Riduzione Quota A quattro ipotesi sul tavolo

Enpam
Riduzione Quota A
quattro ipotesi sul tavolo
La fascia oggetto di possibile intervento è quella pagata dagli iscritti di età
superiore a 40 anni, attualmente pari a circa 1.430 euro l’anno
P
roseguono gli approfondimenti sull’ipotesi di riduzione della Quota A, il contributo minimo obbligatorio dovuto da tutti i medici e gli odontoiatri iscritti all’Albo. Anche di questo si è parlato durante il Consiglio
nazionale di fine giugno. Punto di
partenza, la congiuntura economica sfavorevole che spinge a
contenere gli oneri contributivi.
Sotto il profilo tecnico è stato
spiegato che abbassare l’importo
produce effetti sull’equilibrio a medio e lungo termine del Fondo di
previdenza generale dell’Enpam,
e quindi su quello della Fondazione nel suo complesso. Per questo motivo, uno studio attuariale è
stato incaricato di calcolare quale
sia l’importo minimo di Quota A necessario a garantire un saldo totale
positivo del bilancio tecnico per
tutti gli anni di proiezione.
VERSO UN’ASSISTENZA STRATEGICA
Oltre che sulla riduzione dell’importo, l’attenzione si è concentrata sulla possibilità di destinare
una quota percentuale di tale contribuzione, al finanziamento di progetti di assistenza strategica, così
come deliberato in precedenza dal
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Il Giornale della Previdenza
5 – 2014
Consiglio nazionale. Questi interventi aggiuntivi puntano da un lato
a dare una maggiore tutela agli
iscritti in caso di non autosufficienza e dall’altro a favorire la crescita dell’occupazione e la protezione dell’attività professionale (ad
esempio: con leasing e mutui agevolati, assistenza sanitaria integrativa, tutela in caso di responsabilità civile).
UN PROVVEDIMENTO PER GLI OVER 40
La fascia oggetto di possibile riduzione è quella pagata dagli
iscritti di età superiore a 40 anni,
attualmente pari a circa 1.430
euro l’anno. La decisione di ridurla
era stata presa durante il Consiglio nazionale dell’8 marzo. In
quell’occasione,
l’assemblea
aveva deciso con una delibera approvata all’unanimità di destinare
una quota percentuale di tale contribuzione non superiore al 20 per
cento al finanziamento di progetti
di assistenza strategica.
LE IPOTESI ALLO STUDIO
I risultati dello studio hanno individuato quattro ipotesi alternative.
Nella prima, l’importo annuale da
corrispondere per l’iscritto viene
ridotto sino a 1.058 euro. In questo caso, il contributo previdenziale per la Quota A scende sino
a 900 euro, liberando un 15 per
cento della contribuzione annua
(circa 158 euro) per il finanziamento dell’assistenza strategica.
Nella seconda ipotesi invece, l’importo annuale da corrispondere
per l’iscritto viene ridotto sino a
1.150 euro. In questo caso, il contributo previdenziale scende a 920
euro, liberando un 20 per cento
della contribuzione annua (230
euro) per il finanziamento dell’assistenza strategica.
Nella terza, l’importo annuale da
corrispondere per l’iscritto viene
ridotto sino a 1.200 euro. In questo caso, il contributo previdenziale è di 960 euro, con un 20 per
cento della contribuzione annua
(240 euro) per il finanziamento dell’assistenza strategica.
Nell’ultima ipotesi infine, l’importo
annuale da corrispondere per
l’iscritto viene ridotto sino a 1.350
euro. In questo caso, il contributo
previdenziale sale a 1.080 euro,
con un 20 per cento della contribuzione annua (270 euro) per il finanziamento di progetti di assistenza strategica. n