Auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo Speciale FILCA-CISL Piemonte Dicembre 2014 N L Speciale FILCA-CISL Piemonte Dicembre 2014 ovità in casa Cisl ettera agli iscritti GIOVANNA VENTURA NELLA SEGRETERIA NAZIONALE Care delegate/i, Care attiviste/i, Care pensionate/i, ANNAMARIA FURLAN È IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE DELLA CISL “Le politiche economiche degli ultimi governi sono state insufficienti ad affrontare la gravità della crisi, anche nella fase più acuta, e neppure il dinamismo riformistico di Renzi dà segni di innovazione e svolta radicale” è la critica rivolta all’Esecutivo dal neo segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, secondo la quale serve una nuova politica in grado di produrre un’inversione del declino capace di creare sviluppo, a partire dalla riforma fiscale. La Cisl incalzerà il governo sulla delega sulla riforma fiscale, sui temi del lavoro e della sua detassazione, della lotta alla precarietà dei giovani e della tutela dei redditi dei lavoratori e dei pensionati. 2 sono certa che in un momento delicato quale quello che stiamo vivendo sia importante consolidare i fili del comune sentire che, seppure con ruoli e responsabilità diverse, ci unisce tutti in un impegno collettivo per riaffermare la difesa del lavoro, delle sue tutele nel quadro di valori che da sempre ispirano l'azione della Cisl. La strategia che la nostra Organizzazione sta mettendo in campo è tutta volta ad ottenere gli opportuni cambiamenti ai provvedimenti che il Governo sta varando in questi giorni: Jobs act e Legge di stabilità, iniziando ad ottenere significativi risultati di modifica derivati dalle nostre richieste. Per questo oggi la Cisl ritiene utile proseguire su questa strada, perché ci sono ancora tante cose da cambiare e per farlo c'è bisogno di un'azione svolta con continuità, sia in termini di mobilitazione che di interlocuzione con le forze politiche e con il Governo, che richiedono tempo ed impegno costante. Da questa consapevolezza deriva la scelta che l'Organizzazione ha fatto in termini di mobilitazione ritenendo più efficace un percorso più vasto e più capillare della singola giornata di sciopero, più articolato ma certamente più impegnativo e più faticoso. Per questo mi rivolgo direttamente a Te, perché la Cisl è fatta in primo luogo di persone che tutti i giorni, in quella che chiamiamo la prima linea, portano idee e costruiscono soluzioni, raccolgono sofferenza e cercano di interpretarla in una dimensione collettiva. A Te chiedo oggi di sostenere ancora una volta la Cisl nelle sue scelte, a volte difficili, ma certamente responsabili e lungimiranti e prese in piena autonomia, sarà ancora una volta una stagione nella quale riponiamo la volontà di raggiungere risultati importanti per le persone che rappresentiamo ed il Tuo aiuto convinto sarà determinante. Ci vedremo presto nelle iniziative di mobilitazione che abbiamo previsto di realizzare nelle giornate del 2, 3 e 4 Dicembre a Firenze, Napoli e Milano, per ascoltare la voce di Voi delegate/i e tradurla in forza contrattuale per ciò che vogliamo ottenere. Un caro saluto e un augurio di buon lavoro. Viva la Cisl. Annamaria Furlan Dopo 6 anni ai vertici della Cisl Piemonte, dove è arrivata nel luglio del 2008, Giovanna Ventura è stata eletta segretaria nazionale della Cisl con incarico all’organizzazione. Dal 2008 alla guida della Cisl Piemonte, Giovanna Ventura si caratterizza, insieme alla sua segreteria, per aver proposto e realizzato una politica dei quadri rivolta alla valorizzazione dei giovani dirigenti, la promozione e il coordinamento di una forte politica contrattuale territoriale/zone sui temi del mercato del lavoro, delle politiche fiscali-tariffarie, delle politiche socio-sanitarie e dell’efficacia e ottimizzazione dei servizi rivolti ai lavoratori, ai pensionati e alle loro famiglie. ALESSIO FERRARIS NUOVO SEGRETARIO GENERALE DEL PIEMONTE L’alessandrino Alessio Ferraris è il nuovo segretario generale della Cisl Piemonte. Lo ha eletto a larga maggioranza il Consiglio generale della Cisl regionale, riunitosi l’11 novembre 2014 all’Hotel Ambasciatori di Torino, alla presenza della leader Cisl, Annamaria Furlan e della segretaria uscente Giovanna Ventura. Alessio Ferraris è nato 56 anni fa a Novi Ligure (Al). Dopo il diploma di perito industriale, muove i primi passi in sindacato agli inizi degli anni ’80 all’interno della Ad Alessandria ha guidato la federazione dei tessili e dei metalmeccanici e dal 2005 la CISL. Con Ferraris