IMPAGINATO_Layout 1 12/11/2014 12:12 Pagina 6 “IL FUTURO E’ OGGI”: da Zola Predosa parte la sfida Philip Morris Pianeta 6 Tabacco chiamata “IQOS” “I l futuro è oggi ”: accattivante e di sicura presa. Lo slogan campeggiava a caratteri cubitali a Zola Predosa, zona industriale di Bologna, dove ha sede lo stabilimento Intertaba, società affiliata di Philip Morris International dal 1963 che rappresenta un centro di eccellenza riconosciuto a livello mondiale nella innovazione delle tecnologie dei processi produttivi di filtri per sigaretta. Un ampliamento del complesso ospita da pochi mesi la fabbrica “pilota” del nuovo, rivoluzionario prodotto di Philip Morris, a fianco della quale venerdì 10 ottobre una avveniristica struttura circolare (il “Dome”) eretta per l’occasione è stata il teatro di una pirotecnica presentazione in vista del lancio commerciale e dell’inizio della realizzazione dello stabilimento vero e proprio, esclusivamente destinato alla realizzazione delle attesissime Marlboro IQOS, le prime sigarette senza combustione. Il Chief Executive Officer di Philip Morris International, André Calantzopoulos, e l’Amministratore Delegato di PM Italia Eugenio Sidoli hanno accolto più di 200 ospiti, tra i quali il Primo Ministro Matteo Renzi, i Ministri Gianluca Galletti, Fede- rica Guidi e Maurizio Martina e l’ex Presidente della Commissione Europea Romano Prodi. Il futuro, dunque, è adesso: ma per coniugare nel tempo verbale quasi fantascientifico del futuropresente la affascinante nuova avventura targata Philip Morris, è prima indispensabile avvalersi del caro, vecchio passato remoto. Occorre infatti operare un balzo temporale all’indietro di almeno quindici anni quando, nel quartier generale di PM International a Losanna, con indubbia lungimiranza, il management decide di dare il via al progetto di un nuovo prodotto, destinato a conciliare l’esigenza del fumatore di continuare ad indulgere nel vizio preferito e insieme di garantire una soluzione realmente a basso rischio per la salute del consumatore medesimo. La raggiunta maturità del mercato europeo – il più Tabacco e Impresa IMPAGINATO_Layout 1 12/11/2014 12:12 Pagina 7 Pianeta 7 Tabacco importante per il gruppo, non diin prima battuta, viene spontaneo mentichiamolo – e il processo di identificare tale alternativa nella siregolamentazione sempre più garetta elettronica, oggetto di un stretta in tema di fumo impontumultuoso exploit commerciale gono uno scarto progettuale, un un paio d’anni or sono, rivelatosi processo di elaborazione e studio però in seguito con i piedi d’argilla. finalizzato alla realizzazione della E la ragione di tale sostanziale inversione aspirabile dell’uovo di successo è esattamente il motivo Colombo: un prodotto assimilaper cui i vertici di PM confidano bile in tutto e per tutto alla clasdi riuscire ad imporsi sul mercato sica sigaretta (e quindi a base solo dei fumatori più attenti alle ricaIl Presidente Mazza alla cerimonia di Zola Predosa e soltanto di tabacco) ma priva della dute del fumo sulla salute: le “e-cig”, inquasi totalità delle componenti realmente nocive fatti, ben difficilmente possono soddisfare il collegate al fumo, e quindi alla combustione. fumatore in quanto vaporizzano aromi i più differenti addizionati con nicotina – e quindi senza LUNGHI ANNI dubbio evitano i rischi correlati alla combustione DI SPERIMENTAZIONI E RICERCHE – ma non possono neanche lontanamente avviciEcco allora sorgere a Serrières, sulle rive del lago narsi né al reale aroma del tabacco né riprodurre svizzero di Neuchatel, un avveniristico centro di la ritualità propria del consumare la sigaretta. ricerca e sviluppo all’interno del quale un team di Ecco allora i due elementi che caratterizzano il 450 persone qualificatissime ha lavorato per anni nuovo prodotto PM: la sostanza oggetto della asalla elaborazione della “new thing”. Anni di sperisunzione e la modalità di fruizione. mentazioni in laboratorio e la bellezza di due miMARLBORO IQOS, “VERO” TABACCO liardi di dollari di investimento hanno alla fine Dal laboratorio di Neuchatel è dunque uscita la partorito quattro prototipi, e una ulteriore seleMarlboro IQOS: una sigaretta un po’ più piccola zione ha infine concentrato tutte le energie nella di quella convenzionale, ma interamente comporealizzazione del prodotto oggetto della presentasta da tabacco, lavorato con una procedura decizione bolognese, le Marlboro IQOS. samente particolare e che si presenta in forma In termini aziendali, stiamo parlando di “Reduced diversa dal composto a scaglie normalmente visirisk products”, e “Prodotti a rischio ridotto” (RRP) bile