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www.gazzetta.it mercoledì 20 agosto 2014 1,40 €
ITALIA
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 ­ TEL. 0262821 ­ REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 ­ TEL. 06688281
POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. ­ D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
anno 118 ­ numero 195
Numero 195
Anno 118 ­ NAZIONALE IL NUOVO C.T. SPIEGA LE SUE IDEE. SU PIRLO: «DEVO PARLARGLI»
il Commento
LE REGOLE DI CONTE
QUELLO CHE CI VOLEVA
Avviso a Balo: «Ai grandi giocatori preferisco i grandi uomini
I soldi dello sponsor? Chi mi conosce sa che decido solo io» 3 Antonio Conte, 45 anni, sorride dopo la presentazione come c.t.
CALVI, CATAPANO, CECCHINI, GALDI ALLE PAGINE 8­9
PRELIMINARE CHAMPIONS TANTA SOFFERENZA
POI L’ASSALTO
DOPO IL PAREGGIO
UN PIPITA
DI SPERANZA
Segna Higuain, si sveglia il Napoli: 1­1 con l’Athletic
A Bilbao sarà dura, ma
al San Paolo la squadra ha
dimostrato di avere cuore
e gambe, sprecando
occasioni. Insigne fischiato
reagisce sotto
gli occhi di Conte.
L’argentino: «Fuori dalla
coppa? Neanche a pensarci»
DI FABIO LICARI
Sgombriamo subito il campo dal primo equivoco: se qualcuno pensa che
lo stipendio del nuovo c.t. sia esagerato, si rivolga alla federazione.
Non a Conte.
L’ARTICOLO A PAGINA 27
ROMA
3 Francesco Totti compirà 38 anni il 27 settembre, Festa all’Olimpico
fra Totti, Destro
e voglia di scudetto
Col Fenerbahce è 3­3: rigore del capitano e,
nel finale, doppietta dell’attaccante. Castan k.o. si allontana la cessione di Benatia
PUGLIESE, ZUCCHELLI ALLE PAGINE 16­17
COMMENTO DI CALAMAI A PAGINA 27 CONDO’, D’URSO, MALFITANO, G. MONTI, VERNAZZA DA PAGINA 2 A PAGINA 7 IL CASO IL COLOMBIANO VUOLE ANDAR VIA
Falcao triste a Monaco
La Juve per rinascere
EUROPA LEAGUE IN CAMPO A REYKJAVIK ALLE 23
Zenga: «Vedo l’Inter
tra le prime tre»
E oggi Icardi ci prova
In Islanda tocca al bomber
argentino mettere il timbro sul passaporto per ipotecare il turno. E il grande ex ha fiducia: «Acquisti giusti»
3 Mauro Icardi, 21 anni
CECERE, DALLA VITE, ELEFANTE ALLE PAGINE 10­11
Programmi ridimensionati e scarso feeling col tecnico Jardim: trasferimento possibile. Oggi bianconeri a Villar Perosa
3 Radamel Falcao, 28 anni
GRANDESSO, GRAZIANO, TURRINI PAG. 13
SPAGNA VENERDÌ IL RITORNO AL CALDERON
Simeone ferma Ancelotti (1­1)
nel primo round di Supercoppa
Il gol di Gonzalo Higuain tiene vivo il ritorno del 27 nella tana dell’Athletic RICCI A PAGINA 25
ROSSONERI SVOLTA POSITIVA NELLA TRATTATIVA PER IL MANCINO DEL TORINO
Milan­Cerci: adesso si può
Galliani sale a 13 milioni, Cairo chiede anche dei giovani
Douglas Costa spera: «Sono un tipo alla Ronaldinho»
40 8 2 0>
3 Alessio Cerci, 27 anni
9 771120 506000
DI FEO, LAUDISA ALLE PAGINE 14­15
IL ROMPI
PALLONE
DI GENE GNOCCHI
EUROPEI DI NUOTO
PARLA IL SEDICENNE
Paltrinieri e
Detti valgono
l’oro nei 1500 Verstappen jr
«Io, in F.1
senza paura»
ARCOBELLI, CRIVELLI PAG. 28­30
PERNA PAG. 32, ALLIEVI PAG. 27
3 Gregorio Paltrinieri, 19 anni
3 Max Verstappen, 16 anni
w
Salta l’ingaggio del sedicenne
figlio di Verstappen alla Toro
Rosso: ha solo il foglio rosa e
deve guidare col papà accanto.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
2
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
Soffre l’Arsenal, nell’andata
del playoff, ma strappa un pareggio senza reti sul campo del Besiktas. Espulso Ramsey nella ripresa. La Steaua batte il Ludogorets con un gol nel finale, mentre il Bayer Leverkusen espugna il campo del Copenaghen grazie a un primo tempo LE ALTRE PARTITE
CHAMPIONS
ANDATA PRELIMINARI
Arsenal indenne
contro il Besiktas
Bene Leverkusen
Steaua e Salisburgo
NAPOLI
pirotecnico. Il Salisburgo supera 2­1 il Malmoe, ma il gol in extremis degli svedesi tiene aperto il discorso qualificazione. Oggi l’andata delle altre cinque sfide.
RISULTATI
Besiktas (Tur)­Arsenal (Ing) 0­0; Copenaghen (Dan)­Bayer Leverkusen (Ger) 2­3; Salisburgo (Aus)­Malmoe (Sve) 2­1; Steaua Bucarest (Rom)­Ludogorets (Bul) 1­0.
OGGI, ore 20,45
Lilla (Fra)­Porto (Por); Maribor (Slo)­Celtic (Sco); Slovan Bratislava (Slk)­Bate Borisov (Bie);
Aalborg (Dan)­Apoel Nicosia (Cip); Standard Liegi (Bel)­Zenit (Rus).
ATHLETIC
1
1
(4­2­3­1)
(4­2­3­1)
1 Rafael; 11 Maggio, 33 Albiol, 26 Koulibaly,
5 Britos; 8 Jorginho, 77 Gargano; 7 Cal­
lejon, 17 Hamsik (dal 33’ s.t. 25 Michu), 24
Insigne (dal 15’ s.t. 14 Mertens); 9 Higuain.
ALLENATORE Benitez. PANCHINA Andujar, Mesto, Ghoulam, In­
ler, Zapata.
CAMBI DI SISTEMA nessuno.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Jorginho per comportamento
non regolamentare.
1 Iraizoz; 10 De Marcos, 18 Gurpegi, 4 La­
porte, 24 Balenziaga; 17 Rico, 8 Iturraspe
(dal 42’ s.t. 5 Moran); 14 Susaeta (dal 35’
s.t. 11 Ibai Gomez), 7 Benat (dal 29’ s.t. 6
San José), 19 Muniain; 20 Aduriz. ALLENATORE Valverde. PANCHINA Iago, Iraola, Fernandez, Lopez.
CAMBI DI SISTEMA nessuno.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Gurpegi per gioco scorretto,
Balenziaga per comportamento non re­
golamentare.
MARCATORI Muniain (A) al 41’ p.t.; Higuain (N) al 23’ s.t.
ARBITRO Eriksson (Svezia).
NOTE Paganti 49.872, incasso di 963.934 euro. In fuorigioco 6­1. Angoli 5­6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
POSSESSO PALLA
PASSAGGI RIUSCITI
NAPOLI 60,3%%
NAPOLI 80,9%
ATHLETIC BILBAO 39,7%
TIRI IN PORTA
ATHLETIC 67,6%
TIRI FUORI
IIII
IIII IIIIIII
NAPOLI 4
ATHLETIC BILBAO 4
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO 0­1
4’ Insigne attiva Hamsik al centro, controllo
farraginoso e sinistro a lato.
7’ Jorginho lancia Insigne oltre la linea difen­
siva basca, ma l’azzurro cicca clamorosa­
mente la conclusione.
33’ Cross da destra di Benat, Aduriz indiriz­
za di testa nell’angolo ma Rafael è pronto al­
la parata.
GOL! 41’ Lunga discesa di De Marcos a de­
stra, cross radente che Muniain, liberato dal
movimento di Aduriz, infila nell’angolo.
5
ATHLETIC BILBAO 6
SECONDO TEMPO
4’ Tiro da fuori di Rico, Aduriz lo devia a lato
GOL! 23’ Splendido diagonale di destro di
Higuain, dopo un controllo difficile su pas­
saggio di Hamsik.
25’ Gravissimo errore di Callejon in coda a
un contropiede Hamsik­Higuain.
40’ Grande iniziativa a sinistra di Mertens,
assist centrale per Higuain che colpisce,
grande riflesso di Iraizoz che ribatte.
14
24
26
77
8
1
IIIIII
NAPOLI 7
33
11
17
9
7
BARICENTRO BASSO 49 metri
20 7
10
18
17
19
8
1
4
24
BARICENTRO BASSO 49,6 metri
Gonzalo Higuain, 26 anni, ha appena segnato l’1­1: sconfitta evitata ma questo non fa sorridere nessuno. Al ritorno sarà dura a Bilbao IPP
CUORE DI HIGUAIN
Il Pipita rialza un Napoli spento Meglio l’Athletic, fischi a Insigne
Baschi avanti con Muniain, gran pari della punta e gran finale con Mertens
Il napoletano sbaglia un gol e reagisce alla contestazione. Ora serve l’impresa DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO CONDÒ
@PaoloCond
NAPOLI
Il gol che rianima il Na­
poli dopo un’ora abbondante
da «Walking Dead» è un pezzo
di bravura individuale di Gon­
zalo Higuain del tutto esterno
al contesto della partita. L’ar­
gentino arpiona sul limite del­
l’area un passaggio sbilenco di
Hamsik, si muove verso destra
con l’istinto della fiera e anzi­
ché dare palla all’accorrente e
liberissimo Maggio – come in­
segnano in qualsiasi scuola
calcio – esplode un diagonale
con l’uomo addosso che fini­
sce nell’angolino opposto. È il
percorso dei campioni: impa­
rare tutte le regole del gioco
per poi dimenticarsele e colpi­
re in maniera personale. Il
ruggito del San Paolo è un mix
di sollievo per il playoff ria­
perto, di rabbia per lo zero co­
struito dal Napoli sin lì e di ri­
valsa sull’umore paradisiaco
dei tifosi dell’Athletic, esaltati
dalla magistrale esibizione
dei loro eroi dopo una giorna­
ta di sole passata tra falanghi­
ne e mozzarelle. L’unica colpa
della squadra basca è quella di
subire il numero di qualità pu­
ra di Higuain nel momento in
cui il suo vantaggio è ancora
minimo: al 23’ del secondo
tempo – ovvero a tre quarti di
gara – fra Athletic e Napoli i
gol di distanza dovrebbero es­
sere almeno due.
Gara ribaltata La magia con­
tenuta nel calcio, però, con­
templa anche la possibilità
che una singola prodezza tra­
sformi una gara apparente­
mente troppo squilibrata per
cambiare, come se il colpo del
campione avesse il potere di
infondere nei compagni un
nuovo coraggio, una nuova
elettrica determinazione.
Raggiunto l’1­1 il Napoli si im­
possessa dell’ultimo quarto di
partita come un bullo che
prende per il collo il rivale, e i
fremiti di pura inquietudine
provati fin lì per le discese del
talento Muniain, il girovagare
sul fronte offensivo di Benat e
la minacciosa efficacia di Adu­
riz diventano in un amen pal­
piti di pura speranza per le
scorrerie di Mertens, per i rim­
palli in area sui quali si lancia
Higuain, per le conclusioni
purtroppo non chirurgiche di
Callejon. Il Napoli sfiora subi­
to il 2­1 con lo spagnolo, e il
suo è un errore grave, e poi
ancora con Higuain, attivato
dalla frenetica azione di Mer­
tens. Non essendo noi sospet­
tabili di tirare la volata agli
stranieri in opposizione ai gio­
vani italiani, occorrerà am­
mettere che tenere fuori lo
spadaccino belga a favore di
Insigne è uno sbaglio: d’accor­
do che inserirlo a gara in corso
equivale all’iniezione di adre­
nalina nel cuore che risveglia
Uma Thurman in Pulp Fiction,
ma un attaccante esterno di
tanta qualità non può giocare
soltanto mezz’ora. Per Insi­
gne, seccato per i fischi del
San Paolo, sta arrivando il
momento di entrare in con­
correnza con Hamsik, non più
con Mertens.
lafotonotizia
Athletic in controllo Nei pri­
mi tre quarti di gara la diffe­
renza di preparazione era sta­
ta evidente, accentuata poi
dal brillante e coraggioso gio­
co dell’Athletic, che va a cac­
cia della palla in ogni zona del
campo impedendo a un Napo­
li lento e macchinoso qualsiasi
ripartenza comoda. Un pres­
sing così alto si batte con
triangoli veloci che liberino
l’uomo creando una superiori­
tà numerica: tocca invece assi­
stere a un gioco sempre a due
tocchi con palla regolarmente
Conte, prima da c.t.
al San Paolo. Oggi a Trigoria e Formello Prima uscita ufficiale per
il neo c.t. dell’Italia, Antonio Conte. L’ex tecnico Juve è stato l’ospite d’onore al San Paolo dove si è accomodato in tribuna accanto al presidente del Napoli, De Laurentiis. E oggi farà visita a Roma e Lazio tra i piedi di un azzurro mar­
cato. Il Napoli è a lungo spac­
cato tra i quattro inconcluden­
ti giocatori offensivi e il resto
della squadra, restia ad ap­
poggiare la manovra per pau­
ra di subire il gol, che puntual­
mente arriva: sulla percussio­
ne di De Marcos la trappola è
perfino ovvia, Aduriz si muo­
ve portandosi via i due centra­
li e l’inserimento di Muniain è
comodo e letale. Il gol arriva
in un momento brutto, perché
avvelena il riposo del Napoli, e
nei primi 20’ della ripresa il
clima al San Paolo è da attesa
della sentenza, tale è il con­
trollo dei baschi. Occorre una
leva di classe superiore per
smuovere un simile macigno,
e meno male che Higuain rovi­
sta fino in fondo nella sua cas­
setta degli attrezzi.
Percentuali È difficile quan­
tificare adesso le percentuali
di qualificazione delle due
squadre: fino al 23’ della ri­
presa si sarebbe detto 90­10
per i baschi, ora che il match è
finito lasciando nella retina gli
spunti del Napoli verrebbe da
dire 50­50. La realtà è che
l’Athletic è sicuramente un
passo avanti, ma al San Paolo
ha avuto un paio di match­
point, non li ha sfruttati e ora
se li deve «dimenticare». Non
facile. Saranno otto giorni
molto lunghi per tutti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
IL RICORDO
La mamma di Ciro
seduta in curva B
E tutto il San Paolo
acclama suo figlio
Lo aveva promesso e al
fischio di inizio di Napoli­Athletic Bilbao, Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, era lì, seduta in Curva B, nel settore «dove sarebbe andato mio figlio Ciro ­ aveva scritto alla vigilia in una lettera al nostro giornale ­ se fosse ancora con noi. Ciro non si sarebbe perso per nulla al mondo l’esordio stagionale del suo Napoli, l’inizio di una nuova grande
avventura in Champions». Lo sfortunato tifoso del Napoli ferito gravemente lo scorso 3 maggio a Roma prima della finale di Coppa Italia tra il Napoli e la Fiorentina e morto il 25 giugno dopo quasi due mesi di agonia, è stato anche ricordato prima della partita con una toccante scenografia organizzata dai tifosi della Curva B: migliaia di cartoncini azzurri a fare da sfondo e il nome Ciro composto da altrettanti cartoncini di colore bianco. Poi, uno striscione «Non è un LA GAZZETTA DELLO SPORT
3
saluto ma un eterno tributo,
sventola il tuo nome nell’azzurro del nostro cuore» e, poco prima dell’inizio della partita, un coro «Ciro, Ciro» che ha coinvolto tutto lo stadio andando a coprire persino l’inno della Champions League. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Notte a due facce
LO SCUGNIZZO E L’ARGENTINO PRE­PARTITA
Una coreografia da Champions
Pubblico delle grandi occasioni al San Paolo, con tanto di show prima del via. Ma i 50mila non sono bastati ANSA
Insigne getta la maglia
dopo la contestazione
Higuain, gioia e rabbia
Brutta partita e brutta reazione di Lorenzo davanti a Conte. Un grande Pipita sfiora il raddoppio, ma chiude avvilito: «Non ho voglia di parlare»
carriera all’Athletic Bilbao (in
undici incontri) e prendendosi
una rivincita di enorme valore
38 giorni dopo la cocente delu­
sione per il gol sbagliato nella
finale persa al Mondiale contro
la Germania. Dal San Paolo ri­
parte un nuovo Higuain, più
leader, più decisivo, più capo­
popolo, in grado di incarnare
più degli altri il sentimento dei
napoletani.
DAL NOSTRO INVIATO
41’ PRIMO TEMPO
Il San Paolo è gelato L’Athletic va in vantaggio prima dell’intervallo. Cross dalla destra di De Marcos: in area Muniain non sbaglia LAPRESSE
23’ SECONDO TEMPO
La magia del Pipita Al termine di una splendida azione personale, Higuain trova il destro il giusto che s’infila nella porta basca: 1­1 LAPRESSE
si qualifica se...
IL 27 AGOSTO IL RITORNO
SERVE UNA VITTORIA
O UN PARI CON 2 RETI
Per passare il turno
e accedere ai gironi
di Champions League,
il 27 agosto il Napoli dovrà vincere al San Mamés di Bilbao con qualsiasi risultato. Oppure pareggiare realizzando almeno 2 reti (2­2, 3­3 etcetera). Il pareggio
per 1­1 porterebbe le due squadre ai tempi supplementari.
i
la moviola
DI V.D’A.
Mancano due gialli
ai difensori baschi
Partita intensa ma corretta, sostanzialmente
ben diretta dall’arbitro svedese Eriksson che pecca di buonismo in due occasioni, entrambe a «sfavore» del Napoli: all’8’ della ripresa manca un giallo al difensore centrale basco Laporte, che ferma un’azione di ripartenza di Higuain volontariamente, cercando solo il contatto con l’attaccante azzurro; il secondo episodio subito dopo il pari di Higuain, con Maggio che raccoglie la palla in porta ricevendo un calcetto dal capitano Gurpegi, graziato nell’occasione e ammonito pochi minuti per una trattenuta su Hamsik. ALESSIO D’URSO
NAPOLI
Ci sono giocatori norma­
li, a volte protagonisti, e ci so­
no i campioni, talenti che sfug­
gono all’ordinario. Ci sono pu­
re gesti tecnici ad alto coeffi­
ciente di difficoltà che, se non
li vedi con i tuoi occhi, fatichi
ad immaginare. Centravanti
come Gonzalo Higuain, capaci
di riaccendere la speranza di
50mila persone con due toc­
chi, una protezione del pallone
da maestro e un diagonale di
rara precisione, e genietti a
corrente alternata come Lo­
renzo Insigne, sul più bello in
preda alla paura, schiacciati
dalla pressione eccezionale.
Succede al San Paolo, nella pri­
ma notte da spettatore del nuo­
vo c.t. azzurro Antonio Conte,
presente a Fuorigrotta dal 10’
del primo tempo.
Due volti In fondo al primo
round dei playoff di Cham­
pions League, il Napoli mostra
i due volti del suo presente: fie­
ro e orgoglioso, quello del «Pi­
pita», certezza argentina, scu­
ro e contrito quello di Insigne,
ancora una volta in polemica
con i tifosi, impietosi nei suoi
confronti con fischi prolungati
cui l’esterno, al momento della
sostituzione con Dries Mertens
nella ripresa, ha risposto con
un gesto della mano irridente
(come a voler dire: «Fischiate­
mi di più che non ci sento…»),
prima di gettare la maglia una
volta raggiunta la panchina.
Una polemica riaperta con la
S
Lorenzo
Insigne
23 anni, al
momento della
sostituzione
lancia la maglia
sulla panchina.
Il giocatore
ha ricevuto
fischi da parte di
alcuni tifosi ANSA
gente di Fuorigrotta. Che al
momento fa solo comodo al
belga, apparso in condizioni
migliori del compagno e a un
passo dal gol del sorpasso sui
baschi con un tracciante (de­
viato da uno strepitoso Iraizoz)
degno del miglior Robben.
Copertina E così, come spes­
so accade nelle partite secche,
laddove contano l’esperienza e
la qualità, salgono in cattedra i
migliori. E Higuain è il miglio­
re del Napoli. Non poteva es­
serlo per tutta la partita il pur
bravo Walter Gargano, grega­
rio intelligente rilanciato sul
proscenio più importante da
Rafa Benitez. La scena se la
prende Gonzalo con prepoten­
za, segnando la nona rete in
Rabbia Il centravanti non po­
trebbe accettare un’altra di­
sfatta. Neanche per sogno. Ot­
to mesi dopo l’eliminazione
dalla Champions, nonostante
la vittoria sull’Arsenal (agli ot­
tavi andarono proprio i Gun­
ners e il Borussia Dortmund
che superò in casa sua l’Oympi­
que Marsiglia), il «Pipita» vuo­
le riscrivere la storia e alle pa­
role preferirebbe i fatti: «Non
ho molta voglia di parlare – ha
detto ieri, scuro in volto, dopo
il triplice fischio ­, ora voglio ri­
posare e pensare alla prossima
partita. Il Napoli deve giocare
la Champions, ora aspettiamo
la sfida di mercoledì. Non ho
voglia di parlare, ripeto, solo
riposare e preparare la gara
per bene». Perché al San Ma­
mes ci vorranno undici Hi­
guain per vincere la battaglia
più difficile. E non ci sono altre
ricette, se non che «dobbiamo
andare lì per vincere, il Napoli
deve farlo perché ha la squadra
per vincere». Se tutti, proprio
tutti, a partire da Insigne, sa­
ranno capaci di issarsi al di so­
pra degli altri. I campioni,
quelli veri, fanno così.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LE TRATTATIVE L’OLANDESE GIÀ IN CITTÀ, ORA SI STRINGE PER IL BELGA DEL MANCHESTER UNITED E IL DIFENSORE DEL CITY
Visite per De Guzman. Ora Fellaini e spunta Nastasic
Per il neo centrocampista azzurro 2 milioni all’anno. Vargas in prestito al Qpr le visite mediche e domani dovrebbe svolgere
il primo allenamento coi nuovi compagni. Il
suo impiego è previsto soltanto per la prima
giornata di campionato, a Marassi contro il
Genoa. Il neo acquisto, infatti, non è nella lista
Champions e, dunque, non potrà essere dispo­
nibile per la gara di ritorno, a Bilbao, in pro­
gramma tra sette giorni.
MIMMO MALFITANO
NAPOLI
È arrivato nella tarda serata di ieri, men­
tre il Napoli era in campo per il preliminare di
Champions. Jonathan De Guzman s’è diretto
in albergo, da dove ha seguito in tv la partita.
Il centrocampista olandese è il quarto acquisto
concluso da Aurelio De Laurentiis in questa
stagione. Un investimento costato 6 milioni di
euro, mentre al giocatore andranno 2 milioni
a stagione per i prossimi quattro anni. Questa
mattina, accompagnato dal dottor De Nicola,
il medico sociale, De Guzman si sottoporrà al­
De Guzman, 26 anni, in aeroporto AFP
Fellaini e Nastasic Al momento, la questio­
ne è ferma alla proposta fatta dal Napoli:
prestito oneroso con diritto di riscatto da
concordare con il Manchester United. Po­
trebbero essere determinanti le prossime
ore per concludere l’operazione, in tem­
po utile per l’inizio del campionato. Be­
nitez, infatti, sta insistendo per averlo
al più presto. Intanto per la difesa c’è
l’idea Nastasic: il City chiede 3 mi­
lioni per il prestito e 12 per il ri­
scatto a titolo definitivo.
S
Marouane
Fellaini,
26 anni,
dal 2013 è
al Manchester
United
Arrivederci Vargas Ieri, Riccardo Bigon ha
concluso un’altra operazione, ma in uscita. Edu
Vargas è stato ceduto in prestito al Qpr: il club
londinese ha versato due milioni e il riscatto di
fine stagione è stato fissato in 10 milioni di eu­
ro. L’attaccante cileno, dopo aver valutato alcu­
ne proposte, ha scelto di giocare in Premier, do­
po aver disputato la Liga, nello scorso campio­
nato, col Valencia. In Vargas non ha creduto,
invece, Benitez che ha dato subito il via libera
per la cessione. In tre anni di Napoli, il giocato­
re non ha mai convinto, nemmeno con Mazzar­
ri era riuscito ad imporsi.
Pandev e Dzemaili Loro sono in attesa del
Milan che, a quanto pare, sarebbe inten­
zionato a ingaggiarli. Intanto, nessuno
dei due era tra i convocati, ieri sera. Il
che rafforza ancora di più l’ipotesi di
una loro cessione imminente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
CHAMPIONS ANDATA PRELIMINARI
le Pagelle
DI MIMMO MALFITANO
7,5
h
Higuain il migliore
NAPOLI
6
MERTENS È IMMARCABILE
BENE GARGANO BUIO INSIGNE
7
ATHLETIC BILBAO h
Muniain il migliore
All’alba del match un buon guizzo sulla destra, ma nel resto del primo tempo non incide sulla partita più di tanto. Poi, ecco la giocata del campione, controlla al volo un suggerimento di Hamsik di sinistro, salta il diretto avversario e col destro s’inventa un diagonale imparabile.
6
5,5
Qualche uscita incerta ed un paio di palloni bloccati senza difficoltà. Fa arrabbiare Higuain che vorrebbe i rilanci alla Reina, cioè immediati, ma lui non ha lo stesso piede del predecessore.
Gli tocca l’avversario più difficile della serata e lui lo rincorre senza troppa fortuna. Muniain ha un altro passo oltre ad un dribbling che lui non riesce mai ad anticipare. Gli riesce un solo cross.
TIRI 3 DRIBBLING OK 1/4 SPONDE 5
PARATE 4
RINVII 8
PRESE ALTE 5
CONTRASTI OK 6/6
LANCI 1
PASSAGGI OK 24/33
La sufficienza la raggiunge soltanto negli ultimi venti minuti, quando addirittura sfiora anche la vittoria. Non è stato un bel vedere, a Bilbao ci vorrà una prestazione super per non iniziare la stagione con una grossa delusione.
Rafael 6,5
Maggio
MUNIAIN
E’ SCATENATO
ITURRASPE
E’ PADRONE
Segna il gol che concede un leggero vantaggio ai suoi per la gara di ritorno. Nell’insieme, è il giocatore più pericoloso, salta Maggio con una grande facilità e gli viene male la conclusione per il raddoppio: le preoccupazioni di Benitez erano giustificate.
6,5
6
Compie una vera
e propria prodezza sul tocco ravvicinato di Higuain che era già pronto per esultare. Ci mette la mano di richiamo per allontanare la palla, un gesto istintivo, che può valere la qualificazione.
La metamorfosi è evidente: gioca un primo tempo di grande intensità ed è dal suo piede che parte il cross per il gol di Muniain. Nella ripresa, va completamente in bambola quando dalle sue parti arriva Mertens.
TIRI 3 DRIBBLING OK 8/16 SPONDE 4
PARATE 2
RINVII 11
PRESE ALTE 1
CONTRASTI OK 4/4
LANCI 6
PASSAGGI OK 16/26
Il pareggio gli consentirà di avere a disposizione due risultati per la gara di ritorno. Soffre soltanto nella parte finale quando il Napoli l’assale
Iraizoz
De Marcos
6
5
5,5
6
6,5
5
5
5,5
6
6,5
6,5
5,5
Con Koulibaly, sbaglia a seguire Aduriz, lasciando solo Muniain in occasione del gol. Nell’insieme, però, è attento
e concede poco o niente a Aduriz. Si propone, con lanci lunghi, anche per alcune ripartenze. La tensione l’avrà condizionato e non poco. E’ apparso troppo irruento e la poca lucidità spesso ne ha sporcato le giocate. Quando chiude su Alduriz, fa prevalere quella prestanza fisica che occorrerà a Bilbao.
Benitez gli rinnova la fiducia nella prima partita ufficiale dopo averlo provato nelle amichevoli precampionato. Peccato per l’ingenuità nell’azione del vantaggio basco, dove non interviene in raddoppio su De Marcos, autore del cross. Per il resto della gara tiene bene Suaseta.
Viene ammonito dopo appena 10 minuti e il giallo lo condizionerà per tutta la durata della gara. E’ molto bello il suggerimento per il taglio di Insigne che lo stesso attaccante spreca banalmente.
Una sorpresa. Nemmeno la contestazione della gente, nel corso dell’amichevole col Psg, l’ha condizionato.
Ha recuperato un’infinità di palloni per quella che è la sua caratteristiche migliore.
Svogliato e poco incisivo: un giudizio strano per uno come lui che non è mai andato sotto la sufficienza. Il problema è di natura fisica. Resta da capire se una settimana di allenamenti servirà per averlo al meglio a Bilbao. Il Napoli non può prescindere dalle sue accelerazioni.
Appena l’azione del Napoli diventa più intraprendente, lui va in confusione. Si merita un giallo perché ferma Higuain in maniera scorretta. E commette un errore di valutazione e il Pipita non sa approfittarne.
L’attacco napoletano non trova le giocate giuste e lui sui limita a raddoppiare su Higuain e Callejon, quando arriva dalle sue parti. Nella fase iniziale, sfiora il gol con un colpo di testa che sfiora il palo.
Ha il compito facilitato dallo scarso rendimento di Callejon, ma riesce a non distrarsi dalla marcatura. Nel secondo tempo subisce un’ammonizione banale perché ritarda la battuta del fallo laterale.
Interessante il confronto ravvicinato con Gargano. Rispetto al napoletano, lui prova a giocare di più la palla. Interessante qualche verticalizzazione per Aduriz. Sul finire della gara dà man forte al reparto arretrato.
E’ padrone del centrocampo per tutta la prima parte della gara. Il suo movimento è costante, come la copertura che garantisce ai difensori. Spesso l’azione parte proprio dal suo piede, agisce da metodista arretrato.
Fa fatica a liberarsi della marcatura di Britos ed allora appoggia l’azione di
De Marcos che si spinge fino sulla linea di fondo. Valverde lo vede affaticato e lo richiama in panchina preferendogli Gomez.
CONTRASTI OK 1/3
LANCI 10
PASSAGGI OK 68/79
CONTRASTI OK 4/4
LANCI 3
PASSAGGI OK 66/74
CONTRASTI OK 40/44
LANCI 3
PASSAGGI OK 4/5
TIRI 0
PASSAGGI OK 68/80
RECUPERI 6
TIRI 0
PASSAGGI OK 60/73
RECUPERI 11
TIRI 1
DRIBBLING OK 0/0
SPONDE 6
CONTRASTI OK 2/2
LANCI 6
PASSAGGI OK 23/31
CONTRASTI OK 3/3
LANCI 3
PASSAGGI OK 29/39
CONTRASTI OK 3/3
LANCI 1
PASSAGGI OK 15/28
TIRI 2
PASSAGGI OK 33/43
RECUPERI 8
TIRI 0
PASSAGGI OK 29/39
RECUPERI 10
TIRI 0
PASSAGGI OK 15/26
RECUPERI 3
IL NUMERO
5,5
Albiol Koulibaly
Britos Jorginho
Gargano
6
4,5
7
5,5
Ci prova per ben tre volte nei primi venti minuti, ma
le conclusioni sono imprecise. S’inventa un passaggio preciso sul quale Higuain costruisce il gol del pareggio. Benitez lo richiama in panchina per fare posto a Michu.
Sbaglia un gol clamoroso in avvio e la sua partita finisce lì. Non contrasta De Marcos in occasione del vantaggio avversario e conclude la serata sfidando il pubblico che lo fischia: brutta storia.
Entra lui e il Napoli si sveglia. La spinta che garantisce sulla sinistra è devastante, la difesa basca non riesce mai a prenderlo. Una prestazione che gli garantirà un posto da titolare nella gara di ritorno.
È lento e impacciato. Ha sul piede destro, quello sbagliato, la palla del possibile raddoppio, ma non se la sente di rischiare e l’appoggia a Jorginho e l’azione sfuma. Anche lui ha bisogno di lavorare ancora tanto.
TIRI 3
PASSAGGI OK 34/48
RECUPERI 3
TIRI 0
DRIBBLING OK 0/3
SPONDE 3
TIRI 1
PASSAGGI OK 14/19
RECUPERI 4
TIRI 1
DRIBBLING OK 0/0
SPONDE 0
Hamsik
Insigne
Mertens
Callejon
11
Michu
risultati
utili
in casa per il
Napoli tra
Champions e
Coppa
Campioni: 7
vittorie (Ujpesti
Dozsa,
Villarreal, Man.
City, Chelsea,
Dortmund,
Marsiglia e
Arsenal) e 4
pareggi (Real
Madrid, Spartak
Mosca, Bayern
e Athletic
Bilbao)
Gurpegi
Laporte Balenziaga
Mikel Rico
Iturraspe
Susaeta
6,5
l’allenatore Benitez 6
6
5,5
5,5
Pressa tanto, come tutti i suoi compagni d’altra parte. Rincorre Hamsik e si propone anche per qualche inserimento nell’area napoletana. Pregevole l’assist che per il colpo di testa di Aduriz che non ha fortuna.
E’ abbastanza mobile e tiene in apprensione la coppia di difensori avversari. Prova a sorprendere Rafae, con un diagonale che finisce a lato. Poi ci riprova di testa ed il portiere gli respinge il tocco.
Si vede poco o niente, anche perché viene inserito quando il Napoli sta dando il meglio di sé. Lui è costretto a vedersela con Michu e non deve faticare più di tanto per contenerne la pochezza.
Avrebbe potuto concludere meglio sul cross di Muniain, ma il colpo di testa ravvicinato, è debole, al punto tale che Rafael deve soltanto allungare le mani per bloccare il pallone. Nei minuti giocati, sta su Jorginho.
TIRI 0
PASSAGGI OK 18/30
RECUPERI 3
TIRI 4
DRIBBLING OK 2/2
SPONDE 2
TIRI 1
PASSAGGI OK 2/4
RECUPERI 1
TIRI 1
PASSAGGI OK 2/7
RECUPERI 0
Benat
Non si spiega la scelta di tenere Mertens in panchina. Insigne vive un momento di difficoltà e farebbe meglio a recuperarlo. Il suo Napoli è stato troppo remissivo.
Aduriz
San Josè
Gomez
l’allenatore Valverde
6
Moran
Valverde lo inserisce quando il Napoli prende il sopravvento, dopo il pareggio. Si sistema al fianco di Laporte e svetta di testa a rinviare i tanti cross che arrivano dalla sinistra, dove agisce il neo entrato Mertens.
Fino al gol di Higuain i suoi hanno messo alle corde il Napoli. Poi l’Athletic ha dovuto subire la pressione dell’avversari, ma sul piano del gioco la squadra gli è stata superiore.
TIRI 0
PASSAGGI OK 3/3
RECUPERI 1
ARBITRI ERIKSSON 6 Mancano le ammonizione a Laporte (duro su Higuain) e a Gurpegi per il calcetto a Maggio. Per il resto, decide bene, indovina tutti i fuorigioco con l’aiuto degli assistenti. Klanesius 6­Wammark 6.
l’Analisi
Insigne e Callejon praticamente innocui
Il Napoli ha messo le ali solo con Mertens
SEBASTIANO VERNAZZA
@GazzaVernazza
LA MOSSA TATTICA
Passaggio
Le fasce dovevano essere il punto di forza
del Napoli e sulle fasce per un’ora il Napoli ha
pasticciato: si è difeso e ha attaccato maluccio.
Soltanto l’ingresso di Mertens ha ravvivato al­
meno una corsia, quella di sinistra.
Il gol basco Lo 0­1 dell’Athletic ha certificato
il disagio napoletano sulle corsie laterali. Insi­
gne ­ l’ala sinistra del Napoli ­ si è ritrovato a
inseguire De Marcos, il terzino destro del Bil­
bao. Il mondo alla rovescia, nei piani di Rafa
Benitez doveva accadere il contrario. Britos
non ha capito quanto fosse pericolosa la situa­
zione, è rimasto incollato al suo avversario di­
retto, così De Marcos si è involato e ha messo in
mezzo per Muniain. Cose che succedono se
non si è terzini sinistri di ruolo: col senno di poi
si può bollare come infelice la scelta di impie­
gare sull’esterno il centrale Britos.
Movimento
BRITOS
SUSAETA
INSIGNE
DE MARCOS
GDS
Anche a destra... Dall’altra parte, a destra,
non è andata meglio. Anzi. Maggio spesso a
vuoto e Callejon è stato l’ombra di se stesso,
come dimostra il gol divorato a tu per tu col
portiere. Il Napoli ha rimesso le ali quando è
uscito Insigne ed è entrato Mertens, il che ha
acuito il rimpianto: sarebbe stato meglio affi­
darsi al belga dall’inizio. Ci sono tre cifre che
inchiodano Lorenzito: 0 tiri, 0 cross, 0 drib­
bling positivi e 3 negativi, l’aggravante del
mancato aggancio e tiro in avvio di partita. Tut­
ta un’altra musica quella suonata da Mertens:
una gran botta dalla distanza, 3 cross, 2 spon­
de, 2 occasioni create, 4 dribbling positivi. Se il
belga fosse stato partito titolare, forse il Napoli
non avrebbe subito i baschi nel primo tempo.
4
IL NUMERO
71
i palloni
giocati da
Muniain, l’autore
del gol basco. Il
giovane esterno
sinistro è stato
il giocatore
dell’Athletic che
ha toccato il
maggior numero
di palloni
L’altra grande M E’ stata la serata degli esterni
alti con la M, Mertens per il Napoli e Muniain
per l’Athletic. La 21enne ala sinistra spagnola
ha realizzato la rete dello 0­1 ed è stato prota­
gonista di una prestazione eccellente. Le cifre
lo confermano: 30 passaggi positivi, 8 drib­
bling riusciti, 4 sponde e 4 contrasti vinti. E’
stato pure il giocatore del Bilbao che ha toccato
il maggior numero di palloni, 71, segno che la
squadra lo cerca, lo riconosce già come leader,
come cassetta di sicurezza in cui depositare la
palla. Nel Napoli il calciatore più chiamato in
causa è stato Jorginho, con 99 palloni giocati
(68 i passaggi positivi). Facile tirare le somme:
l’italo­brasiliano, seguito con interesse da An­
tonio Conte in tribuna perché convocabile nel­
la nostra Nazionale, è destinato a prendere il
bastone del comando nel centrocampo di Beni­
tez, anche in presenza di Inler, ieri in panca.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
7
CHAMPIONS ANDATA PRELIMINARI
mo potuto farlo. Sono soddi­
sfatto della reazione della
squadra nel finale, ma si sono
viste le difficoltà di una prepa­
razione particolare per via dei
tanti giocatori che sono rien­
trati a scaglioni dal Mondiale.
Tra una settimana staremo me­
glio». In tal senso, l’esempio di
Mertens dà fiducia a Benitez:
«Lui ha dato freschezza quan­
do è entrato, ora deve mettere
minuti nelle gambe».
Benitez pensa positivo
«Ho fiducia nel Napoli Insigne? Non è facile»
«Loro non potranno solo difendersi e noi possiamo segnare in ogni momento: andiamo in Spagna a cambiare la partita»
GIANLUCA MONTI
NAPOLI
Nella scorsa stagione al
San Mames hanno vinto nella
Liga solo l’Atletico Madrid e
l’Espanyol. Il Napoli dunque
dovrà cercare l’impresa dove il
Barcellona ha perso mentre il
Real ha pareggiato e Cristiano
Ronaldo è stato espulso. Mica
facile. Benitez, che ieri avrebbe
voluto brindare con una vitto­
ria alle 150 partite nelle com­
petizioni europee, sa bene che
la sua squadra, con una setti­
mana di preparazione in più
nelle gambe, può riuscire a
sbancare (o almeno a pareg­
giare segnando due o più gol)
uno stadio che alle italiane fa
paura (nessuna nostra squadra
ha mai vinto lì).
Percentuali Benitez è uomo
di percentuali, ma parlando di
qualificazione ai gironi preferi­
Emozioni Ci sono giocatori
che sembrano imprescindibili
per questo Napoli. Higuain, ov­
viamente, è uno di questi: «Lui
è arrabbiato come tutti, vole­
vamo vincere. Meglio così, vor­
rà dire che farà ancora meglio
al ritorno. Insigne? E’ napole­
tano, sente la passione dei tifo­
si e non è facile riuscire ad ave­
re sempre il controllo di tutte le
emozioni». A proposito di
emozioni, tante ne ha vissute
Antonella Leardi, la mamma di
Ciro Esposito, presente in Cur­
va B dove suo figlio era di casa
prima di incontrare la morte
per una partita di calcio. «Bella
sce evitarle: «E’ inutile, andia­
mo in Spagna per fare un gol e
cambiare l’inerzia della parti­
ta. Non credo che loro si difen­
deranno soltanto e poi noi pos­
siamo segnare in ogni momen­
to vista la qualità dei nostri at­
taccanti. Servirà il Napoli del
finale di gara? Andrebbe bene
anche quello dei primi dieci
minuti, ho fiducia in questo
Napoli. C’è rammarico da par­
te mia per non aver segnato ad
inizio partita quando avrem­
GLI AVVERSARI
Valverde
«Ottimi per 70’
ma da loro
c’era Higuain»
Ernesto Valverde, 50 anni LAPRESSE
NAPOLI
Ernesto Valverde aveva
detto che alcune partite pos­
sono indirizzare la carriera di
un allenatore. Per scoprire se
quella di ieri è da annoverare
tra le serate che racconterà ai
nipotini, bisognerà aspettare
una settimana. La qualifica­
zione ai gironi Champions si
deciderà al San Mames, ma
adesso i baschi sono legger­
mente favoriti. In tal senso, la
corsa di Valverde verso il cam­
po al momento del gol di Mu­
niain è significativa: «Vedre­
mo se la sua rete si rivelerà de­
cisiva, ci aspettano altri 90’
molto intensi». Valverde era
venuto al San Paolo per gio­
carsela ed ha mantenuto la
promessa. Propositivo il suo
Bilbao: «È tutto ancora in bili­
co – afferma il tecnico basco –
perché il Napoli può far gol in
qualsiasi momento come ha
dimostrato con Higuain».
Veggente Valverde la partita
l’aveva praticamente già vista
alla vigilia. Aveva previsto tut­
to, temeva la maggiore qualità
dei giocatori del Napoli e la
prodezza del Pipita gli ha dato
ragione: «Noi abbiamo comin­
ciato contratti perché non sia­
mo abituati al palcoscenico
Champions. Poi, però, per 70’
abbiamo fatto una ottima par­
tita e sfiorato pure il raddop­
pio. Peccato che loro avevano
Higuain, un campione vero».
A fine gara i 600 tifosi arrivati
da Bilbao facevano un rumore
infernale. Tutto lascia inten­
dere che al San Mames farà
molto caldo. Valverde lo sa: «Il
pubblico sarà un fattore im­
portante». Higuain, però, gli
fa paura comunque.
g.m.
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la coreografia che i tifosi az­
zurri hanno dedicato a Ciro».
Rafael Benitez, 54 anni, dallo scorso
sulla panchina del Napoli LAPRESSE
Scelte e rinforzi Aver fatto
giocare Britos terzino sinistro e
Gargano in cabina di regia ha
rappresentato da parte di Beni­
tez una scelta coraggiosa. Rafa
ha fiducia nei confronti dei due
uruguaiani ma nel contempo
ha voluto lanciare un segnale.
«Vedendo giocare Gargano si
capisce perché l’ho schierato,
ha fatto una grande partita ed
è più in forma di Inler. Ad oggi,
lui va bene. Con Britos lavoria­
mo da inizio ritiro per impo­
starlo come laterale. Forse ha
sbagliato qualcosina sul gol su­
bito, ma nel secondo tempo mi
è piaciuto molto». Di sicuro,
Benitez si aspettava qualche
investimento in più sul merca­
to. Ieri è arrivato De Guzman:
«Lo conosco bene – chiosa Be­
nitez ­. Ha giocato il Mondiale,
ha qualità nel passaggio e nel
tiro. A Bilbao però non ci sarà».
Ci saranno 2200 napoletani.
Per assistere ad un’impresa, si
spera.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
NAZIONALE
4
Le frasi
CONTE «
AVVISA
BALO
DEI PREDECESSORI
LE
DATE
S
Debutto
a Bari
Poi volo
in Norvegia
Questi gli
impegni della
Nazionale di
Antonio Conte
nel 2014
4 settembre
Italia­Olanda
(Bari, 20.45,
amichevole)
9 settembre
Norvegia­
Italia
(Oslo, 20.45,
qual. europeo)
10 ottobre
Italia­
Azerbaigian
(Palermo,
20.45, qual.
europeo)
13 ottobre
Malta­Italia
(Ta’ Qali, 20.45,
qual. europeo)
16
novembre
Italia­Croazia
(Milano, 20.45,
qual. europeo)
«Io starò attento
prima all’uomo
e poi al giocatore»
Non ho intenzione
di creare rapporti
professore­
studente o padre­figlio
ARRIGO SACCHI
25 OTTOBRE 1991
«
Se giocando
male riesco
a portare a casa
il risultato
io ringrazio Dio
«Sarò il c.t. di tutti gli italiani, non degli sponsor: nessuno m’imporrà nulla». Codice etico addio
Antonio Conte, 45 anni, con Carlo Tavecchio, 71, al momento della firma del contratto GETTY IMAGES
GIOVANNI TRAPATTONI
7 LUGLIO 2000
stico, spero che possa risolvere i suoi problemi
anche per il bene della Nazionale. Sui singoli
non entro nel merito. Tutti possono ricevere la
convocazione, ma bisogna meritarsela. Io guar­
Il lessico strettamente personale è intatto. do a 360 gradi, in campo e fuori. Fra un grande
Dall’«agghiacciante» alla «sconfitta come morte». calciatore però uomo medio e viceversa, scelgo
Alla sua maniera, Antonio Conte prende per mano sempre un grande uomo. Quella dell’Europeo
la cenerentola che è divenuta la nostra Nazionale era una squadra che sprizzava gioia. Voglio che
per farla diventare una principessa. L’impressione ognuno abbia l’ansia positiva per festeggiare la
è che lo farà alla sua maniera, senza compromessi. chiamata in Nazionale. Non c’è niente di sconta­
Con un’ambizione quasi da premier: «Sarò l’alle­ to per nessuno. Mi devono dimostrare di avere
natore di tutti gli italiani». Matteo Renzi stia in voglia di venire in azzurro. Meglio 23 che hanno
guardia, quindi, e con lui anche
voglia anche se sono un po’
Balotelli e tutti i tiepidi verso il
scarsi piuttosto che il contra­
club Italia. Archiviato il codice
rio. Desidero che l’Italia abbia
etico di Prandelli, il nuovo c.t.
la voglia che mostravano la mia
sarà felice solo in caso di vittoria.
Juve e tutte le squadre che ho
guidato. Il codice etico? Il ter­
L’anagramma di Conte
Top club «Sono emozionato
mine mi sembra troppo legato
Il destino nascosto nel nome. — esordisce Conte — perché
agli avvocati, Non sarà uno
L’anagramma completo del vorrebbero essere qui tutti gli
standard. Non è che con 3 gior­
nome «Antonio Conte» invece allenatori del mondo. Non pen­
nate di squalifica non si viene e
dà «tono non etica». Il codice di savo di rientrare in pista dopo
con una sì. Se punizione ci sa­
Prandelli è ormai alle spalle...
solo 35 giorni. Nella mia testa
rà, sarà in base alle mie idee».
c’era quello di aggiornarmi, mi­
gliorare le lingue e aspettare un top club euro­
Lui e la Juve Il passato di Conte può essere in­
peo, ma per me l’Italia è un top top club. Ringra­ gombrante? «Io sono l’allenatore di tutto il po­
zio Prandelli e Sacchi per il loro ottimo lavoro. polo italiano. Alla Juve dopo 3 anni eravamo
Anzi, nella mia gestione le porte per Arrigo sa­ giunti alla conclusione naturale, abbiamo pro­
ranno sempre aperte. Le sfide non mi hanno mai vato a vedere se si poteva continuare, ma ci sia­
fatto paura, l’ho dimostrato alla Juve. Abbiamo mo accorti che non si poteva andare avanti.
dei buoni calciatori, occorre farli diventare una Quando si sfilacciano i rapporti occorre avere
squadra, solo così possiamo colmare il gap tecni­ forza e attributi per dire basta per il bene di tut­
co con altre nazionali, che esiste. L’Italia però de­ ti». Ciò che non cambia sono gli obiettivi. La
ve sempre stare ai primi posti nel mondo.
vittoria è una dolce condanna. Tra vincere e
perdere la differenza è la stessa che c’è tra vive­
Rossi & C. Ma con chi? Spazio in prospettiva a re e morire. Se perdo, per me c’è una morte ap­
Rossi e Balotelli? «Rossi è un patrimonio calci­ parente per due giorni. Speriamo che la vittoria
MASSIMO CECCHINI
ROMA
«
NeoCt
il Retroscena
ALESSANDRO CATAPANO
ROMA
Il commento di un ad­
detto ai lavori, anonimo e per­
fido, ne dà un’immagine forse
oltremodo severa, a metà stra­
da tra la fotografia e la carica­
tura, comunque gustosissima:
«Ma che, Lotito è diventato
pure il team manager della
Nazionale?». Dopo averlo vi­
sto scortare Conte e Tavecchio
fin sotto il palco e ripensando
alla sua irruzione del giorno
prima nella stanza d’albergo
del malcapitato neo c.t. azzur­
ro, il «pure», che certamente
sintetizza la sete di poltrone
Ogni tecnico è
anche allenatore
di cervelli, e nella
misura giusta
lo sono anche io
MARCELLO LIPPI
25 GIUGNO 2004
«
Balotelli non lo
conosco,
i giovani spesso
hanno paura dei
loro sentimenti
CESARE PRANDELLI
1 LUGLIO 2010
diventi una dolce condanna anche in Naziona­
le. Giovani o vecchi non contano, l’importante è
che corrano e seguano le mie idee. I seleziona­
tori individuano un blocco e ora c’è quello Juve.
Ai calciatori occorre dare certezze, quindi ri­
percorrerò le cose fatte in bianconero. Pirlo? E’
un campione, ma dopo i propositi di addio è
inevitabile che voglia parlargli e sapere ciò che
pensa».
Contratto e polemiche Conte è atteso dalle esi­
genze dei club. «Se vogliamo crescere è giusto
che il c.t. vada incontro ai club, magari avendo
meno intransigenza da parte degli allenatori
stessi. Stage? Cercheremo di averli, magari sca­
glionati». I titoli di coda sono i più spinosi. «Il
mio contratto (circa 3,7 milioni, di cui oltre la
metà pagati grazie agli sponsor, n.d.r.)? Già ora
esistono rapporti del genere. La Figc rientra nei
parametri, a differenza del passato ho ceduto
tutti i miei diritti d’immagine. C’è stata grande
disponibilità da parte mia. Se la mia immagine
vale dieci perché ho vinto e quella di altri vale
uno, non dipende da me. Possibili imposizioni
dagli sponsor? Niente e nessuno potrà farlo, la
mia storia lo dimostra». E a questo proposito
inevitabile la domanda sulla contabilità degli
scudetti: vale quella juventina o quella federa­
le? «Quelli che ricordo più volentieri sono 8: 5
da calciatore e 3 da allenatore». Ottimo drib­
bling, che non viene utilizzato quando gli si
chiede delle sue polemiche dopo la squalifica
per il calcio scommesse.«Non ho cambiato
idea: fu ingiusta. Fu un dolore per me e la mia
famiglia, ma è stato un percorso che mi ha aiu­
tato a crescere dal punto di vista umano, e ora
sono qui». Per vincere, ovviamente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lotito scorta il tecnico e il presidente
E’ il nuovo grande vecchio del nostro calcio
del personaggio, ci aiuta a fare
il punto sul potere che questa
svolta federale certifica a
Claudio Lotito, tra cariche ma­
nifeste e ruoli nascosti.
