Escursione del 8 dicembre 2013

CLUB ALPINO ITALIANO
Sottosezione “G. Macchini”
Pescia e Valdinievole
Escursione dell’ 11 maggio 2014
Monte Prato Fiorito da Montefegatesi
Difficoltà: E
Dislivello complessivo: 600 m
Durata cammino: 5 ore
Lunghezza: 8,1 km
Posizione geografica: Appennino
Carta: Multigraphic 19 – 1:25.000
Sentieri: sentiero dei pastori e 12
Referente di gita: Giuseppe Lorenzini
Ritrovo: 8:15 a Chiesina Uzzanese, parcheggio dietro la misericordia. Partenza
ore 8:30.
Descrizione:
Lasciate le auto nel parcheggio di Montefegatesi (800 m slm). Si ripercorre a piedi
un breve tratto della strada da cui siamo arrivati, fino ad un bivio con crocifisso,
inizio sentiero 12 (non segnalato). Imbocchiamo a sinistra una stradina all’inizio
asfaltata ma che presto diventa una mulattiera selciata; si prosegue lungo il
sentiero in salita, fino a un bivio. Da li si prende a destra e in breve, attraverso
verdi prati, ci giunge alla carrozzabile di Foce al Lago. Si svolta a sinistra e la si
segue per un breve tratto fino all’ingresso dell’agriturismo Prato Fiorito. Si lascia la
carrozzabile, e si prende per una sterrata a destra che all’inizio costeggia
l’agriturismo, transita vicino ad alcune vecchie abitazioni e giunge ad un fontanello,
dove è possibile fare rifornimento di acqua. Si prosegue ancora destra seguendo il
sentiero dei pastori che a mezzacosta ci conduce al crinale del monte Coronato dal
quale è ora possibile scorgere libero da ostacoli il paese di Montefegatesi. Qui con
un’pò di fortuna è possibile scorgere anche il capriolo. Il percorso non presenta
particolari difficoltà, ma vista la discreta pendenza diventa piuttosto impegnativo,
che noi mitighiamo salendo a zig zag e tenendoci prevalentemente sulla destra fino
a raggiungere la cima (1222 m slm), dove faremo una breve sosta per dissetarci e
godere dell’ottimo panorama. Riprendiamo il cammino per il monte Prato Fiorito,
ridiscendendo brevemente per un piacevole sentiero che costeggia un boschetto per
poi iniziare l’ultima salita della giornata e giungere alla
sommità del monte Prato Fiorito (1297 m slm). Giunti
sulla cima è possibile gustarsi lo splendido panorama a
360 gradi. Il monte, in passato frequentato dai pastori
per il pascolo è ricoperto da uno spesso strato erboso.
Qui si effettua la meritata sosta per il pranzo, dopodiché
ridiscendiamo il monte per giungere a Foce al Lago (1103
m slm). Da qui seguendo il sentiero 12 (purtroppo questo
tratto non è segnalato) si ridiscende per l’agriturismo
Prato Fiorito, fino alla carrozzabile. Questa volta, sempre per il sentiero 12 si svolta
a destra passando vicino dei ruderi con elementi di insediamenti Etruschi, si passa
Per informazioni e prenotazioni :
sito internet: www.caipescia.it
tel. 331 9339504 dalle ore 16 alle ore 20, oppure lasciare sms
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attraverso un noccioleto e da li si ritorna a Montefegatesi. Se non siamo troppo
stanchi ed è ancora presto, possiamo fare breve una visita al paese e giungere alla
sua sommità dove è possibile ammirare il monumento dedicato a Dante.
Comunichiamo che per i non soci è necessaria la prenotazione, il versamento
di €. 10,00 per l’assicurazione infortuni e la conferma, consegnando i dati
anagrafici in sezione, giovedì 8 maggio, dopo tale data non sarà in alcun modo
possibile accettare prenotazioni. Per i soci è necessaria la sola prenotazione.
Monte Prato Fiorito
Il monte Prato Fiorito con i suoi 1297m è una delle vette più alte intorno a Bagni di
Lucca, affiancata da quella del monte Coronato (1222m) che gli è somigliante per
morfologia e flora.
La sua caratteristica principale è data dalla vetta tondeggiante e dalla completa
assenza di alberi o arbusti; il monte è infatti ricoperto unicamente dalle molte
specie erbacee che, crescendo liberamente, in primavera ed estate creano un
tappeto di colorati fiori di montagna, regalando un colpo d’occhio unico. Seguendo il
facile sentiero che da Foce al Lago porta alla vetta non si può poi fare a meno di
notare l’importante presenza di una grande quantità di piccole e variopinte farfalle,
le quali oggi sono assai rare. Giunti sulla cima si gode di un grandioso panorama a
360° che offre numerosi scorci sulle vallate circostanti, sulle vette dell’Appennino
Tosco-Emiliano, fino ad arrivare, nelle giornate limpide, alle più lontane ma ben
visibili Alpi Apuane.
