Raggruppamento Temporaneo di Professionisti ing. Giuseppe Puglisi (Mandatario) - ing. Vincenzo Marco Nicolosi e arch. Lorenzo Santoro (MandantI) COMUNE DI MESSINA REALIZZAZIONE OPERE DI PRESIDIO E DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA ATTI ALLA SISTEMAZIONE DELL'AREA IN LOCALITA' TREMONTI PROGETTO ESECUTIVO (Aggiornato al Prezziario Regionale 2013) PRIMO STRALCIO FUNZIONALE A.4 - RELAZIONE GEOTECNICA Progettisti: ing. G. Puglisi ing. V. M. Nicolosi arch. L. Santoro Messina li, Visto: il Responsabile Unico del Procedimento ing. Salvatore Bartolotta VALIDAZIONE ED APPROVAZIONE Raggruppamento Temporaneo di Professionisti ing. Giuseppe Puglisi (Mandatario), ing. Vincenzo M. Nicolosi – arch. Lorenzo Santoro (Mandanti) Via E. Boner n°36 - 98121 Messina COMUNE DI MESSINA Lavori di realizzazione opere di presidio e urbanizzazione primaria atte alla sistemazione dell’area in località Tremonti PROGETTO ESECUTIVO (Aggiornato al Prezziario Regionale 2013) PRIMO STRALCIO FUNZIONALE A.4: Relazione Geotecnica Raggruppamento Temporaneo di Professionisti ing. Giuseppe Puglisi (Mandatario), ing. Vincenzo Marco Nicolosi, arch. Lorenzo Santoro (Mandanti) COMUNE DI MESSINA REALIZZAZIONE OPERE DI PRESIDIO E DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA ATTI ALLA SISTEMAZIONE DELL’AREA IN LOCALITA’ TREMONTI RELAZIONE GEOTECNICA 1) PREMESSE Le caratteristiche geomeccaniche del sito sul quale dovranno essere eseguite le opere progettate sono state indagate dalla società per sondaggi geotecnici GEOTECNOSOND di Salerno (NA), indagini geognostiche predisposta attraverso una campagna accurata di dal Prof. Geologo Roberto De Riso dell’Università degli Studi “Federico II” effettuata nel mese di giugno del 1996. Le risultanze delle indagini sono condensate nei relativi elaborati che corredano gli atti progettuali. Nell’area è stato anche eseguito uno studio idrogeomorfologico da parte del geologo dott. De Riso, studio, anche questo, che deve intendersi come parte integrante degli elaborati progettuali. Si dispone di un insieme di dati di carattere geognostico completo e sufficiente ai fini del dimensionamento strutturale delle opere in progetto. Tali dati potranno essere eventualmente integrati, ove se ne ravvisasse la opportunità, all’atto della esecuzione dei lavori a cura dell’ Impresa. 2) SOMMARIO RICHIAMO DEI DATI GEOGNOSTICI La contrada Ritiro-Tremonti, occupa una modesta ed articolata dorsale collinare, culminante verso nord a circa 350 m s.l.m. e bordata verso sud dall’asse vallivo del Torrente Giostra. In particolare, l’area interessata dalle progettande opere, è altimetricamente compresa tra quota 100 e quota 175 s.l.m., ricadendo nel tratto di versante individuato da due impluvi a sviluppo all’incirca Nord – Sud, che sono Relazione geotecnica Pagina 1 di 6 Raggruppamento Temporaneo di Professionisti ing. Giuseppe Puglisi (Mandatario), ing. Vincenzo Marco Nicolosi, arch. Lorenzo Santoro (Mandanti) appunto il Ritiro (ad ovest) ed il Tremonti (ad est). Tale area è facilmente individuabile osservando la documentazione fotografica allegata alla succitata relazione geologica. Le opere di urbanizzazione di cui al presente progetto consistono nella realizzazione di una zona di verde attrezzato con annessi sottoservizi (condotte acque bianche, nere, impianto di pubblica illuminazione, fermata mezzi pubblici, ecc.) e modeste opere di sostegno e presidio di manufatti facenti parte del parco stesso e di un breve tratto di carreggiata stradale. 