilancio non è mai esclusivamente verticale, la prima fase dell’interpretazione consiste normalmente nella comparazione temporale dei quozienti di struttura e di situazione e nell’individuazione dei “miglioramenti” o dei “peggioramenti”. Successivamente si devono individuare le cause del “miglioramento” o del “peggioramento”, analizzando le variazioni intervenute nelle grandezze che compongono l’indicatore e le variabili che hanno influito su di esse, eventualmente anche con l’ausilio di analisi extra-bilancio. Ragioneria – A.A. 2014/2015 15 ASPETTI INTRODUTTIVI COSTRUZIONE DEI PRINCIPALI INDICATORI Le grandezze utilizzate per la costruzione degli indicatori sono ricavate dal bilancio d’esercizio (in particolare stato patrimoniale e conto economico). Tuttavia, i dati e i valori in essi presenti non sono immediatamente utilizzabili, ma devono essere preliminarmente riclassificati al fine di disporre di strumenti idonei all’analisi dell’aspetto finanziario, patrimoniale ed economico. Ragioneria – A.A. 2014/2015 16 8 10/09/2014 RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE Lo stato patrimoniale (redatto secondo quanto previsto dall’art. 2424 del codice civile) costituisce il fondamento per le analisi patrimoniali e finanziarie. Il criterio più utilizzato per la riclassificazione dello stato patrimoniale è quello “finanziario”. In questo senso, occorre leggere in modo opportuno i dati dello stato patrimoniale: • gli elementi patrimoniali attivi rappresentano valori di investimento; • gli elementi patrimoniali passivi rappresentano valori di finanziamento. Ragioneria – A.A. 2014/2015 17 RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE INVESTIMENTI (CAPITALE INVESTITO O IMPIEGHI): sono costituiti sia da scorte liquide in attesa di essere investite sia da investimenti in attesa di essere realizzati. Il criterio utilizzato per la riclassificazione finanziaria del capitale investito è quello della trasformabilità in numerario, nel senso di attitudine di questo capitale a “ritornare” in forma liquida. Ragioneria – A.A. 2014/2015 18 9 10/09/2014 RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE Il capitale investito è quindi normalmente distinto in: • immobilizzazioni: investimenti in essere la cui trasformabilità in denaro è superiore all’anno; • attivo circolante: costituito sia dalle scorte liquide che dagli investimenti la cui trasformabilità in denaro è a ciclo annuale. Ragioneria – A.A. 2014/2015 19 RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE Il criterio utilizzabile per classificare gli investimenti nelle immobilizzazioni o nell’attivo circolante è quello della realizzabilità degli investimenti stessi dell’impresa, in cui i cicli di realizzo sono distinti a seconda della maggiore o minore brevità; convenzionalmente: • • breve periodo di realizzo: 1 anno (attivo circolante); medio-lungo periodo di realizzo: 1 anno (immobilizzazioni). Ragioneria – A.A. 2014/2015 20 10 10/09/2014 RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE FINANZIAMENTI (CAPITALE ACQUISITO O FONTI): sono costituiti dalla somma dei mezzi di finanziamento utilizzati per finanziare il capitale investito. Il criterio utilizzato per la riclassificazione finanziaria del capitale acquisito è quello della scadenza o esigibilità. Ragioneria – A.A. 2014/2015 21 RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE Il capitale acquisito è quindi normalmente distinto in: • capitale permanente: ovvero finanziamenti a lungo ciclo di estinzione o di utilizzo (il limite temporale è sempre individuato nell’anno); • capitale corrente: ovvero finanziamenti a breve ciclo di estinzione o di utilizzo. Ragioneria – A.A. 2014/2015 22 11 10/09/2014 RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE Accanto al criterio della scadenza o della esigibilità, è sovente affiancato il criterio della “provenienza” che porta a classificare le fonti di finanziamento in: • capitale proprio: il patrimonio netto dell’impresa; • capitale di terzi: tutti gli altri tipi di finanziamento (passività o debiti). Ragioneria – A.A. 