COMUNE DI MESSINA - CONSIGLIO COMUNALE RESOCONTO SOMMARIO 79. SEDUTA DI MARTEDI’ 5 AGOSTO 2014 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE EMILIA BARRILE INDICE Pag. Comunicazioni: Gioveni Libero (Unione di Centro) Mondello Francesco (Unione di Centro) Santalco Giuseppe (Felice per Messina) Presidente Segretario generale 5 3, 4 3, 4 3, 4, 5 4, 5 Pag. Ordine del giorno: Amadeo Pio (Articolo 4) Amata Elvira (Democratici Riformisti) Cantali Carlo (Felice per Messina) CarreriAntonino (Democratici Riformisti) 9 7 8 10 Contestabile Simona (Progressisti Sull’ordine dei lavori: De Leo Giuseppe (Il Megafono) Fenech Lucia (Renato Accorinti Sindaco) Russo Antonia (Gruppo Misto) Sindoni Donatella (Partito Democratico) Democratici) 6 6 5 6 Gioveni Libero La Paglia Rita (Democratici Riformisti) Russo Antonia Santalco Giuseppe Sindoni Donatella Sottile Fabrizio (Siamo Messina) Sturniolo Luigi (Renato Accorinti Sindaco) Trischitta Giuseppe (Forza Italia) Ass. Mantineo 8 10 9 7 9 9 8 8 8 11 RESOCONTO SOMMARIO Avvertenza: Il resoconto sommario è una sintesi immediata in cui vengono riportati i passaggi più importanti degli interventi fatti dai consiglieri comunali e dai componenti dell‟Amministrazione comunale in Aula consiliare. I resocontisti sommari scrivono una sintesi degli interventi nello stesso momento in cui questi interventi vengono fatti, quindi contestualmente ai lavori assembleari. Così come avviene alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, i resocontisti sommari utilizzano, nello scrivere, i segni convenzionali della lingua italiana, senza sussidi tecnici, meccanici, elettronici o informatici, e senza l‟ausilio di alcuna registrazione magnetica. Per la redazione del resoconto sommario, viste le particolari competenze e gli specifici requisiti che il compito richiede, la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica utilizzano i consiglieri parlamentari, figure cui è attribuita, nei relativi contesti, la massima qualifica funzionale. Fatta salva l‟eventuale e doverosa correzione relativa ad eventuali travisamenti del pensiero degli oratori, qualora gli interessati riscontrino la necessità di una disposizione più analitica e puntuale dei loro interventi, potranno richiedere, ad uso personale, lo stralcio del resoconto integrale che interessa, che verrà redatto dal servizio resoconti nei tempi tecnici necessari. A cura dell‟ufficio resoconti -2- 5 Agosto 2014 RESOCONTO SOMMARIO Il Consiglio comunale è convocato alle ore 13,00. La seduta ha inizio alle ore 14,00. (Sono presenti il segretario generale, dottore Antonio Le Donne, e gli assessori Mantineo e Panarello) PRESIDENTE, constatata la presenza del numero legale, dichiara valida la seduta e nomina scrutatori i consiglieri Faranda, La Paglia e Sturniolo. (Viene approvato il processo verbale della seduta del 29 luglio 2014) Comunicazioni PRESIDENTE dà lettura di una nota del ragioniere generale, datata 22 luglio 2014, inviata agli uffici competenti della Regione Siciliana e, per conoscenza, a questa presidenza, sull‟approvazione del rendiconto di gestione esercizio finanziario 2013, in cui si comunica che la Giunta il 21/6/2014 ha approvato lo schema di rendiconto della gestione, relazione tecnicofinanziaria, esercizio 2913. Tale nota è stata inviata anche al Sindaco, all‟assessore alle politiche finanziarie, al collegio dei revisori dei conti, mentre evidentemente il ragioniere generale non ha ritenuto opportuno informare il direttore generale. In qualità di presidente, vista la delicatezza del tema, riferisce di aver scritto una nota all‟Assessorato regionale agli Enti locali, al ragioniere generale, al Sindaco, all‟assessore al bilancio, al segretario generale nonché direttore generale, ai revisori dei conti, sullo stato dell‟arte relativamente al procedimento di bilancio, della quale dà lettura. In essa, tra l‟altro, sottolinea che allo stato attuale la delibera relativa al conto consuntivo, incardinata in Consiglio comunale, non può essere esitata poiché manca il parere dei revisori dei conti, i quali hanno chiesto all‟Amministrazione una serie di documenti mancanti. Ha chiesto di intervenire il consigliere Mondello. Ne ha facoltà. FRANCESCO MONDELLO, nella qualità di consigliere comunale e non più di presidente della commissione bilancio, ringrazia il presidente Barrile e l‟ufficio di presidenza della prima commissione per aver riportato la verità sullo stato dell‟arte relativamente ai procedimenti di bilancio. Poiché il rendiconto di gestione è materia di esclusiva competenza del Consiglio comunale, bisogna precisare che la Giunta ne ha preso atto, -3- 5 Agosto 2014 non lo ha approvato, come riferisce erroneamente il ragioniere generale, e crede che l‟ufficio di presidenza della commissione bilancio ed il presidente del Consiglio debbano attivare tutte le procedure necessarie visto che i termini per l‟approvazione sono ampiamente superati. E‟ poi opportuno capire se il bilancio di previsione 2014 va allineato al piano di riequilibrio, ricordando tra l‟altro che l‟assessore Signorino aveva assunto l‟impegno di consegnarlo all‟esame del Consiglio entro il marzo del 2014. Altresì, occorre capire se, riguardo all‟esercizio 2013, i debiti fuori bilancio potenziali o da riconoscere, prodotti in particolare dalle partecipate, vanno iscritti sia nel previsionale 2014, sia nel piano di riequilibrio. PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere Santalco. Ne ha facoltà. GIUSEPPE SANTALCO coglie l‟occasione della comunicazione del presidente per ricordare che la commissione bilancio è ancora in attesa di sapere dal segretario generale se lo schema al conto consuntivo 2013, approvato dalla Giunta senza l‟allegato previsto dall‟articolo 6, possa considerarsi un atto legittimo. Ricordato poi che con una delibera adottata un mese dopo la Giunta ha predisposto il provvedimento relativo all‟allegato, quindi agli allineamenti delle società partecipate, fa presente di aver