variante pi - Peschiera del Garda

Comune di
PESCHIERA DEL
GARDA
Elaborato
Rel. 03
Provincia di
Verona
Rel
VARIANTE
P.I.
PRO
Relazione Programmatica
Estratti Progettuali Normativi
Estratti Cartografici di progetto
VARIANTE PARZIALE FINALIZZATA AL CAMBIO DI DESTINAZIONE DI ZONA DA
ALBERGHIERA A COMMERCIALE
E MODIFICHE NORMATIVE PUNTUALI
GRUPPO DI LAVORO
Ufficio Tecnico Comunale
Geom. Massimo Cristini
Progettista incaricato Variante PI
Arch. Emanuela Volta
COLLABORAZIONI SPECIALISTICHE
Quadro Conoscitivo
Geom. Fabiano Zanini
Screening di V.Inc.A.
Arch. Emanuela Volta
Ing. Amb. Agnese Tosoni
Valutazione Compatibilità Idraulica
Dott. Geol. Cristiano Mastella
Verifica Assoggettabilità alla VAS
Ing. Amb. Agnese Tosoni
Comune di Peschiera del Garda
Sindaco Umberto Chincarini
Arch. Emanuela Volta - Via Belvedere 4/d - 37064 Povegliano V.se (VR)
Tel/Fax 045/6350196 - e-mail: [email protected]
Progettista incaricato
Arch. Emanuela Volta
Gennaio 2014
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INDICE
PREMESSA ........................................................................................................................................................... 5
1.1. I TEMI PROGETTUALI............................................................................................................................... 6
1.2. LO STATO ATTUALE: INQUADRAMENTO URBANISTICO ........................................................................... 8
1.3. COERENZA CON GLI STRUMENTI URBANISTICI SOVRAORDINATI ........................................................... 9
1.4. L’AMBITO TERRITORIALE OMOGENEO DI RIFERIMENTO ...................................................................... 10
1.5. LA STRUMENTAZIONE URBANISTICA COMUNALE VIGENTE ................................................................. 15
1.6. LA NUOVA NORMATIVA DI PIANO RIFERITA ALL’AREA DI INTERVENTO............................................... 15
1.7. IL CALCOLO DELLA SAU ......................................................................................................................... 16
1.8. LA PEREQUAZIONE ................................................................................................................................ 18
1.9. GLI ELABORATI DI PIANO ...................................................................................................................... 20
ESTRATTI NORMATIVI .................................................................................................................................. 25
VARIANTE PARZIALE 2014 ........................................................................................................................... 25
ESTRATTI CARTOGRAFICI .......................................................................................................................... 33
VARIANTE PARZIALE 2014 ........................................................................................................................... 33
(IN ALLEGATO ALL’ATTO UNILATERALE D’OBBLIGO) .................................................................... 33
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PREMESSA
- Il Comune di Peschiera del Garda è dotato di Piano Regolatore Generale approvato con
Deliberazione di Giunta Regionale n° 1769 del 19.05.1998;
· con sottoscrizione della conferenza di servizi in data 05.02.2009 è stato approvato il Piano
di Assetto del Territorio Intercomunale tra i Comuni di Peschiera del Garda e Castelnuovo del
Garda;
· con Deliberazione di Giunta Regionale n° 930 in data 07.04.2009 è stata ratificata
l'approvazione del P.A.T.I. e che la medesima Deliberazione è stata pubblicata sul B.U.R.
della Regione Veneto n° 33 del 21.04.2009;
· la Deliberazione di Consiglio Comunale n° 23 del 22.04.2009 esecutiva, avente per oggetto:
“Art. 18 comma 1 della Legge Regionale 11/2004 Piano degli Interventi. Illustrazione del
Documento del Sindaco” contiene in allegato il documento previsto dall'art. 18 della L.R.
11/2004;
· il predetto Documento del Sindaco, è il punto di partenza per la redazione del Piano degli
Interventi per i professionisti incaricati, e per consentire la partecipazione ai cittadini, agli
enti pubblici ed associazioni economiche e sociali, ai portatori di interesse generale, affinché
le scelte di piano siano definite secondo principi di trasparenza;
· con Deliberazione di Consiglio Comunale n° 37 del 27.07.2009, immediatamente esecutiva,
sono stati recepiti e fatti propri dal Consiglio Comunale gli indirizzi relativi alla
predisposizioni di accordi ai sensi dell'art. 6 della L.R. 11/2004 tra l'Amministrazione
Comunale di Peschiera del Garda e soggetti privati;
· con deliberazioni di Giunta Municipale n. 236 del 09.09.2010, n. 252 del 16.09.2010 e n.
297 del 08.11.2010 sono state introdotte forme di garanzia in tema di accordi urbanistici tra
Comune e privati, nonché è stato approvato nuovo schema di Accordo Quadro;
· è stato approvato il Piano degli Interventi, articolato in più fasi relative a recepimento di
accordi ai sensi dell'art. 6 L.R. 11/2004 nonché modifiche puntuali alla cartografia e alle
norme tecniche di attuazione del PRG.
