PROTEZIONE CIVILE GRUPPO LUCANO SETTORE TLC 1. Concorso a premi di autocostruzione Radio a Galena Radio a Valvole Antenna per frequenze PCGL REGOLAMENTO A. I Radioamatori, vista la preparazione tecnica non possono partecipare alla costruzione dell’antenna, ma bensi parteciperanno alla costruzione della radio a galena e valvolare, di certo sarebbe più bello presentare un progetto per una radio valvolare. B. Il concorso parte il 10 aprile 2014 con scadenza ultima per la presentazione del progetto il 06 dicembre 2014. C. Nonostante in allegato vi sia un progetto di radio a galena e precisamente quella di Guglielmo Marconi, il progetto che sara presentato potra essere diverso e personale, ma deve necessariamente rispettare la tecnica e i principi della radio di Guglielmo Marconi, per le valvolari il progetto è libero, puo anche essere trasmittente se voluto, per l’antenna anche esso il progetto è libero, sarebbe interressante presentarlo su un’antenna campale, va bene su qualunque frequenza in uso alla PCGL. D. Per la radio a Galena vista la non facile reperibilità del cristallo di galena, e anche il suo costo si accetteranno progetti con Diodi al Germanio anziche critallo di galena. E. Il progetto sarà valutato da una commissione tecnica esterna e interna al Gruppo Lucano, e sarà presieduta dal Presidente Giuseppe Priore. F. Il manufatto dovrà essere accompagnato da un progetto scritto che spiega la circuiteria, fatto in modo semplicistico, non necessariamente con disegni Cad, e soprattutto accompagnato da una spiegazione orale. G. Potranno parteciparvi tutti i volontari del Gruppo Lucano, sia singolarmente che in gruppo, o come sede, all’atto dell’iscrizione si dovranno notificare i nomi del singolo componente, dei componenti della squadra o della sede. Possono consorziarsi più sedi. Nel caso si voglia coinvolgere una scuola, ve ne è facoltà ma vi prego di prendere immediati conttatti con il Settore TLC e il Coordinamento. H. Si premieranno i primi 3 classificati, il metro di giudizio sarà la tecnica di costruzione, la funzionalità e l’estetica, il giudizio della commissione è insindacabile. Il primo classificato riceverà in premio una radio portatile, il secondo una medaglia e il terzo un attestato di benemerenza. I. La commisione giudicherà le radio il 07 dicembre 2014 al coordinamento di Viggiano, la premiazione avvera a fine manifestazione, i progetti dovrano essere anticipati via mail a [email protected]. J. Le iscrizioni dovranno avvenire via mail a [email protected] K. Informazioni Giuseppe DEL DUCA e Giuseppe MUSCATELLO ai soliti recapiti o a [email protected]. L. Se vi fossero difficolta per il reperimento di materiale, abbiamo preso accordi con un rivenditore di vintage elettronico, che vi fornira a prezzo di costo o se lo ha in casa gratuitamente il materiale abbisognante, è anche a disposizione per consigli tecnici su circuiti e progetti, lo si trova ai seguenti recapiti: Vincenzo Cosentino mail [email protected] cell 3387642493. Obbiettivo del concorso Il fine del concorso vuole essere un imput all’autocostruzione e al riciclaggio di apparecchiature elettroniche, fra gli operatori del Settore TLC, un ulteriore sprono per aumentare ancor di più la nostra gia ben nota professionalità. Ma anche e soprattutto un piacevole passatempo, che vi assicuro darà grande soddisfazioni nello scoprire che riusciamo a fare anche di più del comprarla la radio. Per riuscire ad equiparare nel concorso i radioamatori e gli operatori abbiamo fatto questa piccola dualità, per un radioamatore è molto semplice costruire una piccola radio a galena e molti lo hanno fatto nel passato, quindi non ve la prendete e anzi aiutate gli operatori meno esperti. Spero parteciperete tutti e con l’entusiasmo che ci è soliti. I migliori auguri e ottimo lavoro P.S. I Radioamatori, queste cose le fanno con materiale di scarto trovato in casa o da amici, quindi i costi sono ridottissimi, meno di 5 euro per una radio a Galena. La radio a Galena La radio a galena, una delle prime invenzioni di Marconi è anche chiamata la "radio dei poveri" perché permetteva anche ai non ricchi di ricevere le voci e i suoni che venivano trasmessi via etere usando un apparecchiatura poco costosa che non necessitava di alimentazione. Per costruire una radio a galena bastano una semplice cuffia ad alta impedenza, un pezzo di filo per antenna, e un "baffo di gatto" che solleticava un pezzetto di galena. A quel tempo non esisteva alcun apparecchio con valvole termoioniche che potesse offrire una ricezione "fedele" e pulita come quella che si udiva in una cuffia collegata con un rilevatore a galena. Questo tipo di radio prevede la ricezione dei soli segnali modulati per ampiezza(AM) e quindi non dei segnali modulati per frequenza(FM) che al tempo di questa invenzione non erano ancora stati sviluppati. Una radio a galena è composta dai seguenti elementi: 1. 