dovuto rilevare come nessuna Amministrazione con un direttore generale, un segretario generale, un ragioniere generale, possa permettersi di allegare ad una delibera allegati non validi, ricordando che riguardo a MessinAmbiente è stata allegata l‟asseverazione del 2012, anziché del 2013. Sicuramente si tratta di una svista che, però, dà conferma della superficialità con cui lavorano gli uffici e coloro che dovrebbero controllare la regolarità delle delibere. Ora, non sa se la Giunta abbia modificato la delibera inserendo l‟allegato relativo al 2013, sarà senz‟altro così, ma vuole avere un attestato di legittimità dal segretario generale. Per quanto lo riguarda, il conto consuntivo è carente di un attestato fondamentale che dovrà rilasciare il segretario e che ha sicura rilevanza, dal momento che ci sono alcune cifre previste nella delibera sugli allineamenti delle partecipate che devono essere contenute al suo interno, di qui il richiamo del collega Mondello ad eventuali debiti fuori bilancio prodotti dalle partecipate nel 2013. È molto preoccupato perché ad esempio è proprio di oggi la notizia che l„ENEL vanta nei confronti dell‟ATM un debito di 1 milione e 500 mila euro. RESOCONTO SOMMARIO Ringrazia infine il presidente per la comunicazione fatta a salvaguardia di tutto il Consiglio comunale, rilevato che la nota del dottore Cama è tipica “burocratese”, con lo scopo di scaricarsi da ogni responsabilità. PRESIDENTE dà la parola al segretario generale. SEGRETARIO GENERALE afferma che il parere chiesto dal consigliere Santalco non è un allegato fondamentale del conto consuntivo, è una richiesta del consigliere che esaudirà senz‟altro, ma non inficia la correttezza e la legittimità dell‟atto, questo non lo può consentire. Il conto consuntivo è un documento che si compone di tutte quelle parti indicate dalla normativa. Poi, è stata aggiunta una norma, che si pone accanto al TUEL, non citandolo neanche, riguardante un interessante documento, quale è la nota informativa. Tale nota però non fa tecnicamente sistema con il consuntivo per gli effetti finanziari, lo fa solo da un punto di vista documentale. Per questo, già verbalmente, ma lo confermerà per iscritto, ha fatto presente che la distinzione dei momenti di approvazione non nuoce in riferimento alla legittimità, poiché il conto lo approva il Consiglio, la Giunta approva lo schema di conto e, con esso, anche separatamente, alcuni altri atti, quando dispone di tutti i dati necessari. Tutti i documenti sono stati consegnati ai revisori dei conti. PRESIDENTE ridà la parola al consigliere Santalco. GIUSEPPE SANTALCO fa presente di aver fatto quella richiesta al segretario generale proprio perché lui è il garante della legittimità ed in quella circostanza non era presente in Giunta. Tuttavia, non crede che si possa parlare di un documento meramente fattuale poiché la norma dice che l„Amministrazione deve eliminare le discrasie rilevate nell‟esercizio in corso e dunque è un documento che ha risvolti finanziari. PRESIDENTE ridà la parola al consigliere Mondello. FRANCESCO MONDELLO concorda con il segretario generale ma nel documento si legge che i revisori dei conti chiedono la nota informativa riepilogativa dei crediti-debiti, con riguardo alle società partecipate, richiamando altresì l'articolo 6 del decreto-legge 95 del 2012. Nella realtà il conto consuntivo fotografa la situazione finanziaria e patrimoniale delle società partecipate. Di fatto, hanno assistito all'approvazione, da parte dell'Amministrazione, -4- 5 Agosto 2014 di un rendiconto privo delle note informative delle società partecipate! Per questa ragione, il conto consuntivo approvato il 26 giugno, con le note informative delle società partecipate successivamente trasmesse, di fatto non fa registrare un allineamento tra la situazione del conto consuntivo qual è alla data del 26 giugno, e la situazione quale si definisce alla data di trasmissione delle note informative. Ciò succede perché le società partecipate non hanno provveduto all'approvazione dei loro bilanci. Preoccupa quanto più volte richiamato dalla Corte dei conti, cioè che il Comune di Messina non ha considerato, nell'ambito del conto consuntivo, lo stato finanziario, patrimoniale ed economico delle società partecipate. A titolo personale ma anche a nome del gruppo, fa presente che è per loro importante disporre di una nota informativa che certifichi quanto sia accaduto nel 2013 relativamente alle società partecipate. Avendo più volte sentito dire all'assessore alle politiche finanziarie che non esistevano debiti fuori bilancio o comunque debiti rapportabili alle società partecipate, vorrebbero sapere se ciò corrisponda alla realtà dei fatti. Teme infatti che vi sia la possibilità anche di qualche piccolo debito riconducibile al 2013. Quando il collegio dei revisori provvederà a redigere la relazione di competenza, che è un atto sostanziale e fondamentale, il Consiglio comunale potrà regolarsi sul modo di procedere nell'esame, valutazione e adozione del conto consuntivo 2013! Ciò non lo esime però dal rilevare come siano ormai fuori tempo, considerato oltretutto che dalle affermazioni riportate nella nota trasmessa dal ragioniere generale all'Assessorato regionale agli enti locali, sembra quasi che il ritardo nell'approvazione del conto consuntivo in qualche modo sia dipeso e dipenda dal comportamento del Consiglio comunale che non approva il rendiconto! Non può a questo punto che formulare una serie di raccomandazioni al direttore generale, all'Amministrazione e al presidente del Consiglio comunale. Si augura che in commissione possa esserci spazio e tempo per discutere e approfondire la questione con riguardo alle note informative. PRESIDENTE dà notizia di una nota della Corte dei conti Sicilia, sempre riferibile al conto consuntivo 2012 ed in particolare alla delibera n. 58 del 2014, in tema di misure RESOCONTO SOMMARIO correttive adottate dall'organo consiliare entro i termini di cui