compongono la nuova segreteria regionale della Cisl, Marcello Maggio (riconfermato nell’incarico di segretario regionale), Bruna Tomasi Cont della segreteria regionale Fim, Gianni Baratta, segretario regionale Femca (Chimici) e Sergio Melis della segreteria Cisl Torino-Canavese. I n lotta per il futuro "N iente di nuovo sul fronte occidentale” è un romanzo autobiografico scritto nel 1929 da Erich Maria Remarque che narra le vicende di un soldato tedesco durante la Prima guerra mondiale. Oltre al racconto della guerra, il romanzo è una dolente critica alla propaganda tedesca che, facendo leva sulla retorica della patria e dell’onore, convinse un’intera generazione ad immolarsi nelle trincee. Non è per il centenario della Grande Guerra che comincio il mio tradizionale saluto quest’anno con un’immagine così forte quale quella della guerra. Ma è perché anche dal fronte del lavoro non arriva niente di nuovo. La tendenza non cambia, e a capitolare è un intero settore, quello delle costruzioni, che da solo incideva per l’11% del PIL. Dal 2008 il Piemonte ha perso 40 mila posti di lavoro nel settore delle costruzioni e le previsioni per il 2015 sono nere: si prevede un ulteriore calo del 15% degli addetti. Di fronte a questi numeri regge la metafora della guerra: l’edilizia e il suo indotto sono stati drasticamente dimezzati in Italia come nella nostra regione. È un disastro questo per l’intera economia piemontese. Ma non può essere, a mio avviso, tutta colpa della crisi economica. Nel giungo del 2013 si era costituito un coordinamento tra le associazioni della filiera edile. Già allora erano stati denunciati numeri da brivido: 20 mila posti di lavoro diretti persi dal 2008 al giugno 2013 (34 mila contando gli indiretti). Un anno dopo tutti i settori della filiera hanno perso dal 12 al 18% degli occupati: 7.500 persone sono rimaste senza un lavoro. Centinaia di imprese, più di una storiche, hanno chiuso per sempre. Certo, è la crisi. Ma come già più volte richiamato, la crisi non è solo un dato esterno e ineluttabile: la crisi delle costruzioni si nutre di politiche fiscali, di bilancio e finanziarie inadeguate e distruttive. Come ogni cosa in natura anche la crisi non si produce da sola. Come nel romanzo citato, il nostro settore si è trasformato in facile preda di propaganda, annunci, promesse di quella o di quell’altra parte, per ritrovarsi alla fine vittima sacrificale della colpevole inconcludenza delle istituzioni e della politica. E la crisi è diventato l’alibi di un delitto perfetto, consumatosi davanti agli occhi di tutti, in un altrettanto colpevole silenzio generale. 40 mila addetti in meno è come se sei Mirafiori chiudessero. Ecco perché il 27 di dicembre con Fillea e Feneal abbiamo promosso un Presidio davanti ai cancelli di Restructura al Lingotto: per protestare in nome di una occupazione che non c’è e contro le politiche del governo che ha ridotto del 47% gli investimenti in opere pubbliche. A spingerci alla mobilitazione anche le infiltrazioni mafiose che non conoscono crisi e la crescita del lavoro nero e grigio, che si produce nel moltiplicarsi delle partite IVA: un tempo molti addetti erano dipendenti, oggi sono artigiani impiegati dall’azienda come imprese a singola conduzione, ma di fatto con le stesse mansioni di prima, con molte tutele in meno. Il Paese deve ripartire dagli investimenti in infrastrutture. Chiediamo che vengano allentati i vincoli del patto di stabilità per i comuni, perché tornino a investire in strade e scuole. È stato, inoltre, calcolato che, puntando sulla riqualificazione energetica più che sulle nuove costruzioni, si possono creare 20 mila nuovo posti, che possono arrivare a 30 mila considerando l’indotto. Quante persone sono oggi a carico dello Stato, persone che hanno perso un lavoro e sopravvivono con ammortizzatori sociali? Non è questo un costo stupido che la società si assume, quando quelle stesse risorse potrebbero essere impiegate per far lavorare e restituire dignità a quelle stesse persone? È il momento di destinare per davvero tutte le risorse disponibili per rianimare il settore delle costruzioni: ogni euro investito in un nuovo cantiere genera tre euro in più di PIL e, oltre a creare immediata occupazione, riduce la necessità di spesa per gli ammortizzatori sociali. Di fronte ad una così drammatica situazione dei nostri settori, per me personalmente e per tutta la FILCA del Piemonte, sarà l’impegno a mobilitarsi per il lavoro e lo sviluppo a caratterizzare l’azione nel nuovo anno con la promessa solenne