2.1) ASPETTI GEOLOGICI Due impluvi (vallone Ritiro ad occidente; Vallone Tremonti ad oriente) delimitano il pendio del consorzio “Casa Nostra”; il loro sottosuolo è caratterizzato dall’alternarsi, in verticale ed orizzontale, di banchi riconducibili alle unità litologiche affioranti lungo le dorsali di monte e tuttavia secondo giaciture non correlabili e talvolta non congruenti con il criterio cronologico. Considerando nel dettaglio la geologia dell’area oggetto del presente intervento di urbanizzazione, è stato rilevato che in tutta l’area il substrato relativo è costituito dai terreni costituenti la sequenza pelitico-sabbioso-conglomeratica del Miocene superiore. In tale ambito è stata operata un’ulteriore suddivisione in base alla frazione granulometrica prevalente, individuando così sostanzialmente 3 tipologie litologiche: - tipo sabbioso-ghiaioso-conglomeratico basale - tipo a prevalenza argilloso limosa - tipo per lo più sabbioso-limoso I suddetti terreni presentano notevoli variazioni sia per quanto riguarda gli spessori sia per quanto riguarda la continuità laterale, anche nei casi in cui sono stati effettuati sondaggi contigui. In tutta l’area è stata infine rinvenuta una coltre detritica superficiale, frammista a riporti antropici (questi ultimi spesso prevalenti): tale coltre presenta spessori esplorati variabili tra 0.5 metri e 8 metri. Da un punto di vista granulometrico quindi Relazione geotecnica Pagina 2 di 6 Raggruppamento Temporaneo di Professionisti ing. Giuseppe Puglisi (Mandatario), ing. Vincenzo Marco Nicolosi, arch. Lorenzo Santoro (Mandanti) tali sedimenti variano dalle sabbie, ai limi, alle ghiaie, ai blocchi e si presentano in strati. 2.2 ) ASPETTI IDROGEOLOGICI Facendo sempre riferimento a quanto riportato nella sopraccitata relazione geologica, l’esame dei dati piezometrici e delle manifestazioni sorgentizie riconduce ad uno schema di massima con una circolazione idrica superficiale e da una più profonda di cui non è possibile stabilire il grado di interconnessione con quella superiore. La forte urbanizzazione dei due impluvi potrebbe avere influito negativamente sulle capacità di drenaggio degli stessi. In particolare le eventuali fondazioni su pali potrebbero aver ostacolato il flusso idrico sotterraneo nell’ambito delle lenti sabbiose dell’unità argilloso sabbiosa, di cui è stato osservato l’andamento lenticolare per eteropia. L’ intervento effettuato di recente dall’Ufficio del Genio Civile di Messina ha sicuramente contribuito a ristabilire migliori condizioni di deflusso idrico e drenaggio dei terreni. 2.3) INDAGINI IN SITU Sono stati eseguiti n. 5 sondaggi geognostici a rotazione a carotaggio continuo. Nel corso dei sondaggi geognostici sono state effettuate n.137 prove complessive di resistenza alla penetrazione S.P.T. a diverse profondità. E’ stato effettuato inoltre un campionamento geotecnico con prelievo di n. 32 campioni complessivi allo stato indisturbato. In ciascuno dei fori di sondaggio sono stati installati n.2 piezometri idraulici tipo Casagrande a doppio tubo. Dall’analisi dei risultati di tali prove si riscontrano scarse attitudini meccaniche dello strato detritico superficiale (valori di NSPT variabili tra 8 e 15 nelle cinque perforazioni e nei primi 5.00 m di profondità). I valori di Nspt