. . . a o t invi ale t o d r e e Sac n o i z a ie l e Ordin n a D n Do 5.2014 o, 31.0 m a g 14 r e B 1.06.20 0 , o g a Fil .. . a o t invi le ota d r ce e Sa l e n o i ie inaz on Dan 5.2014 Ord . D 1 0 014 o, 3 06.2 gam Ber go, 01. Fila 1 2 3 4 5 6 8 10 12 13 14 15 16 17 18 20 21 24 Editoriale Alcune fotografie... La parola al parroco Gli appuntamenti in preparazione La parola al sindaco La parola ai genitori Il cammino nelle scuole Il lungo cammino fino ad oggi percorso. Il ricordo del cammino in seminario Le catechiste raccontano Una pellicola ricca di emozioni Contenti di camminare con Don Daniele La figura del prete nella chiesa Alcune fotografie Il saluto dei gruppi parrocchiali Il recital come ringraziamento Il saluto di gruppi ed associazioni Alcuni cari ricordi www.oratoriofilago.org giornalino@oratoriofilago.org 035.993670 2 Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele Radices salutant « E tu ricerchi là le tue radici Se vuoi scoprire l’anima che hai » L’antica saggezza africana, nella sua millenaria consuetudine, definisce gli alberi come il ponte fra la terra e il cielo, il tramite per cui l’uomo può raggiungere uno spazio ampio e infinito. La chioma frondosa di qualsiasi albero, però, per quanto rigogliosa possa essere, non potrebbe levarsi altera senza essere supportata dalle umili e timide radici. Allo stesso modo, come la pianta trova sostentamento dai suoi rizomi, la nostra comunità spinge le sue radici, fonda la sua stabilità e la sua esistenza, trae la sua linfa vitale da tutti gli uomini e le donne che la compongono. L’impegno, la passione, il lavoro costante e silenzioso di ognuno sono lo spirito vitale che permette a quella pianta che è la nostra comunità di fiorire, di anno in anno, sempre più rigogliosa. Il fiore, però, sarebbe ben poca cosa se non ci fossero le foglie a proteggerlo dal vento agro, il tronco a elevarlo perché possa esser visto in tutta la vallata, le radici a procurare sempre nuove sostanze che garantiscano la freschezza e la bellezza di uno spettacolo naturale tanto bello; la chioma, il fusto, le radici cosa sarebbero, poi, senza i fiori? Costituirebbero una pianta, anche imponente e meravigliosa, ma manchevole e trista. Così come l’albero si compone di tante parti diverse, tutte intimamente e diversamente utili all’insieme, così la nostra comunità si fonda su molti carismi differenti. Tutti, comunque, necessitano del sole, della sua luce, del suo calore, i quali permettono alla pianta di germogliare, crescere, svilupparsi; parimenti la luce della fede e il calore dello Spirito Santo guidano e accompagnano la nostra comunità che cresce e attraversa i secoli. Talora, poi, fra le migliaia di foglie simili spuntano, qui e là, dei succulenti frutti variopinti. Lo sforzo che la pianta profonde per creare dei buoni frutti è immane e, solo a malincuore, riesce a separarsene e a farne dono alla terra vergine da cui potranno nascere nuove piante floride e robuste. Anche la nostra comunità è, al contempo, ben lieta di festeggiare uno dei suoi figli pur nella consapevolezza che la sua vocazione lo chiama ad un’altra missione. Quest’anno abbiamo la gioia di festeggiare l’Ordinazione Presbiterale di don Daniele. Questo evento, che è ancora vivo in noi nel ricordo non troppo lontano dell’Ordinazione di don Michele, fa aleggiare per la nostra comunità sentimenti di grande felicità, gratitudine e contentezza. A nome dell’intiera Comunità, l'augurio a don Daniele di un futuro ricco di gioie e soddisfazioni. I Consigli pastorale ed economico Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele 1 2 Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele Con gioia va! Caro don Daniele, per la seconda volta, nella mia vita di parroco, mi capita di festeggiare l’ordinazione sacerdotale di un giovane. Ed è motivo di grande gioia riconoscere in essa l’azione continua e misteriosa del Signore, che sempre sceglie e chiama nel suo popolo qualcuno a seguirlo totalmente. La vocazione scaturisce dal cuore di Dio e germoglia nella terra buona del popolo fedele; è una grazia che il Signore concede alla sua chiesa e che prende forma attraverso la risposta libera di un uomo. Nella lettera a Timoteo l’apostolo Paolo sottolinea bene questa verità: “Dio … ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia: grazia che ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità” (2Tm 1.9). Sì, prima di tutto la nostra riconoscenza va al Signore, autore di ogni chiamata, che non guarda tanto ai nostri meriti, perché siamo e rimaniamo sempre dei poveri uomini, ma ci investe di una responsabilità grande: veniamo scelti da Lui per radunare il suo popolo come Lui stesso vuole, attraverso i suoi Sacramenti, condividendo le gioie e le fatiche della gente che ci è affidata. Un’impresa da vertigini, che ci fa assaporare da un lato la fragilità, di cui siamo sempre più coscienti man mano il tempo passa, e nello stesso tempo la potenza di Dio che ogni giorno arricchisce questa debolezza con la sua grazia. Lo hai ricordato anche tu sul tuo invito di ordinazione: “ Ti basta la mia grazia, la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza. Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo” (2 Cor 12,9). Siamo sacerdoti fondamentalmente con tre consegne, affidateci direttamente da Gesù: “ Ne costituì dodici, perché stessero con Lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demoni” (Mc 3, 14-15). Tre aspetti che si intrecciano profondamente tra loro e non si possono separare: è infatti possibile parlare agli altri di Dio e operare con verità nel suo nome, a condizione di averlo prima conosciuto e incontrato noi; e d’altra parte questa forte esperienza di Lui ci spinge inevitabilmente verso gli altri, perché ogni uomo possa esserne coinvolto. Caro don Daniele, tutti ora guardano a te e alla tua scelta: i ragazzi, i giovani e gli adulti. Ognuno la sente come qualcosa di grande e straordinario, come una provocazione alla sua libertà, ne avverte tutta la bellezza: donare tutto se stessi al Signore, non scegliendo la vita coniugale e familiare, o qualche altra strada, ma facendosi prete. Anche il mondo di oggi, come del resto sempre è accaduto, coltiva il desiderio di Dio, anche se non sempre lo manifesta in modo chiaro; nel cuore di ogni persona Dio ha posto il desiderio del bene, delle imprese grandi, e ognuno chiede che questo suo anelito sia portato alla luce e non venga offuscato da altro. Ora anche per te inizia questa entusiasmante avventura, bella, grande, sempre sorprendente, della quale ogni giorno, grazie al tuo sì, il Signore ne tesse la trama; impresa tua e insieme di ogni persona che avvicinerai, che a te guarderà per essere aiutata nella sua ricerca di Dio. Questo compito non sarà sempre facile, le difficoltà e la fatica non mancheranno, lo dice bene il profeta: “Non spaventarti alla loro vista,… ti muoveranno guerra, ma non ti vinceranno, … non temerli perché io sono con te per proteggerti “ (Ger 1,8. 17. 