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Si richiama l’ultimo Piano degli Interventi approvato con DCC n° 2 del 19/04/2013.
L’Art. 6 della L.R. 11/2004 prevede che il Comune possa concludere accordi con soggetti
privati per assumere nella pianificazione proposte di progetti ed iniziative di rilevante
interesse pubblico; gli accordi sono finalizzati alla determinazione di alcune previsioni del
contenuto discrezionale degli atti di pianificazione territoriale ed urbanistica, nel rispetto
della legislazione e della pianificazione sovraordinate, senza pregiudizio dei diritti di terzi;
Nelle fasi di variante al PI è possibile addivenire alla sottoscrizione di accordi con soggetti
privati ai sensi di quanto previsto da art. 6 della Legge Regionale 27.04.2004, n° 11 al fine di
assumere nella pianificazione proposte di progetti ed iniziative di rilevante interesse
pubblico;
L'accordo costituisce parte integrante dello strumento di pianificazione cui accede ed è
soggetto alle medesime forme di pubblicità e di partecipazione. L'accordo è recepito con il
provvedimento di adozione dello strumento di pianificazione ed è condizionato alla
conferma delle sue previsioni nel piano approvato;
E’ possibile attribuire agli accordi presentati valenza urbanistica, recependo gli stessi nella
fase di formazione del Piano degli Interventi, e prevedendo a seconda dei casi la loro
attuazione con Piano Urbanistico Attuativo ovvero con intervento edilizio diretto o diretto
convenzionato;
Pertanto l'istituto dell'accordo consente di attuare scelte di piano in ottemperanza a criteri
di perequazione urbanistica come previsti dal P.A.T.I. e dagli artt. 35-36-37 della L.R.
11/2004.
La presente Variante Parziale riguarda una modifica puntuale di adeguamento,
aggiornamento e sistemazione riferita ad un cambio d’uso di un ambito consolidato, da
Turistico Alberghiero a Commerciale, attuabile previa stipula di “Atti unilaterali d’obbligo”
che impegni i proprietari delle aree interessate a cessioni e/o realizzazioni di opere a favore
del Comune.
1.1. I TEMI PROGETTUALI
Il Piano degli Interventi ha come oggetto lo sviluppo di due tematiche:
1. La modifica di destinazione di Zona da Alberghiera a Commerciale per l’area in Loc.
Mandella.
2. La revisione normativa relativa Agli Artt. 23 e 69 delle NTO vigenti.
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1. PUNTO DI VARIANTE N° 1: LA MODIFICA DESTINAZIONE DI ZONA DA ALBERGHIERA A
COMMERCIALE
Il Piano degli Interventi – VAR. 2014 del Comune di Peschiera del Garda ha come oggetto la
riclassificazione di un ambito già individuato come tessuto consolidato nel PAT, da
Alberghiero a commerciale.
L’Area oggetto della Variante al PI è sita in Peschiera del Garda in Loc. Mandella nella zona
antistante il casello autostradale posta frontalmente rispetto al nuovo svincolo di
smistamento del traffico verso il Brennero in uscita al casello di Peschiera, ed è
contraddistinto catastalmente al foglio 11, mapp. 623, 626,634 e 638.
Il PATI, approvato dalla Conferenza di Servizi tra i Sindaci dei Comuni di Peschiera del Garda
e Castelnuovo del Garda e il Dirigente all’Urbanistica della Regione Veneto in data
05.02.2009, e ratificato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 930 del 07.04.2009,
(pubblicata sul B.U.R. della Regione Veneto n. 33 del 21.04.2009), individua l’ambito in zona
consolidata.
Il Piano degli Interventi approvato nel 2010 individua l’ambito come zona alberghiera D3.1.
L’area si affaccia sulla SR 11 – Padana Superiore.
ESTRATTO CATASTALE
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Estratto ortofoto
L’area alberghiera prevista dalla strumentazione urbanistica vigente non trova oggi
possibilità di realizzazione, in quanto la specifica localizzazione, la conformazione territoriale
e la viabilità esistente non rendono appetibile l’area per la realizzazione di strutture
alberghiere legate al turismo sul lago, ma piuttosto per tipologie alberghiere (tipo motel) che
non porterebbero a una riqualificazione dell’ambito di intervento, come verificato a seguito
di richieste specifiche avanzate ai proprietari dall’anno di inserimento dell’area nel PI.
1.2. LO STATO ATTUALE: INQUADRAMENTO URBANISTICO
L’ambito comprende una superficie complessiva di circa 7120 mq, attualmente con indice di
fabbricabilità di 2,00 mc/mq, corrispondente a circa 14.240 mc a destinazione di zona
Alberghiera.