di intervenire e vigilare, presso le istituzioni regionali e territoriali, affinché i lavori della Tav, del Terzo Valico, della Pedemontana e delle altre grandi opere e infrastrutture, previste nell’ambito del territorio piemontese, non incontrino altri fermi e prendano il via di una concreta realizzazione, viste anche le sterili polemiche, sempre generatesi in ambito politico, in particolare riguardo ai costi della Torino-Lione. Questo a riprova del fatto che, quando si è malati, si rischia di morire non per la malattia, ma par la cura se la cura non è quella giusta. Un Buon Natale e un Felice 2015 a tutti, anche in famiglia, nella speranza di non ritrovarci l’anno venturo a dire di nuovo “Niente di nuovo sul fronte occidentale.” Piero Donnola, Segretario generale Filca Cisl Piemonte 3 crisi Speciale FILCA-CISL Piemonte Dicembre 2014 E dilizia, dimezzati i posti di lavoro in Piemonte L Dal 2008 ad oggi persi in Piemonte 40mila addetti. Fillea-Cgil Filca-Cisl Feneal-Uil: “Per invertire la tendenza bisogna investire nella riqualificazione e nella manutenzione dell’enorme patrimonio edilizio della Regione” 4 a mattina del 27 novembre, davanti al Lingotto Fiere di Torino - in occasione del salone delle costruzioni Restructura - si è svolto un presidio regionale dei sindacati degli edili, Fillea Cgil Filca Cisl - Feneal Uil Piemonte, in occasione della giornata di mobilitazione nazionale del settore delle costruzioni. Per quanto riguarda il Piemonte, il settore edile e dell’indotto è in crisi nera: negli ultimi sei anni, dall’inizio della crisi nel 2008, in questa regione si sono persi oltre 40.000 posti di lavoro. Il trend oggi è negativo, con una previsione di perdita per il 2014 pari ad un ulteriore 15%. In pratica, dal 2008, si è perso il 50% degli addetti del settore e dell’indotto. Se consideriamo i dati del 2013 riguardanti il Piemonte, gli investimenti sia privati che pubblici per abitazioni sono calati di oltre il 15%, con punte anche del 30%, mentre gli investimenti per infrastrutture sono ulteriormente calati del 40%: questi dati fanno ben comprendere anche la diminuzione dell’occupazione e delle ore lavorate, confermate dai dati delle casse integrazioni e dalle ore registrate nelle casse edili. “È come se in Piemonte - dicono i segretari regionali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, Lucio Reggiori, Piero Donnola e Giuseppe Manta - negli ultimi due anni, avessero chiuso 5 stabilimenti delle dimensioni della Fiat di Mirafiori. Nella sola provincia di Torino, si sono persi posti di lavoro pari agli occupati della Fiat di Mirafiori, oltre 6.000 lavoratori, ed hanno chiuso centinaia di medie e piccole aziende, molte delle quali per fallimento (i dati del contatore Cerved - Il Sole 24 Ore, lo confermano). Praticamente, oggi l’edilizia ed il suo indotto sono drasticamente dimezzati, è un disastro anche per l’economia piemontese, visto che il settore non può svolgere quella funzione anti-ciclica propria per favorire la ripresa”. Attualmente c’è pochissimo lavoro, spesso acquisito a prezzi stracciati da imprese irregolari che aprono e chiudono in poco tempo, con forme di nero, grigio, elusione, concorrenza sleale che caccia dal mercato le imprese corrette, con comportamenti illeciti, sub affidamenti a catena, uso di pseudo lavoratori autonomi, senza formazione, qualità del prodotto, tutela del lavoro: basti pensare al crescente numero delle partite IVA o pseudo lavoratori autonomi che si aggira attorno alle 30.000 unità. Il problema è la difficoltà a “fare sistema” e in alcuni casi a utilizzare le sinergie da parte delle aziende del territorio per l’aggiudicazione dei lavori. Oggi esistono nel settore gravi problemi di irregolarità, illegalità e di mancata sicurezza sul lavoro che devono essere affrontati in sinergia tra tutti i soggetti interessati. In questo panorama sconfortante esistono comunque dei punti di forza: ci sono aziende con elevate professionalità, con volontà e capacità di reazione abbastanza buone, lavoratori professionalizzati in gran parte ancora dipendenti delle aziende, sistema della bilateralità che tiene ed interviene nelle materie di propria competenza. Il sindacato ha da tempo avanzato proposte per uscire dalla crisi: si potrebbe ulteriormente allentare o togliere il patto di stabilità, finalizzato al pagamento delle imprese per i lavori effettuati, ben oltre il decreto di pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni, per evitare ulteriori situazioni fallimentari. Inoltre occorrerebbe dare inizio ai