Comunicato Stampa n.2 Motivi di Famiglia

Motivi di Famiglia
comunicato stampa
Sabato 1 marzo 2014 ritorna, con la sua proposta annuale, il progetto SPAC (Spazi Pubblici Arte
Contemporanea). Alle ore 19.30, nella storica sede di Villa Di Toppo Florio a Buttrio (Ud), in via Morpurgo
8, alla presenza dell’Assessore alla Cultura, sport e solidarietà della Regione FVG, Gianni Torrenti, del
Sindaco di Buttrio Tiziano Venturini e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Buttrio Barbara Potocco,
verrà inaugurata la mostra di arti visive Motivi di Famiglia a cura di Paolo Toffolutti. L’inaugurazione verrà
preceduta da una conversazione sul tema con Francesco Bilotta, avvocato e ricercatore di diritto privato
dell’Università degli studi di Udine, Michela Caufin, docente di Storia dell'arte, Patrizia Comuzzi, architetto,
Gaddo De Anna, presidente e fondatore dell’associazione Percontro che si occupa di famiglia e dipendenze,
Derna Del Stabile, imprenditrice di Interna Tavagnacco UD, Serena Pellegrino, architetto e componente
della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, Rossella Rizzatto, dirigente scolastico del Liceo
artistico G. Sello di Udine, e Paola Schiratti, presidente dell’associazione Le Donne Resistenti.
L’azione di danza contemporanea Etoile, con 3 generazioni Ceron all’opera - Matilde Moretti Ceron,
Elisabetta Ceron e Paola Galliussi Ceron - aprirà la mostra. L’esposizione proporrà un percorso di 125 opere
realizzate da 45 artisti e collettivi di artisti che hanno affrontato aspetti del vissuto e dell’immaginario
intessuto attorno al tema della famiglia. Bruno Baltzer (Luxemburg L) e Leonora Bisagno (Zurich CH),
Francesca Banchelli (Montevarchi AR - Londra GB), Lisa Batacchi (Firenze), Alvise Bittente (Venezia),
Ludovico Bomben (Pordenone), Lorenzo Cianchi (Milano), Sebastiàn Contreras (Bologna), Arcangelo
Costanzo (Udine), Filippo De Marchi e Giulia Peretto (Milano), Carlo Dell’Acqua (Milano), Giuseppe De
Mattia (Bologna), Giulia Di Lenarda (Milano), Elisabetta Di Sopra (Venezia), Emilio Fantin (Bologna),
Francesca Fini (Roma), Roberta Franchetto (Fusine Laghi UD), Helga Franza (Milano), Aldo Ghirardello
(Udine), Arianna Giorgi (Milano), Silvia Hell (Milano), Igor Imhoff (Padova), Irene Lupi (Firenze),
Francesca Martinelli (Trieste), Gianni Moretti (Milano), Bruno Muzzolini (Milano), Serena Osti (Bolzano),
Sini Pelkki (Helsinki FL), Daniela Perego (Roma), Tadej Pogacar (Ljubljana SLO), Akaki Ramishvili
(Tbilisi GE – Geneva CH), Olivier Ressler (Wien A), Massimo Rizzi (Udine), Nicole Simoncelli (Milano),
Francesco Sollazzo (Melzo MI), Michele Tajariol (Pordenone), Danilo Torre (Catania), Jaka Vatovec
(Ljubljana SLO), Lucia Veronesi (Venezia), Void = Arnaud Eeckhout (Bruxelles B) + Mauro Vitturini
(Roma), Debora Vrizzi (Premariacco UD - Roma), gli artisti visivi che tematizzano la trasformazione,
costantemente in atto, della famiglia.
Da quella patriarcale alla famiglia mono nucleare, alla progressiva dissoluzione del nucleo familiare (singles)
e al successivo rimescolamento e riposizionamento dei ruoli della paternità, maternità, filialità all’interno di
un’inevitabile ridefinizione del concetto di famiglia, in cerca di legalità e diritti, attraverso le coppie di fatto,
il matrimonio tra le coppie gay o lesbiche, fino ad una nuova area di comunità allargata. Senza dimenticare
che un antichissimo proverbio africano recita: “Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio”.