Delegato o padrone? Dun­
que, secondo la vulgata oficial
il nostro è presidente e pro­
prietario della Lazio (Serie A),
patron della Salernitana (Le­
ga Pro), consigliere federale,
grande elettore di Carlo Ta­
vecchio, dal quale, dopo aver
nobilmente (ma non senza do­
lori) rinunciato alla vicepresi­
denza e alla responsabilità del
Club Italia, ha ricevuto «solo»
un posto nel comitato di presi­
denza e la delega alle grandi
riforme. Para amigos, invece,
Lotito sarebbe anche uno de­
gli azionisti del nuovo Bari (lo
dicono in tanti, l’altro giorno
lo ha sparato anche Dagospia,
che solitamente ci prende),
starebbe brigando per riporta­
re la Salernitana in Serie B
(non gli riuscirà), soprattutto
sarebbe il vero puparo (insie­
me a Galliani, cioè insieme a
Infront) del pupo Tavecchio e,
quindi, in soldoni (è proprio il
caso di dire) gestirebbe come
gli pare il calcio italiano.
Suggeritore Malelingue,
certamente. Tutta invidia, se­
condo lui. E però, avendolo
osservato attentamente lavo­
Claudio Lotito, 57 anni LAPRESSE
rare come un corriere per
l’elezione di Tavecchio e aven­
dolo ammirato durante la pre­
sentazione di Conte nel com­
pito di suggeritore (ruolo indi­
spensabile a teatro, quindi per
nulla disdicevole), risulta in­
credibilmente più facile dar
retta alle malelingue che foto­
grafare la realtà. Ieri Lotito si è
dovuto accomodare in prima
fila, da cui comunque ha potu­
to dettare i tempi degli inter­
venti del povero Tavecchio,
dopo aver constatato con fa­
stidio che sul palco c’era posto
per il commissario tecnico, il
presidente federale, il diretto­
re generale (oltretutto, dico­
no, prossimo ad essere rim­
piazzato), ma non per lui che
si ritiene, chissà se a torto o a
ragione, il vero king maker
dell’accordo tra Figc e spon­
sor. «Conte è un’operazione
clamorosa, una svolta, ‘sti
giornalisti non hanno capito
niente, io invece ho già prepa­
rato tutto, vedrai...», ha sus­
surrato all’orecchio del suo vi­
cino di posto, inquietandolo
un po’. E poi è stato tutto un
«bravo», «bravissimo», «conti­
nua così», «faje vede’ chi sei»,
«sei perfetto» mentre Conte ri­
spondeva ai giornalisti, i qua­
li, giusto perché Lotito lo sap­
pia, in realtà hanno capito be­
nissimo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
A
Riserve su Pirlo
De Rossi il perno
Piace anche Poli S
Su Andrea
Pirlo
«E’ un
campione, ma
dopo i propositi
di addio è
inevitabile
che voglia
parlarci e
sapere ciò che
pensa»
Il c.t. parlerà col regista bianconero che voleva lasciare l’azzurro. Lo juventino Filippi preparatore dei portieri part­
time? Team manager: sfida «mondiale» Altobelli, Tardelli, Rossi S
Su Giuseppe
Rossi
«Lui è un
patrimonio
calcistico, spero
che possa
risolvere i suoi
problemi
anche per il
bene della
Nazionale»
S
Tavecchio risponde all’Aic «Pronto a chiarire in Procura»
d
LA
GAFFE
S
Sugli extra
comunitari
«Noi diciamo
che “Opti Poba”
è venuto qua
che prima
mangiava le
banane e
adesso gioca
titolare
nella Lazio
e va bene
così»
«La prima telefonata che
feci al nuovo c.t. della Nazio­
nale non è stata una telefonata
finita con una espressione di
assenso, abbiamo parlato più
di mezz’ora e la questione era
tutta in piedi, ma non si poteva
non insistere per ingaggiare
uno dei tecnici più importanti
d’Europa. La seconda e la terza
telefonata hanno portato a
compimento la stretta di mano
virtuale». Il presidente della
Federcalcio Carlo Tavecchio
racconta così come è iniziata la
«corte» ad Antonio Conte per
portarlo alla guida della Nazio­
nale.
Contratto e sponsor Come
aveva fatto in Consiglio federa­
le, Tavecchio spiega perché si è
scelta la strada Conte e perché
si è arrivati a pagare tanto il c.t.
«Dire che l’asset più importan­
te del calcio italiano sia la Na­
zionale è ovvio, non si poteva
non scegliere un’eccellenza
per dare la possibilità a questo
La squadra di Antonio Antonio
Conte
45 anni
felice dopo la
presentazione
come c.t. della
nazionale
ROMA
LE IDEE DEL C.T.
Il futuro comincia a Ro­
ma, nelle eleganti stanze del­
l’hotel Parco dei Principi. A di­
spetto del doveroso ottimismo
che professa, Antonio Conte sa
che la sua non sarà una strada
facile. Non fosse altro perché,
per la prima gara di qualifica­
zione all’Europeo — 9 settem­
bre contro la Norvegia — man­
cheranno Rossi per infortunio e
Marchisio per squalifica.
ITALIA 3-5-2
Pirlo e De Rossi C’è però da
decidere anche la situazione le­
gata a Pirlo. Il regista della Juve
durante il Mondiale aveva
espresso propositi di addio alla
Nazionale salvo, dopo l’elimi­
nazione, dire di mettersi a di­
sposizione del nuovo c.t.
Conte ha intenzione di
parlarci prestissimo, ma
l’impressione è che si va­
da verso un part­time così
spiegato: magari non ti
convocherò sempre, ma se
hai ancora voglia d’azzur­
ro, quando ti chia­
merò sarà per gio­
care titolare. An­
che perché l’alle­
natore stravede
per De Rossi, che
giudica perfetto
per giocare da­
vanti alla difesa
e quindi, consi­
derando anche
la crescita di
Verratti, a
volte la nuo­
va Italia po­
trà fare a
meno di
Pirlo. Oc­
chio anche
a centro­
campisti
asset di riemergere dopo la dif­
ficile trasferta sudamericana.
Avevo riflettuto sulla cantera,
resto dell’avviso che ci vuole
un condottiero, un comandan­
te, bisognava dare il bastone
del comando a un condottiero
che possa sentire un brivido al­
la schiena quando si sente l’In­
no di Mameli». E infine scaccia
tutti i dubbi su possibili interfe­
renze nelle scelte dell’allenato­
re: «Per ingaggiare Conte ab­
biamo usufruito del supporto
dello sponsor, con un contratto
innovativo. Ma la Nazionale è
affidata a Conte chiavi in ma­
no, non ha bisogno di consi­
gli». E Tavecchio torna anche
sulla infelice battuta sui man­
giabanane. L’Aic vuole che la
Procura federale indaghi. «Se
la giustizia sportiva mi chiede­
rà, mi darà la possibilità di ri­
spondere e di dire quello che
sono. Non ho problemi», repli­
ca alle domande.
ma.gal.
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BUFFON
RANOCCHIA
BONUCCI
CANDREVA
CHIELLINI
PIRLO
DE ROSSI
CERCI
DARMIAN
VERRATTI
IMMOBILE
Sopra, Andrea Poli, 24 anni. A lato, Daniele De Rossi, 32 ANSA/LAPRESSE
nuovi o rivedibili. A Conte piac­
ciono calciatori di corsa come
Poli e Parolo, ma è curioso di
scoprire anche possibili talenti
come Cristante. Detto che in re­
troguardia recupererà di sicuro
Ranocchia (un suo «pallino») al
posto dell’infortunato Barzagli,
i problemi più grandi ci saran­
no in attacco. Occorrerà vedere
come Balotelli (che contro la
Norvegia potrebbe giocare per­
ché le ammonizioni del Mon­
diale sono annullate) reagirà
alla cura Conte, che però in av­
vio — oltre i consacrati (dal
campionato) Immobile e Cerci
— potrebbe puntare su giocato­
ri che conosce bene. Il primo
della lista è Giovinco, ma oc­
chio anche a Osvaldo.
A casa del nemico Proprio
con l’intenzione di voltare pagi­
na, il nuovo c.t. ha in animo di
andare subito a casa dell’antica
rivale, la Roma, per confrontar­
si con Garcia. Stessa cosa con la
Lazio del suo grande sponsor
Lotito e presto anche con Napo­
li e Fiorentina. Un modo intelli­
gente per archiviare il passato.
Lo staff Grazie anche all’ap­
poggio dell’avvocato De Rensis
e della Figc, si stanno per scio­
gliere gli ultimi due nodi: pre­
paratore dei portieri e team ma­
nager. Nel primo caso si sta an­
dando verso la soluzione Filip­
pi, sponsorizzato da Buffon,
che lavorerà part­time con la
Juve. Da definire il pagamento
sdoppiato con la Federcalcio,
che comunque ha sotto contrat­
to anche Ferron, Mareggini,
Toldo e Landucci. Sul fronte
t.m., Tavecchio ha sentito al te­
lefono Paolo Rossi (che però a
Sky guadagna bene) e Tardelli
(che però è troppo “allenato­
re”), ma sta prendendo corpo
una forte terza candidatura,
quella di Altobelli, che mette
dietro anche Cabrini. Tutti
«mondiali».
ma.cec.
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L’amico sacerdote e capocannoniere
«Tifo Inter: per fortuna ora lui è azzurro»
nella foto sulla Gazzetta?”, la sua domanda.
“Monsignore, se è vero, appendo le scarpette al
chiodo”, ho risposto, ancora incredulo. Parteci­
po al Memorial Renna dal 2008 e ho legato subi­
to con Antonio, straordinario per umanità e per
la fede in Dio. E’ impegnato in tante iniziative
nel sociale e ha contribuito all’attività dell’orato­
rio della nostra Chiesa». Don Gianni ha il fiuto
del gol, qualche anno fa si è imposto nel campio­
nato italiano per seminaristi. «Nel 2005 e nel
2006, quand’ero nel Seminario di Molfetta, ab­
biamo vinto il titolo nazionale e sono stato capo­
cannoniere. Domenica abbiamo accolto Antonio
cantando l’inno di Mameli. Tifo per l’Inter, im­
pazzivo per Ronaldo: per fortuna ora Conte è il
c.t. dell’Italia: non potevo gioire per la sua Juve.
Andrò a Bari per l’esordio della sua nazionale».
GIUSEPPE CALVI
LECCE
Ora dovrà pensare a Balotelli e a Pepito
Rossi. Ma ricorderà con simpatia l’inedito golea­
dor che pure quest’anno ha brillato nel «Memo­
rial Francesco Renna», vinto a Spaggiabella dal­
la squadra dei fratelli Conte. Domenica Antonio
ha fatto… il c.t. anche per don Gianni Filoni, 32
anni, vice­parroco della Chiesa Beata Vergine
Maria del Rosario a Melissano, che si diverte da
attaccante, sulla sabbia e con gli Amatori Melis­
sano­Racale (vi gioca pure, da terzino, il parro­
co, don Antonio Perrone). «Sono finito in prima
pagina de “La Gazzetta dello Sport” nella foto
della premiazione, con Conte – dice il sacerdote,
originario di Seclì ­. Ancora non lo sapevo, quan­
do lunedì mi ha telefonato il vescovo di Nardò,
Fernando Filograna: “che ci fai tu con Conte,
9
Nuova Nazionale
LE SUE SCELTE
HA
DETTO
LA POLEMICA SULLA FRASE RAZZISTA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Ragazzo di sempre Nonostante l’aggressione
subita nell’estate 2008 da parte di alcuni tifosi
Don Gianni Filoni, primo in basso a sinistra, posa con Conte
leccesi, l’allenatore si gode ogni anno la sua isola
felice a Spiaggiabella, nella villetta dei genitori:
«Antonio è rimasto umile come era nel ’91,
quando, da amico d’infanzia, lo andai a trovare a
Torino, nei suoi primi giorni da giocatore della
Juventus – afferma Stefano Chiriatti, 45 anni,
avvocato —. Non vuole mai perdere, domenica
ci parlava da c.t.: “sulla sabbia non portate palla,
rischiamo il contropiede”». «Altro che personag­
gio alla Mourinho! – fa notare Vincenzo Capone,
46 anni, negoziante —. Lo fa solo per proteggere
il suo gruppo. A 12 anni era già un allenatore: ci
schierava in campo, nelle sfide tra “via Ischia” e
le “vie Sorrento e Jesolo”». Animatore di tante
iniziative a Spiaggiabella, Gaetano Piccinno, 66
anni, pensionato, vede ancora Conte come un
ragazzo­modello: «Educato e affettuoso, è sem­
pre lo stesso. E che carattere! Per la sua naziona­
le non ci saranno partite amichevoli».
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10
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
LO STADIO EUROPA
LEAGUE
Qui l’esordio shock
dell’Italia di Lippi
Sono trascorsi 10 anni (era
il 18 agosto 2004) da quando lo stadio Laugardalsvöllur di Reykjavik, dove questa sera 4
l’Analisi
I NUMERI
DEL NOSTRO INVIATO NICOLA CECERE
Tocca al Profeta
Gli basta mezz’ora
Va presa sul serio. Ergo, Mazzarri manda in
campo la migliore formazione del momento.
«Certo, non tutti hanno gli stessi minuti nelle
gambe e quindi le mie scelte devono essere
rispettose del singolo stato di preparazione
atletica: i tre cambi saranno preziosi.
Osvaldo, per dire, lo porto in panchina ma
poi gli darò spazio». L’allenatore è teso,
concentrato. Trasmette rigore e massima
serietà: «Abbiamo tutto da perdere proprio
perché siamo i favoriti quanto a spessore
tecnico. Loro corrono tantissimo e questo nel
calcio ha il suo peso: ricordo che qui in
Islanda, proprio in questo periodo, la nostra
nazionale ne prese due...». Sono lontanissimi
gli anni napoletani, quando WM usava
l’Europa League come una palestra dove
allenare i giocatori utilizzati di meno.
Oggi è diverso. I recenti risultati dei club e
della Nazionale dicono che l’elite del pallone
abita altrove, noi italiani dobbiamo
rincorrere. E quindi, anche se il sorteggio
oppone la corazzata Inter a una barchetta di
vichinghi, è giusto andare al primo
appuntamento ufficiale della stagione in alta
uniforme. Chiaro il messaggio del presidente
Thohir: «Vorrei che i nostri tifosi di tutto il
mondo trasmettessero insieme con me la
giusta carica ai giocatori: l’Inter deve avere
anche un palcoscenico europeo. Mi dichiaro
soddisfatto dei test di preparazione, ora
siamo pronti al calcio dei tre punti».
Il sistema di gioco che il nocchiero
nerazzurro si accinge ad adottare per questo
match di andata potrebbe apparire
esageratamente prudente: 3-5-1-1. C’è un solo
attaccante di ruolo, Icardi, con Botta alle sue
spalle, laddove gli ultimi collaudi,
Francoforte e Salonicco, hanno visto una
assoluta carenza di conclusioni offensive. Ma
con Palacio fuori causa e Osvaldo a corto di
preparazione, in questa circostanza non si
può fare altrimenti. Piuttosto in prospettiva,
sarà interessante seguire la prestazione di
Hernanes. Anche lui non può essere
fisicamente al top, però un’oretta gli potrebbe
bastare per fare finalmente la differenza.
L’ex laziale è l’acquisto più caro dell’era
Thohir e deve cominciare a incidere.
Altrimenti rischia di scivolare nel limbo,
com’è accaduto a Guarin, ormai al primo
posto nella lista dei giocatori da cedere.
Guarin è rimasto mentalmente fermo allo
scambio con Vucinic, è come se non
appartenesse più all’Inter. Però il suo
stipendio d’oro e il rendimento assai
altalenante ne rendono complicata la
cessione. Hernanes, e pure Kovacic, hanno le
qualità per non farlo rimpiangere. Bisogna,
però, che le mettano in campo con sufficiente
continuità. A Mazzarri il compito di sistemarli
laddove possono fare più male agli avversari:
la qualità dell’Inter scaturisce dai loro piedi.
23
le gare
nerazzurre
di Icardi,
arrivato all’Inter
la scorsa
stagione dalla
Samp: 22 in A e
una in Coppa
Italia
9
i gol segnati
con l’Inter da
Icardi, tutti in
campionato
0
le gare
europee
di Icardi: con la
Samp e l’Inter
non ha mai
giocato le coppe
giocherà l’Inter di Mazzarri, tenne a battesimo in amichevole la prima Italia di Marcello Lippi: fu un esordio sfortunato perché gli azzurri che due anni dopo avrebbero vinto il Mondiale in Germania, persero per 2­0 con gol nel primo tempo di Gudjohnsen ed Einarsson
TV E RADIO
Diretta su Mediaset
e su varie radio locali
Stjarnan­Inter sarà trasmessa
in esclusiva da Mediaset su Mediaset Premium e Premium Calcio HD. Per quanto riguarda i diritti radiofonici, la società nerazzurra ha stretto vari accordi con emittenti locali che trasmetteranno sulle loro frequenze la telecronaca di Inter Channel: in Lombardia Radio MilanInter; in Emilia Romagna e Toscana Radio Bruno; nel Lazio e in Umbria Radio Radio; in Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo e Campania Radio Norba.
COSÌ IN CAMPO A REYKJAVIK, ORE 23 (21 LOCALI)
STJARNAN 4-3-2-1
14
ARNASON
INTER 3-5-1-1
GUNNARSSON
16
RUNARSSON
2
JONATHAN
23
RANOCCHIA
10
29
RAUSCHENBERG
88
HERNANES
9
15
8
17 ICARDI
1
VIDIC
90
1
PUNYED
FINSEN
19 M'VILA
JONSSON
HANDANOVIC
BOTTA
9
BJORGVINSSON
10
D. LAXDAL
11
7
KOVACIC
5
A. JOHANNSSON
JUAN JESUS
22
4
VEMMELUND
DODÒ
Mauro Icardi, 21 anni, è alla seconda stagione
con l’Inter EPA
ALLENATORE: Mazzarri
PANCHINA: 30 Carrizo, 46 Berni,
6 Andreolli, 26 Silvestre, 33
D'Ambrosio, 11 Alvarez, 13 Guarin,
17 Kuzmanovic, 20 Obi, 7 Osvaldo
SQUALIFICATI: nessuno
DIFFIDATI: nessuno
INDISPONIBILI: Palacio, Nagatomo
ALLENATORE: Sigmundsson
PANCHINA: 25 Johannesson,
24 Toft, 27 G. Johannsson,
20 Palsson, 12 Aegisson, 23
Blondal, 2 J. Laxdal, 18 Barddal
SQUALIFICATI: nessuno
DIFFIDATI: nessuno
INDISPONIBILI: nessuno
ARBITRO Strahonja (Cro) GUARDALINEE Premužaj-Krmar (Cro)
QUARTO UOMO Jovic (Cro) TV diretta su Mediaset Premium
e Premium Calcio HD INTERNET www.gazzetta.it
Non isolatelo
3
i gol estivi
di Icardi: due
contro il
Trentino Team e
uno su rigore
contro il Real
Madrid, nella
Guinness
Champions Cup
30
i milioni di
euro
della sua
valutazione sul
mercato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’Inter prova il triangolo
per i gol di papà Icardi
In Islanda Kovacic ed Hernanes interni, più Botta dietro Maurito: tocca a lui mettere il timbro sul passaporto per l’Europa League
per entrare in Europa mette sul
cruscotto il ragazzo quasi­papà
(Wanda è in attesa), uno che
adesso deve svegliare la truppa
e mettersi a ragionare coi gol.
Fino ad oggi, due su azione e
uno su rigore: vittime, Trenti­
no team e Real Madrid, gli anti­
podi. Poi nient’altro, ed è un
po’ per quello che adesso la sua
squadra gli chiede il timbro sul
passaporto. Icardi fino ad oggi
ha giocato sempre, è pratica­
mente il più «rodato» dell’esta­
te nerazzurra assieme ai tre di­
fensori centrali: Mazzarri e
Pondrelli gli hanno messo ben­
zina; la squadra, dietro, deve
metterlo in condizione di piaz­
zare la bandierina sull’Islanda.
DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE
@Emmedivu
REYKJAVIK (Islanda)
Alla sera l’Islanda punge.
Otto gradi, tendenti ai sette,
pure ai sei. Vento che frusta.
Anche pioggerellina. Maurito
si è premunito: è sceso dall’ae­
reo con una sciarpina bianca
leggera, scarpe fluo e sorriden­
do a chi lo attendeva fuori dal­
l’aeroporto della capitale più a
nord del mondo. Ha sempre il
sorriso, Icardi. Ma stasera la
sciarpa da passeggiata non va­
le: oggi serve la clava, dei gol.
Solo due ma è in forma L’Inter
che cerca di azionare il telepass
Assist, please... Nell’allena­
mento Maurito corre sereno,
prova, aspetta palloni, la scin­
tilla. Dietro a lui pare favorito
Botta con i piedi­di­velluto Ko­
vacic ed Hernanes schierati da
interni. Riusciranno a inne­
scarlo per bene? Il problema,
una volta atterrati in Europa, è
stato proprio questo: blindata
e vincente negli Stati Uniti, l’In­
ter è tornata sul Continente
trasformandosi in bendata da­
vanti. Una rete soltanto (di
Botta), un vero tiro in porta in
Grecia (del Profeta): connes­
sione centrocampo­attacco dif­
ficoltosa e palese assenza di
palloni sfruttabili e trasforma­
bili in gol. Per questo Maurito
non mangia le reti da un po’:
Piccolo Prezzo.
Grandi prestazioni.
Stile unico.
Display 4.5” IPS. Processore Quad Core 1.2 Ghz.
Fotocamera 8 Mega Pixel. Dual Sim Dual Standby.
visit us on
Due gol estivi, poi
digiuno (anche di
chance): la fase
offensiva ne ha risentito
sbattuto si è sbattuto (e magari
dovrebbe smaliziarsi un po’ di
più) ma di occasioni da infilare
nada, zero, nisba. L’unica vera
si è presentata quando nella ri­
presa di Salonicco è entrato
Osvaldo, che stasera partirà
dalla panchina: l’oriundo ha
saltato due greci e messo in
mezzo per Mauro. Palla inter­
cettata, niente di fatto. Ora ser­
vono chiari messaggi che sap­
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
in Islanda in questi giorni è tornato il rischio eruzione che quattro anni fa a causa della cenere determinò la chiusura dello spazio aereo per 6 giorni in gran parte d’Europa. I sismologi dell’isola hanno registrato un intenso movimento del magma elevando il rischio eruzione a 4 su una scala che va da 1 a 5. COME NEL 2010
Ancora un vulcano
a rischio eruzione
Nel 2010 fu il vulcano Eyjafjallajokull (nella foto), questa volta è il Bardarbunga, nel Centro­
Sud del Paese. Il risultato è lo stesso: 4
PORTIERE
E TECNICO
S
piano di assist.
Nuova offensiva? Lo stadio
non è male. Affatto. Ordinato,
10mila posti, tutto ovviamente
esaurito. Ed è davanti a questo
«infernetto di ghiaccio» che an­
cora una volta Icardi dovrà
mettersi a dimostrare di essere
l’uomo­gol che da gennaio a
oggi un po’ di Europa ha cerca­
to. L’ultima pretendente? L’At­
letico Madrid: era arrivata a of­
frire poco più di 20 milioni, il
dt Ausilio è andato cortese­
mente ad ascoltare ma ha detto
no. Lui e Kovacic non si toccano
perché sono il futuro partendo
dal presente. Oggi Icardi è blin­
dato: ci vogliono 30 milioni per
far barcollare ET. In Spagna
raccontano che ci sarebbe in
previsione un’altra offensiva
dai Colchoneros: lo vuole il
Cholo, ma Mazzarri di più.
Anche di tibia L’ultima imma­
gine di Icardi che segna è lega­
ta a un cucchiaio. Il rigore nel­
l’extra time contro il Real Ma­
drid, negli Usa: piacque, per­
ché fu decisivo e perché
venne fatto con lo scavetto.
«Ho scelto di calciarlo così, è
stata una scelta dell’ultimo
momento», disse Maurito. Ora
il momento è un altro: anche
un gol di tibia andrebbe benis­
simo. Fa Ranocchia, il capita­
no: «Per loro è la partita della
vita certo, ma facciamo invece
che diventi la nostra». Para­
dossale ma verissimo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In porta
Simbolo
nerazzurro
Walter Zenga,
nato il 28 aprile
1960, a 22 anni è
approdato
all’Inter e in
nerazzurro ha
disputato 328
partite di
campionato
conquistando
uno scudetto
(1989), 2 coppe
Uefa (1991 e
1994) e una
Supercoppa
Italiana (1989).
Dopo una
parentesi con
Samp e Padova
ha chiuso la
carriera (1999)
negli Usa
S
In panchina
In Italia
e all’estero
Ha guidato, tra
le altre, National
Bucarest,
Steaua, Stella
Rossa, Dinamo
Bucarest,
Catania,
Palermo, Al­
Nassr e Al
Jazira vincendo
1 campionato
rumeno (2005),
un campionato
serbo (2006) e
una coppa di
Serbia (2006)
GLI AVVERSARI
Lo Starnjan ci prova
«Siamo più in forma»
REYKJAVIK (mdv) Lo Stjarnan in campionato è primo, e a 5 gare dalla fine vede il suo primo scudetto. Ma oggi conta Il grande ex
WALTER ZENGA
«Acquisti giusti
Ora in Champions senza se, senza ma»
«L’Inter parte dal 5° posto, mica dal 10° e da gennaio ha comprato 7 buoni giocatori. Ottimo Medel, ma in mezzo mi piace più qualità. Gli ex Triplete partiti? Non esistono immortali» ANDREA ELEFANTE
@andrelefante
«Ottimo, ma da difensore, e non credo l’Inter
l’abbia preso per quel ruolo. Io sinceramente in
mezzo al campo vedo bene gente con più qualità: il
calcio va in questa direzione».
Ok, adesso parla come Thohir. Ma lei da allena­
tore accetterebbe di sentirsi consigliare di giocare
più spesso a quattro?
«Le squadre che eccitano di più sono quelle che
hanno un gioco brillante, più offensivo: il resto so­
no numeri, solo numeri. Conta solo che un allena­
tore scelga come giocare in base alle qualità dei
giocatori che ha. Per questo dev’essere flessibile: se
sai insegnare solo un tipo di calcio, devi fare un
altro mestiere».
E come vede Conte a fare il mestiere di c.t.?
«Antonio è bravo, mi piace. Però sono curioso di
avere una risposta a queste domande. Come farà a
tirar fuori dai giocatori le stesse energie senza po­
terli martellare ogni santo giorno? Come farà il suo
preparatore a incidere giocando 8­10 gare all’an­
no? E davvero i club, soprattutto quelli stranieri, lo
aiuteranno con gli stage?».
Lo aiuterà Tavecchio, no?
«Bella battuta: la sua, quella delle banane un po’
meno. Però va così: un Primavera dell’Atalanta
(Grassi, ndr) dice “vu’ cumprà” a un avversario e si
becca dieci giornate, le curve fanno cori razzisti e
vengono chiuse, Tavecchio parla di mangiabanane
e viene eletto presidente federale. E poi non hanno
ragione Albertini e Tommasi a dire che non siamo
credibili? Se uno sbaglia non deve essere bruciato
vivo, ma santiddio qualcosa deve succedere. Che
ne so, almeno una multa da dare in beneficenza».
Cinque giorni di aggiornamento professiona­
le a Madrid per il doppio derby e poi tornerà a Du­
bai, dove vive da tempo, in attesa che vita e carriera
facciano un’altra capriola. Walter Zenga ha giocato
e allenato in sette Paesi di tre continenti diversi,
parla bene tre lingue oltre all’italiano e ormai il suo
compasso ha un’apertura così ampia da aver preso
con filosofia anche il divorzio con l’Al Jazira: «In
questo mestiere se vinci tutto sei bravo e se perdi
qualcosa fai schifo: non è proprio così, ma...».
Con la stessa franchezza: cosa ha pensato
quando ha letto di Inzaghi allenatore del Milan?
«Ho pensato a Sarri, l’allenatore dell’Empoli,
che ci ha messo 55 anni per arrivare in serie A. A
Pippo voglio bene, ma io faccio il tifo per Sarri».
Ma è così, in tutto il mondo. Pensi che Mazzarri
ha un esame già il 20 di agosto.
«Ma pensiamo davvero che possa dar fastidio
una squadra islandese? Siamo messi male... Molto
simpatici quando esultano, per carità, ma l’unico
problema mi sembra possano essere le quattro ore
di volo per arrivare là».
Guardi che lei nell’87 ha perso a San Siro con
una squadra finlandese.
«Zero­uno con il Turun Pallouseura: incidenti di
percorso che ti capitano una volta in una carriera.
Però poi abbiamo vinto 2­0 in Finlandia: dai, in
due partite non c’è storia».
Walter Zenga, 54 anni ACTION IMAGES
E quando Allegri si è ritrovato sulla panchina
della Juve da un giorno all’altro?
punto si cambia, è successo anche a me e a un sacco
di gente. Era finito un ciclo, erano scaduti dei con­
tratti, era giusto abbassare l’età media: nulla di
scandaloso, mi pare».
«Cavoli suoi: se quest’anno alla Juve arrivi se­
condo, è come se avessi perso. Però intanto se la
gioca: anche dovesse andargli male, potrà dire di
aver allenato Milan e Juve, beato lui».
Cosa le piace di questa Inter?
«Due cose. E’ stata rinforzata dove serviva, per
avere una rosa buona anche per Europa League e
Coppa Italia, che l’anno scorso forse è stata sotto­
valutata. Sbagliato: con quattro partite la Coppa
Italia può garantirti l’Europa».
Beh, certo: lei da poco ha detto che l’Inter deve
puntare allo scudetto.
«Ho forzato il concetto. Lo scudetto per l’Inter è
arrivare in Champions, giusto? Ecco, deve puntare
a quello: senza se e senza ma. Perché riparte da un
5° posto e deve migliorare di due posizioni, non
dieci. Perché da gennaio, a cominciare da Herna­
nes per finire con Medel, sono arrivati sette buoni
giocatori. E magari ne arriva ancora qualcun al­
tro».
Risposta secca: chi vince lo scudetto?
«Mi verrebbe da dire Roma, ma bisogna vedere
come gestirà la Champions. E occhio alla Fiorenti­
na: Babacar è il più bravo di tutti e teoricamente ha
Gomez e Rossi in più. Se poi magari Giuseppe evita
di portarsi sfiga da solo, dicendo che non è di cri­
stallo...».
E la seconda cosa?
«
Qualcuno se n’è anche andato, però.
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Inzaghi? Gli voglio
bene, ma tifo per
Sarri che ci ha
messo 55 anni ad
arrivare in serie A
«
SU PIPPO INZAGHI
ALLENATORE MILAN
«Ognuno pensa di poter giocare fino a sessan­
t’anni, ma gli immortali non esistono: a un certo
ventura, quella dell’Europa Le­
ague, che non conta soltanto
sotto l’aspetto morale per la
squadra e la tifoseria, ma che
pesa anche per le casse societa­
rie: accedere alla fase a gironi
permetterebbe ai granata di
incassare dai diritti tv una cifra
che potrebbe aggirarsi fra i
quattro e i cinque milioni di eu­
ro. Una cifra che potrebbe mol­
tiplicarsi in caso di passaggio
del turno accedendo alla fase
finale del torneo, quella ad eli­
minazione diretta.
Vives e Moretti Poi c’è la chia­
ve sportiva e il Toro è pronto
l’Inter, «la squadra più forte e grande che io abbia mai incontrato», dice il tecnico Paul Sigmundsson, un mini­Klopp. «Li abbiamo studiati, possiamo metterli in difficoltà: non sono ancora in forma». Si affaccia anche la stella, Gunnarsson (nella
foto): «Metteremo tutti il cuore». Però ha fatto un buon Mondiale
Toro con Quagliarella­Barreto
Centrare i gironi vale 4­5 milioni
Il Toro è pronto a giocarsi
la prima fetta importante della
stagione. Domani sera a Spala­
to (inizio alle 20,30, diretta su
Mediaset Premium) i granata
affrontano l’andata dei playoff
che aprono le porte ai gironi di
Europa League: vent’anni do­
po l’eliminazione patita dal­
l’Arsenal ad Highbury (e venti­
due anni dopo la finale di Cop­
pa Uefa ad Amsterdam) sono
pronti a riprendersi un posto
nell’Europa che conta. Un’av­
11
«Se prendi giocatori che hanno qualcosa da di­
mostrare, prendi giocatori che ti danno qualcosa in
più. E i nuovi dell’Inter vengono tutti da una stagio­
ne difficile. Anche Medel, retrocesso con il Car­
diff».
L’ALTRA ITALIANA AI PLAYOFF DOMANI LO SPALATO: A CASA CERCI, C’È VIVES. K.O. MUSCOLARE PER RUBEN PEREZ: TORNA A SETTEMBRE
FABRIZIO TURCO
TORINO
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Fabio Quagliarella, 31 anni, è tornato granata LAPRESSE
per la battaglia. A dirlo sono
due delle colonne dello spo­
gliatoio di Ventura, Beppe Vi­
ves ed Emiliano Moretti: «Do­
po i sacrifici dello scorso anno,
ora abbiamo l’obiettivo a por­
tata di mano», dice il regista
che domani torna titolare dopo
il turno di squalifica nel match
di ritorno con il Bromma­
pojkarna. Sulla stessa linea il
difensore: «Abbiamo studiato i
nostri rivali nei minimi detta­
gli, ma non sarà una passeggia­
ta». Ventura sembra intenzio­
nato a dar fiducia in avanti alla
coppia Quagliarella­Barreto,
mentre rimarrà con ogni pro­
babilità a casa Cerci; in difesa
Bovo è favorito su Maksimovic,
appena rientrato dopo l’infor­
tunio al piede. K.o. anche Ru­
ben Perez: ha una lesione al
muscolo soleo, potrebbe rien­
trare solo a metà settembre
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Roma da battere,
occhio alla
Fiorentina di
Rossi e Babacar,
il più bravo di tutti
SU BABACAR
ATTACCANTE FIORENTINA
la guida
Tra oggi e domani 31 incontri
La Fiorentina è già ai gironi
Sono in totale 31 le doppie sfide che qualificheranno altret­
tante squadre ai gironi di Europa League, ai quali sono già
ammesse 7 formazioni (Fiorentina, Dinamo Kiev, Estoril,
Everton, Guingamp, Siviglia, Wolfsburg) e ai quali si aggiun­
geranno le 10 eliminate dal playoff di Champions. Le 48
squadre saranno poi suddivise in 12 gironi da 4. Ecco il pro­
gramma degli incontri di andata (ritorno il 28 agosto).
OGGI Stjarnan (Isl)­INTER; Dnipro (Ucr)­Hajduk Spalato (Slo).
DOMANI Spalato (Cro)­TORINO; Aktobe (Kaz)­Legia (Pol);
Astana (Kaz)­Villarreal (Spa); Din. Mosca (Rus)­Omonia
(Cip); Ruch Chorzow (Polonia)­Metalist (Ucr); Qarabag
(Aze)­Twente (Ola); Hjk (Fin)­Rapid Vienna (Aus); Limassol
(Cip)­Tottenham (Ing); Psv (Ola)­Shakhtyor (Bie); Karabuk­
spor (Tur)­St. Etienne (Fra); Elfsborg (Sve)­Rio Ave (Por);
Din. Minsk (Bie)­Nacional (Por); Petrolul (Rom)­Din. Zagabria
(Cro); Apollon (Cip)­Lokomotiv Mosca (Rus); Young Boys
(Svi)­Debrecen (Ung); Zorya Luhansk (Ucr)­Feyenoord (Ola);
Panathinaikos (Gre)­Midtjylland (Dan); Trabzonspor
(Tur)­Rostov (Rus); Zwolle (Ola)­Sparta Praga (R.Cec); Zim­
bru (Mol)­Paok (Gre); Partizan Belgrado (Ser)­Neftçi (Aze);
Grasshoppers (Svi)­Club Brugge (Bel); Spartak Trnava
(Slk)­Zurigo (Svi); Asteras (Gre)­Maccabi Tel Aviv (Isr); Real
Sociedad (Spa)­Krasnodar (Rus); Lione (Fra)­Astra (Rom);
Lokeren (Bel)­Hull (Ing); Sarajevo (Bos)­Borussia M. (Ger);
Rijeka (Cro)­Sheriff (Mol)
12
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
CALCIO D’ESTATE
Nel segno di Jovetic.
Stesso numero, l’8, stesso pro­
curatore, Fali Ramadani, me­
desima considerazione della
città di Firenze. Molto alta.
L’arrivo di Marko Marin sulle
rive dell’Arno è stato precedu­
to da un lungo colloquio fra il
trequartista tedesco e l’ex vio­
la Jovetic, emigrato l’anno
scorso in Premier League. «Gli
ho chiesto di tutto – ammette
Marin – dall’ambiente alla
squadra, passando per i fisio­
terapisti e persino del team
manager (che però nel frat­
tempo è cambiato, ndr.)». Le
recensioni devono essere state
positive, considerato l’entusia­
smo nell’approdo a Firenze.
«Ho chiesto a Stevan se potevo
prendere il suo numero di ma­
glia. Anche se non c’è una vera
motivazione dietro la scelta
dell’8». E 8 è stato.
Tripletta Difficile invece che
Marin possa prendere anche
l’appartamento che fu di JoJo
in zona Firenze Sud. Per ora
vive in albergo, ma l’idea è di
prendere presto casa (in affit­
to) nel centro città. Ci penserà
nei prossimi giorni, quando lo
raggiungerà nuovamente la
sua fidanzata. «Ho avuto due
anni calcisticamente trava­
gliati – prosegue il tedesco –
però ho vinto due volte di fila
l’Europa League. Spero di ri­
petermi con la maglia viola».
Musica per le orecchie dei tifo­
si. La vittoria di un trofeo pre­
stigioso rischia infatti di di­
ventare un’ossessione per il
club dei Della Valle. Marin ri­
mase in panchina nella finale
di Europa League del 2013,
quando il suo Chelsea superò
il Benfica per 2­1. E’ invece en­
trato nel secondo tempo in oc­
in prestito dal Chelsea
DUE EUROPA LEAGUE IN BACHECA
Marin, lo specialista
«Mi manda Jovetic
per un’altra coppa»
Il tedesco tartassato dagli infortuni è fermo
da maggio. «Sono venuto alla Fiorentina
per riprendermi la carriera e la nazionale»
casione della vittoria del Sivi­
glia contro gli stessi portoghe­
si lo scorso maggio. La finale
di Torino è andata agli spagno­
li ai calci di rigore, anche se
Marin era già uscito per infor­
tunio.
Continuità Già, gli infortuni.
Sono loro i peggiori avversari
del tedesco. Marin è fermo
proprio da quella finale euro­
pea del 14 maggio. Entrato al
32’ del secondo tempo, uscì
per un problema muscolare al
minuto numero 14 del primo
supplementare. «Sto molto
meglio, anche se per ora non
posso allenarmi con la squa­
«
dra. Spero di rientrare in grup­
po nel giro di due settimane».
Si aggiunge quindi al già lungo
elenco di indisponibili per la
prima contro la Roma (30 ago­
sto). «Voglio dare prima possi­
bile il mio contributo. In una
squadra, la Fiorentina, che
gioca un calcio adatto a me.
Molto offensivo».
Amici Nazionalità tedesca,
ma origini serbo­bosniache
(nato a Bosanska Gradiška).
Logici i suoi primi legami nella
Fiorentina. Su tutti Savic
(montenegrino), con il quale
doveva vedere ieri la partita
del Napoli in tv e Tomovic (ser­
bo): con loro si è presentato ie­
ri alla seduta di allenamento.
Ma anche Ilicic (sloveno). In­
sieme a Gomez invece, spera
di ritrovare la nazionale tede­
sca. Con la maglia della Ger­
mania ha collezionato ben 16
presenze tra il 2008 e il 2010.
«Io e Mario non siamo diven­
tati campioni del mondo, ma
siamo felicissimi per la nostra
nazione. Mi è dispiaciuto non
esserci, però sono due anni
che combatto contro gli infor­
tuni ed era prevedibile non an­
dassi in Brasile. Spero di tor­
nare presto fra i convocati».
Propositi Dal suo approdo al
Chelsea, nel 2012, Marin non
è più stato lo stesso. «Voglio
tornare quello del Werder Bre­
ma. Anzi, ancora più forte» fa
sapere convinto. La Fiorentina
ci spera. Anche perché da tre­
quartista o esterno d’attacco,
può essere molto utile alla
nuova Fiore. «I miei idoli? Sa­
vicevic. Se ho parlato dell’Ita­
lia con Mourinho? No», le ulti­
me risposte di Marko. C’è da
recuperare il tempo perduto.
Fin da subito. E magari guada­
gnarsi il riscatto dal prestito a
fine stagione.
Ho chiesto a Stevan consigli
e un permesso:
prendere la sua
maglia numero 8
MARKO MARIN
SULL’EX VIOLA JOVETIC
Marko Marin, 25 anni, tedesco di origine bosniaca PEGASO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
v
identiKit
& CARRIERA
GIOVANNI SARDELLI
FIRENZE
MARKO
MARIN
Nato il
13 marzo 1989
a
Bosanska
Gradiska
BOSNIA
ERZEGOVINA
Nazionalità
Tedesca
Ruolo
Centrocampista
Le sue
squadre
Borussia M.
2003-2009
Presenze 68
Gol 8
Werder Brema
2009-2012
Presenze 87
Gol 8
Chelsea
2012-2013
Presenze 6
Gol 1
Siviglia
2013-2014
Presenze 18
Gol 0
Fiorentina
dal 2014
COMUNICATO SINDACALE
Cari lettori, con una pagina di pubblicità che oggi potete vedere sul vostro quotidiano comincia una vicenda che noi giornalisti della Gazzetta non avremmo mai voluto vivere: le scommesse sportive legate al nome ed alla storia del giornale nel quale lavoriamo. Il nostro editore, Rcs, ha deciso di investire in GazzaBet e trarre utili in un mercato che ­ per quanto assolutamente legale e pesantemente regolato dallo Stato ­ eticamente continuiamo a sentire come lontano dai valori che dal 1896 trovate puntualmente difesi da questo giornale.
Il mercato dei quotidiani italiani negli ultimi anni ha perso 2 milioni di copie vendute. Colpa dei new media? Certo, ma senza dubbio anche di chi negli ultimi dieci anni ha solo pensato a tagliare e ridurre sperando che Internet risolvesse tutto importando nelle redazioni nuovi modelli informativi e risparmi. Parolina che tanto piace a dirigenti miopi. Non è stato così: l’informazione costa, la qualità costa. Non soltanto soldi, ma sforzi ed entusiasmo, capacità imprenditoriali che devono essere messe al servizio dell’impresa stessa. Troppo facile tirare delle righe e ridurre i costi. «Fare di più con meno» è il motto del nostro Ad Pietro Scott Jovane, il quale mentre lo enunciava tagliava posti di lavoro e fissava bonus (iniziativa poi rientrata) per se stesso e altri dirigenti che poco sanno di editoria. Trovare la Gazzetta in edicola in alcuni giorni è difficile, perché si risparmia su carta e distribuzione. Ecco un semplice esempio di un taglio che danneggia il lavoro di questa redazione e la passione dei lettori. Da oggi entriamo nell’era di GazzaBet: la redazione non condivide, lo dice ora e lo ripeterà sempre.
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
CALCIO D’ESTATE
Radamel Falcao
Falcao triste
ed emarginato
La Juve può
farlo sorridere
28 anni, è arrivato al Monaco dall’Atletico Madrid AFP
Zero punti su sei, con un
inatteso passo falso interno
contro il modesto Lorient
(1­2), e un rumoroso crollo a
Bordeaux (4­1). Il Monaco
post Ranieri ha cominciato nel
peggiore dei modi una stagio­
ne carica di aspettative. Non
solo per il cambio in panchina,
ma anche per il ritorno nel­
l’Europa nobile. Ma al ballo di
Champions League, la squadra
ormai affidata al portoghese
Jardim rischia di presentarsi
senza paillettes. Anche perché
l’ultima settimana di mercato
potrebbe sancire l’addio a Fal­
cao, star alla ricerca di nuovi
stimoli, lontano da un campio­
nato forse non adatto al suo
stile. E le due panchine di ini­
zio campionato non hanno
contribuito a fargli tornare il
sorriso. Così la Juventus sogna
il colpaccio, magari all’ultimo
respiro.
Strategie Anche perché a
Montecarlo non si esclude più
una cessione, dopo quella ine­
vitabile di Rodriguez al Real
Madrid per oltre 90 milioni.
Operazione che ha spinto an­
che Falcao a guardarsi intor­
no. Tra le altre ragioni, un tor­
neo fisico, meno valorizzante
delle sue doti tecniche. Ma an­
che il cambio di strategia del
Monaco che un anno fa spese
160 milioni di euro e quest’an­
no ha optato per una politica
meno glamour. Colpa del fair
play finanziario Uefa e del di­
vorzio costato al proprietario
russo Rybolovlev oltre 3,2 mi­
liardi di euro. Così con Rodri­
guez, hanno detto addio an­
che il difensore e capitano Abi­
dal (Olympiacos), Obbadi,
prestato al Verona, e l’altro at­
taccante Riviere, pagato 9 mi­
lioni dal Newcastle. Cessione
inevitabile in un reparto so­
vraffollato che potrebbe per­
dere anche il giovane Martial
nell’ultima settimana di ago­
sto, decisiva pure per il difen­
sore Isimat­Mirin.
Prova­tifosi per Allegri
Primi minuti per Romulo DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO
TORINO
L’estate morbida della
Juventus, a livello di amiche­
voli naturalmente, prosegue
oggi con la tradizionale gran­
de festa di inizio stagione. Nel
pomeriggio, infatti, tutti nella
Villar Perosa degli Agnelli per
la partitella contro la Primave­
ra di Fabio Grosso. Attesi mi­
gliaia di tifosi, quasi un «test
personale» per Massimiliano
Allegri, che vivrà il primo con­
tatto diretto con un popolo
che non ha ancora superato
l’addio di Conte.
S
Max Allegri
47 anni, il
tecnico della
Juventus
esordisce a
Villar Perosa,
luogo
simbolo della
squadra
bianconera
predica calcio spettacolo, ma
sprovvisto di titoli onorifici.
Scelta tecnica imposta dalla
proprietà e accollata al d.t.
Campos che farebbe da fusibi­
le in caso di flop. Prospettiva
ormai esaltata dai media fran­
cesi che parlano anche di dis­
sapori tra Principe e magnate
russo, a cui sarebbe stato pro­
messo il passaporto monega­
sco, che invece tarda ad arriva­
re. Chiacchiere smentite in tri­
buna Vip del Louis II per la pri­
ma di campionato. Anche se il
Principe se n’è andato infuria­
to dopo la sconfitta. Partita se­
gnata anche dalla scelta di Jar­
dim di far partire dalla panchi­
na Falcao, preferendogli Ber­
batov, come poi a Bordeaux. El
Tigre, dopo sette mesi di infor­
Prospettive In tale contesto
Falcao fa i conti con un giova­
ne allenatore di 40 anni che
A VILLAR PEROSA CLASSICA PASSERELLA IN FAMIGLIA mo alla partitella di questa se­
ra: probabili primi minuti per
l’italobrasiliano Romulo;
avanti ancora con la difesa a
quattro; in attacco, infine, si
rivedranno Tevez e Giovinco a
supporto di Llorente. Vidal?
Lavora a parte, non dovrebbe
giocare, ma il cileno sarà co­
munque a Villar Perosa per un
bagno di folla pieno di affetto
nei suoi confronti. Nel frat­
tempo, sono passate altre ven­
tiquattro ore senza che in cor­
so Galileo Ferraris sia arrivata
una proposta ufficiale da par­
te del Manchester United. E
più passa il tempo...
4
Vidal a bordo campo Tornia­
la stampa francese
SUL CASO MONACO
ANCHE PER L’ÉQUIPE IL CLUB DEVE VENDERE
Il quotidiano sportivo francese L’Équipe ha messo in rilievo la crisi del Monaco nella nuova era post Ranieri. L’evidente difficoltà del nuovo tecnico Jardim, che in tre giornate non ha portato alcun successo, fa discutere i media: per uscire dalla crisi (anche economica)
potrebbero esserci imminenti cessioni nel futuro del club. tunio che gli ha negato il Mon­
diale, non è al top, ma il ruolo
di subalterno non lo immuniz­
za di sicuro dalle sirene di
mercato. Il Monaco però apri­
rebbe l’asta solo dai cinquanta
milioni in su. La Juventus stu­
dia ogni pista, conscia della fe­
roce concorrenza inglese, ma
anche del debole del giocatore
per i bianconeri. Tanto da ri­
dursi l’ingaggio di 14 milioni
netti. E le tumultuose ultime
ore di mercato potrebbero tra­
dursi in prova di forza tra bom­
ber e dirigenti, con i campioni
d’Italia pronti a inserirsi con la
richiesta di un prestito. Un col­
po perfetto che per ora appar­
tiene alla sfera dell’imponde­
rabile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
NELLA VECCHIA «SCUOLA» BIANCONERA L'AMARCORD DI MAROCCHINO
«A Villar Perosa
andavo in dribbling
per le ragazze» TUTTI
I TEST
S
Oggi
EMPOLI­
TUTTOCUOIO,
Ponte a Egola
(Pi),
ore 20.30
S
23 agosto
Trofeo Tim:
JUVENTUS,
MILAN e
SASSUOLO,
a Reggio Emilia,
ore 20.45,
ROMA­AEK
ATENE (Gre),
Roma
L’avvocato Gianni Agnelli a Villar Perosa nel 2000, tra Giraudo e Ancelotti AP CHIARA TURRINI
Chiellini fino al 2018 Intanto,
Premia il presidente La gior­
nata inizierà dopo pranzo con
il «Trofeo Gianni Agnelli», de­
dicato ai ragazzi nati nel 2003.
Sarà Andrea Agnelli, figlio di
Umberto e nipote dell’Avvoca­
to, a premiare vincitori e scon­
fitti. Poi, il presidente dei tre
scudetti consecutivi assisterà
alla gara dei «grandi» (fischio
d’inizio alle 17) insieme al cu­
gino John Elkann, numero
uno Fiat ed Exor. Presenti pure
l’a.d. Beppe Marotta e il d.s.
Fabio Paratici: per entrambi il
lavoro di mercato non è anco­
ra finito, anche se in difesa si
potrebbe davvero rimanere
così, con la conferma di Mar­
rone e un Barzagli che sta bru­
ciando i tempi del rientro. Fra
l’altro, Manolas è ormai preda
della Premier League (Arsenal
in pole) e la stessa pista Luisao
resta complicatissima.
Il 23 settembre
convocato il cda
per i conti 2013­14
Il 23 settembre è stato
convocato il consiglio d’amministrazione della Juventus per l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2014.