L’area alberghiera prevista dalla strumentazione urbanistica vigente non trova oggi
possibilità di realizzazione, in quanto la specifica localizzazione, la conformazione territoriale
e la viabilità esistente non rendono appetibile l’area per la realizzazione di strutture
alberghiere legate al turismo sul lago, ma piuttosto per tipologie alberghiere (tipo motel) che
non porterebbero a una riqualificazione dell’ambito di intervento, come verificato a seguito
di richieste specifiche avanzate ai proprietari dall’anno di inserimento dell’area nel PI.
Si ritiene pertanto che l’ambito oggetto di intervento sia localizzato in un ambito
particolarmente vocato alla destinazione d’uso commerciale.
Si ritiene che lo sviluppo di un insediamento commerciale a completamento di ambiti
circostanti che già sono destinati allo sviluppo delle stesse attività economiche assicuri un
maggior risparmio del consumo di suolo, prevedendo una destinazione congrua e
compatibile con quella delle zone D, richiamato il fatto che il concetto di "insediamenti
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produttivi", di cui all’articolo 5 del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444, è comprensivo
sia degli "insediamenti di carattere industriale e ad essi assimilabili" di cui al numero 1) del
predetto articolo, che degli "insediamenti di carattere commerciale e direzionale" di cui al
numero 2).
1.3. COERENZA CON GLI STRUMENTI URBANISTICI SOVRAORDINATI
Vanno considerate le interrelazioni del piano in oggetto con gli altri strumenti pianificatori
(piani o programmi) che interessano l’area, quindi le dipendenze derivanti da altri sistemi
decisionali e viceversa le influenze su altri contesti di pianificazione, così da delineare un
quadro completo di obiettivi e decisioni interessanti l’area di piano.
L’analisi degli strumenti di pianificazione sovracomunali fa riferimento a quanto già
analizzato in relazione alla redazione della V.Inc.A. predisposta per il PAT approvato e alla
Selezione Preliminare di Screening già prodotta per la redazione dei PI precedenti.
Si vanno a verificare le indicazioni derivanti dai seguenti strumenti:

Piano territoriale regionale di coordinamento (PTRC) – Vigente e Adottato

Piano territoriale provinciale di coordinamento (PTCP) - adottato

Piano d’Area Garda – Baldo - Il Piano di Area del Garda-Baldo, adottato con
deliberazione di Giunta Regionale n. 827 del 15 marzo 2010

Piano di Tutela delle Acque (P.T.A.) approvato con Deliberazione del Consiglio
Regionale n.107 del 5 novembre 2009 e s.i.m..

Piano di Assetto del territorio intercomunale (Comuni di Peschiera del Garda e di
Castelnuovo del Garda) - Approvato dalla Conferenza di Servizi tra i Sindaci dei Comuni
di Peschiera del Garda e Castelnuovo del Garda e il Dirigente all’Urbanistica della
Regione Veneto in data 05.02.2009.
Ratificato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 930 del 07.04.2009, pubblicata sul
B.U.R. della Regione Veneto n. 33 del 21.04.2009.

Piano degli Interventi - approvato con DCC n° 2 del 19/04/2013.
La pianificazione sovraordinata prevede misure di tutela per l’ambito lacustre e per il
laghetto del Frassino.
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1.4. L’AMBITO TERRITORIALE OMOGENEO DI RIFERIMENTO
L’area oggetto di intervento è localizzata dal PAT all’interno dell’ATO P2 – Peschiera.
Descrizione del territorio
Il territorio è caratterizzato dalla presenza del Centro Storico di Peschiera e dalle espansioni
recenti, che comprendono anche la “zona artigianale” attestata in fregio all’autostrada.
Per gli ambiti di natura storica e monumentale si evidenzia la presenza dei significativi edifici
e strutture fortificate vincolati presenti nel tessuto del Centro Storico, oltre ai forti Papa,
Laghetto, Salvi, Ronchi (vedi “Peschiera – Storia della città fortificata”, Lino Vittorio Bozzetto,
© 1997 Franke S.p.A.).
Per gli ambiti di carattere paesaggistico ed ambientale si evidenzia la presenza del Parco
Fluviale del Mincio (PTRC Vigente).
Verifica di coerenza sulla sostenibilità ambientale e territoriale
L’ATO P2 è soggetto a criticità dovute alla presenza di un insieme unico di elementi
paesaggistici, storici, monumentali, ambientali.
Obiettivi e strategie del PAT
Il Piano di Assetto del Territorio:
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− conferma il sistema di tutela dei Centri storici, secondo le indicazioni e prescrizioni del
vigente P.R.G.;
− affida al P.I. la definizione degli elementi di pianificazione per la tutela, la conservazione, la
riqualificazione architettonica ed ambientale dei sistema forti;
− tutela le risorse paesaggistiche ed ambientali con particolare riguardo per per l’Ambito del
Fiume Mincio al quale il PATI assegna la destinazione a Parco di Interesse Locale;
− prevede la formazione di un “Programma Complesso” denominato “Porta di Peschiera”,
quale luogo dell’intermodalità del trasporto passeggeri.
