articolo la sicilia blitz polizia penitenziaria 10.9.14

LA SICILIA
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e provincia
Redazione: [email protected]
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mercoledì 10 settembre 2014
VALGUARNERA. «Consiglieri
P. ARMERINA. Racket e usura,
TROINA. All’Oasi contestati
mortificati dalla giunta Leanza»
via libera al contrasto
i sindacati per la mobilità
Interlicchia, entrato da poco nel gruppo consiliare del Pd,
interviene sulle accuse di assenteismo lanciate da Bruno
Malgrado nel territorio
ci siano due Ecopunto
Raccolta
carta e cartone
ultimo posto
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Sarà presentata venerdì l’associazione locale promossa
da un gruppo locale a cui ha aderito anche il Comune
F. G.
I lavoratori rinnegano Fisascat Cisl per avere preannunciato
la mobilità che è stata respinta all’unanimità
DECISIVE LE ASSENZE DI ALCUNI ESPONENTI PD E DEI CONSIGLIERI DI “PATTO PER ENNA”
“Salta” la seduta del Consiglio comunale
le tariffe sui tributi restano ancorate al minimo
Il sindaco Garofalo furioso: «Si rischia il dissesto: sarà impossibile garantire i servizi per l’anno in corso»
Seduta saltata e caos istituzionale al consiglio comunale di Enna dove ieri era prevista l’approvazione di alcune tariffe propedeutiche al bilancio di
previsione.
È successo, forse, l’impensabile perché alla maggioranza del sindaco Paolo Garofalo sono venuti a
mancare i numeri per portare avanti la seduta. A rimarcare le difficoltà interne al Pd è stato il neonato gruppo “Patto per Enna” formato dai consiglieri Contino, Bruno, Fiammetta, La Porta, Gargaglione, Fussone, Incardone e Dipietro che già ad inizio
seduta hanno chiesto la verifica del numero legale nella maggioranza senza la quale il gruppo sarebbe uscito.
E così è stato perché gli assenti del Pd erano ben
sei su tredici con alcuni giustificati, fatto che cambia ben poco nel succo della vicenda perché se oggi - giorno in cui è stato rinviato il consiglio - non
verranno applicate le tariffe e comunicate al Mini-
La provincia di Enna fanalino di coda in Sicilia
nella raccolta di carta e cartone, nonostante nel
territorio operino due Ecopunto, che operano
molto bene in questo settore. La negatività nasce
dalla mancanza di una raccolta differenziata
consistente nella maggior parte dei comuni
ennesi. I dati forniti dal Comieco, il Consorzio
nazionale che si occupa del riciclo di carta,
cartone e imballaggi, ha potuto accertare sulla
base di indagini accurate che nel 2013 la raccolta
pro capite abitante per ogni residente in provincia
di Enna è stato di appena 6,6 chili, classificandosi
all’ultimo posto tra le province siciliane.
Si tratta di un dato sconfortante se si considera
che la media regionale che è già bassa di sue e che
si aggira intorno ai 16,3 chili per abitante mentre
quella nazionale è ancora maggiore. Perché si
tratta di 48 chili per abitante. In pratica la media
ennese rappresenta circa il 12 per cento della
media nazionale, un dato questo che fa
comprendere come ancora oggi dopo tanto
parlare da parte di tutti i soggetti preposti alla
raccolta differenziata in provincia di Enna è di
questo tipo particolare di raccolta, che è la più
semplice, un fatto inesistente ed a quanto pare
non si fa nulla per cercare di invertire la rotta e
migliorare le prestazioni.
Nel capoluogo da circa un anno e mezzo opera, in
via Murgano, nei presso dello Stadio, l’Ecopunto,
un centro privato di raccolta di frazioni secche di
rifiuti tra cui anche carta e cartone, e dove le
persone che vi conferiscono i rifiuti hanno in
cambio dei prodotti alimentari ed altro e dove
operano anche alcune scuole del capoluogo. Ma
spesso, malgrado la tanta buona volontà sia dei
responsabili che degli stessi cittadini che
quotidianamente vi portano i rifiuti, gli
adempimenti di smaltimento nei centri preposti
avvengono molto a rilento perché vengono a
mancare i mezzi per trasportare questo tipo di
rifiuti.