19). Ma nonostante tutto, la gioia non ti mancherà, perché davanti avrai sempre Colui che ci vuole suoi ministri: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15,16). Con gioia allora, va’! don Ferruccio Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele 3 Gli appuntamenti di preparazione 4 Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele L’amministrazione comunale saluta Don Daniele Carissimi Concittadini, l’Ordinazione Sacerdotale di don Daniele è un evento incredibilmente importante per la nostra Comunità perché è l’espressione viva e vitale della fraternità e del desiderio di lavorare per il bene del prossimo, valori fondamentali per coloro che professano la fede cattolica. È una circostanza davvero grande, che arricchisce la nostra Comunità e arricchisce ciascuno di noi che desidera farsi coinvolgere in questo momento che è contemporaneamente di festa e di importante riflessione. Don Daniele, giovane concittadino da tutti conosciuto, ha deciso di dedicare la sua vita al servizio degli altri, attraverso una scelta di rinunzia a sé stesso per dedicarsi anima e corpo a ciò in cui crede, a diffondere e a vivere il messaggio del Vangelo e ad una chiamata di amore per tutti coloro che sono il “prossimo”. Don Daniele lo abbiamo conosciuto per il suo distintivo lavoro dedito al servizio in parrocchia e in oratorio, a fianco e in mezzo ai giovani e ai giovanissimi con il suo inconfondibile stile, silenzioso e discreto ma sempre attento e tempestivo, ricco di saggezza e di una parola buona e appropriata per tutti: questo bravo ragazzo sarà Sacerdote e lo diventerà soprattutto perché ha deciso di seguire un percorso interiore in cui ha ribaltato la scala dei valori che la società di oggi ci “impone”. L’augurio che desideriamo fare a don Daniele è quello di vivere intensamente e pienamente la propria vocazione e, di conseguenza, le importanti scelte di vita che ne scaturiranno, nella consapevolezza che la sua Comunità di origine lo sosterrà sempre e gli sarà sempre vicina, come in altre occasioni ha già dimostrato di saper fare. Inoltre ci auguriamo che don Daniele trovi soddisfazione e gioia in tutto ciò che sarà chiamato a fare, ma anche conforto e sostegno per superare le immancabili situazioni difficili che la vita sacerdotale riserva, anche se è forte la convinzione che le capacità, le doti e i doni di questo giovane filaghese non tarderanno a farsi notare e dei quali, ne siamo sicuri, non potranno che beneficiarne in molti. Filago, anche in questa occasione, ha dimostrato di essere una Comunità speciale, una Comunità che, quando viene chiamata a fare la sua parte, la fa in grande stile e lo dimostra in situazioni come questa, quando non tiene per sé le proprie eccellenze, ma le condivide con la Comunità più grande che è rappresentata da tutte le altre realtà civili e parrocchiali che sono intorno a noi. Don Daniele, con la sua scelta di vita, entra a far parte di un numeroso gruppo di attivi e validi Sacerdoti, Religiosi e Religiose nativi, che – con il loro lavoro e carisma – hanno onorato e continuano ad onorare Filago, non solo in Italia, ma in diverse parti del mondo. Carissimo don Daniele, sono davvero molto onorato e felice di salutarti a nome dell’intera Comunità civile di Filago e mi ritengo anche fortunato, perché ho avuto questa possibilità. Il saluto che ti rivolgo raccoglie anche l’ammirazione e l’augurio di un futuro all’insegna di ogni bene, da parte dell’Amministrazione Comunale, con Assessori e Consiglieri Comunali, insieme ai Dipendenti Comunali. Tanti auguri per un sereno cammino e che la tua Missione sia proficua e ricca di soddisfazioni! IL SINDACO Massimo Zonca Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele 5 La parola ai genitori Abbiamo incontrato la famiglia di don Daniele nella casa dei nonni materni. Li ringraziamo per il tempo, la disponibilità e la collaborazione che ci hanno riservato. Dall’incontro è scaturito questo articolo. Daniele da piccolo era tranquillo, responsabile, come tanti della sua età, gli piaceva giocare senza avere un divertimento preferito. A volte “imitava il prete” ma noi non gli abbiamo mai dato importanza poiché era un gioco comune ad altri bambini. La sua infanzia è trascorsa tra Filago e la casa dei nonni a Gromlongo (piccola frazione di Palazzago) dove spesso ci recavamo il sabato e la domenica. Ci si dilettava in campagna ed ogni stagione aveva il proprio “momento magico”: in primavera la raccolta dei fiori, in estate si faceva il fieno, e poi l’autunno tempo di vendemmia e di raccolta delle castagne che venivano poi cotte sulla fiamma del camino. Non mancava la compagnia di conigli, galline e mucche, che il nonno giornalmente accudiva e Daniele ogni fine settimana si precipitava a controllare. Fin da piccolo ha praticato sport, prima il nuoto, poi il calcio e infine la pallavolo militando in una squadra della zona con discreti risultati fino all’entrata in seminario. In quinta elementare Daniele ci ha chiesto di partecipare agli incontri organizzati dal Seminario per la scelta della scuola media, decidendo poi di frequentare la scuola statale a Chignolo d’Isola; noi genitori abbiamo così cancellato l’ipotesi del Seminario. Durante tutto il suo percorso scolastico ha avuto dei bravi insegnanti che lo hanno stimolato allo studio e all’impegno, al non accontentarsi dei risultati raggiunti ma a cercare di fare sempre il meglio; ciò gli ha permesso di raggiungere ottimi risultati. Sul finire della scuola media ha scoperto la sua predisposizione al disegno, in particolare il disegno tecnico, questo lo ha convinto a scegliere la scuola per geometri presso l’istituto G. Quarenghi a Bergamo. 6 Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele Eravamo un po’ meravigliati del fatto che continuasse a fare il chierichetto con entusiasmo e passione e fosse sempre disponibile in oratorio pur avendo raggiunto la maggiore età, ma nonostante ciò non avremmo mai immaginato un suo ingresso in seminario. Don Michele, allora seminarista, sapendo che a Daniele piaceva partecipare alle celebrazioni solenni, lo invitò ad una ordinazione sacerdotale. In quell’occasione conobbe don Davide Pelucchi, responsabile della Scuola Vocazioni Giovanili (ora Vicario Generale), il quale lo invitò a pensare alla possibilità di entrare in seminario e da quel momento iniziarono a cambiare i progetti di Daniele. In quarta superiore infatti iniziò a frequentare gli incontri mensili in seminario ai quali però noi genitori non abbiamo dato eccessiva importanza: erano semplicemente degli incontri di preghiera e nulla di più! Una domenica di luglio, a fine pranzo, esclamò: “Ho una cosa importante da dirvi: a settembre entrerò nella Scuola Vocazioni Giovanili. Terminerò lì gli studi scolastici ed avrò così tutto il tempo di maturare decisioni più importanti”. Rimanemmo impietriti, senza parole. Al papà, come un flash, balzò immediatamente alla memoria la sera nella quale don Giuseppe (parroco precedente di Filago) gli chiese: “….cosa diresti se tuo figlio entrasse in seminario?” Domanda alla quale, allora, non seppe dare risposta ma ora non poteva più sottrarsi. Incominciarono da parte nostra tante domande, “Ma perché?... Sei sicuro?...Come mai?...” e poi… ….. tanta commozione!!! In quel momento la nostra unica preoccupazione fu che non rinunciasse al diploma, anzi, gli proponemmo di aspettare ancora un anno, ci avrebbe dato così il tempo di “abituarci” all’idea (alla faccia dei genitori che incoraggiano le scelte importanti)! Marisa, che all’epoca aveva dieci anni, non comprendeva il pianto della nonna Antonia e non riusciva a capire perché mamma e papà fossero tanto perplessi per questa decisione presa da Daniele :“Se ha deciso lui, che problema c’è?”