all'articolo 148 comma 3 del TUEL. In riscontro alla nota del 2 luglio 2014, la Corte dei conti chiede di trasmettere copia conforme all'originale della delibera del Consiglio comunale n. 16/C del 8 luglio 2014 e relativi allegati, e della deliberazione di Giunta municipale n. 516 del 4 luglio 2014, riguardante misure correttive inerenti la deliberazione n. 58 del 2014 e relativi allegati, ed inoltre una relazione a firma del segretario generale in ordine allo stato attuale dell'iter di predisposizione del piano di riequilibrio richiamato nei superiori atti. Fa presente che è già pronta la lettera che la sottoscritta trasmetterà al segretario generale ed al Sindaco chiedendo di dare immediata risposta alla Corte dei conti. Credeva oltretutto che una copia originale della delibera richiamata dalla Corte dei conti fosse stata già inviata, come asserito dal ragioniere generale! A questo punto, chiede al segretario generale di trasmettere la relativa nota il prima possibile, a fronte della richiesta della Corte dei conti ricevuta il 30 luglio dall'ufficio di gabinetto del Sindaco. Ha chiesto di intervenire il consigliere Gioveni. Ne ha facoltà. LIBERO GIOVENI chiede di sapere se, avendo ricevuto la delibera con le misure correttive, la Corte dei conti abbia sollevato qualche dubbio rispetto ai tempi. Siccome il Consiglio comunale ha votato il giorno successivo alla scadenza dei 60 giorni, voleva cioè sapere se la Corte dei conti avesse o meno espresso qualche rilievo su questo aspetto. PRESIDENTE dà la parola al segretario generale. SEGRETARIO GENERALE fa presente che al sottoscritto, sino a questa mattina, non è arrivata alcuna comunicazione sul tema, solo la lettera richiamata dal presidente. Allo scopo, il testo e le relative copie sono state già preparate ed una funzionaria di sua fiducia sta proprio parlando col funzionario indicato dal giudice istruttore, per concordare il giorno in cui mandare la relazione richiesta. PRESIDENTE fa presente che al Sindaco e alla Giunta comunale, e per conoscenza al presidente del Consiglio, è pervenuta una nota di uno studio legale avente ad oggetto l'isola pedonale. Con tale nota, preso atto che il Consiglio comunale ha approvato la proposta di delibera n. 53/C, comprensiva di atti emendativi; ritenuto che con la suddetta deliberazione è stata apportata una modifica del piano generale del traffico urbano, prevedendo la collocazione -5- 5 Agosto 2014 dell'isola pedonale sola a piazza Cairoli; considerato che nella richiamata delibera n. 578 la Giunta aveva deciso una proroga di 45 giorni dell'isola pedonale e comunque sino alla data di approvazione del piano urbano del traffico da parte del Consiglio comunale; si fa istanza affinché l'Amministrazione ponga in essere quanto necessario per dare attuazione alla delibera del Consiglio comunale del 29 luglio, per il ripristino della situazione precedente l'emanazione della delibera n. 1 del 9 gennaio 2014. Fa presente che successivamente, comunque nella stessa giornata, è poi pervenuta una nota dell'assessore Cacciola, inviata al dirigente del dipartimento ingegnere Pizzino, con oggetto: “Modifica e integrazione del vigente piano urbano del traffico, conclusione della sperimentazione dell'area pedonale Cairoli”. Di fatto l'assessore dispone l'immediata interruzione della sperimentazione dell'“area pedonale Cairoli” e chiede che nel contempo venga predisposta una proposta di delibera di Giunta con la quale istruire, secondo l'articolo 7 comma 9 del Codice della strada, l'isola pedonale permanente del Centro, all'interno del perimetro indicato nella variazione del piano generale del traffico urbano approvato dal Consiglio comunale. L'assessore invita il dirigente a predisporre con la massima urgenza gli atti amministrativi che permettano di ottemperare sia all'immediata chiusura della sperimentazione dell'isola pedonale Cairoli, sia all'istituzione dell'area pedonale permanente del Centro. Sull'ordine dei lavori PRESIDENTE ha chiesto di intervenire per mozione d'ordine la collega Russo. Ne ha facoltà. ANTONIA RUSSO prende atto del fatto che ieri, a seguito della seduta aperta di Consiglio comunale sulle problematiche dei “punti nascita Papardo-Piemonte”, non sia stato possibile mettere in votazione l'atto di indirizzo redatto dalla sottoscritta. Dalla presidenza è stato quindi predisposto un ordine del giorno aggiuntivo. Chiede di prelevare lo specifico punto all'ordine del giorno e di discuterlo immediatamente, anche perché ha avuto la certa conoscenza che il Sindaco domani si recherà a Palermo ed incontrerà l'assessore Borsellino per discutere della problematica. Inoltre, proprio ieri lo stesso direttore generale dell'azienda ospedaliera Papardo-Piemonte ha dichiarato, a RESOCONTO SOMMARIO mo' di annuncio da “bollettino di guerra” che “occorre fare delle scelte e giovedì prossimo sarà deliberata, con i direttori sanitario e amministrativo, l'unificazione delle due strutture presso l'ospedale Piemonte”. Sempre il direttore generale, facendo anche riferimento al “pronto soccorso”, ha dichiarato che quella struttura “rappresenta un rischio per i cittadini”. Ritiene che sia di fondamentale importanza la trattazione di questo punto all'ordine del giorno, oggi, immediatamente, perché l'intera cittadinanza merita che il Consiglio comunale si esprima, in un senso o nell'altro, su una questione fondamentale per la salute e per la sopravvivenza dei cittadini e soprattutto delle cittadine, fermo restando che giovedì si discuterà non sulla realizzazione del polo materno infantile di secondo livello, ma sulla totale, piena e definitiva chiusura del “punto nascita” dell'ospedale Papardo! Si riserva di intervenire successivamente. PRESIDENTE ha chiesto di intervenire la collega Sindoni. Ne ha facoltà. DONATELLA SINDONI fa presente di non essere stata informata né della seduta aperta di Consiglio comunale che si è tenuto ieri né dell'ordine del giorno predisposto dalla collega Russo. Chiede