Sempre per quanto riguarda i dati del Comieco, la
provincia siciliana che fa registrare la più alta
media pro capite è Catania con poco meno di 29
chili. A seguire Trapani 26,8; Caltanissetta 18,4;
Ragusa 16,9; Agrigento 14,1; Siracusa 10,7;
Messina e Palermo 9.
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stero il Comune dovrà applicare le tariffe al minimo con il rischio, evidenzia il sindaco, di andare
verso il dissesto e di non garantire servizi essenziali. Il rischio, poi rivelatosi concreto, di un rinvio ha
subito mandato in tilt gli uomini del Pd che hanno
iniziato a fare la conta e magari anche i “conti” interni perché da molti l’assenza è stata letta come
un chiaro segnale all’amministrazione e al gruppo
consiliare stesso.
Durissimo il commento di Garofalo: “Prendo
atto che delle assenze importanti sia dal punto di
vista politico, sia nella prima che nella seconda
convocazione, determineranno un momento di
grande difficoltà per la città che si apprestava a garantire servizi per l’anno in corso e per il successivo”. Il sindaco ha quindi ricordato che “intorno a
questa manovra rientra la stabilizzazione dei precari che rischia di essere inficiata dal neonato
gruppo Patto per Enna e da assenze importanti
dentro il gruppo del Pd; se questo è il nuovo modo
di fare politica non posso certo congratularmi con
il nuovo gruppo”.
Accuse non accolte da Patto per Enna che per
bocca del capogruppo Dipietro ha detto: “La nostra
scelta è determinata dall’esigenza di salvaguardare e tutelare l’interesse dei cittadini evitando che
vengano esposti a prelievi dati da una tassazione
locale senza una precisa finalizzazione. Non si può
in questo momento storico aumentare le tasse
senza che il consiglio comunale ne sappia le finalità”. Un concetto che ha ribadito anche Gianfranco Gravina (Pd): “Vogliamo sapere come saranno
spese le somme oppure il segretario del partito
venga a dirci che l’impostazione dell’amministrazione collima con la linea del gruppo”. Da Garofalo critiche anche all’assenza in aula del presidente
del consiglio Bruno difeso invece dai suoi perché,
dicono, “anche con altri presidenti in passato è stato sempre così”. Il sindaco, nel ringraziare chi è rimasto in aula, ha quindi avvertito che se non saranno superati gli ostacoli “saremo conseguenti” perché in gioco c’è il futuro della città: “Portare la tariffa all’1x1000 significa impedire l’ingresso di 2
milioni e mezzo che è l’antefatto del dissesto”.
WILLIAM SAVOCA
VERTICE A PALERMO. La Regione assicura: tra 2 mesi cominceranno i lavori nella discarica di Cozzo Vuturo
Nuova Srr, c’è il “nodo” del personale
Il Dipartimento regionale rifiuti e acqua
ha ospitato una riunione alla quale hanno
partecipato il commissario straordinario,
Salvatore Caccamo, in qualità di presidente della Nuova società rifiuti e molti
sindaci oltre a tecnici di comuni per vedere è possibile dare il via a questa nuova
società. I vertici dell’assessorato regionale hanno sollecitato i sindaci, in vista della realizzazione dei lavori della discarica
Cozzo Vuturo, i cui lavori, secondo le fonti della Regione potrebbero essere avviati tra due mesi, e che una volta completati andrebbero a risolvere molti problemi
finanziari ed anche organizzativi con una
discarica che si trova all’interno del territorio.