. Arrivò così il grande giorno: domenica 10 settembre 2006 iniziò il suo cammino, accompagnato da famigliari, amici e conoscenti della comunità fece ingresso nella SVG di Bergamo. Dopo una preghiera comunitaria arrivò il momento dei saluti, abbiamo un ricordo indelebile a distanza di anni, del discorso pronunciato da Don Davide: “… questa sera andrete a casa e non potrete rimboccare le coperte ai vostri figli e augurare loro la buona notte, vi renderete conto della loro assenza…. domani mattina non preparerete la colazione e non dovrete rifare il letto…” Vi lasciamo immaginare gli sguardi, i volti, le emozioni … In questa circostanza era presente anche don Michele, che diventò di fatto “il fratello maggiore” di Daniele, con il quale avrebbe condiviso il cammino fino ad arrivare entrambi a coronare il loro progetto. I nonni, Luigi e Antonietta, felicissimi della decisione del loro primo nipote, gli sono sempre stati accanto ed ora, molto emozionati, continueranno ad accompagnarlo con la preghiera nella sua nuovaveste sacerdotale. Il distacco, per noi non è stato facile soprattutto nei primi tempi, non vederlo a cena, a colazione, al ritorno dalla scuola, ci mancava il suo quotidiano, il dover imparare a festeggiare la festa della mamma o del papà senza di lui... Lentamente ci siamo “abituati”, i responsabili del Seminario ci hanno aiutato nella fase di distacco perché è stato graduale, lento e continuo e tutte le nostre preoccupazioni sono diventate pian piano GIOIA CON LUI E PER LUI. I suoi ritorni a casa, sempre meno frequenti, diventano ogni volta un giorno di festa e Marisa dice:“Arriva Daniele oggi a pranzo? Ecco perché la tavola è imbandita come se fosse Natale!” Ogni volta è un giorno speciale. Tante persone ci attribuiscono dei meriti ma in realtà siamo dei genitori normali, una famiglia come tante altre, la scelta di Daniele è un dono a noi e alla comunità. La nostra gioia è gioia di tutto un paese intero che in questi anni ha contribuito a consolidare la sua vocazione. Non ci siamo mai sentiti soli ma parte di una “grande famiglia” che lavora, gioisce e condivide. Un grazie particolare a don Ferruccio che ha organizzato momenti di preghiera e testimonianza in preparazione all’ordinazione diaconale e presbiterale, ci hanno aiutato a renderci ancor più consapevoli di un avvenimento così grande. Permetteteci di ricordare i compagni di Daniele, le loro famiglie e le rispettive comunità. La redazione Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele 7 Il cammino nelle scuole Ciao Daniele, sono Lidia la tua insegnante del primo anno di scuola materna. Di sicuro tu non ti ricorderai di me, ma io ho un tuo bel ricordo: un bambino intelligente, simpatico, gentile, affezionato alla sua mamma e soprattutto attaccato al suo cuscino rosso. Nel corso degli anni ti ho perso di vista, poi ho Ciao Daniele! Nel lontano settembre 1992, ben 22 anni fa, ti ho conosciuto alla scuola materna di Filago come alunno nella sezione “Pesciolini”: sono Stefania. Sono ricorsa ad alcune fotografie per tornare a quei momenti e a quella realtà fatta di sincerità, autenticità, spontaneità, esuberanza, dolcezza, allegria che sono qualità di un bambino della scuola dell'infanzia. Ti ricordo come un bambino affettuoso, con le orecchie tese per cogliere la realtà circostante, interessato al fare e al conoscere; un bambino a cui piaceva creare capolavori che mamma esponeva nel suo negozio. Eri un bimbo responsabile, mi potevo fidare di te, riportavi esattamente messaggi alle altre insegnanti, Ivana e Milena, e anche a Lucia e Daniela. Ti distinguevi per la tua altezza ma anche per il tuo modo di agire ed essere: capace di ascolto, attenzione, riflessione, e capace di lasciarsi andare Non è facile tornare con la memoria al passato ma, adesso che sono in pensione ed ho più tempo libero, mi ritrovo spesso a pensare al mio lavoro d’insegnante elementare, alla mia vita scolastica, ai tanti ragazzi che ho visto crescere fisicamente e intellettualmente anno dopo anno. Di ciascuno di loro rimangono ricordi più o meno nitidi dei loro visi, del loro carattere, del loro impegno, del loro rendimento scolastico. Di Daniele ricordo l’aspetto ordinato, il carattere serio e riflessivo e nello stesso tempo sereno e gioioso, sempre con il sorriso sulle labbra, che affrontava il lavoro scolastico con impegno e senso di responsabilità, con soddisfazione per me, come sua insegnante, e sicuramente anche per la 8 Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele saputo dai tuoi genitori che eri in Seminario. È stata una bella notizia che mi ha rallegrato tanto. Ti vedrò presto sull'altare come sacerdote e prego il Signore perchè ti accompagni lungo il tuo nuovo cammino nelle grande famiglia della Chiesa, affinché tu possa fare tanto bene. Con affetto e gioia ti abbraccio. Lidia Salvi alla gioia più sfrenata come in questa foto scattata nella primavera del 1993! Diventerai sacerdote con due ragazzi che sono legati a Presezzo, il paese in cui vivo ora: Daniele e Vieko. Auguri a te e ai tuoi compagni! Che il Signore vi illumini e vi dia il giusto entusiasmo per percorrere questo cammino “Servo per amore, sacerdote dell'umanità …” sua famiglia. Allora non pensavo che un ragazzo di quell’età stesse già maturando la vocazione al sacerdozio; ecco perché, quando verso la fine della quinta elementare, durante un colloquio con la mamma emerse il desiderio di Daniele di entrare in Seminario a Bergamo, io ne fui piacevolmente sorpresa perché era una bellissima notizia, ma anche perplessa perché mi aspettavo che volesse proseguire gli studi alla scuola media di Filago, insieme ai “vecchi” compagni. Durante questo colloquio capii che la mamma avrebbe voluto che Daniele rimandasse la sua decisione al termine della scuola media e desiderava un mio parere al riguardo. Ne discutemmo un po’, poi condivisi la sua preoccupazione per la presa in carico di un impegno così grande per un ragazzo così piccolo. Fummo d’accordo che qualche anno in più gli avrebbe consentito di fare una scelta più matura e consapevole. Dopo questo colloquio pensai di aver sbagliato ad intromettermi in una decisione così delicata, che spettava a lui e alla sua famiglia. Mi rincuorai, però, quando seppi che Daniele, senza più ingerenze da parte mia, aveva addirittura continuato gli studi alla scuola superiore pubblica e non in Seminario. Pensai che volesse giustamente prendersi il tempo necessario per fare appunto quella scelta consapevole e matura di cui avevamo parlato io e la mamma anni prima, allorché c’eravamo lasciate dicendo: “Tanto se la vocazione c’è, rimarrà”. E così è stato, sicuramente grazie anche alla sua famiglia che l’ha sostenuto e guidato in questo percorso. Ora sono contenta e orgogliosa di aver incrociato, anche se per un breve tratto, la sua vita e sono