Innovativo sistema per la biopsia prostatica

Ufficio Stampa, Rapporti con i Media e Relazioni Esterne
Comunicato n. AOUMO n. 64/2014
Modena, 24 novembre 2014
SANITA’ MODENESE ALL’AVANGUARDIA
Innovativo sistema per la biopsia prostatica
Tra i pochi attivi in Italia, consente di unire le immagini ecografiche a quelle della
risonanza magnetica e di aumentare quindi in modo rilevante la precisione dell’esame.
L’attrezzatura è stata acquisita grazie a una donazione della Banca Popolare dell’EmiliaRomagna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Un nuovo sistema di biopsia transperineale è stato donato all’Urologia del Policlinico, diretta dal
prof. Giampaolo Bianchi, dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna e dalla Fondazione Cassa di
Risparmio di Modena. Si tratta del sistema BiopSee® che permette di eseguire biopsie
prostatiche transperineali guidate da imaging multimodale unendo così all’efficienza delle
immagini ecografiche real-time, l’efficacia delle immagini di Risonanza Magnetica Nucleare allo
scopo di guidare la mano dell’urologo in biopsie di precisione mirate alle lesioni sospette. La
donazione è stata di 109.800 euro, ripartita in parti uguali tra i due enti.
“Le biopsie tradizionali – spiega il prof. Giampaolo Bianchi – vengono eseguite con la guida di
un’ecografia in diretta, real-time. Le immagini a ultrasuoni dell’ecografia, però, non riescono ad
identificare le lesioni neoplastiche presenti ad uno stadio iniziale e questo costringe il medico a
procedere per tentativi, prelevando campioni di tessuto in maniera random, alla cieca, nelle aree
periferiche considerate per esperienza sospette.” Al contrario, la Risonanza Magnetica Multiparametrica è in grado, entro certi limiti, di identificare lesioni sospette per neoplasia, ma
attualmente, la biopsia prostatica RMN-guidata non ha ancora gli standard necessari per un uso
routinario. “Il nuovo sistema acquisito dal Policlinico – conclude Bianchi – consente di ovviare a
questo inconveniente perché sovrappone le immagini virtuali di una risonanza magnetica
svolta in precedenza al puntamento ecografico della biopsia permettendo all’urologo di
operare con una visione tridimensionale, identificando anche le lesioni più piccole ed
eliminando i falsi negativi.” Proprio l’Urologia del Policlinico ha studiato un campione di pazienti già
sottoposti a prelievi multipli bioptici, diagnosticando una neoplasia in 14 casi su 20. Il dato è in
linea con l’ancora limitata letteratura e dimostra come il nuovo sistema offra la possibilità di
identificare la neoplasia in circa il 70% dei pazienti con lesioni sospette alla Risonanza
Magnetica, un dato di gran lunga superiore a quello della metodica tradizionale.
Il software permette, inoltre, di pianificare la posizione dei prelievi bioptici nelle aree sospette prima
dell’esecuzione della procedura, creando una sorta di “mappatura” tridimensionale dei
prelievi. Il prelievo dei frustoli, frammenti di materia, nei punti così pianificati viene poi guidato dal
software, che fornisce il punto esatto d’ingresso nel perineo e la profondità da raggiungere; crea,
infine, un report automatico corredato di immagini sull’avvenuto esame bioptico che permette la
riproducibilità del prelievo, caratteristica fondamentale in pazienti sottoposti a una sorveglianza
attiva in quanto permette un miglior monitoraggio delle lesioni a basso rischio.
“Dobbiamo ringraziare la generosità di due importanti istituzioni del nostro territorio – commenta il
dottor Anselmo Campagna, Direttore Sanitario del Policlinico – che ci ha permesso di acquisire
uno strumento fondamentale in un campo, quello della lotta alla neoplasia della prostata, in cui il
Policlinico è punto di riferimento a livello regionale e sul quale questa Direzione ha puntato con
forza con la recente istituzione del Percorso Unitario di Trattamento Oncologico (PUNTO) Prostata
che unisce le competenze di Urologi, Oncologi e Radioterapisti con lo scopo di seguire ed
indirizzare nel follow-up il paziente nel miglior percorso disponibile, sulla base dello stadio della
malattia”
Ufficio Stampa, Rapporti con i Media e Relazioni Esterne
Azienda Usl di Modena: Via San Giovanni del Cantone 23, Modena Tel. 059.435.946 Fax 059.435.653
Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, Via del Pozzo 71, Modena, tel. 059.422.4141(2209), Fax 059.422.2141
Ufficio Stampa, Rapporti con i Media e Relazioni Esterne
Comunicato n. AOUMO n. 64/2014
“Con questa donazione – dichiara il vice Presidente di BPER Luigi Odorici – la nostra Banca
conferma la vicinanza al territorio e la volontà concreta di sostenere iniziative di alto profilo sociale.
