Horizon 2020 Societal Challenge 2 calls for proposals 2015

TITOLO
Info-Day: Horizon 2020 Societal
Challenge 2 calls for proposals 2015
LUOGO E DATA
Commissione Europea
Bruxelles
21 novembre 2014
ORGANIZZATORE
DG Ricerca e Innovazione
Relazione
L’Info-Day sulla Societal Challenge 2 di Horizon 2020 in tema di Sicurezza alimentare, sostenibilità
agricola e delle foreste, ricerca in ambito marino e Bioeconomia è stato aperto da John Bell,
Direttore della Commissione Europea per Ricerca e Innovazione. Egli ha introdotto i temi che
sarebbero stati trattati durante la giornata. Il direttore ha presentato le diverse calls for proposals
e i temi strategici dell’agenda politica europea di Horizon 2020, una grande opportunità di crescita
e sviluppo per aziende e cittadini europei.
A seguire sono state presentate le tre calls nel dettaglio, dai principali rappresentanti. Rob Peters,
Capo Unità Ricerca Innovazione della DG AGRI, ha presentato i temi che sarebbero stati discussi
nel panel riguardante la sicurezza alimentare e la sostenibilità agricola e forestale. La domanda di
prodotti agricoli sta crescendo vertiginosamente e le disponibilità del pianeta cominciano a
diventare incerte. Tra le priorità della Commissione vi è quella di garantire per i prossimi anni
l’accesso al cibo da parte di tutti, nonché un elevato livello di sicurezza alimentare.
Sarà fondamentale perciò mantenere una produzione ecosostenibile, sviluppare una gestione
efficiente delle risorse naturali, sapersi adattare ai cambiamenti climatici ed essere in grado di
produrre innovazione. Jacques Fuchs, Unità Risorse Marine della DG RTD, ha parlato delle
principali aree d’interesse di Horizon 2020 che coinvolgono il settore marino. La crescita, anche in
questo settore, è fondamentale e necessaria, sempre attraverso una ricerca sostenibile delle
risorse.
Patrick Kolar, Capo Unità Agri-Food Chain della DG RTD, spiegando il ruolo importante svolto
dalla bioeconomia, la quale si propone lo sviluppo del benessere demografico, l’utilizzo efficiente e
sostenibile delle risorse, la ricerca e l’innovazione in campo industriale. Le principali azioni della
bioeconomia saranno indirizzate alla sostenibilità agricola e delle foreste, con quasi venti milioni di
euro che sono stati già stanziati o lo saranno nei prossimi anni.
Dyanne Bennink, Rappresentante della Research Executive Agency (REA), ha spiegato il ruolo
che svolge l’agenzia esecutiva dal 2009, nell’assistenza alla Commissione Europea e ai suoi
programmi. In particolare questa cerca di analizzare i programmi, valutare i possibili partecipanti e
fornire loro tutte le informazioni necessarie. Entrando nello specifico Dyanne Bennink ha voluto
spiegare come si divide il processo di selezione e valutazione di ogni call. Una volta ricevuta la
proposta, questa viene analizzata individualmente e potrà poi ricevere un consenso di gruppo; solo
allora potrà essere finalizzata la richiesta. Ogni volta vengono valutati la chiarezza e la pertinenza
degli obiettivi, gli impatti che questi possono avere nello specifico programma cui fanno
riferimento, la coerenza del piano di lavoro, la gestione dell’innovazione e dei rischi.
Marco Cecchetto, Rappresentante dell’Executive Agency for SMEs (EASME), è intervenuto per
spiegare la possibilità data alle PMI all’interno di Horizon 2020. Il programma prevede l’utilizzo di
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uno strumento apposito per le piccole e medie imprese (lo Strumento PMI), che destina circa tre
miliardi di euro alla PMI. Le calls sono presentabili durante tutto il tempo dell’anno e viene valutata
la loro idoneità indicativamente ogni tre mesi. Questo strumento si articola in tre diverse fasi che
prevedono differenti forme di finanziamento e di domanda e che possono essere richieste anche
singolarmente:
1) studio di fattibilità (finanziamento di 50.000 per circa sei mesi di studio);
2) dimostrazione delle attività (finanziata al 70% per una durata di uno-due anni);
3) lancio sul mercato (con supporto per formazione e opportunità di networking, non direttamente
finanziata ecc.).