Nelle arti visive, di rimbalzo, il tema della famiglia è stato tramandato con le rappresentazioni della Natività
e della Sacra Famiglia. Tuttavia, dalla modernità e post-modernità in poi, è stato trasposto e ridefinito in
senso laico, proprio in ragione delle emergenze e delle dinamiche che hanno radicalmente emancipato il
concetto di primo nucleo della società. Il modulo storico di padre, madre, figli è stato via via stravolto…
fatto sta che in Italia, dagli anni ’70, la famiglia, a seguito dell’assidua frequentazione domestica della tv, è
andata acquisendo anomale parentele, vedi “il Grande Fratello” o, più di recente, l’entrata in scena della
figura del “Papi”, un satrapo che dimostra di avere uno speciale occhio di riguardo per le giovani donne non
proprio sue figlie… La famiglia è uno spezzone di società; è una tra le forme di aggregazione poste al centro
dell'attenzione, sia pure con prospettive differenti, delle formazioni politiche di centro, di destra e di sinistra.
Spesso è un pretesto per raccogliere un retorico consenso elettorale, quando non si inserisce nella sacra
trilogia di temi sui quali si è fondato il dogma del credo conservatore: Chiesa, Patria Famiglia.
In realtà, le figure paterna e materna sono sempre più in crisi d’identità e di ruolo - spesso incapaci di
trasmettere modelli educativi e di costituire il primo nucleo dove sperimentare la socialità del cucciolo di
uomo/donna futuri - e non sembrano da tempo in grado di riposizionarsi per arginare la deriva sociale
prodotta della globalizzazione. Ma famiglia è anche “parenti, serpenti”, violenza entro le mura domestiche,
telefono azzurro e rosa che squillano in continuazione. Famiglia è anche padre-padrone che evolve, nelle
nuove generazioni, in genitori privi di autorità e in “bamboccioni” che invecchiano entro le mura
domestiche. Famiglia è battaglia per il riconoscimento dei diritti civili delle coppie gay e lesbiche, è leggi di
adozione, è territori di manovra politica per la chiese e per le formazioni politiche progressiste e
conservatrici. Ma, al di là della stagione della famiglia patriarcale e dei figli di papà, ci sono nuove figure
che entrano in famiglia, come i padri affetti da sindrome di Peter Pan che vogliono rientrare nel ventre
materno, le badanti che suppliscono all'assenza di attenzioni per gli anziani, le coppie che tengono botto due
mesi e poi divorziano, i singles... Una mostra in formato famiglia, dove si raccolgono opere e contraddizioni
prodotte negli ultimi 50 anni che, per caso o per intenzione, si sono sporcate con temi e soggetti a
conduzione familiare. Il tema della famiglia riunita, allargata, diffusa, spaccata: un sacco di aggettivi si sono
aggiunti, nel tempo, a fianco del concetto di famiglia, nucleo originario delle società umane organizzate. Il
concetto stesso di nucleo originario è stato messo in discussione dal suo simulacro e, con esso, quelli di
genere, paternità, diritti etc…
Gli artisti, di provenienza nazionale ed internazionale, proporranno pittura, fotografia, scultura, video,
installazioni e performance, il tutto allestito dalla sapiente regia di Paolo Toffolutti, direttore artistico del
programma Spac_spazi pubblici arte contemporanea, negli accoglienti tre piani della Villa Di Toppo Florio.
Il progetto è promosso dal Comune di Buttrio, che lo finanzia congiuntamente alla Regione Friuli Venezia
Giulia, ed è organizzato dall’associazione culturale Neo in collaborazione con galleria Artra Milano,
assicurazioni Le Generali, Interna Group Tavagnacco UD, Lis Neris San Lorenzo Isontino GO, libreria Friuli
Udine, libreria antiquaria Martincigh Udine, Mimesis edizioni Sesto San Giovanni (MI), Poligrafiche San
Marco Cormons (GO), Pro Loco Buri Buttrio (UD), Suite Inn Hotel Udine.
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Inaugurazione sabato 1 marzo 2014 ore 18.00
Apertura: sab e dom 16-19 e dom 11-13 Aperta fino a domenica 30.03.14
Visita guidata su prenotazione per singoli e gruppi
Info: 347.2713500 – www.spac.fvg.it - [email protected]