Bologna: 2 mila biciclette contro il degrado BOLOGNA – Più delle ronde poté la bicicletta. Dopo cinque anni e duemila bici vendute è tempo di bilanci per il progetto “Scatenati”, nato per contrastare la ricettazione di biciclette rubate nella zona universitaria da un’idea delle associazioni studentesche “L’altra Babele” e “Terzo millennio”. “Dal 2004 ad oggi sono state messe all’asta più di duemila biciclette – spiega Vito Bernardo, presidente di “L’altra Babele” – di cui un terzo distribuite gratuitamente”. Ma il più grande merito del progetto è quello di aver riportato la socialità e la convivenza civile in una delle zone di Bologna più sottoposta a tensione. Fra residenti e studenti, ma a volte anche con le forze dell’ordine, tanto da far diventare piazza Verdi e via Zamboni sinonimo di “degrado”. Ogni asta si trasforma invece in un momento di festa: per aggiudicarsi una bici infatti non bastano i soldi, perché i partecipanti devono dar sfogo alla propria creatività. I travestimenti, gli slogan e le gag inventate dal pubblico sono documentati ora nella mostra fotografica “Facce da asta”, che inaugura stasera alla Sala studio di via Gandusio 10 per festeggiare il traguardo delle venti edizioni. Fra gli obiettivi di “Scatenati”, organizzato insieme al Comitato Piazza Verdi con il patrocinio di comune, università e quartiere San Vitale, c’è anche quello di incentivare la mobilità sostenibile. Finiscono all’asta le bici dimenticate all’Ufficio oggetti smarriti del comune e quelle rimosse dalla Rete ferroviaria italiana e mai ritirate dai proprietari. Chi vuole invece liberarsi di biciclette usate, da settembre può rivolgersi al servizio gratuito “3R”: i volontari dell’associazione provvedono a ritirare i veicoli, ripararli e rivenderli. “Le biciclette messe all’asta hanno un prezzo medio di 18 euro – continua Bernardo – e vengono distribuite sia agli studenti che ai residenti della zona universitaria, per alimentare la cultura della mobilità a inquinamento zero”. Il tutto con un occhio alla solidarietà. “Scatenati” gestisce infatti il centro di riparazione di via Libia, in collaborazione con Piazza Grande, dove si organizzano corsi per imparare a riparare e personalizzare la propria bici. “Da quando è attivo il progetto – prosegue Bernardo – il fenomeno della ricettazione nella zona universitaria si è ridotto. Le aste hanno molto successo, e il sito dell’iniziativa (http://www.scatenati.info/) conta più di mille visitatori al mese”. “Scatenati” è infatti anche una campagna di sensibilizzazione per incoraggiare i bolognesi a segnalare i ricettatori a vigili e polizia. A Bologna, secondo Bernardo, “vige il paradosso del ‘noleggio a tempo indeterminato’: gli studenti che comprano bici rubate in via Zamboni alimentano il mercato nero di cui però sono anche vittime. Nella maggior parte dei casi, i furti di bici non vengono nemmeno denunciati”. Per celebrare i buoni risultati ottenuti negli ultimi cinque anni, oltre alla mostra (aperta fino al 2 dicembre) è in programma la ventunesima edizione dell’asta. Il 26 novembre, dalle 14.30 in piazza Puntoni, saranno distribuite circa sessanta bici usate. E come sempre in piazza ci sarà anche lo stand degli Amici di Piazza Grande, per dare un’ultima e attenta revisione alle bici e permettere a tutti di salire subito in sella. (em)
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