Il monte Prato Fiorito è una meta ideale anche per famiglie con bambini piccoli,
data la grande facilità della passeggiata e l’ambiente completamente aperto alla
vista, nel quale è impossibile perdersi.
Il fianco del monte c’è il sito di decollo per il parapendio.
Montefegatesi
Situato a 842 metri sul livello del mare, risulta essere la frazione più alta dell’intero
Comune. Dista sedici chilometri dal capoluogo. È raggiungibile da due strade: la
prima partendo dai paesi della Controneria, sulla sinistra del diruto Oratorio di San
Rocco, a circa 8 chilometri dal capoluogo; la secolonda partendo da Ponte a
Serraglio, passando quindi, Granaiola, Pieve di Monti di Villa, Monti di Villa e da qui
dirigersi verso la Chiesetta di Sant’Anna (conosciuta un tempo come Eremitorio di
Foce Colonia). Alla vista Montefegatesi ci appare adagiata su uno sperone roccioso.
Il suo nome sembra derivi dal colore fegato delle argille scistose presenti in gran
quantità sul territorio, altri sostengono da Monte che si erge sul torrente Fegana
modificando il toponimo Montefagatesi in Montefeganese.
La storia
Il nome di Montefegatesi ricorre per la prima volta in una pergamena dell’Archivio
arcivescovile dell’anno 983 ed ancora in un’altra dell’anno 991: in quest’ultima il
vescovo di Lucca Teudegrimo infeuda di alcuni beni posti in Montefegatesi il
Visconte Fraolmo dei nobili Corvaresi di Versilia. Nel 1245 l’Imperatore Federico II
concedeva Montefegatesi ai Lucchesi in compenso per la loro fedeltà e di nuovo la
concessione venne rinnovata nel 1248: gli abitanti del paese avevano gli stessi
diritti dei cittadini lucchesi e tutti i vantaggi che potevano derivare da tale
concessione. L’importanza strategica di Montefegatesi era fondamentale quale
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sentinella avanzata della Repubblica sul confine con Modena. Nel 1449
Montefegatesi ottenne dalla Repubblica la concessione di separarsi dalla Vicaria Val
di Lima e di essere esente da gabelle ed imposte: solo per l’amministrazione della
giustizia gli abitanti di questo borgo dovevano riferirsi alla Vicaria di Coreglia. I
privilegi concessi agli abitanti di Montefegatesi trovavano ragione nella posizione
geografica del paese: indispensabile avamposto in eventuali guerre contro il Ducato
di Modena o contro il Granducato di Toscana. Nel 1539 Montefegatesi fu riunito alla
Vicaria della Val di Lima pur mantenendo intatte le concessioni e le autonomie di cui
godeva. Nel 1613 durante la guerra fra Lucca e Modena il paese fu sottoposto ad
incendi e razzie da parte delle soldatesche estensi. Il paese si resse con propri
Statuti fino alla soppressione della Vicaria che avvenne nell’anno 1802.
Conserviamo due registri di Statuti, il primo risalente al secolo XVI ed il secolondo
dell’anno 1740. La chiesa parrocchiale è dedicata a San Frediano Vescovo e la sua
origine risale al XIII secolo Molti sono stati i rifacimenti il più consistente dei quali
risalente al 1771, che vide l’ampliamento della chiesa alle dimensioni attuali.
L’organo al suo interno ha incisa la data a penna 1798. Sotto la loggia della
sacrestia è stata allestita una piccola e deliziosa galleria di reperti archeologici.
L’originalità e la particolarità di Montefegatesi si ritrova nella corrente del libero
pensiero, un movimento di origine massonica che si diffuse in molte famiglie
tramite gli emigranti. Il Libero Pensatore viene conosciuto solo in occasione del suo
funerale che si svolge in forma strettamente laica senza la celebrazione dei riti
funebri, ma bensì con l’accompagnamento al cimitero con la bara coperta dalla
bandiera dell’Associazione del libero pensiero. Montefegatesi ha inoltre dedicato un
monumento a Dante Alighieri posto alla sommità del paese. Fu eretto nel 1908 con
il denaro raccolto fra gli emigranti di Montefegatesi in America. Il busto è opera
dello scultore lucchese F. Petroni. Dal luogo ove è posta la scultura è possibile
ammirare un bellissimo panorama con i monti del Rondinaio, delle Tre Potenze, il
Mosca, il Pratofiorito e il Coronato. Altra caratteristica del paese di Montefegatesi è
che fra gli abitanti, specialmente i più anziani, vi è una non comune conoscenza
della letteratura classica legata ai testi di Omero, Virgilio, Dante, Ariosto praticata e
acquisita durante le veglie invernali. Retaggio di queste letture sono i nomi di
battesimo di molti abitanti: Anchise, Aiace, Creso, Egeo, ecc. Monumenti a Garibaldi
e Vittorio Emanuele.
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