C’è attesa per conoscere i conti bianconeri. In base alle relazioni intermedie, si segnala una crescita dei costi ­ in particolare degli stipendi, che dovrebbero essere aumentati di circa il 15­20% ­ che non è stata compensata dall’aumento del fatturato. Da qui le previsioni di un risultato in peggioramento rispetto al deficit di 16 milioni fatto registrare nel 2012­13, stagione
in cui si era completata la curva positiva dei bilanci di Corso Galileo Ferraris (dal ­95 del 2010­11 al ­49 del 2011­12 al 16, appunto, del 2012­13).
Soldi finiti, Monaco ridimensionato,
scarso feeling con il tecnico Jardim
Ecco perché l’affare ora è possibile
ALESSANDRO GRANDESSO
@agrandesso
PARIGI
AGENDA SOCIETARIA
è tutto pronto per il rinnovo
del contratto di Giorgio Chiel­
lini: giovedì l’annuncio uffi­
ciale. Il 30enne azzurro reste­
rà bianconero almeno fino a
giugno del 2018. Poi, per Gior­
gione potrebbe aprirsi anche
una carriera da dirigente nel
club torinese. Ancora da defi­
nire le situazioni di Sebastian
Giovinco e Stephan Lichtstei­
ner, giocatori con accordo in
scadenza nel 2015. Con il fan­
tasista italiano non ci dovreb­
bero essere problemi, la vo­
lontà di andare avanti insieme
è comune. E’ invece possibile
un addio a fine stagione per
l’esterno svizzero.
Cuscinetti a sfera e gran­
de calcio. Villar Perosa è stata
ed è famosa per entrambe le
produzioni: la prima, su scala
industriale, la seconda invece,
a conduzione familiare, negli
anni in cui gli allenamenti si fa­
cevano con le Superga di tela.
Dietro c’è sempre la famiglia
Agnelli, che a Villar Perosa im­
piantò sia gli stabilimenti indu­
striali della Riv sia il pensiona­
to delle giovanili della Juven­
tus. Negli anni d’oro da lì uscì
anche Paolo Rossi. Villar era il
nido in cui per anni decine di
ragazzi, dai 15 ai 18 anni, im­
paravano a volare sui campi da
gioco. E diventavano adulti.
Talenti che Boniperti saliva
spesso a controllare, affidati a
mister Giovanni Viola, ex por­
tiere responsabile tecnico del­
l’«accademia» in Val Chisone.
Sabato il Tim Villar Perosa a
parte, solo un altro impegno
prima dell’inizio del campio­
nato: sabato, a Reggio Emilia,
Trofeo Tim (gare di 45’) con­
tro Milan e Sassuolo.
Realtà operaia «Noi ragazzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Domenico Marocchino, classe 1957
stavamo in un pensionato che
era anche il dopolavoro, c’era­
no gli operai Riv» ricorda Do­
menico Marocchino, esube­
rante ala che vinse in bianco­
nero due scudetti e una Coppa
Italia. Tre anni della sua adole­
scenza, anche calcistica, li ha
spesi a Villar Perosa. A scuola
in pullman la mattina («Stu­
diavano in 5 su 50, ma guai
non andarci!». In campo a pie­
di il pomeriggio. Non c’era
tempo per la nostalgia di casa,
era tutto una scoperta: c’erano
ragazzi scelti in ogni parte
d’Italia. Una specie di naja, ma
divertente. Mister Viola viveva
insieme ai ragazzi, altri allena­
tori facevano i pendolari da To­
rino. Il «dottor Tisi», di mestie­
re assicuratore, era il referente
della società, un team manager
ante litteram. La famiglia Car­
raro si occupava del vitto dei
ragazzi: «E se c’era una mela,
una era...noi eravamo in 50 e
bisognava sfamarci tutti! Ma
erano persone molto buone e
avevano sempre una parola per
noi se eravamo giù di morale».
Beata gioventù Erano gli anni
Settanta, i ragazzi trasgrediva­
no fumando sigarette, insegui­
vano la moda lavando i jeans
fino a sbiadirli. Birichinate po­
che, cameratismo tanto. Ma al­
cune lotte erano agguerrite:
«Ragazze non ce n’erano mol­
te. E scattava la competizione.
Ho imparato il dribbling per­
ché alle 7.15 di mattina dove­
vamo correre al pullman per la
scuola e chi arrivava primo po­
teva prendere posto a fianco
della ragazza che piaceva a tut­
ti...che sfide con Verza!». Teste
troppo calde non ce ne poteva­
no essere, la società non ne
avrebbe mai prese. «Per di più
stavamo a Villar Perosa, il pae­
se degli Agnelli! E noi eravamo
la Juve... Una grande respon­
sabilità, non potevamo non
comportarci bene».
Gli anni migliori Oggi le giova­
nili sono state trasferite a Tori­
no. «Ho passato dei bei mo­
menti a Villar Perosa, la gente
ci ha voluto bene». Marocchi­
no, che oggi fa l’opinionista
nelle tv private, ammette di es­
serci tornato solo una volta, e
aver trovato tutto cambiato.
Come d’altra parte anche il
mondo, e il mondo del calcio,
rispetto ad allora.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
14
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
CALCIO D’ESTATE L’INTERVISTA
«Con l’offerta giusta
seguirei le sue orme»
Douglas Costa: «Il Milan? Sono pronto per fare un salto
di qualità e puntare alla Seleçao. Balotelli non si discute»
DAL NOSTRO INVIATO
GIULIO DI FEO
@fantedipicche
TRENTO
«
il gioco
C.T. PER UN GIORNO
NEL SUO BRASILE IDEALE
SI VEDE CON HULK E NEYMAR
Abbiamo chiesto a Douglas Costa
di mettere su carta la sua formazione ideale
del Brasile. L’obiettivo del Milan
si è schierato a destra, con Hulk
unica punta: in panchina
Oscar, Willian e tanti altri.
A sorpresa titolari Diego
Alves (Valencia), Mario
Fernandez (Cska Mosca)
e Fred (Internacional),
solo omonimo della
punta
L’Italia l’ha accolto così come l’aveva
lasciato l’Ucraina ieri mattina: cielo mogio
mogio e tanta pioggia. Sarà per questo che
Douglas Costa, la stella dello Shakhtar Do­
netsk di Mircea Lucescu che si è concesso
una breve tournée italiana prima di ri­
prendere sabato con la coppa locale, sor­
ride pochino. O meglio, lo fa con gli oc­
chi, adombrati da un cappellone da rap­
per, ma capaci di illuminarsi davanti a
certe parole. Tipo Seleção, top club, merca­
to e cose così, tutti traguardi raggiungibilissimi
dal suo mancino fatato. Lo sa pure lui, non ne fa
mistero, però il punto di partenza sono un paio
di paragoni ingombranti con cui prima o poi
gli toccherà misurarsi. Il primo viene proprio
dal Brasile, vicino casa sua.
Circa un mese fa lei e altri cinque compagni ave­
te rifiutato di tornare con la squadra in Ucraina per
paura della guerra. «E’ stato tutto un malinteso. Dopo Donetsk ci
avevano detto che avremmo vissuto e giocato a
Kharkiv, ma noi non ci volevamo andare. E’ un’altra
città alla frontiera con la Russia, ad appena 300
chilometri da dove eravamo. E se la guerra fosse
arrivata fin lì? Eravamo preoccupati per noi e per le
famiglie, quindi non siamo partiti con la squadra e
abbiamo chiesto al presidente di andare a Kiev. Lui
nel frattempo aveva deciso la stessa cosa e così sia­
mo tornati».
«Un altro anno con noi in Champions e poi vai in
una big», le ha detto Lucescu. Ma se l’offerta arri­
vasse adesso, a chiusura del mercato?
«Se arrivasse, la prenderei subito. Allo Shakhtar
sono grato per quanto mi ha dato e, se rimarrò,
darò il cento per cento. Ma penso di essere pronto
per una big».
Magari a seguire le orme del suo amico/idolo Ro­
naldinho. Pure lui è passato dal Milan.
«E a chi non piacerebbe ripetere gli stessi passi di
Dinho?».
Balotelli lo conosce?
«Non si può fare un paragone tra noi al momen­
to. Lui sta giocando nel Real Madrid, io nello
Shakhtar. Me lo richieda quando sarò anch’io in un
top club».
Però non era solo: è tradizione dello Shakhtar
essere squadra mezza brasiliana.
Faccia il c.t. lei per un giorno: ci dica la sua Se­
leção ideale.
«Ed è stato proprio questo ad aiutarmi tantissi­
mo. Jadson, Fernandinho, gli altri ragazzi in squa­
dra e lo stesso Lucescu che parla portoghese sono
stati fondamentali».
Douglas Costa sorride, stavolta sul serio. Poi
prende il taccuino e la penna, e inizia a
scrivere.
»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Io in fuga? L’Ucraina è un
Paese in allerta per la guerra.
C’è tensione, è innegabile
«Cominciai alla grande. Al mio pri­
mo anno ho giocato parecchio e bene, non
mi conosceva nessuno e mi riusciva di gioca­
DOUGLAS COSTA
ATTACCANTE SHAKHTAR DONETSK
A TRENTO CIRCA 1.400 SPETTATORI, IN VETRINA ANCHE FERNANDO, SEGUITO DALLA FIORENTINA
E in amichevole fa 1­1 col Verona: gol di Toni
Shakhtar fermato sul pari dai gialloblù
Bene i nuovi, su tutti Obbadi e Martic
Reggere una squadra da
Champions in precampionato
non fa punti ma autostima. Il
Verona con lo Shakhtar, da­
vanti ai 1.400 spettatori di
Trento, ne ha tanta da incame­
rare, e pure le attenuanti: ha
Dati riferiti
al solo
campionato
A proposito, ha visto i Mondiali? Ma che è suc­
cesso in quel maledetto 1­7 con i tedeschi?
«Difficile, duro. Era tutto diverso, dalle abitudi­
ni fino al cibo. Poi sempre freddo, in strada e nelle
persone. Sono diversi rispetto a noi brasiliani».
TRENTO
Shakhtar
2010-2014
Presenze 123
Gol 25
«Forse perché in Ucraina il livello è leggermente
più basso che da voi in Serie A, in Premier, in Liga.
E poi perché gli allenatori, specie in Brasile, guar­
dano i campionati maggiori. E’ più facile chiamare
uno che gioca in un torneo che si conosce, anche se
altrove c’è potenziale».
«Ero in Brasile, mi ero appena sposato. Cos’è
successo? Semplice, noi abbiamo talento e loro di­
sciplina. Loro non hanno il Neymar, il Balotelli, il
top player che te la decide da solo, ma sono cresciu­
ti tantissimo e con compattezza, gioco di squadra,
spirito di sacrificio sono arrivati in cima al mondo».
DAL NOSTRO INVIATO
Ruolo
Attaccante
esterno
Altezza
170 cm
Peso
65 kg
Le sue
squadre
Gremio
2008-2009
Presenze 28
Gol 2
Tutti i brasiliani di alto livello che produce lo
Shakhtar arrivano alla Seleção solo dopo che han­
no lasciato l’Ucraina. Come se lo spiega?
Da casa Dinho a Donetsk nel 2010 è un bel salto.
L’impatto com’è stato?
Cinque stagioni allo Shakhtar: che
progressi ha fatto?
Nato il
14/09/1990
a Sapucaia
do Sul
(Brasile)
«Tutto il Paese è in allerta. C’è tensione, è inne­
gabile, ma si esce, si fa la solita vita. E soprattutto
noi calciatori abbiamo la serenità giusta per lavora­
re duro sul campo».
E James Rodriguez? Lucescu dice che lei è più
forte.
«Facile, sono cresciuto nel Gremio: Ronal­
dinho. L’ho conosciuto. Ero molto amico di suo
nipote, frequentavo spesso casa sua».
«Certo che c’è. Marlos e Ilsinho sono mo­
struosi, io devo migliorare».
DOUGLAS
COSTA
E ora come si sta a Kiev? Ha ancora paura?
«Cosa vuole che le dica di lui? E’ uno di quei gio­
catori talmente forti di cui non c’è nemmeno da
parlare, un campione».
Douglas Costa, chi era il suo idolo da ragaz­
zino?
E’ ancora in piedi quel «clan» in cui tutti i brasilia­
ni di Donetsk si sfidavano a «Call of Duty» alla Play­
station?
v
identiKit
& CARRIERA
Io come Dinho
re come facevo in Brasile. Poi due anni così così,
stavo di meno in campo ma mi ero fatto un nome e
quindi mi “aspettavano”. Nelle ultime due stagioni
invece sono diventato titolare fisso e questo mi ha
aiutato tanto a migliorare tutti gli aspetti del mio
gioco».
beccato l’1­1 coi titolari in pan­
china, gli avversari oltre a esse­
re forti sono alla quarta di cam­
pionato e rodati. Mandorlini
ha buone indicazioni dai nuo­
vi: Obbadi taglia, cuce e co­
manda, Martic è intraprenden­
te, Christodoulopoulos calcia e
si propone bene. E poi Toni, in
gran forma: guarda dall’alto i
centrali ucraini, a suon di
sponde fa salire tutti e dopo un
quarto d’ora infila un rigore. Il
pari a babbo morto è frutto di
un bell’inserimento di Fred, e
per lo Shakhtar la gara è una
vetrina­mercato: una storta
per Srna dopo 8’ obbliga Luce­
scu a schierare l’obiettivo della
Fiorentina Fernando, buon
palleggiatore, Douglas Costa
prova la magia a ogni tocco di
palla (gliene riescono di più a
destra) e mostra la capacità di
inventarsi un tiro o una palla
smarcante. La partita? Il Vero­
na mette pressing in più che gli
consente di recuperare palloni
contro un avversario con più
qualità ma (almeno ieri) meno
pugnace. Tra un gol e l’altro
pochi scossoni: Douglas Costa
e Christodoulopoulos sparano
un paio di belle punizioni, Aze­
vedo si mangia un gol, un paio
di sgroppate di Jankovic, un
gol in semirovesciata sfiorato
da Rodriguez. E applausi, tanti
applausi per il Verona.
g.d.f.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Luca Toni, 37 anni GRIGOLINI
VERONA­SHAKHTAR 1­1
MARCATORI Toni (V) su rig. al 15’ p.t.; Fred (S) al 35’ s.t.
VERONA (4­3­3) Rafael; Martic (22’
s.t. Zampano), Moras (22’ s.t. Gon­
zalez), Marques (1’ s.t. G. Rodri­
guez), Agostini (22’ s.t. Luna); Ob­
badi (22’ s.t. Donati), Hallfredsson
(22’ s.t. Ionita), Christodoulopoulos
(26’ s.t. Chanturia); Gomez (1’ s.t.
Tachtsidis), Toni (22’ s.t. Nené), Jankovic (25’ s.t. Valoti). All. Man­
dorlini.
SHAKHTAR (4­2­3­1) Pyatov (34’ s.t.
Sarnaski); Srna (8’ p.t. Fernando;
14’ s.t. Fred), Kucher (1’ s.t. Kriv­
stov), Rakitskiy (25’ s.t. Ordets),
Azevedo (19’ s.t. Sobol); Ilsinho,
Stepanenko; Nem (1’ s.t. Marlos),
Teixeira (21’ s.t. Dentinho), Douglas
Costa (25’ s.t. Bolbat); Luiz Adriano
(25’ s.t. Gladkiy). All. Lucescu.
ARBITRO Pinzani di Empoli.
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
#
CARLO LAUDISA
@carlolaudisa
MILANO
Una colazione da Princi­
pe per il decollo della trattati­
va­Cerci. Adriano Galliani e
Urbano Cairo ieri nel centra­
lissimo bar di Forte dei Marmi
si sono ritrovati di buon matti­
no per riannodare i fili del di­
scorso avviato il giorno prece­
dente. Ora sì che il dialogo tra
Milan e Torino per il mancino
di Valmontone è entrato nel
vivo. Il club granata continua
a valutare il suo gioiello 18
milioni di euro, mentre il ma­
nager rossonero si muove po­
co e arriva a 13. Per ora. La no­
vità è che nel
loro pour par­
ler è entrata
la variabile di
uno scambio.
Per esempio:
davanti a caf­
fè e cornetto
hanno conve­
nuto di risol­
vere a favore
della società
milanista la
comproprietà
di Gianmario
Comi, il gio­
vane attac­
cante già girato all’Avellino.
Resta, invece, aperto il futuro
dell’esterno Simone Verdi
(ora in prestito all’Empoli) an­
che lui a metà tra i due club. Il
rinvio è strategico, visto che
nella chiacchierata sono com­
parsi anche i nomi di altri gio­
vani del vivaio milanista. Per
ora la loro identità è top­se­
cret, in attesa che le parti fac­
ciano gli approfondimenti del
caso. Per dirne una il Toro ha
espresso il gradimento per il
centrocampista Benedicic
che, però, è stato appena tra­
sferito in Inghilterra, al Leeds
Assalto a Cerci
Ora Milan e Toro
vedono la meta
Ieri doppio vertice: Galliani sale a 13 milioni, Cairo chiede dei giovani. Il dialogo è positivo Considerazioni L’avvicina­
mento tra le parti è frutto an­
che di una promessa fatta da
Cairo al giocatore, al suo rien­
tro dalla spedizione azzurra
in Brasile. Nei giorni scorsi
l’Atletico Madrid ha messo sul
piatto 12 milioni più 3 di bo­
nus per acquistarlo a titolo de­
finitivo, e il Toro ha detto no.
Oltre i Colchoneros non pos­
sono andare: le restrizioni del
fair play finanziario li obbliga­
no a rispettare un rigido tetto
di spesa. Se mai, ci potrebbe
essere l’insidia del Monaco
che stenta ad avere il sì del
madridista Di Maria. Per il
club monegasco Cerci potreb­
be presto diventare l’obiettivo
primario. E il tempo stringe.
Il patto Galliani e Cairo sono
rimasti d’accordo di chiudere
tutti i discorsi (nel bene o nel
male) entro l’inizio della pros­
sima settimana. Oggi il presi­
dente granata sarà a Spalato,
per lo spareggio di Europa Le­
ague, mentre Galliani sarà sa­
bato a Reggio Emilia per il
Trofeo Tim. Dura che si rive­
dano nel frattempo. Ma le te­
lefonate non mancheranno
per cercare di trovare la qua­
dratura.
di Cellino. La panoramica sarà
allargata nelle prossime ore.
La telefonata In ogni caso
l’atmosfera è parsa molto po­
sitiva. I vecchi amici Galliani a
Cairo si sono visti anche nel
pomeriggio. E non è un caso
che tra una battuta e l’altra ci
sia stata anche una telefonata
a Pippo Inzaghi, il principale
sponsor dell’esterno torinista.
Nei piani tattici dell’allenato­
re del Milan Cerci è la freccia
che da destra deve rifornire di
assist Balotelli e Pazzini. E
non a caso il mese scorso a
Formentera fu proprio un in­
contro tra i due a dare il la a
questa operazione. Ovvia­
mente SuperPippo spinge per
questa soluzione, ben sapen­
do che il giocatore preferisce
trovar casa a San Siro piutto­
sto che trasferirsi a Madrid o a
Montecarlo.
Alessio Cerci, 27 anni, in maglia Torino. A fianco, l’incontro di ieri
tra Adriano Galliani e il presidente Urbano Cairo LAPRESSE­ARICI
Napoli Il Milan non si ferma
certo qui. Ieri Dzemaili ha
chiesto un chiarimento a De
Laurentiis: scalpita per avere
il via libera del Napoli. La pi­
sta è apertissima anche se le
due società ancora non hanno
avuto un contatto diretto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A MILANELLO
Balo incontra
per oltre un’ora
il «suo» Raiola
Che cosa ci faceva Mino
Raiola ieri a Milanello? Buona domanda. Pare che l’agente di Mario Balotelli (e di Ignazio Abate, altro giocatore rossonero) ieri sia stato in visita al centro sportivo rossonero e abbia parlato a lungo con Super Mario. Facile dedurre che l’incontro possa riaprire scenari interessanti di mercato, ma questa ipotesi è piuttosto improbabile. Più probabile che l’agente abbia pianificato la nuova stagione con il suo giocatore di riferimento nel mercato italiano, in un momento non semplicissimo, dopo un Mondiale deludente e prima di un campionato delicato. Del resto, Balotelli è destinato a rimanere al Milan al... 99,8%, ultima percentuale data da Galliani il 14 agosto. Raiola oggi invece sarà a Londra ed è decisamente più probabile che nelle prossime ore chiuda la trattativa per un difensore come Manolas, greco ma altro giocatore di cui cura gli interessi.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
CALCIO D’ESTATE
Roma inquieta
Si è svegliato Destro
Preoccupa la difesa
Due gol dell’attaccante, a secco da tempo, nel 3­3 col Fenerbahce
Lo stop di Castan e le amnesie dei centrali allarmano Garcia
MASSIMO CECCHINI
ROMA
Mettiamola così: a duemi­
la anni esatti dalla morte del
primo imperatore Ottaviano
Augusto, la Roma si ritrova ad
augurare lunga vita agonistica
al solito sovrano, Francesco Tot­
ti, che ha provato a illuminare le
poche cose buone (giallorosse)
del match contro il Fenerbahce,
finito con un 3­3 maturato nel
finale. E così all’1­0 del capitano
(su rigore), hanno risposto tre
tuoni turchi di Alves, Kuijt (su
rigore) e Saw, messi a tacere so­
lo dalla doppietta del ritrovato
Destro, alle prime reti stagiona­
li. Al netto del caso Benatia, la
formazione schierata da Garcia
ha tutti i crismi di quella che po­
trebbe essere titolare il 30 con­
tro la Fiorentina. Peccato che il
rientro di Castan dopo l’infortu­
nio muscolare alla coscia sia su­
bito battezzato da una ricaduta
che mette i brividi, tanto più che
il tandem composto da Astori e
Romagnoli non pare affidabile.
Non a caso nel primo tempo il
4­2­3­1 dei turchi — pur prota­
gonisti finora di brutte prove
culminate nell’esonero del tec­
nico Yanal — crea due nitide
palle gol, la prima sventata da
De Sanctis su Gokhan (17’) e la
seconda sciupata da Emenike
(35’). Tra questi estremi s’insi­
nua un buon periodo gialloros­
so. Il gioco, comunque, lievita
allo stesso modo della scorsa
stagione, cioè sull’asse Totti­
Gervinho. Se il capitano ricama
lanci per gli inserimenti, l’ivo­
riano sgomma come nei giorni
belli, tant’è che al 25’ si procura
il rigore per un atterramento ad
opera di Meireles. Segna Totti e
da allora si aprono spazi invi­
tanti che non vengono sfruttati.
A far gol, allora, ci pensa Alves
su una punizione non imparabi­
le. Insomma, è la difesa (anche
schierata) che non convince,
tanto che la ripresa si apre con
un quarto d’ora da incubo. Pri­
ma Astori atterra Alper procu­
rando un rigore che Kuijt realiz­
za, e poi Romagnoli e un inquie­
tante Cole lasciano spazio a Sow
ROMA
FENERBAHCE
ed Emenike, il cui tiro è respinto
male da Skorupski favorendo
così il tap­in dello stesso Sow.
3
3
PRIMO TEMPO 1­1
MARCATORI Totti (R) su rigore al 26’, Alves
(F) al 32’ p.t., Kuijt (F) su rigore al 6’, Sow (F)
al 13’, Destro (R) al 37’ e 42’ s.t.
Torna Destro Garcia allora in­
serisce la sua ricca panchina. A
svoltare la gara, però, sono i
modesti cambi turchi che in­
ceppano i meccanismi. E il mi­
nuto chiave diventa il 37’,
quando un contropiede di
Kouamo s’infrange su Skorup­
ski e sulla ripartenza Destro va
in gol, cambiando l’inerzia di
un match che si chiude in pari­
tà quando la papera in tuffo di
Volkan apre le porte alla dop­
pietta del centravanti (42’). Im­
pressioni? Se il Galatasaray di
Prandelli farà bene a temere gli
storici rivali in Supercoppa, il
lavoro non mancherà neppure
per Garcia. Per una Roma vin­
cente occorre qualcosa di più
(forse solo la conferma di Be­
natia?).
ROMA (4­3­3) De Sanctis (dal 1’ s.t. Skorupski); Torosidis
(dal 14’ s.t. Florenzi), Astori, Castan (dall’11
s.t. Romagnoli), Cole (dal 24’ s.t. Emanuel­
son); Keita (dal 14’ s.t. Nainggolan), De Rossi
(dal 34’ s.t. Paredes), Pjanic (dal 24’ s.t.
Ucan); Ljajic (dal 14’ s.t. Iturbe), Totti (dal 24’
s.t. Destro), Gervinho (dal 39’ s.t. Sanabria).
PANCHINA Lobont, Svedkauskas, Balasa, Somma, Borriello.
ALLENATORE Garcia
FENERBAHCE (4­2­3­1) Volkan; Gokhan (dal 43’ s.t Cinemre), Bekir
(dal 39’ s.t. Kaldirim), Alves (dal 1’ s.t. Ser­
dar), Caner (dal 47’ s.t. Akarslan); Meireles,
Topal (dal 35’ s.t. Topuz); Kujit (dal 24’ s.t.
Selcuk), Alper (dal 35’ s.t. Emre), Sow (dal
32’ s.t. Kouamo); Emenike.
PANCHINA Mert, Ertugrul
ALLENATORE Ylmaz
ARBITRO Valeri di Roma (Dobosz­Marrazzo)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
NOTE Spettatori 35.791 per un incasso di
742.532 euro. Angoli 7­3. Recuperi: 1’ p.t., 3’ s.t.
LEGGI IL COMMENTO
di Luca Calamai
a pagina 27
MERCATO PRONTI 16 MILIONI PER LUIZ ADRIANO, IL FUTURO DEL MAROCCHINO RESTA INDECIFRABILE &
Migliori
Peggiori
h
Totti
i
Astori
Un’ora di buon livello santificata da una rete su rigore e tante buone intuizioni. Nel periodo migliore dei giallorossi è lui l’ago della bilancia in fase offensiva.
Arrivato con modalità di sberleffo alla Lazio, per ora sembra sul livello della passata stagione. Dovrà crescere per conquistarsi la fiducia dei tifosi.
h
Gervinho
i
Romagnoli
Sarà in ritardo, però nelle accelerazioni si conferma devastante: metà del vantaggio è farina del suo sacco. IL COMPLEANNO
Prima più lontano, poi vicino
La telenovela Benatia continua
Il difensore ha deciso di valutare i 2 milioni offerti per l’adeguamento
Il Bayern attende ANDREA PUGLIESE
ROMA
Nessuna fumata, né bian­
ca né nera. La telenovela Bena­
tia va avanti così e forse vedrà
il suo epilogo solo tra qualche
giorno. Soprattutto dopo la
giornata di ieri, in cui è succes­
so un po’ di tutto, con l’incon­
tro a Milano tra il d.s. giallo­
rosso Walter Sabatini e Moussa
Sissoko (l’agente del difensore
marocchino) e Mehdi prima
un po’ più lontano dalla Roma,
poi assai più vicino. Tutto,
sempre considerando che sul
mercato Benatia ci sì è messo
da solo e la Roma, di fatto, non
ce l’ha mai tolto (tanto che l’at­
tesa conferenza chiarificatrice
annunciata da Garcia in Ame­
rica non è mai arrivata).
Incontro e retroscena Sissoko
e Sabatini, dunque, si sono vi­
sti e chissà se avranno parlato
anche della famosa storia del
menestrello (come il d.s. apo­
strofò l’agente). Di certo, han­
no parlato di mercato e rinno­
vi, con Sissoko che ha ribadito
alla Roma il dispiacere di Meh­
di per le mancate promesse ri­
cevute al momento della firma
e Sabatini che ha replicato of­
frendo un adeguamento di
contratto superiore a quello
che era nelle sue intenzioni:
circa 2 milioni, con 500mila
euro di bonus. Il risultato? Le
parti si sono riviste già ieri sera
dopo la partita. Con Sissoko e
Sabatini a cena insieme. Le pa­
role di Sabatini nel primo in­
contro, infatti, non avevano
convinto Sissoko, tanto che
l’agente aveva fatto filtrare co­
me la voglia di Mehdi di cam­
biare aria fosse rimasta intatta.
E lo stesso Benatia aveva anche
pensato di non partecipare più
alla presentazione serale della
squadra. Alla fine, invece, il
marocchino c’era, e ha regala­
to un segno distensivo. In sera­
ta, infatti, Mehdi ha deciso di
valutare l’offerta giallorossa,
sperando però sempre in qual­
cos’altro.
Alla finestra Sissoko, infatti,
S
Il difensore
marocchino Mehdi
Benatia, 27 anni,
risponde agli
applausi dello
stadio Olimpico
prima della gara
che la Roma ha
disputato contro
il Fenerbahçe
MANCINI
è convinto che alla fine il
Bayern Monaco possa salire
con l’offerta, arrivando ai 30
milioni che potrebbero convin­
cere la Roma ad accettare
(sempre che i giallorossi abbia­
no una carta di riserva, come
Basa del Lille o Chiriches del
Tottenham). «Benatia? Prefe­
risco non parlarne. Se dico
qualcosa, automaticamente il
suo valore si alza», le parole di
Ruminigge, presidente del
Bayern. Che confermano come
i tedeschi non abbiano mollato
l’osso, nonostante non siano
convinti di spendere tanto per
un giocatore che non ha mai
fatto la Champions. La guerra
di nervi si giocherà anche su
questo: da una parte il Bayern
a caccia di uno sconto convinto
che Sabatini voglia vendere
(temendo la «tenuta mentale»
del giocatore), dall’altra la Ro­
ma forte del contratto in essere
di 4 anni.
Discorso punta Intanto i gial­
lorossi si sono rifatti vivi con
Luiz Adriano, la punta centrale
dello Shakhtar Donetsk, of­
frendo 16 milioni di euro per
portare a casa l’attaccante bra­
siliano. Il che, però, vorrebbe
dire un addio definitivo a De­
stro (su di lui c’è sempre il
Chelsea). «Se Mattia andrà al­
l’estero, io lo seguirò», ha com­
mentato ieri Ludovica Cara­
mis, sua futura sposa (matri­
monio previsto il primo set­
tembre). L’impressione è che
anche qui, nei prossimi giorni
qualcosa succederà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se i più esperti annaspano, non può essere il baby a salvare tutti. Ma un impiego a singhiozzo forse lo penalizza
Taccuino CAGLIARI
Tegola Ibarbo: stop muscolare
A rischio il debutto in campionato
I 50 anni
giallorossi
di Giannini (a.cat.) Quarantasette
presenze in Nazionale, sei reti, una — agli Stati Uniti al Mondiale ‘90 — indimenticabile, quella Coppa svanita sul più bello. La carriera di Giuseppe Giannini, che oggi compie 50 anni, è tinta di azzurro, ma prima ancora di giallorosso. Il «Principe» è stato erede di Falcao, predecessore di Totti, cresciuto da Liedholm, lanciato nel grande calcio da Eriksson. L’epopea romanista di Giannini ha riempito la seconda metà degli anni Ottanta e la prima metà dei Novanta, con tanti successi solo sfiorati ­ una costante della sua carriera ­ e un addio doloroso, nel 1996, dopo 436 partite e 75 reti ufficiali e tre Coppe Italia in bacheca. Prima per emigrare in Austria (allo Sturm Graz), poi per svernare al Napoli e al Lecce. In Salento, nel 2009, l’unica gioia da allenatore: la storica promozione in B del Gallipoli (anche se in odore di combine). Per il resto, un girovagare che gli ha dato poche soddisfazioni, tanti esoneri, perfino qualche guaio giudiziario (condannato a sei mesi di reclusione per lesioni e minacce all’ex patron della Sambenedettese). Un anno fa è stato nominato c.t. del Libano.
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ASSEMINI (Ca) (m.f.) Una buona e una cattiva no­
tizia in casa Cagliari. Mentre sono tornati in gruppo
Conti e Rossettini, ieri si è fermato Ibarbo. Il colombia­
no ha lasciato il campo per un problema muscolare alla
coscia sinistra. L’infortunio è parso da subito serio. Og­
gi l’attaccante effettuerà gli esami specialistici. Ma pa­
re scontato il forfait per la Coppa Italia, sabato con il
Catania. Ed è a rischio anche il debutto per la prima di
campionato a Sassuolo. Per i Zeman boys una tegola
nel pieno della preparazione precampionato. Intanto,
salgono le chance di convocazione al match con i sici­
liani per capitan Conti e Rossettini. Sempre fuori causa
Dessena (tendinite) e Loi (terapie per fastidi muscolari).
PARMA
Cassano a parte ma migliora
Oggi a porte aperte alle 17.30
Doppia seduta di allenamento a Collecchio per il
Parma. Antonio Cassano si è allenato a parte ma sul
campo: il fantasista è apparso sulla via del recupero
dopo le cure effettuate nei giorni scorsi per curare il
fastidio al ginocchio sinistro accusato nell’ultimo perio­
do. Nicola Pozzi ha proseguito il suo programma perso­
nalizzato di ripresa. Oggi è previsto un solo allenamen­
to: al pomeriggio (ore 17.30) a porte aperte.
TERZO TURNO DI COPPA ITALIA
Domani tocca al Sassuolo
Inversione per Chievo e Genoa
La Lega Serie A ha stabilito il calendario del terzo
turno di coppa Italia, in programma nel fine settimana.
Inversione di campo per il Chievo (che doveva ospitare
il Pescara ma giocherà invece in Abruzzo perché due
giorni dopo al Bentegodi sarà di scena l’Hellas, sorteg­
giato in tabellone con un numero inferiore di ingresso) e
Genoa (anche per i rossoblù trasferta abruzzese, a
Lanciano, per evitare la concomitanza con la gara della
Samp). Domani: Sassuolo­Cittadella (ore 20.30). Ve­
nerdì: Pescara­Chievo (ore 20.30). Sabato: Atalanta­
Pisa (ore 18); Varese­Entella (ore 20.30); Palermo­Mo­
dena e Perugia­Spezia (ore 20.45); Cagliari­Catania e
Bari­Avellino (ore 21). Domenica: Lanciano­Genoa
(ore 19); Verona­Cremonese, Brescia­Latina e Lazio­
Bassano (ore 20.30); Empoli­L’Aquila, Cesena­Caser­
tana e Sampdoria­Como (ore 20.45); Udinese­Ternana
(ore 21).
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
la serata dei 35.000
FESTA E MESSAGGI
L’Olimpico preme
Nessuna cessione
per lo scudetto
Applausi a Benatia e Destro prima dei cori contro Napoli «destinati» anche alla Figc
CHIARA ZUCCHELLI
ROMA
Una festa a metà. La se­
conda Roma di Garcia si pre­
senta per la prima volta ai tifo­
si e l’atmosfera è di grande en­
tusiasmo. Basti pensare che,
Totti a parte, quello che pren­
de più applausi è Davide Asto­
ri. Potenza del derby: l’ex Ca­
gliari, strappato alla Lazio, ri­
ceve una vera e propria ova­
zione, al pari di calciatori nati
e cresciuti a Roma come De
Rossi e Florenzi. E, natural­
mente, Rudi Garcia, il condot­
tiero della Roma che però di
Sopra a sinistra, il gol del 2­3 di Mattia Destro, 23 anni: una doppietta col Fenerbahce. A sinistra il tecnico Rudi Garcia, 50, accompagna Leandro Castan, 27, che si è infortunato. In alto il capitano entra nell’Olimpico con Garcia che lo filma. Sulla destra uno striscione in curva sud AFP, MANCINI, ANSA, GMT motivi di entusiasmo, a fine
partita, ne ha ben pochi:
«Dobbiamo migliorare, so­
prattutto in difesa e sui calci
piazzati ­ ha ammesso il tecni­
co ­. Però abbiamo mostrato
carattere e solo così potremo
superare i momenti difficili».
Gioia Destro Nelle scorse set­
timane aveva chiesto ai suoi
attaccanti di essere più effica­
ci: «E infatti sono contento che
abbiano segnato Totti e De­
stro, i nostri bomber. Per Mat­
tia, anzi, sono doppiamente
felice». La Roma è sembrata
indietro fisicamente: «Stamat­
tina (ieri, ndr) abbiamo lavo­
LA GAZZETTA DELLO SPORT
17
rato, in campionato arrivere­
mo più freschi e guardiamo al
futuro con fiducia», ha garan­
tito Garcia.
Festa a metà Trentacinque­
mila gli spettatori, tutti impa­
zienti di riabbracciare la squa­
dra dopo oltre tre mesi e pron­
ti, al momento della foto di
gruppo, a chiarire gli obiettivi.
Un anno fa, in riferimento al
derby perso il 26 maggio (che
ha lasciato scorie, visti i fischi
ad Andreazzoli), i tifosi chie­
sero di «rimediare alla sconfit­
ta», ieri invece la richiesta è
stata più precisa: «Un secondo
posto non placa la fame di vit­
toria, tutti insieme prendia­
moci la gloria». Messaggio re­
capitato e infatti festa sì, ma
solo a metà: nessun ospite
d’onore, nessun discorso al po­
polo, solo la sfilata della squa­
dra e dello staff, poi riscalda­
mento e partita. Iniziata male,
con l’infortunio di Castan, pro­
seguita peggio, con i tre gol
del Fenerbahce, e finita con
l’esultanza dei tifosi per il pa­
reggio, come fosse gara vera.
Boato Benatia Non ha gioca­
to, ma all’Olimpico c’era anche
Mehdi Benatia. Il marocchino
ha sfilato come i compagni, ac­
colto da una standing ovation
inaspettata, quantomeno nel­
l’intensità. Anche qui, il mes­
saggio dei tifosi è stato chiaro:
lo vogliono in squadra, così co­
me vogliono Destro e Ljajic, gli
altri due indiziati alla cessio­
ne, accolti con applausi a non
finire. Almeno prima della
partita. Sempre in tema di
messaggi chiari, prima dell’in­
gresso della squadra dalla cur­
va Sud è partito il coro per il
Vesuvio. Destinatari i napole­
tani ma anche, e soprattutto,
le istituzioni del calcio.
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18
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
SPECIALE MERCAT
4
iI punto
LE DATE
DI CARLO LAUDISA
Troppi sprechi
Una zavorra
per le grandi
E non solo
Quei circa 4 milioni netti di
Marco Borriello sono il totem
di questa pagina sbiadita del
mercato. Il centravanti della
Roma vanta uno stipendio
che è il frutto di un
trasferimento del 2010,
quando nel Milan fece posto
a Ibrahimovic e il suo
approdo in giallorosso
venne salutato come uno dei
colpi dell’estate. Poi, ha
cambiato maglia più volte:
sempre con collocazioni ad
alto livello. Ora, però, è
difficile che il centravanti
napoletano possa rifare le
valigie con la stessa facilità.
Sia per le sue aspettative
tecniche che per le difficoltà
a trovare un club capace di
assorbire l’impatto
finanziario del suo ingaggio.
È una storia come tante.
La dimostrazione che questo
calcio effimero fa leva
sull’emotività, oscurando la
programmazione.
Ovviamente gli esempi in
materia sono innumerevoli.
E non sempre il felice
inserimento di un calciatore
può essere dato per scontato.
Ciò determina le fluttuazioni
dei valori dei cartellini e i
disagi legati al rispetto di
sacrosanti contratti.
Le società è giusto che
tutelino i diritti dei
professionisti. Quando un
presidente sottoscrive un
accordo, evidentemente è
responsabile delle
prospettive a cui va
incontro: nel bene e nel
male. Ma è altrettanto vero
che ogni anno di questi
tempi, soprattutto i grandi
club, faticano a trovare una
sistemazione ai loro
giocatori in esubero.
Una situazione spiacevole
per tutti, visto che spesso un
«no» a un trasferimento
rischia di creare equivoci
pericolosi con l’ambiente per
il professionista di turno.
Una ricetta per risolvere il
problema non esiste.
Neanche il palliativo dei
bonus funziona in casi del
genere.L’auspicio è che i
tanti errori passati
comincino a portare
consiglio. Ma per cambiare
certe abitudini occorrono
anni.
S
Stop il 1°
settembre
All’Ata
Executive
dal 25
agosto
La sessione
estiva del
calciomercato
riprende
ufficialmente il
25 agosto.
All’Ata Hotel
Executive
di Milano
(organizzazione
Infront), si
ritroveranno le
società di A, B
e Lega Pro.
Le trattative
continueranno
fino a venerdì
29. Quindi un
break per il fine
settimana e
riapertura il 1°
settembre per il
rush finale e
chiusura alle
ore 23.
Sessione
invernale a
gennaio
Nuovo
appuntamento
poi per la
finestra del
mercato
invernale:
dal 5 gennaio al
2 febbraio 2015
Anche stavolta
chiusura fissata
alle ore 23
© RIPRODUZIONE RISERVATA
il Magic consiglio
MARCO GUIDI
C’era un tempo in cui Valter Birsa segnava.
Eccome, se segnava. Diciannove reti a 19 anni
nella Serie A slovena. E poi tra i tre e i cinque gol
fissi in Francia, con le maglie di Sochaux e Au­
xerre. Più un discreto Mondiale in Sudafrica nel
2010, con la marcatura nella gara contro gli Stati
Uniti. In Italia si è spenta la luce. Un po’ ci ha
messo del suo, Birsa. Vi ricordate il suo esordio
assoluto in Serie A? Genoa­Atalanta del 2011­
12: lo sloveno parte dalla panchina, entra e vie­
ne espulso. Dopo appena dodici minuti. Presa­
gio nefasto. La sua avventura in rossoblù sarà
una catastrofe. Va meglio con il Torino e in parte
anche al Milan, dove se non altro un paio di gol
li mette a referto. Ma da Magic promessa si è già
trasformato in fanta­delusione. L’ultima chan­
ce? Il Chievo. Birsa riparte da Verona e ha tutto
dalla sua parte. Ruolo, quotazione, allenatore:
non può più fallire.
Cosa va Corini lo impiegherà da trequartista
TRATTATIVE, SEGRETI, AMARCORD
il fatto del giorno
UN’ESTATE
CON LA VALIGIA
ALESSANDRO RUSSO
MILANO
Da Pandev a Borriello
Occasioni o esuberi d’oro?
La lunga lista di calciatori in uscita dalle big. I «casi» Campagnaro e Silvestre e la resistenza di Kuzmanovic. In rampa anche Gabriel, De Ceglie e Pepe
Un’estate nel limbo. E’ la
parabola di molti giocatori del­
le big italiane in bilico fino al
prossimo 1 settembre. Magari
fino a pochi minuti dal sipario
del mercato. Storie di giocatori
arrivati tra squilli di trombe e
echi di gloria, ora pronti a sver­
nare altrove. Inter, Milan, Ju­
ventus, Napoli e Roma iscritte
al gran ballo degli esuberi, tut­
ti in fila alla ricerca di soluzio­
ne last minute per i loro (ex)
pupilli. Le occasioni non man­
cano, ma per molti c’è il pro­
blema degli ingaggi che sconsi­
gliano gli acquirenti.
Via vai interista E’ il caso di
Hugo Campagnaro, difensore
argentino dell’Inter arrivato in
nerazzurro solo la scorsa esta­
te e finito nella lista degli esu­
beri. Tanto che, il possibile
rientro di Rolando, al momen­
to ostaggio del Porto, dipende
proprio dalla partenza dell’ar­
gentino. Cercato dalle due ge­
novesi, ma ancora saldamente
nerazzurro, Hugo riferisce che
resterà ancora, ma gli ultimi
giorni di mercato saranno de­
cisivi. C’è un altro difensore ar­
gentino con le valigie in mano,
è Matias Silvestre. Tornato ad
Appiano dal prestito al Milan,
il difensore di Buenos Aires è
nuovamente in uscita con la
rotte del Genoa e soprattutto
del Palermo da tenere in consi­
derazione per il rush finale di
mercato. Salvo che, una chia­
mata dall’estero (Besiktas?)
possa rimettere in gioco il suo
destino. Prospettiva simile
quella del centrocampista Kuz­
manovic, spesso ai margini
delle strategie tattiche interi­
ste; il serbo, nonostante tutto,
resiste nonostante i continui
rumors di «sirene spagnole» o
qualche speranzella in Germa­
nia. Si vedrà. Finale con la pa­
rabola di Ezequiel Schelotto, di
rientro (e ritorno?) dal Parma.
Capelli al vento e passo naif,
l’esterno prima ha accarezzato
il salto in Premier (Southamp­
ton), ora aspetta la chiamata
LAST MINUTE IN PARTENZA
1
2
3
giusta, magari dall’Emilia. Il
telefono, suggerisce radio mer­
cato, potrebbe squillare forte
già nelle prossime ore... Tutto
dipende da Biabiany, il parigi­
no che ha (ri)messo l’Inter nel
mirino. Si tratta.
1 Goran Pandev, 31 anni, attaccante del Napoli
2 Marco Borriello, 32 anni, attaccante della Roma
3 Paolo De Ceglie, 27 anni, terzino sinistro della Juventus
Porte girevoli rossonere Il ro­
manzo degli esuberi dell’estate
2014 assume anche tinte rosso­
nere. Al Milan, infatti, spari­
glia un portiere tra i quattro in
organico. Il tris dei prescelti
per la porta milanista mette
nell’ordine Lopez, Abbiati e
Agazzi, con il giovanotto Ga­
briel segnalato verso l’uscita.
Una sensazione già vissuta lo
scorso gennaio, quando il por­
tiere brasiliano è stato vicino al
trasferimento in Portogallo e
REUTERS/ANSA/
FORTE
alla Reggina. Stavolta potreb­
be davvero dire arrivederci con
possibile saudade in formato
Milanello. Una chance Gabriel
potrebbe averla al Palermo
nella girandola di portieri che
aleggia sul finale agostano. Sa­
luterà il Milan anche Didac Vi­
la, vicino all’Eibar.
Caccia ai terzini juventini Il
treno bianconero è zeppo di
anime in pena. La lista descrive
un folta pattuglia di terzini in
cerca di nuovi lidi. E’ il caso di
De Ceglie che piace a Palermo
e Parma. Simile il destino di
Motta che, tornato dal tour
d’Oriente, si appresta a saluta­
re Allegri. Transita ancora in
casa Juventus lo svizzero Zie­
gler. Dopo un sondaggio del
Bordeaux, l’entourage di Reto
è in movimento per una nuova
maglia.Non va dimenticato
l’esterno Pepe, tornato in ram­
pa nel precampionato bianco­
nero. Di lui si è parlato con Ce­
sena e Samp.
Pandev e Borriello Tra i «cer­
ca dimora», finale d’autore per
le posizioni dorate di Pandev e
Borriello. Il primo ai margini
del progetto Napoli e sondato
dal Milan, il romanista ancora
una volta in predicato di un
viaggio in prestito. Borriello,
dopo il West Ham, sogna di
tornare a Londra, ma strizza
l’occhio la Romagna dove il Ce­
sena lo accoglierebbe come
una star.
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Il sinistro di Birsa e l’ultima fanta­chiamata
Costo
7
Gare 2013­14
15
Gol 2013­14
2
Assist 2013­14
0
Media voto
5,65
Ammonizioni
0
nel suo 3­4­1­2. La posizione naturale del man­
cino sloveno, che in Italia è stato però spesso di­
rottato in fascia (soprattutto al Genoa), con ri­
sultati modesti. Non solo, al Chievo partirà fi­
nalmente con i gradi del titolare, soprattutto do­
po che Lazarevic e Bellomo non hanno convinto
nei test estivi. E allora Birsa, dietro alla coppia
d’attacco, a fare da collante tra centrocampo e
punte. E soprattutto a scaricare il suo sinistro. Il
punto di forza di Birsa è proprio il tiro da fuori,
arma sfruttata solo di rado nella sua avventura
in Serie A. Ora non avrà freni e a 7 Magic milioni
vale la pena di farlo «sparare» per voi.
la scheda
VALTER BIRSA
28 ANNI
TREQUARTISTA CHIEVO
Valter Birsa è nato a
San Pietro di Gorizia, in Slovenia, il 7 agosto 1986. Cresce nel NK Biljie, poi passa al Primorjie, con cui debutta nella Serie A slovena nel 2003. Gioca poi col Gorica, Sochaux e Auxerre.
Cosa non va Un po’ l’abbiamo già scritto sopra.
Nei tre anni nel nostro campionato, Birsa ha con­
vinto solo a Torino, dove però è partito titolare
in appena quattro occasioni. In passato il suo no­
me ha già scottato parecchi Magic manager e il
dubbio che non sia portato per il nostro calcio
c’è, inutile negarlo. Insomma, prenderlo richie­
de un grande esercizio di fiducia e pazienza. Sie­
te disposti a chiudere gli occhi e seguire Corini?
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IN ITALIA Nel 2011 il suo approdo in Italia al Genoa. Quindi l’esperienza al Torino e di seguito al Milan. Adesso Corini lo ha voluto al Chievo. Valter Birsa, 28 anni, nuovo acquisto del Chievo LIVERANI
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
un affare una storia I COLPI
BASSI
ANDREA SCHIANCHI
Pagamenti A dar fastidio al
Milan s’intromette l’Inter. Un
autentico derby: stavolta non
si gioca a San Siro, ma nelle
stanze di un hotel della perife­
ria milanese (gli operatori di
mercato, da qualche anno, so­
no stati sfrattati dal lussuoso
«Gallia» perché avevano la
brutta abitudine di fare chias­
so e non pagare i conti...). Il
presidente nerazzurro Fraiz­
zoli è convinto che Libera pos­
sa diventare il Gigi Riva del­
l’Inter. Cerca di convincere l’in­
gegner Borghi a cederglielo e,
per farlo, mette sul tavolo 800
milioni di lire. Borghi vacilla e
poi crolla: Libera è dell’Inter.
Apriti cielo! Il Milan grida allo
scandalo, Buticchi minaccia
querele e denunce. L’estate
s’infiamma. E la verità si na­
sconde tra incontri segreti, col­
loqui riservati, strani viaggi
verso la Svizzera... Buticchi ha
un duro scambio di battute con
l’ingegner Borghi, in pratica lo
accusa di non aver mantenuto
gli impegni. E Borghi, scusan­
dosi, ammette: «Ma Fraizzoli
mi ha riempito di soldi. Pensa
che oltre a quello che mi ha da­
to ufficialmente c’è anche una
parte in “nero”, tutta per
me...». Buticchi, all’insaputa di
Borghi, registra quella conver­
sazione e la porta all’Ufficio In­
dagini. Sembra proprio che dal
labirinto non si possa uscire...
CONTESI
1
2
3
1 Giacomo Libera giocò nell’Inter dal 1975 al 1977, segnando 7 gol in due tornei 2 Walter De Vecchi, oggi allenatore, nel 1975 finì al Milan che lo prestò al Monza, richiamandolo nel 1978 3 Sergio Gori (a destra con Pietro Anastasi) dopo il mancato passaggio al Milan, giocò nella Juve dal 1975 al 1977
Il derby su Libera
tra cimici, soldi
in nero e Madama
Triangolazione Franco Carra­
ro, a quel tempo presidente
della Lega Calcio, si offre come
mediatore. Convoca i direttori
sportivi di Milan, Inter e Vare­
se ed espone il suo piano. Tan­
to contorto quanto «cerchio­
bottista». In sostanza, siccome
il Milan ha subito un torto, per
far sì che Libera possa andare
all’Inter si deve trovare un gio­
catore da girare ai rossoneri
come parziale risarcimento del
danno subito. E questo gioca­
tore, nel piano di Carraro, è
Gori che il Cagliari vuole cede­
re. Dunque: Gori al Milan, Li­
bera all’Inter e tutti felici e con­
tenti. Già, ma nessuno ha fatto
i conti con la Juventus che, nel
frattempo, ha acquistato in
gran segreto proprio Gori dal
Cagliari. Quando la notizia di­
venta ufficiale Buticchi è invi­
perito: capisce di essere stato
messo in mezzo e di aver fatto
la figura del pollo. O, se volete,
dell’ingenuo. L’Inter gioisce,
ma l’allegria dura poco: Libe­
ra, in nerazzurro, colleziona
18 presenze e segna la miseria
di 4 gol. Verrebbe da dire: tan­
to rumore per nulla...