2. 3. 4. Sistema d'antenna e terra Circuito di sintonia (anche chiamato circuito accordato o d'accordo) Rivelatore (cristallo) Trasduttore acustico (cuffia ad alta impedenza) In aggiunta a questi, vi possono essere ulteriori elementi atti ad aumentare la sensibilità o la selettività dell'apparecchio, ma si tratta quasi sempre di duplicazioni di alcuni dei componenti di base, per esempio un doppio circuito di sintonia (per aumentare la selettività), o un trasformatore di accoppiamento per migliorare l'adattamento di impedenza tra il rivelatore e la cuffia, eccetera. L’antenna a terra Tutta l'energia che un ricevitore a cristallo utilizza, la ricava dall'antenna. L'energia elettromagnetica captata viene trasformata in una debole corrente (segnale a radio frequenza), che circola nell'antenna e nel ricevitore. La terra serve come "conduttore di ritorno", dove confluisce la corrente a radiofrequenza (RF) una volta che ha percorso i nostri circuiti. Migliore l'antenna, migliore la terra, maggiore sarà la quantità di segnale che riusciamo a captare. In linea di principio, l'antenna dovrebbe abbracciare una grande estensione di spazio libero, in modo da essere investita da un campo elettromagnetico sufficientemente intenso, e dovrebbe essere dimensionata in modo da risuonare ad una frequenza vicina a quelle che vogliamo ricevere. In pratica, la lunghezza dell'antenna dovrebbe essere comparabile con la lunghezza d'onda che vogliamo ricevere, nel caso dell'antenna di tipo marconiano deve essere lunga un quarto della lunghezza d'onda che nel caso delle onde medie è di alcune centinaia di metri. Il circuito d'accordo L'accordo (o sintonia) è l'operazione che permette di selezionare tra tutti i segnali presenti in antenna solo quello che si vuole ricevere. Questa selezione viene effettuata secondo la frequenza del segnale, e si basa sull'uso di un circuito accordato. Gli elementi del circuito sono un condensatore ed un induttore collegati in modo da interagire l'uno con l'altro. Possono essere collegati sia in serie che in parallelo, ma il loro funzionamento risulterà diverso nei due casi. Nel casi di una radio a cristallo e preferibile usare un collegamento in parallelo. In entrambi i casi si ottiene un circuito risonante. In un circuito accordato avviene un complesso fenomeno di scambi di cariche elettriche tra condensatore ed induttore, basati sul principio fisico della conservazione dell'energia. In pratica, ad ogni stimolazione esterna corrisponde l'instaurarsi di un treno di onde smorzate ad una particolare frequenza (f0) detta frequenza di risonanza, secondo la formula indicata in figura. Dalla formula possiamo ricavare per esempio i valori di capacità ed induttanza necessari per un circuito accordato alla frequenza di circa 1000kHz (la zona centrale delle onde medie): C = 300 picofarad, L = 85 microhenry Ovviamente, questi non sono i soli valori possibili: diminuendo la capacità si potrà ottenere la stessa frequenza di risonanza aumentando l'induttanza, e viceversa, almeno entro certi limiti. Un circuito accordato dimostra una grande sensibilità per i segnali a frequenza uguale o vicina alla frequenza di risonanza, mentre tende a sopprimere i segnali a frequenze differenti. Questo è il concetto di "selettività", ossia della attitudine a selezionare un segnale tra i tanti che arrivano mescolati tra loro sull'antenna di un apparecchio radio. La selettività è mostrata in figura come una curva (curva di risonanza): le frequenze che si trovano all'interno di questa curva vengono in qualche modo selezionate rispetto a quelle che ne stanno fuori. Più stretta la curva, più selettivo il circuito. Tra le cause che provocano l'allargamento della curva di risonanza, la più importante è la resistenza del circuito stesso. Se la resistenza fosse nulla (cosa impossibile tranne che per i superconduttori) il circuito mostrerebbe una curva di risonanza strettissima. Invece, vi è una certa resistenza, dovuta proprio ai fili