SEI DI SESTO - Istituto di Istruzione Superiore Carlo Alberto Dalla

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SEI
A cura del Comitato di Redazione, con supervisione della prof.
Rita Gaviraghi e con la straordinaria collaborazione di Matteo
Rainieri (1I AT)
Eccoci di nuovo, più in forma
che mai!
Sommario:
N°1
Anno VIIII
Ottobre 2014
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INTERVISTA ALLA
NOSTRA PRESIDE
Cominciamo in questo primo numero dell'anno scolastico 2014-2015 con una
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corposa intervista alla noTempo di elezioni
stra Dirigente Scolastica,
scolastiche!
professoressa
Elisabetta
Rossi.
Seguono
altri conOrienteering… Pag. 3
tributi che raccontano delche passione!
le glorie sportive del nostro
Pag. 4
Istituto, regalano suggeADDIO ROBIN, ATTORE POLIEDRICO
stioni e invitano a riflessioni varie. Grazie a tutti i
collaboratori, che, per rimettere in pista il giornalino ad ogni inizio di anno scolastico, ci aiutano ad
accendere e scaldare il motore!
Il Comitato di Redazione del Sei di Sesto
INTERVISTA ALLA NOSTRA
PRESIDE
Il giorno 2 ottobre 2014, durante la lezione di Italiano, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare la nuova Dirigente Scolastica del nostro istituto, la professoressa Elisabetta Rossi.
Si è mostrata disponibile ed interessata, dando risposte esaurienti alle domande che noi studenti della 2CL abbiamo elaborato per lei.
Ha mai avuto il ruolo di dirigente scolastico in altri istituti?
Devo essere sincera: è la mia prima esperienza di Dirigente. Ho
lavorato per molti anni come collaboratrice e ho insegnato francese fino a due mesi fa. Ho pianto quando ho dovuto lasciare le
classi!
Perché ha scelto questa carriera?
La scuola è una passione, ho scelto la vita nella scuola nel ruolo
più semplice: l’insegnante, perché mi piace molto il rapporto
con gli studenti. Quando ho iniziato a svolgere la funzione di
vice-preside mi è piaciuto anche l’aspetto organizzativo.
Le piace il suo lavoro?
Penso di averti già risposto. Sto svolgendo questo
lavoro solo da 3 mesi e prima di iniziare ero molto
emozionata. Il primo giorno mi tremavano le mani,
poi mi sono molto rasserenata perché mi accorgo che
il lavoro che sto facendo è adatto alle mie aspettative
e alla mia personalità, quindi mi piace ed è una passione.
Che rapporto ha con gli studenti?
Per me gli studenti sono la parte centrale della scuola.
Noi tutti siamo qui per voi, lavoriamo per farvi crescere e per farvi stare bene, per cui spero che i miei
studenti stiano bene e che abbiano un dialogo con me
nei limiti del possibile. Non vorrei essere la preside
che serve solo ad attribuire sanzioni, ma che contribuisce anche a costruire qualcosa insieme agli alunni.
Mi rapporterò con i vostri rappresentanti. Mi piacerebbe che il rapporto con gli studenti fosse chiaro e di
disponibilità reciproca perché tutti lavoriamo per la
nostra scuola.
Quali pensa siano i punti forti e i punti deboli della
nostra scuola?
Ho sentito parlare molto bene di questo Istituto, conosciuto in tutta la Provincia di Varese.
Ogni giorno vedo un forte gruppo di docenti che lavorano qui con dedizione e passione ormai da parecchi anni, anche perché molti di essi provengono da
questo territorio e sono orgogliosi se la loro scuola
funziona bene!
Ma anche tutti i professori cosiddetti “di passaggio”
sono stati molto soddisfatti della scuola. L’istituto
deve servire a tutte le persone di Sesto e dei paesi
vicini che intendono frequentare un indirizzo scolastico nelle vicinanze.
Il fatto che vi siano mescolanze di indirizzi scolastici
differenti nella scuola, che alcuni considerano un
aspetto negativo, secondo me conferisce un’enorme
ricchezza di interessi e idee.
Come pensa di migliorare il nostro istituto?
