VAP

Il ruolo dell’Infermiere nella gestione del paziente
sottoposto a ventilazione meccanica
Sonia Santolini
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Verifiche e controlli
PRIMA DELL’USO
•
•
•
•
•
Corretta connessione a rete anche quando questo
non è in uso per permettere alle batterie di
ricaricarsi
Corretta connessione ai gas: spine e manometri
Corretto montaggio del circuito interno (se
presente)
Presenza dell’umidificatore
Eseguire il controllo funzionale prima di collegare
il paziente al VPO: vedi manuale d’uso
Sonia Santolini
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1
Verifiche e controlli
DURANTE L’USO
• Ascoltare attentamente le consegne verbali
• Leggere attentamente le consegne scritte:
corrispondenza
• Controllare la presenza e la funzionalità del materiale per l’
intubazione
• Controllare il materiale e la funzionalità del sistema
d’aspirazione
• Controllare il materiale per tracheotomia
• Corretto montaggio del circuito interno
• Corretto montaggio del circuito esterno
Sonia Santolini
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Verifiche e controlli
DURANTE L’USO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Tipo di ventilazione (terapia medica/consegne orali/consegne
infermieristiche/grafica infermieristica)
Concentrazione di ossigeno
Corretta impostazione allarme inferiore e superiore della concentrazione
di ossigeno
Corretta impostazione della frequenza respiratoria e rispettiva
corrispondenza con quella misurata e/o visualizzata sul VPO
Valore della PEEP e rispettiva corrispondenza con quella misurata e/o
visualizzata sul VPO
Valore di supporto di pressione e rispettiva corrispondenza con quella
misurata e/o visualizzata sul VPO
Corretta impostazione “ALLARME LIMITE SUPERIORE DI
PRESSIONE”
Valore del volume minuto impostato e rispettiva corrispondenza con
quella misurata e/o visualizzata sul VPO
Corretta impostazione dell’allarme di limite inferiore e superiore del
volume minuto espirato
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Verifiche e controlli
DURANTE L’USO
• Monitorare: Ecg, FC, FR, PCO2, espansione
toracica, dinamica respiratoria, colorito
cutaneo, EGA
• Sorvegliare in modo costante il corretto
funzionamento del VPO
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Verifiche e controlli
DOPO L’USO
• Rimuovere il circuito esterno
• Eliminare nel contenitore dei rifiuti pericolosi
a rischio infettivo il materiale monouso
• Portare in sala sterilizzazione il materiale da
riprocessare
• Pulire con panno umido di detergente le
superfici esterne del VPO
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Buone pratiche infermieristiche
dell’apparato respiratorio
Gestione del circuito del ventilatore polmonare
Corretta umidificazione
Aspirazione delle secrezioni tracheobronchiali
Igiene del cavo orale
Gestione della protesi respiratoria
Monitoraggio della cuffia
Medicazione della tracheotomia
Gestione della tracheotomia e tracheostomia
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
Gestione del circuito del ventilatore polmonare
Circuito esterno e accessori : frequenza di cambio
•
•
•
•
Quando visibilmente sporco
In caso di malfunzionamento meccanico
Ad ogni nuovo paziente
Su indicazione del produttore
• Se riutilizzabili (es. circuito di silicone, raccordi
unidirezionali) pulire e sottoporre a sterilizzazione secondo
le indicazioni del produttore
• Se monouso smaltire nel contenitore dei rifiuti pericolosi a
rischio infettivo
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
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Gestione del circuito del ventilatore polmonare
Circuito interno: frequenza di trattamento
! Non sterilizzare o disinfettare di routine
! Se contaminato riprocessare secondo indicazioni
ditta produttrice
! Proteggere la parte interna del ventilatore
meccanico tramite l’applicazione di un filtro
antimicrobico da sostituire secondo le indicazioni
del produttore
! Controllare la presenza di condensa ed
eventualmente sostituire il filtro antimicrobico
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
Gestione del circuito del ventilatore polmonare
Nebulizzazione di farmaci in un paziente ventilato meccanicamente
•
•
•
•
•
Utilizzare solo liquidi sterili e somministrarli in modo asettico
Quando possibile utilizzare fiale monodose
I farmaci multidose vanno manipolati, somministrati e conservati in accordo con le
indicazioni del produttore
Sostituire l’intero sistema quando:
• visibilmente sporco
• malfunzionante
• nuovo paziente
• indicazioni del produttore
Il dispositivo durante l’uso sullo stesso paziente, tra un trattamento e l’altro, deve
essere mantenuto pulito con acqua sterile, asciugato con garze sterili e conservato al
riparo da polvere e probabili contaminazioni esterne
Al termine del trattamento:
• Il dispositivo monouso deve essere eliminato nel contenitore dei rifiuti pericolosi a
rischio infettivo
•
Il dispositivo riutilizzabile deve essere pulito e sottoposto ad un processo di
sterilizzazione secondo le indicazioni del produttore
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
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Gestione del circuito del ventilatore polmonare
Umidificazione delle vie aeree: passiva o attiva?