L’Inter soffiò la punta del Varese al Milan,
intervenne Carraro per fare da paciere.
La contropartita Gori? Già preso dalla Juve
ANDREA SCHIANCHI
Trovare la verità, o qual­
cosa che le assomigli, in un si­
mile labirinto è davvero impre­
sa ardua. Nemmeno il mitico
Dedalo, che di vie d’uscite s’in­
tendeva parecchio, avrebbe vi­
ta facile tra le stanze del calcio­
mercato, in mezzo a nomi, af­
fari, faccendieri, mediatori e
umanità varia, con trattative
già concluse che saltano all’ul­
timo momento e altre che van­
no a buon fine anche se in prin­
cipio nessuno ci avrebbe scom­
messo un euro. E’ il super­
market, bellezza! Venghino
signori, venghino! E, se possi­
bile, quando entrano, lascino
ogni speranza: non s’illudano
di trovare una sola verità, qui
vale tutto e anche il suo contra­
rio. Come in un gioco senza re­
gole.
Intrigo Il 1975, per il mercato
del pallone, è un anno specia­
le. Beppe Savoldi passa dal Bo­
logna al Napoli per una cifra
record di due miliardi di lire e i
benpensanti tuonano contro le
follie del calcio e dei suoi presi­
denti che, in un’Italia prigio­
niera di una grave crisi econo­
mica e con il terrorismo che co­
mincia a spaventare a suon di
bombe e P38, non si fanno
scrupoli a spendere soldi su
soldi e a brindare a champagne
per un affare concluso. Oltre a
Savoldi, quell’estate viene ri­
cordata anche per il caso Libe­
ra. Giacomo Libera è un forte
attaccante del Varese sul quale
parecchie società di Serie A
hanno messo gli occhi. Prima
tra tutte, il Milan di Albino Bu­
ticchi. Il presidente rossonero
aveva firmato un accordo con
il collega del Varese, l’ingegner
Guido Borghi, il Signor Ignis
per intenderci: al Milan sareb­
be andata la metà del cartelli­
no di Libera in cambio della
metà del cartellino di De Vec­
chi e di duecento 200 milioni
di lire. Pareva tutto fatto, tutti
contenti, tutti d’accordo, nes­
sun problema. Ma siccome il
calciomercato è quel luogo do­
ve la verità non esiste e, se esi­
ste, viene smentita immediata­
mente, ecco che la faccenda si
complica.
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4
BOMBER
MANCATO
S
Giacomo
Libera
attaccante
Giacomo Libera,
nato a Varese il
7 ottobre 1951,
cresciuto nella
squadra della
sua città dopo
brevi parentesi
nel Verbania e
nel Como, fu tra
i protagonisti
della
promozione in A
nel 1975 e, nella
successiva
campagna
acquisti, fu all
centro di un
vero e proprio
derby fra Milan
e Inter che se lo
contesero con
tutti i mezzi
Nell’Inter
La spuntò l’Inter
ma condizionato
anche da un
grave infortunio
ai legamenti del
ginocchio,
l’attaccante
tradì le attese,
segnando solo 7
gol in due
stagioni
Vita
notturna
Il calciatore ha
rivelato anni
dopo che il
presidente
Fraizzoli gli mise
alle costole due
investigatori per
indagare sulla
sua vita
notturna. Una
volta li affrontò
a muso duro e
quelli lo
implorarono «E’
il nostro prima
incarico, non
dica nulla al
presidente». E
lui «Sì, a patto
che gli diciate
che vado a letto
alle 22»’
Il declino
Nel 1977 fu
ceduto
all’Atalanta: solo
3 gol in 14
partite. Ha poi
chiuso la
carriera in
Puglia, prima nel
Foggia e poi nel
Bari
LA GAZZETTA DELLO SPORT
19
accadde oggi DI VINCENZO CITO Altafini è alla Juve
Diverrà Core ’ngrato Un micidiale meccanismo di rimozione ha
letteralmente cancellato Josè Altafini dalla
storia del Napoli. Eppure, arrivato assieme a
Sivori nel 1965, portò subito la squadra - che
veniva dalla B - al terzo posto, segnò più di
70 gol in 7 anni e fu forse il primo straniero
che davvero cercò di trasformare la
mentalità perdente dell’ambiente. («Perchè
non possiamo vincere lo scudetto? Cosa
abbiamo meno degli altri?».) Fra l’altro,
quando nell’estate 1972 lascia per andare
alla Juventus, ha ormai 34 anni, e nessuno si
strappa i capelli, considerandolo a fine
carriera. Nè sembra giustificato l’ottimismo
dell’allenatore bianconero Vicpalek, dopo
un’amichevole giocata giusto 42 anni fa
(«Altafini-Haller», intesa perfetta»), per
accendere chissà quali rimpianti.
Invece, tre soli anni dopo, avviene
l’imponderabile e il brasiliano che aveva
conquistato tanti napoletani anche per la
sua simpatia, diventerà - per sempre - «Core
’ngrato». Ulteriormente imbolsito da tanta ma proficua - panchina, visti i tanti gol
segnati per i bianconeri a partita in corso,
Josè si materializza nell’area del Napoli nel
match più importante: mancano poche
giornate alla fine del campionato 1974-75,
due punti separano la capolista Juve dai
partenopei, e il risultato è fermo su un 1-1 più
che positivo per gli azzurri, attesi da un
calendario più agevole. Non si sa, fra l’altro,
neppure che ci faccia, lì in mezzo, il vetusto
Josè fra tanti giovanotti a caccia della palla.
Poi ecco un corner, il portiere Carmignani
manca l’uscita, tira Cuccureddu, palla sul
palo e a spingerla in rete - a 2’ dalla fine - c’è
proprio lui Altafini, che da quel momento in
poi sparirà dalla memoria storica della città.
Eppure, Josè, dopo è stato altro: competente
e spassoso commentatore tv («incredibile
amisci»), maestro di calcio, figura storica di
tempi gloriosi. A Napoli, è come se non fosse
mai esistito. E quando la squadra vinse il
primo scudetto - unico fra mille - Josè non fu
invitato alla festa. Carannante sì, Altafini no:
guai spezzare il cuore di chi ti ha amato.......
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20
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
SPECIALE MERCAT
CAGLIARI
ATALANTA
CHIEVO
4-3-3
4-4-1-1
CONSIGLI
DRAME’
BENALOUANE
ZAPPACOSTA
STENDARDO
ESTIGARRIBIA
CIGARINI
CARMONA
COLOMBI
PISANO CAPUANO ROSSETTINI MURRU
DESSENA
CONTI
EKDAL
MORO
IBARBO
SAU
COSSU
MEGGIORINI
RUGANI
VALDIFIORI
BIRSA
TAVANO
ALL. GASPERINI CONFERMATO
Tot. entrate 8,5 mln
Tot. uscite 7 mln
NETO
HYSAJ
CROCE
VERDI
PALOSCHI
DENIS
3-4-3
ALL. MONTELLA CONFERMATO
Tot. entrate 1,1 mln
Tot. uscite 3,6 mln
BASSI
TONELLI
LAURINI
RADOVANOVIC HETEMAJ
GENOA
3-5-2
ALL. SARRI CONFERMATO
Tot. entrate 0 mln
Tot. uscite 0 mln
BARDI
DAINELLI GAMBERINI
BIRAGHI
FREY
IZCO
FIORENTINA
4-3-1-2
ALL. CORINI CONFERMATO
Tot. entrate 3,2 mln
Tot. uscite 5,8 mln
BONAVENTURA
MORALEZ
EMPOLI
4-3-1-2
ALL. ZEMAN NUOVO
Tot. entrate 4 mln
Tot. uscite 9,5 mln
ALL. COLANTUONO CONF.
Tot. entrate 3 mln
Tot. uscite 2 mln
SERIE A
MACCARONE
PERIN
SAVIC GO. RODRIGUEZ BASANTA
DE MAIO
PIZARRO AQUILANI BORJA VALERO
CUADRADO
PASQUAL
ROSSI
GOMEZ
ROSI
BURDISSO
MARCHESE
STURARO RINCON
PEROTTI
MATRI
ANTONELLI
KUCKA
Lazzari può arrivare, Mchedlidze prolunga Missione in Francia Mbaye va per le lunghe
Stendardo può partire Due nuove piste:
si lavora per il prestito il contratto al 2016
in direzione Sampdoria Babovic e Pecnik
per Stambouli
Mantovani o Terzi,
Sbaffo piace al Latina Dilemma Bonaventura Piace la punta Blandi
Rovini: c’è il Pescara Vertice per Kurtic dipende da Portanova
Prima di poter regalare un colpo a
Colantuono, la società di Percassi
deve riuscire ad alleggerire una
rosa al momento troppo numero­
sa. Le principali trattative sono
quelle che potrebbero portare
Stendardo alla Sampdoria e Brivio
al Palermo, mentre su Cigarini c’è
il pressing del Sassuolo. Altro
possibile uscente è Bonaventura,
che però lascerà Bergamo solo in
caso di un’offerta adeguata, intor­
no ai dieci milioni.
ACQUISTI Dramé (d, Chievo); Cheru­
bin (d, Bologna); D’Alessandro (c, Ce­
sena); Molina (c, Modena, fp); Zappa­
costa (d, Avellino, fp); Gagliardini (c,
Cesena, fp); Suagher (d, Crotone, fp);
Boakye (a, Elche); Biava (d, Lazio),
Spinazzola (a, Siena); R. Bianchi (a,
Bologna); Rosseti (a, Siena).
CESSIONI Yepes (d, svincolato); Li­
vaja (a, Rubin Kazan); Cazzola (c, Ce­
sena); Giorgi (c, Cesena); M. Kone (c,
Avellino); Nica (d, Cesena); Lucchini
(d, Cesena); De Luca (a, Bari); Bentan­
court (a, Bologna); Brienza (a, Cese­
na).
OBIETTIVI Obinna (a, Lokomotiv Mo­
sca); Zielinski (c, Udinese); Kurtic (c,
Sassuolo); Gargano (c, Napoli); Wolski
(a, Fiorentina); Rama (c, Valladolid).
ROMA
Gli ultimi nomi su cui sta lavorando
il d.s. Marroccu sono quelli di Ste­
fan Babovic, 27enne serbo del
Vozdovak, e Nejc Pecnik, 28enne
sloveno della Stella Rossa: i due
sono le principali alternative a Hu­
sbauer che, al momento, costa
troppo. Rispunta, poi, l’idea Blandi
per l’attacco: la punta del San Lo­
renzo ha solo 24 anni, ma ha già ac­
cumulato molta esperienza in Ar­
gentina. In uscita, si lavora ancora
al passaggio di Adryan al Leeds.
ACQUISTI Balzano (d, Pescara); Bene­
detti (d, Padova); Capello (a, Bologna);
Colombi (p, Carpi); Crisetig (c, Croto­
ne); Longo (a, Rayo Vallecano); Cragno
(p, Brescia); Caio Rangel (a, Flamengo);
Donsah (c, Verona); Capuano (d, Pe­
scara); Farias (a, Sassuolo); Ceppitelli
(d, Bari).
CESSIONI Oikonomou (d, Bologna);
Nenè (a, Verona); Avramov (p, Torino);
Ibraimi (c, Maribor, fp); Vecino (c, Em­
poli); Bastrini (d, Ternana, fp); Silvestri
(p, Leeds, fp); Tabanelli (c, Cesena, fp);
Perico (d, Cesena); Astori (d, Roma);
Del Fabro (d, Pescara); Pinilla (a, Ge­
noa).
OBIETTIVI Kurtic (c, Sassuolo); Botta
(a, Inter); Dielna (d, Olympiacos); Hu­
sbauer (c, Sparta Praga); Blandi (a,
San Lorenzo); Babovic (c, Vozdovak);
Pecnik (c, Stella Rossa).
SAMPDORIA
4-3-3
DE SANCTIS
DE SILVESTRI
ITURBE
DE ROSSI STROOTMAN
TOTTI
GERVINHO
ACQUISTI Aguirre (a, Liverpool Monte­
video); Rovini (a, Udinese); Sepe (p,
Lanciano); Guarente (c, Chievo); Bian­
chetti (d, Verona); Vecino (c, Cagliari);
Laxalt (c, Bologna).
CESSIONI Pratali (d, Viareggio); Eramo
(c, Ternana).
CESSIONI Thereau (a, Udinese);
Dramé (d, Atalanta); Agazzi (p, Milan);
Obinna (a, Lokomotiv Mosca, fp); Gua­
rente (c, Empoli); Rubin (d, Modena);
Canini (d, Atalanta, fp); Paredes (a, Ro­
ma, fp); M. Mbaye (c, Carpi); Calello (c,
Catania) Bernardini (d, Livorno, fp);
Dos Santos (d, Crotone); Stoian (a, Ba­
ri); L. Rigoni (c, Palermo); Acosty (a, Modena); Ardemagni (a, Latina); Squiz­
zi (p, ritiro); Canini (d, Fc Tokyo).
OBIETTIVI Cataldi (c, Lazio); Saponara
(c, Milan); Wolski (c, Fiorentina); Rizzo
(c, Sampdoria); Mudingayi (c, svincola­
to).
ACQUISTI A. Cole (d, Chelsea); Ema­
nuelson (d, Milan); Uçan (c, Fener­
bahçe); S. Keita (c, Valencia); Curci (p,
Bologna, fp); Paredes (c, Chievo, fp);
Sanabria (a, Sassuolo, fp); Iturbe (a,
Verona); Astori (d, Cagliari).
CESSIONI Dodò (d, Inter); Jedvaj (d,
Bayer Leverkusen); Svedkauskas (p,
Pescara, fp); F. Ricci (a, Crotone); Tad­
dei (c, Perugia); Toloi (d, San Paolo, fp);
Bastos (c, San Paolo).
OBIETTIVI Basa (d, Lilla); Vlaar (d,
Aston Villa); Rolando (d, Porto); Cam­
pagnaro (d, Inter); Konoplyanka (a, Dni­
pro); Chiriches (d, Tottenham); Kalou
(a, Lilla); Lens (a, Dinamo Kiev); Jovetic
(a, Manchester City); Martinez (a, Por­
to); Carbonero (c, Racing); Babacar (a,
Fiorentina); Rabiot (c, Psg); Luiz Adria­
no (a, Shakhtar).
CESSIONI Rosati (p, Napoli, fp); Matri
(a, Genoa); Matos (a, Cordoba); Comp­
per (d, Lipsia); Rebic (a, Lipsia); Bakic
(c, Spezia).
OBIETTIVI Bonaventura (c, Atalanta);
Kurtic (c, Sassuolo); Fernando (c, Shakhtar); Veloso (c, Dinamo Kiev);
Fernando Gaibor (c, Emelec); Peruzzi
(d, Catania); Stambouli (d, Montpellier).
OBIETTIVI Cofie (c, Genoa); Bizzarri (p,
Genoa); Lazzari (c, Fiorentina); Della
Rocca (c, Palermo); Dessena (c, Ca­
gliari); Botta (a, Inter).
ACQUISTI Matri (a, Fiorentina); Perotti
(c, Siviglia); Ragusa (c, Pescara, fp); Im­
prota (a, Padova, fp); Izzo (d, Avellino);
Mo. Alhassan (c, Cesena, fp); Santana (c,
Olhanense, fp); Sampirisi (d, Olhanense fp); Rosi (d, Sassuolo); Greco (c, Livorno);
Lamanna (p, Siena); Marsura (a, Udine­
se); Rincon (c, Amburgo); Iago (c, Rayo
Vallecano); Pinilla (a, Cagliari); Ponti (a,
Modena); Edenilson (d, Corinthians).
CESSIONI Sculli (a, Lazio, fp); Centurion
(c, Racing); Konate (a, Krasnodar, fp); De
Ceglie (d, Juventus, fp); Gilardino (a,
Guangzhou); Matuzalem (c,Bologna); Ca­
laiò (a Catania); Motta (d, Juventus, fp);
Vrsaljko (d, Sassuolo); Gamberini (d,
Chievo); Donnarumma (p, Bari).
OBIETTIVI Campagnaro (d, Inter); Ron­
caglia (d, Fiorentina); Britos (d, Napoli);
Pavoletti (a, Sassuolo); Silvestre (d, In­
ter); Ntow (c, Brescia); Mbaye (d, Inter);
Mantovani (d, Palermo).
SORIANO
PALOMBO
GABBIADINI BERGESSIO
REGINI
KRSTICIC
EDER
POMINI
VRSALJKO
CANNAVARO
TERRANOVA
BIONDINI MAGNANELLI
BERARDI
ZAZA
PELUSO
BRIGHI
SANSONE
Offerti 16 milioni
Avanza Balanta
Cigarini o Kucka:
per Luiz Adriano
Richieste per Obiang strade parallele
Se arriva, via Destro Marsiglia su Romero Storari resta il sogno
C’è stato un incontro interlocutorio
ieri a Milano tra la Roma e Benatia,
con il difensore marocchino che
spera ancora in un’offerta del
Bayern Monaco. Intanto, il d.s. gial­
lorosso Sabatini si è rifatto sotto
per Luiz Adriano, offrendo 16 milio­
ni di euro allo Shakhtar Donetsk, in
Italia in questi giorni per una serie
di amichevoli. Se dovesse arrivare
il brasiliano, la Roma cederà Mattia
Destro: il Chelsea è in pole rispetto
alle altre pretendenti. ACQUISTI Tatarusanu (p, Steaua Bu­
carest); Octàvio (c, Botafogo); Beleck
(a, Udinese); Brillante (c, Newcastle
Jets); Lazzari (c, Udinese, fp); Babacar
(a, Modena, fp); Basanta (d, Monter­
rey); Bernardeschi (a, Crotone, fp);
Marin (c, Siviglia).
La telenovela Mbaye dovrebbe risol­
versi nelle prossime ore: Genoa e In­
ter stanno trattando, restano da li­
mare solo alcuni dettagli, ma dall’en­
tourage del difensore fanno capire
che se l’affare non dovesse sbloc­
carsi in fretta tutto potrebbe saltare.
Resta d’attualità lo scambio con il Pa­
lermo che dovrebbe coinvolgere
Mantovani o Terzi da una parte e Por­
tanova dall’altra.
ALL. DI FRANCESCO CONF.
Tot. entrate 0,5 mln
Tot. uscite 3,5 mln
VIVIANO
GASTALDELLO
FORNASIER
PJANIC
ACQUISTI Birsa (c, Milan); Meggiorini
(a, Torino); M. Lopez (a, Sampdoria);
Bardi (p, Livorno); Biraghi (d, Catania);
Edimar (d, Cluj); Zukanovic (d, Gent);
Manganì (c, Nancy); Bellomo (c, Spe­
zia); Seculin (p, Avellino, fp); Papp (d, A.
Giurgiu); Sestu (c, Sampdoria, fp);
Gamberini (d, Genoa); Miranda (p, Sor­
rento); Izco (c, Catania).
Il d.s. Pradè e il d.t. Macìa sono da
ieri a Milano per chiudere uno dei
due obiettivi della Fiorentina. Il pri­
mo è Fernando dello Shakhtar, su
cui si lavora per il prestito, anche
se gli ucraini chiedono 2 milioni. L’altro è Stambouli: c’è stato ieri un
incontro interlocutorio col Mon­
tpellier, ma i viola non vogliono
sborsare i 5­6 milioni del cartellino.
Oggi ci potrebbe essere un altro in­
contro in Francia per ottenere uno
sconto (il giocatore è in scadenza
nel 2015 e non arriverà in prestito).
in programma oggi un incontro col
Sassuolo per Kurtic: i neroverdi
chiedono 5 milioni, mentre la Fio­
rentina spinge per il prestito. In
uscita, invece, Lazzari piace al
Chievo.
4-3-3
ALL. MIHAJLOVIC CONFERMATO
MATO
Tot. entrate 8,6 mln
Tot. uscite 5,4 mln
MAICON CASTAN BENATIA COLE
Il mercato empolese si muove so­
prattutto in uscita: il centrocampi­
sta 19enne Lodovico Gargiulo va
verso il prestito al Tuttocuoio,
mentre il coetaneo difensore Mat­
teo Bachini va verso la Lucchese,
sempre in prestito. L’altro giovane
Emanuele Rovini piace al Carpi e al
Pescara per l’attacco, ma sta fa­
cendo bene in azzurro e quindi po­
trebbe restare. Infine, l’attaccante
Levan Mchedlidze prolunga fino al
2016, mentre rimane vivo il sogno
Riccardo Saponara: si spera che il
Milan decida di cederlo in prestito.
SASSUOLO
4-3-3
ALL. GARCIA CONFERMATO
Tot. entrate 2,6 mln
Tot. uscite 39,5 mln
Sempre più insistente la voce del­
l’arrivo di Andrea Lazzari: coi viola,
il d.s. Nember sta lavorando alla
formula del prestito, la stessa chie­
sto al Genoa per Cofie. Piace anche
Ruben Botta, ma l’Inter ha promes­
so il giocatore al Torino in caso di
partenza di Cerci. In uscita, c’è
sempre il centrocampista Sbaffo,
che piace a molte società di B, ulti­
ma arrivata il Latina.
I blucerchiati sono alla ricerca di un
centrale di difesa per Mihajlovic:
oltre a Stendardo (Atalanta), Ro­
magnoli (Roma), Silvestre (Inter) e
Lisandro Lopez (Benfica), il nome
nuovo è quello di Balanta del River.
Il 21enne colombiano piace anche a
Inter e Lazio, ma la Samp punta for­
te su di lui. In uscita, dopo il Liver­
pool, spunta anche il Marsiglia per
il portiere Romero, partente di lus­
so dei genovesi. Anche Obiang ha
diversi estimatori: a Napoli e Valen­
cia, si è aggiunto il West Ham.
ACQUISTI De Vitis (c, Carpi, fp); Cac­
ciatore (d, Verona); Rizzo (c, Modena,
fp); Gavazzi (c, Ternana, fp); Fedato (a,
Catania); Gentsoglou (c, Spezia, fp); Duncan (c, Livorno); Campaña (c, Cry­
stal Palace); Bergessio (a, Catania); Vi­
viano (p, Palermo).
CESSIONI M. Lopez (a, Chievo); Sestu
(c, Chievo, fp); Rodriguez (c, Gremio);
Bjarnason (c, Pescara); G. Berardi (d,
Leeds); Fiorillo (p, Pescara); Falcone (p,
Como); Tozzo (p, Novara); Renan (c, Al
Nasr); Mustafi (d, Valencia).
OBIETTIVI Silvestre (d, Inter); Britos
(d, Napoli); Campagnaro (d, Inter); Ro­
magnoli (d, Roma); Tavares (d, Estoril);
Coates (d, Liverpool); Benassi (c, Tori­
no); Lisandro Lopez (d, Benfica); Babic
(d, Vojvodina); Stendardo (d, Atalanta);
Andreolli (d, Inter); Balanta (d, River
Plate).
Pavoletti, blitz Cesena
Alhassan prende quota
Le energie (economiche) sono con­
centrate su Luca Cigarini dell’Ata­
lanta: il centrocampista piace e c’è
da capire come convincere i ber­
gamaschi a cederlo. Rimane pro­
blematica la questione portiere:
Marco Storari resta il sogno del
Sassuolo, ma non si perdono d’oc­
chio le alternative, come Puggioni
(Chievo) e Sorrentino (Palermo).
Infine, è arrivata l’offerta del Cese­
na per Pavoletti: l’attaccante è in
uscita, ma resta da capire se i 2,5
milioni offerti dai bianconeri ac­
contentano le richieste di Squinzi.
La società bianconera
ha offerto 2,5 milioni
al Sassuolo
ed è al lavoro anche
per l’esterno ghanese
LUCA SIDOTI
È un asse tra Emilia e Ro­
magna quello che potrebbe
decidere il futuro di Leonardo
Pavoletti. La novità delle ulti­
me ore è il vertice di ieri sera
tra il proprietario del Sassuolo
Squinzi e il presidente del Ce­
sena Lugaresi, che si è fatto
avanti per il 25enne livornese,
dichiaratosi favorevole alla
nuova destinazione. L’offerta
è già stata definita: acquisto a
titolo definitivo per 2 milioni e
mezzo di euro, con pagamento
quadriennale. L’attaccante
non rientra nei piani di Di
Francesco, che punterà sul tri­
dente Berardi­Zaza­Sansone
(con l’alternativa Floro Flo­
res), ed è da tempo tra i par­
ACQUISTI Peluso (d, Juventus); Pavo­
letti (a, Varese, fp); Kurtic (c, Torino, fp);
Vrsaljko (d, Genoa).
CESSIONI Rosi (d, Genoa); Ziegler (d,
Juventus, fp); Marrone (c, Juventus,
fp); Alexe (a, Dinamo Bucarest, fp); Sa­
nabria (a, Roma, fp); Masucci (a, Frosi­
none); Pucino (d, Pescara); Perilli (p,
Pro Patria); Farias (a, Cagliari).
OBIETTIVI Bernardeschi (a, Fiorenti­
na); Cofie (c, Genoa); Carrera (d, S. A.
Montevideo); Cigarini (c, Atalanta); Ca­
prari (a, Pescara); Diaz (c, Basilea); Agazzi (p, Milan); Puggioni (p, Chievo);
Kucka (c, Genoa); Bizzarri (p, Genoa);
Lamanna (p, Genoa); Obiang (c, Samp­
doria); Storari (p, Juventus); Sorrenti­
no (p, Palermo); Carbonero (c, Racing);
Kucka (c, Genoa).
tenti neroverdi. La prolungata
situazione di stallo ha spinto
Lugaresi a farsi avanti diretta­
mente col Sassuolo, detentore
del cartellino: una risposta ar­
riverà a breve. In caso di esito
negativo della trattativa, Pa­
voletti potrebbe arrivare co­
munque in bianconero, ma, in
tal caso, sarà decisivo lo scam­
bio tra l’ex Varese e Kucka col
Genoa, che poi girerebbe il li­
vornese in prestito al Cesena.
Alhassan e Pulzetti Per la fascia
sinistra, invece, è spuntato un
nome nuovo, quello di Ma­
sahudu Alhassan, 21enne gha­
nese rientrato all’Udinese dal
prestito al Latina. Il giocatore
gradisce il Cesena, ma c’è da
trovare l’accordo coi friulani.
Un altro probabile rinforzo per
Bisoli, in arrivo dal Bologna, è
Nico Pulzetti: il 30enne ha so­
stenuto ieri le visite mediche e
si è allenato individualmente.
Per decidere se ingaggiare il
centrocampista, i bianconeri si
prenderanno qualche giorno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CESENA
3-5-2
ALL. BISOLI CONFERMATO
Tot. entrate 2 mln
Tot. uscite 1,9 mln
VOLTA
LEALI
LUCCHINI
ZE’ EDUARDO
PERICO
COPPOLA
CASCIONE
MARILUNGO
CAPELLI
RENZETTI
DEFREL
ACQUISTI Leali (p, Spezia); Nica (d,
Atalanta); Lucchini (d, Atalanta); Caz­
zola (c, Atalanta); Giorgi (c, Atalanta);
Tabanelli (c, Cagliari, fp); Mi. Djuric (a,
Cittadella, fp); Perico (d, Cagliari); Ma­
gnusson (d, Spezia); Zé Eduardo (c, Ofi
Creta); Bressan (p, Varese); Brienza (a,
Atalanta).
CESSIONI Campagnolo (p, svincolato);
Coser (p, Livorno); Camporese (d, Ba­
ri); Consolini (d, svincolato); Mo. Alhas­
san (c, Genoa, fp); Belingheri (c, Livor­
no, fp); Gagliardini (c, Atalanta, fp);
D’Alessandro (c, Atalanta); Rossini (p,
Lupa Roma).
OBIETTIVI Carbonero (c, Racing); Pul­
zetti (c, Bologna); Borriello (a, Roma);
Pavoletti (a, Sassuolo); Mazzotta (d,
Crotone); Ma. Alhassan (c, Genoa); Co­
sta (d, Sampdoria).
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
INTER
JUVENTUS
3-5-2
LAZIO
4-3-1-2
ALL. MAZZARRI CONFERMATO
Tot. entrate 2 mln
Tot. uscite 4,6 mln
4-3-3
ALL. ALLEGRI NUOVO
Tot. entrate 14,8 mln
Tot. uscite 36,8 mln
HANDANOVIC
VIDIC
JUAN JESUS
HERNANES
MEDEL
KOVACIC
NAGATOMO
PALACIO
DODO’
ICARDI
BARZAGLI
LICHTSTEINER
BASTA DE VRIJ
RADU
DE SCIGLIO
RAMI
ALEX
ARMERO
EVRA
VIDAL
PIRLO
POGBA
BIGLIA
LEDESMA
PAROLO
POLI
DE JONG
MUNTARI
LLORENTE
KLOSE
CANDREVA
KEITA
MENEZ
ALL. DONADONI CONFERMATO
Tot. entrate 5,5 mln
Tot. uscite 5 mln
RAFAEL
MIRANTE
ZUNIGA ALBIOL KOULIBALY GHOULAM
CASSANI PALETTA LUCARELLI GOBBI
INLER
CALLEJON
MARCHISIO
TEVEZ
4-3-3
ALL. BENITEZ CONFERMATO
Tot. entrate 4,3 mln
Tot. uscite 5 mln
DIEGO LOPEZ
CANA
21
PARMA
4-2-3-1
ALL. INZAGHI NUOVO
Tot. entrate 2,6 mln
Tot. uscite 0,5 mln
MARCHETTI
CHIELLINI
NAPOLI
4-3-3
ALL. PIOLI NUOVO
Tot. entrate 0 mln
Tot. uscite 18,4 mln
BUFFON
RANOCCHIA
MILAN
LA GAZZETTA DELLO SPORT
BALOTELLI EL SHAARAWY
JORGINHO
ACQUAH
MARCHIONNI
BIABIANY
CASSANO
MAURI
HAMSIK MERTENS
HIGUAIN
BELFODIL
L’agente di Guarin
Questione difesa:
è a Milano: domani la fiducia a Marrone
summit per il futuro allontana Luisão
Gentiletti oggi firma
La comproprietà
Minala ha rinnovato di Comi è risolta:
e va in prestito al Bari è tutto rossonero
Ecco De Guzman:
oggi visite mediche
Vargas­Qpr: è fatta
Si tratta De Ceglie:
soluzione last minute
Incontro per Lodi
Al rientro dalla trasferta in Islanda,
Ausilio incontrerà Ferreyra, agen­
te di Guarin, per vagliare le offerte
per il colombiano: la prima resta
quella dello Zenit, ma il giocatore
ha già rifiutato la destinazione.
Botta è in uscita: il Torino è in pole,
anche se il Chievo si è fatto avanti
con l’Inter nei giorni scorsi. In en­
trata, Mazzarri aspetta Rolando
dal Porto, ma, per poter riavere il
difensore, c’è bisogno di cedere sia
Silvestre, che piace al Besiktas, sia
Campagnaro: il nodo rimane l’in­
gaggio dei due argentini, che gua­
dagnano troppo per le pretendenti.
Nel pomeriggio di oggi arriverà la
firma per il passaggio di Santiago
Gentiletti in biancoceleste. In mat­
tinata, una delegazione del San Lo­
renzo, fresco vincitore della Coppa
Libertadores, sarà in visita da Pa­
pa Francesco. Poi, i dirigenti del
club argentino incontreranno Loti­
to. Per il difensore centrale (comu­
nitario) è pronto un contratto qua­
driennale. Intanto, la cessione di
Adeleke al Western Sydney Wan­
derers ha liberato un posto da ex­
tracomunitario, che potrebbe es­
sere utilizzato per Vojislav Stanko­
vic (Partizan). Joseph Minala ha
prolungato fino al 2019: è destinato
al prestito in Serie B al Bari. Il cileno Edu Vargas oggi sarà a
Londra per aggregarsi al Qpr, la
squadra che lo ha prelevato in pre­
stito oneroso (quasi 2 milioni di eu­
ro), con diritto di riscatto fissato a
dieci milioni. In entrata, De Lauren­
tiis accoglierà il suo quarto acqui­
sto di questo mercato estivo: è Jo­
nathan De Guzman. L’ex Villarreal è
arrivato ieri sera in città: il Napoli
ha pagato il suo cartellino circa 6
milioni. Oggi l’olandese si sotto­
porrà alle visite mediche e a parti­
re da domani potrebbe aggregarsi
al gruppo di Benitez. Nella trattativa per Francesco Lodi
del Catania è al vaglio l’inserimento
di Cerri o Mauri in prestito dai gial­
loblù ai siciliani, per ammortizzare
il costo del cartellino del centro­
campista. Imminente un incontro
tra le parti. Paolo De Ceglie invece
potrebbe arrivare dalla Juventus
negli ultimi giorni di mercato: si
tratta coi bianconeri. Il nodo cen­
trale del mercato del Parma rimane
Jonathan Biabiany: in caso di ces­
sione del francese, i soldi incassati
verrebbero subito investiti per rin­
forzare la squadra di Donadoni.
ACQUISTI Koulibaly (d, Genk); Andujar
(p, Catania); Gargano (c, Parma, fp);
Rosati (p, Fiorentina, fp); Fideleff (d, Tigre, fp); Donadel (c, Verona, fp); Cia­
no (a, Avellino, fp); Maiello (c, Ternana,
fp); Michu (a, Swansea); De Guzman
(c, Villarreal).
ACQUISTI Iacobucci (p, Latina, fp);
Mendes (d, Sassuolo, fp); Rispoli (d,
Ternana, fp); Santacroce (d, Padova,
fp); Ristovski (d, Latina, fp); Mesbah (d,
Livorno, fp); Musacci (c, Padova, fp);
Bidaoui (c, Crotone); Ninis (c, Salonic­
co, fp); Belfodil (a, Livorno); Jorquera
(a, Eskisehirspor, fp).
CESSIONI Reina (p, Bayern); Reveille­
re (d, svincolato); Doblas (p, Helsinki);
Bariti (c, svincolato); Behrami (c, Am­
burgo); R. Insigne (a, Mantova).
CESSIONI Schelotto (c, Inter, fp); Gar­
gano (c, Napoli, fp); Obi (c, Inter, fp); Pa­
rolo (c, Lazio); Vergara (d, Avellino); J.
Rossini (d, Bari); Munari (c, Watford).
OBIETTIVI Lucas Leiva (c, Liverpool);
Fellaini (c, Manchester United); Mano­
las (d, Olympiacos); Agger (d, Liverpo­
ol); Obiang (c, Sampdoria).
OBIETTIVI Lodi (c, Catania); Manfredi­
ni (d, Sassuolo); Galano (c, Bari); Crimi
(c, Bari); Schelotto (c, Inter); Bellomo
(c, Chievo); Obinna (a, Lokomotiv Mo­
sca); De Ceglie (d, Juventus); Zielinski
(c, Udinese); Carbonero (c, Racing).
ACQUISTI Vidic (d, Manchester Uni­
ted); Dodò (d, Roma); Berni (p, Torino);
Obi (c, Parma, fp), Schelotto (c, Parma,
fp); Silvestre (d, Milan, fp); M’Vila (c,
Rubin Kazan); Mbaye (c, Livorno, fp);
Alborno (d, Cittadella, fp); Krhin (c, Bo­
logna, fp); Belec (p, Olhanense, fp);
Osvaldo (a, Juventus); Medel (c, Car­
diff).
CESSIONI Cambiasso (c, svincolato);
Zanetti (d, ritiro); Rolando (d, Porto, fp);
Samuel (d, Basilea); Milito (a, Racing);
Castellazzi (p, svincolato); Mudingayi
(c, svincolato); Taider (c, Southamp­
ton).
OBIETTIVI Rolando (d, Porto); Balanta
(d, River Plate); Hernandez (a, Man­
chester United); Biabiany (c, Parma);
Rabiot (c, Psg).
Il mercato bianconero è al mo­
mento in stallo, per quanto riguar­
da l’acquisto di un centrale di dife­
sa. La pista Luisão sembra più dif­
ficile del previsto per l’opposizio­
ne del Benfica, mentre Manolas è
molto vicino all’Arsenal. Inoltre,
Allegri ha confermato la sua fidu­
cia in Luca Marrone come vice
Barzagli: la Juventus potrebbe ri­
nunciare ad un innesto in difesa.
ACQUISTI Coman (c, Psg); Evra (d,
Manchester United); Marrone (c, Sas­
suolo, fp); Motta (d, Genoa, fp); De Ce­
glie (d, Genoa, fp); Buchel (c, Lancia­
no, fp); Sorensen (d, Bologna, fp); Zie­
gler (d, Sassuolo, fp); Pasquato (a, Pa­
dova); Morata (a, Real Madrid);
Pereyra (c, Udinese); Romulo (c, Vero­
na); Djalo (d, Granada).
CESSIONI Vucinic (a, Al­Jazira); Pe­
luso (d, Sassuolo); Osvaldo (a, Inter);
Quagliarella (a, Torino); Isla (c, Qpr).
OBIETTIVI Nastasic (d, Manchester
City); Savic (d, Fiorentina); Manolas
(d, Olympiacos); Vlaar (d, Aston Vil­
la); Lavezzi (a, Psg); Jovetic (a, Man­
chester City); Sorrentino (p, Paler­
mo); Pastore (c, Psg); Nani (c, Man­
chester United); Hernandez (a, Man­
chester United); Luisão (d, Benfica);
Falcao (a, Monaco).
Risolta la comproprietà col Torino
di Gianmario Comi: l’attaccante
22enne, attualmente in prestito al­
l’Avellino, è interamente rossone­
ro. Nel frattempo, riprende quota
l’affare Cerci, dopo l’incontro a
Forte dei Marmi tra Galliani e Cairo:
nella trattativa è spuntata l’idea
dell’inserimento di contropartite
tecniche. Si attendono sviluppi su
questo fronte.
ACQUISTI Menez (c, Psg); Agazzi (p,
Chievo); Albertazzi (d, Verona); Alex (d,
Psg); Didac Vilà (d, Betis, fp); Niang (a,
Montpellier, fp); Diego Lopez (p, Real
Madrid); Armero (d, West Ham).
CESSIONI Petagna (a, Latina); Kakà (c,
San Paolo); Emanuelson (d, Roma);
Amelia (p, svincolato); Birsa (c, Chie­
vo); Taarabt (c, Qpr, fp); Silvestre (d, In­
ter, fp); Coppola (p, Bologna); Constant
(d, Trabzonspor); Robinho (a, Santos).
ACQUISTI Parolo (c, Parma); Basta (d,
Udinese); Djordjevic (a, Nantes); Catal­
di (c, Crotone, fp); Vinicius (d, Padova,
fp); Sculli (a, Genoa, fp); De Vrij (d,
Feyenoord); Braafheid (d, Hoffenheim);
Prce (d, Hajduk Spalato).
OBIETTIVI Cerci (a, Torino); Criscito (d,
Zenit); Douglas Costa (a, Shakhtar);
Campbell (a, Arsenal); Dzemaili (c, Na­
poli); Taarabt (c, Qpr); Lavezzi (a, Psg);
Pandev (a, Napoli).
CESSIONI Biava (d, Atalanta); Dias (d,
svincolato); Crecco (c, Ternana); Filip­
pini (d, Bari); Adeleke (c, Western Syd­
ney Wandereres).
OBIETTIVI De Maio (d, Genoa); Paletta
(d, Parma); Vlaar (d, Aston Villa); Bruma
(d, Psv); Lugano (d, svincolato); Kaboul
(d, Tottenham); Balanta (d, River Plate);
Stankovic (d, Partizan Belgrado); Rolin
(d, Catania); Spolli (d, Catania); Genti­
letti (d, San Lorenzo).
TORINO
UDINESE
3-5-2
3-4-1-2
ALL. VENTURA CONF.
Tot. entrate 10 mln
Tot. uscite 16,7 mln
5,5 millimetri di
esclusiva eleganza
Palermo: Emerson si fa
Avanza l’idea Larrondo
I rosanero stringono i tempi per l’esterno del Santos. In attacco
c’è anche l’ipotesi Bahebeck del Psg
FABRIZIO VITALE
PALERMO
Qualcosa si muove. Il Pa­
lermo sta provando a stringere
i tempi col Santos per Emerson
Palmieri. Il giovane esterno si­
nistro piace ed è un’operazio­
ne che potrebbe chiudersi sen­
za attendere eventuali cessio­
ni. Per quel ruolo si tiene d’oc­
chio anche uno tra Brivio e Del
Grosso dell’Atalanta, ma in
quel caso servirà piazzare
qualche elemento in uscita pri­
ma di intavolare una trattati­
va. In difesa resta sempre la
priorità per un centrale. I due
obiettivi principali sono Duar­
te e Rodriguez con il costarica­
no in cima alla lista. Il Palermo
sta lavorando per abbassare le
pretese di Bruges e Cruz Azul.
Se non si dovesse riuscire ad
arrivare a nessuno dei due, al­
lora si prenderebbero in consi­
derazione altre piste come Sil­
vestre. In attacco l’obiettivo
numero uno resta sempre Pa­
voletti, ma non alle condizioni
poste dal Sassuolo che intende
venderlo: il Cesena al momen­
to è in vantaggio. Qualcosa po­
trebbe sbloccarsi se gli emilia­
ni decidessero di virare su Sor­
rentino per sostituire Pegolo. A
questo proposito in caso di
partenza del portiere il Paler­
mo sta facendo un pensierino a
Gabriel del Milan.
Sondaggio col Torino Nel
frattempo, per il reparto avan­
zato si stanno valutando altre
ipotesi. Come quella che porta
a Larrondo. Col Torino è già
stato fatto un sondaggio. Il Pa­
lermo, però, sta guardando an­
che in Francia al giovane attac­
cante del Paris Saint­Germain
Bahebeck. L’Under 21 francese
è stato visionato ripetutamen­
te e avrebbe convinto Iachini.
PALERMO
3-5-2
ALL. IACHINI CONFERMATO
Tot. entrate 4,5 mln
Tot. uscite 4,2 mln
SORRENTINO
MUÑOZ
PISANO
MILANOVIC
FEDDAL
L. RIGONI
LAZAAR
BOLZONI
BARRETO
VAZQUEZ
HERNANDEZ
ACQUISTI Chochev (a, Cska Sofia);
Mantovani (d, Bologna, fp); Della
Rocca (c, Bologna, fp); L. Varela (c,
Bari); Quaison (c, Aik); L. Rigoni (c,
Chievo); Feddal (d, Siena).
GLIK
MORETTI
DARMIAN
VIVES
MOLINARO
NOCERINO
EL KADDOURI
CERCI
QUAGLIARELLA
DANILO
RAFAEL
DOMIZZI
WIDMER ALLAN GUILHERME G. SILVA
MARTIC MARQUEZ MORAS LUNA
OBBADI
TACHTSIDIS
KONE
MURIEL
DI NATALE
HALLFREDSSON
GOMEZ
CHRISTODOULOPOULOS
TONI
Van der Bruggen:
Siamo ai dettagli
è semaforo verde
per Nico Lopez per il belga del Gent Donadel può tornare
Mercato del Torino in stand­by in
vista della partita di Spalato in Eu­
ropa League. Nel frattempo non
mancano le società che bussano
alla porta dei granata. Il Palermo
ha fatto un sondaggio per Larron­
do, che però al momento è la prima
alternativa a Quagliarella e Barre­
to. In avanti può arrivare Ruben
Botta, promesso dall’Inter ai gra­
nata in caso di addio di Cerci. Nel
frattempo i granata hanno risolto
con il Milan la comproprietà di Co­
mi, che ora è interamente rosso­
nero.
L’ingaggio di Kone sembrava aver
chiuso le porte all’arrivo di un ulte­
riore centrocampista, ma nelle ulti­
me ore l’Udinese ha ripreso i con­
tatti per portare in Italia Hannes
Van der Bruggen, regista del Gent.
Il belga potrebbe poi essere dirot­
tato in prestito al Watford. In usci­
ta, resta delicata la posizione di
Kernezis, dopo che la pista Benfica
ha perso consistenza. In ogni caso
la destinazione del portiere greco
dovrebbe essere un club straniero.
OBIETTIVI D. Zapata (a, Napoli); Fara­
oni (d, Udinese); Okaka (a, Sampdo­
ria); Botta (a, Inter); Zielinski (c, Udine­
se); Hernandez (a, Palermo).
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HEURTAUX
Se parte Cerci
Botta resta in pole
con l’ok dell’Inter
CESSIONI Immobile (a, Borussia Dort­
mund); L. Gomis (p, Trapani); Berni (p,
Inter); Meggiorini (a, Chievo); Pasquale
(d, Udinese, fp); Tachtsidis (c, Verona);
Gu. Rodriguez (d, Verona); Chiosa (d,
Avellino); Kurtic (c, Sassuolo, fp).
OBIETTIVI Duarte (d, Bruges); Pa­
voletti (a, Sassuolo); Rispoli (d, Par­
ma); Marrone (c, Juventus); Nova­
retti (d, Lazio); Campagnaro (d, In­
ter); Silvestre (d, Inter); Maza Rodri­
guez (d, Cruz Azul); De Ceglie (d,
Juventus); Brivio (d, Atalanta); Emer­
son (d, Santos); Del Grosso (d, Ata­
lanta); Portanova (d, Genoa); Bahe­
beck (a, Psg); Larrondo (a, Torino).
ALL. MANDORLINI CONF.
Tot. entrate 33,4 mln
Tot. uscite 22 mln
BRKIC
BOVO
ACQUISTI Jansson (d, Malmö); Marti­
nez (a, Young Boys); Diop (a, Crotone,
fp); Molinaro (d, Parma); Nocerino (c,
West Ham); Benassi (c, Livorno); Pe­
rez (c, Elche); Bruno Peres (d, Santos);
Sanchez Miño (c, Boca Juniors); Qua­
gliarella (Juventus); Avramov (p, Ca­
gliari); Gaston Silva (d, Defensor).
CESSIONI Lafferty (a, Norwich);
Verre (c, Perugia); Troianiello (c, Bo­
logna); Stevanovic (c, Bari); Goldani­
ga (d, Perugia); Malele (a, Entella).
4-3-3
ALL. STRAMACCIONI NUOVO
Tot. entrate 8,5 mln
Tot. uscite 11 mln
PADELLI
Smartphone Android
VERONA
ACQUISTI Belmonte (d, Siena); Boch­
niewicz (d, Reggina); Camigliano (d,
Brescia); Jaadi (c, Anderlecht); Faraoni
(d, Watford, fp); Molla Wague (d, Caen,
fp); A. Zapata (c, Envigado); Thereau (a,
Chievo); Riera (c, Watford); Karnezis (p,
Granada); Ma. Alhassan (c, Latina, fp);
Pasquale (d, Torino, fp); Guilherme (c,
Corinthians); Piris (d, Deportivo Maldo­
nado); Hallberg (c, Kalmar); Kone (c,
Bologna).
CESSIONI Basta (d, Lazio); Maicosuel
(c, Atletico Mineiro); Beleck (a, Fioren­
tina); Rovini (a, Empoli); Lazzari (c, Fio­
rentina, fp); Pereyra (c, Juve); Douglas
(d, Atletico Mineiro).
OBIETTIVI Puggioni (p, Chievo); D. Za­
pata (a, Napoli); Amauri (a, Parma);
Lewandowski (c, Pogon).
Il mercato gialloblù attende le trattati­
ve per Nico Lopez, che dovrebbe arri­
vare dall’Udinese, e per Lucas Evan­
gelista, sul quale ci sono problemi col
San Paolo. E’ fatta per il centrocampi­
sta brasiliano Gustavo Campanharo:
vanno definiti gli ultimi dettagli col Bragantino. A centrocampo, in caso di
risoluzione col Napoli, può tornare
Donadel.
ACQUISTI Ionita (c, Aarau); Martic (d, San
Gallo); Gollini (p, Manchester United);
Chanturia (a, Cluj); Christodoulopoulos (c,
Bologna); Obbadi (c, Monaco); Valoti (c, Al­
binoLeffe); Tachtsidis (c, Torino); Nenè (a,
Cagliari); Rodriguez (d, Torino); Luna (d ,
Aston Villa); Marquez (d, León).
CESSIONI Cacciatore (d, Sampdoria); Al­
bertazzi (d, Milan); Martinho (c, Catania);
Cirigliano (c, River Plate, fp); Pillud (d, Ra­
cing, fp); Donadel (c, Napoli, fp); Mar­
quinho (c, Al­Ittihad); Cacia (a, Bologna); Iturbe (a, Roma); Donsah (c, Cagliari); Ma­
ietta (d, Bologna); Romulo (c, Juventus);
Rabusic (a, Perugia); Nicolas (p, Lanciano).
OBIETTIVI Nico Lopez (a, Udinese); Lucas
Evangelista (c, San Paolo); Sorensen (d,
Juventus); Donadel (c, Napoli); Gustavo
Campanharo (c, Bragantino); Barragan (d,
Valencia).
LEGENDA
Il tabellone e i dati sui milioni di euro spesi e
incassati si riferiscono solo ai cambi di ma­
glia. IN GIALLO I NUOVI ACQUISTI
22
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
SPECIALE MERCAT
la situazione
I MOVIMENTI DELLE 21 SQUADRE DI SERIE B
AVELLINO ALLENATORE Rastelli (con­
fermato).
ARRIVI Frattali (p, Cosenza),
Bavena (p, Portogruaro), Pe­
tricciuolo (d, Savoia), Vergara
(d, Milan), Visconti (d, Cremo­
nese), Ely (d, Varese), Kone (c,
Atalanta), Zito (c, Ternana), Ar­
righini (a) e Regoli (c, Pontede­
ra), Pozzebon (a, Olbia), Sou­
marè (a, Anderlecht), Comi (a,
Lanciano), Chiosa (d, Bari), Go­
mis (p, Crotone). PARTENZE Seculin (p, Chie­
vo), Terracciano (p, Catania),
Biancolino (a, Barletta), Di Ma­
si (p), Ladriere (c), Massimo
(c), Millesi (c) e Peccarisi (d, fi­
ne contratto), Pizza (c, Torres),
Zappacosta (d, Atalanta), Izzo
(d, Genoa), De Vito (d, Cittadel­
la), Abero (d, Bologna), Decarli
(d, Wolfsburg), Angiulli (c, Reg­
giana), Galabinov (a, Livorno),
Soncin (a, Pavia), Ciano (a, Na­
poli).
Varese, due opzioni per l’attacco: Cani o scambio Forte­Sforzini
Ribaltone sulla panchina della Torres: via Cosco, c’è Costantino
UN GRUPPO AUSTRIACO
Assalto al Bologna:
Guaraldi respinge
i nuovi investitori
BRUSA­GRILLI­TORITTO
La Pro Vercelli ha ufficia­
lizzato l’ingaggio del centro­
campista camerunese Matute,
svincolato, ex Crotone. La Ter­
nana ha chiuso con l’attaccante
senegalese Diop (ex Crotone,
ma del Torino), mentre l’Entella
ha bloccato il terzino polacco
Lewandowski (Pogon Szcze­
cin).