E’ una scelta importante, indirizzata in questo caso a una struttura sanitaria specializzata e di
elevata professionalità, che si propone di potenziare ulteriormente la propria attività diagnostica,
allo scopo di ottenere effetti positivi sia sul piano preventivo, sia su quello terapeutico, a beneficio
dei pazienti e di tutta la collettività. Vorrei sottolineare che BPER destina ogni anno una quota
rilevante delle proprie erogazioni liberali a sostegno dell’attività delle strutture sanitarie territoriali:
abbiamo confermato a maggior ragione l’impegno negli ultimi anni, contrassegnati da una difficile
congiuntura economica, e siamo ben determinati a proseguire su questa strada in futuro”.
“La nuova tecnologia di cui si avvale oggi il reparto di urologia del Policlinico testimonia la volontà
della Fondazione Cassa di Risparmio di sostenere concretamente i livelli di qualità del nostro
welfare – commenta il Presidente Andrea Landi – Oggi anche in campo sanitario la ricerca e
l’innovazione sono fattori essenziali per garantire l’efficacia dei servizi di assistenza. Per questo la
Fondazione contribuisce da anni all’acquisizione di strumenti d’avanguardia per la diagnosi e la
cura di importanti patologie. Penso ad esempio al sistema di teleconsulto e teleradiologia per il
trattamento dell’ictus acuto all’ospedale di Pavullo; all’aggiornamento del sistema di chirurgia
robotica all’ospedale di Baggiovara; alla nuova tecnica di risonanza magnetica cerebrale adottata
dal reparto di neonatologia del Policlinico: tecnologie innovative che consentono di rendere sempre
più efficiente il nostro sistema sanitario”.
Il carcinoma della prostata in Provincia di Modena
Il carcinoma prostatico in Italia ed in molti Paesi occidentali, rappresenta il tumore più
frequente nel sesso maschile (20% di tutti i tumori diagnosticati) a partire dai 50 anni di età.
Pur trovandosi al primo posto per incidenza e nonostante una continua tendenza all’aumento di
nuove diagnosi dagli anni 2000, la mortalità cancro specifica, in considerazione della diversa
aggressività delle differenti forme tumorali, occupa il terzo posto nella scala della mortalità, con
trend in calo da oltre un ventennio.
Il rischio di sviluppare il tumore è correlato all'età, alla genetica, alla razza, alla dieta, allo stile di
vita, all'assunzione di farmaci. Il fattore primario è l'età. Il tumore della prostata è raro negli uomini
al di sotto dei 45 anni, ma diventa sempre più frequente con l'invecchiamento. L'età media al
momento della diagnosi è di 70 anni. Dal 2007, al Policlinico, sono stati sottoposti
ambulatorialmente a indagine prostatica oltre 2.500 pazienti per complessivi oltre 25.000 prelievi,
considerando che in genere ogni esame prevede almeno 12 biopsie. Si tratta di oltre 200
pazienti all’anno. Per quanto riguarda la terapia nella maggioranza dei pazienti viene eseguita,
come tecnica di prima scelta, la Prostatectomia Radicale Laparoscopica Robot-Assistita
(RALP), che dal 2007 ci ha permesso di eseguire oltre 432 interventi per carcinoma della
prostata. Oltre ad una minor comorbilità e tempi di degenza più brevi (3 giorni), tale metodica
garantisce innumerevoli vantaggi in termini di continenza urinaria e mantenimento della
funzionalità erettile, le due complicanze più temute dal paziente operato per tumore prostatico. A
distanza di un anno, infatti, nella nostra esperienza oltre il 94% dei pazienti risulta continente e
oltre l’85% dei pazienti sotto i 60 anni mantiene una buona funzionalità erettile a distanza di 12
mesi dall’intervento. Nei pazienti con malattia avanzata o con importanti comorbilità la clinica
Urologica del Policlinico di Modena, riserva la tradizionale tecnica retro-pubica e, in casi selezionati
come nei pazienti con trapianto di rene, la tecnica transperineale. I nuovi farmaci anti-neoplastici e
l’introduzione della TomoTherapy coadiuvano il trattamento della patologia neoplastica prostatica
nei casi di tumore avanzato o di ripresa biochimica di malattia post-intervento.
Per informazioni:
Antonio Pignatiello 334 6394959 [email protected]
Gabriele Sorrentino 339.6720892 [email protected]
Ufficio Stampa, Rapporti con i Media e Relazioni Esterne
Azienda Usl di Modena: Via San Giovanni del Cantone 23, Modena Tel. 059.435.946 Fax 059.435.653
Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, Via del Pozzo 71, Modena, tel. 059.422.4141(2209), Fax 059.422.2141