all’interno del classico cilindro da assaporare è esattamente il termine che Philip Morris utilizza previa accensione. Ma, al netto della consistenza per fare riferimento a “prodotti potenzialmente in più compatta, la natura del nuovo prodotto è asgrado di ridurre il rischio individuale e il danno per la posolutamente equiparabile a quanto si fuma da sepolazione, in confronto alle sigarette combustibili”. L’essersi mossi per primi e con un tale spiegamento di mezzi sul versante delle nuove tecnologie è stato interpretato dallo stesso fronte degli oppositori del mondo del tabacco come una strategia lungimirante: il professor Jean-Francois Etter dell’Università di Ginevra ha rilasciato una dichiarazione nella quale individuava il progetto IQOS come la modalità per la casa del Cowboy di “evitare di finire come Kodak, che è scomparsa per non avere colto il passaggio dalla foto analogica a quella digitale”. E proprio la sigaretta…analogica, naturalmente combustibile, appare essere la pietra di paragone La sede del centro di ricerca e sviluppo Neuchatel per comprendere lo scarto innovativo. Va da sé che, Tabacco e Impresa Pianeta 8 Tabacco IMPAGINATO_Layout 1 12/11/2014 12:13 Pagina 8 coli: parliamo, lo ripeto, di tabacco, non di aromi, essenze o sostanze sintetiche. Questa “mini-sigaretta” più compatta si inserisce all’interno di un stick (prodotto all’estero) cilindrico di circa sei centimetri ed alimentato da un chip, all’interno del quale è presente una sottile lamella che infilza la bacchetta di tabacco e la scalda fino a 350 gradi. Dato che il tabacco ha una soglia di combustione intorno agli ottocento gradi, il dispositivo in esame consentirà (data la particolare lavorazione cui è stato sottoposto il tabacco stesso) di fumare la mini-sigaretta evitando però di inspirare tutte quelle sostanze, a partire dal monossido e dal biossido di carbonio, che si sprigionano al momento della accensione di carta e tabacco. Quanto alla assunzione, quindi, il consumatore fumerà a tutti gli effetti un prodotto composto da tabacco, con il sapore del tabacco e il profumo del tabacco. E con un gusto assolutamente uniforme per l’intera esperienza di consumo. Assai importante però anche l’aspetto della modalità di fruizione. Studi qualificati hanno provato che un aspetto non secondario nella ritualità del fumatore è quello “tattile”. Per molti fumatori l’esperienza con le “e-cig” non è andata oltre il primo approccio non solo per la innegabile mancanza dell’amato tabacco, ma anche per la asetticità ed artificialità dell’esperienza di tenere tra le labbra un aggeggio di plastica in luogo del classico filtro. Ebbene, lo stick cilindrico (in termini tecnici, il “device” digitale) mediante il quale si assaporeranno le Marlboro IQOS all’estremità presenta un filtro del tutto equiparabile a quello della sigaretta tradizionale. Test comportamentali e di consumo condotti l’anno scorso in Italia ed in Giappone hanno provato che la tipologia di utilizzo non ha fatto riscontrare particolari differenze a fumatori incalliti, che al contrario avevano rigettato d’impulso il bocchino di plastica tipico delle “e-cig”. Inoltre la percezione di “fumare” è confermata dal fatto che, pur in assenza di combustione, ad ogni “tirata” corrisponde una voluta di fumo che non può mancare nell’immaginario del fumatore abituale. Manca invece del tutto – e certamente senza lasciare rimpianti – la fastidiosa presenza della cenere, così come viene meno l’odore di bruciato che fa di norma capolino non appena svanisce l’aroma del fumo. Insomma, appare chiaro che Marlboro IQOS viene a creare una sorta di “terzo genere” di prodotti da fumo, che va a posizionarsi tra la classica sigaretta a combustione e le sigarette elettroniche da tempo in commercio, realizzate su brevetto cinese. Data quindi la portata potenzialmente dirompente di una simile “new entry”, viene spontaneo chiedersi il motivo della scelta di localizzare in Italia la sede produttiva destinata ad esaudire il fabbisogno dell’intero continente europeo. L’ITALIA, LA SEDE SCELTA PER “PLATFORM ONE”. 