che costituiscono l'induttore ed i collegamenti, ed il suo effetto è quello di allargare la curva. Più larga la curva, meno selettivo è il circuito. Questa caratteristica dei circuiti accordati si chiama "fattore di merito". Il RIVELATORE E' proprio il nome del primo cristallo utilizzato da Marconi per costruire questa radio che gli dà il nome. Marconi utilizza un cristallo di galena per la sua semi conduttività che gli consentiva di funzionare come un diodo con soglia di conduzione minima. Un diodo con soglia di conduzione inesistente è un diodo ideale e per far sì che la radio funzionasse Marconi necessitava di un diodo che si comportasse il più possibile come un diodo ideale. Marconi realizza il suo diodo con un tubetto di vetro in fondo al quale c'era un cristallo semiconduttore di galena e all'altra estremità c'era un sottile filo metallico (chiamato anche "baffo di gatto") che veniva orientato facendolo toccare all'estremità con la galena. Naturalmente oggi non si usano più i cristalli di galena ma diodi con soglie molto basse che hanno prestazioni anche migliori dell'ormai superato cristallo, questi diodi vengono chiamati diodi "a punta di contatto". Uno dei diodi più usati è il diodo al germanio. I segnali radio che arrivano al cristallo, o comunque al diodo, sono segnali modulati in ampiezza e si può dire che è composto da due parti, la parte RF r la parte BF. La radio capta il segnale a radiofrequenza (RF) la cui ampiezza varia nel tempo, ossia è modulata secondo le variazioni del segnale di bassa frequenza (BF) che sarebbe il segnale che è stato modulato in ampiezza dal trasmettitore. La rivelazione consiste nel separare il segnale BF dalla portante RF, e questo si fa mediante la rettificazione del segnale RF e successivo filtraggio. Dunque, l'elemento che provvede alla rivelazione non è altro che un rettificatore, ossia un dispositivo che lascia passare la corrente in un solo senso. Idealmente, quindi, la rivelazione potrebbe essere descritta col seguente schema: Quindi, il compito del rivelatore è quello di "tagliare a metà" in senso longitudinale il segnale d'ingresso, e poi eliminare la parte ad alta frequenza riproducendo un inviluppo fedele della modulazione, ossia il segnale BF. Il condensatore in questo caso funge da filtro rendendo il suono più "pulito". Il circuito che esegue questa operazione viene anche comunementa chiamato rilevatore di piccoo di inviluppo. Il diodo infatti elimina le semionde negative e essendo un diodo con soglia molto bassa fa cadere tutta la tensione ai delle cuffie ad alta impedenza. Il trasduttore acustico Come si fa a rendere udibile il nostro debole segnale captato dall'antenna, selezionato dal circuito d'accordo ed infine rivelato dal cristallo? Occorre utilizzare un trasduttore acustico che abbia delle spiccate doti di sensibilità ed efficienza, altrimenti non saremo in grado di sentire un bel niente. Dobbiamo anche prepararci ad un suono piuttosto debole, dal momento che il segnale non ha subito alcuna amplificazione nel suo percorso attraverso il ricevitore, anzi avrà perso ancora un po' della sua già scarsa potenza. Ciò che serve è una cuffia o un auricolare ad alta impedenza (almeno 2000 ohm). Tanto per intenderci, le cuffiette che usiamo per lo stereo non vanno bene perché sono a bassa impedenza (8 ohm); anche l'auricolare del telefono non va bene (50 ohm), per non parlare degli altoparlanti, per piccoli che siano, che comunque hanno sempre un'impedenza piuttosto bassa. Perché è necessaria una cuffia ad alta impedenza? La risposta è semplice: più bassa è l'impedenza, più forte è la corrente richiesta per azionare la cuffia. A parità di potenza una cuffia stereofonica da 8 ohm richiede una corrente 250 volte maggiore di quelle richiesta da una cuffia da 2000 ohm, ed il nostro delicatissimo ricevitore a cristallo non è certamente in grado di erogare correnti così forti. Dal punto di vista costruttivo l'auricolare di una cuffia ad alta impedenza è costituito da una sottile membrana d'acciaio posta in un campo magnetico. Un avvolgimento di moltissime spire di filo sottilissimo, percorso dalla corrente del segnale, fa variare il campo magnetico, e di conseguenza mette in vibrazione la lamina. Il suono prodotto è debolissimo, come quello del telefono, e può essere udito soltanto poggiando l'auricolare all'orecchio. SETTORE TLC Everytime Everywhere
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