una sospensione temporanea per aver modo di valutare quest'ultimo documento, visto che il Consiglio ormai procede sistematicamente con prelievi di delibere e quindi inversioni dell'ordine del giorno! PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere De Leo. Ne ha facoltà. GIUSEPPE DE LEO fa presente di aver visionato ieri il documento preparato dalla collega Russo. In conferenza dei capigruppo si è discusso della proposta di prelievo ed il sottoscritto ha dichiarato la sua contrarietà, chiedendo di continuare nella trattazione degli atti deliberativi in base all'elenco codificato delle delibere, a partire dalla COSAP per poi passare alle “unioni civili”. Ciò non vuol dire che non ritenga importante il tema richiamato dalla collega. L'ordine del giorno rispecchia iniziative previste o messe in atto a livello di Assemblea Regionale. Alcuni partiti si sono pronunziati; i movimenti, tra cui il suo, si sono pure pronunciati: l'Assemblea Regionale dovrà assumere delle decisioni. Si augura che i deputati agiscano pienamente par salvare quanto possibile! Ciò detto, non reputa comunque l'ordine del giorno più urgente rispetto ad altri atti in -6- 5 Agosto 2014 discussione. Per questa ragione si dichiara contrario al prelievo. PRESIDENTE, prima di concedere la sospensione e non avendo la certezza che la mozione proposta dalla collega venga accolta, deve mettere in votazione la mozione d'ordine prima di concedere la sospensione richiesta. Ai sensi del regolamento, non può esserci dibattito su una mozione presentata da un gruppo consiliare. Prima di mettere in votazione la proposta della collega Russo, dà la parola alla collega Fenech, che ha chiesto di intervenire. LUCIA FENECH precisa che vorrebbe intervenire perché è a favore della mozione e non per dichiarazione di voto sul documento. Se il regolamento prevede che si possa intervenire un consigliere a favore e uno contro, fa presente che sta intervenendo a favore. Interviene personalmente a favore della mozione d'ordine, come già manifestato in conferenza dei capigruppo, in quanto, sebbene ritenga che il Consiglio comunale non abbia competenza in materia e ritenendo che domani il Sindaco potrà comunque adeguatamente rappresentare la città rispetto allo specifico tema, non va dimenticato che ieri ha avuto luogo una seduta aperta di Consiglio comunale proprio perché il Consiglio avesse modo di esprimersi su questioni fondamentali, dopo aver ascoltato le parti. Le è sembrato che ieri, alla fine dei lavori, non vi sia stata un'espressione del Consiglio comunale in tal senso. È pertanto giusto e legittimo che il Consiglio si esprima a sostegno di una posizione espressa anche nell'ordine del giorno, perché il “Piemonte” non solo non venga chiuso ma diventi un punto di “emergenza-urgenza”. È giusto che il Consiglio oggi faccia sentire la propria voce per rilanciare la questione all'attenzione della cittadinanza. Si esprime pertanto a favore del prelievo dell'ordine del giorno, proprio perché domani avrà luogo questa riunione urgente del Sindaco con l'Assessore regionale. PRESIDENTE mette in votazione la proposta del consigliere Russo: presenti 31 consiglieri, favorevoli 26, contrari 3, astenuti 2. La richiesta di prelievo viene accolta. Sospende temporaneamente la seduta per dare modo al consigliere Sindoni di riunirsi con il gruppo. La seduta, sospesa alle ore 14,44, viene ripresa alle ore 15,15. Ordine del giorno RESOCONTO SOMMARIO PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere Russo. Ne ha facoltà. ANTONIA RUSSO, un po‟ seguendo la prassi ed a prescindere da come si esprimerà l‟Aula, desidera lasciare traccia di un ordine del giorno che ritiene di fondamentale importanza. Nella seduta aperta di ieri il dottore Vullo, direttore generale dell‟OPR “Papardo Piemonte”, ha rilasciato un vero e proprio bollettino di guerra: giovedì prossimo saranno accorpati i punti nascita delle due strutture ospedaliere al “Piemonte”; il pronto soccorso di quest‟ultimo, la cui esistenza non metteva però in discussione, rappresenta un rischio per i cittadini se solo si pensa, ad esempio, che i tempi di intervento per un‟angioplastica sono mediamente di cinque ore. Dichiarazioni gravissime, che le fanno chiedere se il compito di un direttore generale non sia, piuttosto, quello di chiudere un pronto soccorso del genere: non si può scherzare con la vita delle persone! Sempre ieri è emerso, poi, che l‟accorpamento dei due punti nascita del “Papardo” e del “Piemonte” non porterà tanto alla creazione di un polo materno-infantile di secondo livello presso quest‟ultimo, quanto alla chiusura pura e semplice del punto nascita del “Papardo” a causa di un sottodimensionamento del relativo personale del “Piemonte” che impedisce persino la programmazione delle ferie. Col massimo rispetto per il diritto alle ferie dei lavoratori, crede che l‟interesse prioritario debba essere però la continuità dell‟offerta sanitaria, e con questo ordine del giorno si prefigge, innanzitutto, di verificare la possibilità di scorporare la gestione amministrativa del “Piemonte” da quella del “Papardo”, mettendo il primo alle dirette dipendenze dell‟ASP che non ha presidi ospedalieri in città. In alternativa, il dottore Vullo dovrebbe disporre una temporanea mobilità interna del personale dei due reparti, atteso che il “Papardo” ed il “Piemonte” appartengono ad un‟unica azienda, garantendo così alle partorienti la citata continuità dei servizi. Con questo accorpamento si rischia di non avere posti letto sufficienti, il “Piemonte” ne è carente infatti, ed i reparti “a corredo” di ostetricia e ginecologia, di cui il “Piemonte” è privo, come è privo persino di un centro sangue. Non capisce la fretta di accorpare i due punti nascita, quando lo stesso decreto assessoriale dell‟ottobre scorso fissa a dicembre la scadenza per decidere la collocazione del polo materno- -7- 5 Agosto 2014 infantile di secondo livello. Se la fretta è motivata dall‟esigenza di stilare