lavori già appaltati, ma che sono fermi per il blocco dei finanziamenti o per il patto di stabilità, a partire dalla elaborazione e predisposizione di un vero piano delle opere a livello regionale e provinciale, frutto dei tavoli aperti o che si apriranno e dei patti già realizzati. Si potrebbero creare molti posti di lavoro, con la manutenzione e la messa in sicurezza delle scuole (oltre al recente decreto), degli edifici pubblici, si potrebbe concretizzare una serie di aperture di piccoli cantieri per centinaia di occupati, evitando situazioni di rischio e maggiori successivi costi. Per non parlare del piano di riassetto idrogeologico e manutenzione del territorio, a partire da una regione come il Piemonte che ha un vasta area montana, oggetto delle varie alluvioni nelle scorse settimane e negli ultimi quindici anni, con conseguenze ben visibili ancora oggi e situazioni di rischio non scongiurate, come esondazioni e movimenti franosi. Con un patrimonio stimato di oltre 100.000 alloggi vuoti in Piemonte, non sarebbe utile mettere in moto scelte politiche che portino all’utilizzo di questo patrimonio, attraverso le ristrutturazioni o le agevolazioni fiscali e/o contributi all’affitto ? Infine, sarebbe necessaria una nuova proposta per l’utilizzo delle aree edificate ed oggi dismesse, come le molte aree industriali o artigianali, anche attraverso la rigenerazione o il cambio di destinazione d’uso. “L’impegno comune di Fillea Filca Feneal - concludono i segretari regionali, Reggiori, Donnola e Manta - è di lavorare perché questa prospettiva prenda piede, per invertire la curva dell’occupazione e arrivare a 20 mila posto di lavoro a regime nella riqualificazione e manutenzione dell’enorme patrimonio edilizio piemontese, che possono arrivare addirittura a 30 mila, considerando tutto l’indotto della filiera delle costruzioni”. 5 Speciale FILCA-CISL Piemonte Dicembre 2014 Speciale FILCA-CISL Piemonte Dicembre 2014 I Domenico Pesenti: l governo sta affossando l’edilizia C Il settore delle costruzioni sta scomparendo. Vanno trovate soluzioni immediate, praticabili, vanno coraggiosamente percorse strade nuove. Investire in un’edilizia sostenibile e di qualità, non più la cementificazione dei decenni scorsi. Bisogna ridare speranza agli 800mila edili che hanno perso il lavoro per la crisi. Ma ci vogliono politiche industriali e fiscali efficaci, in questa direzione. Rilanciare le costruzioni per ricostruire l’Italia non è solo uno slogan o un gesto di responsabilità verso i lavoratori nostri associati, ma un vero atto d’amore per la nostra nazione. Chiediamo interventi seri e celeri per mettere in sicurezza il territorio, devastato da inondazioni e incuria, senza interventi. L’edilizia è una risposta a questo dramma tutto italiano. Bisogna completare le tante infrastrutture bloccate, chiediamo la messa in sicurezza del già costruito, interventi per il risparmio energetico e per la diffusione di costruzioni antisismiche. La ripresa delle costruzioni, settore che rappresenta circa l’11% del PIL nazionale, rappresenterebbe una possibilità di rilancio per l’intera economia italiana. Lo Sblocca-Italia, che a detta del governo avrebbe dovuto permettere il rilancio del settore, in realtà non ha apportato benefici, vista anche l’esigua disponibilità delle risorse immediatamente spendibili, meno del 10% dei 3,9 miliardi previsti. Il Governo ha il dovere di intervenire con provvedimenti certi e risolutivi, stanziando risorse immediatamente spendibili. In caso contrario si assumerà la responsabilità di affossare definitivamente un settore trainante dell’economia nazionale. Il governo deve inoltre agevolare l’anticipazione del pensionamento per i lavoratori edili e per tutti quei lavori fisicamente pesanti e usuranti. È una questione di pericolosità sul lavoro e di sostenibilità della fatica. 6 I n lotta per il futuro. La nostra piattaforma M AGGIORI E REALI INVESTIMENTI PUBBLICI Opere infrastrutturali utili e messa in sicurezza del territorio. POLITICHE INDUSTRIALI PER LA SOSTENIBILITÀ Ecoincentivi strutturali e riorganizzazione produttiva delle imprese. APPALTI E REGOLAZIONE DEL MERCATO Adeguamento alle norme europee, trasparenza, qualificazione delle imprese. SICUREZZA SUL LAVORO Rafforzamento dei controlli e delle sanzioni, patente a punti, formazione e ruolo degli enti bilaterali nella prevenzione. REGOLARITÀ E LEGALITÀ L a Segreteria regionale porge, a voi tutti e alle vostre famiglie, gli auguri di un Buon Natale e di un sereno Anno Nuovo. Piero Donnola / Segretario