convinta della serietà dell’impegno che Daniele, anzi don Daniele, si è assunto di fronte a Dio.A questo punto non posso che augurargli ogni bene, tanto coraggio e tanto entusiasmo per il suo nuovo cammino al servizio della comunità. Daniele, dentro questa domanda che tanto tempo fa hai rivolto a Gesù “Maestro, dove abiti?”, e nel tuo coraggio di ascoltare la sua chiamata “Vieni e seguimi“ ci sta la risposta di senso che cercavi. Sei sacerdote, il tuo sogno si è avverato, perciò cerca di essere un segno forte della tenerezza e della misericordia del Padre, con la dolcezza del tuo approccio garbato alle persone, con il tuo sorriso contagioso e la sensibilità con la quale hai avvicinato le nostre vite. Come non ricordare i bei momenti di scuola passati insieme alla ricerca di QUEL VOLTO, che potesse essere, consolazione alle nostre povertà, speranza alle nostre attese, risposta esaustiva alle nostre domande. Dio ci ha messo sulla stessa strada, inconsapevoli del progetto che aveva pensato per noi e da straordinario artista qual è, ha saputo modellarci e forgiarci secondo le migliori aspettative. La comunità scolastica del Quarenghi fa festa con te perché attraverso la tua ordinazione sacerdotale, il Signore ha voluto benedire e stilare gocce di grazia anche sulla nostra scuola e sul nostro lavoro di educatori e di testimoni, troppe volte marginalizzato o sottovalutato. Invoco su di te la benedizione di Nostro Signore Gesù Cristo, affinché continui ad accarezzarti il volto con la dolcezza della sua Parola, che ti ha chiamato, forgiato e intriso di grazia. Ciao un abbraccio fortissimo. La società ha perso un ottimo geometra o un potenziale laureato, ma ha guadagnato una persona interessata, disponibile, aperta, attenta come del resto ha sempre dimostrato di essere. Un punto di riferimento importate per i giovani d’oggi ed una persona capace e responsabile per la Chiesa cattolica. Prof. Mauro Valoti Con affetto maestra Elena Carminati Prof. Rampinelli Giuseppe Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele 9 Il lungo cammino fino ad oggi percorso Per arrivare al sacerdozio ci sono diverse tappe fondamentali nel cammino formativo. Ognuna di essa comporta e richiede un attento discernimento personale, aiutato in questo dai formatori, e una scelta libera, matura e senza condizione alcuna. Scuola Vocazioni Giovanili (SVG) 10 settembre 2006 30 settembre 2007 La Scuola Vocazioni Giovanili è la comunità del Seminario che accoglie i giovani intenzionati a verificare il loro desiderio di accedere al ministero presbiterale che non provengono dal seminario minore. Lo scopo è quello di verificare le motivazioni vocazionali dei giovani, facilitare un approccio graduale alla comunità di teologia, in particolare ai ritmi della vita spirituale, ai contenuti degli studi teologici, alla passione per la vita pastorale ed offrire un percorso scolastico differenziato a quanti non sono in possesso di un diploma di scuola media superiore conseguito in indirizzi non umanistici.) 10 Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele Ammissione tra i candidati al diaconato e al presbiterato 14 maggio 2010 Con il rito dell’Ammissione, alla fine del secondo anno, i giovani che aspirano al sacerdozio, dopo un attento e impegnativo cammino di discernimento, manifestano pubblicamente la loro volontà di offrirsi a Dio e alla Chiesa per esercitare l’Ordine sacro attraverso la predicazione del Vangelo e la celebrazione dei santi sacramenti, in modo particolare la S. Messa e la confessione. La Chiesa da parte sua, ricevendo questa offerta, li sceglie e li chiama, affinché, ammessi tra i candidati agli Ordini Sacri, si preparino bene con una intensa vita di preghiera, con uno studio attento, e iniziando a vivere in comunità per diventare poi guide delle nostre comunità cristiane. In che cosa consiste il rito? Il diacono chiama il giovane per nome ed egli alzandosi in piedi dice: “Eccomi”. Una parola semplice che tanti profeti e Maria avevano detto accogliendo la proposta del Signore per la loro vita. MINISTERI ORDINAZIONI Ministero del Lettorato 10 maggio 2012 Diaconato 31 ottobre 2013 E' il primo ministero istituito, che il vescovo conferisce alla fine del terzo anno. Ricevendo questo ministero il Lettore si impegna a proclamare la Parola di Dio nell’assemblea liturgica; ad educare alla fede i fanciulli e gli adulti e a guidarli a ricevere degnamente i Sacramenti; a portare l’annuncio missionario del Vangelo di salvezza agli uomini che ancora non lo conoscono. In che cosa consiste il rito? Il diacono chiama il giovane per nome ed egli alzandosi in piedi dice: “Eccomi”. Poi, dopo aver ricevuto la benedizione del vescovo, al lettore viene consegnata la Sacra Scrittura, che d’ora in poi deve custodire e trasmettere ai fratelli. Ministero dell’Accolitato 14 maggio 2013 E' il primo grado del sacramento dell’ordine. Il candidato attraverso l'ordinazione e l’imposizione delle mani da parte del Vescovo, viene abilitato al servizio della carità. Il diacono è nella Chiesal’immagine viva del Cristo che serve, del Cristo che per amore si china a lavare i piedi dei suoi discepoli, del Cristo che si fa carico delle sofferenze dei più deboli, del Cristo che proclama la parola del Regno di villaggio in villaggio, del Cristo che si fa vicino a chiunque è minacciato dalla tristezza e dall’angoscia, del Cristo che offre la sua stessa vita in sacrifico. Presbiterato 31 maggio 2014 E' il secondo ministero istituito, che il vescovo conferisce alla fine del quarto anno. Ricevendo questo dono, il candidato si impegna a curare il servizio dell’altare, aiutando il diacono e il sacerdote nelle celebrazioni, specialmente nella Messa; può, inoltre, distribuire la Santa Comunione e, in circostanze straordinarie, presiedere l’adorazione eucaristica.In che cosa consiste il rito? Il diacono chiama il giovane. Il futuro accolito, alzandosi in piedi, dice: “Eccomi”. Quindi, viene benedetto dal Vescovo e così istituito nel nuovo ministero; gli vengono poi consegnate le offerte del pane e del vino che servono per la Messa come segno del suo nuovo compito nella Chiesa. E' il secondo grado del sacramento dell'ordine, che imprime al candidato il “carattere ministeriale”. Attraverso l'ordinazione sacerdotale, per mezzo dell'imposizione delle mani del vescovo, il candidato è consacrato al Signore nel servizio del popolo santo di Dio. Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele 11 Il ricordo del cammino in seminario ... Ricordo sempre con molta simpatia le volte che Don Daniele allora studente in terza e quarta superiore invitato a venire a partecipare alle ordinazioni in Duomo era venuto sempre con molta voglia. Generalmente non mancava mai. Una volta di queste, dopo aver parcheggiato salendo le scale che dalle medie portano al seminario incrociamo Don Davide. Quando telefonavo chiedevo se quel "bravo ragazzo, che seguiva i chierichetti e che magari un giorno sarebbe entrato in seminario," poteva andare a partecipare alle ordinazioni trovando posto fra i ragazzi che frequentavano la scuola vocazioni giovanili. Dicevo incrociammo don Davide responsabile della S.V.G. Che mette la mano sulla spalla di Daniele e se non ricordo male dice "quando questo ragazzo entra in seminario?" Risposta: "Don Davide vorrebbe fare gli incontri l’anno prossimo." Ne avevamo proprio parlato in macchina qualche minuto prima. E il Signore li cominciava a preparare una nuova strada per Daniele. Nel mio percorso di seminario non sono poi stato molto presente a Filago se non qualche voltacondividendo qualche giorno di cre o qualche vacanza. Tutte le volte che vedevo Daniele mi convincevo sempre di più che il seminario e la vita del prete fosse il suo futuro. Gioioso con i ragazzi e bambini del cre, attento alle celebrazioni e premuroso di preparare bene i chierichetti. Qualcuno mi ha paragonato ad un fratello maggiore per lui, ma non ne sono degno. In battuta anche con il rettore dicevo spesso: 12 Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele "Daniele é il più bravo seminarista di Filago", "certo é l’unico!". Ma che é bravo lo credo proprio. Vorrei augurare a Daniele, non senza commozione una fervida vita da prete e un ministero pieno di grazia di Dio. Non vorrei perdere però l’occasione di dire a tutti quelli che hanno una mezza intenzione di partire per vedere quale é la propria strada di tentare anche quella del seminario. Auguri don Daniele. Fiero di te Ti ricordo nella preghiera. Don Michele Lievore Le catechiste di Daniele raccontano... ono passati parecchi anni da quando eravamo le catechiste di Daniele…….non è così facile ricordare…..ma sfogliando alcune foto abbiamo trovato quella della cresima di Daniele e i suoi compagni e riaffiorano alcuni ricordi. Senza dubbio era proprio una buona classe, ragazzi capaci di stare insieme senza troppi litigi sia per il gioco che per le cose più serie del catechismo. Daniele era ben inserito all’interno della classe, possiamo dire che lui era amico di tutti e tutti erano suoi amici. Che dire di Daniele…. a quell’età era proprio un ragazzo come tanti amante del gioco, dello sport (soprattutto della pallavolo), studioso con tanta voglia di imparare e scoprire sempre cose nuove. Sempre molto attento e partecipe durante le S lezioni di catechismo faceva spesso domande per capire e scoprire qualcosa di più, partecipava con entusiasmo anche alle varie attività che si proponevano in parrocchia. Impegnato come chierichetto per lui non era un peso partecipare e servire la Messa non solo la domenica ma anche durante la settimana. Nella classe aveva sempre un occhio di riguardo per quei compagni che, per svariati motivi, attraversavano periodi di difficoltà, aveva sempre una buona parola per tutti e cercava in qualche modo di dare loro una mano. Bè allora non avremmo mai detto che Daniele sarebbe diventato DON DANIELE…..ma ripensandoci bene possiamo dire che in campo religioso aveva proprio una marcia in più. Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele 13 Una pellicola ricca di emozioni... Capita a volte di riprendere in mano alcune vecchie fotografie, di guardarle, di ricordare i momenti, le giornate, le sensazioni che esse hanno immortalato. Quelle che si osservano sono scene statiche, immagini fisse, figure irrealmente ferme in posizioni eteree e fulminee. Quei momenti impressi sulla pellicola, strappati allo scorrere del tempo, sono però soltanto alcune piccole tessere di un mosaico più grande. Il ricordo, la memoria, l’esperienza sono solleticati da quelle raffigurazioni statiche a riempire gli spazi e i tempi non fotografati con immagini, persone, scene ancora vivide nella mente, sebbene passate da diverso tempo. Recentemente, forse per caso, forse per destino, ci è capitato di poter rivedere alcune fotografie, scattate nella nostra Parrocchia, in diverse occasioni. Non erano di quelle fotografie in cui ci si mette in posa, in cui c’è il tempo di aggiustare il ciuffo ribelle, ma erano di quelle scattate all’improvviso, senza un obbiettivo preciso, senza pensare alla messa a fuoco, di quelle cioè che vogliono imprimere sulla pellicola non tanto una persona ma una sensazione, un’emozione, una gioia repentina e fugace. 14 Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele Da subito, fra noi, abbiamo cominciato, in un éclat di risate, a condividere ricordi, battute, immagini che la memoria di ciascuno di noi conserva di quei momenti raffigurati. La gioia, la serenità, l’ilarità di quei momenti sono riuscite a pervadere gli animi di ognuno. Tra tutte le fotografie che abbiamo così a lungo commentato e che sono state fonte di tanta felicità, quelle che hanno attirato maggiormente la nostra attenzione sono state scattate qualche anno fa, quando don Daniele, nei week end, tornava a casa dal Seminario per animare la vita d’Oratorio. Sono tante le attività che don Daniele e gli Animatori si sono inventati e hanno organizzato. Non era certo semplice poter anche solo pensare di arginare quel vulcano di idee che era ed è tutt’oggi don Daniele. Le fotografie stesse che abbiamo scorso più e più volte lo ritraggono in una miriade di attività diverse, con i ruoli più disparati, sempre fra il semi-serio e il faceto. Di tutte queste attività, di tutti questi momenti, di tutte queste giornate, al di là di alcune fotografie sfocate, rimane un ricordo vivo nella mente di tutti noi che li abbiamo vissuti allora e che ora li riviviamo nella rimembranza. Non si tratta però solo di un ricordo di gesti e azioni, ma ciò che rimane più vividamente affisso nella nostra memoria è quell’impegno, quella dedizione, quella gioia del cuore, in una parola, quell’amore che don Daniele profondeva, profonde e, siamo sicuri, profonderà sempre in quello che fa. In occasione dell’Ordinazione presbiterale, ci sentiamo di augurare a don Daniele di poter sempre ricevere dai suoi (futuri) ragazzi dell’Oratorio, dai suoi (futuri) collaboratori e da tutte le persone che incontrerà nel cammino del tempo, lo stesso affetto e la stessa riconoscenza che ha saputo far nascere nei nostri cuori. Il gruppo animazione Contenti di camminare con Don Daniele Il tuo cammino con noi è iniziato a ottobre, solo pochi mesi fa e il tempo trascorso insieme è letteralmente volato vedendoti solo il sabato e la domenica... ma che giornate intense... e divertenti! Lungo il cammino ti abbiamo visto in numerose vesti: come DIACONO durante la messa dei ragazzi; come CATECHISTA del vispo gruppo di bambini che si preparano alla prima riconciliazione e del gruppo di scalmanati diseconda media; come ANIMATORE degli adolescenti tra un incontro e una pizza, tra una veglia di preghiera e una vacanza sulla neve; come GUIDA del gruppo chierichetti per prepararli al loro servizio domenicale; come “SMILE” del nostro carnevale, perché durante la fatica del cammino ci si diverte pure... In estate ti vedremo come responsabile del cre e delle tre “vacanze” con i nostri ragazzi, ma prima ti aspetta un altro cambio di “veste”... Ti vedremo finalmente nella tua veste definitiva, quella di sacerdote! Veste davvero speciale e multiforme per essere ogni giorno seminatore di speranza e della parola di Dio, per essere astronauta e insegnare a guardare verso il cielo, per essere medico prendendoti cura degli altri. Impegno, servizio, entusiasmo, pazienza, perseveranza e gioia sono le parole