Questione controversa
Dodek P. et al. (“Evidence Based Clinical Practice Guideline for the Prevention of
Ventilator associated Pneumonia”, 2004): raccomanda l’uso di scambiatori di
calore e umidità in pazienti che non abbiano controindicazioni (come emottisi
o che necessitino di un’elevata ventilazione/minuto)
AARC ( “Care of the Ventilator Circuit and its relation to ventilator-associated
pneumonia”, 2003) e CDC ( Guideline for preventing health care associated
pneumonia”, 2003) : nessuna raccomandazione avalla l’uso generico e
preferenziale degli scambiatori di calore e umidità
ATS (American Thoracic Society, “ Guidelines for the management of adults with
hospital-acquired, ventilator associated and healthcare associated pneumonia,
2004) non raccomanda gli umidificatori passivi come strumento di
prevenzione della VAP
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
Gestione del circuito del ventilatore polmonare
Umidificatori passivi
Dispositivi medici monouso dotati di
membrane-filtro che permettono lo scambio di
calore e umidità del respiro del paziente:
! igrofobici
! igroscopici
! misti
Frequenza di sostituzione: questione controversa
Suggerimenti
Sostituire gli scambiatori di calore e umidità quando:
• visibilmente sporchi
• malfunzionamento meccanico
• indicazioni del produttore
Smaltire nel contenitore dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
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Gestione del circuito del ventilatore polmonare
Dispositivi elettromedicali dotati di sistema
con piastra riscaldante che aumenta la
temperatura dell’acqua generando vapore
I gas inspirati si saturano di vapore acqueo
alla temperatura impostata per sfioramento
della superficie dell’acqua
Umidificatori attivi
! Usare solo acqua sterile per riempire gli umidificatori
! Sostituire gli accessori (es. sensori di temperatura) quando:
• contaminati
• malfunzionanti
• ad ogni nuovo paziente
! Sottoporre ad un processo di sterilizzazione seguendo le indicazioni
della casa produttrice
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
Gestione del circuito del ventilatore polmonare
Rimozione della condensa
" Drenare periodicamente
" Non far refluire in direzione del paziente e o dell’umidificatore
" Eliminare la condensa nel contenitore dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo
" Non contaminare i contenitore raccogli-condensa, le superfici, le
suppellettili
Non svuotare la condensa su:
• teli
• arcelle
• contenitori dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo
• pavimento
• lavandino
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
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Gestione del circuito del ventilatore polmonare
Ventilazione non invasiva: trattamento dispositivi
La letteratura di riferimento non fornisce indicazione specifica
Il dispositivo durante l’uso sullo stesso paziente, tra un
trattamento e l’altro, deve essere mantenuto pulito con soluzione
detergente, risciacquato con acqua sterile, asciugato con garze e
conservato al riparo da polvere e probabili contaminazioni
esterne
Al termine del trattamento:
Il dispositivo monouso, deve essere eliminato nel contenitore
dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo
Il dispositivo riutilizzabile deve essere pulito e sottoposto ad
un processo di sterilizzazione secondo le indicazioni del
produttore
Avvertenza
Le soluzioni disinfettanti per la detersione possono danneggiare il
dispositivo ed emanare esalazioni; pertanto occorre consultare
la scheda tecnica
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
Aspirazione delle secrezioni tracheobronchiali
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Valutare la necessità
Controllare il paziente durante e dopo la procedura
Incoraggiare il paziente a tossire e ad espettorare autonomamente
se è in grado
Non instillare la soluzione fisiologica allo 0,9% prima di aspirare
Utilizzare tecniche asettiche
Misura: non deve occupare più della metà del diametro interno
della via respiratoria artificiale
Durata: inferiore ai 10-15 secondi
Utilizzare al massimo due passaggi di aspirazione
Iperossigenare + iperinsufflazione
Utilizzare il ventilatore per fornire l’iperventilazione +
iperossigenazione prima di aspirare al fine di ridurre le alterazioni
emodinamiche
Pianificare gli interventi di aspirazione soprattutto nei paziente con
emodinamica instabile, effettuare gli interventi con intervalli di
almeno 10 minuti
“Suctioning Adults With an Artificial Airway” A Systematic review.