generale Filca Cisl Piemonte Innalzamento del contrasto e della prevenzione, norme in materia di falso in bilancio e autoriciclaggio, consolidamento del DURC con l’estensione alle verifiche di congruità. AMMORTIZZATORI SOCIALI Garanzia effettiva ed universale estensione, pari dignità al lavoro edile. PENSIONI Modifica alla Legge Fornero, compensazioni per chi, come gli edili, hanno discontinuità produttiva. TFR Nessuna penalizzazione fiscale del TFR e della previdenza integrativa. I segretari dei sindacati edili Piero Donnola FILCA CISL, Lucio Reggiori FILLEA CGIL e Giuseppe Manta FENEAL UIL sono stati ricevuti dal Presidente della Regione Chiamparino in merito alla devastante crisi che colpisce il nostro settore per chiedere: lo sblocco di tutte le Risorse disponibili per avviare tutti i cantieri possibili Consulta dell’Edilizia delle Costruzioni con Istituzioni, Ance, Artigiani, sindacati Edili, per affrontare con gli Assessorati competenti ogni problema di finanziamenti, sblocco lavori, vigilanza su regolarità e sicurezza nei cantieri il monitoraggio di tutte le opere programmate, il motivo del loro fermo firma protocollo per il Terzo valico ferroviario Genova- Alessandria-Milano-Rotterdam formazione e ammortizzatori sociali con Borsa Lavoro BLEN.IT IT per i nostri lavoratori licenziati e disoccupati tramite le Scuole Edili con possibilità di stages, cantieri lavoro socialmente utili possibili deroghe selettive, virtuose al Patto di stabilità per cogliere le possibilità delle misure “Sblocca Italia” Sicurezza, Prevenzione degli gli infortuni nei cantieri: monitoraggio di tutti i cantieri per tipologia e fasi lavorative, in accordo con il Coordinamento ispettivo Regolarità del lavoro: monitoraggio di tutti i cantieri Pubblici Osservatorio pubblico già esistente e privati Visto l’alto livello di concorrenza sleale e lavoro grigio e nero, di elusione con 50.000 pseudo lavoratori autonomi, spesso manovali, costretti a prendere la partita Iva, un tavolo per studiare misure di inclusione, regolarità, qualificazione di questi soggetti 7 crisi Speciale FILCA-CISL Piemonte Dicembre 2014 L a crisi dell'edilizia trascina anche gli altri settori delle costruzioni A bbiamo raccontato fino a qui la drammatica situazione in edilizia. La situazione non è migliore negli altri comparti del settore delle costruzioni. Per quanto riguarda il CEMENTO, la produzione è calata del 12% sul 2012 mentre i consumi sono scesi del 15%, e allo stesso tempo aumenta il peso dell’export, arrivando a rappresentare il 10% del totale prodotto. Nel 2014 era atteso un rallentamento della caduta che dovrebbe attestarsi intono all’8%. Nel sistema LEGNO-EDILIZIA-ARREDO il calo del fatturato è, a consuntivo 2013, del -3,2% e la perdita degli addetti pari a 6.800; le esportazioni, invece, proseguono il trend positivo degli ultimi tre anni (+2,4%), anche se in misura più contenuta rispetto alle previsioni di inizio anno. Nel 2014 il consumo nazionale di legno fa ancora registrare un nuovo calo: -3,7%; mentre per le esportazioni è attesa un’ulteriore crescita del +3,4%. positivi del bonus mobili, ed una crescita delle esportazioni superiore al previsto (+4,5%). I sindacati, inoltre, registrano nel 2013 un -15,2% della produzione dei LATERIZI, che hanno ormai più che dimezzato la capacità produttiva nazionale. Si prospetta un calo della produzione totale dell’industria dei laterizi nel 2014 pari al 5,6%, per stabilizzarsi intorno ai 6 milioni di tonnellate fino al 2016. Alcune note positive arrivano dai LAPIDEI, con il recupero dei livelli pre-crisi che è già avvenuto. E sono in ulteriore crescita il saldo commerciale (marmo e graniti) e la quota di esportazioni (38,2% in media nel 2013). Il primo trimestre 2014 decreta un’ulteriore crescita dell’export italiano di lapidei, sia in quantità che in valore. La crescita nazionale del settore riguarda, però, soprattutto l’estrazione dei blocchi, mentre la lavorazione è in continuo ridimensionamento a causa della concorrenza internazionale. Per questo produttori, ovvero un beneficio distribuito nei territori produttori. Riguardo all’occupazione, infatti, nel 2013 si stima un calo a livello nazionale del 3,42%, e una ulteriore perdita di posti di lavoro nel 2014. BONUS MOBILI Con l’introduzione del Bonus Mobili nel 2013 (DL n.63 del 4 giugno 2013), le istituzioni italiane hanno raccolto l’invito delle imprese a sostenere i consumi interni per riattivare il sistema economico. Tale misura, che prevede la possibilità di detrarre il 50% dell’acquisto di