Cecchetto ha sottolineato come il criterio di valutazione principale e decisivo per ottenere il
finanziamento in questo strumento sia l’impatto economico europeo dell’innovazione presentata.
Per concludere ha poi indicato qualche dato statistico del primo periodo di programmazione che ha
visto 2666 proposte presentate, delle quali circa 160 richieste da consorzi e non da singole
aziende, con una percentuale di successo del 6%.
L’ultima relatrice della mattinata è stata Alexandra Ruete, Team Leader - Digital Transformation
della DG RTD, che ha parlato dei progetti di Horizon 2020. In particolare ha concentrato la propria
attenzione su quanto espresso dall’art. 38 del Grant Agreement di Horizon 2020: è fondamentale
promuovere l’azione e i risultati in maniera strategica ed efficiente. I progetti devono prevedere un
piano di comunicazione che abbia una dimensione pubblica e che coinvolga i media più appropriati.
Per avere un buon livello di comunicazione essi devono essere strategicamente pianificati, essere
chiari e facilmente identificativi, mandare informazioni pertinenti ed essere proporzionati e inerenti
alle attività e alle innovazioni proposte.
La call in materia di sicurezza del cibo, agricoltura sostenibile e foreste è stata presieduta da
Annatte Schneegans Research Programme Officer Ricerca e Innovazione della DG AGRI che ha
presentato le linee generali del tema ed introdotto ogni specifica presentazione. Per il tema
specificatamente legato alla sostenibilità dei sistemi di produzione di cibo ha parlato Jean-Charles
Cavitte Research Programme Officer Ricerca e Innovazione della DG RTD. Tale tema prevede i
seguenti topic:
SFS-01c-2015: La valutazione della sostenibilità della produzione animale terrestre
A livello Europeo è sempre più crescente la domanda di cibo di origine animale e l’uso intensivo del
territorio mentre sarebbe necessario ridurre l'impatto ambientale aumentando allo stesso tempo la
qualità dei prodotti (valore nutrizionale). È necessario ripensare ai sistemi agricoli per conciliare al
meglio le diverse esigenze in materia di produttività, sostenibilità e valori sociali.
Gli impatti attesi riguarderanno, in special modo, una maggiore efficienza e redditività del settore
agricolo animale, un miglioramento della sostenibilità globale e della capacità innovativa del
settore zootecnico.
SFS-02b-2015: La valutazione dei sistemi di coltivazione per migliorare il suolo.
Sono necessarie strategie di gestione delle colture più sostenibili per mantenere o aumentare la
fertilità del suolo. È necessaria una gestione più appropriata del terreno, delle acque e un uso non
eccessivo di input esterni perché rappresentano una perdita economica per l'agricoltore, un
impatto significativo sull’ambiente e sulla salute umana. Le proposte devono prevedere sistemi di
coltivazione del suolo e tecniche agronomiche migliori e più efficaci, ad esempio agricoltura di
precisione, rotazione delle colture, ecc. Gli impatti attesi riguardano essenzialmente la
conservazione della biodiversità e della fauna selvatica, la conoscenza scientifica dei vantaggi e
degli svantaggi di sistemi e tecniche di coltivazione, la riduzione dell'erosione del suolo e il
miglioramento della qualità e struttura, riduzione dell'impatto ambientale negativo della produzione
agricola.
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SFS-05-2015: Strategia per la produttività, la qualità e la conservazione delle colture.
La produttività delle colture è determinata infatti dalla variabilità genetica e dalle complesse
interazioni tra genotipo e il suo ambiente. Le proposte dovrebbero proporre approcci intelligenti e
strumenti per migliorare l'identificazione, la previsione e l'introduzione di variazioni genetiche utili
nelle colture, così come combinazioni favorevoli di genotipi e pratiche di gestione in una serie di
ambienti. L’obiettivo è di raggiungere: una maggiore conoscenza sulle complesse interazioni
pianta-ambiente e le opportune combinazioni di genotipi e pratiche di gestione, uno sviluppo di
strategie di riproduzione nuove e a lungo termine. La conoscenza e gli strumenti creati dovranno
sostenere la produttività del settore agricolo in Europa.