Trattative Oggi avrebbe do­
vuto essere il giorno di Forna­
sier al Pescara: la Sampdoria,
però, ha bloccato il trasferimen­
to del giovane difensore. Mode­
sto, svincolato dopo la mancata
iscrizione del Padova, si sta alle­
nando con la squadra della sua
città: il Crotone. Verrà valutato.
Anche il Brescia ha un giocatore
in prova: Popovits, ex Paok Sa­
lonicco. Il Varese deve vendere
prima di acquistare, ma la socie­
tà continua a pensare a rinforzi
per l’attacco: piace Cani (dopo
la stagione a Bari è tornato al
Catania ed è uno degli obiettivi
della Ternana), ma se Forte do­
vesse approdare al Pescara è
pronto lo scambio con Sforzini.
Manca l’ufficialità per il passag­
gio di Pinato al Lanciano (dal
Milan).
Francesco Modesto, 32 anni LAPRESSE
Lega Pro Dopo quella di Som­
ma alla Salernitana, salta un’al­
tra panchina in Lega Pro: Cosco
ha deciso di lasciare la guida
della Torres per «motivi perso­
nali» e il suo posto sarà preso da
Costantino, ex Vigor Lamezia,
che ieri sera era già a Sassari.
Oggi è attesa la firma di Garofa­
lo, svincolato dopo il fallimento
del Siena, con il Novara: bien­
nale. Colpo del Foggia, che ot­
tiene il sì di Iemmello (ex Pro
Vercelli, ma di proprietà dello
Spezia). Il Gubbio ha preso in
prestito Loviso (ex Cremonese,
è del Parma) e sta per tesserare
D’Anna (Sorrento). Giornata di
arrivi al Martina: Caso dall’Ar­
zanese e Samnick dal Bari; Ble­
ve, Kalombo e Guadalupi dal
Lecce; Geria dal Trapani. La
Reggiana ha preso dal Latina il
centrocampista Maltese, men­
tre la Cremonese sta per cedere
Degeri alla Lucchese (entrambi
prestiti). Il Matera, dopo Mer­
cadante, ha ingaggiato dal Bari
anche l’esterno di centrocampo
Longo (ex Ischia). Oggi firmano
per il Pordenone il portiere Ma­
niero e il terzino sinistro Pos­
senti (prestito dalla Reggiana).
La Spal ha chiesto Damonte al
Novara, Roberto Insigne (Napo­
li) ha rifiutato il Mantova.
BOLOGNA Il nuovo gruppo
che vuole scalare il Bologna si è presentato ieri alle porte della città. Lo guida il commercialista Stefano Bruni, ex sindaco di Como, fiduciario di un pool di investitori austro­romani con in testa la G Diamonds di Vienna, società che commercia in preziosi e immobili. «Vogliamo il Bologna per riportarlo dove merita – ha detto Bruni –. Abbiamo depositato in una banca bolognese 12 milioni come garanzia per avviare la trattativa. Siamo pronti, ma occorrono due condizioni: Guaraldi non deve chiedere il rimborso delle quote e l’analisi dei conti e dei contratti in essere al Bologna deve risultare sostenibile nel nostro piano quinquennale. Al primo approccio Guaraldi ha chiesto 10 milioni, così non trattiamo. Il presidente ci ha dato appuntamento al 25 agosto per approfondire. Noi ci siamo, ora tocca a lui. Se c’è la volontà, in 36 ore potremo fare la due diligence avendo ancora tempo per intervenire sul mercato». Bruni è affiancato per la parte tecnica da Paolo Di Stanislao, ex presidente del Lanciano (condannato in primo grado a 7 anni per il crack del club abruzzese), e da Cristina Russo, talent scout di giovani. La replica di Guaraldi sul sito Bfc non asseconda l’apertura richiesta dal gruppo Bruni: «Le verifiche effettuate hanno evidenziato che i documenti prodotti sono risultati incompleti. Dovranno essere fornite
garanzie finanziarie che possano attestare serietà, concretezza e volontà dell’investitore. Non occorre alcun incontro, ma solo una documentazione adeguata e un versamento in denaro liquido nel conto dedicato».
BARI ALLENATORE Mangia (nuo­
vo).
ARRIVI Donnarumma (p) e
Stoian (c, Genoa), Micai (p, Su­
dtirol), Ligi (d, Crotone), Contini
(d, Juve Stabia), Salviato (d,
Pescara), Rossini (d, Parma),
De Luca (a, Atalanta), Stevano­
vic (a, Palermo), Rozzi (a, Real
Madrid B), Gammone (a, Co­
mo), Filippini (d, Lazio), Campo­
rese (d, Cesena), Di Noia (c,
Pontedera). PARTENZE Ceppitelli (d, Ca­
gliari), Polenta (d, Nacional M.),
Del Vecchio (c) e Mitrovic (p, fi­
ne contratto), Cani (a, Catania),
Chiosa (d, Avellino), Chiochia
(d), Vosnakidis (d) e Leonetti (a,
Lucchese), Nadarevic (a, Tra­
pani), Fossati (c, Perugia).
BOLOGNA ALLENATORE Lopez (nuovo).
ARRIVI Troianiello (a, Paler­
mo), Casarini (c, Lanciano),
Giannone (a, Crotone), Laribi (c,
Latina), Matuzalem (c, Genoa),
Paramatti (d, Inter), Coppola (p,
Milan), Cacia (a) e Maietta (d,
Verona), Zuculini (c, Arsenal
Sarandi), Yaisien (a, Trapani),
Djokovic (c, Cluj), Pulzetti (c,
Siena), Abero (d, Avellino), Ri­
verola (c, Maiorca), Oikonomou
(d, Cagliari), Lombardi (p, Bas­
sano), Bentancourt (a, Atalan­
ta), Paez (d, Liverpool). PARTENZE Christodoulopou­
los (c, Verona), Laxalt (c, Empo­
li), Krhin (c, Inter), Sorensen (d,
Juventus), Bianchi (a) e Cheru­
bin (d, Atalanta), Antonsson (d,
Copenhagen), Cech (d) e Natali
(d, fine contratto), Moscardelli
(a, Lecce), Cristaldo (a, Meta­
list), Curci (p, Roma), Mantova­
ni (d) e Della Rocca (c, Paler­
mo), Pisano (c, Sliema Wande­
rers), Paponi (a, Ancona), Ibson
(c, Recife), Crespo (d, Cordo­
ba).
Andrea Tosi
BRESCIA © RIPRODUZIONE RISERVATA
ALLENATORE Iaconi (confer­
mato).
ARRIVI Bara (a, Mosta), Ant.
Caracciolo (d, Cremonese),
Falasco (d, Viareggio), Martina
Rini (c, Cremonese), Serraioc­
co (p, Teramo), Razzitti (a, Se­
riate).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CASO IL LECCE SCEGLIE LA STRADA DEL REINTEGRO
Lega Pro
B a 22: Novara e Reggina
fanno ricorso all’Alta Corte
Si parte venerdì 29
con due anticipi
a Matera e Cremona
Scade oggi il termine per
presentare i ricorsi al Consiglio di
garanzia (Alta Corte) del Coni do­
po la decisione di affidarsi ai cri­
teri del 171/A per determinare la
22a squadra di B. Secondo le indi­
screzioni la Reggina ha provvedu­
to ieri, mentre oggi lo farà il No­
vara. I piemontesi continueranno
nella loro battaglia chiedendo di
essere «ripresi» in quanto miglior
squadra tra le retrocesse dell’ulti­
mo campionato. Il Coni, se doves­
se dar ragione al Novara, si do­
vrebbe poi prendere la responsa­
bilità di un possibile slittamento
dei campionati dal momento che
si aprirebbe una serie di ricorsi. Il
Lecce invece ha scelto di presen­
tare la domanda di reintegro pun­
tando sul fatto che il Tnas ha sta­
bilito che l’illecito sportivo nel
derby con il Bari non è andato a
buon fine, quindi cadrebbero le
pregiudiziali presenti nei criteri
di ripescaggio (ma per la giustizia
La Lega Pro ha comunicato il programma e
gli orari dell’avvio del campionato­spezza­
tino. Ecco la prima giornata.
Venerdì 29 agosto. Ore 19.30: Matera­Paga­
nese (C). Ore 20.45: Cremonese­Albino­
Leffe (A). Sabato 30. Ore 14.30: Pro Patria­
Torres (A); L’Aquila­Gubbio (B); Aversa Nor­
manna­Vigor Lamezia (C). Ore 15: Vicenza­
Giana (A), Lucchese­Santarcangelo (B);
Foggia­Martina (C). Ore 16: Alessandria­
Mantova (A); Pisa­Teramo (B); Catanzaro­
Juve Stabia (C). Ore 17: Monza­Novara (A);
Tuttocuoio­Carrarese (B), Savoia­Melfi (C).
Ore 19.30: San Marino­Prato (B); Barletta­
Messina (C). Domenica 31. Ore 11: Bassano­
Pavia (A). Ore 12.30: Grosseto­Pro Piacen­
za (B); Lupa Roma­Lecce (C). Ore 14.30: Lu­
mezzane­Pordenone (A); Venezia­Renate
(A); Ancona­Savona (B); Ischia­Benevento
(C). Ore 16: Feralpi Salò­Real Vicenza (A);
Pistoiese­Ascoli (B); Reggina­Casertana
(C). Ore 18: Como­Sudtirol (A); Spal­Ponte­
dera (B); Salernitana­Cosenza (C). Lunedì 1
settembre. Ore 20.45: Forlì­Reggiana (B).
sportiva non c’è differenza tra il­
lecito tentato o consumato).
La graduatoria Intanto si con­
tinuano a fare i conti tra le squa­
dre che sarebbero avvantaggiate
utilizzando il comunicato 171/A.
La volata si sarebbe stretta a Pisa
e Vicenza. Il vantaggio della Juve
Stabia (calcolato sulla stagione
2013­14) sarebbe stato annullato
dagli altri parametri. Ma la diffe­
renza tra i due sarebbe di decimi
di punto. Intanto si iniziano a
prendere in considerazione altre
necessità: la capienza minima
dello stadio (10 mila persone, no
deroghe) e l’illuminazione di 800
lux. Infine un appunto: il termine
ultimo scade alle 13 di lunedì 25,
poi a Covisoc e Lega di B servirà
un minimo di tempo per valutare
le domande. Arrivando in prossi­
mità dell’avvio del campionato.
m.b.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
23
SERIE B E LEGA PRO
Pro Vercelli, c’è Matute
Crotone prova Modesto
Colpo Foggia: Iemmello
Kelvin Matute, 25 anni LAPRESSE
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PARTENZE Coletti (c, Matera),
Cragno (p, Cagliari), Freddi (d,
fine contratto), Lasik (c, Slovan
Bratislava), Mandorlini (c) e
Paci (d, Pisa), Saba (a, Western
S. Wanderers), Kukoc (d, Cska
Sofia).
no), Marcelinho (c, Baniyas),
Chrapek (c, Wisla Cracovia),
Rosina (a, Siena), Calaiò (a, Na­
poli), Rinaudo (c, Sporting Li­
sbona), Cani (a, Bari), Sciacca
(c, Ternana), Moretti (c, Pado­
va), Barisic (a, Milan), Calello
(c, Chievo), Sauro (d, Basilea).
PARTENZE Andujar (p, Napo­
li), Cabalceta (d, Cartagines),
Legrottaglie (d, fine carriera),
Alvarez (d) e Keko (a, fine con­
tratto), Biraghi (d), Izco (c) e
Maxi Lopez (a, Chievo), Bar­
rientos (c, San Lorenzo), Ber­
gessio (a, Sampdoria), Boa­
teng (a, Milan), Bellusci (d, Lee­
ds).
CITTADELLA ALLENATORE Foscarini (con­
fermato).
ARRIVI Barreca (d, Torino),
Benedetti (c, Catanzaro), Cap­
pelletti (d) e Minesso (a, Sudti­
rol), Donazzan (d, Mantova),
Gerardi (a, Reggina), Mancuso
(a, Carrarese), Palma (c) e
Schenetti (c, Como), Signorini
(d, Benevento), Sgrigna (a,
Carpi), Valentini (p, Spezia), De
Vito (d, Cittadella). PARTENZE Gasparetto (d,
Spal), Coly (d, Pro Vercelli), Pi­
scitella (a, Pistoiese), Djuric (a,
Cesena), Surraco (c, Livorno),
Alborno (d, Inter), Donnarum­
ma (a, Teramo), Azzi (a, Sao
Paulo), Perez (a, Ascoli), Di
Gennaro (p, Latina), Marino (d,
Venezia), Di Donato (c) e Pu­
gliese (d, fine contratto), Co­
lombo (d, Salernitana), Jidayi
(c, Juve Stabia).
CROTONE ALLENATORE Drago (confer­
mato)
ARRIVI Bajza (p) e G. Ferrari
(d, Parma), Zampano (d, Marti­
na), Cane (d, Barletta), Dos
Santos (d, Chievo), Martella (d,
Pisa), Minotti (c, Lanciano), Su­
ciu (c, Juve Stabia), Salzano (c,
Tuttocuoio), Berardocco (c) e
Gigli (d, Nova Goriça), Ricci (c,
Roma), Sprocati (c, Perugia),
Padovan (a, Vicenza), Torre­
grossa (a, Lumezzane), Torro­
mino (a, Entella), Oduamadi (a,
Varese). PARTENZE Gomis (p, Avelli­
no), Concetti (p) e Matute (c, fi­
ne contratto), Del Prete (d, Pe­
rugia), Meola (d, Livorno), Sua­
gher (d, Atalanta), Ligi (d, Bari),
A. Ferrari (d, Bologna), Kone (d,
Troyes) e Ishak (a, Randers),
Crisetig (c, Cagliari), Cataldi (c,
Lazio), Bidaoui (a, Parma), Pet­
tinari (a, Latina), Giannone (a,
Bologna), Diop (a, Torino), Ber­
nardeschi (a, Fiorentina).
ENTELLA ALLENATORE Prina (confer­
mato)
ARRIVI Baldanzeddu (d, Spe­
zia), Belli (d, Pistoiese), Borra
(p, Verona), Costa Ferreira (c,
Messina), Saber (a) e Zigrossi
(d, Sampdoria), Lanini (a, Pra­
to), Litteri (a, Ternana), Malele
(a, Palermo), Mazzarani (c,
Modena), Pelizzoli (p, Pesca­
ra), Rinaudo (d, Livorno), Ru­
bino (a, Napoli), Sansovini (a,
Novara), Valagussa (c, Mon­
za), Lewandowski (c, Udine­
se). PARTENZE Argeri (c, Santar­
cangelo), Ballardini (d) e Sarno
(a, fine contratto), Folla (d, Sa­
cilese), Guazzo (a, Alessan­
dria), Marchi (a, Cremonese),
Pedrelli (c, Olhanense), Torro­
mino (a, Crotone), Zanotti (p,
Carrarese), Fantoni (d, Forlì),
Ricchiuti (a, Rimini).
CARPI ALLENATORE Castori (nuo­
vo).
ARRIVI Sabbione (c, Noceri­
na), Boron (d, Forlì), De Silve­
stro (a, Reggiana), Gatto (a) e
M. Mbaye (c, Chievo), Guerci
(p, Pavia), Ferrara (d, Triesti­
na), Torelli (c, Vis Pesaro), Boi­
lini (c, Correggese), Cognigni
(a, Matelica), Lasagna (a, Este),
Dossena (p, Venezia). PARTENZE Kovacsik (p, Reg­
gina), Colombi (p, Cagliari), Pe­
soli (d, Pescara), Kiakis (d, Bar­
letta), Legati (d, Venezia), Aco­
sty (c, Modena), De Vitis (c,
Sampdoria), Memushaj (c,
Lecce), Sgrigna (a, Cittadella),
Ardemagni (a, Spezia), Bertoni
(c, Sudtirol).
PORTE CHIUSE Lucchese­Pistoiese di
Coppa Italia in programma domani alle 18 si
giocherà a porte chiuse: la questura non ha
approvato il piano di installazione della vi­
deosorveglianza.
CATANIA ALLENATORE (confermato).
Pellegrino
ARRIVI Terracciano (p, Avelli­
FROSINONE ALLENATORE Stellone (con­
fermato).
ARRIVI Pigliacelli (p, Reggina),
De Lucia (p, Livorno), Zanon (d,
Benevento), Ranelli (c) e Schia­
vi (d, Pescara), Masucci (a,
Sassuolo), Dionisi (a, Olhanen­
se), Santamaria (d, Deportivo
Arabe Unido).
PARTENZE Biasi (d, fine con­
tratto), Cesaretti (a, Pontede­
ra), Carrus (c, Casertana), Fra­
botta (d, Lupa Roma). LANCIANO ALLENATORE D’Aversa (nuo­
vo).
ARRIVI Agazzi (c, Savona),
Conti (d, Perugia), Scrosta (d,
Bassano), Verna (c, Chieti),
Monachello (a, Ergotelis), Ni­
colas (p, Verona), De Vita (a,
Pavia). PARTENZE De Col (d, Spezia),
Falcinelli (a, Perugia), Buchel
(c, Juventus), Minotti (c, Cro­
tone), Sepe (p, Empoli), Comi
(a, Avellino), Germano (c) e
Ragatzu (a, Pro Vercelli), Ca­
sarini (c, Bologna), Di Filippo
(d, Melfi).
LATINA ALLENATORE Beretta (nuo­
vo).
ARRIVI Almici (d, Cesena), An­
gelo (d), Dellafiore (d), Farelli
(p) e Valiani (c, Siena), Ashong
(d, Spezia), Balasakis (p, Ma­
goulas), Cafiero (d, Aprilia), Di
Gennaro (p, Cittadella), Malte­
se (c, L’Aquila), Mangni (a, Mo­
dena), Negro (a, Benevento),
Pagliaroli (a, Messina), Peta­
gna (a, Milan), Rossi (d, Parma),
Talamo (a, Sora), Pettinari (a,
Crotone). PARTENZE Alhassan (c, Udi­
nese), Baldan (d, Perugia), Chi­
ricò (a, Ascoli), Cisotti (a, Spe­
zia), Fabio Nunes (a, fine con­
tratto), Jefferson (a, Livorno),
Ghezzal (a) e Iacobucci (p, Par­
ma), Jonathas (a, Elche), Laribi
(c, Bologna), Massacci (d, Tor­
res), Morrone (c, Pisa), Risto­
vski (d, Parma), Tozzo (p, No­
vara), Gerbo (c, Foggia).
LIVORNO ALLENATORE Gautieri (nuo­
vo).
ARRIVI Jelenic (a) e Mazzoni
(p, Padova), Meola (d, Croto­
ne), Bernardini (d, Chievo),
Lambrughi (d, Novara), Gon­
nelli (d, Pontedera), Molinelli (c,
Gubbio), Rafati (c, Genoa), Sur­
raco (c, Cittadella), Remedi (c,
Nocerina), Moscati (c, Peru­
gia), Belingheri (c) e Coser (p,
Cesena), Bigazzi (c, Olhanen­
se), Galabinov (a, Avellino),
Maicon (d, Reggina), Jefferson
(a, Latina). PARTENZE Bardi (p, Chievo),
Belfodil (a) e Mesbah (d, Par­
ma), Aldegani (p), Anania (p),
Castellini (d), Emeghara (a) e
Valentini (d, fine contratto), Ri­
naudo (d, Entella), Coda (d, Udi­
nese), Mbaye (d, Inter), Benas­
si (c, Torino), Greco (c, Genoa),
Borja (a, La Equidad), Piccini
(d, Fiorentina), Paulinho (a, Al
Arabi), Duncan (c, Sampdoria).
MODENA
ALLENATORE Novellino (con­
fermato).
ARRIVI Ferrari (a, Spezia),
Acosty (c, Carpi), Rubin (d) e
Schiavone (c, Siena), Beltrame
(a, Bari), Martinelli (c, Venezia),
Gatto (a, Verona), Luppi (a,
Correggese), Nizzetto (c, Tra­
pani). PARTENZE Garofalo (d) e Po­
tenza (d, fine contratto), Baba­
car (a, Fiorentina), Bruno (a) e
Dalla Bona (c, Real Vicenza),
Molina (c, Atalanta), Rizzo (c,
Sampdoria), Minarini (d, Tor­
res), Franco (c, Sambenedet­
tese), Stanco (a, Pisa), Burrai
(c, Monza), Mazzarani (c, Entel­
la), Bianchi (c, Leeds), Belloni
(c, Pro Vercelli), Mangni (a, La­
tina), Ponti (a, Genoa).
Mancini (c, Napoli), Del Fabro
(d, Cagliari), Pogba (a, Crewe
Alexandra), Grillo (d, Varese). PARTENZE Mascara (a, Sira­
cusa), Pelizzoli (p, Entella),
Svedkauskas (p, Roma), Sal­
viato (d, Bari), Ragusa (a, Ge­
noa), Balzano (d) e Capuano (d,
Cagliari), Perrotta (d, Teramo),
Belardi (p), Zauri (d) e Samassa
(a, fine contratto), Karkalis (d,
L’Aquila), Schiavi (d, Frosino­
ne), Di Francesco (a, Cremone­
se), Fornito (c, Cosenza),
Vukosic (a, Beveren).
PRO VERCELLI
ALLENATORE Scazzola (con­
fermato). ARRIVI Coly (d, Cittadella),
Anacoura (p, Cuneo), Milesi (d,
Benevento), Liviero (d, Juve
Stabia), Germano (d) e Ragatzu
(a, Lanciano), Castiglia (c) e
Ronaldo (c, Empoli), Gomes (a,
Porto Tolle), Belloni (a, Mode­
na), Giovanditti (c, Chievo),
Ferri (d, Trapani), Taddei (c,
Castiglione), Matute (c, Croto­
ne). PARTENZE Ghosheh (d) e Gre­
co (a, Venezia), Kuqi (a) e Noda­
ri (p, fine contratto), Ranellucci
(d) e Belfasti (d, Feralpi Salò),
Cancellotti (d, Juve Stabia),
Rosso (c, Pavia), Disabato (c,
Carrarese), Ruggiero (c, Asco­
li), Di Piazza (a, Savoia), Pepe
(a, Messina), Iemmello (a, Spe­
zia).
SPEZIA ALLENATORE Bjelica (nuovo)
ARRIVI Nocchi (p, Padova),
Ceccarelli (d, Siena), De Col (d,
Lanciano), Acampora (c, Inter),
Juande (c, Ponferradina), Si­
tum (c, Dinamo Zagabria), Nura
(c) e Sadiq (a, Lavagnese),
Iemmello (a, Pro Vercelli), Ci­
sotti (a, Latina), Ardemagni (a,
Carpi), Bakic (c, Fiorentina). PARTENZE Leali (p, Cesena),
Valentini (p, Cittadella), Vozar
(p, Trencìn), Lisuzzo (d, Pisa),
Ashong (d, Latina), Magnusson
(d, Cesena), Balla (d) e Pedrelli
(d, Olhanense), Baldanzeddu
(d, Entella), Bianchetti (d, Vero­
na), Scozzarella (c, Trapani),
Bellomo (c, Chievo), Seymour
(c, fine contratto), Appelt (c,
Pescara), Gentsoglou (c, Sam­
pdoria), Orsic (c, Rijeka), Car­
rozza (a, Lecce), Ferrari (a,
Modena).
TERNANA ALLENATORE Tesser (con­
fermato).
ARRIVI Gava (p, Marano), Ba­
strini (d, Cagliari) e Piredda (c,
Como), Crecco (a, Lazio), Era­
mo (c, Empoli), Vitale (c, Juve
Stabia), Diop (a, Crotone).
PARTENZE Zito (c, Avellino),
Litteri (a, Entella), Nolè (a, Bas­
sano), Miglietta (c, Spal), Maiel­
lo (c, Napoli), Farkas (d, Qaba­
la), Gavazzi (c, Sampdoria), Al­
fageme (a, Benevento), Sciac­
ca (c, Catania), Paparusso (c,
Pontedera), Lauro (d) e Valeri
(c, fine contratto).
TRAPANI PERUGIA ALLENATORE Camplone
(confermato).
ARRIVI Provedel (p) e Goldani­
ga (d, Pisa), Flores (d, Juven­
tud), Del Prete (d, Crotone),
Zanchi (d, Reggiana), Baldan
(d, Latina), Verre (c, Palermo),
Fossati (c, Bari), Taddei (c, Ro­
ma), Fazzi (a, Fiorentina), Falci­
nelli (a, Lanciano), Parigini (a,
Juve Stabia), Musto (a, Roma),
Rabusic (a, Verona), Crescenzi
(d, Novara), Lanzafame (a,
Honved), Giacomazzi (c, Sie­
na).
PARTENZE Stillo (p, Parma),
Conti (d, Lanciano), Sini (d, Pi­
sa), Massoni (d, Monza), Euse­
pi (a) e Scognamiglio (d, Bene­
vento), Barison (d, Ascoli), Vi­
tofrancesco (c, Alessandria),
Moscati (c, Livorno), Sanseve­
rino (c, Savoia), R. Insigne (a,
Napoli), Henty (a, Milan), Spro­
cati (c, Crotone).
PESCARA ALLENATORE Baroni (nuovo).
ARRIVI Bjarnason (c) e Fiorillo
(p, Sampdoria), Sowe (a, Juve
Stabia), Da Silva (a) e Pucino (d,
Chievo), Scrugli (d, L’Aquila),
Aresti (p, Savona), Boldor (d,
Roma), Vukusic (a, Losanna),
Bianchi Arce (d, Banfield), Pe­
soli (d, Carpi), Lazzari (c, Nova­
ra), Melchiorri (a, Padova), Ap­
pelt (c, Spezia), Dettori (c, Car­
rarese), Venuti (d, Fiorentina),
ALLENATORE Boscaglia
(confermato).
ARRIVI Aramu (c) e Gomis (p,
Torino), Pastore (d, Pontede­
ra), Caldara (d, Atalanta), Lom­
bardi (a) e Zampa (c, Lazio), Ba­
rillà (c, Reggina), Scozzarella
(c, Spezia), Nadarevic (c, Bari),
Citro (a, Marcianise), Falco (a,
Juve Stabia). PARTENZE Nordi (p, Alessan­
dria), Caccetta (c), Dolenti (p),
Gambino (a) e Pacilli (c, fine
contratto), Garufo (d, Novara),
Priola (d, Bassano), Pirrone (c,
Ascoli), Nizzetto (c, Modena),
Vitale (c, Tuttocuoio), Vettrai­
no (a, Gubbio), Yaisien (a, Bolo­
gna), Ferri (d, Pro Vercelli).
VARESE ALLENATORI Di Stefano (nuo­
vo) e Bettinelli (confermato).
ARRIVI Miracoli (a) e Cristiano
Rossi (d, Feralpi Salò), Lupoli
(a, Honved), Scapinello (c, Real
Vicenza), Dondoni (d, Novara),
La Gorga (p, Inveruno), Peruc­
chini (p, Lecce), De Vito (d,
Avellino), Simic (d) e Tamas (d,
Milan), Borghese (d, Lugano). PARTENZE Pavoletti (a, Sas­
suolo), Grillo (d, Pescara),
Bressan (p, Cesena), Milan (p,
Gozzano), Spendlhofer (d,
Sturm Graz), Ricci (d, Catanza­
ro), Benvenga (c) e Bjelanovic
(a, Messina), Trevisan (d, Sa­
lernitana), Ely (d, Avellino),
Oduamadi (a, Crotone).
24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
SPECIALE MERCAT
MONDO
male, lo United si conferma
una potenza. Fa discutere in
lungo e in largo, ribadendo,
anche in tempi grami come
questi, di essere di gran lunga
il club più popolare in Inghil­
terra.
Bufera twitter
sullo United
In sei milioni
contro i Glazer
Valanga di proteste dopo il k.o. di sabato
e il mercato insufficiente. I tifosi pensano a una manifestazione. Intanto arriva Rojo
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI
LONDRA (Inghilterra)
Altro che le docce gela­
te, ultima moda imperante
nei social: perdere all’Old
Trafford con lo Swansea è sta­
to per il Manchester United
come essere travolto da un
iceberg. Fino alle 15 di sabato
16 agosto, orario del meridia­
no di Greenwich, i Red Devils
sono stati trascinati dalla
grancassa mediatica. Poi sono
arrivati i gol di Ki e Sigurds­
son, un sudcoreano e un
islandese: a quel punto, con­
trordine compagni, c’è tanto
da fare e soprattutto da com­
prare, come ha annunciato
l’allenatore olandese Louis
Van Gaal. E allora vai con
twitter, facebook e tutte le
diavolerie moderne della co­
municazione. Un diluvio di
cinguettii, di post, di messag­
gi e, vivaddio, anche di pagi­
ne dei giornali, ormai consi­
derati i media della preisto­
ria. Sui social si discute, ma i
quotidiani danno le notizie,
come quella pubblicata ieri
dal Daily Mail: «Tifosi sul pie­
de di guerra e pronti a prote­
stare il 14 settembre all’Old
Trafford, quando si giocherà
United­Qpr».
Twitter United Un passo in­
dietro. Il primo week end del­
la nuova Premier è stato il
trionfo di twitter: oltre 6 mi­
lioni di messaggi, tra sabato e
4-2-3-1
SZCZESNY
COURTOIS
TERRY
CAHILL
AZPILICUETA
FILIPE LUIS
WILSHERE RAMSEY
ÖZIL
SANCHEZ
CAZORLA
MATIC
WILLIAN
4-2-3-1
JUANFRAN
GABI
SUAREZ
4-2-3-1
MARKOVIC
FERNANDINHO
SILVA
COUTINHO
ARRIVI
Griezmann (a, R. Sociedad), Mandzukic
(a, Bayern), Oblak (p, Benfica), Siqueira
(d, Granada), Correa (a, San Lorenzo),
Moya (p, Getafe), Leo Baptistao (a, Be­
tis fp), Silvio (d, Benfica fp), Ansaldi (d,
Zenit p), J. Gamez (d, Malaga), Raul Ji­
menez (a, America).
PARTENZE
Diego Costa (a, Chelsea), Filipe Luis (d,
Chelsea), Adrian (a, Porto), Diego (c,
Fenerbahçe), Villa (a, Melbourne),
Courtois (p, Chelsea fp), Sosa (a, Meta­
list Kharkiv fp), Javi Manquillo (d, Liver­
pool p).
OBIETTIVI
Kagawa (c, Man. United), Bakkali (a,
Psv), Cerci (a, Torino), Ljajic (a, Roma);
AGUERO
NASRI
ARRIVI
Fernando (c, Porto), Caballero (p, Ma­
laga), B. Zuculini (c, Racing), Sagna (d,
Arsenal), Rekik (d, Psv fp), Lampard (c,
Chelsea), Mangala (d, Porto).
PARTENZE
Lescott (d, West Bromwich), Pantili­
mon (p, Sunderland), Rodwell (c, Sun­
derland), Marcos Lopes (c, Lille, p), Javi
Garcia (c, Zenit).
OBIETTIVI
Falcao (a, Monaco).
ALVES
BAYERN
REAL MADRID
RAKITIC
BUSQUETS
INIESTA
CARVAJAL
KROOS
PEPE
J. RODRIGUEZ
BOATENG
COENTRAO
LAHM
MESSI
SUAREZ
NEYMAR
ARRIVI
Suarez (a, Liverpool), Mathieu (d, Va­
lencia), Rakitic (c, Siviglia), Ter Stegen
(p, Borussia Mönchengladbach), Bravo
(p, Real Sociedad), Deulofeu (c, Ever­
ton fp), Rafinha (c, Celta fp), Vermaelen
(d, Arsenal).
PARTENZE
Sanchez (a, Arsenal), Fabregas (c,
Chelsea), Tello (a, Porto), Jonathan (c,
Villarreal), Cuenca (a, Deportivo), Val­
des (p), Pinto (p) e Puyol (d, fine con­
tratto), Afellay (c, Olympiacos p), Deu­
lofeu (c, Everton p).
OBIETTIVI
Cuadrado (c, Fiorentina).
BALE
BENZEMA
RONALDO
DANTE
BADSTUBER
ALABA
MÜLLER LEWANDOWSKI ROBBEN
ARRIVI
Bernat (d, Valencia), Lewandowski (a,
Borussia Dortmund), Rode (c, Eintra­
cht), Reina (p, Napoli).
PARTENZE
Kroos (c, Real Madrid), Mandzukic (a,
Atletico Madrid), Van Buyten (d, fine
contratto), Contento (d, Bordeaux).
OBIETTIVI
Cuadrado (c, Fiorentina), Khedira (c,
Real Madrid), Godin (d, Atletico Ma­
drid), Savic (d, Fiorentina), Benatia (d,
Roma), Agger (d, Liverpool).
ARRIVI
J. Rodriguez (c, Monaco), Kroos (c,
Bayern), Navas (p, Levante).
PARTENZE
Morata (a, Juventus), Casemiro (c,
Porto), Fernandez (p, Levante), Diego
Lopez (p, Milan).
OBIETTIVI
Falcao (a, Monaco), Luiz Gustavo (c,
Wolfsburg), Reus (c, Borussia Dort­
mund).
HERRERA CLEVERLEY
VALENCIA
SHAW
MATA
VAN PERSIE
ARRIVI
Shaw (d, Southampton), Herrera (c,
Ath. Bilbao), Anderson (c, Fiorentina
fp), Rojo (d, Sporting Lisbona).
PARTENZE
Buttner (d, Dinamo Mosca), Evra (d, Ju­
ventus), Ferdinand (d, Qpr), Vidic (d, In­
ter), Giggs (c, f.c.), Gollini (p, Verona),
Nani (a, Sporting Lisbona).
OBIETTIVI
Sneijder (c, Galatasaray), Vidal (c, Ju­
ventus), Depay (a, Psv), Hummels (d,
Borussia Dortmund), Cuadrado (c, Fio­
rentina), Di Maria (c, Real Madrid), Velt­
man (d) e Blind (d, Ajax), Manolas (d,
Olympiacos).
SIRIGU
SCHWEINSTEIGER THIAGO
MODRIC
EVANS
ALL. BLANC CONFERMATO
Tot. entrate 1 mln
Tot. uscite 49,50 mln
NEUER
RAMOS
JONES
4-3-1-2
ALL. GUARDIOLA CONFERMATO
Tot. entrate 52,40 mln
Tot. uscite 13 mln
NAVAS
PIQUÉ MASCHERANO
JORDI ALBA
SMALLING
PARIS S.G.
3-4-3
4-3-3
ALL. ANCELOTTI CONFERMATO
Tot. entrate 29 mln
Tot. uscite 120 mln
DE GEA
ROONEY
ARRIVI
Lallana (c, Southampton), Lovren (d,
Southampton), Markovic (a, Benfica),
Can (c, Bayer), Lambert (a, Southamp­
ton), Suso (c, Almeria fp), Tiago
Ilori (d, Granada fp), Coates (d, Nacio­
nal fp), K. Stewart (d, C. Alexandra),
Javi Manquillo (d, A. Madrid, p); A. Mo­
reno (d, Siviglia).
PARTENZE
Suarez (a, Barcellona), Luis Alberto (d,
Malaga p), Aspas (a, Siviglia p), Cisso­
kho (d, Aston Villa); Kelly (d, Crystal
Palace).
OBIETTIVI
Lavezzi (a, Psg), Falcao (a, Monaco);
Eto’o (a, svincolato).
RAUL GARCIA GRIEZMANN
MANDZUKIC
YAYA TOURÉ
ARRIVI
Diego Costa (a, Atletico Madrid), Filipe
Luis (d, Atletico Madrid), Fabregas (c,
Barcellona), Courtois (p, Atletico Ma­
drid fp), Drogba (a, Galatasaray),
Zouma (d, St. Etienne fp).
PARTENZE
David Luiz (d, Psg), Demba Ba (a, Be­
siktas), Kalas (d, Colonia p), A. Cole (d,
Roma), Lampard (c, Manchester City),
Eto’o (a) e Hilario (p, fine contratto).
OBIETTIVI
Miranda (d, Atletico Madrid), Hummels
(d, Borussia Dortmund), Varane
(d, Real Madrid), Falcao (a, Monaco);
Benatia (d, Roma).
ALL. LUIS ENRIQUE NUOVO
Tot. entrate 79,80 mln
Tot. uscite 143 mln
RIO DE JANEIRO Ecco la
nuova Seleção per le amichevoli di settembre negli Stati Uniti: il 5 con la Colombia a Miami e il 9 con l’Ecuador nel New Jersey. Dunga, sostituto di Scolari, ha convocato 10 giocatori reduci dal Mondiale (Thiago Silva è infortunato). Due gli «italiani»: Rafael (Napoli) e Maicon (Roma). «Neymar non è un fuoriclasse perché non ha vinto ancora un Mondiale», aveva dichiarato il c.t. a una rivista. Ieri, dopo le polemiche innescate in Brasile, ha cambiato versione: «È un punto di riferimento per il calcio
brasiliano e mondiale». La lista: portieri Jefferson (Botafogo), Rafael (Napoli); difensori David Luiz (Psg), Marquinhos (Psg), Gil (Corinthians), Miranda (Atletico Madrid), Maicon (Roma), Filipe Luís (Chelsea), Alex Sandro (Porto), Danilo (Porto); centrocampisti Luiz Gustavo (Wolfsburg), Elias (Corinthians), Fernandinho (Manchester C.), Ramires (Chelsea), Oscar (Chelsea), Willian (Chelsea), Éverton Ribeiro (Cruzeiro), Ricardo Goulart (Cruzeiro); attaccanti Hulk (Zenit), Neymar (Barcellona), Coutinho (Liverpool), Diego Tardelli (Atl. Mineiro). Mauricio Cannone
Brandao interrogato
entro fine settimana
ALL. VAN GAAL NUOVO
Tot. entrate 10 mln
Tot. uscite 93,50 mln
HART
KOMPANY MANGALA
ZABALETA
KOLAROV
CAN
STERLING
Dunga­Neymar,
scoppia il caso
TESTATA A THIAGO MOTTA
3-4-1-2
ALL. PELLEGRINI CONFERMATO
Tot. entrate 12,60 mln
Tot. uscite 65,50 mln
DZEKO
TER STEGEN
MIRANDA
SIQUEIRA
MAN. UNITED
STURRIDGE
OBLAK
GODIN
MAN. CITY
GERRARD
ECCO LA NUOVA SELEÇÃO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DIEGO COSTA
4-3-3
ALL. SIMEONE CONFERMATO
Tot. entrate 87,50 mln
Tot. uscite 91 mln
KOKE
HAZARD
BARCELLONA
ATLETICO M.
PARIGI (a.g.) Si profila
un finale di mercato bollente anche per il Psg. E non solo sul fronte Di Maria. Sul tavolo del presidente Al Khelaifi c’è la richiesta di adeguamento di Verratti, corteggiato dal Bayern
Monaco. L’azzurro scade nel 2018, ma l’ingaggio stimato
a 2 milioni, bonus esclusi,
non è considerato all’altezza
del valore garantito in campo.
Il Psg per ora frena.
MIGNOLET
SKRTEL LOVREN
JOHNSON
FLANAGAN
FABREGAS
OSCAR
GIROUD
ARRIVI
Sanchez (a, Barcellona), Chambers (d,
Southampton), Debuchy (d, Newcast­
le), Ospina (p, Nizza), Coquelin (c, Fri­
burgo, fp), Campbell (a, Olympiacos
fp).
PARTENZE
Eisfeld (c, Fulham p), Fabianski (p,
Swansea), Sagna (d, Manchester City),
Viviano (p, Palermo fp), Bendtner (a, fi­
ne contratto), Jenkinson (d, West Ham,
fp), Vermaelen (d, Barcellona).
OBIETTIVI
William Carvalho (c, Sporting), Khedir (c, R. Madrid), L. Bender (c, Bayer Le­
verkusen), Quintero (c, Porto), Schar
(d, Basilea), Hummels (d, B. Dortmund),
Manolas (d, Olympiacos).
Psg, nodo Verratti
Vuole l’aumento
e spunta il Bayern ALL. RODGERS CONFERMATO
Tot. entrate 88 mln
Tot. uscite 131,43 mln
ALL. MOURINHO CONFERMATO
Tot. entrate 96,36 mln
Tot. uscite 93,50 mln
MERTESACKER KOSCIELNY
GIBBS
DEBUCHY
LA RICHIESTA
4-2-3-1
4-2-3-1
ALL. WENGER CONFERMATO
Tot. entrate 3,80 mln
Tot. uscite 77,03 mln
lunedì. Le cifre nude e crude
aggiungono: i 20 club della
Premier sono su twitter, il
60% dei giocatori e due alle­
natori hanno un account. Il
Manchester United è stato il
campo centrale dei cinguettii
di questo primo turno. Il ma­
tch con lo Swansea ha supera­
to la soglia di un milione di
tweet. Il momento clou è stato
il fischio finale, con 32 mila
messaggi. A ruota, il gol di
Rooney, con 21 mila. Tra i
due, la rete di Ramsey al 91’ di
Arsenal­Crystal Palace, con
28 mila. Il nome più discusso
su twitter è stato quello di Van
Gaal, mentre i giocatori più
presenti sono stati Rooney,
Ramsey e un altro United,
Ashley Young. Nel bene e nel
LIVERPOOL
CHELSEA
ARSENAL
Juan Mata, 26 anni, Darren Fletcher, 30, e Wayne Rooney, 28 LAPRESSE
La protesta L’altra faccia
della medaglia è l’insofferen­
za di una tifoseria che, dopo
un ventennio di trionfi, ha do­
vuto incassare la prima assen­
za dall’Europa dopo 19 anni
ed è costretta ad assistere ai
trionfi del City, partito subito
sparato in campionato. Il City
spende e spande, mentre lo
United sta al palo: finora sono
arrivati solo Herrera e Shaw.
L’acquisto di Rojo dallo Spor­
ting non placherà l’ira del po­
polo United: serve ben altro.
L’amministratore delegato,
Ed Woodward, è nel mirino
dei fan, ma sta riemergendo
soprattutto la disaffezione nei
confronti della famiglia statu­
nitense Glazer, proprietaria
del club dal 2005. A Sunder­
land lo United sarà seguito
con la solita passione, ma in
questi giorni il tifo pensa so­
prattutto al mercato. La fiera
chiude tra dieci giorni e se
non arriveranno i rinforzi in­
vocati da Van Gaal, il 14 set­
tembre, quando lo United in­
crocerà il Qpr, ci sarà una
marcia di protesta. I cugini
del City intanto se la ridono e
fanno il verso a Ferguson:
«Ma non eravamo noi i paren­
ti rumorosi?».
Appunti DAVID LUIZ THIAGO SILVA
VAN DER WIEL
MAXWELL
VERRATTI THIAGO MOTTA MATUIDI
PASTORE
IBRAHIMOVIC
CAVANI
ARRIVI
David Luiz (d, Chelsea), Aurier (d, Tolo­
sa p), Bahebeck (a, Valenciennes fp),
Chantome (d, Tolosa fp).
PARTENZE
Jallet (d, Lione), Alex (d) e Menez (c, Mi­
lan), Coman (c, Juventus).
OBIETTIVI
Di Maria (c, Real Madrid); Pogba (c, Ju­
ventus).
PARIGI L’interrogatorio di
Brandao è previsto entro la fine della settimana. Questa la novità di ieri sul caso relativo alla testata rifilata a Thiago Motta. La Procura di Parigi aveva aperto un’inchiesta per violenza partendo dalle immagini del tunnel degli spogliatoi dopo il match tra Psg e Bastia di sabato scorso. Si attende per domani invece il pronunciamento della Commissione disciplinare che dovrebbe sospendere provvisoriamente l’attaccante brasiliano.
TRATTATIVE
Liverpool, c’è Eto’o
Arsenal su Manolas
Julio Cesar è un giocatore
del Benfica: l’ex portiere dell’Inter ha firmato un biennale. Affari incrociati tra Arsenal e United: Gunners e Red Devils sono concentrati su Manolas, il difensore greco che piace anche a Juve e Roma. I contatti sono in corso e sembrano portarlo più verso Londra. Lo United intanto nell’affare Rojo saluta Nani: l’esterno torna in prestito allo Sporting Lisbona. Per il Liverpool spunta l’idea Eto’o: oggi previsto un incontro tra il club e il manager.
DOPO LA LIBERTADORES
Il San Lorenzo oggi
fa visita al Papa «La Copa Libertadores è
stata la prima buona notizia calcistica dopo il secondo posto dell’Argentina in Brasile». Papa Francesco, tifoso del San Lorenzo, ha commentato così a «El Clarin» il
trionfo della formazione argentina. Il Pontefice oggi saluterà una
delegazione del San Lorenzo in Vaticano durante l’udienza generale. Sarà una giornata di preghiera per il Papa visto che tre suoi parenti (la moglie di un nipote e due suoi figli piccoli), sono morti ieri in un incidente stradale nella Provincia di Cordoba, in Argentina.
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
#
MONDO SUPERCOPPA DI SPAGNA
L’Atletico fa uno scherzetto al Real
La finale di andata si accende negli ultimi minuti: Rodriguez fa 1­0, Garcia sfrutta un angolo di tacco
REAL MADRID
ATLETICO MADRID
1
1
1
2
Migliori
h
PRIMO TEMPO 0­0
MARCATORI J. Rodriguez (RM) al 36’, Raul
Garcia (AM) al 43’ s.t.
CHE LAVORO
PER MANDZUKIC
BALE CI PROVA
REAL MADRID (4­3­3)
Casillas 5; Carvajal 7, Pepe 6, Sergio Ramos
6, Marcelo 6; Modric 6,5 (dal 33’ s.t. Di Maria
6), Xabi Alonso 5, Kroos 6; Bale 6,5, Benze­
ma 5,5, Cristiano Ronaldo 5 (dal 1’ s.t. J. Ro­
driguez 6). PANCHINA Navas, Varane, Coentrao,
Arbeloa, Isco.
ALLENATORE Ancelotti 6.
Mandzukic
ATLETICO MADRID (4­4­2)
3
Moyà 6; Juanfran 6, Miranda 6,5, Godin 6,5,
Siqueira 6 (dal 19’ s.t. Ansaldi 5,5); Saul 6,5
(dal 12’ s.t. Griezmann 5,5), Gabi 6,5, M. Sua­
rez 6,5, Koke 6,5; Mandzukic 6,5 (dal 33’ s.t.
R. Jimenez 6), Raul Garcia 6,5.
PANCHINA Oblak, Gimenez, Tiago,
C. Rodriguez.
ALLENATORE Simeone 7. ARBITRO Estrada Fernandez 5.
AMMONITI Koke (AM), Siqueira (AM), Xabi
Alonso (RM), M. Suarez (AM) per gioco scor­
retto; Sergio Ramos (RM), Mandzukic (AM),
Raul Garcia (AM) per c.n.r.
NOTE Spettatori 80.000 circa.
Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI
@filippomricci
MADRID
Il quinto derby madrile­
no del 2014 si chiude con un
pareggio che grazie al gol in
trasferta offre un piccolo van­
taggio all’Atletico in vista del
sesto, in programma dopodo­
mani al Calderon. Assegnerà
la Supercoppa di Spagna dopo
l’1­1 di ieri notte (si è iniziato
alle 23) al Bernabeu. Il Madrid
ha sofferto a lungo la pressio­
ne dell’Atletico, è riuscito ad
andare in vantaggio con Ja­
mes ma si è fatto rimontare da
Raul Garcia all’88’, quando
l’Atletico sembrava aver esau­
rito le forze. Errore pensarlo:
la squadra del Cholo è dura a
morire.
Né James né Di Maria Il dibat­
tito sull’utilizzo di James Ro­
Sostituire Diego Costa non sarà facile, però ha intenzione di provarci. Lavora come un matto, e il Cholo apprezza. Ha fatto proprio una buona impressione.
Bale
Uno dei pochi in maglia bianca a provarci. Nulla di ché, però parecchia corsa, e le due conclusioni più pericolose. Raul Garcia
C’è sempre. Inizia attaccato a Mandzukic, poi viene spostato sulla destra del centrocampo. Non si scompone, corre, lotta e segna un gol che vale oro.
1 Il colpo con l’esterno destro di Raul Garcia, 28 anni, che vale l’1­1 finale
2 L’omaggio ad Alfredo Di Stefano prima del match: le coppe in campo, l’orchestra suona, il Bernabeu in silenzio 3 La gioia del Real per il gol di James Rodriguez AFP
driguez o Di Maria è apertissi­
mo, Ancelotti ieri lo ha mo­
mentaneamente accantonato
mandando entrambi in pan­
china: in mezzo i tre prescelti
sono Modric, Xabi Alonso e
Kroos, soluzione di sostanza
per contrastare la solidità «At­
letica», con buona pace di Flo­
rentino Perez che nel debutto
stagionale a casa sua non ha
trovato in campo il colombia­
no da 80 milioni. Al 31 agosto
manca ancora tanto e nel Real
Madrid le porte sono aperte:
ieri sera il campione del mon­
do Sami Khedira è finito in tri­
buna, come già a Cardiff. Il
messaggio è chiaro. Nell’Atle­
tico Saul, tornato dal prestito
al Rayo, manda in panchina il
nazionale francese Griez­
mann. Per il resto Siqueira e
Mario Suarez preferiti ad Ans­
aldi e Tiago.
Madrid asfissiato Teorica­
mentre l’Atletico crea 3 occa­
sioni. La squadra di Simeone
fa il suo mestiere: attenta die­
tro, dominante in mezzo, al­
l’erta davanti dove Raul Gar­
cia gioca attaccato a Man­
dzukic, e sorprende che sia
quest’ultimo a tornare di più a
dare una bella mano ai compa­
gni, attività sempre enfatica­
mente applaudita dal Cholo.
Il colombiano
è partito
dalla panchina,
come Di Maria.
In tribuna Khedira
Quando sembra
che il Real abbia
la partita in mano
ecco la zampata
nel finale di gara
Entrano James e Di Maria An­
celotti vede l’ingorgo nel quale
sono finiti i suoi e nell’inter­
vallo fa scaldare James Rodri­
guez. Il colombiano entra per
Cristiano Ronaldo, non perve­
nuto e apparentemente colpi­
to da un avversario: problemi
alla gamba sinistra secondo il
bollettino emesso dal Real
Madrid. James si sistema in
una posizione più accentrata
rispetto a quella di Ronaldo
ma non accende i suoi. Il Cho­
lo cambia Saul con Griezmann
mente toccherebbe al Madrid
fare gioco ma il centrocampo
di Ancelotti è asfissiato, la
transizione della palla lenta,
prevedibile e intermittente.
Aggiungiamo un Ronaldo in­
golfato ed ecco che in tutto il
primo tempo il Real non cen­
tra mai la porta di Moyá e in
generale tira appena due volte
deviando e arretrando Raul
Garcia sulla destra. La partita
prosegue tra falli, ammonizio­
ni e fischi e tocca a Bale ani­
marla: punizione potente che
Moyá respinge a mani aperte,
Kroos spara la demi­volée. Po­
co dopo la mezz’ora Ancelotti
fa entrare Di Maria, accolto da
un’ovazione che avrà infasti­
dito l’udito presidenziale. Flo­
rentino però si è rapidamente
ripreso visto che James ha da­
to il vantaggio ai suoi toccan­
do con il destro una palla poi
sporcata da Ansaldi che era ri­
masta abbandonata in mezzo
all’area. Il Madrid sembra ave­
re la vittoria in mano ma su un
corner di Koke Raul Garcia è
solo nell’area di Casillas, al­
lunga la gamba e col tacco gela
il Bernabeu, che poi reclama
un rigore per una mano di Ma­
rio su tiro di Carvajal. L’arbitro
non fischia, il pubblico si. Do­
podomani si replica.