arredo per una spesa massima di 10.000 euro a fronte di un intervento di ristrutturazione, ha dimostrato di essere una misura fiscale in grado di favorire la lotta alla disoccupazione, di sostenere un settore cruciale del Made in Italy, garantendo allo Stato un consistente e immediato gettito IVA. Secondo le stime elaborate dal Centro Studi di FederlegnoArredo, infatti, entro la fine del 2014 saranno almeno 10.000 gli addetti della filiera LETTERA ai Quadri e Militanti Cisl di Torino Via Sant'Anselmo, 11 - Torino LETTERA a cura Segr. UISP Torino Reg. Trib. di Torino n. 3030/81 del 20/1/1984. Dir. Resp. ai sensi di legge: Adriano Serafino Sped. in abb. postale Art. 2 Comma 20/C - Legge 662/96 - Filiale di Torino Anno 31 - Numero 1 - Dicembre 2014 Grafica: Andrea Pellissier Stampa: Tipolito Melli - Borgone Susa Alcuni elementi positivi nel primo quadrimestre 2014 sono rappresentati da una crescita dello 0,6% sul mercato interno, grazie agli effetti 8 motivo ad una crescita della produzione nazionale non si accompagna un altrettanto evidente sviluppo economico ed occupazionale dei distretti Supervisione e contenuti: Rocco Zagaria Hanno collaborato: Piero Donnola, Salvatore Scelfo, Silvio Baita, Pier Luigi Lupo, Gerlando Castelli, Piero Tarizzo, Gino Faraco, Maria Venturini Legno Arredo che avranno conservato il proprio posto di lavoro grazie al Bonus Mobili. Al tempo stesso, le vendite generate dall’incentivo porteranno ad una spesa complessiva di 1.900 milioni di euro, generando un gettito di IVA aggiuntivo di 360 milioni di euro. Possono sfruttare il Bonus Mobili i contribuenti che hanno effettuato lavori di ristrutturazione edilizia elencati all’art. 16-bis del TUIR e hanno chiesto la Detrazione 50% sull’IRPEF per una spesa massima ammissibile di 96.000 euro. IL PUNTO SUL TERZO VALICO È di quest’anno l’iniziativa a sostegno del “Terzo Valico,” che ci ha visto protagonisti nel promuovere questa grande opera a rischio di risultare impopolari ai più, visto il dissenso che interventi di queste dimensioni generano nei territori. Il convegno “Per non perdere il treno” del 14 marzo 2014, da noi riproposto il 31 ottobre alla presenza del vice ministro Morando e con del dott. Gavio, era allora stato salutato con favore dal mondo imprenditoriale e dalla politica locale, e apprezzato per il coraggio e la coerenza che da sempre ci caratterizza quando c’è da difendere il lavoro e le opportunità di sviluppo per il nostro settore. La nostra posizione era e rimane quella di allora. Per noi il “Terzo Valico” andava fatto per salvaguardare l’ambiente e nel rispetto dell’ambiente stesso. Andava fatto per rilanciare l’occupazione nei territori che investiva, anche per controbilanciare i normali disagi che un’opera del genere comporta sui territori medesimi. Andava fatto vigilando sulla legalità e sulla sicurezza dei lavoratori. Andava inoltre fatto dentro una visione di progetto più ampia, attenta a contestualizzare l’opera nel territorio, perché l’opera deve servire a sviluppare quel territorio e non deve essere semplicemente “appoggiata” lì. Noi non abbiamo cambiato idea. Continuiamo a pensare che il “Terzo Valico” sia per la provincia di Alessandria 9 crisi Speciale FILCA-CISL Piemonte Dicembre 2014 6 000 edili hanno perso il posto di lavoro a Torino nell'ultimo anno una grande opportunità si sviluppo sociale ed economico. Ma è, ahi noi, vero che al momento nella nostra provincia si vedono solo i disagi di quest’opera: dal punto di vista dell’occupazione e dello sviluppo non è cambiato nulla, anzi sembra peggiorare, dando ulteriori argomenti a chi l’opera non la voleva. Una caso emblematico è quello che sta succedendo alla Cementir di Arquata Scrivia, azienda che dei lavori del Terzo Valico sta beneficiando, avendo addirittura affittato metà dello stabilimento al Cociv. Ebbene, quest’azienda continua a non dare risposta a quei 20 lavoratori che rischiano, tra pochi mesi, di perdere il lavoro. Se il Terzo Valico non diventa elemento di garanzia per quei 20 lavoratori di cosa stiamo parlando? Cosa ne è della possibilità di sviluppare occupazione che quest’opera doveva rappresentare per la nostra provincia? Anche l’ANCE lamenta il fatto che le imprese del territorio non stanno lavorando e in nessuna maniera, nemmeno indiretta, stanno beneficiando dell’opera. In Liguria non è andata così. Non solo si ha più ben chiaro a cosa serva strategicamente l’opera, ma si è anche riusciti a fare in modo che siano i lavoratori genovesi a costruirla. Quelle istituzioni che avevano fatto