SFS-07b-2015: Gestione e uso sostenibile delle risorse genetiche
Le proposte dovrebbero prevedere azioni globali per migliorare lo stato e l'uso, ex-situ e in situ, di
materiale genetico. Più in particolare, dovrebbero sostenere l'acquisizione, la conservazione, la
caratterizzazione e valutazione delle risorse genetiche specifiche per l’attività di allevamento,
agricole e forestali. I progetti dovrebbero garantire un miglioramento della gestione nelle aziende
agricole, la promozione di colture tradizionali e sottoutilizzate, un maggiore trasferimento di
materiale genetico in programmi di riproduzione, di allevamento e nelle pratiche forestali, un
contributo complessivo alla sicurezza alimentare, sostenendo le innovazioni per l’allevamento e
l'agricoltura.
SFS-08-2014-1 Efficienza delle risorse ed eco-innovazione per il processo di produzione e
trasformazione del cibo
I sistemi di produzione e trasformazione alimentare attuali, in particolare nel settore delle PMI,
dovranno essere rivisti e ottimizzati al fine di ottenere una significativa riduzione di acqua e di
energia, di emissioni di gas serra e di produzione di rifiuti, migliorando l'efficienza nell’utilizzo delle
materie prime. Dalle PMI dovrebbero essere sviluppati processi eco-innovativi competitivi verso
una transizione più efficiente delle risorse e un’economia sostenibile. Lo strumento PMI relativo a
questo ambito prevede una diffusione sul mercato e distribuzione delle innovazioni che affrontano
il problema specifico di sicurezza alimentare in modo sostenibile.
La seconda relatrice Isabelle Froidmont-Görtz
Research Programme Officer - Food and
Nutrition, Agri-Food Chain della DG RTD, ha illustrato i topic relativi al tema della sicurezza del
cibo delle abitudini alimentari sane e del consumo sostenibile.
SFS-13-2015 La contaminazione biologica delle colture nella catena alimentare
La possibilità di contaminazione biologica tra le diverse colture è una grande preoccupazione
poiché ha importanti implicazioni per la sicurezza alimentare sia, umana che animale. In tutto il
mondo, infatti, si stima che le micotossine siano responsabili di perdite fino al 5-10% della
produzione agricola. Le proposte progettuali su quest’ambito dovrebbero mirare a ridurre il rischio
di contaminazione da micotossine nelle colture e nelle catene alimentari sviluppando
eventualmente soluzioni ICT. Le proposte dovrebbero contribuire alla legislazione in materia ma,
soprattutto, a ridurre i rischi per la salute umana e animale e aumentare la fiducia dei consumatori
nei prodotti agro-alimentari.
SFS-14b-2015 Autenticazione dei prodotti alimentari
La sfida particolare di questo topic consiste nello sviluppare, convalidare e armonizzare i metodi di
analisi e i parametri di qualità che riguardano specificamente le caratteristiche tecniche di
autenticità e tracciabilità di particolari prodotti alimentari (es. Olio di oliva). Le proposte
dovrebbero essere volte a facilitare la cooperazione tra gli organismi di ricerca europea in materia
di autenticazione dei prodotti alimentari. Le proposte dovranno dimostrare un aumento di fiducia
da parte dei consumatori per i mercati in qualità dell'olio di oliva e di altri prodotti alimentari e
dovranno contribuire a migliorare le capacità di rilevamento delle frodi alimentari.
SFS-16-2015 Il problema della malnutrizione nella popolazione anziana
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La malnutrizione e la perdita di peso che tendono facilmente a sviluppare gli anziani a causa delle
difficoltà fisiche e delle abitudini alimentari, possono influenzare in modo significativo la qualità
della vita e avere un impatto negativo sul funzionamento fisico e psicologico dei soggetti.
Le proposte dovranno garantire la progettazione e lo sviluppo di strategie alimentari che
supportano l'invecchiamento attivo e aiutino a prevenire la malnutrizione negli anziani.
È intervenuto in seguito Marc Douponcel Research Programme Officer Ricerca e Innovazione
della DG AGRI per illustrare il tema della sicurezza del cibo legato ai cambiamenti globali nei suoi
diversi topic.