The Joanna Briggs Insititute for Evidence Based Nursing and Midwifery; 2000
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
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Aspirazione delle secrezioni tracheobronchiali
Manca il supporto di adeguate evidenze cliniche
Tecnica asettica
L’aspirazione viene effettuata in un ambiente “non sterile”
L’obiettivo: non portare microrganismi dall’esterno; pertanto occorre un sondino
sterile, una pratica comportamentale asettica e un paio di guanti sterili o puliti
Tipologia di guanto
Guanti puliti: se viene garantito un buon livello di pulizia (Panel favorevole)
Guanti sterili se sono presenti difficoltà nel garantire il livello di pulizia dei guanti puliti
Tipologia di sistema: chiuso o aperto
Entrambi i sistemi hanno vantaggi e svantaggi per il paziente sia dal punto di vista
clinico che del rischio infettivo
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
Aspirazione delle secrezioni tracheobronchiali
Drenaggio delle secrezioni subglottiche
Aspirazione orale o nasale
Fortemente consigliata
!
!
!
!
Evita il ristagno delle secrezioni tra il tubo e la zona sopra la
cuffia del tubo/cannula endotracheale
Utilizzare catetere sterile per ogni aspirazione
Se il catetere deve essere riutilizzato nell’ambito della singola
aspirazione tracheale usare solo liquidi sterili per rimuovere le
secrezioni dal catetere di aspirazione
Prendere in considerazione l’apposito dispositivo medico
(tubo/cannula endotracheale) con seconda via per l’aspirazione
delle secrezioni da collegare al sistema di aspirazione
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
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Igiene del cavo orale
La letteratura di riferimento non fornisce indicazione specifica
Articoli: suggeriscono di effettuare una scrupolosa osservazione
delle condizioni igieniche del cavo orale
Alterazioni iatrogene delle funzioni fisiologiche del cavo orale
• Xerostomia: ridotto flusso salivare , mucosa asciutta ed eritematosa con
perdita delle papille, lobulata o fessurata
• Labbra asciutte e screpolate
• Presenza di residui organici
• Immunodepressione e alterazione della normale flora microbica: placche
biancastre e flogosi associate a infezione da Candida Albicans, ulcere
erpetiche, alitosi ecc.
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
Igiene del cavo orale
Modalità e frequenza
• Spazzolare i denti con uno spazzolino pediatrico
• Spazzolare la lingua con spazzolino o puliscilingua
• Ogni 12 ore e tutte le volte che è necessario
Soluzioni antisettiche consigliate:
• Clorexidina gluconato
• Bicarbonato di sodio e perossido di idrogeno
Trattamenti umidificanti
Acqua minerale, soluzione fisiologica, saliva artificiale, gel
umidificante, balsamo per labbra trattamento preferenziale in
caso di xerostomia
Stimolanti salivari e tamponi umidificanti consentono
l’umidificazione delle mucose ma non svolgono alcun ruolo
nella rimozione della placca e nell’igiene del cavo orale
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Igiene del cavo orale
• Osservazione condizione di salute del cavo
orale
• Registrare nella documentazione clinico
assistenziale
• Segnalare al medico per la diagnosi clinica e
l’eventuale prescrizione terapeutica
• La consulenza odontoiatrica/igienista dentale:
può determinare un miglioramento delle
condizioni del paziente (no evidenze adeguate)
• Strumento di supporto:
Scheda di valutazione del cavo orale
per valutare precocemente le condizioni di salute
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
Igiene del cavo orale
Flow chart per la valutazione dell’igiene del cavo orale
Inizio
La bocca è in salute?