Previsione quantitativa dei carichi insediativi per le varie destinazioni d’uso, e per la
dotazione di standard
I contenuti della presente fase del Piano degli Interventi non riguardano zone esterne
all’urbanizzazione consolidata e dunque sono compatibili con il dimensionamento
complessivo del P.A.T.I..
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Estratto tav. 4 – Carta della trasformabilità del PAT approvato
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Estratto Tav. 1 – Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale del PAT
approvato
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Estratto Tav. 3 – Carta della Fragilità del PAT approvato
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1.5. LA STRUMENTAZIONE URBANISTICA COMUNALE VIGENTE
 Previsioni strategiche del P.A.T. da Tav. 4 – Carta della Trasformabilità:
Il PATI, approvato dalla Conferenza di Servizi tra i Sindaci dei Comuni di Peschiera del Garda
e Castelnuovo del Garda e il Dirigente all’Urbanistica della Regione Veneto in data
05.02.2009, e ratificato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 930 del 07.04.2009,
(pubblicata sul B.U.R. della Regione Veneto n. 33 del 21.04.2009), individua l’ambito in zona
consolidata (Art. 40 NT del PAT), parte in area di connessione naturalistica (Art. 53 NT del
PAT).
 Eventuali vincoli, invarianti e/o criticità:
Sulla tavola dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale del PAT si segnalano la presenza
della Fascia di rispetto stradale a nord-ovest dell’area e di una porzione di fascia di rispetto a
Vincolo Destinazione Forestale (LR 15/78) a sud-est, riferito dal PAT all’art. 7 delle NT.
La carta delle Fragilità del PAT approvato indica l’ambito come terreno idoneo a condizione “Area esondabile o ristagno idrico”, normata ai sensi dell’art. 31 delle NT.
La Tavola n° 2 – Invarianti del PAT non riporta indicazioni progettuali riferite all’area oggetto
di richiesta.
 Previsioni e parametri stereometrici del PI approvato:
Il Piano degli Interventi approvato individua l’ambito come zona alberghiera D3.1., normate
dall’”Art. 52 - Sottozone D3.1: attrezzature alberghiere” delle NTO.
 Superficie territoriale dell’ambito di intervento: mq 7.120 (invariati rispetto
all’attuale superficie già presente nel PRG/PI approvato). L’ambito calcolato
corrisponde catastalmente al foglio 11, mapp. 623, 626,634 e 638.
 Indice di fabbricabilità attuale da PI: 2,00 mc/mq
 Volume ammissibile da PI a destinazione “attrezzature alberghiere”: circa 14.240 mc
1.6. LA NUOVA NORMATIVA DI PIANO RIFERITA ALL’AREA DI INTERVENTO
La variante comporta la modifica della destinazione di zona dell’ambito di intervento da
“Attrezzature alberghiere D3.1” a “Zona Commerciale di completamento D1.2.A”, nel
rispetto salvaguardia del territorio e dell'ambiente, coerentemente con il PATI che
individuava l’area come consolidata, attraverso l'integrazione e la coerenza tra la
pianificazione urbanistico-territoriale e gli indirizzi in materia di insediamenti commerciali, gli
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interventi finalizzati a garantire il minor consumo di suolo e nel contempo gli interventi di
riqualificazione della funzione commerciale all'interno dei centri urbani.
Si ritiene che lo sviluppo di un insediamento commerciale a completamento di ambiti
circostanti che già sono destinati allo sviluppo delle stesse attività economiche assicuri un
maggior risparmio del consumo di suolo, prevedendo una destinazione congrua e
compatibile con quella delle zone D, richiamato il fatto che il concetto di "insediamenti
produttivi", di cui all’articolo 5 del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444, è comprensivo
sia degli "insediamenti di carattere industriale e ad essi assimilabili" di cui al numero 1) del
predetto articolo, che degli "insediamenti di carattere commerciale e direzionale" di cui al
numero 2).
1.7. IL CALCOLO DELLA SAU
Per l’ambito oggetto di intervento il PAT individuava un ambito consolidato.
Dall’analisi delle cartografie sia del PAT che delle precedenti varianti al PI, l’ambito di
Variante non viene individuato come superficie agricola utilizzata, pertanto il cambio di
destinazione di zona da alberghiera a commerciale non incide sul calcolo della SAU in quanto non
si sottrae superficie agricola al totale calcolato dal PAT.
Si riporta di seguito la tavola della SAU aggiornata con il precedente PI, redatta nell’anno 2012.
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1.8. LA PEREQUAZIONE
La Variante comporta l’impegno da parte dei proprietari dell’ambito oggetto di modifica di
realizzare una volumetria inferiore a quella attualmente ammessa dalle norme di zona, che
prevedono la possibilità di realizzare circa 14.240 mc.
Il progetto ammissibile prevede infatti una cubatura di max. 11.000 mc.