2014/2015 23 RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE LA RICLASSIFICAZIONE FINANZIARIA ATTIVO (Impieghi) PASSIVO E NETTO (Fonti) IMMOBILIZZAZIONI PATRIMONIO NETTO (CAP. Voci che si trasformeranno in denaro in un periodo superiore ad un anno Capitale sociale, riserve e utili, detratte le perdite d’esercizio PROPRIO) + PASSIVITA’ CONSOLIDATE + Voci che si trasformeranno in un periodo superiore ad un anno ATTIVO CIRCOLANTE (CIRC. LORDO) Voci che si trasformeranno in denaro entro un anno = CAPITALE INVESTITO Ragioneria – A.A. 2014/2015 + PASSIVITA’ CORRENTI Voci che si trasformeranno in esborsi entro un anno = CAPITALE ACQUISITO 24 12 10/09/2014 GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI ANALISI DI BILANCIO PER INDICI: LO STATO PATRIMONIALE ANALISI DI STRUTTURA FINANZIARIA E PATRIMONIALE Per analisi di struttura si intende lo studio della composizione degli impieghi e delle fonti ANALISI DI SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE Per analisi di situazione di intende il confronto tra classi di impieghi e classi di fonti Ragioneria – A.A. 2014/2015 25 GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI IMMOBILIZZAZIONI NETTE MAGAZZINO ( O DISPONIBILITA’ NON LIQUIDE) CAPITALE NETTO PASSIVITA’ CONSOLIDATE LIQUIDITA’ DIFFERITE PASSIVITA’ CORRENTI LIQUIDITA’ IMMEDIATE Ragioneria – A.A. 2014/2015 26 13 10/09/2014 GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI STRUTTURA FINANZIARIA PESO DELL’ATTIVO IMMOBILIZZATO (Rigidità impieghi) ATTIVO IMMOBILIZZATO CAPITALE INVESTITO X 100 PESO DELL’ATTIVO CIRCOLANTE (Elasticità degli impieghi) ATTIVO CIRCOLANTE CAPITALE INVESTITO X 100 PESO DELLE LIQUIDITA’ (Liquidità impieghi) LIQUIDITA’ DIFF. + LIQUIDITA’ IMM CAPITALE INVESTITO X 100 Ragioneria – A.A. 2014/2015 27 GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI STRUTTURA FINANZIARIA PESO DEL CAPITALE PERMANENTE (Rigidità delle fonti) CAPITALE PERMANENTE (*) CAPITALE ACQUISITO X 100 PESO DELLE PASSIVITA’ CORRENTI (Elasticità delle fonti) PASSIVITA’ CORRENTI CAPITALE ACQUISITO X 100 (*) CAPITALE PERMANENTE = Patrimonio netto + Passività consolidate Ragioneria – A.A. 2014/2015 28 14 10/09/2014 GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI STRUTTURA PATRIMONIALE INDIPENDENZA FINANZIARIA PATRIMONIO NETTO X 100 CAPITALE ACQUISITO DIPENDENZA FINANZIARIA CAPITALE DI TERZI X 100 CAPITALE ACQUISITO SOLIDITA’ CAPITALE SOCIALE PATRIMONIO NETTO X 100 CAPITALE SOCIALE Ragioneria – A.A. 2014/2015 29 GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE: MARGINI IMMOBILIZZAZIONI NETTE CAPITALE CIRCOLANTE NETTO MAGAZZINO ( O DISPONIBILITA’ NON LIQUIDE) CAPITALE NETTO PASSIVITA’ CONSOLIDATE MARGINE DI STRUTTURA MARGINE DI TESORERIA LIQUIDITA’ DIFFERITE LIQUIDITA’ IMMEDIATE Ragioneria – A.A. 2014/2015 PASSIVITA’ CORRENTI 30 15 10/09/2014 GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE: MARGINI TESORERIA = LIQUIDITA’ IMMEDIATE - PASSIVITA’ CORRENTI + LIQUIDITA’ DIFFERITE CAPITALE CIRCOLANTE LORDO - PASSIVITA’ CORRENTI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO = STRUTTURA = PATRIMONIO NETTO - IMMOBILIZZAZIONI PATRIMONIO NETTO TANGIBILE = PATRIMONIO NETTO CAPITALE PERMANENTE - IMMOBILIZZAZIONI - IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Ragioneria – A.A. 2014/2015 31 GLI INDICATORI FINANZIARI E PATRIMONIALI SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE: INDICI LIQUIDITA’ = COPERTURA = LIQUIDITA’ IMMEDIATE + DIFFERITE CAPITALE PERMANENTE PASSIVITA’ CORRENTI IMMOBILIZZAZIONI DISPONIBILITA’ = CAPITALE CIRCOLANTE LORDO PASSIVITA’ CORRENTI Ragioneria – A.A. 2014/2015 AUTOCOPERTURA = PATRIMONIO NETTO IMMOBILIZZAZIONI 32 16 10/09/2014 LA RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO REDAZIONE DI UN CONTO ECONOMICO PER L’ANALISI REDDITUALE RISULTATO DELLA GESTIONE CARATTERISTICA (REDDITO OPERATIVO ) RISULTATO DELLA GESTIONE ATIPICA (ONERI E PROVENTI ATIPICI) RISULTATO NETTO RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA ( ONERI E PROVENTI FINANZIARI) RISULTATO DELLA GESTIONE STRAORDINARIA (ONERI E PROVENTI STARORDINARI) GESTIONE TRIBUTARIA Ragioneria – A.A. 2014/2015 33 LA RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO CONTO ECONOMICO DI ANALISI REDDITUALE Valore della produzione - Costi della produzione Reddito operativo - Proventi ed oneri finanziari - Proventi ed oneri atipici Reddito della gest. corrente - Proventi ed oneri straordinari Reddito prima delle imposte - Imposte sul reddito Risultato netto Ragioneria – A.A. 2014/2015 … … … … … … … … … ... 