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L’ECO DI BERGAMO
SABATO 3 MAGGIO 2014
Città
«Incentivare le giovani coppie
a stabilirsi in Città Alta»
In Città Alta sono in fase di sistemazione 20
alloggi: l’obiettivo del Comune è quello di incentivare l’arrivo di giovani coppie «perché non diventi un’enclave per la fascia alta della cittadinanza».
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Edilizia pubblica
Un patto anticrisi
tra Palafrizzoni
e sindacati inquilini
Accordo tra Comune e parti
sociali per definire nuove
politiche abitative, iniziando
dalla ristrutturazione delle
case comunali ancora vuote
Manutenzioni, sostegno economico e morosità
Un protocollo sul patrimonio abitativo comunale
definirà nuove politiche condivise per la casa
gato, gli assessori di competenza,
i dirigenti e almeno due rappresentanti delle sigle sindacali».
DIANA NORIS
Dare un carattere di ufficialità ai rapporti tra amministrazione comunale e sindacati,
che insieme si muovono per rispondere al bisogno abitativo,
sempre più emergente. È questo
l’obiettivo che Palafrizzoni vuole
raggiungere, attraverso un protocollo d’intesa che verrà siglato nei
prossimi giorni con i sindacati
Sunia-Cgil, Sicet-Cisl, Uniat-Uil
e Unione inquilini.
Le segnalazioni dai sindacati
I rapporti con le parti sociali sono
«buoni» sottolinea Tommaso
D’Aloia, assessore alle Politiche
della casa del Comune di Bergamo, e il documento – che verrà
sottoposto alla Giunta la prossima settimana – lo mette su carta
per la prima volta. «Il protocollo
serve per suggellare il buon rapporto di collaborazione che c’è
con la rappresentanza sindacale
degli inquilini, che ringrazio –
spiega infatti D’Aloia –. È un documento che riguarda le politiche
della casa e che disciplina i rapporti tra sindacati e Comune con
azioni ed impegni, sicuramente
porterà risultati importanti per
i cittadini».
Una comunicazione efficace
con le parti sociali e un positivo
rapporto di collaborazione, consentiranno all’amministrazione
di fare interventi mirati, anche
Politiche più partecipate
Tommaso d’Aloia
sulle manutenzioni. Con il protocollo, «saranno i sindacati stessi,
in costante contatto con gli inquilini, a segnalare dove è necessario
intervenire, a quali alloggi dare
priorità» spiega D’Aloia.
Per meglio organizzare il lavoro sul tema delle politiche della
casa, quattro mesi fa è stato istituito un tavolo di lavoro: «Ho incontrato i sindacati e ho deciso di
istituire un tavolo di confronto
istituzionale, presieduto dal direttore generale e dove siede il
mio assessorato, per trattare in
modo metodico il tema delle politiche della casa, che riguarda
moltissimi aspetti – spiega l’assessore alle Politiche della casa –.
A fronte del buon funzionamento
del tavolo abbiamo voluto mettere dei punti fermi, ad esempio
l’obbligo di convocazione almeno
due volte all’anno. Al tavolo siederanno il sindaco o un suo dele-
Con il documento, le politiche
della casa diventano più «partecipate»: «Sono i sindacati ad avere
il polso della situazione, perché
direttamente in contatto con gli
inquilini – spiega D’Aloia –. I sindacati potranno segnalare le situazioni più urgenti, con un programma di manutenzione partecipata. Anche per quanto riguarda il sostegno economico e le procedure di recupero delle morosità, si disciplinano i tempi e le modalità. Il Comune, prima di spedire la lettera con le richieste, cercherà di concordare un piano di
rientro graduale, in modo partecipato, sempre in linea con le nostre esigenze, che ci impongono
di recuperare i fondi». Ciò che
prima era una consultazione facoltativa, a discrezione dell’assessorato, diventa quindi un obbligo,
come per «la gestione straordinaria degli alloggi» spiega D’Aloia.
Il Comune avrà anche l’obbligo
di diffondere agli inquilini informazioni relative alle attività dei
sindacati. Viceversa, le parti sociali si impegnano a diffondere
materiale informativo.
D’Aloia sottolinea gli sforzi
della Giunta, «con 750 mila euro
nel prossimo Piano delle opere
pubbliche per la manutenzione
straordinaria degli alloggi e circa
un milione di euro derivanti dalla
vendita di cascina Ponchia che,
con un vincolo di Giunta, verranno usati per sistemare tutti i 160
alloggi».
Le manutenzioni in corso
Al momento sono in corso manutenzioni per 600 mila euro, più i
500 mila arrivati dal fondo regionale e la sistemazione di 50 alloggi erp (edilizia residenziale pubblica) in città, con un focus su
Città Alta, «dove, a partire dai
venti alloggi in sistemazione, vogliamo portare le giovani coppie,
perché non diventi un enclave
per la fascia alta della cittadinanza». 1
Dalla vendita di cascina Ponchia i fondi per sistemare 160 alloggi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Sul palco del Primo maggio
la contestazione per la casa
In edic
ola
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+ il
quotid
iano
Circa un centinaio di manifestantihannocontestatoduramenteilcorteo del Primo maggio a Bergamo.
La manifestazione provinciale ha
preso il via alle 10 da piazzale Marconi: circa duemila partecipanti
hanno sfilato per le vie del centro
con bandiere e striscioni per rivendicare il diritto al lavoro. Al
corteo erano presenti i tre segretari provinciale di Cigl, Cisl e Uil,
LuigiBresciani,FerdinandoPiccininieMarcoTullioCicerone,oltre
a vari esponenti politici. Il tradizionale comizio in piazza Vittorio
Veneto è stato affidato a Luigi Bresciani che, a nome di tutte le rappresentanze sindacali, ha delineato la difficile situazione occupazionale della provincia: «A Bergamo – ha detto – ci sono 37 mila
disoccupati, il 16% dei giovani tra
i 18 e i 29 anni non trova un lavoro.
E chi lo trova, è precario e sottopagato. Il 2013 è stato sicuramente
l’anno peggiore e ora abbiamo una
grande preoccupazione per migliaia di lavoratori che hanno terminato i periodi di cassa integrazione e mobilità. E che ora non
hanno più nulla». Bresciani ha poi
attaccato la politica italiana e
quella locale: «Alla politica – spiega–vogliamodirechel’occupazione non riparte aumentando la
precarietà. Stiamo bruciando
un’intera generazione di giovani.
Abbiamo una politica incapace di
fare una politica industriale e di
Il corteo del Primo Maggio