(mucose intatte, pulita,
si
Pulizia standard del cavo orale
umida e libera da dolore)
no
Sono presenti ulcerazioni?
Intensificare la pulizia standard del cavo orale.
Sciacqui con colluttorio a base di clorexidina e riferire al medico se
persistono le lesioni.
si
si
La lingua, i denti o la mucosa hanno un rivestimento?
si
no
La bocca è asciutta?
Intensificare la pulizia standard del
cavo orale. Riferire al medico e
praticare il trattamento prescritto.
no
Intensificare la pulizia standard del
cavo orale. Pulire la lingua e i denti con un
colluttorio a base di clorexidina .
si
Intensificare la pulizia standard del cavo orale; valutare la causa es.
disidratazione, infezione. Considerare l’opportunità di saliva a
rtificiale,
Provvedere al confort umidificando la bocca e le labbra
no
La bocca è dolorosa?
E’ presente
una infezione
da candida?
si
Valutare con il medico l’opportunità di analgesici topici, valut
are
eventuali protesi dentali mal adattate e il deperimento dentale,
Considerare l’eventuale presenza di una infezione.
In caso di trattamento
radioterapico o chemioterapico attenersi ai
relativi protocolli di trattamento.*
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
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•Data
•Mucose Gengive
•0 = gengive rosee e umide
•1 = arrossamento a edema o da radiazione
•2 = ulcerazione, sanguinamento
•Confort
•0 = confort;
•1 = scarso confort;
•2 = dolore
Scheda per la valutazione dell’igiene del cavo orale
•Labbra Angoli Bocca
•0 = liscie, rose, umide;
•1= Asciutto, ……;
•2 = ulcerazione, sanguinamento;
•3 = herpes simplex;
•Infezione Candida
•0 = no, 1 = si
•Lingua
•0= rosa e umida;
•1 = patina, rivestimento??;
•2 = bolle, …..;
•Denti Protesi
•0 = puliti, senza residui organici;
•1= denti c
•2 = residui organici ,
•3 = carie
Score = 0 - protocollo standard per la cura del cavo orale
Score > 0 - protocollo standard per la cura della bocca +
interventi individuali e specifici in base alle
eventuali prescrizioni mediche.
•Saliva Umidificazione Bocca
•0 = umidificata;
•1=
•2 =Assenza/ Bocca Asciutta
•Masticazione Deglutizione
•0 = normale;
•1= impossibilità a fare una dieta normale;
•2= impossibilità a fare una dieta liquida;
•3= impossibilità a deglutire liquidi;
•4 = impossibilità a deglutire la saliva
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Gestione della tracheotomia/tracheostomia
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Non applicare di routine antimicrobici topici
Non eseguire la medicazione cadenze predefinite
Detergere la zona peristomale con soluzione distillata o soluzione fisiologica
sterile e tamponi non “abrasivi” (TNT) ed applicare una medicazione sterile
Eseguire l’antisepsi della zona peristomale solo se presente soluzione di
continuo della cute o segni di infezione con cloroderivato o soluzione a base di
iodio povidone al 10% su base acquosa ed applicare una medicazione sterile
Controllare posizione del circuito del ventilatore meccanico (se presente):
evitare le trazioni che possono causare lesioni a carico della mucosa tracheale
e dello stoma
Controllare pressione della cuffia (se presente)
Per la pulizia della controcannula utilizzare soluzione distillata o soluzione
fisiologica sterile e scovolino sterile se questa viene riposizionata
Preferire controcannula sterile
La controcannula riutilizzabile sporca deve essere pulita e sottoposta a
sterilizzazione prime dell’utilizzo su un altro paziente
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Buone Pratiche infermieristiche per la prevenzione e il controllo delle infezioni in Terapia intensiva R.E.R. 2007
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