bella mostra di sé in occasione del nostro convegno sono oggi assenti. E se ci siamo sentiti soli nel difendere l’opera nei nostri territori, ci sentiamo ancora più soli adesso nel ribadire che per noi è necessario FARE, MA FARE BENE. LEGALITA’, “CONTROMAFIE”! Le mafie al nord hanno forti radicamenti anche in Piemonte, fanno affari con droga, usura, edilizia, rifiuti tossici, commercio, commesse pubbliche. Non si vedono “coppole”, lupare, o sparatorie. Trafficano sottobanco, cercano relazioni con imprese, professionisti, pubbliche amministrazioni 10 L per infiltrarsi in silenzio. Inquinano l’economia e la società, sono molto pericolose. Contromafie è organizzata da Libera e Avviso Pubblico con adesione Filca, Cisl e Siulp, il sindacato di Polizia. Partecipano la Presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando e il procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti. Sei gruppi di lavoro hanno proposto strategie di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione. Una parte è totalmente dedicata ai ragazzi giovani, che non crescano con la cultura mafiosa. “L’adesione come Cisl e come Filca a questa lodevole iniziativa è doverosa e non simbolica, testimonia il nostro impegno sui temi della legalità e della lotta alla criminalità”, dice Salvatore Scelfo, segretario nazionale, responsabile del Dipartimento Legalità Filca e referente per la Cisl. “Così come già avviene per la Carovana Antimafie, intendiamo dare il nostro contributo a questa iniziativa lavorando in sinergia con Associazioni sociali importanti della lotta alle mafie e della cultura della legalità, come Libera di Don Ciotti e Avviso Pubblico. Senza legalità, senza una cultura della lotta alle mafie, non c’è sviluppo e non c’è lavoro. Un concetto ancora più valido in edilizia, dove purtroppo la criminalità continua a fare affari”. a crisi dell’edilizia continua a colpire pesantemente il territorio torinese: sono ben 6mila i lavoratori edili espulsi dal mercato del lavoro, un numero impressionante, pari agli occupati della Fiat di Mirafiori. E secondo le stime il 2014 si chiuderà con un ennesimo calo di tutti i dati relativi al settore: occupati, numero di aziende, investimenti pubblici e privati per le abitazioni e investimenti per le infrastrutture. In questo scenario la fanno da padrone le imprese irregolari, che aprono e chiudono in poco tempo, danneggiano le imprese corrette perché alterano il mercato con comportamenti illeciti (sub affidamenti a catena, utilizzo di falsi lavoratori autonomi, ecc.). A ciò si aggiunge il problema legalità in un cantiere importante per il territorio come quello della Tav: non è possibile continuare ad assistere agli assalti di gruppetti organizzati che minacciano quotidianamente le forze dell’ordine, gli imprenditori e gli stessi lavoratori. Insomma, lo scenario del settore delle costruzioni è tutt’altro che rassicurante. Per cercare di invertire la rotta e ridare fiato al comparto, è necessario porre in essere quelle misure che abbiamo già chiesto nel corso della mobilitazione nazionale del 27 novembre scorso: innanzitutto si potrebbe ulteriormente allentare il Patto di stabilità finalizzato al pagamento delle imprese per i lavori effettuati, per evitare la beffa di aziende sane e con lavori in corso ma caratterizzate da situazioni fallimentari per il ritardo nel pagamento di opere già effettuate. Poi si potrebbe dare inizio ai lavori già appaltati ma fermi per il blocco dei finanziamenti o per il Patto di stabilità: per esempio si potrebbero av- viare quelle opere a livello regionale e provinciale frutto dei tavoli aperti o che si faranno, e dei patti già realizzati. Gli interventi prioritari sono, a nostro avviso, la manutenzione e la messa in sicurezza delle scuole e degli edifici pubblici e delle città, interventi che consentirebbero l’apertura di piccoli cantieri e l’impiego di centinaia di lavoratori. Ma la vera emergenza da affrontare anche a Torino e provincia è la sicurezza del territorio: sono necessarie politiche concrete per un piano di riassetto idrogeologico e di manutenzione. Recentemente è stato dimostrato che i costi provocati dalle alluvioni sono di gran lunga superiori a quelli per realizzare interventi preventivi. Senza contare le tante vite umane sacrificate. Ecco, noi vorremmo finirla di sentir parlare dei “costi del non fare” e assistere ad investimenti massicci per mettere in sicurezza il territorio, nell’interesse non solo del settore edile ma di tutta la collettività. Salvatore Scelfo Segretario nazionale