34 17 10/09/2014 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ IL CONTO ECONOMICO – L’ANALISI DI REDDITIVITA’ Essa rappresenta il sistema degli indicatori che consente di comparare: • opportuni flussi di costi e di ricavi originati dalla dinamica della gestione • opportuni impieghi di capitale Ragioneria – A.A. 2014/2015 35 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ REDDITIVITÀ Stabilizzata attitudine a dare al capitale una “Rimunerazione” congrua. Attraverso l’analisi della redditività si intende monitorare le condizioni di: •ATTIVITÀ (“che cosa” e “quanto produrre”) •EFFICIENZA ECONOMICA INTERNA ED ESTERNA (“come produrre”) •ELASTICITÀ (rigidità strutturale ed elasticità della gestione) •FINANZIAMENTO INTERNO ED ESTERNO •IMPIEGO DI CAPITALE (quanto capitale investire nella gestione tipica) •ALTRI EVENTI (di carattere straordinario) DELL’IMPRESA Ragioneria – A.A. 2014/2015 36 18 10/09/2014 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ REDDITIVITÀ L’attitudine a dare al capitale una “Rimunerazione” congrua può essere osservata nei seguenti aspetti: •redditività della gestione “operativa” (o del capitale investito operativo) •redditività del capitale investito totale •redditività “globale” della gestione Ragioneria – A.A. 2014/2015 37 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ REDDITIVITÀ DELLA GESTIONE “OPERATIVA” Attitudine dell’impresa a dare una congrua “rimunerazione” al capitale investito nell’area operativa della gestione. Una situazione economica soddisfacente deve vantare buone condizioni di redditività operativa, necessarie per far fronte ai risultati economici delle altre gestioni Ragioneria – A.A. 2014/2015 38 19 10/09/2014 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ REDDITIVITÀ DELLA GESTIONE “OPERATIVA” La sintesi quantitativa della rappresentata dall’indicatore: ROI REDDITO = CAPITALE redditività operativa è OPERATIVO INVESTITO OPERATIVO Esso esprime il tasso di redditività del capitale investito nella gestione caratteristica Ragioneria – A.A. 2014/2015 39 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ REDDITIVITA’ DELLE VENDITE ROS = RO V REDDITIVITA’ DEL CAPITALE INVESTITO ROI = RO KO INDICE DI ROTAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO V KO Ragioneria – A.A. 2014/2015 40 20 10/09/2014 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ ROS ROS REDDITO OPERATIVO RICAVI DI VENDITA L’indice di redditività delle vendite esprime la capacità dell’ impresa nel “VENDERE BENE”, ovvero a condizioni redditizie Ragioneria – A.A. 2014/2015 41 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ INDICE DI ROTAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO OPERATIVO RICAVI DI VENDITA CAPITALE INVESTITO OPERATIVO L’indice di rotazione del capitale investito operativo esprime la capacità dell’impresa nel “VENDERE MOLTO” ovvero nel far tornare rapidamente in forma liquida il capitale impiegato nell’area caratteristica attraverso il meccanismo delle vendite Ragioneria – A.A. 2014/2015 42 21 10/09/2014 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ REDDITIVITÀ DELLA GESTIONE “OPERATIVA” Fra le condizioni di redditività operativa possono individuarsi quelle legate alle variabili del quoziente di redditività: •le caratteristiche dimensionali-strutturali aziendale dell'attività •le condizioni di efficienza interna ed esterna •l’elasticità strutturale dell’impresa Ragioneria – A.A. 2014/2015 43 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ CONDIZIONI DI ATTIVITÀ Le caratteristiche dimensionali-strutturali dell’attività aziendale sono rinvenibili attraverso