Peggiori
i
RONALDO GIU’
XABI AFFATICATO:
RISCHIA IL POSTO
Cristiano Ronaldo
Esce nell’intervallo per dolori imprecisati alla gamba sinistra ma nel primo tempo non aveva combinato nulla.
Xabi Alonso Lento, affaticato e persino impreciso, lui che normalmente non sbaglia un passaggio.
Casillas Raul Garcia segna toccando la palla a un passo dalla linea di porta. Quella sarebbe casa sua.
«UN SOGNO POTER GIOCARE AL CAMP NOU»
NORVEGIA IL BABY PRODIGIO PARAGONATO A MESSI
Suarez a digiuno
«Barça, prometto
Mai più morsi»
Ødegaard, 15 anni ed è già in nazionale
Presentato l’attaccante uruguaiano, potrà giocare da ottobre: «Chiellini?
Mi sono curato, la lezione è stata utile»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MADRID
Il sogno, e l’incubo. Il pri­
mo compiuto, quello di giocare
col Barça, la squadra amata
perché a pochi chilometri da li
si trasferì la fidanzatina tanto
amata, da tempo moglie e poi
madre dei suoi figli. Il secondo
da dimenticare, il morso a
Giorgio Chiellini, terzo e più
fragoroso nella serie di raptus
famelici di Luis Suarez.
Tifoso vero Ieri «El Pistolero»
ha offerto la sua prima confe­
renza stampa come giocatore
del Barcellona. Ritardata dalla
Fifa, che gli aveva impedito
qualsiasi azione legata al mon­
do del calcio. E scandita da due
concetti, il «sueño» e «l’olvi­
do», il dimenticare, concetti
che Luis ha espresso a interval­
li regolari nel suo lungo inter­
vento. Suarez ha ricordato che
il Barça non è una passione
momentanea: appena poteva
veniva al Camp Nou: «Sono
tante le partite che ho visto dal
vivo qui al Camp Nou: il 5­0 al
Madrid, un 4­1 all’Arsenal, un
1­0 nel derby con gol di Iniesta.
Da bambino non osavo sogna­
re che un giorno sarei potuto
arrivare qui da calciatore, poi
ho lottato tanto per raggiunge­
re questo obiettivo. Si, avevo
altre opzioni ma quando l’inte­
resse del Barça si è concretizza­
to non ho avuto dubbi. E si, do­
po il morso a Chiellini ho avuto
paura che potesse saltare tutto.
Peggio, ho avuto paura che po­
tesse saltare anche tutta la mia
carriera».
S
Martin
Ødegaard,
centrocampista
offensivo dello
Strømsgodset,
potrebbe esordire
in Nazionale il
27 agosto contro
gli Emirati EPA
f.m.r.
Lo aspettavano tutti, lo scorso aprile a Ma­
rienlyst. Lui, Martin Ødegaard, 15 anni compiu­
ti a dicembre, si è presentato con un assist ­ non
dei più puliti, c’è da dire ­ che ha permesso al suo
Strømsgodset di chiudere la pratica Aalesund.
Un mese dopo, contro il Sarpsborg, il ragazzo di
Drammen è diventato il più giovane marcatore
della storia della Tippeligaen, il massimo cam­
pionato norvegese: il primo di tanti record. L’ul­
timo risale a poche ore fa: il c.t. Høgmo lo ha
inserito tra i convocati per l’amichevole con gli
Emirati Arabi, in programma il 27 agosto a Sta­
vanger. Se dovesse scendere in campo Ødegaard
diventerà il più giovane esordiente di sempre
della Norvegia. Quel che stupisce del ragazzo è
la straordinaria abilità con il pallone, non co­
mune a quelle latitudini, che gli è valsa in­
gombranti paragoni: «Il Messi norvegese» il
più gettonato. Col fenomeno argentino,
Martin ha senza dubbio in comune la
precocità e la sfrontatezza: non ha pau­
ra di rischiare la giocata a effetto e ama
muoversi liberamente tra le linee. Solo il
tempo dirà se Ødegaard rispetterà le attese,
ma nel frattempo su di lui hanno messo gli
occhi tutte le grandi d’Europa: Manchester,
Bayern, Real. E farà bene a tenerlo d’oc­
chio anche Antonio Conte: il 9 settembre a
Oslo la Norvegia sarà la prima avversaria
dell’Italia nella corsa a Euro 2016 e tra i
vichinghi potrebbe esserci anche lui.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Luis Suarez, 27 anni, è stato presentato ieri dal Barcellona AFP
In mano a professionisti La fe­
rita è aperta, fa male, per que­
sto Suarez insiste tanto sul di­
menticare. In mezzo al mantra
del lasciarsi il passato alle spal­
le però Luis alcune cose le dice.
Gli chiedono se si è fatto cura­
re: «È una questione privata
però si, mi sono rivolto a dei
professionisti». E se non ha pa­
ura che ci possa essere un quar­
to morso: «No, vi assicuro che
non si ripeterà più. So che sarò
nel mirino, sotto osservazione,
ma ho appreso la lezione, sono
stato io a sbagliarmi e non suc­
cederà di nuovo». Così sperano
anche al Barça, che nel con­
tratto non ha inserito nessuna
clausola anti­morso. A propo­
sito del club, il vicepresidente
Mestre ieri ha fissato la cifra di
acquisto in 81 milioni di euro e
comunicato che la clausola di
rescissione è di 200 milioni.
Depressione e scuse «Ho pas­
sato giorni molto brutti, ero
depresso. Poi con l’aiuto di
mia moglie e dei miei fi­
gli ho capito di aver
sbagliato, ho chiesto
scusa e accetto la
sanzione. Ora voglio
solo dimenticare tut­
to questo e guardare
avanti». Al weekend
del 25 ottobre, quan­
do finirà la squalifica e il
Barcellona andrà a Madrid per
giocare al Bernabeu: «Cerche­
rò di farmi trovare pronto, poi
l’allenatore deciderà cosa fa­
re». Sognando il «Clasico» con­
tro Ancelotti, per dimenticare
il «mordisco» a Chiellini.
GIULIANO ADAGLIO
26
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
nuoveFrontiere
Formula 1 a soli 17 anni? Si può e Max Ver­
Irà nstappen
(foto), il prossimo marzo, cerche­
di dimostrare che non è impossibile, in
un gioco. Un gioco diabolico su un ragno a 4 ruo­
te. C’è chi si ferma al divertimento. E chi va
oltre. Come Max Verstappen che è figlio di
Jos, talento bruciato che da ragazzo faceva
sfracelli e poi in F.1, nonostante 107 gran pre­
mi, si spense. Ora Jos cerca di ritrovare se
stesso, senza i propri errori, nel figlio
Max di cui dicono sia l’inflessibile senti­
nella che ne scandisce orari, parole, re­
gole. Intanto lo ha già piazzato nell’am­
bito Red Bull, facendolo correre nel
2015 con la Toro Rosso che ha lanciato
Vettel, mentre la Ferrari freme per pro­
vare in F.1 Antonio Fuoco, 18 anni.
una disciplina che va sempre più a caccia di
minorenni, possibilmente fenomeni, non so­
lo per stupire ma perché c’è anche della so­
stanza. Max Verstappen, che in F.3 ma­
cina una vittoria dopo l’altra, corre già
da 8 anni a livello professionistico. Da
quando cominciò con i kart, seguen­
do la strada tracciata da tanti piloti­
bambini – tra i quali Alonso, Hamil­
ton, Rosberg, Vettel ­ che hanno tra­
sformato in mestiere quello che era
ilCommento
laPuntura
razione. Non a Conte. Al quale sarebbe bastato
aspettare qualche mese, non un’infinità, per
guadagnare molto di più dal primo top club eu­
ropeo con problemi. Il fatto che abbia preferito
l’Italia – scelta «a perdere» che rischia di com­
promettere la sua quotazione futura – è il primo
punto a favore (come sinceramente lo sarebbe
stato per Mancini che sospirava anche lui per
l’azzurro): l’Italia non è un ripiego, ma un tra­
guardo. Naturalmente qualunque designazione
di più basso profilo avrebbe scatenato altrettan­
ta indignazione verso via Allegri, ma questa è
un’altra storia. E lo dice chi non avrebbe visto
male il contrario, un c.t. alla Tardelli, o alla Gen­
tile, al quale davvero non si potevano chiedere
meraviglie.
Con Conte è diverso. Dopo tre scudetti, e la
consacrazione di miglior tecnico italiano – oggi
è lui il migliore, non altri, non scherziamo –, la
qualificazione è il minimo sindacale. Non rice­
verà elogi quando/se staccherà il biglietto per la
Francia, bensì un ricco bonus. Si pretenderà,
Antonio Conte, 45 anni, nuovo c.t. ACTION IMAGES
f
Per Conte è cambiato pochissimo: prima prendeva i soldi dalla zebra, ora li prende dalla Puma.
giustamente, altro: risultati e tentativi di bel
gioco. Ma se dal disastro sudafricano alla finale
di Kiev Prandelli era riuscito nel miracolo italia­
no, non sembra proprio che le condizioni di
Conte siano le stesse: i big non cambiano, solo
un po’ invecchiati, e di Neymar o James non c’è
traccia. Siamo lontanissimi, per ricchezza nu­
merica, da Spagna, Germania e Argentina: sem­
briamo più vicini all’Inghilterra e al suo dram­
matico 30% di giocatori selezionabili per la Na­
zionale.
Ecco perché Conte. Perché vogliamo l’allena­
tore con il quale si è identificato l’ultimo nostro
club vincente: se il Milan di Sacchi era anche
quello degli olandesi, la Juve è sua e il top
player, prima di Tevez, era Vucinic. Quindi pre­
tendiamo da lui lo stesso atteggiamento che ha
suggerito a Lichtsteiner un bel paio di cuffie in­
sonorizzanti: urla, grinta, rimproveri, tensione
continua insomma. Non un momento di pausa,
neanche nelle, ormai in estinzione, amichevoli.
Sogniamo una Nazionale «sovversiva» come la
sua Juve che ha recuperato lo spirito della rivo­
luzione sacchiana: che occupi la metà campo av­
versaria, gestisca il possesso palla, non distin­
gua tra casa e trasferta, entri in campo per co­
mandare. Si renda insopportabile ai suoi: se so­
no professionisti veri, la adoreranno.
E visto che la sua missione è quella di coordi­
natore «totale», e ha l’autorevolezza per farlo,
lanci subito la prima campagna azzurra. Non si
accontenti delle spiegazioni di comodo sui tanti
stranieri che occupano il posto degli italiani.
No: chieda, da domani, da ieri, investimenti im­
mediati nei settori giovanili. Non c’è possibilità
di ridurre il numero di comunitari: la specificità
dello sport non prevede l’«eccezione sportiva».
L’invadenza degli stranieri si combatte in primo
luogo aumentando il valore degli italiani. Non
sappiamo se questa Figc avrà il potere di agire, o
se il governo abbia altro a cui pensare, ma lei
lanci la bottiglia con il messaggio dentro. Se
qualcuno lo legge, il prossimo c.t. la ringrazierà.
di Pallotta li ha più o meno azzerati con una
formidabile campagna acquisti. Per la prima
volta dopo tre anni lo scudetto non ha già un
padrone ad agosto. Tevez e Totti partiranno in
prima fila. Con le stesse ambizioni. Riaccen­
dendo una rivalità che ha scritto pagine impor­
tanti del calcio italiano. Ricordate? Falcao con­
tro Platini, Viola contro Boniperti, Capello con­
tro il suo passato bianconero. Insomma, una
sfida vera, destinata ad infiammare anche il
prossimo campionato.
Radio mercato continua a tenere viva l’ipo­
tesi di una cessione in extremis del forte difen­
sore Benatia. Sarebbe una perdita dolorosa,
certo. Ma questa «partita» è ancora tutta da
giocare e, comunque, il salto di qualità della
squadra del francese Garcia resta un dato og­
gettivo.
Il diesse Sabatini ha arricchito il gruppo in­
serendo un elemento di statura internazionale
come Cole; talenti quali Iturbe e Ucan corteg­
giati da mezzo mondo e giocatori del valore di
Keita, Astori ed Emanuelson. Tutto questo di­
fendendo quello che, nell’ultimo campionato,
è stato il reparto simbolo della Roma, cioè il
PortoFranco
Lettere alla Gazzetta
A CURA DI FRANCO ARTURI
email: [email protected] ­ twitter: @arturifra Oriundi: cosa danno
e cosa tolgono
DI STEFANO FROSINI Libania Grenot, 31, nata a Cuba: oro azzurro nei 400 all’Europeo EPA
TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO GERARD PIQUÉ
Con la fidanzata Shakira
© RIPRODUZIONE RISERVATA
#IceBucketChallenge! Ora sfido Sergio Ramos, Marc Màrquez, Cesc Fàbregas. Avete 24 ore per completare la sfida o donare alla ALS. O entrambe.
@3gerardpique
ECCO PERCHÉ LA ROMA HA AZZERATO
IL GAP NEI CONFRONTI DELLA JUVE
punti di distacco che la Juventus
Inodiciassette
le ha inflitto nell’ultimo campionato ora so­
soltanto un gelido dato statistico. La Roma
© RIPRODUZIONE RISERVATA
laVignetta gerarchieScudetto
di LUCA CALAMAI
Ma se oggi si può correre in F.1 senza neppure
avere la patente di guida, il passato non è stato
meno generoso di talenti precoci: Ricardo Rodri­
guez, nel 1961, debuttò a 19 anni con la Ferrari,
facendo innamorare il Grande Vecchio. L’età con­
ta poco e non serve scandalizzarsi. Conta invece
la maturità. Di cui un altro giovanissimo come
Kvyat (per fare un esempio recente) ne ha in ab­
bondanza. Perché nell’adolescenza si fa in fretta a
passare da ipotesi di gloria al fallimento. L’impor­
tante è non distruggere poi il resto dell’esistenza
a chi, sino a quel momento, ha vissuto sospeso nel
sogno, estrapolato dalla vita agra di tutti i giorni.
di ROBERTO PELUCCHI
CONTE ERA QUELLO CHE CI VOLEVA
ORA SI RENDA INSOPPORTABILE AI SUOI
gombriamo subito il campo dal primo equi­
S
voco: se qualcuno pensa che lo stipendio
del nuovo c.t. sia esagerato, si rivolga alla fede­
27
MAX VERSTAPPEN IN F.1 SENZA PATENTE
SCANDALO? MACCHÉ CONTA LA MATURITÀ
di PINO ALLIEVI
di FABIO LICARI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
centrocampo. Articolato intorno a fenomeni
quali Pjanic, De Rossi, Nainggolan. Più Stroot­
man, che rientrerà a ottobre dopo l’infortunio
al ginocchio. L’olandese è un altro formidabile
«acquisto» da inserire in corso d’opera.
La Roma reggerà lo stress da scudetto e le
fatiche della Champions? Sono interrogativi
legittimi. Ma la squadra di Garcia non arriva
impreparata a questo appuntamento. Totti, De
Rossi, Maicon, per non parlare di Cole e Keita,
hanno già vinto campionati e coppe. Sanno co­
me si gestisce la pressione per un ruolo, quello
di formazione da battere, che hanno accettato
fin dal primo giorno.
Certo, Roma sotto questo punto di vista è
una piazza ancora più complicata. E sarà im­
portante vedere come saprà assorbire il primo
risultato negativo. Quanto al doppio binario
scudetto­Champions si può tranquillamente
affermare che la società ha messo a disposizio­
ne di Garcia due squadre.
La formazione riserve potrebbe puntare ad­
dirittura alla zona Europa League. L’ultima
spinta viene dalla proprietà. Patron Pallotta è
deciso a costruire il nuovo stadio e a dare im­
pulso al marchio a livello internazionale per at­
tirare sponsor sempre più importanti. La casa
giallorossa è già disegnata sulla carta. E anche
su questo fronte la Juventus è sempre più vici­
na.
MO FARAH
Stella dell’atletica
Nomino @Podolski10 @jackwhitehall e @jarrowarrow. Avete 24 ore ragazzi!!!!!! @Mo_Farah
RORY MCILROY
Fenomeno del golf
#icebucketchallenge accettato. Nomino @GeorgeWBush, @meghanmarkle e @WayneRooney. Grazie Tiger
@McIlroyRory
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Caro Franco, è una mia umile
opinione, ma troppi «stranieri»
nelle nazionali uccidono la mo­
tivazione della generazione
successiva. Perché mettere
l’anima nei 400 metri per 10 an­
ni quando la Federazione andrà
a portare a casa Libania Gre­
not? Bravissima l’italo­cubana,
ma per me lei non è la faccia
dell’atletica leggera italiana. Di
81 atleti selezionati, quanti
«stranieri» ha l’Italia? 14? 17?
Non è un concetto che mi piace.
Ed estendo ad ogni sport, a par­
tire da calcio e basket. Io ho
avuto la possibilità di fare «re­
clutamento» quando allenavo il
Cile, 1971­73. A quell’epoca, un
costaricense, José Miller, gioca­
va per Uniòn Española di San­
tiago: 194 cm, un talento da
Nba. La federazione cilena mi
ha chiesto se volevo naturaliz­
zare il giocatore. Ho risposto:
«Farebbe comodo a me, che sa­
rò con voi solo per due anni.
Ma, per voi, che dovete gestire il
futuro, sarebbe la morte per i
giovani che vogliono vestire la
maglia della Selecciòn». Non
abbiamo preso Miller.
Dan Peterson
Una firma molto nota per
Porto Franco: l’argomento pro­
posto da Dan è a mio avviso cen­
trale nello sport italiano. Comin­
cio dal caso Grenot, continuatri­
ce di una bella consuetudine per
le nazionali italiane, non solo di
atletica: May, Martinez, Idem,
simpatiche cinesi del tennista­
volo, oriundi e oriunde di ogni ti­
po e provenienza. So che il ter­
reno è minato e richiede molta
sensibilità e approcci che non
generalizzino. Cercare di miglio­
rare la propria condizione uma­
na e anche sportiva è un proces­
so normale. Del resto non mi pa­
re che in Italia sia in atto una ve­
ra e propria caccia al campione
(soprattutto donna) come negli
sconci delle medaglie comprate
e delle nazionalità facili degli
Emirati a di qualche stato balca­
nico. Diciamo che abbiamo mol­
to bene accolto i campioni che
volevano venire da noi e spesso
si sono radicati nel nostro Paese
regalandoci amore, cultura e ri­
spetto, oltre che gran risultati.
Però truccare un bilancio spor­
tivo con una simpaticissima cu­
bana che si allena in Florida con
un tecnico statunitense, dopo
averlo fatto per anni con una sua
connazionale triplista o una for­
midabile lunghista britannica è
una scorciatoia che non porta
da nessuna parte, ma che, al
contrario, potrebbe avere an­
che gli effetti controproducenti
cui accenna Peterson e che ve­
do evidentissimi nel basket e al­
lo stato nascente anche nel cal­
cio. Ma prima di toccare quest’ulti­
mo tema, pongo un limite chiaro
alla mia tesi: escludo tassativa­
mente dal discorso i nuovi italia­
ni, cioè i figli di immigrati i cui di­
ritti di rappresentare il nostro
Paese mi paiono identici a quelli
di Meucci e Straneo. Non si sta
parlando di loro, ma di chi ha
avuto nazionalità, origini, nasci­
ta e formazione sportiva, spes­
so di altissimo livello, in altri Pa­
esi, senza nemmeno la foglia di
fico del nonno o bisnonno italia­
no di tanti argentini e qualche
nordamericano. Se James Ro­
driguez, il nuovo fenomeno co­
lombiano del Real Madrid, ac­
quisisse la nazionalità italiana
per matrimonio non potrebbe
mai vestire la maglia della no­
stra nazionale: in questo il calcio
è molto più avanti per regola­
mento. Ha intuito per tempo che
cosa si sarebbe potuto scatena­
re in caso contrario. Nel mondo
globalizzato e ultraprofessiona­
le dello sport di oggi si può abita­
re a Londra e mantenere la pro­
pria nazionalità sportiva italiana
e viceversa, continuando a ga­
reggiare ad altissimo livello: nel­
l’atletica nemmeno ci si prova,
nuovi passaporti e maglie sono
già pronti.
Possiamo avere ogni opinione,
ma se la carriera di un cestista
italiano si ferma di fatto al suo
cursus honorum giovanile per­
ché all’80­90% questo sport da
noi è appaltato a stranieri, di
qualità non sempre superiore ai
nostri atleti, il livello della nazio­
nale dipenderà esclusivamente
da qualche colpo di fortuna ge­
nerazionale. E il messaggio lan­
ciato ai giovani è devastante in
prospettiva, proprio come af­
ferma Dan. Se la base di recluta­
mento da 150­200 giocatori
scende a 30, che cosa ci stiamo
a raccontare?
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
NUOTO EUROPEI DI BERLINO
L’OCCASIONE DEI T
4
la guida
SFIDA TRA
19ENNI
S
A sinistra, Gabriele Detti, 19 anni, è nato a Livorno e gareggia per l’Esercito. Detiene il limite europeo degli 800, 7’42”74. A destra e in basso, Gregorio Paltrinieri, 19enne di Carpi, delle Fiamme Oro. Oro sui 1500 agli Europei 2012 BOZZANI/DEEPBLUEMEDIA
C’è Paltrinieri­Detti
Il duello della fatica
Finale 1500 sl: Gregorio difende il titolo e cerca il tempone
Gabriele per il riscatto dopo i 400: «Proverò a disturbarlo» DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI
BERLINO
Rivali? Mai. Avversari
sempre: ogni giorno. «Date­
mene un terzo e sarei l’uomo
più felice del mondo» fa Stefa­
no Morini, il tecnico e anche lo
zio di uno dei due, Gabriele
Detti. Ma dovrebbe vincere
Gregorio Paltrinieri, che è il
campione europeo uscente, il
bronzo mondiale in carica, il
talento dei 1500 sl che punta a
raggiungere il più grande spe­
cialista, il cinese Sun Yang, at­
tualmente olimpionico, iridato
e primatista in 14’31”02. Il
19enne mezzofondista di Car­
pi è settimo di sempre al mon­
do, secondo in stagione al
mondo grazie al 14’44”50 che
stasera vorrebbe limare, e non
di poco, perché sembra non
stare nella pelle. In batteria,
ieri, Detti ha sfogato la rabbia
del quarto posto nei 400 sl
nuotando in 14’59”24, tempo
che s’avvicina al personale di
14’56”80. «Battere Gregorio?
proverò a disturbarlo... La
delusione dei 400 c’è anco­
ra, la batteria dei 1500 è
stata solo un riscaldamen­
to: la gara vera sarà la fina­
le: ci proverò». E poi potrà
pensare a difendere il pre­
stigio del primato europeo
degli 800, l’altro momento
di confronto feroce tra i due
nuovi gemelli della fatica in
corsia (i vecchi erano
Brembilla e Rosolino).
«Noi coppia magica? Ser­
ve una risposta secca, per
ora siamo i primi due...».
Favorito Paltrinieri al­
terna pensieri (senza
dirlo) da super tempo
alla necessità di ricon­
fermarsi campione co­
me a Debrecen dove
svoltò (poi quinto ai
Londra ‘12): «In
queste competi­
zioni conta vince­
re, e io voglio vincere, anche se
dovessi fare 15’ netti». Ma in­
consciamente Greg sente di
voler lasciare il segno anche
nel tabellone, magari sol­
tanto per rispondere al ca­
nadese Ryan Cochrane,
che ai Giochi del Com­
monwealth lo ha sorpassa­
to in cima al ranking stagio­
nale (14’44”03) così come lo
aveva sorpassato ai Mon­
diali di Barcellona per
il secondo posto, o
per lanciare un mes­
saggio dall’Europa a
Sun Yang alla vigilia
dei Panpacifici che met­
teranno a confronto au­
straliani, americani e asia­
tici. Quest’anno il talento
emiliano di stanza ad Ostia, si
era portato avanti migliorando
il record italiano in primavera,
e adesso in estate quanto po­
trebbe valere? «Vorrei puntare
al muro dei 14’40”». Gregorio
in batteria è riuscito ad alzare
la testa dall’acqua per vedere
sul tabellone i tempi di passag­
gio, e magari cambiare passo,
rallentare o accelerare «ma in
finale non potrò farlo, non sarà
così facile. Detti avversario nu­
mero uno? È il più temibile, lo
conosco, dovrò stare attento
ancora di più, ha fatto due vol­
te 3’48” nei 400. Ma io in batte­
ria non ho tirato al massimo,
già scendere a a 14’50” è stato
un segnale importante anche
se la finale è tutt’altra storia:
sì, lui può stare a fianco a me e
a quel punto ce la giocheremo
bene insieme. Negli 800 mi
batte? Staremo a vedere, in
questa gara non olimpica è da
anni che ci alterniamo tra chi
vince e chi perde». Ma i 1500
non intende perderli, Grego­
rio, per nessuna ragione al
mondo: per arrivare allo stage
in Australia, a Melbourne, in
autunno, da campione conti­
nentale». Perché difendere il
bronzo mondiale è una que­
stione di prestigio: «Sì, voglio e
posso dimostrare di più, si sen­
te quella responsabilità, fa pia­
cere poter dire che sono un
medagliato mondiale e questo
aumenta le aspettative». Gli
chiedono del caso­D’Arrigo, e
lui dice che «il caso è stato
montato dall’esterno, Mitch
non s’è ribellato».
Quando lunedì ha visto i
compagni gareggiare e conqui­
stare medaglie, scalpitava in
tribuna: «Ma ora tocca a me, è
arrivato il mio momento, vo­
glio mantenere la calma ma
anche esaltarmi, raccogliere
qualcosa di importante».
Gregorio
Paltrinieri
non è il più
giovane dei
finalisti dei
1500 sl essendo
nato il 5
settembre
1994, ma vince
di poco la sfida
anagrafica con
Gabriele Detti,
nato il 29
agosto 1994.
Il più giovane il
britannico Jay
Lelliott, nato il
primo febbraio
1995 e già
bronzo nei 400
sl in 3’47”50
dietro Mitch
D’Arrigo.
Il pericolo per
gli azzurri parte
da lui e da un
altro britannico,
Stephen Milne,
ventenne che
ha timbrato il
terzo crono in
15’04”86,
mentre
l’ungherese
Gergely Gyurta
è l’avversario
più esperto dei
finalisti insieme
a Pal Joensen.
Paltrinieri è
argento
mondiale in
vasca corta,
bronzo
mondiale in
vasca lunga, e
campione
europeo in
carica.
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NUOTO Finali. Uomini 100 dorso: 1.
Walker Herborn (Gb) 53”32; 2. Stravius
(Fra) 53”64; 3. Glanja (Ger) 54”15; 4.
Deiner (Ger) 54”23; 5. Stasiulis (Fra)
54”49; 6. MENCARINI 54”57. 100 rana: 1.
Peaty (Gb) 58”96 (s. 58”68, 1° t. 2014);
2. Murdoch (Gb) 59”43; 3. Titenis (Lit)
59”81; 4. D.Gyurta (Ung) 59”88; 5. Perez
Dortona (Fra) 1’00”38; 6. Nikolaev (Rus)
1’00”71. 50 farf.: 1. Manaudou (Fra) e
Tsurkin (Bie) 23”00; 3. Govorov (Ucr) e
Proud (Gb) 23”21; 5. Munoz (Spa)
23”24; 6. CODIA 23”37. Donne 200 do: 1.
Da Rocha (Spa) 2’09”37; 2. Simmonds
(Gb) 2’09”66; 3. Ustinova (Rus) 2’09”79;
4. Graf (Ger) 2’10”64; 5. Baumartova (R.Cec) 2’10”99; 6. Costa (Spa) 2’11”15;
7. Mensing (Ger) 2’11”77; 8. ZOFKOVA
2’13”49. 50 farf.: 1. Sjoestroem (Sve)
24”98; 2. Ottesen (Dan) 25”34; 3. Hal­
sall (Gb) 25”39; 4. Dekker (Ola) 25”79; 5.
DI PIETRO 25”78 (rec. ital., prec. 25”84
31­7­2009); 6. Alshammar (Sve) 26”10.
Semifinali. Uomini 200 sl: 1. Bieder­
mann (Ger) 1’46”69; 2. Stjepanovic
(Ser) 1’46”79; 3. Kozma (Ung) 1’46”89; 4.
Lobuzov (Rus) 1’47”43; 5. Timmers (Bel)
1’47”76; 6. Vershuren (Ola) 1’47”88; 7.
Agnel (Fra) 1’47”90; 8. MAGNINI 1’47”93
(51”87); 9. D’ARRIGO 1’47”94. 200 mx: 1.
Cseh (Ung) 1’58”00; 2. Heintz (Ger)
1’58”17; 3. M.Deibler (Ger) 1’59”43; 4.
Pavoni (Gb) 1’59”54; 5. Solaeche (Spa)
1’59”64; 6. TURRINI 1’59”80. Donne 100
sl: 1. Heemskerk (Ola) 53”66; 2. Cole­
man (Sve) 54”15; 3. Blume (Dan) 54”26;
11. FERRAIOLI 55”29 (b. 55”24); 14. GA­
LIZI 55”60; 24. MIZZAU 55”90. 100 rana:
1. Pedersen (Dan) 1’06”34; 2. CASTI­
GLIONI 1’07”31 (32”23); 3. Johnasson
(Sve) 1’07”39; 11. DE ASCENTIS 1’08”20.
Uomini/Donne 4x100 mx: 1. G.Bretagna
3’44”02 (Walker Hebborn 53”68, Peaty
59”30, Lowe 57”51, Halsall 53”53); 2.
Olanda 3’45”93; 3. Russia 3’47”34 (1a f.
Morozov 53”81); 5. ITALIA 3’48”23
(Mencarini 54”58, Pesce 1’00”83, Di
Liddo 58”93, Pellegrini 54”29). Batterie. Uomini. 1500 sl: 1. PALTRI­
NIERI 14’54”75 (3’55”49, 7’55”17,
12’56”24); 2. DETTI 14’59”24 (3’59”12, 8’00”50, 13’00”31); 16 PIZZETTI
15’32”01. Donne. 100 rana: 1. CASTI­
GLIONI 1’07”50 (32”54); 2. Pedesen
(Dan) 1’07”57; 16. DE ASCENTIS 1’09”19;
26. CELLI 1’10”50. 200 mx: 1. Cseh (Ung)
1’59”17; 2. M.Deibler (Ger) 1’59”60; 13.
TURRINI 2’01”61; 17. LESTINGI 2’01”97;
squal. PELIZZARI. Uomini/donne.
4x100 mx: 1. ITALIA 3’48”57 (rec. europ.,
prec. Russia 3’49”05 del 12­7; Ciccare­
se 54”64, Toniato 1’00”40, Bianchi
57”82, Masini Luccetti 55”71); 2. Gb
3’48”82; 3. Ger 3’49”46.
TUFFI Finali. Uomini. 1 m: 1. Hausding
(Ger) 428.65; 2. Kuznetsov (Rus)
422.40; 3. Rosset (Fra) 420.10; 6. TOC­
CI 391.40; rit. Rinaldi. Donne. 10 m sin­
cro: 1. Pethukova­Timoshinina (Rus)
314.70; 2. Kurjo­Phan (Ger) 290.01; 3.
Kormos­Reisinger (Ung) 279.48.
OGGI TUFFI Ore 10: elim. 1 m donne
(Cagnotto, Marconi); ore 12: 10 m sin­
cro uomini (Dell’Uomo­Verzotto); 14: fi­
nale 1 m D; ore 16: finale 10 m sincro D.
NUOTO Batt. ore 9.30, semif. e fin. 18:
200 farf. U (Pavone, Pelizzari), 200 mx D
(Pirozzi, De Ascentis), 200 rana U (Pizzi­
ni), 100 dorso D (Barbieri, Zofkova), 50
dorso U (Bonacchi, Mencarini, Ciccare­
se, Pizzamiglio), 800 sl D (Caramignoli,
Ponselè, Carli). Finali: 1500 sl U (Paltri­
nieri, Detti), 200 sl U (Magnini), 100 ra
(Castiglioni), 100 sl D, 200 mx U (Turrini).
TV Dirette Rai Sport 1 ed Eurosport.
LE ALTRE FINALI SESTO L’AZZURRO CODIA; TRA LE DONNE SI IMPONE SARAH SJOSTROEM
Govorov, un bronzo tra Ucraina e Caserta
Terzo nei 50 farfalla, vive in Campania. «Per l’unità del mio paese e per la patria d’adozione» BERLINO
La finale più strana del
mondo è stata quella dei 50
farfalla uomini, con 2 ori e 2
bronzi a pari merito. Ed è stata
l’unica con un po’ d’Italia ieri
sul podio: grazie ad Andriy Go­
vorov, 22 anni, ucraino di stan­
za a Caserta dove si allena con
Andrea Di Nino, che si trova a
Berlino accreditato per la na­
zionale ucraina per la prima
volta e non più per la Russia (è
allenatore di Korotyshkin e Fe­
sikov medagliati olimpici) a
causa della chiusura agli stra­
nieri in un momento di tensio­
ne tra i due Paesi. Se Govorov
avesse ripetuto il 22”87 del pri­
mo tempo di batteria avrebbe
vinto: e invece ha chiuso in
23”21 con il britannico Ben
Proud, entrambi dietro il fran­
cese Florent Manaudou e il bie­
lorusso Yahuen Tsurkin
(23”00). Dice Govorov: «Non
sono contento perché ho dimo­
strato in batteria di valere un
altro tempo. È comunque una
medaglia importante sopratut­
to per la mia nazione che vive
un momento difficile. La dedi­
co all’Ucraina unita. Ma questa
medaglia è anche per la mia
patria d’adozione, Caserta».
tocca in 23”37, per un sesto po­
sto pieno di rimpianti. «Mi di­
spiace anche per i progressi fat­
ti tra batteria e semifinale, la
medaglia era alla portata».
Apprensione È dall’Italia che
Govorov segue le notizie. Fa
parte di una famiglia che è di
origine russa e si è trasferita in
Ucraina, dove vive la moglie.
Govorov era stato sul podio nei
50 sl agli Europei di Debrecen
212 ed è stato oro in vasca cor­
ta agli Europei del 2011 e del
2013, nonché argento a Buda­
pest 2010 sempre nei 50 farfal­
la. Se l’azzurro Piero Codia
avesse eguagliato il suo record
italiano di 23”21 sarebbe cu­
riosamente sul podio proprio
con Govorov... Ma l’azzurro
Mamma È sesto come There­
se Alshammar, al rientro dalla
maternità e donna più anziana
degli Europei (è del 1977), nel­
la stessa finale dei 50 delfino
femminili vinti da Sarah Sjo­
stroem. La svedesona trionfa in
24”98 (in stagione aveva aveva
24”43) e batte la danese Otte­
sen di 36 centesimi e l’inglese
Francesca Halsall. Poco prima
aveva gestito la semifinale dei
100 sl senza spomparsi per un
54”31 (4° tempo) che non le
consentirà di tentare il record
MEDAGLIERE
Paese
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Russia
Gran Bretagna
Olanda
Francia
Germania
O
A
B
5
3
3
Tot.
11
4
2
4
10
3
3
0
6
3
1
1
5
2
3
5
10
Svezia
Spagna
Ucraina
Ungheria
ITALIA
2
0
0
2
1
3
3
7
1
3
2
6
1
2
1
4
1
1
5
7
Serbia
Bielorussia
1
0
0
1
1
0
0
1
RCS
mondiale stasera nella gara re­
gina: la Sjoestrom sta trovando
nell’olandese di complemento,
Femle Heemskerk, un’avversa­
ria decisa a non perdere dopo il
53”36 della semifinale. Una
delle finali più modeste conse­
gna l’oro alla Spagna: sono i
200 dorso di Duane Da Rocha
in 2’09”37, l’argento va alla so­
lida britannica Liz Simmond a
29/100 ed il bronzo alla russa
Ustinova a 42/100. Più vivace
la finale dei 100 rana maschili
domati dal 19enne Adam Pea­
ty, che pur peggiorando il cro­
no della semifinale (58”68, ov­
vero il primo tempo mondiale
stagionale) consente al britan­
nico di vincere il derby di
47/100 (58”96) sul coetaneo
Ross Murdoch (59”43) e di 65
sul lituano Titenis. Una finale
alla portata di Fabio Scozzoli...
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MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
TRE LEONI AZZURRI
LA NOVITÀ LA 4X100 «MISTA­MISTA» È 5A
Staffetta «mix»,
non basta Fede
«È solo uno show»
BERLINO
Sopra, Andrea Mitchell D’Arrigo, 19enne romano di mamma statunitense: si allena in Florida. A destra Filippo Magnini, 32: sui 200 sl in vasca olimpica vanta i bronzi europei 2004 e 2006 DEEPBLUE/BOZZANI
Tutto in un centesimo
Magnini beffa Mitch Pippo oggi nella finale dei 200 sl, D’Arrigo fuori per un soffio Magno: «Nuove generazioni bene, ma noi vecchietti ci siamo»
DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI
BERLINO
Cos’è un centesimo? Un
battito di ciglia, un respiro, un
alito di vento. Eppure la cru­
deltà del cronometro può tra­
sformarlo nel sottile e perfido
confine tra il paradiso di una fi­
nale e la valle di lacrime di
un’esclusione che fa male co­
me una coltellata perché frena
le fresche ambizioni, per di più
dalla mano meno gradita.
Che sprint Magnini e D’Arri­
go, il vecchio leone e il cavalie­
re rampante dello stile libero
tricolore. Sono nella stessa se­
mifinale dei 200 sl, la prima,
quella in apparenza meno no­
bile perché Biedermann e
Agnel, fin qui i grandi delusi,
partiranno nella successiva.
Davanti l’ungherese Kozma
detta il ritmo fin dal tuffo, ma è
nella pancia della gara che si
consuma il duello più cruento,
Il capitano: «No,
nessuna lezione
Con Mitch ci siamo
parlati a lungo:
si sta integrando»
quello in casa Italia. E’ una sfi­
da quasi in fotocopia, Pippo e
Mitch restano a contatto, uno
in corsia 2 e l’altro nella 6, poi
ai 150 il giovin signore che s’al­
lena in Florida per la prima vol­
ta s’affaccia davanti, seppur di
3 centesimi. Quella che segue è
una volata allo spasimo lunga
una vasca intera, con la piscina
che schiuma di determinazio­
ne. L’arrivo è un lampo, Filippo
è più rapido, un flash decisivo:
1’47”93, un centesimo meglio
del compagno di squadra.
Silenzio e gioia Una differen­
za infinitesimale eppur pesan­
tissima: nella seconda semifi­
nale, l’olandese Verschuren e
4
Agnel sono terzo e quarto,
1’47”88 e 1’47”90, d’un soffio
più veloci dei nostri. Il verdetto
è implacabile: Magnini entra
come ottavo, D’Arrigo è il pri­
mo di quelli che la finale odier­
na la vedranno dalla tribuna. A
Riccione, quattro mesi fa, ave­
va nuotato in 1’47”18, se ripe­
tuto lo avrebbe portato all’epi­
logo in carrozza. Per questo
Mitch se ne va con l’umore ne­
rissimo, senza fermarsi in zona
mista «per scelta personale».
Dopo il podio d’acchito, senti­
va di poter ripetere l’impresa,
di sancire con un’altra prova di
forza il ribaltamento delle ge­
rarchie. E invece tocca ancora a
lui, a Magno l’immortale, che è
anche il capitano e quindi so­
vrintendeva alla famigerata ce­
rimonia delle matricole: «Sono
contento, non disputo una fi­
nale dei 200 sl dal 2006, 3° die­
tro Van den Hoogenband e Ro­
solino. Fa piacere che si affac­
cino nuove generazioni, ma in­
tanto sono ancora io il primo
IL NUMERO
43
le medaglie
di Magnini
a livello
internazionale: ai
Giochi 1 bronzo;
ai Mondiali 2 ori
e 1 argento, ai
Mondiali vasca
corta 2 ori, 4
argenti e 1
bronzo; agli
Europei 9 ori,3
argenti e 3
bronzi, agli
Europei vasca
corta 8 ori, 5
argenti, 4 bronzi
italiano: noi vecchietti ci sap­
piamo ancora fare».
Addio polemiche Eppure sa­
rebbe un inutile gioco al mas­
sacro continuare a caricare
una rivalità in acqua, seppur
fiera, di un significato simboli­
co. Pippo, onusto di gloria e ca­
rico di allori, ha il carisma e la
forza per stemperare le tensio­
ni: «Macché lezione, io e Mitch
abbiamo parlato a lungo pri­
ma, ci siamo scambiati opinio­
ni e lui si è aperto, è timido pe­
rò si sta integrando bene. Ha
fatto una buona gara, come
me, e ha un po’ pagato le emo­
zioni e le fatiche dei 400 sl». Si
ritroveranno in staffetta, quan­
do le vele saranno spiegate nel­
la stessa direzione, verso la ri­
cerca della grandezza perduta
di un quartetto che dieci anni
fa scattava dai blocchi solo per
l’oro. Intanto, però, Pippo beve
felicemente l’elisir di eterna
giovinezza: «Lo ammetto, se
non avessi centrato la finale sa­
rebbe stata una delusione, per­
ché quest’anno mi sono allena­
to davvero forte e i tempi di tut­
ta la stagione lo dimostrano.
Certo arriverò ai 100 sl con me­
no energie, ma avevo voglia di
gareggiare: mi sento ancora in
grado di spaccare il mondo».
Quanto alle ambizioni, perché
non rivolgersi molto in alto?
«Le medaglie sembrano lonta­
ne, ma io sono sicuro che se de­
vo prenderla, lassù qualcuno
mi aiuterà. Magari arrivo otta­
vo e ne squalificano sette». Per­
ché non credere ai miracoli?
Si mette a disposizione pure Federica Pel­
legrini, ma non bastato per tentare la medaglia
azzurra di giornata. Anche per questa prima
staffetta europea «bisex» in vasca lunga, due
uomini e due donne a scelta anche per gli stili,
serviva un rendimento al top di tutti. L’Italia al
mattino aveva timbrato il record europeo in
3’48”57, ambiziosa per la finale della sera: così
il c.t. Butini aveva optato per il cambio comple­
to del quartetto (al mattino Ciccarese, Toniato,
la Bianchi e Masini Luccetti), il cui tempo è sta­
to migliorato in finale a 3’48”23 che vale tutta­
via il 5° posto. Il bronzo lo acciuffa la Russia di
Morozov a 3’47”34 dietro l’imprendibile Gran
Bretagna (che batterà l’Olanda) da record
mondiale (3’44”02). Dopo Luca Mencarini, re­
duce dalla finale dei 100 dorso miglioratosi a
54”58, Mattia Pe­
sce non è sceso sot­
to il minuto pur ri­
manendo 2°, ed
Elena Di Liddo non
è riuscita a mante­
nere il 3° posto a
delfino: «Mi sento
parzialmente re­
sponsabile, il tem­
po non è quello che
ho nelle braccia e
nelle gambe, ero
bloccata sul collo
forse per il costu­
Federica Pellegrini, 26, 54”29 me, ma ho dato tut­
nella frazione stile libero AP
to, ci ho provato. Mi
dispiace».
Show Prova a consolarla Federica, che non
vede un gran futuro di questa nuova specialità:
«È solo uno show, noi donne subiamo le onde
degli uomini, l’unica situazione divertente è
avere a fianco gli uomini, mi è sembrato strano
vedermi vicina a Morozov». Anche per Fede
nuotare a fianco di Pesce col quale per anni non
c’è stato neanche un saluto, dev’essere sembra­
to strano. E anche il tempo della finale dei 200
dorso è sembrata un’occasione mancata: Fede
vanta in stagione 2’09”27 e la spagnola da Ro­
cha ha vinto l’oro in 2’09”37. «Ma Lucas aveva
deciso così, per tenermi tranquilla fino alle mie
gare a stile libero, le mie gare vere devono an­
cora arrivare». E venerdì non si sa se nuoterà la
staffetta a stile libero uomo­donna con Filippo
Magnini perché coinciderà con la semifinale
dei 200 e il giorno prima della finale più impor­
tante per Fede non sarebbe opportuno sprecare
energie, sempre secondo il tecnico francese. In­
somma, le staffette fanno parte degli impegni
ma senza esagerare...
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s.a.
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GLI ALTRI AZZURRI DI PIETRO 5A NEI 50 DELFINO MIGLIORANDO IL PROPRIO RECORD ITALIANO. TURRINI IN FINALE NEI 200 MISTI
Castiglioni, matricola terribile nei 100 rana
Fa il secondo tempo: obiettivo medaglia
Un record dei body can­
cellato. Ed uno che sta vacil­
lando. L’altra giornata tricolo­
re ha i volti sorridenti di Silvia
Di Pietro e Arianna Castiglio­
ni, una che ci ha provato e una
che si trova ad un passo dalla
gloria. La romana è quinta e
supera se stessa nei 50 delfino
in 25”78: per 6 centesimi mi­
gliora quel primato che le ap­
parteneva dal 31 luglio del
2009 ai Mondiali di Roma, do­
ve si nuotava ancora con i su­
perbody. «Finalmente, anche
se è una sorpresa perché in ac­
qua non pensavo stessi andan­
do così bene con la Halsall a
fianco. E’ stata una finale velo­
ce, mi sono comunque diverti­
ta». Non ditelo alla «mascotte»
(meglio non parlare di matri­
cole...) Castiglioni, nata nel
1997 e decisa a scalare l’Euro­
pa con una velocità senza pari
nei 100 rana: la varesina che
in camera si carica guardando
i programmi di allenamenti di
Phelps, in batteria è la più ve­
loce in 1’07”50 ed in semifina­
le è seconda solo alla danese
Pedersen (1’06”34) in
1’07”31, terzo crono italiano
di sempre dopo il record
«gommato» di Ilaria Scarcella
(1’06”84) e il crono di Chiara
Boggiatto (1’07”15). Per pren­
dere la medaglia Arianna do­
Arianna Castiglioni, 17. 2° tempo nelle semifinali dei 100 rana in 1’07”31 BOZZANI
vrà cercare di migliorare il
passaggio ai 50 (32”23) e non
pensare troppo all'occasionis­
sima che le si sta presentando:
«Dopo l’impatto agitato mi sto
proprio divertendo, è tutto
nuoto e sorprendente», fa l’al­
lieva di Gianni Leoni che l’alle­
na a Busto Arsizio col delfini­
sta Matteo Rivolta. Se chiede­
te al suo allenatore il segreto
di Arianna, vi risponderà: «Il
suo segreto è l’acquaticit, si
migliora in continuazione in
allenamento e poi raccoglie in
gara. S’allena una volta al
giorno, e può fare ancora pro­
gressi enormi in partenza e vi­
rate». Figlia d’arte («ma a casa
non si deve parlare di nuoto...
anche se i miei sono contenti e
orgogliosi di questi risultati»),
Arianna ha messo in fila in po­
chi mesi tutte le raniste italia­
ne: adesso ci sta riuscendo in
Europa...
Mencarini e Zofkova Luca
Mencarini è 6° nei 100 dorso
in 54”57 e Carlotta Zofkova
che è una centista si peggiora
e infine piange per un inguar­
dabile 2’13” che la confina in
ultima posizione mentre Am­
bra Esposito col tempo di Nan­
chino avrebbe potuto chiude­
re quarta col terzo crono ita­
liano di sempre in 2’10”42. In
finale va nei 200 misti Federi­
co Turrini col 6° tempo: «Ma
sto soffrendo il dorso, colpa
del tetto». E la finale si rivela
un desiderio per Erika Ferra­
ioli, a cui mancano gli ultimi
25 metri per tornare come agli
Assoluti sotto i 55” : sarà 11a in
55”29 (out anche Giada Galizi
in 55”60). Il bronzo di staffet­
ta stavolta non ha dato lo slan­
cio in più per poter entrare nel
club delle grandi d’Europa.
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30
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
NUOTO EUROPEI DI TUFFI A BERLINO
Tre gare per Tania
OGGI IL TRAMPOLINO 1 M
Cagnotto in gara oggi dal trampolino 1 metro, sabato 3 m sincro con Dallapè, domenica 3 m. Qualificazioni alle 10, finali alle 16.
da oggi alle 10 (qualificazioni)
DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI
BERLINO
Sono passati 12 anni. Un
tempo quasi infinito. In questa
stessa piscina una ragazzina
diciassettenne dai natali in­
gombranti, di nome Tania,
scoppiava in lacrime dopo l’ul­
timo volo d’angelo che le ave­
va regalato l’argento europeo
dalla piattaforma, il primo di
una carriera stellare. Oggi, or­
mai donna matura, la Cagnot­
to si rituffa in un’altra avven­
tura continentale, partendo
dal trampolino da un metro.
Tania 2.0
«Più vecchia
Ma anche
più leggera»
La Cagnotto, a 12 anni dal podio di Berlino, oggi si rivede sull’ipad: «Obiettivo 3 metri»
Quel podio arrivò dalla piat­
taforma: rimpianti per non
aver proseguito quella stra­
da?
Tania, che ricordi si porta di
quell’Europeo berlinese?
«La piattaforma mi è sem­
pre piaciuta, ma per essere
competitiva ai più alti livelli
dovevo fare delle scelte. E poi,
dopo la caduta in motorino e il
susseguente infortunio, avrei
dovuto abbandonarla comun­
que. Perciò, meglio così».
«Vinsi due medaglie, l’ar­
gento dai 10 metri e il bronzo
nel sincro 3 metri, dopo la pri­
ma piansi perché finalmente
avevo dimostrato di non essere
solo un cognome famoso».
Allora avrebbe immaginato
di ritrovarsi qui, 12 anni dopo,
carica di gloria e di trionfi?
Durante gli allenamenti or­
mai si riguarda ogni tuffo quasi
in presa diretta con gli ipad. Un
bel salto in avanti...
«Sinceramente no. Nel
2002 ero giovanissima e molto
contenta perché non sapevo se
avrei rivinto altre medaglie,
mi godevo il momento».
«Un po’ sì, se devo essere
sincera. Anche perché li sento
tutti, ogni anno ormai salta
fuori un nuovo acciacco».
Tania Cagnotto, 29 anni BOZZANI
aspettative, ma poi la gara è la
gara...
Coltiverà qualche ambizio­
ne anche per questi Europei?
«Vero, quando sali sul tram­
polino per il primo tuffo cerchi
di tirare fuori il meglio da te e
l’adrenalina della sfida con le
avversarie ti dà una carica spe­
ciale. Ma ho imparato dai
Mondiali dell’anno scorso a
prendere le gare in modo di­
verso, senza eccessive pressio­
ni».
«Mi piacerebbe fare bene
dai 3 metri, perché sono la ga­
ra che sento più mia. E poi con
Francesca Dallapé ce la mette­
remo tutta per provare a difen­
dere il titolo nei sincronizzati,
anche se sarà dura. Siamo dav­
vero poco allenate, abbiamo
scelto di rimanere a Bolzano
da maggio, ma lì c’è la piscina
scoperta e per tutta l’estate la
temperatura non è mai andata
sopra i 13 gradi. Per fortuna
abbiamo recuperato un po’
con il collegiale a Trieste».
Anche perché gli obiettivi
sono a più lunga scadenza:
Mondiali l’anno prossimo e poi
Rio, l’ultima Olimpiade per
quella benedetta medaglia che
manca...
«Ecco, 12 anni fa l’ambiente
era un po’ più ruspante, ma la
tecnologia aiuta davvero per­
ché migliora la preparazione e
consente di studiare più a fon­
do anche i dettagli più piccoli,
che poi fanno la differenza».