Secondo me occorrerebbe arricchire la comunicazione all'interno dell'istituto e con il territorio circostan-
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te, ad esempio migliorando i contenuti del sito della scuola,
oltre che, come suggerito dagli studenti, pubblicando più
spesso il giornalino scolastico e facendo conoscere meglio
anche al mondo esterno le attività proposte dalla nostra
scuola.
guire questo percorso è anche il mio consiglio per effettuare una scelta giusta.
Devono crescere a comunicazione e l'orgoglio di essere in
questa scuola, dovremo fare in modo che alle persone piaccia questo Istituto. La struttura è bella e c'è un grosso margine di miglioramento su come svolgere l’attività didattica..
Stiamo lavorando con energia sull’introduzione delle nuove
tecnologie e quindi occorre formare anche gli insegnanti
che non sono abituati ad usarle.
Secondo me non è vero, non conosco ancora molto bene
questa scuola essendo appena arrivata però mi sembra una
scuola più che valida. A volte si confonde una testa colma
di informazioni e nozioni con una testa che ragiona bene.
Il nostro obiettivo è di formare dei ragazzi che ragionino
bene, con la capacità di reperire, organizzare e utilizzare
le competenze che hanno acquisito o le informazioni che
sono in grado di procurarsi.
Cosa ne pensa delle innovazioni tecnologiche annesse alla
scuola come la LIM, il tablet e l' e-book?
Io non sono una fautrice dell’utilizzo totalizzante delle nuove tecnologie: esistono ancora i carissimi libri cartacei, cui
non si potrebbe rinunciare. Credo che le nuove tecnologie
possano servire a migliorare il nostro rapporto con lo studio.
Anche con l'aiuto del Ministero dell’Istruzione si stanno
sviluppando moltissimo questi nuovi mezzi e metodi nelle
scuole.
Crede che aggiungerà ulteriori attività didattiche che coinvolgano gli studenti del Dalla Chiesa (per esempio un
gruppo di teatro, delle esposizioni d'arte con i lavori degli
studenti, un laboratorio musicale, nuove gite o laboratori
di lingua)?
Premetto che non è quasi mai un Dirigente ad aggiungere le
attività: può solo convogliare le energie. Se le proposte arrivano, si gestiscono e si trovano le modalità per svolgerle.
Per quanto riguarda il teatro, a scuola esistono alcuni docenti che si sono occupati di affrontare alcune tematiche e di
trasformarle in realtà teatrale mediante la lettura espressiva.
Le proposte teatrali potrebbero nascere in base alle vostre
richieste. Le valuteremo quando avrete il vostro comitato,
quando avrete i vostri rappresentanti eletti, se ne nascerà
l’esigenza. Non mi piace che queste cose nascano dall’alto.
Dovrete essere voi a sentire e capire di avere desiderio di
fare qualcosa. Vorremmo capire quali sono le vostre esigenze ed eventualmente qualche professore potrebbe affiancarsi
a voi per aiutarvi.
Mi piacerebbe fare una rilevazione delle vostre competenze
e doti musicali e vedere se ci sono ragazzi desiderosi di formare gruppi musicali. Mentre riceverete certamente le proposte di corsi di lingue.
Cosa può dirci del servizio di orientamento in uscita della
nostra scuola?
Per ogni indirizzo scolastico si aprono strade diverse. Il triennio è molto importante perché indirizza e fa capire ai ragazzi quali materie piacciono di più e quali sono quelle in
cui riescono meglio. L’orientamento deve essere
un’esperienza di contatto, anche per questo motivo ora le
diverse facoltà universitarie propongono degli open-day
dove propongono tutto ciò che riguarda il loro indirizzo di
studi, per aiutare gli studenti nella scelta .
Sono anche disponibili test informativi e orientativi, che
aiutano molto a riflettere sulla facoltà a cui inscriversi. Se-
Diversi studenti si iscrivono alla nostra scuola perché
convinti che si studi meno che nelle altre. Cosa pensa di
tutto ciò?
Si intende portare avanti il progetto di scrittura dei testi
scolastici ad opera dei professori della scuola?
I libri sono scritti a partire da un progetto di nome "Book
In Progress", una rete di professori di tutta Italia che collabora per la scrittura di questi libri. Li stiamo sperimentando in alcune classi. Questi libri sono abbastanza ristretti e
l'aspetto grafico è meno elaborato, ma hanno il vantaggio
di avere costi molto bassi e di essere molto aggiornati.