Il commissario ha tracciato un excur-
L’INCONTRO AVVENUTO IERI MATTINA A PALERMO
sus del percorso della Srr, citando gli impianti di Dittaino e Gagliano, che comunque ancora non sono in piena efficienza e
sul personale dipendente strettamente
collegato all’organizzazione dei servizi.
Ovviamente uno degli argomenti più delicati ed importanti è stata la questione
del personale che è stato oggetto di verifiche, 90 unità amministrative e 500 unità
utilizzate ad altri servizi sono sostanzialmente molti per l’espletamento del servizio.
Ma come transita il personale della soppressa Ato Euno alla Srr?
Il problema nodale riguarda la legittimità di inquadramento dei dipendenti,
con un ulteriore aggravio di lavoro e di
conseguenti responsabilità.
Come si contiene o si abbatte il costo
del personale?
L’assessore regionale Salvatore Callari
mette in chiaro che la riunione serve a verificare le posizioni, al di la delle problematiche. Tutto sarà difficile da risolvere.
Mette le mani avanti l’ assessore chiamando in causa i sindacati, con i quali ci
sarà un tavolo successivo per trattare la
questione dell’organico. «Accompagneremo l’uscita dei commissariamenti entro
il 31 dicembre - dice Calleri - Per mantenere i posti di lavoro occorre, invece, riequilibrare l’ assegnazione delle somme da
erogare ai dipendenti. Non ci sarà sicuramente macelleria sociale». La riunione è
stata aggiornata alla prossima settimana.
F. G.
SE NE SAREBBE PARLATO GIÀ IERI A PALERMO MA IL SINDACO MALFITANO ERA ASSENTE
Aro di Nicosia, niente centro di raccolta e tante incognite
NICOSIA. Ieri mattina, al vertice convocato dall’Agenzia Acque e Rifiuti per discutere delle
problematiche legate alla costituzione della
Ssr di Enna, sindaci tutti presenti, a eccezione di
Sergio Malfitano. Il sindaco ha disertato l’incontro nel corso del quale si dovevano discutere diversi aspetti tecnici della Srr ed avanzare la richiesta di proroga per la costituzione, ma anche
discutere dell’Aro Nicosia per il quale lunedì sono state presentate tre offerte per la gestione
del servizio. Una gara che potrebbe presentare
alcune problematiche tecniche, considerato
che per situazioni simili in altre province sici-
liane, il Dipartimento regionale ha avviato procedure ispettive e attivato sistemi di verifica
che potrebbero portare anche alla sospensione
delle gare. Il primo aspetto da esaminare riguarda la mancata concertazione con i sindacati, imposta dall’Agenzia ma non espletata, tanto che i primi a chiedere il blocco delle procedure di gara sono stati i sindacati.
Altra questione tecnica che l’Agenzia regionale potrebbe porre “sotto attenzione”, riguarda la circostanza che la gara è stata espletata
prima della costituzione della Srr dal Comune
di Nicosia e, pertanto si profila una forma di af-
BLITZ DEGLI AGENTI DI POLIZIA PENITENZIARIA
fidamento diretto tra Comune e ditta aggiudicataria che la legge che ha riformato il sistema
dei rifiuti in Sicilia non prevede. La gara è stata
inoltre espletata prima dell’approvazione del
Bilancio di previsione 2014 e prima dell’adozione delle tariffe per l’igiene ambientale da parte del consiglio comunale. Infine altro aspetto
riguarda il Centro comunale di raccolta, che la
Regione ha imposto tra le prescrizioni e per il
quale non è stata ancora individuata l’area né
attivata la procedura di variante al Prg.
Nel corso di un consiglio comunale l’assessore all’Ambiente Farinella ha spiegato che per il
primo anno di utilizzerà il Ccr di Leonforte, ma
nel Piano Comunale non è indicato il costo che
il Comune dovrà sostenere per utilizzare il Centro leonfortese. Inoltre Nicosia ha presentato la
richiesta di attivare un Aro coincidente con il
Comune, senza consorziarsi con altri centri,
ma la mancanza del Centro comunale, imposto
dalla Regione, potrebbe essere considerata motivazione per la quale avrebbe dovuto essere
formato un Aro con un Comune che ne dispone. Elementi che saranno esaminati nelle prossime settimane dai tecnici regionali.