il piano ferie del personale, ma si potrebbe agire diversamente come ha detto, si ritroverebbero tra un paio di mesi con tale esigenza comunque superata e col reparto del “Papardo” chiuso per sempre e circa 90 mila persone prive di quell‟assistenza sanitaria. Cita, infine, le considerazioni espresse dal professor Barberi, decano dei neonatologi siciliani e primario del Policlinico, in una nota inviata anche al dottore Vullo. Secondo il professore sarebbe fuori luogo parlare di polo materno-infantile a Messina, nel momento in cui la Regione sta lavorando alla creazione del CEMI a Palermo ed atteso che un polo del genere esige la presenza di reparti specialistici in ambito pediatrico difficilmente reperibili e comunque esistenti in larga parte al Policlinico. Ancora, i decreti assessoriali che regolano la materia, per ultimo quello della Conferenza Stato – Regioni del 2010, fissano i requisiti per l‟accorpamento dei punti nascita e la creazione di quelli di primo e secondo livello: in Sicilia la maggioranza dei punti nascita ne sono privi, compreso quello del “Piemonte” che non potrebbe neppure essere definito di “primo livello” ed andrebbe, quindi, chiuso. Si rifletta bene su tutto ciò, convinta che il punto nascita del “Papardo” non riaprirà più, se sarà chiuso. Vero è che ad altri spetta decidere, ma il Consiglio può dire la sua e rivolgersi al Sindaco, quale massima autorità sanitaria cittadina, chiedendogli che verifichi almeno se gli ospedali “Piemonte” e “Papardo” siano nelle condizioni adeguate per offrire servizi sanitari minimi per la sopravvivenza dei cittadini. PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere Amata. Ne ha facoltà. ELVIRA AMATA preannuncia il voto favorevole del suo gruppo ritenendo importante che l‟Aula si esprima su una materia che non è limitata ai punti nascita, ma riguarda l‟intera sanità pubblica. Ed è giusto che il Sindaco domani, all‟incontro con l‟assessore Borsellino, rappresenti la volontà del Consiglio comunale. Se il dottore Vullo agirà solamente per dar corso agli indirizzi politico-programmatori del Governo e della Regione, teme che si stia decidendo frettolosamente la chiusura del punto nascita del “Papardo”, tenendo in vita quello del “Piemonte” nonostante le sue carenze e le degradate condizioni del pronto soccorso. Non sarebbe meglio, piuttosto, potenziare tale pronto soccorso e non chiudere il punto nascita del RESOCONTO SOMMARIO “Papardo”? Per quali motivi fare in fretta e chiudere ciò che di buono c‟è in città? La politica agisca in maniera unanime e decisa nel primario interesse della salute pubblica, senza scelte frettolose che darebbero risultati disastrosi. PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere Sturniolo. Ne ha facoltà. LUIGI STURNIOLO premette di aver votato prima, con la collega Lo Presti, contro la mozione d‟ordine solo perché ritenevano più urgente trattare la proposta di regolamento delle unioni civili ed afferma che ieri si è fatto un teatrino in quest‟Aula, con protagoniste le forze politiche al governo del Paese che, a livello locale, contestavano i tagli alla sanità da loro stesse decisi a livello nazionale. Delle due l‟una, però: i terminali politici dei territori dovrebbero attenersi agli “ordini nazionali” o ribellarsi; non è possibile perpetrare questo giochetto. Giochetto al quale si è prestato un poco lo stesso Sindaco nel momento in cui, ieri, ha definito la spending rewiew una “realtà”. Se, infatti, si è interpreti di un progetto politico avverso alla logica dell‟austerità, quanto meno non la si dovrebbe introiettare! Dentro le compatibilità imposte dalla spending rewiew non c‟è soluzione, tranne una guerra tra chi tifa per l‟ospedale “Piemonte” e chi tifa per l‟ospedale “Papardo” che vedrà vincere solo il più forte. Vorrebbe che l‟Amministrazione non si prestasse a questo gioco e, nello specifico, che si esprimesse per salvare insieme il punto nascita del “Papardo” ed il “Piemonte” col suo pronto soccorso, perché non è tenuta a sottostare ai comandi politici nazionali. Voterà a favore dell‟ordine del giorno e lo farà perché, comunque sia, il documento va nella direzione della salvaguardia di entrambi gli ospedali, anche se deve rilevare che la richiesta formulata è piuttosto contorta. PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere Sottile. Ne ha facoltà. FABRIZIO SOTTILE dichiara il voto favorevole del suo gruppo, condividendo le considerazioni del collega Sturniolo perché oggi si rischia di cadere nel tranello, e lo dice da operatore sanitario che ha lavorato presso tutte le strutture della città, di potenziare un reparto per poi eliminare tutto il resto. Se partecipasse al tavolo tecnico con l‟Assessore Borsellino, punterebbe sul rilancio ed il potenziamento di un ospedale di terzo livello, che dovrebbe avere quindi degli standard socioassistenziali molto più elevati rispetto agli altri -8- 5 Agosto 2014 ospedali della provincia e che invece in questo momento non ha, sia nel campo ginecologicopediatrico, sia in diversi altri, tra cui quello neurologico, ricordando che al “Papardo” manca l‟unità di terapia intensiva per curare chi viene colpito da ictus. In conclusione, occorre potenziare sia il reparto materno-infantile del “Papardo”, sia tutta la struttura ospedaliera del “Piemonte”, presidio sanitario centrale strategico. PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere Cantali. Ne ha facoltà. CARLO CANTALI preannuncia che uscirà dall‟Aula al momento della votazione per escludere eventuali conflitti di interesse avendo un parente che presta la sua attività professionale presso l‟ospedale “Papardo”, pur pienamente favorevole all‟ordine del giorno. Precisa infatti di essere assolutamente contrario al fatto che i residenti della zona nord non possano più usufruire del punto nascita presso l‟ospedale “Papardo”. PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere Trischitta. Ne ha facoltà. GIUSEPPE TRISCHITTA esprime parere favorevole