Trigolo. (CR) Il 42enne invalido non può arrivare in paese. ‘A settembre me l’avevano promesso’ Esplode l’ira di Tiziano «O mi asfaltano la strada o la faccio tagliare» TRIGOLO — «O mi asfaltano la strada, o la faccio tagliare a mie spese. Almeno la pianteranno di prendermi in giro». Tra Tiziano Balossi e il Comune di Trigolo il gelo non si scioglie. Il 42enne residente a Moscona chiede da anni la sistemazione di via per Cumignano. O meglio, del tratto iniziale: i 200 metri che collegano casa sua con l’abitato della frazione sono da sempre in condizioni pietose. Balossi, tra l’altro, cammina a stento. In seguito a un incidente (nel 2003 venne investito quando da volontario del 118 soccorreva un ferito) può spostarsi solo in carrozzina o supportato dalle stampelle. E un percorso ad ostacoli come quello che deve affrontare appena oltrepassata la porta di casa, è qualcosa di più di una barriera architettonica: «A settembre in Comune mi avevano assicurato che durante l’inverno sarebbe stato posato il manto d’asfalto. Siamo alla fine di febbraio, e non solo non è intervenuto nessuno, ma le condizioni della carreggiata sono pure peggiorate. Quando c’è il sole devo barricarmi in casa per la polvere sollevata dai trattori, e quando piove, se voglio uscire, devo fare lo slalom tra centinaia di pozzanghere. Ma è vita, questa?». Stanco delle promesse non mantenute dagli amministratori trigolesi, il 42enne si dichiara pronto al gesto dimostrativo: «Se anche questo appello resterà inascoltato, chiederò all’impresa che sta lavorando a casa mia di eseguire degli scavi appena prima del ponte, così su questa strada non potrà più transitare nessuno. Le conseguenze? Mi arrestino pure, se devono. Ma almeno non mi sentirò più preso in giro. Io pago le tasse come tutti gli altri cittadini trigolesi, e visto che l’amministrazione ha soldi da spendere in opere inutili o quantomeno secondarie, credo di avere il diritto che le mie legittime richieste vengano prese in considerazione. Ormai sono anni che aspetto, non mesi» Il ‘no comment’ del sindaco TRIGOLO (CR) — «No comment». Il sindaco Christian Sacchetti preferisce non rispondere all’ultima provocazione di Balossi. A settembre, dopo il primo, duro, attacco del 42enne di Moscona, aveva spiegato che il mancato intervento da parte del Comune era dovuto esclusivamente a ragioni economiche. Stavolta sceglie la strada del silenzio. «Balossi è libero di esprimere le sue critiche ma io non intendo replicare. Lui sa come stanno le cose, e appunto per questo non capisco perché insista con simili atteggiamenti. Mi limito a ricordare che lui e la sua famiglia non risiedono sul territorio di Trigolo ma in quello di Soresina ». La strada però appartiene a Trigolo: verrà asfaltata o no? «Al momento darei risposte non definitive e quindi, anche su questo, preferisco astenermi». Fonte: (quotidiano La Provincia)
© Copyright 2024 ExpyDoc