GIULIA MARTORANA
SI ASPETTA IL FINANZIAMENTO PER I LAVORI DEFINITIVI
Droga nel carcere d Enna, denunciato un detenuto Castello di Lombardia, la rete protettiva è provvisoria
giu. mar.) Imponente operazione antidroga della Polizia penitenziaria nel carcere di Enna. Il maxi controllo ha portato alla denuncia di un detenuto di origini ennesi, trovato in
possesso di stupefacenti, mentre un altro detenuto è stato
sottoposto all’esame del Consiglio di disciplina, perché risultato positivo al test antidroga. L’operazione antidroga dei
Nuclei cinofili regionali della Polizia penitenziaria di Palermo e Siracusa che a sorpresa e in tutta riservatezza, hanno
effettuato una massiccia operazione finalizzata al contrasto
e alla repressione del fenomeno del consumo di stupefacenti. Il Nucleo cinofilo antidroga (nella foto a fianco) , uno dei
servizi d’elite della polizia penitenziaria, è spesso impiegato in operazioni di polizia giudiziaria come anche il Nucleo
investigativo, di Polizia stradale ed il gruppo operativo mobile.
E’ stato l’imbattibile Zeus e l’abilità del suo conduttore a
scoprire l’hashish negli scarichi del bagno di una cella. Il se-
gretario provinciale Ugl – polizia penitenziaria, Filippo Bellavia e il direttivo del sindacato di Enna hanno espresso soddisfazione per i controlli che sono i benvenuti perché stroncano e scoraggiano il consumo di droga in carcere.
I lavori che tanto clamore hanno sollevato al Castello di Lombardia sono serviti ad eliminare eventuali pericoli ma nulla
esclude che in futuro si pensi ad altro di meno invasivo. Da
qualche mese è un continuo susseguirsi di novità, critiche e sopralluoghi ai piedi del Castello di Lombardia lungo il costone
oggetto di interventi per la messa in sicurezza. In una prima
fase fu deciso di scavare per circa trenta metri alla base del Castello e di porre una chiodatura e reti metalliche nella parte
sottostante la Torre Pisana. Un progetto che non convinse per
niente provocando una levata di scudi che portò al blocco dei
lavori con la Soprintendenza ai beni culturali di Enna che si interessò della vicenda intervenendo per fare chiarezza.
“È bene dire intanto che si trattano di lavori di messa in sicurezza” chiarisce il Soprintendente Salvatore Gueli spiegando che era innanzitutto necessario eliminare ogni pericolo. La
tipologia dell’intervento, ha osservato Gueli, era con sistema
reversibile ossia modificabile in futuro. Il perchè di questa scel-
ta è così motivato da Gueli: “Fu deciso questo sistema in attesa dell’arrivo dei fondi per il restauto e la riqualificazione del
Castello di Lombardia nel vero senso della parola”.
In effetti oggi l’antico maniero ennese necessità più di un intervento per renderlo più sicuro e fruibile in ogni suo angolo
consegnandolo così alla città e ai turisti nel massimo del suo
splendore.
Negli interventi, che essi siano di messa in sicurezza o restauro, c’è da tenere in forte considerazione anche l’aspetto climatico perchè il versante oggetto di recenti interventi è quello più esposto e quindi più facilmente colpito dalle cattive condizioni meteorologiche.
Ma un aspetto sembra essere certo perchè nel momento in
cui verranno avviati i lavori definitivi – e quindi ottenuti i finanziamenti necessari – la rete della discordia sarà tolta restituendo al Castello la sua immagine migliore.
W. S.