che hanno contraddistinto il tempo trascorso con noi, che ci è parso come un intenso allenamento in preparazione al tuo cammino futuro. Siamo contenti di camminare con te e di condividere questo breve tratto di strada che conduce ad una tappa così importante della tua vita. Ti auguriamo che la passione con cui svolgi il tuo servizio nella nostra parrocchia ti accompagni sempre e tu possa continuare a seminare il bene e la gioia che viene dall’aver incontrato Gesù. Forza don Daniele! Buon cammino! I tuoi animatori di Osio Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele 15 La figura del prete nella Chiesa Il prete è l’ultimo poeta della storia. Poeta perché la sua presenza dice allo stesso tempo la verità che è Dio e la bellezza che salverà il mondo. È il cantore di Dio. Ultimo non tanto per questione cronologiche ma piuttosto di pienezza: quando l’uomo incontra il Dio di Gesù compie la propria vita. Il prete vive per questo: per far sì che ogni uomo incontri Gesù.Bellezza, Verità, compimento sono i grandi doni messi da Dio nelle fragili mani del prete ma è proprio questa fragilità, come una cornice di un bel quadro, che rivela tutta l’imponenza della Grazia di Dio. E allora per essere un buon prete sarà necessario non tanto essere perfetto, capace di cose strabilianti ma piuttosto crescere nella propria umanità. Noi preti, discepoli di Gesù, non possiamo vivere diversamente. Spogliarci di noi e servire Dio nei fratelli. Il nostro Papa Francesco continua a ripetercelo: uscire da noi per andare verso i poveri del mondo. C’è un altro tema caro al Papa attuale che credo importante porre dentro questo breve augurio: il prete deve essere un padre per il suo popolo. Non c’è niente di più bello che essere Sposi e Padri. Il prete lo è in un modo particolarmente bello e del tutto speciale. Sposo della Chiesa e padre del suo popolo. Rendere bella, leggera, libera, vivace la Chiesa: è questo il compito sponsale che attende il prete oggi. Prendersi cura e a cuore ciascuno nella propria unicità, volere bene ed il loro bene, esprimere la tenerezza ed insieme una guida sicura: è questo il compito paterno che attende il prete oggi. Diventare sempre di più un uomo: ecco la via di realizzazione di ogni vocazione. La Verità e la Bellezza si rivelano mentre noi diventiamo uomini come ci vuole Gesù. Più siamo uomini e più permettiamo che Gesù agisca e parli in noi.Entrando nella storia, Gesù è consegnato ad una umile mangiatoia. Per abitare la storia Gesù è consegnato per trent’anni all’umile casa di Guseppe e Maria e per tre alle strade polverose della Palestina. Per uscire dalla storia Gesù si è consegnato alla croce. Mangiatoia, casa, strada: croce tutto parla di povertà, di umiltà, di abbassamento. Ed infine il dovere ed il piacere della fraternità. Il prete fa parte di un presbiterio di cui condivide le gioie e le fatiche. Nella stessa missione siamo fratelli, legati da un vincolo superiore al sangue. Carissimo don Daniele continua a mettere a disposizione di Gesù tutto quello che ti è stato regalato, abbandonandoti alla sua fedeltà e fidandoti della parole del Vangelo :« Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna» (Mt 19,29). Ti accompagniamo con la nostra preghiera. 16 Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele don Carlo e i giovani della SVG Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele 17 L’augurio dei gruppi parrocchiali I CARE Il più grande dono che Dio mi ha dato non è la vita né la fede ma la LIBERTÀ: alberi e piante sono vivi, ma non liberi. Miliardi di persone sono vive ma, senza fede. Eppure tutti sono fatti a sua immagine e somiglianza. E LUI rispetta questo dono: non si oppone né si impone: liberamente, con amore ci aspetta, sempre. E ci ama: I CARE (don Milani). Non vuole un ossequio obbligato, ma libero. Sembra una follia e forse lo è; ma Dio ha altri modi e tempi. Non è assente: “la coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell'uomo... è la sede in cui l'uomo si trova solo con Dio, la cui voce risuona nell'intimità propria e lo chiama sempre ad amare e a fare il bene e fuggire il male. E dice chiaramente alle orecchie del cuore: fa' questo, fuggi quest'altro”. (Gaudium et spes - nr. 16) WE CAN Talmente rispettoso di questa nostra umanità da farsi uomo LUI stesso. “Dio nessuno l'ha mai visto; solo Gesù ce lo ha mostrato” (S. Giovanni). Non ha scritto niente; ma ha dato l'esempio e chiarito il mistero dell'amore di Dio: che tutti gli uomini diventino simili a Lui. Il Dio trascendente, invisibile, incomprensibile si è materializzato. Allora WE CAN, è possibile; anche noi possiamo essere simili a Lui. Durante le prove di canto, no; ma quando cantiamo nelle funzioni sacre ci sentiamo realizzati, felici, quasi pregustiamo … la gioia di essere simili a Lui. Auguri Daniele: hai la missione più importante; difficile, dati i tempi. Ma con Lui … vai sicuro! “Don Daniele, il cuore crocifisso, il sorriso sulle labbra. Ricordatelo: per fare il prete bisogna pensare in grande, guardare alto e lontano” ( dal diario di Papa Giovanni) . Corale Parrocchiale Santa Cecilia La nostra preghiera e il nostro augurio per il ministero pastorale di don Daniele. E’ una gioia grande quella che condividiamo nella nostra Parrocchia e nella Chiesa tutta. Ci stringiamo a lui con simpatia e affetto e per lui preghiamo. Sia prete innamorato ogni giorno di più di Cristo e del vangelo, pastore tra la gente e per la gente. Il Signore che ti ha chiamato ad essere “pastore della sua messe” accompagni e sostenga i tuoi passi e riempia della Sua Carità i tuo cuore. Ti lasciamo un commento di don Antonio Mastantuono è assistente Mieac e del Centro studi Ac. Piace pensare alle parole poste sulle labbra della Samaritana nel Vangelo di Giovanni: «andò in città e disse alla gente: venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto …». Ho visto un uomo… Sarebbe bello se si potesse dire di ogni prete. Non ho visto: un ragazzino impaurito, un adolescente trasgressivo, un superman irraggiungibile o un funzionario del sacro inamidato nei suoi paramenti… No: ho visto un uomo. Con le sue prerogative e le sue debolezze. Ma un uomo in cammino, in ricerca, nell’umiltà e nella dignità della sua condizione di uomo, della disponibilità e nell’impegno a crescere verso la statura dell’uomo perfetto: Gesù. Servo per amore, sacerdote dell'umanità ...” che tu possa seguire le orme di Gesù con passione e fede. Che il Signore ti illumini e ti dia il giusto entusiasmo per percorrere questo cammino. 