SFS-18-2015 Le piccole aziende e i mercati globali: il ruolo delle aziende agricole a conduzione
familiare nella sicurezza alimentare e nutrizionale.
Le proposte dovranno fornire una migliore comprensione del ruolo delle fattorie agricole a
conduzione familiare nel raccogliere la sfida FNS (Food and nutrition security); contribuendo a
individuare politiche per i nuovi modelli di sviluppo per il settore agro-alimentare.
SFS-20-2015 Catene alimentari sostenibili attraverso politiche pubbliche: i casi della politica di
qualità dell'Unione europea e degli appalti nel settore alimentare
Le proposte progettuali dovranno puntare a fornire una conoscenza degli effetti della politica di
qualità dell'UE e delle politiche di approvvigionamento alimentare del settore pubblico, dovranno
consentire una migliore progettazione e attuazione di tali politiche e infine chiarire come questi
approcci, attraverso la creazione di nuovi mercati di qualità, potranno favorire lo sviluppo di filiere
alimentari locali.
Per quanto riguarda il tema dell’agricoltura e delle foreste in ISIB ha preso la parola Inge Van
Oost Innovation/Environment Ricerca e Innovazione della DG AGRI che ha illustrato le reti
tematiche in Horizon2020 con altre calls tra cui:
ISIB-02-2015 Colmare il divario esistente fra ricerca e innovazione: il ruolo cruciale dei servizi di
sostegno all'innovazione e allo scambio di conoscenze
Le proposte dovranno integrare le tematiche di questa sfida sociale garantendo il miglioramento
del flusso di informazioni e di conoscenze tra il mondo accademico e gli operatori in particolare
sulle innovazioni nelle pratiche agricole e forestali, la corretta distribuzione delle conoscenze
scientifiche e pratiche esistenti, l'aumento degli scambi tra le regioni europee, l’accessibilità di reti
tematiche che forniscono materiale a lungo termine.
Miroslav Božić Policy Officer Ricerca e Innovazione della DG AGRI ha presentato invece ISIB-032015 Sviluppare il potenziale di crescita delle aree rurali attraverso il miglioramento della
governance e l'innovazione sociale
Questo topic parte dalla considerazione che una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile della
UE non può essere realizzata senza il contributo sostanziale delle sue aree rurali. Le attività
dovrebbero riguardare le molteplici tipicità delle aree rurali europee, dei paesi associati e dei paesi
mediterranei non europei. In linea con gli obiettivi della strategia dell'UE per la cooperazione
internazionale in materia di ricerca e innovazione, le proposte dovrebbero coinvolgere
possibilmente partecipanti di paesi terzi, in particolare quelli del Mediterraneo.
Poi ha preso la parola Doru-Leonard Irimie Research Programme Officer, Agri-Food Chain della
DG RTD per illustrare ISIB 4 Miglioramento dei modelli di gestione delle aree boschive. Il bando è
frutto della necessità di migliorare la registrazione dei dati forestali, dei sistemi di monitoraggio e
dei modelli di gestione per mantenere la funzione socio-economica e ambientale delle foreste. Le
proposte devono mirare al miglioramento dei modelli e delle relative tecniche, tra cui la genetica
collegata agli adattamenti ai cambiamenti climatici, riproduzione e migrazione assistita,
rotazione/periodo di raccolta, i rendimenti sostenibili, modalità di ripopolamento e la gestione del
rischio. I progetti devono mirare al rafforzamento del quadro metodologico in grado di alimentare i
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sistemi di informazione dell’UE e fornire ulteriore sostegno allo sviluppo delle politiche comunitarie
e dei processi internazionali. I progetti devono mirare a migliorare i modelli di gestione forestale
sostenendo ulteriormente lo sviluppo della bioeconomia.
Termina il pomeriggio di presentazioni Alisson Imrie Policy Officer, Strategy della DG RTD per
illustrare dove i temi dell’agricoltura e delle foreste possono essere sviluppati nelle calls riguardanti
i temi di Acqua e Rifiuti.