Credo che continueremo ad usarli, se dimostreranno di
funzionare bene, anche se per ora non so in quali classi.
Molte volte durante l'anno capita che due o più classi
debbano fare lezione di educazione fisica condividendo
la palestra. Questa situazione si migliora proponendo
corsi di nuoto e fitness nel centro sportivo Wave. Ci sono
altre possibilità di integrare l'uso della nostra palestra?
Per l’anno prossimo le vorrei cercare perché mi piacerebbe che la piscina fosse soltanto una delle tappe di un percorso con possibilità di variare nel tempo le attività da
integrare. Sto studiando questa proposta perché trovo la
piscina una grossa risorsa, ma spero di ampliare le possibilità così che possiate sperimentare nuove discipline sportive.
Alcuni suggeriscono di aprire a tutta la scuola i laboratori della curvatura sportiva. Cosa ne pensa?
Mi piacerebbe variare maggiormente le attività sportive
Non credo che sia possibile estendere quel programma a
tutte le classi della scuola, perché non tutti possono e
forse vogliono avere una curvatura sportiva. Questa opportunità andrebbe pensata come un indirizzo a scelta e gli
alunni
che
volessero
usufruirne si iscrivano
all’orientamento sportivo. Proverò a suggerire altre attività sportive accessibili a tutti e vedremo cosa si potrà fare.
Ha qualche raccomandazione da fare ai suoi studenti?
Amate la scuola ora che potete amarla, perché quando
sarete adulti vi dispiacerà di non averla amata abbastanza.
Studiate quanto basta e fate funzionare bene la testa!
Ringraziamo la Preside per la sua disponibilità.
E’ stato bello scoprire che sia per lei che per noi è importante un buon dialogo tra professori e studenti per
soddisfare le esigenze di tutti.
La classe 2CL (con la guida della professoressa Anna
Gelosia)
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Tempo di elezioni scolastiche!
Ricordiamo a tutti che Giovedì 30 ottobre 2014 si terranno le Elezioni degli alunni rappresentanti del Consiglio di
Istituto e della Consulta provinciale. Riportiamo qui sotto almeno le due liste, entro le quali scegliere i vostri rappresentanti:
Candidati della Lista "Tsunami"
Candidati della Lista "Confrontarsi per
crescere"
Davide Cardinale, 4AL
Nicolò Oldrini, 4AL
Francesco Maria Pannilini, 4ARI
Alessandro Spazzini, 3AL
Giulia Terenghi, 4ARI
Mia Tessarolo, 4AL
Esposito Stefano
Colasanti Giulia
Mattiello Carlotta
Pomi Guido
Bazzi Jacopo
Orienteering...che passione!
Poche settimane fa, presso Lignano Sabbiadoro,
ha avuto luogo un' emozionante competizione di
orienteering. In rappresentanza del nostro istituto erano presenti Alessia Frattini e Giulia Salina; io ho avuto il piacere di intervistare la prima,
che mi ha illustrato in modo preciso e dettagliato
cosa hanno fatto in quei quattro giorni.
In primis mi ha riferito che non hanno partecipato a una sola gara, perché bisognava fare una gara individuale e una gara a staffetta:
nell’individuale, Alessia è arrivata 19°, mentre
Giulia 16°; nella staffetta sono state purtroppo
squalificate perché avevano sbagliato a punzonare due lanterne. Sia nell’individuale che nella
staffetta c’erano da punzonare 13 lanterne.
Nonostante la delusione della staffetta, la liceale
mi dice comunque che ha trovato questa esperienza molto divertente, che l'ha condivisa volentieri
con una sua cara amica e che ha riscoperto in sè
un grande spirito di competizione e ha colto questa possibilità per confrontarsi con altri suoi coetanei su questo sport che è sempre in continua
evoluzione: inoltre, si è reputata molto fortunata
visto che le condizioni meteorologiche hanno tenuto molto bene ed è stato parzialmente soleggiato tutto il tempo.