18 Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele Il gruppo di A.C. Filago Auguri don Daniele. Gruppo Caritas Caro Don Daniele, innanzitutto vogliamo congratularci con te per la scelta intrapresa qualche anno fa e che in questi giorni finalmente porti a compimento, una scelta che come gruppo Missionario ne siamo certi, saprà donarti tante gioie nella vita. Gioie che spesso la Missione ci ha insegnato provenire dalle persone da cui meno te l’aspetti, tante volte persone che hanno poco e niente nella vita, ma che tante volte hanno qualcosa che in pochi sanno intravedere. Nell’augurarti di portare sempre tra la gente che negli anni incontrerai quella scintilla di fede pronta a trasformarsi in fuoco vivo, ti lasciamo questo scritto di una grande Missionaria, certi che saprai sempre dare il meglio di te! L’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico: NON IMPORTA, AMALO Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici: NON IMPORTA, FA' IL BENE Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici: NON IMPORTA, REALIZZALI Il bene che fai verrà domani dimenticato: NON IMPORTA, FA' IL BENE L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile: NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo: NON IMPORTA, COSTRUISCI Se aiuti la gente, se ne risentirà: NON IMPORTA, AIUTALA Dà al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci: NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE Che il Signore ti possa guidare ed accompangare in questo tuo cammino! Con Affetto Il gruppo missionario Cosi come la musica ci aiuta ad unirci e ad elevarci, cosi la figura e il ruolo del sacerdote aiutano la comunità, unendola e guidandola verso la perfetta armonia, verso la strada del Signore. Questa stessa strada che si è incrociata con quella di Daniele, un ragazzo della nostra comunità, al quale ora sembrerà strano rivolgerci con l'appellativo di "don" e vederlo con l'abito talare; cosi come noi anche lui sentiva e viveva molto la vita dell'oratorio finchè il Signore non gli ha chiesto di fare molto di più, donandosi completamente agli altri. Grazie a te uomo di Dio, che fai del mondo la tua casa e del tuo cuore dimora ai deboli e afflitti. Ti auguriamo che tu sia divina luce ai dimenticati agli oppressi perché trovino la strada a volte persa a volte sconosciuta. Grazie a te che fai del tuo cuore lo stesso cuore di Cristo. In questi giorni di festa vogliamo celebrare il termine del cammino di Daniele in seminario, fine che porta all'inizio della sua missione di pastore e di guida dei suoi fratelli. Noi, come gruppo del Coro Giovani, accompagnando la tua prima Santa Messa con le nostre voci e i nostri canti, vogliamo augurarti che il tuo percorso sia pieno dell'Amore del Signore. Coro Giovani Possono passare anni la tua carità sarà sempre accogliente e consolatrice. Sarai instancabile e cercherai tesori divini tra le miserie dell'uomo. Siamo onorate che nostra parrocchia abbia la grazia di avere un novello sacerdote e ci fa riflettere di come comportarci con i nostri giovani.E' difficile seguire le orme di cristo. Gruppo vedove Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele 19 Il recital come ringraziamento Eccoci qua, un gruppo di giovani e adolescenti che, ormai da parecchi mesi sta lavorando per mettere in scena un piccolo recital in occasione dell’ordinazione sacerdotale di Don Daniele. Il filo conduttore della rappresentazione è, ovviamente, la “vocazione”, intesa nel suo significato più ampio, sotto tutti i suoi aspetti e non solo quello sacerdotale. Sinceramente questo recital ha dato la possibilità anche a noi di capire meglio tutto ciò che racchiude la parola “vocazione”. Qualcuno di noi Daniele lo conosce bene e magari con lui c’è anche un rapporto di amicizia che dura da anni , per molti invece Daniele è solo il seminarista che ha visto qualche volta in chiesa o meglio ancora Daniele è il fratello di Marisa ma non lo conosce per niente. 20 Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele In qualsiasi caso tutti ci stiamo impegnando per far si che questo recital riesca al meglio anche se non siamo professionisti e quindi non ci aspettiamo miracoli ma con il nostro impegno riusciremo a concludere ( speriamo) qualcosa di bello, sperando che sia di gradimento a Don Daniele e a tutti quanti voi. Questo è il nostro modo per essere vicini a Don Daniele per fargli sentire che in questa importante scelta della sua vita noi siamo con lui e pregheremo perché l’entusiasmo di questo giorno rimanga sempre nel suo cuore per poter affrontare tutto ciò che questa scelta e la vita gli riserveranno. A nome e per conto dei soci e simpatizzanti delle associazioni Combattenti e Reduci, Lupi di Toscana, Famiglie dei Caduti, Mutilati e Invalidi di Guerra, esprimiamo i nostri migliori auguri a don Daniele per il servizio di altissimo valore che si appresta a compiere: per noi, per le comunità in cui andrà ad operare nel suo spostarsi nei luoghi che di volta in volta gli verranno indicati, per la gente che vi troverà, per le persone con cui lavorerà e si troverà a collaborare, sia essa credente o no. Può sembrare strano che associazioni così vecchie sentano orgogliosamente questi momenti di gioia comunitaria, ma proprio perché siamo associazioni che vengono da lontano, “Se uno di voi vuole essere grande si faccia servo degli altri.” E’ l’augurio che vogliamo esprimerti caro Daniele, per il tuo prossimo cammino di vita sacerdotale, certi che la nostra Carissimo Daniele, o per meglio dire, caro Don Daniele, anche tutti noi del comitato di Filago, appartenente all’associazione Aiutiamoli a Vivere, vogliamo porgerti i nostri più sentiti auguri per questo tuo nuovo inizio di vita consacrata. Vogliamo esserti vicini e gioire con te e per te in questo momento così importante nella realizzazione della tua scelta di vita. Rimani sempre il ragazzo educato, sorridente e sensibile che abbiamo conosciuto e vissuto in oratorio. conosciamo il valore del tempo e per il nostro trascorso, anche l’importanza dell’operare per un futuro di pace. Auguriamo a Don Daniele di affrontare con fiducia e senza timori il futuro che l’aspetta. Auguriamo però anche di mantenere comunque ben saldo un piede nel passato, da cui c’è molto da imparare e di non dimenticare le sue radici. Chi sa bene da dove viene, sa anche meglio dove andare. E se il nostro riferimento è solo vecchio, auguriamo a Don Daniele che qualcuno di infinitamente più grande, più antico, più importante e saggio di tutti noi, il Signore, sia il suo assoluto riferimento e guidi i suoi passi!! preghiera ti sara’ d’aiuto e ti conforterà durante la tua vita consacrata. Ti auguriamo di vivere pienamente tutto quello che Dio ti ha donato, perche’ tu hai ricevuto in regalo un dono speciale da Dio e hai saputo ricambiare a questo dono, donando te stesso. Ti porgiamo i migliori auguri per un cammino speciale, con uno sguardo speciale verso le persone speciali e sempre vivo di fede!! Affidati a Gesù che ti sarà sostegno lungo il tuo cammino e, quando ti sentirai stanco, sicuramente saprà portarti in braccio come un padre fa con il proprio figlio. Inoltre, tutte le volte che la malinconia ti “ prenderà” pensa alla tua comunità e ti sentirai per sempre a casa. Il comitato di Filago Aiutiamoli a Vivere Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele 21 Carissimo Don Daniele, in questo grande giorno per te vogliamo starti vicino e ringraziare il Signore per il dono che ha fatto a te, alla Chiesa e alla comunità di Filago. Tieni sempre viva nella memoria che sei coinvolto nella missione del Signore Gesù e in questo dono che Lui fa della tua stessa vita e, se lo deciderai giorno per giorno, la tua esistenza stessa diventerà sempre di più simile alla Sua. Ti auguriamo che tutta la tua vita abbia la fragranza del Pane di vita, della Parola che salva e il profumo del Corpo che nutre te e gli uomini tuoi fratelli. Il tuo ministero, che oggi comincia ufficialmente, sia testimonianza a tutti quelli che incontrerai che la vita è bella nel momento in cui viene spesa, regalata, investita, trafficata e restituita a Colui che te l’ha donata come talento fecondo. Sei chiamato a mettere la tua vita e quella di tutti i tuoi fratelli nella mani di Cristo. Sii animato dalla voglia di portare il Signore ovunque vai, non per arrivare dappertutto, ma perché Lui, in te, possa arrivare. Abbi sempre un Grazie sin dal mattino per il dono che il Signore ti ha fatto e alla sera, dopo una giornata faticosa, felice, triste o con qualche problema, guarda il crocifisso e nasca sempre dalla tua bocca un unica parola: “Grazie per questo dono”. Ti auguriamo un ministero fecondo, con la certezza che Lui che ha cominciato quest’opera in te non ti abbandonerà e Lui stesso la porterà a termine. Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule Gruppo Comunale Maria Grazia Pedrali - Filago Carissimo don Daniele, desideriamo esprimerti la nostra gioia e il nostro caloroso e affettuoso augurio per la tua Ordinazione Sacerdotale. Il mondo, caro Daniele, ha bisogno della luce di Cristo, noi tutti ti auguriamo che nel tuo ministero sacerdotale, tu sappia portare la Sua parola tra la gente, tu sappia portare Gesù tra la comunità che il Vescovo ti donerà, aiutando i dubbiosi, i poveri e tutti coloro che incontrerai e troverai sul tuo cammino e che avranno bisogno della luce, dell’amore e del calore del Cristo. Che il Signore illumini e protegga il tuo cammino, noi Lo ringraziamo per il dono di questa speciale vocazione che ti ha donato e chiediamo che tanti altri come te, sappiano ascoltare e rispondere alla chiamata sacerdotale. “Fatti lievito per un pane d’amore e nutrire il popolo che ti è affidato” Buon cammino... Il Consiglio direttivo AIDO ASSOCIAZIONE NAZIONALE ARTIGLIERI Sezione Filago Carissimo Don Daniele, cosa posso dirti mentre sei sulla soglia di questa vertiginosa avventura….. Il padre sceglie sempre persone speciali, per manifestare il mistero della salvezza, noi Artiglieri di Filago onorati di questa tua fedele scelta ti auguriamo che durante il tuo 22 Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele cammino, il dono ricevuto, rimanga sempre vivo nel tuo cuore anche nei momenti difficili. Il nostro motto Sempre ed Ovunque racchiude in sé quell’Alto concetto di “Sarai Sempre di aiuto ai più deboli ed Ovunque per gli altri”. E che la nostra patrona Santa Barbara ti protegga ti custodisca nella quotidianità. Artiglieri Filago Roberto Marra Sono passati solo pochi anni da quando la nostra comunità si ritrovò festosa per l'ordinazione sacerdotale di don Michele. Oggi come allora la nostra comunità è inondata della Grazia del Risorto. La gioia che in questi giorni è palpabile nell'aria non è e non deve essere solo un'emozione passeggera: oggi c'è e domani tutto è passato. Quando si incrocia lo sguardo con quell'Uomo che si è donato completamente a noi inevitabilmente qualcosa cambia. La vita assume tutto un altro sapore: si dona tutto se stessi perché si ha già ricevuto molto di più. “Uno dei soldati gli colpi il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua” Gv (19, 34) Come Cristo immolato sulla croce che offre tutto se stesso sino all'ultima goccia di sangue noi avisini cerchiamo con il nostro dono di aiutare tutti coloro che sono in difficoltà. E da alcuni anni anche tu sei al nostro fianco in questa “missione” ed hai potuto gustare la gioia del donarsi. Carissimo don Daniele l'entusiasmo che in questi giorni moltissime persone ti stanno dimostrando portala ogni giorno della tua vita nelle comunità che ti saranno affidate con la certezza che non sarai mai solo sulla strada della vita perché il Padre ti sarà sempre accanto e ti guiderà come ha fatto fino ad ora. Tantissimi auguri Il consiglio direttivo AVIS Gli arti dolgono, il cuore fa fatica, si respira con Ci dicono che tu sia pronto, preparato “allenato”, inizia per te questo grande “GIRO” che solo DIO sa dove ti porterà. Spesso noi ciclisti pensiamo che la FEDE sia come le biciclette di un tempo che avevano la luce che si accendeva solo se pedalavi … una luce fioca, giusta per far vedere “la strada”, per tenerla viva ci voleva forza, costanza ed abnegazione. E’ vero “la strada” riserva ostacoli, intoppi, buche, rampe ripide, salite interminabili … spesso si incontra il vento, la pioggia, il freddo, il maltempo della vita, ma bisogna saper soffrire, stringere i denti ed avere una buona dose di forza interiore... affanno, ma bisogna continuare … andare avanti … avere FEDE. Ma la bicicletta della fede a modo suo ti ripaga, impari a star zitto con te stesso, ascolti il silenzio, incontri luoghi e persone bellissime, ti godi il paesaggio e la brezza fresca sul viso, campi immensi di girasole e discese soavi … bisogna continuare … andare avanti … avere FEDE … al resto pensa LUI, (ma tu questo lo sai bene!) ci si deve fidare. E quando ti capita di non farcela più ad andare avanti, LUI ti sorride e ti dice: “ NON TI PREOCCUPARE , NON TI SEI NEMMENO ACCORTO CHE SEI SU DI UN TANDEM GUIDO IO!!TU PEDALA!!..... In “gamba” Don Daniele! Il direttivo S.C. FILAGO 1973 Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele 23 24 Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele Speciale Ordinazione Sacerdotale Don Daniele 25 o m i r P n o D ri Mazzola la r e p a c r e c i S o m o u n u a s e i Ch Si cerca per la Chiesa un prete capace di rinascere nello Spirito ogni giorno. Si cerca per la Chiesa un uomo senza paura del domani senza paura dell'oggi senza complessi del passato. Si cerca per la Chiesa un uomo che non abbia paura di cambiare che non cambi per cambiare che non parli per parlare. Si cerca per la Chiesa un uomo capace di vivere insieme agli altri di lavorare insieme,di piangere insieme di ridere insieme,di amare insieme di sognare insieme. Si cerca per la Chiesa un uomo capace di perdere senza sentirsi distrutto di mettere in dubbio senza perdere la fede di portare la pace dove c'è inquietudine e inquietudine dove c'è pace. Si cerca per la Chiesa un uomo che sappia usare le mani per benedire e indicare la strada da seguire. Si cerca per la Chiesa un uomo senza molti mezzi, ma con molto da fare, un uomo che nelle crisi non cerchi altro lavoro, ma come meglio lavorare. Si cerca per la Chiesa un uomo che trovi la sua libertà nel vivere e nel servire e non nel fare quello che vuole. Si cerca per la Chiesa un uomo che abbia nostalgia di Dio, che abbia nostalgia della Chiesa, nostalgia della gente, nostalgia della povertà di Gesù, nostalgia dell'obbedienza di Gesù. Si cerca per la Chiesa un uomo che non confonda la preghiera con le parole dette d'abitudine, la spiritualità col sentimentalismo, la chiamata con l'interesse, il servizio con la sistemazione. Si cerca per la Chiesa un uomo capace di morire per lei, ma ancora più capace di vivere per la Chiesa; un uomo capace di diventare ministro di Cristo, profeta di Dio, un uomo che parli con la sua vita. Si cerca per la Chiesa un uomo.
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