sull‟ordine del giorno, anche se il dibattito di ieri ha fatto comprendere che forse già una scelta è stata compiuta. Ed a questo riguardo, è rimasto sorpreso dal modo in cui il Sindaco ha accettato supinamente che i numeri danno torto alla città di Messina e dunque che la chiusura del pronto soccorso potrebbe essere una soluzione giusta. Atteso che ieri il direttore generale Vullo ha parlato dei rischi che corre chi va al pronto soccorso del “Piemonte” se colpito da un ictus o da un infarto, questo Consiglio dovrebbe andare oltre la mera approvazione dell‟ordine del giorno, unendosi in una forte protesta per il potenziamento della struttura affinché si garantisca il diritto alla salute dei cittadini, i quali ritiene non abbiano ancora compreso quanto sta per accadere. Per fare qualcosa di più, il Consiglio comunale dovrebbe andare a Palermo ad incontrare l‟Assessore Borsellino scongiurando non solo la chiusura del pronto soccorso ma chiedendo con forza il potenziamento della struttura. PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere Contestabile. Ne ha facoltà. SIMONA CONTESTABILE, dichiarato il suo voto favorevole sull‟ordine del giorno, fa suo l‟intervento del collega Trischitta investendo il presidente affinché raccolga l‟adesione dei consiglieri che vogliano partecipare all‟incontro a RESOCONTO SOMMARIO Palermo con l‟Assessore Borsellino, in modo da rendere concreta la proclamata collaborazione tra quest‟organo ed il Sindaco. PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere Amadeo. Ne ha facoltà. PIO AMADEO esprime il suo voto favorevole ma deve manifestare una certa delusione nel constatare come i cittadini siano sempre più indifesi davanti alla mannaia della spending rewiew. È vero, i tagli alla sanità sono necessari, ma si devono tagliare le consulenze, le convenzioni, non i servizi essenziali. Non gli piace vedere la politica ridotta ad assumere ruoli meramente ragionieristici, in cui si fanno i conti della serva, è allora dovere di tutti loro fare qualcosa di più davanti a quanto ascoltato ieri, laddove il killer era il direttore generale che indicava i mandanti nella classe politica. I cittadini messinesi e gli abitanti della zona nord non possono essere privati di un presidio importante, per cui bisogna mettere in campo tutte le energie affinché non accada quanto paventato. Per queste ragioni, concorda sulla richiesta di recarsi a Palermo ad incontrare l‟Assessore Borsellino. PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere La Paglia. Ne ha facoltà. RITA LA PAGLIA porge innanzi tutto i suoi complimenti alla collega Russo per il lavoro certosino svolto, osservando che è necessario fissare l‟attenzione su quello che deve essere il concetto da portare avanti: si deve parlare di qualità anziché di quantità, in contrapposizione netta rispetto alle scelte politiche che purtroppo si basano sulla quantità. Avere 300 parti al “Papardo” e 1000 al “Piemonte” non è certo segno di qualità, la qualità sono i servizi, le componenti diagnostiche, le capacità sia in ambito sanitario, sia parasanitario. In virtù dell‟incontro di domani con l‟Assessore Borsellino, invita l‟assessore Mantineo a farsi portavoce delle richieste qua dentro manifestate. Registrata la volontà di tutti di salvaguardare la città e le sue strutture ospedaliere, loda la collega Russo, la quale, proprio in questo intento, ha scovato un disegno di legge in virtù del quale, dando la gestione amministrativa del “Piemonte” all‟ASP, si potrebbe salvare l‟ospedale. Richiama poi il concetto di emergenzaurgenza su cui ci si è soffermati per dire che questo non deve far pensare che in un centro ci siano tutti i servizi, poiché esso fa parte di un sistema sanitario; se il sistema sanitario è bene ingranato, sa dove portare il paziente con una -9- 5 Agosto 2014 determinata patologia per ricevere la giusta assistenza. Infine, dà lettura di un‟integrazione all‟ordine del giorno che si è permessa di aggiungere nella parte finale con il consenso dei colleghi, in cui chiede, al fine di garantire un‟adeguata offerta sanitaria, di programmare la dismissione del punto nascita con tempi ed azioni che salvaguardino i bisogni dei cittadini afferenti all‟area del “Papardo”, alla luce della concreta possibilità che il disegno di legge presentato il 30 luglio 2014 venga approvato ed il punto nascita del “Papardo” continui ad operare. PRESIDENTE ha chiesto di intervenire la collega Sindoni. Ne ha facoltà. DONATELLA SINDONI si dichiara favorevole all'ordine del giorno. Rileva però come dibattano sulla legittimità di un decreto emanato dall'Assessorato alla salute della Regione Siciliana il 2 dicembre 2011 e pubblicato nel novembre 2012. Ebbene, considerato che giustamente si chiede al Sindaco di incontrare domani a Palermo l'assessore Borsellino nel tentativo di modificare il piano regionale, le viene immediato chiedere se mai nessuno, anche dei politici presenti ieri e che hanno mosso delle critiche al Sindaco Accorinti, abbia mosso delle osservazioni e abbia fatto ricorso avverso il decreto pubblicato, e se lo stesso non sia già esecutivo! Vorrebbe cioè capire se si stanno occupando di cose fattibili o di questioni ormai superate, visto che nessuno ha fatto ricorso a tali decreti! PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere Santalco. Ne ha facoltà. GIUSEPPE SANTALCO vuole preliminarmente fare un riferimento di natura politica con riguardo alla riunione di ieri, vista oltretutto la presenza odierna dell'assessore alle politiche sociali ed alla sanità. Ritiene che l'assessore dovrebbe richiamare il Sindaco sui compiti previsti dalla legge: il Sindaco è infatti la massima autorità sanitaria, è il presidente della conferenza dei Sindaci, il massimo organo della Provincia di Messina in materia di sanità. Al sottoscritto è dispiaciuto che ieri purtroppo il Sindaco sia arrivato impreparato ad una riunione molto importante. Il suo invito è allora finalizzato a che o questa