500 MLN DI EURO DI INVESTIMENTO, 600 POSTI DI LAVORO Sì, perché è inutile nascondere che la scelta di PM International di far sorgere “platform one” in Italia ha fatto molto rumore. Una volta infatti che il volano progettuale aveva superato la fase inerziale, il management dell’azienda ha dovuto operare una scelta strategica: dove costruire la fabbrica destinata a garantire il fabbisogno di IQOS all’intera Europa? Quale sarebbe stato il sito produttivo occidentale che avrebbe affiancato la fabbrica giapponese? “Tenuto conto che in questo tipo di impianto la componente del costo del lavoro costa meno del capitale, e che la complessità del prodotto è molto alta” – ha confidato a “Panorama” di recente il Presidente ed Amministratore Delegato di PM Italia Eugenio Sidoli – “alla stretta finale ci orientammo sui sistemi-paese con risorse umane estremamente qualificate e con un buon livello di formazione tecnico-universitaria”. Nella sostanza, il ballottaggio sul posizionamento del sito si è ristretto alla alternativa secca tra la Sassonia e il distretto tecnologico bolognese del biomedicale, dove già operava il “gioiellino” Intertaba. Nonostante i favori del pronostico fossero per la realizzazione della terza fabbrica PM in Germania, nella estate del 2013 la scelta è caduta sul sito emiliano, pur in assenza di particolari incentivi fiscali o sul costo del lavoro. Senza dubbio in questo senso hanno pesato la assoluta rilevanza del mercato italiano per PM International, la citata presenza nell’area prescelta della affiliata Intertaba (all’interno del cui stabilimento si è installata la fabbrica-pilota operante in attesa della realizzazione del nuovo sito completamente ex novo) e il certosino lavoro dello stesso presidente italiano Tabacco e Impresa IMPAGINATO_Layout 1 12/11/2014 12:13 Pagina 9 Tabacco e Impresa Tabacco 9 PM Eugenio Sidoli, convinto assertore dell’eccellenza dei “cervelli italiani” coinvolti nell’impresa. L’investimento è imponente. I lavori per la realizzazione a Crespellano, nel Comune di Valsamoggia, del nuovo stabilimento sono iniziati ufficialmente lo scorso 8 agosto: si tratta del più importante progetto “greenfield”, cioè partendo letteralmente da un prato, realizzato dal 1990 in Italia. “Il permesso di costruire, che riguarda la prima fase dei lavori per un totale di circa 65mila mq, era ovviamente una tappa essenziale per l’avvio dei lavori, ed è incoraggiante osservare che ancora una volta siamo riusciti a rispettare i tempi che ci eravamo prefissati” ha commentato Mauro Sirani Fornasini, AD di Intertaba. Secondo quanto annunciato dal Ceo di PM International André Calantzopoulos il nuovo stabilimento, ragionevolmente operativo nel 2016, occuperà, una volta completato, un’area complessiva di circa 310mila mq, dei quali 87mila occupati dagli edifici. L’investimento supera i 500 milioni di euro, mentre il personale impiegato sarà circa di 600 persone. A regime lo stabilimento avrà una capacità produttiva, combinata con quella dello stabilimento-pilota già in funzione, in grado di raggiungere i 30 miliardi di unità. Quantità, va sottolineato per comprendere la potenzialità del progetto, che sfiora il 6% del mercato continentale di sigarette. Assai significative anche le ricadute sul territorio: ai citati nuovi posti di lavoro (oggi più che mai ne- Pianeta Il Presidente di PM Italia Eugenio Sidoli cessari, vista la sfavorevole congiuntura economica) si affianca il fatto che la maggior parte dei macchinari utilizzati per le linee produttive saranno acquistati da aziende italiane. “Inoltre – aggiunge l’Assessore regionale alle Attività Produttive Gian Carlo Muzzarelli – questo particolare tipo di investimento ha due distinti aspetti positivi, che io giudico una vittoria del sistema Emilia-Romagna. E’ innovativo in quanto destinato a prodotti a rischio ridotto, e dà valore al lavoro e alla forza del sistema economico e sociale della nostra Regione. Nella nuova fabbrica lavoreranno ingegneri e periti altamente qualificati, che hanno studiato e si sono formati spesso proprio qui, dove esiste un contesto scolastico-universitario molto valido e uno knowhow tecnologico che evidentemente può permettersi ancora di essere attrattivo. Trovo eloquente che lo stabilimento-pilota di Zola Predosa sia diventato da mesi meta di un vero e proprio pellegrinaggio di giovani, che passano in sede a consegnare il loro curriculum vitae. Noi questo segnale intendiamo coglierlo, penso alla nuova legge regionale sull’attrattività che stiamo per varare, e al fatto che a breve con la società Autostrade realizzeremo un’apposita uscita della A1 proprio a Crespellano, la cui zona industriale sarà ancora più accessibile ed interconnessa”. E che l’operazione IQOS non stia esattamente passando sotto silenzio lo testimonia il parterre che ha nobilitato l’inaugurazione ufficiale della fabbricapilota e la posa della prima pietra dello stabilimento di Crespellano lo scorso 10 ottobre. Oltre ai già citati, prestigiosissimi nomi del mondo politico, a ricevere i saluti del padrone di casa Eugenio Sidoli erano presenti tutti i nomi di punta della filiera italiana del tabacco: i vertici della Federazione