I proprietari si impegnano a riconoscere al Comune un beneficio pubblico formalizzabile
nella cessione di ambiti destinati alla realizzazione di opere di interesse pubblico già di
proprietà del Proponente, individuati catastalmente al F. 17 mapp. 2 e nel PI come ZTO F2 –
attrezzature di interesse comune, per una superficie di mq. 1780. Tale zona comprende le
aeree e gli edifici destinati ad attrezzature pubbliche amministrative, culturali, sociali,
religiose, ospedaliere e sanitarie, sportive agonistiche e balneari, attrezzature di pubblica
sicurezza e vigilanza, carcerarie, e quelle destinate ai cimiteri e agli impianti tecnici,
tecnologici, distributivi e di trasporto ed ai servizi annessi.
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Individuazione ambito F2 su Tav. PRG
Individuazione ambito F2 su Tav. PI vigente
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1.9. GLI ELABORATI DI PIANO
La Variante Puntuale 2014 si compone dei seguenti elaborati:
- Rel.01 - Screening di V.Inc.A. AI SENSI DGRV 3173/2006 relativo al punto di variante
finalizzato al cambio di destinazione di zona da alberghiera a commerciale
- Rel 02 - Verifica di assoggettabilità a V.A.S. AI SENSI ART. 12 DPR 4/2008 e s.m.i
(VERIFICA DI ESCLUSIONE DA V.A.S. AI SENSI DELLA DGR n. 791 del 31.03.09 e DGRV
1717/2013) relativo al punto di variante finalizzato al cambio di destinazione di zona da
alberghiera a commerciale
- Rel. 03 – Relazione Programmatica con Estratti Progettuali normativi ed estratti Cartografici
di Progetto. L’elaborato progettuale comprende il punto di variante FINALIZZATO AL
CAMBIO DI DESTINAZIONE DI ZONA DA ALBERGHIERA A COMMERCIALE, sia le modifiche
normative puntuali (Artt. 23 e 69 NTA)
- VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ IDRAULICA (Dgr n. 2948 del 6 ottobre 2009) relativo al
punto di variante finalizzato al cambio di destinazione di zona da alberghiera a commerciale
- Allegato: Atto Unilaterale d’obbligo
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2. PUNTO DI VARIANTE N° 2: MODIFICA NORMATIVA PUNTUALE ARTT. 23 E 69 NTO
La Variante Puntuale 2014 modifica e integra due articoli delle NTO vigenti.
L’Art. 23 fa diretto riferimento all’Art. 43 del PATI approvato, che di seguito si richiama:
43. Contesto territoriale destinato alla realizzazione di programmi complessi. “Porta
di Peschiera”
Rif. Legislativo: L.R. 11/2004
Rif.: Tav. 4 – Carta delle Trasformabilità
43.01 Tale contesto comprende l’area della “Porta di Peschiera”, perimetrata nella
Tav. 4.
Tale contesto corrisponde ad un ambito territoriale entro il quale le trasformazioni
edilizie ed urbanistiche previste comportano una radicale trasformazione delle aree,
sia dal punto di vista degli usi che dal punto di vista del sistema insediativi, ferme
restando le necessità di conservazione di complessi ritenuti significativi del carattere
storico dei luoghi e di edifici vincolati a norma di legge.
Il programma dovrà essere caratterizzato quale “Centro Intermodale” e di servizio per
le persone che accedono all’area gardesana.
DIRETTIVE
43.02 Il P.I. per tale contesto dovrà precisare:
a) i caratteri tipologici insediativi degli interventi in relazione:
1) ai principali sistemi insediativi e ai tipi d’intervento prevalenti;
2) agli edifici e sistemi di edifici riferiti ad impianti speciali pubblici e/o di uso pubblico;
3) ai principali sistemi delle aree verdi e degli spazi aperti pubblici e/o di uso pubblico;
4) ai principali caratteri della viabilità e degli spazi di sosta;
b) i caratteri funzionali degli interventi con riferimento ai pesi individuati all’interno
dell’A.T.O. di appartenenza;
c) le modalità operative per la realizzazione dei singoli interventi previsti in relazione
ai diversi tempi e soggetti dell’attuazione.
PRESCRIZIONI E VINCOLI
43.03 In tali zone gli interventi edificatori si realizzeranno attraverso la
predisposizione di Piani urbanistici attuativi di cui all’art. 19 della L.R. 11/2004, anche
in conseguenza a forme di concertazione e partecipazione di cui al Capo II della L.R.
11/2004, o in attuazione di quanto previsto dall’art. 26 della legge medesima.
43.04 Le aree di cui al presente articolo sono soggette a perequazione urbanistica.
La presente Variante, in coerenza con quanto espresso dal PATI, definisce le modalità
operative che riguardano le possibilità di intervento nell’ambito della Porta di Peschiera,
specificando le modalità operative soprattutto in relazione ai volumi esistenti e alle
destinazioni d’uso secondarie ammissibili, con specifico riferimento alle possibilità di
attuazione per i PUA già approvati e previsti dalla previgente normativa.