Amministrazione nomini al suo interno un esperto a titolo gratuito che conosca approfonditamente le problematiche della sanità messinese e provinciale, oppure l'assessore si faccia carico di assumere questa delicata materia per conto del Sindaco. RESOCONTO SOMMARIO Il Comune di Messina non può annaspare nel mentre ieri i deputati regionali andavano contro una presa di posizione del direttore generale, ed il Sindaco, senza conoscere a fondo le problematiche, lo assecondava in un'ottica puramente ragionieristica, senza tenere conto degli interessi della città, dell'ospedale Papardo e dell'ospedale Piemonte. Per questa ragione condivide l'ordine del giorno: l'ospedale Piemonte ha bisogno o di essere del tutto chiuso o di essere potenziato. Solo l'ASP ha le potenzialità per attuare questo disegno, perché l'ospedale Piemonte potrebbe diventare l'ospedale cittadino dell'azienda sanitaria. Ha peraltro ragione la collega Sindoni quando richiama il decreto che già nel 2011 prevedeva che per i “punti nascita” di secondo livello venissero unificati il “Piemonte” ed il “Papardo”, definendo quindi un'unica realtà rispetto alle altre province. Fra l'altro, quando si procedeva all'accorpamento generale, il “PapardoPiemonte” non era ritenuto all'altezza di poter affrontare globalmente tutte le emergenze, risultando privo del servizio di trasporto per le emergenze neonatali e per l'assistenza materna. Già allora il problema si sarebbe dovuto porre! Ricorda che il Sindaco è chiamato ad esprimere il proprio parere sui bilanci delle aziende: invita pertanto a cogliere l'occasione della delicata materia, affinché, proprio sullo specifico tema, l'Amministrazione non rincorra la deputazione, non rincorra il direttore generale, ma sia il Sindaco che, conoscendo i termini della questione, stabilisca tempi, modalità e regole! Non vorrebbe che domani andando a Palermo in maniera sprovveduta e ritrovandosi di fronte ai dirigenti generali dell'assessorato, possa fare la figura dello sprovveduto, dimostrando cioè di non conoscere a fondo la complessa tematica sanitaria. Ribadisce pertanto l'invito a creare, all'interno dell'Amministrazione, un gruppo che approfondisca, azienda per azienda, tutte le problematiche, in modo da presentarsi ai “tavoli istituzionali” con cognizione di causa. PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere Carreri. Ne ha facoltà. ANTONINO CARRERI, espresso preliminarmente un voto favorevole all'ordine del giorno, rileva come il collega Sturniolo sia intervenuto su una tematica che rientra tra quelle che letteralmente lo fanno “impazzire”. Ritiene infatti che proprio da questi banchi sia venuto l'esempio richiamato dal collega: “Un Governo - 10 - 5 Agosto 2014 governa e i gruppi politici che lo sostengono non dovrebbero lamentarsi o andare contro!”. Succede invece il contrario, ma anche qui, in quest'Aula, succede la stessa cosa! Un'Amministrazione governa, decide, e il gruppo politico di sostegno più di una volta si è lamentato ed è andato contro. Non ci si deve a questo punto scandalizzare, perché si tratta probabilmente di dinamiche normali della politica! Ritiene poi che i suoi colleghi siano stati troppo discreti e non abbiano voluto mettere le mani nella piaga: quando il collega Trischitta propone di andare a Palermo, sottintende che non si fida di un Sindaco che li ha insultati e ancora non ha chiesto scusa ai consiglieri comunali! Il sottoscritto non delega pertanto il Sindaco ad andare a Palermo a rappresentarlo, ma vuole andare egli stesso a Palermo per sentire cosa dirà e se sarà capace di dire! Fino a questo momento, infatti, hanno visto solo un “Sindaco copertina”, che si fa immortalare nell'atto di contrastare i TIR con una mano, senza peraltro che tali comportamenti producano alcun risultato per la città! Attende ancora le scuse del Sindaco! Se è rimasto in Aula, lo ha fatto proprio per rispetto dell'Aula e degli assessori presenti, che nulla hanno a che vedere con le dichiarazioni del Sindaco! Non sarà però disponibile a votare nulla che verrà dall'Amministrazione e soprattutto dal Sindaco! PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere Gioveni. Ne ha facoltà. LIBERO GIOVENI, raccogliendo l'invito del collega Carreri, esprime una piccola nota polemica nei confronti dell'Amministrazione: era presente all'incontro organizzato da alcune categorie sindacali all'ospedale Piemonte, occasione in cui l'assessore Mantineo rappresentava l'Amministrazione. È stata peraltro divulgata la precisa volontà manifestata dall'Amministrazione in quell'occasione, di organizzare un “tavolo tecnico”, cosa che non è avvenuta! Si ritrovano a poche ore dall'incontro palermitano, senza aver potuto approfondire la tematica attraverso un “tavolo tecnico” che vedesse partecipare il Sindaco quale massima autorità sanitaria locale! Si ritrova poi d'accordo sul fatto che la questione è stata gestita con superficialità, visto che il Sindaco stesso, intervistato qualche giorno fa da un'emittente televisiva locale, aveva addirittura invitato i cittadini a scendere in piazza, RESOCONTO SOMMARIO come avvenuto per l'isola pedonale: ieri ciò non è avvenuto e il Sindaco si è anche contraddetto rispetto alle sue originarie dichiarazioni! Preannunciando il voto favorevole all'ordine del giorno, rileva ancora una volta come l'Amministrazione abbia gestito la vicenda con notevole superficialità. PRESIDENTE ha chiesto di intervenire l'assessore Mantineo. Ne ha facoltà. ASS. MANTINEO, ringraziati preliminarmente il presidente e i consiglieri comunali, rileva come evidentemente, nel percorso di piena autonomia dell'Aula, ciò che si esprime su una mozione non chiami direttamente il sottoscritto ad esprimere la sua personale opinione. Deve però constatare che il documento, letto già nella giornata di ieri, contiene diversi aspetti che sono propri di una assise che rappresenta i cittadini, laddove indica, nell'interesse generale alla salute, un obiettivo al quale tutti insieme