L’anno prossimo arriverà a
30: il traguardo la spaventa?
Tania Cagnotto rivede il proprio tuffo con l’ipad con il padre­allenatore Giorgio BOZZANI
«Sì, ormai ragiono sul me­
dio­lungo termine. Ma mi pia­
ce come sto affrontando la sta­
gione e come sto approcciando
le competizioni. Sono consa­
pevole che senza il giusto alle­
namento posso incorrere in er­
rori, ma mi sento più leggera».
Ha già detto che affronta
questi Europei senza troppe
Tania, come ci si sente ad
affrontare ragazzine di 17 anni,
la stessa età in cui lei cominciò
a vincere medaglie?
«Vecchia. Per fortuna c’è
Maria Marconi che ha un anno
più di me ed è ancora qui. Così
mi consolo».
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1 METRO UOMINI
Tocci a 20 anni
debutta con
un sesto posto
Il primo Europeo di
Giovanni Tocci, cosentino, vent’anni, si apre con un promettentissimo sesto posto da un metro, dopo che nelle eliminatorie del mattino aveva addirittura chiuso al terzo posto. Per il prodotto del Progetto giovani di Oscar Bertone il record personale di 391.40 punti. Oro (il 9° in carriera agli Europei) per il tedesco Hausding. argento a Kuznestov (Rus) e bronzo a Rosset (Fra). Nei 10 m sincro donne (solo 3 coppie) successo della Russia con Petukhova e Timoshinina.
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
ATLETICA CALA IL SIPARIO SUGLI EUROPEI
Marcia
Disco
Martello
Fenomeno Diniz
Record mondiale
nella 50 km
Infinita Perkovic
Il miglior lancio
da 22 anni: 71.08
Che Wlodarczyk Bordata a 78.76 È la 3a di sempre
Il francese si impone
nella specialità per la terza volta consecutiva e su un circuito di un km molto difficile e nonostante alcuni problemi fisici, lo fa a suon di primato: 3h32’33”. Super. La croata vince il terzo
oro di specialità e arriva dove nessuna arrivava dal 1992, quando lei aveva due anni... Rifila 5.75 alla seconda: mai cosi tanto nella storia degli Europei
La polacca stabilsce il
record della rassegna e firma la terza prestazione mondiale all­time. Dopo il bronzo 2010 e l’oro 2012 è la
prima a fare tripletta di medaglie nella specialità.
4
PRIMATISTI
PIÙ ORI
I fenomeni di Zurigo
Schippers, doppietta per la storia
Mo
Farah
Con la doppietta
5000­10.000
porta a 5 gli ori
europei, record
maschile. Tra le
donne, con 6, è
di Marita Koch
E’ soprattutto il 22”03 sui 200 a impressionare: «Ma adesso devo imparare a partire»
LE MIGLIORI PRESTAZIONI DI ZURIGO 2014
Atleta
Paese
Gara
Risultato
Yohann Diniz
Fra
50 km marcia U
3h32’33”
Sandra Perkovic
Cro
Disco D
71.08
Dafne Schippers
Ola
200 D
22”03
Anita Wlodarczyk
Pol
Martello D
78.76
Renaud Lavillenie
Fra
Asta U
5.90
Adam Gemili
Gb
200 U
19”98
100­200
Taccuino
Fa 22”03 sui 200
Miglior europea
da Privalova 1995
IN ITALIA
Vizzoni nella Eaa
Gibilisco a Rieti
(si.g.) Nicola Vizzoni (369 vo­
ti) è stato eletto nella Commissione
atleti Eaa. Insieme a lui, lo svedese
Christian Olsson (536), il greco Pe­
riklis Iakovakis (360), la bulgara Ivet
Lalova (521), la norvegese Isabelle
Pedersen (401) e la finlandese Han­
na­Maari Latvala (399). Per Anna
Incerti 313 preferenze. Intanto,
mentre Beppe Gibilisco rimanda il
ritiro al meeting di Rieti del 7 set­
tembre, stasera a Trani (Bt) gara
d’asta in piazza con Alessandro Sin­
no, Roberta Bruni e Sonia Malavisi.
ANDREA BUONGIOVANNI
PIÙ PODI
Christophe
Lemaitre
Vince tre
medaglie e
porta a 8 il suo
totale europeo,
record
maschile. Tra le
donne (10), è di
Irena Szewinska
«Bizzarro, è tutto molto bizzarro: in nes­
sun modo, fino ad alcune settimane fa, avrei
immaginato di poter arrivare a centrare simili
risultati. Solo ora comincio a prendere coscien­
za di quel che ho fatto...». C’era incredulità sul
volto di Dafne Schippers dopo la splendida ac­
coppiata d’oro europea 100­200. Ben giustifi­
cata: la 22enne olandese non è una sprinter... O
meglio: bronzo iridato in carica dell’eptathlon,
dopo essere stata oro junior mondiale ed euro­
peo, non lo era ancora. «Adesso ho bisogno di
una settimana per riprendermi – dice – ma poi
inevitabilmente le prospettive un po’ cambie­
ranno. Anche se ribadisco: voglio rimanere nel­
le prove multiple ed è nelle sette specialità che
conto di gareggiare ai Mondiali di Pechino
2015». Passando – sarebbe già definito – dal
tradizionale meeting austriaco di Goetzis, in
calendario il 30­31 maggio...
Doppietta Intanto, quel che ha compiuto a
Zurigo, resta. Non è tanto l’«uno­due» a far
scalpore: al Letzigrund ci sono riusciti anche i
britannici Mo Farah e, grazie alle staffette,
Adam Gemili e Martyn Rooney, così come in
passato, dalla polacca Stella Walaisiewicz di
Vienna 1938, alla belga Kim Gevaert di Gote­
borg 2006, nelle sue stesse gare, l’impresa era
già stata realizzata nove volte. A far rumore è il
modo in cui l’ha ottenuta. Prima vincendo i 100
in 11”12 (11”08 in semifinale, 11”03 di perso­
nale), in una serata dalla temperatura rigidissi­
ma e contro e un muro di vento (­1.7 m/s). Poi,
LA PRESENTAZIONE
Dafne Schippers, 22 anni, regina di Zurigo EPA
soprattutto, dominando i 200 con un mirabo­
lante 22”03 (­0.5), il terzo miglior crono nella
storia della rassegna dopo le prestazioni delle
leggendarie tedesche Heike Drechsler e Katrin
Krabbe, ma il miglior tempo europeo da quan­
do la russa Irina Privalova, a Montecarlo, il 25
luglio 1995, volò in 21”87. Va da sé che si tratta
anche della miglior prestazione mondiale sta­
gionale (in Svizzera ne sono arrivate un totale
di sette). Per chiarire: è dall’oro della stessa Pe­
rec ad Atlanta 1996 che un’atleta del Vecchio
Continente non sale sul podio olimpico dei 200.
Il futuro «A questo punto – sospira l’allieva di
Bart Benemma, il responsabile della sua possi­
bile trasformazione in velocista – non mi resta
che migliorare l’uscita dai blocchi. In allena­
mento funziona, ma in gara, come avete visto,
proprio no...». Dafne tornerà a Zurigo, sui 100,
giovedì 28 per la prima finale di Diamond Lea­
gue: troverà, tra le altre, la nigeriana Blessing
Okagbare, le statunitensi Tori Bowie e Allyson
Felix e la giamaicana Shelly­Ann Fraser. Sarà
una sorta di prova del nove. Ma per l’erede di
Fanny Blankers Koen, la «mammina volante», il
futuro, appunto, potrebbe rimanere legato alle
multiple. Senza dimenticare che la prossima
edizione degli Europei, nel 2016, si svolgerà
nella «sua» Amsterdam, dove le gare di disco e
giavellotto si terranno al Museumplain, area
che racchiude i celeberrimi Rijksmuseum, Ste­
delijk e Van Gogh Museum. Lo slagan sarà
«Athletics like never before» («L’atletica come
mai prima»). Sembra creato apposta per Dafne
Schippers.
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Maratone italiane
Progetto Città d’arte
A Zurigo, a Casa Italia Atleti­
ca, presentato il progetto maratone
Città d’Arte (Torino, Firenze, Roma e
Venezia): obiettivo, in accordo con
la Fidal, un rapporto di collabora­
zione per migliorare le organizza­
zioni e aumentare i partecipanti.
CORSE ALL’OTTAVO MESE
La Montano è mamma
Alysia Montano, 5a negli 800
ai Giochi di Londra 2012, dopo aver
corso a fine giugno la distanza ai
campionati Usa di Sacramento in­
cinta di 34 settimane, è diventata
mamma di Linnea Dori. Yelena
Isimbateva ha battezzato la pro­
pria bimba: si chiama Eva. Ieri a
Landau (Ger), nell’asta, 5.83 dello
statunitense Mark Hollis.
TENNIS PER MOTIVI DI SICUREZZA UCRAINA­BELGIO E ISRAELE­ARGENTINA DEVONO EMIGRARE
La Davis in campo neutro: doppia sconfitta
VINCENZO MARTUCCI
VinceMartucci
Visto da destra come da
sinistra, il doppio trasloco de­
gli spareggi Israele­Argentina
e Ucraina­Belgio, del 12­14
settembre, per restare nella se­
rie A di coppa Davis, è assurdo.
Soprattutto pensando che le
squadre non solo emigreranno
in campo neutro, ma addirit­
tura a Sunrise, in Florida
(Usa) e Tallin (Estonia), cioé,
rispettivamente a 10.372,95 e
a 1300 chilometri dalle capita­
li dei due paesi, Tel Aviv e Kiev,
alla faccia del fattore campo e
del supporto dei tifosi, capisal­
di dell’essenza stessa della
competizione a squadre più fa­
mosa. Miracoli della politica e
dei motivi di sicurezza che in
questo momento si accompa­
gnano ai paesi ospitanti. La Fe­
derazione internazionale (Itf)
è intervenuta offrendo in un
primo momento a Israele e
Ucraina la possibilità di scelta
del campo neutro, così da ga­
rantirsi comunque quella di
palle e superfici, poi lasciando
la decisione all’Argentina, do­
po l’opposizione di Israele al
comitato decisionale dell’Itf,
ed accogliendo invece il com­
promesso proposto dagli
ucraini. Come ha commentato
il presidente mondiale, l’italia­
no Francesco Rici Bitti: «Non è
mai una scelta facile negare ad
una federazione la scelta della
sede. La Coppa è fondata su
principi di comprensione tra le
nazioni, e in 114 anni abbiamo
fatto un buon lavoro. Ma la si­
curezza degli atleti e del pub­
blico ha la priorità, perciò si è
deciso che Israele e Ucraina
non sono luoghi sicuri per
ospitare questi eventi».
«Pazzesco!» In realtà la deci­
sione è stata ancora più soffer­
ta perché in un primo momen­
to, anche se non all’unanimità,
la Itf aveva confermato Kiev,
ma poi ha accolto il ricorso dei
belgi. Con Sergiy Stakhovsky,
Goffin a Tallinn può cambiare direzione di Ucraina­Belgio ACTION IMAGES
il castigatore di Federer a
Wimbledon, che ha contestato
su Twitter: «Pazzesco! L’Itf vie­
ta all’Ucraina di giocare in ca­
sa. Federazione belga sei dav­
vero lontana dall’essere de­
cente». Perché, senza il nume­
ro 1, Dolgopolov, che non
potrà recuperare dopo l’opera­
zione al ginocchio destro, e
senza il tifo di casa, il match, è
più equilibrato che mai, contro
Goffin e Bemelmans, sul velo­
ce indoor del Tere Tennis Cen­
tre di Tallinn. Più facile per la
Itf è stato emigrare dall’area
israeliana, dopo le tensioni
nella Striscia di Gaza che già
avevano fatto cancellare il tor­
neo di Tel Aviv. Ma certo, ogni
qual volta gli ideali dello sport
devono piegarsi alla politica, è
una sconfitta comunque, per
tutti.
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32
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
FORMULA 1
IL FENOMENO IL PROGRAMMA RIVOLTO ALLE PROMESSE SEMBRA UNA FONTE INESAURIBILE. CON QUALCHE CONTROINDICAZIONE
La cantera Red Bull sempre a caccia del nuovo Vettel
Alesi: «Meritano 10 e lode perché danno fiducia ai giovani». Ma quanti...bocciati ANDREA CREMONESI
Sebastian Vettel coi
suoi 27 anni al confronto con
l’adolescente Max Verstap­
pen fa ormai la figura del ve­
terano. Ed è forse anche per
questa ragione, oltre che per
la stagione sin qui deficita­
ria, che Giancarlo Minardi si
azzarda a pronosticare che
possa cambiare...aria. «La
mossa della Toro Rosso di an­
nunciare così presto Verstap­
pen può diventare la miccia
domande a...
3
GIANCARLO
MINARDI
CONSULENTE ACI CSAI
«Il suo guaio sarà soltanto
l’assenza dei collaudi» Quando era costruttore
=
Giancarlo Minardi, 66 anni,
ha lanciato molti talenti tra i
quali Fisichella, Trulli e
Alonso. Oggi mette il suo
fiuto per i giovani a servizio
della Federazione.
che fa esplodere il mercato pi­
loti: in fondo Vettel e Alonso
sono due top driver scontenti
della situazione e all’orizzonte
si profila una Honda disposta
a spendere».
Poker Al momento però la
Red Bull può vantare in vista
del 2015 un poker d’assi. Un
quattro volte campione del
mondo (Vettel), un australia­
no che al primo anno nel team
iridato è stato l’unico capace
di infrangere il dominio della
Mercedes, conquistando i suc­
cessi in Canada e Ungheria
(Ricciardo); poi nella «satelli­
te» Toro Rosso, Daniil Kvyat, il
ventenne russo che al primo
anno nei gran premi è andato
quattro volte a punti e appun­
to il figlio di Jos che ha brucia­
to le tappe. Come solo in pas­
sato è capitato a Kimi Raikko­
nen, passato dalla F. Renault
alla F.1.
Pokerd’assi Sebastian Vettel
Germania
27 anni
4 Mondiali
GP 131, vinti 39
pole 45
Pos. 2014: 6o
Daniel Ricciardo
Australia
25 anni
GP corsi 61
GP vinti 2
Pos 2014: 3o
Daniil Kvyat
Russia 20 anni
GP corsi 11
Pos. 2014: 15o Campione 2013 della GP3
schiererà Vettel, Ricciar­
do, Kvyat e appunto Ver­
stappen, tutti molto giova­
ni: un bel investimento.
«Mi fa piacere che la Toro Ros­
so abbia ereditato dalla Minar­
di la vocazione a lanciare i gio­
vani. Sono convinto che Kvyat
ad esempio sia già pronto per
fare un ulteriore salto. ma mi
fa pure piacere che tra gli sfi­
danti più accreditati di Ver­
stappen in F.3 ci siano i nostri
Fuoco e Giovinazzi, frutto di
un piano che l’Aci ha messo in
cantiere ormai 4 anni fa. Ora
serve che qualcuno (la Ferra­
ri; n.d.r.) dia loro l’opportuni­
tà di fare il salto di qualità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S
Il 16enne della Toro Rosso: «Paura dei GP? Più pericoloso girare con la bici in città». Chiesa: «Ricorda Gilles Villeneuve»
Sana pazzia Verstappen jr
parla come un veterano, senza
nessun timore per la sfida che
l’attende. Non ha ancora la pa­
tente, prenderà la Superlicen­
za di F.1 dopo i test invernali e
non avrà i 10 mila chilometri di
prove che aiutarono Jacques
Villeneuve e Hamilton all’esor­
dio. Ma è spavaldo: «Quando
hai guidato una macchina da
corsa puoi guidarle tutte. L’età
non fa differenza. È più perico­
loso andare in bici in città. È
successo troppo in fretta? Non
direi, è una vita intera che la­
voro per questo. Meglio non
perdere tempo in altre catego­
rie». Parole che fanno intrave­
dere il fuoco dietro la corazza
del pilota robot. E infatti Dino
Chiesa, il guru del kart che ha
svezzato fior di talenti, lo defi­
nisce: «Velocissimo, coraggio­
so e con un pizzico di pazzia.
Uno alla Gilles Villeneuve».
2 La nuova F.1 ibrida, meno
3 La Red Bull nel 2015
COSA DICE
LA NORMA
«L’età non conta
In F.1 sarò pronto
dal primo anno»
è un po’ troppo presto per
debuttare in F.1?
«Il problema non è l’età ma il
fatto che questi ragazzi non
possono fare un numero suffi­
ciente di test. Io ho portato
Fernando Alonso ed Esteban
Tuero in F.1 che avevano solo
qualche anno in più ma prima
hanno potuto prendere confi­
denza con la monoposto».
L’olandese Max Verstappen, 16 anni, ha vinto 8 gare al debutto in F.3 IPP
LUIGI PERNA
twitter@pernagazzetta
Ciascun padre cerca di
dare al proprio figlio quello
che lui non ha avuto. E Jos Ver­
stappen, talento incompiuto
della F.1, ha trasmesso al suo
erede una dote: la disciplina.
Osservando Max Verstappen
nei momenti di pausa delle ga­
re che disputava in kart, sem­
brava di vedere in azione un
soldato. Meticoloso, attento e
quasi ossessivo perfino nel pu­
lire il telaio del suo piccolo bo­
lide. Una volta, dopo un raro
errore costato una vittoria, rac­
contano che il padre lo lasciò a
piedi in pista e il ragazzino do­
vette trovarsi un passaggio per
tornare in albergo.
Severità Educato con severi­
tà, programmato fin da bambi­
no per diventare un campione,
Verstappen jr. a 17 anni sarà il
più giovane pilota della storia
ad arrivare in F.1, dopo i titoli
europei e mondiali nel kart e
una sola stagione in F.3, condi­
ta finora da 8 vittorie e dal
trionfo al Masters di Zandvo­
ort. Tanto da sorprendere lo
stesso papà Jos: «Non mi aspet­
tavo che ci riuscisse così in fret­
ta. Ma quest’anno avrebbe già
potuto vincere 10­11 gare e ha
impressionato tante persone».
Lui, il nuovo fenomeno, è rag­
giante. «Se ci penso è incredi­
bile — ammette Max —. Sono
entusiasta pensando alla pros­
sima stagione con la Toro Ros­
so. D’ora in avanti mi prepare­
rò, studiando ogni cosa di una
F.1. Dovrò arrivare in auto, co­
noscendo alla perfezione ogni
comando, per trovarmi subito
a mio agio come nel passaggio
dal kart alla F.3. Mi aiuterà il
simulatore. Sono sicuro che
nel 2015 sarò pronto».
Mentore Sarà per questo spi­
rito «no limits» che Helmut
Marko l’ha voluto a tutti i costi
nel vivaio Red Bull? «Con lui
mi sono trovato bene dal primo
incontro. È una persona piace­
vole e mi ha fatto capire che ci
teneva ad avermi in squadra —
racconta Verstappen jr —. Ci
siamo visti una volta nella sua
casa a Graz e ancora nel
weekend della F.3 in Austria.
C’erano stati incontri orientati­
vi anche con altre squadre (la
Mercedes; n.d.r.), ma ora sono
felice di essere alla Red Bull. È
il miglior team di F.1. Vincere
le gare e diventare un giorno
campione del mondo sono i
miei obiettivi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’OPINIONE
di PINO ALLIEVI
a pagina 27
Complimenti Jean Alesi,
che seguendo il figlio Giulia­
no nei kart ha avuto modo di
osservare da vicino la cresci­
ta di Verstappen e le mosse di
papà Jos («il suo ruolo è stato
fondamentale») non ha dub­
bi: «Red Bull merita 10 e lode
4
il debuttante record
MAX VERSTAPPEN
1 Minardi, ma a 17 anni non
potente, può in qualche
modo dare una mano?
«I ragazzi di oggi sono abituati
a giocare con la playstation,
hanno a che fare con volanti
sofisticati sin dalle formule
propedeutiche e possono alle­
narsi al simulatore. Poi è chia­
ro che la pista conta sempre e
quindi si può pagare un po’
l’inesperienza».
Max Verstappen
Olanda 16 anni
Iridato 2013 kart KZ1 Ora è secondo nell’Europeo F.3
Giudizio «Non credo che sia
un rischio farlo debuttare a
17 anni — spiega Helmut
Marko, responsabile della
cantera —. Ha dimostrato in
varie gare di saper usare la
testa, ha una velocità incredi­
bile per la sua età è molto ma­
turo, oltre ad essere un gran
lavoratore. Inoltre la Toro
Rosso ha una bella tradizione
nell’educare e allenare i gio­
vani. Arriverà preparato».
&
Le regole
della F.1
Serve solo
la super
licenza
Non c’è un
limite di età per
correre in F.1:
però bisogna
avere la
superlicenza.
Si ottiene di
diritto vincendo
F. 3 inglese,
italiana,
giapponese
ed Euro Series.
Oppure la GP2
Ma può
ottenerla
la licenza anche
chi abbia
ottenuto
risultati
significativi. Ad
esempio il pilota
che va a podio
per 5 volte
negli ultimi due
campionati GP2.
Oppure
percorrendo
300 km nei test.
S
Due ruote
In MotoGP
a 18 anni
Il Motomondiale
ha sempre
avuto dei limiti
minimi di età.
Per la classe di
mezzo, oggi
Moto2, 16 anni,
in MotoGP 18.
Moto3 a 16
La 125 aveva
come limite
minimo i 15
anni:
Jorge Lorenzo
debuttò a
stagione
iniziata,
il giorno
del compleanno.
Nel 2010
con la Moto3
si è passati
a 16 anni.
Ma dal 2015
per favorire la
partecipazione
del francese
Fabio
Quartararo
verrà concessa
una (incom­
prensibile)
deroga
perché hanno il coraggio di
puntare sui giovani». In effetti
il programma giovani dei «bi­
bitari», che passa dalla F.3 e
dalla F. Renault 3.5, sembra
una miniera inesauribile.
Scartati Il rovescio della me­
daglia sono Sainz jr., Da Costa,
Alguersuari, Buemi e ora Ver­
gne «bruciati» dalla ricerca
continua del nuovo Vettel. Se
Vergne, Alguersuari e Buemi
hanno avuto almeno la possi­
bilità di essere messi alla pro­
va nei gran premi, l’ingaggio
di Verstappen sembra al mo­
mento frenare le ambizioni di
Sainz jr e di Da Costa. A meno
che, come ai tempi della Hrt,
Colin Kolles, ora boss ombra
della Caterham, non ripristini
un rapporto privilegiato con
Red Bull.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GENITORI DA CORSA
Papà Jos una furia
Mamma Sophie
trionfava in kart
Il rogo ai box di Hockenheim al GP Germania 1994:
al volante della Benetton c’era Verstappen COLOMBO MARIKA VIANO
AMSTERDAM (Olanda)
Jos Verstappen spiega i perché di una scel­
ta che potrebbe sembrare azzardata, raccontan­
dola sul sito internet del figlio Max. «Il mio ra­
gazzo compie 17 anni il mese prossimo e correrà
già in F.1. Certo, non ha l’esperienza, ma è stata
una scelta meditata: lui impara tutto veloce­
mente». Verstappen senior, 42 anni, ha corso ai
massimi livelli per 8 anni, smettendo nel 2003.
Nel 2012 la sua compagna Kelly van der Waal lo
denunciò per tentato omicidio, facendolo finire
in carcere per due settimane. Il giudice poi sta­
bilì che non c’erano prove a
carico di Verstappen, rico­
noscendogli un indennizzo
di 41.500 euro. Per giunta
l’ex pilota si è poi sposato a
febbraio con la stessa Kelly,
che ora è in attesa del terzo
figlio di Jos.
«Per Max — continua —
Papà Jos, 42 anni
ho sacrificato la mia carrie­
ra e l’ho sempre stimolato ad ambire alla perfe­
zione. Nel suo primo test con una F.Renault 3.5,
la settimana scorsa al Red Bull Ring, si è messo
al volante ed è subito andato forte. Max riesce a
tenere tutto sotto controllo. Avremmo potuto
scegliere la GP2, ma anche questo è un rischio.
Quanti talenti si sono persi in quella categoria?
Con la Red Bull siamo arrivati alla conclusione
che la F.1 è l’opzione migliore».
Buona razza non mente: la mamma di Max è
l’ex kartista belga Sophie Kumpen, unica donna
a vincere il Trofeo Margutti a Parma, nel 1995.
Ora ci pensa Max a stabilire un nuovo record.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MOTO3 A PARTIRE DA SILVERSTONE
Migno sale sulla Mahindra
Andrea Migno, il più esperto dei giovani
della Vr46 Academy, sale nel Mondiale Moto3. Da Silverstone il 18enne di Cattolica, che corre nel Cev con la Ktm di Martinez (suo compagno è Luca Marini, fratello di Valentino Rossi) avrà la Mahindra dell’australiano Sissis.
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
FORMULA 1 L’INTERVISTA
Scommetto che tra un po’ la
Ferrari sarà la nostra rivale
più pericolosa».
Il capo Mercedes
TOTO WOLFF
Ha letto di Marmorini? Dice
che il futuro della rossa è a ri­
schio perché si è affidata a
persone inesperte.
«Essere a digiuno di corse
non è ideale ma Mattiacci è
concreto, intelligente con le
idee chiare in testa. Poi sarà il
tempo a giudicare».
«Niente ordini ma Nico e Lewis
non si ostacolino»
Ha sentito parlare delle ci­
fre mostruose legate al rinno­
vo di Alonso?
«Vere o no, sono fuori mer­
cato. Nel Mondiale si stanno
affermando volti nuovi come
Ricciardo, Bottas e Kvyat che
corrono con ingaggi da 1­2
milioni. I prezzi caleranno».
«Mai chiederemo di alzare il piede per far passare l’altro. Rosberg e Hamilton pensino pure al titolo purché le gare
non diventino partite a scacchi. GP tra i più belli da 10 anni» ANDREA CREMONESI
Le vacanze, appena con­
cluse, le ha trascorse al mare,
in Sardegna. «Però io sono ri­
masto tutto il tempo a riva. Mi
sono sentito un... vecchietto»,
scherza Toto Wolff, capo della
Mercedes F.1. Colpa dell’inci­
dente in mountain bike alla vi­
gilia del GP d’Ungheria.
E così è saltata la riunione
di Londra tra i team sul futuro
della F.1. Non è così?
«Sì ero stato operato e non
potevo volare».
Nel frattempo Bernie Ec­
clestone ha pagato 100 milioni
al tribunale di Monaco di Ba­
viera e si è liberato del proce­
dimento penale per corruzio­
ne.
«Una buona notizia che il
procedimento si sia chiuso
perché la F.1 ha bisogno di sta­
bilità».
Ma resta la crisi di popolari­
tà. «Basta col dire che questa
F.1 non va bene. Il GP di Ger­
mania è stato poco seguito ma
in Canada, Austria e Gran Bre­
tagna c’è stato il pieno. Le ulti­
me gare sono state tra le più
spettacolari degli ultimi 10
anni. Stiamo scontando il pas­
saggio dalla tv in chiaro a
quella a pagamento, non mi
allarmerei troppo».
Sicuro che non ci sia nulla
da cambiare?
«Qualcosa è già stato fatto:
la Fia ha allentato la morsa
Il rinnovo di Hamilton?
Ex pilota e azionista della Williams Toto Wolff, 42 anni, austriaco, finanziere ed ex pilota, dal 2013 è presidente della Mercedes F.1. Sposato con Susie Stoddart, pilota collaudatore Williams, scuderia della quale è azionista COLOMBO
sulle penalizzazioni per le ma­
novre in pista, a tutto vantag­
gio dello show».
Può spiegare il senso del­
l’ordine di scuderia a Hamilton
in Ungheria?
«Il principio è chiaro: se i
due piloti sono su strategie
differenti, uno non può com­
plicare la vita all’altro. Nico
doveva effettuare una sosta in
più, Lewis no e alla radio ha
detto che Rosberg poteva pas­
sarlo. Ma Nico non è mai stato
troppo vicino e non diremo
mai a un pilota di alzare il pie­
de per farsi superare».
Belle le vacanze da domina­
tori del Mondiale?
«Sì ogni tanto mi do un piz­
zicotto per capire se sia tutto
vero. Ma ora viene il difficile
perché c’è il rischio di rilassar­
si».
I guai vengono dall’affidabi­
lità.
«Anche in Ungheria, Hamil­
ton è stato rallentato nella sua
rincorsa da un problema all’
alimentazione. Alcuni guai
sono colpa nostra, altri dei
fornitori. Ci stiamo lavorando
a fondo perché in questa se­
conda parte vogliamo garanti­
re ai nostri piloti auto robu­
ste».
Alla fine il GP l’ha vinto Ric­
ciardo.
«Lì sono entrati in conflitto
il nostro interesse di team, che
è vincere le gare e il titolo co­
struttori, e quello dei piloti
che pensano al Mondiale Pilo­
ti. Nico è stato a lungo dietro a
Vergne perché non voleva
«
Mattiacci non sa
di corse? Ma è
concreto. Con lui
la Ferrari presto
sarà temibile SU MATTIACCI
TEAM PRINCIPAL FERRARI
prendere dei rischi, sapendo
che comunque precedeva Ha­
milton. Atteggiamento com­
prensibile perché non è che
tutti gli anni riesci a giocarti il
Mondiale. Però non ci interes­
sa trasformare i GP in partite a
scacchi e i piloti lo sanno».
In Ungheria si è rivista la
Ferrari sul podio.
«In questi mesi ho cono­
sciuto e apprezzato Mattiacci.
«Parliamo: tutte e due le
parti sono interessate a prose­
guire a lungo insieme».
Intanto Verstappen si è ac­
casato alla Toro Rosso, avete
perso la partita con la Red
Bull?
«No perché il nostro pro­
gramma rivolto ai giovani è
ancora in fase di allestimento
e non potevamo garantirgli
subito la F.1. Ho stima di Max
e di suo padre, ha talento ed è
esaltante per tutto il movi­
mento che lui corra nei GP».
Domenica si torna in pista.
Da favoriti.
«Piano, un anno fa eravamo
convinti di andare forte a Spa
e non è stato così. Dunque oc­
chio alla Williams, avendo po­
co drag, andrà fortissimo».
Vero che fornirete i motori
nel 2015 alla Lotus?
«Al momento quella sem­
bra la direzione».
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CICLISMO SABATO IL VIA DA JEREZ
Sagan, Boonen, Degenkolb
Vuelta con vista sul Mondiale
Cast stellare per la classifica, ma non è da meno il lotto di chi in Spagna preparerà
l’assalto iridato
CLAUDIO GHISALBERTI
Jerez de la Frontera­
Santiago de Compostela:
3.240 chilometri spalmati in
21 tappe di cui ben 13 di alta e
media montagna. La Vuelta a
España che prende il via saba­
to dall’Andalusia, presenta un
cast eccezionale, anzi unico. A
livello di emozione, cioè senza
fare calcoli di punteggio, vie­
ne da dire che è persino me­
glio del Tour. Rispetto alla
Boucle manca Vincenzo Niba­
li, ma in compenso ritorna tut­
to il podio del Giro: Nairo
Quintana, Rigoberto Uran e
Fabio Aru. In più, solo per re­
stare agli uomini di classifica,
ci sono tutti gli altri big: Froo­
me, Contador, Rodriguez, Val­
verde, Evans, Pinot e Horner
al via come numero 1 in quan­
to ultimo vincitore.
Il trampolino Ma la Vuelta
negli ultimi anni è diventata
anche il miglior trampolino di
lancio verso il Mondiale. Dal
2000 ad oggi, sono solo tre in­
fatti i campioni del mondo che
non sono usciti dalla corsa
spagnola: Vainsteins (2000),
Peter Sagan, 24 anni, 7 vittorie nel 2014 BETTINI
Cavendish (2011) e Rui Costa
lo scorso anno. E due settima­
ne dopo la conclusione a San­
tiago de Compostela, a Pon­
ferrada, sempre in Spagna, su
un circuito «impegnativo ma
non selettivo» (parole di Davi­
de Cassani e Javier Minguez,
c.t. di Italia e Spagna) è in pro­
gramma la prova iridata.
Tra i 198 al via da Jerez de
la Frontera ce ne saranno
quindi molti che correranno
già con la testa rivolta al Mon­
Tom Boonen, 33 anni, 5 vittorie in stagione BETTINI
diale, alternando tappe «a tut­
ta», magari per la vittoria par­
ziale, ad altre un po’ al rispar­
mio. Paolo Bettini in questo
era un maestro. Alla vigilia
della Vuelta, per mettersi alla
prova segnava un paio di tap­
pe con il circolino rosso. Non
sbagliava un colpo. Così, dopo
le vittorie di Corboba e Gua­
dalajara, nel 2006 arrivò il
trionfo di Salisburgo. E dopo
quella di Luarca nel 2007, ecco
il bis a Stoccarda.
Tra i favoriti per
l’oro di Ponferrada
al via anche Gilbert, Valverde,
Matthews
e Cancellara
Pezzi pregiati Ma chi potreb­
bero essere quest’anno gli uo­
mini da Mondiale presenti alla
Vuelta? Cassani indica il tede­
sco John Degenkolb come uo­
mo da battere a Ponferrada. E
il tedesco vincitore dell’ultima
Gand­Wevelgem ci sarà. Così
come sarà al via lo slovacco
Peter Sagan, altro uomo peri­
coloso per il Mondiale, che
viene dal tris nella classifica a
punti del Tour, seppure senza
tappe all’attivo. Poi Michael
Matthews e quel Tom Boonen
che per ora resta un’incognita.
Ma il fiammingo, che viene da
una stagione sottotono e ha
saltato il Tour per preparare a
puntino il Mondiale (proprio
in Spagna, a Madrid, vinse il
titolo nel 2005), è un campio­
ne capace d’inventarsi il nu­
mero. Philippe Gilbert, dal
canto suo, sembra avere già
dato il meglio, però occhio al
vallone. E Wouters Poels, Pe­
ter Kennaugh, Daniel Martin,
Dani Moreno e il già citato
Alejandro Valverde, li voglia­
mo dimenticare? Poi c’è un
fuoriclasse che a Ponferrada
farà paura: Fabian Cancellara.
Lo svizzero sarà protagonista
anche della crono di mercole­
dì 24, sebbene il grande favo­
rito nella gara contro il tempo
resti Tony Martin e l’Italia ab­
bia ambizioni di podio con
Adriano Malori, anche loro
presenti alla Vuelta.
I possibili azzurri In chiave
Italia, Bennati sarà il regista
degli azzurri e alla Vuelta do­
vrà proteggere Contador. Cas­
sani in Spagna terrà d’occhio
anche De Marchi, Gatto,
Giampaolo Caruso, Brambilla,
Cataldo e Quinziato. Ci sarà
anche Pozzato, ma il suo treno
potrebbe già essere passato.
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Taccuino
INTERVISTA ALLA CNN
Armstrong: «Vivo
serenamente»
«Vivo la mia vita quotidiana
serenamente, senza essere insul­
tato per quello che ho fatto. Sì, a
volte mi pare che qualcuno voglia
dire qualcosa, ma non è mai suc­
cesso». Così Lance Armstrong in
un’intervista alla Cnn a 18 mesi dal­
la confessione doping in tv da
Oprah Winfrey. Alle porte però ci
sono un po’ di cause civili che po­
trebbero prosciugare non poco il
portafoglio del texano, squalificato
a vita e privato dei 7 Tour. La più te­
muta riguarda l’accusa di frode nei
confronti del Governo legata ai suoi
trionfi «dopati» in maglia Us Postal.
«Nessuno può veramente sostene­
re che l’Us Postal è stata danneg­
giata. Anzi, grazie a me hanno fatto
un sacco di soldi» ha detto Lance.
TOUR DU LIMOUSIN
Finetto terzo
Voeckler clavicola ko
Terzo posto per Mauro Finet­
to (Neri Sottoli) nella Limoges­Brive,
1a tappa del Tour du Limousin, dietro
al belga Bjork Leukemans (Wanty) e
al francese Stephane Rossetto (Big­
Mat). Frattura di una clavicola per il
francese Thomas Voeckler, investito
da un’auto mentre stava raggiungen­
do la linea di partenza.
RINNOVO
Visconti altri 2 anni alla Movistar
Giovanni Visconti è stato
confermato per altri due anni dalla
Movistar. Luca Paolini prolunga di
un’altra stagione il suo contratto
col Team Katusha.
34
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
BASKET PARTE L’AVVENTURA SPAGNOLA
Siena o Vitoria
Crespi è sempre
qualcosa
di differente
Umiltà e ambizione, l’ultimo tecnico
della Mens Sana ha già lo slogan per la
sua nuova avventura: humbition
LUCA CHIABOTTI
Coi ricordi e i rimpianti, a
Siena circolano ancora le ma­
gliette Something different
che fotografano l’ultima, indi­
menticabile, stagione. Ma l’in­
ventore del concetto, Marco
Crespi, è già lontano, a Vitoria,
con il suo modo differente di
vivere il basket. Per la nuova
avventura ha già lanciato una
parola, Humbition, cioè umil­
tà+ambizione sia in spagnolo
che in inglese. Se diventerà un
nuovo slogan vincente, lo sa­
premo quando il Laboral Ku­
txa, grande club d’Europa pas­
sato con l’arrivo di Crespi, un
po’ come Siena, da una pesante
cura dimagrante del budget,
riuscirà non tanto a vincere, in
una lega di colossi, ma a riac­
cendere la passione di una
piazza che sta vivendo un ono­
revole ma poco eccitante decli­
no.
Dopo gara­7 con Milano ha
detto: «Potrei ritirarmi. Con
questa squadra ho coronato il
mio sogno di allenatore che in­
seguo da quando avevo 14 an­
ni». Non si è ritirato...
«Cerco un nuovo percorso
per vivere un sogno diverso,
sapendo che oggi grazie a Sie­
na sono una persona più sere­
na e un allenatore migliore».
La sfida è difficile: squadra
rinnovata di livello, ma poco
più che outsider nella Liga e in
Eurolega. E tanta pressione.
Scariolo, che l’ha preceduta,
secondo noi ha fatto un lavoro
notevole, ed è finita male.
Cosa succederà nel cam­
pionato italiano?
le sue statistiche».
«Ancora una volta, Milano
pur cambiando ha tanta quali­
tà che molto difficilmente po­
trà essere battuta in campiona­
to. Le minori disponibilità eco­
nomiche hanno portato tutte
le squadre ad allargare la ricer­
ca dei giocatori stranieri con
un ricorso più massiccio al­
l’usato sicuro».
Da esperto di mercato Usa,
ci dà qualche nome su cui pun­
tare?
Molti americani sono rookie
usciti dal college, o provenienti
da esperienze minori. Chi alle­
na dovrà cominciare inse­
gnando loro a giocare...
«La difficoltà è che Vitoria,
come Siena, ha un passato po­
deroso che ha fatto diventare il
Baskonia un marchio che signi­
fica prestigio, forza, qualità. Il
presente impone di conferma­
re con ingredienti diversi quel
marchio che non è banale, per­
ché non tutte le squadre ce
l’hanno. Nessun altro club ha
cresciuto e lanciato tanti gioca­
tori anche nella Nba come Vi­
toria, chi passa da qui sa che
potrà raggiungere uno status
più elevato. Il nostro successo
dipende dal miglioramento dei
giocatori e dal loro orgoglio di
salire di livello non grazie ma
vincendo con questa maglia».
«Nella mia idea di allenato­
re, lavoro per far migliorare
Ress come un debuttante come
Green. Oltre a Erick, ho avuto
altre esperienze con rookie
usciti dal college, DeMarco
Johnson e Cameron Benner­
man ed è stata la loro migliore
stagione da professionisti per­
ché la freschezza spesso supe­
ra l’esperienza, intesa come sa­
persi vendere bene. La soddi­
sfazione più grande di un tec­
nico è vedere la squadra e i
singoli giocatori crescere du­
rante la stagione e penso che
sia più bello fare il tifo per chi
vedi lavorare e migliorare che
per un trentenne che gestisce
Baschi Sopra, Orlando Johnson, 25, ultimo acquisto di Vitoria, ex Nba. In alto, Marco Crespi, 52, al lavoro: torna in Spagna 13 anni dopo Siviglia AFP
« Langston Hall, il play di Pi­
stoia, un ragazzo che sa gioca­
re in modo serio. E Josh Owens
di Trento che l’anno scorso ha
fatto il precampionato con noi
a Siena. In Europa, guardate il
mio Davis Bertans un’ala del
1992, preso dal Partizan. Po­
tenziale fenomenale».
Le big d’Eurolega hanno fat­
to la spesa a Siena: Hunter al­
l’Olympiacos, Janning all’Efes,
Haynes al Maccabi. Non erava­
te così scarsi...
«Poi c’è Erick Green nella
Nba a Denver. Provo una sod­
disfazione orgogliosa nel vede­
re che tutti i protagonisti della
stagione di Siena hanno trova­
to una collocazione importan­
te in contesti di qualità, con
uno status tecnico e economi­
co accresciuto. Mi fa star male
invece pensare che chi nella
Mens Sana è stato fondamen­
tale, pur nell’ombra, aiutando­
ci a costruire giorno per giorno
una stagione indimenticabile
sia senza lavoro».
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« Orgoglioso che i miei giocatori di Siena
siano in grandi club, fa male che chi ha
contribuito nell’ombra sia senza lavoro
MARCO CRESPI
ALLENATORE DEL LABORAL KUTXA VITORIA
Appunti
EUROPEO 2015
La Russia deve battere la Svizzera
Oggi tornano le qualificazioni all’Europeo. Nel girone dell’Italia, la Russia ospita la Svizzera che ha vinto all’andata 79­77. E’ l’ultima spiaggia per i russi che solo vincendo oggi (anche largamente per migliorare il quoziente canestri) e poi domenica a Cagliari contro gli azzurri possono ancora sperare du qualificarsi all’Europeo. La formula prevede che passino le prime dei 7 giorni e le migliori sei seconde. L’Italia è praticamente qualificata a meno di due sconfitte con scarti rovinosi nelle prossime due gare, anche con la Svizzera... Si gioca a Mosca alle 19 italiane.
Mladjan contro Mozgov EPA
VERSO IL MONDIALE
Francia giù, bene Lituania e Grecia (pe.m.) Amichevoli pre
Mondiali: Lituania­Slovenia 80­76 (Junkunas, Valanciunas 14; Zupan 18), Grecia­Nuova Zelanda 95­65 (Bourousis 15), Spagna­Senegal 88­49 (P.Gasol 20), Portorico­
Argentina 97­87 (Barea 17; Scola 16), Australia­Francia 76­74 (Baynes 21; Batum 25), Serbia­
Turchia 79­64 (Bogdanovic, Katic 13; Akyol 11), Ucraina­Filippine 114­
64 (Lypovyy 16), Grecia­Slovenia 79­71 (Papanikolaou 20; G.Dragic 14), Lituania­Nuova Zelanda 85­79 (Valanciunas 19; Penney 26), RADUNI
Milano: si aggrega il ceco Peterka
L’EA7 Milano aggrega al
gruppo che si radunerà il 28 il giovane ceco Martin Peterka, 1995, ala forte del Pardubice. All’Europeo under 20, ha chiuso con 16 punti di media segnandone 23 all’Italia.
UNDER 16 Parte oggi in Lettonia l’Europeo Under 16. L’Italia di Antonio Bocchino apre con la Russia ed è in girone con Spagna e Ucraina. Straordinari per Davide Moretti e Lorenzo Bucarelli reduci dal Mondiale Under 17 in Dubai OLIMPIADE GIOVANILE A NANCHINO, IERI 4 ORI, 3 ARGENTI E UN BRONZO
Quadarella ed Esposito: due stelle in piscina Negli 800, Simona si migliora di 4”82 , nei 200 dorso Ambra ora è dietro solo a Filippi e Pellegrini DAL NOSTRO INVIATO
GENNARO BOZZA
NANCHINO (Cina)
Erano avanzati un po’ di
fuochi d’artificio dalla ceri­
monia inaugurale dell’Olim­
piade giovanile. Simona Qua­
darella e Ambra Esposito li
fanno esplodere in piscina. La
prima, con una prova super
negli 800, fa capire che può
diventare una campionessa di
livello mondiale. La seconda,
vince i 200 dorso col record
italiano junior in 2’10”42, ter­
zo tempo assoluto di sempre
dopo quelli di Filippi e Pelle­
grini. La giornata azzurra si
conclude poi con argento nel­
la 4x100 stile libero maschile
con Alessandro Bori, Giaco­
mo Carini, Simone Sabbioni e
Nicolangelo Di Fabio; argento
nella sciabola femminile con
Chiara Crovari. Italia con 4
ori, 3 argenti e un bronzo.
Il grande balzo Per capire
meglio l’impresa di Simona
bisogna partire dalle cifre, o
dalla «fredda cronaca» come
direbbe Antonio Albanese/
Frengo. Abbassa di 4”82 il suo
record junior, fino a 8’35”39.
Lo aveva stabilito vincendo gli
Europei di categoria, un mese
e mezzo fa, in 8’40”21, dopo
aver ancor prima abbassato il
personale da 8’53”70: miglio­
ramento di 18”31! Il tempo,
inoltre, è il nono assoluto di
sempre in Italia, il 16o del
2014 in Europa. Ed è molto vi­
cino al record europeo junior,
8’32”68, della tedesca dell’Est
Heidi Grein, risalente al 1986,
in pieno boom del doping ol­
tre il muro di Berlino. Aggiun­
giamoci l’altro record italiano
junior che durava dal 1979,
nei 1500, portato da Simona
fino a 16’26”60, e si capisce
cosa si può aspettare da que­
sta ragazza romana che com­
pirà 16 anni il 18 dicembre. Il
bello è che lei a Nanchino ga­
reggia di mattina, nelle serie
«deboli» perché ha il tempo di
entrata a 8’53”. «L’8”40 era
arrivato troppo tardi — spie­
ga lei —, così ho dato tutto».
Le avversarie più forti, di sera,
restano almeno a un secondo
e mezzo.
Rabbia Simona commenta:
«Non mi aspettavo di andare
così forte. Si vede che la rab­
bia per dover gareggiare sen­
za riferimenti, di mattina, mi
Simona Quadarella, 15 anni BIZZI
ha dato ancora più forza». Il
motivo del miglioramento?
«Allenamenti più duri, non ne
salto nemmeno uno. Due vol­
te la settimana ho il doppio.
Mi sveglio alle 5 e vado a nuo­
tare all’Aniene alle 6. I miei
genitori mi accompagnano
con l’auto, anche loro devono
svegliarsi. Poi a scuola, al Li­
ceo Scientifico, e di nuovo in
piscina nel pomeriggio. E
adesso anche la palestra». Per
mettere su un po’ di muscoli,
lei che ha il fisico longilineo,
simile a quello di Alessia Fi­
lippi. Forse un segno del de­
stino, anche se lei dice di non
avere modelli. E ora, un pen­
sierino ai Mondiali di Kazan?
«Non lo so». Ma il suo sorriso
imbarazzato dice molto di
più. E Rio? «Beh, comincio a
pensarci».
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MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI PALLAVOLO LA PRIMATISTA DI PRESENZE IN AZZURRO RICHIAMATA PER L’EMERGENZA E’ AL LAVORO La lezione della Lo Bianco: «Darò una mano» «C’ero rimasta male di non essere stata convocata, ma le decisioni del c.t. si accettano. Tutte. Per questo ora sono qui»
mi ero presa un’estate tran­
quilla’”. Da lunedì è a Cesena­
tico, dove ieri pomeriggio ha
incontrato il c.t. Bonitta. Dove
si sta già allenando da un po’
Carolina Costagrande e dove
ieri, in amicizia, è arrivata a
dare una mano anche Paola
Cardullo. «Ma non arrivo pro­
prio a zero eh – ci tiene a pre­
cisare – nessuno sportivo vero
si lascia andare a zero. Siamo
solo all’inizio, ho appena co­
municato alla mia nuova
squadra (il Fenerbahce Istan­
bul, ndr) che non rientro. Ora
si tratta di fare in fretta, senza
rischiare».
MARIO SALVINI Non diventi l’azzurra
più azzurra di tutti gli azzurri
d’Italia se non hai una classe
superiore. E tanta umiltà, che
a ben vedere è solo consape­
volezza, della propria forza,
di essere nel giusto. E quindi
eccola qui, Eleonora «Leo» Lo
Bianco che torna in nazionale.
Con una lezione straordinaria
per tutti, dall’alto delle sue
522 presenze, primato di tut­
to lo sport italiano
Dare una mano «Ovvio che
sono contenta. Molto conten­
ta di essere di nuovo azzurra.
Non sarei qui se non lo fossi e
se non avessi un obiettivo».
Che, lo dice lei stessa, è prima
di tutto: «Dare una mano a
questa squadra». La quale del
resto di aiuto ha bisogno più
che mai, dopo il ritiro di Tai
Aguero e l’infortunio di Fran­
cesca Ferretti. Il c.t. Marco Bo­
nitta aveva puntato su di loro,
Leo non se ne era lagnata, così
come non ha fatto la preziosa
quando si è trattato di rientra­
re in fretta e furia per riparare
all’emergenza: «Ero dispia­
ciuta di non essere stata chia­
mata – ammette – non lo na­
scondo. Ma avevo accettato la
VELA
COPPA AMERICA
L’immagine risale all’Olimpiade di Londra, ultima manifestazione di Leo Lo Bianco in nazionale: profetica GALBIATI scelta dell’allenatore, perché
è così che funziona. Ci ero ri­
masta male, era dura pensare
che ci sarebbe stato un Mon­
diale in Italia e che io non lo
avrei giocato». E invece le vi­
cissitudini di questa travaglia­
ta nazionale hanno fatto in
modo che Leo ci sia ancora, 16
anni dopo l’esordio. «L’ho det­
to, le scelte del c.t. si rispetta­
no. Vale per l’esclusione, vale
per la chiamata». Fine della
polemica: chi crede di avere
IPPICA
qualcosa da imparare è libero
di farlo.
ha vinto. C’è sempre qualcosa
che ti manca, qualcosa che
vuoi ancora dimostrare o con­
quistare. Negli anni la mia vo­
glia di fare non è cambiata, e
nemmeno i miei stimoli».
Motivazioni Da questo e da
altro ancora. Per esempio dal­
le motivazioni, di una donna
di 34 anni che di Mondiali ne
ha già giocati quattro e vinto
uno, oltre a due Europei, due
Coppe del Mondo e un muc­
chio di altre medaglie. «Penso
che un atleta, una persona di
sport, non stia lì a pensare a
quel che ha fatto e a quel che
La condizione Adesso si trat­
ta solo di capire se 35 giorni,
quelli che mancano all’esor­
dio nel Mondiale, saranno
sufficienti. «Perché non aven­
do in programma di essere in
nazionale – spiega lei stessa –
SOFTBALL
A SOLVALLA
BASEBALL
MONDIALI IN OLANDA
MINEO IN AZZURRO (m.c.) Ci sarà anche
Alberto Mineo, 20enne ricevitore della
formazione di Rookie League dei Chicago
Cubs, nella rosa dell’Italia per gli Europei
in Germania e Rep. Ceca (12­21 settem­
bre). L’organizzazione statunitense ha ri­
lasciato l’autorizzazione ed il prometten­
te atleta goriziano (262 di media, con 1hr e
21pbc in stagione) sarà a disposizione del
Ct Mazzieri. I Dodgers hanno dato l’ok per
Alex Liddi, ma la partecipazione al torneo
del terza base è legata alla qualificazione
per i playoff dei Chattanooga Lookouts,
attualmente terzi, dietro a Tennessee e
Birmingham. Nella lista è stato inserito
anche Federico Celli, che ben si sta com­
portando con i Dodgers in Rookie. I 36 az­
zurri (da cui scegliere i 24 per l’Europeo)
si raduneranno il 31 agosto. Mazzieri ha
avuto anche la disponibilità dei lanciatori
Escalona e Florian.