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Si riportano di seguito i due articoli oggetto di revisione, come da NTO vigenti:
Art. 23 – Programma complesso Porta di Peschiera
In riferimento all’art. 43 delle Norme di Attuazione del PATI “Contesto territoriale
destinato alla realizzazione di programmi complessi – Porta di Peschiera”, in mancanza
della esplicitazione delle DIRETTIVE previste al punto 43.02 del predetto articolo, il P.I.
si attua come segue:
a) indipendentemente dalla zonizzazione riportata negli elaborati grafici è vietato ogni
intervento di nuova costruzione o di ampliamento delle costruzioni esistenti, come
definito all’art. 3, comma 1, lett. e), del D.P.R. 380/2001, da parte di operatori privati
su suoli di proprietà privata;
b) per le zone e per gli edifici riguardanti beni demaniali e/o del patrimonio disponibile
o indisponibile dello Stato ogni intervento di sistemazione dei suoli, di nuova
costruzione o di ampliamento delle costruzioni esistenti è subordinato alla
formalizzazione di una specifica intesa tra l’Amministrazione Comunale e le
Amministrazioni proprietarie, nonché quelle a cui è affidata la gestione del bene;
c) per i volumi edificati esistenti, fermo restando il divieto di ampliamento riportato al
precedente comma a), previa verifica della consistenza del volume edificato e della
possibile sua attitudine alla eventuale trasformazione della destinazione d’uso, sono di
massima ammesse le seguenti destinazioni:
- alberghiera
- direzionale
- commerciale
d) sono ammessi i seguenti interventi:
1. interventi di sistemazione dei suoli, senza realizzazione di nuovi volumi, che non
comportino la modifica sostanziale dello stato dei luoghi previa sottoscrizione di Atto
Unilaterale d’Obbligo che impegni l’esecutore degli interventi ed i suoi aventi causa al
ripristino dei luoghi, con rimozione delle sistemazioni realizzate quando sarà dato avvio
al “Programma Complesso Porta di Peschiera”, a semplice richiesta
dell’Amministrazione Comunale;
2. interventi edilizi sul patrimonio edilizio esistente nei limiti di cui all’art. 3, comma 1,
lett. a) (interventi di manutenzione ordinaria), b) (interventi di manutenzione
straordinaria), del D.P.R. 380/2001;
3. interventi edilizi sul patrimonio edilizio esistente nei limiti di cui all’art. 3, comma 1,
lett. c) (interventi di restauro e risanamento conservativo), d) (interventi di
ristrutturazione edilizia), del D.P.R. 380/2001 previa sottoscrizione di Atto Unilaterale
d’Obbligo che impegni l’esecutore degli interventi ed i suoi aventi causa al ripristino dei
luoghi, con rinuncia al plusvalore delle opere realizzate quando sarà dato avvio al
“Programma Complesso Porta di Peschiera”, a semplice richiesta dell’Amministrazione
Comunale.
Non è ammesso nessun intervento soggetto a Piano Urbanistico Attuativo prima della
formulazione ed attuazione delle DIRETTIVE (da recepire nel P.I.) previste al punto
43.02 dell’art. 43 delle Norme di Attuazione del PATI.
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Art. 69 - Zona F2: attrezzature collettive
1. Tale zona comprende le aree e gli edifici destinati ad attrezzature pubbliche
amministrative, culturali, sociali, religiose, ospedaliere e sanitarie, sportive agonistiche
e balneari, attrezzature di pubblica sicurezza e vigilanza, carcerarie, e quelle destinate
ai cimiteri e agli impianti tecnici, tecnologici, distributivi e di trasporto ed ai servizi
annessi.
2. In tali zone il PRG si attua per intervento edilizio diretto, previa redazione di un
progetto unitario esteso all’intera zona omogenea, nel rispetto dei seguenti indici:
a) densità fondiaria massima = 2,50 mc/mq,
b) altezza massima = 13,50 m,
c) distanza minima dai confini = 7,50 m,
d) distanza minima tra i fabbricati = 10,00 m, o in aderenza,
e) rapporto massimo di copertura = 0,60 mq/mq.
3. Eventuali deroghe possono essere concesse dal consiglio comunale in sede di
approvazione del progetto unitario di cui al 2° comma del presente articolo.
4. Gli impianti tecnologici di interesse collettivo si riferiscono alle aree ed agli impianti
che assolvono la funzione di smaltimento dei rifiuti, le discariche pubbliche o di uso
pubblico, gli impianti di depurazione ed ogni attrezzatura pubblica che svolga una
funzione di controllo ambientale e di tutela dall’inquinamento. Dette aree dovranno
essere identificate di volta in
volta con provvedimento consiliare nel quale dovrà essere indicata la funzione
dell’attrezzatura, la dimensione e, se discariche, la natura del materiale, la quantità del
materiale depositabile e la durata d’uso della discarica. Questi interventi si attuano nel
rispetto delle normative vigenti e dei regolamenti UE in materia di ambiente, rifiuti ed
emissioni inquinanti.
5. Nella zona per attrezzature religiose denominata F.2a si prevede la realizzazione di
un parco privato, da realizzarsi con apposito strumento attuativo.