Da questa breve intervista ho potuto notare che
negli ultimi tempi i ragazzi e le ragazze tendono
a praticare sport che vanno per la maggiore come calcio, basket, pallavolo e danza: ma grazie a
ragazzi come me e Alessia, sport “alternativi”
come l’orienteering sono in grande crescita e con
sempre più partecipanti alle gare. Io personalmente devo ringraziare il prof. Biella che durante il biennio mi ha fatto conoscere questo sport,
che ho imparato ad apprezzare nei boschi sestesi con i miei compagni di classe e, se non sono
sommerso da compiti e verifiche, riesco anche a
partecipare a qualche competizione in giro per il
paese.
Con questo articolo invito tutti gli sportivi di
quest’istituto di provare questa esperienza e
posso assicurare a voi lettori che ne vale davvero la pena; aggiungo che secondo me è meglio
passare un sabato pomeriggio fuori a fare una
corsetta nei boschi e ossigenare un po’ il nostro
cervello piuttosto che stare chiusi in casa a messaggiare con persone che vediamo durante la
settimana.
Fabio Borroni, 3BL
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ADDIO ROBIN, ATTORE POLIEDRICO
Martedì 12 agosto Robin Williams (63 anni) ha deciso di togliersi la vita.
Un duro colpo per la famiglia e i suoi fans sparsi nel
mondo.
Ma chi era, è (non riesco a parlarne al passato) Robin
Williams?
Williams è un comico, tragico, profondo, irriverente,
fanciullo: queste le caratteristiche che dominano sullo
schermo e questo è lui, a quanto dicono i famigliari.
In ordine di tempo alcuni dei suoi film più famosi
sono stati “Good morning, Vietnam”(1987), “Mrs Doubtfire” (1993) e
“L’attimo fuggente” (1999), ma come
non ricordarlo in “Una notte al museo”
nei panni del co-protagonista Theodore
Roosvelt?
In questi film interpreta la parte di Adrian Cronauer, l’irriverente e comico
conduttore radiofonico di una trasmissione per le truppe nella Saigon del
1965. In “Mrs Doubtfire” interpreta
invece una dolce tata di mezza età dal
forte accento inglese, stratagemma creato per poter restare vicino ai figli dopo
la separazione e ne “L’attimo fuggente” è John Keating, frizzante insegnante d’inglese in una scuola del 1958 alle prese con ragazzi disinteressati alla poesia.
“Robin Williams era un aviatore, un medico, un folletto, una tata, un presidente, un professore, un Peter
Pan casinista e qualsiasi altra cosa ci fosse nel mezzo”, ha ricordato Barack Obama appena appreso della
sua scomparsa.
“Era unico nel suo genere – prosegue il presidente –
ci ha fatto ridere. Ci ha fatto piangere.”
“Vederlo durante i talk show -raccontano i giornalisti
- era una scoperta umana, un’esperienza di vita piuttosto che di lavoro”.
Robin Williams è capace di raccontare con disinvoltura i suoi buchi neri: “avevo un piccolissimo problema di droga – raccontò una volta in un’intervista -,
insomma, mica tanto piccolo, tiravo cocaina. Ho incominciato in un periodo in cui la mia carriera andava male, pensavo che la droga fosse un aiuto, l’unico
mezzo per tenersi su”.
Robin ha l’innato talento di improvvisare e sparare
battute a raffica, è bravissimo nelle imitazioni, con le
sua capacità di “fare le voci” –come dice in Mrs
Doubtfire- è un degno doppiatore del Genio di Aladin, è così disinibito da trasformarsi in un personaggio di sesso diverso o ambiguo ed essere verosimile.
Quando interpreta il professo Keating riesce a metterci tutta la sua essenza, a trasformarsi in lui, e passare
dal registro farsesco a quello drammatico-poetico
senza sforzo.
Rideva della sua professione: “Il mio lavoro è un po’
come una schizofrenia legalizzata”.
È impossibile credere che un uomo come lui si sia
tolto la vita…
Tutto questo e molto di più è Robin
Williams.
A chi non avesse mai visto uno dei
suoi film consiglio uno dei tre succitati, in particolare “L’attimo fuggente”, il cui filo conduttore è il motto
carpe diem, cogli l’attimo, seguito da
un’altra scena culminante: il prof.
Keating che sale sulla cattedra e dice:
“Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni
diverse”; da quel momento coglie
l’attenzione dei suoi alunni che iniziano a seguire il suo motto.
Addio Robin, ci mancherai.
Andrea Garavello, 5AFM