CHE RIZZO (m.c.) Con un doppio e il 28°
fuoricampo della stagione, il prima base
azzurro Anthony Rizzo (2/4) trascina al
successo i Cubs contro i Mets e si porta a
67pbc con una media di 276. Zunino inve­
ce finisce a 0/4 nel match Seattle­Phillies.
In triplo Colabello (Rochester) chiude a
1/4 con Syracuse.
La Svezia c’è Artemis Racing
presentata ieri (r.ra.) E’ stata presentata
ufficialmente ieri la sfida di Artemis Racing alla 35° America’s Cup. Per il team svedese si tratta della seconda campagna dopo quella sfortunata del 2013 segnata dal terribile incidente in mare in cui ha perso la vita Andrew Simpson. «La vela è la mia passione — ha dichiarato Torbjorn Tornqvist patron del team scandinavo — e sono fiero di rappresentare nuovamente la Svezia in Coppa America».
OLIMPIADI
E’ LA SESTA VOLTA
Istanbul ci riprova
Si candida per i Giochi del 2024
Il presidente del comitato
olimpico turco Urgut Erdener ha anticipato che Istanbul ci
riprova: si candida per ospitare l’Olimpiade del 2024. L’annuncio verrà dato tra novembre e dicembre. La capitale turca si era candidata per 5 delle ultime 6
edizioni. Nell’ultimo caso, per il 2020, battuta all’ultima votazione da Tokyo per 60 voti contro 36.
«La Turchia è pronta, e abbiamo il pieno appoggio del governo», ha detto Erdener a Nanchino per
l’Olimpiade giovanile.
Rossella e Prussia
Assalto in Svezia
alle big d'Europa
L’Italia strapazza
la Gran Bretagna
Playoff più vicini
(e.lan.) Trotto di lusso stasera a Solvalla, in Svezia, dove alle 20.15 andrà in scena la quarta edizione dello European Championship For Mares (Gr. 1, m. 2140), con 12 delle migliori femmine del circuito continentale al via, tra cui le nostre Rossella Ross (Ö. Kihlström) e Prussia (P. Gubellini). Ed è proprio l’allieva di Gubellini, in cerca di riscatto dopo l’ultima deludente esibizione finlandese, a rappresentare una delle principali candidate al successo, forte anche della vittoria in gruppo 1 nel Prix d’Etain Royal 2014, che manca a tutte le altre, tranne che a Mermaid Ås. In programma, senza italiani, anche la classica Jubileumspokalen (Gr. 1, m. 2140), col velocissimo americano Magic Tonight in primo piano, e l’Ahlsell Legends–
Revanchen, tradizionale prova riservata ai driver che hanno fatto
la storia del trotto, tra cui il nostro Giancarlo Baldi con Vici Lane.
(m.c.) L’Italia travolge anche
la Gran Bretagna (9­0) e fa un bel passo avanti verso i playoff dei Mondiali di Haarlem (Ola). Ieri le azzurre di Marina Centrone hanno fornito la migliore prestazione del torneo, con 13 valide. Al resto hanno pensato una difesa finalmente perfetta ed una Debora
Moretto (foto) quasi intoccabile. Dopo aver sbloccato il risultato al secondo con le valide di Longhi e Grifagno ed aver approfittato di un errore per il 3­0, Trevisan e compagne hanno preso il largo nell’ultima ripresa. Oggi alle 12,30 contro Taiwan (ieri piegato 7­0 dalla Rep. Dominicana).
Gran Bretagna­Italia 0­9 BEACH VOLLEY WORLD TOUR (c.f.) Dopo il 4° posto di ini­
zio mese a Klagenfurt (Aut), tornano oggi
in scena nel World Tour Menegatti­Orsi
Toth, unica coppia azzurra nel tabellone
femminile del Grande Slam di Stare Ja­
blonki (Pol). Esordio contro Brzostek­
Kolosinska (Pol). Nelle qualifiche maschi­
li, dopo il forfeit di Paolo (problemi fisici) e
Matteo Ingrosso, in campo solo Tomatis­
Rossi e Cecchini­Martino.
CATANIA TRICOLORE (c.f.) Dal 25 al 31
agosto Catania sarà sede dell’ultimo atto
del Tricolore, con il palio lo scudetto. Ci
saranno tutti i migliori, compresi i cam­
pioni uscenti Nicolai­Lupo e Menegatti­
Orsi Toth. ITALIA: Oddonini 9 (2/4), Grifagno 4
(1/5), Trevisan 6 (3/5), Avanzi 2 (1/4),
Pino dp (2/4) (Bosdachin sc),
Montanari 8 (2/4), Brandi 3 (0/3)
(Ricchi sb 0/1), Longhi 5 (1/3), Barone 7
(1/2). Punti, Italia 020.100.6: 9 (13bv­
0e); Gran Bretagna 000.000.0: 0 (4­7).
Lanc.: v. Moretto (4bv­8so), p. Hare
(8bv­2so).
BOXE
KLITSCHKO (r.g.) Come in occasione
delle ultime due difese contro Alex Pove­
tikin (Rus) nel 2013 e Alex Leapai (Aus) lo
scorso aprile, il pluricampione massimi
(IBF, WBA, WBO, IBO) Wladimir Klitschko
(Ucr. 62­3), 38 anni, titolare ininterrotto
dal 2005, dopo aver tenuto il titolo dal
2000 al 2003, in vista della sfida col bul­
garo Kubrat Pulev (20), ha chiamato a
Going (Austria) dove si allena, l’oro di Lon­
dra 2012, Anthony Joshua (Ing. 7) quale
sparring. Il match si svolgerà il 6 settem­
bre ad Amburgo (Ger). PARALIMPICI EUROPEI ATLETICA A SWANSEA
La Caironi trionfa nei 100 T42, e domani tenta il bis nel lungo
(c.arr.) Prime medaglie per gli azzurri agli
Europei paralimpici di atletica iniziati a Swansea (Gb). Martina Caironi ha vinto i 100 T42 (amputati di gamba) con 15”63, suo personale stagionale, battendo la tedesca Low. La Caironi è campionessa paralimpica e mondiale sulla distanza. Domani cercherà la seconda medaglia nel lungo, dove ha vinto il titolo ai Mondiali di Lione 2013. Argento invece per Ajola Dedaj nel salto in lungo F11 (non vedenti). L’italo albanese che vive a Milano, alla sua prima gara internazio­
nale, guidata da Giulia Riva, ha saltato 4,10 nella gara vinta dalla finlandese Karlsson con 4,48. Bronzo nei 400 m T51 per una leggenda dell’atletica in carrozzina mondiale, il trevigiano Alvise De Vidi, che ripunta al podio oggi nei 100.
SHAFIKOV (r.g.) A Santa Ynez (Usa), l’ex
europeo leggeri Denis Shafikov (Rus. 34­
1­1) ha vinto la semifinale IBF, spedendo il
connazionale Rustam Nugaev (27­7­1) ko
alla nona ripresa. Sarà lo sfidante del vin­
citore tra Miguel Vazquez (Mes. 34­3) e
Mickey Bey (Usa sfi. 20) del 13 settembre
a Las Vegas. PIRIYAPINYO (r.g.) Il WBO ha designato
Chonlatarn Piriyapinyo (Tha. 52­1) sfi­
Titolare o riserva? E di capi­
re se la condizione le permet­
terà di essere titolare o caso­
mai di far da riserva. Presumi­
bilmente a Noemi Signorile
che da ragazzina ogni anno ai
genitori chiedeva in regalo di
essere accompagnata a vede­
re una partita del suo idolo: la
Lo Bianco. Per farsi una foto
con lei. Di certo c’è che Leo a
far da riserva non è proprio
abituata. «L’ho fatta tanto
tempo fa», glissa. «ma è presto
per parlarne. E poi il Mondiale
è lungo». Bella risposta, è co­
me dire che si può cominciare
in un modo e finire in un altro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
dante ufficiale di Vasyl Lomachenko
(2­1), l’ucraino neo campione piuma, plu­
rititolato nei dilettanti. Probabile che la
sfida si svolga a Macao (Cina), sottoclou
alla difesa di Manny Pacquaio (Fil. 56­
5­2) del mondiale welter WBO contro
Chris Algieri (Usa 20) il 22 novembre. BETERBIEV (r.g.) Il 22 agosto a Mont­Sa­
int­Hilaire (Can) test del mediomassimo
Artur Beterbiev (Russia 4) 29 anni, iridato
2009 a Milano, contro Alvaro Enriquez
(Mes. 12­12­2), in caso di vittoria, il 27 set­
tembre a Montreal (Can) semifinale per il
mondiale con Tavoris Cloud (Usa 24­2) ex
titolare IBF dal 2009 al 2013. GOLF
MOLINARI 24° Francesco Molinari ha
chiuso al 24° posto il Wyndham Cham­
pionship di Greensboro (North Carolina;
Pga tour, par 70): per l’azzurro un ­9 (69
67 68 67) a otto colpi dal vincitore, il co­
lombiano Camilo Villegas (63 69 68 63).
LPGA A INBEE PARK La coreana Inbee
Park ha vinto il Wegmans Lpga Cham­
pionship, quarto dei cinque major femmi­
nili stagionali disputato a Pittsford, New
York. Dopo aver chiuso le 72 buche a ­11
(72 66 69 70) come Brittany Lincicome
(67 68 71 71), l’ha battuta con un par alla
prima buca di spareggio. Sergas, Molina­
ro e Cavalleri erano uscite al taglio. HOCKEY GHIACCIO
QUI BOLZANO (m.l.) Al Bolzano, che ve­
nerdì debutta in Champions League, il
23enne attaccante italocanadese Ma­
thew Sisca e il 27enne pari ruolo statuni­
tense Philip DeSimone. Confermati l’at­
taccante canadese Rick Schofield e il di­
fensore Enrico Miglioranzi (try­out).
ALLENATORE CALDARO (m.l.) In serie
A, l’esperto canadese Don MacAdam (dal
1986 al 1989 assistente a Detroit, in Nhl) è
il nuovo allenatore del Caldaro. All’Appia­
no (dal Merano) i difensori Julian
Schwienbacher e Philipp Beber. Al Mila­
no il 25enne attaccante canadese Tyler
Gron. Il Cortina guidato in panchina da Oly
Hicks conferma il capitano Giorgio De
Bettin, il portiere statunitense Anthony
Borelli, gli attaccanti Ryan Dingle (Usa) e
Stanislav Gron (Svk) oltre al difensore
canadese Paul Albers.
IPPICA
STASERA QUINTÉ A SIRACUSA
(e.lan.) Sedici cavalli al Mediterraneo in
un invito sul miglio riservato agli anziani.
Scegliamo Pegaso By Pass (11), Peggy di
Azzurra (15), Orca Caf (5), Najera (8), Pe­
ter Fornys (12), Lavinium (14).
Si corre anche: Tr. Pontecagnano (18.30),
Cesena (21.00). Gl. Napoli (20.15), Capal­
bio (21.00). PALLAVOLO
LA NAZIONALE TORNA
AL LAVORO A CAVALESE
Dopo un paio di giorni di riposo, la Nazio­
nale si è radunata ieri sera a Cavalese. A
Emergenza Azzurra
Ferretti operata
ieri al menisco:
tutto okay Operazione riuscita per
Francesca Ferretti.
La regista azzurra è stata sottoposta ad un intervento al menisco alla clinica Villa Stuart a Roma: l’ operazione è stata effettuata dal Prof. Mariani, assistito
dal medico della nazionale Dr. Roberto Vannicelli.
disposizione del c.t. Mauro Berruto ci so­
no 15 giocatori, uno dei quali uscirà dal
gruppo, presumibilmente dopo il triango­
lare in cui tra domenica e martedì 26 gli
azzurri affronteranno Serbia e Brasile.
Registi: Baranowicz e Travica. Schiaccia­
tori: Kovar, Lanza, Parodi, Randazzo,
Sabbi, Vettori, Zaytsev. Centrali: Anzani,
Birarelli, Buti, Piano. Liberi: Colaci e Ros­
sini. PATRIARCA (s.cam). Giuseppe Pa­
triarca lascia il campo dopo 20 anni di
attività e dal prossimo 1 settembre, da­
ta del raduno della Cmc Ravenna, af­
fiancherà Waldo Kantor e Cristiano
Lucchi nello staff tecnico della società
romagnola.
CASO KUREK (s.b.) Il mancato inseri­
mento di Bartosz Kurek nella lista di 14
della nazionale polacca per il Mondiale
in casa ha suscitato molte polemiche. Il
c.t. Stephane Antiga ha detto a «Prze­
glad Sportowy», che il giocatore non
ha raggiunto una forma adeguata. Ma
diversi addetti ai lavori e giornalisti af­
fermano che la vera causa sono le in­
comprensioni fra due ex compagni di
squadra (ai tempi dello Skra Belcha­
tow).
COALI (niba) Il centrale trentino Andrea
Coali, ex San Giustino e Verona, scende in
B1 all’Avs Bolzano.
A­2 DONNE (f.c.) Una 18enne schiaccia­
trice per la Volley 2002 Forlì. Si tratta del­
la fiorentina Alessandra Giusti, cresciuta
a Bergamo.
RUGBY
RAINERI LASCIA L’AQUILA (ro.pa.) Cla­
moroso addio a L’Aquila Rugby: Nanni
Raineri, il tecnico che ha riportato i ne­
roverdi in Eccellenza, lascia per passa­
re nello staff tecnico delle Fiamme Oro.
Raineri, 37 anni, 22 cap in azzurro, sarà
l’assistente di Pasquale Presutti per i
trequarti e avrà il controllo della prepa­
razione atletica. Chiusa la carriera da
giocatore, Raineri era andato a studiare
da tecnico all’Università del rugby di
Stellenbosh (in Sudafrica). Tornato in
Italia, lo scorso anno aveva assunto il
suo primo incarico da allenatore a
L’Aquila.
GIOVANI (i.m.) Nel terzo match dei ri­
spettivi tour in Irlanda e Sudafrica l’Italia
sperimentale under 20 pareggia 12­12 a
Belfast contro l’Ulster Academy, la sele­
zione under 19 vince 38­21 a George con­
tro i South Western Districts.
TENNIS
PENNETTA KO A New Haven (Usa,
530.000, cemento) Flavia Pennetta (n. 12
del mondo), debilitata da un’indisposizio­
ne, cede nel 2° turno ad Alison Riske (Usa,
44) per 6­1 7­6 (3). Dopo i ko di Errani e
Vinci, oggi l’ultima italiana in gara, Camila
Giorgi (38) affronta Wozniacki (11): 1­1 i
precedenti, agli us Open 2013 ha vinto
l’azzurra in 3 set.
AZZURRI Ben 12 azzurri al via nelle quali­
ficazioni degli US Open, l’ultimo Slam sta­
gionale da lunedì a New York.
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MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_la ricetta del governo
DI GIORGIO DELL'ARTI
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Ma il prelievo alle pensioni
andrà a colpire il ceto medio?
Torna l’ipotesi
di sforbiciare
gli assegni oltre i 3500 euro per aiutare esodati e cassintegrati. Ma Renzi: «Nessun piano segreto»
Oggi ci occupiamo di que­
st’idea del governo di pigliare
soldi dalle pensioni di 3.500
euro netti al mese o, secondo al­
cuni, addirittura dalle pensioni
di 2.000 o 2.500.
1
Renzi ha smentito.
Sì, con una serie di tweet. «I
giornali di agosto sono pieni di
progetti segreti del Governo.
Talmente segreti che non li co­
nosce neanche il Governo». Se­
guono gli hashtag: #nonesiste
e #maddeche. In un altro paio
di tweet Renzi ha scritto: «I pro­
getti del Governo non sono se­
greti. Iniziamo dalla giustizia a
cominciare da quella civile che
oggi civile non è. Ne parlia­
mo?». Poi: «C’è poi lo #sbloc­
caitalia che riguarda infrastrut­
ture, energia, autorizzazioni
pubbliche, finanza per investi­
menti. Ne parliamo?». Tutto be­
ne, ma l’idea del prelievo sulle
pensioni è uscita fuori domeni­
ca, in un’intervista del ministro
Poletti al Corriere della Sera. La
smentita di Renzi è arrivata ieri
sera, cioè due giorni dopo,
quando s’erano già espressi tut­
ti contro. No dai sindacati, no
dall’alleato Ncd, no anche da
alcuni membri del Pd, come Ce­
sare Damiano. Quindi dovrem­
mo considerare l’uscita del mi­
nistro una specie di ballon d’es­
sai. Dico ‘sta cosa e vediamo
che succede, se non fanno trop­
po casino magari ci proviamo.
Inoltre, Renzi ha messo a capo
del suo staff economico di Pa­
lazzo Chigi un signore che si
Matteo Renzi, 39 anni, è diventato Presidente del Consiglio il 22 febbraio scorso LAPRESSE
4
I NUMERI
1
Il miliardo
da ricavare
I tagli alle
pensioni «d’oro
e d’argento»
puntano a
racimolare
un miliardo,
forse 1,5
190
Migliaia di
pensionati
Secondo i dati
Inps di fine
2013, le pensioni
sopra
i 4.810,01 euro
mensili sono
meno di 190 mila
chiama Yoram Gutgeld, viene
da McKinsey e già un anno fa ha
teorizzato la possibilità di to­
gliere un 10 per cento alle pen­
sioni superiori ai 3.500 euro e
incassare così 3,3 miliardi.
2
Quindi la cosa sta in piedi.
L’idea gira. Ed è bene capire
per tempo di che si tratta.
3
Sentiamo.
Intanto un chiarimento tec­
nico. Se lei va da un assicurato­
re e chiede di costruirsi una
rendita, dopo averle fatto la vi­
sita medica e constato che sta
bene, le costruiranno un piano
di versamenti di un certo nu­
mero di anni, e da un certo mo­
mento in poi le verseranno una
rendita calcolata su due para­
metri: quello che ha effettiva­
mente versato (i “premi”) e la
sua speranza di vita, cioè il nu­
mero di anni in cui presumibil­
mente dovranno versarle que­
sti soldi. Fino alla riforma Dini
del 1996 il nostro sistema pen­
sionistico ha funzionato in tut­
t’altro modo: si calcolava la
pensione prendendo a para­
metro la retribuzione del citta­
dino e riconoscendo un asse­
gno che è la media degli anni
migliori o degli ultimi anni.
Questo metodo, figlio del Pae­
se dei Balocchi di Pinocchio, si
chiama “retributivo”. Con il
metodo retributivo le pensioni
erogate sono superiori ai con­
tributi versati e non tengono
affatto conto della speranza di
vita. Il risultato è che lo Stato
italiano deve integrare i contri­
buti versati a questo scopo dai
lavoratori ancora attivi con 20
miliardi l’anno. Miliardi sot­
tratti alla fiscalità generale.
Tutto il sistema ci costa 260 mi­
liardi l’anno.
4
Che cosa è successo con la
riforma Dini?
Si è passati a una logica più
privatistica, cioè si tiene conto
dei contributi versati. Il meto­
do si è perfezionato con la ri­
forma Fornero, tanto ottima
quanto esecrata. Esiste oggi
quindi una ancor piccola per­
centuale di italiani che prendo­
no una pensione proporzionale
ai contributi versati e alla spe­
ranza di vita, e una ancora
grande maggioranza di italiani
che campa sul retributivo.
L’idea di Poletti sarebbe
quella di ricalcolare le pensioni
basate sul retributivo col meto­
do «quanto prenderesti se inve­
ce ti applicassimo il contributi­
vo?», poi di fare la differenza
tra i due numeri, quindi appli­
care una percentuale su questa
differenza e prendersi i soldi.
L’obiettivo è tirar su un miliar­
do, «ma forse un miliardo e
mezzo», cioè a un certo punto
potremmo benissimo trovarci a
due miliardi. Il ricalcolo riguar­
derebbe solo i pensionati che
incassano 3.500 euro netti al
mese. Con i soldi incassati si
soccorrerebbero i cassintegrati
e gli esodati, una classe sempre
più misteriosa che ha goduto fi­
nora di sei interventi legislativi
e non è ancora sparita, e coloro
che, trovandosi a spasso per via
delle ristrutturazioni, risulte­
rebbero troppo vecchi per tro­
vare un altro posto ma troppo
giovani per prendere la pensio­
ne. A costoro si darebbero 750
euro al mese, che poi sarebbero
restituiti a rate con una tratte­
nuta del 5/6% sulla pensione.
5
Ma si può fare?
Il fatto è che le pensioni da al­
meno 90 mila euro lordi all’an­
no sono già state colpite dai go­
verni Monti e Letta. Inoltre: la
Corte costituzionale ha sancito
che questi interventi sono proi­
biti perché discriminatori. O si
colpiscono tutti i redditi da
3.500 euro in su, e non solo
quelli dei pensionati, oppure
niente. C’è infine il problema
della deflazione. Milton Fried­
man suggeriva, a banche tirchie
e prezzi in discesa come adesso,
di mandare in giro elicotteri che
bombardassero le città di ban­
conote. Mi pare che l’idea di un
contributo di solidarietà di qua­
lunque tipo, magari anche giu­
sto, sia lontanissimo da questa e
dalle altre ricette suggerite dai
grandi economisti.
A
IL NODO
SBARCHI
Debiti della Pa
L’Ue all’Italia:
«È la giusta
direzione»
S
L’Europa:
«I Paesi
facciano
di più»
Angelino
Alfano lo aveva
annunciato:
l’operazione
Mare nostrum
finirà a ottobre
e subentrerà la
Ue con Frontex.
Sulle certezze
dell’emergenza
sbarchi del
ministro
dell’Interno,
però, è arrivata
ieri lo stop da
Bruxelles.
«Frontex — ha
detto un
portavoce della
Commissione—
è una agenzia
senza mezzi.
Tocca ai Paesi
Ue fare di più
sui migranti».
«No allo
scaricabarile» è
stata la chiusa
di Alfano.
Gli sbarchi non
si arrestano:
ieri cinquanta
migranti sono
stati soccorsi a
Isola Capo
Rizzuto (Cr): 47
naufraghi
portati
in Sardegna,
hanno, invece,
inscenato una
protesta contro
la destinazione
Marianna Madia, 34 anni, ministro della Pubblica amministrazione Dopo le «bacchettate»,
ieri è arrivata una carezza dell’Ue nei confronti dell’Italia. L’argomento era delicato, ossia la procedura d’infrazione
(a giugno) per i ritardi nei pagamenti della Pubblica amministrazione. Roma, infatti, non applica la direttiva Ue. Le imprese non vengono ancora pagate entro 30 giorni o al massimo in 60 per casi specifici (è il caso delle fatture delle Asl) come previsto dalle regole, ma con ritardi che arrivano sino a 210 giorni. E così è nato il «richiamo» dell’Europa. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, aveva definito l’iniziativa di Bruxelles una mossa «francamente incomprensibile e sorprendente». Lunedì è arrivata, però, la risposta del governo (53 pagine), che ha dimostrato di voler fare i «compiti a casa», confermando gli oltre 56 miliardi di euro previsti tra 2013­2014 per il pagamento dei debiti pregressi,
e indicando una serie di misure­chiave per il futuro, tra cui il sistema della piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti. Un programma che «va nella giusta direzione» per la chiusura della procedura d’infrazione, come ha spiegato il commissario europeo all’industria Nelli Feroci, parlando di «segnale molto forte» del governo italiano. Ancora cauto Antonio Tajani di Forza Italia, vicepresidente del Parlamento Europeo. «Le procedure di infrazione si chiudono quando il diritto europeo è rispettato, non prima. L’Italia ha semplicemente risposto alle contestazioni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
notizie
Tascabili
Decapitato americano Milano: esonda il Lambro
La sparatoria a St. Louis
Oggi, nel giorno in cui le
Camere sono chiamate a dare il sostegno parlamentare all’aiuto ai curdi, Matteo Renzi parte per l’Iraq per una visita lampo: a Bagdad vedrà il presidente Fuad Masum, il premier uscente Nouri Al Maliki e il premier incaricato Haider Al Abadi. Quindi si sposterà a Erbil, nel Kurdistan iracheno, per vedere il capo del governo regionale Masud Barzani. Intanto in Iraq si combatte: l‘esercito con le milizie sciite e curde ha lancia­
to un’offensiva per riprendere Tikrit. E ieri sera è stato diffuso un video degli jihadisti sunniti dell’Isis, intitolato «Messaggio all’America», in cui viene decapitato il giornalista James Foley, 40enne di Boston, rapito nel 2013 in Siria. Oggi visita lampo Maltempo al Nord
del premier in Iraq Trombe d’aria Battaglia a Tikrit
e danni in Liguria
Violenze in Missouri:
un altro giovane nero
ucciso dalla polizia
Cresce il caos in Missouri. Ieri a St. Louis, dove
il 9 agosto è stato ucciso il 18enne di colore Michael Brown, c’è stata un’altra vittima. A una decina di chilometri dalla cittadina di Ferguson un agente ha ucciso un ragazzo armato di coltello. Secondo il capo della polizia, Sam Dotson, il 23enne afroamericano aveva comprato bevande energetiche e un pacco di dolcetti in un minimarket vicino, «camminava avanti e indietro per la strada» e agli agenti che gli ordinavano di posare il coltello ha risposto: «Sparatemi adesso, uccidetemi adesso». Quando il giovane è andato verso i poliziotti, è stato colpito a morte. Un episodio che rischia di accendere le tensioni in una città che ancora non ha mai smesso di protestare per la morte di Brown, colpito mentre aveva le mani in alto ed era disarmato. I funerali saranno lunedì. Anche ieri il LE NORME OK DI BRUXELLES
La polizia di Saint Louis arresta un dimostrante LAPRESSE
presidente Obama ha invitato tutti a manifestare «in modo pacifico», ma il bilancio è di una trentina di arresti (tra cui una sopravvissuta all’Olocausto di 90 anni e un fotografo di Getty Images) e sei feriti, compresi 4 poliziotti. La situazione è degenerata quando alcuni manifestanti hanno lanciato bottiglie, pietre e molotov contro la polizia. A quel punto è arrivata la risposta degli agenti, supportati da un elicottero e da mezzi blindati. In strada c’è anche la Guardia nazionale, schierata dal governatore del Missouri Nixon, per «ripristinare la pace e l’ordine». Ancora maltempo al
Nord. Oltre alle forti piogge su Milano che hanno provocato l’esondazione del Lambro, violente perturbazioni hanno colpito il Veneto e Liguria. Situazione difficile a Genova e nel Ponente per il passaggio di due trombe d’aria. Voli dirottati, ferrovia interrotta tra Voltri e Sestri Ponente. La forza del vento ha fatto crollare un pezzo di muro sulla linea ferroviaria Genova­
Ventimiglia e ha distrutto i vetri di alcuni palazzi. L’Aurelia è stata bloccata e ci sono stati disagi sul nodo autostradale genovese. Il maltempo ha fatto salire a livelli da massimo storico del periodo i grandi laghi, dal Garda al Maggiore. La Protezione Civile conferma l’allerta temporali sul Nord.
Allarme (rientrato) a Berlino REUTERS
L’epidemia in Africa
Ebola, 84 vittime
in tre giorni:
nuovo allarme Oms
L’epidemia di Ebola continua
a espandersi in Africa (1.229 vittime). Ieri L’Oms ha lanciato un nuovo allarme: 84 i morti tra il 14 e il 16 agosto. Gli Usa hanno, intanto, deciso di evacuare per precauzione il personale nell’ambasciata di Freetown in Sierra Leone. Ieri un caso sospetto su una donna originaria dell’Africa Occidentale ha fatto tremare Berlino. Ma poi è stato escluso si trattasse del virus.
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
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SI COMBATTE A LUGANSK
Ucraina, i ribelli
«Bombe su asilo:
morti 10 bimbi»
Le truppe di Kiev conti­
nuano la loro avanzata per riconquistare le zone passate sotto il controllo dei miliziani filorussi. Ieri l’esercito è entrato a Lugansk e ha riconquistato un quartiere della città considerato un punto chiave dai ribelli. «Un distretto di Lugansk è stato liberato, ora la battaglia è nelle strade del centro città», ha affermato il portavoce dell’esercito, Andriy Lysenko, che ha anche annunciato il ritrovamento di 15 cadaveri di civili del convoglio in fuga da Lugansk colpito ieri. E si continua a combattere anche a Donetsk: nel centro della città ieri ci sono stati nuovi scontri a fuoco, mentre cresce la polemica sul bombardamento di un asilo di Makievka in cui sarebbero morti oltre 10 bambini. Secondo l’autoproclamata repubblica di Donetsk gli autori della strage sarebbero i soldati di Kiev: «Le informazioni sono state confermate dagli accertamenti preliminari», ha detto il vice premier Andrei Purghin. Le forze internazionali continuano a spingere perché si arrivi al più presto a una soluzione diplomatica: ieri il Cremlino ha comunicato che il presidente russo Vladimir Putin incontrerà il presidente ucraino Petro Poroshenko e funzionari dell’Unione europea (tra cui l’Alto rappresentante per la politica estera Catherine Ashton) durante il summit dell’Unione doganale eurasia­tica e dell’Ucraina in program­ma il 26 agosto a Minsk, in Bielorussia. Ma i separatisti, nonostante le ultime perdite subite, continuano a dettare le condizioni: il cessate il fuoco parte dal riconoscimento della Repubblica di Donetsk.
L’incidente fra due jet in esercitazione, a terra incendi e paura
Difficili le ricerche degli equipaggi: recuperato un paracadute
FRANCESCO RIZZO
Il racconto di un testimo­
ne fa avvertire la paura. «Sta­
vo lavorando nella mia casa ad
Ascoli Piceno, quando ho sen­
tito passare un aereo sopra di
me. Mi sono affacciato alla fi­
nestra e pochi secondi dopo,
all’incirca dalla direzione op­
posta, ho visto giungere un al­
tro caccia». Subito dopo, «lo
scontro fra i jet e l’esplosione»,
un boato avvertito a 25 km di
distanza: fumo tra i boschi sul­
la zona di Venarotta, sui monti
della Laga, a una decina di km
da Ascoli e i detriti «che cado­
no come coriandoli», provo­
cando cinque focolai di incen­
dio, per pura fortuna in
un’area poco abitata. L’inci­
dente, che non ha causato feri­
ti tra i civili, ha coinvolto ieri
pomeriggio due Tornado, ae­
rei biposto in dotazione alla
nostra aviazione militare, che
volavano pare a quota molto
bassa (500 metri, per alcuni
testimoni): a bordo, quattro
militari, due piloti e due navi­
gatori, che erano decollati
dalla base di Ghedi, nel Bre­
sciano e si addestravano in
preparazione a un’esercitazio­
ne Nato. Dovevano rientrare
in Lombardia in serata. I due
velivoli si sarebbero toccati:
l’impatto è stato visto da molte
persone. I soccorritori hanno
ricevuto il segnale radio emes­
so dai sedili dei jet quando
Le fiamme nella zona dello scontro fra i jet, sui monti della Laga, tra le province di Ascoli e Teramo. Cinque i focolai di incendio ANSA
vengono espulsi dal velivolo: i
militari avrebbero tentato di
salvarsi abbandonando i Tor­
nado. Ma ieri sera i quattro ve­
nivano ancora cercati dalle
squadre di soccorso e dagli eli­
cotteri: era stato ritrovato solo
un paracadute a Casamurana,
frazione di Ascoli, oltre a un
motore. Intanto la Procura in­
daga per disastro colposo.
Peacekeeping I velivoli «sta­
vano svolgendo una missione
addestrativa pianificata ed ap­
provata secondo le regole del
volo», spiega l’Aviazione: i jet
non hanno segnalato avarie e
avanza l’ipotesi dell’errore
umano. I Tornado sono in ser­
vizio in Italia dal 1982: posso­
no volare a bassa quota a 1480
km orari. I due jet caduti, in
particolare, appartenevano al
6° Stormo, che ha il compito di
effettuare, in accordo con la
Nato, operazioni di attacco, ri­
cognizione e supporto alle for­
ze di superficie. Ma i Tornado
svolgono ormai azione di pea­
cekeeping. Inevitabili le pole­
miche: il Pd, con Dario Gine­
fra, chiede come mai l’eserci­
tazione si svolgesse «in prossi­
mità di aree abit ate».
«Polemica strumentale», repli­
ca la Difesa ma il sindaco di
Ascoli, Guido Castelli, osser­
va: «Se l’impatto fosse avvenu­
to pochi secondi prima o dopo
qui sarebbe stata l’apocalisse».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CRISI IN MEDIORIENTE HAMAS ATTACCA E IN RISPOSTA RIPARTONO I RAID AEREI DI TEL AVIV
5
Ryan Guzman, 26 anni, protagonista di «Step Up All in»
Salute, scuole,
infrastrutture:
promossa
a pieni voti
in queste voci,
Melbourne
(nella foto, un
tram tipico),
in Australia,
si conferma
la città
più vivibile
al mondo
secondo
l’«Economist»:
Vienna ed
Helsinki le sole
Europee nella
top ten
1
Melbourne
(Australia)
2
Vienna
(Austria)
3
Vancouver
(Canada)
4
Toronto
(Canada)
5
Adelaide/
Calgary
(Australia/
Canada)
Gaza, razzi contro Israele: tregua k.o.
Tre razzi sparati da Ha­
mas hanno spezzato, ieri, la
tregua tra israeliani e palesti­
nesi. E a Gaza sono ripresi i
combattimenti. I tre missili,
lanciati verso la città israeliana
di Beer Sheva, nel Neghev, so­
no esplosi in zone non abitate.
Il premier israeliano Benjamin
Netanyahu, in risposta, ha im­
mediatamente ordinato al­
l’esercito di colpire «gli obietti­
vi terroristici» a Gaza e sono
stati effettuati dei raid aerei
nella parte settentrionale e
orientale della Striscia. Le
bombe hanno ucciso una bam­
bina di 2 anni e una donna di 40
anni: 16 i feriti. I nuovi scontri
sono scoppiati, ieri, a circa otto
ore dalla scadenza prevista per
il cessate il fuoco. L’Egitto, nel
Impennata di prezzi
Pronti al lancio
Google cambia ancora.
La compagnia, che ieri ha festeggiato i 10 anni a Wall Street, sarebbe pronta a lanciare un nuovo servizio in abbonamento per l’ascolto della musica in streaming su YouTube. Le voci in proposito circolano da mesi, ma ora sono state rilanciate dal blog «Android Police» secondo cui sarebbe vicino l’arrivo di «YouTube Music Key», un servizio che, a fronte di un abbonamento mensile da 9,99 dollari, consentirebbe l’ascolto e la visione di video senza pubblicità, la possibilità di salvare clip e canzoni per la fruizione offline. Per capirci una specie di Spotify o Deezer, ma c’è chi teme che
la novità possa limitare l’uso gratuito di YouTube.
Ora il re di Step Up
“balla” con la Lopez «Ma sogno Flash»
CLAUDIA CATALLI
Quando a Hollywood un prodotto funzio­
na e intercetta i gusti del pubblico tanto da tra­
sformarlo in una “crew” di affezionati, il sequel
del sequel del sequel è scontato. Non poteva fare
eccezione Step Up All in, quinto capitolo della
saga dance che ha fatto scatenare milioni di ado­
lescenti, presentato in anteprima al Giffoni Film
Festival e da oggi nelle sale (anche in 3d). Un
cast stellare, con una new entry italiana, la bal­
lerina Lorella Boccia, e due protagonisti scelti
tra i più amati della serie: la californiana Briana
Evigan e il texano Ryan Guzman. Quest’ultimo
è esploso proprio grazie a Step Up Revolution,
suo debutto al cinema nel 2012, e torna a vestire
i panni dello street dancer Sean Asa, che ora ten­
ta di sfondare a Hollywood come professionista.
Si è fatto un’idea del perché tanti teenager
adorino la saga di «Step Up»?
«Perché la danza unisce, contagia, diverte. È
un impulso primordiale. E poi sul set ormai ci
conosciamo bene, ci siamo allenati tutti dura­
mente, ma sempre divertendoci».
Lei proviene da un altro universo sportivo pe­
rò, quello della lotta. «E non ho smesso: continuo a praticare arti
marziali, da Muay Thai a Ju­Jitsu, al wrestling.
Trovo che la lotta sia metafora della vita: com­
battere, tenere d’occhio l’obiettivo, non arren­
dersi. E governare il cervello, più che il corpo».
Ora che è diventato famoso come eroe ro­
mantico, le piacerebbe diventare supereroe?
«Magari! Sogno un action­movie, mi vedo co­
me il nuovo Flash, il supereroe che corre a perdi­
fiato per risolvere i problemi».
suo ruolo di mediatore, aveva
infatti convinto israeliani e pa­
lestinesi a estendere la tregua
di altre 24 ore per dare più tem­
po ai negoziati in corso al Cai­
ro. Poco prima del lancio di raz­
zi era arrivata però l’accusa da
parte di Hamas a Tel Aviv, di es­
sere responsabile dell’impasse
nei negoziati. I mediatori israe­
liani si sono ritirati dal tavolo.
Intanto ha girato un film accanto a Jennifer
Lopez, «The Boy Next Door».
Soldati ucraini a Lugansk AFP
«Già, e ho scoperto una star e una professioni­
sta capace di farti superare ogni confine. Nel
film interpreto un ragazzo che la ama in modo
così ossessivo da distruggerle la vita. La verità? I
ruoli oscuri sono i più divertenti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
il consiglio
Scuola e caro libri Google, la musica
Arriva la stangata: di YouTube sarà
mille euro a testa
in abbonamento
Le associazioni dei consumatori hanno lanciato l’allarme per il caro­scuola. L’Osservatorio nazionale Federconsumatori prevede infatti aumenti dell’1,6% per i libri e dell’1,4% per i kit di astucci e quaderni, mentre il Codacons addirittura del 4,5% per i libri e fino al 2% per i kit. Si parla di una spesa
di circa 1000 euro a
studente nel corso
dell’anno, cifra che
raggiunge i 1300 euro
per gli studenti di
primo liceo. E
c’è chi chiede al
Ministero
nuove agevola­
zioni per i più
poveri e incentivi
all’editoria
elettronica.
L’INTERVISTA GUZMAN DA OGGI NELLE SALE
topfivecittà
LA CLASSIFICA
Scontro fra Tornado
nei cieli sopra Ascoli
Dispersi 4 militari
IN BICI ALL’ETRURIA ECO FESTIVAL: PER SENTIRE (GRATIS) ARISA E BELLI
SI «ACCUMULA» ENERGIA PEDALANDO
Dopo 79 anni di chiusura il mausoleo di
Augusto, fondatore dell’Impero Romano, è stato riaperto ai turisti (foto LaPresse) per il bimillenario dalla morte dell’imperatore. Una riapertura limitata a ieri, per sole 90 persone e sfortunata: un guasto ha causato l’allagamento del fossato intorno al monumento (problema verificatosi pure a piazza Navona). Per il restauro, fermo dal 2010, servono 12 milioni: entro l’anno sarà aggiudicata la gara europea.
bimillenario
Augusto, mausoleo
allagato nel giorno
dei festeggiamenti
Hai voluto il festival? Pedala. In un’estate in cui rassegne di genere diverso confermano uno
spirito «green», l’Etruria Eco Festival a Cerveteri (etruriaecofestival.it, a 40 km da Roma) mette a disposizione del pubblico biciclette e dinamo collegate alla rete elettrica dell’area spettacoli. In altre parole,
si può contribuire ad accumulare l’energia necessaria per i concerti: stasera un omaggio
a Fabrizio De Andrè; venerdì Paolo Belli e la sua orchestra (a ingresso gratuito), sabato la vincitrice di Sanremo Arisa (nella foto), ancora ad ingresso libero. Il Festival, dedicato anche a temi come legalità e diritti umani, si abbina a itinerari culturali, tra cui quello multimediale nella Necropoli della Banditaccia con ricostruzioni virtuali e proiezioni tridimensionali.
www.piccoliannunci.rcs.it
[email protected]
oppure nei giorni feriali presso
l’agenzia:
Milano Via Solferino, 36
tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422,
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Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del
9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale
inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza
della Legge sulla privacy (L.196/03).
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MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
Corsi
Mostre
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Spettacoli
38
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Rubriche in abbinata obbligatoria:
Corriere della Sera - Gazzetta
dello Sport: n. 0: € 4,00; n. 1: €
2,08; n. 2, 3, 14: € 7,92; n. 5, 6, 7,
8, 9, 12, 20: € 4,67; n. 10: € 2,92;
n. 1: € 3,25; n. 13: € 9,17; n. 15: €
4,17; n. 17: € 4,58; n. 18, 19: €
3,33; n. 21: € 5,00; n. 24: € 5,42.
Rubriche in abbinata facoltativa:
n. 4: Corriere della Sera € 4,42;
Gazzetta dello Sport € 1,67; abbinata € 5,00.
n. 16: Corriere della Sera € 1,67;
Gazzetta dello Sport € 0,83; abbinata € 2,08.
n. 22: Corriere della Sera € 4,08;
Gazzetta dello Sport € 2,92; abbinata € 4,67.
n. 23: Corriere della Sera € 4,08;
Gazzetta dello Sport € 2,92; abbinata € 5,00.
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ALTRI MONDI
Oroscopo
21/3 ­ 20/4
21/4 ­ 20/5
21/5 ­ 21/6
22/6 ­ 22/7
23/7 ­ 23/8
20/2 ­ 20/3
LE PAGELLE
Ariete 6
Toro 7
Gemelli 7
Cancro 7,5
Leone 6,5
Pesci 8
DI ANTONIO CAPITANI
Il malumore prevale. Pure in vacanza. Ma Giove vi fa salvare capra, cavoli e glutei. Anche suinamente parlando. Siate pratici. Giornata serena, soprattutto sul fronte degli affetti. Ma anche nel lavoro, se oggi lavorate. Siete fighissimi e cuccate muy facilmente. Narcisismo e edonismo sono un diritto. E voi oggi lo rivendicherete, dedicando a voi stessi il meglio della vita. Sex goloso, everywhere. Luna utile a trasferte, traslochi, sport (meteo permettendo). Lavoro e amore si contendono il primato, il sudombelico espleta poetically.
Dovervela sbrigare da soli stanca. Ma conviene, oggi, in ogni consesso. Gli zebedei, comunque, vi girano come pedalò. Ussignùr. IL MIGLIORE. Intelligenza e stile vi aiutano a far prendere il via ad ogni cosa nel modo migliore. Vacanza e fornicazione a vele spiegate!
24/8 ­ 22/9
23/9 ­ 22/10
23/10 ­ 22/11
23/11 ­ 21/12
22/12 ­ 20/1
21/1 ­ 19/2
Vergine 7+
Bilancia 6
Scorpione 7
Sagittario 6­
Capricorno 5,5
Acquario 6
Amici e sostenitori fanno la vostra fortuna. Ma anche tenacia, charme e faccia di glutei vi giovano. Amore ok, fornicazione reiterata.
La fortuna oggi sta nelle piccole cose, non negli eccessi: tenetelo a mente. La giornata è comunque sfigopendula, ma voi siete figherrimi.
La Luna vi fa espugnare ogni roccaforte. Lavora­
tiva, amorosa, suina: chiedete e vi sarà dato. Ma non ricam­
biate facendo i matti.
Rimuginare, scavare e trivellarvi serve solo a farvi star male. E a rendervi simpatici come una rettaglia. State su. E siate strateghi.
C’è tensione nei rapporti. E qualche rogna vacanziera. State calmi. Senza fare
gli sfigati, nemmeno al lavoro. Sudombelico in stand by.
Un po’ troppo pedanti e noiosi, potreste spingere alla fuga chiunque. Ma, tanto voi vi salvate lo stesso. Fortuna lavorativa e suina.
RUDI GARCIA
Gazzetta.it
Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
23.00 STJARNAN - INTER
CALCIO
UEFA Europa League
Premium Calcio
17.00 JUVENTUS A JUVENTUS B
Amichevole
Sky Sport1, Sky Calcio 1
e Sky SuperCalcio
00.50 MONDIALI U20
UEFA Champions League
Sky Sport 1 e Sky Calcio 1
BASEBALL
Semifinali. Da Moncton, Canada
Rai Sport 1
20.45 MARIBOR - CELTIC
01.00 LOS ANGELES
DODGERSBOSTON RED SOX
20.45 STANDARD L. - ZENIT
UEFA Champions League
Sky Sport 3 e Sky Calcio 2
MLB
Fox Sports 2
20.45 SLOVAN B. BATE BORISOV
CICLISMO
UEFA Champions League
Sky Sport Plus e Sky Calcio 3
23.00 GIRO DEL COLORADO
20.45 AALBORG APOEL NICOSIA
16.00 EUROPEI
Nuoto. Finali
Eurosport e Rai Sport 1
Nuoto. Batterie
Eurosport e Rai Sport 1
21.45 MONDIALI U20
TENNIS
Tuffi. Trampolino 1 mt.
Eurosport e Rai Sport 1
19.30 CALCIO: BESIKTAS ARSENAL
08.00 WOLRD
GRAND PRIX
16
33
ANCONA
16
27
AOSTA
17
24
BARI
16
32
BOLOGNA
17
25
min max
CIELO
VENTI
CAGLIARI
22
33
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
14
28
CATANIA
18
31
FIRENZE
16
29
GENOVA
21
25
L'AQUILA
11
26
MILANO
17
22
NAPOLI
18
32
Forti
Coperto
Molto forti
Pioggia
MARI
Temporali
Calmi
PALERMO
22
34
Neve
Mossi
PERUGIA
14
27
Nebbia
Agitati
POTENZA
12
28
REGGIO CALABRIA
19
33
ROMA
19
31
TORINO
17
24
TRENTO
15
21
TRIESTE
20
23
VENEZIA
17
22
Il sole oggi
MILANO
ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
6:29
20:22
6:22
20:02
DIRETTORE RESPONSABILE
ANDREA MONTI
[email protected]
VICEDIRETTORE VICARIO
Gianni Valenti
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VICEDIRETTORI
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Stefano Cazzetta
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Andrea Di Caro
[email protected]
Umberto Zapelloni
[email protected]
Testata di proprietà de “La Gazzetta
dello Sport s.r.l.” ­ A. Bonacossa © 2014
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE Angelo Provasoli
VICE PRESIDENTE Roland Berger
AMMINISTRATORE DELEGATO
Pietro Scott Jovane
CONSIGLIERI Fulvio Conti,
Teresa Cremisi,
Luca Garavoglia,
Attilio Guarneri,
Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri
The Rugby Championship
SKY SPORT 3
The Rugby Championship
12.00 CALCIO: BESIKTAS ARSENAL
Trofeo Pirelli. Gara 2 da Portimao
14.30 RUGBY: CRUSADERS SHARKS
Playoff NBA
16.45 CALCIO: BORUSSIA
DORTMUND - BAYERN
MONACO
00.30 AUTOMOBILISMO:
INDYCAR
Milwaukee. Dagli Stati Uniti
PGA Europen Tour
US PGA Europen Tour
02.30 RUGBY: SUDAFRICA ARGENTINA
10.00 GOLF: PGA
CHAMPIONSHIP 2014
21.00 BASKET: MIAMI HEAT SAN ANTONIO SPURS
07.30 GOLF: BMW
INTERNATIONAL OPEN
01.30 GOLF: THE GREEN
BRIER CLASS
NBA
17.30 AUTOMOBILISMO:
FERRARI CHALLENGE
SKY SPORT 2
2ª parte. Da Ostia, Lazio
ALGHERO
Rovesci
23.15 CALCIO: STANDARD L. ZENIT
Finali
Rai Sport 2
Ieri
Moderati
Preliminari Champions League
16.30 RUGBY: AUSTRALIA NUOVA ZELANDA
VOLLEY
Super Tennis
A CURA DI
Nuvolo
Preliminari Champions League
14.30 CALCIO: COPENAGHEN BAYER LEVERKUSEN
GazzaMeteo
Legenda
The Rugby Championship
14.30 BASKET: LOS
ANGELES CLIPPERS OKLAHOMA CITY
THUNDER
19.00 ATP NEW HAVEN
08.00 BEACH SOCCER:
ITALIAN BEACH
SOCCER TOUR
14.00 EUROPEI
Semifinali. Da Moncton, Canada
Rai Sport 1
Milwaukee. Dagli Stati Uniti
11.30 RUGBY: SUDAFRICA ARGENTINA
1ª parte. Da Porto Sant’Elpidio
SKY SPORT 1
09.30 EUROPEI
UEFA Champions League
Canale 5
Preliminari Champions League
Preliminari Champions League
NUOTO
20.45 LILLA - PORTO
10.30 AUTOMOBILISMO:
INDYCAR
11.00 BEACH SOCCER:
ITALIAN BEACH
SOCCER TOUR
18.00 EUROPEI
3ª tappa
Eurosport 2
UEFA Champions League
Sky Calcio 4
09.00 CALCIO: NAPOLI ATL BILBAO
Tuffi. Piattaforma Syncro
10 mt. Maschile
Rai Sport 1
Finale. Da Louisville, Kentucky
Preliminari Champions League
Super 15
Supercoppa di Germania
Oggi
Continua una diffusa instabilità sulle regioni
settentrionali con nubi, piogge e rovesci frequenti,
anche forti la sera sui settori centro-orientali,
meglio su Liguria ed Emilia Romagna. Bel tempo
con sole e caldo al Centro Sud.
Trieste
Trento
Aosta
16 22
Torino
17 23
17 23
Milano
Venezia
17 24
Il tecnico della Roma è nato a Nemours, in Francia, il 20 febbraio 1964. Ha vinto uno scudetto con il Lilla. Questa è la sua 2a stagione in giallorosso
VIDEO
GALLERY
Sapete chi è Ruy?
È alto 1 metro e 46
e fa un fuoricampo
I giganti della Nba
in visita ai cadetti
di West Point
È messicano, è uno scricciolo di 13 anni (alto 1 metro e 46) e si chiama Ruy Martinez. In una partita della sua Nazionale di categoria contro l’Australia ha fatto una super prestazione, battendo prima un singolo, poi un doppio, infine un fuoricampo straordinario per tecnica. Guarda il video on line
Team Usa a West Point, l’accademia militare che si trova circa 50 miglia a nord di New York City. Una visita significativa per le stelle della Nba e i cadetti della struttura, e che è stata frequentata anche da coach Mike Krzyzewski. La squadra parteciperà al Mondiale di basket in programma in Spagna da fine mese
www.gazzetta.it
Domani
Dopodomani
Ancora instabilità al Nordest con rovesci e
qualche temporale e più nubi con locali rovesci
anche sul Centro Appennino e sul medio
Adriatico. Prevale l'alta pressione con bel tempo
e sole sul resto delle regioni. Più caldo al Sud.
Nubi irregolari con rovesci sparsi e qualche
temporale al Nord, specie su Alpi, Prealpi e
localmente su Piemonte e basse pianure; più
asciutto e con maggiori schiarite altrove al Nord,
sempre bel tempo e caldo estivo al Centro Sud.
18 26
17 25
Bologna
Genova
17 28
Ancona
20 25
Firenze
18 29
Perugia
21 28
15 28
L’Aquila
13 27
ROMA
Campobasso
19 32
Bari
16 29
Napoli
20 34
21 34
Potenza
16 28
Cagliari
Catanzaro
22 32
19 33
Palermo
Reggio Calabria
21 36
26 35
Catania
24 33
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2 set.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014