6. sono individuate come Zone F2 le “Aree attrezzate di sosta temporanea” (Legge
Regionale n° 33 del 04/11/2002, sezione V, a rt. 44). Nell’“Area attrezzate di sosta
temporanea” individuata in località Paradiso è ammessa la realizzazione di strutture di
servizio della volumetria massima di mc. 500. Sono escluse in ogni caso le volumetrie
previste dal comma 2
del presente articolo.
7. nella zona per attrezzature collettive F2.b in via Valeggio è consentito l’ampliamento
del fabbricato esistente attribuendo allo stesso una destinazione commerciale con
ampliamento di volume “una tantum“ non superiore a mc. 1.000 per la costruzione
esistente.
E‘ altresì consentita la realizzazione di un ufficio informazioni turistiche per ulteriori mc.
150.
L’agibilità del fabbricato a destinazione commerciale ampliato potrà essere rilasciata
esclusivamente a seguito della completa realizzazione del fabbricato per informazioni
turistiche e del parcheggio pubblico o di uso pubblico.
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ESTRATTI NORMATIVI
VARIANTE PARZIALE 2014
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La Variante parziale inserisce ex novo il seguente articolo alle NTO
Art. 48.1- ZTO D1.2.A – COMMERCIALE DI COMPLETAMENTO CONVENZIONATA
“1. Tali zone sono costituite dalle aree destinate all’insediamento di attività
commerciali all’ingrosso e al dettaglio: supermarket, grandi magazzini, centri
commerciali ed ipermercati.
2. In tali zone il PI si attua per intervento edilizio diretto convenzionato (da attuare
mediante
convenzione
e/o
atto
unilaterale
d’obbligo)
relativamente
alla
regolamentazione della superficie a parcheggio da realizzare in fascia di rispetto, e
sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria,
ristrutturazione edilizia e ristrutturazione per sostituzione edilizia.
Sono ammessi inoltre interventi di nuova edificazione (compreso ampliamento) nel
rispetto dei seguenti indici:
a) rapporto di copertura massimo = 0,30 mq/mq
b) altezza massima = 8,00 m
c) distanza minima dai confini di proprietà = 5,00 m, o in aderenza.
d) distanza minima dalle strade = 10,00 m,
e) distanza minima tra i fabbricati = 10,00 m, o in aderenza.
f) n° massimo piani fuori terra: 1
In tale zona, oltre la destinazione commerciale, è consentita anche la destinazione
direzionale”.
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La Variante parziale integra come segue il seguente Articolo 23 delle NTO:
Art. 23 – Programma complesso Porta di Peschiera
In riferimento all’art. 43 delle Norme di Attuazione del PATI “Contesto territoriale destinato
alla realizzazione di programmi complessi – Porta di Peschiera”, in mancanza della
esplicitazione delle DIRETTIVE previste al punto 43.02 del predetto articolo, il P.I. si attua
come segue:
a) indipendentemente dalla zonizzazione riportata negli elaborati grafici è vietato ogni
intervento di nuova costruzione o di ampliamento delle costruzioni esistenti, come definito
all’art. 3, comma 1, lett. e), del D.P.R. 380/2001, da parte di operatori privati su suoli di
proprietà privata;
b) per le zone e per gli edifici riguardanti beni demaniali e/o del patrimonio disponibile o
indisponibile dello Stato ogni intervento di sistemazione dei suoli, di nuova costruzione o di
ampliamento delle costruzioni esistenti è subordinato alla formalizzazione di una specifica
intesa tra l’Amministrazione Comunale e le Amministrazioni proprietarie, nonché quelle a cui
è affidata la gestione del bene;
c) per i volumi edificati esistenti, nonché per gli ampliamenti e le nuove edificazioni, fermo
restando il divieto di ampliamento riportato al precedente comma a), previa verifica della
consistenza del volume edificato e della possibile sua attitudine alla eventuale
trasformazione della destinazione d’uso, sono di massima ammesse le seguenti destinazioni
principali:
- alberghiera
- direzionale
- commerciale
sono altresì ammesse le seguenti destinazioni secondarie:
residenza
artigianale-industriale
Sono fatti salvi gli interventi di ampliamento e nuova edificazione all’interno di P.U.A. già
approvati e/o convenzionati, nonché l’attuazione di P.U.A. previsti dalla previgente
normativa dello strumento urbanistico generale, ed inoltre è assentito ogni intervento di
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ampliamento di fabbricati esistenti indipendentemente dalla destinazione del fabbricato e
dalla previgente destinazione urbanistica dell’area.