Per quanto riguarda il tema Rifiuti: una risorsa da riciclare, riutilizzare, recuperare. Nel 2015 si può
identificare il bando: WASTE-7-2015: Garantire l'uso sostenibile dei rifiuti agricoli, dei prodotti e
dei sottoprodotti. Le proposte dovrebbero valutare le tecniche esistenti e lo sviluppo di nuovi e
innovativi approcci per l'uso efficiente dei rifiuti, dei prodotti e sottoprodotti agricoli, contribuendo
in tal modo alla creazione di catene di valore sostenibile nel settore agricolo e della trasformazione.
Per quanto riguarda il tema “Acqua: Innovazioni che generano valore per l’Europa”, la relatrice ha
indicato i bandi:
- WATER-4b-2015: Soluzioni per la gestione dell’acqua nel settore agricolo;
- WATER-2b-2015: Approcci integrati alla sicurezza alimentare, energia a basso consumo di
carbonio, gestione sostenibile delle acque e mitigazione dei cambiamenti climatici.
L’obiettivo è, infatti, quello di creare una leadership europea nella gestione della risorsa acqua
supportando anche i bisogni di politiche efficienti e decisioni internazionali relativamente all’utilizzo
domestico e industriale di questa importante risorsa. Stimolare infine la ricerca, l’innovazione e i
risultati in questo ambito.
La call in materia di bioeconomia è stata presieduta da Garbiñe Guiu Etxeberria, Research
Programme Officer – Biotechnology, BioBased products and processing della DG RTD. Il primo
relatore a prendere la parola è stata Maria Fernandez Gutierrez Research Programme Officer –
Biotechnology, BioBased products and processing della DG RTD, che ha presentato il tema della
conversione della CO2 in prodotti chimici. L’anidride carbonica prodotta dai procedimenti industriali
continua ad accumularsi nell’atmosfera, accelerando il cambiamento climatico e con un impatto
devastante per la biosfera; l’industria chimica è alla continua ricerca di risorse alternative e
sostenibili, di nuove tecnologie e processi scientifici che permettano una maggiore protezione
dell’ambiente e uno sviluppo economico.
L’obiettivo finale deve essere quello di arrivare, tramite le nuove tecnologie, a utilizzare la CO2
presente nell’atmosfera e prodotta dai procedimenti industriali come materia prima nelle
produzioni chimiche. Alcuni esempi sono rappresentati dall’elettrosintesi microbica, o l’utilizzo
dall’utilizzo di fotosistemi per ricostruire artificialmente il processo di fissazione del carbonio
(seconda fase della fotosintesi clorofilliana). Tutti questi processi, secondo la rappresentante della
DG RTD, non comporterebbero alcun impatto ambientale e rappresenterebbero una grande
opportunità, soprattutto per quei territori (come l’Europa) dove l’accesso alle biomasse è molto
limitato.
Il secondo intervento è stato di François Constantin, Sustainable Agriculture, Non Food Uses,
SCAR Secretariat, Agri-Food Chain della DG RTD, che ha parlato della rete di supporto ERA-NET a
favore del coordinamento delle attività di ricerca. Le azioni di supporto si propongono di
concentrare le risorse disponibili su settori rilevanti come l’agricoltura sostenibile, la produzione
alimentare, la bioeconomia e la salute nello stile di vita; l’obiettivo è di assicurare un impegno
finanziario per i progetti comuni e produrre un effetto leva sui finanziamenti nazionali e regionali e
sugli investimenti privati, considerando l’importante fetta di economia globale che questi settori
rappresentano. Inoltre cerca di rafforzare la partecipazione di tutti gli Stati membri (e le rispettive
regioni o macroregioni) nella cooperazione transfrontaliera. Le deadline sono previste per il
prossimo giugno e per finanziare i progetti è in programma l’investimento di quasi venti milioni di
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euro.
LINK
http://ec.europa.eu/research/bioeconomy/news-events/news/20141121_en.htm - slide evento
Eseguito da:
Marco Oliosi e Maria Girotto
UNIONCAMERE DEL VENETO
Delegazione di Bruxelles
Av. de Tervueren 67 - B - 1040 Bruxelles
Tel. +32 2 5510490
Fax +32 2 5510499
e-mail: [email protected]
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