italiana tabaccai, di Logista Italia e dell’Agemos, rappresentata dal Presidente Carmine Mazza. Nel “firmare” insieme a Calantzopoulos la prima pietra della nuova fabbrica, il Premier Matteo Renzi ha speso sentite parole di elogio per la scelta italiana di Philip Morris. “Apprezzo davvero l’idea che una grande azienda mondiale investa sull’innovazione, e lo faccia nel nostro Paese. Lo slogan scelto – ha proseguito Renzi – è una frase bellissima: oggi occorre coraggio, coraggio di sognare, di immaginare nuovi scenari, lottando contro il pessimismo diffuso da chi si rassegna”. E prima di siglare la prima pietra, ha ufficialmente dato appuntamento a se stesso e a tutti i presenti a Crespellano tra 18 mesi, quando il nuovo stabilimento entrerà in funzione. Pianeta 12 Tabacco IMPAGINATO_Layout 1 12/11/2014 12:13 Pagina 12 CALANTZOPULOS: “CON IQOS, CAMBIO DI PARADIGMA PER PM” Ha poi fatto seguito l’intervento di Calantzopoulos, che ha subito tenuto a sottolineare come il progetto IQOS rappresenti un vero e proprio “cambio di paradigma” per Philip Morris, una rivoluzione nei prodotti del tabacco il cui epicentro (“perché – ha detto – il nostro successo è iniziato da qui”) sono Bologna e l’Italia. La parte più rilevante della prolusione del Ceo quella che fa comprendere l’importanza che Philip Morris riconosce all’aspetto della riduzione del rischio del nuovo prodotto ai fini del successo dell’intera operazione – a nostro avviso è stata la ripetuta ed insistita sottolineatura dei processi di valutazione scientifica della effettiva sostanziale minore nocività delle IQOS rispetto alla sigaretta classica. Ha cioè colpito come Calantzopoulos, nonostante anni di studi e ricerche condotte con l’ausilio di luminari della farmacologia, abbia voluto ribadire il concetto per cui “qualunque affermazione di potenziale rischio ridotto deve essere basata su rigorose prove scientifiche: per tali ragioni, nonostante oggi noi ci si trovi ad una inaugurazione, ci tengo a dire che non faremo comunicazioni conclusive in merito, finché l’evidenza scientifica non sarà incontrovertibile”. Nessuno slogan di facile effetto, dunque, ma la convinzione di essere realmente arrivati al punto di svolta. Appare chiaro che la certificazione oggettiva in tema di reale e sostanziale minore nocività rappresenterà per Philip Morris la vera rampa di lancio per l’auspicato successo planetario di Marlboro IQOS. “Noi abbiamo iniziato a sviluppare competenze e tecnologie in materia di prodotti a potenziale rischio ridotto da oltre un decennio, combinando due elementi essenziali: lo stato dell’arte di tecnologie industriali multidisciplinari per lo sviluppo di un prodotto nuovo e complesso e dei processi di valutazione scientifica di riduzione del rischio che sono all’avanguardia, basati sui modelli dell’industria farmaceutica”. “Entro i prossimi mesi completeremo ulteriori studi clinici che saranno parte integrante della piena evidenza scientifica, ma la valutazione che stiamo conducendo con criteri rigorosi e la successiva validazione si basa su studi clinici condotti su fumatori adulti e sulla valutazione della riduzione dei Il Ceo di PM International Andre Calantzopoulos livelli di sostanze tossiche presenti nell’aerosol. Questo approccio – ci ha tenuto a precisare l’alto dirigente – è basato sulla bozza di linee guida redatte dalla comunità scientifica, segue standard rigorosi e prevede la condivisione dei metodi e dei dati scientifici via via raccolti con le autorità sanitarie”. Tenuto conto del livello di massima allerta presente sul versante sanitario nel mercato domestico della casa madre statunitense, appare allora una scommessa vincente quella di garantire che qualunque affermazione sul potenziale rischio ridotto del nuovo brand sia incontrovertibilmente basata su prove scientifiche. “E’ proprio per questo motivo – ha concluso Calantzopoulos – che stiamo sottoponendo da più di due anni le nostre evidenze e i risultati dei test direttamente alla Food and Drug Administration, ente governativo Usa che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, che ha un quadro regolamentare unico al mondo”. Un’attesa, quindi, più che giustificata: il placet di un severo controllore quale la FDA può davvero rappresentare la chiave di volta per il successo di un prodotto chiaramente orientato verso il target del fumatore adulto e responsabile. In attesa quindi del lancio planetario, le Marlboro IQOS faranno il loro debutto alla fine dell’anno in due città-pilota, Milano e la giapponese Nagoya. Benvenuti nel...futuro. Tabacco e Impresa
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