Sono pertanto consentiti gli ampliamenti e le nuove edificazioni derivanti dall’applicazione
della previgente normativa urbanistica di piano (antecedente alla Seconda fase del P.I.) le cui
destinazioni non siano espressamente in contrasto con quelle ammesse dal presente articolo.
d) sono inoltre ammessi i seguenti interventi:
1. interventi di sistemazione dei suoli, senza realizzazione di nuovi volumi, che non
comportino la modifica sostanziale dello stato dei luoghi previa sottoscrizione di Atto
Unilaterale d’Obbligo che impegni l’esecutore degli interventi ed i suoi aventi causa al
ripristino dei luoghi, con rimozione delle sistemazioni realizzate quando sarà dato avvio al
“Programma Complesso Porta di Peschiera”, a semplice richiesta dell’Amministrazione
Comunale;
2. interventi edilizi sul patrimonio edilizio esistente nei limiti di cui all’art. 3, comma 1, lett. a)
(interventi di manutenzione ordinaria), b) (interventi di manutenzione straordinaria), c)
(interventi di restauro e risanamento conservativo) e d) (interventi di ristrutturazione
edilizia), del D.P.R. 380/2001 e s.m.i.;
3. interventi edilizi sul patrimonio edilizio esistente nei limiti di cui all’art. 3, comma 1, lett. c)
(interventi di restauro e risanamento conservativo), d) (interventi di ristrutturazione edilizia),
del D.P.R. 380/2001 previa sottoscrizione di Atto Unilaterale d’Obbligo che impegni
l’esecutore degli interventi ed i suoi aventi causa al ripristino dei luoghi, con rinuncia al
plusvalore delle opere realizzate quando sarà dato avvio al “Programma Complesso Porta di
Peschiera”, a semplice richiesta dell’Amministrazione Comunale.
Non è ammesso nessun intervento soggetto a Piano Urbanistico Attuativo prima della
formulazione ed attuazione delle DIRETTIVE (da recepire nel P.I.) previste al punto 43.02
dell’art. 43 delle Norme di Attuazione del PATI.
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Art. 69 - Zona F2: attrezzature collettive
1. Tale zona comprende le aree e gli edifici destinati ad attrezzature pubbliche
amministrative, culturali, sociali, religiose, ospedaliere e sanitarie, sportive agonistiche e
balneari, attrezzature di pubblica sicurezza e vigilanza, carcerarie, e quelle destinate ai
cimiteri e agli impianti tecnici, tecnologici, distributivi e di trasporto ed ai servizi annessi.
2. In tali zone il PRG si attua per intervento edilizio diretto, previa redazione di un progetto
unitario esteso all’intera zona omogenea, nel rispetto dei seguenti indici:
a) densità fondiaria massima = 2,50 mc/mq,
b) altezza massima = 13,50 m,
c) distanza minima dai confini = 7,50 m,
d) distanza minima tra i fabbricati = 10,00 m, o in aderenza,
e) rapporto massimo di copertura = 0,60 mq/mq.
3. Eventuali deroghe possono essere concesse dal consiglio comunale in sede di approvazione
del progetto unitario di cui al 2° comma del presente articolo.
4. Gli impianti tecnologici di interesse collettivo si riferiscono alle aree ed agli impianti che
assolvono la funzione di smaltimento dei rifiuti, le discariche pubbliche o di uso pubblico, gli
impianti di depurazione ed ogni attrezzatura pubblica che svolga una funzione di controllo
ambientale e di tutela dall’inquinamento. Dette aree dovranno essere identificate di volta in
volta con provvedimento consiliare nel quale dovrà essere indicata la funzione
dell’attrezzatura, la dimensione e, se discariche, la natura del materiale, la quantità del
materiale depositabile e la durata d’uso della discarica. Questi interventi si attuano nel
rispetto delle normative vigenti e dei regolamenti UE in materia di ambiente, rifiuti ed
emissioni inquinanti.
5. Nella zona per attrezzature religiose denominata F.2a si prevede la realizzazione di un
parco privato, da realizzarsi con apposito strumento attuativo.
6. sono individuate come Zone F2 le “Aree attrezzate di sosta temporanea” (Legge Regionale
n° 33 del 04/11/2002, sezione V, a rt. 44). Nell’“Area attrezzate di sosta temporanea”
individuata in località Paradiso è ammessa la realizzazione di strutture di servizio della
volumetria massima di mc. 500. Sono escluse in ogni caso le volumetrie previste dal comma 2
del presente articolo.
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7. nella zona per attrezzature collettive F2.b in via Valeggio è consentito l’ampliamento del
fabbricato esistente attribuendo allo stesso una destinazione commerciale con ampliamento
di volume “una tantum“ non superiore a mc. 1.000 per la costruzione esistente.
E‘ altresì consentita la realizzazione di un ufficio informazioni turistiche per ulteriori mc. 150.
L’agibilità del fabbricato a destinazione commerciale ampliato potrà essere rilasciata
esclusivamente a seguito della completa realizzazione del fabbricato per informazioni
turistiche e del parcheggio pubblico o di uso pubblico F4 adiacente.
L’uso del parcheggio e l’uso del punto informazioni saranno regolati da Convenzione con
l’Amministrazione Comunale.
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ESTRATTI CARTOGRAFICI
VARIANTE PARZIALE 2014
(in allegato all’Atto Unilaterale d’Obbligo)
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