devono mirare. Ha peraltro chiesto al presidente di poter intervenire per aver modo di rappresentare qualche correzione di tiro, che sente il dovere di manifestare a fronte di alcune dichiarazioni che, anche su un tema come quello della salute, rischiano di essere generiche se non utili al solo scopo di dimostrare che rispetto a tutti i mali che possono ricadere sulla città, responsabili alla fine sono il Sindaco e la sua Giunta! Ritiene che un simile atteggiamento, così caratterizzato, sia più idoneo a qualificare situazioni per le quali, in passato, la colpa di qualunque cosa accadesse, anche un evento meteorologico, era del Governo. Ritiene però che così continuando, non si possa andare veramente avanti nel momento in cui invece occorre grande coesione sociale per ritrovare la strada maestra che dia modo alla comunità di superare i gravi problemi che l'affliggono. Afferma che l'elemento richiamato anche dal consigliere Santalco, che assegna al Sindaco una responsabilità piena e prioritaria rispetto alla salute pubblica in città e nell'ambito provinciale, trova e troverà manifestazione nel fatto che il Sindaco sta di fatto svolgendo quest'incarico con piena responsabilità e consapevolezza. Da un anno, sul tema della salute in città, stanno rincorrendo scelte che erano tutte nel piano della programmazione regionale! La creazione di un solo “punto nascite” in città in capo all'azienda “Papardo-Piemonte” era negli atti richiamati dal consigliere Sindoni e poi dal consigliere Santalco. - 11 - 5 Agosto 2014 Il tema della concertazione con le comunità locali, che inchioda ad una responsabilità piena il Sindaco, è un esercizio di legittimazione politica e sociale che ritiene non già stiano rincorrendo ma stanno cercando di assolvere nel pieno delle loro funzioni e responsabilità! Occorre chiarire che a fronte di un'iniziativa messa in campo nei giorni scorsi all'ospedale Piemonte, organizzata da due sigle sindacali, il Sindaco ha chiesto al sottoscritto di partecipare e dare rassicurazione che ci si sarebbe attivati per convocare un “tavolo tecnico”. In realtà la sensibilità della presidenza del Consiglio ha fatto sì che la stessa si impegnasse a convocare una seduta aperta di Consiglio, alla quale sono stati invitati i massimi vertici dell'azienda sanitaria ed anche della rappresentanza politica in sede regionale. Ritiene che queste scosse date al sistema regionale siano scosse di assestamento, perché l'assessore Borsellino è convinta che le scelte che ricadono sul territorio di Messina troveranno un'interlocuzione preliminare in sede di programmazione, prima cioè che le scelte diventino effettive. Questo però non è il caso dell'ospedale Piemonte in riferimento al “punto nascite”. Condivide quella parte del documento in cui si dice che allo stato attuale non sono sicuri, sia per le mamme in stato di gravidanza sia per i nati, né l'ospedale Piemonte né l'ospedale Papardo, perché ciascuna delle due strutture ospedaliere presenta livelli di criticità. Trova comunque apprezzabile il documento in particolare perché segnala che prima ancora di creare un punto di eccellenza, come ripetutamente dichiarato dai vertici regionali politici e amministrativi, bisognerebbe mettere in sicurezza il reparto materno infantile dell'ospedale Piemonte e dell'ospedale Papardo! Devono però guardare lontano ed immaginare che non già muovendosi nell'ottica di una riduzione della spesa applicata rigidamente al campo sanitario, ma guardando ai dati effettivi, si possa dire che un reparto materno-infantile è sicuro quando tutta la struttura è ben organizzata in termini di prevenzione, cura e assistenza prenatale e post parto, per la donna e per il bambino. In questo senso il documento rende ragione del fatto che occorre elevare gli standard di qualità oltre le logiche corporative. In realtà aveva già avuto luogo un incontro sul tema con il direttore dottore Caruso: RESOCONTO SOMMARIO anche allora il tentativo di interloquire era stato assolto. PRESIDENTE ringrazia l'assessore, pur non condividendo alcune considerazioni relative all'operato dell'assessore regionale, alla luce anche dell'evoluzione che i fatti hanno subito; si parla comunque di decisioni assunte in seguito ad una nomina di carattere politico: è vero che si fa riferimento all'anno 2011 ma oggi si ritrovano nel 2014! Ha comunque la sensazione che non sia dei migliori il dialogo con la Regione. Se l'Aula è interamente d'accordo, l'emendamento presentato dalla collega La Paglia diventa parte integrante dell'atto di indirizzo. (L'Aula esprime un assenso unanime) Se tutti i consiglieri sono poi pienamente d'accordo, possono dare l'ordine del giorno per approvato all'unanimità. (L'Aula manifesta unanime il suo assenso) - 12 - 5 Agosto 2014 Sospende temporaneamente i lavori e convoca i capigruppo al tavolo della presidenza. La seduta, sospesa alle ore 16,15, viene ripresa alle ore 16,25. PRESIDENTE, sentita la conferenza dei capigruppo, chiude i lavori aggiornandoli alle ore 12,00 di giovedì prossimo. La seduta termina alle ore 16,25. RESOCONTO SOMMARIO 5 Agosto 2014 - 13 - RESODAT Centro di Documentazione a cura dell‟Ufficio Resoconti E‟ in funzione presso l‟Ufficio Resoconti un centro di documentazione definito RESODAT. La creazione di un centro di documentazione scaturisce dall‟esigenza di essere informati, come possibilità cioè di gestire le situazioni e i problemi conoscendoli. Necessariamente, questo lavoro di documentazione dà conto di tutti gli interventi, delle dichiarazioni, delle decisioni assunte e delle affermazioni rese nel corso di tutte quelle attività istituzionali per le quali l‟Ufficio Resoconti è stato chiamato a svolgere la sua funzione in termini di resocontazione sommaria ed integrale. ARGOMENTI TRATTATI NEL CORSO DELLA SEDUTA E RIFERIMENTI CONSILIARI: Problematiche relative all‟Azienda Ospedali Riuniti “Papardo - Piemonte”. Seduta n. 78 del 4 Agosto 2014.
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