Filca-Cisl, responsabile del Dipartimento Legalità, commissario della Filca-Cisl di Torino 11 SEDI FILCA-CISL DEL PIEMONTE REGIONALE Via Sant’Anselmo 11 - 10125 Torino - Tel. 011/65.48.294 - Fax 011/65.99.147 e-mail: [email protected] - www.filcapiemonte.it Segretario Generale: Piero Donnola ALESSANDRIA/ASTI Via Tripoli 14 - 15121 Alessandria - Tel. 0131/204.754 - Fax 0131/204.757 Via XX Settembre 10 - 14100 Asti- Tel. 0141/530.266 - Fax 0141/593.290 Segretario Generale: Pierluigi Lupo CUNEO 12100 - Via Cascina Colombaro 33 - Tel. 0171/321.071/2 Fax 0171/321.075 Segretario Generale: Gerlando Castelli PIEMONTE ORIENTALE Via Gramsci 19 - 13900 Biella - Tel. 015/097.3005 Fax 015/89.77.649 Via dei Caccia 7/a - 28100 Novara - Tel. 0321/67.51.043 Fax 0321/67.51.043 Via Farinelli 6/a - 28900 Verbania - Tel. 0323/402.495-404.193 Fax 0321/405.107 Via Paggi 1 - 13100 Vercelli - Tel. 0161/255.400 Fax 0161/215.105 Reggente: Silvio Baita TORINO 10125 - Via Madama Cristina 50 - Tel. 011/6.520.441 Fax 011/6.520.579 Commissario: Salvatore Scelfo CAAF-CISL / Sedi provinciali del Piemonte ALESSANDRIA - LUNEDÌ / VENERDI’: 09,00-12,30 / 15,00-18,30 VIA TRIPOLI 14 - 15100 /Tel.: 0131/204701 0131/262908 Fax: 0131/204747 / E-mail: [email protected] / Aperta tutto l’anno ASTI - LUNEDÌ / MERCOLEDI’/VENERDI’: 08,30-12,30 / 14,00-18,00 - MartEDI’/VENERDI’: 08,30-12,30 / Pom. chiuso VIA XX SETTEMBRE 10 - 14100 - Tel.: 014133218 0141351150 Fax: 0141325665 / E-mail: [email protected] / Aperta tutto l’anno BIELLA - LUNEDÌ / VENERDI’: 09,00-12,30 / 14,30-18,30 - MERCOLEDI’ Pom. chiuso VIA GARIBALDI, 8 - 13900 / Tel.: 0150973010 Fax: 0150973016 / E-mail: [email protected] / Aperta tutto l’anno CUNEO - LUNEDÌ / VENERDI’: 09,00-12,30 / 14,30-18,00 via Cascina Colombaro 33 - 12100 / Tel.: 0171/321051 Fax: 0171/321058 / E-mail: [email protected] / Aperta tutto l’anno NOVARA - LUNEDÌ / VENERDI’: 08,30-12,00 / 14,30-18,30 VIA DEI CACCIA 4/A - 28100 / Tel.: 03216751035 Fax: 03216751002 / E-mail: [email protected] / Aperta tutto l’anno TORINO Sede principale - Zona Centro - LUNEDÌ / VENERDI’: 09,00-13,00 / 14,00-18,00 - SABATO: 08,30-12,30 VIA BERTOLA 49/A - 10100 / Tel.: 0115741511 Fax: 0115741522 / E-mail: [email protected] / Aperta tutto l’anno VERBANIA - LUNEDÌ / VENERDI’: 09,00-13,00 / 14,30-18,30 VIA FARINELLI 6/A - 28048 / Tel.: 0323/407033 Fax: 0323/405107 / E-mail: [email protected] / Aperta tutto l’anno VERCELLI SEDE CENTRALE - LUNEDÌ / VENERDI’: 09,00-13,00 / 14,30-18,30 VIA PAGGI 1 - 13100 / Tel.: 0161255400 Fax: 0161215105 / E-mail: [email protected] / Aperta tutto l’anno I N AS-CISL / Sedi provinciali del Piemonte Sede territoriale ALESSANDRIA Lunedì Martedì Via Parma, 36 / 15100 Alessandria 8,30/13,30 8,30/13,00 Tel. 0131/254178 / Fax 0131/234628 / 14,30/17,30 Sede territoriale ASTI Lunedì Martedì Via XX Settembre, 10 / 14100 Asti 8,30/12,30 8,30/12,30 Tel. 0141/593251 / Fax 0141/430091 15,00/17,10 15,00/17,10 Sede territoriale BIELLA Lunedì Martedì Via Garibaldi, 8/C / 13900 Biella 08,30/12,30 09,00/12,30 Tel. 015/0973026/28 14,00/19,00 14,00/17,00 Sede territoriale CUNEO Lunedì Martedì V. Cascina Colombaro, 33 / 12100 Cuneo 08,30/12,30 08,30/12,30 Tel. 0171/698332 / Fax 0171/600084 15,00/18,30 15,00/18,30 Sede territoriale NOVARA Lunedì Martedì Via dei Caccia, 7/A / 28100 Novara 08,30/12,30 08,30/12,30 Tel. 0321/627206 / Fax 0321/6751040 14,30/18,30 / Sede territoriale TORINO Lunedì Martedì Via Madama Cristina, 50 / 10125 Torino 09,00/13,00 09,00/13,00 Tel. 011/6520101-6520102 / Fax 011/6520556 14,30/18,00 14,30/18,00 Sede territoriale VERBANIA Lunedì Martedì Via Farinelli, 6/A / 28921 Verbania 08,00/14,00 08,00/16,00 Tel. 0323/581625-404193-402495 / Fax 0323/405107 / / Sede territoriale VERCELLI Lunedì Martedì Via Dante, 60 / 13100 Vercelli 9,00/12,30 8,30/14,30 12 Tel. 0161/254178 / Fax 0161/258815 14,30/18,30 / Mercoledì 8,30/12,30 14,30/18,00 Giovedì 8,30/13,00 / Venerdì 8,30/13,00 Mercoledì 8,30/12,30 15,00/18,30 Giovedì 8,30/12,30 / Venerdì 8,30/12,30 15,00/17,10 Mercoledì 09,00/12,30 14,00/17,00 Giovedì / / Venerdì 09,00/12,30 14,00/17,00 Mercoledì 08,30/12,30 15,00/18,30 Giovedì / Venerdì 08,30/12,30 15,00/18,30 Mercoledì 08,30/12,30 14,30/18,30 Giovedì 08,30/11,00 / Venerdì 08,30/12,30 12,30/16,00 Mercoledì / 14,30/18,00 Giovedì 09,00/13,00 14,30/18,00 Venerdì 09,00/13,00 / Mercoledì / 14,00/19,00 Giovedì 08,00/14,00 / Venerdì / 13,00/19,00 Mercoledì 9,00/12,30 / Giovedì 8,30/14,30 / Venerdì 9,00/12,30 14,30/18,00
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