peraltro, con l’aumentare della profondità, come lecito aspettarsi crescono abbastanza rapidamente. In ordine ai parametri di taglio, sulla base delle conlusioni riportate nella relazione geognostica a corredo delle indagini, e nel range di terreno interessato dalle Relazione geotecnica Pagina 3 di 6 Raggruppamento Temporaneo di Professionisti ing. Giuseppe Puglisi (Mandatario), ing. Vincenzo Marco Nicolosi, arch. Lorenzo Santoro (Mandanti) modeste opere strutturali in progetto, appare ragionevole e sufficientemente cautelativo assumere: = 24° , c = 0 3) TIPOLOGIA DELLE FONDAZIONI DELLE NUOVE OPERE Le nuove opere progettate sono sostanzialmente riconducibili nei seguenti gruppi: a. Muri di sostegno in c.a. b. Gazebo quadrato e rettangolare c. Gabbionature La tipologia delle opere del gruppo (a) comprende muri ordinari di modesta altezza (variabile tra 1.50 e 2.50 metri fuori terra) con soletta di fondazione avente spessore variabile tra 50 cm e 60 cm. Al gruppo (b) appartengono strutture intelaiate in c.a. con fondazione a travi rovescie di dimensioni 50 cm x 60 cm Le opere indicate in (c) sono strutture di tipo flessibile e drenante organizzate in composizioni di diverse dimensioni, formate da gabbioni riempiti con pietrame ed aventi tutti parte interrata di almeno 50 cm. 4) CARICO LIMITE E PRESSIONI DI CONTATTO AMMISSIBILI PER LE FONDAZIONI SUPERFICIALI Nel calcolo dei muri il presente calcolo è più che sufficientemente svolto, tuttavia, per offrire un ordine di grandezza delle portanze di tale tipologia di fondazione, si procede al seguente calcolo esemplificativo. Per le fondazioni superficiali si può assumere: = 24°, c = 0, Relazione geotecnica = 18 KN / m3 Pagina 4 di 6 Raggruppamento Temporaneo di Professionisti ing. Giuseppe Puglisi (Mandatario), ing. Vincenzo Marco Nicolosi, arch. Lorenzo Santoro (Mandanti) Per quanto riguarda i fattori di portanza in funzione di = 24°, dalla letteratura tecnica si ha: secondo Terzaghi Nq = 10.3, N = 10 secondo Vesic Nq = 9.60, N = 9.44 per le fondazioni nastriformi su terreno incoerente (C = 0): Pultimo = · (t · Nq + B · Ng) nell’ipotesi di: B = 1,00 mt. (larghezza dimezzata della fondazione) T = 1,00 mt. (approfondimento della fondazione) si ha: Pultimo = 18 · (1,00 · 9.60 + 1,00 · 9.44) = 342.72 KN / m2 da cui con fattore di sicurezza pari a 3 si ha: Pamm = Pultimo / 3 = 342.72/3 =114.24 KN/m2 = 0.114 N / mm2 Per sovraccarico di calcolo sul terrapieno a tergo dei muri in c.a. ed in gabbioni é stato assunto il valore q = 200 kg/mq, dato che lo spazio retrostante i muri sarà attrezzato a verde pubblico ed in particolare saranno esclusivamente zone di passaggio pedonale. 5) CEDIMENTI Il problema dei cedimenti, stante la tipologia strutturale delle opere nonché la natura del terreno, non è tale da condizionare il dimensionamento delle opere in oggetto. 7) CONCLUSIONI Dall’esame dei dati di output riportati nell’elaborato <<CALCOLI DELLE OPERE STRUTTURALI>> si può evincere che tutte le strutture sono stabili ed idonee a Relazione geotecnica Pagina 5 di 6 Raggruppamento Temporaneo di Professionisti ing. Giuseppe Puglisi (Mandatario), ing. Vincenzo Marco Nicolosi, arch. Lorenzo Santoro (Mandanti) sopportare i carichi di progetto, in particolare tutti i coefficienti di sicurezza sono inferiori a quelli ammissibili. Relazione geotecnica Pagina 6 di 6
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