l’analisi dell’indice di rotazione del capitale investito operativo: V KO Ragioneria – A.A. 2014/2015 44 22 10/09/2014 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ CONDIZIONI DI EFFICIENZA INTERNA ED ESTERNA Le condizioni di efficienza interna ed esterna dell’impresa sono rinvenibili attraverso l’analisi dell’indice di redditività delle vendite: RO V Ragioneria – A.A. 2014/2015 45 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ REDDITIVITÀ DEL CAPITALE INVESTITO TOTALE Attitudine dell’impresa a dare una congrua “rimunerazione” al capitale investito sia nell’area operativa sia nelle aree extraoperative. Essa dimostra la capacità della gestione di investire risorse ad un tasso compatibile con il tasso d’interesse passivo pagato per acquisire le medesime. Ragioneria – A.A. 2014/2015 46 23 10/09/2014 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ REDDITIVITÀ DEL CAPITALE INVESTITO TOTALE La redditività del capitale investito totale trova una sintesi quantitativa nell’indicatore: ROA = RO + REDDITI ATIPICI + PROVENTI FINANZIARI CAPITALE INVESTITO TOTALE Ragioneria – A.A. 2014/2015 47 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ REDDITIVITÀ “GLOBALE” DELLA GESTIONE Essa riflette le strategie globali dell’impresa ed è esprimibile attraverso l’indice di redditività globale: ROE = Ragioneria – A.A. 2014/2015 REDDITO NETTO CAPITALE PROPRIO 48 24 10/09/2014 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ REDDITIVITÀ “GLOBALE” DELLA GESTIONE L’analisi della redditività globale consente di pervenire ad un giudizio sulle condizioni di redditività dell’azienda: •le caratteristiche dimensionali-strutturali dell'attività aziendale ROI •le condizioni di efficienza interna ed esterna •l'elasticità strutturale dell’impresa •le condizioni di impiego del capitale •le condizioni di finanziamento interno ed esterno (grado di indebitamento •le condizioni di incidenza delle gestioni extracaratteristiche (finanziaria, straordinaria e tributaria) Ragioneria – A.A. 2014/2015 49 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ ROE PER FATTORI Rn N Ro Ko ROI INDICE DI REDDITIVITA’ DEL CAP. INV. OPERATIVO Ko K TASSO DI INCIDENZA DEGLI INVESTIMENTI OPERATIVI SUL CAP. INV. TOTALE K N Rn Ro Ragioneria – A.A. 2014/2015 GRADO DI INDEBITAMENTO INCIDENZA DEL REDDITO NETTO SUL REDDITO OPERATIVO 50 25 10/09/2014 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ LEVA FINANZIARIA ROI misura il risultato della gestione caratteristica senza tener conto delle modalità di finanziamento dell’impresa ROE è influenzato dall’entità degli oneri finanziari sostenuti dall’azienda per remunerare i suoi finanziatori esterni ROE e ROI sono tanto più divergenti quanto più alta è la partecipazione del capitale di credito al finanziamento dell’azienda Ragioneria – A.A. 2014/2015 51 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ LEVA FINANZIARIA La relazione fra i due indici di redditività viene denominata «effetto leva», ed originata dallo scostamento fra il tasso di redditività del capitale investito (ROI) ed il costo del capitale di credito (i) L’ «effetto leva» si manifesta in senso positivo se il ROI è maggiore di i, e negativo nel caso opposto Ragioneria – A.A. 2014/2015 52 26 10/09/2014 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ LEVA FINANZIARIA se ROI > i: l’impresa è in grado di investire le risorse acquisite con il vincolo del debito ottenendo una redditività (ROI) superiore all’onerosità (i) delle risorse stesse. In questo caso il ROE cresce all’aumentare del rapporto fra Capitale di terzi e Capitale proprio. ROI ROE ROE i ROI i Ct/Cn Ragioneria – A.A. 2014/2015 53 GLI INDICATORI ECONOMICI DI REDDITIVITÀ LEVA FINANZIARIA se ROI < i : l’impresa investe le risorse acquisite con il vincolo del debito ottenendo una redditività (ROI) inferiore all’onerosità (i) delle risorse stesse. In questo caso il ROE diminuisce all’aumentare del rapporto fra Capitale di terzi e Capitale proprio. ROI ROE i i ROI ROE Ragioneria – A.A. 2014/2015 Ct/Cn 54 27
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